LegaPro Marconi e un gol storico «Ma di Lumezzane pochi ricordi belli

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LegaPro Marconi e un gol storico «Ma di Lumezzane pochi ricordi belli
SPORT
GIORNALE DI BRESCIA GIOVEDÌ 25 SETTEMBRE 2014
TERZA SERIE FRANCESE
SERIE D
Pierre Wome torna in campo
Un turno di stop a Ottoni e Anelli
■ L’ex rondinella Pierre Wome riparte dalla terza divisione
francese. Il 35enne esterno sinistro camerunese - che in
Italia ha indossato anche le maglie di Vicenza, Lucchese,
Roma, Bologna e Inter - ha firmato per il Chambly,
attualmente undicesimo in campionato e potrebbe
debuttare già domani contro il Le Poiré-sur-Vie.
■ Le espulsioni subite nel match contro il Caravaggio
hanno portato alla squalifica per un turno dell’allenatore
edell’Atletico Montichiari Claudio Ottoni e del difensore
Cristian Anelli. Fermato per una giornata anche Giulio
Menegazzo, dell’Olginatese che sarà ospite del Ciliverghe.
Nessuno squalificato per il Lecco che attende i bassaioli.
LegaPro Marconi e un gol storico
«Ma di Lumezzane pochi ricordi belli»
Il centravanti firmò la vittoria rossoblù in Coppa Italia sul campo dell’Atalanta
Sabato in Valgobbia con l’Alessandria: «Torneo difficile, ma puntiamo in alto»
■ L’immagine del tabellone dell’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo che
pubblichiamo a fianco è entrata nella storia del Lumezzane calcio. Il pomeriggio del 26 novembre 2009 (poco meno di cinque anni fa, ma sembra una vita) resta nella memoria di
giocatori (sono rimasti in rossoblù,
anzi tornati, solo Pini e Gazzoli), dirigenti e tifosi valgobbini.
La vittoria a Bergamo contro l’Atalanta nel quarto turno di Coppa Italia di
A e B è uno dei momenti più alti raggiunti dalla società rossoblù, giunta
sino a quel punto dopo aver battuto
3-0 in casa il Fano e 6-0 il Gallipoli di
serie B (ma si era presentato in Valgobbia solo con i giovani) e dopo
aver vinto 3-2 a sorpresa ad Ancona.
Protagonista assoluto di quel match
Michele Marconi, attaccante toscano classe 1989, che era arrivato a Lumezzane in prestito proprio dalla formazione orobica, con la quale (allenatore un certo Antonio Conte) aveva anche svolto la preparazione estiva...
«Non nascondo che fu una grande
soddisfazione - racconta ora il centravanti dell’Alessandria, che sabato tornerà a calcare il terreno del Saleri -,
perché ci ero rimasto un po’ male
quando l’Atalanta mi aveva di nuovo
girato in prestito. Speravo di potermi
giocare un po’ di più le mie chance,
speravo soprattutto d’essere trattato
meglio dalla società bergamasca. Invece...».
Il classico gol dell’ex dal dente avvelenato? «Semplicemente il gol di un attaccante che segnava poco».
Già, perché a Lumezzane pur giocando 19 gare in campionato e pure in
Coppa, Marconi mise a segno solo
quattro reti, due in campionato e
due in Coppa Italia, quella di Bergamo e, nel turno precedente, la rete
del successo ad Ancona.
«Ad essere sincero, però, della mia
mezza stagione con la maglia del Lumezzane ho pochi ricordi belli. Forse
solo quello della rete firmata a Bergamo. Per il resto non mi è rimasto impresso granché...».
Un gol che diede una spallata ad Antonio Conte, che si dimise dopo poche settimane... «Diciamo che a ber-
Arezzo in rimonta
vola al quinto posto
Giana chiude in 9
Il tabellone ufficializza la storica vittoria del Lumezzane sul campo dell’Atalanta
gamo Conte non aveva creato un
grande gruppo, non aveva un feeling
ideale con la squadra».
Sabato Marconi torna a Lumezzane
con la maglia dell’Alessandria...
