ST PA - UNGP

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ST PA - UNGP
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI
RASSEGNA ST
PA 20 MARZO 2012 FEDERAZI.ONE ITALIANA EDITORI GrORNALl
I.'
Data
2 OMAR. Z01Z,
Pagina
2u
Ads: Giornale-15%, Gazzetta -10%, Repubblica-2,B%~ Corsera -1,5%. Chi -11%, Tv Sorrisi -8%
DiffusiQni~ un·2011
col segno men«( Tra i quotidiani bene!l Gazzetiino{+1 ,B%} e Libero' (+0,60/0)
DIY~~~Q:~
12011 è stato un anno ilifficile -per i quotidiani e i settirilanali italiaru.
", più stabileper i men-­
sili. Secondo le rilevazioniAds (AccertaIDentidiffusioni stampa)
sul periodo gennaio 2011-diceni­
bre 2011, infatti, i cali a doppia
cUra rig:ùardano soprattutto i
quotidiani.
.
.
In valore assoluto, tra questi il
gràndetonfo di copie lo ha fatto La
Gazzetta delZoBport, soprattutto
qùella del lunedì (perde quàsi 40
mila copie, c10,3%, mentre glial­
tri giorni segna-8;5% per .28 mila
copie diffuse in ruéno).Untonfo
però associato a un aumento dei
1
deL33% (perde cioè una copia su
tre), anche se l'edizi0n~~elsaha:
fu guadagna i:J.Uéll>t'lOnilla letWn"
(+32,9%), La clàSSifìc~proseguei
con La nuova di VenezUl e Mestre "
(-154%) alla paricon fl Giornale..
(se~p~ ~15,4%):r:Uni~à'p,e~d~··
1'8,6%: Pochi segm posltiV1 ~el
quotidiani tra cuiIl Gazzettmo
(+1,3%). Ma anc~e~ib_~r~,che
aggi1JD.ge 669 copIe ns:petto ap.o·
scorso anno (,.,0,6%),_ e Avvemre
(+0,4%).
. ....... " . ' , Tra i settimanali, m tenruIDjli
copie assolute, il calo'p~ùeviaE)n.~".
lo manifesta Tv Sornst e Oanzant ,' '.
il colosso di Mondàdori che lj.aap.:. .. ~
pena visto Al~o Vì~ saJ.iie ~:
direzione al posto di AlfonsoS1- .
gnorlm
Top (+6,2%), Gente (+1,9%) e Va­
nity Fair (+0,2%),
_'
_
. -Più stabilità in edicola per l
mensili, salvo qualche caso:~~­
te Motori, edito da Hearst (ma m
procinto di essere ceduto a Pl~y
Media), perde il47,5% dellecople
eVelvet, Gruppo Espresso, segna
-36,2%. Tempi magri anche p~~
Psychologies (-19,8%)c, St~bIll
Class (edito da Class Editon,che
partecipa al capitale di questo
giorilale) con il suo +0,7% e Gla­
mour,Condè Nast,+l%,. Buone
notizie in casa Mondadon le por­
ta Cosmopolitan: +10,8%. Bene
anche VeroSG1ute (+10%) e Vero
Cucina (+9,3%).
-@Riproduzione ri.""rvata~
ricavi diffusionali dei quotidiani
(~~~~ ~ticipato a;lta­
liaOggi del 22 febbraio scorso),.Tv
Rcs (vendite in.edicola..e abbona­
menti sono saliti lo scorso' anno,
Sorrisi e Canzoni lascia sul campo
per La Gazzetta dello Sport e n
.. quasi 70 mila copie (,.8?20/~), Subi~
Corriere della sero;a 317,'8 inilio- .
dopo,nellaclas~ca~cm:segna~
ni di euro, +2,9% su12010).llisul" .• ", passo nelle diffusioru settimanali,
tato dovuto in parte all'aumento' .
c'è Famiglia Cristiana (-10,7%!.
del prezzo della Gazzetta (dàmetà
'. Al terzo posto, Chi (Mondadon)
luglio passata a 1,2Q euro) e in
scende dell'11,2%.Panorama se­
paTte a un taglio generale delle
gna -7,9%, r:~spress? -5,6.%,
.
diffusioni gratuite.n Comere del­
Tempi magri per i settimanali
la Sera perde 1'1,5%, 7.188 copie,
che si rivolgono aipiù giov1l'ni.: tre
Sempre meglio deLa &pubblica,
delle testate storiche del settore
che segna -2,3% per 10.543 copie
scendono infatti a doppia ·cifra.
perdute. .
.Cioè (Edizione Panini), -31,70/0;1l Primo nella classifica 2011 di
. Ojòrnalino (Edizioni SanPao]o), chi cala in percen~e nella dif~
-13;2%; Topolino (Disney Italia); fusione è n quotidia1Ù)di Sicilia,
-12 8%.1 settimanali che guada­
~ durante la settirilana scende
~olettori sono Vero (+11,2), 1~~~F~E~D~E~R~A~Z~I~O~N~E~I~T~A~L~I~A~N~A~E_ _
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MondadoIj fapiuu.·..·
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Editoria. Scendon'oricavi
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Nei prin1itre mesi del 2012pubblicità giù dellS%
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si&Canzoni) hanno V1stòirica" dò è aumentatodeh6,8%rispetvi calafe del 2;7°Al, passando da
al2010; grazie alle buone per..
fonnance editoriali e, in partico­
MoridaQ.orimette a dieta i 4714a 458,8 milioni
.. suoiaziònistLLastoricacasàedi. Oltre alle vendite e alla diffu~ 'lare, al n;riglibrarp.ento di Gra,
triceit:al.iananondistribuiràdivi..: . sione, l'altrq grande nodo è la-.' zia,oltrecheam.inOricostiindù,
dendi que,st'anno, nonostante i pubblicitaLastampa peÌiodica striali e di struttura. Anche la'
profitti siano saliti (a quasi 50 rni~ haaccùsatoun-3,7°,6, come mer- pubblicitàtieneinFrancia:irica­
lioni),elanciaùh«allàmieutili»cato(fonteNielsen).Mondado-· vi da raccolta sono saliti·dd
. sul 2012. Nessuninçasso, quiridi, ri Pubblicità, dal canto suo; ha 3,30/0 a 854milioni '. .........••... •...... .'
per la famiglia Berlusconi (che subìto uncalo complessivo del~
Quello che pero ieri 11a,·.sp~,:,
.tranùte Fininvestè azionista di' laraccolta,a219,9 milionirispet: ventato il mercatosono.lè fo~
maggioranza). Dopo che l'anno .' to ai233,9 milioni del ZOlO (~6%, sche attese per l'annoàppeooj
scorso Mondadori era tornata a·peggiodelmercatonminoriri-. ini:ziato,soprattutto sul versan': .
pagare Ùliacedola (che seguivà . cavi si sonotrasformàtiinmeno t~ dellapubblicità. Tuttavial'àd
. duèànnidi digiuno), lanuovari- . marginalità(~7%ilMolaI30 mi- Maurizio Costa.ha cercato di di
nunciaèilsegnaledelledifficol- liQni) e utile operativo (~9% a'tranquillizzareglianallsti spie­
tà dell'industria dei media; Piazgàndoche «piiisi:va avanti con
zàAffari l'ruipresamalissimo: il', ,.........................,...
l'anno epiù dbvremmo assestar­
ci'su una flessione della pubbli­
·titoloècrollatodel6;29%nonso- LA S'fRATEGIA··
~o perla mancata cedola, ma so- Per compensare la riduzione cità più ragionevole», acomin:­
prattutto le prospettive delzo12, dei ricavi ne120Ì2 il gruppo dare "già dà] mese di apiile. Per
tutt'altro che rosee. Nei primi '. • ..'
.. '. .' .... . compensarela caduta degli in­
tremesiMondadoristimaunpeSe~ra.te pu~t~ a ~agbare
vestimentipubblicitari ilgrup­
.' sante caro (-150/0) dèlla raccolta' 1COSt1 d13Q m1110m
. po presieduto da MarinaBerlu­
'.
Faro sulle nUoVe tecnologie sconi conta di effettuare anche
. pubblicitaria ..
_Colpa della Cnsl econoIDlca e .................:....:................... 0:....:....................... per ilio12 unariduziòne deico­
'. del,calodeiconsurni, s i v e n d o - .
. . sti; dell'ordine dei30 milioni..
no menò libri (soprattuttonei 103milibni). L'ultima riga di bi- :' Oltrecheatagliare costi e sta~
supermercatie nei centri com- lancio invece sale perché l'almo re fu difesa, però, Mondadori
merciali) eme.go periodici: il ii- scorsoMondàdoriavevasoffer.. . · vuole anche andare all'attacco
rod'affariè sceso del 3,1% a 1,5 toungrcìss(iimpattofiscaleche per contrastare la crisi: tra le
.IDiliardi. Particòlarmentecriti- aveva depresso l'utile. La Fran~·.. idee da seguire c'è Hcaso di suc­
co il mercat6 ciellàg'raricledistri- cia, invece, si confermà ancora . cesso di Barnes&.lofoble che.ha
. buziòne,chehÌichiusol'anno un «porto sicuro»: otralpe, do-una catena di negozi, un caruile
conuncalo de17èvo aValore,dcr . ve Mondadori ha acquisito laex on-line e un e-oreader proprieta~
poaver:t6ccatòpìrnt~pari a' fuap France, il mercatosoff):e rio. Mondadori ha unmodello
-20,394>·Ilelmesedidicerribre. A . menocheinItalia. Nelpaeseil simile. è potrebbe ragionare
·..com()rlarelm 'qliaclJ;oprebctu- . grilppoha registrato risultati in sull'ipotesi di ~ propriQ taoret .
