verbale consiglio 10.02.15

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verbale consiglio 10.02.15
CITTA’ DI CAMPOBASSO
CONSIGLIO COMUNALE
DEL 10 FEBBRAIO 2015
VERBALE DI SEDUTA
Approvato nella seduta consiliare del 13/03/2015
PRESIDENTE
F.to IAFIGLIOLA
SEGRETARIO
F.to DI CICCO
INDICE DELL’ORDINE DEL GIORNO
Verbali sedute del 22, 29, 30 e 31 dicembre 2014
Pag. 4
Comunicazioni del Presidente in merito alla deliberazione n. 222/2014 della Sez.
regionale di Controllo per il Molise della Corte dei Conti ed alle deliberazioni di
Giunta Comunale riguardante storno dal fondo di riserva: art. 14 comma II
regolamento di contabilità
Pag. 5
INTERROGAZIONI
1) Interrogazione del Consigliere Ambrosio in merito alla classificazione delle vie
IV Novembre e via Colle delle Api
Pag.
6
2) Interrogazione del Consigliere Pilone in merito agli intendimenti della Giunta
sull’intitolazione onomastica di Viale Fratelli Pistilli Sipio, Piazza Berardino
Musenga, via Leandro Carile e via Arturo Giovannitti
Pag.
9
3) Interrogazione del Consigliere Cretella avente ad oggetto la realizzazione del
nuovo edificio scolastico di via Berlinguer e l’ipotesi di ristrutturazione della
scuola di via Crispi
Pag. 14
4) Interrogazione del Consigliere Pilone in merito al decoro e alla funzionalità
della guardia medica di via Toscana
Pag. 18
5) Interrogazione del Consigliere Ambrosio avente ad oggetto la cartellonistica
pubblicitaria in viale XXIV Maggio – Colle delle Api
Pag. 21
INTERPELLANZE
1) Interpellanza del Consigliere Ambrosio in merito ad interventi vari di
manutenzione dell’assetto del territorio cittadino
1
Pag. 23
2) Interpellanza del Consigliere Cretella in merito all’assegnazione di locali e
strutture per il funzionamenti dei gruppi consiliari
Pag. 25
3) Interpellanza del Consigliere Ambrosio in merito alle posizioni debitorie nel
settore Commercio
Pag. 29
MOZIONI
1) Mozione dei Consiglieri Pascale, Di Bartolomeo, Pilone, Cancellario per
avviare la procedura amministrativa per l’applicazione di penali in merito al
servizio sgombero neve
Pag. 33
2) Mozione dei Consiglieri Cretella, Felice Gravina, praitano avente ad oggetto la
salvaguardia del territorio comunale dall’uso di diserbanti chimici, delle
sostanze tossiche e saline
Pag. 67
3) Mozione dei Consiglieri Cretella, Felice, Gravina, Praitano in merito alla
valorizzazione del monumento cittadino “Castello Monforte” Pag. 84
SOSPENSIONE DEI LAVORI E RIPRESA DI SEDUTA Pag. 87
INIZIO SEDUTA POMERIDIANA
Pag. 107
4) Mozione dei Consiglieri Cretella, Felice, Gravina, Praitano avente ad oggetto la
corretta applicazione della normativa “Antifumo” nei locali pubblici comunali
Pag. 107
5) Mozione dei Consiglieri Cretella, Felice, Gravina, Praitano avente ad oggetto la
tutela del decoro urbano ed il contrasto del vandalismo derivante dall’attività di
“writing” abusivo
Pag. 118
6) Mozione dei Consiglieri Cretella, Felice, Gravina, Praitano per il corretto
ripristino dei marciapiedi pubblici
Pag. 136
7) Mozione dei Consiglieri Coralbo, Cancellario, Pilone in merito all’adozione dei
nuovi strumenti di pianificazione
Pag. 142
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Alle ore 8,30 si procede al primo appello per la verifica del numero legale.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Risultano presenti 20 Consiglieri, numero valido per dichiarare aperti i lavori del
Consiglio. Innanzitutto voglio fare gli auguri al Sindaco di Campobasso, Antonio
Battista, che oggi compie gli anni. Auguri Sindaco!”
SINDACO BATTISTA:
“Grazie Presidente, ringrazio tutto il Consiglio e la Giunta”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Prima di iniziare i lavori voglio leggere un testo: “Nel giorno del ricordo solennità
civile italiana che si celebra il 10 febbraio di ogni anno per commemorare le
vittime dei massacri delle Foibe, a nome dell’intera assemblea consiliare, rinnovo
la memoria della tragedia delle popolazioni Giuliano – dalmate uccise o costrette
ad abbandonare i propri luoghi di origine per motivazioni politiche e etniche,
vittime di una persecuzione criminale volta alla repressione programmata di una
minoranza che tanto ha contribuito allo sviluppo e al progresso del territorio nord –
orientale della costa adriatica”. Direi di fare un minuto di raccoglimento.
Ha chiesto di intervenire l’Assessore De Capoa”.
ASSESSORE DE CAPOA:
“Buongiorno a tutti. Proprio in occasione della giornata riservata al ricordo delle
Foibe, vorrei chiedere al Presidente del Consiglio e a voi tutti Consiglieri se siete
d’accordo per una breve sospensione da mezzogiorno a mezzogiorno e mezzo, una
mezz’ora proprio per ricordare quel giorno con delle letture a tema. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Poiché la proposta deve essere fatta da un Consigliere e non da un Assessore,
faccio mia la proposta dell’Assessore De Capoa e la metto ai voti”.
Esito della votazione: all’unanimità dei presenti.
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VERBALI SEDUTE DEL 22, 29, 30 E 31 DICEMBRE 2014.
“Passiamo al primo punto all’ordine del giorno: Verbali sedute del 22, 29, 30 e 31
dicembre 2014. Comunico che i verbali delle sedute del 22, 29, 30 e 31 dicembre
2014, costituiti dalla trascrizione della registrazione con il sistema della stenotipia,
sono stati depositati in Presidenza all’atto della convocazione dell’odierna seduta
consiliare. Gli stessi si danno per letti ed approvati in assenza di rilievi o
osservazioni”.
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COMUNICAZIONI
DEL
PRESIDENTE
IN
MERITO
ALLA
DELIBERAZIONE NUMERO 222/2014 DELLA SEZIONE REGIONALE
DI CONTROLLO PER IL MOLISE DELLA CORTE DEI CONTI ED ALLE
DELIBERAZIONI DI GIUNTA COMUNALE RIGUARDANTI STORNO
DAL FONDO DI RISERVA: ARTICOLO 14, COMMA II REGOLAMENTO
DI CONTABILITÀ.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Passiamo alla comunicazione della Corte dei Conti: <<Si trasmette copia della
deliberazione numero 222/2014 adottata dalla Sezione della Corte dei Conti in
data 30 settembre 2014 inerente alla verifica della legittimità e regolarità delle
gestioni nonché del funzionamento dei controlli interni al fine del rispetto delle
regole contabili e dell’equilibrio di bilancio dei Comuni superiori ai 15 mila
abitanti e delle Province I e II Semestre 2013, articolo 3, comma 1 del Decreto
Legge 10 ottobre 2012, numero 174, convertito con modificazioni nella legge 7
dicembre 2012, numero 213>>.
Tutti i Consiglieri possono prendere visione
presso l’ufficio di Presidenza della relazione della Corte dei Conti
Do comunicazione anche dell’adozione delle delibere di Giunta comunale storno
dal fondo di riserva. Ai sensi dell’articolo 166 del Decreto Legislativo 267/2000 e
dell’articolo 14 del regolamento di contabilità, si trasmettono le seguenti delibere
adottate dalla Giunta comunale riguardanti storno dal fondo di riserva: delibera di
Giunta comunale numero 261 del 23 – 12 – 2014, la numero 271 del 23 – 12 –
2014, la numero 277 del 30 – 12 – 2014, la numero 279 del 30 – 12 – 2014.
Grazie”.
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INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE AMBROSIO IN MERITO ALLA
CLASSIFICAZIONE DELLE VIE IV NOVEMBRE E VIA COLLE DELLE
API
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Passiamo alla prima interrogazione del Consigliere Ambrosio di cui do lettura:
<<A norma dell’articolo 20 del regolamento interno del Consiglio comunale, si
interroga il Sindaco per avere notizia se alcuna informazione sia esatta e se abbia
preso o stia per prendere risoluzioni sull’oggetto “Via IV Novembre – Via Colle
delle Api”. In particolare si chiede come è definita e classificata la strada via IV
Novembre e la strada di prosecuzione della stessa su via Colle delle Api
dall’incrocio con viale XXIV Maggio alla rotatoria Iper Monforte ai sensi del
Titolo I, articolo 2 del vigente Codice della Strada, se nel corso degli anni (ed in
particolare dal 1995 ad oggi) la definizione e classificazione delle suddette strade è
stata modificata ed in base a quale disposizione; copia degli atti relativi alle
eventuali ridefinizioni e riclassificazioni. Consigliere Michele Ambrosio>>. Ha
chiesto di intervenire l’Assessore Colagiovanni”
ASSESSORE COLAGIOVANNI:
“Buongiorno a tutti. Con riferimento alla nota protocollata 18 del 3 febbraio 2015
acquisita agli atti di questo Ente al numero 544 del Comando Polizia Municipale
del 4 febbraio 2015, si comunica che questo Comando di Polizia municipale non
detiene alcuna documentazione circa la strada di cui all’oggetto. La strada in
parola, con riferimento all’articolo 2 del Codice della Strada, approvato con
decreto legislativo numero 285 del 30 aprile ’92, è classificata come strada di tipo
F, strada urbana. Quella strada che diceva il collega Ambrosio, da noi risulta
classificata di tipo F. Abbiamo chiesto agli uffici di competenza la classificazione
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che oggi abbiamo riportato nella risposta scritta che già ho consegnato al
Presidente ed è catalogata di tipo F. Non abbiamo altre notizie, anche il settore
urbanistica e il settore viabilità convengono con noi che questo è il tipo di
classificazione. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Assessore. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ambrosio”.
CONSIGLIERE AMBROSIO:
“Grazie Presidente. Il fatto che la struttura non possegga atti per quanto riguarda la
classificazione di queste due strade, è abbastanza serio, nel senso che mi sembra
strano che non si riesca a trovare un atto di classificazione di queste due strade. Tra
l’altro il fatto stesso che chi transita su via IV Novembre ha la precedenza su via
XXIV Maggio all’incrocio, vuol dire che quella strada dovrebbe avere una
classificazione diversa di quella di via XXIV Maggio, altrimenti io, Assessore, le
chiedo, con un provvedimento da adottare in tempi rapidi, di ripristinare quelle che
sono le norme del Codice della Strada e di far sì che via IV Novembre diventi
strada che dia la precedenza a destra e quindi a via XXIV Maggio. Quell’incrocio
è teatro di incidenti quotidianamente, anche abbastanza gravi in alcuni casi, perché
tutte le macchine che provengono da via XXIV Maggio, stando al Codice della
Strada, dovrebbero avere la precedenza sulla strada che proviene da sinistra, cosa
che non è in quel caso. Al di là di una successiva verifica per rintracciare la
documentazione che riguarda la classificazione di quelle strade, il primo
provvedimento che io le chiedo di adottare, sulla scorta di quello che ha scritto
l’Ufficio della Polizia Municipale, è quello di ripristinare quelle che sono le norme
del Codice della Strada e via IV Novembre dare la precedenza su via XXIV
Maggio. Grazie”.
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PRESIDENTE IAFGLIOLA:
“Grazie Consigliere Ambrosio”.
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INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PILONE IN MERITO AGLI
INTENDIMENTI
DELLA
ONOMASTICA DI
VIALE
GIUNTA
FRATELLI
SULL’INTITOLAZIONE
PISTILLI
SIPIO,
PIAZZA
BERARDINO MUSENGA, VIA LEEANDRO CARILE E VIA ARTURO
GIOVANNITTI
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Passiamo all’interrogazione numero 2 a firma del Consigliere Pilone. <<Oggetto:
richiesta chiarimenti circa gli intendimenti della Giunta comunale in merito
all’intitolazione onomastica di Viale Fratelli Pistilli – Sipio, di Piazza Berardino
Musenga, di via Leandro Carile e di Via Arturo Giovannitti, giusta deliberazione di
Giunta comunale numero 15 del 20 – 02 – 2013. Considerato che, dopo opportuni
approfondimenti, con giusta Deliberazione di Giunta comunale numero 15 del 20 –
02 – 2013, l’Amministrazione comunale approvava l’intitolazione onomastica di
Viale Fratelli Pistilli – Sipio, di Piazza Berardino Musenga, di Via Leandro Carile e
di Via Arturo Giovannitti; tenuto conto che nella stessa deliberazione si
predisponeva tutto l’iter procedurale per la definitiva intitolazione delle strade in
oggetto, ivi compresa l’autorizzazione al Prefetto di Campobasso così come
previsto dall’articolo 1 della Legge numero 1188 del 23 giugno 1927; considerato,
altresì, che da informazioni ufficiose risultano acquistate anche le targhe
nominative da apporre nei pressi dei luoghi individuati; preso atto, però, che ad
oggi non vi è stata nessuna cerimonia ufficiale di intitolazione delle vie e della
Piazza sopra indicate, né e stata affissa alcuna targa inerente la nuova onomastica;
tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere comunale Francesco Pilone interroga
la Signoria Vostra per sapere: come mai ad oggi ancora non si procede
all’apposizione ufficiale delle targhe con le rispettive cerimonie di intitolazione
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delle Vie e della Piazza in oggetto; a che punto è l’iter procedurale inerente
l’intitolazione onomastica in oggetto; quali sono gli intendimenti della Giunta a
riguardo. Si chiede che la risposta sia anche scritta. Consigliere Pilone>>. Ha
chiesto di intervenire il Sindaco Battista”.
SINDACO BATTISTA:
“Grazie Presidente. Nel ringraziare lei per questa interrogazione, ringrazio anche il
Presidente della Commissione Cultura che lavora sulla toponomastica cittadina.
Ringrazio anche il Consigliere Ramundo che in passato si è interessato di queste
questioni. Perché ringrazio lei? Perché mi ha dato l’opportunità e l’occasione per
fare un minimo di chiarezza su cosa è stato fatto e soprattutto nel mettere a fuoco
gli indirizzi che mi sono riproposto di dare alle strutture per governare con
maggiore trasparenza, chiarezza e puntualità tutta la questione dell’intitolazione
delle strade. Leggo la risposta: <<Circa la mancata apposizione delle targhe con
relative cerimonie, le situazioni sono distinte. Viale Fratelli Pistilli – Sipio: nel
corso della precedente Consiliatura, l’Amministrazione ha ritenuto di apporre la
targa di intitolazione. e infatti risulta collocata, e di effettuare la relativa cerimonia
anche se il relativo procedimento non è ancora concluso essendo l’Ufficio
Toponomastica in attesa dell’autorizzazione degli organi deputati, Prefettura e
Ministero del Turismo e dei Beni Ambientali ai sensi della legge numero
1188/1927; Via Carile: la situazione è analoga a quella su indicata. In tal caso
nonostante sia stata prevista l’intitolazione di una via, risulta apposta una targa
relativa a Largo Carile non individuato nella relativa pratica curata dallUfficio
Toponomastica; Piazza Bernardino Musenga: l’Ufficio ha inviato gli atti alla
Prefettura che ha assicurato di emettere l’autorizzazione a breve; Via Arturo
Giovannitti: in un primo tempo l’Amministrazione comunale aveva deciso di
intitolare la strada in questione a Enrico Mattei (delibera di Giunta comunale
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numero 212 del 5 dicembre 2011); successivamente la denominazione è stata
mutata in Arturo Giovannitti (delibera di Giunta comunale numero 15 del 20
febbraio 2013). Attualmente si è ancora in attesa dell’autorizzazione della
Prefettura. Va inoltre precisato che la documentazione propedeutica non permette
una chiara definizione dei tratti viari da denominare, circostanza particolarmente
delicata soprattutto nella zona industriale priva di riferimenti di cartellonistica
stradale e spesso oggetto di dubbi a causa della contiguità con l’analoga zona di
Ripalimosani atteso che all’Ufficio Toponomastica non sono giunti copie
fotostatiche degli originali delle cartografie recanti le necessarie evidenziazioni
colorate del perimetro dei tratti da ridenominare. Si richiama l’attenzione su questo
ultimo punto in quanto un parere della Commissione e una deliberazione senza la
preventiva e precisa individuazione toponomastica dei tratti da ridenominare,
impedisce all’ufficio di definire la pratica. La lacuna è essenziale atteso che da tale
adempimento derivano conseguenti rilevanti, quali, ad esempio, l’incertezza
sull’attribuzione dei numeri civici. La Giunta apporrà le targhe con eventuale
cerimonia quando procedimento sarà concluso a seguito del rilascio delle relative
autorizzazioni degli organi di vigilanza” - ovviamente seguiremo tutto l’iter anche
quando dovremo sollecitare le istituzioni, la Prefettura o altri organismi -. “Curerà
che i procedimenti si svolgano con le fasi e le verifiche di legge, in particolare
previa verifica della titolarità del possesso delle aree da denominare, previa
richiesta agli organi deputati sulla legittimità e opportunità di utilizzare un
toponimo e in caso di mutamento con verifica obbligatoria. Farà svolgere l’attività
procedimentali con tempi certi e con adeguata istruttoria, evitando motivazioni
occasionali e di urgenza>>. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Sindaco. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pilone”.
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CONSIGLIERE PILONE:
“Grazie Presidente. Volevo ringraziare il Sindaco perché la risposta è stata molto
esaustiva, l’ho avuta anche per tempo e la risposta dell’ufficio tecnico del dottor
Iacovelli è veramente puntuale, precisa e dettagliata. Io non lo sapevo, ma c’è una
giungla, la situazione procedurale è veramente fatta in maniera sbagliata, mi
auguro come è negli intendimenti del Sindaco che ringrazio ancora, si possa
mettere a posto la procedura e verificare anche la celerità degli atti. L’unica
cortesia, vedo che Iacovelli parla di intendimenti della Giunta, però la preghiera è
questa: se gentilmente può accelerare le pratiche lì dove è possibile e sono di sua
competenza per l’apposizione soprattutto nella villa Berardino Musenga in attesa
dell’autorizzazione da parte della Prefettura. A questo punto mi rivolgo anche al
Presidente della Commissione, se il dottor Iacovelli dice che per la Via Arturo
Giovannitti bisogna avere una definizione più precisa della Commissione perché
non si capisce dove dovrebbe essere apposta questa targa, quindi va ridisegnato un
po’. Siccome ci sono delle delibere di Giunta, ho capito che è stata una procedura
veramente… Non oso definirla, c’è l’intendimento del Sindaco di mettere a posto
le cose, invito il Presidente della Commissione a accelerare le cose e quindi
ringrazio ancora il Sindaco per fare in modo che quanto prima si sistemino le cose.
Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Pilone. Passiamo all’interrogazione del Consigliere Gravina
che però non vedo in aula. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cretella”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Buongiorno a tutti. Informo l’aula che il Consigliere Gravina si scusa per non
essere presente, ma purtroppo per improrogabili impegni personali oggi non sarà
presente. Se il regolamento lo consente e potesse arrivare la risposta, noi
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l’accettiamo come capogruppo anche con riserva di evitare la risposta. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Non è presente il Consigliere Gravina, visto che è l’unico firmatario
dell’interrogazione, il Consigliere potrà ripresentarla al prossimo Consiglio
comunale. Per quanto riguarda le risposte, ci sono sempre trenta giorni per le
risposte da parte della Struttura, dell’Assessore e del Sindaco. Poi c’è
l’interrogazione del Consigliere Coralbo. Ha chiesto di intervenire il Consigliere
Pilone”.
CONSIGLIERE PILONE:
“Grazie Presidente. Come i colleghi del Movimento 5 Stelle, anche il Consigliere
Coralbo mi invitava a chiedere se era possibile mettere in coda l’interrogazione,
ma in mattinata è difficile, ci raggiungerà eventualmente nel pomeriggio. Questo
vale anche per la discussione dell’ordine del giorno e delle mozioni, quindi se è
possibile metterle in coda”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Consigliere, le dico subito che l’interrogazione va in coda alle interrogazioni”.
CONSIGLIERE PILONE:
“Credo che ormai l’interrogazione va al prossimo Consiglio, sto parlando delle
mozioni da mettere in coda. Seguiamo sempre l’iter e l’ordine, chiedo soltanto di
posticipare per permettere al collega di essere presente in aula se dovessimo andare
al pomeriggio. Grazie”.
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INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE CRETELLA AVENTE AD
OGGETTO LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO EDIFICIO SCOLASTICO
DI VIA BERLINGUER E L’IPOTESI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA
SCUOLA DI VIA CRISPI
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Passiamo
all’interrogazione
del
Consigliere
Cretella.
<<Interrogazione
all’Assessore ai Lavori Pubblici in ordine alla realizzazione del nuovo edificio
scolastico di via Berlinguer e l’ipotesi di ristrutturazione/ricostruzione della scuola
elementare di via Crispi. Il sottoscritto Simone Cretella, Consigliere comunale del
Movimento 5 Stelle, premesso che risulta imminente l’avvio dei lavori di
realizzazione di una nuova scuola materna in via Berlinguer; premesso che da
un’indagine conoscitiva presso gli uffici comunali non è stato possibile raccogliere
informazioni circa la reale destinazione dell’edificio, in particolare sembra ancora
non definito se quest’ultimo dovrà sostituire quella di via Crispi oppure ospitare
un’altra scuola materna di altro circolo didattico e affiancarsi a quella già presente
nella zona; considerato che a pochissimi metri dal sito individuato per l’intervento
insiste un’altra scuola materna, quella di via Crispi, di recente oggetto di
importanti lavori di ristrutturazione e consolidamento sismico; considerato che
nella stessa zona ci sono altri due plessi scolastici e una palestra dichiarati inagibili
e per questo inutilizzati che in passato hanno ospitato la scuola elementare Nicola
Scarano, oggi interamente alloggiata nell’unico plesso agibile di via Crispi e via IV
Novembre; considerato che in più occasioni, anche a mezzo mass-media si è
parlato di una possibilità di ricostruzione totale o parziale della scuola elementare
di via Crisci anche usufruendo dello stanziamento di specifici fondi statali;
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interroga l’Assessore ai Lavori Pubblici affinché relazioni in forma scritta e orale
durante la seduta del prossimo Consiglio comunale circa il reale stato dei fatti e le
intenzioni dell’Amministrazione circa la destinazione dell’edificio in via di
realizzazione nonché i progetti in atto relativi alla riorganizzazione dell’intero polo
scolastico, materne, primarie via Crispi e via Berlinguer>>. Ha chiesto di
intervenire l’Assessore Maio”.
ASSESSORE MAIO:
“Buongiorno a tutti. Ringrazio il Consigliere Cretella per l’interrogazione che ha
posto al Consiglio comunale e in particolare all’Assessore ai Lavori Pubblici. Per
quanto riguarda la sua interrogazione penso che sia un’interrogazione pertinente di
chi vuol conoscere di più di qual è la situazione della dislocazione scolastica sul
territorio di questa città e in particolare per quanto riguarda la scuola di via
Berlinguer dove è stato sottoscritto il contratto con l’impresa, che non so chi sia, e
a breve saranno avviati a lavori. Le devo dire, Consigliere, in merito alla sua
interrogazione che questo finanziamento è un finanziamento che viene da un
accordo di programma con la Regione Molise ed è un programma attuativo
regionale, i cosiddetti fondi FSC per l’importo di un 1.151.500,00 euro. Sono delle
somme vincolate per quella tipologia di scuola, è una scuola materna. Lei già dice
nell’interrogazione di voler sperimentare se quella scuola potesse andare a
sopperire quella di via Crispi, io ritengo che al momento, visto che è un
finanziamento destinato e vincolante tra il Comune di Campobasso e la Regione
Molise, sono fondi destinati quelli di via Berlinguer per la scuola materna. C’è
anche la scuola materna che si sta costruendo in via San Lorenzo, quindi avremmo
sostanzialmente un doppione da quello che io capisco dalla sua interrogazione, ma
questo non significa che successivamente alla costruzione della scuola, non si
possa cambiare la destinazione di quella scuola, perché lei sa benissimo e
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comprende benissimo che utilizzarla per la scuola materna e utilizzarla per la
scuola elementare dove i ragazzi sono più o meno coetanei, non ci sono
grandissime difficoltà. Al momento le devo confermare che quella è una scuola
materna, perché quello è il finanziamento ed è vincolante rispetto alla convenzione
che è stata sottoscritta tra il Comune di Campobasso e la Regione Molise”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Assessore. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cretella”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Grazie Presidente. Io ringrazio parzialmente l’Assessore perché ha dato una
risposta parziale, ovvero ci ha dato l’unica informazione nota, cioè che quella è
una scuola materna. Questo è chiaro perché c’è scritto nel progetto. La domanda
era un’altra, forse non ha letto tutta l’interrogazione oppure è stata mal compresa.
In realtà si chiedeva se questa scuola andrà a sostituire quella già attualmente
presente materna in via Crispi, lasciando fuori le elementari, si chiede di sapere se
da qui in avanti avremo due scuole materne a distanza di 20 metri l’una dall’altra,
oppure quella di nuova costruzione andrà a sostituire piuttosto che ad affiancarsi.
Era questa la domanda alla quale non è giunta risposta, in più si chiedeva eventuali
idee o programmazioni circa il discorso della scuola elementare, a prescindere
dalla materna, che cosa c’è sul tavolo circa la riprogrammazione dei lavori della
scuola elementare di via Crispi. Era questo il senso della domanda”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Ha chiesto di intervenire l’Assessore Maio”.
ASSESSORE MAIO:
“Tra le righe mi sembra che avevo risposto che una volta costruita la scuola,
potremmo anche destinare secondo l’intendimento dell’interrogazione. Rimane il
fatto che noi oggi stiamo ragionando anche sulla riprogrammazione degli 11
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milioni di euro del sottopasso dove non è scartata l’ipotesi di poter costruire un
nuovo plesso in via Crispi, quindi noi potremmo utilizzare quella scuola perché,
una volta finita e collaudata, rimane in capo a questa Amministrazione, quindi alla
Giunta e al Consiglio comunale, di poter destinare quella scuola anche a via Crispi,
ma è una cosa in itinere, stiamo ripensando ai famosi 11 milioni di euro che
dovremmo rimodulare in questi giorni, è imminente, quindi c’è anche quella
possibilità. Io non scarto nessuna ipotesi, come non scarto quella che possa essere
utilizzata nell’ambito di via Crispi oppure meno. Stiamo ragionando su queste
ipotesi per rendere più efficace e più efficiente anche l’offerta formativa in questa
città”.
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INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE PILONE IN MERITO AL
DECORO E ALLA FUNZIONALITÀ DELLA GUARDIA MEDICA DI VIA
TOSCANA
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Interrogazione a firma del Consigliere Pilone: <<Oggetto: Decoro e funzionalità
della guardia medica. Più volte in modo formale attraverso campagne di stampa è
stata sollevata la questione della funzionalità e del decoro della guardia medica sita
in via Toscana. La guardia medica svolge un ruolo essenziale e insostituibile,
rappresenta un presidio per la salute e la sicurezza dei cittadini di Campobasso che
meritano un’offerta sanitaria adeguata e decorosa; considerato che gli operatori
medici della guardia medica hanno più volte sottolineato problemi connessi agli
spazi in cui sono costretti ad operare, spazi angusti e non decorosi anche per i
fruitori del servizio; visto che il presidio di via Toscana presenta anche problemi di
sicurezza rispetto all’accesso; considerato che anche gli arredi non risultano
decorosi e funzionali; ribadita l’importanza dei servizi erogati dalla guardia medica
per la cittadinanza campobassana; tutto ciò premesso, si interroga il Sindaco e la
Giunta circa le azioni formali che si intendono intraprendere per garantire ai
campobassani un servizio di assistenza adeguato; si chiede, inoltre, se si intende
organizzare un incontro urgente con i dirigenti dell’ASREM e gli operatori medici
della guardia medica per un’analisi approfondita della situazione e per trovare
soluzioni adeguate e decorose per il personale del presidio e per i fruitori del
Consiglio. Il sottoscritto chiede che il Consiglio abbia un’informazione chiara ed
esaustiva attraverso risposta orale e scritta>>.
l’Assessore De Capoa”.
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Ha chiesto di intervenire
ASSESSORE DE CAPOA:
“Buongiorno. Ringrazio il Consigliere Pilone per questa interrogazione. Ho
contattato telefonicamente il dottor Antonio Carovillano che è preposto al servizio
di guardia medica di via Toscana il quale mi ha riferito che i problemi che
riguardano la struttura di via Toscana sono essenzialmente problemi logistici. La
guardia medica usufruisce di un ambulatorio più di due stanzette per il riposo
psico-fisico dei medici. Ci sono anche due bagni, uno dei quali
è adibito a
ripostiglio, ma la cosa più rilevante è che manca un bagno per i diversamente abili.
Mi ha anche riferito che i locali non sono idonei dal punto di vista igienico sanitario per svolgere questa attività. Altro problema che mi è stato riferito,
riguarda il rapporto tra medico e paziente perché per disposizione di legge Il
rapporto guardia medica – paziente dovrebbe essere di un medico su 3.500 abitanti,
invece il servizio offerto dalla guardia medica è notevolmente più esteso, perché
riguarda oltre il Comune di Campobasso, anche altri 5 Comuni più il carcere,
quindi in sostanza il rapporto medico – paziente è di un medico su 40 mila abitanti.
Il contatto è stato solo telefonico, comunque mi riservo di andare di persona e di
effettuare un sopralluogo. Comunque lavoreremo anche insieme alla Commissione
Sanità e al Presidente della Commissione Sanità per risolvere tutti i problemi,
probabilmente ascolteremo di persona il dottore Antonio Carovillano prima di
organizzare un incontro con i dirigenti della ASREM. Le farò arrivare al più presto
anche la risposta scritta. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Assessore. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pilone”.
CONSIGLIERE PILONE:
“Grazie Presidente. Io ringrazio l’Assessore per la risposta e l’auspicio è che
quanto prima si possa avere questo incontro come chiedevo, proprio per avere…”
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CONSIGLIERE D’ELIA (Interloquisce fuori microfono):
“Venerdì già possiamo convocare la Commissione”.
CONSIGLIERE PILONE:
“Per avere delucidazioni al riguardo e per capire come l’Amministrazione perché
l’analisi, sì, approfondiamola, però poi dobbiamo dare una soluzione al problema
visto che i colloqui che lei ha avuto con il dottore, confermano quelle
preoccupazioni e quei disagi che facevo presente nell’interrogazione. Io la
ringrazio, se gentilmente mi fa avere la risposta scritta. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Pilone”.
20
INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE AMBROSIO AVENTE AD
OGGETTO LA CARTELLONISTICA PUBBLICITARIA IN VIALE XXIV
MAGGIO – COLLE DELLE API.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA
“Passiamo all’interrogazione del Consigliere Ambrosio. <<A norma dell’articolo
20 del regolamento del Consiglio comunale si interroga il Sindaco per avere
notizia se alcuna informazione sia esatta, e se abbia preso o stia per prendere
risoluzioni sull’oggetto: cartellonistica pubblicitaria Viale XXIV Maggio – Colle
delle Api. Da qualche settimana sono stati installati cartelloni pubblicitari di grandi
dimensioni del tipo verticale sui marciapiedi lungo Viale XXIV Maggio (dopo
incrocio con via Scarano), via Colle delle Api (dopo rotatoria iper Pianeta) e sul
marciapiede opposto (dopo rotatoria San Giovannello). Nel far rilevare che almeno
due dei suddetti marciapiedi sono di larghezza inferiore ai due metri e che il terzo
non assicura una zona per la circolazione dei pedoni larga non meno di due metri,
le chiedo se è a conoscenza, Lei o la Giunta, di tali impianti e della loro
installazione sui marciapiedi; se tali manufatti rispondono alle norme e ai
regolamenti vigenti, autorizzazioni etc. (sismiche, sicurezza, etc.), se i suddetti
cartelloni potevano essere collocati sui marciapiedi in argomento, a norma di
Codice della Strada ed altre disposizioni e prescrizioni nel caso di installazioni non
rispondenti a norme e regolamenti. Le chiedo quali risoluzioni sono state prese o
verranno adottate>>. Ha chiesto di intervenire l’Assessore Chierchia”.
ASSESSORE CHIERCHIA:
“Buongiorno a tutti, grazie al Consigliere Ambrosio. In merito all’interrogazione
del Consigliere Ambrosio, la richiesta da lui fatta si va ad iscrivere all’interno di un
processo/procedimento amministrativo ispettivo che siamo andati avviando, grazie
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anche a questa sollecitazione che il Consigliere in aula aveva già anticipato in sede
di Commissione Urbanistica e quindi un processo/procedimento ben più ampio
legato a quell’attività nella quale è stata coinvolta direttamente la Commissione
Urbanistica in merito all’affidamento che dovremmo completare di cartellonistica
pubblicitaria per conto dell’Amministrazione ad un privato e quindi confermo per
ora in via informale, per quanto informale possa essere una comunicazione
registrata in Consiglio, che sia quella cartellonistica che altra sarà oggetto di
ordinanze di rimozione da parte della struttura, ma ribadisco, ahinoi, non sono
soltanto quei tre i cartelloni interessati ad un abusivismo che dobbiamo cominciare
a contrastare in modo significativo, continuativo, sperando di arrivare il prima
possibile all’eradicazione totale. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Assessore. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ambrosio”.
CONSIGLIERE AMBROSIO:
“Io ringrazio l’Assessore dell’impegno e sono certo che verrà mantenuto.
Certamente occorrerebbe un’azione sinergica con la Polizia Municipale per quanto
riguarda non solo per le azioni di censura per quanto riguarda i cartelloni già
installati, ma anche di prevenzione nel senso che occorrerebbe avere un controllo
del territorio che non può fare altro che la Polizia Municipale per prevenire
l’installazione di questi impianti. Grazie Assessore”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Ambrosio”.
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INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE AMBROSIO IN MERITO AD
INTERVENTI
VARI
DI
MANUTENZIONE
DELL’ASSETTO
DEL
TERRITORIO CITTADINO
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Passiamo all’interpellanza a firma del Consigliere Ambrosio in merito ad
interventi vari di manutenzione dell’assetto del territorio cittadino. <<A norma
dell’articolo 21 del regolamento interno del Consiglio comunale si interpella il
Sindaco per avere comunicazioni sugli atti amministrativi che si intendono
compiere in merito alle questioni che di seguito si segnalano: apertura all’utilizzo
pubblico della traversa di via Zurlo o sospensione dell’illuminazione pubblica;
apertura all’utilizzo pubblico dell’accesso al complesso “città nella città” dalla
scalinata di via Veneto; apertura di Piazzetta Palombo nei giorni festivi e di
domenica; revoca autorizzazioni all’occupazione del suolo pubblico su villetta
Flora; pagamento Cosap a carico degli organizzatori delle iniziative Vivi Città;
realizzazione della rotatoria e spartitraffico in corrispondenza del supermercato
Pianeta. In particolare: 1) la traversa di via Zurlo è inibita all’utilizzo pubblico da
una barriera che oltre a consentire l’accesso solo ai detentori di chiavi è priva di
autorizzazione quale passo carrabile. La traversa tuttavia è dotata di illuminazione
pubblica che di fatto la rende di utilizzo pubblico; 2) l’accesso al complesso
residenziale città nella città” posto su via Veneto, nonostante sia stato ceduto al
Comune dal luglio 2011 è interdetto all’utilizzo pubblico da parte dei pedoni a
causa della chiusura del cancello posto immediatamente prima della scalinata; 3)
piazzetta Palombo risulta essere chiusa alla fruizione pubblica nei giorni festivi e
di domenica nonostante all’articolo 2 comma 10 del bando di assegnazione fosse
prescritto tale obbligo in capo ai concessionari, che a turno avrebbero dovuto
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garantirne l’apertura; 4) ad oggi l’area di villetta Flora risulta occupata da un punto
di vendita di prodotti alimentari che esercita da mesi l’attività commerciale sul sito
nonostante, tra l’altro, abbia nella disponibilità idoneo locale adiacente; 5) le due
edizioni di Vivi Città sarebbero state esonerate dal pagamento del Cosap
nonostante il regolamento approvato con delibera di Consiglio numero 11/2012
preveda tale obbligo all’articolo 4, lettera r); 6) la realizzazione della rotatoria del
supermercato Pianeta e soprattutto del prolungamento dello spartitraffico sulla
arteria e del marciapiede è ad oggi sospesa nonostante l’autorizzazione al progetto
concessa con deliberazione di Giunta municipale numero 44 del 3 – 04 – 2014>>.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ambrosio”.
CONSIGLIERE AMBROSIO:
“Ritiro l’interpellanza e la riporto in Commissione”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Il Consigliere Ambrosio ritira l’interpellanza e la ripropone in Commissione. Il
Consigliere Ambrosio ha ritirato anche l’interpellanza in merito al Piano di
manutenzione delle strade comunali”.
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INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE
ALL’ASSEGNAZIONE
DI
LOCALI
CRETELLA IN
E
STRUTTURE
MERITO
PER
IL
FUNZIONAMENTO DEI GRUPPI CONSILIARI
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Passiamo all’interpellanza del Consigliere Cretella <<Assegnazione locali e
strutture per il funzionamento dei gruppi consiliari. Il sottoscritto Cretella Simone,
Consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, visto il comma 4 dell’articolo 7
dello Statuto comunale che statuisce che “ Il Comune assicura ai Consiglieri le
attrezzature ed i servizi necessari all’espletamento delle loro funzioni”; il comma 4
dell’articolo 9 dello Statuto comunale che stabilisce che “ai gruppi consiliari sono
assicurati per l’espletamento delle loro funzioni, idonee strutture ed adeguati
strumenti”; considerato che, in data 23 luglio 2014, presso la Presidenza del
Consiglio comunale, è stata depositata dal sottoscritto una richiesta di utilizzo
strutture ed attrezzature per le attività del gruppo consiliare (protocollo numero
250) e che la stessa Presidenza, per quanto di competenza, ha tempestivamente
provveduto ad inoltrarla ai competenti dirigenti dell’area 1 e 4 del Comune;
ascoltate le dichiarazioni rese dal Sindaco in Consiglio comunale a seguito di
innumerevoli interpellanze, con le quali quest’ultimo si è più volte impegnato ad
ottemperare in tempi rapidissimi a quanto stabilito dallo Statuto comunale; preso
atto che sono trascorsi oltre otto mesi dalla proclamazione e dall’insediamento del
Consiglio comunale, ma, nonostante nello scorso mese di gennaio siano stati
individuati e liberati dei locali al secondo piano del Municipio, ancora nessuna
struttura, locale, attrezzatura è stata assegnata e messa a disposizione dei gruppi
consiliari per l’espletamento delle loro funzioni e delle attività politiche, interpella
il Sindaco chiedendo delucidazioni in merito alla mancata assegnazione di locali e
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strutture idonee per l’espletamento delle funzioni dei gruppi consiliari; quali
iniziative, ed in quali tempi, l’Amministrazione intende intraprendere per
ottemperare a quanto stabilito dallo Statuto comunale e quanto annunciato in più
occasioni dallo stesso Sindaco, in merito all’argomento oggetto della presente
interpellanza. Alla presente interpellanza si richiede risposta scritta ed orale>>.
