la guerra: i suoi orrori e le sue crudelta`
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la guerra: i suoi orrori e le sue crudelta`
Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Pagina 1 LA GUERRA: I SUOI ORRORI E LE SUE CRUDELTA'... L'uomo nel corso della storia, ha dimostrato di avere sempre un inquietante amore per la guerra. Nel corso di questi anni di scuola abbiamo conosciuto tanti episodi di guerra, sia nella letteratura che nello studio della storia. Adesso che siamo al 3° anno ed ancora stiamo studiando le guerre del 900, ci sentiamo di esprimere questo sentimento: la guerra ha sempre generato soltanto orrori, crudeltà e stermini. Oggi vogliamo ricordare il testo di una bellissima canzone di Fabrizio De Andrè, che risale all'inizio degli anni 60. E’ il racconto al contempo dolce e triste della contradditorietà e stupidità della guerra,fatto dal punto di vista di chi l’ha vissuta in prima persona,un semplice soldato. Riporto qui di seguito il testo della canzone: Dormi sepolto in un campo di grano non è la rosa non è il tulipano che ti fan veglia dall'ombra dei fossi ma son mille papaveri rossi lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati non più i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente così dicevi ed era inverno e come gli altri verso l'inferno te ne vai triste come chi deve il vento ti sputa in faccia la neve fermati Piero , fermati adesso lascia che il vento ti passi un po' addosso dei morti in battaglia ti porti la voce chi diede la vita ebbe in cambio una croce ma tu no lo udisti e il tempo passava con le stagioni a passo di giava ed arrivasti a varcar la frontiera in un bel giorno di primavera e mentre marciavi con l'anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore sparagli Piero , sparagli ora e dopo un colpo sparagli ancora fino a che tu non lo vedrai esangue cadere in terra a coprire il suo sangue e se gli sparo in fronte o nel cuore soltanto il tempo avrà per morire ma il tempo a me resterà per vedere vedere gli occhi di un uomo che muore e mentre gli usi questa premura quello si volta , ti vede e ha paura ed imbraccia l'artiglieria non ti ricambia la cortesia cadesti in terra senza un lamento e ti accorgesti in un solo momento che il tempo non ti sarebbe bastato a chiedere perdono per ogni peccato cadesti interra senza un lamento e ti accorgesti in un solo momento che la tua vita finiva quel giorno e non ci sarebbe stato un ritorno Ninetta mia crepare di maggio ci vuole tanto troppo coraggio Ninetta bella dritto all'inferno avrei preferito andarci in inverno Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 e mentre il grano ti stava a sentire dentro alle mani stringevi un fucile dentro alla bocca stringevi parole troppo gelate per sciogliersi al sole dormi sepolto in un campo di grano non è la rosa non è il tulipano che ti fan veglia dall'ombra dei fossi ma sono mille papaveri rossi. LO SCHEMA METRICO: Canzone di 13 strofe; ogni strofa è composta da 4 endecasillabi. Le rime sono baciate e incrociate. NARRAZIONE Come un vero e proprio racconto, abbiamo qui essenzialmente due voci: quella del narratore e quella del protagonista. Il narratore è esterno e parla in terza persona, ma in alcuni momenti entra nella narrazione con le sue esortazioni (<< FERMATI PIERO>>), immedesimandosi nella situazione e perciò provocando anche un maggior coinvolgimento nel lettore/ascoltatore. La figura di Piero è quella di un semplice soldatofantasma in mezzo a molti altri. Pagina 2 RITMO Oltre ad essere musicata, questa canzone presenta a livello testuale numerose ripetizioni che le danno un ritmo particolare e che sottolineano nel testo i passaggi più carichi di significato e di emotività. CAMPI SEMATICI E ANTITESI La morte: il dormire sepolto, l’ombra dei fossi, i cadaveri dei soldati, l’inverno, i morti in battaglia, la croce, i colpi da sparare, il vedere un uomo che muore, le parole gelate La vita: il grano, i papaveri rossi, i lucci argentati, la primavera, la figura dell’amata (Ninetta) Il tempo: il fermarsi, il tempo che passa, il passare delle stagioni, il tempo che rimane per vedere, il nonritorno dalla morte. L’antitesi principale sulla quale si costruisce la poesia è quella tra la morte e la vita, dove ogni elemento appartenente al campo semantico dell’uno si trova in prossimità e in contrasto con gli elementi del campo semantico dell’altro. ALESSIA SCARDACI CHIARA GIORDANO The Elder