il pan al p.c110 collegio
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il pan al p.c110 collegio
t ..... thit tte e t 001'01 t VsNit's oto's t ststitit't'Ot't thst 1tit Otse'e t_ t 111111111111111,11111111111111,1411111111111111,1191111 bel it'hOtItiti eelleefee et1 lei' tii ▪ e eteielhh!tht.11.11.15%!1!:e Miyo' v't 4 01 111111111111.1111 "01'51.1513!1M15.5'.11.1!1.151.edeldelbli.0.1'.11.1,1‘.11.1Y1Y1111!1!1e111Y11,1e1e1e.fhtlYlell'Iilt t 1 ei e l t letestleie e e e.e.e. :M# 111 %1 1.1 11 11 risa , S Marzo 1884 ANNO XII '00~40 1 1%1 ; , ' lei o& No. 10. Preo a:' Avvertenze. .A domicilio in tutta l'Italia -Un anno L. 4. — I n SeIllegtrH L. 2. 30 —trimestre L. 1, 15 — tn anno L. 4. 00 I 11 semestre L. 2, 00 — Un trimestre L. 1, 00. TI Giornale si pubblica ogni Sabato . Direzione e Amministrazione via In. Faggiola n. 8. - Le lettere non frencate si respingono. - I manoscritti ancorchè non pu!ibiicati non si restituiscono Si renderà conto dei libri e giornali rimessi ali VI tizio qualora sieri° conrormi allo spirito del periodico. - Gi annunzi cent. 15 per linea o spazio di linea. — - Un numero separato costa cent. 10. - U Deus Vos benedica!, dununodo Veritas « Benedico tutti gli associati alla CROCE Pisx N A coraggio LEONE XIII a/ Direttore. (16 Ottobre 1881). PERIODICO praecedat, comitettir et scquatur. SETTIMANALE P. PP. I X. ( Pio 1 X agli 8-rittori della Croce Le inserzioni per la CROCE 1 2 18ANA, dalla Francia si ricevono esclusivamente presso l'Agence principale de Publicité E. E. OCLIERIHT, Paris, rue de Richelieu 92. Alle librerie ORSOLINI PROSPERI io Borgo largo e PAOLETTI Lung' Arno Regio si trova in vendita. L'Eco ligure, ottimo giornale quotidiano, illustrato sempre con una bella vignetta e con corrispondenze da Pisa , a centesimi 5, e nella prima anche Il GIorito, giornale quotidiano politico amministrativo con corrisponcle,.ze da Pisa a centesimi 5. Lunedì, 3 corrente, anniversario della solenne incoronazione del nostro S. P. LEONE XIII, non manc,ammo di umiliare a S. S. per mezzo di S. E. R.ma Monsig. nostro illustre concittadino ed Elemosiniere di S. S., i sentimenti di omaggio e di inalterabile devozione della Direzione e Redazione dell'umile nostro periodico, chiedendo al tempo medesimo e per essa e per gli associati 1' apostolica benedizione. Monsignor Sanminiatelli con la squisita gentilezza che lo distingue ci dava un'altra prova della sua premura e del suo affetto per la Croce Pisana, rispondendo tosto al nostro telegramma con la seguente preziosa lettera che ci affrettiamo a comuni' ci'are ai nostri lett „ Ill.mo Sig. Direttore, IL PAN AL P.C110 COLLEGIO La prima domenica di Quaresima, gli E.mi e R.mi signori Cardinali, presenti in Roma, si recarono al Palazzo Apostolico del Vaticano per offrire a Sua Santità i loro omaggi e le loro felicitazioni, si pel Suo natalizio , che il giorno stesso ricorreva, come per la Sua Coronazione a Sommo Pontefice, di cui il 3 marzo si celebrò il sesto anniversario. Sua Santità riceveva nella sala del trono il Sacro Collegio, a nome del quale l' E.mo e R.ino sig. Card. Caini:lo Di Pietro, che ne. è il Decano, pronunciava un indirizzo, al i „quale il Santo Padre rispondeva con questo importante discorso : Dal Vaticano, 3 marzo 1884, ore 6 poni. I sentimenti di devozione inalterabile, i voti ed auguri della Direzione, Redazione ed associati della Croce risana, inviati al S. Padre per l' odierna fausta ricorrenza, furono subito da me umiliati a Sua Santità. Il S. Padre ringrazia per tale atto di filiale ossequio ed attaccamento, e perchè questi sentimenti mai abbiano a venir meno, manda l' apostolica benedizione a Lei, signor Direttore, alla Redazione ed a tutti gli associati al benemerito periodico La Croce Pisana. Colgo ben volentieri quest' occasione per segnarmi con affetto Della S. V. Ill.ma Servitore vero ..1a.Ess.13.1)no SAIWANIATEILL11 Elemosiniere di S. S. » La bnedizione del S. Padre ci solleva e ci consola nell'aspra lotta che dobbiamo sostenere per sorreggere questa nostra pubblicazione, e ci è arra di migliore avvenire per essa. VIVA LEONE XIII! 1, « Gli augurii di felicità che in questo giorno doppiamente per Noi ricordevole Ci presenta il Sacro Collegio, i voti che innalza al cielo per Noi, toccano in modo speciale il Nostro cuore, e Ci Muovono ad attestargli il Nostro più vivo e pieno gradimento. Il S. Collegio, che divide con Noi le cure del governo della Chiesa, conosce a preferenza il bisogno grandissimo che a conforto e sostegno della Nostra debo:ezza abbiamo degli umani e più dei celesti soccorsi. La profonda trepidazione da cui fu compreso l' animo Nostro, qeando senza alcun Nostro merito Ci vedemmo chiamati al sommo Pontificato, si ridesta in Noi vivissima in questo sesto anno che dolorosamente si chiude dopo averci rapito di mezzo a voi alcuni illustri membri che Ci eran carissimi, e dopo aver portato nuovi colpi contro la Chiesa. La quale invero da difficoltà d'ogni genere e sempre crescenti vede per ogni dove osteggiata la sua divina missione. Ma più lamentevoli e gravi sono le offese che riceve qui in Roma, giacche la feriscono nel centro stesso della s':a vita, e sono dirette a mettere ostacolo azione del supremo suo Capo. — E però di grave