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Impôt reprisé Tassa riscossa Ufficio di Jesi A PAG. 3 A PAG. 4 Eroi comici e marionette I racconti della Fiera A PAG. 4 A PAG. 6 Tutto sulle “tre fiere” Le notti bianche settimanale d’informazione Euro 0,80 “Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi” DIREZIONE E REDAZIONE : JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX 0731.208145 ANNO LII - N. 32 Domenica 25 settembre 2005 “L’orgoglio della città” A Jesi il Raduno nazionale dei Granatieri di Sardegna Un forte messaggio di pace e di amicizia tra i popoli Da trent’anni Vescovo Padre Oscar cittadino benemerito di Jesi Trenta anni fa – esattamente il 27 settembre del 1975 – Padre Oscar veniva consacrato vescovo da S.E. mons. Carlo Maccari presso la chiesa di San Francesco alle Scale di Ancona. Il successivo 12 ottobre, nella sua qualità di ausiliare dell’Arcivescovo di Ancona con potestà ordinaria per la diocesi di Jesi, incontrava solennemente, presso la nostra cattedrale, i cittadini di Jesi e della Vallesina. Il primo marzo 1978 il Santo Padre nominava Padre Oscar vescovo di Jesi pleno jure. E da allora il nostro Pastore si è dedicato con entusiasmo, convinzione e totale generosità alla realizzazione della sua delicata missione. Non vogliamo qui ricordare le tante opere desiderate e realizzate a favore delle anime, delle parrocchie, dei Comuni della Vallesina e della nostra amatissima città. Basti solo ricordare che proprio per questa sua dedizione con spirito altamente francescano molte amministrazioni comunali hanno voluto onorarlo con la cittadinanza onoraria E l’amministrazione comunale di Jesi gli offrirà la cittadinanza benemerita proprio in occasione del suo trentennio di episcopato, venerdì 30 settembre, alle ore 18 circa, durante la seduta del Consiglio comunale che, allo scopo, verrà momentaneamente sospesa. Mentre invitiamo la cittadinanza tutta a presenziare, presso la sala del Consiglio comunale, l’attesa cerimonia, il direttore, i redattori e i collaboratori di Voce della vallesina esprimono le felicitazioni a nome di tutti i cristiani e di tutti i lettori del settimanale e auspicano che Padre Oscar possa continuare ad essere in mezzo a noi per tanto tempo ancora. Più ancora si augurano che, non permettendo il diritto canonico una ulteriore presenza a Jesi, possa il nostro amato e stimato pastore esserci sempre vicino e possa ancora godere di una lunga vita, superando felicemente le difficoltà avute in questi ultimi tempi. Nella foto: S.E. Mons. Oscar Serfilippi subito dopo la consacrazione episcopale saluta, ringrazia e benedice i presenti (da ”Voce della Vallesina” del 12 ottobre 1975) Sabato 17 e domenica 18: Jesi ha ospitato il 28° Raduno nazionale dei Granatieri di Sardegna. Anche se avversata dal maltempo, è stata una grande festa. E un… ritorno. I Granatieri di Sardegna erano già stati a Jesi nel 1960, per le celebrazione dell’unità d’Italia; ma ancora prima, il 17 settembre del 1860 quando entrarono nella nostra città in forza all’esercito piemontese che scendeva dall’Italia per ricongiungersi con Garibaldi vittorioso nel Mezzogiorno. “Una grande occasione per Jesi - aveva detto il sindaco Fabiano Belcecchi , mentre fervevano i preparativi. - Una grande occasione e un grande onore. Perché si tratta di uno di quegli eventi che coinvolgono l’intera collettività, restituiscono attualità alla memoria, contribuiscono a rafforzare quel senso di appartenenza del popolo italiano che il presidente Ciampi ha saputo sapientemente ricostruire in questi anni”. Il raduno si è aperto, sabato mattina, al viale Cavallotti con l’alzabandiera ufficiale al monumento. Quindi, nel palazzo del Comune, la consegna, per ventiquattr’ore, del medagliere dell’Associazione Granatieri di Sardegna da parte del presidente Mario Buscami al s i n d a c o Belcecchi, che ha ricambiato con la donazione di pubblicazioni storiche e culturali della città. Erano presenti, fra gli altri, il vice questore Agata Cabino e il comandante la compagnia dei Carabinieri di Jesi Massimiliano Di Pietro. Nel pomerig- gio, il concerto della musica d’ordinanza dei Granatieri, concluso con l’Inno di Mameli. Quindi messa solenne in Cattedrale e più tardi, nella chiesa di San Nicolò, l’inaugurazione della mostra “Correva l’anno 1860”, con una rievocazione dei fatti che videro l’entrata a Jesi delle truppe piemontesi, con cimeli dei musei storici della fanteria e dei Granatieri. Infine, in serata, grande coreografia nell’area adiacente al Palatriccoli con il carosello storico dei Granatieri, con bandiere, armi ed uniformi d’epoca. Per domenica mattina era in programma l’evento probabilmente più spettacolare, la (foto Candolfi) * L’asterisco Commissione Onu per la pace Prodi e l’“Osservatore Romano” Coppie di fatto: parliamone di Vittorio Massaccesi [email protected] di Giacomo Galeazzi La Santa Sede è favorevole alla creazione di una Commissione Onu per la costruzione della pace. Lo ha detto il cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato vaticano, intervenendo all’Assemblea Generale a New York. Secondo il cardinale tale organismo potrebbe tracciare le linee di una ambiziosa strategia e da mettere in pratica per superare le rivalità etniche che sono all’origine di conflitti sempre in agguato. Nel suo intervento, Sodano ha anche difeso il principio dell’intervento umanitario nel diritto internazionale, cioè l’uso della forza (per soccorrere popolazioni minacciate) che diventa lecito se si considera preminente la dignità di ogni uomo e donna sopra lo Stato e sopra ogni sistema ideologico. L’istituzione della “Peacebuilding Commission” è stata proposta nell’ambito della riforma del Consiglio di Sicurezza. Dal Vaticano arriva dunque un si di rilevante valore diplomatico ma anche la richiesta di approfondire meglio il problema dell’uso della forza al fine di disarmare l’aggressore. Sodano infatti ha ricordato che la responsabilità di proteggere scaturisce da un concetto politico e giuridico molto importante che si è progressivamente arricchita durante questi sessanta anni di esistenza dell’Onu. Due mesi fa il patriarca di Ve n e z i a A n g e l o Scola, concludeva un’intervista incentrata anche sulle coppie di fatto, con queste parole: “Discutiamone, troviamo la strada per garantire i diritti di tutti senza inficiare un istituto fondamentale come il matrimonio e la famiglia”. Infatti non è da oggi che i masmedia si interessano del problema ed in parlamento, da tempo, sono stati presentati otto progetti di legge riferiti a questa delicatissima realtà. Una realtà politicamente trasversale. Le dichiarazioni di Prodi hanno riaperto il dibattito al punto che l’Osservatore romano è intervenuto chiarendo in modo inequivocabile e anche polemico che la soluzione del problema può prestarsi alla lacerazione della famiglia così come la prevede e la vuole la stessa costituzione italiana. E l’Osservatore romano ha ragione da vendere denunciando i rischi di una legislazione che possa equiparare le coppie di fatto a quelle regolate dal contratto religioso o civile che sia. Prodi si è dimostrato profonda- mente dispiaciuto delle interpretazioni delle sue dichiarazioni e più volte è tornato a chiarire che non è minimamente nelle sue intenzioni un’equiparazione delle due realtà – coppie di fatto e coppie legate dal matrimonio - ma che non è possibile ignorare il problema. *** D’altra parte, aggiungo io, lo stesso cardinal Pompedda, giurista della Curia romana, vede la necessità di non ignorare il problema e, anzi, offre alcuni orientamenti di soluzione in merito. (Corsera del 14 e del 15 settembre). Così pure i vescovi emeriti Casali e Bettazzi. Insomma appare chiaro che quando esiste un problema sociale di rilievo, soprattutto se va a toccare valori irrinunciabili come quelli che difendono la famiglia, non vale che il politico ignori il problema, ma vale che egli si assuma le sue responsabilità per prospettare una soluzione che salvi i principi e che, nel contempo, dia una soluzione, quale male minore, ad una data realtà sociale. Così è stato per il divorzio, così è stato per l’aborto. Due leggi che hanno colpito al cuore la famiglia e che certamente non sono state volute dal mondo cattolico, eppure alla fine si sono imposte per volontà popolare. La storia insegna che quanto più si ignora un problema, tanto più, alla fine, giunge una soluzione maggiorm e n t e esplosiva. *** Se nel giro di dieci anni i nati dalle coppie di fatto si sono raddoppiati, non c’è cittadino che non veda l’opportunità di fare qualche cosa sul piano giuridico, nell’interesse dei singoli e della società, perché a queste coppie vengano riconosciuti alcuni diritti. Si dirà: ma perché le coppie di fatto, piuttosto che attendersi favori legislativi, non si impegnano con il contratto del matrimonio? Chiediamoci piuttosto: perché la realtà, sempre maggiore, di tante coppie di fatto? La risposta dobbiamo darla noi stessi, la tv, la scuola , la parrocchia, la Chiesa, i genitori ecc. E comunque, dice il vescovo Casali, dobbiamo superare l’idea che la legge garantisca la morale. Il problema è complesso ma, ripeto, non giova la politica del rinvio né giova forzare interpretazioni in un senso o nell’altro in vista delle elezioni. grande parata che, muovendo dai giardini pubblici di viale Cavallotti, avrebbe raggiunto piazza della Repubblica. Avrebbero dovuto sfilare. per il corso, Granatieri in Armi, preceduti dalla musica di ordinanza e dalle bandiere del 1° e 2° Reggimento, lo stendardo di nave “Granatiere”, reparti in armi delle forze armate, rappresentanze militari, gonfaloni dei Comuni invitati, rappresentanze del Nastro Azzurro e di tutte le associazioni d’arma, ed infine i Granatieri in congedo. Insomma, un lungo carosello di uomini e mezzi, bandiere e stendardi. Purtroppo l’inclemenza del tempo ha impedito lo svolgimento della sfilata nella via principale di Jesi, sfilata che ha avuto comunque svolgimento al Palatriccoli. “La pioggia che ha costretto ad annullare la parata di domenica mattina – dirà il sindaco - se da un lato ha ridimensionato la partecipazione a questo Raduno nazionale dei Granatieri, dall’altro non ha impedito di mostrare l’orgoglio della città di Jesi nell’ospitare una manifestazione importante, contrassegnata da un forte messaggio di identità nazionale, di pace e di amicizia tra i popoli” E’ seguito il pranzo per duemila all’interporto di Jesi. Infine, nel tardo pomeriggio, l’ammainabandiera al monumento ai Caduti che ha segnato la fine della manifestazione. “Nel ringraziare i cittadini che non hanno voluto mancare ai vari eventi e gli esercizi pubblici che hanno garantito ristoro e ospitalità in questi due giorni ai Granatieri e alle loro famiglie, ritengo doveroso rimarcare l’impegno e la professionalità dell’ap- posito staff messo in piedi dal Comune per far sì che tutto riuscisse al meglio. Per questo desidero esprimere i sensi di gratitudine al personale dei servizi manutenzione, viabilità e sport dei lavori pubblici, economato, polizia municipale, pinacoteca Cantiere Culture, biblioteca planettiana e di JesiSerivizi che, tutti insieme, hanno offerto il meglio di sé, permettendo alla città di dimostrarsi pienamente all’altezza della situazione e confermandola così una realtà in grado di far fronte ad impegni organizzativi rilevanti che danno prestigio al nome di Jesi. A tutti loro estendo l’apprezzamento sottolineatomi dall’Associazione nazionale Granatieri di Sardegna, dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e da tutte le autorità intervenute che non hanno mancato di sottolineare l’accoglienza ricevuta e la disponibilità riscontrata. Un ringraziamento al presidente dell’interporto che ha ospitato presso la propria struttura il convivio associativo del Raduno e a tutte le componenti della società civile cittadina che, ciascuno per il proprio ruolo, hanno contribuito ad ottenere un risultato così significativo”. (gi elle) 2 Vita ecclesiale Domenica 25 settembre 2005 Incontro con i familiari di sacerdoti e diaconi Maiolati Spontini, martedì 13 settembre: tradizionale incontro dei familiari e collaboratori del clero diocesano con il Vescovo Padre Oscar, a “Casa Paolo VI”. Dopo l’incontro di preghiera per le vocazioni di speciale consacrazione, c’è stato un momento di fraternità tra i numerosi convenuti e, a conclusione dell’incontro, la foto ricordo. Premio internazionale S. Giuseppe da Copertino Sabato 24 settembre (ore 16,15) al teatro “La Nuova Fenice” di Osimo verranno assegnati i seguenti riconoscimenti: per la Pace alla Comunità Francescana della Custodia di Terra Santa; per la Cultura al prof. Giovanni Morello; per la Solidarietà alla Lega del Filo d’Oro, nel 40° anno di Fondazione. Un premio speciale per le Celebrazioni Josephine sarà consegnato al prof. Francesco Sicilia e dott. Vito D’Ambrosio. Mons. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ritirerà il premio straordinario alla memoria del Servo di Dio Giovanni Paolo II; Mons.. Angelo Com’astri, Vicario del Papa per la Città del Vaticano, offrirà una testimonianza “Ricordando Giovanni Paolo II”. Sabato 1° ottobre a San Giuseppe DAI NOSTRI MISSIONARI Educare per prevenire Da Addis Abeba (Etiopia), Suor Luisa Elvira Ferracci: Carissimi Amici del Centro Missionario, è con gioia piena che ringraziamo di cuore per la vostra solidarietà! Abbiamo ricevuto le vostre offerte in favore del nostro Progetto Educazione Famiglie della Missione di Modjo, Ringraziare, a me pare, è prendere le vostre mani tese in solidarietà e unirle con quelle di Dio ed anche con quelle dei nostri fratelli e sorelle più bisognosi. In questa dinamica la Pace, la Gioia e l’Amore fanno dimora tra noi. E’ il Regno di Dio! Modjo è un posto molto colpito per l’Aids e uno dei nostri lavori è proprio educare per prevenire. Noi Suore Missionarie della Consolata vi siamo vicine con la nostra preghiera missionaria con tanta fraternità consolatina. Con affetto e tanta gratitudine. In Cattedrale “Gesù: Porta della Speranza” Il Vescovo incontra i ragazzi della Cresima di Giorgia Barboni “Apriamo la porta della speranza per donare Cristo al mondo”: questa è la frase che Mons. Oscar Serfilippi ha voluto far incidere nella Porta del Giubileo, Porta che con le sue A S. Francsco di Paola Corso di formazione in preparazione a battesimo-cresima Venerdì 30 settembre, alle ore 21, presso la parrocchia di San Francesco di Paola – all’Arco Clementino – avrà inizio il corso di formazione cristiana in preparazione del battesimo e/o cresima per giovani e adulti. Per partecipare è necessario iscriversi (presso parrocchia San Francesco di Paola, telef. 