.pan:te,pfa.ttocneMondadorina crescita grazie alle buone per~ D'altronde H digitale è l'unico'
'comer:rnaiolà propriaJea.der- fopnanceçlituttelepubblicazio- settoie. che .cresce: Media­
shiQneilibI1conùhaquotaChe' ni 11 fatturato a livello consoli-. Mond,laconcessionarià.onlinè,.
è piildiUil quarto del mercato. dato è statodi348,1 milioru, con' è. balzatadd 56o/~rhentre'glf"
fu un contesto fortemeJ;ltèì:e- un debol~; maincoraggiante,eh9ok, checontano un catalogç,'
çessivò,ipenodicidelgiuppo . crescìta .dell'l,l% rispetto ai • di3IDila titoli, hatoccato punte
'{chevanta testate ditilievo co- ,344;2. miliOrll dell'annoprece- di 4J1illa donwloa.d iù giorno.
Tv' Sorridente. TI margine operativolor~
ORIPRODUZlONE RlSERVATA .
! ;l11e DonnaModernae
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MILANO
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FE D E RAZ IO N E ITA L I A NA ED l TO RI GI O RNA LI
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il Giornale
Pagina
2 O~~R. Z01Z
24
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EDITORIA I conti 2011 del gruppo di Segrate
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L'ad Costa.' «Per il 2012 incerte le prospettive di raccolta
pubblicitaria. Molti iprogetti». Bene le radio e il digitale
di di euro, in calo del3,l %sul2010
con un unmarginelordoinilessio­
Il! Buoni conti per Mondadori, nede17%a130,4milioni.Ilproble­
con l'utile netto in salita del ma è che le prospettive sono poco
17,8%. Mail titolo scende in Borsa confortanti. «La partenza della
raccolta pubblicitaria - ha detto
del 6,29% risentendo ancora del­
l'onda lunga della crisi. Non c'è 1'ad Maurizio Costa - non è stata
dubbio, infatti, che la flessione positiva. Laflessione è stata molto
della raccolta pubblicifaria, che pesante a gennaio, superiore al
nei primi tre mesi, anche se il dato 20%, oltre il 10% a febbraio, men­
tre amarzoilca­
non è definiti­
lo è stato a una
vo, è scesa di
cifra».
circail 15%sen­
Dalla Fran­
za far intrave­
cia, dove Mon­
dereunapossi­
dadori genera
bile uscita dal
un fatturato di
tunnel, abbia
quasi350 milio­
pesato sul co­
ni di euro. «le
siddetto senti­
notiziesonomi­
ment degli in­
gliori, anche se
vestitori, come
il mercato non
pure il fatto è euforico:ilprimo bimestre èsta­
che la società, , in via prudenziale, abbia pensato to buono -ha detto Costa -e anche
di destinare l' utile a riserve stra or­
marzo sostanzialmente statenen­
dinari e senza distribuire dividen­
dOi con qualche preoccupazione
per i prossimi mesÌ». Insomma,
do. Quanto ai conti, il gruppo Mon­
una situazione non certo facile,
dadori (a cui fa capo anche il anche se ci sono isole felièi come
36,9%delGiomale)ne12011,haTe­
la raccolta pubblicitaria per Inter­
. alizzato un fatturato di 1,5 miliar­
net, salita di oltre il 50% nellajoint
venture Mediamont, realizzata
con Mediaset per questo scopo.
Molto bene anche la radio del
gruppo,R101, chehavistoilfattu­
rato crescere del 12,4% contro un
settore in contrazione del7,8%.
Ese il piano di ristrutturazione
deciso nel 2009 si è chiuso con suc­
cesso sia in Italia, con l'uscita di
233.?ipen~enti, sia,i~ !_rar:cia c?n
74 r obiettivo per il :W 1:t è quello
di:rrrivare a Ulteriori risparmi per
circa 30 milioni. «Vogliamo otte­
nere una riduzione deicostisu tut­
te le aree e un ulteriore conteni":
mento di quelli del Ìavoro», ha ag­
giunto Costa. Quanto al futuro, i
progettinonmancano. «Stiamola­
vorando -.ha spiegato ancora 1'ad
- a un processo di cambiamento
delle nostre testate più importan­
ti ossia Chi, Panorama, Sorrisi&
Canzoni e Grazia che avranno
un'inte-grazione molto innovati­
vae totale coni contenuti presenti
in rete. A queste si aggiugeranno
anche Starbene e Flair». Mentre
sulfrohte del digitale, Mondadori
sta pensando di realizzare un devì­
ce proprietario, da vendere nella
sua catena retaiI sul modello del
Kindle diAmazon o il Nook, ossia
1'eReader realizzato dalla catena
libraria statunitense Barnes&N 0­
bleso
Del resto Mondadori, che sul
fronte dei libri è l'editore con la
maggior quotà di penetrazione
(26,5%), pur nell'ancora «picco­
lo» merCato italiano degli ebooks,
. hauncatalogoconoltre3rnila titb­
lie unaquotasuperioreai concor­
renti.
/
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI
Data
,
2 OMAR. Z01Z
Pagina
NONOSTA..NTEJ::UTILEDI50MILIONIILGRQPPONONDISTRIBL"ISCECEDOLEfERAFFRONTAREitDUR02Q1~
Azionisti Mondadoriabocca asciutta 112011 sièchiuso con fatturato e margini in diminuzione perla contrazione della pubblicità edeliediffusi01ii
Vi raccolta nel primo trimest[edi quest'af}no è stimata in calo del 15%. Focuspuntato sull'estero e sul digitale
MONDAOORI:kò'i . .
DI ANDREA MONTANAR~
ff'
quotazìoni h euro
N
iente diVidendO. ai soci
Mondadori. Nessun incas­
so dunque per Fìninve~t
(primo azionista con tl
53% del gruppo) che invece con­
tava di rimpinguare le casse do~
la sentenza sul Lodo Mondadon
che nel luglio scorso l:~ ~os~t­
ta a sborsare 564,2 miliom a ClIo
È questa la novità emers~ ieri ~
occasione della presentazIOne del
conti 20 Il della casa editrice pre­
sieduta da Marina Berlusconi e
guidata dall'armninistratore. ~e1e­
gato Maurizio Costa. La declSlone
di destinare l'utile della capogrup­
po (55,3 milioni) a riserva straordi­
naria;'Come già avvenuto nel 2008
e nel 2009, ha spiazzato e deluso
Piazza Affari al punto che il titolo Mondado­
ri ieri ha chiuso in ca­
lo del 6,3% a 1,4 eu­
. ro. Gli analisti infatti
si aspettavano una
remunerazione dopo
la cedola di 0,17 euro
per azione distribuita
nel 2010. L'accanton­
tamento dei profitti
ha una spiegazione
precisa: il manage­
ment teme che l'anno in corso sia
peggiore del 2011. Al punto che
nella ~elazione di ~ilancio si legge
che «m presenza di un contesto di
~e~cat? così problematico a oggi
e difficilmente ipotizzabileper la
società il raggiungimento dei livelli
di redditività del 201 b. Un chiaro
profit waming. Tanto più che Mon-
1,3
I
,'~
19 dìc'11
,.
19mar'12
dadori stima di chiudere il primo
trimestre con un calo dè115% della
raccolta pubblicitaria
Per quanto riguarda i conti del
2011, invece, Mondadori ha re­
gistrato ricavi per 1,51 miliardi
(-3, 1%); un ebitda di 130,4 milio­
ni (-7%), un ebit di 103,8 milioni
(-9,1 %)e unUtile di
49,6 milioni, in au­
mento del 17,.8% ri­
spetto al 20 l O,' allnO
nel cjbale ~rano state
pagaie:!~' DÌ di
impo~fe ijigi:
r~làtiye;ag'
'. . pre­
cedenti:A:ifiçidere
·s~l . ousin~~iLsùno
~tatipiÌl fattoii.:Per
la divisioiie .Lion;
··dò'$ieJà Morrdadori
.".' resfa:leadef:t6n-qnà
.
quota di mercato del 26,5 % in
Italia, il calo del 6% è dovuto
anche alla diminuzione dei prez­
zi di vendita imposto dai com­
petitor. Sulla Periodici (33,3%
del mercato), hanno pesato la
contràzione degli abbonamenti
(-n %) e dei ricavi pubblicita­
ri (-3,8%). Inoltre, Mondado­
ri Pubblicità ha risentito della
crisi chiudendo l'anno con-una
contrazione del 6%. Solo dalla
Francia (+ l, 1%) sono arrivate
soddisfazioni. Infatti il mercato
d'Oltralpe, e più in genérale l'at­
tività internazionale (le licenze dei
periodici), sono i focus sui quali si
concentrerà l'azienda pronta ad at­
tuare un nuovo piano di taglio dei
costi (30 milioni). 11 management,
inoltre, lavorerà al restyling di Chi,
Panorama, Tv Sorrisi&Canzoni e
Grazia, al potenziarnento del setto­
re Radio con acquisizioni mirate
e delle divisioni DigitaI e Retail
puntando rispettivamente sullan­
cio di piattafonne multimediali
e su accordi per la realizzazione
di e-reader di proprietà. (riprodu­
zione riservata)
FEDERAZI.ONE ITALIANA EDiTOR] GIORNALI
.)
