casa - maker di meraviglie

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casa - maker di meraviglie
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17/04/15 09.51
| PEOPLE
| Disco-mania
Carriera da dj e
vocazione digitale.
Felice Limosani firma
un’installazione
grafico-visiva per
Expo 2015. Lo
incontriamo nel suo
studio a Firenze. Nel
servizio a pag. XXX.
di F. Santambrogio,
Foto Martin Müller.
FELICE LIMOSANI
LEONE MARZOTTO
BJÖRK BY
BONAMI
GEORGE M. BEYLERIAN
PEOPLE |
112 | GRAZIACASA | MAGGIO2015
| Il pensatoio “Felice” Sul
tappeto di Emilio Pucci, tavolo
disegnato da Limosani in Corian®
e acciaio, sedie Aluminium Chair
(Vitra), lampada Arco (Flos). Tra gli
oggetti sullo scaffale USM, il
pupazzo Toy disegnato da Antonio
Marras, per una mostra-asta a
favore di Telethon ideata da
Limosani e il mock-up della sua
installazione Acts per Viktor&Rolf
ispirata a Magritte. A muro, opere
di Estuardo Maldonado.
| Ritratto Felice Limosani nel suo
studio fiorentino (pag. acc. in alto).
| Arte o gioco? Una carrellata di
personaggi inventati da Limosani
per vari brand (in basso).
MAKER
di
meraviglie
Nel suggestivo pensatoio di
Felice Limosani, creatore di
storie hi-tech. Per scoprire nuovi
progetti e il back stage di
successi e ricette
di Francesca Santambrogio intervista Valentina Raggi foto Martin Müller
L
a sua storia narra che una giornalista gli disse: «Non ho
capito esattamente cosa fa, ma complimenti perché lo fa benissimo». Con
un azzardo, viene da dire che Felice Limosani produce Meraviglia. Dai
capolavori dell’arte animati con proiezioni video ai gadget che resuscitano
la nostra dimensione infantile, regalandoci un istante di pausa dal mondo
ma facendoci immergere, al contempo e per contrappunto, in profonde
riflessioni sul mondo. «Sono un digital storyteller, creo narrazioni utilizzando mouse e tastiera come attrezzi. Il mio lavoro è artigianalità, la cui
etimologia fonde proprio arte e manualità», dice. Foggiano, per 20 anni
è stato dj, poi nel boom della new economy si è inventato gli MMS, ha
creato una start-up e ha proposto l’idea a Nokia. Da lì, la svolta. Lavori
per i maggiori brand e istituzioni, da Adidas al museo del Louvre, da
Coca-Cola all’UNESCO. «Mia madre era sarta e io in qualche modo faccio
“sartoria digitale”, creo comunicazione su misura per i mecenati utilizzando
i nuovi media». Per Expo 2015 cura Cibus in fabula, una collettiva di graffiti
artist che creano murales sulla facciata del padiglione CIBUSèITALIA di
Federalimentare, accanto a un video che ne narra la storia. «Una performance ibrida tra digitale e manuale che coinvolge i visitatori tramite
una App». Le opere saranno portate poi in mostra in giro per il mondo.
A Firenze, invece, tra le volte della Sala d’arme di Palazzo Vecchio firma
Magnificent, una straordinaria fiaba-installazione sulla Bellezza che anima
le grandiose opere rinascimentali del museo, dall’Uomo vitruviano di
Leonardo al David di Donatello, con la voce narrante di Andrea Bocelli.
Tutto ciò lo racconta ospitandoci nel suo “pensatoio” (uno studio è poco
segue ››
PEOPLE |
112 | GRAZIACASA | MAGGIO2015
| Il pensatoio “Felice” Sul
tappeto di Emilio Pucci, tavolo
disegnato da Limosani in Corian®
e acciaio, sedie Aluminium Chair
(Vitra), lampada Arco (Flos). Tra gli
oggetti sullo scaffale USM, il
pupazzo Toy disegnato da Antonio
Marras, per una mostra-asta a
favore di Telethon ideata da
Limosani e il mock-up della sua
installazione Acts per Viktor&Rolf
ispirata a Magritte. A muro, opere
di Estuardo Maldonado.
| Ritratto Felice Limosani nel suo
studio fiorentino (pag. acc. in alto).
| Arte o gioco? Una carrellata di
personaggi inventati da Limosani
per vari brand (in basso).
