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Impôt reprisé
Tassa riscossa
Ufficio di Jesi
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Eroi comici
e marionette
I racconti
della Fiera
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Tutto sulle
“tre fiere”
Le notti
bianche
settimanale d’informazione
Euro 0,80
“Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB - Jesi”
DIREZIONE E REDAZIONE : JESI - PIAZZA FEDERICO II, 8 - TEL. E FAX 0731.208145
ANNO LII - N. 32
Domenica 25 settembre 2005
“L’orgoglio della città”
A Jesi il Raduno nazionale
dei Granatieri di Sardegna
Un forte messaggio di pace e di amicizia tra i popoli
Da trent’anni Vescovo
Padre Oscar
cittadino benemerito di Jesi
Trenta anni fa – esattamente il 27 settembre del 1975 – Padre Oscar veniva consacrato vescovo da S.E. mons. Carlo
Maccari presso la chiesa di San Francesco
alle Scale di Ancona. Il successivo 12 ottobre, nella sua qualità di ausiliare dell’Arcivescovo di Ancona con potestà ordinaria per la diocesi di Jesi, incontrava
solennemente, presso la nostra cattedrale, i
cittadini di Jesi e della Vallesina. Il primo
marzo 1978 il Santo Padre nominava
Padre Oscar vescovo di Jesi pleno jure. E
da allora il nostro Pastore si è dedicato con
entusiasmo, convinzione e totale generosità
alla realizzazione della sua delicata missione.
Non vogliamo qui ricordare le tante
opere desiderate e realizzate a favore delle
anime, delle parrocchie, dei Comuni della
Vallesina e della nostra amatissima città.
Basti solo ricordare che proprio per questa
sua dedizione con spirito altamente francescano molte amministrazioni comunali
hanno voluto onorarlo con la cittadinanza
onoraria E l’amministrazione comunale di
Jesi gli offrirà la cittadinanza benemerita
proprio in occasione del suo trentennio di
episcopato, venerdì 30 settembre, alle ore
18 circa, durante la seduta del Consiglio
comunale che, allo scopo, verrà momentaneamente sospesa.
Mentre invitiamo la cittadinanza tutta a
presenziare, presso la sala del Consiglio
comunale, l’attesa cerimonia, il direttore, i
redattori e i collaboratori di Voce della vallesina esprimono le felicitazioni a nome di
tutti i cristiani e di tutti i lettori del settimanale e auspicano che Padre Oscar possa
continuare ad essere in mezzo a noi per
tanto tempo ancora. Più ancora si augurano che, non permettendo il diritto canonico
una ulteriore presenza a Jesi, possa il
nostro amato e stimato pastore esserci
sempre vicino e possa ancora godere di una
lunga vita, superando felicemente le difficoltà avute in questi ultimi tempi.
Nella foto: S.E. Mons. Oscar Serfilippi
subito dopo la consacrazione episcopale saluta, ringrazia e benedice i presenti (da ”Voce
della Vallesina” del 12 ottobre 1975)
Sabato 17 e domenica 18: Jesi
ha ospitato il 28° Raduno nazionale dei Granatieri di Sardegna.
Anche se avversata dal maltempo, è stata una grande festa. E
un… ritorno. I Granatieri di
Sardegna erano già stati a Jesi nel
1960, per le celebrazione dell’unità d’Italia; ma ancora prima, il
17 settembre del 1860 quando
entrarono nella nostra città in
forza all’esercito piemontese che
scendeva dall’Italia per ricongiungersi con Garibaldi vittorioso
nel Mezzogiorno.
“Una grande occasione per
Jesi - aveva detto il sindaco
Fabiano Belcecchi , mentre fervevano i preparativi. - Una grande
occasione e un grande onore.
Perché si tratta di uno di quegli
eventi che coinvolgono l’intera
collettività, restituiscono attualità
alla memoria, contribuiscono a
rafforzare quel senso di appartenenza del popolo italiano che il
presidente Ciampi ha saputo
sapientemente ricostruire in questi anni”.
Il raduno si è aperto, sabato
mattina, al viale Cavallotti con
l’alzabandiera ufficiale al monumento. Quindi, nel palazzo del
Comune, la consegna, per ventiquattr’ore,
del
medagliere
dell’Associazione
Granatieri
di
Sardegna da parte
del
presidente
Mario Buscami al
s i n d a c o
Belcecchi, che ha
ricambiato con la
donazione di pubblicazioni storiche
e culturali della
città. Erano presenti, fra gli altri,
il vice questore
Agata Cabino e il
comandante
la
compagnia
dei
Carabinieri di Jesi
Massimiliano Di
Pietro.
Nel pomerig-
gio, il concerto
della musica d’ordinanza dei Granatieri, concluso
con l’Inno di Mameli. Quindi messa solenne in
Cattedrale e più
tardi, nella chiesa
di San Nicolò, l’inaugurazione della
mostra “Correva
l’anno 1860”, con
una rievocazione
dei fatti che videro
l’entrata a Jesi delle
truppe piemontesi,
con cimeli dei
musei storici della
fanteria e dei
Granatieri.
Infine, in serata,
grande coreografia
nell’area adiacente
al Palatriccoli con
il carosello storico
dei Granatieri, con
bandiere, armi ed
uniformi d’epoca.
Per domenica
mattina era in programma l’evento
probabilmente più
spettacolare,
la
(foto Candolfi)
* L’asterisco
Commissione
Onu
per la pace
Prodi e l’“Osservatore Romano”
Coppie di fatto: parliamone
di Vittorio Massaccesi
[email protected]
di Giacomo Galeazzi
La Santa Sede è favorevole
alla creazione di una Commissione Onu per la costruzione
della pace. Lo ha detto il cardinale Angelo Sodano, Segretario
di Stato vaticano, intervenendo
all’Assemblea Generale a New
York. Secondo il cardinale tale
organismo potrebbe tracciare le
linee di una ambiziosa strategia
e da mettere in pratica per superare le rivalità etniche che sono
all’origine di conflitti sempre in
agguato.
Nel suo intervento, Sodano ha
anche difeso il principio dell’intervento umanitario nel diritto
internazionale, cioè l’uso della
forza (per soccorrere popolazioni minacciate) che diventa lecito
se si considera preminente la
dignità di ogni uomo e donna
sopra lo Stato e sopra ogni sistema ideologico.
L’istituzione della “Peacebuilding Commission” è stata
proposta nell’ambito della riforma del Consiglio di Sicurezza.
Dal Vaticano arriva dunque un si
di rilevante valore diplomatico
ma anche la richiesta di approfondire meglio il problema dell’uso della forza al fine di disarmare l’aggressore. Sodano infatti ha ricordato che la responsabilità di proteggere scaturisce da
un concetto politico e giuridico
molto importante che si è progressivamente arricchita durante
questi sessanta anni di esistenza
dell’Onu.
Due mesi
fa il patriarca
di
Ve n e z i a
A n g e l o
Scola, concludeva
un’intervista incentrata
anche
sulle coppie
di fatto, con
queste parole: “Discutiamone,
troviamo la strada per garantire
i diritti di tutti senza inficiare
un istituto fondamentale come
il matrimonio e la famiglia”.
Infatti non è da oggi che i
masmedia si interessano del
problema ed in parlamento, da
tempo, sono stati presentati otto
progetti di legge riferiti a questa delicatissima realtà. Una
realtà politicamente trasversale.
Le dichiarazioni di Prodi
hanno riaperto il dibattito al
punto che l’Osservatore romano è intervenuto chiarendo in
modo inequivocabile e anche
polemico che la soluzione del
problema può prestarsi alla
lacerazione della famiglia così
come la prevede e la vuole la
stessa costituzione italiana. E
l’Osservatore romano ha ragione da vendere denunciando i
rischi di una legislazione che
possa equiparare le coppie di
fatto a quelle regolate dal contratto religioso o civile che sia.
Prodi si è dimostrato profonda-
mente dispiaciuto delle interpretazioni delle sue dichiarazioni e più volte è tornato a
chiarire che non è minimamente nelle sue intenzioni un’equiparazione delle due realtà –
coppie di fatto e coppie legate
dal matrimonio - ma che non è
possibile ignorare il problema.
***
D’altra parte, aggiungo io, lo
stesso cardinal Pompedda, giurista della Curia romana, vede
la necessità di non ignorare il
problema e, anzi, offre alcuni
orientamenti di soluzione in
merito. (Corsera del 14 e del 15
settembre). Così pure i vescovi
emeriti Casali e Bettazzi.
Insomma appare chiaro che
quando esiste un problema
sociale di rilievo, soprattutto se
va a toccare valori irrinunciabili come quelli che difendono la
famiglia, non vale che il politico ignori il problema, ma vale
che egli si assuma le sue
responsabilità per prospettare
una soluzione che salvi i principi e che, nel contempo, dia una
soluzione, quale male minore,
ad una data realtà sociale. Così
è stato per il divorzio, così è
stato per l’aborto. Due leggi
che hanno colpito al cuore la
famiglia e che certamente non
sono state volute dal mondo
cattolico, eppure alla fine si
sono imposte per volontà popolare. La storia insegna che
quanto più
si ignora un
problema,
tanto più,
alla
fine,
giunge una
soluzione
maggiorm e n t e
esplosiva.
***
Se nel giro di dieci anni i
nati dalle coppie di fatto si sono
raddoppiati, non c’è cittadino
che non veda l’opportunità di
fare qualche cosa sul piano giuridico, nell’interesse dei singoli
e della società, perché a queste
coppie vengano riconosciuti
alcuni diritti. Si dirà: ma perché
le coppie di fatto, piuttosto che
attendersi favori legislativi, non
si impegnano con il contratto
del matrimonio? Chiediamoci
piuttosto: perché la realtà, sempre maggiore, di tante coppie di
fatto? La risposta dobbiamo
darla noi stessi, la tv, la scuola ,
la parrocchia, la Chiesa, i genitori ecc.
E comunque, dice il vescovo
Casali, dobbiamo superare l’idea che la legge garantisca la
morale.
Il problema è complesso ma,
ripeto, non giova la politica del
rinvio né giova forzare interpretazioni in un senso o nell’altro in vista delle elezioni.
grande parata che, muovendo dai
giardini pubblici di viale
Cavallotti, avrebbe raggiunto
piazza
della
Repubblica.
Avrebbero dovuto sfilare. per il
corso, Granatieri in Armi, preceduti dalla musica di ordinanza e
dalle bandiere del 1° e 2°
Reggimento, lo stendardo di nave
“Granatiere”, reparti in armi delle
forze armate, rappresentanze
militari, gonfaloni dei Comuni
invitati, rappresentanze del
Nastro Azzurro e di tutte le associazioni d’arma, ed infine i
Granatieri in congedo. Insomma,
un lungo carosello di uomini e
mezzi, bandiere e stendardi.
Purtroppo l’inclemenza del
tempo ha impedito lo svolgimento della sfilata nella via principale
di Jesi, sfilata che ha avuto
comunque
svolgimento
al
Palatriccoli.
“La pioggia che ha costretto ad
annullare la parata di domenica
mattina – dirà il sindaco - se da un
lato ha ridimensionato la partecipazione a questo Raduno nazionale dei Granatieri, dall’altro non
ha impedito di mostrare l’orgoglio della città di Jesi nell’ospitare una manifestazione importante,
contrassegnata da un forte messaggio di identità nazionale, di
pace e di amicizia tra i popoli”
E’ seguito il pranzo per duemila all’interporto di Jesi. Infine, nel
tardo pomeriggio, l’ammainabandiera al monumento ai Caduti che
ha segnato la fine della manifestazione.
“Nel ringraziare i cittadini che
non hanno voluto mancare ai vari
eventi e gli esercizi pubblici che
hanno garantito ristoro e ospitalità in questi due giorni ai
Granatieri e alle loro famiglie,
ritengo doveroso rimarcare l’impegno e la professionalità dell’ap-
posito staff messo in piedi dal
Comune per far sì che tutto
riuscisse al meglio.
Per questo desidero esprimere
i sensi di gratitudine al personale
dei servizi manutenzione, viabilità e sport dei lavori pubblici, economato, polizia municipale, pinacoteca Cantiere Culture, biblioteca planettiana e di JesiSerivizi
che, tutti insieme, hanno offerto il
meglio di sé, permettendo alla
città di dimostrarsi pienamente
all’altezza della situazione e confermandola così una realtà in
grado di far fronte ad impegni
organizzativi rilevanti che danno
prestigio al nome di Jesi.
A tutti loro estendo l’apprezzamento sottolineatomi dall’Associazione nazionale Granatieri
di Sardegna, dal Capo di Stato
Maggiore dell’Esercito e da tutte
le autorità intervenute che non
hanno mancato di sottolineare
l’accoglienza ricevuta e la disponibilità riscontrata.
Un ringraziamento al presidente dell’interporto che ha ospitato presso la propria struttura il
convivio associativo del Raduno
e a tutte le componenti della
società civile cittadina che, ciascuno per il proprio ruolo, hanno
contribuito ad ottenere un risultato così significativo”.
(gi elle)
2
Vita ecclesiale
Domenica 25 settembre 2005
Incontro con i familiari di sacerdoti e diaconi
Maiolati Spontini, martedì 13 settembre: tradizionale incontro dei familiari e collaboratori del
clero diocesano con il Vescovo Padre Oscar, a “Casa Paolo VI”. Dopo l’incontro di preghiera per le
vocazioni di speciale consacrazione, c’è stato un momento di fraternità tra i numerosi convenuti e, a
conclusione dell’incontro, la foto ricordo.
Premio internazionale
S. Giuseppe da Copertino
Sabato 24 settembre (ore
16,15) al teatro “La Nuova
Fenice” di Osimo verranno assegnati i seguenti riconoscimenti:
per la Pace alla Comunità Francescana della Custodia di Terra
Santa; per la Cultura al prof.
Giovanni Morello; per la Solidarietà alla Lega del Filo d’Oro,
nel 40° anno di Fondazione. Un
premio speciale per le Celebrazioni Josephine sarà consegnato al prof. Francesco Sicilia e dott.
Vito D’Ambrosio.
Mons. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per
i Laici, ritirerà il premio straordinario alla memoria del Servo di
Dio Giovanni Paolo II; Mons..
Angelo Com’astri, Vicario del
Papa per la Città del Vaticano,
offrirà una testimonianza “Ricordando Giovanni Paolo II”.
Sabato 1° ottobre a San Giuseppe
DAI NOSTRI MISSIONARI
Educare per prevenire
Da Addis Abeba (Etiopia), Suor Luisa Elvira Ferracci:
Carissimi Amici del Centro Missionario, è con gioia piena
che ringraziamo di cuore per la vostra solidarietà! Abbiamo
ricevuto le vostre offerte in favore del nostro Progetto
Educazione Famiglie della Missione di Modjo,
Ringraziare, a me pare, è prendere le vostre mani tese in solidarietà e unirle con quelle di Dio ed anche con quelle dei nostri
fratelli e sorelle più bisognosi. In questa dinamica la Pace, la
Gioia e l’Amore fanno dimora tra noi. E’ il Regno di Dio!
Modjo è un posto molto colpito per l’Aids e uno dei nostri
lavori è proprio educare per prevenire.
Noi Suore Missionarie della Consolata vi siamo vicine con
la nostra preghiera missionaria con tanta fraternità consolatina.
Con affetto e tanta gratitudine.