amarezza Ci fu cagione veder colpita di dura sentenza un'Istituzione che forma l' onor della Chiesa, del Romano Pontificato e della stessa Italia. Intendiamo parlare della Propaganda. P facile infatti il riconoscere quanto, con tac sentenza, peggiori addivengano le condizioni del suo patrimonio; sia perchè vengono assoggettati i suoi capitali bile vicende incerte sempre ed instabili di una rendita pubblica; sia perchè ad essa non è lasciato il potere di disporre, neppure in caso di urgente necessità, dei detti suoi capitali, nè di aumentarli per nuovi lasciti pii, senza l'intervento di uno estraneo potere. — Ma, sollevandoci a considerazioni più alte, Ci apparisce la Propaganda, quale essa è veramente, un'Istituzione di ordine assolutamente superiore, e per natura sua affatto indipendente da egei laica autorità; come quella che fu fondata dai Romani Pontefici cui sono in virtù del supremo ministero apostolico di investiti, ed è ordinata direttamente alla propagazione e conservazione della fede nelle varie parti della terra, al compimento della sublime missione della Chiesa, a salute del mondo. A. questo fine i Romani Pontefici trasfusero in essa tanta parte del loro eccelso potere, ed è per suo mezzo che essi fanno giungere ai popoli più lontani i bene- del Sacro Ospizio e da S. E. il Principe Orficii della redenzione. Innumerevoli paesi di sini Assistente al Soglio. e circondata o seAfrica,, di Asia, 'delle due Americhe, dell' Oceania e della stessa Europa, se hanno guita dalla sua Nobile Corte o da moltissimi potuto godere della luce dell'Evangelo e Arcivescovi, Vescovi e da Abati mitrati, in sedia gestatoria faceva il suo ingresso nella della vera civiltà che ne deriva, lo devono Cappella Sistína, mentre tutto il popolo ria questa benefica Istituzione. — Ed appunto perciò essa fosse in grado di rispondere al- verentemente.piegava il ginocchio al passaggio del Vicario di Gesù Cristo "che incedeva l'alto l'oro disegno, i Papi la fornirono essi stesso di ampio censo e di rendite copiose, benedicendo tutti. e coll'esempio e colla parola indussero la catEntrato nella Cappella Sistina e preso posto nel trono davasi principio al Pontifitolicità tutta quanta a fare altrettanto, — Onde non è meraviglia che uomini anche cale, celebrato da Sua Ernin, nza R.ma il meno benevoli alla Chiesa si sieno sempre Cardinale Iacobini Ludovico Segretario di mostrati larghi di lodi per questa Istituzio- Stato di Sua Santita e primo degli Eininenne; non è meraviglia che il suo patrimonio tissimi porporati creati. da Leone XIII refosse rispettato anche dal Governo.imper.ale sidenti in curia. di Francia, e -che il Potente, arbitro allora ritirante il canto del Credo, la Santità delle sorti di Europa, l' encondasse altamen- 'Sua ordinò a Monsignor Prefetto delle cerite e la proteggesse. Tale essendo Pertanto monie a postoliche di Chiamare all'assistenza l'indole di questo Pontificio litu o, qua- al Sogno i Monsignnri Pietro Sonhiranne Velunque atto che abbia per effetto di assog- scovo di Belley e Felice Billard Vescovo di gettarlo in qualsiasi modo ad un potere e- Careassona, i quali dal suddetto Prelato sona straneo e di mettere ostacoli alla sua azione, stati formalmente istallati nel banco del Colè un attentato contro la libertà del. Capo legio dei predetti Vescovi Ass!stenti. della Chiesa nell'esercizio della sua spirituale Ponevasi termine alla sacra funzione con autorità, nelle funzioni dell'apostolico mila Benedizione Papale alle 12 112. Assisteva nistero . — Per queste ragioni di ordine alla funzione, secondo il consueto, il principo altissimo, Noi sentiamo il dovere di levare Gran Maestro dell'Ordine Sovrano di Malta la Nòstra voce, e di denunziare ai cattolici in abito di formalità con due Cavalieri di di tutte le nazioni, che per tanti titoli vi compagnia, secondo le prescrizioni del Cerehanno interesse, questa nuova offesa ii..flitta moniale, tutto il Corpo Diplomatico accrealla Sede Apostolica. — Noi intanto, come ditato presso la S. Sede, col rispettivo perme glio Ci sarà dato, Ci studieremo di provsociale delle AMbasciate e Legazioni, ed apvedere alle esigenze amministrative di cosi presso immediatamente gli altri Cavalieri vasta e splendida Istituzione. Ma quanto più . addetti al Gran Magistero del summentovato crescono por Noi le difficoltà, e la cot.d:zone Sovrano Ordine di Malta. Nostra si aggrava, tanto maggiore Ci atNegli altri banchi poi assistevano alla tendiamo dal Sacro Collegio il concorso, tan- solenne cerimonia le dame appartenenti al to più abbondante dai fedeli di tutto il mondo Corpo Diplomatico, il Patriziato e la N:liltà l'aiuto delle loro preghiere, del' opera loro, romana e gran numero di signori e signore. della loro generosità. Ci auguriamo così, che largamente si compiano i vo: i da Lei, signor Cardinale, testò espressi, che cioè, ad onta gerriere di tutti gli sforzi nemici, non abbiano mai da mancare alla Sede Apostolica i mezzi per la diffusione del Vangelo e per le opere 5 marzo. dell' Apostolato. Non parlerò di trattenimenti carnevaE con questa fiducia, ringraziando di leschi, be de:le numerose feste di questi nuovo il Sacro Collegio dei suoi, felici 'augiorni passati, poichè Io stato dell'animo gurii, come pegno