Prima di passare la parola, volevo fare una precisazione in merito a questa
interpellanza: il sottoscritto in data 26 gennaio 2015 ha mandato una nota al
dirigente del Settore Patrimonio, Avvocato Iacovelli. <<Oggetto: Assegnazione
stanze ai gruppi di maggioranza e minoranza. Facendo seguito alle precedenti
richieste dello scrivente Presidente, alle interrogazioni e interpellanze presentate
dal Movimento 5 Stelle e alle risposte fornite in merito dal Sindaco, si chiede di
voler procedere all’assegnazione delle stanze in oggetto emarginate>>. Era solo
una precisazione che ho già scritto al dirigente per l’assegnazione. Ha chiesto di
intervenire l’Assessore Sabusco”.
ASSESSORE SABUSCO:
“Grazie Presidente. Come giustamente illustrato nell’interpellanza dal Consigliere
Cretella, ha in qualche modo racchiuso tutta la vicenda relativa all’assegnazione
delle stanze per le attività istituzionali sia per i gruppi di maggioranza che di
minoranza. Da premettere, prima di entrare nel vivo dell’interpellanza, che si tratta
di un atto prettamente gestionale. Sia l’Ufficio Patrimonio che la Presidenza del
Consiglio per quanto di propria competenza hanno ottemperato a tutti gli
adempimenti previsti, vale a dire al reperimento delle unità immobiliari da
destinare alle predette attività, al trasferimento con provvedimento all’Ufficio di
Presidenza per metterli in comunicazione e quindi comunicare ai gruppi di
maggioranza e di minoranza che erano state individuate le due stanze da adibire a
attività istituzionali, c’è solamente da pazientare il minimo indispensabile che il
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dirigente al Patrimonio, oberato di lavoro, faccia un provvedimento con il quale
assegni le due stanze che si trovano nell’ala distaccata del secondo piano per le
attività sia dei gruppi di maggioranza che di minoranza. Mi auguro che anche in
giornata possa avvenire questa comunicazione da parte dell’Ufficio legale o anche
Patrimonio con il quale vengono assegnate. Quello che si doveva fare, vale a dire
l’individuazione dei locali, è stato fatto, purtroppo non si può fare di propria
iniziativa, quindi occuparle direttamente e singolarmente, aspettiamo che il
dirigente che è competente poiché si tratta di un atto prettamente gestionale,
individui quale delle due sia adibita alla maggioranza e alla minoranza e possono
essere tranquillamente utilizzate. Quello che doveva essere fatto è stato fatto, sono
state individuate e ripulite con le attrezzature e le suppellettili per le proprie
attività, dobbiamo aspettare solamente che il dirigente assegni con provvedimento
alla maggioranza una stanza e alla minoranza l’altra”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Assessore. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cretella”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Io ringrazio l’Assessore, capirete che questa storia sta diventando veramente
ridicola e grottesca. L’Assessore mi ha dato la stessa risposta che mi è stata data lo
scorso luglio, poi a agosto, poi a settembre, io ho perso il conto delle interpellanze,
probabilmente questa
è la quinta interpellanza che presentiamo
dove
sistematicamente arriva la stessa risposta. Se a oggi stiamo che ancora non viene
formalizzato un atto che, come ha detto bene l’Assessore, probabilmente può
essere fatto in giornata, capisco che si è oberati di lavoro, però non mi sembra che
questa sia una grande opera. Se qua non riusciamo a assegnare una stanza, come si
fa a parlare di terminal, di tunnel, di grandi opere in una città se non riusciamo a
assegnare una stanza? Sono passati otto mesi, il Sindaco a luglio scorso ci diede la
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stessa identica risposta di oggi: “Se aspettate qualche giorno, pazientate qualche
giorno”, qualche giorno è nell’ordine di cinque, quindici, trenta, un mese, sono
passati otto mesi. Le abbiamo liberate le stanze, di questo ne abbiamo preso atto, vi
confesso che più di una volta le ho abusivamente occupate con il mio computer,
però con la nostra attrezzatura personale non possiamo né metterci in rete né tanto
meno possiamo impiantare, quindi è giusto un tavolo e una sedia, però per essere
operativa una stanza adibita ai gruppi politici, ha bisogno quanto meno di una
connessione, di un computer, di una tastiera e magari di qualcosa in più. Stiamo
parlando veramente dell’abc e non stiamo a metà giugno, a quindici giorni dalle
elezioni, sono passati oltre otto mesi. Io non vorrei ritrovarmi al prossimo
Consiglio a presentare la sesta interpellanza, copia e incolla sempre la stessa e
sentirmi dire copia e incolla sempre la stessa risposta. Veramente mi sembra che
qui si sta rasentando la follia con questa storia e uno è costretto a pensare che lo si
sta facendo a dispetto. Non ci voglio credere, capisco le difficoltà, capisco che ci
sono tante cose da fare e per questo stiamo aspettando, ma non una settimana o
due, sono passati otto mesi per consegnare una chiave di un locale che tra l’altro è
stato già liberato. Spero che questa sia l’ultima volta che si torni sull’argomento,
perché veramente vi confesso che è una forte limitazione all’attività politica. Ogni
giorno puntualmente sono costretto a elemosinare negli uffici un accesso a un
computer per stampare un documento che è in rete, però ci si sente degli abusivi e
degli accattoni in giro gli uffici comunali a dover chiedere un punto di appoggio
quando invece ci spetta di diritto così come sancito dallo Statuto e dai regolamenti
comunali. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Cretella”.
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INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE AMBROSIO IN MERITO ALLE
POSIZIONI DEBITORIE NEL SETTORE COMMERCIO.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Passiamo all’ultima interpellanza a firma del Consigliere Ambrosio: report
posizioni debitorie commercio.
<<A norma dell’articolo 21 del regolamento
interno del Consiglio comunale, si interpella il Sindaco per avere comunicazioni
sugli atti amministrativi compiuti che di seguito si segnalano: in particolare
ricognizione postazioni – situazioni debitorie – stato delle riscossioni – aree
mercatali, posteggi, etc.. Si chiede di avere un report che analiticamente e
singolarmente fotografi lo stato delle riscossioni, le situazioni debitorie, i
procedimenti attivati per il recupero dei crediti con riferimento ai mercati comunali
di via Monforte e via Croce, quelli di via Gammieri, Corso Bucci e via Campania,
piazzetta Palombo, l’area mercatale in occasione del Corpus Domini, oltre a tutte
le altre postazioni fisse e mobili, continuative o temporanee per le quali viene
corrisposto un canone o l’occupazione del suolo pubblico>>. Ha chiesto di
intervenire l’Assessore Colagiovanni” .
ASSESSORE COLAGIOVANNI:
“Grazie Presidente. Chiedo la cortesia al Consigliere Ambrosio di aspettare
qualche giorno per poter avere il report scritto come lui ha scritto
nell’interpellanza. Ricostruendo un poco come stiamo facendo con la Struttura, in
via Campania non c’è più il mercato, sta in via Toscana e non c’è nessuna morosità
da parte dei commercianti e come vedrà è riportato nella scheda che abbiamo fatto
con la Struttura nei giorni scorsi. Abbiamo problemi invece per quanto riguarda
Corso Bucci dove lì dove non abbiamo ricevuto riscossioni da parte di coloro che
occupavano il suolo, abbiamo proceduto alla revoca dei permessi, qualcuno si è
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attivato per fare la dilazione di pagamento come da regolamento e ha cominciato a
pagare le prime rate, chi non ha provveduto abbiamo revocato il posto. C’è da dire
che sia io che il Sindaco abbiamo incontrato gli esercenti di Corso Bucci i quali
avevano grosse difficoltà, vista la crisi, a pagare la retta trimestrale che il Comune
da regolamento impone. Non si è potuto fare nessun tipo di intermediazione.
perché si è evinto che loro già pagano per ogni euro, per fare un esempio, circa
l’89% di abbattimento per l’occupazione. Non nascondo che i numeri sono molto
risicati in confronto a qualche anno fa, le persone sono sempre di meno e quelle
che ci sono, hanno sempre più difficoltà a poter pagare, perché Corso Bucci sta
perdendo la sua efficacia nel settore commerciale. Per quanto riguarda Piazzetta
Palombo non mi risulta nessun moroso, tant’è vero che a breve sarà fatto il bando,
a fine di questo mese o all’inizio del prossimo, per cui ho pregato il Presidente
Bucci di portarlo in Commissione per poter fare il bando, però a oggi non c’è alcun
moroso nei confronti dell’Amministrazione. Chi aveva qualche morosità ha pagato
con la dilazione di pagamento e sta pagando ordinariamente il fitto. Per quanto
concerne il mercato coperto di via Benedetto Croce, lì c’è un problema, non di
morosità, ma abbiamo pochi spazi occupati, perché la crisi commerciale non rende
quel mercato appetitoso e sotto, dove si vende il pesce, su quattro disponibilità solo
uno ha il banco della vendita del pesce fresco ed è a posto con i pagamenti e sopra
avevamo da poco inserito una macelleria che non ha morosità, ma che non ha fatto
neanche un mese, ha già mandato la Scia di fine attività, perché non ha nulla a che
vedere col mercato, perché non c’è clientela, quindi sul mercato a via Benedetto
Croce bisogna parlarne in Commissione per prendere provvedimenti, perché è
diventato un’isola nel deserto e quindi è diventato un debito per il Comune tenerlo
aperto senza soluzioni diverse, ma non mi risulta nessuna morosità per quei pochi
che lo occupano. Al mercato coperto di via Monforte c’è qualche morosità che è
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stata reintegrata sempre con la dilazione di pagamento, qualcuno ha fatto
cessazione di attività e non ha pagato il regresso e abbiamo notificato, come
previsto dal regolamento tramite la dottoressa Colella, tutti gli atti per poter
recuperare il credito nei confronti di chi l’ha fatto. Per quanto riguarda l’area
mercatale in occasione del Corpus Domini, come lei ben sa, da regolamento chi
non ha pagato negli anni precedenti l’occupazione che ha fatto, non potrà avere un
nuovo permesso e anticipo anche su questo che quest’anno avremo un sistema
diverso dagli anni precedenti per il pagamento dell’occupazione delle aree del
Corpus Domini: mentre prima si assegnava l’area e si chiedeva il pagamento alla
Struttura, oggi chiediamo, invece, prima il pagamento e poi assegniamo l’area. Se
queste due cose non sono contemporanee, non viene fatta l’assegnazione dell’area.
L’unico problema che secondo me va affrontato è quello del mercato a Via
Monforte, approfitto della sua interrogazione per focalizzare il problema, che pur
avendo diversi spazi liberi non possono essere assegnati per problema igienico
sanitario perché la struttura ha carenze, però per quanto riguarda i pagamenti,
abbiamo tutti i pagamenti sotto controllo e la Struttura, come da report, ha fatto un
lavoro molto certosino. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Assessore. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Ambrosio”.
CONSIGLIERE AMBROSIO:
“Ringrazio l’Assessore per la panoramica sull’interpellanza e sugli argomenti che
erano stati posti con l’interpellanza. Aspetto il report in modo da poterlo valutare e
poi chiederò la cortesia al Presidente della Commissione Commercio Bucci di
portare questo argomento in discussione in modo che sia portato all’attenzione di
tutti i gruppi consiliari sia su tutto quello che lei ha detto e sulle criticità poste con
l’interpellanza, ma soprattutto in modo particolare sulle finalità, sugli obiettivi che
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ci si vuole porre come Amministrazione per quanto riguarda le aree mercatali e in
particolare su tutti i provvedimenti di recupero dei crediti che a me risulta che
siano anche non di bassa entità e vorremmo capire quali azioni sono state
intraprese e con quali risultati. Ringrazio l’Assessore”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Ambrosio”.
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MOZIONE A FIRMA DEI CONSIGLIERI PASCALE, DI BARTOLOMEO,
PILONE,
CANCELLARIO
PER
AVVIARE
LA
PROCEDURA
AMMINISTRATIVA PER L’APPLICAZIONE DI PENALI IN MERITO AL
SERVIZIO SGOMBERO NEVE.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Passiamo alla mozione numero 1 a firma dei Consiglieri Pascale, Di Bartolomeo,
Pilone e Cancellario. <<Tenuto conto che nelle giornate del 30 e 31 dicembre la
città di Campobasso è stata investita da un’ondata di maltempo puntualmente
annunciata da bollettini atmosferici diramati con abbondante anticipo dalle
competenti autorità; vista la delibera di Giunta comunale numero 452 del giorno
11 novembre 2004 con la quale la Giunta del Comune di Campobasso ha affidato il
servizio di sgombero neve alla Società SEA Spa; preso atto delle successive
delibere di Giunta comunale numero 230 del giorno 27 novembre 2014 e numero
273 del giorno 29 dicembre 2014, con le quali la Giunta del Comune di
Campobasso rinnova la concessione del servizio di sgombero neve alla società
SEA Spa per un importo, relativo all’anno 2015, pari a euro 510.233,64 a cui si
aggiungerà l’adeguamento ISTAT al momento della pubblicazione degli indici
ISTAT; verificate le innumerevoli segnalazioni e richieste d’intervento, sia al
Comune che alla stessa Società SEA Spa, affidataria del servizio che hanno
denunciato le strade interamente inondate di neve, il centro storico completamente
abbandonato, le periferie dimenticate, le contrade isolate; riscontrato che, come è
stato evidenziato da più parti, il servizio di sgombero neve effettuato dalla SEA
Spa, partito in ritardo, è stato inefficiente e scarso; letto l’articolo 10 del Capitolato
speciale d’appalto, parte integrante della determina dirigenziale numero 128 del 16
novembre 2004, con il quale si sancisce che l’Amministrazione, a fronte di
33
comprovata inefficienza nella gestione del servizio, ha il potere di richiedere penali
e ha la potestà di risoluzione contrattuale; riscontrato che sono facilmente
documentabili le cause di irregolarità e deficienza sopra descritte sia da
testimonianze dei cittadini, sia da immagini televisive, sia da denunce telefoniche,
che, ancora, da immagini fotografiche; tutto ciò premesso il Consiglio comunale
impegna le competenti strutture amministrative ad avviare la dovuta procedura
amministrativa per l’applicazione di penali così come previsto dall’articolo 10 del
Capitolato speciale d’appalto>>. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pilone.
CONSIGLIERE PILONE:
“Chiedo scusa, ma mi hanno avvisato i colleghi, io non sono il primo firmatario,
che stanno arrivando per quanto riguarda la discussione. Io chiedo se è possibile, è
stata una mia inadempienza, quindi se mi può venire incontro, avere il verbale
della Commissione Lavori Pubblici del giorno 5 o 6 di gennaio perché si è parlato
di questo tema. La signora Albano molto preparata e in gamba sicuramente ce
l’avrà, io non lo riesco a trovare o non mi è stato consegnato, se gentilmente
perché è attinente. Era presente l’Assessore, parlammo proprio della neve, il
Presidente Di Giorgio non c’è e quindi sicuramente c’era a verbale. Molto
probabilmente era l’8 gennaio di quest’anno. Io le chiedo cortesemente,
sicuramente ce l’ha la signora Albano. Io colgo l’occasione nell’illustrare questa
mozione innanzitutto per complimentarmi con il Sindaco per come ha gestito la
scelta della chiusura e dell’apertura delle scuole. Avrei fatto la stessa cosa anche io,
ha fatto bene a chiudere ieri, ha fatto bene a tenere aperte le scuole oggi. Non è
facile gestire questa cosa con le pressioni, le critiche, le strumentalizzazioni che si
hanno, non mi piace giocare a questo gioco, a strumentalizzare le cose. È vero,
quando c’è una situazione di indisponibilità, di difficoltà a gestire il traffico e la
viabilità, bene ha fatto visto che le previsioni… Non voglio citare il caso di New
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York dove si preannunciava una bufera incredibile, hanno messo in allarme, ma poi
non è stato così, però può succedere. Oggi il capo dell’Amministrazione è
chiamato a prendere delle decisioni in virtù di un bollettino sulla temperatura e
sulle previsioni atmosferiche, è il vangelo che ti dice come muoverti, quindi ha
fatto bene, così come ha fatto bene, non è che c’è stata una nevicata eccessiva, a
riaprirle oggi. C’era un problema di ghiaccio, se hanno lavorato, mi risulta che
stanotte hanno lavorato i mezzi, mi complimento per la gestione di questi due
giorni. Cosa diversa, permettetemi, e vorrei tornare alla mozione, di quello che è
successo il 30 e il 31 di dicembre. Le cose non è che hanno molto funzionato per i
giorni del 30 e del 31, la nevicata è stata abbondante e in Commissione lo stesso
Assessore ha riconosciuto delle cose e va dato atto anche all’Assessore Maio che è
qui presente, c’è stato un confronto perché delle cose non hanno funzionato. Nel
momento in cui un’Amministrazione affida ad una società la gestione dello
sgombero neve e questa cosa ci costa anche, è chiaro che vanno regolati i rapporti
con la ,società sia essa in house, sia essa interna, sia essa completamente di
proprietà dell’Amministrazione, ma comunque è un soggetto terzo e vanno messi a
punto questo tipo di discorsi. Va ricordato che qui parliamo di una convenzione, io
ho la determina di contratto a seguito della determina dirigenziale 2839 che risale a
10 anni fa, è del 15 novembre 2004, era la convenzione con la SEA che scadeva a
novembre del 2014. Ebbene io poi chiedo lumi, ma presumo di avere una risposta,
me la sono data, poi la vorrei ascoltare dal Sindaco e dall’Assessore, questa
delibera di rinnovo del capitolato alle stesse condizioni del capitolato d’appalto è
stata fatta il 27 novembre 2014, faccio riferimento alla delibera 230 con la quale si
rinnova la convenzione, il contratto con la SEA per lo sgombero neve per appena
un mese, fino al 31 dicembre 2014. Capite che questo tipo di discorso presumo che
sia un discorso di costi, di denaro, però capite che non faceva proiettare una cosa a
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lunga gittata per l’azienda. Anche qui dovremmo stare attenti, Sindaco, per fare in
modo che seppure un’azienda partecipata, deve avere, con il suo direttore, con il
suo Consiglio di Amministrazione, con i vari responsabili amministrativi, una
lunga proiezione, non può stare a lume di naso, anche perché deve programmare
una gestione dello sgombero neve. Sta di fatto che arriviamo al 29 dicembre, il
giorno prima della nevicata che ha interessato la nostra città con le abbondanti e
esaustive previsioni atmosferiche che dicevano che ci sarebbe stata sul nostro
territorio una nevicata, soltanto il 29 dicembre c’è la delibera di Giunta, la 273, che
va, sempre alle stesse condizioni, a rinnovare il contratto d’appalto con la SEA per
un anno, fino al 31 dicembre 2015, a costi veramente esosi, parliamo di 510 mila
euro e più, a cui si aggiungerà un adeguamento ISTAT al momento della
pubblicazione degli indici ISTAT. Io ricordo, ero presente nel 2004 quando fu fatta
quella prima convenzione, eravamo partiti da 350 mila, siamo arrivati a 510 mila,
io la chiamai la delibera “scorce e tutto”, permettetemi questo termine, perché era
inteso che sia se nevicava sia se non nevicava, comunque gli importi erano quelli,
anche se non faceva un centimetro di neve, ma faceva parte del gestione
complessiva, così se avessimo avuto una stagione con un’abbondante nevicata
anche ripetuta, questo sarebbe stato nel complesso. Io concentrerei l’attenzione
soprattutto nella fase gestionale, ma soprattutto poi nell’applicazione del contratto.
Questa è la seconda mozione che sottoscrivo, un’altra la feci in occasione di una
abbondante nevicata, raccogliemmo 5000 firme in piazza nel 2005 o 2006 e
consegnammo questa cosa. Ci fu una nevicata abbastanza particolare e chiedemmo
bene o male le stesse cose, cioè l’applicazione del contratto. All’articolo 10 del
capitolato speciale di appalto si recita espressamente che nel caso in cui il servizio
non è efficiente e ove si verifichino inadempienze non gravi del concessionario
ovvero qualora questi non provvedi a sanare l’irregolare esecuzione nel termine
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assegnato, l’Amministrazione concedente applicherà una penale variabile da un
minimo di euro 150 ad un massimo di 500 per ogni infrazione documentata
attribuibile a negligenza della società che verrà trattenuta direttamente sui
compensi dovuti dando luogo a processo verbale di notifica scritta e altro. Qual è il
senso? Io per questioni di tempo dovevo documentare anche una serie di danni
materiali, al di là del danno dell’inefficienza del servizio e perciò aspetto il verbale,
perché è iscritto in quel verbale, ma anche i danni materiali. Io vedo marciapiedi
divelti, penso alla rotonda di San Giovannello dove è evidente che una benna
dell’escavatore si è portato avanti il marmo appena fatto con gravi danni, per non
parlare di altre situazioni. Se noi non recuperiamo questo concetto di rapporto tra
l’Amministrazione e l’affidatario del servizio anche in termini di rispetto dei patti,
noi perdiamo poi la gestione. Sindaco, io l’ho vista appena dopo Capodanno a fare
le riunioni con i dirigenti per capire, ma quelle cose andrebbero fatte prima per
pianificare una situazione emergenziale di sgombero della neve e non dopo.
Qualcuno anche dei colleghi di maggioranza in quella fatidica Commissione
avanzava delle proposte che io condivido, così come delle ordinanze nell’invitare i
cittadini, in caso di previsioni, a parcheggiare nei parcheggi condominiali, nelle
autorimesse, nei propri garage, proprio perché sappiamo la configurazione della
nostra città, sappiamo il clima, sappiamo le strade, ma ripeto, non per fare stupida
e demagogica propaganda su queste cose, speculazioni e anche polemica, ma per
risolvere il problema. Io ho apprezzato le scelte, ci tengo a dirlo, fatte in questi due
giorni e anche per come sono state gestite, in realtà grandi nevicate non ci sono
state, però è anche indispensabile recuperare il rapporto. Io faccio l’esempio del
padre di famiglia, perché qualcuno dice: “Ma quelli sono sempre soldi nostri, se
non ce li dai oggi, domani dovrai andare a coprire un bilancio e comunque ce li
dovrai dare dopo, però faccio l’esempio del padre di famiglia: mettiamo che i miei
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figli giocano a pallone in casa e accidentalmente il pallone va a rompere la
lampadina. Una volta glielo dico, la seconda volta glielo dico, la terza volta glielo
dico, la quarta volta dico: “Caro figlio mio, innanzitutto ti rimprovero e la paghetta
che ti do settimanalmente o mensilmente, per questo mese salta”. Sempre soldi
miei sono, sia della lampadina che si è rotta, sia della paghetta che a mio figlio gli
do. Ma perché ho fatto questo esempio? È l’aspetto educativo che voglio
trasmettere a mio figlio di evitargli quella paghetta mensile per impegnarlo a un
senso di responsabilità. Qualcuno mi diceva: “Sempre soldi nostri sono”, è vero,
sempre soldi dell’Amministrazione che è chiamata un domani a sanare il bilancio,
però è anche vero che nel caso si manifesti una disfunzione e questo comporta, al
di là dei danni materiali, una mancata gestione della sicurezza, questo va in capo al
Sindaco e lui non si può addossare tutte le responsabilità: cittadini che chiamano,
disfunzioni nell’apertura, ghiaccio davanti alle scuole, pulizia per le strade
principali per il accesso ai punti sensibili, ospedali, uffici particolari, cioè tutto va
legato a questo tipo di discorso, così come deve finire la prassi di chiamare il
Consigliere, di chiamare l’Assessore: “Vienimi a levare la neve davanti casa”.
Deve finire! L’invito che faccio, e colgo l’occasione di questa mozione, è a un
sistema di controllo e di aiuto. Così come sono d’accordo e sono contro quei
cittadini che pretendono che si vada a pulire la casa fin dentro il bagno di casa
propria o nel suolo privato, ci mancherebbe, quindi fare in modo che anche il
cittadino sia compartecipe della informazione nei confronti della società preposta
con un servizio dove si pubblicizzi dicendo: “Questo è il numero verde da
chiamare per eventuali segnalazioni in caso di emergenza, in caso di difficoltà”, ma
soprattutto per dire che c’è una via dove non ci sono proprio passati, può sfuggire.
Sentivo dalle interviste che il Sindaco faceva in prossimità della nevicata della fine
dell’anno scorso, che dove c’erano delle zone che non venivano trattate, comunque
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c’era l’impegno dell’Amministrazione a dotare i vari spartineve di sistemi di GPS
per essere tra di loro comunicanti per fare in modo anche tempestivamente di
arrivare in quei posti difficili. Il senso che si vuole dare con questa mozione è
quello di recuperare anche un rapporto di serietà con la SEA, è ovvio che è una
partecipata al 100% del Comune di Campobasso, ma è anche ovvio, come in una
buona famiglia si fa bene a rimproverare i figli punendolo per degli errori, è ovvio
nel caso in cui dovessero riscontrarsi gli errori. Non so se il Presidente ha ricevuto
il verbale perché da quella Commissione è venuto fuori, io volevo portare l’atto
documentale comprovante quello che sto dicendo, che qualcosa non ha funzionato,
ma non per criminalizzare nessuno, come gesto di responsabilità. Questo è il senso
della mozione: recuperiamo l’atto e anche il rapporto con i terzi, con le società che
gestiscono,
non
per
scrollarsi
di
dosso
le
responsabilità
proprie
dell’Amministrazione, secondo me per un gesto educativo nei confronti della
gestione della pulizia anche perché sono 500 e passa mila euro che gravano sui
cittadini, sulla collettività, per cui se andiamo ad applicare bene il tipo di contratto,
è cosa buona e giusta. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Pilone. Ha chiesto di intervenire il Sindaco Battista”.
SINDACO BATTISTA:
“Grazie Presidente, grazie Consigliere. Una nevicata non mette mai tutti
d’accordo, nemmeno questa giornata di bel tempo riesce a mettere tutti d’accordo,
considerato che era ampiamente prevista per come possono essere precise le
previsioni atmosferiche, eppure ieri sera c’è stato un gran chiacchierare rispetto
alla necessità di chiudere o tenere aperte le scuole. È ovvio che in occasione della
decisione di tenere chiuse o aperte le scuole ci si muove su un terreno in
movimento, però la considerazione che faccio è che siamo una città a 700 - 800
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metri sul livello del mare, l’economia complessiva di una città – regione non
sopporterebbe nella mentalità delle persone che la città avesse le scuole chiuse in
queste condizioni, ma nella mentalità delle persone, perché se noi siamo
amministratori, dobbiamo tentare anche di dare un indirizzo culturale. Chiudere le
scuole è sostanzialmente una semplice firma, che poi ti fa stare anche tranquillo,
perché poi può succedere molto, compreso il sole, però hai tante scuse da
accampare e quindi trovi tante ragioni, dormi tranquillo, non ci sono problemi,
tenere aperte le scuole, invece, significa assumersi delle responsabilità. Io me le
voglio assumere, considerato sempre che siamo una realtà socio – economica di
800 metri sul livello del mare e da noi, e poi vado anche nel merito della mozione,
le nevicate non sono un evento eccezionale, eccezionale è quando non nevica,
eccezionale è quando noi diciamo: “Quest’anno ha fatto poca neve”. Certo la
nevicata può essere abbondante, meno abbondante, con una presenza di
temperature basse, c’è il vento, non c’è il vento, però si può discutere e si può
ragionare, quindi non metterà mai tutti d’accordo. Tutte le organizzazioni si
muovono per tenere pulito il sistema socio - economico della città e della
provincia. Nella nevicata di Natale e Capodanno, c’è stato un tavolo tecnico che a
più riprese, anche nella stessa giornata si è riunito presso la Prefettura e io
ringrazio il Vicario che in quei giorni ha riunito tutte le istituzioni, perché è stato
un lavoro importante per tenere tutti sulla corda in attenzione, è servito a me per
poter dire alla Provincia, ma con la Provincia si dialoga alla grande, così come con
tutti quanti gli altri: “Attenzione non basta pulire la città di Campobasso, occorre
pulire le strade periferiche che non sono di competenza del Comune”. Si è stretto
un rapporto ulteriormente stretto con i vigili del fuoco, è stato un momento
interessante che io ho inteso ripetere all’interno dell’Amministrazione perché quei
momenti possono contribuire a generare un know how, a generare delle esperienze
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che possono travasarsi sul personale e sulla politica, sono necessarie a prescindere
da quando vengono realizzate, perché il sistema c’è e quel sistema va controllato in
continuazione. Sui tempi di rinnovo: a distanza di un mese l’ulteriore delibera che
poi parte dal primo di gennaio per arrivare al 31 dicembre, è stato un atto
organizzato nei termini in cui poi è stato adottato dalla Giunta dovuto a livello
amministrativo, non altro e né ha creato all’interno della SEA condizioni negative
per organizzarsi nella gestione delle nevicate o della pulizia delle strade o della
raccolta e smaltimento dei rifiuti. Considerato che ci siamo tenuti costantemente in
contatto, li ho rassicurati, ovviamente c’erano dei tempi, ferie del personale, ma
tutti gestiti. Ho rassicurato la SEA e ho detto: “Andiamo avanti, organizzatevi, fate
i contratti”, loro ci hanno detto: “I contratti li abbiamo fatti da parecchio tempo”,
quindi a prescindere da come sarà il voto finale, mi preme dire e fare queste
riflessioni, quindi il giudizio sulle nevicate occorre darlo sulla capacità a tenere
pulite le strade, io preferisco rimetterlo nella facoltà, certo anche dei Consiglieri,
per carità, in termini di contributo per migliorare l’organizzazione, però sembra
che sia la nazionale di calcio, lavoriamo più da tifosi che da persone obiettive in
alcune circostanze. Tutto si può fare meglio, molto si può fare meglio, si può
migliorare, tuttavia non è che sul giudizio di una frazione o di una situazione… Io
ho ricevuto personalmente le congratulazioni da persone non impegnate
direttamente in politica, non farò mai i nomi, però mi dovete credere sulla fiducia,
sulla buona fede e sull’onestà intellettuale,
ho ricevuto le congratulazioni da
persone che non stanno all’interno del centro – sinistra, però hanno espresso un
loro giudizio su come ha operato la SEA nella nevicata precedente. Va bene così?
No, non va bene così, occorre migliorare l’organizzazione che a mio modo di
vedere è ancora molto approssimativa. Non abbiamo il controllo completo della
gestione, non c’è un ammodernamento dei sistemi di controllo dei mezzi. Ve ne
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dico una: partono i mezzi, chi sa dove si fermano, chi sa quanto si fermano, chi sa
se quel mezzo in una contrada incontra una situazione di pericolo, chi sa come
emette il segnale di allarme, chi allerta le strutture per dire: “Sto in pericolo”, si
ribalta un mezzo, chi lo fa? Sono persone che vanno uno per ogni mezzo,
sembrano anche queste delle banalità, ma il territorio della città di Campobasso è
fatto di territorio urbano tranquillo e sicuro, ma è fatto anche di altre realtà. Si ha la
certezza che quei mezzi stanno proprio su quella zona e non vanno fuori zona?
Non c’è e non c’è stata, perché c’è nuova tecnologia che deve essere utilizzata.
Atteso che ritengo che quel periodo è stato gestito al meglio, è stato gestito bene
dalla SEA, tutto si può fare meglio e che comunque nel corso degli incontri è
venuta fuori la necessità di adottare dei provvedimenti e l’Assessore entro il 30 di
giugno si è impegnato a lavorarci e a fare approvare tutti gli atti consequenziali,
ovviamente attraverso un coinvolgimento puntuale delle Commissioni, alcune cose
occorre metterle a punto. Passaggio indietro: non è possibile che ognuno si attrezzi
a chiamare la SEA o gli operatori, non lo fanno. Ho dato delle indicazioni, ci si
muove attraverso dei canali di assoluta trasparenza. Non si va su chiamata del
singolo Consigliere o del singolo Assessore, si va con una organizzazione e se
possibile le registrate pure. A me personalmente è capitato in tre occasioni di
ricevere telefonate di richiesta di pulizia della neve, l’ultima, tanto per dirla, a via
Monte San Gabriele o via Pasubio, mi sono recato sul posto, la strada l’ho vista da
lontano era pulita. Ho chiamato la persona interessata, ho detto: “È pulita”, “No,
Sindaco, che cosa dici?”, “Aspetta, io l’ho vista da lontano, fammi ritornare sul
posto”. Sono ritornato sul posto, mi sono fermato a metà della strada, la strada era
pulita, eppure la persona insisteva, per dire quando… Non significa che tutte le
richieste sono così come le sto descrivendo io, ci sono richieste pertinenti e
puntuali e rispetto a questo la SEA si deve organizzare con un URP, si deve
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organizzare con una carta di servizi per dire: “Io ho assunto un impegno nei
confronti dell’Amministrazione comunale, evado la telefonata che mi dovrà essere
inviata attraverso un atto o attraverso un sistema anche fotografico, certificato”.
Non si deve rispondere a telefonate anonime, occorre trovare un sistema di questo
tipo, il cittadino mi chiama, riscontro chi è, dove sta, perché quel cittadino si deve
assumere la responsabilità della telefonata che è stata inoltrata in emergenza,
magari fotografica e ci si muove entro un lasso di tempo, dire al cittadino: “Entro
questo tempo sarò presente sul posto con un mezzo”, perché una segnalazione
sbagliata, comporta che un mezzo brucia almeno tre quarti d’ora per andare su
quella strada e se la segnalazione è fasulla, è falsa, si perdono tre quarti d’ora di un
mezzo che non solo perdiamo del tempo in termini assoluti e sapete quanto è
prezioso, ma in modo particolare lascia le attività altrove per spostarsi su una zona
dove non ce n’è bisogno, quindi occorre che ci sia un URP controllato con un
sistema sicuro, con segnalazioni che devono essere erogate con un sistema, occorre
una carta di servizi, occorre farla, è necessario dare degli indirizzi chiari oltre che
alla SEA alla città. Io ho ripreso la vecchia ordinanza dell’anno passato e l’ho
rifatta tale e quale, ma sono necessarie delle integrazioni, discutiamone in
Commissione. Proviamo a capire in determinate condizioni atmosferiche non di
pochi centimetri di neve, ma di molta neve, cosa deve fare l’Amministrazione,
cosa deve fare la SEA, cosa devono fare tutte le forze dell’ordine, le istituzioni e
cosa eventualmente devono fare o non devono fare i cittadini, con chiarezza
affinché le segnalazioni che vengono inoltrate, possano essere circostanziate e
frutto di indicazioni chiare da parte dell’Amministrazione. Ripeto ancora una volta,
l’Assessore si è impegnato a portare tutto il progetto a chiusura entro il 30 di
giugno. Esiste poi il capitolo dei controlli, atavico, i controlli che vengono
realizzati, capite che anche questa è una storia soggettiva, il controllo è strada
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pulita/strada sporca, dipende che scarpe hai, però anche su questo ci si può
intendere e capire se diventa una speculazione politica non subito oppure è una
segnalazione sana e di buon senso se ci sono pochi centimetri o molti centimetri di
ghiaccio o di neve. Dire che dobbiamo pulire almeno un marciapiede per ogni
strada, insomma dobbiamo dare delle indicazioni in cui noi ci assumiamo
responsabilità precise. Dicevo i controlli, i controlli rispetto ai danni che vengono
cagionati dagli operatori sui mezzi: occorre che gli operatori sui mezzi si assumano
anche loro delle responsabilità, perché non vanno a lavorare per senza niente,
vanno a lavorare in cambio di un compenso e devono fare delle operazioni di
ricognizione quando c’è il sole sulle strade, sui tratti che devono pulire in modo da
potersi organizzare quando c’è neve non e si vedono più i marciapiedi, non si
vedono le strade, non si vedono i cordoli, non si vedono i muretti, non si vedono le
siepi. Sono azioni che devono fare e devono essere messe sotto contratto: si paga
un’ora in più ad agosto, dico a agosto e un’altra settembre per quelli che vogliono
mettersi sotto contratto con noi e quelle due ore devono servire a fare
un’operazione di ricognizione. Non mi sembra una cosa strana, certo non le
possiamo caricare sull’operatore, però gli si paga l’ora, le due ore o quello che
deve servire, ovviamente deve essere tutto certificato, deve essere messo tutto sotto
contratto e a quel punto dopo si assumono delle responsabilità loro e le
assicurazioni, altro capitolo sul quale si è discusso ed è quello che introducevo
all’inizio: chi li controlla? Come li controlliamo? Come facciamo a sapere dove
stanno? Oramai i dispositivi satellitari, GPS o altri dispositivi sono a disposizione
di tutti. Il semplice telefonino già potrebbe bastare a realizzare una ricognizione, a
sapere dove sta il mezzo, però un sistema dedicato e se ce ne sono tantissimi,
veramente tantissimi, può essere acquistato anche a pochi soldi, con possibilità di
capire attimo per attimo i mezzi dove stanno attraverso i segnalatori ottici che
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possono essere rilevati da un monitor, capire la velocità con la quale operano,
capire se stanno fermi, a che ora hanno iniziato, a che ora termina il lavoro, le
eventuali soste che ci sono. Ci sono una serie di dati che noi potremmo avere e non
mi risulta che questo sia un sistema oneroso di dotazione di tecnologia
indispensabile per avere una sorta di cabina di regia per controllare il territorio. In
questo modo possiamo capire ogni quanto tempo passa un mezzo su una strada e
capire se la strada affianco c’è un altro mezzo perché una strada è pulita e l’altra no
in identiche condizioni di nevicate. Questi sono tutti dati che ci potrebbero
consentire di crescere rispetto a questo problema. Certo i risultati non li vedremo in
termini concreti, perché c’è sempre una alea di contingenza, c’è una soggettività
che viene esercitata, per me è poca, per te è tanta neve. Consigliere Pascale so che
ti sei spaventato, a ragione, però penso che occorra intanto riorganizzarsi, lo stiamo
facendo, sulle nevicate stiamo avendo un’ottima risposta da parte della SEA, certo
dobbiamo risolvere meglio e ci metto io l’accento sul centro storico nella gestione
dei luoghi dove i mezzi non possono andare. Consigliere Pilone, per me è
l’occasione per fare riflessioni ad alta voce nei vostri confronti: diverso è il
capitolo sale, ghiaccio che va usato con equilibrio, come tutte le cose buone, anche
i cibi, vanno usate con equilibrio. Se ne butti tanto e non ci sono le temperature
adatte, non fa effetto e inquina, non è che il sale non provoca niente, va sui
marciapiedi e scompone i marciapiedi, brucia l’asfalto, occorre un equilibrio, ma
anche l’equilibrio è soggettivo, non c’è un equilibrio per tutti. Sui marciapiedi,
penso abbiate già iniziato una riflessione in Commissione, è nostra intenzione
risistemare i marciapiedi in progress facendo un piano di investimento per ogni
anno soprattutto per quelli centrali, occorre probabilmente rimuovere la mattonella
di catrame e metterci delle mattonelle, delle piastrelle adatte anche a farci passare i
mezzi sopra, perché non avremo in futuro soprattutto la possibilità di togliere la
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neve a mano, occorre farci passare i mezzi. Occorre utilizzare piastrelle di un
determinato spessore, affinché il mezzo ci possa camminare sopra e soprattutto per
sanare le fughe, malta che resista sia al ghiaccio, anche questa è una cultura che
noi non abbiamo mai realizzato, ma anche al sale. Sono tutti argomenti che io ho
avuto modo di discutere nei tavoli con l’Assessore, con la maggioranza dovremo
andare a discutere di queste cose, c’è un insieme di questioni che occorre
verificare, che occorre risolvere, a cui occorre mettere mano. Stiamo intervenendo
in questa direzione, pensiamo di avere le idee abbastanza chiare, ma il dibattito
nelle Commissioni e il dibattito di oggi sicuramente potrà contribuire ulteriormente
a farci capire cosa dobbiamo fare tutti insieme, maggioranza e opposizione, non
per coinvolgervi in qualcosa, però il vostro punto di vista, il punto di vista della
mia maggioranza, della mia opposizione è un punto di vista importante, cruciale,
nodale, così come, Consigliere Pilone solo questo dico rispetto alle Conferenze di
Servizio, è importante l’esperienza che riescono a portare i Dirigenti, è importante
l’esperienza che mi riesce a trasferire la SEA per le difficoltà che loro incontrano,
ce le segnalano, vediamo se sono comprensibili oppure no, per farne mutuare
indirizzi che dobbiamo poi realizzare. Gli incontri in Prefettura sono stati
importanti per capire se noi eravamo proprio bravi bravi o solo bravi, rispetto alle
difficoltà che incontravano gli altri, però rispetto alle indicazioni che ci hanno dato
per esempio i Vigili del Fuoco che in un momento di minore operatività, perché
sono calate le richieste al 115, hanno sollecitato l’Amministrazione a segnalare,
cosa che abbiamo fatto, l’eventuale presenza di stalattiti sulle gronde perché ci
hanno detto: “Se le segnalate da subito, noi interveniamo prima che il fenomeno
diventa pesante e ingestibile, considerato che in queste ore, nelle prossime ore non
dovremmo avere chiamate”. Ovvio che quando hanno avuto la chiamata di
emergenza si sono mossi, però hanno potuto anticipare il fenomeno
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pericolosissimo delle stalattiti. Quindi servono questi incontri e io ho cercato di
non farli cadere nel vuoto”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Sindaco. Ha chiesto di intervenire il Consigliere D’Anchise”.