In Cattedrale
“Gesù: Porta della Speranza”
Il Vescovo incontra i ragazzi della Cresima
di Giorgia Barboni
“Apriamo la porta della speranza per donare Cristo al
mondo”: questa è la frase che
Mons. Oscar Serfilippi ha voluto far incidere nella Porta del
Giubileo, Porta che con le sue
A S. Francsco di Paola
Corso di formazione
in preparazione
a battesimo-cresima
Venerdì 30 settembre, alle
ore 21, presso la parrocchia di
San Francesco di Paola –
all’Arco Clementino – avrà inizio il corso di formazione cristiana in preparazione del battesimo e/o cresima per giovani
e adulti. Per partecipare è
necessario iscriversi (presso
parrocchia San Francesco di
Paola, telef. 0731.52501).
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formelle rievoca e riprende le
scene principali della vita di
Gesù.
A partire dallo scorso 14 settembre, e nei cinque giorni successivi, il Vescovo ha dato
appuntamento ai cresimandi delle diverse zone pastorali della
Diocesi che si sono ritrovati in
Cattedrale, a partire dai ragazzi
di San Marcello, Collina e Santa
Maria Nuova per poi terminare
con quelli di Jesi, insieme a parroci e catechisti.
In ciascuno degli incontri il
Vescovo ha voluto porre l’attenzione proprio sulla vita di Gesù,
che con il suo esempio “ci invita
a pregare, a compiere gesti di
generosità verso gli altri”. La
necessità di poter pregare, anche
davanti le spoglie di San
Settimio, soprattutto in occasione delle celebrazioni per la
Solennità del Patrono di Jesi, è
stata appieno compresa dal
Vescovo già nell’Anno Giubilare, quando le reliquie del
primo Vescovo di Jesi sono state
collocate in una nuova urna,
posta ai lati dell’altare maggiore
del Duomo, per permettere a
tutti i fedeli di potervi pregare
innanzi.
“Ecco due doni che il
Vescovo vi fa per facilitarvi
nella preghiera”, ha detto, rivolgendosi ai ragazzi nel corso
degli incontri: “un crocifisso, affinché riconosciamo il Signore
come Immagine vicina a noi, ed
un libretto, Buona Domenica:
questi doni si accompagnano a
dei propositi molto importanti
per la vostra vita di cristiani”; il
proposito di vivere la preghiera
in maniera approfondita perché,
purtroppo, “preghiamo in maniera superficiale” e quello di “vivere in famiglia e in parrocchia
con gioia”.
Il Vescovo ha infatti sottolineato la “grande importanza della parrocchia, luogo di crescita
per voi ragazzi”, luogo di confronto soprattutto per questi giovani che si avvicinano al Sacramento della Cresima e che,
nella realtà frenetica della propria vita, trovano in essa spunti
di riflessione e di maturazione,
per aprire le porte del proprio
cuore a Gesù.
“Dedicazione” della chiesa
In occasione del rifacimento del Presbiterio secondo le
norme liturgiche attuali, sabato prossimo 1° ottobre, a San
Giuseppe avrà luogo la “dedicazione” della chiesa nell’ottantesimo di costruzione. Questo, il programma delle celebrazioni:
Venerdì 30 settembre
ore 17,30 Adorazione Eucaristica
ore 18,30 Liturgia della parola e Benedizione Eucaristica
Sabato 1° ottobre
ore 18,30 Concelebrazione presieduta da Padre Oscar,
Vescovo di Jesi, per la “Consacrazione” della chiesa e inaugurazione del nuovo Presbiterio.
Domenica 2 ottobre
ore 18,30 Recital in chiesa de “Il Giullare della Madonna”
di Giovanni Maria Tenti (attore-regista) e Anna Stein (violoncellista)
Lo spettacolo - “Il Giullare della Madonna” - costruito per
mezzo di una drammaturgia di testi poetici e narrativi, consiste
in un recital teatrale, e porta in scena la parola di poeti italiani
e stranieri ispirati alla figura di Maria. Attraverso un monologo
e dialogo interattivo con il pubblico, si apre con la preghiera
alla Vergine di Dante, e si chiude con gli ultimi versi dal Faust
di Goethe.
Dal 2 al 16 ottobre
Festa
a Santa Maria
del Piano
Dal 2 al 16 ottobre, con un nutrita serie di iniziative, la parrocchia di Santa Maria del Piano celebra anche quest’anno la
Festa della Madonna. Questi gli appuntamenti più importanti
del programma:
Domenica 2 ottobre
ore 14,30 Pellegrinaggio a Loreto
Martedì 4 ottobre
ore 21,15 Concerto d’organo
Domenica 9 ottobre
ore 11,15 celebrazione anniversari di matrimonio
Martedì 11 ottobre
ore 17 Celebrazione Eucaristica e Unzione malati e anziani
Sabato 15 ottobre
ore 18 Celebrazione Eucaristica con il Vescovo Padre Oscar
e processione per le vie della parrocchia; benedizione conclusiva dei bambini in piazza don Ezio Balestra
Domenica 16 ottobre
ore 15,30 spettacolo musicale con banda musicale e “majorette”
dalle 17 Festa insieme.
Attività del Circolo “Ferrini”
L’anno sociale 2005-2006 del
Circolo “Contardo Ferrini” inizierà con il mese di ottobre con
una giornata di ritiro che si svolgerà presso il nuovo seminario di
via Lotto, in cui i soci con i loro
amici, parenti e simpatizzanti si
ritroveranno per una giornata
conviviale che prevede momenti
di preghiera, il pranzo ed una
riunione programmatica. “Nei
mesi successivi – informa il presidente, dott. Primo Luigi Bini le iniziative si svolgeranno tenendo conto delle richieste e proposte dei soci, prevedendo serate
di svago e di ricreazione, gite alla
scoperta delle Marche e qualche
manifestazione per beneficenza”.
Ricordiamo che la sede del
Circolo, in piazza Federico II, è
aperta tutti mercoledì dalle 9.30
alle 11. Le iscrizioni (15 euro)
sono aperte a tutti coloro che –
spiega il dott. Bini – “in una visione serenamente cristiana della
nostra realtà, gradiscono stare
insieme, dibattere problemi, anche vivacemente, affrontare difficoltà, cercare soluzioni”.
XXVI Domenica del Tempo Ordinario - 25 settembre 2005
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai principi
dei sacerdoti e agli anziani del popolo:
“Che ve ne pare? Un uomo aveva due
figli; rivoltosi al primo disse: Figlio, va’
oggi a lavorare nella vigna. Ed egli
rispose: Sì, signore; ma non andò.
Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso.
Ed egli rispose: Non ne ho voglia; ma
poi, pentitosi, ci andò. Chi dei due ha
compiuto la volontà del padre?”.
Dicono: “L’ultimo”.
E Gesù disse loro: “In verità vi dico:
I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. È venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, pur
avendo visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli”.
Non parole ma fatti concreti
di Adriana Borgognoni
Una parabola breve, narrata nei tratti essenziali, semplice e incisiva.
Provocazione forte per quanti, incoerenti con la fede proclamata, si
illudono di fare la volontà di Dio, e grande consolazione per chi riconosce il suo peccato e decide di cambiar vita. E’ il pentimento che fa la
differenza. Il verbo metamélomai (metamelethéis, pentitosi, si dice del
secondo figlio), indica un pentirsi che è mutare sentimenti verso qualcosa, invertire l’ordine di ciò che ci sta a cuore e di conseguenza fare
scelte diverse e assumere altri atteggiamenti. Gesù si rivolge “ai principi dei sacerdoti e agli anziani”, maestri del popolo perché fedeli
osservanti della legge mosaica, che conoscono alla perfezione. Ma un
conto è conoscere, un conto mettere in pratica.
C’è una volontà del Padre che chiede una risposta, e non solo verbale come quella del primo figlio interpellato, ma nei fatti. Un imperativo: “va’ oggi”. Sono invitato a muovermi, ad agire senza tentennamenti, calcoli, ripensamenti. E subito, senza opporre ritardi, resistenze,
scuse. Non si tratta di obbedire ciecamente agli ordini di un despota,
ma di aderire liberamente alla volontà di un Padre che vuole il mio
bene e il bene di tutti i suoi figli.
Un Padre che si avvicina ad ognuno (il verbo proseltheîn suggerisce
l’idea dell’andare verso, sfumatura che si perde nella traduzione),
devoti e peccatori, e chiede di prendere una decisione. L’osservanza
esteriore non basta, occorre la trasformazione del cuore, che si manifesta in un comportamento etico coerente. Ne va dell’ingresso nel regno
dei cieli. Non in un giorno lontano, ma fin da ora. Ce lo dice quel
tempo presente: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno
dei cieli.
Il regno dei cieli è una realtà di pace che ci viene donata da subito;
per continuare, piena e perfetta, in eterno.Ma bisogna fare una scelta
radicale: o con Gesù o contro Gesù, perché è per lui che la sovranità di
Dio (basiléia toû theoû) si è calata nella storia ed è operante; è in lui
che la volontà del Padre si è manifestata. Thélema: un’unica volontà
che abbraccia tutto e a cui deve corrispondere un nuovo stile di vita del
credente.
Al centro di Spiritualità
“Sul Monte” di Castelplanio
I racconti evangelici
della Resurrezione
di Anna Paola Cardinali
Andare alla sorgente, abbeverarsi alla fonte della Parola: è
questa la caratteristica prima
della
formazione
proposta
annualmente, di solito nell’ultima
settimana di agosto, dal Centro di
Spiritualità “Sul Monte…” di
Castelplanio. Quest’anno, dal 25
al 27 agosto, i partecipanti hanno
potuto focalizzare il nucleo della
fede cristiana, il Mistero pasquale, guidati nell’esame dei testi
evangelici dall’immediatezza
comunicativa e dagli studi più
che decennali delle Sacre
Scritture di don Agostino
Gasperoni, preside dell’Istituto
Teologico Marchi-giano, con
sede in Ancona.
Il relatore ha chiarito subito
che la Resurrezione di Cristo non
può essere un “reperto archeologico” che si esprime nella tomba
vuota, ma proprio la tomba vuota
è riempita dall’annuncio , è “allegato” alle apparizioni del Risorto.
Nell’esame del racconto dell’evento pasquale fatto dagli evangelisti, è emersa con chiarezza la
consequenzialità diretta ed ineludibile tra la grande notizia che
Gesù, il Crocifisso, è stato resuscitato e l’annuncio che chi riceve questa notizia non può non
fare.
Don Gasperoni ha sottolineato più volte che di fronte ad un
panorama contemporaneo della
fede che sembra aver perso l’incidenza della sorpresa pasquale,
annunciare la Resurrezione significa annunciare “la civiltà alternativa: il nuovo Umane-simo”.
La radice di esso è in tutto il
Mistero pasquale, di cui il relatore ha ribadito con forza l’unitarietà: nei testi che lo narrano non
esistono due fasi, Gesù non ha
vissuto, in successione, una
vicenda “vergognosa ed un’altra
gloriosa”, ma Egli è stato resuscitato proprio perché crocifisso.
“Gli uomini Gli hanno dato torto
- ha affermato don Gasperoni ma Dio gli ha dato ragione”.
Le sfumature delle prospettive
degli evangelisti si sono saldate
nell’esperienza della comunità
cristiana, la Chiesa, che riflette e
ripercorre l’elemento fondante
della sua fede, Gesù risorto, rileggendo le proprie esperienze e la
propria storia alla luce di esso. Si
illuminano così le profezie
dell’Antico Testamento del significato cristologico e l’evangelista
Luca rende incisivo questo aspetto con il racconto dei discepoli di
Emmaus, in cui si dà risposta alla
ricerca dell’esperienza del
Risorto, che è vivo, presente, ed
opera nell’Eucarestia come “epifania pasquale”.
Luca esplicita così che la cena
eucaristica è presenziata sempre
dal Risorto e rivela che il nucleo
della fede cristiana è “in una
Persona permanente, più che in
un evento permanente”.
L’immediato sviluppo dell’analisi dei testi nei confronti della
spiritualità cristiana, ha portato il
relatore a indicare a ragione quest’ultima come “relazione presente con Colui che è presente” definendola irrinunciabilmente cristocentrica come l’Eucarestia nella
sua sintesi di passato, presente e
futuro. La relazione , la personale
esperienza con il Risorto è la
dimensione che viene fornita nel
racconto di Giovanni dall’incontro di Maria Maddalena che, chiamata per nome, riconosce in Gesù
il Maestro.
Egli si rivela così “come compimento dell’uomo secondo il
“progetto del progettatore”, a
immagine e somiglianza di Dio” e
quindi destinato alla vita non più
soggetta alla morte (si veda anche
1Giov.)
Il percorso compiuto in questi
tre giorni sui testi evangelici della
Resurrezione ha avuto un suo sviluppo esplicativo nelle tre sere
pastorali in cui la tematica approfondita dal prof. Galeazzi: ”I cristiani testimoni e annunciatori del
Vangelo della Speranza”, ha trovato sostegno nel documento preparatorio al convegno di Verona
programmato per l’ottobre del
2006 e destinato a sollecitare
riflessioni approfondite sulla
dinamica attuale dell’annuncio
cristiano.
L’espressione dell’enunciato
programmatico dei Vescovi italiani :”Bisogna offrire a tutti ragioni
forti di speranza” ha sottolineato
la consapevolezza della necessità
della speranza come orizzonte di
una testimonianza feriale della
santità che si fa condivisione, sull’esempio e sul fondamento del
Risorto, con ogni uomo, donna,
bambino del mondo.
Cultura, spettacoli e dintorni
Reportage - 4
L’irriducibile vitalità
del teatro
Nei prossimi mesi si decide il suo futuro
di Massimo F. Frittelli
Bruxelles un buon punto di partenza. E’gradito, oltre che
all’Ucraina, al moldavo Voronin,
al transdnistriano Smirnov e al
russo Putin; i principali attori.
Dovrebbe essere sottoscritto tra
il luglio e il dicembre 2006. Il
traguardo, invece, è previsto per
il 2007 con l’istituzione di una
Repubblica
Autonoma
di
Transdnistria all’interno della
Repubblica di Moldova. L’accordo prevede che la “nuova
entità” abbia una sua costituzione, propri simboli e che ufficialmente adotti tre lingue: il moldavo/rumeno, l’ucraino, il russo. La
Repubblica
Autonoma
di
Transdnistria, inoltre, avrà riconosciuto il diritto di stabilire rapporti propri con altri Stati. I prossimi mesi saranno decisivi per il
destino di quella terra definita il
“Buco nero d’Europa”.
Tra ottobre e novembre (c.a.)
gli elettori della Transdnistra
saranno chiamati alle urne per il
rinnovo dei membri del Consiglio Supremo. Questa volta
dovrebbero votare sotto gli occhi
della comunità internazione rappresentata dall’Osce - Organizzazione per la sicurezza e la collaborazione in Europa - e non
solo dei milizioner e chissà se
Igor Smirnov sarà eletto per la
quarta volta!?
(4 - fine)
dopo il suo parziale ritiro. Questo
ha amplificato l’offerta e contribuito
a
trasformare
il
Pridniestrovye in uno dei maggiori mercati d’armi del pianeta
con possibili sbocchi al porto
ucraino d’Odessa. Nodo importante nella rete di commercio sul
Mar Nero.
La GAZ Volga M-24 avanza
con i fari accesi sotto una pioggia
sottile. Tra le pozzanghere un
uomo a piedi spinge la bicicletta
con un sacco di patate dietro la
sella. Superiamo una grande fabbrica abbandonata. Si chiamava
“1° Maggio”, produceva e lavorava il vetro. Sotto gli alberi di
un viale incrociamo una UAZ
della milizia, si nota perché i
mezzi in circolazione sono rari.
L’autista ha acceso la radio e a
cantare è Celentano.
