Noi Oggi Dicembre 2008 - Camera del Lavoro Metropolitana di Milano
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Noi Oggi Dicembre 2008 - Camera del Lavoro Metropolitana di Milano
Anno XII - n. 5 dicembre 2008 Reg. Trib. Milano n. 524 del 5/8/96 - Editore: Spi-Cgil Milano, Corso di Porta Vittoria 43, 20122 Milano - Per eventuali comunicazioni tel. 02.55025409 Direttore responsabile: Mariateresa Magenes - Segreteria di Redazione: Loredana Siverio • Realizzazione: m&c, Milano - Stampa: Il Guado, Corbetta (MI) In caso di mancato recapito restituire al CMP Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi. - “Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Milano” ti CGIL a g e l e D Quadri 8 - Roma a z n e r e Conf vembre 200 5 no Manifestazione 60 13 novembre 2008° SPI-CGIL - Roma S P E C I A L ES T E O P O R P E L IL G C A L L E D E R I C S U R PE SI I R C A L L DA 12 DICEMBRE 2008 SCIOPERO GENERALE CGIL MANIFESTAZIONE E COMIZIO IN PIAZZA CASTELLO A MILANO La storia continua. Iscriviti allo SPI-CGIL. ATTUALITÀ Per i diritti, per la libertà, per la dignità Il Sindacato Pensionati della Cgil celebra 60 anni di attività all’inflazione dei trattamenti previdenziali, il drenaggio fiscale. ■ Il 13 novembre scorso, al Palalottomatica di Roma, si sono svolte le celebrazioni per il 60° anniversario della nascita del Sindacato Pensionati della CGIL. Lo Spi di Milano era presente, con una delegazione di 150 compagne e compagni. 60 anni di lotte e conquiste, sempre in prima fila con la CGIL per affrontare tutte le fasi politiche e sociali che hanno accompagnato la nostra storia. Ieri come oggi siamo impegnati a rendere sempre più dignitosa la vita delle persone anziane sia sotto il profilo del reddito che per i bisogni assistenziali. Da allora siamo cresciuti: in Italia siamo diventati oltre 3 milioni. A Milano più di 105.000. Un’occasione per il Sindacato Pensionati per ribadire le proprie richieste al Governo, un momento di continuità della fase di mobilitazione per la piattaforma unitaria dei sindacati dei pensionati e di quella confederale. La “crisi” per i pensionati, le proposte per uscirne Il potere di acquisto delle pensioni si è eroso negli ultimi anni in maniera importante. A causa di tre fattori connessi fra di loro: il carovita, il meccanismo di adeguamento 2 Le cause La crescita dei prezzi, la più alta degli ultimi 10 anni, è provocata dal vertiginoso aumento dei beni essenziali quali alimentari (+ 6,2%), abitazione (+8,2%), trasporti (+7,5%), energia (+13,6%); l’indice generale dei prezzi a luglio di quest’anno ha segnato un incremento pari al 3,3% (come leggerete nelle seguenti pagine, questa percentuale di aumento non è frutto del Governo Berlusconi ma dell’accordo sul Welfare con il Governo Prodi del 23 luglio 2007). Ma anche l’inflazione non è uguale per tutti. Se ad aumentare, infatti, sono i prezzi dei beni necessari, ad essere maggiormente pena- Carovita, inflazione e drenaggio fiscale, le principali cause della perdita del potere d’acquisto delle pensioni lizzate sono le famiglie costrette a destinare tutto o gran parte del proprio reddito all’acquisto di questi beni, rispetto a famiglie il cui reddito consente anche qualche risparmio. Le statistiche ci vengono in soccorso: i nuclei famigliari con un reddito annuo fino a 15.334 euro consumano il 110,2% del loro reddito (indebitandosi), mentre quelle sopra i 43.334 euro solo il 60,9% (risparmiando). A fronte di ciò, il sistema di adeguamento automatico delle pensioni al carovita (cosiddetta perequazione), in vigore dal 1992 quando venne soppresso l’aggancio delle pensioni alla dinamica di crescita dei salari, si è rivelato nel tempo sempre più incapace di mantenere inalterato il potere d’acquisto. Inoltre, la perequazione oggi in vigore, che da semestrale è diventata annuale, è stata sospesa più volte e soltanto dal gennaio 1996 ha assunto una regolare cadenza annuale; dal 2001, infine, i prezzi dei beni di più largo consumo sono cresciuti più della percentuale applicata alle pensioni per determinarne l’aumento annuo. È evidente che un meccanismo come questo, basato unicamente su un paniere di consumi, ha l’effetto di colpire i redditi medi e bassi. L’altro fattore che contribuisce ad erodere le pensioni, come pure stipendi e salari, è il drenaggio fiscale. Si tratta, di fatto, di una imposta “occulta” che all’aumentare del reddito nominale, a seguito dell’adeguamento delle pensioni al costo della vita, fa crescere anche le tasse su quel reddito, provocando nel tempo un incremento del prelievo fiscale. È un meccanismo strutturale che, anno dopo anno, impoverisce i pensionati mentre fa aumentare le entrate dello Stato in modo indebito. La perdita media delle famiglie italiane a causa del drenaggio è stata, per il 2007, di 157 euro a cui va aggiunto un altro effetto perverso legato alla contemporanea riduzione delle detrazioni fiscali. A tutto questo si somma il fatto che il taglio dei trasferimenti economici ai Comuni ha determinato, negli ultimi anni, un aumento generalizzato delle addizionali Irpef (come pure di quelle regionali), mentre il costo dei servizi pubblici locali, è rincarato per circa il doppio dell’inflazione. Le proposte Un nuovo meccanismo di adeguamento delle pensioni al costo della vita e l’eliminazione del drenaggio fiscale. Nel 2007 l’Istat ATTUALITÀ 9 8 7 6 5 4 3 2 1 te del Governo Per cambiare le scel ionati Le richieste dei pens le pensioni uale che non difende sioni o di perequazione ann tti l’aumento delle pen Modificare il meccanism Infa t. ’Ista dall ati rilev a dei prezzi latte e gli altri beni di prim il nemmeno dall’aumento ta, pas la e, pan il % mentre nel 2008 è stato dell’1,6 6,5% del ia ti in med necessità sono aumenta re di 500 azioni fiscali per aumenta i: incremento delle detr sion pen e sull e Meno tass il 2008 euro le pensioni entro e pensioni riduce il valore netto dell fiscale, una tassa che Eliminare il drenaggio luglio 2007, ordo sul welfare del 23 a silità, prevista dall’acc ndo subito la trattativa Estendere la 14 men apre e mes al euro ,00 oltre i 650 anche per le pensioni ndario mettendo subito nel cale la non autosufficienza a non Approvare la legge per iniziativa popolare sull di e legg di osta prop utati la della Camera dei Dep sionati pen dei ti aca sind dai ta autosufficienza presenta fondo guato finanziamento del finanziaria 2009 un ade Prevedere nella legge nza per la non autosufficie contrattazione ince per valorizzare la comuni, regioni e prov iali soc e tich poli le e te Destinare più risorse a salu l’equità, la difesa della sociale e territoriale, per sociale le riduzione dello Stato zazione della sanità e Contrastare la privatiz are che il Governo vuole attu dei sindacati mobilitazione generale spensabile una grande to con il Governo fron con di Per queste ragioni è indi lo tavo il Cisl e Uil per attivare dei pensionati di Cgil colloca la soglia di povertà a 986 euro, ben al di sopra del reddito della stragrande maggioranza dei pensionati, con l’aggravante di uno squilibrio territoriale che vede concentrate nel Sud circa due terzi delle famiglie povere. Per aumentare il valore reale delle pensioni, quindi, non basta l’aggancio all’inflazione, occorre che esse beneficino della redistribuzione della ricchezza prodotta. A questo fine, era previsto fin dal 1992 un incontro annuale con il Governo, mai verificatosi, salvo un impegno in tal senso del precedente esecutivo. Il nostro obiettivo è, oggi, quello di costringere il Governo a convocare, come più volte richiesto, le Organizzazioni sindacali dei pensionati per avviare un confronto in vista delle prossime scadenze parlamentari. Vogliamo, inoltre, ottenere un’estensione della 14a (che il sindacato ha ottenuto lo scorso anno per le pensioni basse) anche a coloro che percepiscono oltre 700 euro mensili. Nell’assemblea dei quadri e dei delegati del 5 novembre scorso la CGIL ha presentato le proprie proposte per uscire dalla crisi. Proposte che riguardano sia i lavoratori sia i pensionati. In particolare, sono state chieste una serie di misure immediate tra le quali la detassazione della prossima 13a, l’estensione della “tariffa sociale” per i servizi di interesse generale come luce, gas, acqua, il contenimento di tariffe, rette, contributi e ticket per tutti gli altri servizi, agevolazione nella ricontrattazione dei mutui casa. Ciò che vogliamo per le persone non autosufficienti La questione della non autosufficienza è inserita nella piattaforma dei sindacati pensionati CGIL, CISL e UIL, e ne costituisce uno dei punti più qualificanti ed una delle rivendicazioni che lo Spi-CGIL propone in tutte le proprie iniziative perché rappresenta un problema drammatico che coinvolge un milione di persone. Il progetto nazionale per la non autosufficienza, presentato dal Sindacato più di 10 anni fa, gode del consenso delle persone e delle famiglie perché si colloca in un punto di elevata sensibilità sociale e formula proposte capaci di dare risposte, sia pure graduali, ai bisogni delle persone. Anche Spi, Fnp e Uilp regionale hanno presentato una piattaforma rivendicativa nei confronti della Regione Lombardia, descritta dettagliatamente nelle pagine successive. Chiudendo questa riflessione, pubblichiamo qui sotto, in sintesi, le richieste dei pensionati. Valter Guazzoni Segretario Generale Spi-CGIL Milano Sarà un anno difficile. Lavoratori e pensionati si attendono misure concrete ■ L’anno che sta per chiudersi ci ha riservato preoccupazioni e speranze. È stato un anno particolare che ha segnato il ritorno al Governo del Centrodestra. Un anno che ha visto esplodere una delle crisi finanziarie ed economiche tra le più gravi sin qui conosciute, una crisi ancora in corso e della quale non si è in grado di prevedere la fine. Il 2008 ha segnato difficoltà tra le organizzazioni sindacali, divise sulle risposte da fornire alla crisi e su come affrontare i rapporti con Confindustria e Governo. Difficoltà, per alcuni versi, causate dalla stessa volontà dell’Esecutivo di voler isolare la Cgil. Ma è stato anche l’anno che ha risvegliato l’America. La straordinaria vittoria di Barak Obama chiude il 2008 suscitando attese e speranze negli Usa, ma anche in larghissima parte del pianeta. Forse rinasce il sogno americano e la possibilità che gli stessi Stati Uniti voltino pagina davvero sulle grandi questioni internazionali, chiudendo definitivamente l’era Bush. Dunque quello che stiamo archiviando è un anno davvero contraddittorio. Ciò che è certo è che l’anno che verrà sarà probabilmente difficile per tantissimi lavoratori e pensionati. Lo sarà sotto il profilo economico, sociale e occupazionale. I rischi sono evidenti, le avvisaglie già indicano le difficoltà che si incontreranno. L’Italia avrebbe bisogno non di parole, ma di fatti. I lavoratori e i pensionati avrebbero bisogno di provvedimenti concreti, che li aiutino in un momento difficile come quello che stiamo attraversando. Non vi è dubbio che mobilitarsi per questo obiettivo debba essere l’impegno che è giusto e doveroso assumere per il 2009. Mariateresa Magenes 3 ATTUALITÀ Il 13 novembre oltre 10.000 i pensionati al Palalottomatica Da questa grande partecipazione una spinta ad affrontare le sfide che ci troviamo di fronte ■ Il 13 novembre è stata una gran bella giornata per lo Spi e per la Cgil. Oltre 10.000 militanti, dirigenti, capi-lega, si sono incontrati a Roma al Palalottomatica per ribadire le ragioni delle nostre richieste, per sostenere la piattaforma unitaria, per dichiarare il sostegno alle scelte della Cgil che Epifani aveva avanzato il 5 novembre nella stessa sede del Palalottomatica. Lo Spi e la Cgil, la Cgil e lo Spi, insieme per la libertà, i diritti e la dignità, attraverso un unico messaggio da portare ai lavoratori, alle lavoratrici, ai pensionati e alle pensionate del nostro paese. Su questo straordinario messaggio di cuore e di cervello, di passione e di proposte concrete, stiamo partecipando a tante iniziative in tutta Italia, perché c’è bisogno di essere presenti ovunque per coinvolgere il maggior numero di persone possibile, per 4 motivi: Servizi pubblici in grado di garantire ad ogni anziano il diritto di usufruirne senza pagare di tasca propria. Questo è ciò che il nostro sindacato, lo Spi e la Cgil, ha in testa. Aumentare salari e pensioni e pretendere uno Stato sociale basato sulla giustizia e sull’equità. Non si vive con 500 euro al mese, ma neppure con 700, 800, 1.000, 1.300… Un Governo che ha a cuore le condizioni delle persone, tutte e non solo una parte, che vive nel paese che esso governa, deve porsi questa domanda e decidere di conseguenza. Decidere subito, ora, restituendo ai pensionati e ai lavoratori, parte delle tasse e del fisco che ha tolto dal loro reddito. Lo deve fare con la 13a, a dicembre e non cavarsela con promesse caritatevoli. Occorrono scelte strutturali come lo Spi, ha indicato da tempo: aumentare le pensioni ed estendere la 14a a chi ne è rimasto escluso. Scelte concrete e non massimaliste. Non vogliamo la luna, vogliamo ciò che abbiamo chiesto, perché abbiamo ragione. Se non ci saranno risposte positive continueremo la nostra mobilitazione con Fnp e Uilp o da soli. Meglio essere uniti, ma non dipende da noi. A noi, allo Spi-Cgil compete coerenza e caparbietà, fino a quando non arriveranno buoni risultati. Se non ci saranno risposte positive continueremo la nostra mobilitazione con Fnp e Uilp o, anche, da soli 1) A dimostrazione che la Cgil è in buona salute e non ha paura degli insulti e del livore di personaggi del Governo e della destra. 