CONSIGLIERE D’ANCHISE:
“Chiedo scusa per l’abbigliamento, ma io oggi ero andato a lavorare, avevo
dimenticato che c’era il Consiglio Comunale. Consigliere Pilone, hai fatto un
esempio del figlio che ti rompe la lampadina, non è male, ma vorrei modificarlo.
La SEA per questa Amministrazione è un figlio che ha una famiglia, delle bocche
da sfamare e che non ha lavoro, quindi anche se mi rompe la lampadina, io la
paghetta gliela devo dare, perché è la nostra, è tutta nostra, è partecipata al 100%.
La SEA è la nostra multiservice, è quella società che ci fa tutti quei servizi, è la
società che deve dare lustro a questa Amministrazione, certo va aggiustata, va
migliorata. Il tema Consigliere Pilone sai quale è? Riguarda i vertici, cioè quegli
uomini che la politica ha messo lì perché facessero funzionare la SEA e non hanno
mai fatto bene, questo va detto, dall’inizio, da quando la SEA è nata. Quindi parlo
anche di persone nominate dalla mia parte politica, ci mancherebbe. Solo in un
caso, lo ricordavo ieri sera in maggioranza, si capì qualcosa, quando furono
nominati tre che non percepivano nessuna indennità. In un momento di crisi di
questa Società, il Sindaco Di Fabio chiese a tre persone di tirare un po’ le somme
dell’attività della SEA fino a quel momento, perché si potesse avere maggiore
chiarezza su quell’operato. Solo in quel caso, questi tre ragazzi hanno fatto
qualcosa, ci hanno portato le loro relazioni e noi abbiamo capito qualcosa in più.
Per il resto, i vertici non ci hanno mai capito niente. Tutti, invece, sappiamo che ci
hanno capito e non l’hanno fatta funzionare. Tutti sappiamo che la politica ha
sbagliato nell’approccio con la SEA, perché quella SEA è stata sempre un
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carrozzone con fini puramente elettoralistici. Abbiamo l’obbligo oggi, con questa
Amministrazione, fatta da persone migliori, se mi consentite, di aggiustare quella
macchina, che è una macchina preziosissima e importantissima per questa
Amministrazione. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA :
“Grazie Consigliere D’Anchise. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pascale”.
CONSIGLIERE PASCALE:
“Grazie Presidente. Sindaco, Le chiedo scusa per il ritardo, volevo discutere
all’inizio la mozione, infatti non ho ascoltato la prima parte del suo intervento,
però poi dalla seconda parte mi sembra di aver capito che va sulla stessa linea
dell’Assessore Maio quando dice che il piano neve ha funzionato al 90 – 95%. Non
mi sono messo paura, perché io ho vissuto la vera nevicata che è stata quella del
2012. Quella è stata la vera nevicata che ha messo in ginocchio la città, è stato un
evento eccezionale che ha dovuto richiedere lo stato di calamità alla Regione
Molise, che tramite la Protezione Civile ha dovuto fare gli interventi e su questa
fase ormai già vissuta, Sindaco con l’Assessore Maio avete fatto politica, a suo
tempo avete presentato diverse interrogazioni e mozioni sul caso, quindi sono
ragionamenti di cui abbiamo ampiamente discusso nel corso degli anni. Io
apprezzo le buone intenzioni, faremo, diremo, voteremo, creeremo un organo di
controllo e quant’altro, però non dobbiamo dimenticare che la SEA, anche essendo
al 100% una partecipata del Comune, ha un affidamento di circa 500 mila euro.
Quindi in relazione a questo, se verifichiamo che non c’è stata questa nevicata o
meglio è stato un evento che è stato ampiamente diffuso dai bollettini
meteorologici, era un qualcosa che già si sapeva che in quella giornata avrebbe
nevicato, ma la cosa grave su cui voglio incentrare un attimo l’oggetto della
mozione, al di là delle tantissime richieste per quanto riguarda le strade inondate di
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neve, il centro storico completamente abbandonato, le periferie dimenticate, le
contrade isolate e quant’altro, non dobbiamo dimenticare che quello è stato un
giorno in cui il giorno successivo era fine anno, quindi abbiamo arrecato una serie
di problemi, ma seri dal punto di vista economico a tutte le attività commerciali. Si
sono disdetti tutti i veglioni, sono state chiuse tutte le discoteche, la città il 31
dicembre è stata spenta. E’ qui che si solleva la responsabilità, la responsabilità di
un Comune che non ha effettuato attività di controllo, di una SEA che ha operato in
modo totalmente scoordinato, non preventivo, non ci sono state macchine
spargisale il 29, nemmeno il 30, i mezzi sono usciti in ritardo, in modo confuso,
senza un’azione di coordinamento e credo, Assessore Maio, mi rivolgo a lei che ha
preso tutti questi impegni per il 30 giugno quando inizia l’estate, penso che un
piano neve va sviluppato prima di tutto conoscendo e avendo di fronte a sé una
cartina della città, avendo ben chiare le situazioni critiche che si vanno a sviluppare
all’interno di alcune contrade abbandonate, di un centro storico dove non c’è stato
nessun tipo di intervento. Dalla cartina della città scaturisce l’azione di
coordinamento e successivamente c’è l’azione di controllo. Io non so se bastano
500 mila euro per svolgere un’azione di controllo, per creare un team che coordini
l’attività di tutti questi automezzi. Non possiamo accettare oggi di sentirci dire:
“Non sappiamo i mezzi dove stanno, non sappiamo se camminano, non sappiamo
se lavorano”, però sappiamo che fondamentalmente hanno creato un sacco di
danni, perché anche nello sgombero neve, se non c’è professionalità succede che
all’indomani ci troviamo tutti i marciapiedi rovinati, tutte opere che erano state
cantierate e realizzate, su alcune zone nuove della città, oggi dobbiamo rimetterci
mano. Quindi non è solo il semplice richiamo dei cittadini a cui lascio giudicare,
perché io non so questi attestati di stima da quale parte della città sono arrivati,
però credo che c’è stata un’inefficienza totale. Questo è stato rilevato. Questo
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sicuramente è d’auspicio per migliorare, sicuramente si può migliorare, però non
possiamo accettare che a fine anno chiudiamo la città, spegniamo le luci,
chiudiamo le attività commerciali, non svolgiamo i veglioni, tutte le famiglie
hanno disdetto e il giorno dopo non è successo niente, troviamo l’Assessore che
esce fuori e dice che al 95% ha funzionato. Questo è quello che non possiamo
accettare. Credo che la penale, per quanto riguarda la mozione che avvia la
procedura di applicazioni di penali come previsto dall’articolo 10 del Capitolato
Speciale d’Appalto, è solo ed esclusivamente un segnale politico, però neanche
con il 10% penso si può
riparare ai danni di queste attività che nell’ultimo
dell’anno e a Capodanno fanno una buona parte di reddito perlomeno per ripartire
l’anno nuovo con una situazione migliore. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Pascale. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Durante”.
CONSIGLIERE DURANTE:
“Grazie Presidente. Io ho avuto modo già di esprimermi su questo argomento,
credo in una scorsa seduta di Commissione e vorrei che l’impostazione che dà il
Consigliere Pascale, che peraltro è legittima sotto il punto di vista della figura
imprenditoriale, fosse scremata dalla necessità di dover insinuare la polemica sul
fatto che un’Amministrazione lasci chiuse le attività, perché questo non è un
comportamento corretto e onesto. Proprio perché la matrice dell’imprenditore è
quella che ci fa fare i calcoli sull’analisi costi–benefici rispetto anche all’apertura
del ristorante per una sera, su un fenomeno di precipitazione nevosa che non ha
visto solo la città di Campobasso interessata, ma l’intero territorio regionale e
quindi con l’oggettiva difficoltà a raggiungere la città di Campobasso da parte di
una moltitudine di utenti che venivano da altri Comuni, molte imprese hanno fatto
i loro calcoli e hanno deciso di non mettere in moto la macchina che produce costi
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sopportando eventualmente quelli già sostenuti e facendosi dei calcoli. Questo
abbiamo fatto noi con le nostre attività commerciali, dico noi nel senso io, soci ed
altro, ma non voglio sovrapporre il mio ruolo a quello di amministratore, lo dico
semplicemente perché sarebbe sbagliato fare questo e ripeto, visto che oggi
l’atteggiamento nei confronti delle Amministrazioni da parte del singolo cittadino,
delle organizzazioni, confederazioni, anche associazioni non convenzionali, è
quello di forte aggressività perché lo è, basti vedere quello che accade sui social
media nella proposizione, e l’affronto tra un attimo questa cosa, di singole notizie e
nell’accelerazione che queste notizie hanno con dei commenti che diventano delle
verità assolute e provocano dei conflitti. Dico questo, perché se vi fosse stata una
possibilità da parte di una confederazione di proporre un’azione nei confronti
dell’Amministrazione in termini di responsabilità, guardate che non se lo sarebbe
fatta scappare nessuno la possibilità, quindi io sono critico nei confronti
dell’Amministrazione non Di Bartolomeo o Battista, sono critico nei confronti del
mio ruolo di amministratore, nel senso che dobbiamo cercare di dare sempre di
più. Oggettivamente, però, arrivo a un punto e quindi non posso attribuire al
Sindaco di Bartolomeo il problema del metro e mezzo di neve del 2 febbraio del
2012, sul quale peraltro ci siamo confrontati molto. Prendendo spunto da questa
cosa, dico che oggi è una giornata assolutamente impossibile per la vita biologica
sul pianeta Campobasso, mi pare che tutti possano notare che oggi è una giornata
di tregenda atmosferica, personale, cioè ci vogliono i ramponi per uscire di casa,
la gente ha bisogno di mezzi scafeggiati, scendono dalle colline di Colle delle Api
bardati da extraterrestri. Signori miei, il fatto che noi destiniamo la nostra attività
di pensiero al confronto telematico, dove, ripeto, ognuno scrive la sua verità e
resta immanente per sempre alla ricerca di… secondo l’opinione pubblica oggi, il
Sindaco è un delinquente, perché ha fatto rischiare la gente di rompersi le gambe e
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fidatevi che se qualcuno oggi dovesse prendere una storta, fa la denuncia al
Sindaco o all’Amministrazione, cosa che normalmente non farebbe se va a giocare
a calcetto allo Sturzo, quindi siamo in una specie di caleidoscopio per il quale le
cose prendono una forma molto, molto diversa dalla realtà dei fatti e scontiamo in
parte quella conflittualità che questa esacerbazione dei temi, “io penso che una
cosa sia rossa, no brutto bastardo, è verde perché l’ho detto io…” e questo diventa
un tema, è un tema di comunicazione, è un tema di rapporti sociali, è un tema di
confronto che oggettivamente secondo me va in via di decadimento, però lo
lasciamo perdere. Il punto nodale qual è? E io sono convinto che questo tipo di
mozione, benché durissima negli esiti, perché chiede l’applicazione di quanto
disposto dall’articolo 10 in termini di sanzioni e penali nei confronti della Società
partecipata, non è uno zuccherino, è evidente che è una cosa seria. Io non mi sento
oggi di dire: “Applichiamo l’articolo 10 nelle more”, nelle more di una verifica ed
il Sindaco mi pare che abbia già disposto tutte le attività di verifica sugli eventuali
disservizi, ma vi ricordo che molti di quelli sono ripresi dalla rete in maniera
soggettiva, non oggettiva e quindi hanno il valore di massa che gli ha dato la
singola persona. Quindi è evidente che la nostra società, che io personalmente mi
auguro in futuro possa essere responsabilizzata di ulteriori servizi, perché diventi
davvero quella Società Multiservizi di cui parlava qualcuno che mi ha preceduto, il
quale si è anche scusato dell’abbigliamento. Io forse non l’ho mai fatto, però visto
che ho l’uniforme, preferirei non dovermi scusare per il mio abbigliamento di oggi,
magari la prossima volta mi metto giacca e cravatta anch’io se può
fare la
differenza. Nell’ottica di avere davvero una Società Municipalizzata Multiservizi a
struttura anche più ampia, è quello che io mi augurerei, ne abbiamo parlato anche
negli scorsi anni ed è una proposta che secondo me il Sindaco guarderà con grande
attenzione per il futuro perché è quella la strada, oggi c’è da fare una verifica, una
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verifica fattuale degli eventuali disservizi, di eventuali responsabilità se ci sono,
non ne sono a conoscenza direttamente, ma credo che questa attività preliminare
vada fatta e che poi se ne risponda. Mi sembra che il Sindaco Battista abbia
argomentato, anche in via progettuale, su una serie di iniziative da mettere in
campo proprio per avere un rapporto nel controllo, nella gestione, molto più stretto
tra Amministrazione e Società partecipata. Io me lo auguro veramente, perché
molte volte succedono le cose e la colpa non è di nessuno. Questo succede troppo
spesso nell’Amministrazione e non è una cosa che mi piace particolarmente, però
faccio fede sulle parole del Sindaco e sono convinto che in futuro la situazione
possa migliorare. Devo, però, avere sempre la verifica di quello che è successo,
perché oggettivamente io non credo che ci siano stati più disagi di quelli
amplificati dalle singole posizioni, dai singoli soggetti. Vi ringrazio e scusatemi se
mi sono dilungato”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Durante. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Praitano”.
CONSIGLIERE PRAITANO:
“Grazie. Buongiorno a tutti. Rispetto a quello che è richiesto all’interno della
mozione, io voglio un po’ ridimensionare tutto il ragionamento che è stato fatto
anche dal Sindaco e dagli altri Consiglieri che sono intervenuti, nel senso che si è
parlato del piano neve in generale quando qui c’è una richiesta ben specifica e
riguarda tra l’altro il rispetto di una norma. E’ vero sì che è un fatto politico, ma di
fatto sembra assurdo che il Consiglio debba richiamare il rispetto di una norma.
Diventa politico nel momento in cui dall’altra parte si pongono un po’ le mani
avanti per dire: “Ma è il caso o meno di applicare la norma?”. E’ vero che le
verifiche devono essere fatte, questo è indiscutibile, certo non possiamo attenerci a
segnalazioni su facebook o a fotografie slegate dal contesto. E’ chiaro che bisogna
53
fare delle verifiche e oggettivamente verificare se ci sono dei problemi di
inefficienza, se ci sono dei danni alla città, ciò non toglie che comunque la
mozione dice: “Nel momento in cui si è verificato che ci sono state effettivamente
delle inefficienze, che ci sono stati effettivamente dei danni, si possa agire come
previsto dal contratto”. Mi sembra anche difficile da non votare questa mozione,
perché di fatto diremmo che non siamo d’accordo sul fatto di applicare una norma
che è prevista da contratto. Quindi, al di là di ogni ragionamento che sta a monte e
che in parte condivido, c’è questa parte in cui il voto di fatto si esprime per andare
ad applicare una norma. Questo è il punto. Con questo anticipo quello che sarà il
nostro voto che non può che essere positivo al riguardo. Alcune precisazioni
riguardo a quanto è stato detto poc’anzi dai Consiglieri che mi hanno preceduto, va
nella direzione di responsabilizzare ogni cittadino, dall’Amministrazione al
cittadino che vive la città, il cittadino comune e addirittura noi auspichiamo degli
interventi più coraggiosi da parte dell’Amministrazione, affinché coinvolga i
cittadini nel piano neve. Abbiamo osservato quella che è la situazione in tutta Italia
riguardo a situazioni simili, come Parma per esempio che l’Assessore ricordava.
Effettivamente è difficile poter affrontare le difficoltà in ogni singolo angolo della
città. Quello che deve fare un piano neve è di mettere in condizioni di diminuire al
minimo le difficoltà per vivere la città e per questo motivo noi riteniamo che sia
opportuno che tutte le Amministrazioni intervengano anche nei confronti dei
cittadini stessi, magari con delle ordinanze magari rivolte ai commercianti affinché
puliscano il loro metro quadrato di fronte alle loro attività commerciali, osare un
po’ di più perché si ottenga il risultato finale. Questo, però, non a discolpa di danni
evidenti, sono sotto gli occhi di tutti, che possiamo riscontrare sicuramente sui
marciapiedi, ma anche sui cordoli, quello che è lo scenario una volta che la neve va
via, è sotto gli occhi di tutti e purtroppo rimane nelle stesse condizioni per molti
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anni a venire. Quindi se riuscire a sensibilizzare, a responsabilizzare la SEA può
servire per riuscire a ottenere minor danni, così che l’Amministrazione non debba
spendere, oltre ai 510 mila euro, anche ulteriori soldi per mettere a posto la città, io
penso che sia condivisibile, oltre che doveroso votare questa mozione. La
responsabilizzazione non può andare solo nei confronti della SEA, ma deve essere
diretta verso tutti i cittadini. Al di là di ogni tipo di discorso che è stato fatto
riguardo a quelle che sono le buone intenzioni, cominciamo a lavorare su quello
che è esistente, cioè siamo consapevoli del fatto che la città in molte parti è
devastata da un’operatività sicuramente non qualificata, comunque non
professionale da parte di molti operatori? Ci rendiamo conto che, effettivamente, ci
sono molte zone della città che sono devastate dai mezzi che sono intervenuti nel
piano neve? In questo caso il fine non giustifica i mezzi, cioè in questo caso il
lavoro deve essere fatto in maniera professionale e quindi nel momento in cui ci
sono dei danni, bisogna operare affinché questi danni vengano riparati e il costo
non può sempre ricadere sui cittadini, a prescindere dal fatto che la SEA comunque
è in house al 100%. Fondamentalmente qui è un cane che si morde la coda, però è
necessario che si responsabilizzi al massimo anche l’operatore perché è vero che,
di fatto, è un dipendente comunale, ma è altrettanto vero che nel momento in cui
gli venga addebitato un danno, si riconosce un’inefficienza e magari vedendosi
anche a rischio il posto di lavoro, la prossima volta prima di agire in maniera
spropositata, comunque senza le accortezze necessarie, ci pensa due volte. Questo
è il senso, cioè l’indirizzo politico che si vuole dare con questa mozione, se ho
colto bene quello che il resto della minoranza voleva porre, è cercare di
responsabilizzare tutti per fare un servizio efficiente, professionale e non che ci
costi ulteriormente nei periodi successivi. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
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“Grazie Consigliere Praitano. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Pilone”.
CONSIGLIERE PILONE:
“Soltanto per ribadire, è stato utile l’intervento del Consigliere Durante, che era
assente nel mio primo intervento dove ho citato le parole e adesso sto vedendo il
verbale. Io sono stato chiaro quando ho introdotto la mozione, il senso di questa
mozione è quella di recuperare evitando di fare demagogia e populismo, ho citato
proprio nell’intervento l’esempio che faceva il Consigliere Durante in
Commissione, era l’8 di Gennaio, quando spesso anche i cittadini, e non mi piace
entrare nella polemica, nella demagogia, pretendono chissà che cosa, che la neve la
si vada a pulire dentro casa, non è questo, ci mancherebbe, io sono contro e ho
ribadito anche che ho condiviso in questa occasione la scelta fatta dal Sindaco di
Campobasso, sia nella giornata di ieri che nella giornata di oggi e mi complimento
per questo. Io ritorno però a quella data, al 30 e al 31, prima da un punto di vista di
approccio politico sull’argomento, perché non è possibile che si fa una proroga il
29 e se il 29 dicembre non veniva fatta la delibera di Giunta, i mezzi della SEA il
giorno dopo che ha nevicato stavano fermi. Non è possibile! Questo è il concetto.
La delibera del rinnovo è stata fatta il 29 dicembre, signori cari, perché ve l’ha
detto il colonnello Bernacca, la buonanima, domani nevica e bisogna rinnovare la
convenzione. Questo è l’aspetto politico sul quale mi soffermo e non ho avuto
risposta sul fatto che solo un mese prima, quando è scaduto il decennale con la
SEA, dal 2004 al 2014, solo un mese prima, oltretutto a tempi scaduti, è stato fatto
un rinnovo con la SEA per un mese e mezzo fino al 31 dicembre. E come si gestiva
poi? È stata fatta poi il 29 dicembre l’ulteriore proroga per tutto il 2015. Questo è
l’aspetto politico. Il secondo aspetto è quello concreto e lo ribadisco: è vero collega
D’Anchise che è nostra figlia la SEA e sappiamo bene che non erano questi i
presupposti, la SEA è nata e ho vissuto tutto il parto, permettetemi questo termine,
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della nascita della SEA, la SEA doveva essere una Società completamente esterna.
Nella filosofia del centro-sinistra nel 2002-2003, quando si iniziò a concepire
questo progetto, il braccio armato della gestione dei rifiuti e quindi di tutti i lavori
pubblici, era la SEA e il braccio armato delle Politiche Sociali doveva essere
l’istituzione dei Servizi Sociali. Questa era la filosofia, me lo puoi confermare,
dell’impianto dell’Amministrazione Massa e successivamente Di Fabio. Venuto
meno il discorso sull’istituzione dei Servizi Sociali per una serie di vicissitudini e
anche per una legge regionale che ha individuato, invece, una strategia con il piano
sociale, penso che il Sindaco me lo confermi visto che in prima persona ha gestito
queste cose, invece per la SEA l’obiettivo era quello di esternalizzare i servizi. La
società in una fase di start up doveva essere completamente a capitale privato,
all’inizio, spero di non sbagliare le cifre, il 66% del Comune di Campobasso, il
restante 34% di Sviluppo Italia. Successivamente, adesso non ricordo le quote,
l’obiettivo, cioè la fase, il business plain dell’azienda che studiai, leggemmo in
Commissione approfondendo la questione, doveva portare alla vendita delle quote
del Comune e passare all’esterno. Così non è stato, il Comune è stato costretto
dopo anni, con perdite, e va dato atto all’Amministrazione… Vedete io pensavo
fino al 2009 che la SEA non si risollevasse mai, anche dopo la ricapitalizzazione e
l’acquisto delle quote societarie all’interno dell’Amministrazione comunale io ho
detto: “Questa non andrà mai”, nonostante una ricapitalizzazione fatta da
Iacobucci, penso 2 milioni di euro per ricapitalizzare, i locali erano dei parcheggi
sotterranei. Così come una modifica che io presentai, e qualcuna passò, allo Statuto
della SEA per farla diventare una Multiservice del Comune di Campobasso e
all’epoca il Direttore Generale Antonio Iacobucci vagliava questi emendamenti e
fece lui il nuovo Statuto. Io presentai 73 emendamenti allo Statuto della SEA,
parecchi furono bocciati, qualcuno passò, ma l’idea era questa. E’ diventata nostra,
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ma la dobbiamo concepire come un’azienda terza del Comune e se sbaglia deve
pagare, ripeto il senso della mozione è un segnale politico che va dato, cioè di atto
di indirizzo che va dato a una Società terza che oltre tutto avanza dei crediti, mi
risulta, e me lo confermeranno, che in termini di liquidità avanza qualcosina, ma
rientra nella normalità, nel rapporto con l’Amministrazione, ma questo è il senso,
non vuole essere né criminalizzare nessuno, ma se c’è stata un’inadempienza, cari
colleghi, una volta per tutte, va dato quel segnale. A mio avviso va dato tra
l’Amministrazione e non tanto chi opera, ma il management dell’Azienda, ma non
per minacciare, ma per un segnale politico affinché la prossima volta si possa agire
meglio e questo attraverso un piano. Il Sindaco diceva che gli operatori girano da
soli sul mezzo, però questa non è competenza nostra, Sindaco. Se leggete la
mozione, il senso della mozione è quello in un certo senso di andare a sgravare
l’Amministrazione di responsabilità, io vi sto dando un aiuto, sgravare
l’Amministrazione per, invece, dare a chi percepisce 510 mila euro l’anno, se
nevica o se non nevica, quindi con i rischi e con i vantaggi di questo tipo di
contratto, ma permettete dare un segnale a questi? E’ competenza della SEA, se
l’operatore non sta là e sta al bar a bere l’aperitivo, non lo voglio dire, l’ho detto,
ma non lo voglio dire, o se sta in una contrada e invece il funzionario l’ha inviato
in un’altra contrada e si è andato a “buscare” la 10 euro perché è stato chiamato,
ma non lo voglio dire, questa non è competenza nostra, è la gestione della SEA che
deve controllare e vigilare su questo tipo di discorso. Noi stiamo fuori, perché noi
paghiamo, altrimenti ce lo prendiamo noi il servizio e facciamo come si faceva una
volta, c’era il buon Iannaccone che gestiva il servizio anni addietro. Lo gestiamo
noi, ma se io ti pago, tu mi devi fare il servizio, perché non ci posso mettere la
faccia. I cittadini chiamano me Amministrazione e dobbiamo avere questo
rapporto, tu me lo devi fare bene, non mi devi fare danni e se fai danni li paghi,
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ma non lo dico io, lo dice questo capitolato, che è di 11 anni fa e che nell’ultima
delibera del 29 dicembre resta in piedi. Vi chiedo di applicare quello che voi avete
scritto. Se ci sono danni e i danni ci sono, adesso mi è stato dato il verbale della
Commissione… Columbro dice: “L’improvvisazione della gestione del servizio
neve che si protrae da almeno un decennio, secondo me è dovuto al fatto che
l’Ente Comune paga…”. Sto leggendo, ma sono cose che ci siamo detti e che
condivido. E’ il verbale dell’8, perché lo ricordavo, mi mancava che bene o male
tutta la Commissione aveva denunciato una carenza del servizio in quelle fasi.
Questa è l’unica via d’uscita, io non voglio sentire più i cittadini, perché un domani
la mozione l’abbiamo fatta, se non si vuole votare, l’unica via di uscita è
l’applicazione delle penali, poi dirò: “Signori, io più di tanto non potevo fare”. C’è
una società terza che prende 510 mila euro, secondo me, se sbaglia deve pagare,
ma non per criminalizzare e ho fatto l’esempio di mio figlio nel senso educativo,
perché è calzante. I soldi per la lampadina e i soldi per la paghetta sempre io ce li
metto, ci mancherebbe, così come il Comune, lo ribadisco questo concetto, ma è
un atto educativo di impegno che si vuol dare con l’applicazione dell’articolo 10
del Capitolato d’Appalto del contratto, questo è il nesso. Se non si riesce a capire,
caro Sindaco, noi possiamo fare tutte le riunioni sia pre che post e ribadisco che ho
apprezzato l’aspetto gestionale di questi due giorni, sia ben chiaro, facciamo tutte
le riunioni che vogliamo, ma non ne usciamo fuori. Secondo me un segnale, anche
del rispetto del formule contrattuali va dato e questo può essere un punto di
partenza. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Pilone. Non ci sono interventi, metto in votazione la mozione
per appello nominale come richiesto dal Consigliere Pascale, Praitano, Cretella e
Felice”.
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DICHIARAZIONI DI VOTO
SINDACO BATTISTA:
“Io intanto ringrazio per aver voluto portare il dibattito in Consiglio dopo che se
ne è parlato in Commissione. Sollecito di nuovo l’Assessore a discutere delle
questioni in Commissione per organizzare quanto ci siamo detti. Ovviamente il
sistema di controllo e così via, capisco perfettamente, è ad appannaggio della SEA,
ma noi lo dobbiamo chiedere e lo dobbiamo pretendere, così come noi dobbiamo
pretendere e trovare una migliore organizzazione, così come dobbiamo tentare di
organizzare internamente le strutture in modo tale da poter gestire i controlli nei
confronti delle azioni compiute dalle partecipate o da chi entra in contratto con
l’Amministrazione. Mi spiego: andremo a realizzare l’esternalizzazione degli
impianti sportivi? Non è che diamo gli impianti sportivi alle società o a soggetti
esterni all’Amministrazione, poi ce ne scordiamo e non c’è nessuno che va a
controllare. Su queste decisioni occorre generarci una organizzazione affinché una
volta ogni sei mesi, una volta all’anno, si va a riscontrare il rispetto delle norme
contrattuali, quindi una serie di aggiustamenti ai quali occorre adempiere. Il
rispetto del contratto: se ci sono state mancanze nel rispetto del contratto è la
struttura che deve agire direttamente. Per quanto riguarda l’atto, che non è un atto
aggiuntivo, Consigliere, ma semplicemente l’atto a distanza di poche settimane, di
un mese, era legato alle competenze del bilancio, solo a quelle, ecco perché
l’abbiamo fatto a quella data. Ovviamente l’abbiamo sottoscritto a quella data, ma
tu sai perfettamente che la lavorazione di quella delibera è iniziata molto tempo
prima, perché come hai avuto modo di notare sicuramente, rispetto alle precedenti,
mentre le precedenti erano due rinnovi, fatti ed esercitati da due strutture diverse,
in questa circostanza abbiamo fatto un’unica delibera, lavorata da due strutture
diverse con la firma congiunta di due dirigenti diversi, per evitare di moltiplicare
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gli atti e due Assessori diversi che hanno lavorato sulla stessa materia, quindi il
mio voto è no”.
CONSIGLIERE COLUMBRO:
“Grazie Presidente. Che i colleghi abbiano presentato una mozione su ciò che è
avvenuto alla fine dello scorso anno per quanto riguarda la pulizia delle strade e l’
assicurare alla cittadinanza di Campobasso uno stato di sicurezza sulle strade e lo
svolgimento di un compito a loro dovuto da un contratto in concessione dello
smaltimento della neve, questo mi trova totalmente favorevole. Dell’argomento noi
ne abbiamo parlato anche in Commissione, però al di là del preso atto, visto, la
SEA, se qua ci vogliamo mettere a parlare di quando è nata la SEA e altro, è oggi
in house, prima non lo era, di tutte queste cose, secondo me ci servirebbe un po’ di
tempo. Io mi soffermo solamente sul dispositivo che dice di applicare delle
sanzioni. Egregi Consiglieri, io non sono a conoscenza, al di là delle difficoltà che
ci sono state e che possono essere ridotte al minimo, che presso le strutture del
Comune di Campobasso ci sia uno straccio di pezzo di carta, al di là di quello che
io abbia potuto dichiarare sugli organi di stampa, al di là di quello che si dice sui
nuovi mezzi di comunicazioni, come diceva il collega, che tu butti una pietra e ti
viene una montagna dietro, al di là di questo, non siamo in presenza di un atto di
contestazione, non siamo in presenza della possibilità che viene data alla SEA di
riparare un comportamento non corretto ed ecco che di conseguenza mi vede
contrario alla mozione, solo per questo motivo. Di sicuro lo pensavo e lo penso
tutt’oggi, il fatto di dover pagare una cifra dei cittadini, se caso mai non fa la neve
ed andare a finanziare in modo indiretto una società in house, questo non mi stava
bene prima e non mi sta bene neanche dopo, perché io posso pensare che in una
città di montagna possa fare più volte la neve e 510 mila euro possano anche non
servire. Penso che da Consiglieri Comunali, da Sindaco, da Assessore garantire
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questa cosa sia più importante che andare a elevare una sanzione, torno a ripetere,
per la quale non c’è un atto amministrativo nel quale si evidenzia una situazione di
questo genere, però dalla discussione che cosa è nato? È nato che il Sindaco si è
fatto carico del problema anche con l’Assessore e questa cosa che è durata per
dieci anni, da me contestata già alla nascita, sembrerebbe che vuole prendere una
piega diversa, che si voglia organizzare. Voglio sperare che nel prossimo futuro ci
siano meno difficoltà, perché quando c’è la neve le difficoltà ci sono. Non
nascondo che con l’ultima nevicata comunque il servizio, almeno ad occhio mio
personale, non è stato così tempestivo, poi ci si è messo il tempo che ha fatto di
tutto e di più, specialmente nelle ore pomeridiane e quindi penso che
sufficientemente il Comune di Campobasso ha garantito l’incolumità dei cittadini.
Ripeto il mio voto no alla mozione. Grazie”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Grazie. Nel giochino del padre con il bimbo, io ritengo che fin quando al bambino
non gli togliamo la caramella, è normale che lui non ha grossi motivi per smettere
di prendere a calci il pallone e di fare danni. Se è vero che la SEA è una società in
house e quindi è una partita di giro, alla fine i soldi sono sempre
dell’Amministrazione, è pur vero che i dirigenti devono rispondere al proprio
Bilancio aziendale. Pertanto, se nell’ambito del Bilancio sono costretti anche a far
quadrare i conti per delle penali che in qualche modo devono pagare, è ovvio che
avranno un motivo in più per stare maggiormente attenti nella corretta applicazione
di quelli che sono tutti i punti stabiliti dal capitolato d’appalto. Quello che io oggi
chiedo ai colleghi e che ancora non riesco a capire, qual è il motivo per votare no
a questa mozione, laddove non si chiede nulla di più che la semplice applicazione
di quanto previsto dall’articolo 10 del Capitolato d’Appalto ovvero chi sbaglia
paga. Non si sta criminalizzando nessuno, perché in questo caso sbagliare è
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umano, ci può stare il ritardo, ci può stare il danno, ci può stare tutto, però visto
che è stata prevista in fase di stipula di accordo, una determinata penale, comunque
un articolo che prevede l’applicazione di sanzioni, come è giusto che sia, non si
può lasciare campo libero. E’ normale che dove c’è un servizio, ci siano delle
clausole di salvaguardia che vanno a salvaguardare quello che è il bene comune e
l’Amministrazione committente, in questo caso veramente non ha senso non votare
questa mozione, di contro, votando no, significa che c’è una regola e io voto no
affinché questa regola non si applichi. È un controsenso, cioè noi con un voto
negativo oggi stiamo dicendo che questa Amministrazione non vuole che venga
applicata una regola che, tra l’altro, la stessa Amministrazione ha scritto. Quindi
c’è qualcosa che non quadra in questo discorso, magari se nei prossimi interventi
qualche collega che è intenzionato a votare no, riesce a spiegare meglio questo
passaggio, gliene sarei grato, altrimenti rischiamo di difendere interessi che non ci
appartengono. Il mio voto è ovviamente sì a questa mozione perché la trovo
assolutamente puntuale e coerente. Grazie”.
CONSIGLIERE DI BARTOLOMEO:
“Il voto è sì. Ho preso la parola solo per fare gli auguri al Sindaco perché oggi
compie gli anni con la raccomandazione di camminare poco sui marciapiedi,
perché se dovesse scivolare e ci dovesse mancare per un po’, questo Comune non
saprebbe dove andare e basta così”.
CONSIGLIERE PASCALE:
“Grazie Presidente. Io, come si evince dall’altro intervento, resto veramente
esterrefatto da alcuni colleghi, perché ho parlato un po’ con tutti, anche nelle
Commissioni si è sviscerato questo tema, e tutti, o quasi tutti, tranne l’Assessore
Maio, hanno evidenziato tutte le criticità dell’applicazione di questo piano neve.
Tutti hanno evidenziato il problema di tipo commerciale che c’è stato a
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Campobasso con la chiusura di tutte le attività, tutti hanno evidenziato le
responsabilità, però a quanto vedo questo Capitolato d’Appalto l’abbiamo letto
solo noi, perché nella parte II, in cui ci sono gli obblighi contrattuali, si evince
benissimo dove ci sono le inadempienze e le penalità. Ci sono state le
inadempienze e io credo che questa mozione fa solo esclusivamente sì che si
applichi quello che voi nel 2004, centro-sinistra, avete scritto in questo capitolato.
L’applicazione dell’articolo 10 credo che sia veramente una cosa giusta oggi per
dare un segnale serio, anche per rispondere a tutti i cittadini che hanno lamentato
in quei giorni l’inefficienza da parte della SEA, ma ancora di più da parte
dell’Amministrazione comunale che non è stata attenta e vigile sull’operato e oggi
bocciando questa mozione, credo che non si voglia neanche assumere la
responsabilità di quello che è stato fatto, quindi il mio voto è sì. Grazie”.