Appoggiato all’alto schienale
risento le parole di un prete
polacco incontrato la mattina. E’
l’unico a cui le autorità permettono di celebrare la messa. “I rapporti fra la religione cattolica e il
potere dello Stato sono molto
buoni. Le autorità statali non
impediscono, anzi, sostengono le
nostre attività” aveva detto.
Passo davanti all’albergo
“Amicizia” e non c’è nessuno.
Lascio la Transdnistria, Tiraspol,
quegli uomini, la loro ideologia,
le loro contraddizioni sotto l’acqua. Guardo un obelisco sormontato da una stella rossa illuminata dall’interno e immagino un
cartello in cirillico con la scritta:
“Pridniestrovye, zemlya problem, tosky, hytrezov”, “Transdnistria, terra di problemi, di
nostalgie, di furbi“.
L’assetto attuale della Repubblica moldava della Transdnistria potrebbe però cambiare.
La condizione è che il piano per
una sua regolarizzazione, avanzato nel luglio scorso dal presidente della Repubblica d’Ucraina Victor Yushenko, possa
percorrere, senza intoppi, tutto il
suo iter. E’ l’ennesimo piano e
questo è stato definito da
3
XXXVIII Stagione lirica
Est. Est. Est: la Transdnistria
IV
La Transdnistria esporta, alla
luce del sole, energia elettrica,
verdura, frutta e tabacco, ma è
diffuso il commercio illegale. E’
controllato da organizzazioni criminali, con legami anche politici,
dedite, tra l’altro, al riciclaggio
di denaro, al contrabbando di
droga, alcoolici, combustibili.
Nell’oltre-Dnestr si traffica di
tutto, esseri umani compresi, ma
soprattutto si vende armi.
Secondo le polizie e i servizi
segreti occidentali lì vanno a
rifornirsi guerriglieri e terroristi
di mezzo mondo. In parte sono
armi prodotte in loco. Altre provengono da un ricco arsenale, si
parla di quarantamila tonnellate
d’armamento, lasciato dall’esercito russo nelle mani di Tiraspol
Domenica 25 settembre 2005
A colloquio con il regista Michal Znaniecki
(foto Stefano Binci)
Così sorrideva Spontini
Eroi comici e marionette
In chiusura di Festival “Li finti filosofi”
di Augusta Franco Cardinali
Napoli: carnevale 1798. Nel
Teatro Nuovo sopra Toledo va in
scena “L’eroismo ridicolo” di
G.aspare Spontini, ventiquattrenne musicista emergente che già
con la sua prima opera, “Li puntigli delle donne”, si è messo in
luce. Il successo della nuova
commedia in musica non è documentato da cronache, ma è certo,
perché pochi mesi dopo un
ampliato rifacimento della stessa, con il titolo “Li finti filosofi”,
viene presentato al teatro Santa
Lucia di Palermo.
E’ laurea d’operista a pieni
voti per il compositore marchigiano. Spontini dimostrava di
aver appreso in tutto e per tutto la
Flash sul
Festival
Due flash di
Stefano Binci
sul Festival Pergolesi Spontini
2005: a sinistra,
il concerto per
organo del 4
settembre nella
chiesa di Santo
Stefano a Maiolati; sotto, l’interno del teatro
comunale
di
Montecarotto
durante il concerto dell’8 settembre.
La scuola musicale “G.B. Pergolesi”
festeggia i trent’anni
Trent’anni di musica. Questo,
lo slogan che accompagnerà l’inizio del nuovo anno scolastico
2005-2006 della scuola musicale
“G.B.Pergolesi” (corso Matteotti,
50 – Jesi) che si prepara a festeggiare i trenta anni di attività.
Anche per il nuovo anno scola-
stico la “Pergolesi” collabora con
Teatroluce per il corso di recitazione e con la Scuola d’Arte
Artemisia per la sezione visiva.
Sono previsti corsi di disegno e
pittura, ceramica, decorazione,
laboratori creativi per bambini
oltre che un approfondimento
sulle tecniche dell’incisione e la
grafica.
Tutto questo in aggiunta ai
corsi ordinari (fra i tanti, quelli di
pianoforte, chitarra, violino, contrabbasso, flauto, sax, tromba,
corno, oboe, clarinetto, batteria,
fisarmonica, canto, ecc.) e ai
corsi straordinari (musicoterapia
per soggetti portatori di handicap, laboratori di percussioni, la
professione del piano-bar, convenzioni per attività musicale
extra scolastica con istituti pubblici e privati di ogni ordine e
grado). Per il trentesimo anniversario, la scuola “G.B.Pergolesi” avvierà anche nuovi
corsi..
lezione dei suoi maestri – anche
da Cimarosa aveva ricevuto lodie di averla superata. Il pubblico,
sempre deliziato da un genere
musicale nato sessantacinque
anni prima con l’ indimenticato
Pergolesi, era dalla sua parte. Il
successo a Palermo si rinnova.
“Li finti filosofi” varcherà allora
i confini d’Italia. Lo vedranno
presto a Parigi, nel Théâtre
Italien.
***
Domenico Piccinni, che era
nipote del famoso Niccolò e s’intendeva certo di musica e di teatro, scrisse per Spontini un libretto che aveva ritmo, fantasia,
vivacità. Come Gennaro Antonio
Federico, librettista di Pergolesi,
usò un divertente linguaggio
metà napoletano, metà letterariobarocco. Il contrasto produceva
divertenti effetti parodistici.
Nient’altro che una farsa è “Li
finti filosofi”, ma sopraffina. Vi è
una situazione d’ascendenza
plautina, ripresa poi dalla commedia dell’arte: zio e nipote che
si contendono la mano della bella
Berenice e vengono da lei astutamente beffati. C’è di mezzo,
naturalmente, anche una cospicua dote che andrà in premio ai
veri innamorati.
Altro ingrediente: un sottofondo di satira sottilmente garbata dei ‘filosofanti’ barbogi con la
testa nella luna che pensano e
ponzano, ma non s’intendono
niente della vita e dell’amore.
Indispensabile è poi una recitazione che, derivando dalla commedia dell’arte, deve essere vivacissima e far parte delle abilità
dei cantanti. Ma c’è soprattutto la
musica di Spontini che riveste
preziosamente, sontuosamente
anche situazioni al limite della
credibilità, conferendo grazia e
dignità al sorriso. Rossini, e non
solo lui, ne avrebbero tratto una
grande lezione.
***
Opportunamente revisionata,
“Li finti filosofi” ha chiuso in
bellezza il Festival il 9 e 11 settembre. L’allestimento, curato
con intelligenza, competenza,
fantasia e un briciolo d’ingenuità, ha ricreato l’ambientazione in
un teatro di marionette che si animano per l’intervento di un
burattinaio-mago. Divertenti e
divertiti i ‘cantattori’, ineccepibili sia vocalmente che scenicamente. Una rivelazione poi la
spumeggiante musica, eseguita
comme il faut, di Spontini, che
mostra qui anche un felice accordo tra senso dell’umorismo e
buon gusto. Molti spettatori in
prima serata, provenienti anche
da oltre i confini d’Italia, hanno
applaudito a lungo durante e al
termine dello spettacolo. Si contavano autorità e giornalisti, non
solo di stampa specializzata.
Un appunto, comunque. La
recita è stata presentata in un teatro tenda, dai posti non tanto
comodi, allestito a Colle Celeste:
con il proposito di ricordare la
consorte di Spontini e richiamare
al pubblico il tema del viaggio e
del nomadismo, s’intende. Ad
alto rischio, però: se avesse fatto
cattivo tempo, con pioggia,
fango o freddo tutto sarebbe stato
compromesso… Ma per fortuna
era una notte di luna: forse, dall’alto, per buona intercessione di
Spontini.
“L’Ape Musicale appartiene a
una forma di spettacolo che può
far capire quanto l’opera lirica sia
vivace e vitale”. E’, di getto, la
prima dichiarazione di Michal
Znaniecki, regista dell’opera che
ha inaugurato la Stagione jesina.
Aggiunge subito spiegazione a
quanto ha affermato: “Si tratta di
un pastiche, cioè di un assemblaggio componibile e scomponibile
di pagine musicali di autori diversi, al tempo famosissimi. Il librettista, Lorenzo Da Ponte dimostra
che l’opera può funzionare press’a poco come le televisione oggi.
Se un’aria allora non piaceva,
veniva tolta e sostituita. Si sceglieva secondo i gusti del pubblico e la moda. Per questo L’Ape
Musicale ebbe tre versioni: la
viennese, che è quella presentata
anche al Pergolesi, l’italiana e la
newyorkese “
- Un momento: ricordiamo
almeno che Lorenzo Da Ponte,
non solo librettista di Mozart e
di Salieri, ma anche scrittore,
imprenditore teatrale e…
avventuriero,
morì
quasi
novantenne a New York, dove
da “pioniere della musica”
aveva esportato l’interesse per
l’opera lirica. Ma “L’Ape
Musicale” ha una trama o un
filo conduttore?
“Certo. E’ il poeta, alter ego di
Da Ponte, che vuole costruire uno
spettacolo, ma fallisce perché gli
interpreti vanno oltre le sue intenzioni. Tutti litigano. E’ una satira
contro i cantanti del tempo: ma
avviene anche oggi, e non solo a
teatro!”.
- Le intenzioni dell’impresario-poeta-librettista Da Ponte
erano buone, però…
“Già. Da Ponte realizzò L’Ape
Musicale con l’intenzione di salvare i cantanti dell’Opera italiana,
alla quale erano state sottratte
risorse economiche da Giuseppe
II, impegnato nella guerra contro i
Turchi… Uno spettacolo del
genere, allora, si vendeva bene”.
- E’ dunque un “florilegio
musicale”. Ma perché è stata
scelta per il Pergolesi la versione viennese?
“Quella italiana è stata già
data a La Fenice di Venezia, con
materiale e musiche diverse.
L’allestimento di Jesi mi sta veramente a cuore, per più di un motivo
- E cioè?
“Prima di tutto perché quest’opera è stato il primo progetto che
ho realizzato da regista. Per L’Ape
Musicale ho poi una speciale simpatia perché riflette in qualche
modo le mie vicende personali.
Negli anni ’80 in Polonia c’era
piena crisi per le attività teatrali.
Mia madre, prima attrice del
Teatro di Varsavia, rimase senza
lavoro per mesi. Si pensò allora di
www.mattoli.it
allestire spettacoli nelle chiese,
assemblando pagine di opere di
autori famosi; come avviene,
appunto, per L’Ape Musicale. In
tempi difficili, tra conflitti e guerre, il teatro è riuscito comunque a
salvarsi”.
Ha ragione. Questo è avvenuto, in oltre due secoli di vita,
anche per il Pergolesi.
Augusta Franco Cardinali
Michal
Michal
Znaniecki
ama parlare
più del suo
lavoro che di
sé. Gli è stato
chiesto tuttavia di presentare una sua
scheda personale. La riportiamo sommariamente.
Nato a Varsavia, è figlio d’arte:
madre attrice molto nota, padre
presidente della televisione di
Stato. Fin da bambino respira aria
di palcoscenico in teatro accanto
alla madre e assiste il padre nei
montaggi notturni di film per
bambini. A diciotto anni si accorge
che la televisione lo prende troppo, che lo sta “divorando” e fugge
di casa, determinato a dedicarsi a
tutti i costi al teatro. Raggiunge
Parigi, poi l’Italia, dove studia,
scopre l’opera lirica e realizza il
suo sogno.
Ha un feeling speciale con la
nostra regione (‘Un anno senza le
Marche sarebbe un anno perduto’)
e con Jesi, dove ha curato diversi
eventi speciali del Festival
Pergolesi-Spontini, compreso “Il
Flaminio” dello scorso anno. E le
Marche lo ricambiano: giovane,
intelligente, prestante, cortese, si è
guadagnato molte simpatie fra i
suoi collaboratori. Znaniecki ritiene entusiasmante come nuova
esperienza l’inaugurazione della
Stagione lirica jesina con “L’Ape
Musicale”, che sarà subito dopo
esportata a Castelfranco Veneto,
città natale di Lorenzo Da Ponte, e
probabilmente anche in altri teatri.
a.f.c.
4
Jesi e Vallesina
Domenica 25 settembre 2005
Libera Università per gli adulti
Venerdì, sabato, domenica
Tutto sulle “tre fiere”
Inaugurato alla Zipa
Inizia il diciottesimo anno
Domenica 2 ottobre la cerimonia inaugurale
di Alvaro Carotti
(foto A. Rossetti)
Da venerdì 23 a domenica 25 settembre
Apertura della fiera al completo dalle ore 8.30 alle ore 24.
Superficie
L'area occupata dalle bancarelle è la stessa degli anni precedenti, per una superficie totale di 13.700 metriquadrati
Espositori
Oltre agli operatori commerciali su aree pubbliche (ambulanti) sono presenti anche imprenditori agricoli, espositori,
associazioni umanitarie, attrezzature per l'agricoltura ed artigiani, per un totale di 656 operatori.
Pubblicità
L'aspetto pubblicitario è stato curato dalla società Blu
Nautilis con 900 manifesti diffusi in trentotto località delle province di Ancona e Macerata; 10 mila pieghevoli contenenti
notizie, programma della fiera e celebrazioni per San Settimio;
programma e immagini via Internet.
Punti di ristoro
(da mercoledì ore 16 a domenica ore 24):
piazza Federico II, piazza Colocci, Piazza Baccio Pontelli,
Porta Valle (zona Guardia di Finanza), piazzale Mezzogiorno e
piazzale San Savino.
Domenica 2 ottobre alle ore
10 si svolgerà la cerimonia inaugurale
del
XVIII
Anno
Accademico della Luaj nell’aula
magna della Circoscrizione II Ovest, sede dell’Università, in
piazzale San Francesco. Dopo
l’introduzione programmatica per
l’anno 2005-2006 del presidente prof. Antonio Ramini, la prolusione sarà tenuta dal dott.
Roberto Petrini, giornalista, su
“Economia, sviluppo e felicità
pubblica”.
Il dott. Petrini è ben conosciuto per essere stato già collaboratore di varie testate giornalistiche
nazionali tra le quali “Il Mondo”,
ed attualmente lavora presso la
redazione economica del quotidiano “la Repubblica” occupandosi di politica economica. E’
inoltre un opinionista, nonché
autore di scritti editi da importanti case editrici in tema sempre di
economia politica.
Pur nato e ormai da anni residente a Roma, il dott. Petrini è
cresciuto e vissuto per molto
tempo a Jesi, qui anche sposandosi con una concittadina, per cui
certo non mancheranno, per
A Roma
Oltre la scena
gli acquerelli di Olmi
“I racconti della Fiera”
di Anna V. Vincenzoni
In questi giorni “La bottega del ricamo”
Attività del gruppo Aido
Il direttivo del gruppo Aido di
Jesi “Walter Bendia”, nell’ultima
sua riunione ha commemorato il
vicepresidente Alberto Balducci,
recentemente e improvvisamente
scomparso: è stato esempio di
abnegazione, disponibilità e altruismo. In sostituzione del defunto è stato cooptato nel direttivo il dott. Nazzareno Santoni che
ha accettato la nomina.
Nel corso della riunione, si è
discusso della proposta del consigliere geom. Settimio Paoletti
di indire una manifestazione
sulla donazione degli organi e sui
trapianti che sarà seguita dal presidente e dai consiglieri prof. Josi
e Santoni presso il prof. Testasecca e il dott. Tardioli.
