Congo - Progetti - DIOCESI di Padova
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PACTWORLD.ORG dossier missione oggi gennaio 2012_mo 19/12/2011 18.16 Pagina 18 La regione dei Grandi Laghi comprende la Repubblica Democratica del Congo (Congo RD), il Ruanda, il Burundi e l’Uganda, tutti paesi a ridosso dei Grandi Laghi dell’Africa centrale (Alberto, Eduardo, Kivu e Tanganika). Integrano l’area anche la Tanzania e il Kenya I progetti delle grandi potenze sulla regione GUERRE E GENOCIDI S Loris Cattani, missionario saveriano originario di Alfonsine (Ra), ha lavorato in Congo RD. Attualmente cura la newsletter “Rete di Pace per il Congo”. 18 Missione Oggi | gennaio 2012 i tratta di una regione tormentata da conflitti senza fine, tra cui il genocidio ruandese del 1994 e le due guerre del Congo RD, del 19961997 e del 1998-2002. Le vittime si calcolano in milioni. Massacri generalizzati e sistematici di popolazioni civili, lo stupro praticato come arma da guerra, migliaia di bambini soldato arruolati per uccidere, lunghe colonne di rifugiati e sfollati, villaggi incendiati, campi devastati sono aspetti diversi di un unico grande dramma umano. Al centro del conflitto il Congo RD. Varie le cause. Nel periodo della “guerra fredda” tra Stati Uniti e Unione Sovietica, il regime dittatoriale di Mobutu Sese Seko difese gli LORIS CATTANI interessi dell’Europa Occidentale e degli Usa, impedendo l’espansione del comunismo sovietico in Africa. Con la caduta del Muro di Berlino, nel 1989, e con il conseguente declino dell’Urss, la politica internazionale nei confronti della regione dei Grandi Laghi africani ha assunto una nuova dimensione. L’ESPANSIONE ANGLO-AMERICANA Congo RD, Burundi e Ruanda, in quanto ex colonie belghe, appartenevano all’area francofona. L’Uganda, invece, in quanto ex protettorato britannico, apparteneva all’area anglofona, insieme a Tanzania e Kenya (Africa Orientale). Stati Uniti e Inghilterra hanno approfittato della dossier caduta del Muro di Berlino per espandere la loro influenza verso i paesi francofoni dell’Africa Centrale, soprattutto il Congo RD. L’hanno fatto consegnando questi paesi nelle mani di tre uomini di loro fiducia: Yoweri Kaguta Museveni in Uganda (1986), Paul Kagame in Ruanda (1994) e Laurent Désiré Kabila in Congo RD (1997), spiazzando, di fatto, la Francia. Uno dei grandi obiettivi dell’operazione era il controllo del commercio dei minerali. Il Congo RD è, infatti, definito come uno “scandalo geologico”, nel senso che è un paese ricchissimo di risorse naturali (cassiterite, coltan, oro, diamanti, tungsteno, petrolio, legname, ecc.). Gli Stati Uniti ne erano a conoscenza sin dagli anni ‘40, quando, proprio dal Congo, importarono l’uranio usato per la fabbricazione della bomba atomica sganciata su Hiroshima e Nagasaki, in Giappone. Rapporto Mapping un anno dopo Difficile processare i mandanti I LE GUERRE DEL COLTAN Il rapido sviluppo dell’informatica negli anni ’90 richiedeva nuove risorse. Il coltan si rivelò un minerale imprescindibile per la fabbricazione dei condensatori dei cellulari e computer. Se ne trova in gran quantità in Brasile e Australia, ma le miniere si trovano in profondità. Nel Congo RD, invece, il coltan è accessibile in superficie, in miniere a cielo aperto. La sua estrazione risulta, quindi, più rapida e meno costosa. Iniziò così una frenetica corsa verso il coltan e, con essa, anche una serie di guerre per il controllo delle miniere. Sotto copertura di pseudo ribellioni congolesi, fomentate per la difesa della minoranza etnica tutsi, l’esercito ruandese ha più l 1° ottobre 2010, l’Alto Commissariato dell’Onu