sportello sardo-dialetto gallurese
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sportello sardo-dialetto gallurese
Da sportello a sportello! La tutela delle lingue minoritarie nelle altre regioni italiane: lo sportello linguistico della Comunità Montana “incontra” i colleghi dello sportello linguistico per la minoranza sarda del Comune di Santa Teresa Gallura (SS) “Lu sportello comunali di la linga gaddhuresa” La Legge 482/99 tutela le minoranze linguistiche della nostra penisola. In molte altre regioni d’Italia sono presenti comunità linguistiche che formano il ricco e variegato patrimonio linguistico nazionale. Con questa rubrica, “Da sportello a sportello! La tutela delle lingue minoritarie nelle altre regioni italiane” è nostra intenzione entrare in contatto con queste realtà per avviare un proficuo scambio di idee e magari di collaborazione. Per questo primo numero del notiziario dell’Ente abbiamo deciso di conoscere la realtà del dialetto gallurese grazie alla gentile collaborazione dei nostri colleghi dello sportello linguistico del Comune di Santa Teresa Gallura (SS). Santa Teresa Gallura (in gallurese Lungòni, in sardo Lungone) è un comune della provincia di Olbia-Tempio, situata sull’estremità della costa settentrionale della Sardegna, affacciata sullo stretto delle Bocche di Bonifacio. In questa parte nord-orientale dell’isola si parla il gallurese ( gadduresu), un dialetto essenzialmente corso, ma geograficamente sardo. Il sardo è una lingua appartenente al gruppo neolatino delle lingue indoeuropee. E’ parlata nella Regione Autonoma della Sardegna ad eccezione della città di Alghero, dove è parlato un dialetto catalano di tipo barcellonese, e nelle isole limitrofe, tranne San Pietro e Sant’Antioco, dove persiste il tabarchino, un dialetto della lingua ligure. Generalmente si pensa che nell’intera Sardegna si parli il sardo. In realtà questa lingua al suo interno è caratterizzata da una frammentazione linguistica, per cui si può distinguere due gruppi di sardo propriamente detto: il logudorese-nuorese, parlato nella Sardegna centro-settentrionale, e il campidanese, che costituisce la varietà maggiormente parlata nell’isola e quella che si presenta più innovativa. Nella parte settentrionale, invece, si possono riconoscere altre due varietà di sardo, ovvero il gallurese e il sassarese, anche se si tratta di parlate sarde solo in senso geografico, poiché sotto il profilo linguistico si avvicinano al dialetto parlato nella parte meridionale della Corsica. campidanese, che costituisce la varietà maggiormente parlata nell’isola e quella che si presenta più innovativa. Nella parte settentrionale, invece, si possono riconoscere altre due varietà di sardo, ovvero il gallurese e il sassarese, anche se si tratta di parlate sarde solo in senso geografico, poiché sotto il profilo linguistico si avvicinano al dialetto parlato nella parte meridionale della Corsica. La lingua sarda è stata riconosciuta con la L.R. 26/97 “Promozione e valorizzazione della cultura e della lingua della Sardegna”. Questa Legge prevede la tutela e la valorizzazione della lingua e della cultura, pari dignità rispetto alla lingua italiana, con riferimento anche al catalano di Alghero, al tabarchino delle isole Sulcis, al dialetto sassarese e gallurese.; la conservazione del patrimonio culturale e bibliotecario; la creazione di Consulte Locali sulla lingua e la cultura, la catalogazione e il censimento del patrimonio culturale; concessione di contributi regionali ad attività culturali, programmazioni radio-televisive e testate giornalistiche in lingua; l’uso della lingua sarda in fase di discussione negli organi degli Enti locali e regionali; ripristino dei toponimi in lingua sarda. Recentemente la Regione Autonoma della Sardegna ha individuato una varietà scritta artificiale del sardo, denominata “Limba Sarda Comuna” da utilizzare nei documenti ufficiali, proponendosi come varietà intermedia tra le due parlate di sardo letterario già esistenti, campidanese e logudorese, al fine di assicurare alla lingua comune il carattere di sovradialettalità e sovramunicipalià, pur lasciando la possibilità di rappresentare le particolarità di pronuncia delle varianti locali. Per maggiori informazioni sulla lingua sarda e il dialetto gallurese, consultare il sito http://web.tiscali.it/consultagallurese/index.html. Qui sopra è riportata una fotografia del Gruppo folk di danze popolari della Sardegna denominato “Gruppo Folk Lungoni 1970”. “Gent. me Zaira, Pamela, Laura, presso la nostra Biblioteca è stato aperto, nel mese di gennaio di questo anno, lo sportello linguistico della lingua gallurese. Lo sportello è aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 11:00 alle 13:00. E' fornita assistenza in “limba” agli utenti attraverso il rilascio di informazioni, la traduzione di atti, avvisi, auguri festività della biblioteca comunale in italiano e in gallurese; è, inoltre, funzionante un centro di documentazione. Prima di istituire lo sportello è stato effettuato un corso propedeutico, per il personale interno, di grammatica di base, con l'aiuto di specialisti della materia; si è provveduto ad acquistare vocabolari ed altri testi per la consultazione. Il progetto si avvale di un finanziamento della Regione Autonoma della Sardegna. Cordiali saluti” l'operatore Anna Calvisi (responsabile del settore Dr.ssa Giovanna Carla Occhioni) Per maggiori informazioni: SPORTELLO LINGUISTICO DEL COMUNE SI SANTA TERESA GALLURA (SS) Responsabile del settore Dr. Giovanna Carla OCCHIONI Responsabile del Procedimento Biblioteca e Cultura Dr. Roberta CAREDDU Operatore Biblioteca Sig.ra Anna Calvisi Tel. 0789 741317 Email: [email protected] www.comunesantateresagallura.it Qui sotto un’immagine inviataci dalla collega sportellista del Comune di Santa Teresa Gallura.
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