Le prossime iniziative saranno l’apertura, nelle fiere di San
Settimio, della mostra “La bottega del ricamo”, nella via adiacente il Santuario delle Grazie; nei
giorni 15 e 16 ottobre, a Jesi,
come in tutte le piazze d’Italia,
sarà celebrata la “Giornata
Nazionale dell’Aido” con la
distribuzione di piantine di
Anthurium.
La consegna
Bandiere Verdi
Sono ventuno le Bandiere
Verdi che sabato 24 settembre
(ore 10), all’Università Politecnica di Ancona, verranno
assegnate ad enti locali ed aziende agricole delle quattro regioni
(Marche, Umbria, Abruzzo e
Molise) che hanno partecipato al
concorso–premio anno 2005. Tra
gli enti locali, il Comune di
Montecarotto; per l’agricoltura il
coltivatore diretto Vittorio
Piccioni di Maiolati Spontini
Lunedì scorso, 19
settembre, in viale
dell’ Industria (Zipa)
è stato inaugurato il
nido d’infanzia interaziendale “Birioccole”, realizzato da
Cooss Marche Onlus
Cooss, Assindustria
Ancona Consorzio
Niso Industria Vallesina, Cooss Marche
Cooperativa Sociale.
La nuova struttura è
stata benedetta dal
Ve-scovo Mons. Oscar Serfilippi. Fra gli intervenuti, Maria Paola
Merloni e Francesco Casoli e il direttore della Banca Popolare
dott. Goffi.
(foto Anna V.Vincenzoni)
Conferenza
alla Petrucciana
Scuola estiva di filosofia
I vincitori del concorso
sono stati offerti da Nautilus, il
terzo dal Comune. Una menzione
particolare è stata espressa dalla
giuria per la poesia “’Na monella a le fiere” di Floriana Alberelli
e per il racconto “Sergio barbiere
delle bambole” di Isolina Pirani.
Categoria fino a tredici anni
– Prima classificata la poesia
“Parole in fiera” della classe 5.A
scuola elementare Federico
Conti (premio 200 euro dalla Blu
Nautilus); secondo il racconto
“Immagini della fiera di San
Settimio” della classe 4.C scuola
elementare Federico II (premio
100 euro dal Comune)
La premiazione si terrà sabato
24 settembre alle ore 11,30 presso la residenza municipale.
Nell’occasione verrà consegnato
anche il “Premio bancarella”.
***
Con il suddetto programma, il
2 ottobre costituirà di fatto l’inizio
di un anno, come già comunicato
una settimana fa, caratterizzato da
importanti novità di tipo normativo (non vi saranno più gli “iscritti” ma gli “associati”) oltre che
organizzativo (statutariamente sono stati introdotti i “collegi” dei
revisori dei conti e dei probiviri) e
dirigenziale.
Il direttivo in proposito - oltre
al presidente, al vice presidente,
alla segretaria ed al tesoriere prevede per ogni altro componente del Consiglio direttivo un incarico ben preciso: un coordinatore
delle visite culturali, una coordinatrice di eventi vari, una coordinatrice dei laboratori, una coordinatrice didattica, una coordinatrice di segreteria e soci, un sovrintendente per i supporti tecnici.
Nell’opuscolo-programma che
viene rilasciato al momento dell’iscrizione ad ogni associato
sono descritti i programmi dettagliati di ciascuno dei corsi previsti
e la denominazione di ognuno dei
sempre più numerosi laboratori.
L’attività dell’Anno Accademico verrà anche quest’anno integrata con convegni di studio, visite guidate, gite di istruzione e varie iniziative culturali.
Presenti
autorità
e industriali
Da lunedì 26 settembre
Servizi
( bagni chimici)
Piazzale San Savino, piazzale Porta Valle (zona Guardia di
Finanza), via San Martino,
piazzale delle Monighette e largo delle Conce
Oltre ai bagni chimici saranno disponibili i bagni pubblici
del centro storico.
Nel settembre dello scorso
anno, in occasione dei festeggiamenti dei settecento anni della
Fiera di San Settimio, era stato
bandito dal Comune un cocorso
popolare di scrittura della memoria dal titolo “I racconti della
fiera”. Venerdì 16 settembre, in
un incontro con la stampa, l’avv.
Michele Frezzotti, assessore alle
attività economiche, ha comunicato i risultati del concorso.
Categoria oltre i tredici anni
– Primo classificato, il racconto
“Volevo un pentolino” di Maria
Liana Luconi di Monsano (premio 350 euro); secondo, “I racconti della memoria di Primo
Mancini (premio 200 euro);
terzo, la poesia “Le fiere de San
Settì” di Lucio Longhi (premio
150 euro). I primi due premi
ascoltarne la prolusione, gli amici
di gioventù ed estimatori.
Nido d’infanzia interaziendale
“Oltre la scena: aneddoti teatrali negli acquerelli di Corrado
Olmi”: l’immagine qui riprodotta
è ripresa dal cartoncino con il
quale era stato annunciata la
mostra allestita a Roma, nella
Casa dei Teatri di Villa Pamphili
dal 9 al 17 settembre, mostra –
appunto – degli acquerelli di
Olmi.
Cosa fanno gli attori quando
non recitano e non provano?
Risponde Corrado: “Viaggiano
per andare a recitare in luoghi
troppo spesso lontani l’uno dall’altro e appena arrivati cercano
una trattoria che resti aperta la
sera tardi. Quando stanno fermi
in una piazza per lunghi periodi
visitano la città e talvolta anche i
musei, ciondolano nei bar, giocano al biliardo, vanno in giro per i
negozi che fanno liquidazioni,
restano in albergo a leggere, ad
ascoltare musica, a fare all’amore, a risolvere parole crociate.
Qualcuno scrive commedie, romanzi, ricordanze”.
E Olmi che fa? “Io disegno –
dice – E come i discorsi tra gente
di teatro, anche non volendo,
finiscono per essere di teatro,
così anch’io, disegnando, ho finito per illustrare pagine di teatro
con spunti tratti da racconti, letture, testimonianze…”: quelle
“pagine di teatro” raccontate con
pennello e colori, con vivacità e
ironia, da Corrado ed esposte nei
giorni scorsi alla Casa dei Teatri
di Roma.
Telefono azzurro
Aperte le iscrizioni
al Corso di Teatro
Creativo
Il Comitato per il Telefono
Azzurro di Jesi comunica che,
fino al 10 ottobre, sono aperte le
iscrizioni al corso di Teatro
Creativo. Ogni lezione settimanale, con durata di due ore e
mezzo, avrà la finalità di divertirsi e divertire, farsi conoscere e
incontrare nuove e simpatiche
persone, scaricare le tensioni di
una faticosa giornata di scuola o
di lavoro e arricchirsi di belle
emozioni, per mettersi alla
prova, per stupirsi e stupire, per
allenare il proprio talento …
Per informazioni ci si può
rivolgere ad Ambra, telefono
335.6077805.
Presso l’aula magna del
Rettorato dell’Università Politecnica delle Marche, la prof.
Laura Cavasassi, docente di
Storia e Filosofia al Liceo
Scientifico di Jesi, presenterà il
nono corso della “Scuola Estiva
di Alta Formazione Filosofica di
Jesi-Ancona”, che quest’anno è
stato affidato al prof. Sergio
Moravia, docente all’Università
di Firenze.
Il calendario prevede i seguenti appuntamenti: lunedì 26 settembre (ore 11) “La riscoperta del
“Mind Body Problem”; martedì
27 (ore 17) “Caratteri e problemi
del mentale”; mercoledì 28 (ore
11) “Dalla mente alla persona”.
La prof. Cavasassi, in collaborazione con l’Istituto italiano per
gli Studi filosofici di Napoli e,
di Marco Palmolella
Per una democrazia
partecipativa
più recentemente, con l’Università Politecnica delle Marche,
ha portato nei vari seminari, a
vantaggio di studenti, insegnanti
e cittadini interessati, studiosi di
assoluta valenza internazionale
come: Hans Georg Gadamer,
Imre Toht, Stefano Zamagni,
Giulio Giorello e Paolo Parrini.
Il prof. Moravia, relatore del
IX corso, è stato allievo di
Eugenio Garin; oltre che filosofo,
può essere definito uno storico
delle idee moderne e contemporanee. I suoi campi di studio
riguardano i sentimenti-affetti
dell’uomo e l’esistenza nel
mondo dell’uomo, quindi la
nozione di “passione” occupa
gran parte degli studi del relatore.
Nell’ambito degli incontri
pubblici, promossi in occasione
del quarto anniversario dell’apertura a Jesi della “Bottega del
Commercio Equo e Solidale”,
sabato 1° ottobre (ore 17), nella
biblioteca “P.M.Petrucci” (via
Santoni 1) conferenza di Pier
Paolo Fanesi sul tema: “Verso
una democrazia partecipativa, a
partire dal bilancio”.
Fanesi, laureatosi in scienze
politiche all’università di Macerata con un tesi di ricerca su
“Democrazia deliberativa e politiche pubbliche: il caso di
Grottammare”, si occupa in prima persona delle pratiche partecipative nel Comune di Grottammare come responsabile
dell’Ufficio Democrazia Partecipativa.
Turismo
Spettacolo al San Floriano
Un nuovo ufficio
(dov’era il barbiere)
“La Princesa y las leyes”
Come raccontare la discriminazione ai bambini
di Giorgia Barboni
“La principessa e i diritti”: il
gruppo teatrale del Collettivo
Donne di Matagalpa, del
Nicaragua, mette in scena, in uno
spettacolo organizzato dalla
Consulta per la Pace, le profonde
disuguaglianze delle condizioni
dell’infanzia del nord e del sud
del mondo. Come raccontare ad
un pubblico di bambini vivaci
che il diritto all’istruzione è in
realtà ancora un miraggio in
molti Paesi del sud del mondo?
Ecco che si ricorre allo strumento narrativo per eccellenza: la
fiaba.
In uno spettacolo di poco più
di un’ora – venerdì 16 settembre,
al teatro-studio San Floriano –
sono state proposte tante piccole
situazioni che celano però drammatiche realtà, come il lavoro
minorile o la mancanza di un’istruzione libera e gratuita: realtà
apparentemente così lontane, ma
che coinvolgono milioni di ninos
dell’America del Sud. Protagonista una Principessina che, libro
dei diritti dell’infanzia in mano,
soccorre i suoi piccoli amici e si
indigna con gli adulti che calpestano senza alcun ritegno quelli
che sono considerati diritti inalienabili di ogni bambino.
Un lavoro attento e curato,
quello del Collettivo Donne di
Matagalpa, che dal 1986 porta
avanti un impegno costante
rivolto alle donne e alle loro
necessità, di donne e di madri:
migliori condizioni di vita, diritto di studio e di assistenza sanitaria per i loro bambini, maggior
sensibilizzazione per un Paese, il
Nicaragua, che molto spesso
tende ad essere dimenticato. Ed è
la tecnica teatrale lo strumento
che questo gruppo, la cui attività
è sostenuta dalla Consulta della
Pace dal 2001, ha deciso di adottare.
Un’occasione che molte famiglie hanno saputo cogliere, portando i propri bambini a teatro e
offrendo loro la possibilità di
assistere ad uno spettacolo divertente e ricco di importanti riflessioni al tempo stesso.
Maiolati:
assemblea pubblica
Continuano le assemblee pubbliche programmate dall’amministrazione comunale di Maiolati
Dopo il nuovo palazzetto dello
sport (vedi a pag.6), al centro del
dibattito venerdì 23 settembre
(ore 21), il progetto di recupero
di via Risorgimento e piazza
Kennedy. L’appuntamento è
sempre presso il Centro comunale 6001 di Moie
In quella parte della facciata
del teatro Pergolesi, dove per
lunghi decenni il “barbiere
della piazza” ha rappresentato
un pezzo di storia del centro
storico, nasce il nuovo ufficio
del turismo del Comune di Jesi.
Più precisamente, i locali sono
quelli posti nella parte sinistra
del teatro, a fianco della
biglietteria. L’intervento prevede la loro completa ristrutturazione per destinarli al frontoffice turistico dove garantire
l’accoglienza e il punto informazione. (foto A.Rossetti)
Scuola di taglio e cucito
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Domenica 25 settembre 2005
I sacerdoti aiutano tutti.
Aiuta tutti i sacerdoti.
Ogni giorno 39 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza.
Per continuare la loro missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti.
Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento Clero e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle
comunità più bisognose, che possono contare così sulla generosità di tutti.
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Clero sono deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui dal proprio
reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali.
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5
6
Jesi e Vallesina
Domenica 25 settembre 2005
Contrappunti
Le notti bianche
di Riccardo Ceccarelli
Lo scorso sabato notte, tra il
17 e il 18 settembre, è ritornata –
per la terza edizione – la “Notte
Bianca di Roma”. Anche la città
di Ancona non ha voluto esser da
meno: tutte le piazze occupate, dal
tramonto all’alba, dalle 20 fino
alle 4, con un serie di iniziative, di
spettacoli itineranti, di visite a
musei, di balli ed anche di “conversazioni impegnate”, come
quella condotta dall’assessore
alla cultura Antonio Luccarini
presso il Museo Archeologico,
“Vietato ai minori - l’erotismo e
l’osceno nell’arte”.
Un tirar mattina, la “Notte
Bianca di Roma” come quella di
Ancona, con “lo sguardo meraviglioso verso la vita”, come l’aveva preannunciata il sindaco
Walter Veltroni. Idea peraltro
mutuata da Parigi, quella di tener
sveglia la città per una notte.
Anche Milano ha avuto la sua
“Notte Bianca” il 18 giugno.
Lo scambio tra il giorno e la
notte sta per essere istituzionalizzato. Ovviamente un successo.
Che non mancherà di essere replicato in altre città fino forse al più
piccolo paese. Sì, perché ormai è
diventato “normale” scambiare il
giorno con la notte. Basta recarsi
in un piazza di un paese, come ad
esempio, Cupramontana, di sabato verso la mezzanotte: la troverete più animata e piena che nel
pomeriggio da giovani in partenza
per le varie discoteche. Insomma
si comincia a “vivere“ nel cuore
della notte, per poi magari cominciare a morire sul far dell’alba o
al mattino iniziato sulla via del
ritorno.
Quasi un mese fa Marcello
Veneziani ha scritto una bella
pagina (Libero, 21 agosto) sui
ragazzi che non conoscono il mattino. Ne riporto qualche stralcio.
“Per la generazione under 30 è
stata abolita quella fetta cospicua
della giornata che si chiama mattina. La subiscono quando devono
andare a scuola, all’università, o
al lavoro, ma per loro è una condanna, un peso.
Rispetto agli altri esseri umani
i suddetti ragazzi vivono in differita come se abitassero in terre lontane, con fusi orari diversi di
almeno cinque-sei ore dai coinquilini parenti e affini. Si svegliano quando voi adulti, vecchi e
bambini, andate a pranzo e vanno
a dormire poco prima che voi vi
svegliate. Escono quando voi
andate a dormire. […] Non vi
diranno mai buon giorno, perché
il loro fuso orario è diverso, irrimediabilmente diverso. […]
Voi vi siete rassegnati alla
cosa, la ritenete una specie di
fatalità naturale e generazionale,
un obbligo d’anagrafe. Ma vivere
senza la mattina produce un serio
mutamento antropologico, psicologico, alimentare e sociale. La
mattina è il regno del sole e della
luce, è il tempo delle energie più
fresche, della mente più limpida.
[…] «Qui si fa tardi o si muore»
sembra essere la loro parola d’ordine.