2) Per valorizzare il ruolo dello Spi, la più grande e confederale struttura sindacale della Cgil. 3) Lo Spi che, ieri come oggi mette al 1° posto della sua strategia la solidarietà, la giustizia sociale, i diritti di cittadinanza, le condizioni di vita di chi lavora e di chi è in pensione, dei giovani e degli anziani. 4) Perché siamo il sindacato che fa della sua autonomia l’etica delle sue battaglie a difesa dei valori fondanti della Costituzione, della sicurezza, della legalità, dei diritti. Un sindacato che rappresenta le diverse generazioni per tenerle unite e non certo per dividerle. A noi interessa il merito delle proposte in campo, per valutarle, dare un giudizio, combattere ciò che non va bene e sostenere le nostre richieste, con argomenti concreti e non ideologici. Sono richieste per sostenere il lavoro con una politica industriale che restituisca competitività al nostro paese. Sono richieste tese a garantire un sostegno al reddito per chi sarà espulso dal lavoro a causa della grave crisi che attraversa il mondo. Sono richieste per chi è già in pensione, al fine di garantire loro una vecchiaia lunga e serena. Si tratta di garantire ai pensionati e alle pensionate un reddito per vivere in dignità. Servizi socio-sanitari basati sull’efficienza e sulla qualità. 4 ” Carla Cantone Segretaria Generale Spi-Cgil ATTUALITÀ 12 dicembre. Sciopero generale Un’occasione importante per far sentire la nostra voce ■ Il nostro territorio sarà investito in modo consistente dagli effetti della crisi economica. È questo oramai un fatto oggettivo, da tutti riconosciuto, per le ripercussioni negative che si stanno avendo e che si avranno, almeno per tutto il 2009, sul sistema delle imprese e sulla condizione lavorativa e sociale delle persone e delle famiglie. Aumentano, infatti, nel 2008 le ore di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, aumentano gli iscritti nelle liste di mobilità, tutti i settori segnano un saldo negativo, in termini di fatturato e di occupati. Per non parlare delle famiglie che tutti i giorni sono impegnate, con sempre maggiore difficoltà, a far quadrare il bilancio mentre pesanti saranno i tagli, voluti dal governo Berlusconi, su sanità e assistenza, scuola, università e ricerca. Siamo quindi in presenza di una vera emergenza economica e sociale che come tale va affrontata, attraverso una serie di politiche e di interventi, sia a livello nazionale che a livello locale e territoriale. Si deve intervenire subito e in modo efficace, per evitare che la crisi venga pagata solo dai lavoratori e dai pensionati. Importante a questo riguardo è stato l’accordo recentemente sottoscritto con la Provincia di Milano, a sostegno delle famiglie e dei lavoratori parasubordinati. Intanto ci sono coloro, giovani e non, che questa crisi l’hanno già pagata. Mi riferisco, sul nostro territorio, alle migliaia di persone con contratti flessibili che sono stati lasciati a casa dalle aziende. Sono giovani, donne e immigrati, mi riferisco anche alle decine di migliaia di lavoratori precari della pubblica amministrazione, che per decisione del Governo non verranno mai stabilizzati. Tutto questo avviene, spesso, nel silenzio più assordante dei mass media e senza l’ausilio degli ammortizzatori sociali e di forme adeguate di sostegno al reddito. Siamo in presenza di una vera emergenza economica e sociale che non dev'essere pagata solo da lavoratori e pensionati Per questo, come Cgil, abbiamo deciso, dopo avere costruito una nostra Piattaforma contro la crisi, di dichiarare lo Sciopero generale contro le politiche del Governo e contro le misure insufficienti con le quali si intende intervenire per far fronte agli effetti della crisi economica. Sciopero generale, quindi, il 12 dicembre, con manifestazioni previste in tutte le città. A Milano, dove sarà presente Morena Piccinini, per la Segreteria Cgil nazionale, terremo il nostro comizio davanti al Castello Sforzesco. Sarà questa, dopo la manifestazione del 27 settembre, l’occasione per dare una risposta unificante, mettendo insieme le categorie dei lavoratori attivi e dei pensionati, contro le politiche anti sociali del Governo Berlusconi. Buona manifestazione a tutti. Onorio Rosati Segretario Generale Camera del Lavoro di Milano NELLE PAGINE INTERNE Il 13 novembre oltre 10000 i pensionati al Palalottomatica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 12 dicembre. Sciopero generale contro le politiche del governo sulla crisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 Pensionati sempre più poveri, sempre più soli . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Sette anni passati con voi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 Angelo Bonalumi lascia lo Spi di Milano per la segreteria Spi regionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 La tessera 2009 della CGIL, dedicata alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani . . . . . . . . . . . . . 8-9 Completata la segreteria della Camera del Lavoro di Milano con l’ingresso di due nuovi segretari . . . . . 10 SPECIALE: CONFERENZA DEI QUADRI E DEI DELEGATI CGIL 5 NOVEMBRE 2008 . . . . 11-14 Perequazione delle pensioni per il 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15-16 Con Barack Obama alla presidenza, l’Europa si attende un profondo cambiamento nei rapporti con gli Stati Uniti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17 Dalla crisi finanziaria alla recessione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 La crisi economica colpisce anche la Lombardia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 5 ATTUALITÀ Pensionati sempre più poveri, sempre più soli Servono un fondo regionale per la non autosufficienza e una politica nazionale più attenta alle istanze degli anziani ■ “Sempre più poveri, sempre più soli”: questo è lo slogan che abbiamo usato per comunicare al governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che i pensionati lombardi chiedono una politica più incisiva per tutelare le migliaia e migliaia di anziani che si trovano nella condizione di non autosufficienza. I dati, anche nella ricca Lombardia, ci dicono che cresce il numero di famiglie in difficoltà a far fronte al grave peso economico che comporta la cura di un anziano non autosufficiente, sia esso ricoverato in una casa di riposo o accudito al proprio domicilio. Il costo medio per un ospite di una casa di riposo va dai 42,12 ai 67,65 euro al giorno, un’assistente familiare costa mediamente 1.300 euro al mese, i servizi domiciliari si stima coprano solo il 7% del fabbisogno. Sono quindi in prevalenza le famiglie a farsi carico della cura dell’anziano e del crescente costo economico della cura stessa. In Lombardia sono più del 30% gli anziani che percepiscono una pensione inferiore a 500 euro al mese e oltre il 20% ne percepisce una che va da 500 a 800 euro al mese. Sono queste le ragioni concrete che ci portano a rivendicare più risorse, a chiedere di diminuire le rette a carico degli ospiti delle case di riposo e delle loro famiglie, a sollecitare un’estensione e qualificazione dei servizi di assistenza domiciliare, a favorire la regolarizzazione e professionalizzazione di tante assistenti famigliari straniere. Solo in questo modo si può garantire l’effettiva presa in carico della persona non autosufficiente da parte del sistema pubblico. Tutto ciò si renderà possibile se sarà costituito un fondo regionale per la non autosufficienza aggiuntivo a quello già deciso dal precedente Governo Prodi. Ma come ben sapete non siamo impegnati solo a livello di Regione Lombardia, ci stiamo battendo affinché il Governo Berlusconi dia ascolto alle rivendicazioni unitarie che i sindacati dei pensionati hanno avanzato. Purtroppo questo Governo si dimostra sordo alle nostre richieste e persegue solo lo scopo di dividere il sindacato. Nonostante le difficoltà, noi continueremo a far sentire la nostra voce e continueremo a rivendicare un cambiamento delle linea economica del Governo a favore dei lavoratori e dei pensionati. Questo per evitare che le conseguenze della grave crisi finanziaria ed economica che ha investito il nostro Paese, come tutti i paesi industrializzati, siano pagate solo dai lavoratori e dai pensionati. Per tutte queste ragioni saremo presenti in tanti allo sciopero generale proclamato dalla CGIL il 12 dicembre e metteremo al centro di questa lotta le nostre rivendicazioni contro il caro vita, per il controllo delle tariffe e soprattutto per il contenimento dei prezzi dei prodotti di prima necessità consumati con più frequenza dalle persone anziane. Inoltre, in questo contesto, per evitare un ulteriore impoverimento degli anziani, chiediamo al Governo di mettere a disposizione risorse per modificare l’attuale meccanismo che regola l’aumento delle pensioni al fine di ottenere un aumento che sia realmente corrispondente all’inflazione reale; per una diminuzione del carico fiscale attraverso l’aumento delle detrazioni e il superamento del fiscal-drag; per l’estensione della 14a mensilità, introdotta dal Governo Prodi, anche ai pensionati con una pensione superiore ai 650,00 euro mensili. Vogliamo far cambiare le priorità dell’agenda politica del nostro Paese per poter ottenere risultati concreti a favore del miglioramento delle pensioni e della qualità della vita di milioni di anziani. Raggiungeremo questo obiettivo se i pensionati saranno capaci di far sentire la loro voce. Cresce il numero di famiglie in difficoltà a far fronte al grave peso economico che comporta la cura di un anziano non autosufficiente 6 ” Anna Bonanomi Segretario Generale SPI-CGIL Lombardia SINDACALE Sette anni passati con voi! Una indimenticabile esperienza che porterò con me nel mio nuovo incarico ■ Il 1° dicembre 2008 saranno passati 2.860 giorni da quando (31 gennaio 2001) il Comitato Direttivo dello Spi-CGIL di Milano mi ha eletto nella Segreteria Comprensoriale. Sette anni sono quasi una vita; vissuta intensamente, con passione e sempre con l’idea di essere al servizio della struttura, dei suoi volontari, delle iscritte e degli iscritti. L’incontro con il Sindacato Pensionati è stata una stagione importante ed ha contribuito alla mia crescita umana, sindacale e politica. Ho trovato donne e uomini di grande generosità, con una immensa voglia di comprendere, di partecipare e di rendersi utili. Rappresentare