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AZIENDA ULSS 20 DI VERONA Sede legale: Via Valverde n. 42 - 37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640 UFFICIO STAMPA Il Capo Ufficio Stampa Claudio Capitini COMUNICATO STAMPA PRIMA DELLA FELICITÀ PRODOTTO DA NUOVA MEDIA ITALIA DI MICHELE CALI' REGIA DI BRUNO GABURRO 11 DICEMBRE VERONA ore 20.30 PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA ANTEPRIMA DEL FILM CON LA PRESENZA IN SALA DI TUTTO IL CAST PRESENTA CATERINA BALIVO Regia di Bruno Gaburro PRODOTTO MICHELE CALI' PER NUOVA MEDIA ITALIA Con Enzo Iacchetti, Federica Andreoli, Monica Scattini, Lidia Vitale, Davide Silvestri e Massimo Olcese. Musiche originali di Mattia Capitini per le edizioni della Nazionale cantanti Sarà presentato e proiettato in una serata speciale ad inviti sabato 11 dicembre al Palazzo della Gran Guardia di Verona “Prima della felicità”, film che affronta il tema della salute mentale che Nuova Media Italia ha prodotto dopo il successo dei precedenti “Il cielo può attendere”, dedicato alla cultura della donazione degli organi, e "Giorni Perduti", sulla prevenzione all’alcolismo. Il film è patrocinato dai Ministeri della Salute e dei Beni Culturali, Regione Veneto con gli Assessorati alle Politiche Sociali e alle Politiche Sanitarie, Aziende Ulss e ospedaliere, Comune e Provincia di Verona, Comune di Belluno, il Comune di Cavaion veronese e il Comune di Valeggio sul Mincio. Scritto da Dardano Sacchetti, già sceneggiatore di alcuni film del maestro dell’horror Dario Argento, il film è diretto da Bruno Gaburro che ha curato la regia anche delle due precedenti produzioni e che questa volta si cimenta con il problema diffuso del pregiudizio nei confronti delle persone che soffrono di disturbi mentali. Prodotto da Michele Calì per Nuova Media Italia, "Prima della felicità" vede come protagonisti Enzo Iacchetti, Federica Andreoli, Monica Scattini, Lidia Vitale, Davide Silvestri e Massimo Olcese. Alla pellicola hanno partecipato anche Giancarlo Giannini, Katia Ricciarelli, Erika Blanc, Andrea Roncato, Alessandro Haber, Giovanni Rana e Titti Quaggia. A questi si aggiunge l'amichevole partecipazione del Sindaco di Verona, Flavio Tosi, già presente nelle pellicole precedenti. Le musiche originali sono scritte da Mattia Capitini (per le edizioni della Nazionale cantanti), anche autore ed interprete di una canzone dedicata al tema del disagio mentale. Il film è ambientato interamente nel Veneto, tra Verona, nelle rive del Lago di Garda, Belluno, Cavaion Ufficio Stampa: tel. 045/8075518–5688 Fax 045/8075601 e-mail: [email protected] veronese, Valeggio sul Mincio e anche a Venezia, a bordo della nave da crociere MSC Magnifica. In Italia e nel mondo il pregiudizio nei confronti della malattia mentale è ancora presente e, a quanto testimoniano i dati dell’OMS, molti fra i 400 milioni di individui presenti nel mondo che sono affetti da disturbi mentali, neurologici e da patologie psico-sociali, vivono la loro condizione in silenzio e di conseguenza hanno difficoltà ad ottenere trattamenti adeguati. In Italia si stima che almeno il 20% della popolazione abbia un problema di tipo psichico e che solo il 5% di loro si rivolga ai servizi sanitari e spesso solo quando il disagio si aggrava trasformandosi in un vero e proprio disturbo. Nello stereotipo sociale e nell’immaginario comune, purtroppo, i malati di mente vengono solitamente “bollati” come incurabili e non guaribili, trasandati, sporchi e violenti. A questo si aggiunge un altro stereotipo culturale che alimenta lo stigma, quello che ritiene il malato di mente uno sconfitto, un “peso” e quindi, di conseguenza, escluso dal circolo produttivo, incentrato sulla produttività, principio indiscusso dei Paesi occidentali ad alto sviluppo industriale. Intorno al disagio mentale si alzano delle “barriere invisibili” che aumentano l’allontanamento e riducono il contatto e lo scambio nel posto in cui si vive e nel luogo di lavoro, sino a creare delle vere e proprie “prigioni” che privano i malati mentali dei diritti umani, creando nei loro confronti una gratuita e inutile violenza. Si genera così una sorta di reazione a catena che coinvolge anche le famiglie, che a volte, cercano di nascondere il problema, con conseguenze anche in termini di aiuto e di accesso alle cure. Per queste ragioni il Ministero della Salute, impegnato costantemente in varie campagne di comunicazione e informazione, ha dato il proprio patrocinio alla pellicola “Prima della Felicità”, per avere un ulteriore ed efficace strumento mediatico in grado di raggiungere il grande pubblico e per affrontare questa delicata tematica. Il film verrà proposto ad una rete televisiva nazionale per la messa in onda prevista nella primavera 2011. “Prima della felicità”, dopo la messa in onda nazionale, sarà distribuito nelle scuole per mettere, come nei film precedenti, i giovani a confronto con la realtà del disagio mentale. Sin d’ora e per l’intero anno scolastico è già possibile organizzare delle matinées rivolte agli studenti. Alle proiezioni nelle scuole sarà possibile avere ospiti alcuni degli attori protagonisti. LA STORIA Novembre 2010 Verona: A Carmen (Federica Andreoli) vengono affidati dal dottor Di Cataldo (Alessandro Haber) del Dipartimento di salute mentale cinque pazienti affetti da disturbi psichici. Carmen si ritrova a essere la figura centrale in un difficile momento, quello del reinserimento dei pazienti nel mondo del lavoro e della loro integrazione sociale. I pazienti hanno già seguito un corso di terapia e hanno la possibilità di tornare a vivere normalmente. Le loro storie e condizioni sono tutte diverse: Alcide (Enzo Jacchetti), Giuseppe (Massimo Olcese), Jolanda (Monica Scattini), Alberto (Davide Silvestri), Lori (Lidia Vitale), insieme all’aiuto di Carmen cercano un appartamento dove vivere per realizzare il loro nuovo percorso che non sarà facile. Carmen decide così di ospitarli per il periodo della terapia nell’appartamento di sua madre (Erika 2 Blanc) che fa un baratto con la figlia scambiando la sua casa con un viaggio. Quattro dei pazienti riusciranno a uscire dal tunnel e ad essere reintegrati nella vita sociale, mentre uno sarà costretto a ritornare al dipartimento. Nonostante la durezza delle cose narrate, il film mostra uno spaccato sociale con una vena di ironia e malinconia, comico e violento, quasi disincantato. 3
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