scrolls La saga è ideata nel 1994 dalla Bethesda Softworks e ora esiste una versione online. Questa saga (completa) è disponibile per computer e (solo quarto e quinto capitolo) per Xbox e PS3. Abbiamo ben 5 titoli, 7 espansioni e 1 versione online, i titoli sono: Arena Daggerfall Morrowind Oblivion Skyrim Le espansioni sono: Bloodmoon Tribunal Knights of the Nine Shivering Isles Dawnquard Heartfire Dragonbom Ci sono invece dei titoli “fuori saga” The Elder Scrolls Adventure: Redguard An Elder Scrolls Legend: Battlespire La versione online si chiama invece The Elder Scrolls Online. I vari giochi hanno ambientazioni diverse; gli universi dove sono ambientati sono Aurbis, Aetherius, Mundus, Nirn o Tamriel, Oblivion. Questo gioco è un pochino razzista:infatti ci sono la razza umana, che comprende Redguard, Imperiale, Bretone e Nord; la razza Mer, che comprende Dunmer, Bosmer, Altmer, Orsimer, Falmer, Dwemer; gli uomini bestia sono gli argoniani e i Khajiiti. Giorgio Monaco e Rosario Lo Castro Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Pagina 3 Le sensazioni provate leggendo “La pioggia nel pineto” di D’annunzio “La pioggia nel pineto” mi trasmette delle sensazioni rilassanti. Appunto per questo è una delle mie liriche preferite; inoltre è anche romantica perché inizia con un invito al silenzio per ascoltare i suoni che circondano la pineta come il crepitio della pioggia, che è un suono molto bello. Al crepitio della pioggia sulle piante si aggiungono la cicala e la rana, i cui suoni a me danno fastidio. Chiara Grancagnolo Recensione film THE IMPOSSIBLE Una famiglia decide di cambiare casa e si trasferisce in una specie di mega resort. Un giorno, mentre sono felici e giocano in piscina, ad un certo punto arriva un vento impetuoso che per poco non fa sradicare le palme e una grande onda travolge le case; uno tsunami si porta via tutto. Madre e figlio maggiore si rincontrano ed escono dalla grande onda, vedono tutto devastato e salvano un bambino e lo portano con loro. Delle persone portano in un villaggio la famiglia e poi con un pick up portano i tre in ospedale. Il ragazzo aiuta le persone a trovare i loro familiari e trova anche il padre del bambino. Alla fine la famiglia si riunisce e partono per la loro casa. Questo film è molto commovente e mi ha fatto riflettere e escogitare un piano in un caso simile. Ps4 vs Xbox one Le due console sono molto belle, ma secondo me la ps4 è migliore. La ps4 ha una corporatura migliore della xbox one, il caricatore, i controler, internet e rumore. La xbox one ha la kinect molto avanzata come il comando vocale ma anche la mouve è molto utile anche con il controler. La ps4 è anche più piccola e si può cambiare la memoria; nella xbox one non si può. Per me è da preferire la ps4 per molte cose e anche per il prezzo di 399€, contro la xbox one il cui costo è esagerato (499€). Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Pagina 4 RACCONTI DI PAURA Nei sotterranei delle scuole vive un mostro che si nutre di cattiverie. Più gli insegnanti sono severi con gli alunni, più gli alunni sono in contrasto tra loro, più il mostro ingrassa e diventa pericoloso... Era iniziata la scuola, infatti i bambini erano contentissimi. Era il primo giorno di scuola e i bambini erano un po’ distratti e la maestra li rimproverava ripetutamente. Durante le lezioni, la maestra disse che l'indomani ci sarebbe stata la verifica di geometria e i bambini erano un po’ preoccupati. Era diventata sera e i bambini si iniziavano a preoccupare per la verifica che dovevano affrontare l'indomani. Era mattina e i bambini erano molto spaventati e nel frattempo Silvia sentì dei rumori strani dai sotterranei della scuola, tipo il brontolio di uno stomaco molto affamato di cattiveria; la maestra nel frattempo divise i compiti e disse ai bambini di non copiare dal compagno di banco. La maestra vide che la Un giorno un bambino andò in un cantiere dove c’era la tomba di un re barbaro e iniziò a cercare qualcosa su di lui. Il bambino cercò di non fare rumore; lui continuò a cercare e trovò una foto per terra piena di polvere. Una mattina il bambino portò sua sorella Sara nel cantiere perché era molto curiosa e gli fece vedere la foto. Sara trovò una tomba ma suo fratello non voleva che l’aprisse. Lei la aprì lo stesso e vide che c’era il corpo di una persona; suo fratello aveva pensato che era il re barbaro. sua alunna Silvia era molto distratta da qualcosa, la