i cavalieri teutonici raccontati dalla musica
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i cavalieri teutonici raccontati dalla musica
Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Qualche idea didattica per prepararsi ai concerti. 1 I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Per la scuola secondaria Elita Maule 1 Particolare dell’interno della Chiesa dell’ordine Teutonico di San Giorgio in Weggestein a Bolzano. http://www.duepassinelmistero.com/BZ-10.jpg Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet 1. Qualche preliminare. I Cavalieri Teutonici tra musica, storia e cultura dei ragazzi2. Affinché le conoscenze possano durare nel tempo occorre intraprendere un percorso che liberi la scuola dal suo bagaglio di inattualità e di mnemonismo culturale, colpendo e cancellando le cifre di enciclopedismo e di verbalismo presenti spesso nei Programmi Ministeriali3. Questo sarà attuabile, a detta della nuova pedagogia, soprattutto portando negli spazi della scuola competenze costruttive e creative che rispondono al nome di saperi essenziali (le conoscenze irrinunciabili di una disciplina), di nuclei fondanti (i punti di vista interpretativi e investigativi di una disciplina) e di finalità formative (i paradigmi di senso e di significato delle discipline che aprono verso opzioni etico-sociali e valoriali ineludibili per la formazione della persona). Questi consigli pedagogici possono funzionare, trasferendoli sul piano musicale, se riusciamo a “recuperare la motivazione, l’interesse dei ragazzi, per i mille volti dell’esperienza musicale, per aiutarli a godere delle virtù che la musica, le musiche, non solo le poche imposte dai canali commerciali, possono regalare loro. Godere vuol dire fare, interagire con gli altri, e vuol dire capire, gustare, apprezzare. Per questo, bisogna riempire di sensi l’esperienza musicale del ragazzo”4. La storia della musica giocherà dunque la sua carta vincente se riuscirà a far presa sulle motivazioni e sui bisogni dei discenti; se riuscirà a trasmettere loro competenze significative, durature e trasferibili anche in 2 Cfr. Maule, E., Storia della musica: come insegnarla a scuola, ETS, Pisa 2007. F. Frabboni, Società della conoscenza e scuola, Erickson, Trento 2005, p. 90. 4 C. Delfrati, I bisogni formativi dei docenti di educazione musicale, cit., p. 33. 3 Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet altri campi del sapere; se riuscirà a imporsi anche come sapere ‘caldo’, ovvero come esperienza estetica e creativa. Una domanda si impone dunque subito all’attenzione. La storia può appartenere al mondo dei ragazzi ? Può rientrare nel loro vissuto emotivo, affettivo, comunicativo e relazionale? In verità si può facilmente dimostrare, confermando quanto recenti studi hanno messo in evidenza, come i bambini e i ragazzi siano profondamente attratti dal passato. I centri d’interesse sono però peculiari e piuttosto specifici per fasce d’età. Assai precocemente, ad esempio, si manifesta l’interesse verso i castelli e la loro epoca: in primo piano non solo i personaggi (cavalieri, castellani) e le loro gesta, ma anche gli edifici, le abitazioni e la vita quotidiana: temi frequenti delle finzioni ludiche, della comunicazione con gli amici, essi si configurano per lo più come interessi ‘spontanei’, non indotti dall’istruzione. È però curioso come questo processo di tensione verso il passato che i giovani manifestano sia tenuto poco in considerazione dalla didattica la quale, forse perché castigata entro i confini dei programmi ministeriali, difficilmente è in grado di far fronte al bisogno di storia, anche musicale, nel momento in cui tale bisogno si manifesta (per trattare i castelli, ad esempio, bisogna aspettare, in base all’attuale ordinamento, la prima media ed anche allora, per varie ragioni, la musica difficilmente trova accoglienza). Proprio questo fenomeno è il maggiore responsabile del manifesto disinteresse che i discenti spesso finiscono per provare nei confronti della disciplina e del loro progressivo allontanamento da questa forma di sapere. L’interesse, infatti, se non è stimolato e assecondato non si autoalimenta, non genera il desiderio di ‘saperne di più’ e la voglia di Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet ampliare le proprie conoscenze. Eppure, e nonostante le frequenti mortificazioni, anche i ragazzi più grandi avvertono un certo bisogno di storia sia generale che musicale, come risulta da un’indagine statistica condotta a livello europeo su un consistente campione di quindicenni. “Il maggior interesse, decisamente considerevole, si registra per la storia della propria famiglia. [...] Seguono avventurieri e grandi scoperte. [...] Un notevole successo riscuotono inoltre argomenti meno seriosi, di solito assenti o marginali nell’insegnamento, come la storia dell’automobile, della musica e dello sport”5. Seppur con grande stupore dei ricercatori, la ‘poco seriosa’ storia musicale rientrerebbe tra i temi di storia graditi ai teen agers. Si tratta, però, di una storia ‘divergente’ e che spesso non ha nulla in comune con quella che l’educatore ha in mente. Insomma, il bisogno di storia emerge anche fra i ragazzi più grandi ma, anche per essi, i centri d’interesse sono spesso peculiari e riguardano principalmente la musica che essi fruiscono, quella nella quale essi si riconoscono. Nell’introdurre l’opera beethoveniana Musik zu einem Ritterballet, dedicata ai Cavalieri Teutonici e ai loro antichi usi e costumi, abbiamo pensato proprio a questo: raccontare una storia in musica partendo da un soggetto vicino e accattivante, che fa parte della vita dei ragazzi e la cui conoscenza, in mancanza di motivanti stimoli “scolastici”, viene comunque coltivato nel tempo libero ed è frequente tema di conversazione e di gioco con il gruppo dei pari. I Cavalieri Teutonici, che offrono innumerevoli spunti per approcciare una 5 L. Cajani, “Gli studenti italiani nella ricerca Youth and History: un primo sguardo analitico”, in AA.VV., Jugend und Geschichte. Eine Studie zum Geschichtsbewußtsein (a cura di F. Lanthaler), Dipdruck, Brunico 1997, p. 236. Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet storia locale strettamente connessa con i grandi temi della storia generale come quello delle crociate, sono già presenti nella cultura dei ragazzi attraverso: 1. I videogames. Ricordiamo fra questi il diffusissimo Medieval II: Total War Kingdom, della Vivendi Universal Game, che vede i Teutonici impegnati nelle crociate6. Age of Empires II: The Age of Kings. E’ un videogioco per PC di strategia “in tempo reale (RTS) del 1999, ambientato nel Medioevo […] pubblicato da Microsoft. Ha avuto un enorme successo ed è generalmente considerato una pietra miliare del genere RTS. Nel 2001 è uscito anche per PlayStation 2. Nel 2013 ne è uscito il remake Il gioco si suddivide in epoche. In quella relativa all’ in HD Age of Empires II: HD Età dei castelli trovano posto, oltre ai monasteri e Edition”7. monaci, università, macchine da assedio e le unità riservate di ogni civiltà, anche i cavalieri Teutonici. 6 7 http://gamesurf.tiscali.it/recensione/medieval-ii-total-war-kingdom_c5415.html http://it.wikipedia.org/wiki/Age_of_Empires_II:_The_Age_of_Kings Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet 2. La letteratura per ragazzi Tra i vari libri in commercio, ricordiamo i recentissimi romanzi storici, tutti dedicati ai Cavalieri Teutonici, di Guido Cervo che, pare, riscuotano un grande successo tra i giovani come si evince da questa recensione: Guido Cervo, La setta dei mantelli neri: Il Teutone. “Si tratta del terzo titolo, e mentre se il primo aveva come sfondo l'invasione mongola e il secondo lo scontro contro Novgorod, quest'ultimo tratta della rivolta dei popoli pruteni soggetti all'ordine teutonico. Come i precedenti è un ottimo romanzo storico: non solo i personaggi, in buona già presenti nei romanzi precedenti, sono ben delineati ma il background storico è preciso e dettagliato così come i dati geografici (si ha l'impressione di essere davvero nelle foreste del freddo nord). Grosso modo il romanzo si compone di tre "sotto-saghe", collegate ma che tratteggiano situazioni e personaggi differenti, che potrei chiamare (senza scoprire troppo della trama): la fuga, l'assedio, l'isola. Un'ottima lettura che non lascerà delusi soprattutto gli appassionati dei Cavalieri Teutonici, soprattutto per il piacere che l'autore mette nel tratteggiare anche i piccoli dettagli”8. 8 http://www.amazon.it/gp/cdp/memberreviews/AY8RF7MWH9079/ref=cm_pdp_rev_more?ie=UTF8&sort_by=MostRecentReview#R13KQRCWYY70SD Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet 3. La cinematografia Dopo il celebre Alexander Nevskij di Ejzenštejn con musiche di Sergej Prokovief, un film di grande successo, intitolato per l’appunto I Cavalieri Teutonici, è stato prodotto, con grande dispendio di risorse umane ed economiche, dal regista Alekssander Ford nel 1960. 9 Basandoci sulle preconoscenze che i ragazzi indubbiamente possiedono sui Cavalieri in questione, vogliamo introdurre l’elemento musicale per meglio comprendere l’argomento e per arricchire l’esperienza storica di un tassello irrinunciabile: quello sonoro da sempre eluso dalla formazione scolastica. Ma prima è utile porci qualche domanda preliminare e raccogliere, integrandolo poi, il sapere pregresso posseduto dai discenti sull’argomento: Chi erano i Cavalieri Teutonici, ovvero il soggetto dell’opera beethoveniana? Quali furono le loro imprese? Quando sono vissuti? Vivevano solo in Germania? Hanno qualcosa a che fare anche con le nostre tradizioni e con la nostra realtà territoriale? 9 http://www.cinemedioevo.net/film/cine_cavalieri_teutonici.htm Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet 2. L’ordine dei Cavalieri Teutonici: un po’ di storia L'Ordine teutonico, ovvero l’ “Ordine dei Fratelli della Casa Ospitaliera di Santa Maria dei Teutonici in Gerusalemme” (Orden der Brüder vom Deutschen Haus St. Mariens in Jerusalem o Deutscher Orden, come viene chiamato in tedesco), è un ordine religioso- militare e ospedaliero fondato da alcuni tedeschi di Brema e Lubecca nella prima metà del XII secolo. Come i Templari, anch’ essi si dedicarono all’assistenza dei pellegrini e alla difesa dei luoghi santi, impegnandosi in guerra contro i musulmani10. Mentre però i Templari erano quasi tutti francesi e gli Ospitalieri prevalentemente italiani e francesi, all’Ordine Teutonico poterono aderire solo membri della nobiltà tedesca. Il loro nome completo deriva dal fatto che essi si insediarono inizialmente nella chiesa, con annesso ospizio, dedicata a Santa Maria e situata nei pressi di Gerusalemme, proprio in occasione di quella terza crociata (alla quale partecipò anche Riccardo Cuor di Leone) che doveva essere quasi esclusivamente tedesca: è proprio in questo luogo che si stabilirono “i pellegrini ed i cavalieri tedeschi giunti in Terrasanta al seguito degli imperatori Federico Barbarossa prima, ed Enrico VI dopo. […]. Ma a pochi giorni dall'arrivo del principale contingente militare ad Acri, il 22 settembre 1197, l'improvvisa morte di Enrico VI, avvenuta il 28 settembre, 10 Cfr. GÓRSKI, K. (1971), L'Ordine Teutonico. Alle origini dello Stato prussiano, Einaudi, Torino. Franco Cuomo, F. (2004), Gli ordini cavallereschi – nel mito e nella storia di ogni paese, editore Universale Storica Newton. Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet l'impresa, pur proseguendo fino alla primavera del 1198, perse la sua consistenza politica e religiosa”11. Dopo la morte dell’imperatore, i cavalieri rimasti in Terra Santa, prima del loro rientro in patria, decisero di trasformare l’ordine teutonico in un ordine cavalleresco dedito alla protezione dei pellegrini. “Papa Innocenzo III stabilì definitivamente, nel 1199, lo statuto dell’ordine di Santa Maria, sottoponendolo alla regola degli ospitalieri per ciò che concerneva l’azione assistenziale, e imponendo ai fratelli cavalieri dell’Ordine la regola dei templari, dai quali si distinguevano portando un mantello bianco con una croce nera, invece della croce rossa templare. In quel momento l’Ordine possedeva già, oltre alla casa madre di Acri, altre cinque sedi in Terra Santa ; inoltre aveva sede anche a Barletta e a Palermo, due dei maggiori punti di partenza dei pellegrini verso la Palestina. L’espansione dell’Ordine al di fuori della Terra Santa non si limitò alla sola Italia: entro il 1209 i cavalieri avevano stabilito altre commende e ospedali in molte città tedesche, a Vienna, a Praga, nuovamente in Sicilia e nel Peloponneso: l’Ordine viveva ormai di vita propria”12 . 