del Nostro particolarismio, affiato da dolorosa sciagura domestica. simo affetto, impartiamo clan' intimo del riferire queste cose cuore a tutti i membri di esso e a quanti non mi consente di altri sono qui presenti l' Apostolica Bene- questo momento tanto a me contrarie Quindi mi limiterò a dire che le due fiere di dizione. beneficenza a sollievo dee poveri diedero enAssistevano a questo ricevimento la Corte Pontificia. vari Arcivescovi e Vescovi trambe un bel resultato, e tanti infelici saranno soccorsi col prodotto rilevantissimo nostrani e stranieri, e i Collegi Prelatizi, i quali dipoi in una all'ossequio della loro dei due divertimenti, appieno riusciti. filiale devozione, presentavano aneli' essi a . Per la stessa ragione non vi perle] o Sua Santità le riverenti felicitazioni per la delle liete ricreazioni offerte dagli alunni duplice festiva ricorrenza. » del Seminario Gavi, nè dei trattenimenti delle Case Pie di S. Maddalena o della benemerita scuola dell' Enimacolat a, istituzioni tutte dirette da quelle ottime Suore di Carità, ora, con grande contento di tutti i buoAlle 11 ant. di lunedì, 3 marzo, sesto an- ni, pur stabilite nella vostra Pisa. Dirov vi niversario della Coronazione della Santità di soltanto, secondo quello che egregie perNostro Signore Papa LEONE XIII aveva luo- soue mi riferirono, che quei divertimenti go, come di consueto, la Cappella Papale riuscirono oltre ogni dire briosi, e si ebbe nella Sistina al Vaticano. agio di ammirare la valentia delle alunne, La Santità Sua indossati i pontifici paramenti e cinta la fronte del pontificale trire- le quali, sotto la guida delle loro illustri maestre, incontrarono il plauso e 1' approgno, preceduta da 22 Eminentissimi Porporati, da S. A. il principe Ruspoli Maestro vazione dello scelto e numeroso uditori() -, - 4 . . - ma. NOTIZIE DEL VATICANO 10 ,111i g 4- t l'o 1 14:ot111"wleititli •it, i "' C2,1.1 • ?." h che sempre ititervenne alle gra.dit'.ssime fes:te suddette. ** Ieri un enorme scandalo affisse l'intiera città: gradi manifesti, annunziando uno scellerato romanzo del famigerato Taxil, il vile calunniatore di Pio IX, apparivano nella loro immonda lubricità, quasi aperta sfida ai sentirneati religiosi della cittadinanza intiera. Molti di questi cartelli, che in onta alle leggi stesse dello Stato permettevansi, vennero coraggiosamente strappati da animosi eittadiui! Finalmente l' autorità di P. S., certamente per le rimostranze unanimi della cittadinanza, che, senza distinzione di parte, stigmatizzò a parole di fuoco l'inaudito scandalo, l' autorità di P. S. procedè al sequestro e alla .dispersione dei sunnominati manifesti. Ebbe però il torto grandissimo, che tutti gli onesti deplorano, di lasciare per ben ventiquattro ore esposta alla curiosità del popolo tale esosa bruttura .... Oh! purtroppo ogni giorno peggiorano miseramente le nostre sorti ! oh! si veggono bene gli sforzi satanici dello spirito rivoluzionario massonico, che ad ogni mezzo si appiglia per guerreggiare la Chiesa. Grande folla intanto accorre al tempio di Dio, quale comune protesta contro le innumerevoli nequizie, e ai tentativi esecrandi dei figli di Satana risponde con la preghiera. Al Duomo , specie la festa, un uditorio sceltissimo e ben numeroso accorre i..11a santa parola di Dio, bandita da un illustre Cappuccino, che già incontrò il generale favore per le sue prediche ben adatte a' tempi nostri. Domenica infatti argomentò mirabilmente su quel!' istituzione divina, contro la quale giammai prevarranho le porte dell'inferno, la Chiesa di G. C., di cui dimostrò veracemente la infallibilità, la santità, la sapienza e 1' opera salutare che, proficua al bene dei popoli, compie di continuo nel mondo. ha avuto luogo un solenne funerale in suffragio dell' anima benedetta di Mons. Claudio Antonio Massucco, preta della missione, tanto benemerito della nostra città. Infatti alla sua generosa iniziativa si deve l' esistenza di due floridissime associazioni, le Conferenze di S. Vincenzo de' Paoli e le Dame di Carità. Quest'uomo santo, vero apostolo di eroismo, moriva in Firenze a dì 4 febbraio decorso, ed oggi, trigesituo dì del suo trapasso, per iniziativa dei due soliodati sodalizi c.elebravansi nella chiesa di S. Caterina l'esequie solenni per l' anima sua, con l' intervento di Mons. Vescovo, delle rappresentanze di tutte le associazioni cattoliche cittadine, molti invitati e una gran folla. Mesta e commovente è riuscita la solenne onoranza d'atfeito al grand'uomo, e l' orazione funebre, recitata dal Ch. e Rev. Prof. Pardini, Arciprete della Cattedrale, ha veramente interpetrato i sensi di amore e di riconoscenza da cui erano animati tutti i presenti. Un'iscrizione bellissima, dettata dal prelodato Professore, leggevasi nella facciata del tempio. * Per la fausta ricorrenza dell' incoronazione del nostro S. Padre Leone XIII, la Società cattolica nostra inviava il seguente telegramma: città, e ringraziandone i soci con tutto il cuore, li benedice. L. CARD. IACOBINI. Questo affettuoso telegramma in noi tutti suscitò la più grande commozione, e le preci nostre più coaco-di s'inalzeranno all'Altissimo affluita per lunghi anni ci conservi questo luminare di scienza e di civiltà, cui a buon diritto