queste donne e questi uomini è stato per me ragione di orgoglio e di onore. Ho ricevuto suggerimenti, consigli, giuste critiche e necessarie sollecitazioni ad intervenire su varie problematiche ma, soprattutto, ho sentito attorno a me grandi attenzioni e grandissimo affetto. Questa è, d’altra parte, la forza e la peculiarità degli anziani: la saggezza, la voglia di comprendere, ma soprattutto la franchezza nei rapporti. Io, non pensionato ed in arrivo da una categoria di “attivi”, non mi sono mai sentito solo nella mia esperienza di direzione. Sono stato accolto senza remore e retro pensieri, subito esortato a elaborare, innovare le politiche e le modalità di infor- mazione, a rivendicare alle Asl, agli Ospedali, ai Comuni ed ai Distretti servizi migliori e più qualificati. L’immagine che mi rimarrà più impressa è quella di un sindacato fatto di uomini e donne, aperto, deciso ed irriducibile nella difesa, anche ad oltranza, dei diritti degli anziani. Ho imparato molto e di ciò devo ringraziare tutti coloro che hanno condiviso, negli anni, l’esperienza della Segreteria. In particolare devo esplicitare un riconoscimento, non formale perché vero, al Segretario Generale, Valter Guazzoni: totale capacità di ascolto, assoluta garanzia di autonomia e di appoggio, grande autorevolezza basata sulle doti della sensibilità. Estendo il ringraziamento a tutto l’apparato della Federazione per aver sopportato le mie modalità lavorative, molto spesso ossessive e pressanti. Continuerò a stare al vostro fianco, con un incarico nella struttura regionale. Avrò sempre bisogno dei vostri pareri, suggerimenti, critiche ed impulsi per migliorare il sistema dei servizi sanitari e sociali, per migliorare una società nella quale l’anziano sia considerato una risorsa ed un portatore di diritti da esigere. Grazie per la pazienza con cui avete sopportato il mio carattere ma, soprattutto, grazie per avermi dato l’opportunità di imparare, ogni giorno, qualcosa di diverso. Angelo Bonalumi lascia lo Spi di Milano per la Segreteria Spi Regionale Da tutti noi un caldo saluto e, con i nostri ringraziamenti, tanti auguri per la nuova attività ■ A nome di tutti voi iscritti, dei compagni della Segreteria, delle compagne e compagni del Comitato Direttivo, dei Segretari di Lega e dell’apparato dello SpiCGIL di Milano, vorrei ringraziare Angelo Bonalumi che, dal 19 novembre prossimo, lascia la Segreteria di Milano. Il ringraziamento non è assolutamente una pura formalità in quanto Angelo, in questi sette anni, ha contribuito, nella sua funzione di responsabile di tutto il comparto sanità, al confronto con le Asl, gli Ospedali, i Comuni, i Distretti ed in modo particolare lo ringrazio per il lavoro unitario con Fnp CISL e Uilp UIL. Ha svolto un grande lavoro su problemi concreti nell’interesse di tutti gli anziani e pensionati iscritti e non. Questo lavoro è, per tutti noi, un patrimonio che assolutamente lo Spi non può permettersi di disperdere. Dando continuità con un lavoro di squadra sinergico con le altre strutture come la Camera del Lavoro di Milano ed, in modo particolare, con lo Spi Regionale, Angelo lascia lo Spi di Milano ed entra a far parte della Segreteria del Sindacato Pensionati lombardo. Sarà quindi per lui un’opportunità per continuare a svolgere il suo lavoro nell’interesse dei pensionati di tutta la regione. Nel fare gli auguri ad Angelo per il suo nuovo incarico anche a nome di tutti voi, gli ho fatto una raccomandazione: avendo trascorso una vita nelle strutture milanesi, non potrà non continuare a lavorare in sinergia con lo Spi-CGIL di Milano, in modo particolare sui temi riguardanti sanità e welfare locale. In bocca al lupo Angelo!!! Valter Guazzoni 7 TESSERAMENTO La Tessera 2009 della CGIL, dedicata alla ■ La Cgil, con un disegno del pittore Ennio Calabria, dedica la tessera del prossimo anno alla conoscenza dei valori della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Il 10 dicembre 2008 ricorre il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, proclamata dall’Assemblea Generale dell’ONU il 10 dicembre 1948, come ideale comune di tutti i popoli e di tutte le Nazioni. Per la prima volta nella storia dell’umanità, era stato prodotto un documento che riguardava tutte le persone del mondo, senza distinzioni: veniva scritto che esistono diritti di cui ogni essere umano deve poter godere per la sola ragione di essere al mondo. È il primo atto internazionale contenente, nei suoi trenta articoli, un elenco organico di diritti fondamentali, da far valere in tutti i Paesi del mondo. “Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali e inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”. Nella Dichiarazione sono enunciati, oltre ai diritti civili e politici, anche i diritti economici e sociali alla luce del principio della loro interdipendenza e indivisibilità. Nella Dichiarazione c’è un articolo strategico, l’articolo 28, che definisce il concetto di “pace”, partendo dai diritti fondamentali della persona: “ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nella quale i diritti e le libertà possano essere pienamente realizzati”. Però, dopo tanti anni, la Dichiarazione dei Diritti Umani è ancora disattesa, anche perché troppo sconosciuta. Occorre quindi farne conoscere la storia e i contenuti, attraverso l’insegnamento e l’educazione, quale strada maestra per il rispetto dei diritti umani. La celebrazione di questo evento non può essere solo retorica, ma l’occasione per sviluppare un’azione straordinaria di educazione, formazione e informazione per la pace e i diritti umani. L’educazione ai diritti umani non è una semplice trasmissione di informazioni e conoscenze su questi argomenti. Lo scopo principale è quello di far prendere coscienza a ciascuno della propria dignità di essere umano, portatore, come tale, di diritti. Deve educare la persona ad assumere opinioni, atteggiamento e comportamenti che conducano a rispettare se stesso e gli altri essere umani, a prescindere da qualsiasi distinzione di sesso, razza, religione. Deve altresì formare i giovani alla consapevolezza che tutti gli esseri umani nascono liberi in dignità e diritti, nonché incoraggiare le persone a diventare protagoniste nella battaglia per la difesa dei diritti umani. La scelta della CGIL va in questa direzione, partendo dalla “tessera” per promuovere una vasta campagna di educazione alla pace e ai diritti umani. Per quanto ci riguarda, cominciamo a pubblicare i 30 articoli della Dichiarazione dei Diritti Umani. Anna Milani 8 Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Articolo 2 1) Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. 2) Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico internazionale del paese o del territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità. Articolo 3 Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. Articolo 4 Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma. Articolo 5 Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizioni crudeli, inumane o degradanti. Articolo 6 Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica. Articolo 7 Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione. Articolo 8 Ogni individuo ha diritto ad un’effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali nazionali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge. Articolo 9 Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato. Articolo 10 Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglian- za, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri nonché della fondatezza di ogni accusa penale gli venga rivolta. Articolo 11 1) Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa. 2) Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà deI pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso. Articolo 12 Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesioni del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni. TESSERAMENTO Dichiarazione Universale dei Diritti Umani Articolo 13 1) Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. 2) Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese. Articolo 14 1) Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni. 2) Questo diritto non potrà essere invocato qualora l’individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite. Articolo 15 1) Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. 2) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza. Articolo 16 1) Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all’atto del suo scioglimento. 2) Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi. 3) La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato. Articolo 17 1) Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri. 2) Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà. Articolo 18 Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscien- za e di religione tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti. Articolo 19 Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espres- sione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere. Articolo 20 1) Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica. 2) Nessuno può essere costretto a far parte di un’associazione. Articolo 21 1) Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti. 2) Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese. 3) La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo; tale volontà deve sere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione. Articolo 22 Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione, attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità. Articolo 23 1) Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell’impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. 2) Ogni individuo, senza discrimina- zione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro. 3) Ogni individuo che lavora ha diritto ad una remunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale. 4) Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi. Articolo 24 Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite. Articolo 25 1) Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in ogni altro caso di perdita dei mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà. 2) La maternità e l’infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale. Articolo 26 1) Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito. 2) L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. 3) I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli. Articolo 27 1) Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici. 2) Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore. Articolo 28 Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazio- nale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati. Articolo 29 1) Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità. 2) Nell’esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell’ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica. 3) Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e i principi delle Nazioni Unite. Articolo 30 Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un’attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuni dei diritti e delle libertà in essa enunciati. 