per i diritti umani pubblicava il “Rapporto Mapping” sui gravi crimini commessi nella Repubblica Democratica del Congo (Congo RD) dal 1993 al 2003, cioè negli ultimi anni del potere di Mobutu. In 581 pagine, il rapporto presenta oltre 600 casi di massacri commessi contro i rifugiati hutu ruandesi e la popolazione civile congolese. Secondo il Rapporto, è necessario che i mandanti e gli esecutori dei crimini di guerra, crimini contro l’umanità e crimini di genocidio rendano conto dei loro atti davanti alla giustizia e propone, tra altre possibilità, la creazione di tribunali specializzati misti (con la presenza temporanea di personale internazionale) in seno al sistema giudiziario congolese. All’inizio di agosto 2011, il Ministro congolese della Giustizia, Emmanuel Luzolo Bambi, ha presentato in Parlamento un disegno di legge sulla creazione di “Tribunali Speciali”, per esaminare tutti i casi relativi ai crimini di guerra e contro l’umanità commessi dal 1990, tuttavia respinto in Senato il 22 agosto. Secondo i senatori, l’integrazione di magistrati stranieri in seno ad una giurisdizione nazionale, con il pretesto di garantire l’efficacia e l’inIn 581 pagine, dipendenza della giustiil rapporto presenta zia, sembra essere una oltre 600 casi di confessione di fallimento massacri commessi da parte del governo concontro i rifugiati hutu golese stesso che doruandesi e la vrebbe, invece, riabilitare popolazione civile i tribunali ordinari già esistenti, rafforzare i tricongolese bunali di pace e migliorare le condizioni di lavoro dei magistrati. Dietro la decisione del Senato, si cela ovviamente il tentativo di assicurare la più totale impunità a personalità politiche e militari ancora in esercizio e implicate nei crimini denunciati dal Rapporto dell’Onu. Le Associazioni per la difesa dei diritti umani, hanno chiesto al Governo di rivedere il progetto di legge e ripresentarlo ancora in Parlamento per l’approvazione. (l.c.) DIRECT.CD RUNDLE10.WIKISPACES.COM PACTWORLD.ORG missione oggi gennaio 2012_mo 19/12/2011 18.16 Pagina 19 Missione Oggi | gennaio 2012 19 dossier missione oggi gennaio 2012_mo 21/12/2011 9.01 Pagina 20 Cronologia 1970 Inizio di un regime a partito unico, il Movimento popolare della rivoluzione (Mpr) 1885 Fondazione dello Stato indipendente del Congo (Eic), proprietà personale del re belga Leopoldo II 1971 Mobutu decreta il ritorno ai valori africani. Il Congo diventa Zaïre 1907 L’Eic diventa colonia del Belgio 1991 Conferenza nazionale sovrana (Cns) per organizzare una transizione verso la democrazia 1960 (Giugno) Indipendenza della Repubblica del Congo (Luglio) Secessione del Katanga e intervento militare delle Nazioni Unite. Il presidente Kasavubu destituisce il primo ministro Patrice Lumumba 1961 (Gennaio) Lumumba è assassinato 1963 Fine della secessione del Katanga 1964 Ribellione di Pierre Mulele 1965 (Novembre) Colpo di stato militare del generale Mobutu Il Ruanda non vuole assolutamente rinunciare ai profitti derivanti dalle risorse minerarie congolesi che rappresentano una buona parte del suo Pil A pag. 18: miniera artigianale in Congo RD. A pag. 19: miniere di coltan in Congo RD; il ministro congolese della giustizia, Emmanuel Luzolo Bambi. 