0731.52501). Voce della Vallesina settimanale di ispirazione cattolica Associato alla FISC Direttore responsabile Giuseppe Luconi Direzione, redazione amministrazione e pubblicità Piazza Federico II, 8 60035 Jesi telefono e fax: 0731 208145 E-mail: [email protected] Sito: www.vocedellavallesina.it Abbonamento annuo normale: 30 euro di amicizia: 40 euro sostenitore: 50 euro direttamente in redazione (tutti i giorni feriali dalle 9 alle 11) o a mezzo posta (su c/c 13334602) Registrazione Tribunale Ancona n. 143 del 10.1.1953 Stampa Litograf s.r.l. Jesi - Via Abbruzzetti, 12 tel. 0731 211639 - 211694 formelle rievoca e riprende le scene principali della vita di Gesù. A partire dallo scorso 14 settembre, e nei cinque giorni successivi, il Vescovo ha dato appuntamento ai cresimandi delle diverse zone pastorali della Diocesi che si sono ritrovati in Cattedrale, a partire dai ragazzi di San Marcello, Collina e Santa Maria Nuova per poi terminare con quelli di Jesi, insieme a parroci e catechisti. In ciascuno degli incontri il Vescovo ha voluto porre l’attenzione proprio sulla vita di Gesù, che con il suo esempio “ci invita a pregare, a compiere gesti di generosità verso gli altri”. La necessità di poter pregare, anche davanti le spoglie di San Settimio, soprattutto in occasione delle celebrazioni per la Solennità del Patrono di Jesi, è stata appieno compresa dal Vescovo già nell’Anno Giubilare, quando le reliquie del primo Vescovo di Jesi sono state collocate in una nuova urna, posta ai lati dell’altare maggiore del Duomo, per permettere a tutti i fedeli di potervi pregare innanzi. “Ecco due doni che il Vescovo vi fa per facilitarvi nella preghiera”, ha detto, rivolgendosi ai ragazzi nel corso degli incontri: “un crocifisso, affinché riconosciamo il Signore come Immagine vicina a noi, ed un libretto, Buona Domenica: questi doni si accompagnano a dei propositi molto importanti per la vostra vita di cristiani”; il proposito di vivere la preghiera in maniera approfondita perché, purtroppo, “preghiamo in maniera superficiale” e quello di “vivere in famiglia e in parrocchia con gioia”. Il Vescovo ha infatti sottolineato la “grande importanza della parrocchia, luogo di crescita per voi ragazzi”, luogo di confronto soprattutto per questi giovani che si avvicinano al Sacramento della Cresima e che, nella realtà frenetica della propria vita, trovano in essa spunti di riflessione e di maturazione, per aprire le porte del proprio cuore a Gesù. “Dedicazione” della chiesa In occasione del rifacimento del Presbiterio secondo le norme liturgiche attuali, sabato prossimo 1° ottobre, a San Giuseppe avrà luogo la “dedicazione” della chiesa nell’ottantesimo di costruzione. Questo, il programma delle celebrazioni: Venerdì 30 settembre ore 17,30 Adorazione Eucaristica ore 18,30 Liturgia della parola e Benedizione Eucaristica Sabato 1° ottobre ore 18,30 Concelebrazione presieduta da Padre Oscar, Vescovo di Jesi, per la “Consacrazione” della chiesa e inaugurazione del nuovo Presbiterio. Domenica 2 ottobre ore 18,30 Recital in chiesa de “Il Giullare della Madonna” di Giovanni Maria Tenti (attore-regista) e Anna Stein (violoncellista) Lo spettacolo - “Il Giullare della Madonna” - costruito per mezzo di una drammaturgia di testi poetici e narrativi, consiste in un recital teatrale, e porta in scena la parola di poeti italiani e stranieri ispirati alla figura di Maria. Attraverso un monologo e dialogo interattivo con il pubblico, si apre con la preghiera alla Vergine di Dante, e si chiude con gli ultimi versi dal Faust di Goethe. Dal 2 al 16 ottobre Festa a Santa Maria del Piano Dal 2 al 16 ottobre, con un nutrita serie di iniziative, la parrocchia di Santa Maria del Piano celebra anche quest’anno la Festa della Madonna. Questi gli appuntamenti più importanti del programma: Domenica 2 ottobre ore 14,30 Pellegrinaggio a Loreto Martedì 4 ottobre ore 21,15 Concerto d’organo Domenica 9 ottobre ore 11,15 celebrazione anniversari di matrimonio Martedì 11 ottobre ore 17 Celebrazione Eucaristica e Unzione malati e anziani Sabato 15 ottobre ore 18 Celebrazione Eucaristica con il Vescovo Padre Oscar e processione per le vie della parrocchia; benedizione conclusiva dei bambini in piazza don Ezio Balestra Domenica 16 ottobre ore 15,30 spettacolo musicale con banda musicale e “majorette” dalle 17 Festa insieme. Attività del Circolo “Ferrini” L’anno sociale 2005-2006 del Circolo “Contardo Ferrini” inizierà con il mese di ottobre con una giornata di ritiro che si svolgerà presso il nuovo seminario di via Lotto, in cui i soci con i loro amici, parenti e simpatizzanti si ritroveranno per una giornata conviviale che prevede momenti di preghiera, il pranzo ed una riunione programmatica. “Nei mesi successivi – informa il presidente, dott. Primo Luigi Bini le iniziative si svolgeranno tenendo conto delle richieste e proposte dei soci, prevedendo serate di svago e di ricreazione, gite alla scoperta delle Marche e qualche manifestazione per beneficenza”. Ricordiamo che la sede del Circolo, in piazza Federico II, è aperta tutti mercoledì dalle 9.30 alle 11. Le iscrizioni (15 euro) sono aperte a tutti coloro che – spiega il dott. Bini – “in una visione serenamente cristiana della nostra realtà, gradiscono stare insieme, dibattere problemi, anche vivacemente, affrontare difficoltà, cercare soluzioni”. XXVI Domenica del Tempo Ordinario - 25 settembre 2005 Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, disse Gesù ai principi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: “Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va’ oggi a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?”. Dicono: “L’ultimo”. E Gesù disse loro: “In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli”. Non parole ma fatti concreti di Adriana Borgognoni Una parabola breve, narrata nei tratti essenziali, semplice e incisiva. Provocazione forte per quanti, incoerenti con la fede proclamata, si illudono di fare la volontà di Dio, e grande consolazione per chi riconosce il suo peccato e decide di cambiar vita. E’ il pentimento che fa la differenza. Il verbo metamélomai (metamelethéis, pentitosi, si dice del secondo figlio), indica un pentirsi che è mutare sentimenti verso qualcosa, invertire l’ordine di ciò che ci sta a cuore e di conseguenza fare scelte diverse e assumere altri atteggiamenti. Gesù si rivolge “ai principi dei sacerdoti e agli anziani”, maestri del popolo perché fedeli osservanti della legge mosaica, che conoscono alla perfezione. Ma un conto è conoscere, un conto mettere in pratica. C’è una volontà del Padre che chiede una risposta, e non solo verbale come quella del primo figlio interpellato, ma nei fatti. Un imperativo: “va’ oggi”. Sono invitato a muovermi, ad agire senza tentennamenti, calcoli, ripensamenti. E subito, senza opporre ritardi, resistenze, scuse. Non si tratta di obbedire ciecamente agli ordini di un despota, ma di aderire liberamente alla volontà di un Padre che vuole il mio bene e il bene di tutti i suoi figli. Un Padre che si avvicina ad ognuno (il verbo proseltheîn suggerisce l’idea dell’andare verso, sfumatura che si perde nella traduzione), devoti e peccatori, e chiede di prendere una decisione. L’osservanza esteriore non basta, occorre la trasformazione del cuore, che si manifesta in un comportamento etico coerente. Ne va dell’ingresso nel regno dei cieli. Non in un giorno lontano, ma fin da ora. Ce lo dice quel tempo presente: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno dei cieli. Il regno dei cieli è una realtà di pace che ci viene donata da subito; per continuare, piena e perfetta, in eterno.Ma bisogna fare una scelta radicale: o con Gesù o contro Gesù, perché è per lui che la sovranità di Dio (basiléia toû theoû) si è calata nella storia ed è operante; è in lui che la volontà del Padre si è manifestata. Thélema: un’unica volontà che abbraccia tutto e a cui deve corrispondere un nuovo stile di vita del credente. Al centro di Spiritualità “Sul Monte” di Castelplanio I racconti evangelici della Resurrezione di Anna Paola Cardinali Andare alla sorgente, abbeverarsi alla fonte della Parola: è questa la caratteristica prima della formazione proposta annualmente, di solito nell’ultima settimana di agosto, dal Centro di Spiritualità “Sul Monte…” di Castelplanio. Quest’anno, dal 25 al 27 agosto, i partecipanti hanno potuto focalizzare il nucleo della fede cristiana, il Mistero pasquale, guidati nell’esame dei testi evangelici dall’immediatezza comunicativa e dagli studi più che decennali delle Sacre Scritture di don Agostino Gasperoni, preside dell’Istituto Teologico Marchi-giano, con sede in Ancona. Il relatore ha chiarito subito che la Resurrezione di Cristo non può essere un “reperto archeologico” che si esprime nella tomba vuota, ma proprio la tomba vuota è riempita dall’annuncio , è “allegato” alle apparizioni del Risorto. Nell’esame del racconto dell’evento pasquale fatto dagli evangelisti, è emersa con chiarezza la consequenzialità diretta ed ineludibile tra la grande notizia che Gesù, il Crocifisso, è stato resuscitato e l’annuncio che chi riceve questa notizia non può non fare. Don Gasperoni ha sottolineato più volte che di fronte ad un panorama contemporaneo della fede che sembra aver perso l’incidenza della sorpresa pasquale, annunciare la Resurrezione significa annunciare “la civiltà alternativa: il nuovo Umane-simo”. La radice di esso è in tutto il Mistero pasquale, di cui il relatore ha ribadito con forza l’unitarietà: nei testi che lo narrano non esistono due fasi, Gesù non ha vissuto, in successione, una vicenda “vergognosa ed un’altra gloriosa”, ma Egli è stato resuscitato proprio perché crocifisso. “Gli uomini Gli hanno dato torto - ha affermato don Gasperoni ma Dio gli ha dato ragione”. Le sfumature delle prospettive degli evangelisti si sono saldate nell’esperienza della comunità cristiana, la Chiesa, che riflette e ripercorre l’elemento fondante della sua fede, Gesù risorto, rileggendo le proprie esperienze e la propria storia alla luce di esso. Si illuminano così le profezie dell’Antico Testamento del significato cristologico e l’evangelista Luca rende incisivo questo aspetto con il racconto dei discepoli di Emmaus, in cui si dà risposta alla ricerca dell’esperienza del Risorto, che è vivo, presente, ed opera nell’Eucarestia come “epifania pasquale”. Luca esplicita così che la cena eucaristica è presenziata sempre dal Risorto e rivela che il nucleo della fede cristiana è “in una Persona permanente, più che in un evento permanente”. L’immediato sviluppo dell’analisi dei testi nei confronti della spiritualità cristiana, ha portato il relatore a indicare a ragione quest’ultima come “relazione presente con Colui che è presente” definendola irrinunciabilmente cristocentrica come l’Eucarestia nella sua sintesi di passato, presente e futuro. La relazione , la personale esperienza con il Risorto è la dimensione che viene fornita nel racconto di Giovanni dall’incontro di Maria Maddalena che, chiamata per nome, riconosce in Gesù il Maestro. Egli si rivela così “come compimento dell’uomo secondo il “progetto del progettatore”, a immagine e somiglianza di Dio” e quindi destinato alla vita non più soggetta alla morte (si veda anche 1Giov.) Il percorso compiuto in questi tre giorni sui testi evangelici della Resurrezione ha avuto un suo sviluppo esplicativo nelle tre sere pastorali in cui la tematica approfondita dal prof. Galeazzi: ”I cristiani testimoni e annunciatori del Vangelo della Speranza”, ha trovato sostegno nel documento preparatorio al convegno di Verona programmato per l’ottobre del 2006 e destinato a sollecitare riflessioni approfondite sulla dinamica attuale dell’annuncio cristiano. L’espressione dell’enunciato programmatico dei Vescovi italiani :”Bisogna offrire a tutti ragioni forti di speranza” ha sottolineato la consapevolezza della necessità della speranza come orizzonte di una testimonianza feriale della santità che si fa condivisione, sull’esempio e sul fondamento del Risorto, con ogni uomo, donna, bambino del mondo. Cultura, spettacoli e dintorni Reportage - 4 L’irriducibile vitalità del teatro Nei prossimi mesi si decide il suo futuro di Massimo F. Frittelli Bruxelles un buon punto di partenza. E’gradito, oltre che all’Ucraina, al moldavo Voronin, al transdnistriano Smirnov e al russo Putin; i principali attori. Dovrebbe essere sottoscritto tra il luglio e il dicembre 2006. Il traguardo, invece, è previsto per il 2007 con l’istituzione di una Repubblica Autonoma di Transdnistria all’interno della Repubblica di Moldova. L’accordo prevede che la “nuova entità” abbia una sua costituzione, propri simboli e che ufficialmente adotti tre lingue: il moldavo/rumeno, l’ucraino, il russo. La Repubblica Autonoma di Transdnistria, inoltre, avrà riconosciuto il diritto di stabilire rapporti propri con altri Stati. I prossimi mesi saranno decisivi per il destino di quella terra definita il “Buco nero d’Europa”. Tra ottobre e novembre (c.a.) gli elettori della Transdnistra saranno chiamati alle urne per il rinnovo dei membri del Consiglio Supremo. Questa volta dovrebbero votare sotto gli occhi della comunità internazione rappresentata dall’Osce - Organizzazione per la sicurezza e la collaborazione in Europa - e non solo dei milizioner e chissà se Igor Smirnov sarà eletto per la quarta volta!? (4 - fine) dopo il suo parziale ritiro. Questo ha amplificato l’offerta e contribuito a trasformare il Pridniestrovye in uno dei maggiori mercati d’armi del pianeta con possibili sbocchi al porto ucraino d’Odessa. Nodo importante nella rete di commercio sul Mar Nero. La GAZ Volga M-24 avanza con i fari accesi sotto una pioggia sottile. Tra le pozzanghere un uomo a piedi spinge la bicicletta con un sacco di patate dietro la sella. Superiamo una grande fabbrica abbandonata. Si chiamava “1° Maggio”, produceva e lavorava il vetro. Sotto gli alberi di un viale incrociamo una UAZ della milizia, si nota perché i mezzi in circolazione sono rari. L’autista ha acceso la radio e a cantare è Celentano. Appoggiato all’alto schienale risento le parole di un prete polacco incontrato la mattina. E’ l’unico a cui le autorità permettono di celebrare la messa. “I rapporti fra la religione