.' Data
Z Ot1AR. ·zon.
./
Pagina
Mediaset, dalla comunità finanziaria
Per Flammarion c'è" an­
atteso utile in calo a 200 mln. Utile
che Actes Sud. La casa.
superiore ai 20.0. milioni ma in netto calo
editrice francese ha mamfe­
~ispetto:z~ 352 del 20.10, fatturato poèo sotto
stato interesse per Flamma­
~ 4,3 m~ltardi del 20.10., distribuzione del
rion, alèùni giorni fa messa
dividendo ma iriferiore rispetto ai 0,35 euro
in vendita dal gruppo ~cs
distribuiti alla fine dell'esercizio preceden­
Mediagroup. Ad annuncwr­
te. S?1i? questi i risultati attesi oggi dagli
lo è stato Françoise Nyssen,.
anal~st~ finanziari per la chiusura 20.11 di
amministratore delegato d~
l:1edLaset. Sempre secondo fonti finanziarie,
Actes Sud. "Uacquisto dL
Li gruppo tv registra un rosso di circa 70.
Flammarion è un mezzo per
m,ili.07,!,i per l'offerta a pagamento Premium,
difendere l'indipen~enz.a
·VLSt~ L nntwvi dei diritti del calcio, e una
. e la pluralità dell'edLtorw
ra~co.lta p.ubblicitaria in contrazione per i
fran,l(ese», .ha detto ~'ad ...
pnmL mesL2012. Il gruppo televisivo dovreb­
DopÒ Galhmard, Albm .ML­
be arr.ivare alla fine del 20.14 con oltre 250.
che l e Media Partièìpatwn~,
milioni di costi in meno all'anno, misura
Actes Sud è il quarto edL­
strutturale che si dovrebbe mantenere su
tutti'gliesercizì successivi.
tore francese ad avanzare
una proposta per acqu~stare
F0n,di all'f!ditoria, oggi
l'azienda fondata a Pang Lda
ErnestFlammarion nel 1875.
le lmee giuda di Peluffo.
«Nei criteri di erogazione
Secondo il quotidiano fran­
del fondo sull'editoria, per
cese Le Monde, ci sarebbero
noi il parametro occupa­
anche il gruppo statun.itense
zionale deve avere un alto
HarperCollins, la Feltnnelhe
valore». Lo ha detto ieri il
tre fondi di investLmento.
segretario della Fnsi Franco
Siddi, che ha aggiuntò: oggi
I Viaggi . del Sole a Mon­
in commissione cultura alla
tanaro. Carlo Montanaro,
Camera il sottosegretario
direttore di Dove e Style, .ha
Paolo Peluffo "dovrebbe
assunto da ieri anche la gULda
illustrare le linee guida per
del mensile I Viaggi del Sole,
l'erogazione. A noi Peluffo
di cui è stato direttore edito-
aveva dato per certo lo
rii:Lle -fin dal primo numero stanziamento di 120. milio­
uscito nel novembre del 200.6 ni, mentre per la bozza dei
e nato dalla' sinergia tra Rcs criteri di erogazione aveva
Mediagroup e Sole 24 Ore. Al detto che sarebbe stata
suo fianco, come condire~to~e: resa nota entro Pasqua.
ci sarà Mariella GrossL, gw L'occasione potrebbe essere
vicedirettore di Dove. Prende la commissione consuntiva
il posto di PierLuigi Vercesi, dell'editoria, a cui parteci­
passato a dirigere Sette, il magazine setti­
perà anche il sottosegreta­
manale del Corriere della Sera.
rio, il 27 o 28 marzo». Tra
le novità, secondo Siddi
Lib~razione all'ultimo incontro. "Libe­
quella per i giornali politici
r~zio~e non può chiudere, non proprio dieci
con «la possibilità di pas­
-gwrm pnma che si sblocchi la situazione
sare all'online, ottenendo
dei fondi per l'editoria». A lanciare l'appello
finanziamenti inferiori».
sono stati ieri i giornalisti e poligraficì del
quotidiano di Rifondazione Comunista alla
vigilia del «quarto e temiamo ultimo i~c6n­
tro conI 'editore alli.zRegione Lazio», previsto
per oggi, dove verrà richiesta la cassa inte­
grazione per tutti i dipendenti. La testata
edita da MRC ha sospeso le pubblicazioni
cartacee il 2 gennaio, continuando le sue
attività ontine e realizzando per 15 giorni
anche il giornale in pdf stampabìle.
-----© Riproduzione riservata-ll
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI la Repubblica
Data
i
Pagina
2 OrlAR.
u25
Addio vecchio web, oravinconol~app ~2:~ cosiilnuoyoIntemetconquistagliitaliani Smartphonea qUota 21 milioni: novèsu dieciiscrittiilFacebook JAIME D'ALESSANDRO
ROMA - Internet ha un volto
nuovo e qui in Italia sta lette~al­
mente spopolando. Secondo l
tima ricerca dell'Osservatono
u:­
ivewMedia&Newlnteme~~eIPo­
litecnico di Milano, da n~l il c~n­
sumodicontenutidi~tali.com~­
Internet ha un profilo su Face­
book e quasi il 75 per cento guar­
da abitualmente video in strea­
ming. In barba ai vecchi palinse- .
sti e spesso anche al copyright.
L'indice del cambiamento è il
-mondo dei media, sul quale si
concentra la ricerca: il calo degli
introiti, in un mercato che vale
complessivamente 16,7 miliardi
di euro, contro i 16,9 dello scorso
anno,.è dell'uno per cento: una
sostanziale "tenuta", frutto però
didinamichecontradditorie. Seè
fenomeno noto il calo di lettori,
spettatori e inserzionisti che ri­
guarda carta stampata e televi­
sione tradizionale - malgrado
possano contare ancora su un gi­
ro d'affari da 11,4 miliardi di euro
-anche nel digitale non tutto bril­
eia a prendere una direZlone di­
versa dal passato. Abbandonan­
do o progressivamente trala­
sciando, le abirudinÌ <:ffe,nnaie
sul World Wide Web COSi come ?
abbiamoconoscìuto fino a ora. «E
un cambiamento prof0:t:tdo»,
confenna Giovanni To~etti, .del
team di ricerca del Politecruco.
«Stiamo passando da un mondo
legato al computer a uno basato
su smartphone, tablet e ~ do­
mani anche tv "connesse. La­
l Dei 5 3 miliardi prod011Ì: dai
sciamo il vecchio web in favor~
a. . e'dia 3 8 sono infatu ap­
delle applica:tioni, e il regno de~
nUOV1m
"
terrestre
motori di ricerca per quello del
pannaggl'0 del diaitale
tr
, ' t i -e
della tv satellitare che pero cop
social networb. Insomma: non
ro orre un modello ma­
più soltanto "analogico contro
nua a p ~di a perdere spetta­
digitale", carta stampata- e vec- : dat,t0' e q d al d'gitale terre­
ton «Passan o
l
chia tv generalista oppo. . e Mediaset harmo sem­
ste a blog ed emittenti
~~~:nte moltiplicato gli stels~i
digitali. Ora lo /
vecchi canali- fa notare ~~ e ~
scontro è fra
ti-, vendendo spa:ti pub~liCltan
vecchio e
c~me nell' era dell'analOgICo, ma
nuovo Insenza specializzarsi per t;r?vare
ternet. E
unnuovo pubblico e nuoV1mser­
in Italia
. . ti'. Il futuro è invece ili
nelle
ZlOruS
quello'
nicchie
e
nella
~ae<::0lta
cap
are
nuovo
di piccoli investiton».
piace
N el frattempo la racco~ta pub­
già tanblicitaria sul web è crescmta, d~l
tissimo.For16 per cento, arrivando a 1,2 nu~
se perché il pc
liardi. Ma non sembra,in gr~do di
non ha mai fatto
';yeleperdite•delmediatra­
di . ar
sosti'....CUll
, davvero breccia, presente neldizionali. E così gli e ton gu ­
la case di appena il 60 per cento
dano al nuovo Internet, quello
delle famiglie, mentre il tasso di
dell'iPad,deglismartphonee~e~­
penetrazione di iPhone e simili è
le
tv collegate alla Ret~. Tutu ~~
altissimo: 21 milioni di italiani
SpOSl'ti'Vl'che vivono di contenuti
possiedonolli!cellulare "avanza­
veicolati attraverso le app, per
to"; i tabletsono a quota unmilio­
mettendo teoric~er:te n~n so ~
ne e mezzo e sono state scaricate
di ereditare il glfo di affan
mezzo miliardo di applicazioni E
pubblicitariO del ~orld
poi, il90 l?er cento di chi acc!de a
Wìde Web, ma di ag­
giungerenuo~mo~
delli basati SUl
contenuti a
pagamen­
'too sugli
abbona­
menti.
Ri u ­
scendo lì
dovelavec­
cma Rete ha
invece fallito.
«Nessuno è, dispos~o a
a are per un articolo o un vldeo
~ulgweb. Su smartphone e t~ble~
invece sh>, conclude Tolettl.""
poi questi dispositivLson? gIa o
stanno diventando pm uruversa­
li dei pc».