20 Missione Oggi | gennaio 2012 Le truppe ruandesi (Apr), burundesi (Fab) e dell’Afdl attaccano i campi dei rifugiati hutu ruandesi e avanzano verso Kinshasa La guerra è finanziata mediante lo sfruttamento illegale delle risorse minerarie del Kivu 1990 Inizio del pluralismo politico 1994 Arrivo di 1,5 milioni di rifugiati hutu ruandesi nel Kivu, in seguito al conflitto ruandese: guerra civile, genocidio e vittoria del Fronte patriottico ruandese (Fpr) 1997 (17 maggio) La coalizione Afdl-Apr-Fab arriva a Kinshasa. Laurent Désiré Kabila diventa presidente della Repubblica Democratica del Congo (Congo RD) 1998 (Agosto) Inizio della seconda guerra congolese 1996 Inizio della prima guerra congolese. Nasce l’Alleanza delle forze democratiche per la liberazione (Afdl); pseudo ribellione dei Banyamulenghe appoggiata dal Ruanda Truppe ruandesi e ugandesi invadono il Congo RD e appoggiano la creazione di due movimenti ribelli: il Raggruppamento congolese per la democrazia (Rcd), filo ruandese e il Movimento per la libera- volte invaso il territorio congolese con il pretesto di disarmare e rimpatriare i rifugiati hutu accusati di aver partecipato al genocidio del 1994. Tuttavia, il vero obiettivo era quello di partecipare al commercio illegale dei minerali congolesi, già intrapreso dalle multinazionali occidentali. UN GRANDE MERCATO COMUNE Herman Cohen, ex sotto-segretario di Stato americano per gli Affari africani, in un articolo pubblicato sul New York Times il 15 dicembre 2008, affermava che, dopo aver controllato le province del Kivu per 12 anni, il Ruanda non vuole assolutamente rinunciare ai profitti derivanti dalle risorse minerarie congolesi che rappresentano una buona parte del suo Pil. Nello stesso tempo, però, Cohen riconosce che il governo congolese ha il diritto di usufruire delle proprie risorse minerarie e di esercitarne il controllo a favore del suo popolo. Cohen propone dunque un progetto di mercato comune tra Congo RD, Ruanda, Burundi, Uganda, Kenya e Tanzania. Questo accordo autorizzerebbe la libera circolazione delle persone e dei beni e garantirebbe alle imprese ruandesi l’accesso alle risorse minerarie e forestali congolesi. Le materie prime continuerebbero ad essere esportate verso l’Occidente via Ruanda. L’unico cambiamento sarebbe che le società mi- Congo RD Superficie: 2.344.858 km2 Popolazione: 66.020.400 (stima 2009) Gruppi etnici: luba (18%), kongo (16.1), mongo (13.5), rwanda (10.3), azande (6.1), bangingale (5.8), altri (30.2) Lingua: francese (ufficiale), kikongo, kiswahili, kituba, lingala Religione: cattolici (41%), protestanti (36.1), altri cristiani (13.4), religione tradizionale africana (10,7), musulmani (1.4), altri (1.9) Analfabeti: 33.4% Spesa per l’istruzione: n.d. Mortalità infantile: 125.8 per mille (2008) [Italia 3 per mille] Speranza di vita: 46.2 (M), 49.4 (F) (2009) Spesa per la sanità: 1.2% PIL Indice di sviluppo umano: 0,389 (176° posto su 181) Fonte: Calendario Atlante De Agostini 2011. dossier missione oggi gennaio 2012_mo 19/12/2011 18.16 Pagina 21 zione del Congo (Mlc), filo ugandese. Kabila è sostenuto dai suoi alleati (Angola, Zimbabwe, Namibia, Ciad) 2004 (Maggio) La città di Bukavu è presa, per pochi giorni, da militari dissidenti filo-ruandesi, Laurent Nkunda e Jules Mutebutsi Si intensifica il commercio illegale delle risorse minerarie del Congo RD, esportate via Ruanda 2005 (Dicembre) Approvazione con referendum della nuova costituzione della Terza Repubblica 2001 (16 gennaio) Laurent Désiré Kabila è assassinato. Gli succede il figlio Joseph Kabila 2006 (29 ottobre) Joseph Kabila è eletto presidente 2002 Accordi di pace con Ruanda e Uganda e ritiro parziale delle truppe straniere Dialogo inter-congolese e accordo politico per un ’equa condivisione del potere tra governo congolese, Rcd, Mlc e opposizione politica 2003 Creazione di un governo di unità nazionale di transizione. Joseph Kabila è designato presidente della Repubblica 2007 (Agosto) Il generale dissidente Laurent Nkunda innesca nuove ostilità nel Nord Kivu 2008 (Gennaio) La conferenza di pace di Goma si conclude con un atto di impegno da parte di gruppi armati del Nord e Sud Kivu per una cessazione delle ostilità (Agosto) Ripresa dei combattimenti nel Nord Kivu da parte del Congresso nazionale per la difesa del popolo (Cndp) di Laurent Nkunda nerarie, incluse le ruandesi, dovrebbero pagare imposte e tasse al governo congolese. Questo sarebbe l’unico vantaggio per il Congo RD. UNITÀ DI VEDUTE FRANCIA-USA JOURNALMINEMBWE.BLOGSPOT.COM Il “piano” Cohen mira, quindi, a consolidare l’egemonia economica e commerciale del Ruanda e dell’Uganda sull’Est del Congo RD, per incrementare il traffico commerciale dei paesi anglofoni dell’est, particolarmente Kenya e Tanzania che si affacciano sull’Oceano in- 2009 (20 gennaio-25 febbraio) Truppe ruandesi partecipano all’operazione militare “Umoja Wetu” contro le Forze democratiche per la liberazione del Ruanda (Fdlr) (22 gennaio) Nkunda è arrestato in Ruanda (2 marzo) Inizia l’offensiva Kimia II contro le Fdlr. Il Cndp prende il controllo delle miniere a scapito delle Fdlr (23 marzo) Accordo finale tra il Governo congolese e il Cndp, integrato nell’esercito nazionale, polizia e amministrazione locale (31 Dicembre) Fine dell’operazione militare Kimia II, a causa dei molti danni collaterali 2010 (1 gennaio) Inizio della nuova operazione militare “Amani Leo”, contro le Fdlr diano. Inoltre, Cohen afferma che il Ruanda ha bisogno anche di uno spazio più vasto su cui collocare una popolazione demograficamente molto densa. Egli fa quindi notare che una libera circolazione delle persone permetterebbe ai paesi ad alta densità demografica, fra cui Ruanda e Burundi, di ridurre la propria popolazione e, nello stesso tempo, di fornire una mano d’opera necessaria a Congo RD e Tanzania. La proposta di Cohen sembra preoccuparsi degli interessi del Ruanda più che del diritto del Congo RD di usufruire delle proprie ricchezze. In questo senso, il 16 gennaio 2009, anche il presidente Nicolas Sarkozy, in un incontro all’Eliseo con gli ambasciatori accreditati a Parigi, ha affrontando la situazione dei Grandi Laghi, presentando il Ruanda come un paese caratterizzato da una demografia dinamica e una superficie limitata e il Congo RD, invece, come un paese caratterizzato da un’immensa superficie e da una scadente gestione delle sue risorse naturali. Secondo il presidente francese, la soluzione del conflitto congolese dipende da un dialogo tra i due paesi, Ruanda e Congo RD, su come condividere lo spazio e le ricchezze. Cohen e Sarkozy affermano, dunque, che la soluzione dei conflitti nella regione dei Grandi Laghi passa necessariamente attraverso la condivisione delle risorse naturali e il commercio transfrontaliero tra i paesi dei Grandi Laghi. PER SAPERNE DI PIÙ Adam Hochschild Gli spettri del Congo Re Leopoldo II del Belgio e l’olocausto dimenticato Rizzoli, Milano 2001 pp. 430 - € 21,60 Due allevatori banyamulenghe. Missione Oggi | gennaio 2012 21 EAC (East African Community) La Comunità dell’Africa Orientale (EAC) è un’organizzazione intergovernativa della quale fanno parte Kenya, Uganda, Tanzania, Ruanda e Burundi, con sede ad Arusha (Tanzania). Il Trattato di costituzione è stato firmato nel 1999 ed è entrato in vigore il 7 luglio 2000. Ruanda e Burundi hanno aderito nel 2007. La finalità è quella di ampliare e approfondire la cooperazione tra gli Stati membri nei settori politico, economico e sociale per migliorare la qualità della vita delle popolazioni. CEPGL (Communauté Économique des Pays des Grand Lacs) La Comunità Economica dei Paesi dei Grandi Laghi è una suborganizzazione regionale costituitasi