“L’importante è resistere. A
costo di andare poi rimbambiti a
lezione o a lavoro. La notte non li
coglierà dormienti. È brutto perdersi la luce del giorno, vorrei
quasi dire che è un peccato contro
la vita, contro la luce, contro la
bellezza del mondo e il gusto
pieno delle cose naturali. […]
Alla tanto deprecata società dei
consumi fa comodo un popolo di
nottambuli; perché la mattina è
più limpida e gratuita, la notte
invece devi andare a spendere da
qualche parte. I mattinieri usufruiscono gratis del creato, i nottambuli sono invece utenti della
città artificiale, sono paganti”.
Notti bianche dunque sempre
più numerose che dovrebbero, a
dirla con il sindaco di Roma, aprire “lo sguardo meraviglioso verso
la vita”. Qui proprio permettetemi
il dubbio e l’interrogativo. “Lo
sguardo meraviglioso verso la
vita” non lo si ottiene immolandosi al Divertimento.
Una “Notte Bianca” la posso
capire, ma lo scambio del giorno
con la notte che sta diventando
diffusa realtà, come fosse “vera
vita”, lo si paga con quella fragilità e quella insoddisfazione che
troppi giovani manifestano con lo
sbadiglio al loro risveglio pomeridiano. E ne sono e saranno anche
vittime. Inconsolate e sole.
Staffolo
Progetti
L’Offagna “virtuale”
di Marco Montanari
di Paola Cocola
Cambiano i tempi e cambiano anche i musei che ormai - in
pochi ancora, in verità: si contano sulle dita di una mano cominciano ad accogliere l’idea
di un approccio plurisensoriale
dei visitatori ai materiali esposti, attraverso la promozione e
realizzazione, al loro interno, di
un percorso che affianchi alla
fruizione passiva - ossia del
guardare, ascoltare e leggere momenti ed elementi di realtà
virtuale.
Dopo l’esperienza di interazione e manipolazione - anche
se non virtuale - realizzata dal
museo statale tattile “Omero”
del Comune di Ancona (è l’unico in tutta Italia in cui sia possibile “toccare l’arte”), sarà la
volta del museo di Offagna che,
sull’esempio di altri due musei
che hanno già effettuato quest’esperienza, adotterà un progetto di realtà virtuale ideato e
realizzato da Marco Montanari,
già autore del progetto “Aesis
Vir”, una riproduzione virtuale
della Jesi del XIII secolo.
“Si tratta di un progetto di
realtà virtuale da inserire all’interno dei locali del museo
Paolucci di Storia naturale, ad
Offagna per favorire l’aspetto
esplicativo e magari far sorgere
piccole curiosità ai visitatori,
soprattutto ad un target scolastico”, ha spiegato Montanari,
dandoci qualche anticipazione
sui suoi nuovi impegni. “In
questa situazione, non ricreeremo la struttura del museo - ha
poi precisato - ma solo i contenuti e la storia di Paolucci
(forse ci sarà l’animazione del
suo personaggio che farà da
guida), importantissimo naturalista anconetano, che ha collaborato con Darwin e De Bosis:
raccogliendo informazioni su
fauna e flora di mezzo mondo,
ha effettuato catalogazioni
straordinarie.
Nel progetto, si partirà da un
discorso di esplicazioni geologiche - ad esempio: la formazione dell’Italia, - e si renderanno
visibili i vari processi su un
monitor a cristalli liquidi
mediante un radiomouse: ciò
dovrebbe risultare un ipertesto
virtuale, un elemento consultabile all’interno del museo assieme a tutto ciò che è scritto e
fotografato, ai reperti, agli arnesi, e a stranezze varie… Magari
sarebbe interessante creare una
sessione sugli strumenti di fisica inventati dal Paolucci, come
le ampolle sottovuoto senza
l’uso di colle particolari, ecc…
tecnologie che a quell’epoca
funzionavano e sono state utilizzate fino a pochissimo tempo
fa.
In un museo, questa interazione, questa simulazione è
importante non solo perché
rende visibili i processi, ma
soprattutto perché rende possibile la manipolazione: uno strumento del Paolucci può essere
smontato, rimontato, usato…”.
***
Un impegno considerevole
per il giovane jesino che, tra un
progetto e l’altro di realtà virtuale, trova comunque il modo
di dedicarsi alla musica e alla
pittura. Sua la mostra - presentata nel mese di luglio al Caffè
del Teatro - di lavori di incisione, chine, oli e tempere che rappresentano le città di notte con
le loro luci, il silenzio e i semafori; oppure, frame di volo a
corpo libero sui monti e sulle
valli.
Presenti anche - chiaramente
non sue - per l’olio, tavole del
1800. Soggetti e motivi trovano
grande espressione sia nel
segno pittorico, sia nel colore o
nel bianco e nero.
Nella foto piccola: Marco
Montanari; nell’altra foto:
collezioni di Paolucci nel
museo della Rocca di Offagna.
“Verdicchio d’oro”
premio nazionale
Il “Verdicchio d’Oro” di
Staffolo, premio nazionale di cultura enogastronomica, è giunto
alla sua 40ª edizione. Questi i
vincitori del 2005: Ulderico
Bernardi (scrittore e docente
presso l’Università di Venezia),
l’attore Arnaldo Ninchi e Tony
Sarcina (scrittore e giornalista
enogastronomico di Famiglia
Cristiana). La consegna dell’ambito riconoscimento domenica
scorsa, 18 settembre, nell’ambito
di una cerimonia presso la
Collegiata di San Francesco.
Nell’occasione il “colle del
verdicchio” ha ospitato anche una
tavola rotonda sul tema “Verdicchio d’Oro, quarant’anni di
cultura e gioia del bere”. L’incontro, aperto dal sindaco di
Staffolo, Sauro Ragni, e dal delegato dell’Accademia della
Cucina Italiana di Ancona, lo
jesino ing. Mauro Magagnini, è
stato presieduto dal presidente
dell’Accademia. Giuseppe Dell’Osso e moderata da Sandro
Marani. Relatori, i tre vincitori
del premio, il direttore responsabile de “La civiltà della tavola”
Gianni Franceschi, Giovanni
Ballerini dell’Università di Parma, Pietro Migliaccio dell’Università di Roma) e la scrittrice Orietta Tannini De Vita.
Una ricca presenza di ospiti
per una manifestazione che vuole
costituire un momento culminante di incontro e confronto tra i
protagonisti del mondo enologico
e culinario nazionale.
,
Andrea Brunori
Banca Marche raddoppia l’utile
fotoservizio di Anna V. Vincenzoni
La Banca delle Marche ha iniziato il secondo semestre 2005 con un
utile netto alla fine di giugno di 30 milioni di euro, pressoché raddoppiato (+98,66 per cento) rispetto al primo semestre dello scorso anno.
E’ quanto è stato detto nel corso dell’assemblea dei soci svoltasi giovedì 15 settembre. Dati di Banca Marche in crescita: “margine di interesse”: incremento di quasi 17 milioni di euro, “margine di intermediazione” aumento di circa 26 milioni di euro; “margine da servizi” in crescita di quasi sei milioni di euro. Il risultato di gestione – è stato sottolineato, fra l’altro – si attesta a oltre 77 milioni di euro, superiore di oltre
21 milioni di euro (+ 37,79 per cento) sul risultato di gestione del primo
semestre 2004”. La raccolta diretta alla fine di giugno era pari a 10.155
milioni di euro (+14,7 per cento) ; quella indiretta superiore agli 8.400
milioni di euro (+5,7 per cento).
“I dati della seconda metà del 2004 e della semestrale 2005 – ha
dichiarato il presidente Tonino Perini – dimostrano che Banca Marche
è ormai entrata in un trend positivo che la lega sempre più al mercato,
al cliente e al territorio”. “I risultati iniziano ad essere soddisfacenti –
ha detto a sua volta il direttore generale Massimo Bianconi – e dimostrano il forte impegno della rete e di tutto il personale, cui va il mio ringraziamento”.
Moie
Presentato il progetto
per il Palazzetto dello sport
di Marco Palmolella
E’ necessario costruire al più
presto il nuovo palazzetto dello
sport di Moje: almeno su questo
argomento
amministrazione
comunale, minoranza consiliare,
gruppi sportivi e cittadinanza
sono d’accordo. Venerdì 16 settembre, nella sala del “6001”, il
sindaco Giancarlo Carbini, gli
assessori Umberto Domizioli e
Manolo Bucciarelli, l’architetto
comunale Nicla Paola Frezza e il
progettista ing. Massimo Belcecchi hanno presentato il progetto definitivo (nella foto) per la
costruzione di questa importante
struttura sportiva.
Su questo argomento, in que-
rispetto alle esigenze della gioventù di Moje e dei gruppi sportivi; la zona del bocciodromo presentava numerose difficoltà: la
collocazione sotto la linea dell’alta tensione, la ridotta distanza
dallo stesso bocciodromo, dalla
piscina e dalla strada, oltre allo
smantellamento di parte del parcheggio esistente.
La minoranza consiliare aveva
posto anche il problema del verde;
infatti la realizzazione dell’impianto comporterebbe l’abbattimento di una cinquantina di alberi. La proposta della Maggioranza
è quella di realizzare una fascia di
verde pubblico in una collinetta
Ricordo di Giò Piattella
di Andrea Brunori
Si è spento proprio mentre stava organizzando per il prossimo futuro,
nella sua Cupramontana, una personale che raccogliese i suoi ottanta anni
di amore per la pittura e le emozioni del mondo rurale e naturale. Giò
Piattella, noto pittore della capitale del verdicchio, è improvvisamente
venuto a manacare negli scorsi giorni a seguito di una rovinosa caduta
all’interno della sua abitazione.
Nato a Domo di Serra San Quirico nel 1925, Piattella era cresciuto
artisticamente da autodidatta conquistando negli anni pubblico e critica,
privilegiando i temi agresti e richiamandosi alla civiltà contadina ed ai
paesaggi marchigiani.
Fra i riconoscimenti ottenuti figurano il primo premio ORUC
all’Università di Camerino ed il premio “Vainer” di Sassoferrato. Di lui
avevano scritto alcuni tra i più eminenti critici d’arte ed era stato più volte
recensito da riviste e cataloghi di settore. Nel 1999 aveva dato alle stampe il volume “Agricoltura ieri” mentre negli ultimi anni aveva aperto una
mostra permanente delle sue opere a Cupramontana, nella quale contava
di organizzare un evento di forte richiamo nel prossimo anno.
“La pittura di Piattella – si legge in una recensione a lui dedicata – è
un ininterrotto omaggio alla sua terra marchigiana, alle sue bellezze paesaggistiche ed alla vita agreste. Una lirica evocazione di luoghi e atmosfere che l’artista rende con immediatezza e calore nel suo limpido narrare pittorico”.
Nella foto in alto, del 1986, Gio’ Piattella a Loreto con Madre
Teresa di Calcutta.
sto periodo, si è aperto un ampio
confronto tra maggioranza e
minoranza consiliare; in particolare, sulla localizzazione. Secondo
l’amministrazione comunale il
nuovo palazzetto si farà nel Parco
Montessori, prossimo alla chiesa
di Cristo Redentore e al nuovo
campus scolastico; infatti, per la
giunta comunale “è la soluzione
che non ha alternative”.
L’area individuata è urbanizzata e di proprietà comunale: questi
due elementi sono stati i vincoli
intorno cui si è sviluppato il confronto; determinante e vantaggioso per l’amministrazione comunale, superabile e meno rilevante per
la minoranza consiliare e per l’ex
sindaco Italo Luconi, favorevole
ad una nuova localizzazione.
Il palazzetto, con ingresso
principale in via Venezia, sarà un
complesso di oltre 2700 metri
quadrati coperti, con due tribune
da cinquecento posti. Potrà ospitare tutti gli sport “indoor”: calcetto, pallavolo, pallacanestro e tennis. E’ prevista anche una palestra
di riscaldamento, che potrà essere
utilizzata anche per le arti marziali. I lavori, vista la lunga sequenza
di autorizzazioni, saranno avviati
intorno all’autunno del 2006.
A proposito della localizzazione, secondo la maggioranza consiliare non erano praticabili altre
soluzioni; infatti il nuovo progetto
sarebbe stato sottodimensionato
soprastante, tra l’area dell’ex fornace, prossima sede della biblioteca comunale e sede del
Consorzio del metano, e il nuovo
campus scolastico.
Infine si è parlato anche di viabilità e parcheggi. Lungo via
Venezia e in prossimità del nuovo
palazzetto saranno realizzati 150
posti-auto, ma nelle aree circostanti, periferiche e residenziali,
sono reperibili altri spazi e pertanto non si avverte il problema.
Speciale ambiente
Domenica 25 settembre 2005
7
Una iniziativa della Provincia di Ancona
Nasce a Corinaldo l’Osservatorio Nazionale dell’Acqua
L’acqua come bene primario e fondamentale da garantire a tutti
“L’Acqua come bene comune dell’umanità. Tutela e diritto
di accesso” è il tema centrale della giornata di studio organizzata a Corinaldo il 18 settembre, sviluppata dalla Provincia di
Ancona attraverso il Progetto Peter Pan, l’Agenda 21 locale
della nostra Provincia.
I temi del risparmio e della gestione della risorsa idrica
sono già stati approfonditi nelle due conferenze provinciali sul
fiumi Esino, Cesano e Misa. Inoltre, altri progetti quali:
“Acqua lasciata...è persa”, forum condotti dai facilitatori di
Agenda 21Locale su tutto il territorio provinciale, hanno permesso di approfondire e divulgare ulteriormente i temi affrontati e di conoscere dati, progetti e necessità presenti sul territorio.
La continua collaborazione con l’Associazione degli Eletti
per il Contratto Mondiale dell’Acqua e tutto il lavoro svolto,
hanno portato alla scelta, da parte dell’Associazione stessa,
della Provincia di Ancona quale sede di un Osservatorio
nazionale dell’Acqua: un “laboratorio” per monitorare le
diverse modalità di gestione, distribuzione, utilizzo, salvaguardia e valorizzazione dell’acqua, con l’intento di promuovere la “pubblicizzazione” di tale risorsa, laddove così non
fosse.
“Seguendo un itinerario fluviale siamo arrivati al Nevola e
alla sua valle”, così l’Assessore all’Urbanistica e Ambiente
della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande ha salutato
tutti i numerosi intervenuti nella Sala Grande del comune di
Corinaldo per assistere alla presentazione dell’Osservatorio
Nazionale dell’Acqua nella Provincia di Ancona.
L’acqua e i fiumi sono stati protagonisti costanti del lavoro
della nostra Provincia attraverso convegni e progetti. “Acqua
lasciata… è persa”, è uno di questi e prevede la distribuzione
di riduttori di flusso a tutte le famiglie del territorio, entro
l’anno. L’utilizzo di questi piccoli filtri consente un risparmio
dell’acqua per uso domestico fino al 50%. E si tratta solo di
una delle “buone pratiche” proposte nella gestione dell’acqua:
“Vogliamo mettere a punto e monitorare, attraverso questa
collaborazione con il movimento del Contratto Mondiale
dell’Acqua – ha aggiunto la Casagrande -, esperienze e proposte presenti nel nostro Paese in materia di gestione delle acque
dolci sotto il controllo pubblico”.
La ri-pubblicizzazione del servizio dell’acqua è stata al centro dell’intervento del Presidente della Provincia, Enzo
Giancarli: ”vogliamo svolgere un’azione continua a sostegno
Da sinistra: Patrizia Casagrande, Enzo Giacarli, Livio Scattolini, sindaco di Corinaldo, Rosario Lembo e Mauro
di competitività e sostenibilità, perché di fronte ad un aumenColtorti
to della ricchezza non deve venir meno il rispetto dei diritti,
tra cui, fondamentali, cibo
ed acqua”.