rimproverò e le disse che il compito non si finiva da solo. Silvia alla fine del compito si recò a casa di un suo amico e gli disse che dovevano andare a scuola per vedere chi c'era nei sotterranei. Giunti, videro che c'era un mostro gigantesco che si nutriva di cattiveria, siccome erano molto spaventati scapparono a gambe levate e aspettarono l'indomani. Silvia e Giovanni, il suo amico, hiamarono i rinforzi quindi da due diventarono sette: Silvia, Giovanni, Irene, Denise, Rachele, Nicole e Sofia. I sette ragazzi dopo la scuola riandarono nei sotterranei e il mostro si svegliò. I bambini ebbero una paura pazzesca, nel frattempo Irene prese sette lance molto appuntite, una per ognuno, così i sette bambini uccisero il mostro che si nutriva con la cattiveria. Così i bambini salvarono la città dalla cattiveria più assoluta e Silvia e gli altri rimasero molto contenti per aver salvato la propria città. Un giorno, di domenica, andarono nel giardino vicino al cantiere e giocarono con i loro amici a palla. Mentre giocavano la palla andò dall’altra parte e colpì la tomba del re. Così il re si svegliò e andò dai bambini e gli disse di non svegliarlo più altrimenti avrebbe fatto crollare la loro casa; i bambini non ci credevano e continuarono a disturbarlo, così il re fece crollare tutte le loro case. Giordana Di Mauro Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Pagina 5 Un giorno un bambino di nome Joshua, andando a scuola, incontra i suoi amici. Era un bambino che andava bene a scuola, gli piaceva studiare e imparare nuove cose. Finita l’ora di matematica Joshua va in bagno e scopre una scala segreta e decide di scenderla piano piano facendo attenzione. Ma viene chiamato da un suo compagno, che gli dice di tornare in classe dalla professoressa. Da molti anni in quella scuola scendendo le scale, c’è un sotterraneo in cui vive un malefico mostro di nome Rocco. Questo mostro, già da molto tempo, si nutre della cattiveria delle persone, infatti più gli insegnanti sono cattivi e severi con gli alunni e più gli alunni litigano con i loro compagni e sono in contrasto. Joshua l’indomani decise di andare di nuovo in bagno perché non riusciva a non pensare a quella scala misteriosa. Scese le scale e trovò un buio immenso ma riuscì a illuminare la strada con la torcia del cellulare. Lui già incominciava a sentire una voce strana e forte, che era la voce del mostro Rocco; Joshua cominciava a capire il piano di Rocco, che era quello di nutrirsi della cattiveria degli altri. Allora decise di raccontare tutto ai suoi amici, ma loro non gli credettero. Joshua non sapeva cosa fare perché nessuno gli credeva, allora escogitò un piano, quello di mettere una telecamera nel sotterraneo e far vedere ai suoi amici e al preside il piano cattivo di Rocco. Gli amici e il preside questa volta gli credettero e allora tutta la scuola cercava di sconfiggere Rocco, ma nessuno sapeva come. Rocco, invece, cercava di ingrandire il suo potere, mentre tutta la scuola aveva un piano quello di cercare di non arrabbiarsi e di non essere severi, così il mostro Rocco avrebbe perso tutto il suo potere. Questo fu fatto e il mostro Rocco allora diventava sempre più debole, fin quando non cominciò a scomparire. E così il mostro fu sconfitto e la scuola liberata. Nel cantiere di alcune case nuove è stata scoperta la tomba di un antico re barbaro. Egli si è risvegliato e vuole punire chi ha disturbato il suo sonno. aprì da sola e uscì il re barbaro. I costruttori erano molto spaventati e si misero a correre ovunque. Dopo un po’ lo seminarono, ma all'improvviso gli comparve davanti. Dallo spavento urlarono più forte di una persona che parla con il microfono. Il re barbaro, infuriato, li ammazzò tutti. Dal suo orgoglio lui si rimise nella tomba. Esso non si era accorto che uno dei costruttori, non era morto. Esso si chiamava Francesco e una volta per tutte seppellì il re barbaro in un cimitero, gli mise dei fiori e gli dedicò una preghiera e sotterrò pure i suoi amici defunti, li fece benedire da un prete e avvertì la famiglia degli amici. Alla fine Francesco andava a trovarli una volta a settimana e una novità bella fu che il re barbaro non si svegliò più. Un gruppo di costruttori stavano edificando una casa. Costruendo pezzo dopo pezzo scoprirono una tomba. Fecero delle indagini e vennero a scoprire che era di un re barbaro. La volevano vendere ma poi si fece sera e andarono a casa. La tomba restò lì e