nel 1976 e formata da tre stati: Burundi, CongoRD e Ruanda. L’obiettivo è di assicurare la sicurezza degli Stati membri, di favorire la creazione e lo sviluppo del commercio, la libera circolazione delle persone e dei beni, di istituire una stretta PACTWORLD.ORG Le organizzazioni regionali di cooperazione collaborazione nei campi della vita politica, economica e sociale. CIRGL (Conférence Internationale sur la Région des Grands Lacs) La CIRGL è stata istituita congiuntamente dal Segretariato dell’Onu e dell’Unione africana a Nairobi (Kenya) nel 2000. Gli Stati membri sono: Angola, Burundi, Centrafrica, Congo, Congo RD, Kenya, Uganda, Ruanda, Sudan, Tanzania e Zambia. Nel 2004, a Dar es Salaam (Tanzania), è stata adottata la Dichiarazione sulla pace, sicurezza e sviluppo nella regione dei Grandi Laghi, con la volontà politica di affrontare le cause profonde dei conflitti e degli ostacoli allo sviluppo di un approccio regionale e innovativo dei problemi. Tuttavia, questa logica serve solo a legittimare e legalizzare il saccheggio delle ricchezze del Congo RD e contribuisce a cancellare la memoria dei 5,4 milioni di congolesi morti a causa di tale saccheggio. ALLA LUCE DEL SOLE Miniera artigianale in Congo RD. Il presidente Joseph Kabila. 22 Missione Oggi | gennaio 2012 In primo luogo, legittimare il saccheggio delle ricchezze del Congo RD è riconoscere che il Ruanda, l’Uganda e le multinazionali occidentali possono continuare a sfruttarne le ricchezze impunemente. Attraverso il commercio transfrontaliero, le operazioni che finora si facevano di notte, possono avvenire anche in pieno giorno. Kigali e Kampala continuano ad essere le piattaforme e le vie attraverso cui i minerali che grondano sangue congolese possono essere venduti, senza alcun ostacolo, agli acquirenti occidentali e orientali. Le multinazionali occidentali hanno già previsto l’istituzione, a Kigali, di una borsa internazionale delle risorse minerarie, anche se la produzione mineraria del Ruanda è alquanto limitata. Da dove proverranno dunque tali prodotti minerari se non dal Congo RD? Inoltre, il rafforzamento delle organizzazioni regionali, come la Comunità economica dei paesi dei Grandi Laghi (Cepgl) e la Conferenza internazionale regionale dei Grandi Laghi (Cirgl), quadri istituzionali di un nuovo “mercato comune” regionale, servirà solamente a legalizzare formalmente il saccheggio delle materie prime congolesi. “BALCANIZZARE” IL CONGO? Infine, la priorità data alle organizzazioni regionali (Cepgl e Cirgl) è una strategia per porre in secondo piano l’esistenza degli stati attuali (Ruanda, Burundi, Uganda, e soprattutto Congo RD), al fine di cancellare le pagine dolorose della storia congolese e assicurare, in tal modo, l’impunità delle multinazionali coinvolte nello sfruttamento illegale delle risorse minerarie del Congo RD. In questa situazione, sono molti i congolesi che sospettano un complotto secondo il quale le grandi potenze straniere starebbero cercando di mantenere il loro paese nella violenza e nel sottosviluppo, indebolendo l’autorità dello Stato, minando l’unità e la sovranità nazionale, chissà, per dividerlo in piccoli Stati satelliti, al fine di facilitare l’accesso alle vaste riserve minerarie. Altri affermano addirittura che gli Stati Uniti, insieme alle altre potenze straniere, sarebbero disposti a “balcanizzare” il Congo RD, appoggiando il Ruanda nei suoi tentativi di annettere il Kivu e di monopolizzarne il commercio delle risorse minerarie. UN.ORG dossier missione oggi gennaio 2012_mo 19/12/2011 18.16 Pagina 22 LORIS CATTANI
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