L`aceto balsamico di Modena Igp non è tutto uguale. Ci
Transcript
L`aceto balsamico di Modena Igp non è tutto uguale. Ci
Test Agrodolce a tutti L’aceto balsamico di Modena Igp non è tutto uguale. Ci sono prodotti top, anche nel prezzo, e prodotti meno raffinati, ma molto più economici. di Modena, è certificato, ma è anche molto democratico. L’aceto balsamico Igp, da non confondersi con il più blasonato “tradizionale”, è ormai un condimento diffusissimo, che possiamo comprare sia nelle gastronomie di lusso sia nei supermercati o addirittura nei discount, a prezzi decisamente più accessibili. Lo stesso prodotto che, per potersi fregiare del marchio di origine, deve sottostare a regole precise, esiste quindi in varie gradazioni di prezzo e qualità. Possibile? Sì: il disciplinare lascia abbastanza spazio ai produttori per decidere se fare un balsamico “giovane”, poco impegnativo al palato, magari con tecniche che ne velocizzano la preparazione o un aceto corposo, “lento”, aromatico, di qualità superiore. Ma se è vero che a un prezzo molto basso non si potrà trovare un aceto balsamico di altissima qualità, non è altrattanto vero il contrario, cioè che a un prezzo elevato corrisponda per forza un prodotto eccellente. Lo abbiamo verificato portando in laboratorio e degustando 22 aceti balsamici di Modena Igp, scelti tra le grandi marche, i discount e i marchi commerciali È Il nostro test Undici giudici professionisti del Centro Studi Assaggiatori e dell’associazione Assaggiatori Italiani Balsamico hanno giudicato i prodotti del test. colore Alla vista L’assaggiatore osserva il bicchierino con l’aceto. In trasparenza valuta l’intensità del colore e la viscosità. L’aggiunta di caramello può rendere il prodotto più scuro, benché resti liquido. 18 Altroconsumo 250 • Luglio-Agosto 2011 aroma al naso Per l’aceto, come per il vino, l’aroma è fondamentale e l’analisi deve avvenire piuttosto rapidamente, per permettere al naso di distinguere meglio i profumi. L’assaggiatore ricerca la materia prima, cioè l’aroma di mosto cotto (uva, marmellata, zucchero caramellato) per passare alle note floreali e fruttate e al sentore vegetale e di spezie (pepe, liquirizia, tabacco...). www.altroconsumo.it della grande distribuzione. Vince la sfida l’aceto Giuseppe Giusti, un prodotto di alta qualità, che stacca di alcuni punti gli altri concorrenti. Il rovescio della medaglia è il prezzo, decisamente più elevato della media dei prodotti analizzati. Non mancano, però, balsamici buoni anche in categorie di prezzo inferiori: Sapori e Dintorni Conad è la nostra indicazione. Non fatevi allettare, invece, dai prodotti “invecchiati”, che deludono le aspettative. tutti Igp, ma con differenze sostanziali L’Aceto balsamico di Modena ha ottenuto il marchio di Indicazione geografica protetta (Igp) nel 2009. Questo significa che deve essere preparato con ingredienti precisi, stabiliti dall’omonimo consorzio. Per esempio, il disciplinare dice che si possono utilizzare solo sette varietà di uva ma, pur essendo tipiche del territorio emiliano, non è obbligatorio che provengano proprio dalla zona di produzione. Inoltre, gli ingredienti, una volta miscelati, devono essere tenuti per almeno due mesi in contenitori di legno (minimo tre anni per gli aceti che si dichiarano “invecchiati”), ma non sono previsti i prelievi e i rincalzi tipici dell’aceto balsamico tradizionale (vedi riquadro a pagina 21). Viene