cattolica e il potere dello Stato sono molto buoni. Le autorità statali non impediscono, anzi, sostengono le nostre attività” aveva detto. Passo davanti all’albergo “Amicizia” e non c’è nessuno. Lascio la Transdnistria, Tiraspol, quegli uomini, la loro ideologia, le loro contraddizioni sotto l’acqua. Guardo un obelisco sormontato da una stella rossa illuminata dall’interno e immagino un cartello in cirillico con la scritta: “Pridniestrovye, zemlya problem, tosky, hytrezov”, “Transdnistria, terra di problemi, di nostalgie, di furbi“. L’assetto attuale della Repubblica moldava della Transdnistria potrebbe però cambiare. La condizione è che il piano per una sua regolarizzazione, avanzato nel luglio scorso dal presidente della Repubblica d’Ucraina Victor Yushenko, possa percorrere, senza intoppi, tutto il suo iter. E’ l’ennesimo piano e questo è stato definito da 3 XXXVIII Stagione lirica Est. Est. Est: la Transdnistria IV La Transdnistria esporta, alla luce del sole, energia elettrica, verdura, frutta e tabacco, ma è diffuso il commercio illegale. E’ controllato da organizzazioni criminali, con legami anche politici, dedite, tra l’altro, al riciclaggio di denaro, al contrabbando di droga, alcoolici, combustibili. Nell’oltre-Dnestr si traffica di tutto, esseri umani compresi, ma soprattutto si vende armi. Secondo le polizie e i servizi segreti occidentali lì vanno a rifornirsi guerriglieri e terroristi di mezzo mondo. In parte sono armi prodotte in loco. Altre provengono da un ricco arsenale, si parla di quarantamila tonnellate d’armamento, lasciato dall’esercito russo nelle mani di Tiraspol Domenica 25 settembre 2005 A colloquio con il regista Michal Znaniecki (foto Stefano Binci) Così sorrideva Spontini Eroi comici e marionette In chiusura di Festival “Li finti filosofi” di Augusta Franco Cardinali Napoli: carnevale 1798. Nel Teatro Nuovo sopra Toledo va in scena “L’eroismo ridicolo” di G.aspare Spontini, ventiquattrenne musicista emergente che già con la sua prima opera, “Li puntigli delle donne”, si è messo in luce. Il successo della nuova commedia in musica non è documentato da cronache, ma è certo, perché pochi mesi dopo un ampliato rifacimento della stessa, con il titolo “Li finti filosofi”, viene presentato al teatro Santa Lucia di Palermo. E’ laurea d’operista a pieni voti per il compositore marchigiano. Spontini dimostrava di aver appreso in tutto e per tutto la Flash sul Festival Due flash di Stefano Binci sul Festival Pergolesi Spontini 2005: a sinistra, il concerto per organo del 4 settembre nella chiesa di Santo Stefano a Maiolati; sotto, l’interno del teatro comunale di Montecarotto durante il concerto dell’8 settembre. La scuola musicale “G.B. Pergolesi” festeggia i trent’anni Trent’anni di musica. Questo, lo slogan che accompagnerà l’inizio del nuovo anno scolastico 2005-2006 della scuola musicale “G.B.Pergolesi” (corso Matteotti, 50 – Jesi) che si prepara a festeggiare i trenta anni di attività. Anche per il nuovo anno scola- stico la “Pergolesi” collabora con Teatroluce per il corso di recitazione e con la Scuola d’Arte Artemisia per la sezione visiva. Sono previsti corsi di disegno e pittura, ceramica, decorazione, laboratori creativi per bambini oltre che un approfondimento sulle tecniche dell’incisione e la grafica. Tutto questo in aggiunta ai corsi ordinari (fra i tanti, quelli di pianoforte, chitarra, violino, contrabbasso, flauto, sax, tromba, corno, oboe, clarinetto, batteria, fisarmonica, canto, ecc.) e ai corsi straordinari (musicoterapia per soggetti portatori di handicap, laboratori di percussioni, la professione del piano-bar, convenzioni per attività musicale extra scolastica con istituti pubblici e privati di ogni ordine e grado). Per il trentesimo anniversario, la scuola “G.B.Pergolesi” avvierà anche nuovi corsi.. lezione dei suoi maestri – anche da Cimarosa aveva ricevuto lodie di averla superata. Il pubblico, sempre deliziato da un genere musicale nato sessantacinque anni prima con l’ indimenticato Pergolesi, era dalla sua parte. Il successo a Palermo si rinnova. “Li finti filosofi” varcherà allora i confini d’Italia. Lo vedranno presto a Parigi, nel Théâtre Italien. *** Domenico Piccinni, che era nipote del famoso Niccolò e s’intendeva certo di musica e di teatro, scrisse per Spontini un libretto che aveva ritmo, fantasia, vivacità. Come Gennaro Antonio Federico, librettista di Pergolesi, usò un divertente linguaggio metà napoletano, metà letterariobarocco. Il contrasto produceva divertenti effetti parodistici. Nient’altro che una farsa è “Li finti filosofi”, ma sopraffina. Vi è una situazione d’ascendenza plautina, ripresa poi dalla commedia dell’arte: zio e nipote che si contendono la mano della bella Berenice e vengono da lei astutamente beffati. C’è di mezzo, naturalmente, anche una cospicua dote che andrà in premio ai veri innamorati. Altro ingrediente: un sottofondo di satira sottilmente garbata dei ‘filosofanti’ barbogi con la testa nella luna che pensano e ponzano, ma non s’intendono niente della vita e dell’amore. Indispensabile è poi una recitazione che, derivando dalla commedia dell’arte, deve essere vivacissima e far parte delle abilità dei cantanti. Ma c’è soprattutto la musica di Spontini che riveste preziosamente, sontuosamente anche situazioni al limite della credibilità, conferendo grazia e dignità al sorriso. Rossini, e non solo lui, ne avrebbero tratto una grande lezione. *** Opportunamente revisionata, “Li finti filosofi” ha chiuso in bellezza il Festival il 9 e 11 settembre. L’allestimento, curato con intelligenza, competenza, fantasia e un briciolo d’ingenuità, ha ricreato l’ambientazione in un teatro di marionette che si animano per l’intervento di un burattinaio-mago. Divertenti e divertiti i ‘cantattori’, ineccepibili sia vocalmente che scenicamente. Una rivelazione poi la spumeggiante musica, eseguita comme il faut, di Spontini, che mostra qui anche un felice accordo tra senso dell’umorismo e buon gusto. Molti spettatori in prima serata, provenienti anche da oltre i confini d’Italia, hanno applaudito a lungo durante e al termine dello spettacolo. Si contavano autorità e giornalisti, non solo di stampa specializzata. Un appunto, comunque. La recita è stata presentata in un teatro tenda, dai posti non tanto comodi, allestito a Colle Celeste: con il proposito di ricordare la consorte di Spontini e richiamare al pubblico il tema del viaggio e del nomadismo, s’intende. Ad alto rischio, però: se avesse fatto cattivo tempo, con pioggia, fango o freddo tutto sarebbe stato compromesso… Ma per fortuna era una notte di luna: forse, dall’alto, per buona intercessione di Spontini. “L’Ape Musicale appartiene a una forma di spettacolo che può far capire quanto l’opera lirica sia vivace e vitale”. E’, di getto, la prima dichiarazione di Michal Znaniecki, regista dell’opera che ha inaugurato la Stagione jesina. Aggiunge subito spiegazione a quanto ha affermato: “Si tratta di un pastiche, cioè di un assemblaggio componibile e scomponibile di pagine musicali di autori diversi, al tempo famosissimi. Il librettista, Lorenzo Da Ponte dimostra che l’opera può funzionare press’a poco come le televisione oggi. Se un’aria allora non piaceva, veniva tolta e sostituita. Si sceglieva secondo i gusti del pubblico e la moda. Per questo L’Ape Musicale ebbe tre versioni: la viennese, che è quella presentata anche al Pergolesi, l’italiana e la newyorkese “ - Un momento: ricordiamo almeno che Lorenzo Da Ponte, non solo librettista di Mozart e di Salieri, ma anche scrittore, imprenditore teatrale e… avventuriero, morì quasi novantenne a New York, dove da “pioniere della musica” aveva esportato l’interesse per l’opera lirica. Ma “L’Ape Musicale” ha una trama o un filo conduttore? “Certo. E’ il poeta, alter ego di Da Ponte, che vuole costruire uno spettacolo, ma fallisce perché gli interpreti vanno oltre le sue intenzioni. Tutti litigano. E’ una satira contro i cantanti del tempo: ma avviene anche oggi, e non solo a teatro!”. - Le intenzioni dell’impresario-poeta-librettista Da Ponte erano buone, però… “Già. Da Ponte realizzò L’Ape Musicale con l’intenzione di salvare i cantanti dell’Opera italiana, alla quale erano state sottratte risorse economiche da Giuseppe II, impegnato nella guerra contro i Turchi… Uno spettacolo del genere, allora, si vendeva bene”. - E’ dunque un “florilegio musicale”. Ma perché è stata scelta per il Pergolesi la versione viennese? “Quella italiana è stata già data a La Fenice di Venezia, con materiale e musiche diverse. L’allestimento di Jesi mi sta veramente a cuore, per più di un motivo - E cioè? “Prima di tutto perché quest’opera è stato il primo progetto che ho realizzato da regista. Per L’Ape Musicale ho poi una speciale simpatia perché riflette in qualche modo le mie vicende personali. Negli anni ’80 in Polonia c’era piena crisi per le attività teatrali. Mia madre, prima attrice del Teatro di Varsavia, rimase senza lavoro per mesi. Si pensò allora di www.mattoli.it allestire spettacoli nelle chiese, assemblando pagine di opere di autori famosi; come avviene, appunto, per L’Ape Musicale. In tempi difficili, tra conflitti e guerre, il teatro è riuscito comunque a salvarsi”. Ha ragione. Questo è avvenuto, in oltre due secoli di vita, anche per il Pergolesi. Augusta Franco Cardinali Michal Michal Znaniecki ama parlare più del suo lavoro che di sé. Gli è stato chiesto tuttavia di presentare una sua scheda personale. La riportiamo sommariamente. Nato a Varsavia, è figlio d’arte: madre attrice molto nota, padre presidente della televisione di Stato. Fin da bambino respira aria di palcoscenico in teatro accanto alla madre e assiste il padre nei montaggi notturni di film per bambini. A diciotto anni si accorge che la televisione lo prende troppo, che lo sta “divorando” e fugge di casa, determinato a dedicarsi a tutti i costi al teatro. Raggiunge Parigi, poi l’Italia, dove studia, scopre l’opera lirica e realizza il suo sogno. Ha un feeling speciale con la nostra regione (‘Un anno senza le Marche sarebbe un anno perduto’) e con Jesi, dove ha curato diversi eventi speciali del Festival Pergolesi-Spontini, compreso “Il Flaminio” dello scorso anno. E le Marche lo ricambiano: giovane, intelligente, prestante, cortese, si è guadagnato molte simpatie fra i suoi collaboratori. Znaniecki ritiene entusiasmante come nuova esperienza l’inaugurazione della Stagione lirica jesina con “L’Ape Musicale”, che sarà subito dopo esportata a Castelfranco Veneto, città natale di Lorenzo Da Ponte, e probabilmente anche in altri teatri. a.f.c. 4 Jesi e Vallesina Domenica 25 settembre 2005 Libera Università per gli adulti Venerdì, sabato, domenica Tutto sulle “tre fiere” Inaugurato alla Zipa Inizia il diciottesimo anno Domenica 2 ottobre la cerimonia inaugurale di Alvaro Carotti (foto A. Rossetti) Da venerdì 23 a domenica 25 settembre Apertura della fiera al completo dalle ore 8.30 alle ore 24. Superficie L'area occupata dalle bancarelle è la stessa degli anni precedenti, per una superficie totale di 13.700 metriquadrati Espositori Oltre agli operatori commerciali su aree pubbliche (ambulanti) sono presenti anche imprenditori agricoli, espositori, associazioni umanitarie, attrezzature per l'agricoltura ed artigiani, per un totale di 656 operatori. Pubblicità L'aspetto pubblicitario è stato curato dalla società Blu Nautilis con 900 manifesti diffusi in trentotto località delle province di Ancona e Macerata; 10 mila pieghevoli contenenti notizie, programma della fiera e celebrazioni per San Settimio; programma e immagini via Internet. Punti di ristoro (da mercoledì ore 16 a domenica ore 24): piazza Federico II, piazza Colocci, Piazza Baccio Pontelli, Porta Valle (zona Guardia di Finanza), piazzale Mezzogiorno e piazzale San Savino. Domenica 2 ottobre alle ore 10 si svolgerà la cerimonia inaugurale del XVIII Anno Accademico della Luaj nell’aula magna della Circoscrizione II Ovest, sede dell’Università, in piazzale San Francesco. Dopo l’introduzione programmatica per l’anno 2005-2006 del presidente prof. Antonio Ramini, la prolusione sarà tenuta dal dott. Roberto Petrini, giornalista, su “Economia, sviluppo e felicità pubblica”. Il dott. Petrini è ben conosciuto per essere stato già collaboratore di varie testate giornalistiche nazionali tra le quali “Il Mondo”, ed attualmente lavora presso la redazione economica del quotidiano “la Repubblica” occupandosi di politica economica. E’ inoltre un opinionista, nonché autore di scritti editi da importanti case editrici in tema sempre di economia politica. Pur nato e ormai da anni residente a Roma, il dott. Petrini è cresciuto e vissuto per molto tempo a Jesi, qui anche sposandosi con una concittadina, per cui certo non mancheranno, per A Roma Oltre la scena gli acquerelli di Olmi “I racconti della Fiera” di Anna V. Vincenzoni In questi giorni “La bottega del ricamo” Attività del gruppo Aido Il direttivo del gruppo Aido di Jesi “Walter Bendia”, nell’ultima sua riunione ha commemorato il vicepresidente Alberto Balducci, recentemente e improvvisamente scomparso: è stato esempio di abnegazione, disponibilità e altruismo. In sostituzione del defunto è stato cooptato nel direttivo il dott. Nazzareno Santoni che ha accettato la nomina. Nel corso della riunione, si è discusso della proposta del consigliere geom. Settimio Paoletti di indire una manifestazione sulla donazione degli organi e sui trapianti che sarà seguita dal presidente e dai consiglieri prof. Josi e Santoni presso il prof. Testasecca e il dott. Tardioli. Le prossime iniziative saranno l’apertura, nelle fiere di San Settimio, della mostra “La bottega del ricamo”, nella via adiacente il Santuario delle Grazie; nei giorni 15 e 16 ottobre, a Jesi, come in tutte le piazze d’Italia, sarà celebrata la “Giornata Nazionale dell’Aido” con la distribuzione di piantine di Anthurium. La consegna Bandiere Verdi Sono ventuno le Bandiere Verdi che sabato 24 settembre (ore 10), all’Università Politecnica di Ancona, verranno assegnate ad enti locali ed aziende agricole delle quattro regioni (Marche, Umbria, Abruzzo e Molise) che hanno partecipato al concorso–premio anno 2005. Tra gli enti locali, il Comune di Montecarotto; per l’agricoltura il coltivatore diretto Vittorio Piccioni di Maiolati Spontini Lunedì scorso, 19 settembre, in viale dell’ Industria (Zipa) è stato inaugurato il nido d’infanzia interaziendale “Birioccole”, realizzato da Cooss Marche