Video digitali
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Video digitali appunti a cura del prof. Mario Catalano Definizione e concetti base • Un video è una comunicazione basata su immagini in movimento o meglio su immagini che danno l’illusione di un movimento continuo • Maggiore è il numero delle immagini proiettate in uno stesso intervallo di tempo più naturale e credibile è il movimento apparente • • • L'occhio umano è capace di distinguere circa 20 immagini al secondo. Così, visualizzando più di 20 immagini al secondo, è possibile indurlo in inganno e fargli credere di vedere un'immagine animata. La fluidità di un video è caratterizzata dal numero di immagini al secondo (in inglese frame rate), espressa in FPS (Frames per second, in italiano frame al secondo). Il sistema VHS (videocassette) ha un rate di 25 fps, quello DVD un rate 50 fps. Video “analogico” • Una codifica simile (analoga) alla realtà stessa • Si basa su un segnale di tipo continuo cioè senza soluzioni di continuità • E’ memorizzato su supporti di tipo fotografico (pellicola cinematografica) o magnetico (nastro videocassette) • Le immagini su pellicola possono contenere infinite sfumature di colore come gli oggetti reali Video “digitale” • Ha una codifica di tipo discreto (non continuo) • E’ memorizzato su supporti magnetici (dischi fissi) o ottici (CD-Rom e DVD-Rom) • Ogni informazione è tradotta in una serie di bit • Le sfumature di colore sono digitalizzate Digitalizzazione • Contiene le tematiche relative alle immagini, più quelle relative all’audio • Il video digitale è una risorsa a 2 dimensioni: – Frame: ciascuno codificato come una immagine – Tempo: scandisce la sequenza di frame • Affiancato al video è codificato anche il canale dell’audio che viene registrato in parallelo • Il sistema colorimetrico usato è YUV Luminance – Chrominance, che permette di sfruttare il fatto che l’occhio umano è più sensibile alle variazioni della luce che a quelle del colore Esempio Calcoliamo la dimensione di un filmato di 2 minuti a 30 fps con frame di 640x480 e profondità di colore di 3 byte Il flusso risultante sarà di 640 x 480 x 3 x 30 Bps = 27.648.000 Bps = 26,4 MBps Compressione Tutte le versioni utilizzano meccanismi percettivi per comprimere ed uno spazio dei colori YUV in cui l’immagine di luminanza è codificata per intero, mentre per la crominanza è usato un insieme ridotto di valori La compressione rimuove: – La ridondanza spaziale: compressione di immagini a qualità fotografica in jpeg – La ridondanza temporale: le meccaniche di compressione sfruttano le relazioni di similitudine che intercorrono tra fotogrammi successivi per rimuovere informazioni ridondanti Compressione per ridondanza temporale • Frame consecutivi in una sequenza di immagini sono simili l’uno all’altro • Codifico solo le differenze tra i frame successivi • E’ possibile ottenere rapporti di compressione di 50:1 fino a anche a 100:1 senza un degrado eccessivo della qualità Immagine originale 1 Immagine originale 2 Differenza tra originali La risoluzione • Ogni immagine su uno schermo TV è composta da una serie di linee orizzontali • Maggiore è il numero di linee, migliore è la risoluzione (la definizione, il grado di dettaglio) • Il monitor di un PC è caratterizzato da una matrice di punti (pixel) invece che di linee • La risoluzione delle immagini/filmato è espressa con due valori uno orizzontale e uno verticale (es. 800x600 pixel) La compressione • L’ingombro di memoria (1 sec = 20/30 Mbyte) rende indispensabile la compressione di un filmato • La compressione audio-video avviene per mezzo di algoritmi (metodi) chiamati CODEC • In base ai diversi CODEC nascono differenti formati di file Formati video e codec • • I formati video sono come contenitori nei quali vengono memorizzate tracce video e audio codificate (Codec) e le informazioni indispensabili a una corretta riproduzione. Il Codec e' un particolare software che contiene un algoritmo costruito per codificare e decodificare una sequenza video. Esistono i codec di tipo lossless che non comportano perdita di qualità generando una copia perfetta dell'originale o di tipo lossy, che utilizzano algoritmi di compressione per generare file di ridotte dimensioni. Formati video • • AVI è il formato audio/video tradizionalmente gestito da Windows e capace di supportare molti codec di compressione. Rimane il formato video più adatto per chi lavora su sistemi Windows e coi software di editing. Per coloro che si cimentano nel montaggio delle proprie riprese è consigliata la cattura direttamente in formato MiniDV (AVI), in modo da conservare la qualità del video originale. MOV è il formato di Apple Quicktime dei sistemi Mac ed equivalente ad AVI per Windows. Compatibile anche MOV come AVI verso le due piattaforme (Apple e Windows). Supporta molti codec e molte funzioni video avanzate (compresa l'alta definizione). E’ molto usato per il video editing soprattutto su Mac oltre che su piattaforma