9 SINDACALE Completata la Segreteria della Camera del Lavoro di Milano con l’ingresso di due nuovi segretari ■ Il Direttivo della Camera del Lavoro di Milano ha eletto, il 20 novembre scorso, due nuovi componenti nella Segreteria della Camera del Lavoro di Milano, in sostituzione di Stefano Landini e Fulvia Colombini, entrati a far parte della Segreteria Regionale Lombarda. Si tratta di Ivana Brunato e Giovanni Minali. Ivana Brunato, 52 anni, abita a Varese. Il suo primo incarico di responsabilità nel sindacato risale al 1980. Segretaria della Federazione Lavoratori tessili e dell’abbigliamento della provincia di Varese. Nel 1987 è eletta nella Segreteria della CGIL del comprensorio Busto - Ticino Olona con la responsabilità dell’ufficio sindacale, occupandosi di materie importanti quali la contrattazione, la formazione ed il mercato del lavoro. Nel 1990 entra a far parte della Segreteria della CGIL di Varese, dove è responsabile dell’Ufficio Organizzazione. Nel 1999 viene eletta Segretario Generale della CGIL di Varese, incarico ricoperto in tutti questi anni. Giovanni Minali, nato a Bergamo nel 1962, dopo gli studi viene assunto al Credito Bergamasco dove, già alla fine del periodo di prova, inizia a svolgere attività sindacale in azienda. Dal 1983 al 1990 è coordinatore della RSA, determinando in tale veste un cospicuo aumento della rappresentatività della FISAC aziendale. Nel luglio 1990 viene eletto Segretario Generale della FISAC CGIL di Bergamo, ricoprendone il ruolo fino al 1996. La crescita politica e organizzativa della struttura la porta a triplicare in pochi anni il numero degli iscritti. Nel 1996 entra a far parte della Segreteria Regionale della FISAC CGIL di cui, nel 2002, viene eletto Segretario Generale. La FISAC regionale, intrecciata con la FISAC milanese, inizia un percorso di intenso lavoro condiviso che segna un rilevante protagonismo nella categoria nei rapporti unitari ed una forte visibilità politica, con una contestuale e costante crescita degli iscritti. Con queste due nomine, la Segreteria della Camera del Lavoro risulta ora così composta: Onorio Rosati, Segretario Generale, Graziano Gorla, Segretario Organizzativo, Ivana Brunato, Tiziana Scalco, Nerina Benuzzi, Maurizio Stampini, Antonio Lareno, Giovanni Minali, Segretari. Ai due nuovi arrivati formuliamo tanti auguri di buon lavoro. È IN ARRIVO LA TES SERA CGIL PER L’A NNO 2009 Nella busta che ti arr iverà a casa, a gennaio , troverai la tessera che servirà per usufru ire di tutti i servizi e le convenzioni dello Spi e della CGIL, fra i quali il Patronato INCA. Tra le convenzioni, seg naliamo quella con l’U nipol sugli infortuni e quella con l’Etlisind sui viaggi e soggiorni. Troverai l’informativa del Centro Servizi Fisca li per la denuncia dei redditi per il 2009 , agevolazioni ISEE, ec c. ed inoltre il bolletti di conto corrente posta no le per abbonarsi al me nsile “Liberetà”, il mensile per tutta la famiglia. Ti invitiamo, inoltre, a ritirare nelle sedi delle nostre leghe la Carta dei Servizi e co nvenzioni della Camera del Lavoro di Milano. 10 MTM CONFERENZA DEI QUADRI E DEI DELEGATI CGIL 5 NOVEMBRE 2008 SPECIALE Occupazione, redditi e investimenti. Serve un accordo per uscire dalla crisi Guglielmo Epifani, Segretario Generale della CGIL: le nostre proposte È un vero e proprio manifesto-piattaforma contro la crisi, quello che è stato presentato ai delegati della CGIL il 5 novembre scorso a Roma, e insieme al Governo e al Paese. Si profilano mesi difficili per tutti i settori: circa 200.000 sono i lavoratori precari dei settori pubblici che perderanno il lavoro, altri 200.000 del settore privato. Tutti senza tutela, mentre dilaga la richiesta di cassa integrazione straordinaria ed ordinaria per le aziende di tutti i settori con il rischio concreto che presto si esauriscano le risorse necessarie a finanziarla. L’Istat certifica l’esistenza in Italia di 2,6 milioni di famiglie povere, che equivalgono a 7,5 milioni di persone sotto la soglia di povertà. Di fronte ad una situazione di così grande difficoltà, che comporta pesanti ricadute sia sul sistema economico che produttivo del Paese sia sulla tenuta del reddito di lavoratori e pensionati, la CGIL non vuole limitarsi a segnalare l’entità dei problemi, ma intende misurarsi con proposte concrete. Proponiamo al Governo, alle forze sociali e politiche, un complesso di misure che riguardano anche la politica industriale e il welfare, che ovviamente comporta degli oneri. La nostra proposta si articola intorno ad alcuni temi prioritari. Il sostegno all’occupazione: un problema rilevante è quello delle persone che perdono il lavoro, e riguarda tanto i garantiti quanto i precari. Bisogna pensare ad incrementare le risorse per la cassa integrazione, ma è anche necessario trovare forme di sostegno per i lavoratori precari che perderanno o hanno già perso il lavoro senza alcuna forma di tutela. A questo proposito, la nostra proposta è di spostare su questo fronte le risorse destinate alla detassazione degli straordinari. È giusto detassare il lavoro straordinario e, magari nella stessa azienda, mettere una parte dei lavoratori in cassa integrazione e licenziare i precari? Pensiamo di no. Il sostegno al reddito: nel primo semestre di quest’anno il gettito Ire è aumentato di oltre 8 miliardi. Si tratta di un’imposta pagata per il 70% dai lavoratori dipendenti e dai pensionati. Questo significa che, a parità di salario, si pagano più tasse per effetto dell’inflazione. Occorre che questo incremento di tasse, circa 5-6 miliardi di euro, siano restituite a chi le ha versate in modo da garantire un’invarianza fiscale che aiuti i redditi. La modalità che ci sembra più giusta è quella di intervenire a dicembre, sulle tredicesime. Si tratterebbe di una restituzione media di 500 euro. Chiediamo, inoltre, una progressiva estensione della platea dei pensionati che ricevono una 14a mensilità e la revisione del sistema di calcolo per la determinazione dell’aumento dei redditi da pensione già contenuta nel Protocollo del luglio 2007 per le pensioni più basse, ma anche un rafforzamento del sistema welfare, un piano straordinario per ampliare i servizi per l’infanzia e per la non autosufficienza degli anziani. Uno dei problemi più sentiti dalle famiglie che hanno acquistato casa è, come sappiamo, il peso dei mutui immobiliari erogati a tassi variabili. La nostra proposta è che sia possibile ricontrattare i mutui passando dal tasso variabile Euribor al 5,09% al tasso della banca europea al 3,75%. Un’attenzione particolare, infine, dovrebbe essere rivolta ai lavoratori stranieri: per loro, infatti, perdere il lavoro equivale a perdere il permesso di soggiorno. Si tratta di decine di migliaia di persone che hanno lavorato onestamente e che producono il 10% del reddito nazionale. Per tutelarli, chiediamo una sospensione della Bossi-Fini per il tempo che sarà necessario. Ci sono sicuramente altre proposte, altri possibili interventi. Ci siamo concentrati su quelli che ci sembravano più urgenti per aiutare il Paese ad affrontare questa difficile emergenza. Proponiamo a CISL e UIL di riflettere insieme a noi su queste proposte ed invitiamo il Governo a confrontarsi. La CGIL intende fare fino in fondo la sua parte. LE PROPOSTE DELLA CGIL misure a sostegno della liquidità e della stabilità del sistema bancario. La crisi finanziaria in corso è ormai una crisi globale. Le sue dimensioni e l’im- Queste misure sono totalmente insufficienti ad affrontare l’attuale emer- patto che ne deriva potrebbero essere più rilevanti della “grande crisi” del 1929. genza economica e sociale. Già oggi assistiamo a un profondo peggioramento dell’economia reale Per la CGIL bisogna impedire che i costi della crisi vengano pagati dai perché gli effetti della crisi si stanno propagando in tutto il sistema pro- lavoratori, dai pensionati, dai precari e, in generale, dalle famiglie a red- duttivo e dei servizi. L’aumento vertiginoso della cassa integrazione; il dito medio e basso. È tempo di invertire l’attuale iniqua redistribuzione crollo della domanda; il calo degli investimenti pongono come priorità della ricchezza. assoluta la difesa del lavoro e dell’occupazione. Per la CGIL è indispensabile una politica antirecessiva, fondata sul È cresciuto un clima di paura e di sfiducia nei confronti del sistema sostegno ai redditi da lavoro e da pensione per far ripartire la domanda bancario che ha conseguenze dirette e immediate sul peggioramento interna e la produzione. A fronte di una crisi così drammatica bisogna vol- delle condizioni materiali dei lavoratori, dei pensionati e delle tante famiglie che con crescenti difficoltà arrivano a tare decisamente pagina. Il governo deve aprire un confronto vero con le parti fine del mese. sociali e deve abbandonare l’impostazione sbagliata L’Unione Europea ha svolto un ruolo importante con di chiusura e di autosufficienza fondata sul ricorso l’adozione di un piano comune per fronteggiare la crisi continuo a decreti e a voti di fiducia. Inoltre, lo Stato finanziaria. Di conseguenza, il governo italiano con i non può limitarsi ad essere una sorta di ammortizzatore sociale decreti legge 155/08 e 157/08 ha previsto una serie di delle banche in difficoltà. Segue all’interno 11 CONFERENZA DEI QUADRI E DEI DELEGATI CGIL Le conseguenze della crisi arrivano direttamente alle famiglie e alle imprese B. A livello europeo come frutto della restrizione del credito e per il peggioramento dei vecchi pro- I. blemi strutturali del nostro sistema economico, produttivo e redistributivo. II. Un intervento sul versante dei redditi, della domanda interna e degli L’avvio di un piano d’azione comune per rilanciare la crescita e lo sviluppo. Per tutte queste ragioni la CGIL rivendica un “Piano anticrisi”, una investimenti infrastrutturali. Nello specifico ciò significa: vera e propria terapia d’urto capace di affrontare la straordinaria gravità a) ridurre il tasso di sconto di circa 1,5-2 punti da parte della Bce; della situazione. b) ridurre in modo significativo (in rapporto al Pil di ciascun paese) la A tal fine propone politiche forti, a partire da quelle relative alla neces- pressione fiscale che grava su lavoratori e pensionati rendendo fles- sità di un consistente investimento su sapere e innovazione, con l’obiet- sibili i parametri di Maastricht anche sul versante degli investimen- tivo di realizzare un accordo per il futuro dell’Italia a sostegno dell’occu- ti infrastrutturali; pazione, dei redditi e degli investimenti. c) A. A livello nazionale I. finanziare un piano di investimenti in innovazione, infrastrutture materiali e immateriali attraverso l’emissione di un bond europeo; Di conseguenza, la CGIL richiede: d) confermare gli obiettivi da raggiungere entro il 2020 definiti dai patti europei per il rispetto dell’ambiente e per la lotta all’inquinamento, L’urgente avvio di un tavolo “anticrisi”, coordinato dalla Presidenza all’interno della strategia europea per lo sviluppo sostenibile. del Consiglio, sulle conseguenze della crisi, sulla tutela dell’occupazione e sulla politica dei redditi, con l’obiettivo di aumentare il red- C. Sulle emergenze in corso dito netto da lavoro e da pensione. I. Scuola: per sconfiggere la controriforma, dopo la grande manifesta- II. L’istituzione di una cabina di regia tra governo e parti sociali per zione del 30 ottobre e sulla base delle proposte unitarie, la prosecu- verificare lo stato di attuazione dei provvedimenti anticrisi che il zione delle iniziative e mobilitazioni di massa su cui sono impegnati nostro paese deciderà di adottare. non solo gli insegnanti ma anche tanti giovani e le loro famiglie. 