CONSIGLIERE PILONE:
“Confermo il mio voto positivo. Anche io resto un po’ basito dall’atteggiamento
dell’Aula. Io non vedo via d’uscita a questo discorso. Ci sono verbali, Consigliere
Columbro, anche circostanze precise dei cittadini che hanno denunciato il mancato
svolgimento ottimale della pulizia, lo stesso Assessore ha esordito in Commissione
quando ha preso la parola: “Si paga lo scotto un po’ del noviziato”, ma ripeto,
proprio per sgravare l’Amministrazione, era il senso di questa mozione, nel
rispetto di un contratto che l’Amministrazione ha fatto con la SEA. Non si è
voluto capire questo impegno, questo atto di indirizzo, ne prendiamo atto, ma noi
crediamo che Amministrazione si faccia anche così, dando a Cesare quel che è di
Cesare, facendo pagare a chi deve pagare, abbiamo questa filosofia amministrativa
e quindi confermo il mio voto positivo alla mozione. Grazie”.
CONSIGLIERE PRAITANO:
“Sono favorevole alla mozione. L’ho già motivato nel precedente intervento che
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non c’è alcun motivo per votare contrari. E’ emerso in tutte le discussioni in
Commissione che di fatto c’è la necessità di individuare le responsabilità, qualora
vi fossero, per danni o per inefficienze. Questa mozione richiama semplicemente al
rispetto delle regole, niente di più, quindi votando no è come se dicessimo che le
regole ci sono, ma non le facciamo rispettare. Questo è il senso politico che
emerge, al di là che sia nostro o meno il compito di andare a verificare, perché alla
fine noi stiamo indirizzando il tutto all’attività amministrativa del Comune, quindi,
a prescindere dalla legittimità o meno della nostra richiesta, fondamentalmente
quello che emerge è qualcosa di incredibile. Tra l’altro volevo far notare che nella
stessa affermazione del Sindaco, cioè nelle sue dichiarazioni, ha detto esattamente
il contrario. Ha detto che si vuole attivare tutta la procedura per andare a verificare
lì dove esistono delle inefficienze, quindi si ammette che c’è oggi una carenza
rispetto al controllo, però si sta negando il fatto che una volta verificato che
effettivamente ci sono delle inefficienze, ci sono delle inadempienze, dei danni, si
vuole in qualche modo procedere. E’ slegato come ragionamento, non ha senso.
Siccome ho appreso in questi otto mesi che il voto non conta nulla in quest’aula,
perché noi votiamo sì e le cose non si fanno lo stesso, votiamo no e comunque si
va nella direzione annunciata in maniera contraria, cioè questo voto veramente è
inutile, per provocare potrei anche votare no, tanto questo voto non conta nulla,
perché voglio vedere come fa l’Amministrazione a dire: “Io non faccio applicare la
norma nel momento in cui venga in qualche modo richiesto l’intervento”. Voglio
vedere in che modo possano mai quelli dell’Amministrazione rifiutarsi di fare
applicare quello che è previsto nel capitolato. Il mio voto è favorevole,
continuiamo a giocare con il voto del no e del sì, dell’Amministrazione e
dell’opposizione, però è un gioco che non ci piace, perché vorremmo che in
qualche modo ci fosse buon senso ogni volta che si voti una mozione o un ordine
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del giorno. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Do l’esito della votazione: 6 favorevoli, 13 contrari, 1 astenuto.
La mozione viene rigettata”.
66
MOZIONE
DEI
CONSIGLIERI
PRAITANO
AVENTE
AD
CRETELLA,
OGGETTO
LA
FELICE,
GRAVINA,
SALVAGUARDIA
DEL
TERRITORIO COMUNALE DALL’USO DI DISERBANTI CHIMICI,
DELLE SOSTANZE TOSSICHE E SALINE.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Passiamo alla mozione numero 2 a firma dei Consiglieri del Movimento 5 Stelle,
Cretella, Felice, Gravina e Praitano avente ad oggetto la salvaguardia del territorio
comunale dall’uso dei diserbanti chimici, delle sostanze tossiche anche di origine
naturale e delle sostanze saline negli interventi di controllo delle infestanti al di
fuori delle pratiche agricole. <<Premesso che ci sono sempre più utenti, agricoltori
o semplici cittadini che utilizzano prodotti erbicidi anche al di fuori delle aree
coltivate, per evitare lo sviluppo delle erbe infestanti; la pratica del diserbo, nata
per il controllo delle commensali in agricoltura, erroneamente considerata come
alternativa agli interventi di tipo meccanico, viene oggi utilizzata e sostenuta dalle
industrie chimiche che producono i prodotti più aggressivi e meno selettivi oggi sul
mercato; con la motivazione di combattere le allergie da polline, in realtà se ne
determina un aumento significativo per la proliferazione delle graminacee, oltre
alla nebulizzazione nell’aria di sostanze chimiche tossiche in aree densamente
urbanizzate, ben sapendo che dopo i primi trattamenti si dovrà continuare anche
negli anni successivi per evitare la proliferazione delle erbe più aggressive, libere
di espandersi in seguito alla scomparsa della vegetazione che presidiava il terreno;
con la motivazione del contenimento dei costi, in realtà si genera solo un danno
biologico, un danno economico al Servizio sanitario nazionale, ma si genera anche
uno spreco di risorse in quanto a seguito dei trattamenti è comunque necessario
ricorrere allo sfalcio meccanico dell’erba dissecata. L’eccipiente chimico
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maggiormente utilizzato nei prodotti più diffusi in commercio è il “glyphosate”
sostanza certamente tossica per la vita acquatica, non a caso tra le precauzioni
d’uso vi è il divieto tassativo di irrorare i bordi dei corsi d’acqua e delle zone
umide a causa della sua accertata tossicità, anche a basse concentrazioni, sugli
organismi acquatici; considerato che numerose ricerche internazionali hanno
dimostrato la relazione esistente tra l’esposizione umana al glyphosate e
l’insorgenza delle malattie, disfunzioni e malformazioni, collegando l’esposizione
al glyphosate alla leucemia e al linfoma non-Hodgkins, un tipo di tumore in più
rapida crescita nel mondo occidentale; numerosi studi dimostrano, inoltre, che
l’esposizione al glyphosate, a dosi al di sotto della classica diluizione a scopo
agricolo, anche grazie alla sua eccezionale persistenza, è associata a una serie di
alterazioni sulla riproduzione negli esseri umani e in altre specie animali a causa
della sua tossicità sulle cellule della placenta; i dati pubblicati dall’Istituto
Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) rilevano che la
presenza del glyphosate e dell’AMPA (acido aminometilfosforico, derivante dalla
degradazione del glyphosate) tra le sostanze inquinanti più presenti nelle acque
superficiali; gli effetti del trattamento con diserbanti sistemici si manifestano a
distanza di 10 – 15 giorni, con il rischio concreto che, soprattutto lungo le strade di
periferia e in quelle meno trafficate, qualcuno raccolga lungo i margini stradale
piante spontanee senza potersi rendere conto della contaminazione chimica; molti
pesticidi sono xenobiotici e dopo la loro immissione nell’ambiente si mantengono
inalterati per lunghi periodi di tempo, arrivando a contaminare, grazie alle loro
caratteristiche di volatilità, persistenza e bioaccumulo, organismi no target e reti
alimentari su cui si basa l’organizzazione delle comunità biologiche naturali, anche
a notevoli distanze dal punto iniziale di contaminazione; tenuto conto che
l’impiego intensivo ed estensivo di erbicidi abbassa drasticamente la biodiversità
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vegetale e animale e la capacità di autoregolazione dei numerosi
habitat
seminaturali che garantiscono la funzionalità e la biodiversità biologica; riduce
sensibilmente l’assorbimento dell’anidride carbonica e l’abbattimento delle
sostanze azotate da parte della copertura vegetale eliminata; arreca danni gravi alla
vegetazione, che perde istantaneamente molti decenni di maturazione accumulati
con il tempo, e provoca la scomparsa locale di numerose specie e l’impossibilità,
in alcuni casi, del ritorno allo stato precedente, neppure dopo l’abbandono della
pratica (dopo due o tre interventi in anni successivi si annulla anche la carica dei
semi del terreno); arreca danni diretti e indiretti anche alla fauna minore; rende
necessario l’intervento anche negli anni successivi, in quanto le fasce trattate
vengono invase da poche specie annuali particolarmente vigorose e aggressive;
determina una perdita di maturità degli ecosistemi marginali, con conseguente
riduzione della complessità e della funzionalità sia dal punto di vista vegetale che
animale; visto che l’Unione europea è intervenuta in questa materia introducendo
un articolo apposito nella direttiva 2009/128/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 21 ottobre 2009, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai
fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi; all’articolo 11 della citata direttiva si
legge infatti: <<Gli Stati membri assicurano che siano adottate misure appropriate
per tutelare l’ambiente acquatico e le fonti di approvvigionamento di acqua
potabile dall’impatto dei pesticidi>> e, anche, si auspica <<La riduzione, per
quanto possibile, o l’eliminazione dell’applicazione dei pesticidi sulle o lungo le
strade, le linee ferroviarie, le superfici molto permeabili o altre infrastrutture in
prossimità
di
acque
superficiali
o
sotterranee
oppure
su
superfici
impermeabilizzate che presentano un rischio elevato di dilavamento nelle acque
superficiali
o
nei
sistemi
fognar>i>;
69
le
medesime
norme
sono
state riprese dall’articolo 14 del decreto legislativo 14 agosto 2012, numero 150,
con il quale lo Stato italiano ha recepito la direttiva; nella stessa direzione vanno la
direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000,
che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, e il
regolamento (CE) numero 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del
21 ottobre 2009, relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari; è
stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale numero 35 del 12 febbraio 2014 il Decreto
22 gennaio 2014 di adozione del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei
prodotti fitosanitari (PAN) ai sensi dell’articolo 6 del Decreto legislativo 14 agosto
2012, numero 150 recante la “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce
un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”;
per tutto quanto premesso, visto e considerato, il Consiglio comunale di
Campobasso invita il Sindaco e la Giunta ad attivarsi utilizzando tutti gli strumenti
a disposizione per contrastare l’uso delle sostanze tossiche anche di origine
naturale e delle sostanze saline negli interventi di controllo delle infestanti al di
fuori delle pratiche agricole a salvaguardia della salute umana, dell’ambiente e
della biodiversità; a garantire che nei bandi di gara emanati dal Comune per gli
appalti pubblici riguardanti gli interventi di contenimento delle infestanti venga
indicato come unica tipologia di intervento possibile quello meccanico; a
interloquire con i responsabili del settore manutenzione del verde pubblico e delle
strade, anche extraurbane, provinciali e statali, affinché all’interno del territorio
comunale vengano utilizzati esclusivamente metodi di tipo meccanico nelle
operazioni compiute dalle ditte incaricate; ad informare attraverso campagne di
informazione, la cittadinanza sui rischi per l’ambiente e per la salute umana
nell’utilizzo di prodotti diserbanti>>. Ha chiesto di intervenire il Consigliere
Cretella”.
70
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Grazie Presidente. Questa mozione tutto sommato anche se sembra complessa,
perché ha degli aspetti tecnici, in realtà è una mozione che va nell’assoluta
direzione della tutela della salvaguardia del territorio. In particolar
modo la
gestione del verde, non necessariamente il verde delle aiuole e dei parchi, delle
zone principali della città, ma anche quello periferico, magari delle bordure delle
strade o degli spartitraffico e quant’altro, spesso viene trattato con l’utilizzo di
determinate sostanze, in particolare gli erbicidi. Di erbicidi ce ne sono di diversa
natura, ma non sono null’altro che sostanze chimiche che sono altamente tossiche
per la loro stessa natura, per la loro assoluta persistenza nell’ambiente, per la loro
forte capacità di penetrazione all’interno dei suoli e quindi nelle falde acquifere e
hanno un’altissima potenzialità di inquinamento dei corsi d’acqua, corsi d’acqua
che partono dalle falde acquifere fino a tutti i fiumi, ai laghi e fino al mare. Tra
queste sostanze chimiche ce ne sono alcune che sono particolarmente tossiche, in
particolare la sostanza principe che è il principio attivo dei principali diserbanti è il
famigerato glifosato. Numerose ricerche internazionali hanno dimostrato, non lo
dice il Consigliere Cretella, ma istituti accreditati a livello mondiale, la forte
tossicità di questo prodotto che è causa di leucemie, di linfomi che saranno le
cause principali di morte, le principali cause di insorgenze tumorali da qui al
futuro, proprio grazie a questo eccipiente, il glifosato, che viene ancora oggi
immesso, perché è illegale, in grande misura nell’ambiente attraverso le azioni
intensive ed estensive di diserbaggio, quindi di spargimento di erbicidi e diserbanti.
Il prodotto è eccezionalmente persistente, viene immesso e dura per molto tempo
all’interno dell’ambiente e come effetto collaterale va anche a incidere su quella
che è la biodiversità, perché va a sterminare determinate essenze, erbe, magari
antiestetiche, ma sicuramente proprie del microclima e della biodiversità autoctone
71
dei territori e quindi sicuramente sono da evitare. Al riguardo abbiamo verificato
che sono tante le Amministrazioni che con una scelta abbastanza coraggiosa, con
una scelta di indirizzo netta e chiara hanno deciso di dire no all’utilizzo sul proprio
territorio di queste sostanze, un po’ come si legge all’ingresso della città “Città
denuclearizzata” ovvero che la città ha avuto il coraggio di dire: “Su questo suolo
diciamo “no” alla presenza di materiale radioattivo”, allo stesso modo la città
potrebbe dire “no” all’utilizzo di determinate sostanze che sono fortemente
tossiche e fortemente nocive per l’ambiente, quando dico ambiente parlo
dell’intero ciclo biologico, perché ciò che viene immesso nell’ambiente, va anche
nel ciclo alimentare, quindi in qualche modo riusciamo a ingurgitarlo e di
conseguenza l’insorgenza delle patologie prima descritte. Per avvalorare
maggiormente queste parole è intervenuta l’Unione Europea che ha stabilito con
apposite direttive che “gli Stati membri assicurino che siano adottate misure
appropriate per tutelare l’ambiente acquatico e le fonti di approvvigionamento di
acqua potabile dall’impatto dei pesticidi.”, quindi è un indirizzo chiaro che ci da
l’Europa, “si auspica la riduzione per quanto possibile o l’eliminazione
dell’applicazione di pesticidi sulle o lungo le strade, lungo le linee ferroviarie, le
superfici molto permeabili o altre infrastrutture in prossimità di acque superficiali
o sotterranee”, e potrei dilungarmi molto perché la materia è complessa, ma al
tempo stesso molto semplice. Qui ci troviamo di fronte a una scelta di indirizzo
politico, bisogna scegliere se essere sufficientemente coraggiosi o meno. Che cosa
si chiede con questa mozione? Sicuramente è una mozione aperta anche a eventuali
emendamenti, il Sindaco, però ci ha chiesto un pochino troppo, ci ha chiesto,
praticamente, di cancellare il dispositivo e quindi terminare questa mozione con la
sola opera di informazione con cui il Comune si riserva di fare un’azione blanda di
informazione verso la cittadinanza sui rischi nell’utilizzo di determinati prodotti,
72
purtroppo, non mi sento di poterla recepire in questo momento perché andrebbe ad
annacquare ed eliminare per intero il dispositivo, che invece non chiede nulla di
trascendentale, se non garantire che nei bandi di gara, quindi è il Comune che
sceglie, è il Comune che appalta, emanati dal Comune per gli appalti pubblici
riguardanti gli interventi di contenimento delle erbe infestanti, venga indicato
come unica tipologia di intervento possibile quello meccanico. A questo punto,
Sindaco, nel manifestare la mia apertura, possiamo tranquillamente emendare
questa frase, togliendo “l’unica tipologia” e ammettendo la possibilità di utilizzo di
erbicidi compatibili con l’ambiente e comunque eliminando la sostanza
incriminata, ovvero il glifosato. A questo punto possiamo emendare, ma non oltre,
perché andare a cancellare completamente la volontà della mozione non ha senso.
A questo punto se ci si chiedeva il ritiro, era più coerente. In più che cosa
crediamo? Ad interloquire con i responsabili del Settore Manutenzione del Verde
Pubblico, nella fattispecie con la Cooperativa che gestisce il verde pubblico
cittadino, ma anche quelle extraurbane, provinciali e statali, quindi con accordi di
programma fatti con l’ ANAS, con i vari gestori soprattutto delle linee viarie e
ferroviarie, quindi con chi interviene per limitare la proliferazione di erbe, affinché
nell’intero territorio comunale, qui la scelta dell’Amministrazione, vengano
utilizzati esclusivamente mezzi di tipo meccanico nelle operazioni compiute dalle
ditte incaricate. Alla fine va benissimo anche dire: “Avviamo una campagna
informativa verso la cittadinanza sui rischi per l’ambiente e per la salute umana
nell’utilizzo di prodotti diserbanti”. Questo perché? Perché molti non lo sanno,
molti vanno all’emporio, acquistano determinati prodotti che utilizzano, magari,
sui balconi, nel giardino di casa, nell’orto, che poi sono le stesse sostanze che
entrano nel ciclo alimentare e nel ciclo biologico. Ho illustrato in maniera molto
semplice quello che è il senso della mozione, è una scelta abbastanza coraggiosa,
73
ma netta, che l’Amministrazione si assume di dover fare. Lascio aperta questa
finestra di emendamento eventuale, giusto per togliere questo termine perentorio di
“unica tipologia di intervento quello meccanico”, aprendo all’utilizzo di sostanze,
ma esclusivamente compatibili con l’ambiente, ma non tossiche, non nocive ed
eventualmente citare il divieto di utilizzo di glifosato sul suolo cittadino. Grazie”.
PRESIDENTE TRIVISONNO:
“Grazie Consigliere Petrella. Ha chiesto di intervenire il Sindaco”.
SINDACO BATTISTA:
“Io ho discusso di questa mozione ieri sera con la maggioranza e qualcuno si è
messo a ridere, però se uno non lega l’azione politica alle esperienze personali, io
penso che non sia sufficientemente corretto e soprattutto coerente. Io ho un
vigneto, pieno di gramigna, che devo fare? Non utilizzare diserbanti? Se non
utilizzi diserbanti, la gramigna non la togli. Ho visto che sei un esperto di queste
questioni, le radici arrivano a 60-70 centimetri in profondità, qualcuno dice anche
80 centimetri, non la togli, rischi di rovinare intere colture. Ho due compostiere a
casa, perché il mio giardino lo curo con il compost e potrei dirvi del fatto che
mangio poche mele e poche pere, perché ne faccio poche, perché non le tratto con i
diserbanti e con i pesticidi e le mangio solo io e mia moglie, perché i figli hanno
altre abitudini, per manifestarvi fino in fondo la sensibilità mia e della
maggioranza su queste questioni. Detto questo, più che sensibilizzare e fare voti
anche alle aziende che producono questi prodotti, affinché informino più
compiutamente anche sui rischi che queste sostanze, soprattutto manipolate in
modo superficiale, possono produrre sulle persone e sull’ambiente, penso che di
più non si possa fare. Mi sento di impegnarmi in una campagna di informazione e
non da soli, magari insieme alla Coldiretti che è tanto disponibile a lavorare con
noi per la campagna Città Amica, la presenza in Piazza Municipio a vendere i
74
propri prodotti piuttosto che con le altre organizzazioni dell’agricoltura, magari
possiamo discutere di queste cose anche con l’Associazione Industriali, portare
sensibilizzazione, senso civico, maturità, conoscenza rispetto all’utilizzo di questi
prodotti. Io penso che in questa direzione posso impegnarmi coerentemente, perché
poi quando hai fatto un asfalto, quando hai provato a togliere le radici, hai
sistemato tutto l’asfalto, ci metti tutte le opere che competono e di progetto e poi ti
crescono dei pioppi e non sai come toglierli questi pioppi in mezzo all’asfalto, devi
porti dei problemi. Per dire, io non è che posso mettere nelle voci del capitolato
l’obbligo a non utilizzare sostanze che sono previste dalla legge, però in talune
circostanze si fa un uso e un abuso di queste sostanze. L’uso probabilmente non
crea problemi, non crea danni, dico probabilmente perché se la legge lo consente
non ci sono problemi, l’abuso è drammatico, dovremmo almeno tentare di
eliminare gli abusi. Come formazione nella coltivazione delle mele e delle pere
dobbiamo proporre delle alternative almeno quando non sono produzioni di massa
o produzioni importanti, a Campobasso non mi risulta che ci siano produzioni
importanti rispetto a queste iniziative dell’agro alimentare, quindi insieme, io sento
di potermi impegnare, magari unendo alla informazione che dovremo portare per la
raccolta differenziata, queste ulteriori informazioni rispetto all’utilizzo di prodotti
che vengono regolarmente venduti negli spacci dove si vendono questi prodotti,
perché il problema c’è. Parlavo poc’anzi di un uso scriteriato del sale, è un
problema, c’è un equilibrio, l’equilibrio è un equilibrio che è identico per tutti? No.
C’è un equilibrio che è quello dell’operatore della SEA, c’è il mio, il suo, quello
del Consigliere Bucci, ci sono equilibri che variano. Io avevo pensato di indicare
alla SEA di unire al sale la sabbia, sennonché viene fuori che la sabbia una volta
che scompare la neve, ristagna sull’asfalto, si alza la polvere, si unisce ad altre
sostanze, le emissioni gassose delle auto e combinano un mix che potrebbe
75
risultare ancora più pericoloso. Quando si dice: “Buttate il sale”, il sale va sparso.
Su facebook dico: “Il sale non va buttato, va sparso”. Va collocato con un minimo
di sapienza, se volete anche di arte, di capacità, per dire che io sono sensibile a
questi fenomeni. Quanto è pericoloso, io adopero il Consigliere Bucci che non è un
produttore di vino, andare dal Consigliere Bucci, produttore di vino e fa tutto da
sé, un cucchiaio, un cucchiaio e mezzo, non so di che, per sistemare e stabilizzare
il proprio vino, per cui certe azioni vanno fatte sotto controllo. Io sono
ripetutamente ripetitivo che queste azioni vanno intraprese, soprattutto ci va
portata
la
condivisione
dell’opinione
pubblica,
la
partecipazione,
il
coinvolgimento, la maturità dell’opinione pubblica. Quando uno è maturo, riflette
e noi alla SEA stiamo dicendo di utilizzare i decespugliatori per togliere le creste di
erba tra il marciapiede e l’asfalto, tra il cordolo e l’asfalto e così via. Riflette e alla
fine trova più conveniente e magari utile operare in un determinato modo, ma con
la condivisione. Altre azioni risultano anche inutili oltre che dannose. Io sono
pronto ad iniziare, Consigliere Trivisonno tra le altre persone, ma tutta la
maggioranza ha manifestato attenzione, poi abbiamo trovato anche una
condivisione. Occorre che noi ci impegniamo in questa operazione, ma come
travaso io al mondo dell’agricoltura le informazioni? Pensate che io lo possa fare
attraverso un documento, un’ordinanza senza che le organizzazioni di categoria
recepiscano quello che è un vero e proprio verbo nella modifica delle azioni
quotidiane del mondo dell’agricoltura o delle imprese? Io penso che occorra
trovare una condivisione. Sono pronto a lavorare in questa ricerca di condivisione,
di fornitura di informazioni, magari ritornare sull’idea anche con l’Università del
Molise, con l’Istituto Agrario con il quale abbiamo iniziato una serie di
collaborazione anche rispetto al censimento delle alberature monumentali, formare
dei giovani, che in quella direzione abbiano una sensibilità maggiore di quella dei
76
giovani del passato che oggi sono impegnati nei diversi settori. È un’azione
complessiva, conoscendo i danni che si possono arrecare rispetto a un uso e un
abuso nella manipolazione e nell’utilizzo di sostanze inappropriate. C’è l’utilizzo
inappropriato laddove si può tirare un filo di erba e invece uno va là con le pompe
a irrorare. Sono delle dinamiche che, secondo me, vanno realizzate, devono vedere
l’Amministrazione presente, devono dare il senso, l’immagine e la concretezza di
un’Amministrazione che si muove, così come si sta muovendo, nella direzione di
un’attenzione
nei
confronti
della
terra,
dell’aria,
dell’acqua,
ma
un’Amministrazione che non diventa all’improvviso estremistica, che non riesce a
discernere, che non riesce a dialogare, perché tanto una volta che hai detto: “Da
oggi in poi non si utilizza”, uno pensa che ha risolto i problemi, divento
ambientalista, mi metto lo scudetto, ho risolto i problemi, chiudo le scuole, ho
risolto il problema. Non è così. Nel condividere le preoccupazioni che sono mie e
della maggioranza, sono preoccupazioni identiche. Consigliere Molinari, spesse
volte ci confrontiamo anche con lei su questi temi. Sono preoccupazioni, esigenze,
manifestazioni di sensibilità, abbiamo questa cognizione, ci lavoreremo sempre di
più, tuttavia questa mozione io non la ritengo possibile se non fortemente
emendata all’ultimo capoverso: dialogo, dialogo, non ci sono imposizioni. Le
imposizioni non vanno da nessuna parte, occorre calare in una collaborazione le
decisioni, poi via via vengono da sé. Parliamo di prodotti consentiti dalla legge,
diciamocelo pure, in alcune circostanze utili, perché altrimenti io farei mangiare a
tutti quanti le mele con il verme. Dobbiamo avere l’equilibrio, quindi io chiedo di
emendare questa mozione, atteso il contenuto che io in buona parte condivido, ma
non vado certamente a mettere l’occhio sulle premesse, ritengo che possiamo
agire, lo stiamo facendo con una notevole sensibilità, alcuni hanno una spiccata
sensibilità, una violenta sensibilità in questa direzione, eppure loro comprendono
77
che occorre agire. Si possono modificare le abitudini anche con una corretta
informazione, con la formazione, con la sensibilizzazione, con il coinvolgimento”.
PRESIDENTE IAFIAGLIOLA:
“Grazie Sindaco. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cretella”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Ringrazio il Sindaco che mi ha dato lo spunto per alcune precisazioni.
Innanzitutto mi viene da dire, si lancia spada e si risponde a bastoni. Si è parlato
esclusivamente di mele, di pere, uva, patate e forse questo è il segnale che non è
stata ben letta la mozione, perché quando si scrive: “Ad attivarsi utilizzando tutti
gli strumenti a disposizione per contrastare l’uso delle sostanze tossiche, etc… al
di fuori delle pratiche agricole”. Al di fuori delle pratiche agricole, significa, lo si
è esplicitato nelle premesse e nelle considerazioni, che si parlava di bordure
stradali, ferroviarie, care al Sindaco, e quant’altro, non parliamo di agricoltura e
quindi di alimentare, però quanto detto dal Sindaco mi spinge ad entrare nel merito
politico. Io capisco che la premessa è che le sostanze sono legali e che sicuramente
bisognerebbe agire a monte, ma se poi chi fa pressione a monte nel Parlamento
sono le multinazionali, sono quei produttori che esercitano un’azione forte su
determinati partiti e movimenti politici che rispondono a queste logiche e vi
garantisco che non siamo noi, è chiaro che queste sostanze tossiche, velenose,
cancerogene diventano legali e quindi noi riteniamo più economico spruzzare
quella sostanza velenosa, tossica sul filo d’erba piuttosto che strapparla a mano,
perché in quel momento devo pagare l’operaio che mi strappa il filo d’erba, senza
considerare i costi riflessi, perché la persona che poi si ammala va a gravare sul
Servizio Sanitario Nazionale. I costi bisogna poi spalmarli sulla collettività,
sull’intero complesso del sistema Paese e qui chiaramente allarghiamo il discorso
che diventa politico. Renzi è sicuramente uno di quelli che nel salottino delle
78
poltrone rosse della Camera e del Senato, dove ci sono i signori produttori di
queste sostanze, che scrivono gli emendamenti, scrivono le leggi e non a caso
determinate sostanze non diventano mai illegali. La cosa grave è che oggi queste
sostanze
siano legali, però ci sono dei margini di intervento, perché le
Amministrazioni possono correre ai ripari con disposizioni autonome. Siamo noi a
decidere se determinate sostanze, quanto meno per quello che riguarda l’utilizzo
pubblico. Se io non posso vietare al signor Mario di utilizzare determinati prodotti
nel proprio orto per coltivare le proprie mele o le proprie patate, non lo posso
certamente vietare come Amministrazione, ma come Amministrazione posso
decidere se io utilizzarle. Siccome l’Amministrazione è quella che deve dare
sempre l’esempio prima di fare le campagne di informazione, non possiamo dire:
“Guardate cittadini questa sostanza fa male, non la usate voi, io invece continuo ad
utilizzarla”, stiamo dicendo questo, mi dispiace. Manca quel coraggio, capisco che
non è facile, capisco che è una decisione forte, però è una decisione coraggiosa che
l’Amministrazione può scegliere di mettere in campo o di non mettere in campo. In
questo caso l’indirizzo ci sembra abbastanza chiaro, ovvero quello di lasciare le
cose come stanno. Questo è il senso, è inutile rigirarla su patate, mele o zucchine,
il problema è tutto quello. La proposta di emendamento non è un emendamento,
Sindaco, si tratta di cancellare l’intero dispositivo, svuota completamente il senso
della mozione, pertanto non è accettabile, non perché non c’è collaborazione, anzi,
ma non è accettabile
questo tipo di emendamento, perché non si tratta di
migliorare una virgola o un periodo, ma si tratta di cancellare completamente il
dispositivo, pertanto noi non possiamo accettare questa proposta di emendamento e
quindi chiediamo di mettere ai voti la mozione così com’è, perché ci sembra
equilibrata, non è estremistica, ma va nella direzione unica di salvaguardare e
tutelare la salute pubblica che è un dovere delle Amministrazioni, è un dovere di
79
un Sindaco, di una Giunta, di un Consiglio comunale muoversi affinché la salute
pubblica venga tutelata attraverso tutti gli strumenti utili e questo è uno strumento.
Noi stiamo semplicemente decidendo di non utilizzare noi, non gli altri, non stiamo
vietando al mondo di utilizzare una sostanza, stiamo decidendo noi Comune di
Campobasso
di
scegliere,
di
non
utilizzare
una
determinata
sostanza
dichiaratamente tossica, nociva, letale per molte forme di vita, cancerogena e non
lo dico io, ma lo dicono importanti studi internazionali, innegabili e nessuno lo può
negare, perché è la sacrosanta verità quella che dico. La richiesta del Sindaco per il
momento è irricevibile e concludo qui. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Cretella. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Praitano”.
CONSIGLIERE PRAITANO:
“Nel cedere la parola al collega Cretella, non avevamo concordato nessun tipo di
intervento sull’argomento, però io credo che certe volte quando a parlare è il
buonsenso, guarda caso poi ci si ritrova sulle cose che bisogna dire, tant’è vero che
avevo preso degli appunti durante l’intervento del Sindaco, avevo scritto
coraggiosi, parola usata anche dal Consigliere Cretella, sanità, logica del risparmio
rispetto alla tutela della salute, Sistema Sanitario Nazionale e parto dall’ultimo che
è il soggetto che poi deve agire, deve attuare queste pratiche e lo faccio attraverso
un esempio. Si parlava di sostanze legali o meno, anche il fumo è legale, non mi
sembra che sia illegale fumare, però ci sono delle disposizioni che nel tempo sono
andate a regolamentare, a disciplinare il fumo in generale nei luoghi pubblici, tutto
quello che conosciamo da vent’anni a questa parte. A distanza di venti anni
abbiamo appreso che sono state delle decisioni utili per la salute dei cittadini, il
nesso di causalità tra il fumo e il cancro al polmone ormai è stato dimostrato e
quindi sappiamo benissimo che è così. Oggi ci troviamo a dover decidere per la
80
salute dei cittadini come soggetti che di fatto possono attuare tutte le precauzioni
per prevenire qualcosa che tra vent’anni ci potremo ritrovare dal punto di vista
legislativo come normato a tutela dei cittadini stessi. Faccio questa premessa
perché all’inizio quando si è parlato di Commissioni quali fossero più utili, quelle
meno utili, si è ragionato sull’utilità della Commissione Sanità. L’utilità di questa
Commissione era quella da un lato di informare, dall’altro prevenire, cioè riuscire
ad attuare tutte quelle disposizioni, tutte le energie possibili per cercare di
prevenire i fenomeni che vanno a gravare sul sistema sanitario nazionale. Se oggi il
sistema sanitario nazionale che era uno dei migliori al mondo è al collasso è anche
e soprattutto perché poco si è puntato sull’aspetto della prevenzione. Questo tipo di
provvedimento potrebbe da parte del Comune di Campobasso dimostrare non solo
coraggio, ma anche lungimiranza e saggezza. Riesce ad anticipare ciò che
probabilmente noi ci ritroveremo dal punto di vista legislativo come interventi per
andare a sanare questa facile concessione da parte di chi opera nel settore agricolo
di utilizzare sostanze altamente dannose, nocive. È lì che dovremo mirare, cioè
quello che noi faremmo se fossimo noi ad amministrare, è quello di dare un
segnale agendo in modo tale da prevenire questi fenomeno a danno dei cittadini.
Non possiamo ogni volta dover correggere gli errori del futuro rispetto a errori di
cui già oggi se ne discute ampiamente in tutti i Consessi istituzionali. Questa
seconda noi è dimostrazione di conservazione rispetto a principi che non c’entrano
nulla con il bene comune. Le logiche dell’utilizzo di questi diserbanti non sono
quelle della tutela della salute pubblica, ma molto spesso sono legate alla
economicità, oppure lì dove sono adottati questi provvedimenti, rispondere a lobby
che, come diceva Cretella prima, pressano affinché possano produrre e fare del
business sulla salute dei cittadini. Troppo spesso noi ci troviamo a contrastare
l’attività amministrativa del Sindaco Battista, della sua Giunta e della maggioranza
81
perché constatiamo che c’è sempre in origine un principio comune rispetto alle
varie tematiche. Questo è uno di quelli, abbiamo sentito poc’anzi che il Sindaco è
d’accordo sul fatto che c’è sensibilità, però la sensibilità dovrebbe avere una
continuità amministrativa, bisognerebbe dimostrare che questa sensibilità si
concretizza in provvedimenti che vanno a tutelare gli interessi dei cittadini. Non
basta dire: “Io sono sensibile” oppure dire: “Io faccio la campagna di
sensibilizzazione e mi salvo la coscienza”, la differenza con l’Amministrazione
coraggiosa, saggia e lungimirante sta proprio negli atti amministrativi e non nel
mostrarsi solidali a questo problema o a questo tipo di provvedimento. Questo è
quello che noi vorremmo con le nostre mozioni che si realizzasse, cioè vorremmo
che le Amministrazioni a un certo punto raccolgano quelle che sono le istanze dei
cittadini, quelli che sono i problemi dei quali si discute spessissimo, ma che non
trovano una continuità nelle Amministrazioni. Questo è il senso di questa mozione
e ritornando al discorso della questione agricola, a maggior ragione che il Comune
non ha delle proprie produzioni agricole, altrimenti anche in quelle avremmo agito.
Nel caso specifico ci sono solo interventi terzi che non c’entrano niente con
l’agricoltura, che poi sono stati anche ben specificati nella mozione, e solo su
quelli possiamo agire, ma se avessimo potuto agire anche nell’ambito agricoltura
perché avevamo società in house che producono mele e pere, avremmo fatto di
tutto per agire anche in quel senso. L’informazione deve servire un po’ come con il
fumo, ritorno sull’esempio iniziale, il fumo uccide, sì, va bene, avvertire gli altri
che quel tipo di azione può essere dannosa per i cittadini è sicuramente una cosa da
farsi, però lì dove è la stessa Amministrazione che agisce, sarebbe opportuno che
lo facesse in modo da dimostrare sensibilità per il tema, quindi non soffermarci
sulle parole che spesso spendiamo in questo Consiglio comunale a fiumi, ma che,
purtroppo, non trovano mai una concretizzazione. Grazie”.
82
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Praitano. Non ci sono interventi, metto in votazione la
mozione.
Do l’esito della votazione: 14 contrari, 4 favorevoli, 1 astenuto.
La mozione viene respinta”.
83
MOZIONE
DEI
CONSIGLIERI
CRETELLA,
FELICE,
GRAVINA,
PRAITANO IN MERITO ALLA VALORIZZAZIONE DEL MONUMENTO
CITTADINO CASTELLO MONFORTE
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Tra dieci minuti sospendiamo i lavori, perché c’è la manifestazione per il ricordo
delle Foibe. Do lettura della mozione numero 3 a firma dei Consiglieri del
Movimento 5 Stelle in merito alla valorizzazione del monumento cittadino
“Castello Monforte” e la rimozione di antenne, cavi ed apparecchiature
ricetrasmittenti installati sulle pareti e sulle merlature. <<Premesso che il Castello
Monforte è il monumento simbolo per eccellenza della nostra città, della nostra
storia, della nostra tradizione, pertanto è degno della massima attenzione da parte
dell’Amministrazione comunale che deve porre in essere tutte le iniziative possibili
volte a valorizzarne l’attrattiva e a tutelarne l’aspetto, il decoro e lo stato di
conservazione; premesso che lo stesso Castello è stato di recente inserito da un
importantissimo portale web di profilo internazionale (paesionline.it) tra l’elenco
delle 20 fortezze più belle d’Italia, un prestigioso riconoscimento che potrebbe,
insieme ad altre iniziative, creare un importante volano di sviluppo turistico per il
nostro territorio; considerato che attualmente, sulle merlature e lungo le pareti
verticali del monumento storico vi sono installate una serie di antenne, ripetitori,
cavi e tralicci di varia e non identificabile natura, probabilmente sia radiotelefonici
che radiotelevisivi, che ne deturpano e compromettono in maniera irreparabile sia
l’aspetto che il decoro, declassando il maniero a mero supporto per tali strutture,
evidentemente bisognose di essere installate in zone alte della città, ma non per
questo tanto importanti da rendere necessario il “sacrificio” del principale
monumento cittadino; tali congegni, data l’elevata potenza di emissione di
84
radiazioni elettromagnetiche, risultano essere anche dannosi per la salute di chi vi
si avvicina, tanto da rendere obbligatoria l’esposizione di cartelli di avviso di
pericolo, che certamente non invogliano né incentivano i visitatori ad apprezzare e
promuovere turisticamente il sito architettonico; visto che su tutto il territorio
italiano non risultano casi analoghi di castelli o altri monumenti storici di tale
importanza adibiti a supporto per infrastrutture elettroniche e di radiodiffusione e
che quello di Campobasso risulta quindi essere l’unico esempio di castello
utilizzato a tali fini ed in maniera così invadente, in palese contrasto estetico,
paesaggistico, storico e culturale con la natura dello stesso monumento; tale
condizione viene spesso stigmatizzata da tantissimi cittadini, comitati ed
associazioni che da sempre denunciano lo scempio derivante dal proliferare di
antenne e ripetitori sul Castello Monforte, nonché dai tanti turisti e residenti fuori
città o regione che vi si recano, come facilmente riscontrabile dalle impressioni
post-visita, spesso rilevabili anche dai commenti sui registri firma collocati presso
l’info point all’interno della struttura; per tutto quanto premesso, visto e
considerato, il Consiglio comunale di Campobasso invita il Sindaco e la Giunta ad
attivarsi, utilizzando tutti gli strumenti utili a disposizione, per la rimozione delle
antenne, dei ripetitori e dei cavi che deturpano il decoro e la bellezza del Castello
Monforte, anche interessando la competente Sovrintendenza ai Beni Architettonici
e Paesaggistici del Molise, nonché i soggetti titolari degli impianti di
ricetrasmissione, al fine di valutare ed individuare soluzioni alternative che non
compromettano la continuità dei servizi di ricetrasmissione, preservando al
contempo l’aspetto ed il decoro del monumento cittadino; a verificare, comunque,
la regolarità di tutti gli impianti installati presso il Castello Monforte al fine di
contrastare e rimuovere eventuali abusi. I consiglieri Cretella, Felice, Gravina e
Praitano>>. Visto che mancano cinque minuti, sospendiamo, quindi i lavori
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riprenderanno alle ore 12,30”.