ad un tratto il re barbaro si svegliò ed era infuriato perché lo avevano disturbato e aveva deciso che l'indomani avrebbe fatto di tutto per far spaventare i costruttori. L'indomani i costruttori andarono al lavoro e arrivarono tutti contenti. Dopo un po’ sentirono dei rumori provenire da dentro la tomba, ma avevano troppa paura per aprirla. Aspettarono un po’ che il rumore finisse e dopo dieci secondi smise. Cercarono di aprire la tomba ma non ci riuscirono. Dopo cinque minuti, la tomba si Martina Caruso Denise Privitera Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Pagina 6 Un litigio che non durò a lungo Oggi ho litigato con la mia amica del cuore. dovevamo andare a teatro e pensavo che la ricreazione fosse alle dieci e mezza. L’ho detto ai miei compagni, i quali hanno riferito che sarebbe stata prima. Tra loro c’era anche la mia amica che si è messa contro di me. Nel momento di uscire, la professoressa guardando me e la mia amica ci ha chiesto cosa fosse successo. Noi due le abbiamo riferito di aver litigato. La professoressa ci ha invitato a fare pace, ma noi due siamo rimaste zitte e quando siamo uscite ci siamo messe in fila. La mia amica si è messa a piangere e stava facendo piangere anche me. Ma io non ho pianto. Quando siamo usciti dal cancello le professoresse ci hanno guardato e la professoressa si è messa a braccetto con noi due. Dopo averci detto che l’amicizia è un cosa molto importante e che queste erano sciocchezze, noi ci siamo abbracciate ci siamo date la mano e abbiamo fatto pace. Siamo ritornate amiche del cuore per sempre e nessuno ci dividerà più. Oggi a scuola dovevamo andare a teatro in via Brindisi alle dieci e mezza. Per questo motivo futile e sciocco ho litigato con la mia migliore amica del cuore. Lei ha un carattere un po’ difficile, infatti quando non le va bene una cosa si arrabbia, diventa rossa e non parla con nessuno e questo mi dispiace. Questo succede quando lei pensa che tutta la classe è contro di lei e io sono l’unica che la difendo. Non so perché oggi ha messo in mezzo anche me. Io le do’ sempre ragione e cerco sempre di farla sorridere e di farla stare tranquilla. Io ero dalla sua parte, ma un disguido le ha fatto pensare che ce l’avessi con lei. Ha incominciato a non parlarmi più e io ci sono rimasta molto male, perché tengo molto alla nostra amicizia. Infatti ho pianto perché non mi aspettavo che avesse questa reazione nei miei confronti. Però grazie alla professoressa Saele abbiamo fatto pace, ci siamo abbracciate e abbiamo camminato insieme con la mano. Dopo è ritornato tutto com’era prima e siamo ancora migliori amiche del cuore. Devo dire grazie davvero alla professoressa che ci ha spiegato il vero valore dell’amicizia. Carmen Pulvirenti Giorgia Talio Una giornata con la mia amica Io per il mio compleanno vorrei trascorrere una giornata intera con la mia migliore amica Carmen. L’ho conosciuta quando andavamo insieme all’asilo, solo che lei era in un’altra classe. Ancora non avevamo fatto amicizia, ma abbiamo incominciato a socializzare all’oratorio, dove ora frequentiamo il catechismo. All’oratorio c’era anche una mia amica di nome Giordana; prima io e lei eravamo migliori amiche, ma a causa di un litigio non lo siamo state più. Alla fine abbiamo fatto pace e siamo ridiventate amiche, invece con Carmen siamo diventate migliori amiche del cuore. Il sabato andiamo all’oratorio e ci divertiamo un mondo con tutti i nostri amici e avevo pensato di trascorrere una giornata con Carmen per il mio compleanno. Sono molto felice, infatti, abbiamo pensato di andare al cinema. Spero che la giornata sia bellissima e non vedo l’ora, visto che quel giorno sarà indimenticabile. Giorgia Talio Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Io vorrei trascorrere un’intera giornata con la mia migliore amica del cuore Giorgia. Lei fa il compleanno il diciotto Marzo e mi ha detto che la festa si farà, ma inviterà solo me; io le ho detto di fare una lista di quello che volevamo fare e lei mi ha detto di sì: 1)Posto per i preparativi: I Portali 2)Per aspettare l’inizio del film: fare qualche gioco 3)Film da vedere: La Bella e La Bestia 4)Fila da sedersi: decima fila in fondo 5)Mangiare mentre si guarda il film: una Pagina 7 scatola di popcorn 6)Mangiare dopo il film: una maxi pizza tagliata in due parti, una con i wurstel e l’altra margherita 7)Bibite: acqua e cocacola 8)Ritornare alla sala giochi e salutarci per andare a