1. Sostegno all’occupazione • La definizione di alcuni urgenti correttivi, per altro da tempo richiesti dalla CGIL, in merito a: La CGIL rivendica: – Indennità di disoccupazione con requisiti ridotti: eliminazione del requisito • L’incremento della dotazione del Fondo per gli ammortizzatori sociali, la sua esten- assicurativo di due anni. In questo modo il godimento della prestazione sareb- sione a tutti i lavoratori che attualmente non ne hanno diritto, il sostegno ai proces- be condizionato solo allo svolgimento di almeno 78 giorni di lavoro nell’anno. si di formazione e riqualificazione dei lavoratori, oltre che al sostegno al reddito. – Collaboratori coordinati e continuativi: dare corso alle previsioni di cui Per i lavoratori che non ne hanno diritto la nostra proposta si riferisce ai lavoratori pre- all’art.1, comma 1156, lettera d), della legge 296/06 che prevede provvidenze cari (parasubordinati, associati in partecipazione con apporto di solo lavoro, lavorato- per la formazione e il reinserimento dei collaboratori il cui rapporto sia stato ri a termine, lavoratori non subordinati delle cooperative, ecc.) e ai lavoratori di tutti i risolto per effetto della crisi del committente; allargare tale provvidenza anche settori dove non sono previsti in via ordinaria. ad altre causali, secondo gli impegni assunti con il Protocollo del 23 luglio • La contemporanea previsione, per un periodo predeterminato, di un meccanismo 2007, eventualmente utilizzando, parzialmente e per un periodo limitato, le certo per il reintegro del Fondo in caso di mancata copertura relativa all’aumento degli stati di crisi. risorse della Gestione separata presso l’Inps. – Periodi di cigs: prevedere, a partire dal 2009, un adeguamento significativo Già oggi sono a rischio 200mila posti di lavoro, questo numero è in continua cre- dell’attuale importo del limite massimo mensile stabilito anno per anno per i scita e ad esso occorre aggiungere gli oltre 200mila precari non stabilizzati della pub- periodi di cigs e di utilizzo degli altri ammortizzatori. blica amministrazione, della scuola, università e ricerca, per i quali vanno ripristinati i processi di stabilizzazione. • L’utilizzo delle risorse destinate alla detassazione degli straordinari e del lavoro supplementare. • La previsione di un impegno contributivo anche simbolico per le imprese che ricor- Ferme restando le risorse necessarie a coprire la detassazione dei premi con- rono agli ammortizzatori in deroga l’urgente convocazione del tavolo con le parti trattati al secondo livello, occorre utilizzare queste risorse (pari a circa i miliar- sociali per dare corso alla delega finalizzata alla generalizzazione degli ammortizza- do di euro) a sostegno dell’occupazione e per chi non ha gli ammortizzatori tori e al loro riordino prevista dalla legge 247/07; la previsione, già per il 2008, di un sociali, o non ha più accesso agli stessi. aumento sostanziale delle risorse necessarie per cigs e mobilità per far fronte all’im- • La definizione di incentivi di natura fiscale. patto della crisi. Si tratta di favorire un intervento di sostegno all’occupazione fondato su sgravi Il governo, a fronte delle richieste dei sindacati, ha già dovuto aumentare il Fondo per o credito d’imposta ulteriori, rispetto a quanto già previsto dalle Finanziarie per gli ammortizzatori in deroga (oggi interamente a carico del bilancio pubblico) previsto il 2007 e per il 2008, per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato, con mag- nella legge finanziaria ma ciò non basta. Di fronte alla gravità della crisi si ripropone un giorazioni per favorire l’assunzione delle donne e dei giovani, con particolare metodo di intervento insufficiente nelle risorse e inadeguato negli strumenti. attenzione al Mezzogiorno. Il governo è in grave ritardo sulla generalizzazione degli ammortizzatori e il loro • Il sostegno dell’occupazione in difficoltà senza tutele. riordino perché ha allungato di ulteriori sei mesi il tempo per l’esercizio di questa Utilizzare, in via eccezionale e per un periodo determinato, parti delle risorse del come delle altre deleghe previste dalla legge 247/07. Fondo per la cassa integrazione presso l’Inps (che è in attivo di circa 8 miliardi 12 5 NOVEMBRE 2008 - ROMA, PALALOTTOMATICA II. Manovra finanziaria di luglio: la modifica di una manovra sbaglia- Le risorse necessarie dovranno essere reperite: ta, inadeguata e profondamente errata anche nelle previsioni come a) cambiando radicalmente la manovra finanziaria; abbiamo denunciato in occasione delle centinaia di manifestazioni b) utilizzando 7 miliardi di euro delle maggiori entrate da Irpef (che già nel organizzate il 27 settembre. Infatti, i pesantissimi tagli indifferen- primo semestre 2008 segnalano un incremento del 9,8% rispetto al 2007), ziati sul settore pubblico hanno bloccato qualsiasi attività di con- che derivano da una maggiore pressione fiscale sul lavoro dipendente, trollo e sviluppo della pubblica amministrazione, con pesanti ripercussioni sull’economia reale e sulla dinamica del Pil. anche in relazione alla mancata restituzione del drenaggio fiscale; c) attraverso una maggiore flessibilità dei parametri europei. III. Fisco: l’assunzione degli obiettivi contenuti nella piattaforma unitaria del novembre 2007. Non c’è politica industriale senza un sistema di saperi e di ricerca ade- IV. Lavoratori pubblici: l’accoglimento delle giuste ragioni che sono alla guato, così come non può esistere un futuro di crescita all’altezza della base degli scioperi interregionali indetti unitariamente per respingere sfida che la crisi impone nel quale i saperi non rappresentino il vero l’attacco in corso, sia sul versante della dignità del lavoro pubblico a valore aggiunto per il futuro del Paese. L’indicazione puntuale delle partire dalla stabilizzazione dei lavoratori precari, sia su quello del con- fonti di finanziamento e la centralità, negli obiettivi posti, del soste- tratto nazionale. gno al valore universale della scuola, dell’università e della ricerca V. Pensionati: il rilancio della piattaforma unitaria dei pensionati potranno permettere al nostro Paese una scelta netta e chiara, finaliz- nella quale si esplicita in modo netto la necessità di rafforzare la cit- zata a realizzare le misure di seguito puntualmente indicate da inve- tadinanza sociale a partire dai territori. stire a sostegno dell’occupazione e dei redditi. Il “Piano anticrisi” che la CGIL propone ha un valore di circa 1,5 punti di Pil tra il 2008 e il 2009, di cui lo 0,7% entro l’anno. di euro) che in base alla legge 247/07 prevede la graduale fuoriuscita dal passi- • Il rafforzamento dell’azione per la legalità. vo della gestione degli ammortizzatori sociali in agricoltura, al cui ripianamento Va evitato che la crisi produca una riduzione delle tutele e della sicurezza sul l’attivo della gestione cig era obbligatoriamente destinato. Vanno, inoltre, verifi- lavoro. Contemporaneamente, bisogna contrastare il lavoro irregolare anche cati gli eventuali residui di precedenti risorse stanziate e non spese da riutiliz- per rilanciare l’emersione, la regolarizzazione e la tutela della salute e della zare per questo scopo. sicurezza, superando anche l’offerta al massimo ribasso nelle gare d’appalto. 2. Sostegno al reddito simi due anni, ponendo parte degli oneri a carico del Tesoro e sostituendo l’Euribor con il tasso applicato dalla Bce al rifinanziamento delle banche quale La CGIL rivendica: tasso di riferimento per il calcolo delle rate dei mutui a tasso variabile. Ne sca- • Un intervento di riduzione del prelievo fiscale su salari e pensioni nel turirebbe un consistente beneficio considerato che, ad esempio, al 20 ottobre prossimo biennio. 2008 l’Euribor a tre mesi si attesta a 5,09% a fronte di un tasso Bce del 3,75%. Occorre agire o con un intervento sulle detrazioni o con la restituzione del fiscal drag, • Adozione della tariffa sociale nei servizi di carattere economico generale. a partire da 500 euro nel 2008 (tredicesima mensilità), prevedendo per il 2009 un Si può generalizzare questa scelta con il riconoscimento della condizione di disagio ulteriore consistente intervento in grado di contribuire a una manovra anticiclica. economico attraverso l’Isee (Indicatore della situazione economica equivalente). • La progressiva estensione della platea dei pensionati che ricevono una quattor- • Contenere gli aumenti di tariffe, rette, contributi, tickets, per i servizi a domanda dicesima mensilità e la revisione del sistema di calcolo per la determinazione dell’aumento dei redditi da pensione. collettiva e individuale. Si possono prevedere riduzioni, sconti, gratuità secondo le diverse condizioni di La previsione è già contenuta nel Protocollo Welfare di luglio 2007 per le pen- disagio economico. sioni più basse. • Lotta all’evasione e all’elusione fiscale e contributiva. • Agevolazioni nella ricontrattazione dei mutui. Deve essere rilanciata con forza considerato che oggi il 90% delle entrate Irpef pro- Si può concretizzare questa richiesta, da prevedere in via eccezionale per i pros- viene dal lavoro dipendente, mentre solo il 10% proviene dal lavoro autonomo. 3. Sostegno agli investimenti e politica industriale • La previsione di un fondo aggiuntivo, oltre il fondo istituito dalla Banca euro- La CGIL rivendica: pea degli investimenti, per facilitare l’accesso al credito delle piccole e medie • La garanzia del Tesoro agli affidamenti già concessi dalle banche fino al compi- imprese, a partire dal Mezzogiorno. mento degli investimenti previsti dalle stesse imprese. • Il sostegno dei settori e territori più esposti alla concorrenza internazionale. • Il pieno sostegno ai Progetti di innovazione industriale, strumenti di politica Il riferimento è ai settori del made in Italy, della bassa intensità tecnologica, della industriale secondo quanto definito da Industria 2015, prevedendo maggiori bassa intensità di conoscenza utilizzata ecc., oggettivamente più a rischio di risorse; un maggior numero di progetti finanziati. crisi aziendali. • L’allargamento ad altri settori strategici dell’accesso ai bandi. Per essi è possibile intervenire attraverso una garanzia pubblica e sgravi fiscali 13 CONFERENZA DEI QUADRI E DEI DELEGATI CGIL per le imprese che realizzano piani di qualità con investimenti in innovazione zione di prototipi (prodotti, impianti ecc.) e/o per apportare modifiche innovati- (nuove tecnologie; organizzazione ecc.), ricerca e formazione e che si impegna- ve rilevanti al prodotto, in analogia a quanto previsto per progetti di ricerca com- no contemporaneamente a non ridurre l’occupazione per tutto il 2009. missionati o realizzati in collaborazione con gli enti pubblici e le università. • Il riconoscimento di una detrazione d’imposta per l’innovazione. La misura della detrazione dovrà essere riconosciuta anche in caso di assunzio- Essa può riferirsi alle ore impiegate (o all’occupazione utilizzata) per la realizza- ni di ricercatori. 4. Investimenti pubblici La CGIL rivendica: destinare l’85% delle risorse del Fas al Sud e utilizzare i fondi disponibili per la programmazione unificata delle risorse europee e di quelle nazionali aggiuntive, prevista dal Quadro strategico nazionale e concordata con la Commissione • Investimenti infrastrutturali immediatamente cantierabili europea per la ripresa degli investimenti nelle aree meridionali. Occorre dare l’avvio a un nuovo piano di investimenti (anche attraverso la finanza • Sostegno ai processi di risparmio ed efficienza energetica nella produzione, di progetto) con funzioni anticicliche volte a colmare il deficit infrastrutturale del nostro Paese. Al riguardo si ribadisce che il governo ha commesso un errore a nei trasporti e nel civile. • Rafforzare gli investimenti nella bonifica delle aree industriali inquinate, in par- tagliare gli investimenti in infrastrutture che sono passati dal 2,4% al 2,1% del Pil. ticolare nel Sud. • Il ripristino del Fas (Fondo aree sottoutilizzate). • Più edilizia popolare e affitti più leggeri. Con il decreto 112/08 le decisioni di spesa per il Fas sono state centralizzate a È necessario dare applicazione all’accordo del tavolo di concertazione sulle poli- discapito delle Regioni e delle autonomie locali, alle quali sono stati sottratti tiche abitative del 2007, anche rilanciando un piano per l’edilizia popolare e di circa 13 miliardi di euro. Per la CGIL occorre rispettare pienamente l’obbligo di interventi tesi a calmierare gli affitti. 