Perora il business generato dal
nuovo Internet è ridotto: ~ppena 25 milioni di eurO. Ma vanco~da­
to che era un settore del tutto me­
sistente nel 2009. E poi b~stano
alcuni numeri per rendersl c~r:t?
della progression~. La pubbhc~ta
sui cellulari di uluma generaZlO­
ne è aumentata del 70 p~r cer:t? e
i guadagni prodotti dar servlZl .a
pagamento del 120. Stes~am~sl~ ca su tablet dove le applic.azlO~
dedicate ai media- giornalietvm
testa - sono stabilmente in testa
alle classifiche delle più vendute.
Le Tv connesse alla Rete ne~ !ìat­
tempo sono diventate un mili?ne
e centomila.con giàmille applica­
:tioni disponibili, delle quali P?Co meno del dieci per cento dedlca­
te ovviamente ai video. E siamo
dawero solo all'inizio.
Ci RlPRODUZIONERISERVATA
SEGUE
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI
la Repubblica
Data
SEGUE
2 ONAR. 2012
25
Pagina
n D'&el'Cato italiano dei D'&eclia.
Dati in miliardi di euro e varo % sull'anno precedente
Pubblicità e rica.vi "pa.y"
Newmedia
tutto ciò che è digitale
5,3 miliardi di euro
-10%
.~
..
2008
n
.~.
2009
-1%
+3%.
·e····
2010
..
+7% rispetto al 2010
Oggi vale il 32%
del mercato
~.
2011
Il auOVO internet
vecchio iatell'Det
Legato ai pc e al successo del Web
Le app si affermano come
modelli di business basati
nCOl1,testo
itaUaD,O
Basato su motoli di ricerca e licavi pubblicitari
Diffusione degli
smartphone maggiore
di quella Usa
Non è riuscito a creare un merc"to interessante
per il mondo dei media
tablet più coerenti de(pc
con le caratteristiche
dell'utente medio italiano
la tv, ora smart tv, è
da sempre il media
elettivo degli italiani
Le t ..asfOlrD'&azioai
...ai contenuti
.,....~a~,;;;.,~
.n.
IDI
SEGUE FI
F E DE RA Z I O N E I TA L I A NA E D I T O RI G I O R N A L I
........-----------.-,-----~_1
Data
SEGUE
la Repubblica
2 O NAR. ZOlZ
Pagina
25
I sette pilastlri del DUOVO iDtelrDet
Smartphone
Tablet
SmartTv
Applicazioni
Social
Network
Video
online
Contenuti
a pagamento
~$f~6~J;.'·O~
.$o/ll~"dò .•. .•.•. ;
éllllei?çhi()<
mdge11o •• • •··•••·
.pu~plìcltari9··
10% di chi possiede
uno smartphone
usa le app per giocare
mentre sul pc sono
soloilSO%
60% di chi possiede uno
80% di chi possiede uno smartphone
e il
93% di chi possiede unfablet
li utilizza per connettersi a Internet
delle smart tv e
dei 5 milioni di console
20°/0
smartphone
lo usa
per accedere
ai social
network
accedsre
~I~~_F_E_D__E_R_A_Z__IO__N_E__I_T_A_L_I_A_N__A__E_O_I_T_O__R_I_G__r_O_R_N__A_L~I____________________~
la Repubblica
i
Data
Pagina Minoli: bisognamettere il canone nella bollettaefare una tv di qualità
"Direttore generale per concorso ediamo un telegiornale aSantoro"" aperto, pubblico, trasparente. Ve­
drebbequanteenergieliberateela
forza inclusiva di una idea simile».
Lei si candiderebbe?
dn Italia siamo in duemila ad
occuparci di televisi.one e in due­
cento a conoscere il prodotto fin
nelle sue intimità. Credo che si
candiderebbe per prima Lorenza
Lei: ha diritto di dire cosa farebbe e
come se nonlasiobbligasse acon-.
vivere con nove amministratori
delegati».
Vuole lasciare i partiti in Rai e
toglierlì dal consiglio di ammini­
strazibne. L'uno e il suo opposto.
«Anziché sbattere il muso con­
ANTONELLO CAPORALE
«M
E'ITI il canone Rai
nella bollett~ .della
.
luce, troveraI l 400
milioni di euro che oggì sono evasi
per fare a meno della pubblicità".
Qui iniziano i dolori;­
,;Ai partiti lascia il tg, d'altronde
nel mondo nuovo dei canali all
news conterà sempre di meno. Se
hai un potere forte che ,guida, co­
mandaecontrollanullaèimpossi­
bile. Puoi anche far condurre aMi­
chele Santoro il telegìomale. Sa­
pendo che l'identità nazionale la
costruisci e la narri non solo attra­
verso le notizie, le inchieste, i rac­
conti, ma anche nei sabato sera».
Siamo alla rieducazione seria­
le.
"Inveceglì italiani sarebbero fe­
lici di avere un sabato sera condo t­
to da Roberto Benigni. Gli farei raccontare la storia .del mondo. Persino le soap sono strumenti culturali innovativi, utili alla paci­
f~",
Bisognatogliere la
pubblicità e distribuirla
al mercato. E anziché
sbattere il muso contro
la Gasparri, correggerla
~~
ficazione nazionale. Una soap ha
fatto riconciliare turchi e musul­
manh>.
Giovanni Minoli, reduce dal­
l'Oscar degli HistoryMarkers, sa­
prebbe cosa fare.
«Le grandi opere si progettano
con concorsi internazionali. La
guida della Rai.non è una gran:;'e
opera cultutale?E il progetto edi­
toriale meriterè~be un concorso
tro la legge Gasparri, correggerei e
perfezionerei singole norme della
legge. Con nove amministratori
delegati non si va da nessuna par­
te, è evidente. Aumenterei il pote­
re di decisio ne e il budget in carico
esclusivo al direttore generale.
Non deve condividere nulla, se
non il progetto nelle linee fonda­
mentali".
La Rai con il canone ma senza
null'altro.
"Basta con l'alibi di usare il ca­
noneperfare unatelevisione com­
merciale».
Senza pubblicità la Rai diver­
rebbe assai piùmagrolina.
. "No la pubblicità resta ma con
una quota diversa. Dieci punti di
shareinmeno, forse. Senzal'assil­
lo dello share hai modo di speri­
~en!are e tempo perpromuovere
m pnma serata nuovi talenti emo­
d? 'per forgìarej1ma nuova classe
dmgente televisiv(i>,.
Edipe?dentiaspasso, Ùsigraia
fare barrIcate. '
«I~a~ ~a parete i tre pa­
.. lmse~l1. raI e li illumini con tanti
punllm. Tolga Endemol e vedrà
quante luci ~ispegneranno. Tolga
~allandi e SI accorgerà che il buio
mcomb~rà ancora di più. Stacchi
Magnolla e troverà più nulla su
I
I .
quel tabellone».
Siamo alla teoria dei fannullo­
.
ni.
,,!'J o, qui siamo all'idea chelega­
ranzie debbano avere la prece­
denza sulla passione e sulla com­
petenza. Ma un ceto professionale
Dieci punti di share in
meno, forse. Ma cosÌ ...
sperimentie promuoyl
inprima serata.t:t1enhe
nuova classe dirigente
così fragile non resiste al cambia­
mento. Tra 1800 giornalisti vuole
che non se ne trovino cento che
hanno piacere di scrivere sceneg­
giature? E altrettanti che hanno
piacere nelle inchieste, nei rac­
conti?",
A Gasparrl e ai suoi amici cosa
lasciaI!
«I partiti ci sono ecisaranno. Ri­
durre la loro capacità di interfe­
renza, affievolirne il potere di
sbarramento, fargli capire che non
esiste al mondo un'azienda che
possa reggersi con l'organigram­
macheoggihà».
E la pubblicità la regala a Me­
diaset?
«No,la pubblicità che si libere­
rebbe si spalmerebbe sul com­
plesso sistema multime.diale. e
avrebbe una caduta sigruficanva
anche sulla cartastanlpata».
Una soap libererà l'Italia da
Berlusconi.
«Lei non ci crede, ma anche le
soap farmo la storia».
e RIPRODuZIONE RISERVATA
~
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI nmanifesto
IData
Pagina
LALEUERA
«Paghiamo
i tagli di Monti»
Paolo Ferrera
ara Norma, l'articolo di sabato
'scorso del manifesto si chiede
«perché Rifondazione Comunista
non vuole più fare i! giornale?» e sostiene
che «molti militanti non riescono a capire
il perché di una scelta che sembra suicida
tanto più in vista di scadenze elettorali im­
minenti e del rifinanz.iamento del fondo
per l'editoria già disposto dal governo».
TI motivo è molto semplice: il manife­
sto spstiene che ci troviamo davanti al «ri­
finaÌJziamento del fondo per l'editoria·
deciso dal governo». Si tratta di una bal­
la, come dovreste sapere anchevoi. ngo­
verno Monti ha tagliato ~ meno di quan­
to previsto da Berlusconi ma ha tagliato
- i! fondo per l'editoria Grazie ai tagli del
governo Monti, Rifondaz.ione deve copri­
re un buco di bilancio di Liberazione per
i! 201O.di 829.538 euro e per il 2011 di
1.074.827 euro. Senza quei tagli Libera,
zione (...) sarebbe oggi in edicola normal­
mente. Non capisco perché continui
questa falsificazione sul dato decisivo di
tutta la vicenda: i! taglio del fondo per
l'editoria per i! 2010, 2011 per non parla­
re del 2012. In queste condizioni i! Prc
non ha più i soldi per andare avanti a co­
prire debiti e non ha nemmeno più la li­
quidità per far fronte alla gestione.