Onlus Cooss, Assindustria Ancona Consorzio Niso Industria Vallesina, Cooss Marche Cooperativa Sociale. La nuova struttura è stata benedetta dal Ve-scovo Mons. Oscar Serfilippi. Fra gli intervenuti, Maria Paola Merloni e Francesco Casoli e il direttore della Banca Popolare dott. Goffi. (foto Anna V.Vincenzoni) Conferenza alla Petrucciana Scuola estiva di filosofia I vincitori del concorso sono stati offerti da Nautilus, il terzo dal Comune. Una menzione particolare è stata espressa dalla giuria per la poesia “’Na monella a le fiere” di Floriana Alberelli e per il racconto “Sergio barbiere delle bambole” di Isolina Pirani. Categoria fino a tredici anni – Prima classificata la poesia “Parole in fiera” della classe 5.A scuola elementare Federico Conti (premio 200 euro dalla Blu Nautilus); secondo il racconto “Immagini della fiera di San Settimio” della classe 4.C scuola elementare Federico II (premio 100 euro dal Comune) La premiazione si terrà sabato 24 settembre alle ore 11,30 presso la residenza municipale. Nell’occasione verrà consegnato anche il “Premio bancarella”. *** Con il suddetto programma, il 2 ottobre costituirà di fatto l’inizio di un anno, come già comunicato una settimana fa, caratterizzato da importanti novità di tipo normativo (non vi saranno più gli “iscritti” ma gli “associati”) oltre che organizzativo (statutariamente sono stati introdotti i “collegi” dei revisori dei conti e dei probiviri) e dirigenziale. Il direttivo in proposito - oltre al presidente, al vice presidente, alla segretaria ed al tesoriere prevede per ogni altro componente del Consiglio direttivo un incarico ben preciso: un coordinatore delle visite culturali, una coordinatrice di eventi vari, una coordinatrice dei laboratori, una coordinatrice didattica, una coordinatrice di segreteria e soci, un sovrintendente per i supporti tecnici. Nell’opuscolo-programma che viene rilasciato al momento dell’iscrizione ad ogni associato sono descritti i programmi dettagliati di ciascuno dei corsi previsti e la denominazione di ognuno dei sempre più numerosi laboratori. L’attività dell’Anno Accademico verrà anche quest’anno integrata con convegni di studio, visite guidate, gite di istruzione e varie iniziative culturali. Presenti autorità e industriali Da lunedì 26 settembre Servizi ( bagni chimici) Piazzale San Savino, piazzale Porta Valle (zona Guardia di Finanza), via San Martino, piazzale delle Monighette e largo delle Conce Oltre ai bagni chimici saranno disponibili i bagni pubblici del centro storico. Nel settembre dello scorso anno, in occasione dei festeggiamenti dei settecento anni della Fiera di San Settimio, era stato bandito dal Comune un cocorso popolare di scrittura della memoria dal titolo “I racconti della fiera”. Venerdì 16 settembre, in un incontro con la stampa, l’avv. Michele Frezzotti, assessore alle attività economiche, ha comunicato i risultati del concorso. Categoria oltre i tredici anni – Primo classificato, il racconto “Volevo un pentolino” di Maria Liana Luconi di Monsano (premio 350 euro); secondo, “I racconti della memoria di Primo Mancini (premio 200 euro); terzo, la poesia “Le fiere de San Settì” di Lucio Longhi (premio 150 euro). I primi due premi ascoltarne la prolusione, gli amici di gioventù ed estimatori. Nido d’infanzia interaziendale “Oltre la scena: aneddoti teatrali negli acquerelli di Corrado Olmi”: l’immagine qui riprodotta è ripresa dal cartoncino con il quale era stato annunciata la mostra allestita a Roma, nella Casa dei Teatri di Villa Pamphili dal 9 al 17 settembre, mostra – appunto – degli acquerelli di Olmi. Cosa fanno gli attori quando non recitano e non provano? Risponde Corrado: “Viaggiano per andare a recitare in luoghi troppo spesso lontani l’uno dall’altro e appena arrivati cercano una trattoria che resti aperta la sera tardi. Quando stanno fermi in una piazza per lunghi periodi visitano la città e talvolta anche i musei, ciondolano nei bar, giocano al biliardo, vanno in giro per i negozi che fanno liquidazioni, restano in albergo a leggere, ad ascoltare musica, a fare all’amore, a risolvere parole crociate. Qualcuno scrive commedie, romanzi, ricordanze”. E Olmi che fa? “Io disegno – dice – E come i discorsi tra gente di teatro, anche non volendo, finiscono per essere di teatro, così anch’io, disegnando, ho finito per illustrare pagine di teatro con spunti tratti da racconti, letture, testimonianze…”: quelle “pagine di teatro” raccontate con pennello e colori, con vivacità e ironia, da Corrado ed esposte nei giorni scorsi alla Casa dei Teatri di Roma. Telefono azzurro Aperte le iscrizioni al Corso di Teatro Creativo Il Comitato per il Telefono Azzurro di Jesi comunica che, fino al 10 ottobre, sono aperte le iscrizioni al corso di Teatro Creativo. Ogni lezione settimanale, con durata di due ore e mezzo, avrà la finalità di divertirsi e divertire, farsi conoscere e incontrare nuove e simpatiche persone, scaricare le tensioni di una faticosa giornata di scuola o di lavoro e arricchirsi di belle emozioni, per mettersi alla prova, per stupirsi e stupire, per allenare il proprio talento … Per informazioni ci si può rivolgere ad Ambra, telefono 335.6077805. Presso l’aula magna del Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche, la prof. Laura Cavasassi, docente di Storia e Filosofia al Liceo Scientifico di Jesi, presenterà il nono corso della “Scuola Estiva di Alta Formazione Filosofica di Jesi-Ancona”, che quest’anno è stato affidato al prof. Sergio Moravia, docente all’Università di Firenze. Il calendario prevede i seguenti appuntamenti: lunedì 26 settembre (ore 11) “La riscoperta del “Mind Body Problem”; martedì 27 (ore 17) “Caratteri e problemi del mentale”; mercoledì 28 (ore 11) “Dalla mente alla persona”. La prof. Cavasassi, in collaborazione con l’Istituto italiano per gli Studi filosofici di Napoli e, di Marco Palmolella Per una democrazia partecipativa più recentemente, con l’Università Politecnica delle Marche, ha portato nei vari seminari, a vantaggio di studenti, insegnanti e cittadini interessati, studiosi di assoluta valenza internazionale come: Hans Georg Gadamer, Imre Toht, Stefano Zamagni, Giulio Giorello e Paolo Parrini. Il prof. Moravia, relatore del IX corso, è stato allievo di Eugenio Garin; oltre che filosofo, può essere definito uno storico delle idee moderne e contemporanee. I suoi campi di studio riguardano i sentimenti-affetti dell’uomo e l’esistenza nel mondo dell’uomo, quindi la nozione di “passione” occupa gran parte degli studi del relatore. Nell’ambito degli incontri pubblici, promossi in occasione del quarto anniversario dell’apertura a Jesi della “Bottega del Commercio Equo e Solidale”, sabato 1° ottobre (ore 17), nella biblioteca “P.M.Petrucci” (via Santoni 1) conferenza di Pier Paolo Fanesi sul tema: “Verso una democrazia partecipativa, a partire dal bilancio”. Fanesi, laureatosi in scienze politiche all’università di Macerata con un tesi di ricerca su “Democrazia deliberativa e politiche pubbliche: il caso di Grottammare”, si occupa in prima persona delle pratiche partecipative nel Comune di Grottammare come responsabile dell’Ufficio Democrazia Partecipativa. Turismo Spettacolo al San Floriano Un nuovo ufficio (dov’era il barbiere) “La Princesa y las leyes” Come raccontare la discriminazione ai bambini di Giorgia Barboni “La principessa e i diritti”: il gruppo teatrale del Collettivo Donne di Matagalpa, del Nicaragua, mette in scena, in uno spettacolo organizzato dalla Consulta per la Pace, le profonde disuguaglianze delle condizioni dell’infanzia del nord e del sud del mondo. Come raccontare ad un pubblico di bambini vivaci che il diritto all’istruzione è in realtà ancora un miraggio in molti Paesi del sud del mondo? Ecco che si ricorre allo strumento narrativo per eccellenza: la fiaba. In uno spettacolo di poco più di un’ora – venerdì 16 settembre, al teatro-studio San Floriano – sono state proposte tante piccole situazioni che celano però drammatiche realtà, come il lavoro minorile o la mancanza di un’istruzione libera e gratuita: realtà apparentemente così lontane, ma che coinvolgono milioni di ninos dell’America del Sud. Protagonista una Principessina che, libro dei diritti dell’infanzia in mano, soccorre i suoi piccoli amici e si indigna con gli adulti che calpestano senza alcun ritegno quelli che sono considerati diritti inalienabili di ogni bambino. Un lavoro attento e curato, quello del Collettivo Donne di Matagalpa, che dal 1986 porta avanti un impegno costante rivolto alle donne e alle loro necessità, di donne e di madri: migliori condizioni di vita, diritto di studio e di assistenza sanitaria per i loro bambini, maggior sensibilizzazione per un Paese, il Nicaragua, che molto spesso tende ad essere dimenticato. Ed è la tecnica teatrale lo strumento che questo gruppo, la cui attività è sostenuta dalla Consulta della Pace dal 2001, ha deciso di adottare. Un’occasione che molte famiglie hanno saputo cogliere, portando i propri bambini a teatro e offrendo loro la possibilità di assistere ad uno spettacolo divertente e ricco di importanti riflessioni al tempo stesso. Maiolati: assemblea pubblica Continuano le assemblee pubbliche programmate dall’amministrazione comunale di Maiolati Dopo il nuovo palazzetto dello sport (vedi a pag.6), al centro del dibattito venerdì 23 settembre (ore 21), il progetto di recupero di via Risorgimento e piazza Kennedy. L’appuntamento è sempre presso il Centro comunale 6001 di Moie In quella parte della facciata del teatro Pergolesi, dove per lunghi decenni il “barbiere della piazza” ha rappresentato un pezzo di storia del centro storico, nasce il nuovo ufficio del turismo del Comune di Jesi. Più precisamente, i locali sono quelli posti nella parte sinistra del teatro, a fianco della biglietteria. L’intervento prevede la loro completa ristrutturazione per destinarli al frontoffice turistico dove garantire l’accoglienza e il punto informazione. (foto A.Rossetti) Scuola di taglio e cucito Cri Style di Maria Cristina Cesari Opera da 40 anni con corsi permanenti, professionali e progressivi. Lezioni a carattere individuale con sistema didattico esclusivo. Le iscrizioni sono aperte durante tutto l’anno. Corsi di: hobbistica uso familiare, modellista, sarta - fashion designer. JESI - Via Ugo la Malfa, 24 tel e fax 0731.202894 - 202893 cell. 340-3892799 - 347-5475149 - mail [email protected] Domenica 25 settembre 2005 I sacerdoti aiutano tutti. Aiuta tutti i sacerdoti. Ogni giorno 39 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti. Se vuoi sapere come fare la tua offerta, telefona al numero verde 800.01.01.01 Offerte per il sostentamento dei sacerdoti. Un sostegno a molti per il bene di tutti. Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità: • Conto corrente postale n° 57803009 • Carte di credito: circuito CartaSi chiamando il numero verde 800.82.50.00 oppure via internet www.sovvenire.it • Bonifico bancario presso le principali banche italiane • Direttamente presso l’Istituto Sostentamento Clero della tua diocesi. L’offerta è deducibile: Per chi vuole, le offerte versate a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero sono deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui dal proprio reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali. C H I E S A C AT T O L I C A - C . E . I . C o n f e r e n z a E p i s c o p a l e I t a l i a n a 5 6 Jesi e Vallesina Domenica 25 settembre 2005 Contrappunti Le notti bianche di Riccardo Ceccarelli Lo scorso sabato notte, tra il 17 e il 18 settembre, è ritornata – per la terza edizione – la “Notte Bianca di Roma”. Anche la città di Ancona non ha voluto esser da meno: tutte le piazze occupate, dal tramonto all’alba, dalle 20 fino alle 4, con un serie di iniziative, di spettacoli itineranti, di visite a musei, di balli ed anche di “conversazioni impegnate”, come quella condotta dall’assessore alla cultura Antonio Luccarini presso il Museo Archeologico, “Vietato ai minori - l’erotismo e l’osceno nell’arte”. Un tirar mattina, la “Notte Bianca di Roma” come quella di Ancona, con “lo sguardo meraviglioso verso la vita”, come l’aveva preannunciata il sindaco Walter Veltroni. Idea peraltro mutuata da Parigi, quella di tener sveglia la città per una notte. Anche Milano ha avuto la sua “Notte Bianca” il 18 giugno. Lo scambio tra il giorno e la notte sta per essere istituzionalizzato. Ovviamente un successo. Che non mancherà di essere replicato in altre città fino forse al più piccolo paese. Sì, perché ormai è diventato “normale” scambiare il giorno con la notte. Basta recarsi in un piazza di un paese, come ad esempio, Cupramontana, di sabato verso la mezzanotte: la troverete più animata e piena che nel pomeriggio da giovani in partenza per le varie discoteche. Insomma si comincia a “vivere“ nel cuore della notte, per poi magari cominciare a morire sul far dell’alba o al mattino iniziato sulla via del ritorno. Quasi un mese fa Marcello Veneziani ha scritto una bella pagina (Libero, 21 agosto) sui ragazzi che non conoscono il mattino. Ne riporto qualche stralcio. “Per la generazione under 30 è stata abolita quella fetta cospicua della giornata che si chiama mattina. La subiscono quando devono andare a scuola, all’università, o al lavoro, ma per loro è una condanna, un peso. Rispetto agli altri esseri umani i suddetti ragazzi vivono in differita come se abitassero in terre lontane, con fusi orari diversi di almeno cinque-sei ore dai coinquilini parenti e affini. Si svegliano quando voi adulti, vecchi e bambini, andate a pranzo e vanno a dormire poco prima che voi vi svegliate. Escono quando voi andate a dormire. […] Non vi diranno mai buon giorno, perché il loro fuso orario è diverso, irrimediabilmente diverso. […] Voi vi siete rassegnati alla cosa, la ritenete una specie di fatalità naturale e generazionale, un obbligo d’anagrafe. Ma vivere senza la mattina produce un serio mutamento antropologico, psicologico, alimentare e sociale. La mattina è il regno del sole e della luce, è il tempo delle energie più fresche, della mente più limpida. […] «Qui si fa tardi o si muore» sembra essere la loro parola d’ordine. “L’importante è resistere. A costo di andare poi rimbambiti a lezione o a lavoro. La notte non li coglierà dormienti. È brutto perdersi la luce del giorno, vorrei quasi dire che è un peccato contro la vita, contro la luce, contro la bellezza del mondo e il gusto pieno delle cose naturali. […] Alla