5. Welfare e rafforzamento della coesione sociale La CGIL rivendica: mente nella direzione di una manovra anticiclica. • Un sostegno al reddito delle famiglie e dei giovani inoccupati. • Misure per rafforzare il controllo circa l’effettiva volontarietà delle dimissioni. Ciò dovrà avvenire nell’ambito di un programma straordinario di contrasto alla Occorre contrastare nettamente la pratica delle “dimissioni in bianco”; la CGIL pro- povertà e alla crisi occupazionale prevedendo un investimento di circa 1 miliardo pone un modulo informatico alfanumerico scaricabile dal sito ministeriale collega- di euro. to allo “storico” delle presenze da segnalare nel libro unico, impedendo così la • Benefici per i lavoratori addetti a mansioni faticose e usuranti. vanificazione dell’attività ispettiva. Va in tale direzione la richiesta di dotare il corpo Ciò significa applicare pienamente la legge 247/07 in materia pensionistica e rico- degli ispettori, da qualunque ente dipendenti, di un set di computer palmari collega- noscere immediatamente i benefici citati. ti al sito delle Comunicazioni obbligatorie, in modo da rendere i verbali di primo • Il rafforzamento del sistema di welfare, un piano straordinario per ampliare i servizi per accesso fonti di prova effettiva dell’eventuale mancata comunicazione anticipata del- l’infanzia e per la non autosufficienza degli anziani. l’instaurazione di un rapporto di lavoro. Ciò significa mantenere per il sistema di welfare un impianto universalistico • Utilizzo delle caserme dismesse. (non negoziale e compassionevole come previsto nel Libro Verde), che affermi Si tratta di un programma straordinario che ne prevede l’utilizzo come residenze i diritti individuali e realizzi le condizioni per l’occupabilità delle donne, esatta- temporanee per lavoratori immigrati e “casa dello studente”. 6. Immigrazione La CGIL rivendica: • La riforma della cittadinanza. • Un provvedimento di regolarizzazione degli immigrati. Accanto ad una gestione positiva e più efficace dei flussi d’ingresso e dei ricon- Tutti gli indicatori economici confermano che l’immigrazione è una risorsa per lo svi- giungimenti familiari, si richiama la necessità di definire i percorsi di stabilizza- luppo e, quindi, a maggior ragione nella fase di crisi sarà necessario affrontare la que- zione e integrazione attraverso una vera e propria riforma della cittadinanza, stione della regolarizzazione di tutti i lavoratori immigrati che sono irregolari e ali- soprattutto per i bambini nati in Italia, per superare le discriminazioni, a partire mentano il lavoro nero e sommerso. dal diritto di voto. Questa scelta, oltre al valore in sé, porterà risorse consistenti nelle casse dello • La sospensione degli effetti della Bossi-Fini in caso di perdita di lavoro per Stato con il fisco; nel sistema previdenziale con i contributi e nel sistema finan- crisi aziendali. ziario attraverso risparmi e rimesse. Dare priorità all’occupazione, al sostegno ai redditi da lavoro e da pensione e agli investimenti di qualità: questo è il cuore di una strategia che attraverso il “Piano anticrisi” che la Cgil propone punta a dare una risposta alla gravità dei problemi dell’oggi mentre costruisce un progetto per il futuro. Per questo la Cgil intende approfondire le proposte unitariamente con Cisl e Uil, valutarle contemporaneamente attraverso una campagna di ascolto con tutte le forze sociali e politiche, e aprire una fase di iniziative e mobilitazioni affinché i drammatici problemi che investono l’Italia e le persone diventino finalmente una priorità condivisa. 14 PENSIONI Perequazione delle pensioni per il 2009 Non tragga in inganno la percentuale del 3,3%, non è frutto del Governo Berlusconi ma dell’accordo sul welfare con il Governo Prodi del 23 luglio 2007 ■ Anche da gennaio 2009 le pensioni saranno perequate all’aumentato costo della vita. Non si tratterà, come è noto, di un “aumento” dell’importo delle pensioni ma del parzialissimo recupero del potere di acquisto perso negli ultimi mesi. Peraltro, il parziale adeguamento all’aumentato costo della vita agisce sull’importo lordo delle pensioni. Se non sarà risolta la questione del drenaggio fiscale, l’aumento sarà decurtato dall’IRPEF e dalle addizionali regionali e comunali per cui l’adeguamento dell’importo netto della pensione (quota spendibile) risulterà ulteriormente ridotto. Circa l’indice di rivalutazione delle pensioni, appare ormai quasi certo che sarà del 3,3% a cui si aggiungerà la differenza dello 0,1% per l’anno in corso calcolato all’1,6% anziché all’1,7%. Prima di attribuire la perequazione con effetto dal 1° gennaio 2009, gli importi delle pensioni che hanno avuto decorrenza prima del 1° gennaio 2008, e che hanno avuto la perequazione provvisoria dell’1,6% da gennaio 2008, devono essere regolarizzati rispetto all’aliquota effettiva dell’1,7% (con i corrispondenti arretrati per l’anno 2008). A seguito della regolarizzazione, l’importo del trattamento minimo (se viene confermato l’indice di rivalutazione al 3,3%) passa da euro 443,12 a euro 443,56 con effetto dal 1° gennaio 2008, mentre per il 2009 sarà pari a 458,20. Con il protocollo sul welfare del 23 luglio 2007, l’aliquota intera (pari al 3,3 %) si applica fino all’importo di pensione corrispondente a 5 volte l’importo del trattamento minimo (quindi, fino a euro 2.217,80 al mese, corrispondenti a euro 28.831,40 su base annua); per la quota di pensione eccedente tale limite l’aliquota è ridotta al 75 per cento e risulta pari a [(3,3x75):100]=2,475%. Pertanto, una pensione d’importo lordo pari a 1.500 € lordo al mese passerà a 1.549,50 € (+ 3,3 %). Se non sarà eliminato il “drenaggio fiscale” (es. con la detassazione della 13^, richiesta dalla CGIL), l’importo netto (senza tenere conto dell’addizionale regionale e comunale) passerà da euro 1.237,80 a euro 1.272,27 al mese, con un incremento reale al netto del 2,78 %, se il pensionato non ha familiari a carico e del 2,66%, se il pensionato ha il coniuge a carico. Non escludiamo manipolazioni mediatiche per far apparire l’incremento come una risposta del Governo Berlusconi al disagio dei pensionati Tuttavia, poiché dal prossimo gennaio l’incremento delle pensioni sarà notevolmente superiore a quello degli ultimi anni, non sono da escludere manipolazioni mediatiche per farlo apparire come una risposta dell’attuale Governo al disagio dei pensionati. L’INPS, accedendo alle nostre richieste, invierà in un unico cosiddetto “bustone” tutta la documentazione (OBIS M, certificato di pensione - Mod. RED - Mod. CUD 2009 Mod DETR. - Detrazione per carichi di famiglia), consentendo ai pensionati, ai fini degli adempimenti connessi, una documentazione completa e accessibile a tutti. I pensionati riceveranno il “ BUSTONE”, prevedibilmente, entro la fine di Gennaio 2009. PENSIONATI ENTI PUBBLICI Somma aggiuntiva (quattordicesima mensilità di pensione) Ancora una volta, a seguito di errori non imputabili ai pensionati, si registra un ritardo nel pagamento di somme spettanti. Il problema riguarda la somma aggiuntiva (la cosiddetta quattordicesima) relativa all’anno 2008 per i pensionati di Roma, Napoli, Torino e Milano. A costoro, la quattordicesima non è stata corrisposta a luglio a causa del mancato recapito dell’apposita modulistica. Agli interessati è stata inviata una nuova richiesta di autocertificazione che consentirà finalmente la corresponsione del beneficio. Il pagamento sarà effettuato a dicembre se la dichiarazione reddituale sarà stata restituita entro il 31 ottobre. Perequazione automatica Per quanto riguarda la perequazione, l’INPDAP assicura che il relativo importo sarà attribuito a gennaio, mentre la certificazione sarà inviata nel successivo mese di febbraio unitamente al mod. detr. 2009 e al CUD. Riliquidazione delle nuove pensioni del comparto scuola Circa infine i tempi di riliquidazione dei trattamenti pensionistici dei dipendenti del comparto scuola in applicazione dei benefici economici dell’ultimo contratto, l’INPDAP accusa un errore da parte dell’Amministrazione Scolastica nella trasmissione dei dati degli interessati che ha purtroppo fatto slittare di un mese l’operazione che finalmente verrà definita a gennaio 2009 Recupero degli indebiti pensionistici L’Istituto ha informato le OO.SS. dei pensionati del recupero degli indebiti pensionistici accertati in sede di controllo delle dichiarazioni reddituali per l’anno 2006 e precedenti, infatti, è emerso un indebito pagamento di Assegni per il nucleo familiare (ANF), e di pensioni ai superstiti senza la riduzione prevista dalla Tab. F di cui alla L. 335/95. 15 PENSIONI Sia nel primo che nel secondo caso, l’indebito accertato verrà recuperato nel termine massimo di 60 mesi a decorrere dalla rata di pensione di marzo 2009, attraverso la ritenuta di 1/5 del trattamento pensionistico. I pensionati interessati saranno contestualmente informati della ricostituzione e del successivo recupero dell’indebito con apposita lettera. Detrazioni d’imposta per carichi familiari Circa le detrazioni IRPEF per familiari a carico, l’Inpdap ha verificato il fatto che circa 200.000 pensionati non avevano ancora comunicato, come ora previsto ogni anno, di essere in possesso delle condizioni per l’attribuzione delle dette detrazioni. Dunque, agli interessati l’INPDAP ha inviato un modello semplificato di dichiarazione che dovrà essere restituito (preferibilmente attraverso il CAF), entro il 28 novembre prossimo. Eventuali indebiti saranno recuperati in unica soluzione in quanto l’Istituto, quale sostituto d’imposta, dovrà versarli all’Agenzia delle Entrate in sede di conguaglio fiscale di fine anno. Vito Volpe QUESTI I NUOVI IMPORTI DI PENSIONE (SE CONFERMATO L’AUMENTO DEL 3,3%): Per l'anno 2008 l'ISTAT ha rilevato conguagli sul valore provvisoriamente attribuito di 1,6% pari allo + 0,10% minimo definitivo 2008 € 443,56 In via previsionale, per il 2009, per le pensioni minime è previsto l'aumento percentuale del + 3,30% minimo provvisorio 2009 € 458,20 Per le pensioni superiori al minimo l'aumento sarà assegnato nel seguente modo: IN BASE ALL’ACCORDO SUL WELFARE CON IL GOVERNO PRODI DEL 23 LUGLIO 2007 fino a (5 minimi) € 2.217,80 aumento del + 3,30% quota oltre (5 minimi) € 2.217,80 aumento del + 2,475% IMPORTI definitivi MENSILI 2008 IMPORTI provvisori MENSILI 2009 Pensione sociale Assegno sociale Pensione minima Invalidità civile A. o P. € 326,34 € 395,98 € 443,56 € 246,97 € 337,11 € 409,05 € 458,20 € 255,13 Il Segretario Generale, Valter Guazzoni la Segreteria dello Spi-Cgil di Milano il Direttore e la Redazione di NOIoggi augurano un sereno Natale e un felice 2009 16 16 FILO DIRETTO CON L’EUROPA Barack Obama neo Presidente americano l’Europa si attende un profondo cambiamento nei rapporti con gli Stati Uniti ■ Dunque gli Stati Uniti hanno voltato pagina. L’elezione di Barack Obama alla Presidenza degli USA rappresenta un fatto di grandissima rilevanza. Per tante ragioni. Lo è perché per la prima volta un afroamericano varcherà la soglia della Casa Bianca, assumendone la più alta carica; lo è perché, con questa elezione, è come se gli States avessero finalmente fatto i conti con la loro storia; lo è perché con Obama può riaprirsi il sogno americano che vogliamo sia propedeutico ad una nuova e positiva fase nelle relazioni internazionali. Del resto l’ambizione al “nuovo mondo”, segnalata dal ritorno di Barack Obama e dei democratici a Grant Park, ruota attorno a due messaggi centrali. Uno è il superamento delle divisioni ideologiche che hanno portato alla paralisi politica di Washington. Come John Kennedy nel 1960, Obama ha corso per diventare il Presidente di tutti gli americani, non di una sola parte. L’altro messaggio è la riscoperta del ruolo del Governo, così fortemente richiamata nel discorso della vittoria a Chicago. Una riscoperta indispensabile di fronte ai grandi problemi che gli Stati Uniti hanno dinnanzi ed alla stessa crisi finanziaria che sta investendo l’intero pianeta. In questo quadro l’Europa attende con grande fiducia l’affermazione di una nuova politica americana nei rapporti internazionali. Si tratta di verificare quale sarà il nuovo approccio, soprattutto su alcuni aspetti essenziali che riguardano da un lato l’atteggiamento che la nuova amministrazione americana, sotto la guida di Obama, avrà nei confronti del processo di costruzione europea e del ruolo che l’Europa intende svolgere in un mondo non più unipolare