si può riferire il memorando detto : Terror d'Egitto e d'Israel conforto. MARINO. ■-■125,121M COSE PISANE marzo. Ci duole di dovere annunziare che l'Ill.mo e Ramo Mo:is. Arcip. Luigi Ricci Vicario Generale della nostra Archidiocesi trovasi da qualche tenino assai gravemente afflitto da dolorosa malattia. L'illustre infermo ricevè giovedì della scorsa settimana il SS. Viatico che gli venne amministrato in forma solenne dalla vicina parrocchia della Primaziale, e successivamente potè avere l'ineffabile conforto della Benedizioae del Sommo Pontefice. Invitiamo i nostri lettori a porgere al Signore fervide preci a vantaggio del venerando liostro Vicario Generale. le grida dei morenti, e fuggirono per aver notizie dei loro cari, ma non li trovarono più; colla loro casetta erano state sepolte le tredici persone delia famiglia. La mattina successiva la povera vecchia col figlio superstite vennero condotti a Napoli, e la, dopo avere più e più volte supplicato, non poterono ottenere dalla carità ufficiale che sole tre lire, almeno così ci ha raccoidato costei. Allora il figlio si decise a cercar tosto lavoro per vivere, e partì per Genova: la madre dopo poco tempo volle andare a raggiungerlo e si mise in cammino per venire a Livorno ove il figlio aveva promesso di trovarsi : la disgraziata fece a piedi lunghissimo viaggio elemosinando sempre, ma giunta a Pisa dovè esser ricoverata allo spedale essendo caduta inferma gravemente: essa ricevè anche con gran devzzione i SS. Sacramenti e poi tornò a miglia are, cosicchè ora parla già di ripartime presto per raggiungere il figlio, percliè, esclama essa, morrà contenta allora solamente che lo avrà riveduto. Questa donna è robustissima e ci narrò di avere avuto la bellezza di ventuno figliuolo. n S. Padre ha gradito vivamentei sen- un po'di grano per uso della sua famiglia assai numerosa, giacchè componevasi di ben timenti da Lei espressi a nome di cotesta quindici persone. Sentirono il rombo orribile, Martedì scorso nello Istituto diretto dalle benemerite Suore Giuseppine aveva luogo un'altra carissima, sebbene affatto intima, festiccitiola. Dovevasi procedere ad un esperimento delle alunne intornò alla Dottrina cristiana ed alla distribuzione degli attestati di merito a quelle fra esse che e per lo studio e per la condotta più si erano distinte. Teneva il posto d' onore Monsignor Arcivescovo, che non manca mai d'incoraggiare colla sua presenza e col suo patrocinio queste benedette' istituzioni dirette alla sana educazione della gioventù, ed a S. E. facevan corona alcuni R mi Canonici della Primaziale, il Prof. Mareacci, Rettore del Seminario-Collegio, ed altri rispettabili sacerdoti. e pochissimi invitati, attesa la ristrettezra del locale. APPENDICE Ma che poteva lo zelo di que'giovani contro il fuoco? L'acqua mancava, i secchi anche; la casa era costrutta di assi, ed i gra- In Germania, quando la sventura colpisce nna famiglia in un villaggio, la festa dei Essi tengono in mano, l'uno un pastorale che rappresenta il potere religioso, l'altro LA MALEDIZIONE nai erano pieni di pagna e di fieno. Si giungeva troppo tardi. — Grazie, vicini, disse Karl con voce tremula, voi operaste da buoni cristiani e da uomini di cuore.... — Chi dunque accese quest'incendio? domandò il più attempato dei vicini di Karl. — La giustizia di Dio, rispose il giovane. Si trasse altrove Marichen, le donne s'incaricarono di custodire i bambini, e Karl passò la notte presso un amico di suo padre. Essi non avevano più scampo che nella Re diventa la speranza di questa. Si scelgono tre fanciulli tra i più poveri uno scettro, il terzo un lungo bastone sormontato d' una stella, alla quale comunica un del villaggio. Essi hanno l'età dai nove ai quattordici anni, e debbono rappresentare i Magi d'Oriente che vanno a salutare il Re d'Israele. Il giro che fanno nelle campagne dura parecchi giorni. Essi albergano ne'granai, nei fienili, e se ne vanno, poveri innocenti, poi campi coperti di neve, a cercare la elemosina dei ricchi contadini che onorano il Cristo ricevendo coloro che mancano di pane e di asilo. movimento di rotazione per mezzo d'una funicella. Spesso aggiungono al loro abito- i nicchi e il bordone del pellegrino. Uno dei tre Re Magi si annerisce il volto. È quello che giunge dal Mauren Lanci. Qualche volta sono tre fanciollini che rappresentano quella parte, ma spesso è ammessa in loro compagnia una fanciulletta. Sono accolti con benevolenza nelle fattorie. I fanciulli ricchi danno i regali della loro famiglia ai poveretti, privi di tutto. Perciò i piccoli Re Magi vanno con fiducia; domandando in nome del Cristo, sanno che nessuno ricuserà di soccorrerli. In un tienile mal chiuso trovavansi una mattina Karl e Marichen circondati dai loro figli. Essi non avevano fuoco; la pietà d'un vicino aveva dato loro un asilo in mezzo a fasci di fieno. Sua Santità Leone Roma. Società cattolica livornese, ammirando vostra sapienza, fortezza e bontà, prega per vostra lunga conservazione, attesta sua devozione, augura .felice esito vostri desideri, ed implora paterna benedizione. - EMM A NUELE ACHI A RDI Via-Presidente. . Quest' oggi nella chiesa di S. Caterina — Dio lo sa, io ero onesta e savia; ma ciò non basta.... Avessi avuto