casa Carmen Pulvirenti La vita La vita è come un rigore. O lo segni, o lo sbagli, ma se hai coraggio lo tiri lo stesso. Nella vita non si gioca con chi ha tanta pazienza, perchè si arriva al punto che la pazienza, la stima, l'affetto e anche l'amore finiscono; essere buona non vuol dire essere stupida: alcune volte diamo tanto a chi non dovremmo, troppo poco a chi dovremmo. Nella vita ci sono persone che non smettono mai di stupire, altri invece non smettono mai di deludere. Non voglio grandi cose dalla vita ma piccole cose che facciano grande la mia vita. Nancy Torrisi CARNEVALE DI ACIREALE IL CARNEVALE DI ACIREALE, DEFINITO IL PIÙ BEL CARNEVALE DI SICILIA, È UNO DEI PIÙ ANTICHI DELL'ISOLA, E SI SVOLGE OGNI ANNO NELLA CITTÀ DI ACIREALE, IN PROVINCIA DI CATANIA. TRA LE SUE CARATTERISTICHE C’È LA SFILATA DEI CARRI. I CARRI IN CARTAPESTA SONO OPERE FINEMENTE LAVORATE. SONO GLI UNICI CARRI AL MONDO AD UTILIZZARE SIMILI IMPIANTI DI LUCI E MOVIMENTI MECCANICI ED IDRAULICI. I CARRI INFIORATI HANNO LA CARATTERISTICA DI MOSTRARE SOGGETTI CREATI INTERAMENTE CON FIORI (VERI) DISPOSTI UNO A FIANCO ALL'ALTRO. SONO ANCH'ESSI DOTATI DI MOVIMENTI MECCANICI E LUCI. I CARRISTI LAVORANO TUTTO L'ANNO PER OFFRIRE AL PUBBLICO, SOPRATTUTTO AL CALAR DELLA SERA, UNO SPETTACOLO UNICO AL MONDO. GIORGIO MONACO Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Pagina 8 CARO PRESIDE TI SCRIVO... Caro preside, volevo dirle che per me questa scuola è perfetta, perché mi sto trovando benissimo con le mie professoresse, che sono bravissime, e con i miei compagni che conosco solo da questo anno. Questa scuola mi sembra molto attrezzata per tutto, per esempio il campo per fare educazione fisica o la nostra lavagna multimediale e molte altre cose. Mi piace anche il fatto che ci sono molti progetti tutti diversi e interessanti. Caro preside, sono un ragazzo di prima media del plesso di Via Leucatia. I nostri professori sono bravi e ci insegnano molte cose. L’ anno prossimo vorrei tre ore di musica e di matematica. Vorrei che l’anno prossimo ci fossero ancora gli stessi corsi pon che ci sono adesso. Se ascoltasse tutto quello che c’ è scritto in questa lettera mi farebbe un grande favore. Caro preside, sono una ragazza di prima media del plesso di via Leucatia. I nostri professori sono bravi e anche gentili. La professoressa Cavallaro è molto brava e le voglio tanto bene. L'anno prossimo vorrei tre ore di musica e tre ore di motoria. Caro preside, sono Giuseppe Crisciglione. La ringrazio di tutti i progetti che ha organizzato per noi; il corso che mi piace di più è il progetto del giornalino. La gita che mi è piaciuta molto è quella quando siamo andati al cinema: la ringrazio di tutto! Io in questa scuola sto molto bene! IO MI STO TROVANDO BENE. LE PROFESSORESSE SONO OTTIME, MA LA COSA CHE NON TROVO CORRETTA E' CHE, DURANTE LA RICREAZIONE, NON POSSIAMO SCENDERE SOTTO A GIOCARE. LA RINGRAZZIO PER AVERCI FORNITO LE LIM. LA COSA CHE MI PIACE DI PIU’ E’ IL CAMPO DA CALCIO E CHE DURANTE L’ ATTIVITA' FISICA POSSIAMO GIOCARE. Egregio signor preside, questa scuola è bellissima soprattutto per la presenza del campo da calcio e delle LIM. Mi trovo bene con le professoresse, soprattutto con la professoressa Saele. Vorrei che oltre ai computer, ogni alunno abbia un tablet così che possa apprendere pure con gli apparecchi portatili. Vorrei anche che il nostro plesso (Via Ferro Fabiani), dato che è molto piccolo, sia ampliato affinché si possano formare nuove aule e anche una palestra. Mi piace molto la nostra scuola ma se venissero apportate queste modifiche la adorerei… Giorgio Monaco Alessandro Befumo ALESSIO TIMPANARO Giordana Di Mauro DANIELE SPAMPINATO Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Pagina 9 Caro Preside, questa scuola è bellissima e non va cambiato quasi niente. Mi chiedevo se si potesse avviare un progetto per raccogliere fondi per costruire un laboratorio di chimica, uno di astronomia e uno di fisica, materie che andrebbero studiate. Inoltre, bisogna aiutare in qualche modo i bambini che hanno bisogno di istruzione, fornendo libri. Il campo da calcio va bene ma non quando c’è freddo, quindi sarebbe bene costruire anche una tenda adibita a palestra che non occupi troppo spazio. Sarebbe anche bello avere un piccolo impianto eolico per produrre energia. Ogni alunno inoltre deve avere un super computer. Grazie per aver avuto la pazienza e il tempo di leggere la lettera. Rosario Lo Castro Caro preside, sono una ragazzina della prima F del plesso di via Ferro Fabiani. Devo dire che mi trovo bene in questa scuola. Quando sono arrivata ero un po’ ansiosa di conoscere i professori e anche l’aula, per vedere se era adatta a noi ragazzi. La mia aula è al piano di sopra, è molto grande, i banchi sono davvero comodi perché possiamo mettere i libri sotto. Poi fortunatamente abbiamo sia la lavagna multimediale ,sia quella normale. Però, se devo essere sincera, devo farle una domanda: ”perché nella mia aula non ci sono gli appendiabiti per appendere i giubbotti?”