tanto deprecata società dei consumi fa comodo un popolo di nottambuli; perché la mattina è più limpida e gratuita, la notte invece devi andare a spendere da qualche parte. I mattinieri usufruiscono gratis del creato, i nottambuli sono invece utenti della città artificiale, sono paganti”. Notti bianche dunque sempre più numerose che dovrebbero, a dirla con il sindaco di Roma, aprire “lo sguardo meraviglioso verso la vita”. Qui proprio permettetemi il dubbio e l’interrogativo. “Lo sguardo meraviglioso verso la vita” non lo si ottiene immolandosi al Divertimento. Una “Notte Bianca” la posso capire, ma lo scambio del giorno con la notte che sta diventando diffusa realtà, come fosse “vera vita”, lo si paga con quella fragilità e quella insoddisfazione che troppi giovani manifestano con lo sbadiglio al loro risveglio pomeridiano. E ne sono e saranno anche vittime. Inconsolate e sole. Staffolo Progetti L’Offagna “virtuale” di Marco Montanari di Paola Cocola Cambiano i tempi e cambiano anche i musei che ormai - in pochi ancora, in verità: si contano sulle dita di una mano cominciano ad accogliere l’idea di un approccio plurisensoriale dei visitatori ai materiali esposti, attraverso la promozione e realizzazione, al loro interno, di un percorso che affianchi alla fruizione passiva - ossia del guardare, ascoltare e leggere momenti ed elementi di realtà virtuale. Dopo l’esperienza di interazione e manipolazione - anche se non virtuale - realizzata dal museo statale tattile “Omero” del Comune di Ancona (è l’unico in tutta Italia in cui sia possibile “toccare l’arte”), sarà la volta del museo di Offagna che, sull’esempio di altri due musei che hanno già effettuato quest’esperienza, adotterà un progetto di realtà virtuale ideato e realizzato da Marco Montanari, già autore del progetto “Aesis Vir”, una riproduzione virtuale della Jesi del XIII secolo. “Si tratta di un progetto di realtà virtuale da inserire all’interno dei locali del museo Paolucci di Storia naturale, ad Offagna per favorire l’aspetto esplicativo e magari far sorgere piccole curiosità ai visitatori, soprattutto ad un target scolastico”, ha spiegato Montanari, dandoci qualche anticipazione sui suoi nuovi impegni. “In questa situazione, non ricreeremo la struttura del museo - ha poi precisato - ma solo i contenuti e la storia di Paolucci (forse ci sarà l’animazione del suo personaggio che farà da guida), importantissimo naturalista anconetano, che ha collaborato con Darwin e De Bosis: raccogliendo informazioni su fauna e flora di mezzo mondo, ha effettuato catalogazioni straordinarie. Nel progetto, si partirà da un discorso di esplicazioni geologiche - ad esempio: la formazione dell’Italia, - e si renderanno visibili i vari processi su un monitor a cristalli liquidi mediante un radiomouse: ciò dovrebbe risultare un ipertesto virtuale, un elemento consultabile all’interno del museo assieme a tutto ciò che è scritto e fotografato, ai reperti, agli arnesi, e a stranezze varie… Magari sarebbe interessante creare una sessione sugli strumenti di fisica inventati dal Paolucci, come le ampolle sottovuoto senza l’uso di colle particolari, ecc… tecnologie che a quell’epoca funzionavano e sono state utilizzate fino a pochissimo tempo fa. In un museo, questa interazione, questa simulazione è importante non solo perché rende visibili i processi, ma soprattutto perché rende possibile la manipolazione: uno strumento del Paolucci può essere smontato, rimontato, usato…”. *** Un impegno considerevole per il giovane jesino che, tra un progetto e l’altro di realtà virtuale, trova comunque il modo di dedicarsi alla musica e alla pittura. Sua la mostra - presentata nel mese di luglio al Caffè del Teatro - di lavori di incisione, chine, oli e tempere che rappresentano le città di notte con le loro luci, il silenzio e i semafori; oppure, frame di volo a corpo libero sui monti e sulle valli. Presenti anche - chiaramente non sue - per l’olio, tavole del 1800. Soggetti e motivi trovano grande espressione sia nel segno pittorico, sia nel colore o nel bianco e nero. Nella foto piccola: Marco Montanari; nell’altra foto: collezioni di Paolucci nel museo della Rocca di Offagna. “Verdicchio d’oro” premio nazionale Il “Verdicchio d’Oro” di Staffolo, premio nazionale di cultura enogastronomica, è giunto alla sua 40ª edizione. Questi i vincitori del 2005: Ulderico Bernardi (scrittore e docente presso l’Università di Venezia), l’attore Arnaldo Ninchi e Tony Sarcina (scrittore e giornalista enogastronomico di Famiglia Cristiana). La consegna dell’ambito riconoscimento domenica scorsa, 18 settembre, nell’ambito di una cerimonia presso la Collegiata di San Francesco. Nell’occasione il “colle del verdicchio” ha ospitato anche una tavola rotonda sul tema “Verdicchio d’Oro, quarant’anni di cultura e gioia del bere”. L’incontro, aperto dal sindaco di Staffolo, Sauro Ragni, e dal delegato dell’Accademia della Cucina Italiana di Ancona, lo jesino ing. Mauro Magagnini, è stato presieduto dal presidente dell’Accademia. Giuseppe Dell’Osso e moderata da Sandro Marani. Relatori, i tre vincitori del premio, il direttore responsabile de “La civiltà della tavola” Gianni Franceschi, Giovanni Ballerini dell’Università di Parma, Pietro Migliaccio dell’Università di Roma) e la scrittrice Orietta Tannini De Vita. Una ricca presenza di ospiti per una manifestazione che vuole costituire un momento culminante di incontro e confronto tra i protagonisti del mondo enologico e culinario nazionale. , Andrea Brunori Banca Marche raddoppia l’utile fotoservizio di Anna V. Vincenzoni La Banca delle Marche ha iniziato il secondo semestre 2005 con un utile netto alla fine di giugno di 30 milioni di euro, pressoché raddoppiato (+98,66 per cento) rispetto al primo semestre dello scorso anno. E’ quanto è stato detto nel corso dell’assemblea dei soci svoltasi giovedì 15 settembre. Dati di Banca Marche in crescita: “margine di interesse”: incremento di quasi 17 milioni di euro, “margine di intermediazione” aumento di circa 26 milioni di euro; “margine da servizi” in crescita di quasi sei milioni di euro. Il risultato di gestione – è stato sottolineato, fra l’altro – si attesta a oltre 77 milioni di euro, superiore di oltre 21 milioni di euro (+ 37,79 per cento) sul risultato di gestione del primo semestre 2004”. La raccolta diretta alla fine di giugno era pari a 10.155 milioni di euro (+14,7 per cento) ; quella indiretta superiore agli 8.400 milioni di euro (+5,7 per cento). “I dati della seconda metà del 2004 e della semestrale 2005 – ha dichiarato il presidente Tonino Perini – dimostrano che Banca Marche è ormai entrata in un trend positivo che la lega sempre più al mercato, al cliente e al territorio”. “I risultati iniziano ad essere soddisfacenti – ha detto a sua volta il direttore generale Massimo Bianconi – e dimostrano il forte impegno della rete e di tutto il personale, cui va il mio ringraziamento”. Moie Presentato il progetto per il Palazzetto dello sport di Marco Palmolella E’ necessario costruire al più presto il nuovo palazzetto dello sport di Moje: almeno su questo argomento amministrazione comunale, minoranza consiliare, gruppi sportivi e cittadinanza sono d’accordo. Venerdì 16 settembre, nella sala del “6001”, il sindaco Giancarlo Carbini, gli assessori Umberto Domizioli e Manolo Bucciarelli, l’architetto comunale Nicla Paola Frezza e il progettista ing. Massimo Belcecchi hanno presentato il progetto definitivo (nella foto) per la costruzione di questa importante struttura sportiva. Su questo argomento, in que- rispetto alle esigenze della gioventù di Moje e dei gruppi sportivi; la zona del bocciodromo presentava numerose difficoltà: la collocazione sotto la linea dell’alta tensione, la ridotta distanza dallo stesso bocciodromo, dalla piscina e dalla strada, oltre allo smantellamento di parte del parcheggio esistente. La minoranza consiliare aveva posto anche il problema del verde; infatti la realizzazione dell’impianto comporterebbe l’abbattimento di una cinquantina di alberi. La proposta della Maggioranza è quella di realizzare una fascia di verde pubblico in una collinetta Ricordo di Giò Piattella di Andrea Brunori Si è spento proprio mentre stava organizzando per il prossimo futuro, nella sua Cupramontana, una personale che raccogliese i suoi ottanta anni di amore per la pittura e le emozioni del mondo rurale e naturale. Giò Piattella, noto pittore della capitale del verdicchio, è improvvisamente venuto a manacare negli scorsi giorni a seguito di una rovinosa caduta all’interno della sua abitazione. Nato a Domo di Serra San Quirico nel 1925, Piattella era cresciuto artisticamente da autodidatta conquistando negli anni pubblico e critica, privilegiando i temi agresti e richiamandosi alla civiltà contadina ed ai paesaggi marchigiani. Fra i riconoscimenti ottenuti figurano il primo premio ORUC all’Università di Camerino ed il premio “Vainer” di Sassoferrato. Di lui avevano scritto alcuni tra i più eminenti critici d’arte ed era stato più volte recensito da riviste e cataloghi di settore. Nel 1999 aveva dato alle stampe il volume “Agricoltura ieri” mentre negli ultimi anni aveva aperto una mostra permanente delle sue opere a Cupramontana, nella quale contava di organizzare un evento di forte richiamo nel prossimo anno. “La pittura di Piattella – si legge in una recensione a lui dedicata – è un ininterrotto omaggio alla sua terra marchigiana, alle sue bellezze paesaggistiche ed alla vita agreste. Una lirica evocazione di luoghi e atmosfere che l’artista rende con immediatezza e calore nel suo limpido narrare pittorico”. Nella foto in alto, del 1986, Gio’ Piattella a Loreto con Madre Teresa di Calcutta. sto periodo, si è aperto un ampio confronto tra maggioranza e minoranza consiliare; in particolare, sulla localizzazione. Secondo l’amministrazione comunale il nuovo palazzetto si farà nel Parco Montessori, prossimo alla chiesa di Cristo Redentore e al nuovo campus scolastico; infatti, per la giunta comunale “è la soluzione che non ha alternative”. L’area individuata è urbanizzata e di proprietà comunale: questi due elementi sono stati i vincoli intorno cui si è sviluppato il confronto; determinante e vantaggioso per l’amministrazione comunale, superabile e meno rilevante per la minoranza consiliare e per l’ex sindaco Italo Luconi, favorevole ad una nuova localizzazione. Il palazzetto, con ingresso principale in via Venezia, sarà un complesso di oltre 2700 metri quadrati coperti, con due tribune da cinquecento posti. Potrà ospitare tutti gli sport “indoor”: calcetto, pallavolo, pallacanestro e tennis. E’ prevista anche una palestra di riscaldamento, che potrà essere utilizzata anche per le arti marziali. I lavori, vista la lunga sequenza di autorizzazioni, saranno avviati intorno all’autunno del 2006. A proposito della localizzazione, secondo la maggioranza consiliare non erano praticabili altre soluzioni; infatti il nuovo progetto sarebbe stato sottodimensionato soprastante, tra l’area dell’ex fornace, prossima sede della biblioteca comunale e sede del Consorzio del metano, e il nuovo campus scolastico. Infine si è parlato anche di viabilità e parcheggi. Lungo via Venezia e in prossimità del nuovo palazzetto saranno realizzati 150 posti-auto, ma nelle aree circostanti, periferiche e residenziali, sono reperibili altri spazi e pertanto non si avverte il problema. Speciale ambiente Domenica 25 settembre 2005 7 Una iniziativa della Provincia di Ancona Nasce a Corinaldo l’Osservatorio Nazionale dell’Acqua L’acqua come bene primario e fondamentale da garantire a tutti “L’Acqua come bene comune dell’umanità. Tutela e diritto di accesso” è il tema centrale della giornata di studio organizzata a Corinaldo il 18 settembre, sviluppata dalla Provincia di Ancona attraverso il Progetto Peter Pan, l’Agenda 21 locale della nostra Provincia. I temi del risparmio e della gestione della risorsa idrica sono già stati approfonditi nelle due conferenze provinciali sul fiumi Esino, Cesano e Misa. Inoltre, altri progetti quali: “Acqua lasciata...è persa”, forum condotti dai facilitatori di Agenda 21Locale su tutto il territorio provinciale, hanno permesso di approfondire e divulgare ulteriormente i temi affrontati e di conoscere dati, progetti e necessità presenti sul territorio. La continua collaborazione con l’Associazione degli Eletti per il Contratto Mondiale dell’Acqua e tutto il lavoro svolto, hanno portato alla scelta, da parte dell’Associazione stessa, della Provincia di Ancona quale sede di un Osservatorio nazionale dell’Acqua: un “laboratorio” per monitorare le diverse modalità di gestione, distribuzione, utilizzo, salvaguardia e valorizzazione dell’acqua, con l’intento di promuovere la “pubblicizzazione” di tale risorsa, laddove così non fosse. “Seguendo un itinerario fluviale siamo arrivati al Nevola e alla sua valle”, così l’Assessore all’Urbanistica e Ambiente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande ha salutato tutti i numerosi intervenuti nella Sala Grande del comune di Corinaldo per assistere alla presentazione dell’Osservatorio Nazionale dell’Acqua nella Provincia di Ancona. L’acqua e i fiumi sono stati protagonisti costanti del lavoro della nostra Provincia attraverso convegni e progetti. “Acqua lasciata… è persa”, è uno di questi e prevede la distribuzione di riduttori di flusso a tutte le famiglie del territorio, entro l’anno. L’utilizzo di questi piccoli filtri consente un risparmio dell’acqua per uso domestico fino al 50%. E si tratta solo di una delle “buone pratiche” proposte nella gestione dell’acqua: “Vogliamo mettere a punto e monitorare, attraverso questa collaborazione con il movimento del Contratto Mondiale dell’Acqua – ha aggiunto la Casagrande -, esperienze e proposte presenti nel nostro Paese in materia di gestione delle acque dolci sotto il controllo pubblico”. La ri-pubblicizzazione del servizio dell’acqua è stata al centro dell’intervento del Presidente della Provincia, Enzo Giancarli: ”vogliamo svolgere un’azione continua a sostegno Da sinistra: Patrizia Casagrande, Enzo Giacarli, Livio Scattolini, sindaco di Corinaldo, Rosario Lembo e Mauro di competitività e sostenibilità, perché di fronte ad un aumenColtorti to della ricchezza non deve venir meno il rispetto dei diritti, tra cui, fondamentali, cibo ed acqua”. La pubblicazione “L’acqua è un bene comune e non è possibile che su questo pianeta ci siano persone che non ne abbiano