«Puntiamo a fare bene. Sappiamo di
poter lottare per le posizioni di alta
classifica, ma dobbiamo vivewre alla
gironata perché questo è un campionato molto equilibrato e difficile. Diciamo che dopo il giro di boa potremo capire a che punto siamo in relazione alle avversarie. Non ci poniamo alcun limite. Siamo consapevoli
delle nostre potenzialità».
Francesco Doria
■ L’Arezzo ha battuto in
rimonta 2-1 l’Erminio
Giana in un match valido
come recupero del girone
A di LegaPro. Al gol
di Perna per i milanesi
hanno fatto seguito i gol
amaranto di Millesi e
Bonvissuto. Nel Giana
espulsi Montesano e
Perna.
La nuova classifica: Como
e Pavia 11 punti; Bassano
e Real Vicenza 10;
FeralpiSalò 9; Arezzo (*),
Alessandria e Cremonese
8; Monza, Südtirol, Torres
e Venezia 7; Novara 6;
Renate e Giana Erminio 5;
Lumezzane e Pro Patria 4;
Pordenone e Mantova 2;
AlbinoLeffe (*) 1. (*: una
partita in meno).
FERALPISALÒ
Con i lagunari i gardesani hanno sempre fatto buona pesca
SALÒ FeralpiSalò imbattuta al lago e, si spera,
anche in Lag...una.
Dopo aver centrato quattro successi su quattro tra Coppa Italia e campionato - al Turina (in
coppa contro il Santarcangelo, in campionato con
Real Vicenza, Pordenone e Torres) i gardesani
vanno alla ricerca della prima vittoria lontano
dalle mura amiche.
Chissà che i primi tre punti in trasferta non
arrivino proprio sabato, al «Penzo» di Venezia,
dove l’anno scorso i ragazzi di Scienza ottennero
un bel successo. Era il 5 gennaio 2014, prima gara
di ritorno del campionato di Prima Divisione.
In quell’occasione il centrale difensivo Antonio
Magli, ora in forza al Cosenza, firmò al 46’ del
primo tempo il gol che decise il match, con uno
splendido colpo di testa su calcio d’angolo battuto
da Pinardi.
In Laguna finì così 1-0 per i gardesani, che si
confermarono bestia nera del Venezia. Anche
nella gara di andata infatti la FeralpiSalò riuscì ad
avere la meglio sugli arancioneroverdi: in questo
caso era il primo settembre 2013 e le due
compagini debuttavano in campionato.
I gardesani riuscirono a chiudere la pratica
addirittura già nel primo tempo, grazie alle reti di
due giocatori che ora militano in Serie B, ovvero
Miracoli (a segno al 28’ pt), quest’anno in forza al
Varese, e Marsura (in gol al 43’ pt), da poche
settimane passato in prestito dal Genoa al
Modena.
Al Turina terminò quindi 2-0 per il club di
Giuseppe Pasini. In centottanta minuti (esclusi i
recuperi) la FeralpiSalò ha realizzato tre reti ai
veneti, mantenendo la propria porta inviolata.
Le statistiche sono dunque ampiamente a favore
dei gardesani, ma Beppe Scienza naturalmente
non si fida: «È vero che a noi Venezia porta bene ha dichiarato in settimana il tecnico neroverde -,
ma stiamo attenti. In Laguna non avremo vita
facile».
Enrico Passerini
Il 5 ottobre inizia il campionato, ma il Rossaghe non è regolamentare. Si va al Saleri?
LUMEZZANE Comincia una nuova epoca per il Rugby Lumezzane. La terza promozione, in altrettante stagioni, ha infatti portato i valgobbini sulla vetta più alta
mai raggiunta in mezzo secolo di storia
ovale: la serie A. Ma nessuno trema sul
sintetico del «Rossaghe», campo d’allenamento dei rossoblù però inadatto ad
ospitare alle sfide di serie A (le misure del
rettangolo di gioco e la capienza della tribuna non rispettano le normative della
Federugby). Ed è proprio il campo sul
quale disputare le partite casalinghe
l’unico nodo ancora da sciogliere.