. Sono felice delle professoresse, soprattutto della professoressa Saele che ci fa studiare molto, ed è giusto che sia così perché noi da questa scuola dobbiamo uscire preparati. Devo dire che lei preside ha molte idee sui progetti che facciamo a scuola. Il venerdì progetto sulla serra, poi anche quello del Pon d’ italiano e d’inglese, di ceramica e di sport e soprattutto la meravigliosa gita che faremo a Santo Stefano di Camastra. L’anno prossimo vorrei due o tre di educazione fisica, due di arte, un’ora di storia e tre ore di musica. Per favore Preside realizzi il mio desiderio e io sarò felicissima. Comunque anche se ci sono dei difetti nella mia scuola, sono molto felice e spero che ogni anno la nostra scuola migliori sempre di più. SALVE PRESIDE, SONO L’ ALUNNO FRANCESCO BLANCO DELLA 1°F DEL PLESSO DI VIA FERRO FABIANI . LE MANDO QUESTA LETTERA PER ESPRIMERE IL MIO PARERE SULLA SCUOLA, SUI SUOI PREGI E I SUOI DIFETTI. PER COMINCIARE UNA COSA ESTREMAMENTE POSITIVA E' LA PRESENZA DI UN CAMPO DA CALCIO. INVECE, UNA COSA CHE NON VA BENE NEL MIO PLESSO E' CHE NON C’E' LA SALA INFORMATICA, PERCHE' SE QUALCHE CLASSE HA UNA RICERCA DA FARE, NON PUO' FARLA COMODAMENTE A SCUOLA. Un'altra cosa che mi piacerebbe è quella di avere meno compiti per casa, perché sono veramente troppi e spesso e volentieri vado a letto molto tardi proprio per via dei compiti. La ringrazio per avermi ascoltato. Ah! dimenticavo! mi piacerebbe avere una grande palestra con tutti gli attrezzi in cui andarci almeno due ore al giorno. Con affetto, Giorgia Talio GRAZIE, CORDIALI SALUTI, FRANCESCO BLANCO Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Pagina 10 Caro preside, la scuola dove mi trovo è bellissima ma il punto è che nella classe prima F ci sono solo due femmine e se qualcun altro volesse venire, inseriscila nella mia classe. Ma la vera cosa che le voglio dire è che il plesso in cui mi ha mandato è bellissimo; anche i compagni sono buoni ma non molto simpatici perché ci sono dei compagni che dicono delle brutte parole. Il primo giorno non ci potevo credere che eravamo solo due femmine e una classe di maschi, infatti ogni volta i maschi ci prendevano in giro dicendo i nostri nomi e cognomi in un altro modo e anche le professoresse. Chiederei di cambiare un po’ l’ orario al professore di motoria di musica e di arte di farci fare almeno due ore.. Anche i progetti sono belli; io ne faccio due: quello di Italiano e quello di Tecnologia e Scienze. Per quanto riguarda la classe, ogni volta mettiamo i giubbotti sui banchi e quindi vorrei un appendiabiti. Mi piacerebbe avere dei computer personali e avere un carrello con computer per ogni classe. Quando andiamo a prendere i libri in biblioteca ne vorrei vedere sul tavolo tantissimi, invece c’è pochissimo assortimento. Alla fine vorrei che ci fossero le vacanze di carnevale. Caro preside, la ringrazio per tutte le cose belle che ha fatto per questa scuola meravigliosa. La nostra LIM è fantastica, l’unica cosa che non mi è piaciuta all’inizio dell’anno è che nella classe ho trovato gli stessi compagni della 5a elementare (eccetto Alessandro Befumo). Volevo dei nuovi compagni e delle nuove compagne (ne ho solo 2). Una cosa che odio è che ne nostro plesso non c’è la sala informatica. Abbiamo i notebook, ma non è la stessa cosa di avere una sala informatica. La nostra scuola è comunque ricca di materiale. Nella nostra scuola c’è anche molto materiale scientifico. La nostra professoressa di scienze lo usa molto per farci vedere le principali proprietà. Ho delle ottime professoresse che riescono a spiegare le lezioni più difficili nel modo più semplice. Sono sicuro che entrerò dal liceo con il massimo dei voti grazie agli insegnamenti ricevuti. La mia materia preferita è l’italiano e ho la fortuna di avere un’ottima professoressa che insegna questa materia.. Una novità