Abbiamo messo in Cig quasi tutti i di­
pendenti del partito - segreteria nazio­
nale compresa - e abbiamo liquidità fi­
no a maggio. (...) Non siamo in grado di
anticipare soldi a Liberazione per il sem­
plice motivo che non li abbiamo e che
le banche non ci fanno credito.
Per quanto riguarda i lavori della dire­
zione nazionale, questa aveva deciso nel
2009 di non dare più un euro per coprire
i buchi di Liberazionee quindi la segrete­
ria ha arbitrariamente deciso in questi an­
ni di coprire 1,9 milioni di euro di perdite
degli ultimi due anni. Siamo inadempien­
C
ti per aver tenuto apert() Liberazione,
non peri! suo contrario. L'ordine del gior­
no che ho presentato non serviva a chiu­
dere Liberazione ma a proporre i! lancio '
di una sottoscrizione e una battaglia poli­
tica con il governo al fine di poter avere le
condizioni di riprendere i! giornale on li­
ne e laproduzione di un settimanale.car­
taceo entro fine anno, salvaguardando al­
meno in parte l'occupazione. Proprio
perché pensiamo che un giornale sia ne­
cessario al Pre. La lungimiranza di un
compagno della minoranza -che ha chie­
sto la verifica del numero legale alla fine
della riunione - ha impedito la messa al
voto di questo ordine del giorno, Me ne
dispiaccio, Vuoi dire che il rilancio di libe­
razione lo ridiscuteremo nella prossima
riunione della Direzione Nazionale. Au­
gurando lunga vita al rrumifesto.
ngovemo Monti non ha tagliato iljòn­
dn per l'editoria, alme/w non per il 2011.
La questione è diversa, se Ferrero vuole
anche più drammatica, dal mo'mento
che ha deciso di sosperuierlo a partirè dal
2014. Questo pero; riguarda il futuro: per
il2011 invece, lo ha rifinanziato parten­
do dai 47 milioni lasciatidalgovenw Ber­
lusconi dopo l'ultimo taglio fatto da Tre-·
monti con il decreto di ferragosto. E da
quella cifra lo ha portato agli attuali 126
milioni, cifra ancora lontana dai 150 ne­
cessari, Dato per scontato che il taglio ai fi­
nanziamenti è reale, è anche vero chepro­
prio questo è stata la causa delle decisio­
ne di chiudere Liberazione a dicembre.
Ora, però, la situa...",ùme è cambiata, e il de­
creto che rifinanzia ilfondo sta per diven­
tare operativo, Perché dunque insistere a
. voler chiudere il giornale? Con affetto.
2 OMAR. Z012
f ' •
\.
6
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI Hmanifesto
Data
Pagina
Zf)
6
EDITORIA
Ore decisive
per «Uberazione»~,:>
Malteo Bartocci
natorie non le accetteremo mai», awertono dal cdr. iberazione non può chiudere, non pochi giorni prima che
A.. via del Policlinico ormai l'aria è awelenata: il testo redatto dalla « S i sblocchi la situazione dei fondi per l'editoria». Giomalisegreteria era durissimo con i giorn~sti, ~ accusava di ~ver sferrato
sti e poligrafici del quotidiano di Rifondazione sperano in
un «attacco frontale diretto» contro il parnto e perfino di ~v.er scate­
una soluzione almeno ,<temporanea». Continuano da mesi a occupa-' nato una «martellante campagna diffamatoria». Una poslZlone ch~
. re la redazione di via del Polìclinico e si preparano, oggi pomeriggio,
non ha convinto però nemmeno la direzione e, anzi, harafforzat.o I
al quarto e temono lÙtimo incontro con l'editore alla Regione Lazio.
dubbi di due dirigenti autorevolì del Prc come Irnrna Barbarossa(mIeri una conferenza stampa piuttosto affollata ha fatto' il punto sultervenuta ieri anche alla conferenza stampa) ed Eleono,ra ~or~nza.
la situazione anche alla luce dell 'ultima direzione del partito (vedi a
Dubbi che si allargano: ieri la redazione ha ricevuto la solidaneta del..
fianco la lettera inviataci sabato pomeriggio dal segretario del Prc Pala capogruppo Prc al comune di Milano Anita Sone?o.
010 Ferrero). ,<Abbiamo tentato ogni via per mantenere in vita il giorParadossalmente, qualche spiraglio potrebbe arnvare oggI m par·
lamento, dove alle 13.30 il sottosegretario all'edito~a Pa~lo \e~v:ffo
nale», spiega Carla ~otti a nome del cdr. Sospesa la pubblicazione
cartacea dal 2 gellIlalo, pur in feri.e fo~z.ate~ hanno .continuato a la:ro- . ,~vrebbe intervenire sul fondo e sulle n~ove regole m un au~on.e
rare al sito, realizzando per
gIorrn il gIornale m pdf stampabile.. "iM\'ia commissione cultura alla camera. L appuntamento pero è a n­
"
,.
l'oi, ricordano, si è chiuso~sçfuo rinvio a causa della fiducia sul decreto liberalizzazioni. Vincen­
Il Prc accusa l gIOrnalistI
anche quello senza accet·
io Vita (Pdl si attende chiarezza: «Se il sottosegretario Peluffo ha q~alche dìfficoltà, se c'è qualc?e probl~ma al Tesoro o altrove, lo ~ca.
tare ness~a delle pr~poe ufficializzerà oggi alla
Perché la variabile tempo e deteffilffiante». Anche per questo, VIta e
.
'"
,
,
. ste fatte dmlavoraton.
Giulietti (Articolo21) chiedono alle tante società editrici che stanno
regIOne LazIO la chmsura
Oggi, forse, l'ultimo
del suo giornale, Ma nel
passo ~a ~egion~ Lazi~
per chludere di evitare "passi affrettati» e "decisioni unilaterali»,
,',
che decldera l'awlO degli
,
anunortizzatori sociali e
partIto crescono I dubbI
ufficializzerà la fine delle
pubblicazioni "Noi - spie­
ga Cotti - chiediamo che
il giornali tomi a vivere, al­
meno fino all'annuncio
delle nuove linee per i fon- .
di, in cui rislÙtano incenti­
vi per chi passa dal carta­
ceo all'on line». Cosa deci­
derà veramente Mrc, la
società editrice intera­
mente partecipata da ilifondazione, non è chiaro.
In un ordine del giorno
presentato all'lÙtima dire­
zione si parlava di cassa
integrazione a rotazione
a zero ore per tutti. "Com­
prèndiamo benissimo le
difficoltà dell'editore e sia­
mo pronti a tutti i sacrifi­
ci ma operazioni discrirni­
L
PI
F E D E R AZ! O N E f T A L ! A N A E rf(fb R IG I O R N A l i
EUROPA
,I Da
I
Ip
~~~-----------------------
l
·r
.
lagma
Cambiate la Rai, lo dice la legge NINO RIZZO NERVO he rar~omento Rai non sia più
un tabu tanto che sarà uno dei .
temi principali del prossimo verti­
~e tra il presidente del consiglio e
l leader dei partiti è una buona
notizia, così come lo è quella che
due degli azionisti della maggio­
ranza che sostiene governo, Pd e
Terzo polo, la pensino adesso allo
stesso modo. La crisi del servizio
pubblico radiotelevisivo, dicono in
sostanza Bersani e Casini, è tal­
mente grave che non può essere
affrontata con gli strumenti di go­
vernance fissati dalla legge Gaspar­
ri e, quindi, se non si riesce a cam­
biare in tempo le regole, ben venga
una gestione commissariale.
Anche il governo sa che la si­
tuazione a viale Mazzini è molto
SECUE A PAGINA 6
delicata.
C
NINO RIZZO NERVO
SEGUE DAnA PRIMA
Come interpretare altrimenti, le
cose dette in questi mesi dallo stes­
so Monti che ha annunciato per la
prima volta 1'8 gennaio scorso,
ospite da Fabio Fazio, che presto vi
sarebbe stata un'iniziativa. I tempi,
però, adesso stringono, la scadenza
dell'attuale consiglio di ammini­
strazione, che ha peraltro perso per
strada uno dei suoi membri, è im­
minente e se si vuole evitare il de­
clino di quella che, nel bene e nel
male, continua a essere la più gran­
de impresa culturale del paese è
necessario agire in fretta.