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RIPRESA DI SEDUTA
Alle 12,30 si procede all’appello per la verifica del numero legale.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Sono presenti 18 Consiglieri comunali, seduta valida. Ha chiesto di intervenire il
Consigliere Cretella”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Grazie Presidente. Prima di proseguire con la mozione, volevo riallacciarmi
all’argomento della Giornata del Ricordo, mi ero riservato ai sensi dell’articolo 9
un intervento per commemorare, ma veramente ringrazio l’Assessore De Capoa
per il momento intenso che è stato organizzato e credo che ne valesse la pena per
ricordare, anche perché l’Assessore De Capoa è stato quanto mai puntuale e con le
parole giuste ha descritto quello che le cose sono state, con delle parole che per
circa 60 anni in nessun’aula istituzionale sono state mai dette in Italia. Come ha
detto bene l’Assessore, morti di serie B perché scomodi, perché imbarazzanti, una
delle pagine più tristi e buie della nostra storia. Pensavo al fatto che il Presidente
Pertini andò a omaggiare il feretro del maresciallo Tito, un massacratore di italiani,
il Presidente Pertini andò a Belgrado a baciare il feretro e una bandiera non certo
italiana che ne ricopriva la bara. Grazie. Riprendo, invece, la mozione per quanto
riguarda il Castello Monforte. Il Castello, è inutile ricordarlo, è il simbolo della
nostra città, monumento storico importante, purtroppo, come tutti sanno, è un
monumento che non versa certo in condizioni di ottima manutenzione per vari
motivi di carattere strutturale, di carattere logistico, attrezzature e quant’altro, ma
la cosa più sconcertante è la miriade di antenne, ripetitori, cavi, tralicci e tutte
quelle apparecchiature metalliche che ne imbrattano e ne offendono il decoro e la
bellezza. Di recente il nostro Castello, come tutti sanno, perché è stato diffuso
anche sugli organi di stampa, è stato inserito addirittura tra le 20 fortezze più belle
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d’Italia, così come su un sito importante di carattere internazionale che è
paesionline.it, un sito che fa da attrattiva per quelli che sono i flussi turistici, un
importante volano di sviluppo turistico, l’ha classificato tra una delle più belle
fortezze d’Italia. Questo dovrebbe essere motivo di vanto e orgoglio per la nostra
città, ciò nonostante il nostro Castello, come un po’ tutta la collina Monforte, versa
in condizioni di abbandono. La presenza di antenne e ripetitori ormai è atavica,
risale a decenni e decenni, sfruttato con ripetitori telefonici, ripetitori
probabilmente televisivi, ripetitori che sono propri dell’Aeronautica Militare, ma
quelli sono i meno impattanti, quelli che più sconcertano sono quelli telefonici e
televisivi peraltro installati in maniera abbastanza grossolana, perché c’è modo e
modo per installare un apparecchio di questo tipo, lo si può mettere in un posto
poco visibile, con i cavi nascosti, ben mascherata da apposite canaline, invece
quello che si può ammirare sul Castello Monforte è l’esempio del degrado più
assoluto e del disprezzo più assoluto dell’importanza di un monumento. Io ci vado
spesso lì e mi è capitato spesso di imbattermi in turisti di tutte le parti del mondo,
spesso di fuori regione, da Roma, da Napoli, non è che vengono apposta a vedere il
Castello, ma è chiaro che chi viene a Campobasso, magari parenti e amici e cheide
che cosa si può vedere di bello, generalmente una delle mete prescelte è di andare
sul Castello Monforte, oltre che per bere di un po’ d’acqua fresca, anche per
ammirare il panorama dalla sommità del Castello. A me spesso e capitato di
incontrare questi cittadini e turisti e mi hanno chiesto: “Lei è di Campobasso? Ma è
possibile che su un monumento del genere ci siano tutte queste antenne, tutte
queste strutture che ne deturpano l’aspetto e il decoro?”. La risposta ovviamente è
stata una triste presa d’atto, “Sì, purtroppo, è così, non ci possiamo fare nulla,
almeno finora nessuno è stato capace di farlo”. Che cosa vi stiamo chiedendo? Non
so se è la prima volta che arrivano richieste del genere, probabilmente nelle scorse
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Amministrazioni voglio supporre che siano già arrivate richieste di questo genere,
noi ci siamo sentiti in dovere di ripeterla o di avanzarla per la prima volta, quindi
chiediamo a questa Amministrazione di attivarsi con ogni mezzo utile e in via
prioritaria coinvolgendo la Sovraintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici,
perché probabilmente quelle antenne non devono proprio stare lì. Prima ancora di
andare a verificare l’emissione, la potenza, la regolarità di un impianto,
probabilmente c’è un bene a monte che va tutelato che è quello paesaggistico e
architettonico che dovrebbe far sì che quelle antenne da lì devono sparire.
Sappiamo tutti che oggi i ripetitori e le installazioni ricetrasmittenti sono ritenute
strategiche e di interesse nazionale per le comunicazioni e quindi probabilmente
avranno anche la priorità su tanti altri aspetti, ma è vero anche che ad oggi si
possono trovare delle ricchissime alternative. Non sta a me suggerirle, potrei dirne
alcune: ci sono dei pali che possono essere messi maggiormente mascherati
sfruttando la vegetazione della collina, ma semplicemente cercando sul territorio di
Campobasso altre postazioni utili dove poter posizionare determinati impianti tali
da non interrompere la continuità del servizio di ricetrasmissione, ma al tempo
stesso salvaguardare la bellezza e il decoro. Io immagino che un castello ripulito di
da queste installazioni potrebbe essere il punto di partenza per una maggiore
valorizzazione del sito, come spesso il Consigliere Durante in questo momento
assente, ci ha ricordato, dal punto di vista turistico, anche prendere in esame la
possibilità del trasloco del sacrario, qualora questo fosse il problema, ma io a oggi
prima di pensare a dove spostare il sacrario, mi preoccuperei di rimuovere le
antenne e i ripetitori. Così come si è già parlato in Commissione nell’ambito dei
lavori di valorizzazione, di tagliare alcuni alberi per far vedere meglio la facciata e
quant’altro: anche in questo caso, Sindaco, prima di tagliare un filo d’erba io mi
preoccuperei di togliere le antenne, poi dopo possiamo parlare di tutto sulla collina,
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di ripulire e valorizzare il Castello, tagliare gli alberi, li piantiamo altrove e
valorizziamo, facciamo venir fuori tutta la facciata, ma la cosa prioritaria, prima di
qualsiasi altro intervento, è quella di agire con determinazione per la rimozione
delle antenne, in primis verificando, quindi dando mandato agli organi competenti,
la regolarità. Qualcosa mi dice, non lo posso affermare con certezza, che molto
probabilmente ci sono alcune installazioni abusive. Qualcosa mi dice che un po’ di
quei tralicci sono residuati di impianti vecchi che non sono stati sufficientemente
bonificati, quindi sono rimasti lì attaccati e appesi anche se oggi inutilizzati,
qualcosa mi dice che una parte di quelle antenne possono e devono essere rimosse
se c’è un volere forte e un impegno forte da parte di un’Amministrazione che vuole
tutelare un bene così importante quale il Castello, simbolo della città”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Cretella. Ha chiesto di intervenire l’Assessore Chierchia”.
ASSESSORE CHIERCHIA:
“Ringrazio nuovamente sia il Consigliere Cretella che l’intero Movimento 5 Stelle
per la mozione portata in Consiglio. Sicuramente in primis il Consigliere Cretella,
ma vado a memoria, credo che anche qualcun altro dei Consiglieri dei 5 Stelle fa
parte di quelle associazioni che sono state chiamate a quella fortissima azione di
partecipazione che questa Amministrazione ha messo in campo, direttamente
attraverso il Sindaco e poi attraverso i singoli Assessori competenti, per il
meccanismo di partecipazione sulla pianificazione strategica”.
Interloquisce fuori microfono il Consigliere Cretella.
ASSESSORE CHIERCHIA:
“Pensavo che tra le varie associazioni ci fosse anche quella di cui io so lei fa parte,
“Fare Verde”. Avevo fatto questa premessa, perché all’interno della pianificazione
strategica, quella programmazione che Sindaco, Giunta, ma Amministrazione
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comunale tutta sta mettendo in campo per ottimizzare e indirizzare al meglio quelle
risorse che ci arrivano dai fondi europei, quelli regionali, non quelli direttamente
gestiti dalla Comunità europea, al centro di quella pianificazione strategica c’è,
guarda caso, esattamente quello che anche noi riteniamo, non solo in monumento
simbolo di questa città, ma la ricchezza assoluta per identità, per patrimonio
culturale, per patrimonio paesaggistico. È lì al centro e c’è un impegno fortissimo
sia politico che proprio un impegno di spesa che abbiamo chiesto formalmente su
quel Castello per valorizzarlo al massimo e anche per bonificarlo. Ancora una volta
succede che delle mozioni portate in aula si innestino o incontrino un percorso
politico - amministrativo che è stato già avviato. Il 17 febbraio presso lo studio del
Sindaco o presso l’Urbanistica a seconda che ci siano impegni concomitanti,
occupazione concomitante del luogo, ci sarà una Conferenza di Servizi convocata
dal Sindaco congiuntamente all’Assessorato all’Urbanistica, in cui abbiamo
convocato, e la convocazione è una convocazione veramente fuori da qualsiasi
sospetto, perché era una convocazione che era stata fatta per la metà di dicembre,
andò deserta e quindi ora è stata rinnovata, penso che non aveste ancora intenzione
di promuovere questa mozione, in questa conferenza di servizi, con i gestori di
telefonia parleremo di tutto quello che riguarda la allocazione di antenne, la
dismissione di antenne, i rischi per la salute dei cittadini e quant’altro. Per quello
che riguarda la bonifica della telefonia, perché so benissimo che parliamo di
diverse attrezzature, ci siamo già attivati. Per tutto il resto, ci siamo ancora di più
attivati, perché in quest’aula si parlava in Consigli precedenti anche della Via
Matris che noi vediamo assolutamente come un tutt’uno con il patrimonio del
Castello Monforte, anche su quella abbiamo fatto scelte politiche che stanno per
trasformarsi in atti amministrativi, quindi su quello che viene chiesto nella
mozione a proposito appunto della valorizzazione, della bonifica, dell’andare a
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contrastare le eventuali installazione abusive, ci siamo assolutamente. Ci siamo già
mossi, ovviamente dobbiamo ancora arrivare al risultato, ma ci siamo già mossi,
convinti che le premesse, il premesso che, il considerato che, il visto che elencato
in delibera sia assolutamente condivisibile, ma credo che qualsiasi cittadino di
Campobasso condivida questo, tornando proprio a quel discorso sull’identità
perché questo dell’identità culturale è uno dei nodi centrali tanto della campagna
elettorale del Sindaco Battista che della campagna elettorale di tutto il centro
sinistra. Davvero in questa città dobbiamo ricostruire e, se mi permettete, stiamo
ricostruendo un’identità culturale che passa per queste azioni concrete, quindi io
ringrazio per la mozione, ma esattamente come ho illustrato, forse potevo essere
più dettagliata, ma mi piace non occupare troppo gli spazi, ci stiamo muovendo e
siamo pronti a tornare in aula a rendere conto dei risultati. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Assessore. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Praitano”.
CONSIGLIERE PRAITANO:
“Dove non c’è possibilità di opporsi perché è oggettivamente una mozione
condivisibile, di solito abbiamo già appreso e ascoltato in quest’Aula che
l’Amministrazione
si
sta
attivando.
Noi
ascoltiamo
con
piacere
che
l’Amministrazione si sia già attivata, al riguardo voglio far notare che l’argomento
elettromagnetismo è stato affrontato in Commissione anche su mia sollecitazione
parecchio tempo fa e in questa direzione sicuramente voleva andare tutto il
Consiglio, lo si è appreso in quella Commissione, fatto sta che a oggi siamo in
attesa di provvedimenti che in qualche modo ci facciano capire l’Amministrazione
in che modo si voglia attivare. Il fatto di dire di voler fare le cose, non significa
farle. Abbiamo già ascoltato manifestazioni di interesse rispetto a questo tema da
parte dell’Amministrazione, lo abbiamo fatto in Commissione, lo abbiamo fatto in
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molte circostanze anche privatamente discutendo sull’argomento. Il problema è
che da quando ne discutiamo, ancora non vediamo nulla al riguardo, per cui
abbiamo ritenuto di voler intervenire in questo caso sul Castello Monforte in modo
tale da cominciare a vedere qualche risultato rispetto a ciò che si è detto nelle varie
sedi. Rinnovo l’invito all’Assessore a darci contezza di qualche risultato rispetto
alla disciplina dell’elettromagnetismo e al contrasto dell’elettromagnetismo sul
territorio campobassano quanto prima nella Commissione preposta perché ad oggi
rimangono delle intenzioni, un indirizzo politico che non hanno avuto nessun tipo
di seguito. Eravamo rimasti addirittura alla possibilità di un incontro con una
società che avrebbe dovuto…, di questo non sappiamo più nulla, l’argomento è
sospeso, non sappiamo se ci sono stati degli esiti, degli sviluppi, vorremmo che
quanto prima ci facesse sapere se si sta andando avanti con questo discorso o ci
siamo arenati. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Praitano. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cretella”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Grazie Presidente. Volevo ringraziare l’Assessore Chierchia, ma se noi siamo stati
veggenti e con la nostra palla di vetro siamo stati così bravi da indovinare con
ampio anticipo il vincitore del concorso per top manager del Comune, non
possiamo essere sempre così bravi e indovinare quelle che sono le linee
dell’Amministrazione laddove non ce n’è traccia in nessun tipo di provvedimento.
Noi siamo abituati a leggere le delibere, a leggere le determine e a seguire le
Commissioni, ma laddove non troviamo traccia di nulla, avanziamo le nostre
proposte. Non è nostro intendimento quello di competere per chi arriva prima, non
si fa la gara a chi arriva primo, perché se domani l’Amministrazione fa rimuovere
l’antenna, noi non è che usciamo con lo striscione “Il Movimento 5 Stelle ha fatto
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togliere le antenne”, siete voi l’Amministrazione. Non c’è la gara né tanto meno mi
ne faccio una ragione qual è il motivo vostro di imbarazzo a dover votare una
mozione che mi state di fatto confermando cioè mi state dicendo che vi siete
attivati con gli strumenti utili per la rimozione, per valorizzare etc., lo state già
facendo, ne prendo atto, vi credo sicuramente, non lo potevo sapere, quindi non
vedo il motivo per cui votare no a una mozione che va a ratificare quello che in
realtà voi affermate che state già facendo. Non entriamo in questa competizione, è
veramente antipatica e soprattutto non è produttiva, non porta a nulla se non
indispettire, ammesso che ve ne possa importare qualcosa, una minoranza che poi
dovrà andare lì a contare i giorni, l’hai fatto, non l’hai fatto ancora, sono passati
due mesi etc.. Se c’è una volontà comune, io penso che il bello di votare
all’unanimità una mozione, è proprio che ne viene fuori politicamente un
intendimento unico, non solo della Giunta, ma dell’intero Consiglio in
rappresentanza dell’intera città, cioè sarà la città a volere una determinata cosa. A
volte una votazione unanime del Consiglio va ad avvalorare ulteriormente quello
che è il volere di un’Amministrazione, quindi veramente non riesco a comprendere
il motivo di un mancato appoggio a una mozione del genere. Non c’è malafede,
non è che abbiamo saputo sottobanco che c’era un’azione e abbiamo pensato di
buttarci una mozione, no, noi non potevamo immaginarlo, tanto abbiamo imparato
che qualsiasi cosa proponiamo, è sempre nei programmi dell’Amministrazione,
però fino a quando non ne vediamo una traccia, non abbiamo contezza con un
provvedimento, è legittimo da parte di una minoranza avanzare delle proposte che
spesso e volentieri se sono di buon senso, come in questo caso, probabilmente
vanno a viaggiare in parallelo o a sovrapporsi a dei provvedimenti che già
l’Amministrazione sta mettendo in essere. Veramente ancora una volta chiedo
all’Amministrazione, al Consiglio di valutare con la massima attenzione questa
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mozione. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Cretella. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Praitano”.
CONSIGLIERE PRAITANO:
“Io ho notato una certa differenza rispetto all’inizio di questa Consigliatura, ovvero
all’inizio si tendeva ad assecondare ciò che era di buon senso e legittimo da parte
nostra proporre e poi eventualmente bocciare quando c’era il contrasto. Secondo
me aveva senso, cioè noi ottenevamo una risposta negativa da parte della
maggioranza nel momento in cui non si condivideva il tema posto all’attenzione.
Adesso, invece, si è ritornati alla vecchia politica, cioè al modo di fare di chi deve
dire no soltanto perché l’ha proposto la minoranza. Vuol dire che il Consiglio è
svuotato del suo significato, perché di fatto le mozioni vengono votate o non votate
a seconda di chi le propone, cioè non è il contenuto quello che fa il voto, quanto
piuttosto chi le propone. Visto che si è arrivati a questo, si pone la necessità da
parte nostra di portare i temi esclusivamente sugli giornali, perché in Consiglio
comunale noi non facciamo altro che mettere agli atti le nostre dichiarazioni, ma
dal punto di vista politico non ha nessun tipo di risultato. È valso anche per altre
questioni per cui all’inizio ci è stato detto di sì e successivamente non abbiamo
visto nessun tipo di risultato, questioni dove vi siete posti favorevolmente alle
nostre istanze e poi successivamente non avete dato nessun tipo di seguito. Ritorno
sempre all’esempio delle lampadine nella sala Mancini, perché è emblematico.
Abbiamo capito, almeno io personalmente ho capito che questo Consiglio è
svuotato del suo significato, si può discutere di tutto, ma quando si tratta di dare un
indirizzo politico, l’indirizzo non emerge perché quando è qualcosa che voi
condividete, è no a prescindere perché lo abbiamo posto o comunque bisogna fare
tutte le modifiche affinché poi non ci sia un indirizzo chiaro, sia quanto più ampio
95
possibile,
quanto
più
diluito
possibile.
Noi
vorremmo
far
parte
di
un’Amministrazione con la A maiuscola in cui si prendono le decisioni altrimenti
noi non serviamo a niente, noi Consiglio comunale non serviamo a niente, al di là
del fatto che siamo tenuti a intervenire lì dove la legge ce lo impone, come per
esempio per le questioni di Urbanistica, per dirne una, al di là di questo, noi come
Consiglio comunale non serviamo a nulla. A questo punto potrebbero fare
benissimo tutto da soli i nostri dirigenti quelli che ci sono, perché è tutta ordinaria
amministrazione. L’indirizzo deve emergere dal Consiglio, oggi siamo tutti
favorevoli al fatto che si tolgano queste antenne dal Castello, che si voti
favorevolmente. Non si capisce il motivo per cui non dovrebbe essere così: perché
già si sta facendo. Non emerge da nessuna parte, invece alla cittadinanza potrebbe
essere detto domani che l’Amministrazione comunale, non il Movimento 5 Stelle,
ha votato favorevolmente perché si tolgano le antenne. Non so fino a che punto
potremo continuare noi a proporre mozioni e voi a rispondere in questa maniera,
perché altrimenti è svuotato il contenuto e il significato di questo Consiglio e vorrà
dire che evidentemente le nostre lotte politiche non dovremmo farle più in
Consiglio comunale, ma in piazza o sui giornali con tutta la strumentalizzazione
che ciò porta, cosa che noi vorremmo evitare e magari ci piacerebbe più bypassare
attraverso atti concreti come il voto di questa mozione. Questo è il motivo per cui
le presentiamo. Noi abbiamo monitorato molto, guardiamo tutti i giorni le
determine e le delibere, quindi verifichiamo se ci sono dei provvedimenti e vi
assicuro che le determine per quanto riguarda le antenne sono le più numerose in
assoluto, di tutto il panorama amministrativo sono quelle che arrivano di più al
Comune di Campobasso, le guadiamo una ad una per verificare se ci sono
provvedimenti. Non ce ne sono stati e quindi ci siamo sentiti legittimati a
sollecitare questo intervento per quanto sia già nelle corde di questa
96
Amministrazione. Ci piacerebbe che questo Consiglio torni a essere motivo di
indirizzo politico e riferimento per la cittadinanza che può conoscere qual è la
volontà dell’Amministrazione non attraverso quello che si dichiara sui giornali, ma
attraverso atti che vengono partoriti in questa Assemblea. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Praitano. Ha chiesto di intervenire il Sindaco Battista”.
SINDACO BATTISTA:
“Presidente e Consiglieri, io non avevo nessuna intenzione di intervenire tant’è che
è intervenuto l’Assessore e ha dato le informazioni su come stiamo agendo. Ho
deciso di far registrare il mio pensiero, le mie riflessioni proprio perché a nessuno
passi per la mente che a Campobasso ci possa essere un Consiglio comunale
delegittimato, però dobbiamo anche capirci sui ruoli e sul lavoro che stiamo
facendo. Serve per discutere nel merito della mozione, ma anche un poco sul
metodo legato sempre alla mozione, altrimenti il mio intervento sarebbe fuori
dall’ordine del giorno. Capita di avere un mazzo di chiavi e l’ultima chiave è
quella che apre la porta. Ci sono delle altri mozioni su cui si può discutere e
probabilmente si avrà il nostro voto favorevole, però non è pensabile che tutte le
sane riflessioni che vengono riportate con una mozione, debbano trovare, soltanto
perché parlano di cose belle e buone, il voto positivo da parte dell’Aula consiliare.
È vero che non ci sono atti, però abbiamo avuto più di un incontro sulla questione
antenne, abbiamo avuto più di una discussione, io stesso sono andato sul Castello
Monforte per capire lo stato ed è quasi una vergogna lo stato complessivo, rispetto
al quale bisogna mettere mano, una mano non serve, ce ne mettiamo due, occorre
intervenire in modo scientifico tant’è che sull’argomento, lo dico alla maggioranza
anche, ho avuto un incontro alla Sovraintendenza per capire come dobbiamo
intervenire, sotto la supervisione di chi occorre intervenire, per eseguire quali
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lavori per valorizzare il Castello Monforte, fin dove occorre intervenire, se è un
lavoro soltanto di messa in opera di malta per chiudere le fessure tra una pietra e
un’altra oppure occorre fare un discorso che scende più a valle rispetto al Castello.
Ci siamo intesi fino al punto che nelle azioni di spesa dei fondi FESR su cui
andremo a discutere in Commissione e anche in questo Consiglio comunale, ci
sono dei progetti che riguardano proprio la collina Monforte in due azioni diverse,
una di messa in sicurezza della collina nel suo insieme inteso come blocco
monumentale, la pietra, perché ci sono delle infiltrazioni di acqua e di radici che
stanno spaccando la pietra, quindi una messa in sicurezza dopo l’intervento che
dovrà partire tra qualche giorno e riguarda il lato che dà su Fontanavecchia, messa
in sicurezza della roccia per riportare un minimo di tranquillità anche sotto oltre al
consolidamento della Via Matris, un appalto già chiuso e ripetere le procedure su
altri versanti, perché da un momento all’altro la situazione potrebbe diventare
pericolosa, quindi stiamo puntando sui fondi FESR per quanto riguarda la tutela
ambientale della collina inteso come blocco di pietra e poi un’altra parte di risorse
che riguardano proprio il Castello, il monumento, fino a scendere a una portata ,
vediamo fin dove ci bastano i soldi, ma è il progetto che abbiamo immaginato di
dover programmare con la Sovraintendenza dovrà essere un progetto complessivo
e totale, poi fin dove arriviamo con i soldi bene, faremo seguito con ulteriori e
successivi finanziamenti per completarlo, per dire che abbiamo un’idea che parte
dall’antenna o alla rimozione di quei fili di ferro che sono stati lasciati lì in modo
irrispettoso da chi ha utilizzato per metterci le antenne e a parte l’antenna, non ha
rimosso tutti quei fili che ci sono, partendo da quelli, per capire se si può
recuperare una memoria storica sugli atti che ci sono in passato, perché la mia
dichiarazione fatta in campagna elettorale che sembrava irrispettosa, irriguardosa,
“quelle quattro mura”, è un po’ così. Da fuori è un bellissimo monumento,
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internamente sono quattro mura, dobbiamo capire noi come lo rivalutiamo, come
lo valorizziamo, come ci portiamo le persone, perché se resta un monumento senza
un minimo di vita, probabilmente spenderemo male i soldi, ma sono sicuro che se
faremo degli investimenti sul Castello Monforte, i fondi FESR ci sono e sono
anche abbastanza rapidamente spendibili, probabilmente possiamo fare degli
interventi che finalmente lo rimettono nella sua veste più o meno originaria, dico
più o meno perché dipende dallo studio storico che verrà fatto e ci siamo intesi con
la Sovraintendenza, ci dovrà essere una collaborazione tra Comune e
Sovraintendenza, probabilmente avremo un documento finalmente offribile, non
più e soltanto alla città di Campobasso, ma soprattutto a eventuali turisti, ma
soprattutto lo mettiamo in una condizione di autodifendersi dagli agenti
atmosferici, perché oggi è pericoloso, perché non c’è cura, non c’è attenzione,
invece una risistemazione complessiva, compreso il ponte levatoio di cui tanto si
parla, ma è un progetto che devono fare ricercatori della Sovraintendenza insieme
all’Amministrazione comunale, insieme all’Università, recuperare un’idea storica
che sia la più aderente alla realtà, ma lo dovranno fare gli esperti, e intervenire su
tutto. Prima il Consigliere Cretella diceva: “Lasciate perdere gli alberi, cominciate
dall’antenna”, sì, certe volte cominci con la cosa più complicata e poi non fai
neanche quella banale e semplice. Io dico: “Cominciamo a fare”, ma non per dire
all’opinione pubblica: “Stiamo facendo”. Questi non sono messi in atti, ma è
dibattito. Io chiedo al Presidente della Commissione Lavori Pubblici, al Presidente
della Commissione Urbanistica di discuterle queste cose in Commissione in modo
che il lavoro viene alleggerito in Consiglio comunale, perché per me il Consiglio
comunale non è soltanto il momento per andare a votare un atto, una mozione, un
ordine del giorno, è anche il modo per un minimo di confronto, confronto che può
essere tranquillamente realizzato nelle Commissioni per portare il proprio
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contributo. Stiamo lavorando sulla collina Monforte, speriamo che presto possiamo
compiutamente portare degli atti che possono provocare l’attenzione vostra della
opposizione, l’attenzione della maggioranza, utilizzare il contributo per farne un
documento definitivo, ma intanto sto lavorando per mettere nel circuito delle
istituzioni un minimo di collaborazione, perché è fondamentale. Magari noi
possiamo affidare all’architetto Lello Bucci il progetto di ristrutturazione e di
recupero e poi trova il contrasto con la Sovraintendenza, stiamo lavorando
politicamente per dire prima che ci mettiamo a lavorare matita sulla carta, di
intenderci sulla possibilità di generare collaborazione. Questo è il lavoro sulla
collina Monforte, ma questo è anche il rapporto che deve esserci tra maggioranza e
opposizione e tra Consiglio, Sindaco e Giunta. Certo, certe volte diventa
stucchevole che le mozioni durano ore, ore e ore, ma quando hanno la durata di un
dibattito utilissimo, educato, garbato e rispettoso, perché certe volte neanche qulo
c’è stato, io non posso che ringraziarvi, però anche le Commissioni facciamole
lavorare meglio e di più. Non mi sto mettendo contro i Presidenti delle
Commissioni, pero molto dibattito può essere sviscerato nelle Commissioni. Io vi
ragguagliato su cosa stiamo facendo, rispetto a questo dire: Beh, lo votiamo
comunque”, addirittura uno potrebbe dire, non ve lo chiedo: “Ritiratela” visto che
stiamo andando nella stessa direzione, le lettere messe per iscritto alla
Sovraintendenza ci sono, sui fondi FESR stiamo discutendo con la Regione, stiamo
in una fase embrionale non ancora approcciabile alle Commissioni, sia chiaro lo
faremo prestissimo, allora dico: “Ritiratela”. Capisco che non ho in questa
circostanza nessun titolo e nemmeno la voglia, rispetto voi, il Movimento 5 Stelle,
tutta l’altra parte di opposizione, ma io ho anche rispetto della maggioranza che su
questi argomenti ci sta lavorando, tutti”.
100
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Sindaco. Metto in votazione la mozione per appello nominale come
chiesto dal Movimento 5 Stelle, il Sindaco e la Consigliera Cancellario”.
DICHIARAZIONI DI VOTO
SINDACO BATTISTA:
“Io penso di aver ragguagliato e relazionato esaustivamente al Consiglio comunale
sulle azioni relative alla valorizzazione e al recupero del Castello Monforte.
Soprattutto sulle antenne sta lavorando l’Assessore Chierchia, quindi le procedure
un poco alla volta vengono recuperate e attivate. Messo al corrente il Consiglio sul
lavoro che stiamo facendo, ritengo di dover votare contro la mozione, ma non è di
facciata, con profondo rispetto per il contributo che l’opposizione e la maggioranza
mi danno per il lavoro che devo svolgere in questa città”.
CONSIGLIERE BUCCI:
“Io voto no a questa mozione, ma come ho fatto anche per tante altre nei mesi
scorsi, per quale motivo? Chiaramente il principio di cui si parla è pienamente
condivisibile, però la mozione ha essenzialmente funzione ispettiva, nel momento
in cui viene in Consiglio una mozione che vuole far voti su un qualcosa di cui già
si sta occupando la maggioranza come uno dei punti cardini della propria
programmazione e della propria pianificazione strategica, allora a mio avviso il
voto non può che essere no, anche perché dal punto di vista proprio della
metodologia, un atto ispettivo non può recepire una programmazione di una
squadra di governo, quindi solamente per questo. Chiaro è che se le mozioni
dovessero essere sempre su parti del Governo del centro sinistra che sta
amministrando la città, su parti della pianificazione strategica di questa città, le
mozioni, almeno per quello che riguarda il mio voto, avranno sempre il voto
negativo, ma ripeto, sempre per la metodologia con cui si affronta l’argomento,
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non per il merito del provvedimento. Ripeto, tutto sommato queste mozioni ci
rendono anche tranquilli, perché tramite queste mozioni ci stiamo rendendo conto
che molte parti del nostro programma e della nostra pianificazione strategica è
condivisa anche dalle opposizioni, quindi il mio voto è no”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Sindaco, mi dispiace, si è contraddetto in maniera clamorosa: Lei ha detto che
anziché partire dalle cose difficili, partiamo dalle cose piccole che si possono fare.
Quando qualche tempo fa abbiamo proposto di cambiare venti lampadine, ci avete
detto: “Non si può partire dalle cose piccole, dobbiamo ambire a grandi progetti”,
quindi prima delle lampadine dobbiamo aspettare la revisione del piano mondiale
dell’efficienza energetica e quindi le lampadine non si sono cambiate, quindi
l’antenna no e l’albero sì, quindi bisogna resettare e guardare da che parte si vuole
andare. Ecco la dimostrazione che a ogni proposta, c’è una risposta che viene
sistematicamente cucita e attagliata, però qua nessuno è fesso, è vero che paghiamo
il noviziato, ma poi farci prendere in giro in questo modo, non credo che ce lo
meritiamo e non è nemmeno rispettoso. Si parla sempre di rispetto, di
collaborazione, ma poi alla fine dare queste risposte non è rispettoso, almeno io lo
prendo come un segnale di poco rispetto nei confronti del lavoro che noi facciamo,
e molti se ne accorgono che facciamo, nel proporre, nello studiare tematiche e
problematiche della città e portarle con i canali e nei modi giusti all’interno del
Consesso consiliare, che sia il Consiglio che siano le Commissioni. Se la risposta è
questa, ne prendiamo atto, come dice bene il collega De Bernardo ce ne dobbiamo
fare una ragione, ce ne facciamo una ragione, perché siamo minoranza, però da
parte nostra c’è sempre la buona fede, c’è sempre la parte propositiva che,
purtroppo, dall’altra parte non ci sembra che venga corrisposta e ne continuiamo a
prendere atto. Il mio voto è ovviamente positivo come tutte le volte semplicemente
102
perché condivido il dispositivo della mozione. Dall’altra parte benché si condivida
il dispositivo della mozione, non si sa per quale mistero si continua a votare
contro”.
CONSIGLIERE DE BERNARDO:
“Massimo rispetto per il ruolo delle opposizioni, il loro ruolo propositivo e la loro
serietà, ma nello stesso tempo conosco benissimo il lavoro della maggioranza, le
intenzioni del Sindaco, degli Assessori e di tutti gli altri colleghi che ci siamo
lavorando. Fermo restando l’ottimo lavoro propositivo che viene fatto, in questo
caso non mi sento assolutamente di dire che ve ne dovete fare una ragione,
dobbiamo lavorare insieme. Ci saranno sicuramente in futuro, come ce ne sono
state, delle posizioni condivisibilissime che abbiamo fatte nostre, ne abbiamo
parlato, ne abbiamo discusso, in questo caso ci stiamo lavorando, ci stiamo
lavorando tantissimo, non voglio parlare di quello che come delegato al centro
storico su incarico del Sindaco sto facendo, non voglio parlare di me, ma ci stiamo
lavorando tutti quanti insieme, quindi di fatto voto no, ma rispetto moltissimo il
vostro ruolo, su questo non ci sono dubbi”.
CONSIGLIERE PRAITANO:
“Solo due cose velocissime: se portiamo le mozioni in Consiglio e non ne
discutiamo in Commissione è perché dettiamo noi la calendarizzazione, questo è
uno dei motivi principali. Ci sono argomenti per i quali abbiamo chiesto la
calendarizzazione in seno alle Commissioni, stiamo ancora attendendo che ci
vengano proposti. In questo modo ne discutiamo quando vogliamo noi e non
aspettiamo i comodi o comunque la sensibilità dei Presidenti. Questo è il motivo
per cui spesso arrivano in Consiglio e non vengono discusse in Commissione. Per
quanto riguarda, invece, il ruolo ispettivo della mozione, mi richiamo
all’intervento di Bucci, io ritengo che, invece, la mozione più che altro abbia un
103
ruolo di dare un indirizzo politico al Sindaco e alla Giunta perché molto spesso a
loro è rivolto, quindi il nostro lavoro a maggior ragione ha un senso. Il ruolo
ispettivo ce l’abbiamo con le interrogazioni e con le interpellanze, non ci possiamo
affidare a quello che è scritto nelle linee programmatiche o nei programmi perché
la storia ci insegna che quella è carta straccia. Quello che conta è quello che si fa,
non quello che è nelle intenzioni di fare. fin quando non vedremo documenti che
testimoniano che effettivamente c’è questa azione, noi continueremo a fare le
nostre mozioni, interrogazioni e gli atti in Consiglio. Il mio voto è favorevole”.
CONSIGLIERE TRIVISONNO:
“Il mio voto è no alla mozione. Mi dispiace che devo chiudere sempre io il
dibattito, però è chiaro che quando viene arricchito con delle cose, quando è il mio
turno posso parlare. Io non credo che l’atteggiamento del Sindaco, della
maggioranza, lo dico con tutta franchezza, possa essere detto irrispettoso, ma
irrispettoso è una cosa che non si può tollerare. Dire che è un atteggiamento
irrispettoso, lo dico in modo particolare al Consigliere Cretella, è sbagliato, non è
giusto perché la mozione, come ha puntualmente detto il Consigliere Bucci, è un
atto di indirizzo. Se l’indirizzo è lo stesso, io non capisco il senso della mozione.
Se un’Amministrazione va in una direzione, qualora un Consigliere di
maggioranza, di opposizione ha lo strumento della mozione per correggere la
direzione dell’Amministrazione su un tema, ma quando la mozione vuole
rafforzare quella direzione perché è palese, è stato detto che già c’è, io ritengo che
non è irrispettoso votare no dicendo: “Già stiamo andando lì, è inutile che me lo
ribadisci”. Io credo che il senso sia questo, quindi non lo ritengo corretto dire che
l’atteggiamento del Sindaco e quindi della maggioranza è irrispettoso. Chiudo
entrando solo nel merito: io riconosco sul tema uno studio, una sensibilità
soprattutto nei proponenti, in questo caso dei 5 Stelle, che spesso è simile alla
104
nostra. Riconosco anche la capacità di portare argomenti importanti in Consiglio
comunale, ricordo alcuni tipo quello sugli alberi quando poi puntualmente il
Consigliere delegato Molinari ha detto: “Ma io già lo stiamo facendo”, giusto così,
perché ognuno ricordi il suo, se dobbiamo ricordare le lampadine in Sala Mancini,
dobbiamo anche ricordare che alcune mozioni, sulle quali l’Amministrazione già
aveva tracciato una direzione, l’Amministrazione su quello sta marciando e con il
Consigliere Molinari stiamo trovando delle belle soluzioni pratiche ai problemi del
verde della città. E’ stato detto che è carta straccia, non è carta straccia quello che
si fa in Commissione, però bisogna ricordare che la mozione, essendo un atto di
indirizzo, comunque non è vincolante. Stiamo su un livello diverso, allora io credo
che quando si dice che la direzione dell’Amministrazione è quella, a mio giudizio,
siccome sono favorevole al tema, io voto no perché l’indirizzo è stato già dato e la
direzione dell’Amministrazione è stata già in modo chiaro tracciata. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Do l’esito della votazione: 4 favorevoli, 13 contrari, 1 astenuto.
La mozione viene rigettata.
Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cancellario”.
CONSIGLIERE CANCELLARIO:
“Grazie Presidente. Cortesemente le chiedo, a nome del Consigliere Coralbo che è
il primo firmatario della prossima mozione, la possibilità di posticipare la mozione
che segue perché il Consigliere non è presente per questioni lavorative e ci
terrebbe a discuterla nel pomeriggio”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“La posticipiamo in coda alle mozioni come ultima mozione se non ci sono
obiezioni. Tutti favorevoli. Vista l’ora, manca qualche minuto alle 13,30,
aggiorniamo i lavori direttamente alle 15,30. Favorevoli? All’unanimità. I lavori
105
riprenderanno alle 15,30”.