di quest’anno è che come materia faccio anche… il francese. La mia professoressa di francese è molto in gamba, è simpatica e soprattutto è molto comprensiva. Siccome sa che non abbiamo mai fatto francese alle elementari, prosegue lentamente e si assicura che tutti capiamo i concetti. Un’altra cosa che mi piace è il fatto che si fanno tanti progetti e PON come questo. Io faccio parte anche del face to faith. La mia professoressa di matematica ha fatto partecipare ai giochi matematici me e alcuni miei compagni. Gli unici che sono passati siamo io e il mio migliore amico Giorgio. Adesso dobbiamo fare la finale provinciale ad Acireale. Ho tanti amici che mi vogliono bene e ogni giorno ci divertiamo tutti insieme. La ringrazio per la sua disponibilità. Secondo me, nessuno saprebbe dirige una scuola come lei. Comunque mi trovo molto bene e non potrei desiderare di più. La mia classe è molto unita e anche molto socievole. Il prossimo anno, se è possibile, vorrei che nell’orario ci fossero 2 ore consecutive di educazione fisica e non un’ora un giorno e un’ora un altro. Comunque sono soddisfatto di andare in questa scuola e di avere un preside come lei. Grazie per tutte quelle cose che fa per noi! Con affetto, Carmen Pulvirenti ANDREA URZI’ Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Pagina 11 Caro preside, sono un'alunna della 3F, Martina Caruso, e volevo dirle come mi trovo in questa scuola. Già la conoscevo, perché fin da piccola l’ho frequentata. Mi trovo molto bene, sia perché utilizziamo le lim, sia perché i professori sono sempre disponibili con noi, ci aiutano e ci insegnano moltissime cose che noi non conosciamo. Nella nostra classe ancora non è presente la lim, e questa è una cosa che trovo spiacevole, perché noi l’anno precedente lavoravamo sempre con la lim…. Siamo stati molto penalizzati con il cambio della classe!!! Le chiedo di poter montare una Lim entro la fine dell’anno così da rendere più agevole il lavoro in classe. Inoltre, sono anche dispiaciuta che proprio ora che, per me è l’ultimo anno, stanno costruendo la serra; noi già lo scorso anno avevamo fatto questa richiesta… arriviamo sempre tardi!!! Le chiedo anche il buon funzionamento dei termosifoni per riscaldarci in inverno. La volevo ringraziare per la gita di terzo anno che ci ha proposto in Calabria. Sono molto felice perché avrò l’opportunità di conoscere nuovi posti e soprattutto di partire con i miei compagni, che già conosco da tantissimo tempo, e dai quali mi separerò l’anno prossimo, visto che ognuno ha scelto la sua strada. Martina Caruso Caro preside, le scrivo questa lettera per dirle come mi trovo in questa scuola. Sono l'alunna della 1E, Denise Privitera. Le dico che mi piace quasi tutto. Le classi mi piacciono tutte e fortunatamente noi e l'altra prima siamo le classi 2.0. I professori fortunatamente sono molto bravi e sono sempre disponibili, ci insegnano molte cose nuove e hanno tutti un bel carattere. I compagni della mia classe sono quasi tutti gli stessii dell’elementari. La cosa che mi piace di più è il campo. Io le vorrei proporre una gita di 4 notti 5 giorni per prime, seconde e terze insieme. Vorrei andare in un posto che si trova in Sicilia. Signor preside, io sono Stefano Di Maria della 1e. Le vorrei dire che le lavagne interattive multimediali dovrebbero essere in tutte le classi della scuola. Le prof sono tutte brave. I corsi che lei organizza sono belli; io vorrei farli tutti però non posso. Per me i progetti più belli sono il giornalino e l’ orticultura. Questa scuola è molto bella. Grazie per il suo ascolto. Cordiali saluti da Stefano Di Maria. La questione omerica Oggi vi parleremo della questione omerica. Come noi tutti sappiamo i più grandi poemi epici furono l'Iliade, l'Odissea e l'Eneide. L'Eneide sappiamo che è sicuramente stata scritta da Virgilio (la guida di Dante Aligheri). Ma la situazione è diversa nell'Iliade e nell'Odissea, infatti non si sa con sicurezza chi li abbia scritti, ma si crede che fu Omero. Molti studiosi pensano che Omero abbia scritto l’Iliade, quando era giovane e l’Odissea nella vecchiaia. Addirittura altri studiosi pensano che Omero non sia mai realmente esistito, altri studiosi invece pensano che l’Iliade e l’Odissea siano solo dei racconti mitologici uniti tra loro che venivano anticamente recitati nelle piazze. Quindi,la questione omerica rimane aperta. Andrea Urzì e Alessandro Befumo Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Pagina 