La pubblicazione
“L’acqua è un bene comune
e non è possibile che su questo
pianeta ci siano persone che
non ne abbiano accesso”, ha
incalzato Rosario Lembo,
Segretario Generale del Consolo dalla matita di un esteta ma
vamente messo in mostra nelle
La seconda parte della contratto Mondiale dell’Acqua.
dall’amore competente di tante
sale della sede del Parco Gola
ferenza è stata dedicata alla prepersone e una buona amminiDa qui la proposta - sostenuta
della Rossa, a Serra San
sentazione del reportage fotostrazione non può che farsene
Quirico, e in parte motivi origigrafico “Il fiume raccontato” di
dalla Provincia attraverso
promotrice.
nali del fotografo, Giovanni
Giovanni Ghiandoni. Il prof.
l’Osservatorio – per destinare
Giovanni Ghiandoni è nato a
Ghiandoni. La presentazione di
Fabio Ciceroni, che ha introdotalmeno mezzo centesimo di
Senigallia nel 1971 ed ha conqueste opere non vuole essere
to il libro, ha parlato dell’arte
euro per metro cubo di acqua
seguito il diploma di visual
un complemento ornamentale
come elemento essenziale della
fatturato come contributo al
designer presso il Centro Spedel
lavoro
che
la
Provincia
sta
nostra
esistenza,
dal
momento
finanziamento di specifici
rimentale Design di Ancona. Ha
svolgendo, così come non lo
che la politica, l’economia e la
interventi di cooperazione che
ottenuto il Master in camera
sono state nel momento in cui
tecnologia non bastano a soddiperseguano modelli sostenibili
oscura per il corso di fotografia
hanno preso parte attiva alla
sfare le nostre esigenze. Ha prodi gestione delle risorse idriprofessionale
alla
“John
conferenza sul fiume, ma il
seguito con alcune riflessioni
che nei paesi con carenza di
Kaverdash School” di Milano e
ritrovare la bellezza della natusull’inafferabilità dell’acqua
l’attestato per il corso “Fotoacqua potabile. Nella nostra
ra nei suoi elementi minimali,
che porta all’inevitabile rapporgrafia e rappresentazione del
definirla di nuovo. Riscoprirne
to con l’inafferabilità del
Provincia, invece, come vanno
territorio” presso la Facoltà di
le tracce depositate nella nostra
tempo. Le foto di Giovanni
le cose? Bene, secondo Mauro
Uno scorcio del pubblico presente nella Sala Grande del
Architettura del Politecnico di
mente e ricostituirla. In particoGhiandoni suscitano, allora,
Coltorti, Ordinario di GeoPalazzo Comunale di Corinaldo
Milano. Suoi lavori fotografici
lare l’occhio del fotografo rapuna forte capacità immaginativa
morfologia e Geologia Amsono stati pubblicati e recensiti
(foto Beatrice Testadiferro)
presenta in sé un modo di conoperché rendono in pieno la probientale all’ Università di
in Italia e all’estero. Per la
scere
le
cose
capace
di
stabilire
fondità
del
movimento.
Siena, anche grazie alle
Provincia di Ancona ha realizun rapporto tra la nostra interioLa pubblicazione, voluta
abbondanti precipitazioni di
zato il reportage fotografico
rità e l’oggetto. Un legame dal
dall’assessorato all’ambiente
La riflessione
questa estate. Dobbiamo però
“Flusso” in occasione della
quale scaturiscono desideri ed
della Provincia, propone opere
fare attenzione, secondo
prima Conferenza sul fiume
energie indispensabili alla rigeche sono in parte una lettura
Coltorti, alla qualità della
Esino, Jesi 2004, e l’allestimennerazione dell’ambiente in cui
fotografica dell’allestimento
to “CesanoMisa” legato alla
acqua e alla portata dei nostri
abitiamo. Si possono costruire
che lo scultore Gianfranco
seconda Conferenza sui fiumi
cose belle, più difficile è
Romagnoli ha proposto nelle
fiumi, considerando che ci
Cesano e Misa a Monterado lo
costruire la bellezza. Un progetgiornate precedenti dedicate al
stiamo sempre più alimentanscorso marzo.
to di bellezza non può scaturire
fiume Esino, di Jesi e successido dalla falde profonde, e
soprattutto che l’aumento
della temperatura ed un uso
improprio delle risorse idriche
causeranno conseguenze per
di Rachele Mancinelli
l’uso dell’acqua e per la fauna.
Non può però dirsi altretNoi italiani viviamo nei
accedere? A quanto la nostra
tanto per il resto del territorio
cosiddetti paesi sviluppati, svivita sia inscindibile da questo
italiano dove oltre un terzo
luppo che ci offre e toglie sembene che non appartiene a nesdella popolazione non ha
pre
qualcosa.
Che
certi
privilesuno, che dovrebbe essere di
ancora accesso permanente e
gi abbiano un giusto prezzo da
tutti e che invece può essere un
quotidiano all’acqua. Rosario
pagare può essere discutibile.
lusso riservato ad alcuni? Si
Lembo ha poi annunciato la
In fondo le regole di ogni mersta già speculando sul fabbisopresentazione, il prossimo 29
cato impongono dei prezzi, ma
gno di cibo, argomento ormai
settembre, di un ordine del
a mio parere non tutto può
servito in tutti i modi dai poligiorno al Parlamento Europeo
essere comprato o venduto,
tici e dai servizi di informazioche sancisca come l’acqua non
soprattutto se parliamo della
ne, certo tra una guerra e l’alsia una merce ma un bene
vita delle persone e di quelle
tra, ma subdolamente si
comune, patrimonio dell’urisorse che servono al loro
dimentica del problema delsostentamento. Per esempio
manità e come tale non si può
l’acqua, che, vorrei ricordare,
l’acqua. Non è ammissibile
per migliaia di persone può
né vendere né comprare.
che in Italia un terzo della
portare ad una morte non
All’incontro ha portato il
popolazione non disponga
“tanto piacevole”…. Nel
suo saluto di condivisione
quotidianamente di acqua corDuemila si può accettare di
l’Assessore regionale Marco
rente e che quotidianamente
morire di sete, perché qualcuAmagliani che si è complinel mondo ben trentamila
no considera l’acqua come
mentato per il lavoro svolto
bambini muoiano a causa della
bene privato da poter usare
dalla Provincia sulla questione
mancanza di acqua o a causa di
senza alcuna regola, sprecandella difesa dell’acqua come
problemi ad essa correlati.
dola inutilmente? Cosa succebene comune e si è poi sofferOggi si parla di terrorismo,
derà tra qualche decennio? Se
mato sulla necessità di impeintegrazione, petrolio…forse
continuiamo così, i figli dei
gnarsi nella promozione di
però non è il caso di assorbire
nostri figli potranno avere più
attività di sensibilizzazione,
passivamente ogni cosa detta o
acqua? Anche l’aria che respisoprattutto verso le giovani
fatta anche se ciò viene posto
riamo sarà concessa solo a
generazioni affinché imparicon enfasi all’attenzione pubqualcuno come si fa oggi per
no, dai piccoli gesti di ogni
blica. Quando apriamo il rubil’acqua? Speriamo di no pernetto di casa, quanti di noi penché chissà, allora, quanti
giorno, a non sprecare l’acsiamo a quale bene stiamo per
potranno comprarsi l’aria…
qua.
“Il fiume raccontato”
Fino a quando
potremo avere l’acqua?
A margine della relazione di Rosario Lembo
8
Varie
Domenica 25 settembre 2005
Jesi per via
di Paolo Marcozzi
Fortino (del) (Via, da Piazza Federico II a Porta Garibaldi)
Il “fortino” è quello costituito dal complesso di costruzioni edificate a difesa di una delle principali porte d’accesso alla città.
Detta Via dei Cocciari, per la presenza dei venditori di terracotte.
REGIONE MARCHE
Testi gratuiti
a più di 14 mila studenti
Auguri, Ermanno
per la missione
Stanziati oltre due milioni di euro
II 10 settembre è stata festeggiata a Castelbellino dagli
amici, tra cui anche il sindaco di Poggio San Marcello, Tiziano
Consoli, e don Giuliano Fiorentini, la decisione di Ermanno
Tiberi giovane residente ad Acquasanta di San Marcello e
dipendente del Comune di Jesi, di partire come volontario, per
sei mesi, in Kenia, a Monbasa (capitale) in una missione della
Comunità di Don Benzi in una baraccopoli di poveri. La decisione è stata presa con i responsabili della casa famiglia di
“Don Benzi” di Castelbellino.
Ne danno notizia gli “amici di Ermanno”. Il giovane
Ermanno – riferiscono - si preoccuperà, insieme ad altri tre italiani presenti in loco e cinque del posto, di sviluppare un importante progetto di aiuto e sostegno per le popolazioni emarginate nelle baraccopoli della capitale Keniana che conta ufficialmente tre milioni di abitanti ma tanti altri vivono ai margini
della vita sociale.
La specificità della missione, come tutte le realtà della Don
Benzi, è quella di condividere la povertà con gli emarginati.
Infatti anche il giovane Tiberi risiederà per sei mesi in una
baracca priva anche del servizio igienico come tutte le altre del
posto.
A lui gli auguri più sinceri di un proficuo lavoro da parte
degli amici, colpiti dal gesto altamente cristiano che ha portato
Ermanno a lasciare le comodità per andarsi a sacrificare per
persone molto povere e bisognose di aiuto.
stico 2002-2003 gli studenti
erano 8.964, mentre nel successivo anno sono stati 11.882, e nel
2004-2005 sono stati 13.418.
“L``aumento che si registra,
anche se quest’anno in misura
minore, per questo questo tipo di
richiesta di benefici - spiega
l``assessore Ugo Ascoli - è indicativo non solo di una aumentata
popolazione scolastica, derivata
dal buon inserimento sociale
degli immigrati nelle Marche, ma
certo anche del fatto che la voce
libri nel bilancio familiare pesa
sempre di più e si aggiunge alla
Fortunato Giustino (Via, da Viale Don Minzoni alla fine
della via) (Rionero in Vulture, 1848–Napoli, 1932) Scrittore e
uomo politico. Deputato della Destra dal 1880 al 1909, poi
senatore. Libero esponente della cultura meridionale, appassionato esperto dei problemi della sua terra, fu avverso al fascismo
che tuttavia non lo perseguitò.
Francia (Via, da Viale Cavallotti a Via del Burrone) Stato
dell’Europa occidentale, confinante con Spagna, Italia,
Germania, Belgio, Lussemburgo, Svizzera, Andorra, Mare
Mediterraneo e Oceano Atlantico. Capitale Parigi.
Franciolini (Piazza, da Costa Baldassini a Via da Jesi) Sulla
piazza, di fronte alla chiesa di San Pietro Apostolo, sorge il
palazzo della famiglia Franciolini, stabilitasi a Jesi nel 1287,
presente ancora nella prima metà del secolo XIX. Signori di
Castel del Piano, donarono a Jesi Castel Mazzangrugno.
Personaggi illustri: Gasparo (signore di Castel del Piano nel
1287), Franciolino (valoroso capitano di Venezia), Bartolomeo
(difese Malta dagli assalti di Solimano), Alessandro, Flaminio,
Ettore, Giobatta (tutti prodi uomini d’arme).
Franciolini (Via, da Piazza Franciolini a Via S. Marino)
Vedi Piazza Franciolini.
Frezzi Romeo (Via, strada senza sbocco
da Via Ravagli) Giovane falegname jesino,
iscritto prima ai circoli repubblicani e poi al
partito socialista. Nel 1897, venne arrestato
a Roma quale presunto complice dell’anarchico Acciarino, l’attentatore del re
Umberto I. Fu trovato morto in carcere, con
le ossa fracassate, in circostanze misteriose:
si parlò di delitto di stato, ma la verità non
fu mai accertata.
Friuli (Via, da Via S. Marcello a Via S.
Lucia) Regione dell’Italia settentrionale, confinante con Veneto,
Austria, Slovenia e Mare Adriatico. Capoluogo Trieste. Fu l’ultima regione acquisita all’Italia e la più contesa, quale zona
limite tra due diverse entità antropiche.
Gambetto Guglielmo (Via, da Via Loik a Via Mazzola)
(1916-1949) Calciatore. Centravanti del grande Torino e della
nazionale. Morì con tutta la squadra, a bordo dell’aereo schiantatosi contro la collina di Superga, il 4 maggio 1949.
Galante Rinaldo (Fratel) (Via, da Via
Schweitzer a parallela Via Tolstoj) (18981997) Direttore del Collegio Pergolesi dal
1931 al 1943 e dal 1952 al 1961. Il
Collegio Pergolesi, situato a nord-ovest
della città, fu iniziato a fabbricare nel 1895
sul luogo dove era stata fondata, nel 1882,
una Scuola di Arti e Mestieri. Fu inaugurato il 27 ottobre 1897 ed affidato inizialmente ai Salesiani, che vi rimasero fino al
1914; durante la prima guerra mondiale fu
trasformato in carcere militare; passò poi,
dal 1920, ai Fratelli della Misericordia. Voluto dai cattolici jesini, era testimonianza dell’impegno nei confronti del mondo giovanile locale, specialmente quello operaio, per una moderna
educazione morale, religiosa e civile e per la preparazione professionale (vi si insegnavano le arti di falegname, sarto, calzolaio e legatore di libri). Era frequentato da oltre 300 giovani e
50 erano i convittori interni; era molto temuto nella capitale dai
giovani più riottosi alla disciplina, cui veniva spesso minacciato di essere mandato in collegio a Jesi. Attualmente è stato trasformato in centro residenziale per anziani.
Protesti in calo nelle Marche
Assegni scoperti, cambiali e tratte
Secondo l’analisi che Unioncamere ha condotto sui dati dell’anagrafe informatica dei protesti gestita da Infocamere, nella
nostra regione le contestazioni
riguardanti assegni scoperti e
mancato pagamento di cambiali
e tratte nel primo semestre di
quest’anno (17.156) rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente (17.940) sono state in consistente calo. In discesa soprattutto gli assegni scoperti (-327) e
le cambiali protestate (-480),
mentre sono cresciute le tratte
bancarie non onorate (+23).
A livello nazionale, i più “virtuosi” si sono dimostrati i vene-
ziani, i cui protesti si sono quasi
dimezzati (2.375 contro i 4.563
del 2004). Come vanno le cose
nelle grandi città? Milano, con
oltre 88mila protesti nel primo
semestre 2005 (circa settemila in
più dell’anno precedente), registra un aumento dell’8,2 per
cento rispetto al 2004. Sotto il
profilo della numerosità è però
Roma a confermarsi al primo
posto della classifica, con
101.377 protesti nei primo semestre di quest’anno, circa tremila
in più dell’anno scorso, la maggior parte dei quali (oltre
63mila) costituiti da assegni
“cabriolet”.
Volontario in Kenya
Sono precisamente 14.184 gli
studenti marchigiani che per
l``anno scolastico 2005-2006
usufruiranno dei contributi regionali per la fornitura gratuita o
semigratuita dei testi scolastici.
La Regione Marche, infatti, ha
adottato un provvedimento con il
quale vengono stanziate risorse
per due milioni e 163 mila euro
da destinare ai Comuni delle
Marche che provvederanno a
loro volta ad assegnare le provvidenze alle famiglie. In particolare, il provvedimento riguardera`
complessivamente 6.278 studenti
della scuola secondaria di primo
grado, ex medie inferiori, mentre
7.906 sono gli alunni della scuola secondaria di secondo grado,
ex medie superiori.