106
SEDUTA POMERIDIANA
MOZIONE
DEI
CONSIGLIERI
CRETELLA,
FELICE,
GRAVINA,
PRAITANO AVENTE AD OGGETTO LA CORRETTA APPLICAZIONE
DELLA NORMATIVA ANTIFUMO NEI LOCALI PUBBLICI COMUNALI.
Alle ore 15,30 si procede al primo appello per la verifica del numero legale.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Sono presenti 16 Consiglieri compreso il Sindaco, numero non valido per
dichiarare aperti i lavori del Consiglio. Si procederà a un nuovo appello alle ore
16,00”.
Alle ore 16, 00 si procede al secondo appello per la verifica del numero legale.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Sono presenti 23 Consiglieri comunali, seduta legale. Passiamo alla mozione a
firma dei Consiglieri del Movimento 5 Stelle per la corretta applicazione della
normativa antifumo per la tutela della salute pubblica all’interno dei locali pubblici
comunali. <<Premesso che la tutela della salute pubblica è funzione fondamentale
e imprescindibile per le istituzioni sia a livello nazionale che territoriale; secondo i
dati del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, il fumo di tabacco
risulta essere al secondo posto, dopo l’ipertensione arteriosa, come causa di morte
e al primo posto per anni di vita persi in disabilità, così che molte Amministrazioni
Pubbliche, Comuni compresi, hanno da tempo posto in essere iniziative tese a
scoraggiare la propensione al fumo; la costante giurisprudenza della Corte
Costituzionale (sentenze numero 399 del 1996, numero 218 del 1994, numero 202
del 1991, numero 307 e 455 del 1990, numero 559 del 1987 e numero 184 del
1986) ha stabilito un principio “secondo cui la salute è un bene primario che
107
assurge a diritto fondamentale della persona ed impone piena ed esaustiva tutela,
tale da operare sia in ambito pubblicistico che nei rapporti di diritto privato”. È
stato pure ripetutamente affermato che la tutela della salute riguarda la generale e
comune pretesa dell’individuo a condizioni di vita, di ambiente e di lavoro che non
pongano a rischio questo suo bene essenziale; tale tutela implica non solo
situazioni attive di pretesa, ma comprende – oltre che misure di prevenzione –
anche il dovere di non ledere né porre a rischio con il proprio comportamento la
salute altrui. Pertanto, ove si profili una incompatibilità tra il diritto alla tutela della
salute, costituzionalmente protetto, ed i liberi comportamenti che non hanno una
diretta copertura costituzionale, deve ovviamente darsi prevalenza al primo.
Considerato che il legislatore è intervenuto a tutelare i citati diritti con la legge 16
gennaio 2003 Numero 3 che, all’articolo 51, statuisce: “È vietato fumare nei
locali chiusi, ad eccezione di quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico”;
compreso quindi tutti i locali ed uffici della Pubblica Amministrazione, compreso
stanzette, corridoi, sale d’attesa, scalinate ed androni, anche quando in prossimità
di finestre o balconi; l’obiettivo primario delle Amministrazioni Pubbliche, in
applicazione dei principi costituzionalmente tutelati, consiste nel garantire la
sicurezza e la salute dei propri cittadini e tra questi anche i dipendenti comunali e
gli amministratori; verificato che presso Palazzo San Giorgio ed altri distaccamenti
dell’Amministrazione comunale: è abitudine frequente, da parte di alcuni
dipendenti, amministratori e cittadini di passaggio, trasgredire le vigenti
disposizioni, fumando quindi in quasi totale libertà presso sale di rappresentanza o
locali ad esse annesse, uffici, corridoi, sale di attesa, sale di servizio, bagni, scale,
androni, etc.; gran parte della prevista segnaletica di divieto non risulta essere
conforme a quanto prescritto dalla legge, in quanto non risultano indicati i
nominativi dei soggetti a cui spetta vigilare sull’osservanza del divieto e quelli cui
108
compete accertare le infrazioni; ritenuto che oltre ad assicurare il rispetto delle
norme vigenti in materia di fumo nei locali di uso pubblico al fine di garantire una
maggiore tutela della salute, le Amministrazioni sono chiamate a dare in primis il
buon esempio assumendo comportamenti civici virtuosi; sia da considerare un
atteggiamento assolutamente diseducativo, dannoso e pericoloso permettere o
tollerare il fumo all’interno dell’intero edificio comunale, ancora più quando a
fumare sono i dipendenti e gli amministratori; occorra certamente prevedere una
più stringente regolamentazione di tale attività, anche incrementando una corretta
azione di sensibilizzazione; per tutto quanto premesso e considerato, il Consiglio
comunale di Campobasso impegna il Sindaco ad adoperarsi per il più rigoroso
rispetto dell’attuale normativa a tutela della salute dei non fumatori in tutti i locali
e le aree chiuse di pertinenza dell’Amministrazione comunale; a prevedere
adeguati controlli, anche per il tramite dei soggetti a cui spetta vigilare
sull’osservanza del divieto, prevedendo l’applicazione delle specifiche sanzioni
previste dalla legge per coloro che dovessero infrangere la normativa; a
predisporre l’esposizione della segnaletica in conformità a quanto stabilito dalla
legge. Ha chiesto di intervenire per mozione d’ordine il Sindaco Battista”.
SINDACO BATTISTA:
“Se mi è consentito, è inusuale, però ha un significato maggiore, per l’usciere
Luigi Comune oggi è l’ultimo giorno di lavoro. È qui presente in aula, è stato
assunto nel 1982, è stato impegnato prima come netturbino, poi all’interno della
Palestra Sturzo, all’antistadio e quindi come usciere. Io lo volevo ringraziare a
nome della città di Campobasso per l’impegno, così come faccio per tutti i
dipendenti, ma se voi me lo consentite, anche a nome dell’intero Consiglio
comunale. Grazie Luigi”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
109
“Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cretella”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Grazie Presidente. Sono io il primo che mi sono accorto che questa è una mozione
probabilmente inusuale, probabilmente dovrebbe essere inutile discutere di questi
argomenti all’interno di un’aula di Consiglio comunale, ma se oggi lo stiamo
facendo è perché ce n’è bisogno. Vi confesso, ho avuto seri dubbi se presentare o
meno questa mozione, alla fine l’ho fatto perché dopo alcuni mesi di esperienza mi
sono reso conto che ce n’è assolutamente bisogno. Ricorderete che più di una volta
sono intervenuto in quest’aula richiamando alcuni colleghi, invitando il Presidente
a richiamare alcuni colleghi, ma soprattutto mi sto facendo tantissimi nemici e
antipatie all’interno delle Commissioni perché continuamente sollevo questa
problematica. Purtroppo è una problematica che ritorna sempre e l’elenco della
normativa che ribadisce i divieti di fumo all’interno dei locali pubblici è
lunghissima. Considerato che è accertato ed innegabile che all’interno di questo
edificio e anche nelle altre sedi comunali, si fuma quasi con assoluta regolarità,
evidentemente c’è qualcosa che non va, evidentemente c’è una tolleranza di fatto,
sono sicuro che non è mai stata elevata una contravvenzione. Accertato che è
evidentemente prassi che si possa fumare in questo Comune, l’ho verificato in otto
mesi, ma anche in precedenza da cittadino e la cosa più antipatica è che si fuma di
nascosto o si dà per scontato che non si può fumare in quest’aula e allora si va
nella saletta dietro che non è una sala per fumatori, oppure si va nella saletta dei
giornali che non è una sala per fumatori, oppure si va nel corridoio che non è una
sala per fumatori, oppure si va nell’androne nelle scale che non è una sala per
fumatori. Il divieto di fumo vige dappertutto all’interno dei locali pubblici a
esclusione di salette fumatori laddove previste e secondo la normativa. A me non
risulta che ce ne siano all’interno di questo Palazzo, pertanto do per scontato che
110
all’interno del Palazzo non si possa e non si debba fumare e cosa ancora più
fastidiosa che molti colleghi, ma anche cittadini si avvicinano alle finestre, magari
aprendo un po’ la finestra e fumando alla finestra. Io posso anche apprezzare la
buona volontà, ma lor signori devono sapere che fumare vicino alla finestra
peggiora la situazione, perché l’aria spinge verso l’interno e il fumo arriva, a
questo punto vale più la pena fumare all’interno. Può sembrare un gesto di
cortesia, ma resta ugualmente un gesto di grave scortesia e di maleducazione,
scusatemi se l’aggiungo, non me ne voglia qualche collega, però anche il fumatore
di turno se ne deve fare una ragione. Non si può e non lo dice solo il Consigliere
Cretella, lo dice la legge e all’interno delle istituzioni il Sindaco è tutore della
legge e a sua volta può nominare, anzi la legge prevede che ci siano delle figure
che sono i dirigenti, i capo area, a seconda dei vari uffici, che devono essere a
salvaguardia, devono essere tutori del rispetto di questa normativa. Al riguardo
abbiamo anche verificato che la segnaletica apposta all’interno del Palazzo non è
completamente a norma, perché non è indicato il nominativo del funzionario o del
responsabile che ha il compito di verificare, ma non basta verificare, perché
evidentemente non lo si fa, c’è anche un’azione sanzionatoria che è evidente che
non si fa perché altrimenti questo fenomeno non esisterebbe all’interno di questo
Palazzo. Ripeto, non voglio aggiungere altro su quanto male possa fare il fumo e
soprattutto quanto fastidio dà il fumo ai non fumatori, perché tra la libertà
dell’individuo di farsi del male e di essere libero di fumare e la libertà del non
fumatore di respirare aria non viziata, prevale sicuramente la seconda, quindi è il
fumatore che deve trovarsi una via dove non dare fastidio agli altri per fumare,
piuttosto che io essere costretto ad abbandonare le Aule di Consiglio o di
Commissione perché c’è qualcuno che fuma. Detto questo, la mozione chiede al
Sindaco in questo caso l’impegno - c’è l’impegno volutamente, a differenza di
111
prima dove c’era l’invito, perché parliamo di fare applicare una legge che è
puntualmente disattesa - ad adoperarsi per il rigoroso rispetto dell’attuale
normativa a tutela in primis della salute dei non fumatori in tutti i locali di
pertinenza comunale dove c’è la responsabilità diretta del Sindaco e
dell’Amministrazione, a prevedere adeguati controlli che non vengono fatti e non
sono mai stati fatti, anche per il tramite dei soggetti a cui spetta vigilare
sull’osservanza del divieto i quali dovrebbero essere indicati sulla regolare
cartellonistica, prevedendo inoltre l’applicazione delle specifiche sanzioni previste
dalla legge per coloro che dovessero infrangere la normativa; a predisporre
l’esposizione della segnaletica in conformità a quanto stabilito dalla legge.
Aggiungo che sarebbe anche un bel gesto se con le eventuali sanzioni si andasse a
alimentare un fondo da destinare alle politiche sociali, a qualche fondo di
solidarietà oppure per il verde pubblico o qualsiasi cosa di interesse per il bene
collettivo e il bene comune. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Cretella. Ha chiesto di intervenire il Sindaco Battista”.
SINDACO BATTISTA:
“Dico subito che a prescindere se avete scritto “impegna”, io la mozione la voto
per rinnovare proprio una volontà di una maggiore vigilanza all’interno delle mura
del Comune di Campobasso. Noi stiamo parlando addirittura di vietare il fumo in
alcune piazze, pensiamo di voler predisporre ceneriere o altri arredi simili per
condizionare negativamente i fumatori. Rispetto a questa condizione, io mi sento
di dover adempiere a tutti gli obblighi che l’Amministrazione ha. Utilizzo qualche
metafora: qualche volta vedo che al mare c’è gente che pranza in spiaggia o sotto
le pinete, poi rigorosamente mette gli avanzi in una busta e rigorosamente appende
questa busta agli alberi, come se ci dovesse essere qualcuno che va a prendere la
112
busta e la porta da un’altrui parte. Chi fuma e apre la finestra, a me dà la stessa
impressione, di comportarsi più o meno allo stesso modo. Penso che occorra
verificare la cartellonistica, tutta quella che è l’informazione, i responsabili e
mettere in chiaro che queste azioni all’interno del Palazzo comunale e nei palazzi
periferici di proprietà del Comune di Campobasso non si possono fare così come
da legge, non perché siamo noi che siamo più severi e mi sembra un alto segnale di
civiltà. Io da subito do l’incarico sia all’Assessore alla Salute Emma De Capoa, sia
all’Assessore Maio, il responsabile del procedimento dovrebbe essere ai Lavori
Pubblici, di verificare la cartellonistica che c’è, eventualmente predisporre anche
gli acquisti in bilancio, se dovessero essere acquisti pesanti e non possono essere
realizzati con la cassa dell’economato e fare un’azione di sensibilizzazione nei
confronti dei dipendenti e nei confronti nostri quali Consiglieri comunali, Giunta e
Sindaco a una maggiore osservanza della norma. Prima o poi a Sirchia credo che
un monumento glielo dobbiamo fare, perché è stata una spaventosa novità quella di
vietare il fumo nei locali pubblici. Se è cresciuta la sensibilità in Italia, lo
dobbiamo a quel Ministro, quindi io voterò favorevolmente”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Sindaco. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Durante”.
CONSIGLIERE DURANTE:
“Intervengo perché a questo punto deve parlare anche l’altra parte che è quella dei
fumatori mezzi pentiti, che non ha da rivendicare alcun diritto, però mi trovo in
quest’aula, visto che abbiamo due minuti per stare insieme, mi attribuirò la figura
dell’oratore, di Cicerone nella fattispecie che riuscì a far assolvere Cluenzio dai
reati più tremendi e infamanti proprio dimostrando che c’è una società che è una
società che non convince e quando una società non convince, è molto difficile
prendersela con i Sindaci. Voleva essere semplicemente una battuta. Dal 2005
113
quando è entrata in vigore la legge 2003, io stesso ho sentito il beneficio, ho sentito
il beneficio anche sulle nostre attività commerciali. Solamente i privati si sono
adeguati immediatamente, avendo una responsabilità di controllo anche in regime
sanzionatorio diretto, devo dire che quella imposizione della legge Sirchia poi ha
portato una serie di benefici su un ambiente che era quello dei bar, dei locali
pubblici, discoteche e altro che oggettivamente ha creato un beneficio. Non
dovremmo parlare effettivamente di questo, non dovremmo parlare del fatto di
dover votare o non votare un provvedimento che di fatto chiede solo l’applicazione
della legge, non ci può essere questione politica su questo. Io stesso che sono uno
di quelli che si sporge dalla finestra, ho capito che se mi sporgo dalla finestra,
invece di rischiare io, faccio rischiare di più Cretella perché gli arriva con il vento
il mio fumo, quindi in questo senso mi rendo responsabile da oggi in poi per i miei
comportamenti personali e ritengo che effettivamente il Sindaco, l’Assessore, i
responsabili della sicurezza e quelli che sono individuati come responsabili di
questo tipo di controlli, facciano semplicemente il loro mestiere. Mi verrebbe da
chiedere, però, se come all’interno dei locali pubblici, all’interno delle
Amministrazioni possano essere create, in accordo con la legge nazionale, delle
aree per i fumatori, perché a questo punto, visto quello che sta accadendo a livello
Paese, perché abbiamo un’altra scienziata, la Lorenzin, che sul modello americano
sta inventando questo adeguamento al sistema anglosassone, per cui sarà in Italia
vietato nei parchi, nei giardini e nelle aree pubbliche in un’idea di assoluto
proibizionismo che onestamente non ci serve, siamo il Paese più corretto del
mondo, pieno di ladri dentro e fuori la Pubblica Amministrazione, improduttivo
sotto tutti i punti di vista, tranne per i presenti che sono oggettivamente i migliori
d’Italia, dico andare a lavorare sul proibizionismo da sigaretta nel parco, è una
cosa talmente di basso profilo che la contesto qui da queste aule, quindi
114
probabilmente dovremo presentare una mozione che preveda l’inserimento di
un’area fumatori giustamente attrezzata all’interno del Palazzo comunale, ma forse
sarà meglio spendere quei soldi per altro. Purtroppo i soldi di queste ammende non
possono essere spesi per ovvie e meritevolissime operazioni di carattere sociale
perché una legge nazionale che prevede un’ammenda non finanzia i capitoli di
bilancio locali, giusto per contrastare qualcosa alla bontà della mozione, è evidente
che non può che essere votata. Saranno i comportamenti ad essere adeguati al
tema” .
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Durante. Ha chiesto di intervenire l’Assessore Maio”.
ASSESSORE MAIO:
“L’Assessore De Capoa mi chiedeva se non avevo mai fumato, no, non ho mai
fumato e quindi subito mi schiero a favore della mozione del Consigliere Cretella.
Naturalmente non possiamo, tra virgolette, mandare alla gogna coloro che fumano,
però io ritengo che sia necessario dare un messaggio culturale che possa iniziare
soprattutto dalle scuole. Le scuole dovrebbero essere maestre di vita insieme alle
famiglia. Molto spesso la scuola da sola non ce la fa ed è necessario che sopperisce
anche la propria famiglia nell’educare i bambini sin da piccoli a dire quali sono i
drammi per i quali bisognerebbe evitare di fumare, ma i drammi non sono
solamente quelli e soprattutto quelli per la vita, per la salute delle persone, perché
sappiamo che molto spesso le malattie incurabili, come il cancro al polmone, molto
spesso deriva dal fumo, ma soprattutto c’è un costo per la nostra collettività ed è il
costo sociale che si scarica su tutti quanti noi, ma poi ci sono anche i drammi
familiari. Chi di noi non ha avuto in famiglia qualcuno che è stato toccato da
questo male così difficile da curare e molto spesso è letale? Allora io non posso
che accogliere con piacere la mozione che è stata presentata con l’impegno di far
115
riposizionare la cartellonistica che c’è all’interno del Comune di Campobasso e di
far vigilare affinché quelle norme vengano rispettate. Questo dovrebbe essere un
compito che non attiene nemmeno al Consiglio comunale, pur rispettando la
mozione che è stata presentata, mi sembra che chi è responsabile ed è stato
delegato a quella funzione e a quel ruolo debba svolgerlo senza che sia da stimolo
il Consiglio comunale, quindi non può che trovare soddisfazione questa mozione
che vuole mettere in evidenza questa cattiva abitudine di molti, mi metto contro
tutti quelli che fumano, ma molto spesso subire il fumo indiretto è ancora più
dannoso di fumare direttamente. Questo è un qualcosa che andrebbe quanto meno
contenuto anche dal senso di responsabilità che può avere ciascuno di noi. Per
quanto riguarda quest’Aula, è una prerogativa specifica del Presidente del
Consiglio comunale farla rispettare, ma mi sembra che è stato sempre rispettato, al
di là di qualche eccezione che è catalogabile nella norma, quindi Consigliere,
sicuramente mi farò portavoce presso il Settore Lavori Pubblici insieme a
all’Assessore De Capoa per far sì che quella cartellonistica possa essere riallocata
se dovesse mancare in qualche ambito e soprattutto che venisse rispettata”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Assessore Maio. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Praitano”.
CONSIGLIERE PRAITANO:
“Grazie. Ovviamente tutti i lati della mozione sono stati toccati, l’unico che a mio
avviso non ha avuto soddisfazione ma secondo me ha un suo peso è l’aspetto, al di
là dell’esempio che può dare l’amministratore oppure l’appartenente al Comune
non fumando, è soprattutto una questione di decoro e di immagine. Io avendo
un’esperienza dove la disciplina ha un valore e dove la forma è sostanza, reputo
che è sicuramente poco decoroso che all’interno degli uffici lì dove è ovvio che
non si debba fumare, si fumi, perché l’immagine che diamo come Comune di
116
Campobasso anche alla cittadinanza è un’immagine distorta, quindi da piccole
cose si può far capire che il vento è cambiato. Chi viene nel Comune di
Campobasso da fuori per visita, per pratiche personali non può, non deve
assolutamente riscontrare all’interno situazioni di questo tipo che sebbene siano
soltanto delle violazioni amministrative, comunque ledono il decoro e l’immagine
del Comune. Al di là degli aspetti che abbiamo considerato, questo è un ulteriore
che dà valore maggiore alla mozione”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Praitano. Non ci sono interventi, metto in votazione la
mozione.
Esito della votazione: all’unanimità.
117
MOZIONE A FIRMA DEI
CONSIGLIERI
CRETELLA,
FELICE,
GRAVINA, PRAITANO AVENTE AD OGGETTO LA TUTELA DEL
DECORE
URBANO
ED
IL
CONTRASTO
DEL
VANDALISMO
DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ DI “WRITING” ABUSIVO.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Mozione a firma del Movimento 5 Stelle avente ad oggetto tutela del decoro
urbano e contrasto al vandalismo derivante dall’attività di “writing” abusivo.
<<Premesso che il writing, il graffitismo e i murales sono manifestazioni sociali,
culturali ed artistiche molto diffuse nei contesti urbani, basate sull’espressione
della creatività tramite interventi sul tessuto urbano; tali fenomeni, quando espressi
in campi protetti ed in zone espressamente dedicate dalle Amministrazioni alla
libera espressione artistica, possono costituire un efficace strumento di recupero e
valorizzazione urbana, come del resto dimostrato nella nostra città quando,
nell’ambito di manifestazioni patrocinate dall’Amministrazione, si è dato modo a
molti artisti di realizzare opere di indubbio valore artistico e certamente apprezzate
da gran parte della cittadinanza; il writing, quando realizzato in forma legale ed
autorizzata, non ha nulla a che vedere con gli atti di vandalismo, poiché i Writers
tendono a esprimersi all’interno di spazi all’uopo messi a disposizione in cui
esprimersi e dipingere legalmente (ad esempio muri di cemento o particolari edifici
esplicitamente dedicati dalle Amministrazioni comunali all’espressione di tale arte,
anche nell’ambito di specifici progetti); preso atto che una questione ben diversa è
quella legata al vandalismo di strada, purtroppo molto diffuso nei centri storici o
nei quartieri residenziali, che comporta l’imbrattamento di edifici pubblici e
privati, di palazzi storici, di monumenti ed, in generale, degli spazi di interesse
storico, artistico e comunque non destinati ad essere alterati da espressioni
118
artistiche o presunte tali, del tutto abusive ed oggettivamente antiestetiche;
considerato che molte città italiane ed europee hanno coniugato con successo la
presenza di aree dedicate alla pittura murale nelle varie zone delle città con la
riqualificazione e la caratterizzazione delle stesse; con il tempo queste espressioni
artistiche sociali e culturali hanno assunto sempre più valore estetico, fino ad
essere commissionate da privati ed Enti pubblici per abbellire edifici, evidenziare
l’identità del luogo e valorizzare zone grigie del tessuto urbano. In molti casi le
zone con le realizzazioni più interessanti possono diventare simboliche e di
richiamo turistico; combattere il graffitismo vandalico è un impegno doveroso per
un’Amministrazione e un diritto assoluto della società civile. Rinunciare a questa
lotta di civiltà significa tradire la storia della comunità cittadina, il rispetto delle
regole di civile convivenza, il diritto al decoro, la dignità dei luoghi comuni, il
rispetto della proprietà altrui, il valore del patrimonio storico – architettonico;
constatato che tale fenomeno, nella nostra città, ha oramai raggiunto livelli non più
tollerabili, con edifici, abitazioni e monumenti che risultano imbrattati dai vandali
ed in particolar modo da chi appone con vernice spray il proprio nome d’arte (tag)
diffondendolo ripetutamente ed in maniera ossessiva come fosse un logo o un
carattere distintivo con cui “marcare il territorio” appropriandosene; l’esperienza di
molte città insegna che attraverso la regolamentazione ed il severo contrasto
all’abusivismo, il fenomeno può essere arginato in maniera significativa; per tutto
quanto premesso e considerato, il Consiglio comunale invita il Sindaco e la Giunta:
ad individuare ed indicare pubblicamente le zone e le aree da riqualificare,
all’interno del tessuto urbano della città, e poter mettere a disposizione dei writers
per la realizzazione di graffiti e murales liberi; avviare una rigida politica di
prevenzione e repressione del vandalismo grafico che deturpa monumenti,
superfici di immobili pubblici, strutture private e l’arredo urbano in generale,
119
mettendo in atto tutte le azioni di contrasto necessarie per limitare il fenomeno di
degrado; di costituirsi parte civile in tutti i processi contro i writers colti in
fragranza di reato in attività illecite, al fine di ottenere il ripristino dello stato ed il
decoro dei luoghi senza aggravio di spesa per le casse pubbliche e per la
collettività>>. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cretella”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Grazie Presidente. Come suggerito dal collega Bucci, anche questa è una mozione
strana. Il problema è drammatico, basta farsi una passeggiata in qualsiasi angolo
della città per rendersi conto di quanto il decoro urbano sia seriamente
compromesso da questo fenomeno che è una piaga sotto il profilo del decoro
urbano, quello che noi chiamiamo writing selvaggio, perché poi il wrinting in sé
per sé, è una forma d’art, nobilissima con la quale sicuramente bisogna fare i conti,
la società deve fare i conti, anche un’Amministrazione, perché il fenomeno c’è e
bisogna anche saperne trarre quello che c’è di buono. Anche a Campobasso
abbiamo degli esempi bellissimi di writing urbano tra l’altro fatto nell’ambito di
specifici progetti curati e sponsorizzati anche dalle Amministrazioni, la zona di via
Novelli, ma anche il terminal degli autobus e non solo, ovvero degli spazi che sono
stati dedicati a questi giovani artisti in appositi progetti, quindi autorizzati, magari
anche con una supervisione, non che ci debba essere una censura, però con una
previsione dei bozzetti in maniera tale che si possa più o meno sapere quello che si
va a realizzare. Ma non è esattamente questo il punto, perché la cosa che preoccupa
è che queste forme dilagano in maniera smodata e assolutamente sregolata
dappertutto. Non si tratta di realizzare qualcosa di gradevole come può essere un
bel murales colorato, comunque una forma artistica, ciò che è raccapricciante è che
queste forme chiamate tag, ovvero queste firme che questi pseudo artisti usano
lasciare dappertutto, ma non solo il proprio tag, anche delle frasi a volte sconnesse,
120
dei disegni non sempre riusciti bene dal punto di vista artistico che risultano
sicuramente antiestetici, vengono fatti dappertutto, anche laddove sicuramente non
andrebbero fatti, violando le proprietà private, violando quello che è il patrimonio
pubblico, perché se si avesse la decenza etica di realizzare determinate opere sui
muri di cemento, sui muraglioni che sono grigi e brutti, sicuramente ci può essere
un grado di tolleranza maggiore, ma laddove mi devo trovare un muro di pietra
magari fatto 100 anni fa dagli scalpellini che si sono fatti i calli alle mani per
allisciare la pietra, piuttosto che una lastra di travertino piuttosto che un intonaco
appena rifatto e pitturato dall’imbianchino, ovvero laddove c’è la mano e il lavoro
di artigiani, di manovali, di imbianchini, di muratori e deve arrivare il ragazzotto
nottetempo con la sua bomboletta spray piuttosto che il pennello e imbrattare e
insudiciare l’intera città, questo credo che debba essere da censurare in maniera
netta da parte delle Amministrazioni che devono, però, fare qualcosa. Certamente
beccarli è difficile, però attuare una politica di repressione a volte anche severa,
può servire a qualcosa, chiaramente non solo la repressione, allora si può andare
incontro a queste forme artistiche attraverso degli accordi, se il Comune fa un
censimento delle proprie aree da poter lasciare libere alla realizzazione di murales
liberi, quindi individuando 10, 20, 50 muri in città con una precisa mappatura,
magari con un albo, poi si potrà trovare il modo per normare questa procedura,
sicuramente chi deve andare a sfogare la propria indole avrà un muro dove poterlo
fare senza arrecare danno al patrimonio pubblico o privato che sia. In più c’è
bisogno di contrasto, non voglio dire di repressione, io penso che il solo edificio
comunale è oggetto di questi sgorbi, però accanto all’ufficio comunale, vedo delle
telecamere, probabilmente non funzionano, stanno lì solo per effetto deterrente,
però io mi chiedo ma quando mai il filmato di una telecamera di sorveglianza è
stato utilizzato per risalire all’autore di simili atti vandalici che deturpano il
121
patrimonio e il decoro urbano? Quindi una politica che vada in questa direzione, ad
evitare quella sindrome della broken window, un edificio con una finestra rotta, se
non si interviene subito a riparare quella finestra, il giorno dopo saranno due,
saranno tre, dieci, venti e tutto l’edificio cadrà in malora e in degrado. Se invece
c’è la mano e il controllo in questo caso da parte dell’Amministrazione, di chi ha il
dovere di intervenire puntualmente anche con una task force, quindi puntualmente
si va a rimbiancare e a ripulire il muro, in maniera tale che questi soggetti non
abbiano la soddisfazione di avere i loro sgorbi che rimangono perennemente sui
muri della città, probabilmente è uno dei deterrente che, come insegnato da altre
Amministrazioni, può funzionare. Recentemente è stato sollevato il caso di quel
bel palazzo di via Nazario Sauro appena ristrutturato di proprietà della Regione, un
bel lavoro di restauro che è stato fatto in città, uno zoccolo di travertino alla base, è
arrivato il fenomeno di turno e ne ha fatto un murales di dieci metri imbrattandolo
continuamente. Il caso è già stato rilevato dalla stampa locale, tra l’altro il soggetto
in questione, ammesso che sia lui, non è facile risalire, ma ci sono delle indagini in
corso, è stato più volte beccato in flagrante, quindi quello che si chiede con questa
mozione al terzo punto è anche che il Comune si vada a costituire parte civile
contro questi soggetti se venissero sorpresi, affinché vadano a ripristinare lo stato
dei luoghi antecedente ai fatti. Questa credo che sia una norma che
l’Amministrazione deve perseguire al fine di limitare questo fenomeno che
veramente ci degrada, non c’è un metro di muro a campo bassa che non abbia un
tag, un murales abusivo e quant’altro, quindi il senso della mozione è
perfettamente riassunto in ciò che il Presidente ha letto e soprattutto nei tre punti
finali che mi sembra che siano sicuramente condivisibili. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Cretella. Ha chiesto di intervenire l’Assessore Chierchia”.
122
ASSESSORE CHIERCHIA:
“Buon pomeriggio e grazie per le sollecitazioni che arrivano dai Consiglieri. Lo so
che arriverà come un ritornello, ma esiste una delibera che porta la data del 16
dicembre 2014 ed è la delibera che rinnova la concessione all’Associazione
culturale Malatesta per proseguire con quella manifestazione urbanistica, culturale
che è protagonista nella nostra città ormai da 12 – 13 anni, la cosiddetta drodline.
Esistono spazi dedicati in città ai writers che sono diventati firme importanti,
facciamo il nome di Blu e chi segue l’arte contemporanea, sa che i graffiti di Blu
sono quotatissimi sia a livello nazionale che internazionale, quindi non è che ci
stiamo lavorando, ci abbiamo lavorato e a essere precisi, ci hanno lavorato le
Amministrazione precedenti perché noi non abbiamo fatto altro che, assolutamente
in modo consapevole, condiviso e coscienzioso, rinnovare una convenzione che in
questo caso riguarda la concessione di un sostanzioso numero di spazi per questa
attività e che poi apre, riprendo proprio le indicazioni, ho ritrovato le decisioni che
abbiamo preso di nuovo nella premessa della vostra mozione, al poter dare
continuità, in questo caso al riaprire una continuità, su una manifestazione che
aveva preso avvio… La delibera di autorizzazione al drodline prelude a riprendere
una manifestazione di nuovo urbanistica, sociale e culturale che ha investito la
nostra città, coinvolto la nostra città negli anni precedenti e che appunto tornerà a
esserci entro il mese di maggio in questa città e che vuole diventare un festival, un
happening che porti in città, e qui il coinvolgimento della Giunta tutta e dei
Consiglieri delegati, persone che normalmente questa città non frequentano. Per
quello che riguarda la mappatura di cui lei parlava, lei parlava di una mappatura, di
un possibile albo o registro di questi spazi, quelli che abbiamo concesso sono stati
già censiti, invece è intenzione, però qui parliamo veramente di intenzioni, non ho
registrato le riunioni avute formalmente, ma non verbalizzate nella struttura
123
dell’Urbanistica all’interno di quella azione di verifica, ispezione e poi repressione
di cui parlavamo stamattina sulla cartellonistica pubblicitaria, al personale della
struttura io prospettavo, contemporaneamente si esce per quello, si uscirà anche
per censire, riprendo il suo termine Consigliere Cretella, lo scempio che, non sono
writers
quelli, degli scarabocchini fanno della nostra città. Del resto è un
argomento che abbiamo già avuto modo di trattare anche con il Consigliere De
Bernardo a proposito del decoro che ci preme e che ci tocca restituire al nostro
centro storico, a proposito di luoghi e qui lei ha perfettamente ragione, sulle mura e
sui muri anche storici della nostra città che sono stati deturpati, quindi davvero non
è un ritornello, non è minimamente una presa in giro, anzi è una condivisione di
visione e di intenti, davvero stiamo già lavorando e stiamo lavorando alacremente
a maniche rimboccate su tutto questo, quindi credo che il senso, l’intenzione,
l’obiettivo della vostra mozione sia stato già accolto, una parte di esso già datato,
firmato, pubblicato 16 dicembre 2014. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Assessore. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Cretella”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Grazie Presidente, grazie Assessore. Ringrazio per la delucidazione. Io conosco
benissimo il drodline, volutamente non l’ho citato, è bellissimo, ma è tutt’altra
cosa rispetto a quello che si chiede. Che ci sia il drodline festival è una cosa
appurata, tra l’altro avevo anche detto delle edizioni scorse e quelle future che sono
altra cosa da quello che si chiede. Il drodline è un progetto che l’Amministrazione
fa, c’è il finanziamento, c’è la visione dei bozzetti, ci sono gli artisti, ma è un’altra
cosa. Quello che si chiede è anche andare oltre, cioè valutare che il muraglione
della scarpata X etc., possa essere dato in concessione libera a chi eventualmente
volesse andare a esprimersi artisticamente a prescindere dall’essere accreditato dal
124
drodline. Questa potrebbe essere un’arma in più di cui l’Amministrazione può
dotarsi come deterrente. Ringrazio per quanto riguarda il drodline, però eravamo
perfettamente a conoscenza, sia del progetto, sia della delibera, sappiamo tutto,
però si andava oltre. Ciò nonostante, se il primo punto della mozione può
imbarazzare, nel senso è una sovrapposizione a quanto l’Amministrazione ha già
posto in essere e noi lo sappiamo, possiamo tranquillamente toglierlo perché il
fatto che siano concesse delle superfici ai writers veri, va benissimo, che sia un
festival organizzato o meno va bene, quello che ci premeva di più erano il secondo
e il terzo punto, cioè avviare delle politiche di contrasto e quello di costituirsi parte
civile in eventuali processi laddove i responsabili vengano sorpresi in flagranza. Io
sto parlando dal punto di vista politico della mozione, se il primo punto può creare
quella sovrapposizione che vogliamo evitare in questo ambito, sono prontissimo ad
emendarla stralciando questo punto e lasciando gli altri due che sono i più
pungenti, perché significa che l’Amministrazione, non devo essere io a dire come,
troverà degli strumenti idonei per avviare delle politiche di contrasto sul territorio a
questi fenomeni che purtroppo ancora oggi, festival o non festival, comunque
trovano purtroppo spazio libero. L’Assessore sa benissimo e conviene con me che
chi partecipa al festival è un artista vero, è un writer non fa determinate altre cose,
quindi dobbiamo cercare di contrastare chi non è writer ovvero chi ê vandalo e il
writer è giusto che abbia gli spazi, come festival questo e altri festival che verranno
in futuro, l’importante è che si avviino delle politiche. Ripeto sono pronto a
stralciare, se questo crea un problema, il primo punto della mozione e chiederei
all’Amministrazione, alla Giunta, al Consiglio, la valutazione del secondo e del
terzo punto della mozione al quale non è giunta risposta, abbiamo parlato solo del
primo punto. Grazie”.
125
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Cretella. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Praitano”.
CONSIGLIERE PRAITANO.
“Dalle
parole
dell’Assessore
emerge
nuovamente
l’approccio
che
l’Amministrazione comunale di centro - sinistra ha per quanto riguarda qualsiasi
fenomeno che in qualche modo deve essere combattuto. Ci sono dei fenomeni che
sicuramente sono sgradevoli, in certi casi particolarmente dannosi come questo,
perché di fatto costituiscono, a parte lo scempio, anche un costo per
l’Amministrazione, fenomeni che molto spesso non vengono affrontati con la
giusta determinazione. Già il Sindaco in altre circostanze si è espresso dicendo che
l’approccio che lui vuole dare è quello di creare alternative piuttosto che
intervenire in maniera dura, in maniera netta per contrastare il fenomeno. Avverto
che anche oggi rispetto a questa problematica si stia procedendo in questo modo.
Non è che l’Amministrazione deve assolutamente reprimere ogni volta ogni cosa,
perché sappiamo bene, l’abbiamo detto più di una volta, che chiunque può
sbagliare, però già nel momento in cui distinguiamo chi è il writer, da quello che è
il vandalo, di fatto abbiamo già catalogato due livelli molto diversi l’uno dall’altro.
Quello che dovremo fare noi è combattere il fenomeno di chi scarabocchia, di chi
crea il danno. Non possiamo con la proposizione combattere questo fenomeno,
perché chi lo fa, lo fa apposta per arrecare danno, quindi non è un modo per
raggiungere l’obiettivo quello di riproporre muri alternativi, è sicuramente uno dei
modi per creare un deterrente, ma non riusciremo mai a combattere il fenomeno
solo con questo, è necessario intervenire anche con altri provvedimenti che
possano in qualche modo riuscire ad ottenere un risultato. Il risultato è che i
ragazzi o comunque questi vandali non facciano più danni alla nostra città. Porsi
come un’Amministrazione decisa che vuole recuperare ciò che gli è dovuto, cioè
126
recuperare i denari necessari per ripristinare i luoghi, credo che sia nel rispetto di
tutti gli altri che non vanno facendo queste cose. Questo è il senso, noi stiamo
prendendo le parti della restante popolazione che di fatto queste cose non le fa e
che, però, invece, deve vedersi puntualmente addebitare i costi attraverso le tasse
con le quali andiamo a ripristinare i luoghi. È questo il senso, è lì che vuole andare
la mozione. Va bene il discorso che abbiamo detto poc’anzi dei concorsi, delle
delibere pro spazi dedicati ai writers, ma qui stiamo parlando di altro tipo di
persone che di fatto arrecano un danno al nostro Comune e noi dobbiamo cercare
di trovare la soluzione per arrestare il fenomeno. Se lo vogliamo fare, lo possiamo
fare in questo modo, se avete altre soluzioni proponetele, ma fin tanto che non ci
sono, fintanto che non viene dato un indirizzo più netto volto alla repressione di
questi fenomeni,
secondo noi è necessario intervenire in questo modo,
costituendoci parte civile lì dove c’è una flagranza di reato e c’è già un’azione
legale volta a combattere il fenomeno. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Praitano. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Durante”.