mille altre doti, tu dovevi rispettare la volontà di tuo padre.... Noi ci ammaino.... e non ascoltammo che il nostro amore. Sono i figli che soffrono per colpa nostra.... Mancherà loro un pane.... Domani saremo mendichi! detto nel Vangelo 0113 il nutrimento de'maiali mancava al figlio prodigo e che i servi della casa di suo padre avevano pane in abbondanza.... Ah ! Karl! Karl, noi siamo ben — Ma, intìne, qua! delitto ho commesso? domandò l'infelice esasperato; mi amrnogliai con te contro la volontà di mio padre; ma egli ci aveva di buon grado fidanzati.... Egli crudele, crudele ed ingiusto. Marichen diè in lagrime. Il S. Padre benignamente rispondeva: Sig. EMMANCELE ACHIARDI Vice- Pres. della Società Catt. Livornese carità. VT. Se si dubitasse mai della tnaravigliosa corrispondenza della fede cattolica cal cuore dell'uomo, basterebbe studiare i rapporti che questa conserva colle nostre tendenze, colle nostre aspirazioni, e rammentare le più care rimembranze della nostra infanzia, le gioie provate nelle principali solennità religiose, per esempio nel Natale, dinanzi al Santo Pre- — Non bestemmiare ! diss'ella; noi non placheremo il Cielo se non con umile sortimissione. Poi facendo uno sforzo, la debole donna $i pose ginocchioni, g munse tra le sue le manine dei fanciulletti e pregò, quasi mostrasse al Cielo quelle innocenti creature che soffrivano per lo colpe altrui. E Come SO i voti di IsIarichen fossero stati ascoltati, essa vide una schiera di gente accorrere da lungi, e distinse delle voci che dicevano : Coraùo ! coraggio ! » . sepio. Nelle grandi città, questi risi scompariscono. Si conservano però nelle città piccole. In Germania l'albi3ro del Natale stende sopra ciascuna capanna i suoi rami illuminati, carichi di regali. Non è gran tempo, in Baviera scorgemmo una folla immensa recarsi alla rappresentazione di 211i3teri simili a quelli che si recitavano altra volta in Francia sotto Carlo VI e Carlo VII. Dopo le fe.:te di Natale vengono quelle dei Magi. -ozwzgamswirmi~n0000ztlamotiot~r~s~n~ 17011511tIbMititItItge-WIWItàffigth2ttth' 11,}CINCeili21211a1D{1 .112WITRintqintl.tlfrNINRINMICINK:titi.14ttOi:14 Avevamo letto su qualche giornale che all' ospedale della nostra città giaceva inferma una infelice vecchia superstite del disastro di Casamicciola, e cogli occhi nostri ci siamo accertati della verità della notizia. Cotesta donna è una certa Nardelia Rosa ne' Devidie ed ha l'età di 80 anni: ha il numero di matricola 138, e giace in letto fino dal 13 gennaio scorso. L'infelice ci ha raccontato che la sera cieli' immane disastro trovavasi con un suo figiio ad un mulino poco distante da Casamicciola per macinare Il vento soffia. la via è lunga, il cammino impedito dalla neve.? non importa, essi vanno coi loro abiti ingenuamente bizzarri, cantando cantici e sorridendo l'un l'altro. I fittaitioli tedeschi arrossirebbero di vedere í loro figli a mendicare; ci vuole l'incendio, la malattia o l'usura per designare i tre piccoli Re Magi. Quando la scelta è fatta, si pensa al vestiario. Questo si compone d' una veste bianca che scende loro fino ai piedi. Essa è legata alla persona per mezzo d' una cintura, d' un fazzoletto di seta, d' un cordone, di quello insomma che la carità fornisce. Vi aggiungono spesso decorazioni fantastiche, croci, ornamenti che sanno dell' orientale. La testa dei Re Magi è cinta o d'una mitra inargentata, o da una corona dalle acute punte, simile a quella che i pittori sogliono dare a Plutone, oppure d'una benda d'oro liscio quale solean portare i re capel luti. 2fataft9 ~.-Utct~4~. - l •ItI 'e't%Il """MXIUt"{Peng(hlik e t I:lel:1M Il vento fischiava per l'abbaino del tetto. I fanciulli erano coricati nel fieno e i fiori del trifoglio secco si frammischiavano ai loro gcae pvae ll alpi.rei :ellen gemeva e soffriva, Karl pianpatimenti di sua moglie. Quanto ai biinbi, essi dormivano... Salì il fittaiuolo che allogava quella povera gente. — Karl, diss'egli, il freddo è troppo intenso perchè abitiate quì con vostra moglie.... Vi conviene discendere nella stalla ; il calore delle pecore vi ravviverà un poco. Egli accettò..(continua) VAREMS... 441881""%~~81112" ' tith1)°43°41°(}("WegiHNAM)titittiniMilnaf$4 BVPIP"r 7"1"1""1"1"" ‘:«3-1 -,-.."~MBEINIMEEMMEMBEEMERMr~~11:.i01,:tgixt4t rb,:htlb.hrt~1~3.0,S111,1-MhZ~N'~b:gL .;544 ‹P 41.M1,«.e.titUielheth:triVi}thhAktY .: , : ; it i t i litit t yit t l i t s t,eitil t t i sit i t,tìe i t i e 2,e0!!!,:twite, e e 111" si ee!ht0.1!:!:!:!1!:!;!;«!:!:!:!:!:!:!;!iteLi!:t! :ILL !:!:!:!: 411 1111 1iiiii tt'hiee , i , s , e9 00:« 11. 0 .11 k!.".::;•:■;e!:',1!!!:!0.1!P ideg!ied ieg!h gebl !ti !b te !e!s! , -1 - , . 122 , . *-,_. — _ te tio à, ie to a e- il 'e, Io : s. cer a, -à rò rto ro ' EI o. ola ro- ['O a o. ri ai in kbligUNR. 