Windows. Formati video • DV e' un formato digitale nativo; ciò vuol dire che nasce digitale sin dal momento della ripresa e rimane tale sino al riversamento della clip, e anche oltre. Infatti, quando andiamo a catturare una sequenza con la nostra scheda di acquisizione, non facciamo altro che trasformare un segnale analogico (che esce dalla videocamera) in un segnale digitale (quello su cui faremo editing). Col DV questo non avviene più, già al momento della ripresa, sul nastro DV viene incisa una sorta di clip digitale, una sequenza di bit che dobbiamo soltanto trasferire (in pratica copiare) su computer senza nessuna ricompressione. Un file DV potrebbe presentarsi come un AVI (su PC), ma in realtà e' sempre un DV. Formati video • MPEG1 e MPEG2 hanno il pregio di aver decisamente ridotto le dimensioni dei file mantenendo una notevole qualità di immagine. NON si prestano ai progetti complessi di editing perchè memorizzano solo alcuni fotogrammi. E' un ottimo compromesso tra dimensioni e qualità video, tanto da essere stato scelto come standard sia per i DVD che per le trasmissioni televisive digitali. In pratica, chi deve riversare subito da videocamera a DVD, non necessita di una ulteriore codifica. Formati video web oriented • • • MPEG-4 o DivX - Offre la stessa qualità di MPEG-2 con una compressione circa tre volte superiore. Ideale per i video sul web e Podcasting. WMV (Windows Media Video) è il formato di Microsoft per i progetti multimediali soprattutto in alta definizione. Molto versatile e "aperto" per la varietà dei codec di compressione supportati. 3GP è la denominazione di un formato di file concepito appositamente per permettere servizi di videotelefonia, questo formato è utilizzato soprattutto per la registrazione di file multimediali nei telefoni cellulari e la loro trasmissione via MMS. Formati video web oriented • • FLV Le ultime versioni di Macromedia Flash hanno introdotto la gestione dei filmati attraverso il formato FLV, un tipo di file che, al pari dei concorrenti, permette livelli di compressione, risoluzioni e qualità totalmente personalizzabili, ma che vanta benefici sia per l'utente sia per il Web Master davvero notevoli e unici. Il formato FLV e l'utilizzo integrato delle funzionalità di Flash per i video presenta diversi consistenti vantaggi. RealMedia [RA/RM/RAM]: ormai standard,usato molto per lo streaming audio/video, molto diffuso sul WWW. Concepito inizialmente per l'audio (RealAudio sino alla versione 3), questo formato e' stato adattato anche per la compressione video, diventando un vero e proprio pacchetto per la creazione e la distribuzione del multimedia sul web. Streaming • Nonostante i criteri di compressione, i file audio-video hanno dimensioni tali da giustificare l’esistenza di applicazioni che non supportano il loro download ma li trattano come flussi di dati, sfruttando il meccanismo dello streaming • Esiste un buffer di pacchetti la cui dimensione, e quindi il tempo di attesa iniziale, è stimata dal client • Essendo Internet a larghezza di banda non stabile, nel caso diminuisca, il buffer potrebbe non essere più sufficiente a compensare la riduzione del flusso con conseguente interruzione della trasmissione e ribufferizzazione Streaming Meccanismo di streaming: • L’host sorgente inizia la trasmissione • L’host destinazione riceve il primo pacchetto e aspetta un certo tempo in cui accumula pacchetti • Riempito il buffer l’host destinazione comincia il playout dei pacchetti • La trasmissione continua Tipi di Streaming video Streaming on demand I contenuti audio/video sono inizialmente compressi e memorizzati su un server come file. Un utente può richiedere al server di inviargli i contenuti audio/video. Non è necessario scaricarli per intero sul PC per poterli riprodurre: i dati ricevuti vengono decompressi e riprodotti pochi secondi dopo l'inizio della ricezione. Questo ritardo serve a creare un polmone per rimediare a ritardi o microinterruzioni della rete. Di questo tipo sono i flussi streaming di Real Video e Real Audio, Windows Media Player, QuickTime, Adobe Flash Video (quest'ultimo tipo di formato file utilizzato nel sito di Youtube). Addirittura esistono molti flussi streaming che permettono di visionare contenuti in qualità divx. Tipi di Streaming video • • Streaming live Simile alla tradizionale trasmissione radio o video in broadcast. Anche in questo caso i dati sono trasmessi utilizzando opportune compressioni per alleggerire più possibile il carico sulla rete. La compressione dei contenuti introduce nel flusso un ritardo di circa dieci secondi. Nel campo dello streaming live, di solito, questo ritardo non costituisce un problema. Download Progressivo Il video viene scaricato sul computer dell'utente e inizia la riproduzione prima che sia terminato il download. Il filmato viene interamente scaricato, a meno che l'utente non chiuda la connessione prima che il download finisca. FINE
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