Anche quest’anno si è registrato un aumento - più contenuto rispetto agli anni scorsi - di
studenti che hanno richiesto i
benefici previsti dalla legge 448
del 1998: 766 in più (5,71.per
cento). Una tendenza comunque
all``aumento che si va consolidando. Infatti, nell``anno scola-
Un concorso per il progetto
Polo scolastico a Moie
già grave situazione del carovita.
Dobbiamo registrare, infatti, un
segnale di disagio delle famiglie
che hanno difficoltà a far fronte
alle spese per il materiale scolastico che ogni anno levitano
senza troppe giustificazioni”.
L’amministrazione comunale
di Maiolati Spontini ha indetto
un concorso per l’elaborazione
del progetto preliminare per la
costruzione di un polo scolastico a Moie. La documentazione
richiesta dal bando dovrà pervenire alla segreteria del concorso
del Comune di Maiolati, in via
Largo Pastori n. 1, entro il 23
Tempo di vendemmia, tempo di sagre
Incassati dal Comune
Più di 3 milioni di euro
dalle vendite all’asta
Ha fruttato quasi tre milioni e
200 mila euro al Comune di Jesi
l’asta pubblica per la vendita dell’area edificabile in via Grotte di
Frasassi e dell’ex scuola di via
Roma, tenutasi martedì 13 settembre presso la residenza municipale. Particolarmente ricca di
partecipanti la gara per l’area di
via Grotte di Frasassi (6.500 mq.,
di cui 4.500 destinati a residenziale per una superficie utile
lorda massima di 3.465 mq.) per
la quale sono giunte ben dodici
proposte, metà delle quali da
imprese di Jesi, le restanti dalla
regione, da Roma e dall’Abruzzo. L’offerta migliore è stata
formulata da una impresa di Jesi
che si è aggiudicata la gara mettendo sul piatto due milioni d
690 mila euro. Pari a 501 mila
euro l’unica offerta pervenuta
per l’ex scuola di via Roma (con
relativa corte) e aggiudicazione
diretta alla stessa.
Grazie ad una più oculata programmazione degli investimenti
e alla parallela ristrutturazione
del debito con la rinegoziazione
dei mutui . ha dichiarato, nell’occasione, l’assessore alle finanze
Simona Romagnoli - il deficit è
sceso da 1,5 milioni di euro
dello scorso anno ad appena 500
mila euro, con ulteriori significative prospettive di miglioramento
per il 2006”.
gennaio 2006. Il testo del bando
con gli allegati potrà essere scaricato dal sito Internet del
Comune: www.provincia.ancona.it/maiolatispontini – sezione
concorsi. L’importo presunto
dei lavori è di sei milioni di
euro. La popolazione scolastica
della cittadina di Moie è oggetto
da diversi anni di un trend di
forte crescita (il Piano regolatore prevede un paese con una
popolazione di 8 mila abitanti e
su questa base sarà dimensionato il nuovo polo scolastico.
Per ulteriori informazioni si
può chiamare la segreteria del
concorso, presso il Comune, al
numero 0731.702972 oppure
inviare un fax al numero
0731,702816.
Promozione
sociale
Notizie storiche sul Verdicchio
di Francesco Bonasera
Nel territorio della parte orientale della città di Jesi è fiorente sui
colli di solatio la produzione (in proiezione storica) del Verdicchio, vino
bianco secco (vino da pesce) di giusta gradazione alcolica ottenuta da
vitigni a grappoli rinserrati e verdastri a completata maturazione. Il vino
è denominato dei “Castelli di Jesi” (in analogia ai vini dei Castelli
romani) ed è riconducibile come colore ed aroma al Verduzzo (friulano).
Il nostro Verdicchio è sicuramente prodotto dall’età romana in filari
intercalari tra le colture o in vigneti, da qualche tempo solo in vigneti.
Secondo notizie raccolte nel territorio di Palermo, il Verdicchio ha riferimento alla casa Planeta (tuttora operante in Palermo). I membri di
essa, provenienti dalla Francia (con eccellenti tradizioni vinicole), transitarono nel territorio di Jesi per perfezionare l’arte della produzione di
vini, poi proseguirono per la Sicilia.
Si deve osservare che nel territorio di Palermo è un complesso agroturistico Pianetti: siamo riusciti ad identificare l’origine. Essa fu forse
istituita in tempi lontani da oriundi jesini. E’ nota la presenza storica dei
Pianetti in Jesi, famiglia nobiliare con notevoli cariche e con ampi rapporti con l’Europa centrale.
Da quanto detto è una ulteriore testimonianza dei rapporti tra la
Sicilia e le Marche (tra l’altro, S.Rosalia, di origine osimana, è la patrona di Palermo) che abbiamo illustrata in conferenze , studi ed articoli.
Salute e sanità
al Consiglio Comunale
Sicurezza sul lavoro e malattie
professionali: saranno gli argomenti che saranno trattati dal
Consiglio comunale di Jesi il 7
ottobre prossimo: una seduta speciale, interamente dedicata al settore della sanità e della salute del
cittadino. Lo hanno deciso il sindaco Fabiano Belcecchi e il presidente del Consiglio comunale
Massimo Fiordelmondo, dopo i
due incidenti mortali dei giorni
scorsi. E’ annunciata la presenza
dell’assessore regionale alla sanità, Almerino Mezzolani, e dei vertici dell’Asur.
Dovrebbe essere votato un
documento che rappresenti una
base di partenza per rafforzare
ulteriormente i controlli da parte
delle autorità preposte e per studiare iniziative che possano
responsabilizzare maggiormente i
datori di lavori sulla sicurezza e la
salute dei propri dipendenti.
Da lunedì 19 settembre, presso l’Ufficio Servizi Sociali del
Comune di Monsano è operante
l’Ufficio di Promozione Sociale.
Si tratta di un servizio di informazione realizzato per offrire
all’intera comunità consulenza e
orientamento su tutti i servizi
sociali presenti nel territorio.
L’obbiettivo è quello di aiutare
cittadini e famiglie a migliorare
le proprie condizioni di vita,
attraverso l’analisi di problemi e
i possibili percorsi risolutivi.
L’Ufficio di Promozione Sociale
di Monsano, seguito dalla d.ssa
Vanessa Stefani, è aperto il lunedì dalle 10 alle 13 e il martedì
dalle 15 alle 16,30.
Agrochimica
giardinaggio e agricoltura
Via Roma, 6 - Località Macine
tel. 0731.813058 - 60032 CASTELPLANIO (AN)
- Settore agricoltura
- Settore vinicolo
- Laboratorio analisi vini
- Giarninaggio
- Macchine e attezzi
- Impianti di irrigazione
Sport
Domenica 25 settembre 2005
Volley
Calcio
Per le “prilline” ancora derby
A Città delle Pieve semifinale con Pesaro
di Giuseppe Papadia
(foto Andrea Paglioni)
Moie
Nella prima edizione del
memorial “Flavio Brasili” che la
scorsa settimana ha coinvolto
tutte le squadre marchigiane di
A1 e A2, la Monte Schiavo
Banca Marche si è piazzata al
terzo posto.
Due vittorie ed una sconfitta,
questo il bilancio delle
jesine che avevano sconfitto Corridonia 3-0 nella prima partita disputata a
Recanati giovedì 15. Il
giorno successivo però,
per le “prilline” è giunta inaspettata la battuta d’arresto con
Castelfidardo, vittorioso al tie
break in quel di Agugliano.
Nella finale per il terzo posto
giocata sabato 17 al Palarossini
di Ancona, Ritschelova e compagne si sono sbarazzate agevolmente dell’Urbino, sconfitto con
un netto 3-0. “Lavoriamo per
migliorare l’intesa e giocare
subito con la stessa intensità
mostrata nel terzo set contro
Corridonia – ha detto il tecnico
Fracascia (nella foto) – Sprechiamo ancora troppo, dobbiamo
perfezionare l’intesa tra palleggiatrice e schiacciatrici. L’obiettivo è progredire partita dopo
partita ed essere pronti per l’inizio della stagione”.
Questo fine settimana la
Monte Schiavo torna in campo a
Città della Pieve per disputare un
quadrangolare con Perugia, Arzano e Pesaro. Proprio le adriatiche sono l’avversario nella semifinale che si disputa sabato 24
alle ore 17: è il secondo derby
stagionale dopo quello giocato a
Cagliari e vinto dalle “colibrì”.
L’altra semifinale è Perugia –
Arzano alle ore 20.30. Domenica
le finali, alle 15 quella per il
terzo posto, alle 18 quella per il
primo.
(foto Candolfi)
Celebrata la Festa dell’Avis
di Sara Palmolella
La pioggia insistente ha condizionato lo svolgimento della festa
Avis, svoltasi, domenica 18 settembre a Moie. La manifestazione
ha avuto inizio con la commemorazione dei caduti e con l’omaggio
al monumento posto nel giardino
antistante il cimitero. Insieme ai
sindaci della Vallesina erano presenti il presidente della Provincia
di Ancona Enzo Giancarli e il consigliere regionale Fabio Badiali.
La parte centrale della manifestazione si è tenuta in piazza Kennedy, approfittando della struttura
metallica coperta.
Marta Vescovi, giornalista televisiva, cui era stato affidato il
compito di coordinatrice, ha ricordato le ultime iniziative della
sezione Avis, che opera in un territorio più ampio rispetto a quello
comunale.
Il presidente Avis di Moje,
Moreno Verdolini, dopo aver ringraziato le rappresentanze delle
sezioni consorelle giunte anche da
regioni limitrofe, ha elogiato i
Donatori per il loro contributo e ha
invitato la cittadinanza ad incrementare la pratica della donazione
di sangue nella Vallesina.
,Il sindaco di Majolati, Giancarlo Carbini, ha rimarcato il valore del volontariato organizzato in
diverse associazioni che, oltre a
testimoniare il livello di civiltà,
contribuisce al bene del prossimo,
come si è registrato il giorno precedente con una nuova donazione
di cornee da parte di un cittadino
di Moje. Per rafforzare il messaggio di solidarietà, il consigliere
Badiali ha esortato ad abbandonare l’individualismo per promuovere una società attenta ai bisogni
dei più deboli.
Il presidente provinciale
dell’Avis, Pieralberto Scannavini,
ha ricordato l’aumentato bisogno
di donazioni di sangue, esigenza
nata dopo l’avvio del nuovo
Centro Trapianti di Torrette che
coinvolge anche un’altra associazione di volontariato, l’Aido. In
proposito, il presidente Aido,
Fabrizio Mancini ha ricordando
che le due benemerite associazioni sono molto vicine per il raggiungimento di importanti traguardi come l’autosufficienza
regionale per la donazione di sangue e organi.
Il sindaco di Castelplanio,
Luciano Pittori, ha rinnovato l’appello finalizzato alla sensibilizzazione della comunità e alla creazione di una sezione Avis nel
Comune di Castelplanio. Il sindaco di Monte Roberto, Renzo Zuccaro, ha ricordato che a Pianello
Vallesina è attiva una succursale
della sezione Avis di Moje al servizio dei Donatori di Castelbellino
e Monte Roberto, una sorta di
decentramento che permette di
ampliare il numero dei Donatori e
di affiancarli nei loro bisogni.
Zuccaro ha ricordato anche che il
donatore Ivano Luconi (104 donazioni) riceverà dal Consiglio
comunale la cittadinanza benemerita, come segno di gratitudine e
modello da additare alle nuove
generazioni.
Infine il sindaco di Castelbellino, Demetrio Papadopulos, ha
ricordato i primi passi dei Donatori di sangue, citando cronache
del Corriere della Sera di oltre
ottant’anni fa, ha esortato la
comunità alla donazione di sangue
perché “chi dona sangue, dona
vita”.
Agli interventi delle autorità
sono seguite le premiazioni (il
nostro giornale ha già riportato i
nomi dei donatori meritevoli):
ricordiamo solo le eccellenze. Con
Medaglia d’oro, per cinquanta
donazioni sono stati premiati:
Franco Bucari, Andrea Delpriore,
Primo Duca, Otello Galeazzi,
Mauro Mecarelli, Silvano Meloni,
Sergio Zannotti; il Distintivo
d’oro è andato a: Caterina Buselli,
Arnaldo Teodori, Gianfranco
Trozzi e Paolo Urbani; la Croce
d’oro a Ivano Luconi con 104
donazioni.
9
Basket
A P. S. Giorgio l’ultimo test
Venerdì semifinale Sic-Udine (ore 20,30)
Non è decisamente una Sicc
Bpa brillante quella vista finora
nel pre-campionato. Dopo l’ultimo posto di Senigallia, i gialloverdi si sono ripetuti lo scorso
fine settimana nel torneo “Appolloni”.
Sabato nella semifinale disputata a Chiaravalle gli jesini si sono
arresi 69 a 55 al Reggio Emilia
privo di gran parte dei suoi titolari. Contro gli emiliani si è vista
una Sicc senza idee e gioco, inesistente nel tiro da tre (1 su 15) con
i soli Sato e Rossini ad emergere
dal grigiore generale.
Domenica al Palatriccoli nella
finale per il terzo posto è stato il
Ferrara ad umiliare i gialloverdi
con un eloquente 97 a 67.
Un’altra prestazione incolore
degli jesini, fischiati a fine gara
dai pochi spettatori presenti. Da
segnalare il debutto in maglia
Sicc del neo-acquisto Michael
Watson, giunto in città il giorno
precedente.
Nonostante un pre-campionato avaro di successi, la campagna
abbonamenti procede a gonfie
vele. Nella giornata di martedì 13
è stata superata quota mille tessere. Per abbonarsi c’è tempo fino al
7 ottobre presso il box office del
Palatriccoli. Sono ancora valide le
agevolazioni Coop, La Fornace e
Famiglie.
Questo fine settimana i gialloverdi sono di scena a Porto San
Giorgio per il memorial “Giulio
Torresi”, ultimo test prima del
campionato. Venerdì 23 le semifinali: alle 20.30 Sicc-Udine, alle
22 Teramo-Montegranaro. Sabato
24 le finali dalle 20.30.
Venerdì 16 settembre è stato
riaperto il sito www.aurorabasket.it con una nuova grafica, foto
e news aggiornate. La realizzazione è stata curata dalla Creso di
Senigallia.
Gip
Real convince, Jesina sprecona
Al quarto turno la Jesina
incassa il … terzo pareggio (00) regalandolo al Fermignano
qui al Comunale. Invece il Real
Vallesina, a Pianello, sconfigge
(2-0) un Centobuchi combattivo
e capolista.
Jesina
Tre pareggi ed una vittoria
nelle prime quattro gare non
sarebbero poi una situazione da
piagnistei, ma i seicento spettatori e la dirigenza leoncella vorrebbero di più, date le premesse,
i progetti ed i piedi buoni messi
insieme agli ordini di mister
Giuliani, valido allenatore
anche lui. Probabilmente ancora è in deficit la mente del collettivo, alquanto annebbiata
forse per il piovoso clima
incombente sul terreno di gioco.
L’inizio dell’incontro, difatti,
mette in vetrina gli ospiti subito
pimpanti fino a colpire la traversa, mentre i nostri sembrano
prendersela paciosa: un segnale
che provoca mugugni sulle gradinate. E pur costringendo i fermignanesi ad arretrare, i nostri
sciupano per poca grinta e precisione qualche possibile occasione per Polverari e Langiotti.
Si va avanti così fino al riposo. Al ritorno in campo, i leoncelli appaiono più decisi nel
costringere gli ospiti sempre più
nella loro metà campo.