e, dall’altro, in quale quadro si consolideranno i rapporti tra Europa e Usa in merito alla presenza militare in alcune realtà, a partire da quella afghana. Così come sarà importante comprendere come si svilupperà la vicenda dello scudo antimissile che investe l’Europa anche nei rapporti con la Russia. È forte la convinzione che, con le elezioni presidenziali americane, si è chiuso un lungo ciclo segnato dall’unilateralismo politico-militare e da un neoliberismo economico fondato sulla deregulation e sul mito di un mercato capace di regolarsi da sé. La guerra in Iraq e l’esplosione del sistema finanziario hanno reso evidente una crisi di leadership degli Stati Uniti. Ma una crisi di leadership americana non può essere guardata con favore da nessuno. Perché se è vero che l’America da sola non può dare un ordine al mondo, è altrettanto vero che senza gli Stati Uniti è impossibile dare al mondo un assetto stabile e sicuro. D’altra parte, una delle ragioni del favore elettorale americano e della simpatia dell’opinione pubblica mondiale verso Barack Obama consiste proprio nel fatto che egli si presenta come un Presidente che può far tornare a far amare l’America e restituirle una nuova autorevolezza morale e politica. Per questo l’auspicio di tutti è che, con la nuova Presidenza americana, gli Stati Uniti voltino pagina, lasciandosi alle spalle l’unilateralismo, e imbocchino con convinzione la strada del multilateralismo e della condivisione con l’intera comunità internazionale, a partire dall’Europa, delle scelte e delle responsabilità. D’altra parte la necessità del multilateralismo non deriva da un approccio ideologico, ma dalla presa d’atto di quanto sia cambiato il mondo. Anche perché se Stati Uniti ed Europa continuano ad essere soggetti forti, tuttavia il mondo non si esaurisce in essi. Tre miliardi di persone, a tanto assomma la popolazione dei nuovi Paesi emergenti, sono entrati nell’economia mondiale negli ultimi quindici anni. L’Europa quindi attende non solo un’innovazione di stile ma soprattutto un profondo cambiamento nella sostanza dei rapporti con gli Stati Uniti. È del tutto evidente che un rapporto più forte e positivo tra Usa ed Europa rappresenterebbe un grande contributo all’obiettivo di un rinnovato e più giusto governo mondiale. Il mondo ha bisogno davvero di trovare velocemente fiducia e speranza nel proprio futuro. Antonio Panzeri Vice Presidente Commissione Affari Sociali e Occupazione del Parlamento Europeo 17 FILO DIRETTO CON IL SENATO Dalla crisi finanziaria alla recessione Governo in ritardo sulle misure da assumere ■ In questi ultimi giorni in Parlamento si è parlato molto della vicenda legata alla Commissione di Vigilanza della RAI. La questione è dal punto di vista istituzionale abbastanza rilevante ma con ogni probabilità risulta essere di scarso interesse per l’opinione pubblica. Ciò di cui si discute troppo poco, in primo luogo per responsabilità del Governo, sono i gravi problemi economici e sociali connessi alla crisi finanziaria. Ormai tutti gli indicatori economici certificano l’avvio di una fase di recessione; la crisi finanziaria di alcune settimane fa sta ormai coinvolgendo pesantemente l’economia reale di tutti i Paesi. Per queste ragioni nei giorni scorsi abbiamo presentato, sia alla Camera che al Senato, due mozioni che richiedevano una discussione urgente ed approfondita sul problema del potere d’acquisto di salari e pensioni e su quello dell’occupazione. La risposta del Governo è stata, come sempre, arrogante: è stato sminuito il significato del dibattito parlamentare su quei temi e addirittura la maggioranza parlamentare ha approvato un ordine del giorno della Lega Nord che propone il ripristino della scala mobile su base provinciale. In questo quadro occorre quindi battersi con forza per cambiare la politica economica e sociale del Governo e continuare, di conseguenza, a contrastare la Legge Finanziaria. È necessario sostenere gli investimenti pubblici e attuare una politica di tutela dei redditi più bassi. La proposta del PD di detassare la 13a mensilità dei lavoratori dipendenti e dei pensionati va in quella direzione. Pensiamo ad uno sgravio fiscale di 400 euro per i redditi fino a 30.000 euro annui. In sostanza riteniamo che possa essere una misura di equità sociale in grado di rilanciare i consumi. Convinzione recentemente espressa anche da Confcommercio. Purtroppo già il Ministro del Lavoro Sacconi sta “mettendo le 18 mani avanti”. Condivide la proposta ma precisa, in modo un po’ grottesco, che non vi sono sufficienti risorse per attuarla. D’altra parte è l’intero Governo che è in ritardo preoccupante sulle misure da assumere per affrontare la fase di recessione ormai iniziata. A parte gli interventi condivisibili a sostegno del sistema bancario, il Governo ipotizza un ulteriore piano straordinario di 80 miliardi di euro. Nel concreto però non vengono indicate precise misure, salvo un generico richiamo all’avvio della costruzione di infrastrutture pubbliche, e soprattutto non sono assolutamente chiare le modalità per reperire una massa finanziaria così ingente. In ogni caso continuano ad essere assenti ipotesi di misure per il sostegno dei salari e delle pensioni. Risulta quindi evidente che il Governo non intende accettare la nostra proposta che punta ad una redistribuzione dei redditi e di parte della ricchezza a favore dei ceti sociali più poveri e più bisognosi. I potenti interessi economici, rappresentati dal capo del Governo e dalla sua maggioranza evidentemente non intendono andare nella direzione di rinunciare a parte delle rendite e dei profitti per rispondere alle esigenze delle categorie sociali più deboli e più esposte al peso della recessione. È questo un atteggiamento politico inaccettabile. Contro di esso dobbiamo batterci in Parlamento e nel Paese. Per uscire dalla crisi economica bisogna favorire l’equità sociale e rilanciare con forza i consumi. Diversamente la recessione in corso è destinata a prolungarsi pericolosamente scaricando i suoi effetti devastanti soprattutto sui pensionati e sui lavoratori dipendenti. Giorgio Roilo Capo Gruppo PD nella Commissione Lavoro e Previdenza Sociale del Senato FILO DIRETTO CON IL CONSIGLIO REGIONALE La crisi economica colpisce anche la Lombardia Occorrono interventi di sostegno alle famiglie, al lavoro, alle imprese ■ La crisi finanziaria mondiale, originata negli Stati Uniti, sta iniziando a colpire l’economia europea e italiana. Il rischio di una crisi economica senza precedenti è reale. In Lombardia si registrano i primi segnali preoccupanti. Rallentano gli ordini, si assiste a una frenata della produzione industriale e al calo del fatturato delle imprese. Cresce il numero delle aziende in crisi, costrette a chiudere o a ridimensionarsi fortemente. Raddoppia rispetto allo scorso anno il numero di licenziamenti, mobilità, cassa integrazione. La crisi investe tutto il settore industriale: il tessile, l’auto, gli elettrodomestici, la meccanica, le telecomunicazioni, ma anche il terziario e il commercio, così come il sistema aeroportuale, già segnato dalla crisi Alitalia. A questi va aggiunto il settore della scuola, che con la legge Gelmini vedrà il “taglio” di numerosi insegnanti anche nella nostra Regione. Tengono solo le aziende che si sono innovate e si sono poste sul mercato con prodotti selettivi e di qualità. Già oggi si calcola in 200250.000 posti di lavoro a rischio. Ma il numero potrebbe aumentare ancora di più. Pagano per primi i tanti lavoratori e lavoratrici che hanno un contratto così detto atipico: interinali, a tempo determinato, a partita Iva, che non hanno alcun “paracadute”. Non possono cioè accedere alla cassa integrazione e alla mobilità. Sono lasciati a casa e basta. Pagano in primo luogo i giovani che svolgono lavori prevalentemente precari, le donne che faticosamente avevano conquistato negli scorsi anni una presenza significativa nel mondo del lavoro, gli over 50 che come si sa sono troppo giovani per andare in pensione e considerati troppo vecchi per lavorare. Di fronte a questa situazione, per alcuni versi drammatica, non si può ovviamente stare a guardare, occorre correre ai ripari. C’è bisogno che tutti, a partire dalle Istituzioni, prendano misure che facciano uscire il nostro Paese e la nostra regione dalla crisi, che realizzino i necessari interventi di sostegno alle famiglie, al lavoro e alle imprese. Per questo abbiamo chiesto e ottenuto come Partito Democratico in Regione Lombardia un Consiglio Regionale Straordinario sulla crisi economica, nel quale si è ampliamente discusso della difficile situazione della nostra regione. Abbiamo chiesto come Pd alla Giunta Formigoni di assumere provvedimenti per il sostegno ai redditi e alle famiglie, attraverso l’innalzamento del limite di esenzione dell’addizionale Irpef, il blocco delle tariffe dei servizi di competenza regionale, la sospensione degli aumenti dei Canoni ALER previsti dalla legge regionale 7/08, l’incremento del fondo sostegno affitti, l’istituzione di un fondo per abbattere gli interessi dei mutui per la prima casa, misure strutturali per rafforzare i servizi per minori, persone non autosufficienti, e per ridurre i costi sostenuti dalle famiglie. Abbiamo chiesto la tutela del lavoro, dall’estensione della cassa integrazione a tutti i settori e le tipologie di lavoro. Abbiamo chiesto un sostegno alle imprese, a partire dal serissimo problema dell’accesso al credito e degli alti tassi di interesse, agendo nei confronti del sistema bancario, cui va chiesto di fare la sua parte per uscire da questa pesante crisi economica e finanziaria. Alcune delle nostre proposte sono state accolte e sono contenute nelle misure che la Giunta Regionale prenderà a sostegno delle famiglie, del lavoro, delle imprese, altre no. In particolare per le famiglie sarà stanziato un fondo di circa venti milioni di euro, altre risorse saranno messe a disposizione per il sostegno agli affitti e ai mutui per la casa, ma non sarà ridotta la tassazione regionale, né bloccati gli aumenti degli affitti ALER. Con queste misure non tutto è, comunque, risolto. Ci aspetta un 2009 difficile. Alcune importanti decisioni devono essere prese dal Governo nazionale, a partire dall’intervento per gli ammortizzatori sociali. Sono preoccupata per le decisioni di tagli alla sanità e alle politiche sociali contenute nella Finanziaria nazionale. Se confermate, non vi saranno politiche di sostegno alle famiglie da parte di Berlusconi, ma le stesse si troverebbero ad affrontare costi aggiuntivi, e le misure, pur se insufficienti, decise nel consiglio regionale straordinario, sarebbero vanificate. Ardemia Oriani Consigliera Partito Democratico Regione Lombardia Componente Commissione Sanità 19 CONVENZIONI Ragioni in più per iscriversi al Convenzione fra Cgil, Spi e SUNIA di Milano Con l’obiettivo di un rafforzamento dei rapporti tra Cgil - Camera del Lavoro Metropolitana, Spi-Cgil e il SUNIA di Milano nell’iniziativa politica e di servizio sui problemi della casa e dello sviluppo della residenza nei piani territoriali e per agevolare i propri iscritti, si concorda quanto segue: Il SUNIA svolge, oltre che una iniziativa politica e di aggregazione sindacale specifica attorno al bisogno casa, anche una attività di servizio e di assistenza suddivisi in diversi livelli di intervento: • INFORMAZIONE: svolta in modo gratuito in una fase di primo livello, in cui viene fornita una prima informazione su leggi e regolamenti riguardanti l’edilizia privata, pubblica e condominiale, e inoltre l’eventuale indicazione di procedure che potrebbero essere intraprese dal SUNIA in caso si debba passare ad un livello diverso di intervento, quale consulenza, apertura pratiche ecc.; • CONSULENZA su leggi e regolamenti riguardanti edilizia privata, pubblica e condominiale; in particolare sull’affitto, l’acquisto, le spese ed i regolamenti condominiali, il recupero ed il risanamento degli immobili, le nuove