0 ,11 1th .1•■■■•••••••■•■•■• •••• er I I, , I Il h Aprì la cerimonia il coro « un salu`o a ventù Cattolica, ne raccomandiamo l'anima Monsignor Arcivescovo » egregiamente ese- benedetta alle preghiere de' fedeli. WER1111111111~ guito dalle alunne e nel quale si distinse Filettole, 4 marzo 1884. la signorina Maneo di Venezia in un bello Oggi il tempo è bello, è splendido, ma a solo. Segui poscia l'esperimento intorno la cronaca è trista, trista e mesta come un alle varie parti del Catechismo della diocesi, Camposanto. La morte ha mietuto fra noi, e all'egregio Prof. Marcacci, che le intertroncando lo stame di una vita intetnerata rogava, le alunne dettero risposte esattised egregia. Coll'animo addolorato da vivo sime e tali da meritare il plauso sincero di cordoglio, deploriamo la morte di Tomtutti i presenti. »las° liarea, già Consgliere municiIndi ebbe luogo una graziosa farsetta in pale. musica dal titolo « la mcestra di scuola.» Note singolari del suo carattere erano nella quale si distinse moltissimo la signo- una scrupolosa onestà, una integerrima fermezza; dote speciale del suo ingegno una rina Volterrani, che sostenne egregiamente logica schietta e non studiata. Come la stila sua parte di protagonista. cantando con brio e ammirabile disinvoltura. Alla farsa ma universale lo aveva circondato in vita, fece seguito la recita di alcune bellissime un compianto sincero lo accompagnò in morte, ed al suo trasporto presero parte poesie per parte delle signorine Lostia di persone del paese contristatisS. Sofia, Gambini, sorelle Casini. Barsali e le pritnarie simo, fra cui il prof. Sindaco venuto espresdel caro piccino del sig. Ing. Toniolo. Le samente dalla sede del Comune. bouqw t de manià fu ein altro coro francese Oggidl, mentre i frequenti spostamenti che venne benissimo interpretato da varie di fortuna, lo squilibrio sociale, la diseguaalunne dopo che la signorina Lostia lo aveva glianza insopportabile (perchè i miscredenti recitato. non si rassegnano), l'eccitante anrismo che Finalinente per mano di Monsig. Arci- trionfa nelle città, l' ab'etto opportunismo e vescovo venne eseguita la distribuzione de- l'indecente intrigo, quasi sempre coronato gli attestati di merito alle alunne che lo dal successo, epurano gli animi a traverso il filtro dell'inditierentismo, mentre poi il vero avevano meritato, e che furono: per la classe 5, le signorine Castroni, Vol- merito è negletto, si spengeva nel nostro paese una esistenza preziosa, benchè inosterrani e Marsili ; servata, tornando il di lei frale alla terra ..! per la classe 4, Bargigli e Danti : Per trista ironia della sorte pochi giorni per la classe 3, Volterrani, Marsìli, Cayalsono trascorsi che il Barca avea fatta sposa lini, Martinetti; l'ultima sua figlia, ma da vari anni nella perper la classe 2, Giusfredi, Viviani, Cavaidita inaspettata ed atroce dell'unico figlio lini, Paolicchi, Riccioli e il bambino Del maschio egli piangeva estinta la sua famiChicea ; glia! E forse fin d'allora si era formata una per la classe 1, Lostia, Garfagniiii, Tom- malattia cardiaca per una di quelle mistemasi, Benelli, Paolicchi, Barsali ed il riesr: Modalità che sfuggono ad ogni invest:;.ritzione del medico il più oculato, talchè bambino Toniolo. • Da ultimo un gentilissimo complimento della di lui sopravvivenza al figlio potea n poesia, diretto a Monsig. Arcivescovo e dirsi... più che il male non sia grave è il recitato da una delle signorine Lostia di rimedio. Nè sl ha la viti pregio che pur valga' S. Sofia, chiuse questo caro trattenimento, Vivere ognor moreudo che lasciò le più grate e favorevoli impresPovero Tommaso, noi non ti vedremo mai sioni negli intervenuti e più ancora nei ge- più fra noi ! G. MA.NNINI. nitori delle alunne, che così bene vengono educate ed istruite da queste benemerite Suore, che pure da tanti, non sappiamo se Diario Sacro più empi o sciocchi, L vengono ognora di,frlarz o pinte come eterne nemiche d' ogni progres9 Dom. II di Quaresima. Ultimo giorno delle so e di civiltà. Quarantore in S. Niccola. In S. Torpe, in S. , La sera di domenica scorsa il paese di Asciano fu contristato da un doloroso fatto Circa alla mezzanotte due comitive di giovani forse un po'avvinazzati si riscontrarono e per lievi motivi vennero in lotta, dalla quale un individuo uscì malconcio. Tutto pareva che fosse terminato. Purtroppo non fu così! Poco più tardi uno di quei giovani si avviava verso casa, allorchè venne aggredito da due individui e cadde al suolo fulminato da un colpo di coltello. L' infelice aveva 35 anni e sichiamava Francesco Finumi, lavandaio. Quella buona popolazione rimase addolorata da questo orribile delitto: l'autorità istruisce il processo e sono stati fatti alcuni arresti. "”~111111111111~a MICE1311111111111ML=Maa: Il 1. corrente si addormentava a Livorno nel bacio del Signore S. E. Rev.rna. Ribs. BASALA BLASINI Vescovo di Grosseto e che per vani anni occupò la diocesi di Livorno. A lui deve questa città tante opere buone, molti arredi sacri della cattedrale e di altre chiese. La sua morte è stata molto pianta in Livorno e a Grosseto, e noi che ricordiamo ancora con quanto affetto nel 1871 ricevè il pellegrinaggio alla Vergine SS. di Montenero promosso dal Circolo pisano della Gio- Frediano e in S. Eufrasia a ore 23 e mez. comincia la Novena di S. Giuseppe; al Carmine dopo la predica e nella chiesa titolare del Saldo a ore 21 e mez. lo Lun. S. Francesca Romana Ved. Le Quarantore in S. 'aria. il Mart. S. Tommaso d'Aquino D. (Dal 7 ma rzo). Merc. S. Gregorio Mageo P. C. e Dottore. Festa nel suo oratorio della Misericordia. 