però aggiunta una parte di aceto non meglio specificato, lungamente invecchiato. In sintensi, tra i paletti posti dal disciplinare Igp, i produttori hanno in realtà un ampio margine d’azione. Possono modificare la ricetta, per esempio, aggiungendo colorante, variando l’equilibrio tra mosto e aceto e giocando sulla qualità della materia prima. Tra un aceto balsamico e l’altro possono quindi esserci differenze sostanziali, sebbene tutti si fregino del marchio di origine. riconoscere la qualità Una buona base di partenza, per orientarsi tra le decine di prodotti sugli scaffali, è controllare l’elenco degli ingredienti. Chi si attiene maggiormente alla tradizione d’origine, per esempio, utilizza solamente mosto cotto e aceto di vino, evitando l’uso di mosto concentrato e caramello. Importante è anche controllare l’ordine con cui vengono segnalati e, se presente, anche la percentuale di mosto utilizzato rispetto agli altri ingredienti: questo può variare sensibilmente, eQUiliBrio Al GUsto Il degustatore assaggia un piccolo quantitativo di aceto e cerca di descrivere tre sensazioni: il corpo, cioè la viscosità e tutte le percezioni che ne derivano come la morbidezza, l’equilibrio, la dolcezza e la forza; il pungente, che è legato all’intensità e alla sensazione piccante sulla lingua; la dolcezza, cioè le percezioni date dagli zuccheri. www.altroconsumo.it COSA C’È DENTRO? L’aceto balsamico è fatto di pochi ingredienti. La differenza tra un prodotto e l’altro la fa la qualità della materia prima e il metodo di produzione. mosto cotto o concentrAto Il mosto, cioè il prodotto liquido che si ricava pigiando l’uva fresca, è l’ingrediente fondamentale di tutti gli aceti balsamici. Per quanto riguarda quello di Modena Igp, il consorzio lascia ai produttori libertà di scegliere se usare il mosto cotto o il mosto concentrato. Nel primo caso si segue alla lettera la tradizione: il mosto viene cotto in un recipiente senza coperchio a una temperatura di 95 gradi. Così facendo il succo si concentra (l’acqua evapora), caramellizzano gli zuccheri, si sprigionano gli aromi e il mosto assume naturalmente il colore marrone tipico del prodotto. Nel secondo caso, la concentrazione avviene con un sistema più moderno, rapido ed economico, cioè scaldando il mosto a una temperatura più bassa (40-45 gradi) in un contenitore sotto pressione. In questo caso gli zuccheri non caramellizzano. Aceto Di vino Il secondo ingrediente è l’aceto di vino, che deve essere in quantità non inferiore al 10%, con una piccola parte di aceto invecchiato almeno 10 anni. cArAmello Il consorzio dell’aceto Igp concede ai produttori la possibilità di aggiungere una piccola quantità di caramello per stabilizzare il colore (max 2%). sensAZioni comPlessive La degustazione professionale termina analizzando le sensazioni retrolfattive, cioè gli aromi che si percepiscono nel naso dopo la deglutizione dell’aceto. In questo contesto l’assaggiatore dà una valutazione globale sulla ricchezza aromatica del prodotto, sulla persistenza e su eventuali sensazioni sgradevoli. In base a questi giudizi abbiamo dedotto anche l’uso preferibile in cucina. Luglio-Agosto 2011 • 250 Altroconsumo 19 Test 5 2 3 6 9 4 7 10 11 8 1 82 67 GIUSePPe GIUStI Il denso 9,65-10,90 euro (250 ml) Costa di più, ma è il top. 61 SAPorI e DIntornI (Conad) ACentIno (Lidl) 4,15-4,39 euro (500 ml) Per il consumo quotidiano. QUAlitÀ GloBAle (su 100) C A A A