Visita guidata all`Azienda di Brunello Cucinelli e visione

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Visita guidata all`Azienda di Brunello Cucinelli e visione
Collegio Unico
Visita guidata all’Azienda di Brunello Cucinelli
e visione dello spettacolo teatrale: Il Visitatore
Mercoledì 4 Marzo 2015 andremo a Solomeo alle ore 16.00, per visitare l’azienda di
Brunello Cucinelli, il famoso imprenditore del cashmere e successivamente
assisteremo alle ore 21.00, allo spettacolo teatrale
Il Visitatore, presso il Teatro
Cucinelli. Chiunque fosse interessato potrà iscriversi in Biblioteca, entro martedì 27
Febbraio. I posti disponibili per questa visita sono purtroppo molto limitati (20
posti), quindi in caso di superamento degli stessi, si procederà con una graduatoria
per estrazione. Di seguito sono riportate alcune informazioni sulla filosofia
dell’azienda, sui luoghi della visita e sullo spettacolo teatrale.
Le Origini
Quando, nel 1978, Brunello Cucinelli
decise di lanciarsi nell’affascinante
avventura della maglieria, a Perugia,
una
della
capitali
di
produzione,
erano
attive
tredicimila
persone.
questa
Trovò
oltre
un
finanziamento di 500.000 lire e un
laboratorio che produsse cinque
maglie in cashmere colorato per il campionario. Le vendite decollarono subito,
soprattutto sul mercato tedesco. L’attività cresceva e presto maturò il momento di
una decisione di fondo: rimanere una buona azienda fra tante oppure, in accordo
con le idee dell’economista americano Theodore Levitt, che lo avevano affascinato e
spinto a questa attività, oppure tentare il salto di qualità specializzandosi in un unico
prodotto nel quale diventare i migliori? Scelse il cashmere perché ultraspecializzato:
per la sua produzione, infatti, di tutto il vello si utilizza soltanto il pelo di una
limitatissima area sotto la gola dell’animale.
Il Borgo di Solomeo
Nel 1985 le cose andavano davvero bene
per l’azienda fondata da Brunello Cucinelli
e nel sito racconta che: già in quei primi
spazi si cominciava a stare stretti, e
bisognava trovare una nuova sede più
ampia.
Le ricerche non furono né facili né brevi.
Una sera, mentre tornavo a casa, il mio
sguardo cadde sul dolce colle di Solomeo,
con i suoi boschi sempreverdi, il borgo, il castello,l’antica villa Antinori. Era il paese
della mia fidanzata Federica, oggi mia moglie, e lo conoscevo da tanto tempo; quella
sera, però, mi appariva diverso, era come se lo vedessi per la prima volta. Sentii che
quello che avevo dinanzi era proprio il luogo tanto a lungo cercato: quel colle, con i
suoi antichi edifici quasi diruti, narrava la favola di sogni lontani, ora divenuti realtà.
Acquistare quei beni significò convincere il loro vecchio proprietario che il mio affetto
per quel borgo non era minore del suo, così antico, e che quelle mura, consumate dal
tempo, sarebbero state restaurate e curate con il rispettoso amore dovuto alle cose
che fanno parte della nostra storia. E fu il mio impegno personale, il sogno di una
vita: che a Solomeo tornasse a fluire, con l’attività della mia azienda, la linfa che lo
aveva generato e fatto crescere per lenti secoli.
Il Restauro
Il restauro e il recupero funzionale di Solomeo sono stati come il risveglio di un genio
addormentato. Innestare una nuova vita su un tessuto storico non è cosa semplice,
poiché in agguato c’è il rischio che il fascino del suo incanto svanisca per sempre. E
trovammo la chiave giusta nella semplicità del nostro più antico valore: l’Umanità.
Persone ancora memori delle tradizioni artigianali e delle tecniche dei loro padri si
misero all’opera con l’amore per la loro terra umbra, recuperando pazientemente,
con atteggiamento quasi francescano, la spiritualità dei luoghi, e con essa il tempo
della Storia, che sarà quello dei giorni futuri, con il nuovo Foro delle Arti, inaugurato
a settembre 2008, dove tra giardini e alberi ombrosi, con un teatro e con un
anfiteatro all’aperto, è possibile incontrarsi per il piacere di conoscersi, con il
desiderio di vivere, di meditare in silenziosa solitudine, o di ridere serenamente
insieme.
Spettacolo teatrale IL VISITATORE con Alessandro Haber, Alessio Boni
In
Berggstrasse
celeberrimo
19,
indirizzo
dello studio di Freud, il
famoso
psicanalista
attende affranto notizie
della figlia Anna, portata
via da un ufficiale della
Gestapo, quando dalla
finestra spunta un inaspettato visitatore: nientemeno che Dio, lo stesso Dio del
quale ha sempre negato l’esistenza. Sullo sfondo, la sanguinaria tragedia del
nazismo che porta Freud a formulare la domanda fatale: se Dio esiste, perché
permette tutto ciò? “Una commedia brillante, intelligentemente leggera, a tratti
commovente, esilarante, che ci fa sorridere ponendoci quesiti seri, esistenziali, che
riguardano tutti noi. Merito di due attori, Alessandro Haber e Alessio Boni, in grande
empatia fra loro, di somma bravura per impegno fisico e concentrazione interiore,
perfetti nei ruoli rispettivamente di Freud e di Dio, immersi pienamente
nell’umanità fragile dei loro personaggi”. Giuseppe Distefano – Il Sole 24 Ore.
Chiunque fosse interessato, potrà iscriversi in Biblioteca, entro martedì 24
Febbraio. La visita e lo spettacolo sono gratuiti.

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