13 Giov. S. Eufrasia V Festa albi sua chiesa titolare. Le Quarantore in S. Víto. Nella cura della Priniaziale, volgarmente S. Ranierino, a ore 23 e mez. comincia la Novena del SS. Crocifisso. Ven. Uffizio della Sacra Sindone del N. S. Gesù Cristo. Al Duomo se ne venera una reliquia, donata nel 1725 da Domenico lloseanii Priore di S. Sisto. 15 Sab I santi quaranta Martiri di Sebaste d' Armenia, Patroni minori di Pisa. (Dal 9 marzo) Posta economica. : Sig. S. S. Riparbella — Sta bene quanto ella ci scrive: fu un errore il nostro è in pari a tutto : iiigno 1883. . Notizie italiane ribile assassinio. « li presidente della società operaia di Minturno, mentre scendeva l'altro ieri le scale della sede sociale, fu trattenuto da due soci che lo pugnalarono lasciandolo semivivo. Dicesi che il movente del delitto sia stato la perdita di una causa da parto della della sfera d' azione dei movimenti fisiologici di e su viscere, per cui le materie ivi contenute vi stanzi:01 per mesi ed anni senza muoversi. Da trii m lori d' ogni sorta e specialmente inappetenia e difficili digestioni. 11 barbaro metei° della lavatura è pe;. :inrc della stessa malattia, giacchè uon è la coaa più belle di questo mondo introdnrie una cannella di gomma elastica ;Alli es tfam e pompare l'acqiia che si iCro. duce nello stomaco. Mosso a pietà di questi itifelici. il prof Mazaolini di Roma ha ricercato ed ha trovato un mezzo superiore per la sua efileaaia della lavatura dello stomaco nella dilatazione di quel v seere colla sua acqua ferruginosa ricostituente. Essa è (I. tale ficada, che chi l'ha adovrata e l'adopera n ei l'ha più abbandonata poi suoi benefici e rapi■li effetti. Si vende in butt. a L. I,LO. società stessa, causa nella quale i due soci erano compromessi. Unico deposito in Pisa Farmacia Paladini Lung'Arno Regio. (9) Martedi sera ve ne furono di quelle molto forti. Malgrado la pioggia dirotta, la popolazione spaventata si raccolse nelle piazze. Capua — Alla Capita'e telegrafano da Capita notizia di uno strano quanto ter- Sabato scorso il collegio Napoli militare di Napoli è stato funestato da un tristissimo avvenimento. Un giovane allievo, messo per punizione nella cella di rigore, non sapendo resistere allo strazio dell' offeso amor proprio, si precipitava da una finestra alta circa otto metri dal suolo. s , — la caduta sarebbe uscita orribilmente fatale, se un mucchio di sterco e calce non avesse ammorzata la violenza. Nondimeno il giovinetto riportò frattura della spalla sinistra ; e, raccolto premurosamente, fu condotto nell'infermeria del collegio, ove si spe- ra guarirlo almeno in un mese. — Lunedì malgrado il tempo dubbio Blondeaux eseguì la sua ascensione in pallone in compagnia di Niolteni e De Sury. L'areostato si staccò da terra alle 4 pomeridiane. Un telegrarna da Apice presso Benevento annunzia che Blondeaux ed i suoi due compagni scesero a terra felicemente. Notizie estere ••■ Inghilterra. — La polizia avendo fatto una perquisiz'one nei magazzini di un farmacista di Londra, vi trovò una quantità piuttosto grande di materie esplodenti. La stessa polizia scoprì anche una stamperia clandestina. Persia Lo Scià di Persa ha condannato il suo ministro delle finanze a ricevere quattrocento (400) colpi di bastone sulla pianta dei piedi per aver stabilite le previsioni delle imposte inferiori di circa 400,000 franchi al reddito delle imposte. La — sentenza venne integralmente eseguita a Teheran in presenza del sovrano. Francia La regina di Taiti è arrivata a Parigi. Essa ha 25 anni e porta il nome di Maran. E figlia di un colono inglese e di Arutainivahine, duchessa del distretto di Para, appartenente ad una dello famiglie più illustri di Taiti. Allevata a Sidney (Australia), si sposò otto anni addietro col principe Arioe. figlio maggiore ed erede della regina Pomarè V. Questo matrimonio non fu felice; i due sposi si separarono amichevolmente quando salì al trono il principe nel 1877 sotto il nome di Pomarè V. Ebbe luogo quindi una riconciliazione, ma il buon accordo non durò. e gli sposi reali, separati di fatto, continuarono in questa vita, non riunendosi che pel momento dei ricevimenti ufficiali. P, noto che il re Poinarà V cedette nel 1880 i suoi Stati alla Francia in piena sovranità e non conservò che un titolo onorario. La giovane regina, avendo rincquistata sua piena libertà, ne approfitta per venire a visitare l'Enropa. In un ballo dato al Saba"Spagna dell il 25 corr. esplose un petardo carico di dinamite, poso vicino al contatore del gas. Nessuna vittima. Il colpevole non è conosci uto. — LIBRI E GIORNALI Romano: Siamo lieti d'annunziare che lo stato di salute degli Em.mi Cardinali Di Pietro e Bartolini va di giorno in giorno migliorando. Si all'uno che all'altro auguriamo una sollecita guarigione. Potenza A Potenza si 'fecero sentire lunedì nuove scosse di ,terremoto. — molto fre,L0 STOMACO DILATATO. -quente ma da poco conosciuta e meno curata in passato l Non v' ha peggior malore che la sarcina venQnando lo sterraco ha subito una importante dilatazione, Si ferma come un foado cieco che è fuori - Itli e toscimo. Firenze Ce.sare .Bettazzi, editore-libraio in piazza del Duomo. È già un acno che sotto questo tito:o si pubblica in eleganti tipi un periodico, inteso a promuove e lo studio del vero e del bello, sotto la duplice insegna di Dio e della scienza. 