Le trattative con l’Amministrazione co-
Attenti rossoblù
il «Principe Riky»
è pronto a colpire
su punizione
IL RECUPERO
Rugby Lumezzane, il debutto in A è senza casa
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Michael Gosling,
l’allenatore del
Rugby Lumezzane
munale il Lumezzane calcio per giocare
gli incontri casalinghi allo stadio «Saleri», avviate dalla dirigenza della palla ovale valgobbina la scorsa primavera, non si
sono ancora concluse. Viene spontaneo
domandarsi se il ritardo sia l’anticamera
di una risposta negativa o la conseguenza dei tempi lunghi della politica?
In attesa di sapere la casa, si sa chi giocherà con la maglia rossoblù nel girone 2 della serie A. Il già competitivo roster che ha
guadagnato la nuova categoria è stato ulteriormente impreziosito, con 8 nuovi innesti. Il «dimissionario» (per ragioni di
studio) Francesco Fazzari ha passato le
consegne al fratello maggiore Carlo, pilone d’esperienza internazionale che ha
militato in Rabo direct Pro 12 con il Treviso prima e con le Zebre poi.
Altri rinforzi in mischia con l’arrivo dei
piloni Maurizio Aluigi ed Andrea Magli
(ex gialloneri, reduci da un’annata biancoazzurra) e dello scozzese Stephen Nicol. Sempre sull’asse Calvisano-Lumezzane si è mossa l’ala Matteo Appiani che,
con la promettente apertura Thomas Piscitelli, il giovane mediano Gianluca Resinelli, e l’utility back Nicola Apostoli,
completa la lista delle novità valgobbine. Alla domanda su come giocherà un
Riccardo Taddei
■ Illegale. Il «Principe Riky» in LegaPro,
è illegale. Storia di un predestinato, di un
talento purissimo del calcio italiano
«sporcato» dalla sfortuna di aver avuto
in dotazione due ginocchia fragili e di essere incappato in troppi allenatori poco
amanti della sempre controversa figura
del fantasista. Il «Principe Riky» è il soprannome con cui i tifosi del Brescia ricordano Riccardo Taddei, in maglia biancazzurra nel quadriennio 2007-2011. Oggi, a 34 anni Riky ha trovato la sua dimensione in LegaPro, in particolare con
l’Alessandria, squadra che sabato pomeriggio andrà ad assaggiare la pasta del Lumezzane: «Non mi lamento - dice Taddei - e oggi sono un uomo sereno. Sto bene. Dopo l’esperienza di Brescia, della
quale conservo grandi ricordi anche se è
stata costellata di alti e bassi, sono andato a Trieste, poi Rimini e Casale, ora, da
due stagioni all’Alessandria. Va bene così». Anche se...«Dopo Trieste sono rimasto a piedi visto che la società fallì. Mi ero
dovuto rimettere in gioco da zero. Di certo la fortuna non mi ha mai accompagnato nella carriera, ma non recrimino per
quello che sarebbe potuto essere. Ho perso qualcosa in gloria, ma ci ho guadagnato come uomo perché le esperienze negative mi hanno fatto crescere. Sono contento e grato anche perché ovunque sono stato mi sono fatto voler bene e questo per me è importante. Ad Alessandria:
«Ho trovato la società migliore che mi potesse capitare. C’è serietà e ambizione.
In casa i conti tornano, vogliamo migliorare fuori e la gara di Lumezzane può dirci già qualcosa sul nostro futuro. Come
sto? Bene. E sabato con il Pavia ho anche
segnato. Su punizione». La specialità di
casa Taddei. Attento Lume.
erba
collettivo, composto per 25/36esimi da
giocatori tutt’altro che debuttanti in serie A, rispondono i risultati delle amichevoli disputate con formazioni esperte
della categoria: Lyons Piacenza, che la
scorsa stagione ha partecipato ai giochi
per l’Eccellenza, e Cus Torino, che ha
chiuso al secondo posto la serie A2.
«È andata bene in entrambe le partite ha spiegato coach Gosling - con Piacenza abbiamo segnato tre mete, perdendo
il match solo per due segnature incassate negli ultimi minuti di gioco. Contro il
Cus Torino abbiamo rifinito la preparazione e sistemato alcuni dettagli, riuscendo ad imporci 36-24. In mischia chiusa
ed in touche siamo riusciti a mettere in
difficoltà entrambe le squadre».
Ottimi presupposti per affrontare una
stagione che comincia il 5 ottobre in casa con Colorno. Già, ma quale casa?
Laura Almici