Alcune sere fa aH Infedele di
Gad Lemer anche Lorenzo Sassoli
de Bianchi, il presidente dell'Upa,
l'associazione di categoria degli
investitori pubblicitari, ha lanciato
l'allarme. La Rai ha urgente biso­
gno di una guida forte e competen­
te per poter avviare una profonda
riorganizzazione industriale con
robiettivo di risanare i conti, di li­
berare risorse per migliorare la
qualità deUofferta e di accrescere
, la percezione del suo "valore pub­
blicd'. I primi dati sulla raccolta
pubblicitaria del trimestre genna­
io-marzo sono davvero preoccu­
panti. Si delinea, infatti, un segno
negativo per la prima volta a due'
cifre mentre non vi sono segnali di
ripresa del mercato, In questa si­
tuazione Sipra dovrà, nel caso in
cui non lo avesse già fatto, rivedere
presto al ribasso gli obiettivi e in
un anno in cui la Rai affronta i
costi degli Europei di calcio e delle
Olimpiadi (circa 145 milioni di eu­
ro in più rispetto al 2011) non è
azzardato affermare che le previ­
sioni di perdita per il 2012 fatte da
I
t'a
Mucchetti sul Coni m: della Sera
(100 milioni di euro) sono realisti­
che, con un conseguente indebita­
mento finanziario difficilmente
sostenibile.
Potrebbe un consiglio di am­
ministrazione di nove persone,
emanazione diretta dei partiti, e un
direttore generale con poteri ina­
deguati affrontare con tempestività
ed efficacia la crisi? Sicuramente
no. La Rai si troverebbe di nuovo
in mezzo al guado, paralizzata da
veti incrociati e persisterebbe quel­
la situazione di ingovernabilità più
volte denunciata anche dal presi­
dente Paolo Garimberti.
Ma c'è un'altra ragione per cui
io credo che non si possa non rifor­
mare la governanee. Non sono un
giurista ma a me sembra che sia '
sfuggito a molti che vi è anche un
obbligo giuridico di modificare la
Gasparri. La legge finanziaria 2008
all'articolo 3,comma 12, già fissava
alcuni adempimenti per le società
pubbliche non quotate in borse tra
cui la riduzione a cinque membri
dei consigli di amministrazione. È
intervenuta poi la legge di stabiliz­
zazione finanziaria n.122 del 201 O
che aITart.6 ha reiterato con mag­
, giore forza quella disposizione. Il
comma 5 stabilisce che "tutti gli
enti pubblici, anche economici, e
gli organismi pubblici, anche con
personalità giuridica di diritto pri­
vato" devono, "a decorrere dal pri­
mo rinnovo successivo alla data di
entrata in vigore 'del presente de­
cretd', ridurre a cinque il numero
dei componenti dei consigli di am­
ministrazione e che a provvedere
aUadeguamento devono essere le
"amministrazioni vigilanti" (per la
Rai il Tesoro e lo Sviluppo econo­
mico ndr). La mancata attuazione
SEGUE l
rfi;;. .
.....o\Ij
~d
FEDERAZIONE ITALIANA E tÙYOR I GJORNAlf
EUROPA
SEGUE della norma "detennina responsa­
bilità eraliale" ed anche la nullità
"di tutti gli atti adottati dagli organi
degli enti e degli organismi pubbli­
ci interessati".
Ora la Rai è senza alcun dub~
bio, in quanto società per azioni di
proprietà per il 99% del Tesoro per
YI % della Siae, un "ente pubblico
economico con personalità giuri­
dica' di diritto privato" mentre la
Cassazione a sezioni riunite le ha
attribuito in via definitiva lo status
giuridico di "organismo pubblicd'.
Rinnovare il consiglio di ammini­
strazione con Yattuale normativa
comporterebbe dunque un rischio:
gli amministratori potrebbero es­
sere chiamati a rispondere di dan­
ni alYerario mentre è concreta la
prospettiva di un corposo conten­
zioso determinato da inevitabili
ricorsi per Yinvalidazione delle de­
libere di volta in volta adottate (da
parte di dipendenti, fornitori, sin­
dacati, associazioni dei consuma­
tori eccetera). Qualcuno sosterrà
che la norma non si può applicare
al servizio pubblico radiotelevisi­
vo. lo non ne sarei così certo e,
intanto, mi piacerebbe sapere cosa
pensano le "amministrazioni vigi­
lantr' alle quali la legge chiede di
realizzare gli adeguamenti orga­
nizzativi.
Su un fatto si può essere però
tutti d'accordo: una situazione di
incertezza giuridica rappresenta in
ogni caso un grave danno per
Yazienda. La nomina di un com­
missario, anche per consentire un
adeguamento normativo, o una
nuova legge pei riformare la gover­
nance in tem po per il rinnovo degli
organi di amministrazione sareb­
bero, invece, le soluzioni auspica­
bili e più sagge.
I
I
IData
i Pagina
Z OMAR. ZOIL
l
FEDERAZIONE iTALIANA EDITOR! GIORNALI Data
Pagina
26
I dati di ascolti a febbraio. La rete di TI J1edia scende al3,3% nelle 24 ore. Giù Raidue
Auditel certifica il calo di La7~ Ritiuno fa il pieno di sh~re con Sanremo. Canale 5_stab~!e
DI CLAUDIO ~4.ZZ0TrA
numeri di Auditel certificano
la crisi di La7. Che, in prima
serata, sta pericolosamente
avvjcinlillcJ.osi ai livelli preEnrico Mentana, con quel 3,5%
di share medio in.febbraio. Pure
Raitre non sta tanto bene (vedè­
re intervista al direttore Antonio
Di Bella a pagina 19), e anche
Raidue,in piena crlsi di identità,
scende poco sopra 1'8% in prima
serata nonostante i buoni risulta­
ti dell'Isola dei famosi. Scoppia in­
vece di salute la rete ammiraglia,
Raiuno, che fa il pieno sia nel day
time, al 21,2% medio (due punti
in più rispetto a gennaio), sia in
prima serata (al 22% di share, tre
punti in più) e in seconda (22,65%,
cinque punti in più), grazie al trai­
no del Festival di Sanremo. Una
kermesse, quella canora, che ha
avuto un impatto quasi inesisten­
te sulle audience di Canale 5 in
prime time (al 17,3% medio, so- .
stanzialmente analoghe a quelle
di gennaio), un po' più senslbjle
in seconda serata (15,4%, giù di
1,6 punti).
Però ha ragione a preoccuparsi
Giovanni Stella, vicepresidente
di Telecom Italia Media: il miraco­
lo La7 sembra essersi giàconclu­
so, e, come per incanto, l'era post­
Berluscom si sta trasformando in
una specie di incubo per la rete
diretta da Paolo Ruffinì: nelle 24
ore la mèdia è scesa al 3,3%, ovve­
ro 0,4 pùutiin meno di gennaio.
In febbraio non brilla più neppure
la fascia mattutina dalle 7 alle 9,
quella di Omnibus: è al 3,6%, cioè
I
6,6 punti più bassa del mese" pre­
cedente: Sostanzialmente :invaria­
te le audieIlce fino alle 20.30 (ma il
Tg di Mentana ha subitòuna éon­
trazione), hl prime time gli asèolti
sono al3,5% (0,7 punti :in meno) e
in seconda serata al 3% (0,8 pun- "
ti:in meno). Insomma, l'infilata di
Benedetta Parodi, Geppi Cuc­
ciarl, Sabina Guzzanti, Sere·
na Dandini, Daria Bignardi,
Gianluigi Nuzzi, Gad Lerner,
Nicola Porro e Luca Telese,
ovvero i personaggi su cui la rete
ha :investito di più, non funziona.
Corrado Formigli strappa una
sufficienza, ma la sua Piazza pu­
lita è ultimamente :in affanno. Si
salvano, e bene,solcì Maurizio
Crozza e Lilli Gruber. Un duro
lavoro quello che attende Ruffinì.
Come quello n.servato a Luca Ti·
raboschi; direttore di Italia Uno
che, dopo il fallimento dell'espe- "
rimento Chiambretti (non a
ha proposto a Piero, per il futuro,
la conduzione di un gameshow
alla Sarabanda), ha anche la fa­
scia mattutina 9-12 da presidiare
meglio, con un calo di 1,8 punti
ili share in febbraio (al 5,26%).
L'effetto Sanremo fa soffrire pure
il bouquet di canali editi da Sky,
soprattutto :in seconda serata: il
totale arriva al 4,89% di share,
oltre un punto :in meno di genna- "
io. Real Time di Discovery; infine,
sembra essersi plafonatoattorno
all'l%: i suoi palinsesti, :in effutti,
sono piuttosto ripetit;ivi.
caso
---© RiproduzÙlne riservata--ll
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORN_A_L.......,.'_____..,-_ _ _ _ _ _ _-1 .­1\
Data
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Le grandi corporation sono nelle mani dei social media N
egl~
ultimi
I EDOARDO NARDUZZI
ness oppure la rendono
anm uno staD
meno agevole, impatta­
keholder (cioè
no sulla form!lZÌone del­
le aspettative soggettive degli operatori
un individuo che può influen­
finanziari, convincono i consumatori o
.'Ilare un'organizzazione), parzialmente
i decision makers della importanza di
originale, è emerso sugli altri e si sta
alcuni fatti.
imponendo come il vero «azionista di
Tre fatti più di ogni altro hanno pro­
riferimento» delle grandi società: si
dotto questo ruolo da «azionista di rife­
tratta dei media soprattutto nella loro
declinazione come social media. Sono
rimento" dei media nel nuovo contesto
loro che oggi hanno la capacità di in­
di business globale: la facilità di acces­
fluenzare la credibilità di fare business
so alle fonti informative da parte dei
delle grandi corporation. Prendiamo un
consumatori; la facilità di condividere
recente caso, ancora in svolgimento, che
e diffondere ogni informazione su ogni
ha rigàardato un grande gruppo indu­
canale; il fenomeno coda lunga applica­
strlale italiano, Finmeccanica, oggetto
to alle news: una nicchia significativa
di diverse inchieste da
interessata a una noti­
parte della magistra­
zia c'è sempre.