CONSIGLIERE DURANTE:
“Grazie Presidente. Tutto il discorso non fa una piega, cioè la questione artistica
poco ha a che vedere con delle operazioni che sono di fatto degli illeciti, sono dei
reati contro il patrimonio pubblico e privato e vanno catalogati così. In questo
senso l’Amministrazione non ha grandi possibilità di azione diretta, tranne se non
vi è la flagranza colta dal pubblico ufficiale, dal Corpo di Polizia Municipale o da
altri ed è la cosa difficilmente perseguibile direttamente dalla pubblica
Amministrazione che, invece, potrebbe e sicuramente vorrà farlo, fare attività di
sensibilizzazione e di informazione. Una cosa potremmo fare, io l’avevo proposta
in campagna elettorale, credo che la riproporrò al Sindaco, anzi glielo comunico
127
adesso in via confidenziale: l’emissione da parte dell’Amministrazione, del
Sindaco in prima persona di un’ordinanza di decoro pubblico nella quale può
inserito anche questo tema, ma l’ordinanza di decoro pubblico era quella che,
secondo la mia opinione, doveva portare anche i proprietari di quei palazzi, di quei
negozi, di quei locali adibiti al commercio che non lo sono più perché sono
attualmente sfitti, a utilizzare una pratica di buona creanza, di educazione anche
loro nei confronti della città oltre di chi poi gli scrive sulla vetrina, perché è già
completamente oscurata da locandine, mezze locandine, fogli che cadono, basta
fare un giro a Campobasso per vedere oltre a questo anche il resto, quindi
probabilmente con un provvedimento del genere che va a stimolare anche il privato
cittadino proprietario di locali a tenere i locali puliti, gli androni dei locali puliti, le
vetrine pulite e possibilmente illuminate nei locali notturni, perché ci sono delle
zone della città che sono completamente al buio, anche sotto il punto di vista della
permanenza di una specie di vita che è quella dell’attività commerciale, vetrina
pulita, scopa accesa e la scopetta la mattina. Quando ci troviamo in una città che
degrada anche sotto questo punto di vista e, purtroppo, il nostro centro e la nostra
periferia l’hanno accusata negli ultimi anni, forse da qualche decennio a questa
parte, una forma di lento, progressivo degrado, quasi ineluttabile perché non si
vede mai qualcosa che cambia in meglio, si dà anche più spazio alle forme di
mancanza di rispetto, tra virgolette, però io ritengo che questa possa essere una
possibilità. Sono assolutamente d’accordo sul fatto che non ci sia bisogno di dare
muri alternativi, i muri già sono tutti occupati, anche quelli che non dovevano
essere occupati dai concorsi, perché il murales, il dipinto fatto sul mercato coperto
grida vendetta a 360 gradi, non so chi l’ha autorizzato, chi gliel’ha fatto fare e io
fui uno di quelli che all’epoca feci una mozione, non vedo perché dovrei oggi
discostarmi da quella che era la mia idea. Su questo ci sono, bisogna vedere quanto
128
e per quali ragioni è possibile la costituzione addirittura come parte civile nell’arco
di un procedimento e quanti come casistica di questi procedimenti già si sono
verificati in termini di realizzazione del procedimento per reato penale contro la
proprietà, contro il patrimonio. Questo non lo so, ma in ogni caso farei molto di più
se potessi, siamo ben consapevoli che è difficilissimo, che il controllo del territorio
avviene molto spesso in via incidentale da parte delle telecamere del negozio che
riprendono l’atto illecito, l’atto volgare commesso in un angolo al buio, quindi so
che è complicato, però una buona dose di educazione civica che molto spesso
passa anche attraverso qualche schiaffone dietro il collo, va data e
l’Amministrazione in questo senso ha da rendersi responsabile di un percorso di
questo tipo”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Durante. Non ci sono interventi, metto in votazione la
mozione per appello nominale come chiesto dal Movimento 5 Stelle più il Sindaco
e il Consigliere Trivisonno”.
SINDACO BATTISTA:
“C’è uno stato di disagio mio, però in questa circostanza, come per le precedenti,
io ritengo che noi dobbiamo accelerare. Abbiamo iniziato ad affrontare la
problematica, occorre vedersi con i gruppi. Io sono stato tra quelli che in occasione
della visita del Papa ha difeso i murales che sono stati collocati su quel muro.
C’erano diversi censori a diversi livelli, chi ci voleva mettere la carta, chi la calce
bianca, chi voleva andarci con la varechina, ognuno voleva fare qualcosa. Siccome
non offendevano e non offendono la morale pubblica, siccome possono piacere o
non piacere nella forma grafica che è stata realizzata, c’è stata comunque una
espressione artistica, stanno là, li tuteliamo addirittura se possibile, commettiamo
un grave errore pensando di andare a censurare in qualche modo, scateniamo istinti
129
negativi nei confronti della città. Questi fenomeni in qualche modo vanno gestiti e
soprattutto repressi, occorre gestirli però, occorre dargli degli spazi, occorre
regolamentare, come si è fatto in passato, è lì che dobbiamo continuare a lavorare.
Certo è che non è più possibile sopportare mura della città imbrattate anche da
un’opera d’arte riconosciuta dai più grandi esperti mondiali. Questo non è possibile
e rispetto a questo ci stiamo attrezzando con la videosorveglianza, però ritengo che
anche in presenza della videosorveglianza e in attesa della videosorveglianza, noi
questi fenomeni dobbiamo imparare a gestirli per far capire che c’è la possibilità di
esprimersi, di lavorare, di dipingere, però non sulle mura della città, quindi il mio
voto è no considerato che l’Assessore sulla questione sta lavorando”.
CONSIGLIERE CORALBO:
“Piccola dichiarazione di voto giusto per lasciarla agli atti: considerato che
sicuramente l’Assessore starà lavorando così come tutta la Giunta, però
considerato che gli effetti ancora non sono ben chiari, a questo punto voto sì alla
mozione magari come pungolo all’Amministrazione”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Grazie. Io non voglio andare oltre le consuetudini, magari dopo le chiedo anche
fuori dei banchi, di spiegarmi meglio questo passaggio. Lei ha poc’anzi detto:
“Occorre dare degli spazi a questi ragazzi”, ovvero quello che abbiamo scritto,
“Occorre gestire questi fenomeni, quindi voto no”, c’è qualcosa che non va.
Probabilmente io ho sbagliato, faccio ammenda, starò più attento, pago il
noviziato, credo che la si è buttata un po’ a caciara con questi murales, qui nessuno
ha parlato di murales. Qui stiamo parlando di gestire un fenomeno di vandalismo,
di mettere in pratica delle azioni di contrasto al vandalismo e di costituirsi il
Comune parte civile perché subisce un danno nei confronti di questi vandali e voi
state dicendo no. Poi vogliamo parlare del Papa, dei murales, del terminal, di Blu,
130
tutte cose meravigliose che non hanno nulla a che vedere con quanto questa
mozione chiede. Io capisco che ogni volta che si è in imbarazzo, uno più fumo
butta, si riesce a parlare dell’impossibile, ma senza quagliare niente. Io vi sto
chiedendo: “Diciamo no al vandalismo?”, voi dite: “No, è venuto il Papa e ho
salvato i murales”. Qual è il nesso tra i murales del Papa e costituirsi parte civile
contro un vandalo che ci imbratta la città? Sono due cose distinte e separate,
torniamo un’altra volta al discorso dell’imbarazzo politico. Io avevo anche aperto,
ho detto: “Se è un problema politico, imbarazza il primo punto perché può andare
in contrasto, sovrapposizione con un’azione politica già portata avanti
dall’Amministrazione, stralciamo il primo punto e lasciamo perlomeno la volontà
di costituirsi parte civile”. Io a oggi con questo voto negativo, capisco che questa
Amministrazione, domani mattina se trova un vandalo oppure dalla telecamera di
sorveglianza si trova l’artista che viene a imbrattarci le pareti del Municipio, noi
non vogliamo costituirci nemmeno parte civile a tutela del decoro pubblico con
danno erariale perché a oggi la legislazione prevede che non possiamo metterli in
galera, ma l’unica cosa che possiamo chiedergli è il ripristino dello stato dei luoghi
e per loro è una bella pena, è un bel danno, perché oggi all’artista tanto famoso che
è stato beccato di recente in flagrante, chiedergli di ripulire Campobasso è
veramente un bel danno, quindi in questo caso l’Amministrazione deve giocare la
sua parte. Se si tira fuori, è un’azione di connivenza, è un’azione di complicità o di
volersene lavare le mani e io non trovo motivazioni, questa cosa veramente non
riesco a spiegarmela. Non capisco perché è stato buttato nella discussione questo
discorso degli artisti, del Papa e quant’altro che non ha nulla a che vedere. Nessuno
ha parlato di murales. Le mozioni sono scritte in una forma d’italiano, magari
discutibile, però c’è una premessa che l’arte del writing è una cosa che non è
oggetto di questa mozione, il vandalismo è un’altra cosa, è contro il vandalismo
131
che oggi ci stiamo indirizzando. Poi viene fuori che è venuto il Papa e abbiamo
salvato il murales. Sono contento, anche io ero per la salvaguardia di quel murales,
ma non mi pare che è oggetto di questa mozione. Non capisco perché buttarla in
caciara in questo modo. Ad oggi avevo chiesto di stralciare questo punto, un
imbarazzato silenzio, perché non c’è stata una controproposta, c’è stato solamente
un indirizzo immotivato verso il no, dove il Sindaco mi dice: “Bisogna dare degli
spazi”, dove io scrivo: “Bisogna dare degli spazi”, cioè diciamo le stesse cose,
però si vota no, quindi c’è qualcosa che non va, allineatevi, cioè per votare no,
bisogna dire: “Io sono contrario a dare quegli spazi, quindi voto no”, invece il
Sindaco dice: “Bisogna dare degli spazi” ovvero quello che ho scritto io, quindi
voto no. Sarebbe più onesto da parte del Sindaco dire: “Cari signori, sapete che
siete opposizione, noi siamo maggioranza, non vi possiamo votare nulla, fatevene
una ragione e quindi vi votiamo no”, è molto più onesto. Cerchiamo di dare anche
qualche risposta al no, motiviamolo il no e argomentiamolo e uno se ne fa una
ragione in maniera un po’ più convinta. Voto ovviamente sì a questa mozione”.
CONSIGLIERE PILONE:
“Io non sono intervenuto nel merito della questione perché i colleghi hanno
espresso bene i contenuti, però io l’invito che rivolgo al Sindaco e alla
maggioranza, perché altrimenti non andiamo da nessuna parte: si sta prendendo
una piega in questa Amministrazione, lì dove si pongono dei problemi, si
condividono nella sostanza, ma solo per partito preso si vota contro. Ditecelo,
perché non è un gesto corretto. Io ho fatto dieci anni opposizione, mi sta bene
perché il ruolo delle parti lo condivido, ci mancherebbe, però quando uno non
condivide nel merito la questione, ovviamente la boccia, ma se si condivide e si
boccia soltanto perché è proposta dalla… Perché io non vedo nulla, se io avessi
assistito a una contraddizione e anche lì dove ci fosse, ci si ferma e si rivolse per
132
lavorare insieme. Qui non stiamo a fare le belle statuine, il gioco delle parti. Se si
condivide e se l’Amministrazione ha dichiarato che si sta lavorando, si lavora
insieme, però mettere un voto contro a degli atti di indirizzo su questo tipo di
discorso, davvero non comprendo. Io vorrei elevarmi e vorrei essere aiutato ad
elevare l’Amministrazione comunale a uno sforzo, però aiutatemi, perché non
capisco. Oggi si esce e diciamo no dopo che ho sentito un dibattito dove si
condividono le motivazioni e questo non è solo per questa mozione. Io voglio
coeducarmi con voi, farò tanti errori, però invito anche i Consiglieri di
maggioranza, non è che solo perché si dà la linea e quella… Io lo dico veramente
con molta serenità: stiamo all’inizio di questa Consigliatura, Anche se sono passati
otto mesi, però se veniamo qua con il copione in testa… Se mi fate capire le
motivazioni, ma questo vale anche per gli altri discorsi, dire: “Guardate, avete
sbagliato questo, questo è sbagliato, noi abbiamo un’altra linea”, benissimo, voi
votate contro la proposta e qui si vota favorevolmente e viceversa. Si è condiviso
su tutta la linea, le preoccupazioni, le titubanze e l’impegno, però per partito preso,
siccome noi siamo maggioranza e voi siete minoranza e siccome lo stiamo
facendo, e noi ne prendiamo atto che ci dite che state su quella linea, lo votiamo
contro perché non sia mai che si viene a sapere che passa una mozione sulla
quale… Non è questo il concetto e mi dispiace che anche il Sindaco che ha svolto
un ruolo di maggioranza e di opposizione, credo che per un’Amministrazione non
sia questo. Io oggi ho riconosciuto pregi anche nelle scelte immediate che vanno
fatte, però è un invito… Ho preso questa mozione, ma l’ho notato anche su altre,
cerchiamo di elevarci, ma fatemelo capire se sto sbagliando, perché su questo, ed è
un dato palese, dove c’è convergenza di intenti perché è un atto di indirizzo la
mozione, vengono messe sotto i piedi come zerbini anche le delibere, l’abbiamo
visto con l’intitolazione e la toponomastica che si fanno, ma non si sa quale via è
133
stata intestata, figuraci se ci spaventa una mozione. Ma se si condivide il principio
e il contenuto, non capisco il voto contrario. Ovviamente voto sì”.
CONSIGLIERE PRAITANO:
“Il Consigliere Pilone stamattina era assente, ha detto la stessa cosa che io ho detto
al riguardo, cioè ho espresso le stesse parole, ho detto che non riesco a
comprendere come mai ci sia totale condivisione sull’argomento e poi alla fine si
vota in maniera contraria svilendo il ruolo di questo Consiglio, a dimostrazione del
fatto che non sono il solo che se ne è accorto. Sulla questione, però, io un dato
politico lo intravedo, l’ho detto prima e lo ribadisco: per quello che vedo io, questa
Amministrazione non vuole fare nulla che sia di contrasto, che sia abbastanza
coraggioso per risolvere i problemi. I problemi ci sono, se riusciamo in un certo
modo con l’informazione, la vetrina, il convegno, con la sensibilizzazione bene, se
c’è invece da prendere una decisione netta, decisa per andare a contrastare i
fenomeni, quello invece non si riesce a intravedere, perché quello che ho proposto
prima, ho detto: “Questa è una nostra proposta per cercare di combattere il
fenomeno”, se oggi ci aveste portato la vostra soluzione, noi in qualche modo
avremmo potuto dire: “Vabbè, magari noi siamo della nostra idea…” o magari
convergere sulla stessa posizione, a me invece sembra che per quanto riguarda
l’aspetto del fornire degli spazi per i writers ci sia condivisione, quando, invece, si
tratta di andare a affrontare il problema per trovare una soluzione, le soluzioni non
si vedono, non ci sono atti, non ci sono volontà che possono in qualche modo
andare a contrastare in questo caso il fenomeno del vandalismo, ma si ripete anche
per altri tipi di fenomeni. Questo è il dato politico che io traggo oggi, capisco il
voto contrario, ma il voto contrario non è come quello di stamattina, ha un valore
diverso, cioè io riesco a desumere da questo atteggiamento che non si vuole
assolutamente mettersi di traverso a questi problemi che evidentemente non si
134
riconoscono come tali, evidentemente si pensa che a Campobasso non c’è un
fenomeno di vandalismo, per cui non c’è bisogno addirittura di andarsi a costituire
parte civile. A me viene in mente riguardo a questa vicenda quello che è successo
ad inizio legislatura per quanto riguarda il Consiglio regionale, lì dove il
Movimento 5 Stelle propose di costituirsi parte civile nel processo sulla Termoli
Jet. Mi viene in mente questa cosa, lì era un fatto grave, però si riconobbe che
c’erano dei problemi e di fatto il Movimento 5 Stelle propose: “I problemi sono
stati acclarati, sono evidenti, i cittadini molisani hanno pagato per una cosa che è
evidente, è stato detto nel processo è stato un danno per la regione, costituiamoci
parte civile” e lì ci fu la questione politica. Qui nel nostro piccolo, per danni minori
che comunque vanno a intaccare le casse del Comune e quindi le tasche dei
cittadini, dovremmo fare esattamente la stessa cosa. Lì dove c’è un processo,
quindi non siamo noi che stabiliamo, ci sono le forze dell’ordine che contrastano
questo fenomeno con il loro lavoro, nel momento in cui si riconosce che c’è un
soggetto, così come è uscito sui giornali due o tre mesi fa, che viene colto in
flagranza, si tratta come Amministrazione di andare a recuperare le somme per il
ripristino dei luoghi, lì dove alla condanna sarà sicuramente acclarato che è un
obbligo da parte dell’eventuale trasgressore. Questo era il senso. Voto
favorevolmente”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Do l’esito della votazione: 5 favorevoli, 14 contrari, 2 astenuti,.
La mozione viene rigettata”.
135
MOZIONE
DEI
CONSIGLIERI
CRETELLA,
FELICE,
GRAVINA,
PRAITANO PER IL CORRETTO RIPRISTINO DEI MARCIAPIEDI
PUBBLICI.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Passiamo alla mozione a firma del Movimento 5 Stelle per il corretto ripristino
delle pavimentazioni dei marciapiedi pubblici, alterate dalla recente sostituzione
dei parchimetri. <<Premesso che la società che gestisce i parcheggi a pagamento
per il Comune di Campobasso ha di recente sostituito le colonnine per il rilascio
dei ticket (cosiddetti parchimetri) con nuove installazioni di tipo più moderno e
con maggiori funzioni; la sostituzione degli apparecchi, di norma posizionati a
distanze variabili lungo i marciapiedi cittadini, è stata effettuata riposizionando i
nuovi apparecchi sia nei medesimi stalli precedentemente occupati da quelli
vecchi, sia in nuove collocazioni che hanno reso necessaria la ricopertura dello
scavo d’incasso lasciato vuoto dal parchimetro rimosso; preso atto che da una
ricognizione per le principali vie del centro cittadino è facile ravvisare che dove le
vecchie colonnine sono state rimosse e non sostituite dalle nuove, non sempre è
stata ripristinata la pavimentazione con il risultato del vecchio basamento lasciato a
vista e non opportunamente ricoperto; laddove i lavori di ricopertura sono stati
effettuati, quest’ultimi risultano essere stati fatti in maniera posticcia, sbrigativa e
superficiale, spesso con una semplice gettata di cemento anziché con la posa in
opera della pavimentazione preesistente e della stessa foggia di quella circostante;
considerato che tali sistemazioni sommarie, hanno di fatto comportato un sicuro
danno erariale per il Comune ed un conseguente decadimento estetico dei luoghi,
in particolar modo dove sono stati rimossi i cubetti di porfido, come facilmente
riscontrabile sui marciapiedi di Viale Elena dove la pregiata pietra è stata di fatto
136
sportata e sottratta al patrimonio pubblico; ritenuto che appare evidente che la
pavimentazione rimossa per i nuovi parchimetri poteva e doveva essere riposata
per ricoprire gli scavi precedenti, mentre la ditta incaricata ha omesso di farlo, con
l’evidente fine di ottenere un risparmio di tempo e denaro; per quanto premesso e
considerato, il Consiglio comunale invita il Sindaco e l’Assessore al ramo ad
intervenire, con ogni strumento utile, affinché la ditta esecutrice e responsabile dei
lavori di cui sopra, venga richiamata ed impegnata al ripristino dello stato dei
luoghi antecedente all’installazione dei parchimetri, mediante la posa in opera “a
regola d’arte” delle pavimentazioni uguali o conformi alle originarie>>. Ha chiesto
di intervenire il Consigliere Cretella”.
CONSIGLIERE CRETELLA:
“Grazie Presidente. Abbiamo tutti potuto ammirare di recente, negli ultimi mesi i
lavori che sono stati effettuati dalla società che gestisce i parchimetri, le colonnine
per i parcheggi. Siamo andati per supposizione, io ho visto i lavori che sono stati
fatti sulla strada, tutte le colonnine sono state sostituite, le vecchie con le nuove, in
alcuni punti le colonnine sono state rimosse e sostituite sullo stesso luogo con le
nuove colonnine, laddove le vecchie colonnine avevano una base più piccola e le
nuove hanno una base più ampia, quindi la nuova colonnina copre completamente
il basamento delle vecchie, senza alcun danno estetico. In altri casi, anzi in molti
casi, parliamo di vie centralissime, via Mazzini e via Elena in particolare, ma non
solo, questo lavoro è stato fatto diversamente ovvero è stata asportata la vecchia
colonnina ed impiantata altrove, a volte a mezzo metro, un metro, dieci metri,
cento metri, quindi è stata trovata diversa ubicazione. Adesso per logica, senza
essere né tecnici, né Consiglieri, né Assessori, la logica vuole che essendo
patrimonio pubblico, se io sposto la colonnina vecchia e lascio il buco, devo
ripristinare il decoro e lo stato originario. In alcuni casi laddove la base era un po’
137
più composta, è stata segata o asportata ed è stato lasciato il terriccio a vista, in
altri casi, forse dove lo spostamento ha creato una voragine, un buco più ampio,
qualche fenomeno ha pensato bene di ricoprire il buco lasciato con una classica
“cazzuolata” di cemento allisciata sopra, lasciando così il suolo pubblico, quindi le
pavimentazioni, in alcuni casi mattoni neri, la volgare betonella, in altri casi
abbiamo addirittura i cubetti di porfido, nei casi più paradossali l’artista di turno si
è divertito con il punteruolo a disegnare le mattonelle, facendo l’imitazione della
vecchia pavimentazione. È una presa in giro, ma è sicuramente un danno erariale
per il Comune che si è trovato privato di una parte di pavimentazione. Che il valore
sia un euro, dieci euro, mille euro a me interessa poco, a me interessa che chi mette
mano su suolo pubblico per fini privati, perché comunque la società ha un
interesse, deve ripristinare lo stato dei luoghi precedenti. Non è concepibile che
oggi la colonnina, domani il tabellone pubblicitario, dopo domani un altro tipo di
installazione, noi ci troviamo le pavimentazioni dei marciapiedi come gruviere,
perché fare una passeggiata su viale Elena sfido chiunque a trovare un metro
continuativo di marciapiede in ordine, se non delle pezze messe sempre in maniera
peggiore, più si va avanti con gli anni e più cala la qualità della manodopera e ci
ritroviamo con un marciapiede completamente rovinato. In alcuni casi, laddove
questi lavori sono stati fatti sui cubetti di porfido, chi ha visto, io personalmente,
ma anche i cittadini che ci hanno fatto la segnalazione, i cubetti di porfido sono
stati asportati e messi nella classica sacchetta dei calcinacci probabilmente buttati
nella migliore delle ipotesi o peggio ancora sottratti ed utilizzati altrove, dove la
logica voleva che i cubetti asportati potevano andare a fare la pezza ordinata lì
dove era rimasto buco. Il concetto è abbastanza semplice, credo che ci sia poco da
dire, si chiede con un invito al Sindaco e all’Assessore di intervenire sulla ditta che
ha eseguito i lavori affinché quest’ultima intervenga nuovamente rimuovendo
138
quelle gettate di cemento che sono state fatte e ripristinando la pavimentazione
originaria della stessa foggia in maniera tale da non creare un effetto puzzle che è
veramente poco piacevole e che crea un danno e al decoro del marciapiede e quindi
dell’intera città e alle casse comunali trattandosi di patrimonio pubblico che da qui
a cento anni, prima o poi qualcuno dovrà aggiustare con una spesa aggiuntiva che
doveva essere sicuramente evitata. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Cretella. Ha chiesto di intervenire l’Assessore Maio”.
ASSESSORE MAIO:
“Non mi fraintenda Consigliere Cretella, sulla scorta di quello che diceva il
Consigliere Pilone, io esordisco dicendo che lei ha centrato il problema, ma non
significa bocciare questa mozione, anzi invito i Consiglieri di maggioranza a
votarla, perché ritengo che sia pertinente. Questa mattina abbiamo parlato della
questione relativa alla SEA. Lì ci troviamo in una situazione in cui la SEA è una
società in house, si parlava di penali, questo non significa che a una società in
house non possono venire applicate delle penali qualora necessarie, perché
comunque sono soldi pubblici, come diceva qualcuno. In questa circostanza ci
troviamo di fronte ad una società esterna al Comune di Campobasso, tant’è che il
servizio di parcheggi in questa città la passata Amministrazione l’ha esternalizzato,
anche rispetto a posizioni critiche da parte di chi vi parla e anche dell’allora
opposizione, perché ritenevamo che in una buona Amministrazione le società che
danno un reddito, non vanno dismesse, io toglierei quelle che non danno reddito e
non quelle che danno reddito, quella era una di quelle società che dava reddito al
Comune di Campobasso. Ma questo è passato, adesso c’è una convenzione con una
società, l’Agei Mobili di Spoleto e quella società per conto del Comune di
Campobasso in convenzione fa dei lavori. Naturalmente in questa mozione lei mi
139
chiede di intervenire sulla ditta che ha effettuato i lavori, questo non si potrà mai
fare, io posso intervenire sulla società che ha commissionato i lavori, perché il
Comune di Campobasso in questa fase è terzo, perché non ha commissionato i
lavori, ma è stata la società Agei Mobili che ha commissionato i lavori a qualche
ditta, a qualche società. Voglio essere onesto fino in fondo: io qualche giorno fa mi
sono già sentito con il responsabile locale di Campobasso della Agei che mi ha
detto: “Caro Assessore, i lavori saranno ripristinati, sarà tutto messo a posto, non
l’abbiamo fatto subito, perché ritenevamo che con il ghiaccio, abbiamo messo da
qualche parte un po’ di cemento per non far ristagnare l’acqua che si ghiaccia e
crea situazioni di degrado alle strutture che abbiamo posizionato. Non abbiamo
ripristinato subito, però siamo disponibilissimi a farlo”, io lo auspico perché
altrimenti dopo l’invito ci sarebbe la diffida, però mi hanno assicurato e garantito
che saranno ripristinati. Voglio anche precisare, come diceva il Sindaco questa
mattina, che molto probabilmente, di questo ne in parleremo anche in
Commissione, dovremo ripristinare alcuni marciapiedi per il centro cittadino,
quindi sicuramente la società ci farà questo lavoro sin da subito, probabilmente lo
dovremo anche rimuovere, ma le regole vanno rispettate, per cui quello che i
Consiglieri hanno segnalato, ma penso che ci possa essere condivisione da parte di
tutti, sia una causa giusta per cui il bene pubblico va sempre tutelato e rispettato ed
è anche un messaggio culturale, perché se si interviene su proprietà pubblica, non
si deve mai pensare che non sia di nessuno, ma è della collettività e la collettività
per rimettere a posto quel bene, deve sopportare dei costi. Io non ho problemi a
dichiararmi personalmente favorevole alla mozione invitando la ditta, l’ho fatto già
a voce e se sarà necessario lo farò per iscritto, a ripristinare le betonelle o le
mattonelle dove erano collocate e quindi a rimettere a decoro l’area dove sono
intervenuti di recente. Grazie”.
140
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Assessore Maio. Non ci sono interventi, metto in votazione la mozione”.
Esito della votazione: all’unanimità.
141
MOZIONE DEI CONSIGLIERI CORALBO, CANCELLARIO, PILONE IN
MERITO
ALL’ADOZIONE
DEI
NUOVI
STRUMENTI
DI
PIANIFICAZIONE
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Passiamo alla mozione a firma dei Consiglieri Coralbo, Cancellario e Pilone
relativa alla adozione dei nuovi strumenti di pianificazione. <<Il Consiglio
comunale, premesso che il Comune di Campobasso è dotato di uno strumento di
Pianificazione risalente agli anni ’70 evidentemente poco funzionale ad una
pianificazione territoriale snella, veloce e moderna che oggi necessita più che mai
di trovare attivazione; preso atto che la Regione Molise dal 1942 non ha mai inteso
lavorare sulla legge urbanistica regionale che risulta quindi inadeguata e non in
linea con gli strumenti di pianificazione regionale adottati in altre regioni
evidentemente più virtuose della nostra; considerato che la Giunta Battista sta
lavorando esclusivamente su interventi specifici e puntuali perdendo di vista gli
obiettivi strategici collettivi; la Giunta Battista è al governo della città da diversi
mesi e non ha mai lasciato intendere come voglia governare questa città; molto
probabilmente nei prossimi mesi avremo un nuovo city manager sul “modello”
dottor Antonio Iacobucci che nell’epoca Di Fabio ha contribuito alla redazione del
piano delle tre “S”, strumento indimenticato dai nostri concittadini; tutto ciò
premesso e considerato, il Consiglio fa voti per licenziare entro il mese di giugno
2015 tutti gli adempimenti tecnico amministrativi al fine di impostare un nuovo
modello di pianificazione del territorio comunale, intervenendo in maniera
puntuale anche su quanto viene imposto al nostro territorio in virtù dell’articolo 6
della legge regionale 30/09 cosiddetto Piano casa. Consiglieri Coralbo, Cancellario
e Pilone>>. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Coralbo”.
142
CONSIGLIERE CORALBO:
“Io non ho fatto gli auguri al Sindaco, quindi faccio gli auguri al Sindaco perché
stamattina non c’ero. La mozione è rivolta a un dibattito un po’ più approfondito su
eventuali strumenti di pianificazioni. Io per motivi personali sto prendendo poco
parte ai lavori delle Commissioni in generale e forse in modo particolare quella di
Urbanistica dove sono vice Presidente. Avevo chiesto la cortesia di convocarla se
possibile nei giorni dispari, lunedì, mercoledì e venerdì, però il Presidente ha altri
suoi impegni e quindi mi piego alla volontà e alla disponibilità del Presidente e
quindi non mi rimane altro che sfruttare il Consiglio comunale come unica
occasione, come unica sede per poter portare all’attenzione dell’Aula determinati
argomenti. Ovviamente lo studio non viene fatto solo in Commissione, viene fatto
a casa, ogni Consigliere è libero di acquisire gli atti e poi di studiarli come meglio
crede. Tra poco, se il numero legale ce lo consentirà, andremo a discutere anche
una ennesima proposta di deliberazione di Consiglio proprio in merito a materia di
Urbanistica e da quello che ho potuto vedere io e lo ripeto, esclusivamente dalle
sedute di Commissioni piuttosto che dai verbali che sono state allegati e dalla
relazione tecnica, non posso non notare una carenza sia nell’istruttoria sia proprio
nell’omettere determinati fenomeni. Uno tra tutti, ma ci torneremo quando ne
parleremo in maniera più approfondita, il fatto che non si sia ben capito come una
strada dichiarata abusiva sia dal sottoscritto che dal precedente dirigente Paola
Lozzi, oggi viene addirittura sanata in una proposta di riqualificazione, cioè ci
dobbiamo prendere addirittura una denuncia al TAR da parte della ditta quando noi
da oltre due anni e l’ho detto insieme ai miei colleghi di partito e di gruppo,
chiediamo di sanare una situazione ben più grave, cioè di una palazzina che non si
capisce chi ha autorizzato e di una strada totalmente abusiva tra l’altro mai sanata,
mai presentata in quelle condizioni, non c’è un atto nell’Assessorato preposto dove
143
si preveda una strada realizzata in quel modo, la strada doveva tagliare due
fabbricati esistenti, non doveva essere realizzata prima. Voglio dire, la mozione è
fatta anche in virtù di questi atti che si andranno a discutere. Quello che chiedo
fondamentalmente nella mozione è questo: dato atto che abbiamo uno strumento di
pianificazione che è vecchio di 40 anni, dato atto che abbiamo la Regione Molise
che da sempre, da quando si è costituita, quindi dal ’63 non ha mai apportato una
modifica alla legge regionale urbanistica che è del 1942, quindi del ventennio
fascista, in altre regioni più virtuose, tipo l’Emilia Romagna, la Toscana, stiamo
addirittura alla sesta – settima generazione di legge urbanistica regionale e di
conseguenza alla sesta – settima generazione di strumenti di pianificazione locale,
non potendo intervenire su scala regionale, l’auspicio era quello di intervenire
almeno in scala locale. Quello che sto vedendo io, però, è che purtroppo si è
continuato sulla scia dell’Amministrazione Di Bartolomeo, cioè facciamo un
elenco della spesa, partiamo dal presupposto che i cittadini da anni non ricevono
risposte, cittadini piuttosto che imprese edili, piuttosto che altri soggetti che
intendono investire sul territorio non ricevono risposte, sulla scorta di questo
malcostume, allora noi decidiamo di affrontare punto per punto tutto quello che
viene sottoposto all’attenzione dell’Assessore all’Urbanistica piuttosto che della
Commissione o del Consiglio comunale, a seconda se le competenze sono di
Giunta o di Consiglio comunale. Questo credo che tutto possa fare tranne che
mettere in piedi un sistema di pianificazione che io non ho mai utilizzato, e lo
sottolineo perché ho avuto anche modo di parlare con dei tecnici dopo l’incontro
che c’è stato in quest’aula al quale non ho potuto prendere parte, poi mi sono
documentato e mi hanno detto che è stato bell’incontro, un bel confronto e tutto
quanto. Io ho sempre ribadito un concetto: io non ho mai parlato di
riqualificazione, perché è una parola che forse oggi non ci possiamo permettere,
144
però ho sempre parlato di ricucitura del territorio. Ricucitura del territorio vuol dire
che c’è una parte di costruito storico, una parte di costruito residenziale e una parte
di costruito che si è protratto fino alle campagne che però sono diventate delle
propaggini della città e tra questi due mondi, cioè tra il mondo residenziale e il
mondo tra virgolette agricolo, ma che di agricolo non ha più nulla, ci sono una
miriade di vuoti intesi non solo come vuoti ovvero di volumi non realizzati, ma di
vuoti intesi come infrastrutture e quando dico infrastrutture non è solo la strada, ma
è ad esempio il sistema di fognature, ad esempio è il sistema di infrastrutture
telematiche tipo internet, fibre o quant’altro, di infrastrutture tipo rete di
metanizzazione e quant’altro, quindi abbiamo proprio dei vuoti squalificanti che
non ci permettono di cucire l’esistente o meglio da quello che doveva essere
l’esistente al nuovo costruito ovvero le città che si sono spostate nella campagna.
Se noi, però, continuiamo a autorizzare una serie di interventi, tipo quelli articoli 6
del piano casa che in una zona che una volta era agricola prevedono edifici di
13,50 metri, io penso che siamo lontani dal concetto e di ricucitura perché significa
non rispettare assolutamente lo skyline della zona né la tipologia costruttiva da
sempre, da 40 anni a questa parte che si è attuata nelle zone agricole ovvero da 40
anni si sono costruite nella periferia della città, così come siamo lontanissimi da un
concetto di riqualificazione. Più volte, ovviamente nelle dovute forme che via via
sono divenute più accese, sempre in termini politici, mi personali, anche nei
confronti dell’Esecutivo e dell’Assessore all’Urbanistica in particolare, abbiamo
cercato, ho cercato in modo particolare di sollecitare un intervento in tal senso,
cioè siamo in grado di prendere una decisione che possa dire anche congelare lo
stato di fatto per un brevissimo periodo e capire perlomeno da cosa partiamo e
dove vogliamo arrivare? Io credo che se continuiamo ad avallare, a portare avanti
quelle proposte dei privati che l’Assessore nell’ultima dichiarazione dell’ultima
145
Commissione, quella del 29, dice essere dieci proposte ancora…
ASSESSORE CHIERCHIA (interloquisce fuori microfono):
“Ne sono rimaste otto”.
CONSIGLIERE CORALBO:
“Quindi otto proposte di riclassificazione, più le proposte legate all’articolo 6 del
piano casa…”
ASSESSORE CHIERCHIA (interloquisce fuori microfono):
“Non ce ne sono più”.
CONSIGLIERE CORALBO:
“Sono state 3 però, 8 e 3 sono state 11, ce ne sono altre appese, più 20 articoli 14,
delle due l’una, o decidiamo di avviare un ragionamento di questo tipo che, oltre
che in contrasto con quanto detto in campagna elettorale che per me rimane sempre
un qualcosa di dichiarato ai cittadini e quindi un Vangelo da seguire in maniera
precisa e puntuale oppure abbiamo il coraggio di dire: “Fermiamoci per sei mesi e
vediamo che cosa dobbiamo fare”, per mettere in piedi uno strumento di
pianificazione snello, per carità, nessuno dice un piano regolatore perché al di là
che sia obsoleto, è anche uno strumento troppo lento rispetto alla velocità con cui
oggi si dovrebbe costruire o comunque provare a rilanciare il settore edilizio, però
una dichiarazione certa la dobbiamo fare. Certo è, Assessore, che deludente è
spacciare per progetto innovativo il GIS già proposto dall’allora Assessore, Maria
Grazia De Vincenzo, già riproposto dall’Assessore Nicola Gesualdo, oggi dire: “La
struttura si dota di uno strumento innovativo come il GIS…”, Io ho evitato di
entrare nell’argomento perché era alquanto squalificante visto che è vecchio
perlomeno di sei anni, sei da quando è stato presentato da Maria Grazia De
Vincenzo, abbiamo conosciuto due Assessori che sullo stesso strumento,
purtroppo, non hanno avuto grande successo, anzi hanno pagato con il ruolo di
146
Assessore il mancato funzionamento anche perché è costato oltre 50 mila euro, non
è stato uno scherzetto gratuito ed oggi ha riportato zero risultati, perché non è stato
neanche legato ai tributi e questo l’abbiamo sempre detto in ogni seduta di bilancio
soprattutto, non è stato neanche legato con il settore tributi per cui poteva essere
utilizzato anche internamente dalla struttura per poter avere un rapido controllo tra
i ruoli, faccio l’esempio dell’acqua piuttosto che della spazzatura e la realizzazione
di nuovi edifici. Detto questo, Assessore, io dalla mozione ho chiesto che venga
fuori uno strumento ben preciso. Come hanno ripetuto i colleghi 5 Stelle prima di
me, vorrei evitare di arrivare a una bocciatura a prescindere, perché se dove c’è
convergenza di idee c’è la bocciatura di mozione, per me come minimo c’è la
fustigazione in pubblica piazza se il parametro rimane lo stesso, quindi io ho dato
una proposta, cioè di congelare ciò che si sta facendo come interventi ad hoc,
ovviamente nel rispetto della legge e stando attenti a eventuali ricorsi o sanzioni
nei quali l’Amministrazione può cadere, però darsi una data ben precisa, un
impegno preciso all’Aula, io ho detto giugno 2015, avevo dato sei mesi dall’anno
nuovo, siccome l’ho scritta a gennaio, poi l’ho protocollata in ritardo, avevo dato
sei mesi dall’anno nuovo, dato per certo che le scorse elezioni sono avvenute a
maggio, però è evidente che un periodo mediamente lungo, quindi i mesi trascorsi
erano necessari anche per capire come era impostata la macchina amministrativa,
però credo che sei mesi siano un tempo congruo per poter dare una data certa. Non
sono sei mesi, sono sette, sono otto, però io credo che dalla discussione, ritornando
anche a quello che dice Pilone, che non deve essere un preconcetto, un pregiudizio
tra le parti, maggioranza e opposizione, sarebbe bello per una volta, soprattutto in
materia di Urbanistica, lo ricordava sempre Pietro Maio dai
banchi
dell’opposizione, forse è l’unica materia che il legislatura ha lasciato in capo
all’intero Consiglio comunale proprio in virtù degli interessi che muove, non
147
necessariamente economici, perché quando si parla di interessi, si parla solo di
interessi economici, gli interessi possono essere di varia natura che vanno dalla
tutela dell’ambiente alla valorizzazione del paesaggio oppure di altri ambiti come
può essere il centro storico, il centro murattiano se li caliamo nella nostra realtà,
quindi, Assessore, questo è l’augurio che in premessa faccio prima che la
discussione venga avviata, cioè che si possa venir fuori con un impegno preciso
rispetto al quale questa Amministrazione, visto che il 2015 doveva essere l’anno
della svolta e un mese e mezzo già se ne è andato - l’unica svolta è il nuovo
Sindaco, poi altre svolte non ne ho viste - io credo sia opportuno prendere un
impegno certo in Consiglio. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Coralbo. Ha chiesto di intervenire l’Assessore Chierchia”.