11 Gentile, A. (2204), Ordine Teutonico di Santa Maria di Gerusalemme, http://www.stupormundi.it/Teutonici1.html. Le immagini sono state riprese dal medesimo sito. 12 Peruzzi, T. (2005), La vera storia dell’Ordine Teutonico. In http://www.recensito.net/pag.php?pag=933 Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Cavalieri Teutonici in assetto di guerra, incisione di Brann e Scheineder, Monaco di Baviera 1890. La croce teutonica patentata, nera. Lo stesso Papa Innocenzo III aveva assegnato ai nostri cavalieri, oltre alla lotta armata contro gli “infedeli”, il compito di difendere i pellegrini diretti nei luoghi di culto, di assistere i crociati feriti e ammalati: questi principi e impegni, attraverso varie vicissitudini, furono mantenuti dai cavalieri teutonici nel corso del tempo, fino a quando, sconfitti da un’alleanza polacco-lituana nel 1410, l’ordine si avviò verso un declino statutario. “Dopo la riforma protestante, virulenta nei paesi tedeschi, l'ordine germanico resta fedele al cattolicesimo ed i cavalieri nero crociati cercano in ogni modo di difendere i possedimenti prussiani […]. L'Ordine Teutonico sopravvive in ridotta dimensione statuale, prevalendo l'aspetto cavalleresco, che reca pur sempre l'impronta ambita di appartenenza, di natura cattolica, della nobiltà tedesca rimasta fedele a Roma. Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Ma si può tranquillamente osservare che è l'unico ordine cavalleresco che attraverso i secoli sia durato ininterrottamente, dai tempi delle "crociate" ai giorni nostri. L'ordine tedesco viene soppresso da Napoleone I Bonaparte nei paesi di influenza dell'impero francese nel 1809, ma continua la sua esistenza quanto meno negli stati austriaci. Il sodalizio cavalleresco teutonico fu ristrutturato con la consueta normativa e con il prestigio del tutto imperiale nel 1816 da Francesco I d'Asburgo, che nominava Gran Maestro dell'Ordine il fratello arciduca Antonio d'Asburgo. La serie dei Gran Maestri seguenti fu tratta tutta da arciduchi austriaci asburgici in maniera tale che l'ordine fu quasi un appannaggio della casa imperiale d'Austria. L'ordine, sin alla sua mutazione nel XX sec., accettava cavalieri con rigidissime prove di nobiltà e frati laici, nonché monache per il ramo femminile del sodalizio, ramo femminile che dura tutt'ora. Dopo la sconfitta dell'Austria, l'ordine ebbe un periodo di ricerca d'identità. Riformato dalla Santa sede, pur rimanendo storicamente un ordine cavalleresco, assunse da allora la fisionomia di "Klericaler Orden", cioè di un ordine prevalentemente religioso il cui nucleo è formato da sacerdoti con professione solenne, da fratelli laici e suore con voti semplici e perpetui nonché da familiari non più impegnati nella lotta con la spada, legata ai tempi passati, bensì al servizio delle chiese locali nella cura delle anime, nell'assistenza e nella protezione degli indifesi. (Un convento maschile si trova a Lana in Alto Adige dove l'Ordine regge anche una parrocchia)”13. 13 http://www.comune.precenicco.ud.it/index.php?id=13935 Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet E’ interessante notare come negli ultimi tempi più di un altoatesino abbia ricoperto la carica di Gran Maestro dell’ordine Teutonico: - L’abate Marian Tumler, originario di Silandro (Bolzano), è stato Gran Maestro dal 1948 al 1970; - L’abate Arnold Othmar Wieland, nativo di Longomoso (Bolzano), è stato Gran Maestro dal 1988 al 2000; - Bruno Platter, di Auna di Sotto (Renon, Bolzano), è stato eletto alla carica di 65ª Gran Maestro dell'Ordine Teutonico il 26 agosto 2000 nel capitolo generale tenutosi a Lana (Bolzano); il 24 agosto 2006 è stato rieletto alla carica di Gran Maestro del capitolo generale di Vienna; il 23 agosto2012 è stato riconfermato Gran Maestro dal capitolo generale dell'Ordine. Bruno Platter, nativo di Auna di Sotto (Renon, Bolzano), è dal 2000 Gran Maestro dell’Ordine Teutonico. 1.3. Sulle tracce storiche, artistiche e architettoniche dei Cavalieri Teutonici in Alto Adige All'inizio del II millennio l'Europa era percorsa da una moltitudine di pellegrini in cammino alla ricerca della perduta “Patria Celeste”. In quell'epoca il viaggio non era una semplice avventura, portava in sé un aspetto devozionale: il pellegrinaggio ai Luoghi Santi della religione Cristiana. Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Tre erano i principali luoghi di culto per questa moltitudine in cammino: Roma, luogo del martirio dei Santi Pietro e Paolo, fondatori della Chiesa e organizzatori della comunità ecclesiale cristiana; la Terra Santa, dove sui resti di Gerusalemme si ricercavano i luoghi della passione di Cristo; Santiago di Compostela, dove di riteneva fosse sepolto l'Apostolo San Giacomo. Il pellegrino aveva diritto a un tetto dove ripararsi, a un focolare, ad acqua buona e pane fresco. Fu così che nacquero gli xenodochia, da xenos, straniero, le case nelle quali i pellegrini potevano trovare vitto e alloggio gratuiti. Questi xenodochia si trasformarono ben presto in una combinazione fra albergo per i viaggiatori e ricovero per pellegrini, malati, poveri e anziani, molto spesso costruiti accanto ad un monastero. Questi rifugi presero presto il nome di hospitia, gli antecedenti dei nostri ospizi ed ospedali[…]. Molto spesso gli ospizi e i ricoveri sorgevano affiancati agli edifici vescovili o ai monasteri, lungo le strade di grande comunicazione ed erano formati da edifici indipendenti con cortili e stanze. La duplice funzione di alloggio per i pellegrini e stranieri, da un lato, e ricovero per i poveri e malati, dall’altro, rese molto complessa la conduzione di queste istituzioni. Furono alcuni ordini monastici che si presero l’incarico dell’alloggio e della cura dei poveri e dei reietti, mentre fu principalmente lo Stato a preoccuparsi delle regole riguardanti l’ospitalità dei viaggiatori. Nella nostra zona ricordiamo l’edificio chiamato “San Michele”, più tardi Engelsburg, vicino al convento di Novacella a Bressanone, la Commenda di Longomoso sul Renon, gestita dai Cavalieri dell’ordine Teutonico, e vari Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet ricoveri situati sui valichi più alti sulle grandi vie di transito dal nord al sud percorse dai pellegrini”14. La presenza dei Cavalieri dell’ordine Teutonico in Altro Adige e in epoca medievale inizia proprio da qui: provvedere all’ospitalità e alla protezione dei pellegrini provenienti dal Nord che, passando per il valico del Brennero, erano diretti verso i luoghi del “peregrinatio maior”: Roma, Gerusalemme (bisognava poi imbarcarsi a Ostia o a Venezia per arrivarci), Santiago de Compostela (ricongiungendosi con la via Francigena in direzione della Spagna)15. La presenza locale dei ‘nostri’ cavalieri in epoca medievale è testimoniata dalle numerose commende e ospitia fondati e gestiti, tra l’Inn e l’Adige, dal teutonico “Deutschordensballei an der Etsch und im Gebirge (Tirolo) che comprendeva le commende di: Bolzano, Longomoroso, Renon, Silandro, Vipiteno e Trento: tutte, tranne la prima e l’ultima, avevano l’annesso ospedale. Vediamone le principali. La Commenda- Ospizio a Longomoso (Renon), proprio sulla frequentata “strada imperiale” che allora passava per il Renon per evitare l’impervia gola dell’Isarco. Insediatisi verso 1200, i Cavalieri Teutonici trovarono la zona già fortemente abitata. 