tura. Negli anni 90, ai
Come dimostra
Il risultato è quello
tempi di Mani pulite, le
il coso
sotto gli occhi di tutti.
stesse notizie in India o
In India, Finmeccani­
in Cina sarebbero state,
di Fimneccanic(l
ca ha difficoltà a fare
al massimo, una breve in
business anche perché
qualche pagina dì econo­
media e social media 10­
cali informano con pochi o zero filtri sui
mia. E soltanto per una volta, perché la
«controllabilità" del flusso informativo
fatti italiani. Adesso iI top management
nel suo processo di diffusione era molto
delle grandi corporation moderne deve
elevata. Anche da parte delle autorità
«governare» media e social media. Un
locali. Oggi, invece, la stessa notizia
fatto che necessita una strategia origi­
diventa immediatamente di dominio
nale di azione, perché è questo stake­
mondiale: blogger, giornali tradizionali
holder, perfino più degli investitori fi­
nelle loro versioni onIine, social media,
nanziari, a determinare oggi il successo
tutti ritrasmettono a livello nazionale
o meno di una impresa. Oggi quando
una notizia accaduta in un paese molto
un capoazienda parla- è un evento co­
lontano. Tutto entra in rete, si arricchi­
municazionale, non più una semplice
sce di commenti e link, e ci resta. Oggi
conferenza stampa. Un evento dove si
media e sacial media «creano» la reputa-interagisce con il più importante stake­
zione globale di una grande corporation,
holder dell'impresa e dove niente può
ne facilitano la possibilità di fare busipiù essere lasciato al caso.
Z O MAR. 2012
f)
c..
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI ELL
I Data
Z O MAR. ZOlZ
I p aSina
.
!
Editoìiallr,apportodel PewResearch(enter, il centro di ricerche statunitense sui <media: il' 27% degli utenti legge lelnformazionlsuctelefonini eiPad
Per]ei1ç,vsfunzionanobene tablele siti, non i BociaI netWork
grandi società di Internet
Face­
book, Google, AppIe, Amazon --:- che
in modi diversi funzionano da roter­
median, aggregatori, gestori di piatta­
forme di accesso.
I rapporti tra editori e società della
Rete restano problematici anche se gli
estensori del rapporto - un po' proyo­
catoriamente, un po' sulla basé< pi ten­
denze reàli - immaginano Un;:futurO
nel quale i giganti digitali porrebbero
diventare anche editori. Ad esempio
con l'acquisto del «Washington Post»
da palte di Facebook. Sembra fanta-
dal nostro inviato
MASSIMO GAGGI
NEW YORK - Dopo quella di Inter­
net e delle tecnologie digitali, un'altra
rivoluzione sconvolge il mondo del­
'!'informazione giornalistica: quella
della diffusione delle piattaforme mo­
bili che, se aumentano la circolazione
delle notizie, rappresentano anche un
nuovo strafo di tecnologia che si frap~
pone tra gli editori dei media tradizio­
nali e il mercato degli utenti,
TI Pew Research Center, un autore­
volissimo centro di ricerche statuni­
tense, fotografa nel,suo nono rappor­
to, pubblicato ieri, lo stato..dell'infor­
mazione in America, Dati che spiega­
no nuovi trend già noti e.anche qual­
che sorpresa.
Facebook e'1.'witter, ad esempio, so­
no ormai dél giganti (133 milioni di
utenti attivi Usa per il primo, il 54%
dei soggetti presenti su Internet; 24
milioni per Twitter, su un totale mon­
diale di 500 milioni di account), Ma,
nonostante gli sforzi degli editori di
utilizzare queste piàttaforme per \rei- .
colare la loro produzione di materiale
giornalistico, solo il 9 per cento delle
notizie diffuse su piattaforma digitale
passa per le reti sociali. TI grosso conti­
nua' insomma, a passare per i Biti ai
quali si stanno aggiungendo altri cana­
li come le applicazioni dei tablet. A fi­
ne 2011, infatti, più del 40 per cento
degli americani aveva in tasca un cellu­
1are «intelligente» e più del 20 per
cento disponeva di un tablet come l'Ì­
Pad: strumenti usati ormai dalz7per
cento degli utenti per ricevere notizie,
Ma questa nuova forma di consu­
mo non è ancora un vero «business modeb>, anche se crescono le testate che creano un <q:>ay-wal1», cioè fanno , pagarel'informazione di fI1.~ggiorvalo-
Controtendenza
Mentre i giornali soffrono,
letv recuperano un po'.
<~oprattutto le notizie delle
,:èti:locali e quelle di Cnn
1new media in un'immagine di Corbis
re messa sui 8iti: ai 150 giornali che
scienza, ma il quotidiano è in crisi e
già hanno seguito l'esempio del «New
Donald Graham, figlio dèlla mitica edi­
York Times», battistrada in questo
trice Katharine, l'amminisÌI!ltore dele­
campo, si prevede che nel 2012 si ag­
gato del giornale, ha legami molto
giungeranno altre cento testate.
stretti col fondatore di Facebook,
Uno spiraglio, ma, in un percorso"
Mark Zuckerberg. Del resto di operato­
ancora molto accidentato, per la 'carta < ri Internet che si danno all'editoria,
stampata: il calo della diffusione dei
cartacea o digita1e, ce ne SOllO già di­
quotidiani negli Stati Uniti è continua­
versi: AOL con l'«Huffington Post»,
to anche nel 2011 (meno 4% durante la
YouTube che finanzia i video d'infor­
settimana, meno l%.. la domenica)
mazione della Reuters, gli accordi del­
mentre la perdita della pubblicità sul­
la stessa Facebook con «Wall Street
la carta supera di molto l'incremento
Journal», «The Guardiall» e il
delle inserzioni nelle edizioni digitali.
«Washington Post» per il suo «social
Sommando le flessioni diffusionali e
reader»,
della pubblicità, il rapporto sostiene
Mentre i giornali soffrono, le televi­
che dal 2000 l'industria dei giornali
sioni, a sorpresa, recuperano un po' di
Usa ha subito una contrazione del 43
terreno, Soprattutto le news delle reti
per cento,
locali e quelle di cnn, in ripresa dopo
Un modello di informazione digita­
anni di profondo rosso. In flessione,
le economicamente redditizio per gli
invece, pur restando intesta,la Fox, la
editori stenta a decollare anche per­
. retecoilservatrice di Rllpert Murdoch..
ché il grosso delle .risorse finisce alle
@R!PRODUVONE RISFRVATA
"'
FEDERAZIONE ITALIANA EOITORf GfORNAlI
Data
1 6 NAR. Z01Z
Pagina
guardian
Scottish National Theatre to tackle 'crisis
in newspaper journalism'
r
p
a
arts Nwr'por",n
The Guardian, Friday 16 March 2012
K ... n.n~
Artide historv
The National Theatre of SCQtland is to stage an investigation into "the crisis in
newspaper journalism", using rea} testimony, which will be performed on the top fioar
of a media office block in Glasgow.
Around 60 hours of interviews are being gathered and vvill be distilled for a production
called Enquirer, looking at the "past, present and future" of new~ers. It \-vill examine
ethical questions and the Leveson inquiry, as well as issues around dec1ining print
revenues and the rise of digitaI media.
The NTS's artistic director, Vicky Featherstone, said the project, which was announced
on Thursday, emerged from a discussion she had vvith director John Tiffany in
December.
. SEGUE FEDERAZIONE iTALIANA EDITORi GIORNALI
Data
1 GMAR. 2012
Pagina
SEGUE
"A lot of our peers, people we grew up \'\rith, are journalists, and we'd had discussions
\-\1.th them about this 'crisis' - as they called it in journalism. It is the hardest thing for
journalists to be able to talk about their own situation."
Which is where theatre comes in, she said. "Theatre is an amazing pIace to be able to ask
the big questions, not necessariIy to know what the answers are but just put the
questions out there and begin a debate.
"We are not doing a piece where a single \'\Titer \'\1.th a single voice \'\1.11 come up with a
state-of-the-nation piece \'\'Ìth a conclusion and a thesis. This \-vill not be a complete
analysis of where we are at now."
The production is a collaboration \\Iith the London Review of Books, and involves three
journalists - Paul Flynn, Rutb Wishart and the Guardian's Deborah Orr - intervie\'\1.ng
other journalists, as well as printers, retailers and readers. That testimony \-vill be edited
dmVTI by Featherstone, Tiffany and the \'\Titer, and London Review of Books
contributing editor Andrew O'Hagan.
It is all being prepared "deliberately quickly", said Featherstone, \'\1th the production set
to open at the end of ApriI.
It will be staged on the top floor of a building called The Hub, in the media quarter of
Glasgow, \'\'Ìth a promenade performance for audiences of around 70.
"Because of what newspapers are, we wanted to respond immediately to what we were
feeling and what people were telling us," said Featherstone. "We want it to be in the
moment."
For that reason, producers \\Ii11 update the project through rehearsals and performances
to reflect whatever developments might occur.
The show \'\1.11 be in Glasgow from 26 April untìl12 May, and travel to an east London
venue in October, in association \vith the Barbican.