C A A A A ricette speciali 82 D A A A C A A A A ricette speciali 77 3 sAPori e Dintorni (Conad) 500 4,15-4,39 8,54 B C A C A A B B A insalate, carne, verdure 67 4 Ponti Capsula oro 250 3,90 -5,99 17,67 B C A C A A B B C insalate, carne, verdure 62 5 Acentino (Lidl) 500 1,15-1,19 2,36 B C A C A B B B B insalate 61 6 Fini Tre foglie 500 4,47-5,15 9,62 C C A C A B B B B insalate, carne, verdure 60 • retrolfatto • gusto/tatto • olfatto • vista Assaggio degli esperti metalli pesanti Qualità degli ingredienti 41,10 250 9,55-11,09 41,60 rispetto del disciplinare 250 9,65-10,90 DUe vittorie Riserva oro lista degli ingredienti GiUsePPe GiUsti Il denso in euro min-max a confezione (maggio 2011) 1 2 Di più: asse tutto sulle glamico ls ba to ce l’a al nsumo.it/ www.altroco zione ta en im al Formato (ml) Uso consigliato RISULTATI etichetta PREZZI in euro medio al litro ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP 1,15-1,19 euro (500 ml) Prezzo imbattibile. 7 Del DUcA Capsula rossa - Ampolla 250 7,96 31,84 D C A C A B B B B insalate, carne, verdure 57 8 cArreFoUr Aceto Balsamico di Modena Igp 250 2,79 11,16 B C A C A C B B C insalate, carne, verdure 57 C C A C A B B C B insalate 57 insalate 57 9 AUcHAn Aceto Balsamico di Modena Igp 500 1,49-1,59 3,08 10 Ponti Aceto Balsamico di Modena Igp 500 1,94-2,61 4,58 B C A C A B C C B 11 ortAlli Etichetta viola - Due foglie 500 3,29-4,08 7,37 D C A C A A B C B insalate 55 12 ortAlli Etichetta oro - Quattro foglie 250 4,49-5,65 20,28 D C A C C B B C B insalate, carne, verdure 54 53 13 monAri FeDerZoni Etichetta oro bianco 250 3,19-3,99 14,61 D C A D A B B B C insalate, carne, verdure 14 villA Grimelli Aquila oro 250 4,95-6,39 21,73 D C A D C B B B B insalate, carne, verdure 52 15 villA Grimelli Aquila bronzo 500 3,49-3,99 7,48 D C A C A B B C B insalate, carne, verdure 52 16 monAri FeDerZoni Etichetta argento 500 2,41-2,99 5,26 D C A D A B B C C insalate, carne, verdure 50 17 ortAlli Bio - Etichetta verde 250 3,65-4,50 16,30 D A A C A D D D C insalate, carne, verdure 49 18 rossini Ottenuto da uve biologiche 250 13,16 D B A C C D D D D insalate 45 3,29 INVECCHIATO 19 Ponti Invecchiato 250 6,98-8,50 30,15 B C A C C B C C B insalate, carne, verdure 54 20 monAri FeDerZoni Etichetta platino - Ampolla 250 3,74-4,99 17,99 D C A C C B C C B insalate, carne, verdure 53 21 ortAlli Invecchiato - Ampolla 250 6,19 24,76 D A A B A C D D C insalate, carne, verdure 52 22 cooP Fior Fiore Invecchiato 250 3,99-4,32 16,47 D A A C A D D D C insalate, carne, verdure 49 20 Altroconsumo 250 • Luglio-Agosto 2011 www.altroconsumo.it 15 13 16 18 14 12 19 17 22 20 21 ESCLUSIVO SOCI Volete comprare i migliori aceti balsamici del test? Lo potete fare online a prezzi vantaggiosi grazie a una nuova convenzione con l’enoteca virtuale R2m.it www.altroconsumo.it/vantaggi Migliore del Test: ottiene i migliori risultati nelle nostre prove Miglior Acquisto: buona qualità e il miglior rapporto con il prezzo Scelta Conveniente: qualità accettabile, prezzo molto vantaggioso Ottimo Qualità buona Buono Accettabile Mediocre Pessimo TABELLA COME LEGGERLA etichetta Molti i giudizi negativi sull’etichetta. Le informazioni che abbiamo trovato sono veramente scarne. Solo due prodotti, per esempio, riportano la data di produzione. Pochi i consigli in cucina: il balsamico è un condimento che può essere usato in molti modi, ma non ci sono info. ACETO BALSAMICO TRADIZIONALE