14 Dal Lago Veneri, B. (2000), Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità del Trentino AltoAdige, Newton & Compton editori, Roma, p. 276-7. 15 Cfr. Albertoni, G. (1999), Confini aperti. Un percorso didattico sulla mobilità medievale nella regione tra Inn e Adige. In Fare Storia a Scuola, vol. 2., Bolzano, Istituto Pedagogico in lingua italiana, 1999. Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet In epoca medievale, quando il traffico da e per il Brennero passava attraverso il Renon, si decise di costruire a Longomoso un ospizio per viandanti e pellegrini, dato in gestione alla parrocchia. Tale ospizio è documentato già nel 1211 ed era uno di quelli più confortevoli, almeno secondo i parametri dell'epoca. Nel 1235 passò in gestione all'Ordine Teutonico, tuttora esistente ma solo come ordine religioso e non più cavalleresco. Gran parte dell'originario edificio medievale venne distrutto durante l'insurrezione contadina del XVI secolo; l'attuale forma dell'edificio risale al 1650 circa. Dal punto di vista artistico le cose più belle conservate nella Commenda sono gli stucchi e gli arazzi del XVII secolo. Questi ultimi raffigurano scene bibliche, episodi storici dell'Ordine Teutonico e scene di caccia dell'epoca16. “L’antica parrocchia di Silandro, donata dall’imperatore Federico II all’Ordine Teutonico, al quale rimase fino al 1819. L’Ordine Teutonico viene considerato dall’imperatore la guardia dei confini dell’Impero”17. La commenda di Silandro fu fondata dai cavalieri nel 1305. L’antica Commenda dell’ordine Teutonico di Vipiteno (Deutschhaus), sorta nel XIII secolo come ospizio, è rimasto nelle mani dei Cavalieri fino al 1809, quando l’ordine fu soppresso da Napoleone. Dopo l’acquisizione della Commenda, “l’Ordine Teutonico ampliò costantemente i possedimenti della Casa: esso era infatti proprietario di beni urbari a Vipiteno, Stilves, in Val Giovo, in Val Ridanna, a Racines, Vizze, Fleres, Colle Isarco, Brennero, in Val Pusteria, nei pressi di Bressanone, a Bolzano, Merano, sul Renon, ad Appiano, Nalles e Cermes. Altre fonti di reddito erano costituite da vari diritti di alpeggio, pascolamento, pesca e caccia. 16 http://www.suedtirol.info/it/Localita-e-temi/Arte-e-cultura/Chiese-e-conventi/Dettaglio/a4fb0bd6-40ab4284-844c-bf019bde62cc/Commenda-di-Longomoso.html 17 Dal Lago Veneri, B. (2000), Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità del Trentino AltoAdige, Newton & Compton editori, Roma, p. 238. Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Anche il complesso architettonico subì notevoli trasformazioni. Col passar del tempo, però, l’attività caritativa dell’Ordine passò in secondo piano e la struttura venne utilizzata sempre più quale sede del Commendatore. Quando poi la Commenda fu saccheggiata durante la rivolta contadina del 1525, cessò definitivamente qualsiasi forma di assistenza a malati e poveri nella struttura”18. Sempre a Vipiteno, “dove oggi sorge la chiesa di S. Elisabetta si trovava un tempo una chiesa a pianta circolare di due piani che venne demolita quando, tra il 1729 e il 1733, il Commendatore teutonico conte Anton Ingenuin von Recordin fece costruire la nuova chiesa barocca. Anziché al S. Spirito, la nuova chiesa fu dedicata a S. Elisabetta, patrona dell’Ordine Teutonico”19. A destra il complesso della Commenda dell’Ordine Teutonico di Vipiteno, con annesso Ospizio al quale è aggregata l’attuale chiesa parrocchiale, citata per la prima volta nel 123320. A sinistra la chiesa di S. Elisabetta, patrona dell’ordine Teutonico. 18 http://www.stiftung-deutschhaus.it/index.php?id=20&L=1 Ibidem. Dal sito sono tratte anche le foto. 20 Immagine tratta da: http://it.wikipedia.org/wiki/Vipiteno 19 Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Ritratto del Commendatore dell’Ordine Teutonico a Vipiteno KasparMathäus barone Wolkenstein – Trostburg La commenda è ora anche sede del museo Multscher, le cui sale “raccontano molto della storia della città e dell’Ordine Teutonico. Nella “Sala dei cavalieri” una serie di dipinti murali su tela illustra la storia leggendaria della Croce del Gran Maestro. Sul soffitto della cosiddetta “Stanza del conte” sono invece ritratte le commanderie teutoniche di Vipiteno, Bolzano, Longomoso e Silandro. I dipinti alle pareti creano infine l’illusione tipicamente barocca di finestre aperte sull’intera conca di Vipiteno”21. Convento e chiesa dei Cavalieri dell’ordine Teutonico a Lana. “Le prime tracce dell'Ordine Teutonico in Alto Adige risalgono all'anno 1202, allorché venne fondata a Bolzano la prima sede dell'attuale baliato "All'Adige e in montagna". La parrocchia di Lana venne annessa alla congregazione nel 1396. Nel 1841 venne dato nuovo impulso all'istituto delle Suore dell'Ordine Teuronico grazie alla realizzazione della casa madre di Lanegg. Il primo convento maschile venne fondato invece nel 1855, per mano di P. Peter Rigler e del Gran maestro dell'ordine, l'arciduca Massimiliano d'Asburgo-Este. Per mezzo delle fondamentali riforme in 21 http://www.stiftung-deutschhaus.it/index.php?id=20&L=1 Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet campo religioso introdotte da P. Rigler, Lana divenne il segreto nucleo centrale della congregazione. Ad oggi, Lana è ancora il centro della provincia altoatesina dell'ordine. Sono collegati a questa sede le parrocchie di Longomoso, Longostagno, Auna di sotto, Auna di sopra, Vanga, Sarentino, San Leonardo in Passiria, Foiana, Settequerce e Gargazzone. La parrocchia è citata per la prima volta nel 1276 e dal 1369 appartiene all'Ordine Teutonico. La chiesa parrocchiale, consacrata nel 1492, è annoverata tra le più significative chiese tardogotiche dell'Alto Adige, dall'apparenza esternamente semplice ma dall'interno riccamente articolato. Particolarmente gradevole la volta a costoloni: i blocchi in arenaria rossa sono stati restaurati ed integrati nel 1986. Il capolavoro della chiesa è l'altar maggiore eseguito dal maestro Hans Schnatterpeck tra il 1503 e il 1510 per un compenso di 1600 fiorini. È il più grande altare a portelle d'area tirolese e, grazie ad un'altezza di 14,10 m ed una larghezza di 6,62 m, è anche il più grande altare tardogotico a portelle d'Europa. La chiesa è visitabile da Pasqua ad Ognissanti solo nell'ambito di visite guidate”22. A Lana di mezzo si trova, oltre al convento dell’Ordine Teutonico , anche la chiesetta romanica di S. Margherita, donata nel 1215 all’ordine Teutonico dall’Imperatore Federico II23. 