It \'\'Ìll be directed by Featherstone and Tiffanv, whose biggest success was tbe
international hit Black '\Tatch, a play based on interviews \\Iith soldiers which began life
at the Edinburgh festival in 2006 before travelling across the UK, the US, Canada and
Australia.
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI
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The
Data
Economist
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--
i
1 7 MAR. Z01Z
Pagina
59
Also in this sedion
60 Cola wars, continued
61 Zimbabwe and foreign miners
62 A merger of Chinese v;deo giants
62 Agiant gambLing resort for Spain
63 Foreign investment in ltaly
63 Crowdfunding and crowdsourdng
64 Schumpeter: The v;ew trom Liverpool
For daiLy analysis and debate onbusiness imd
our weekly "Money talks· podcast, visit
Ec~nomist:comtb~siness-Ìinance
from a smalilocai audience, or try to get as
big a globai one as possible.
The reasonis the grim economics of on­
line news. Only a few, business-oriented
newspapers are making money by charg­
ing readers for accesso For most papers,
what they publish is too similar to what
people can get free elsewhere. Advertising,
NEWYORKAND PARIS
the other chief source of revenue, is worth
To survive online, newspapers are seeking a worldwide audience
far less per reader online than in print. So
N JANUARY the New York Times lost its er sources, though an increasing amount is their best bet for making money is to pull
top spot in comScore's ranking of the original) with generous dollops of opinion in more readers for the same content.
Cultivating foreign advertisers takes
world's biggest newspaper websites to by guest bloggers.
Britain's Daily MaiL The Times sniffed at
This has proved an especially potent time, however. "We always had a large us
the accuracy of comScore's figures, which formula in America, where the big papers audience," says ]ames Bromley, the man­
exaggerate the Mail's online audience by tend to be somewhat po-faced. That is be­ aging director of theMai! online, "which
ineI uding a personal-finance site that the cause their dominance in their home CÌties people used to point to as a weakness be­
paper owns. But the battle to be biggest re­ ineIined them towards a neutral stance, to cause we couldn't monetise them." But, he
flects a growing phenomenon: national attract the widesl possible readerships adds, "the marginaI cost of the [extra] audi­
there, whereas the big British papers, hav­ ence is basically zero, so any ads were a
news publications going globa!.
A mere one-quarter of the Mail's online ing developed as national outlets, used po­ profit." The Guardian's ads, too, eam less
readers are in Britain. The Guardictn, which litical leanings to distinguish themselves per rea der in the U nited States than on sim­
caters to those who like their news left­ in a competitive market. Hence, also. the ilar American sites, says Andrew Miller,
leaning and serious in contrast to the success of the Guardian and theMai! in the chief executive of Guardian Media
Mail's right-wingraciness, has one-third in America. As the Fox News channel discov­ Group. But they stilI help the bottoro line.
Britain and another third in America (see ered earlier. a lot of Americans like their
Unfortunately, even a big jump in on­
line advertising will not make up for the
charts, next page). Their chief competitors news sources to have a political slant.
are two American publications: the New
The HuffPo and Times are less global declìne of print: newspapers' websites ac­
Yorh Times, which like the Guardictn aims than their British rivals, with three-quar­ count for a relatively small share of totai
at readers of serious news, and the Huffing­ ters and two-thirds of their readers, respec­ revenue (about one-fifth for the Guardian,
ton Post, which since its launch in 2005 has tively, in America. But those proportions, , just 2.6% for the MaiD. At this stage, it is alI
' about capturing audience. TheMai! now
become the biggest site of the four (it is not too, are edging downwards.
in comScore's "newspaper" category).
Global news outlets are of course noth­ has about 30 stafI in the United States to
That the HuffPo is beating papers with a ing new: the BBC, CNN and AI-]azeera, as create stories far its American readers; the
history stretching back lo the 19th century well as the Financial Times, the Wal! Street Guardian also has 30 in a new bureau in
isasignofjusthowdifferentlynewsworks Journal and indeed The Economist, have New York, and has experimented with
ontine. The HuffPo is designed for the long aimed at a worldwide audience, and translation, posting some of Hs Arab­
wired generation's short attention spans newswires like Reulers and Bloomberg spring coverage in Arabic. Neither seems to
and addiction lo sodal media; alone of the have big, free online ofIerings. BuI in fu­ think of itself as essentially British any
fOUI, il has managed recently to increase its ture. argues Ken Doctor, a media analyst at more, atleastonline. Ofthe Mai~MrBrom­
"stickiness", the number of stories each Outsell, a consuitancy; there will be fewer Iey says, "Our audiences in the UK and us
visitor reads. And it mixes both hard and national news outlets online. More will ei­ are more similar to one another than to
~~
frothynews (much ofìtrewrìttenfrom oth­ ther look far new ways to make money theirneighbouIS in either pIace."
Online newspapers
News of the world
I
FEDERAZIONE ITALIANA EDITORI GIORNALI ~
The
Data
,
Economist
-
~
p~
1 7 MAR. Z01Z
Pagina
-"'~
A global strategy that malces obvious
sense for papers in English also has poten­
tial in other global languages. Spain's El
Mundo lags considerably behind El Pais in
print circulation, but is ahead of it online:
42% of its readers are overseas, and though
it sells no print copies in Latin America it is
among the top two or three news sites in
èvery Spanish-speaking country there,
says its deputy editor, Ignacio Gil. Marca, a
sports pap er owned by the same company,
has a sirnilar reach.
Newsgathering on the cheap
Expanding abroad is harder for American
publications than for British ones, b ecause
most English-speaking markets outside
America are relatively small and fragment­
ed. Thatsaid, the New York Times has done
little recently to appeal to readers overseas
other than creating an international ver­
sion of its home-page that gives foreign
news more prominence. With its 2sforeign
bureaus it has always thought of itself as a
global newspaper, says a spokeswoman;
its bet is that solid, authoritative reporting
will win the day. Even if itwanted to, how­
ever, the debt-Iaden paper can ill afford to
increase ìts already large editorial staff.
By contrast, themuchleaner HuffPo can
afford to create a network of overseas
don es. Since lastJuly it has opened offices
and websitesin Britain, Canada (in both
EnglishandFrench) and France; it ìs
launching in ltaly and Spain this spring;
and it is in talks with possible partners in
Germany, Greece, Brazil and]apan.
How well the HuffPo model will travel
is not yetdear. It owes its success in Ameri­
ca not just to its tone but also to its knack
for getting readers to contribute lots of un­
paid blog posts and comments-hence its
low costs. The HuffPo's British version has
a decent if hardly stellar 41ffi monthly un­
ique visitors; but there it competes directly
with theGuardian, which serves a sirnilar­
audience and runs a popular "Comment is
Free" blogging platform. (The HuffPo
dairns to be politically neutral but most of
itscontributors, like its founder, Arianna
Huffington, lean left.)
In much of Europe, blogging is less de­
veloped. Le Huffington Post, which
launched in France inJanuary, will "open a
space for debate" currently limited chiefly
to the op-ed pages of newspapers, says its
director, Anne Sinclair. And whereas
American newspaper editors lashed out at
the RuffPo for stealing their stories and
poaching their readers (though by linldng
to their stories it arguably adds to theirtraf­
fre), their European counterparts think it
can teach them new tricks: it has tearned
up with Le Monde in France, La Repubblicll
and L'Espresso in Italy and El Pais in Spain,
bringirlg them social-media know-how ìn
returnfor access to their readers. "It's better
to be with them than watching from the
outside," says Louis Dreyfus, chief execu­
rive of Le Monde Group.
What is at stake for 'all four of these
news giants, however, is very different.
The Mail's print circulation of 2m is second
only to that of the tabloid Sun in Britain
and is falling more slowly than that of
most other pap ers. It also remains decently
profitable. The Guardian and New York
Times are losing readers faster, their heavy­
weight joumalism costs more, and al­
though their holding companies recently
posted profits, revenues have been falling
alarmingly. Both arehoping to increase
digitai revenues sharply through their tab­
let and smartphone apps, where readers
must pay for news (the Times now charges
on its website too; the GUllrdian does not
pIan to). Even so, in the medium term they
may not be able to sustain their big news­
rooros, making it harder to do the j ourna!­
ism that distinguishes them.
Of the four, the HuffPo is the only ane
unencumbered by old-media technolagy,
staff and institurional baggage. But it has
picked up baggage of a different sort since
being bought by AOL a year ago. With the
dial-up internet-access service on which it
was founded shrinking fast, AOL has been
trying to build up a display-advertising
business by buying lots of websites. This
has not gone well. Starboard Value, an in­
vestrnentfìrm with a stake in AOL, recently
estimated that the display-ads business
lostthe company $soom last year.
Mrs Huffington, now in charge of all
AOL'S editorial properties, has poured re­
sources into expanding her own creation.
As well as the international sites she has
launched dozens of subject-specifrc ones
on everything from the environment to
weddings. This spring there will be an an­
line television station, featuring continu­
ous studio chat and relying heavily, in true
Huj'fPo style, on viewer contributions.
AOL seems to have given her great lee­
way, prompting internal grumbles abaut
her empire-building and doubts about
how well she and her team can handle
such explosive growth. Though the RuffPo
was profrtable before being bought, Hs rev­
enue is still a fraction of AOL'S total. As a
digital native it is better adapted than its
three mam newspaper rivals to theonline
environment-but having the most trou­
bled awnermaynot do it any favours. Ii