accesso”, ha incalzato Rosario Lembo, Segretario Generale del Consolo dalla matita di un esteta ma vamente messo in mostra nelle La seconda parte della contratto Mondiale dell’Acqua. dall’amore competente di tante sale della sede del Parco Gola ferenza è stata dedicata alla prepersone e una buona amminiDa qui la proposta - sostenuta della Rossa, a Serra San sentazione del reportage fotostrazione non può che farsene Quirico, e in parte motivi origigrafico “Il fiume raccontato” di dalla Provincia attraverso promotrice. nali del fotografo, Giovanni Giovanni Ghiandoni. Il prof. l’Osservatorio – per destinare Giovanni Ghiandoni è nato a Ghiandoni. La presentazione di Fabio Ciceroni, che ha introdotalmeno mezzo centesimo di Senigallia nel 1971 ed ha conqueste opere non vuole essere to il libro, ha parlato dell’arte euro per metro cubo di acqua seguito il diploma di visual un complemento ornamentale come elemento essenziale della fatturato come contributo al designer presso il Centro Spedel lavoro che la Provincia sta nostra esistenza, dal momento finanziamento di specifici rimentale Design di Ancona. Ha svolgendo, così come non lo che la politica, l’economia e la interventi di cooperazione che ottenuto il Master in camera sono state nel momento in cui tecnologia non bastano a soddiperseguano modelli sostenibili oscura per il corso di fotografia hanno preso parte attiva alla sfare le nostre esigenze. Ha prodi gestione delle risorse idriprofessionale alla “John conferenza sul fiume, ma il seguito con alcune riflessioni che nei paesi con carenza di Kaverdash School” di Milano e ritrovare la bellezza della natusull’inafferabilità dell’acqua l’attestato per il corso “Fotoacqua potabile. Nella nostra ra nei suoi elementi minimali, che porta all’inevitabile rapporgrafia e rappresentazione del definirla di nuovo. Riscoprirne to con l’inafferabilità del Provincia, invece, come vanno territorio” presso la Facoltà di le tracce depositate nella nostra tempo. Le foto di Giovanni le cose? Bene, secondo Mauro Uno scorcio del pubblico presente nella Sala Grande del Architettura del Politecnico di mente e ricostituirla. In particoGhiandoni suscitano, allora, Coltorti, Ordinario di GeoPalazzo Comunale di Corinaldo Milano. Suoi lavori fotografici lare l’occhio del fotografo rapuna forte capacità immaginativa morfologia e Geologia Amsono stati pubblicati e recensiti (foto Beatrice Testadiferro) presenta in sé un modo di conoperché rendono in pieno la probientale all’ Università di in Italia e all’estero. Per la scere le cose capace di stabilire fondità del movimento. Siena, anche grazie alle Provincia di Ancona ha realizun rapporto tra la nostra interioLa pubblicazione, voluta abbondanti precipitazioni di zato il reportage fotografico rità e l’oggetto. Un legame dal dall’assessorato all’ambiente La riflessione questa estate. Dobbiamo però “Flusso” in occasione della quale scaturiscono desideri ed della Provincia, propone opere fare attenzione, secondo prima Conferenza sul fiume energie indispensabili alla rigeche sono in parte una lettura Coltorti, alla qualità della Esino, Jesi 2004, e l’allestimennerazione dell’ambiente in cui fotografica dell’allestimento to “CesanoMisa” legato alla acqua e alla portata dei nostri abitiamo. Si possono costruire che lo scultore Gianfranco seconda Conferenza sui fiumi cose belle, più difficile è Romagnoli ha proposto nelle fiumi, considerando che ci Cesano e Misa a Monterado lo costruire la bellezza. Un progetgiornate precedenti dedicate al stiamo sempre più alimentanscorso marzo. to di bellezza non può scaturire fiume Esino, di Jesi e successido dalla falde profonde, e soprattutto che l’aumento della temperatura ed un uso improprio delle risorse idriche causeranno conseguenze per di Rachele Mancinelli l’uso dell’acqua e per la fauna. Non può però dirsi altretNoi italiani viviamo nei accedere? A quanto la nostra tanto per il resto del territorio cosiddetti paesi sviluppati, svivita sia inscindibile da questo italiano dove oltre un terzo luppo che ci offre e toglie sembene che non appartiene a nesdella popolazione non ha pre qualcosa. Che certi privilesuno, che dovrebbe essere di ancora accesso permanente e gi abbiano un giusto prezzo da tutti e che invece può essere un quotidiano all’acqua. Rosario pagare può essere discutibile. lusso riservato ad alcuni? Si Lembo ha poi annunciato la In fondo le regole di ogni mersta già speculando sul fabbisopresentazione, il prossimo 29 cato impongono dei prezzi, ma gno di cibo, argomento ormai settembre, di un ordine del a mio parere non tutto può servito in tutti i modi dai poligiorno al Parlamento Europeo essere comprato o venduto, tici e dai servizi di informazioche sancisca come l’acqua non soprattutto se parliamo della ne, certo tra una guerra e l’alsia una merce ma un bene vita delle persone e di quelle tra, ma subdolamente si comune, patrimonio dell’urisorse che servono al loro dimentica del problema delsostentamento. Per esempio manità e come tale non si può l’acqua, che, vorrei ricordare, l’acqua. Non è ammissibile per migliaia di persone può né vendere né comprare. che in Italia un terzo della portare ad una morte non All’incontro ha portato il popolazione non disponga “tanto piacevole”…. Nel suo saluto di condivisione quotidianamente di acqua corDuemila si può accettare di l’Assessore regionale Marco rente e che quotidianamente morire di sete, perché qualcuAmagliani che si è complinel mondo ben trentamila no considera l’acqua come mentato per il lavoro svolto bambini muoiano a causa della bene privato da poter usare dalla Provincia sulla questione mancanza di acqua o a causa di senza alcuna regola, sprecandella difesa dell’acqua come problemi ad essa correlati. dola inutilmente? Cosa succebene comune e si è poi sofferOggi si parla di terrorismo, derà tra qualche decennio? Se mato sulla necessità di impeintegrazione, petrolio…forse continuiamo così, i figli dei gnarsi nella promozione di però non è il caso di assorbire nostri figli potranno avere più attività di sensibilizzazione, passivamente ogni cosa detta o acqua? Anche l’aria che respisoprattutto verso le giovani fatta anche se ciò viene posto riamo sarà concessa solo a generazioni affinché imparicon enfasi all’attenzione pubqualcuno come si fa oggi per no, dai piccoli gesti di ogni blica. Quando apriamo il rubil’acqua? Speriamo di no pernetto di casa, quanti di noi penché chissà, allora, quanti giorno, a non sprecare l’acsiamo a quale bene stiamo per potranno comprarsi l’aria… qua. “Il fiume raccontato” Fino a quando potremo avere l’acqua? A margine della relazione di Rosario Lembo 8 Varie Domenica 25 settembre 2005 Jesi per via di Paolo Marcozzi Fortino (del) (Via, da Piazza Federico II a Porta Garibaldi) Il “fortino” è quello costituito dal complesso di costruzioni edificate a difesa di una delle principali porte d’accesso alla città. Detta Via dei Cocciari, per la presenza dei venditori di terracotte. REGIONE MARCHE Testi gratuiti a più di 14 mila studenti Auguri, Ermanno per la missione Stanziati oltre due milioni di euro II 10 settembre è stata festeggiata a Castelbellino dagli amici, tra cui anche il sindaco di Poggio San Marcello, Tiziano Consoli, e don Giuliano Fiorentini, la decisione di Ermanno Tiberi giovane residente ad Acquasanta di San Marcello e dipendente del Comune di Jesi, di partire come volontario, per sei mesi, in Kenia, a Monbasa (capitale) in una missione della Comunità di Don Benzi in una baraccopoli di poveri. La decisione è stata presa con i responsabili della casa famiglia di “Don Benzi” di Castelbellino. Ne danno notizia gli “amici di Ermanno”. Il giovane Ermanno – riferiscono - si preoccuperà, insieme ad altri tre italiani presenti in loco e cinque del posto, di sviluppare un importante progetto di aiuto e sostegno per le popolazioni emarginate nelle baraccopoli della capitale Keniana che conta ufficialmente tre milioni di abitanti ma tanti altri vivono ai margini della vita sociale. La specificità della missione, come tutte le realtà della Don Benzi, è quella di condividere la povertà con gli emarginati. Infatti anche il giovane Tiberi risiederà per sei mesi in una baracca priva anche del servizio igienico come tutte le altre del posto. A lui gli auguri più sinceri di un proficuo lavoro da parte degli amici, colpiti dal gesto altamente cristiano che ha portato Ermanno a lasciare le comodità per andarsi a sacrificare per persone molto povere e bisognose di aiuto. stico 2002-2003 gli studenti erano 8.964, mentre nel successivo anno sono stati 11.882, e nel 2004-2005 sono stati 13.418. “L``aumento che si registra, anche se quest’anno in misura minore, per questo questo tipo di richiesta di benefici - spiega l``assessore Ugo Ascoli - è indicativo non solo di una aumentata popolazione scolastica, derivata dal buon inserimento sociale degli immigrati nelle Marche, ma certo anche del fatto che la voce libri nel bilancio familiare pesa sempre di più e si aggiunge alla Fortunato Giustino (Via, da Viale Don Minzoni alla fine della via) (Rionero in Vulture, 1848–Napoli, 1932) Scrittore e uomo politico. Deputato della Destra dal 1880 al 1909, poi senatore. Libero esponente della cultura meridionale, appassionato esperto dei problemi della sua terra, fu avverso al fascismo che tuttavia non lo perseguitò. Francia (Via, da Viale Cavallotti a Via del Burrone) Stato dell’Europa occidentale, confinante con Spagna, Italia, Germania, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Andorra, Mare Mediterraneo e Oceano Atlantico. Capitale Parigi. Franciolini (Piazza, da Costa Baldassini a Via da Jesi) Sulla piazza, di fronte alla chiesa di San Pietro Apostolo, sorge il palazzo della famiglia Franciolini, stabilitasi a Jesi nel 1287, presente ancora nella prima metà del secolo XIX. Signori di Castel del Piano, donarono a Jesi Castel Mazzangrugno. Personaggi illustri: Gasparo (signore di Castel del Piano nel 1287), Franciolino (valoroso capitano di Venezia), Bartolomeo (difese Malta dagli assalti di Solimano), Alessandro, Flaminio, Ettore, Giobatta (tutti prodi uomini d’arme). Franciolini (Via, da Piazza Franciolini a Via S. Marino) Vedi Piazza Franciolini. Frezzi Romeo (Via, strada senza sbocco da Via Ravagli) Giovane falegname jesino, iscritto prima ai circoli repubblicani e poi al partito socialista. Nel 1897, venne arrestato a Roma quale presunto complice dell’anarchico Acciarino, l’attentatore del re Umberto I. Fu trovato morto in carcere, con le ossa fracassate, in circostanze misteriose: si parlò di delitto di stato, ma la verità non fu mai accertata. Friuli (Via, da Via S. Marcello a Via S. Lucia) Regione dell’Italia settentrionale, confinante con Veneto, Austria, Slovenia e Mare Adriatico. Capoluogo Trieste. Fu l’ultima regione acquisita all’Italia e la più contesa, quale zona limite tra due diverse entità antropiche. Gambetto Guglielmo (Via, da Via Loik a Via Mazzola) (1916-1949) Calciatore. Centravanti del grande Torino e della nazionale. Morì con tutta la squadra, a bordo dell’aereo schiantatosi contro la collina di Superga, il 4 maggio 1949. Galante Rinaldo (Fratel) (Via, da Via Schweitzer a parallela Via Tolstoj) (18981997) Direttore del Collegio Pergolesi dal 1931 al 1943 e dal 1952 al 1961. Il Collegio Pergolesi, situato a nord-ovest della città, fu iniziato a fabbricare nel 1895 sul luogo dove era stata fondata, nel 1882, una Scuola di Arti e Mestieri. Fu inaugurato il 27 ottobre 1897 ed affidato inizialmente ai Salesiani, che vi rimasero fino al 1914; durante la prima guerra mondiale fu trasformato in carcere militare; passò poi, dal 1920, ai Fratelli della Misericordia. Voluto dai cattolici jesini, era testimonianza dell’impegno nei confronti del mondo giovanile locale, specialmente quello operaio, per una moderna educazione morale, religiosa e civile e per la preparazione professionale (vi si insegnavano le arti di falegname, sarto, calzolaio e legatore di libri). Era frequentato da oltre 300 giovani e 50 erano i convittori interni; era molto temuto nella capitale dai giovani più riottosi alla disciplina, cui veniva spesso minacciato di essere mandato in collegio a Jesi. Attualmente è stato trasformato in centro residenziale per anziani. Protesti in calo nelle Marche Assegni scoperti, cambiali e tratte Secondo l’analisi che Unioncamere ha condotto sui dati dell’anagrafe informatica dei protesti gestita da Infocamere, nella nostra regione le contestazioni riguardanti assegni scoperti e mancato pagamento di cambiali e tratte nel primo semestre di quest’anno (17.156) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (17.940) sono state in consistente calo. In discesa soprattutto gli assegni scoperti (-327) e le cambiali protestate (-480), mentre sono cresciute le tratte bancarie non onorate (+23). A livello nazionale, i più “virtuosi” si sono dimostrati i vene- ziani, i cui protesti si sono quasi dimezzati (2.375 contro i 4.563 del 2004). Come vanno le cose nelle grandi città? Milano, con oltre 88mila protesti nel primo semestre 2005 (circa settemila in più dell’anno precedente), registra un aumento dell’8,2 per cento rispetto al 2004. Sotto il profilo della numerosità è però Roma a confermarsi al primo posto della classifica, con 101.377 protesti nei primo semestre di quest’anno, circa tremila in più dell’anno scorso, la maggior parte dei quali (oltre 63mila) costituiti da assegni “cabriolet”. Volontario in Kenya Sono precisamente 14.184 gli studenti marchigiani che per l``anno scolastico 2005-2006 usufruiranno dei contributi regionali per la fornitura gratuita o semigratuita dei testi scolastici. La Regione Marche, infatti, ha adottato un provvedimento con il quale vengono stanziate risorse per due milioni e 163 mila euro da destinare ai Comuni delle Marche che provvederanno a loro volta ad assegnare le provvidenze alle famiglie. In particolare, il provvedimento riguardera` complessivamente 6.278 studenti della scuola secondaria di primo grado, ex medie inferiori, mentre 7.906 sono gli alunni della scuola secondaria di secondo grado, ex medie superiori. Anche quest’anno si è registrato un aumento - più contenuto rispetto agli anni scorsi - di studenti che hanno richiesto i benefici previsti dalla legge 448 del 1998: 766 in più (5,71.per cento). Una tendenza comunque all``aumento che si va consolidando. Infatti, nell``anno scola- Un concorso per il progetto Polo scolastico a Moie già grave situazione del