China Miéville, La città delle navi - Cut-Up
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China Miéville, La città delle navi - Cut-Up
Cut-Up China Miéville, La città delle navi Inviato da Fabio Nardini giovedì 02 agosto 2007 T.o. The Scar, 2002 Trad. di Elisa Villa 2004 Fanuccci Editore, pag. 663, euro 18.50 Di China Mieville il lettore italiano ha già avuto modo di apprezzare Perdido Streeet Station, insolito esempio di fantasy urbana e modernizzante. Questo La città delle navi è presentato come il “seguito” di Perdido Street Station, ma in realtà si tratta di un romanzo autonomo che col precedente ha in comune soltanto l’ambientazione (e qualche esile filo narrativo, per altro del tutto inessenziale per la comprensione della storia). Anche La città delle navi, infatti, è collocato nel Bas-Lag, un mondo del tutto estraneo al nostro (questa mancanza di rapporti con l’universo che conosciamo è una delle caratteristiche strutturali della fantasy), con una propria storia e con leggi fisiche del tutto peculiari. [...] Bellis Coldwine è in fuga da New Crobuzon , la labirintica metropoli protagonista di Perdido street station; si imbarca su una nave destinata a una lontana colonia ma durante il viaggio il battello viene assalito dai pirati e tutti i passeggeri, catturati, sono condotti ad Armada, una singolare città galleggiante di imbarcazioni riadattate. Armada accoglie benevolmente i sequestrati ma non permette loro di tornare nella patria di origine. Benché costretta a fuggire, Bellis continua a rimanere indissolubilmente legata a New Crobuzon, e la fedeltà alla sua vecchi città sarà una delle molle narrative del romanzo, intrecciandosi con i disegni degli altri protagonisti e soprattutto con un piano segreto che sembra animare tutta l’attività di Armada. C’è da dire che il rischio di una Perdido street station 2 – un rischio tutt’altro che da sottovalutare, anche considerate certe similarità con il primo romanzo – è completamente fugato dall’autore soltanto nel finale; per buona parte della storia, il paragone con il precedente http://www.cut-up.net/cms Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 17:37 Cut-Up romanzo è inevitabile e non giova all’apprezzamento de La città delle navi come composizione autonoma. Un peccato, perché questa seconda prova di China Mieville conferma pienamente che l’autore è una delle voci più interessanti della science-fantasy (o comunque vi venga in mente di denominare il genere al quale appartengono questi romanzi) d’oggi, pienamente capace di edificare mondi complessi e coerenti (il Bas-Lag è, in assoluto, una delle migliori grandi costruzioni della fantasia letteraria degli ultimi 20-30 anni), personaggi affascinanti, storie articolate e credibili. http://www.cut-up.net/cms Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 17:37
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