12 Film Stand by me Estate del 1959: Gordie, Teddy, Vern, Chris sono quattro amici dodicenni che vivono in una piccola cittadina dell’Oregon di Castle Rock e si preparano a passare al Ginnasium. Un giorno Vern cerca dei soldi che aveva sotterrato e ascolta per caso la conversazione tra suo fratello maggiore e un amico, e viene a conoscienza che i due, dopo aver rubato una macchina per fare un giro fuori città, sono incappati per caso nel cadavere di un ragazzino e non hanno denunciato il ritrovamento alla polizia a causa del furto commesso. Vern corre a raccontarlo ai suoi amici i quali capiscono che forse si tratta del corpo di Ray Brower, un dodicenne scomparso tre giorni prima, dopo essersi allontanato da Castle Rock per raccogliere mirtilli. I quattro ragazzi, spinti dal desiderio di riscattarsi e diventare degli eroi, decidono di andare alla ricerca del corpo e si mettono in cammino lungo i binari di una ferrovia. Dopo un po’ arriva il treno e Teddy pieno di adrenalina decide di sfidarlo, ma quando sta per investirlo arriva Chris a salvarlo… Dopo tante avventure, trovano il cadavere e decidono di denunciare il ritrovamento alla polizia, rinunciando al loro desiderio di fama. Questo film ci ha fatto capire il valore dell’ amicizia e l’avventura. Questo film parla di quattro ragazzi dodicenni che vivono a Oregon di Castle Rock. Un giorno Vern, involentareamente, ascolta la coversazione di suo fratello ed un suo amico e corre dai suoi amici: Gordie La chance, Teddy Duchamp, Chris chambers. Un giorno Vern racconta ciò che ha sentito: dopo che suo fratello e il suo amico hanno rubato una macchina per farsi un giro fuori città, incappano nel corpo di Ray Brawer. I ragazzi non denunciano il ritrovamento perchéavevano paura che la polizia li potesse scoprire. I quattro ragazzi partono per la loro avventura. Arrivati vicino a dei binari Gordie vede un treno che viene dalla loro parte e Teddy, preso dalla adrenalina, sfida il treno, ma Chris lo salva. I ragazzi passano dal bosco, scherzando in un fiume. Arriva la notte, i ragazzi si riposano e Gordie racconta una delle sue storie. Il giorno dopo arrivano a distinazione, ma non sono soli. Arriva la banda contraria, il leader esce un coltello, ma Gordie li intimorisce con una pistola e la banda contraria se ne va. Intanto i ragazzi, più maturi dopo il viaggio, rinunciano alla famà e pensano che una chiamata anonima sia la cosa giusta e coprono il corpo. Giuseppe Crisciglione Alessio Timpanaro & Giordana Di Mauro Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Pagina 13 POESIE E FILASTROCCHE Blu Il blu è un colore molto bello che è molto monello quando il mare è arrabbiato e diventa blu lo fa sembrare ammalato poi scompare e non torna più. Alessandro Befumo Filastrocca del cavallo La febbre del cavallo, è musica e sballo, ti addormenti molto tardi mentre pensi ai gran codardi. Domattina mi sveglio presto per essere un po’ modesto vorrei che fosse sempre festa per fare lavori di cartapesta vorrei che fosse notte mentre bevo in una botte. Martina Torrisi Caruso e Nancy IL SOLE E LA LUNA Il sole nel giorno, splendente e nella sera, cadente. La luna oscura cade nella sera più buia. Il sole solare, la luna lunare formano una cosa davvero speciale. Il sole e la luna sono due fratelli, sono proprio come due gemelli. Alessio T. Striscia la scuola n. 3 Marzo 2014 Pagina 14 Striscia la scuola giornalino scolastico a diffusione interna Num. 3 Marzo 2014 Alunni dell'Istituto "Calvino" di Catania Befumo Alessandro Blanco Francesco Riccardo Carrivale Francesca Agata Caruso Martina Crisciglione Giuseppe Di Maria Stefano Di Mauro Giordana Rita Giordano Chiara Grancagnolo Chiara Leone Calogero Giuseppe Lo Castro Rosario Monaco Giorgio Privitera Denise Privitera Salvatore Pulvirenti Carmen Recupero Irene Scardaci Alessia Spampinato Daniele Talio Giorgia Timpanaro Alessio Torrisi Nancy Urzì Andrea Docenti dell'Istituto "Calvino" Concetta Cavallaro, Maria A. Saele Esperto esterno Giovanni Finocchiaro Il giornalino è stato realizzato nell'ambito del PON “Competenze per lo Sviluppo” 2007IT051PO007 finanziato con il FSE, azione C1 “Interventi per promuovere il successo scolastico per le scuole del primo ciclo”, codice: C1FSE20131667; MODULO: "Io parlo, tu mi comprendi... noi comunichiamo!" Si ringrazia il Dirigente scolastico, prof. Salvatore Impellizzeri.
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