carovita. Dobbiamo registrare, infatti, un segnale di disagio delle famiglie che hanno difficoltà a far fronte alle spese per il materiale scolastico che ogni anno levitano senza troppe giustificazioni”. L’amministrazione comunale di Maiolati Spontini ha indetto un concorso per l’elaborazione del progetto preliminare per la costruzione di un polo scolastico a Moie. La documentazione richiesta dal bando dovrà pervenire alla segreteria del concorso del Comune di Maiolati, in via Largo Pastori n. 1, entro il 23 Tempo di vendemmia, tempo di sagre Incassati dal Comune Più di 3 milioni di euro dalle vendite all’asta Ha fruttato quasi tre milioni e 200 mila euro al Comune di Jesi l’asta pubblica per la vendita dell’area edificabile in via Grotte di Frasassi e dell’ex scuola di via Roma, tenutasi martedì 13 settembre presso la residenza municipale. Particolarmente ricca di partecipanti la gara per l’area di via Grotte di Frasassi (6.500 mq., di cui 4.500 destinati a residenziale per una superficie utile lorda massima di 3.465 mq.) per la quale sono giunte ben dodici proposte, metà delle quali da imprese di Jesi, le restanti dalla regione, da Roma e dall’Abruzzo. L’offerta migliore è stata formulata da una impresa di Jesi che si è aggiudicata la gara mettendo sul piatto due milioni d 690 mila euro. Pari a 501 mila euro l’unica offerta pervenuta per l’ex scuola di via Roma (con relativa corte) e aggiudicazione diretta alla stessa. Grazie ad una più oculata programmazione degli investimenti e alla parallela ristrutturazione del debito con la rinegoziazione dei mutui . ha dichiarato, nell’occasione, l’assessore alle finanze Simona Romagnoli - il deficit è sceso da 1,5 milioni di euro dello scorso anno ad appena 500 mila euro, con ulteriori significative prospettive di miglioramento per il 2006”. gennaio 2006. Il testo del bando con gli allegati potrà essere scaricato dal sito Internet del Comune: www.provincia.ancona.it/maiolatispontini – sezione concorsi. L’importo presunto dei lavori è di sei milioni di euro. La popolazione scolastica della cittadina di Moie è oggetto da diversi anni di un trend di forte crescita (il Piano regolatore prevede un paese con una popolazione di 8 mila abitanti e su questa base sarà dimensionato il nuovo polo scolastico. Per ulteriori informazioni si può chiamare la segreteria del concorso, presso il Comune, al numero 0731.702972 oppure inviare un fax al numero 0731,702816. Promozione sociale Notizie storiche sul Verdicchio di Francesco Bonasera Nel territorio della parte orientale della città di Jesi è fiorente sui colli di solatio la produzione (in proiezione storica) del Verdicchio, vino bianco secco (vino da pesce) di giusta gradazione alcolica ottenuta da vitigni a grappoli rinserrati e verdastri a completata maturazione. Il vino è denominato dei “Castelli di Jesi” (in analogia ai vini dei Castelli romani) ed è riconducibile come colore ed aroma al Verduzzo (friulano). Il nostro Verdicchio è sicuramente prodotto dall’età romana in filari intercalari tra le colture o in vigneti, da qualche tempo solo in vigneti. Secondo notizie raccolte nel territorio di Palermo, il Verdicchio ha riferimento alla casa Planeta (tuttora operante in Palermo). I membri di essa, provenienti dalla Francia (con eccellenti tradizioni vinicole), transitarono nel territorio di Jesi per perfezionare l’arte della produzione di vini, poi proseguirono per la Sicilia. Si deve osservare che nel territorio di Palermo è un complesso agroturistico Pianetti: siamo riusciti ad identificare l’origine. Essa fu forse istituita in tempi lontani da oriundi jesini. E’ nota la presenza storica dei Pianetti in Jesi, famiglia nobiliare con notevoli cariche e con ampi rapporti con l’Europa centrale. Da quanto detto è una ulteriore testimonianza dei rapporti tra la Sicilia e le Marche (tra l’altro, S.Rosalia, di origine osimana, è la patrona di Palermo) che abbiamo illustrata in conferenze , studi ed articoli. Salute e sanità al Consiglio Comunale Sicurezza sul lavoro e malattie professionali: saranno gli argomenti che saranno trattati dal Consiglio comunale di Jesi il 7 ottobre prossimo: una seduta speciale, interamente dedicata al settore della sanità e della salute del cittadino. Lo hanno deciso il sindaco Fabiano Belcecchi e il presidente del Consiglio comunale Massimo Fiordelmondo, dopo i due incidenti mortali dei giorni scorsi. E’ annunciata la presenza dell’assessore regionale alla sanità, Almerino Mezzolani, e dei vertici dell’Asur. Dovrebbe essere votato un documento che rappresenti una base di partenza per rafforzare ulteriormente i controlli da parte delle autorità preposte e per studiare iniziative che possano responsabilizzare maggiormente i datori di lavori sulla sicurezza e la salute dei propri dipendenti. Da lunedì 19 settembre, presso l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Monsano è operante l’Ufficio di Promozione Sociale. Si tratta di un servizio di informazione realizzato per offrire all’intera comunità consulenza e orientamento su tutti i servizi sociali presenti nel territorio. L’obbiettivo è quello di aiutare cittadini e famiglie a migliorare le proprie condizioni di vita, attraverso l’analisi di problemi e i possibili percorsi risolutivi. L’Ufficio di Promozione Sociale di Monsano, seguito dalla d.ssa Vanessa Stefani, è aperto il lunedì dalle 10 alle 13 e il martedì dalle 15 alle 16,30. Agrochimica giardinaggio e agricoltura Via Roma, 6 - Località Macine tel. 0731.813058 - 60032 CASTELPLANIO (AN) - Settore agricoltura - Settore vinicolo - Laboratorio analisi vini - Giarninaggio - Macchine e attezzi - Impianti di irrigazione Sport Domenica 25 settembre 2005 Volley Calcio Per le “prilline” ancora derby A Città delle Pieve semifinale con Pesaro di Giuseppe Papadia (foto Andrea Paglioni) Moie Nella prima edizione del memorial “Flavio Brasili” che la scorsa settimana ha coinvolto tutte le squadre marchigiane di A1 e A2, la Monte Schiavo Banca Marche si è piazzata al terzo posto. Due vittorie ed una sconfitta, questo il bilancio delle jesine che avevano sconfitto Corridonia 3-0 nella prima partita disputata a Recanati giovedì 15. Il giorno successivo però, per le “prilline” è giunta inaspettata la battuta d’arresto con Castelfidardo, vittorioso al tie break in quel di Agugliano. Nella finale per il terzo posto giocata sabato 17 al Palarossini di Ancona, Ritschelova e compagne si sono sbarazzate agevolmente dell’Urbino, sconfitto con un netto 3-0. “Lavoriamo per migliorare l’intesa e giocare subito con la stessa intensità mostrata nel terzo set contro Corridonia – ha detto il tecnico Fracascia (nella foto) – Sprechiamo ancora troppo, dobbiamo perfezionare l’intesa tra palleggiatrice e schiacciatrici. L’obiettivo è progredire partita dopo partita ed essere pronti per l’inizio della stagione”. Questo fine settimana la Monte Schiavo torna in campo a Città della Pieve per disputare un quadrangolare con Perugia, Arzano e Pesaro. Proprio le adriatiche sono l’avversario nella semifinale che si disputa sabato 24 alle ore 17: è il secondo derby stagionale dopo quello giocato a Cagliari e vinto dalle “colibrì”. L’altra semifinale è Perugia – Arzano alle ore 20.30. Domenica le finali, alle 15 quella per il terzo posto, alle 18 quella per il primo. (foto Candolfi) Celebrata la Festa dell’Avis di Sara Palmolella La pioggia insistente ha condizionato lo svolgimento della festa Avis, svoltasi, domenica 18 settembre a Moie. La manifestazione ha avuto inizio con la commemorazione dei caduti e con l’omaggio al monumento posto nel giardino antistante il cimitero. Insieme ai sindaci della Vallesina erano presenti il presidente della Provincia di Ancona Enzo Giancarli e il consigliere regionale Fabio Badiali. La parte centrale della manifestazione si è tenuta in piazza Kennedy, approfittando della struttura metallica coperta. Marta Vescovi, giornalista televisiva, cui era stato affidato il compito di coordinatrice, ha ricordato le ultime iniziative della sezione Avis, che opera in un territorio più ampio rispetto a quello comunale. Il presidente Avis di Moje, Moreno Verdolini, dopo aver ringraziato le rappresentanze delle sezioni consorelle giunte anche da regioni limitrofe, ha elogiato i Donatori per il loro contributo e ha invitato la cittadinanza ad incrementare la pratica della donazione di sangue nella Vallesina. ,Il sindaco di Majolati, Giancarlo Carbini, ha rimarcato il valore del volontariato organizzato in diverse associazioni che, oltre a testimoniare il livello di civiltà, contribuisce al bene del prossimo, come si è registrato il giorno precedente con una nuova donazione di cornee da parte di un cittadino di Moje. Per rafforzare il messaggio di solidarietà, il consigliere Badiali ha esortato ad abbandonare l’individualismo per promuovere una società attenta ai bisogni dei più deboli. Il presidente provinciale dell’Avis, Pieralberto Scannavini, ha ricordato l’aumentato bisogno di donazioni di sangue, esigenza nata dopo l’avvio del nuovo Centro Trapianti di Torrette che coinvolge anche un’altra associazione di volontariato, l’Aido. In proposito, il presidente Aido, Fabrizio Mancini ha ricordando che le due benemerite associazioni sono molto vicine per il raggiungimento di importanti traguardi come l’autosufficienza regionale per la donazione di sangue e organi. Il sindaco di Castelplanio, Luciano Pittori, ha rinnovato l’appello finalizzato alla sensibilizzazione della comunità e alla creazione di una sezione Avis nel Comune di Castelplanio. Il sindaco di Monte Roberto, Renzo Zuccaro, ha ricordato che a Pianello Vallesina è attiva una succursale della sezione Avis di Moje al servizio dei Donatori di Castelbellino e Monte Roberto, una sorta di decentramento che permette di ampliare il numero dei Donatori e di affiancarli nei loro bisogni. Zuccaro ha ricordato anche che il donatore Ivano Luconi (104 donazioni) riceverà dal Consiglio comunale la cittadinanza benemerita, come segno di gratitudine e modello da additare alle nuove generazioni. Infine il sindaco di Castelbellino, Demetrio Papadopulos, ha ricordato i primi passi dei Donatori di sangue, citando cronache del Corriere della Sera di oltre ottant’anni fa, ha esortato la comunità alla donazione di sangue perché “chi dona sangue, dona vita”. Agli interventi delle autorità sono seguite le premiazioni (il nostro giornale ha già riportato i nomi dei donatori meritevoli): ricordiamo solo le eccellenze. Con Medaglia d’oro, per cinquanta donazioni sono stati premiati: Franco Bucari, Andrea Delpriore, Primo Duca, Otello Galeazzi, Mauro Mecarelli, Silvano Meloni, Sergio Zannotti; il Distintivo d’oro è andato a: Caterina Buselli, Arnaldo Teodori, Gianfranco Trozzi e Paolo Urbani; la Croce d’oro a Ivano Luconi con 104 donazioni. 9 Basket A P. S. Giorgio l’ultimo test Venerdì semifinale Sic-Udine (ore 20,30) Non è decisamente una Sicc Bpa brillante quella vista finora nel pre-campionato. Dopo l’ultimo posto di Senigallia, i gialloverdi si sono ripetuti lo scorso fine settimana nel torneo “Appolloni”. Sabato nella semifinale disputata a Chiaravalle gli jesini si sono arresi 69 a 55 al Reggio Emilia privo di gran parte dei suoi titolari. Contro gli emiliani si è vista una Sicc senza idee e gioco, inesistente nel tiro da tre (1 su 15) con i soli Sato e Rossini ad emergere dal grigiore generale. Domenica al Palatriccoli nella finale per il terzo posto è stato il Ferrara ad umiliare i gialloverdi con un eloquente 97 a 67. Un’altra prestazione incolore degli jesini, fischiati a fine gara dai pochi spettatori presenti. Da segnalare il debutto in maglia Sicc del neo-acquisto Michael Watson, giunto in città il giorno precedente. Nonostante un pre-campionato avaro di successi, la campagna abbonamenti procede a gonfie vele. Nella giornata di martedì 13 è stata superata quota mille tessere. Per abbonarsi c’è tempo fino al 7 ottobre presso il box office del Palatriccoli. Sono ancora valide le agevolazioni Coop, La Fornace e Famiglie. Questo fine settimana i gialloverdi sono di scena a Porto San Giorgio per il memorial “Giulio Torresi”, ultimo test prima del campionato. Venerdì 23 le semifinali: alle 20.30 Sicc-Udine, alle 22 Teramo-Montegranaro. Sabato 24 le finali dalle 20.30. Venerdì 16 settembre è stato riaperto il sito www.aurorabasket.it con una nuova grafica, foto e news aggiornate. La realizzazione è stata curata dalla Creso di Senigallia. Gip Real convince, Jesina sprecona Al quarto turno la Jesina incassa il … terzo pareggio (00) regalandolo al Fermignano qui al Comunale. Invece il Real Vallesina, a Pianello, sconfigge (2-0) un Centobuchi combattivo e capolista. Jesina Tre pareggi ed una vittoria nelle prime quattro gare non sarebbero poi una situazione da piagnistei, ma i seicento spettatori e la dirigenza leoncella vorrebbero di più, date le premesse, i progetti ed i piedi buoni messi insieme agli ordini di mister Giuliani, valido allenatore anche lui. Probabilmente ancora è in deficit la mente del collettivo, alquanto annebbiata forse per il piovoso clima incombente sul terreno di gioco. L’inizio dell’incontro, difatti, mette in vetrina gli ospiti subito pimpanti fino a colpire la traversa, mentre i nostri sembrano prendersela paciosa: un segnale che provoca mugugni sulle gradinate. E pur costringendo i fermignanesi ad arretrare, i nostri sciupano per poca grinta e precisione qualche possibile occasione per Polverari e Langiotti. Si va avanti così fino al riposo. Al ritorno in campo, i leoncelli appaiono più decisi nel costringere gli ospiti sempre più nella loro metà campo. Purtroppo però le occasioni sprecate non si contano: la rete di Gerbino resta intatta. Vediamo un colpo di testa in tuffo da parte di Cuccù, un traversone di Langiotti, un’incursione non sfruttata da Polverari: sembrerebbe che la Jesina non sappia sfoderare il k.o. per centrare il bersaglio. E verso la fine, dopo otto calci d’angolo non concretizzati, Montingelli fa la barba al montante ed è pareggio senza gol. Una delusione! Oggi si va a Civitanova, che ha perso a Caldarola e sta a 5 punti (contro i 6 della Jesina). Real Vallesina Sotto una pioggia autunnale inesauribile, il campo di Pianello ha … giovato alla nostra corazzata, mentre il Centobuchi, pur combattendo (anche per onorare la pole position) lentamente si è impantanato. Tutto un primo tempo giocato dai nostri sempre aggressivi e pericolosi. Ma già all’inizio della ripresa, come un pugile