11 chiaro prof. Sae. Giovacchilio Pelagatti di Prato ne è s'ato il fondatore e con zelo ed amore ne cura . la sussistenza ed il buon andamento. Valenti penne di uomini illustri concorrono con lui a compilare questa pubblicazione, che esce una volta al mese in un bel fasci..olo di più di 100 pagine, e contiene eruditissimi articoii in materia scientifica e letteraria, il tutto scritto in elegante forma e con calmo e dignitoso lin,guaggio, scevro affatto dallo spirito di partito, ed improntato dal sincero amore della verità e della giustizia. Ecco un saggio di ciò che si legge nel suo programma a pag. 6 del primo nome- II I II I t III iii III I e , ti I 1 1 11 u l ul I li PIM ;fimlt t; v: $ hit stribi shit: iii III :i TO : — Fortemente armati, ma più per custodire e difendere che per assalire, noi ci porremo all'atrio del santuario sì come quel campione dell'Evangelio che bastò a salvare il pacifico possesso di tutto il suo. e col miglior garbo ci faremo ad invitar quanti passano dappresso che non sdegnino d'entrare, vedere, esaminare e studiare profondamente le stupende armonie di tutto ciò che è vere, e perehè vero, anche bello e buono. L'accento nostro vorrà dire la carità di chi desidera altrui il bene da sa posseduto, le cose rileveranno (ci lusinghiamo) l'alta s-uu'a cui ci gloriamo d'essere allievi, la forma farà matiireslo il galateo del gentiluomo e le eleganti abitudini del letterato. 1,01, titp; Ishlt ;Mq ; Itti 0011 egiiii to,t,1 :0 1 : 1 tolti Ot‘ii; t — Patti d'a%qaciazione. Franco di porto per tutta l' Itaiia. Un anno L. 12,r 0 Un senie3tre » 6,00 Un trimestre » 9,00 I e r l'estero a.gianzerit le spese postali Un numero arretrato L. 2.00. Presso la nostra tipografia si vende l'opuscolo del M. R. Prot Pietro Mareacci Rettore del Seminalio-Co[egio, che sotto il titolo del .$ 11 il t; oe, e gli!! 1 11 . Mit BUON PASTORE e contiene la bella ed esatta biografia d I definito Arcivescovo Mons. Paolo Miraci'. I nosti i lettori gia ne conoscono il pregio e l'opportunità, avendola letta nelle colonne del nostro giornale. Sara però caro a tutti l'averla così riunita in un fascicolo a prezioso ricordo di quel degno Pastore. e III prezzo è di ceni. O. — rtorna — Leggiamo nell'Osservatore tt rilli •iii ; Scienza e Letiere. perio:tico mensili! ...•••■■••■•••■•••■■••••■■•■■••■,,,,■•••••■•■■••■■• MilIFUNTLJE È CALVO e vuoi riarainí- stare i capelli deve provvAersi con piena fidecl dell' opthcolo Le Caloizie, 31,5e speci», sue cause, sua guarigione, del DoTT. W. 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Le rimetto vaglia postale per una scatola della sua me.avigliosa brina REVALENTA ARABICA la quale ha L.nuto in vita mia moglie, che zie usa inoderatamente già da tre attui. Si abbia i miei più sentiti ringrazianienti., ecc. 1 .3 1!:TP.0 CANEVARI, Istituto Grillo. Cura N. 49,8-"k2. - aladdalena Maria Joh di 51 anni a CrWiPaZiOne, indigestione, nevia1gia, insonnia a-orta e nausee. Gota N. 46.200. - Signor Roberts, da consunzione polmonare. con tosse, vomiti, costipazione e sordità di 25 anni. Cosa N. 49_522. - 11 gignor Blaudin sia estenuatezz t corni3leta r:aralisia della %eseica e delle tir :ritira per eccessi di gioventù. Cura N i;k,181. - Proli•to, '21 ottobre .1886. Le posso assicurare che da dne anni, uso di questa meravigliosa IlEVALENTA, nOn sento *più alcun incomodo della vecchiaia', nè il peso dei miei 81 atini. Le mie earinb ,. diventarono forti, la mia ista non chiede più occhiali, il mio stomaco è robusto carne a 30 anni. lo mi Scia() illSorriMa vi: " ovaitito, e predico, coefosso, visito ammalati, faccio viaggi a piedi, anche lunghi. e seutomi chiara la mente e fresca la memoria D. P. Castelli Baccel. in Tool. ed Arciprete. di filamelo Cura N. 67,321. - Bollgna, 8 settembre, 4861. In omaggio al vero, nen' interesse dell' umanità e col cuore pieno di riconosci nza, venga ad unire il Mio elogio ai tanti ottenuti dalla suo deliziosa ItEVALISTA In Seguito a fe!!bve miliare caddi in stato di compì et o deperimento sn irre n,10 continuamente cli ibliaininazione di Ventre, colica (1' %Iter., dolori 19. .r tu lo il corpo, sudori terribili, tanto che scambiato avrei la in'a età di venti anni con quella di una vecchia di ottanta, pure di avere un po' di salute. Per giazi i di Dio la mia poveva Maitre rrti fece prendere la stia liEVALFNTa ARAIIICA, la quale mi ha ristabilita. e quindi ho creduto mio dovere iiii raZiarla per la ricuperata salute che a lei debt7o. CLENIVNTINA. SARTI, 4.08, via S. Isaia. . Quattro velle più noti. tira che la carne, economizza anche 50 volte il suo prezzo in altri rimedi. Prezzo della Reivalents. naturale : In Scatole un calarto di cid'. L. 2,e; mezzo chil. L. 4,(..0; un chil. L. E; due chi'. e mezzo L. 19; sei chil. L. 42. Deposito generale per l'Italia presso i signori Faoaxim e Vitd.,isi, N. 6, Via Borroniei in Milano ed in tutte lo città presso i farmacisti e droghieri. Pisa, STEFANO Rossisi. farmacia Reale presso la R. Università. - DETCTO, Farmacia inglese, Lungarno Regio, N. 691. Arno, Mediceo, GIUSEPPE PELLEGRINI, Buffet Stazione, ItAF- Droghi re. La Distilleria dell' Abbazia di Fécarnp fabbrica inoltre: I; ALcoor. 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