ASSESSORE CHIERCHIA:
“Buonasera a tutti, soprattutto al Consigliere Coralbo che è sopraggiunto nel corso
dei lavori del Consiglio. Cercherò di essere breve anche se le sollecitazioni, prima
della mozione e poi dell’intervento del Consigliere Coralbo sono tantissime. Vado
in ordine di urgenza rispetto al suo soffermarsi sul GIS e nella fattispecie sul
sistema informativo territorio, sul SIT, perché quello era un chiarimento che avrei
voluto dare immediatamente dopo la conferenza stampa dei Consiglieri, forse sono
stata superficiale nel lecgere, non avevo inteso se la conferenza stampa era solo del
Consigliere Pilone e Cancellario o c’era anche lei. Lì mi avrebbe fatto tanto
piacere, riprendo quello che diceva il Consigliere Pilone nel suo intervento,
capisco i ruoli, capisco che ognuno deve giocare a fare opposizione o minoranza a
seconda di come si preferisca la denominazione e maggioranza dall’altra parte,
però avrei preferito, visto come andiamo sottolineando tante volte come Giunta,
che almeno ci si deve riconoscere, se non ci si vuole riconoscere altro, che tutti
148
insieme, come composizione di Giunta e Consiglio comunale, stiamo riportando
l’eleganza nella politica, fatemi riprendere questa espressione, perché ho
apprezzato che sia piaciuta in giro e quindi di eleganza è il caso di parlare in un
panorama che così elegante non è, forse se vi foste documentati un po’ meglio su
quello che io ho detto in quella conferenza stampa, io l’avrei gradito, perché io non
ho parlato di straordinaria rivoluzione del GIS, ho semplicemente detto quello che
lei ha detto che si portava a compimento in questi mesi quel processo cominciato
dalla precedente Amministrazione comunale che doveva essere innovativo e che
secondo me, l’ho detto in conferenza stampa, aveva utilizzato uno spazio
temporale troppo ampio della strumentazione del SIT, che al momento - lei lo sa
benissimo perché li frequenta da tecnico i nostri uffici – se lei va, non può
utilizzare da solo, deve utilizzare attraverso l’operatore. Entro questo mese, da qui
a un mese, il SIT sarà utilizzabile dall’utente, ma non è una straordinaria
rivoluzione, è solo l’ultimo passaggio che ci sarebbe dovuto essere, secondo me,
almeno 3 anni e mezzo fa. Io non ho parlato di nessuna rivoluzione, poi è chiaro
che voi strumentalizzate, fate il vostro lavoro, ve lo riconosco. Quello che lei ha
detto, perché non è collegato con l’anagrafe tributaria, lasciamo stare le parentesi
terrificanti che si potrebbero aprire sulla storia in questo Comune, non in questa
Amministrazione, sull’anagrafe tributaria, ed esattamente di quello stavamo
parlando nella conferenza stampa, del fatto che l’ulteriore tassello che si metteva
era finalmente quell’anagrafe tributaria che è indispensabile alla nostra
Amministrazione per arrivare a combattere quella evasione ed elusione fiscale che
sappiamo quanto pesa sul bilancio comunale. La pregherei di strumentalizzare il
meno possibile o l’indispensabile possibile, questa è una mia preghiera personale
sempre sul piano dell’eleganza della politica. Non erano le risposte più importanti,
ma le ho legate a quel silenzio che di nuovo istituzionalmente, politicamente a
149
volte abbiamo scelto rispetto a una strumentalizzazione, questa volta non della
politica, ma della stampa e dell’informazione che in questa città, in questa regione
bassamente si fa quando si comincia con un ping pong di dichiarazioni. Ho fatto
una scelta consapevole, io sto imparando, quella che deve imparare di più sono
sicuramente io, quindi sono a scuola, sto imparando, ho scelto di non replicare a
quegli attacchi che ho trovato ineleganti e ho spiegato prima, Consigliere Pilone,
perché ineleganti. Andiamo agli strumenti di pianificazione: esistono queste
famose linee programmatiche che vengono fuori dalla campagna elettorale che non
sono delle lettere vergate a caso con il metodo random, prendo un po’ di lettere, le
metto lì, vediamo cosa esce. Queste linee programmatiche vengono fuori da analisi
fatte nel corso della campagna elettorale e da scelte fatte prima come candidati, in
quel caso addirittura come candidati Sindaci, poi come candidati Consiglieri,
ovviamente sia individualmente che a livello di partito nel mio caso, si è arrivati a
condividere. Nelle linee programmatiche, nel famoso primo punto che su
suggerimento suo e su suggerimento del Movimento 5 Stelle mi sono andata a
rileggere, perché io ci avevo lavorato, ma la redazione definitiva non l’avevo vista,
si legge testualmente, questa è la risposta alla sua mozione, sta qua la risposta alla
sua mozione: “Si promuoverà una riflessione sul piano regolatore generale che
dopo le alterazioni del territorio stratificatesi nel corso degli anni, possa arrivare a
riprogrammare, all’interno dello stesso piano regolatore – lì è stata fatta per errore
una aggiunta, quella di strutturandone uno - attraverso i nuovi strumenti di
pianificazione, le varianti e le eventuali riclassificazioni necessarie per la
salvaguardia ulteriore del territorio e per la riqualificazione urbanistica della città,
andrà a rivedere l’esistente. In che modo? Prioritariamente mappando la qualità e
quantità del patrimonio edilizio - e se lei va sulla scrivania dell’ingegner
Innantuono trova l’inizio di questo lavoro - esistente e disponibile in relazione ai
150
servizi e alle infrastrutture già esistenti sul territorio, individuando strategie di
equilibrio e predisponendo una reale fase di progettazione. Come? Con l’Ufficio di
Piano”. L’Ufficio di Piano nelle prossime settimane prenderà vita in Urbanistica”.
CONSIGLIERE CORALBO (interloquisce fuori microfono):
“Mi chiedevo quanto costava l’Ufficio di Piano”.
ASSESSORE CHIERCHIA:
“L’Ufficio di Piano sarà adeguatamente rendicontato e lo potrà trovare nel bilancio
che noi andiamo predisponendo, è stata data indicazione dal Sindaco a tutti gli
Assessori di predisporre tutti gli strumenti amministrativi, perché il bilancio venga
fatto nel primo tempo possibile e in questo bilancio, per quello che riguarda le
competenze di Urbanistica, una delle voci è l’Ufficio di Piano, poi per quello che
doveva fare l’Ufficio di Piano c’è scritto nelle linee programmatiche. Per quanto
riguarda un altro aspetto della sua mozione che lei non ha evidenziato, secondo
me, rispettando il fatto di stare nei tempi, è il fatto che a livello regionale non ci sia
una legge urbanistica. Si rende ben conto che lei giovanissimo non c’era, io meno
giovane, non c’ero quando è stata concepita e i ritardi e le inadempienze noi ce le
troviamo sulle spalle, ma non ne siamo autori, ne possiamo scontare gli effetti, ma
non ne siamo autori. Per quello che riguarda nella mozione il riferimento alla
famigerata
legge
30,
esiste
una
posizione
ufficiale
presa
da
questa
Amministrazione comunale in sede di Conferenza delle Autonomie Locali in cui
noi abbiamo preso non le distanze, ma uso un superlativo che non si usa sui
sostantivi, le distanzissime, abbiamo preso incredibilmente le distanze da una legge
che sicuramente va a surclassare, a sostituirsi ai compiti di pianificazione
territoriale che il legislatore - mi lasci usare il trapassato remoto - ebbe voluto
lasciare alle Amministrazioni comunali. La posizione l’abbiamo presa, ma non
possiamo andare contra legem e il rispetto e ora mi fermo, perché io, quando poi
151
mi infervoro nel confronto politico, perché questo diventa un confronto politico e
lei quello aveva invocato, penso di stare a rispettare lo spirito della sua mozione,
vengo a ripetere per la quinta volta, l’ho detto per quattro volte in Commissione, la
scelta che ho fatto, che abbiamo fatto come Amministrazione e che ho fatto mia
come Assessore all’Urbanistica, lo stiamo facendo su tutti i settori, è portare il
nostro programma e la nostra progettazione politica, ma ovviamente non è che
possiamo mettere nei cassetti o far sparire con una bacchetta magica le lecite
richieste precedenti dei cittadini. Quel congelamento che voi chiedevate dalla
seconda seduta di Commissione Urbanistica, io ci ho pensato, come faccio
amministrativamente a dirti: “Ti congelo”? Tu hai fatto una richiesta e io faccio
finta che questa richiesta non ci sia. Io non l’ho trovato uno strumento, soprattutto
non l’ho trovato fino a quando non sapevo della data certa dell’Ufficio di Piano,
adesso io so che nelle prossime settimane avrò l’Ufficio di Piano, non so che cosa
e come dovrei mettermi a congelare. Io ho detto, ho dichiarato, credo sia stato
verbalizzato più volte in sede di Commissione Urbanistica, che noi lavoriamo
parallelamente a smaltire - questo è meno elegante politicamente - un arretrato che
noi abbiamo trovato e voi lo vedete fisicamente l’arretrato che c’è e quell’arretrato
porta il nome e cognome di soggetti privati che lecitamente hanno fatto delle
richieste e dall’altra parte l’attuazione delle nostre linee programmatiche. Spero di
aver risposto su tutto, su quello che lei ha detto a proposito della ricucitura invece
che della riqualificazione, anche di quello si è detto nelle linee programmatiche,
non me le metto a rileggere, ma davvero per rispetto, perché io so, ho visto, ho
ascoltato con quanta attenzione le avete analizzate, tanto è vero che
paradossalmente io non mi ero accorta di quel, chiamiamolo refuso, poi non so che
cosa sia successo. Io ringrazio per la sollecitazione, però davvero, ribadisco perché
ho avuto la risposta dai cittadini, portiamola tutti insieme questa eleganza nella
152
politica e l’eleganza nella politica è fatta anche del chiamare le cose con il proprio
nome. Lo so che è utile all’opposizione chiamarle con un altro nome, però
chiamiamole con il proprio nome. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Assessore. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Praitano”.
CONSIGLIERE PRAITANO:
“Non sarò breve perché questo è l’argomento, non un argomento, l’Urbanistica in
questo Consiglio comunale è l’argomento. In linea generale molto spesso succede
che il legislatore lasci in qualche modo le maglie più larghe possibili in maniera
strumentale. Nel caso specifico io sono convinto, magari è solo il mio modo di
pensare in maniera negativa le cose, probabilmente è il mio carattere, che non si sia
intervenuti perché intervenire su una legge del genere è stringere queste maglie e
non dare possibilità a che si sviluppi la speculazione edilizia. Andare a
regolamentare significa semplicemente porre dei freni a quelle che sono state le
speculazioni edilizie da qualche decennio a questa parte. Quello che si chiede nella
mozione e che io condivido, così come parte di quello che ha detto l’Assessore, è
quanto io vado dicendo dalla prima Commissione Urbanistica, ci sono i verbali e si
può verificare. Il problema è che c’è da parte dell’Amministrazione,
dell’Assessore, del Presidente della Commissione, rispetto a questo tema un
atteggiamento non so se furbesco o ingenuo che in qualche modo va a non
regolamentare certi aspetti che in qualche modo vanno ad incastrare i
provvedimenti che dovremo prendere, cioè se noi avessimo fatto, se voi aveste
fatto ciò che è richiesto in questa mozione, non necessariamente segnalandolo alle
imprese, di fatto potevate prendervi il vostro tempo per verificare quello che sta
succedendo, lo avete fatto, è successo, non è che dovete spiegarlo, voi vi siete
insediati, avete preso le carte, avete verificato cosa c’è in piedi e man mano state
153
provvedendo. Si poteva fare anche un’altra cosa, magari, se si fosse voluti andare
in un’altra direzione e cioè raccogliere tutte le informazioni necessarie e prendere
questo tempo per decidere: in relazione a tutto quello che c’è, io pianifico in modo
tale che quando andrò a decidere, avrò uno strumento utile perché le decisioni
vadano verso la direzione che io do e non in base a quelle che sono le norme e le
richieste delle imprese. Questo è il senso. Quando si parla di ricucitura di piano, io
so, magari mi corregga se sbaglio, Assessore, che c’è un lavoro svolto da parte del
precedente dirigente, la dottoressa Lozzi, di un piano di recupero che di fatto va a
fare quello che il Consigliere Coralbo ha poc’anzi detto, cioè questa ricucitura dei
vari territori va a comporla affinché si possa determinare tutta una serie di servizi
che oggi mancano in quelle zone dove per abusivismo, per deroghe al piano
regolatore si è andati a realizzare costruzioni. Questa opera di cucitura, io non so se
in maniera ottimale, non l’ho letto, non l’ho visto, magari mi prenderò la briga di
andarlo a leggere per verificare, però almeno quello si riproponeva, magari nella
maniera sbagliata, ma quello era l’intento perché ho avuto modo di parlare con la
dottoressa, ma quello era il senso, poi magari l’ha fatto nella maniera sbagliata, io
non l’ho letto, quindi non voglio valorizzare quel lavoro, però già c’è stata
un’azione volta a raggiungere questo obiettivo. Da parte nostra il tentativo di
andare a regolamentare prima, poteva servire esattamente per andare a stringere le
maglie e chiudere a certe possibilità. Io capisco che in certe situazioni, come nel
caso della riclassificazione che andremo a votare dopo, ci troviamo costretti a
dover intervenire in maniera random perché c’è un TAR che ci impone di
esprimerci entro una certa data, per cui non abbiamo il tempo necessario per poter
costruire una ragnatela che contenga le speculazioni, che contenga gli interessi a
volte legittimi, a volte meno degli imprenditori, allora è chiaro che bisogna agire in
questo modo, ma nel momento in cui c’è tutta una serie di interventi che
154
legittimamente, e lo ribadisco, vengono posti da parte degli imprenditori, nessuno
ha mai detto questo, come è altrettanto legittimo che da parte nostra noi possiamo
negare perché è quello che stabilisce non solo la legge nazionale, ma anche la
legge regionale, guarda caso proprio per gli articoli 6 che saranno pure tre, ma
sono abbastanza impattanti, almeno due. Avremmo potuto in quel caso, a parte il
fatto che c’è la possibilità di negare sempre e comunque motivandolo e se si
volesse, ma avremmo potuto pianificare il territorio in modo tale da motivare in
maniera seria qual è il nostro diniego, il perché del nostro diniego. Il problema è
che secondo me non si è voluto, furbescamente, porre quel freno necessario per far
sì che queste cose si sviluppassero. Questo è ciò che viene fatto spesso in tutte le
Amministrazioni, cioè tenersi la più ampia possibilità per intervenire in modo tale
da dare le autorizzazioni o negarle a seconda della convenienza, invece noi ci
aspetteremmo, così come è scritto nelle linee programmatiche, un’azione
preliminare da parte dell’Amministrazione che ha già le idee chiare su quella che è
l’idea di urbanistica della città e non solo in questo caso a chiacchiere, ma
mettendo nero su bianco, facendo tutti gli interventi necessari perché sia chiaro
anche a chi dopo si propone di realizzare qualcosa, sapendo già da subito che
l’Amministrazione andrà a negare tutto ciò che è al di fuori di questa immagine
della città dal punto di vista urbanistico. Io oggi, riprendendo le parole di Coralbo
che diceva prima che sarebbe stato necessario più che altro per definire un disegno
da parte dell’Amministrazione, non lo colgo ancora questo disegno, io non so
l’Amministrazione che cosa vuole fare, perché sulla zona F che è quella di Parco
dei Pini, l’Amministrazione si è dimostrata, coerentemente con quello che aveva
affermato in precedenza, negativamente rispetto alla proposta del privato, adesso
su un’altra zona F che riguarda la zona delle lottizzazioni, gli articoli 6… Ci siamo
già chiariti sulla questione, dal punto di vista lessicale, tecnico sicuramente non è
155
corretto, però la gente comprende quando si parla di lottizzazioni, se dici articoli 6
la gente non capisce, solo il tecnico capisce qual è la differenza, il punto è che le
edificazioni che siano di un tipo o di un altro, sono comunque edificazioni, cioè il
cemento che noi andiamo a gettare in un’area F che abbiamo negato in una zona, di
fatto la stiamo concedendo in un’altra sulla scorta di una legge che consente
legittimamente di proporre. È questo il punto che manca, si dice: “Sì, adesso lo
faremo”, quasi a voler lasciare un tempo vacante volto a far passare una serie di
provvedimenti. Se si fosse voluto negare questi provvedimenti, perché si ha
un’idea diversa di città, si poteva definirlo in anticipo. Questo è quello che dice la
mozione: a prescindere da quale sia il tempo, i sei mesi, i sette mesi, per me è
anche superfluo a questo punto i sei mesi, i sette mesi, perché sono trascorsi, tutto
il tempo necessario per poter capire quali sono le idee dell’Amministrazione, ma
non dal punto di vista astratto, dal punto di vista specifico, di intervento sulle varie
zone, io penso che ormai sia ben chiaro. Le cartine che girano nell’Ufficio
Urbanistica sono a centinaia, ogni giorno ne vedo una diversa, vedo che il SIT sta
progredendo in maniera abbastanza celere, ho visto l’ultima proprio l’altro ieri
quando ci siamo incrociati negli uffici, vuol dire che evidentemente si sta
lavorando molto sull’aspetto urbanistico che si vuole dare alla città, sullo studio
dello stato dell’arte, però quello che manca è inserire il progetto futuro. Questo è
quello che a me oggi non è chiaro. L’Amministrazione attuale in che direzione sta
andando dal punto di vista urbanistico? Al di là delle parole sulle linee
programmatiche, gli interventi non mi sembra che diano un’idea chiara di quale
voglia
essere
l’intenzione
dell’Amministrazione.
Mi
piacerebbe
molto
comprenderlo e un modo sarebbe potuto essere quello di attuare un piano in cui
effettivamente poi emergano tutte le intenzioni dell’Amministrazione attuale.
Questo è quello che manca secondo noi e che auspicavamo arrivasse, ma sono
156
convinto, Michele, questo te lo posso votare col sangue che non succederà mai che
votino una cosa del genere, perché questo significherebbe in qualche modo
castrarsi, significa a un certo punto dire: “Quando mi arrivano certe richieste, come
faccio ad autorizzarle? Non lo posso fare”. Questo è il motivo per cui non si
adottano provvedimenti così restrittivi e chiari, perché devono rimanere le maglie
più larghe possibili e di volta in volta intervenire a seconda dell’occorrenza. Io non
dico che ci debba essere per forza una connivenza da parte dell’Amministrazione,
mi si capisca quando dico queste cose, dico semplicemente, però, che da parte
dell’Amministrazione già in certe situazioni, ma questa è la più grave di tutte, si è
voluto lasciare il tavolo quanto più possibile aperto per poter poi giustificare
eventuali provvedimenti autorizzatori. Sono pochi gli interventi in Urbanistica sui
quali ci siamo trovati d’accordo ad oggi, eppure mi sembra che le stesse vostre
dichiarazioni siano state da noi apprezzate in passato. O non ci abbiamo capito
niente noi di quello che volevate dire o voi state facendo tutto il contrario di quello
che avete detto all’interno delle vostre linee programmatiche. Non è chiaro qual è
la direzione: vogliamo riqualificare il territorio? Vogliamo far sì che gli standard
vengano rispettati in un certo modo? Anche nell’intervento di riqualificazione
successivo è riportato questo, il mio contributo è volto proprio in quel senso, ho
richiesto io che venisse motivato perché, memore dell’errore fatto in passato in cui
il TAR ci ha chiesto di esprimerci nuovamente su un’altra questione perché di fatto
mancava la motivazione, ormai ho appreso che è fondamentale in questi atti
amministrativi motivare, in una delibera che per l’ennesima volta mostrava una
mancanza di questo tipo, magari una dimenticanza, ho detto: “Forse è il caso di
motivare perché vogliamo andare in questa direzione”. Nel caso specifico anche
quella è frutto di un’idea di città che è emersa in una delibera. Ci piacerebbe che ci
fosse da parte dell’Amministrazione una dichiarazione di intenti, un qualcosa di
157
più tangibile rispetto al piano di Urbanistica, cosa che a oggi non c’è e ci
auguriamo possa venire a seguito di una sollecitazione come questa. Io ci conto
poco a dire la verità, quanto meno non nell’immediato, dopo che saranno passate
una serie di cose, probabilmente riusciremo a ottenere una idea di città, fino ad
allora sarà necessario che le maglie rimangano larghe, perché altrimenti non si sa
come trovare la pezza per giustificare che certi articoli 6, lottizzazioni o altri
provvedimenti possano passare. Io sono molto scettico al riguardo, caro Michele.
Questo è il tema, è l’unico tema per quanto mi riguarda, tutti gli altri sono
sicuramente importanti, ma come ho detto all’inizio del Consiglio, potrebbero
passare quasi senza linea politica, cioè l’Amministrazione attraverso i propri
dirigenti capaci può mandare avanti tutto senza che la politica intervenga. Su
questi temi c’è la politica vera e io sinceramente a oggi, volendo definire questa
Amministrazione, non mi sembra che possa dire che è un’Amministrazione che va
verso la riqualificazione, il recupero, tutte queste cose sono parole che sono
rimaste sulla carta, ma che nello specifico ogni volta hanno trovato troppe frizioni
anche nelle dichiarazioni, anche negli intenti e poche volte, devo ammettere questa
della riclassificazione, poi dopo lo ribadirò, è stata una delle volte in cui mi sono
trovato d’accordo, fortunatamente abbiamo trovato condivisione per quanto
riguardo la delibera da licenziare, però troppe altre volte questo non c’è stato ed è
assurdo che io a distanza di otto mesi, io come cittadino e come Consigliere
comunale, non debba conoscere qual è la reale intenzione di questa
Amministrazione nel campo dell’Urbanistica, perché al di là di tutta una serie di
strumenti che si stanno finalmente portando a compimento, quella che è l’idea di
fondo rimane solo un’idea perché negli interventi, lo ribadisco ancora una volta,
purtroppo non trovo altrettanta coerenza. Questa è una precisazione che ho voluto
fare anche a seguito di nostri articoli sull’Urbanistica, visto che si è parlato anche
158
di interventi sui giornali etc., noi ci siamo già espressi sulla materia Urbanistica e
ribadisco qual è il nostro dubbio, quello sul quale non sappiamo come esprimerci,
perché purtroppo ad oggi ancora non arriva qual è il quadro che si vuole delineare
rispetto alla città di Campobasso. Grazie”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Praitano. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Coralbo”.
CONSIGLIERE CORALBO:
“La risposta è doverosa. Innanzitutto i complimenti all’Assessore: una prima cosa
già l’ha imparata, cioè il politichese perché dall’intervento ho colto una serie di
contraddizioni, proprio di termini. Quando si parla di linee programmatiche,
Assessore, è evidente che si parla di un programma che si sottopone alla città in
campagna elettorale. Molto probabilmente quando non si viene da un’esperienza
politica o da una passata Amministrazione, come poteva essere quella del Sindaco
che ben conosceva la macchina amministrativa, si fanno una serie di ipotesi che
vanno riscontrate sul campo e poi attualizzate rispetto a quello che si trova. Io
credo che se le linee programmatiche restano tali e addirittura restano l’attuazione
del programma attuativo dell’Amministrazione in corsa, è evidente che a questo
punto si aveva una perfetta cognizione e una conoscenza di quello che era lo stato
dell’arte, perché se così non è, è evidente che una linea di indirizzo poi deve essere
assolutamente plasmata rispetto alla realtà che si riscontra. Detto questo, però,
nelle stesse linee programmatiche c’è una gerarchia ben precisa di punti, primo fra
tutti è la mappatura del territorio: come si fa ad approvare, perché alcuni già sono
stati approvati, dei provvedimenti senza avere una mappatura dettagliata del
territorio? Io sfido ad averla perché la mappatura più recente che ha questa
Amministrazione è del 2007, tra l’altro per un artifizio inventato dal Sindaco Di
Bartolomeo è stata decurtata del 30%, cioè trovo x volumi esistenti, ne tolgo il
159
30%, oltre non considero i condoni, non considero il piano casa. Allora mi dice da
quale mappatura è partita, perché evidentemente io non ce l’ho, ma non ce l’ha
nessuno, credo non ce l’ha neanche l’Amministrazione. Alla stessa stregua
dell’articolo 6, piuttosto che di altri strumenti di pianificazione straordinaria e
quant’altro che non possono essere a suo dire congelati, mi spiega perché l’articolo
14 è saldamente congelato e perché allo stesso tempo il suo Sindaco che insieme a
me è venuto nelle campagne a dire alla gente: “Non dovete pagare l’IMU sui
terreni agricoli perché non è dovuta”, addirittura si costituisce in giudizio contro
quegli stessi cittadini e in una relazione della dottoressa Gabriella Iacobucci si
legge che non solo è dovuta, non solo è dovuta dal 2007, ma addirittura è dovuta
dal ’99. Intanto quelli vanno a giudizio, poi se la togliamo quelli hanno già pagato,
hanno pagato le spese processuali e tutto, allora delle due l’una: voi vi dovete
mettere d’accordo, se il programma della campagna elettorale è vero, allora
attuatelo in tuto, se il programma della campagna elettorale non è vero, perché non
è vero, allora non dovete attuarlo. Io capisco la maggioranza ad assetto variabile,
primo fra tutti Ramondo, che diciamo chi vince vince sta sempre in maggioranza,
io sempre liste civiche, non rispondo a ordini di partito. Io non lo so fare il
Sindaco, ma non credo che chi lo fa, lo sappia fare. Io non mi sono candidato a
Sindaco perché non lo so fare e ne ho la piena consapevolezza, però mi sembra che
chi fa maggioranza ha l’arroganza di dire che sa fare la maggioranza. Questa è la
cosa grave. Ultimo esempio su come si gestisce la cosa pubblica: io ho appreso
dagli organi di stampa il perfezionamento dell’atto di assegnazione alla Caritas
della scuola di Via Monte San Grabriele, quando in quest’aula era stato detto, quio
ho fatto la mozione: “È tutto a posto”, poi non si capisce perché dalla visita del
Papa, il tutto a posto è arrivato a febbraio con una delibera di Giunta con
affidamento a nove anni, ovviamente nove anni per eludere il Consiglio comunale.
160
Personalmente, Sindaco, sto verificando se questo è l’unico parametro che Lei
doveva rispettare, perché a mio modo di vedere l’affidamento a nove anni con un
atto di Giunta va bene, e mi rivolgo all’Urbanistica in modo particolare, se le
modalità di affidamento rientrano nella reale destinazione d’uso dell’area. Sono
due questioni separate: l’affidamento di beni e servizi è materia di Giunta fino a
nove anni, superati i nove anni dovrebbe andare in Consiglio fino a un massimo di
trenta. Le modalità di affidamento sono materia di Consiglio sempre, soprattutto se
alterano gli equilibri dell’area. L’Assessore all’Urbanistica sa benissimo che la
realizzazione e il dimensionamento di una scuola soprattutto nido, materna ed
elementare è verificata ai sensi della 1444 del ’68. Evidentemente se lì c’è una
superficie destinata a scuola è perché io devo rispettare i parametri urbanistici di
un quartiere che è stato realizzato, cioè Montegrappa. Domanda: se da scuola
diventa mensa Caritas a titolo gratuito con dei lavori che sono stati fatti, a questo
punto l’avete dichiarato voi, abusivamente visto che l’affidamento è stato fatto
oggi e i lavori li abbiamo fatti a giugno, ma questo è un dato di fatto, perché erano
fatti dal Comune e veniva fatto un bando di gara perché superavano i 40 mila euro
o erano gestiti dal privato con soldi privati, ma doveva entrare in possesso prima
dell’area e poi faceva i lavori. Qua non è che Colagiovanni deve passare per quello
che ha fatto “Madonna mia” per quattro luminarie e poi invece tutti gli altri sono
coloro che viaggiano perfettamente nella linea di indirizzo che la legge prevede.
Questa cosa la dovremmo verificare, Assessore, e credo che siamo in questa
materia d’urbanistica, perché se io fossi un genitore che abita in via Montegrappa,
le chiederei se quel quartiere oggi rispetta quei parametri per i quali è nato e credo
di no, perché non mi sembra che avete realizzato altre scuole in sostituzione di
quella, così come non mi sembra che la Caritas abbia rispettato le destinazioni
d’uso di insegnamento, mi sembra che faccia servizio mensa e dormitorio. Io
161
chiedo a questo punto all’Assessore, visto che gli altri provvedimenti li porterà,
emendo la mozione e le chiedo quando porterà all’attenzione della Commissione
Urbanistica, a questo punto visto che la linea di indirizzo è la stessa, mi auguro che
sia la stessa per tutti, le discussioni ed evidentemente le approvazioni se sono a
norma degli articoli 14 praticati nelle zone agricole oggi identificate nella
perimetrazione Lucarino, perché sono nella piena legittimità, perché se gli chiedete
i soldi vuol dire che avete applicato le norme tecniche di attuazione e vuol dire che
quel lotto minimo di 100 mila metri è diventato già 10 mila metri quadrati. Quei
cittadini non sono cittadini di serie B solo perché non hanno una ditta edile, penso
che siano cittadini con la stessa dignità e gli stessi diritti di chi ha un’impresa edile.
Questa era la domanda, non so se l’Assessore ha avuto modo di ascoltarla”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Coralbo. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Columbro”.
CONSIGLIERE COLUMBRO:
“Grazie Presidente. Io non volevo intervenire, solitamente si dice per tre motivi,
poi alla fine se ne dicono due, però se parlare di Urbanistica permette a chiunque di
dire tutto, allora dirò anche io tutto. Per quanto mi riguarda l’Urbanistica in quanto
tale, è nata molto, ma molto tempo fa e aveva il compito di far godere di taluni
servizi talune persone ricche perché le persone povere vivevano in capanne. Questa
situazione con il passare del tempo e dell’accavallarsi delle leggi, può essere
paragonata a una pezza di pantaloni e chi è tecnico questo lo sa, vuoi per una
mancanza di dotazione organica, vuoi per un’esigenza socio – economica, vuoi per
una situazione politica, ci sono tutte le motivazioni, questa pezza sia i tecnici
esterni e i privati cittadini, sia gli uffici pubblici riescono a metterla là dove vuoi:
se ti vogliono far costruire, trovano la legge. È questo quello che non va e siccome
nella mozione non si parla di Lucarino, ma l’ingegnere Michele Coralbo parla di
162
Lucarino, io aggiungo: la Lucarino è dovuta. È un terreno agricolo? No. Se non è
agricolo, è edificabile. Il problema è un altro: il problema è che sono stati chiesti
dei soldi ai contribuenti per terreni che non esprimevano nessuna capacità
edificatoria né i 100 mila e neanche i 10 mila. Questa è la lotta che bisogna fare,
questa è la lotta che io faccio dentro alla maggioranza, perché un contribuente non
deve conoscere il Consigliere Antonio Columbro che capisce di queste cose. Mi
rifaccio anche alla mozione sulla neve, visto che tutti parlano di tutto, anche io
parlo di tutto. Un conto è dire: “Amministrazione, controlla”, un conto è dire: “Mi
devi dare 150…”, ma per che cosa, dove sta l’oggetto? Dove sta la lettera del
cittadino che dice che quello ha rotto un marciapiede? Hai messo in condizioni la
controparte di recuperare? No. La mozione doveva fare questo ragionamento:
Lucarino si paga, però siccome il Comune con queste mappine qua, mappe vecchie
sa dove c’è il colore rosso e dove c’è quello blu, dove c’è il colore rosso l’avviso di
accertamento per la Lucarino per quelle persone che tu ricordi bene stavano là, non
ce lo doveva mandare e fa ancora in tempo ad annullare tutti quelli che sono
coperti da vincoli. Questa è la Lucarino, lasciamo perdere la campagna elettorale,
perché il Sindaco Antonio Battista ben sa, lo sa più di me e più di te, che quel
terreno non è agricolo. Si può discutere della valutazione, come si è discusso e si
arrivati a 8 euro, ma ci si è arrivati perché è sembrato che l’hanno estorto i
contribuenti, chi vi parla in quel momento insieme all’Assessore all’Urbanistica
che non è stato ascoltato, senza nulla togliere all’Assessore all’Urbanistica attuale
che ancora dobbiamo vedere, essendo tecnico come lei, non una di norme e di
regolamenti per trattare tutti uguali aveva cacciato, più di una. Intanto ognuno ha la
propria cultura, l’ingegnere Coralbo che ben conosce gli uffici e quindi ben
conosce i punti deboli del Comune, riesce a fare dei ragionamenti così conditi che
a una persona come me che non tanto ne capisce, risulta difficile. Passiamo alla
163
mozione. La mozione dice: nuovi strumenti di pianificazione. Elenca delle
situazioni e leggo il dispositivo perché io penso che è quello che va votato, il preso
atto è un po’ per poter dire qualcosa, per farsi vedere, il dispositivo dice:
“Licenziare entro il mese di giugno 2015 tutti gli adempimenti tecnico amministrativi”. Signor Coralbo, ma lei lo sa che non si può fare? Qua non stiamo
a parlare di una superficie o di alcuni vani o della categoria di una casa, ingegnere
Coralbo, fare questo lei sa benissimo che è impossibile, non si può fare. “Impostare
un nuovo modello di pianificazione del territorio”: sa benissimo che un nuovo
modello di pianificazione del territorio è un nuovo piano regolatore.
CONSIGLIERE CORALBO (interloquisce fuori microfono):
“No, ci sono i piani attuativi”.
CONSIGLIERE COLUMBRO:
“È piano regolatore, è piano attuativo, è l’accordo di programma, è quello, è
quel’altro, sono queste le situazioni. Mi consta che l’Urbanistica già sta facendo un
lavoro del genere per ricucire la città a tutte quelle persone che hanno costruito in
zona agricola e con un progetto hanno fatto due case, a me mi viene da dire che la
città di Campobasso era tutta cieca negli ultimi quindici anni, perché fin quando
scappa una casa, ne scappano due, ne scappano tre, ma quando tutto San Giovanni
è pieno di lottizzazioni abusive… Se un pezzo di terra è così, tu ci fai una casa qua
e lo frazioni, ci fai un’altra casa qua e lo frazioni, ci fai una casa qua e lo frazioni,
fino ad arrivare all’ultima che non ha bisogno di frazionamento, perché ci entrano
le due case, fin quando c’è una situazione, questa è la cosa… La mozione ha preso
un argomento così importante e di difficile attuazione che ha avuto il suo apice nel
voler, come già detto sui giornali, sminuire il lavoro costante, sufficiente che ci
permette di organizzare le cose per l’Assessore. Che devo dire? Leggendo le linee
programmatiche si è ben difesa, gliel’ha riconosciuto pure tu, quelle sono le linee
164
programmatiche, noi lavoriamo per quelle. Detto questo, io ti prego, in
Commissione
Urbanistica,
in
qualità
di
Consigliere
componente
della
Commissione, conoscitore del territorio, ex Consigliere comunale, davvero puoi
dare un contributo fattivo, affinché si prendano delle decisioni che vanno bene alla
collettività, argomenti che tutti chiedono la riclassificazione e siamo tutti quanti
impotenti. Possiamo fare un ragionamento di accantonare dei soldi - non abbiamo
mai soldi, ma se mai li accantoniamo - vogliamo mettere fine a queste
riclassificazioni? Non possiamo dire sempre sì, allora un’altra azione politica
potrebbe essere quella di accantonare delle situazioni, laddove il verde ci vuole,
dire: “No, io la riclassificazione non la faccio, perché non l’ho fatto finora il verde,
lo farò dopo”. Tanto premesso, ho fatto anche io la mia vetrina e possiamo passare
alla votazione”.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
“Grazie Consigliere Columbro. Non ci sono interventi, passiamo alla votazione per
appello nominale come chiesto dai Consiglieri Coralbo, Cretella, Praitano e
Felice”.
DICHIARAZIONI DI VOTO
CONSIGLIERE CORALBO:
“Telegrafica dichiarazione di voto. Condividendo quello che dice Antonio
Columbro che ha colto il senso della mozione, nel merito ci potevamo andare
facendo due cose molto semplici da portare in Commissione e in Consiglio: il
concretizzare i piani attuativi sui quali si è lavorato per cinque anni e a mio modo
di vedere sono ben strutturati che abbattono le linee nette di confine tra il
residenziale, il non residenziale, le varie destinazioni d’uso del piano, invece
ragionano esclusivamente sui parametri e quindi sono i parametri e le premialità a
dettare le nuove regole del gioco e le norme tecniche di attuazione. Facendo queste
165
due cose, nel giro, io sono stato largo sei mesi, ma veramente nel giro di due mesi
si riesce a fare un nuovo piano regolatore con i piani attuativi e norme tecniche di
attuazione, non ci dobbiamo inventare niente, tra l’altro già in stato di
avanzamento. Io voto sì.
PRESIDENTE IAFIGLIOLA:
Do l’esito della votazione: 4 favorevoli, 1 astenuto e 9 contrari, numero non
sufficiente per il numero legale, quindi il Consiglio va in seconda convocazione
venerdì 13 febbraio alle ore 8,30.
I lavori del Consiglio chiudono alle 18,40.
166