Maker
di
meraviglie
Nel suggestivo pensatoio di
Felice Limosani, creatore di
storie hi-tech. Per scoprire nuovi
progetti e il back stage di
successi e ricette
di Francesca Santambrogio intervista Valentina Raggi foto Martin Müller
L
a sua storia narra che una giornalista gli disse: «Non ho
capito esattamente cosa fa, ma complimenti perché lo fa benissimo». Con
un azzardo, viene da dire che Felice Limosani produce Meraviglia. Dai
capolavori dell’arte animati con proiezioni video ai gadget che resuscitano
la nostra dimensione infantile, regalandoci un istante di pausa dal mondo
ma facendoci immergere, al contempo e per contrappunto, in profonde
riflessioni sul mondo. «Sono un digital storyteller, creo narrazioni utilizzando mouse e tastiera come attrezzi. Il mio lavoro è artigianalità, la cui
etimologia fonde proprio arte e manualità», dice. Foggiano, per 20 anni
è stato dj, poi nel boom della new economy si è inventato gli MMS, ha
creato una start-up e ha proposto l’idea a Nokia. Da lì, la svolta. Lavori
per i maggiori brand e istituzioni, da Adidas al museo del Louvre, da
Coca-Cola all’UNESCO. «Mia madre era sarta e io in qualche modo faccio
“sartoria digitale”, creo comunicazione su misura per i mecenati utilizzando
i nuovi media». Per Expo 2015 cura Cibus in fabula, una collettiva di graffiti
artist che creano murales sulla facciata del padiglione CIBUSèITALIA di
Federalimentare, accanto a un video che ne narra la storia. «Una performance ibrida tra digitale e manuale che coinvolge i visitatori tramite
una App». Le opere saranno portate poi in mostra in giro per il mondo.
A Firenze, invece, tra le volte della Sala d’arme di Palazzo Vecchio firma
Magnificent, una straordinaria fiaba-installazione sulla Bellezza che anima
le grandiose opere rinascimentali del museo, dall’Uomo vitruviano di
Leonardo al David di Donatello, con la voce narrante di Andrea Bocelli.
Tutto ciò lo racconta ospitandoci nel suo “pensatoio” (uno studio è poco
segue ››
114 | GRAZIACASA | MAGGIO2015
PEOPLE |
MAKER DI MERAVIGLIE
Arte architettonica
Sospeso è un’architettura liquida creata da Limosani per il
lifestyle store White Gallery di Roma nel 2011 (foto sopra):
la scritta White, in lettere di plexiglass, era legata da 36 metri
di nylon e illuminata da neon. Cibus in fabula (sotto) è la
performance curata dal creativo a Expo 2015. Sulla facciata
del padiglione CIBUSèITALIA di Federalimentare, 13 graffiti
artist si succedono nel realizzare un “wall” ispirato al cibo,
mentre alcuni video narrano il concept dell’installazione
(nell’immagine Communicating Vessels, l’opera ispirata
all’agricoltura di Agostino Iacurci). Magnificent (in basso) è,
invece, un racconto sulla bellezza umana di ogni tempo: tra le
volte della Sala d’arme di Palazzo Vecchio a Firenze alcune
proiezioni animano i capolavori del Rinascimento, con la voce
narrante di Andrea Bocelli (fino a fine ottobre).
Luce&poesia
Final Touch (nelle foto a lato) è la video installazione con
oggetti tridimensionali in movimento, simili a vetro soffiato,
che creano giochi di colori e trasparenze. La colonna sonora
è realizzata con i canti di oltre 100 insetti su cui la London
Sinfonietta ha eseguito uno spartito alla Royal Festival Hall di
Londra. L’opera è stata presentata alla Fondazione Mies van
der Rohe di Barcellona, poi alla Sketch Gallery di Londra
e approda nel nuovo ristorante Oste e Cuoco di Filippo
La Mantia a Milano. Con Luci e Ombre (nelle foto sopra), per
il Gruppo 24 Ore nel 2012, proietta nel cortile di Palazzo
Strozzi a Firenze giochi luminosi con il video mapping in 3D
e con un raggio laser collega il campanile di Giotto, la Basilica
di Santa Croce, la torre di Palazzo Vecchio e Forte Belvedere.
più in là), in un palazzo nobile accanto al Duomo di Firenze con una
vista sorprendente. Che si fa meraviglia una volta saliti sul terrazzo, che
domina la città dal centro alle colline, in un tracciato che va dritto al
cuore. «Sono molto sensibile all’atmosfera, alle vibrazioni di un luogo.
Faccio come i cani, per i quali un posto non vale l’altro per fermarsi. E
dieci anni fa ho scelto questo». Il layout è quello di un appartamento.
Una scatola bianca che gioca con presenze ipercromatiche. Gli scaffali di
USM, la lampada Arco, le Aluminium chair degli Eames, icone in colori
neutri, risaltano a contrasto con un grande tappeto di Emilio Pucci, un
esercito di prodotti che portano la sua firma, quadri fatti a UniPosca,
foto d’autore… tutti in toni accesi. A donare un’anima “office” al luogo
sono i tavoli, tanti e ovunque: «Sono la mia passione», confessa il creativo, che ne ha disegnato uno, come suoi sono i particolari termosifoni
a terra. E c’è anche una cucina: «Qui sono banditi microonde e panini.