costruzioni, il sistema fiscale immobiliare e le pratiche edilizie (condono, catasto, concessioni e convenzioni, cooperative, ecc.), le pratiche notarili; • APERTURA DI PRATICHE VERTENZIALI SINGOLE E COLLETTIVE gestite direttamente, su delega, dal Sindacato e/o attraverso comitati di caseggiato; • ASSISTENZA DEL SINDACATO IN SEDE LEGALE O NEI CONFRONTI DEGLI ENTI PUBBLICI, sui temi ove ciò è praticabile; • ASSISTENZA TECNICA E LEGALE (avvocati, architetti, amministratori, notai, ecc.) attraverso professionisti o strutture convenzionate con il SUNIA; • ASSISTENZA LEGALE per la definizione dei contratti di affitto; • CASE POPOLARI - servizi gratuiti offerti agli inquilini, iscritti con delega, che abitano in questi alloggi: Anagrafe Utenza, procedure per il cambio fascia, cambio di intestazione del contratto, ampliamento e/o diminuzione del nucleo familiare, verifiche di eventuale morosità, verifiche giusta attribuzione fascia, ecc. Quindi: TUTTI I LAVORATORI, LE LAVORATRICI, I PENSIONATI E LE PENSIONATE ISCRITTI/E ALLA CGIL E ALLO SPI DI MILANO POTRANNO RIVOLGERSI AL SUNIA PER TUTTE LE PROBLEMATICHE SULLA CASA, AD UN COSTO TESSERA CONVENZIONATO COME ESPOSTO NELLA SEGUENTE TABELLA. Descrizione servizio Costo tessera SUNIA Costo tessera SUNIA per iscritti Cgil Privato € 65,00 rinnovo € 70.00 nuova più servizi a pagamento € 25,00 più sconto del 10% per servizi a pagamento Case popolari con delega per anni successivi € 42,00 più delega di € 42,00 per anni successivi più servizi a pagamento € 25,00 più delega di € 42,00 per anni successivi tutti i servizi sono gratuiti Sono esclusi dalla convenzione i costi dei legali e dei tecnici i quali operano già ai minimi tabellari. PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI AL SUNIA DI MILANO AL SEGUENTE NUMERO TELEFONICO 02.4232621 Convenzione Nazionale Unipol - Spi destinata a tutti gli iscritti Lo Spi-Cgil ha attivato con l’Unipol una polizza infortuni gratuitamente destinata a ciascuno dei nostri iscritti. L’accordo con Unipol Assicurazioni Spa garantisce A TUTTI GLI ISCRITTI ALLO SPI-CGIL UNA DIARIA GIORNALIERA DI € 16,50 SE IN RICOVERO OSPEDALIERO E DI € 11,00 PER GESSATURA. Quest’ultima verrà corrisposta anche qualora l’iscritto comprovi una frattura al bacino, al femore, al coccige o alle costole, infortuni piuttosto frequenti per i quali non viene abitualmente applicato alcun mezzo di contenzione. Crediamo che questo rappresenti un ulteriore passo in avanti lungo il percorso intrapreso per offrire al maggior numero possibile di persone alcuni elementari ma importanti vantaggi che l’iscrizione allo Spi-Cgil loro comporta. PER INFORMAZIONE RIVOLGERSI ALLA PROPRIA SEDE DI LEGA SPI-CGIL. 20 CONVENZIONI Sindacato Pensionati della CGIL Accordo di collaborazione tra Spi-Cgil e lo Studio Legale Avvocato Ettore Martinelli Care compagne e cari compagni, lo Spi-Cgil afferma da sempre il valore della solidarietà e promuove l’uguaglianza delle donne e degli uomini per una società senza privilegi e senza discriminazioni in cui siano riconosciuti i diritti fondamentali: il lavoro, la tutela della salute e la tutela sociale; in particolare, lo Spi-Cgil di Milano da sempre sviluppa un’azione rivendicativa e negoziale, diretta ad affermare un ruolo autonomo dell’anziano nella società attraverso la tutela nel campo pensionistico e previdenziale, in quello sanitario e assistenziale, in quello dei servizi sociali e dell’abitare ed in quello dei consumi: in altri termini, incoraggia tutti gli interventi rivolti a migliorare la condizione di vita dei pensionati e degli anziani. In questo senso lo Spi-Cgil di Milano nel corso della sua storia ha cercato di promuovere e, ove possibile integrare, grazie anche alla preziosa collaborazione delle sue strutture territoriali e di base, le attività vertenziali della Cgil sul territorio, rivolte alle condizioni di vita dei pensionati e degli anziani. Per consentire la concreta affermazione dei diritti dei pensionati lo Spi-Cgil di Milano ha deciso di offrire a tutte le sue iscritte ed ai suoi iscritti un ulteriore servizio: quello legale. A tal fine abbiamo recentemente stretto un accordo di collaborazione con lo Studio Legale Avvocato Martinelli al fine di offrire ai nostri iscritti una assistenza sempre più qualificata in materia legale. La convenzione prevede l’impegno dello studio legale ad offrire agli iscritti SPI-CGIL UNA PRIMA CONSULENZA GRATUITA NELLE MATERIE DI DIRITTO CIVILE, AMMINISTRATIVO E PENALE. Gli interessati possono usufruire del servizio telefonando direttamente allo Studio Martinelli nelle giornate di LUNEDÌ E VENERDÌ DALLE ORE 15.00 ALLE 18.00. info-line 02.76009104 Convenzione Odontoiatrica tra Spi-Cgil Milano e Studio Medico Odontoiatrico Giolitti Associati Piazza Giolitti, 6 - 20133 Milano - Telefono e Fax 022361015 Direttore Sanitario Dott. Stefano Calò A Milano finalmente un Centro Medico per i tuoi problemi odontoiatrici. La convenzione prevede visita accurata con possibilità di effettuare radiografia panoramica in loco per una diagnosi accurata. Una equipe di specialisti è al tuo servizio. La decisione è scaturita dall’economicità e dalla professionalità del personale dello Studio. Approfitta delle particolari condizioni che possiamo offrirti in convenzione. I prezzi sono stabiliti con un tariffario vantaggioso e riservato esclusivamente a tutti gli iscritti ed ai loro familiari. 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TI RICORDIAMO CHE PER USUFRUIRE DEI VANTAGGI DELLA SUDDETTA CONVENZIONE È SUFFICIENTE ESIBIRE LA TESSERA SPI CGIL Mezzi di trasporto per raggiungere P.zza Giolitti (V.le Romagna angolo Via Pascoli) MM Linea Rossa - Fermata Loreto + Bus 90 Tram 23 da P.zza Fontana METROPOLITANA TRAM BUS MM Linea Verde - Fermata Piola + 10 min. a piedi Tram 11 da P.zza Bottini (Stazione Lambrate) 90/91 Circonvallazione 21 C.S.F. competenza fiscale con impegno sociale Centro Servizi Fiscali di Milano Srl 730 e UNICO, RED, ICI, ISEE, COLF-BADANTI, SUCCESSIONI, NIDIL: con il C.S.F. è tutto più semplice Gentile Pensionato/Pensionata, desideriamo ricordarLe che il C.S.F. è a Sua disposizione come ogni anno per la compilazione delle dichiarazioni. 730 E UNICO Compilazione Modello Unico e Modello 730, che può essere utilizzato dai lavoratori dipendenti o dai pensionati in sostituzione del Modello Unico. Il nostro personale La assisterà nella compilazione del modello e nell’invio telematico dei dati agli enti competenti. Il servizio Le permetterà, inoltre, di essere assicurato per gli eventuali errori. DICHIARAZIONE ISEE Il nostro personale Le offrirà assistenza per la compilazione della dichiarazione, il cui attestato, indicante la valutazione della Sua condizione economica e del Suo nucleo familiare, Le permetterà di ottenere condizioni agevolate sulle tariffe TELECOM, dell’energia elettrica e su molte prestazioni sociali. RED Compilazione del Modello RED, inviatoLe dall’INPS o dall’INPDAP. I soggetti interessati sono tutti coloro che percepiscono nella pensione prestazioni legate alla propria situazione patrimoniale e reddituale (es. assegno per il nucleo familiare, integrazione della pensione, ecc.); essi devono presentare periodicamente la dichiarazione RED, che permette all’INPS di calcolare l’importo della maggiorazione della pensione o delle diverse prestazioni. ICI Prosegue anche quest’anno il servizio di consulenza per il calcolo dell’Imposta Comunale sugli Immobili e la stampa dei bollettini. SUCCESSIONI I soggetti interessati alla compilazione della dichiarazione di successione sono tutti coloro che hanno ereditato (per legge o testamento) beni immobili; tale dichiarazione deve essere presentata dagli eredi entro 12 mesi dalla data del decesso. Via Fontana, 3 - Milano - Tel. 02.59903153 NIDIL Assistenza ai Lavoratori Atipici (NIDIL) ed Autonomi con P.IVA per i numerosissimi obblighi fiscali (P. IVA). Via Fontana, 3 - Milano - Tel. 02.5456349 Per un appuntamento chiama il SERVIZIO CLIENTI C.S.F. DIREZIONE CENTRALE: Milano - Via Cesare Battisti, 21 www.servizi.cgil.milano.it m&c COLF-BADANTI In più, il C.S.F. offre la propria assistenza a tutti i cittadini che impiegano lavoratori domestici (colf e badanti). Il servizio di consulenza comprende la gestione delle pratiche di assunzione e licenziamento e delle buste paga, oltre alla compilazione dei bollettini con il calcolo dei contributi e a tutti gli adempimenti connessi allo stato di extra comunitario. Via Fontana, 3 - Milano - Tel. 02.59903750 (servizio fornito su appuntamento) ORGANIZZAZIONE Le sedi dello Spi-CGIL Spi Lega Baggio Piazza Anita Garibaldi, 1 20152 - MILANO tel. 02 48915863 Spi Lega Oglio Via Oglio, 16 20139 - MILANO tel. 02 5691018 Spi Lega Cormano Via Caduti della Libertà, 4 20032 - CORMANO tel. 02 66300758 Spi Lega Rho Via Dante, 5 20017 - RHO tel. 02 93169155 Spi Lega Barona Via Santa Rita da Cascia, 59 20143 - MILANO tel. 02 89123529 Spi Lega Quarto Oggiaro Via Amoretti, 12 20157 - MILANO tel. 02 39001138 Spi Lega Corsico Via Foscolo, 13 20094 - CORSICO tel. 02 4470001 Spi Lega Rozzano Via dei Garofani, 14 20089 - ROZZANO tel. 02 89201110 Spi Lega Bovisa Via Mercantini, 15 20158 - MILANO tel. 02 3760566 Spi Lega Rogoredo Via Rogoredo, 41 20138 - MILANO tel. 02 51621082 Spi Lega Garbagnate M.Se Via Canova, 49 20024 - GARBAGNATE M.SE tel. 02 99025850 / 99020253 Spi Lega San Giuliano M.Se Via Fratelli Rizzi, 5 20098 - SAN GIULIANO MILANESE tel. 02 9845298 Spi Lega Centro Storico Via Lazzaro Papi, 10 20135 - MILANO tel. 02 5517062 Spi Lega San Siro Piazzale Segesta, 4 20148 - MILANO tel. 02 4036316 Spi Lega Gorgonzola Via Italia, 55 20064 - GORGONZOLA tel. 02 9510008 Spi Lega Segrate Via XXV Aprile, 29 20090 - SEGRATE tel. 02 2136311 Spi Lega Crescenzago Via Boiardo, 20 20127 - MILANO tel. 02 26145058 Spi Lega Sempione Piazza Prealpi, 4 20155 - MILANO tel. 02 33003025 Spi Lega Melegnano Via Castellini, 173 20077 - MELEGNANO tel. 02 98231850 Spi Lega Sesto San Giovanni Via Salvemini, 8 20099 - SESTO SAN GIOVANNI tel. 02 2422302 Spi Lega Forlanini Via Carlo Forlanini, 26 20133 - MILANO tel. 02 7380257 Spi Lega Bollate Via Vittorio Veneto, 32 20021 - BOLLATE tel. 02 38300208 Spi Lega Melzo Piazza Garibaldi, 5 20066 - MELZO tel. 02 9550697 Spi Lega Settimo M.Se Piazza degli Eroi, 6/4 20019 - SETTIMO MILANESE tel. 02 33502723 Spi Lega Giambellino Via Giambellino, 115 20146 - MILANO tel. 02 471471 Spi Lega Cernusco-Pioltello Via Briantea, 18 20063 - CERNUSCO SUL NAVIGLIO tel. 02 54021270 Spi Lega Opera Largo Nenni, 2 20090 - OPERA tel. 02 57602690 Spi Lega Trezzo Sull’Adda Via Biffi, 3 20056 - TREZZO SULL’ADDA tel. 02 9091122 Spi Lega Gratosoglio Via Baroni Costantino, 5 20142 - MILANO tel. 02 89302141 Spi Lega Cinisello Balsamo Via Monte Ortigara, 14 20092 - CINISELLO BALSAMO tel. 02 6184084 Spi Lega Paderno Dugnano Via Roma, 68 20037 - PADERNO DUGNANO tel. 02 9106856 Spi Lega Niguarda Via Volturno, 43 20124 - MILANO tel. 02 69000217 Spi Lega Cologno Monzese Via Fontanile, 13 20093 - COLOGNO MONZESE tel. 02 2546444 Spi Lega Peschiera Borromeo Via 2 Giugno, 6/4 20068 - PESCHIERA BORROMEO tel. 02 5473053 CONVENZIONI Vino buono a costi da non perdere SPI MILANO Corso di Porta Vittoria, 43 Milano Tel. 02/55025410 www.cgil.milano.it/spi [email protected] NATALE 2008. BRINDIAMO CON OTTIMI VINI E SPUMANTI Natale bussa alla porta ed ha inizio la ricerca dei prodotti da regalare. Un ottimo pensiero è il vino. La Cantina Cooperativa di Canneto che produce direttamente validissimi vini e spumanti, per gli iscritti allo SPI-CGIL e Auser di Milano offre uno sconto pari al 16,66% su tutta la sua gamma di vini se si acquistano 6 cartoni misti (spumanti, vini bianchi o rossi, doc e gioielli). Buone feste a tutti! NON PERDETE QUESTA VANTAGGIOSA OFFERTA. Come sempre, la consegna è gratuita. Per ulteriori informazioni e ordini telefonare a Pietro Mariani allo 0255025412 o allo 038560078 23 In viaggio con noi! 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