22 23 http://www.ehb.it/160d419.html AA.VV. (1991), Guida allo studio dell’Alto Adige, vol. II, temi 11-20, Manfrini editore, Trento, p.535. Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Convento dell’Ordine Teutonico a Lana Chiesetta romanica di S. Margherita appartenente all’Ordine Teutonico. 24 La chiesa in stile gotico di San Giorgio in Weggestein a Bolzano, dedicata al patrono dell’Ordine Teutonico insieme a Santa Elisabetta d’Ungheria, era una delle più importanti basi dei cavalieri dell’Ordine sin dal Medioevo, perché posta su un punto cruciale della viabilità tra nord e sud dell’Europa. Nella zona di Bolzano i Cavalieri fecero costruire nel 1202, ovvero pochi anni dopo la fondazione dell'ordine cavalleresco, “la chiesa ed un ospizio, situati entrambi nei pressi dell' Isarco, sotto il Virgolo. Dopo varie alluvioni i cavalieri trasferirono la loro sede nell'attuale via Weggenstein (presso il castello Weggenstein, già proprietà dei nobili Vintler di Bolzano). Il castello divenne sede regionale del ordine dei Cavalieri Teutonici. Il ramo sacerdotale, che esiste tuttora, invece si stabilì al suo nascere a Lana. La chiesa risale al 1392 ed è stata costruita nel più ampio rispetto della tradizione gotica tedesca […]. 24 http://www.fotocommunity.de/pc/pc/display/28511976 Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet All'interno della chiesa si trovano i simboli dell'Ordine, i cosiddetti Aufschwörschilder, un altare in marmo policromo, oggetti artistici di valore e una pala d'altare realizzata da Martin Knoller”25. Chiesa dell’ordine Teutonico di San Giorgio Interno della chiesa. in Weggestein a Bolzano. Sotto: il portone Sotto: un particolare dell’interno. d’ingresso con una vistosa croce dell’ordine 26 25 27 http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_dell'Ordine_Teutonico. Le immagini sono tratte dal medesimo sito. http://www.duepassinelmistero.com/BZ-10.jpg 27 Ibidem 26 Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet OPZIONE 1. I Cavalieri Teutonici attraverso l’ascolto. Riferimenti: 1) Ludwig van Beethoven, Musik zu einem Ritterballett WoO 1: „Marsch“ (1791) Staatskapelle Berlin, direttore Günther Herbig. https://www.youtube.com/watch?v=U5UXCbXX_IA 2) Walther von der Wogelweide (1270- 1330 ca.), Nu alrest lebe ich mir werde, Palästinalied https://www.youtube.com/watch?v=e0CBzwjRsY4 Dopo aver raccolto tutte le informazioni sui Cavalieri Teutonici e sulla loro presenza in Alto Adige, proponiamo ai ragazzi l’ascolto e l’analisi di due brani musicali ponendo loro alcune domande, ma senza fornire indicazioni preliminari sugli autori e sull’epoca di appartenenza (in corsivo le possibili risposte). Il primo brano, Nu allrest lebe ich mir werde (Walther von der Vogelweide, 1170- 1230 ca.)28 è un Palästinalied, un canto di crociata che ha accompagnato anche i nostri cavalieri nelle loro spedizioni in terra Santa. Si tratta di un famosissimo componimento la melodia del quale, parafrasata anche nei Carmina Burana, è un contrafacta francoprovenzale (di Jaufré Rudel). Walther, nativo forse del Sud Tirolo, è uno dei più celebri Minnesänger, annoverato tra i padri fondatori della lingua tedesca e poeta-cantore alla corte di Federico II. Il canto, commissionato dall’Imperatore come propaganda per la crociata da egli capeggiata nel 1228, era assai diffuso in tutta Europa e sicuramente accompagnò, 28 Fonte : Müster, Staatarchiv, Münsterer Fragmente. Riferim. discografico: Speciale Amadeus, La musica dei crociati…cit. Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet insieme a Walther stesso, i cavalieri Teutonici, ai quali Federico II aveva accordato la sua personale protezione, nella spedizione. La forma poetico-musicale prevede due Stollen con identica musica e un Abgesang musicalmente diverso. Dopo aver ascoltato e analizzato il canto, possiamo proporre ai ragazzi di declamarne parte del testo accompagnandoci con lenti colpi di timpani ( o tamburi). W. von der Vogelweide: Nu alrest lebe ich mir werde (testo da declamare con accompagnamento. Prima strofa) Rinasco a nuova vita e a nuova luce poiché questi cupi occhi di peccatore possono ora vedere i luoghi santi e la terra a cui si rende omaggi e onori; le mie preghiere di sempre hanno corona: eccomi finalmente per le vie che Dio, da Uomo, misurò con il suo passo Il secondo brano è di Beethoven, Musik zu einem Ritterballett WoO 1: „Marsch“. Composto nel 1791 per esaltare le gesta e il carattere degli antichi Cavalieri Teutonici, fu rappresentato lo stesso anno a Bonn (informazioni più complete sull’opera nei paragrafi più sotto). Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Quale carattere hanno le musiche ascoltate? Quali sensazioni ti suggeriscono? Musik zu einem Ritterballett Nu alrest lebe ich mir werde ⎕tristezza ⎕tristezza ⎕nostalgia ⎕nostalgia ⎕allegria ⎕allegria ⎕marzialità ⎕marzialità ⎕solennità ⎕solennità ⎕imponenza ⎕imponenza ⎕noia ⎕noia ⎕malinconia ⎕malinconia ⎕virilità ⎕virilità ⎕fastidio ⎕fastidio ⎕altro ……………………………………. ⎕altro ……………………………………. Hai già sentito altre volte musiche di questo tipo? Se si, dove? ⎕ Alla televisione ⎕ Alla radio ⎕ Da un CD ⎕ In un teatro ⎕ Dai video giochi ⎕SI ⎕NO Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet A quale scena di un film sui Cavalieri Teutonici abbineresti queste musiche? Musik zu einem Ritterballett Nu alrest lebe ich mir werde ⎕l’investitura di un nuovo cavaliere ⎕l’investitura di un nuovo cavaliere ⎕la preparazione alla battaglia ⎕la preparazione alla battaglia ⎕la cena in una taverna ⎕la cena in una taverna ⎕la lunga marcia verso la Terra Santa ⎕la lunga marcia verso la Terra Santa ⎕una parata ufficiale di ⎕una parata ufficiale di presentazione presentazione dei cavalieri al papa dei cavalieri al papa ⎕il racconto delle imprese agli amici ⎕il racconto delle imprese agli amici ⎕il ritorno in patria dopo la sconfitta ⎕il ritorno in patria dopo la sconfitta ⎕altro ……………………………………. ⎕altro ………………………………………… Cerchiamo di giustificare, attraverso una analisi degli elementi costitutivi della musica, le impressioni ricevute in precedenza. Proviamo ad accompagnare i brani picchiettando le dita sul banco. Come vi sembrano ritmo e tempo? Musik zu einem Ritterballett ⎕ regolare: ci si può facilmente sincronizzare. ⎕ irregolare: si perde facilmente la sincronizzazione. ⎕ è adatto ad una marcia (si può scandire con un-due) ⎕ è adatto a ballare il walzer (si può scandire con un-due-tre) ⎕ è lento ⎕ è veloce Nu alrest lebe ich mir werde ⎕ regolare: ci si può facilmente sincronizzare. ⎕ irregolare: si perde facilmente la sincronizzazione. ⎕ è adatto ad una marcia (si può scandire con un-due) ⎕ è adatto a ballare il walzer (si può scandire con un-due-tre) ⎕ è lento Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet ⎕ è veloce ⎕ è moderato ⎕ è moderato ⎕altro ……………………………………. ⎕altro ……………………………………. Quali strumenti musicali riesci a individuare all’ascolto? Musik zu einem Ritterballett Nu alrest lebe ich mir werde ⎕ Violini ⎕ Violini ⎕ Liuto ⎕ Liuto ⎕ Viole ⎕ Viole ⎕ Flauto dritto (dolce) ⎕ Flauto dritto (dolce) ⎕ Violoncelli ⎕ Violoncelli ⎕ Viella ⎕ Viella ⎕ Contrabbassi ⎕ Contrabbassi ⎕ Flauti traversi ⎕ Flauti traversi ⎕ Ciaramelle ⎕ Ciaramelle ⎕ Clarinetti ⎕ Clarinetti ⎕ Corni ⎕ Corni ⎕ Trombe ⎕ Trombe ⎕ Timpani ⎕ Timpani ⎕ Tamburello basco ⎕ Tamburello basco ⎕ altro ………………………………………… ⎕ altro ………………………………………… Risp. L’organico del brano di Beethoven prevede: Flauto piccolo, clarinetti, Corni, Trombe, Timpani, archi (violini, viole, violoncelli e contrabbassi). L’organico del bano di Walther: liuto, ciaramella, flauto dritto, viella, tamburello basco. Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet La musica si ripete a volte? Come si evolve il “discorso” musicale? Musik zu einem Ritterballett Nu alrest lebe ich mir werde ⎕ FORMA AA – BB. Una sezione viene ⎕ Il brano è composto da 5 strofe ripetuta due volte; una seconda precedute da una sezione solo sezione viene ripetuta 2 volte: strumentale. ⎕ FORMA A – B - CC. A una sezione segue una seconda e una terza, quest’ultima ripetuta 2 volte. ⎕ Il brano è composto da 6 strofe e tre sezioni strumentali ⎕ La strofa cantata è in forma AA- B ⎕ FORMA A- B- C- D. Il brano è composto da quattro sezioni senza ripetizioni. ⎕ FORMA A- B- C- D. Il brano è composto da quattro sezioni senza ripetizioni. ⎕ La strofa cantata è in forma A- B- C ⎕ Gli interventi strumentali riprendono la melodia del canto variandola ⎕ Gli strumenti suonano sempre tutti insieme ⎕ Ci sono episodi solistici dove si sente suonare uno strumento solo Quale di queste affermazioni ti sembra più probabile? Musik zu einem Ritterballett Nu alrest lebe ich mir werde ⎕ Questa musica è stata composta al tempo di Napoleone Bonaparte ⎕ Questa musica è stata composta al tempo di Napoleone Bonaparte ⎕ Questa musica è stata composta al tempo delle crociate ⎕ Questa musica è stata composta al tempo delle crociate ⎕ Questa musica è stata composta al tempo di Leonardo da Vinci ⎕ Questa musica è stata composta al tempo di Leonardo da Vinci ⎕ Questa musica è stata composta da ⎕ Questa musica è stata composta da Beethoven alla fine del 1700 Beethoven alla fine del 1700 Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet ⎕ Questa musica è stata composta da ⎕ Questa musica è stata composta da un poeta cantore medievale di area un poeta cantore medievale di area germanica germanica ⎕ Questa musica era destinata solo ai ⎕ Questa musica era destinata solo ai nobili nobili ⎕ Questa musica era destinata a tutti ⎕ Questa musica era destinata a tutti ⎕ Era eseguita nei teatri a pagamento ⎕ Era eseguita nei teatri a pagamento ⎕ Era eseguita nei salotti nobiliari privati ⎕ Era eseguita nei salotti nobiliari privati ⎕ Era eseguita nelle strade e nelle piazze ⎕ Era eseguita nelle strade e nelle piazze ⎕ Era eseguita alla corte del re ⎕ Era eseguita alla corte del re ⎕ Altro …………………………………………. ⎕ Altro …………………………………………. Troviamo l’intruso. Quale di queste musiche non è stata composta dallo stesso autore del brano che abbiamo ascoltato e non appartiene alla stessa opera ? L’insegnante propone l’ascolto dei seguenti brani: 1. Deutscher Gesang ( Musik zu einem Ritterballett, n.2) 2. Coda: Allegro vivace-Andantino-Tempo I ( Musik zu einem Ritterballett, n.8) 3. Igor Stravinsky, Marche du soldat (Marcia del soldato), dalla suite Histoire du soldat29 Quali criteri hanno guidato la tua scelta? …………………………………………………………………………………………………………………….. 29 https://www.youtube.com/watch?v=fC8KLmdzN1g Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. PER SAPERNE DI PIU’. Qualche lettura utile per rispondere alle nostre domande. “la sera del 65 marzo 1791, domenica di carnevale, nella sala delle feste da ballo (Redoutensaal) del teatro di Bonn, l’aristocrazia locale si produsse in un balletto in costume, avente come soggetto l’illustrazione delle tendenze e attività peculiari dell’antica stirpe tedesca, ovvero il canto, la caccia, l’amore, la guerra, il vino, la danza. Ideatore della coreografia, come riporta il calendario teatrale (Theaterkalender) dell’anno 1792 […], era il conte Ferdinando Walstein, coadiuvato dal maestro di ballo Habich, di Aquisgrana. Stando alla stessa fonte, Waldstein era pure autore della musica, ma la calligrafia dell’autografo è di Beethoven. Questi ricevette presumibilmente l’incarico di scrivere la musica per il balletto dal futuro dedicatorio di una sua celebre sonata, che aveva conosciuto anni prima, a Bonn, nella casa dei von Breuning, e che lo aveva sin da allora preso sotto la sua intelligente e disinteressata tutela”30. Sembra dunque probabile l’ipotesi che Beethoven volutamente avesse accettato di comporre questo “caratteristico balletto in antichi costumi germanici” (come riportato dalle cronache dell’epoca), celebrando le figure dei Cavalieri Teutonici, senza apporvi la firma e ben sapendo che la composizione sarebbe comparsa col nome del suo benefattore Ferdinand Waldstein. C’è anche chi ritiene che la rinuncia ad apporre la firma sulla composizione rappresentasse per Beethoven una delle “prove” utili per essere accettati all’interno di quelle cerchie esoteriche che, capeggiate dalla grande nobiltà del tempo, costituivano il cuore di quel mecenatismo necessario all’epoca alla carriera di ogni artista. “La terza prova di fedeltà agli ideali massonici per il 30 Della Croce, L. (1986), Ludwing van Beethoven. Le nove sinfonie e le altre opere per orchestra, Studio Tesi, Pordenone, p.59. Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet giovane compositore implica dunque anche una prova di umiltà e di obbedienza. E’ probabilmente questo il senso più profondo del cambio di attestazione: il musicista mostra di essere in grado di sottomettersi ai desideri di un superiore. Potrebbe trattarsi dell’ultima prova di Beethoven prima della definitiva ammissione entro le cerchie esoteriche degli Illuminati e dei Teutonici. A Bonn, in effetti, le due organizzazioni segrete si sovrappongono e gli aderenti all’una sono spesso aderenti anche all’altra; per entrambe, sottomesse alla volontà degli Asburgo, la finalità ultima è il rafforzamento del potere centrale seppur in un’atmosfera sociale rinnovata, nella quale la borghesia produttiva gioca un ruolo più significativo. Nell’estate 1791 la Cappella musicale segue l’elettore a Bad Mergentheim (a sud est di Francoforte), nella sede principale dell’Ordine Teutonico di cui, come si è detto, Max Franz è il Gran Maestro. Per circa quaranta giorni vi si svolge un Capitolo dell’Ordine ed è alquanto probabile che il Ritterballet venga nuovamente eseguito in questa più appropriata cornice”31. Quarto degli undici figli del conte Philibert Waldstein, Ferdinand scelse di aderire all’Ordine del Cavalieri Teutonici. Mentre aspettava di compiere i ventiquattro anni richiesti dallo statuto, il giovane conte praticò il noviziato a Malta, arruolandosi nell’esercito veneziano che stava attaccando i porti tunisini, e tornando in patria solo nel 178632. Giunto a Bonn nel 1788, dove venne solennemente ordinato cavaliere nel giugno di quell’anno presso la corte asburgica di Max Franz, Gran Maestro dell’Ordine e fratello dell’imperatore Giuseppe II, Ferdinand Walstein conobbe l’allora diciottenne Beethoven, diventando da allora suo mecenate e protettore: fu Walstein a presentare ad Haydn il grande compositore affinché lo introducesse in quell’ambiente che già aveva preso sotto i propri favori Mozart; fu sempre Waldstein a elargire a Beethoven il denaro per il viaggio a Vienna nel 1792. Fu soprattutto Walstein, che piangeva la recente morte di Mozart, ad indirizzare a Beethoven 31 Rausa, G., Beethoven e Waldstein: all’ombra del Deutsch Ritterorden, in http://www.giusepperausa.it/_gli_anni_novanta.html 32 Cfr. Buscaroli, P. (2004), Rizzoli, Milano. Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet quell’augurio, scritto nello Stammbuch (album di dediche) in occasione della partenza del compositore per Vienna, augurio poi diventato celebre 33: Lieber Beethowen! Sie reisen itzt nach Wien zur Erfüllung ihrer so lange bestrittenen Wünsche. Mozart's Genius trauert noch und beweinet den Tod seines Zöglinges. Bey dem unerschöpflichem Hayden fand er Zuflucht, aber keine Beschäftigung; durch ihn wünscht er noch einmal mit jemanden vereinigt zu werden. Durch ununterbrochenen Fleiß erhalten Sie: Mozart's Geist aus Haydens Händen. Bonn d 29t. Oct. 792. Ihr warer Freund Waldstein OT Caro Beethoven, lei viaggerà ora verso Vienna per assecondare i suoi desideri non concessi da così lungo tempo. Il genio di Mozart è ancora in lutto e piange la morte del suo alunno. Presso l’inesauribile Haydn trovò rifugio, ma non occupazione. Attraverso di lui anela ancora a incarnarsi. Grazie una ininterrotta fatica, possa lei ricevere dalle mani di Haydn lo Spirito di Mozart. Annotazione di Ferdinand Ernst von Waldsteins nello Stammbuch di 34 Ludwig van Beethoven . 33 Braubach, M. (a cura di) (1995), Die Stammbücher Beethovens und der Babette Koch, Verlag des Beethovenhauses, Bonn, p. 19. 34 http://de.wikipedia.org/wiki/Ferdinand_Ernst_von_Waldstein-Wartenberg Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet L’OPERA La Musik zu einem Ritterballet, seppur appartenente al periodo giovanile di Beethoven, “non è un’opera che sfiguri accanto alle migliori del periodo di Bonn, come le due cantate “imperiali” o il concerto per violino incompiuto, anzi mostra un nuovo aspetto della personalità artistica di Beethoven, quello brioso e ironico che, in seguito, si preciserà con tanta evidenza negli scherzi delle sonate e delle sinfonie. Come rileva Willy Hess, la prima qualità di questo balletto è rappresentata dalla sua struttura formale, ad un tempo rigorosa e fantasiosa. L’opera si articola in otto sintetici movimenti, di cui il primo è una marcia e l’ultimo una coda, ed è quindi apparentemente in linea con quel genere di suite di circostanza o di Finalmusik, che erano ancora di moda a quell’epoca. Ma il secondo brano, il Canto tedesco, viene introdotto sistematicamente tra l’uno e l’altro dei brani successivi, come il refrain di un rondò. La sua ultima comparsa, dopo il settimo pezzo, è curiosamente ritardata sino al termine della coda. La suite riceve così una unità di fondo sconosciuta ai quolibet tradizionali. Inoltre, lo stile è sicuro e manifesta già alcune specifiche tendenze: ritmi penetranti, melodie brevi e ben profilate, espressione concisa, uso parsimonioso di formule correnti”35. L’opera si struttura come segue: 1. Marsch (Marcia). All’esposizione del tema, caratterizzato da ritmo puntato, segue una seconda sezione dove la stessa melodia è soggetta ad una prudente variazione. “Poco prima della chiusura uno sforzando su un 35 Della Croce, L. (1986), Ludwing van Beethoven. Le nove sinfonie e le altre opere per orchestra, Studio Tesi, Pordenone, p. 60. Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet passaggio sincopato segna il momento culminante dell’avanzata degli antichi cavalieri teutonici”36. 2. Deutscher Gesang (canto tedesco), Allego moderato. In due parti ritornellate, il canto presenta un tema giocondo che si presta, “come certe canzoni da birreria, ad essere accompagnato da oscillazioni collettive dei bevitori a braccetto. Forse Beethoven lo ha ricavato dal folclore o, più difficilmente, dai dotti scarabocchi del conte Waldstein, in ogni caso lo ha levigato con un’orchestrazione sobria per soli archi, salvo nella parte in minore, in cui clarinetti e corni si uniscono in un ‘pedale’”37. 