Le riunioni più importanti le faccio davanti a una pasta. I piatti sono un
attrezzo del mestiere del dj oltre che del cuoco», aggiunge ricordando
una performance che fece con lo chef Filippo La Mantia tra musica e
menu. E poi ci regala la sua ricetta dei “Fusilli alla vecchio Felix”: capperi
di Pantelleria, pomodori ciliegino, peperone giallo, prezzemolo, basilico,
aglio, limone e peperoncino. In conclusione, cosa fai Limosani? «Design
thinking. Ossia estetica pragmatica, fantasia e concretezza. Ho la testa per
aria ma i piedi piantati più che per terra, nel cemento». ●●
114 | GRAZIACASA | MAGGIO2015
PEOPLE |
Maker di meraviglie
Arte architettonica
Sospeso è un’architettura liquida creata da Limosani per il
lifestyle store White Gallery di Roma nel 2011 (foto sopra):
la scritta White, in lettere di plexiglass, era legata da 36 metri
di nylon e illuminata da neon. Cibus in fabula (sotto) è la
performance curata dal creativo a Expo 2015. Sulla facciata
del padiglione CIBUSèITALIA di Federalimentare, 13 graffiti
artist si succedono nel realizzare un “wall” ispirato al cibo,
mentre alcuni video narrano il concept dell’installazione
(nell’immagine Communicating Vessels, l’opera ispirata
all’agricoltura di Agostino Iacurci). Magnificent (in basso) è,
invece, un racconto sulla bellezza umana di ogni tempo: tra le
volte della Sala d’arme di Palazzo Vecchio a Firenze alcune
proiezioni animano i capolavori del Rinascimento, con la voce
narrante di Andrea Bocelli (fino a fine ottobre).
Luce&poesia
Final Touch (nelle foto a lato) è la video installazione con
oggetti tridimensionali in movimento, simili a vetro soffiato,
che creano giochi di colori e trasparenze. La colonna sonora
è realizzata con i canti di oltre 100 insetti su cui la London
Sinfonietta ha eseguito uno spartito alla Royal Festival Hall di
Londra. L’opera è stata presentata alla Fondazione Mies van
der Rohe di Barcellona, poi alla Sketch Gallery di Londra
e approda nel nuovo ristorante Oste e Cuoco di Filippo
La Mantia a Milano. Con Luci e Ombre (nelle foto sopra), per
il Gruppo 24 Ore nel 2012, proietta nel cortile di Palazzo
Strozzi a Firenze giochi luminosi con il video mapping in 3D
e con un raggio laser collega il campanile di Giotto, la Basilica
di Santa Croce, la torre di Palazzo Vecchio e Forte Belvedere.
più in là), in un palazzo nobile accanto al Duomo di Firenze con una
vista sorprendente. Che si fa meraviglia una volta saliti sul terrazzo, che
domina la città dal centro alle colline, in un tracciato che va dritto al
cuore. «Sono molto sensibile all’atmosfera, alle vibrazioni di un luogo.
Faccio come i cani, per i quali un posto non vale l’altro per fermarsi. E
dieci anni fa ho scelto questo». Il layout è quello di un appartamento.
Una scatola bianca che gioca con presenze ipercromatiche. Gli scaffali di
USM, la lampada Arco, le Aluminium chair degli Eames, icone in colori
neutri, risaltano a contrasto con un grande tappeto di Emilio Pucci, un
esercito di prodotti che portano la sua firma, quadri fatti a UniPosca,
foto d’autore… tutti in toni accesi. A donare un’anima “office” al luogo
sono i tavoli, tanti e ovunque: «Sono la mia passione», confessa il creativo, che ne ha disegnato uno, come suoi sono i particolari termosifoni
a terra. E c’è anche una cucina: «Qui sono banditi microonde e panini.
Le riunioni più importanti le faccio davanti a una pasta. I piatti sono un
attrezzo del mestiere del dj oltre che del cuoco», aggiunge ricordando
una performance che fece con lo chef Filippo La Mantia tra musica e
menu. E poi ci regala la sua ricetta dei “Fusilli alla vecchio Felix”: capperi
di Pantelleria, pomodori ciliegino, peperone giallo, prezzemolo, basilico,
aglio, limone e peperoncino. In conclusione, cosa fai Limosani? «Design
thinking. Ossia estetica pragmatica, fantasia e concretezza. Ho la testa per
aria ma i piedi piantati più che per terra, nel cemento». ll