Da non confondere con il più diffuso balsamico di Modena, l’aceto “tradizionale” è un po’ il tartufo d’Alba degli aceti. Anche nel prezzo. L’aceto balsamico tradizionale ha la denominazione di Origine Protetta (Dop) in due versioni: di Modena e di Reggio Emilia. Questi aceti sono ottenuti dal lungo invecchiamento del mosto cotto d’uva, senza l’aggiunta di altri ingredienti. Il mosto d’uva viene invecchiato in botticelle di legno per almeno 12 anni. Il processo è molto complicato, perché prevede ripetuti travasi tra botti che contengono prodotti di diverse annate da cui si preleva ogni anno solo il 20-30% del contenuto. Il prezzo è in linea con la sua fama: indicativamente da 50 a più di 100 euro per una boccetta da 10 ml, a seconda dell’invecchiamento. www.altroconsumo.it lista degli ingredienti Abbiamo premiato con una votazione ottima gli aceti che usano, oltre all’aceto, il mosto cotto. Consideriamo buoni quelli che contengono sia mosto cotto sia mosto concentrato e sufficienti i prodotti che utilizzano anche il caramello, a prescindere dal tipo di mosto. Qualità degli ingredienti La qualità del mosto è la base di partenza per ottenere un buon prodotto. Abbiamo verificato la quantità di idrossimetilfurfurale e la viscosità, due parametri indicativi della qualità del mosto di partenza. Spiccano i primi due in classifica promossi a pieni voti. metalli pesanti Abbiamo cercato piombo, rame e zinco, metalli pesanti derivanti dall’uso di anticrittogamici nelle vigne e dai residui dei macchinari di produzione. Tutti i prodotti rispettano i limiti fissati dalla legge, ma abbiamo segnalato le differenze con voti ottimi o sufficienti. dal 20 al 90%: più è, meglio è. Conta moltissimo, ma su questo aspetto poco può sapere il consumatore, la qualità della materia prima, cioè dell’uva, e il metodo di affinamento. Infine, una parte importante nella caratteristica aromatica del prodotto la fa l’invecchiamento, a patto però che ci sia una buona materia prima di partenza. Visti i risultati del test nella categoria degli aceti “invecchiati”, ciò non avviene sempre. Usatelo con creatività L’aceto balsamico ha il pregio di poter essere abbinato a tantissimi piatti diversi. Dagli antipasti al dolce, dai primi ai secondi, dai contorni alla frutta: si apprezza dappertutto. A seconda dell’uso che se ne vuol fare si deve utilizzare quello giusto, più giovane o più maturo. Per questo, in base al corpo e alla ricchezza aromatica valutati dai nostri esperti, abbiamo ricavato un’indicazione d’uso in cucina dei prodotti analizzati. Ne risulta un quadro piuttosto omogeneo: fatta eccezione per i primi due aceti della tabella, Giusti e Due Vittorie, dal gusto ricco e dalla consistenza piuttosto corposa, ideale per piatti elaborati, gli altri sono perfetti per l’utilizzo quotidiano su insalate, carne alla griglia e verdure. ¬ Luglio-Agosto 2011 • 250 Altroconsumo 21
Documenti analoghi
dal mosto, non solo vino anche il balsamico
uando si parla semplicemente di "balsamico", ci si riferisce all'aceto balsamico tradizionale di Modena Doc, prodotto secondo regole precise, imposte da un disciplinare di
produzione, a partire da ...
Il significato del valore dell`acidità totale per l`aceto balsamico
vasi aperti, subisce una fermentazione alcolica, poi un’ossidazione acetica, e infine le fasi di maturazione e di
invecchiamento in botticelle di legno durante le quali il mosto cotto acetificato s...