3. Jagdlied (Canto di caccia), Allegretto. “Efficacemente esposto dai corni, come è del resto di rigore per i tableau de chasse musicali, il richiamo del bosco è ribadito, dapprima senza mutamenti dinamici con la partecipazione dei clarinetti e, quindi, forte, con lausilio degli archi. Solo verso la metà del brano l’orchestra intera si impadronisce del tema, enunciandolo in un giocoso fortissimo. Beethoven adereisce qui alla convnzione della musica descrittiva, ma senza compiacimenti e la sua “caccia” ha una impronta di freschezza e di giovinezza, puntando più sulla sostanza musicale che sulle facili suggestioni timbriche”38. 4. Romanze. Andantino. In forma AA-BB, questo brevissimo movimento con tempo 3/8 è scritto per soli archi che lo eseguono sempre con il pizzicato. 5. Kriegslied (Canto di guerra). Allegro assai con brio. “Trombe e timpani, presenti nella Marcia ma esclusi dagli altri numeri, ritornano in questo brano d’una marzialità manifesta ma non insistita, anzi non priva di un certo umorismo in quell’imperversare di una terzina ornamentale, che gli archi antepongono agli squilli, su una nota sola, degli ottoni, come un 36 Ibidem Ibidem, p.61. 38 Ibidem. 37 Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet pernacchio di alta uniforme. Nelle ultime battute, della prima come della seconda sezione, la musica si distende in un canto più fitto, con intervento di tutti gli strumenti, nello stile carico delle sinfonie di gala”39. 6. Trinklied (canto conviviale). Allegro con brio. “Ancora basato su un ritmo militaresco, il Trinklied è la pagina più sviluppata fra i brani inerni della partitura, comprendendo, oltre ad una seconda sezione – melodicamente diversa dalla prima e caratterizzata da note in sforzando eseguite in punto d’organo ora dai corni, ora dalle trombe- una ulterioer parte autonoma intitolata Trio. Qui […] spiccano alcuni dettagli originali, come il ruolo del flauto piccolo, che si unisce al violino per enunciare, sempre piano, lo scorrevole tema, e il lungo pedale dei corni che, sostituendo il flauto piccolo, fanno da sfondo, pianissimo, agli archi per tutta la seconda metà del pezzo”40. 7. Deutscher Tanz (Danza tedesca). Walzer. Questo walzer è una parodia di danza all’aperto, con i clarinetti e i corni “che imitano insieme il suono di strumenti campagnoli e gli archi che ad un certo punto li rimpiazzano, marcando il caratteristico tempo un-due-tre. Unico brano in un blocco solo, si collega direttamente al finale, senza l’abituale ritorno intercalare del refrain”41. Va precisato che, ai tempi di Beethoven e a Bonn, il termine “Deutscher Tanz” indicava una semplice danza a coppie con metro in 3. Il brano indica probabilmente un Ländler, o una simile danza popolaresca e non è associabile con il più tardive walzer straussiano. 8. Coda. Allegro vivace. Andantino. Tempo I. Questo finale è strutturato come un movimento di sinfonia in forma sonata bitematica. Al primo tema, scandito dai fiati, segue il secondo tema, annunciato da violini primi e viole, che si conclude con una ripresa del Deutscher gesang. 39 Ibidem, p. 61. Ibidem 41 Ibidem 40 Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet “Beethoven ripristina poi l’allegro vivace, riattaccando ingegnosamente con una nuova parodia, questa volta, dello stesso canto tedesco, che viene come compresso in un contesto ritmico più serrato e sospinto contro il tema principale, su cui questo spiritoso balletto si chiude. La ventilata ipotesi che alcuni, se non tutti, i numeri della partitura fossero cantati su parole andate perdute, si appoggia, in mancanza di prove concrete, sull’intensità espressiva e sulla cantabilità della musica, una fra le più colorite del giovane Beethoven”42. OPZIONE 2. Suoniamo insieme all’orchestra il Ritterballet di Beethoven. Agire l’ascolto è il modo migliore per imparare ad ascoltare e l’uso del corpo e del movimento rappresenta senz’altro un approccio all’ascolto assai produttivo: attraverso di esso possono essere colte, analizzate, interpretate e, in definitiva, comprese le strutture di un brano musicale, anche quelle che difficilmente sono rilevabili dai ragazzi mediante un solo ascolto passivo. l’insegnante propone di eseguire il brano con la tecnica del “suoniamoci su”, ovvero accompagnando il brano con strumenti musicali didattici su base musicale (tipo karaoke). Ci si servirà dell’esecuzione registrata indicata in precedenza e già analizzata dai ragazzi. Obiettivo: - Leggere e interpretare le testimonianze musicali del passato; - Eseguire un accompagnamento ritmico di gruppo per imitazione. 42 Ibidem Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Beethoven, Musik zum Ritterballet, n.1 : Marsch 1 casella = 1 battuta di 4/4. : : : : RIPETERE 2 VOLTE 3 batt. 2 batt. 3 batt. 2 batt. 3 batt. 2 batt. RIPETERE 2 VOLTE : Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet OPZIONE 3. Suoniamo il Deutscher Gesang in Karaoke Il Deutscer gesang non costituisce solo un „episodio” a sé all’interno del Ritter Ballet (il n.2), ma viene ripetuto, quasi come un ritornello, anche a chiusura dei numeri 3, 4, 5, 6. Possiamo quindi proporre ai ragazzi l’esecuzione intera dell’opera “suonando”, danzando, o utilizzando entrambe le opzioni suddivise fra i componenti della classe (un gruppo suona mentre l’altro danza) eseguendo il Deutscer gesang a conclusione dei numeri musicali. Beethoven, Musik zum Ritterballet, Deutscher gesang (1 casella= 1 pulsazione; Tempo 2/4; 1 battuta = 2 caselle) PARTE A. 2 VOLTE Triangolo Legnetti PARTE B. 2 VOLTE Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet A piacere possiamo anche aggiungere un accompagnamento melodico al brano utilizzando un metallofono: OPZIONE 4. Suoniamo in Karaoke il finalissimo: N. 8, Coda: Andantino e Tempo primo Andantino : ripresa della Deutscher Gesang (rallentare alla fine) Triangolo Legnetti Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Tempo primo: finale (1 casella = 1 battuta. 2/4) Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet LA PARTITURA43 43 In “Petrucci”: http://imslp.org/wiki/Musik_zu_einem_Ritterballet,_WoO_1_(Beethoven,_Ludwig_van) Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet Elita Maule, I CAVALIERI TEUTONICI RACCONTATI DALLA MUSICA. Beethoven, Musik zu einem Ritterballet