colpito ai fianchi si arrende, anche il Centobuchi si trova in cattive acque: 1-0 al 47’ segnato su corner da Verdenelli. Gli ascolani non si arrendono (onore al merito!) tentando di pareggiare, ma i nostri resistono e rilanciano, fino al 73’, quando Gabrielloni, da par suo, inventa un gol spettacolare: parte in dribbling, saltando tre avversari e, giunto davanti al portiere Spina, lo fa secco con un rasoterra diretto all’angolino. Ed è 2-0 per il terzo posto in classifica. Oggi Real (8 punti) a Castel di Lama, contro la Truentina zero punti). Vir Prima categoria Borgo Jesi e Castelplanio guadagnano la prima poltrona, battendo rispettivamente la Labor (1-0) e la Serrana (0-1). Il Cupramontana in trasferta riesce a battere il Marotta, capovolgendo il risultato con due reti segnate agli ultimi minuti (1-2). A San Marcello i padroni di casa si fanno imporre il pareggio (1-1) dalla Falconarese. Pareggia anche il Monserra in casa del Sirolo Numana (0-0). A Borghetto, la Spes Jesi combatte, ma viene sconfitta (2-1). Seconda categoria Ad Apiro sul campo della neopromossa, l’Aurora Jesi perviene al pareggio a dieci minuti dal fischio finale (1-1). Il combattuto derby Monsano–Sampaolese va ai padroni di casa (2-1).Vince l’Aesina col punteggio classico (0-2) a Staffolo. Alla Marcialonga della pace Calcio Nuova Maip Elica campione d’Italia La Nuova Maip Elica si è laureata campione d’Italia. Nel torneo di calcio organizzato dall’Assindustria, dopo aver centrato la vittoria nella finale provinciale e conquistato a Pesaro il titolo delle Marche con grande autorità, i ragazzi di mister Focanti hanno messo le mani sullo… “scudetto”, proprio come lo scorso anno. Il prestigioso traguardo è arrivato, a Pesaro, al termine di una “tre giorni” che ha visto impegnate le rappresentative di nove regioni. La formazione jesina-fabrianese ha superato nell’ordine la Cedas Sevel Atessa (2-0), la Rubell’s del Piemonte (7-0) e la SS 18 Karati di Cosenza (2-0) e, in finale, la Soffass di Lucca, che godeva dei favori del pronostico. Dopo i tempi regolamentari e quelli supplementari, la gara si è decisa ai rigori: sul 5-5, i toscani hanno sbagliato mentre i marchigiani hanno infilato con freddezza il tiro decisivo. Ecco la rosa dei diciotto ragazzi della Nuova Maip Elica freschi campioni d’Italia: Matteo Carbini, Alessandro Bosi, Cristiano Cacciamani, Sandro Loroni, Massimiliano Nasoni, Emanuele Pascucci, Alessandro Orlando, Cristiano Scaloni, Roberto Coppa, Alfredo Santelli, Daniele Pataracchia, Claudio Brocanelli, Francesco Dottori, Fabio Carletti, Samuele Cimarelli, Maurizio Massimi, Andrea Moscatelli, Marco Teodori. Erano più di seicento, a Sant’Angelo di Senigallia, i partecipanti alla 28^ “Marcialonga della pace” organizzata dalla locale Unione Sportiva Acli. In gara anche una valida rappresentanza jesina, più precisamente del Gruppo Sportivo “Pieralisi”: questi, i piazzamenti dei “nostri”, nelle rispettive categorie: pulcine: 3) Alessia Mari; ragazze 2) Isabella Mari; uomini 3) Luca D’Andrea, 7) Aldo Giacometti, 10) Mauro Marinangeli e Alberto Giacometti; donne 3) Laura Campelli. Nella classifica finale dei gruppi podistici affiliati al C.E.M. il Gruppo “Pieralisi” figura al dodicesimo posto. (Nella foto, le prime tre classificate della categoria “Pulcine”, tra le quali, appunto, Alessia Mari). 10 Varie Domenica 25 settembre 2005 La mostra antologica di Collamati Agenda Il santo del giorno Venerdì 23 settembre San Pio da Pietrelcina – Santi Elisabetta e Zaccaria – San Lino – Sabato 24 San Pacifico – Domenica 25 San Cleofa – San Sergio di Radonez. - Lunedì 26 Santi Cosma e Damiano – Martedì 27 San Vincenzo de’ Paoli – Mercoledì 28 Santi Lorenzo Ruiz e compagni – Giovedì 29 Santi Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli – Venerdì 30 San Girolamo – Sabato 1° ottobre Santa Teresa di Gesù Bambino – San Remigio – Domenica 2 Sant’Eleuterio. In televisione Sabato 24 settembre – ore 17,15 (Rai Uno) “A sua immagine”. Domenica 25 settembre – ore 10 Santa Messa (Retequattro)- ore 10,30 (Rai Uno) “A sua immagine” – ore 10,55 (Rai Uno) Santa Messa – ore 12 (Rai Uno) Recita dell’Angelus. Anagrafe Nati (a Jesi, salvo diversa indicazione) 21 agosto Giorgia Barchiesi; 23 agosto Tommaso Mosca; 27 agosto Tommaso Olivi (Ancona); 28 agosto Gabriele Francioni; 29 agosto Nour El Hoda Ben Nasr, Endrit Elezi, Lorela Velaj; 31 agosto Sonia Ravoni; 1 settembre Giovanni Paolo Morosetti, Chao Hi Wang, Mattia Martello; 2 settembre Irene D’Amore; 3 settembre Christian Anselmo, Giovanni Ciarmatori; 5 settembre Kangni Ye; 6 settembre Andrea Piccinini; 7 settembre Giorgia Emanuela Silvestre (Ancona); 11 settembre Gabriele Donzelli e Giulia Carosi; 12 settembre Claudia Rotella (Senigallia) e Giulia Mei. Può essere visitata fino a domenica 25 settembre a “Villa Salvati” di Pianello Vallesina la mostra antologica dell’opera pittorica di Luciano A. Collamati, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Monte Roberto. “Un artista – ha scritto l’assessore Vittoria Borioni – che si esprime con tutta la sua forza cromatica e l’imponenza del segno, che rappresenta in quarant’anni di attività uno scorcio storico artistico del nostro tempo in cui si sono avvicendate linee di ricerca fra le più disparate e spesso contrastanti”. Nella foto, un momento della inaugurazione, sabato 10 settembre. Arte, gastronomia e turismo Mozione Sulle rette scolastiche Dal gruppo consigliare Alleanza Nazionale e dall’Udc di Jesi riceviamo copia della mozione inviata al sindaco di Jesi riguardante le modalità di definizione delle fasce di reddito per il pagamento delle rette scolastiche. Nella mozione, che doveva essere discussa nell’ultima seduta del consiglio comunale ma rinviata per mancanza di tempo, si chiede al sindaco e ai consiglieri “di adoperarsi affinché l’impegno economico delle famiglie per garantire l’istruzione ai propri figli sia inferiore alla pesante situazione attuale”. In particolare An e Udc propongono che sia introdotto, “per la determinazione delle fasce di reddito di appartenenza, il concetto di quoziente famigliare in sostituzione del reddito Isee. La determinazione del reddito per l’attribuzione della fascia di appartenenza dovrebbe essere così fatta con un meccanismo molto semplice che divide il reddito complessivo valutato ai fini Irpef del nucleo famigliare per il numero di componenti della Trigesimo 16.9.1920 12.8.2005 Oggi sposi Sabato 24 settembre: Carlo Minocchi e Alessia Santarelli ad Ancona/S. Maria Liberatrice - Paolo Noceli e Alessandra Duca a Montecarotto Domenica 25 settembre: Michele Contadini e Maria Jole Pellegrini a S. Francesco di Paola Matrimoni 27 agosto Leonardo Zamporlini e Francesca Frezzotti; 28 agosto Emanuele Crescentini e Marta Amata, Pier Francesco Gambelli e Barbara Bedini; 1 settembre Paolo Mancinelli e Georgia Cristina Santos Cruz; 3 settembre Abiye Onye Warmate e Lilian Edward Ameze, Michele Rossi e Alessia Bosi, Marco Caimmi e Donatella Mosca, Andrea Vecchioni e Giulia Laghezza, Giovanni Gagliardini e Fabiola Valentini; 4 settembre Giordano Centurelli e Izabela Jurusz Malgorzata, Maurizio Masè e Tamara Lorenzetti, Emanuele Ramini e Silvia Bartolacci; 10 settembre Francesco Fiordelmondo e Marta Mancini, Paolo Mariscoli e Catia Tenenti, Giancarlo Fazi e Cristiana Latini, Salvatore Turino e Vincenza Tacinelli, Massimiliano Zenobi e Alessandra Bigi, Michele Moretti e Simona Piselli; 12 settembre Hector Alejandro Dulski Nova e Patricia Jacquelin Lema del Rio; 18 settembre Andrea Pieralisi e Sonia Ciarmatori, Mauro Pace e Anna Maria Cesaroni. Defunti (a Jesi, salvo diversa indicazione) 31 agosto Violante Belardinelli (92 anni) di Staffolo, Giulio Morettini (80) di Filottrano; 1 settembre Andrea Boria (27) di Castelbellino; 2 settembre Severina Giovanetti (88) di Montecarotto, Luigi Cesaroni (34) di Monte Roberto, Ruffina Aquilanti Pelagalli (85) di Castelbellino, Gina Pediconi (85); 3 settembre Maria Rocchetti (96) di Monte Roberto, Giulio Lupi (83) di Santa Maria Nuova; 4 settembre Francesco Maiolatesi (83) di Serra San Quirico, Amedeo Zampetti (85) di Cupramontana; 5 settembre Ada Fratocchi (80) di Chiaravalle, Mario Massei (91) di Cupramontana, Malvina Sparaciari (82), Francesco Lancellotti (83); 6 settembre Luigi Fava (77) di Cupramontana, Maria Dardanelli (93), Franca Bernacchia (80); 7 settembre Italiano Castagneti (71) di Filottrano, Osvalda Nicolini (70), Sira Maiolatesi (82), Marcella Agostinelli (72); 10 settembre Gina Violini (88) di Santa Maria Nuova, Giuseppe Barigelli (62) di Monte Roberto, Ferdinanda Pelagagge (93) di Monte San Vito; 11 settembre Elena Santoni (77), Giobattista Piattella (80) di Cupramontana, Giovanni Giampieri (80), Arnaldo Focarelli (73); 12 settembre Nello Pierini (81 anni) di Maiolati Spontini, Paolo Mancini (67), Lorenzo Forastieri (21) di Falconara Marittima; 13 settembre Nazzarena Piccinini (88 anni), Zelinda Rossini (92 anni); 14 settembre Agata Tiranti (89) di Montecarotto; 15 settembre Ondina Maiolatesi (74), Mario Maiolatesi (70) di Chiaravalle, Giustina Traversi (93) di Maiolati Spontini, Seconda Bianchelli (84) di Morro d’Alba Farmacie di turno Venerdì 23 settembre Calcatelli - sabato 24 Delle Grazie – domenica 25 Comunale 1 - lunedì 26 Cerni – martedì 27 Comunale 2 – mercoledì 28 Grammercato – giovedì 29 Coppi – venerdì 30 Moretti - sabato 1 ottobre Barba – domenica 2 Martini. “Arte, gastronomia e turismo: sinergie per lo sviluppo del territorio”: è stato il tema del convegno di studio che si è tenuto nel pomeriggio di sabato 17 settembre al Centro Congressi Esagono della Banca Popolare di Ancona. Tra i presenti, in sala, le allieve della scuola alberghiera “Panzini” di Senigallia con alcune insegnanti. Ha condotto gli interventi l’ing. Mauro Magagnino, delegato Accademia Italiana della cucina di Ancona, promotrice del convegno. (foto Anna V. Vincenzoni) XIV Corso base dell’Avulss di Jesi “Un petalo del tuo tempo per chi ha bisogno di te” Martedì 4 ottobre nella sede dell’Avulss in piazza Federico II n. 8 alle ore 18 inizia il XIV Corso Base per la formazione dei nuovi volontari. Il corso è aperto a tutti ed il programma sviluppa argomenti di carattere psicologico, socio-sanitario e teologico-spirituale di notevole interesse e facilmente accessibili grazie anche alla professionalità dei relatori coinvolti. “L’Avulss (laica, apolitica e di ispirazione cristiana) da “nucleo” è diventata “associazione”, è cambiato il nome ufficiale – dice la presidente, Maria Cristina Paris ma i valori sono sempre gli stessi, come la finalità e l’etica del servizio. Nel nostro territorio il numero di quanti hanno bisogno di aiuto è in continuo aumento e perciò sono sempre necessari e molto graditi i nuovi volontari, che dopo aver frequentato il Corso Base potranno scegliere uno dei settori dove l’Avulss offre il servizio, cioè: Ospedale civile, Casa di riposo, Casa famiglia “Collegio Pergolesi”, Centro pomeridiano “Divertirsi insieme”, a domicilio e con i minori in difficoltà”. Il servizio prevede una presenza settimanale di due ore, ed è “gratuito, continuativo ed organizzato”. “E’ un servizio molto gratificante – sottolinea la presidente perché permette al volontario donatore di essere di stabilire con chi soffre una presenza amica, intesa anche come momento di autentico valore terapeutico di cui beneficia lo stesso volontario”. A coloro che avranno frequentato almeno tre quarti delle lezioni verrà rilasciato un “attestato di frequenza” valido anche per il credito formativo per le scuole medie superiori. Chi successivamente si iscriverà all’Avulss riceverà un “attestato di idoneità” per iniziare il servizio di volontariato nel settore più congeniale. La partecipazione al corso non obbliga l’im- mediata iscrizione all’Avulss, ma resta valida per i tre anni successivi. Le lezioni si terranno tutti i martedì e venerdì, dalle ore 18 alle ore 20, dal 4 ottobre al 10 dicembre presso la sede dell’Avulss, Palazzo Ripanti, piazza Federico II n.8 Jesi. Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni chi è interessato può contattare la Segreteria dell’Avulss (tel. 0731.59713) il martedì (ore 17,30-19) e il giovedì (ore 9,30-11). Secondo Giampaoletti Nel ricordo struggente e nel vuoto incolmabile che tu hai lasciato ci sostiene l’esempio della tua semplicità, il dono continuo del tuo Amore per tutti noi e la certezza che tu sei “lì” e ci sorridi per sempre. Grazie per averci insegnato la Fede, per sempre . Moglie, figlie e nipoti famiglia stessa. A tal proposito – è precisato nella mozione - si specifica che un componente della famiglia è anche un nascituro, ferma restando l’accertamento e la certificazione medica dello stato di gravidanza al momento della dichiarazione”. Partecipazione a lutto Percorsi con pazienza e dignità gli erti sentieri della sofferenza, è volata al cielo l’11 settembre, all’età di anni 73, l’anima bella di Arnaldo Focarelli ottico Simpatia, giovialità, affetto erano scritti nel suo sguardo, nel suo cuore e nella sua voce. Ricorderemo con ammirazione e nostalgia il suo dolce sorriso, il suo modo particolare di essere marito, padre e nonno. La sua vita è stata onesta e laboriosa, il suo tempo dedicato alla famiglia e al lavoro. Lascia un vuoto incolmabile e un bellissimo ricordo di sé. La cittadinanza intera si è unita, nella preghiera, alla moglie Lidia Latini, ai figli Francesco e Fabiola, al fratello Sergio, alla nuora Elisabetta, ai nipoti Sheila, Serena e Marco e agli altri familiari e congiunti, partecipando alla concelebrazione eucaristica di commiato, officiata da don Martino Santoni e don Bruno Gagliardini, assistiti dal diacono Alberto Massaccesi. Ciao Arnaldo, il tuo volto resterà nel nostro cuore, il tuo spirito in mezzo a noi, la tua anima nella pace di Dio. Gli amici dell’età giovanile e quelli della maturità delle comunità parrocchiali di San Giuseppe e della Regina della Pace. “Voce” si unisce al cordoglio dei familiari Articoli - Arredi - Statue - Icone - Quadri - Paramenti sacri Santina Buoncompagni Tuniche ed oggetti per Comunioni - Cresime - Nozze - RIcordiamo, inoltre il nostro servizio “cortesia” riservato al clero, che consiste nel recapito a domicilio delle merci ordinateci e che verrà effettuato nel primo e terzo lunedì di ogni mese, completamente gratuito. ANCONA Via Matteotti 9 tel e fax 071.201297 e-mail [email protected] SENIGALLIA Via A. Costa 27 tel e fax 071.60597 e-mail [email protected]