Purtroppo però le occasioni
sprecate non si contano: la rete
di Gerbino resta intatta.
Vediamo un colpo di testa in
tuffo da parte di Cuccù, un traversone di Langiotti, un’incursione non sfruttata da Polverari: sembrerebbe che la
Jesina non sappia sfoderare il
k.o. per centrare il bersaglio. E
verso la fine, dopo otto calci
d’angolo non concretizzati,
Montingelli fa la barba al montante ed è pareggio senza gol.
Una delusione!
Oggi si va a Civitanova, che
ha perso a Caldarola e sta a 5
punti (contro i 6 della Jesina).
Real Vallesina
Sotto una pioggia autunnale
inesauribile, il campo di Pianello
ha … giovato alla nostra corazzata, mentre il Centobuchi, pur combattendo (anche per onorare la
pole position) lentamente si è
impantanato. Tutto un primo
tempo giocato dai nostri sempre
aggressivi e pericolosi. Ma già
all’inizio della ripresa, come un
pugile colpito ai fianchi si arrende, anche il Centobuchi si trova in
cattive acque: 1-0 al 47’ segnato
su corner da Verdenelli.
Gli ascolani non si arrendono
(onore al merito!) tentando di
pareggiare, ma i nostri resistono e
rilanciano, fino al 73’, quando
Gabrielloni, da par suo, inventa
un gol spettacolare: parte in dribbling, saltando tre avversari e,
giunto davanti al portiere Spina,
lo fa secco con un rasoterra diretto all’angolino. Ed è 2-0 per il
terzo posto in classifica.
Oggi Real (8 punti) a Castel di
Lama, contro la Truentina zero
punti).
Vir
Prima categoria
Borgo Jesi e Castelplanio guadagnano la prima poltrona, battendo rispettivamente la Labor (1-0)
e
la
Serrana
(0-1).
Il
Cupramontana in trasferta riesce a
battere il Marotta, capovolgendo il
risultato con due reti segnate agli
ultimi minuti (1-2). A San
Marcello i padroni di casa si fanno
imporre il pareggio (1-1) dalla
Falconarese. Pareggia anche il
Monserra in casa del Sirolo
Numana (0-0). A Borghetto, la
Spes Jesi combatte, ma viene
sconfitta (2-1).
Seconda categoria
Ad Apiro sul campo della neopromossa, l’Aurora Jesi perviene
al pareggio a dieci minuti dal
fischio finale (1-1). Il combattuto
derby Monsano–Sampaolese va ai
padroni di casa (2-1).Vince
l’Aesina col punteggio classico
(0-2) a Staffolo.
Alla Marcialonga della pace
Calcio
Nuova Maip Elica
campione d’Italia
La Nuova Maip Elica si è
laureata campione d’Italia. Nel
torneo di calcio organizzato
dall’Assindustria, dopo aver
centrato la vittoria nella finale
provinciale e conquistato a
Pesaro il titolo delle Marche
con grande autorità, i ragazzi di
mister Focanti hanno messo le
mani sullo… “scudetto”, proprio come lo scorso anno. Il
prestigioso traguardo è arrivato,
a Pesaro, al termine di una “tre
giorni” che ha visto impegnate
le rappresentative di nove
regioni.
La formazione jesina-fabrianese ha superato nell’ordine la
Cedas Sevel Atessa (2-0), la
Rubell’s del Piemonte (7-0) e la
SS 18 Karati di Cosenza (2-0)
e, in finale, la Soffass di Lucca,
che godeva dei favori del pronostico. Dopo i tempi regolamentari e quelli supplementari,
la gara si è decisa ai rigori: sul
5-5, i toscani hanno sbagliato
mentre i marchigiani hanno
infilato con freddezza il tiro
decisivo.
Ecco la rosa dei diciotto
ragazzi della Nuova Maip Elica
freschi campioni d’Italia:
Matteo Carbini, Alessandro
Bosi, Cristiano Cacciamani,
Sandro Loroni, Massimiliano
Nasoni, Emanuele Pascucci,
Alessandro Orlando, Cristiano
Scaloni,
Roberto
Coppa,
Alfredo
Santelli,
Daniele
Pataracchia, Claudio Brocanelli, Francesco Dottori,
Fabio
Carletti,
Samuele
Cimarelli, Maurizio Massimi,
Andrea Moscatelli, Marco
Teodori.
Erano più di seicento, a Sant’Angelo di Senigallia, i partecipanti alla 28^ “Marcialonga della pace” organizzata dalla locale
Unione Sportiva Acli. In gara anche una valida rappresentanza
jesina, più precisamente del Gruppo Sportivo “Pieralisi”: questi, i
piazzamenti dei “nostri”, nelle rispettive categorie: pulcine: 3)
Alessia Mari; ragazze 2) Isabella Mari; uomini 3) Luca D’Andrea,
7) Aldo Giacometti, 10) Mauro Marinangeli e Alberto Giacometti;
donne 3) Laura Campelli. Nella classifica finale dei gruppi podistici affiliati al C.E.M. il Gruppo “Pieralisi” figura al dodicesimo
posto. (Nella foto, le prime tre classificate della categoria “Pulcine”,
tra le quali, appunto, Alessia Mari).
10
Varie
Domenica 25 settembre 2005
La mostra antologica di Collamati
Agenda
Il santo del giorno
Venerdì 23 settembre San Pio da Pietrelcina – Santi
Elisabetta e Zaccaria – San Lino – Sabato 24 San Pacifico –
Domenica 25 San Cleofa – San Sergio di Radonez. - Lunedì 26
Santi Cosma e Damiano – Martedì 27 San Vincenzo de’ Paoli –
Mercoledì 28 Santi Lorenzo Ruiz e compagni – Giovedì 29
Santi Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli – Venerdì 30 San
Girolamo – Sabato 1° ottobre Santa Teresa di Gesù Bambino –
San Remigio – Domenica 2 Sant’Eleuterio.
In televisione
Sabato 24 settembre – ore 17,15 (Rai Uno) “A sua immagine”.
Domenica 25 settembre – ore 10 Santa Messa
(Retequattro)- ore 10,30 (Rai Uno) “A sua immagine” – ore 10,55
(Rai Uno) Santa Messa – ore 12 (Rai Uno) Recita dell’Angelus.
Anagrafe
Nati
(a Jesi, salvo diversa indicazione)
21 agosto Giorgia Barchiesi; 23 agosto Tommaso Mosca; 27
agosto Tommaso Olivi (Ancona); 28 agosto Gabriele Francioni;
29 agosto Nour El Hoda Ben Nasr, Endrit Elezi, Lorela Velaj; 31
agosto Sonia Ravoni; 1 settembre Giovanni Paolo Morosetti,
Chao Hi Wang, Mattia Martello; 2 settembre Irene D’Amore; 3
settembre Christian Anselmo, Giovanni Ciarmatori; 5 settembre
Kangni Ye; 6 settembre Andrea Piccinini; 7 settembre Giorgia
Emanuela Silvestre (Ancona); 11 settembre Gabriele Donzelli e
Giulia Carosi; 12 settembre Claudia Rotella (Senigallia) e
Giulia Mei.
Può essere visitata fino a domenica 25 settembre a “Villa
Salvati” di Pianello Vallesina la mostra antologica dell’opera pittorica di Luciano A. Collamati, organizzata dall’assessorato alla
Cultura del Comune di Monte Roberto. “Un artista – ha scritto
l’assessore Vittoria Borioni – che si esprime con tutta la sua forza
cromatica e l’imponenza del segno, che rappresenta in quarant’anni di attività uno scorcio storico artistico del nostro tempo in cui si
sono avvicendate linee di ricerca fra le più disparate e spesso contrastanti”. Nella foto, un momento della inaugurazione, sabato 10
settembre.
Arte, gastronomia e turismo
Mozione
Sulle rette
scolastiche
Dal
gruppo
consigliare
Alleanza Nazionale e dall’Udc di
Jesi riceviamo copia della
mozione inviata al sindaco di
Jesi riguardante le modalità di
definizione delle fasce di reddito
per il pagamento delle rette scolastiche. Nella mozione, che
doveva essere discussa nell’ultima seduta del consiglio comunale ma rinviata per mancanza di
tempo, si chiede al sindaco e ai
consiglieri “di adoperarsi affinché l’impegno economico delle
famiglie per garantire l’istruzione ai propri figli sia inferiore alla
pesante situazione attuale”.
In particolare An e Udc propongono che sia introdotto, “per
la determinazione delle fasce di
reddito di appartenenza, il concetto di quoziente famigliare in
sostituzione del reddito Isee. La
determinazione del reddito per
l’attribuzione della fascia di
appartenenza dovrebbe essere
così fatta con un meccanismo
molto semplice che divide il reddito complessivo valutato ai fini
Irpef del nucleo famigliare per il
numero di componenti della
Trigesimo
16.9.1920
12.8.2005
Oggi sposi
Sabato 24 settembre: Carlo Minocchi e Alessia Santarelli
ad Ancona/S. Maria Liberatrice - Paolo Noceli e Alessandra Duca
a Montecarotto
Domenica 25 settembre: Michele Contadini e Maria Jole
Pellegrini a S. Francesco di Paola
Matrimoni
27 agosto Leonardo Zamporlini e Francesca Frezzotti; 28
agosto Emanuele Crescentini e Marta Amata, Pier Francesco
Gambelli e Barbara Bedini; 1 settembre Paolo Mancinelli e
Georgia Cristina Santos Cruz; 3 settembre Abiye Onye Warmate
e Lilian Edward Ameze, Michele Rossi e Alessia Bosi, Marco
Caimmi e Donatella Mosca, Andrea Vecchioni e Giulia Laghezza,
Giovanni Gagliardini e Fabiola Valentini; 4 settembre Giordano
Centurelli e Izabela Jurusz Malgorzata, Maurizio Masè e Tamara
Lorenzetti, Emanuele Ramini e Silvia Bartolacci; 10 settembre
Francesco Fiordelmondo e Marta Mancini, Paolo Mariscoli e
Catia Tenenti, Giancarlo Fazi e Cristiana Latini, Salvatore Turino
e Vincenza Tacinelli, Massimiliano Zenobi e Alessandra Bigi,
Michele Moretti e Simona Piselli; 12 settembre Hector Alejandro
Dulski Nova e Patricia Jacquelin Lema del Rio; 18 settembre
Andrea Pieralisi e Sonia Ciarmatori, Mauro Pace e Anna Maria
Cesaroni.
Defunti
(a Jesi, salvo diversa indicazione)
31 agosto Violante Belardinelli (92 anni) di Staffolo, Giulio
Morettini (80) di Filottrano; 1 settembre Andrea Boria (27) di
Castelbellino; 2 settembre Severina Giovanetti (88) di
Montecarotto, Luigi Cesaroni (34) di Monte Roberto, Ruffina
Aquilanti Pelagalli (85) di Castelbellino, Gina Pediconi (85); 3
settembre Maria Rocchetti (96) di Monte Roberto, Giulio Lupi
(83) di Santa Maria Nuova; 4 settembre Francesco Maiolatesi
(83) di Serra San Quirico, Amedeo Zampetti (85) di
Cupramontana; 5 settembre Ada Fratocchi (80) di Chiaravalle,
Mario Massei (91) di Cupramontana, Malvina Sparaciari (82),
Francesco Lancellotti (83); 6 settembre Luigi Fava (77) di
Cupramontana, Maria Dardanelli (93), Franca Bernacchia (80); 7
settembre Italiano Castagneti (71) di Filottrano, Osvalda Nicolini
(70), Sira Maiolatesi (82), Marcella Agostinelli (72); 10 settembre
Gina Violini (88) di Santa Maria Nuova, Giuseppe Barigelli (62) di
Monte Roberto, Ferdinanda Pelagagge (93) di Monte San Vito;
11 settembre Elena Santoni (77), Giobattista Piattella (80) di
Cupramontana, Giovanni Giampieri (80), Arnaldo Focarelli (73);
12 settembre Nello Pierini (81 anni) di Maiolati Spontini, Paolo
Mancini (67), Lorenzo Forastieri (21) di Falconara Marittima; 13
settembre Nazzarena Piccinini (88 anni), Zelinda Rossini (92
anni); 14 settembre Agata Tiranti (89) di Montecarotto; 15 settembre Ondina Maiolatesi (74), Mario Maiolatesi (70) di
Chiaravalle, Giustina Traversi (93) di Maiolati Spontini, Seconda
Bianchelli (84) di Morro d’Alba
Farmacie di turno
Venerdì 23 settembre Calcatelli - sabato 24 Delle Grazie –
domenica 25 Comunale 1 - lunedì 26 Cerni – martedì 27
Comunale 2 – mercoledì 28 Grammercato – giovedì 29 Coppi –
venerdì 30 Moretti - sabato 1 ottobre Barba – domenica 2
Martini.
“Arte, gastronomia e turismo: sinergie per lo sviluppo del territorio”: è stato il tema del convegno di studio che si è tenuto nel
pomeriggio di sabato 17 settembre al Centro Congressi Esagono
della Banca Popolare di Ancona. Tra i presenti, in sala, le allieve
della scuola alberghiera “Panzini” di Senigallia con alcune insegnanti. Ha condotto gli interventi l’ing. Mauro Magagnino, delegato Accademia Italiana della cucina di Ancona, promotrice del
convegno.
(foto Anna V. Vincenzoni)
XIV Corso base dell’Avulss di Jesi
“Un petalo del tuo tempo
per chi ha bisogno di te”
Martedì 4 ottobre nella sede
dell’Avulss in piazza Federico II n.
8 alle ore 18 inizia il XIV Corso
Base per la formazione dei nuovi
volontari. Il corso è aperto a tutti
ed il programma sviluppa argomenti di carattere psicologico,
socio-sanitario e teologico-spirituale di notevole interesse e facilmente accessibili grazie anche alla
professionalità dei relatori coinvolti.
“L’Avulss (laica, apolitica e di
ispirazione cristiana) da “nucleo” è
diventata “associazione”, è cambiato il nome ufficiale – dice la
presidente, Maria Cristina Paris ma i valori sono sempre gli stessi,
come la finalità e l’etica del servizio. Nel nostro territorio il numero
di quanti hanno bisogno di aiuto è
in continuo aumento e perciò sono
sempre necessari e molto graditi i
nuovi volontari, che dopo aver frequentato il Corso Base potranno
scegliere uno dei settori dove
l’Avulss offre il servizio, cioè:
Ospedale civile, Casa di riposo,
Casa famiglia “Collegio Pergolesi”, Centro pomeridiano “Divertirsi insieme”, a domicilio e con i
minori in difficoltà”.
Il servizio prevede una presenza settimanale di due ore, ed è
“gratuito, continuativo ed organizzato”. “E’ un servizio molto gratificante – sottolinea la presidente perché permette al volontario
donatore di essere di stabilire con
chi soffre una presenza amica,
intesa anche come momento di
autentico valore terapeutico di cui
beneficia lo stesso volontario”.
A coloro che avranno frequentato almeno tre quarti delle lezioni
verrà rilasciato un “attestato di
frequenza” valido anche per il credito formativo per le scuole medie
superiori. Chi successivamente si
iscriverà all’Avulss riceverà un
“attestato di idoneità” per iniziare il servizio di volontariato nel
settore più congeniale. La partecipazione al corso non obbliga l’im-
mediata iscrizione all’Avulss, ma
resta valida per i tre anni successivi.
Le lezioni si terranno tutti i
martedì e venerdì, dalle ore 18 alle
ore 20, dal 4 ottobre al 10 dicembre presso la sede dell’Avulss,
Palazzo Ripanti, piazza Federico
II n.8 Jesi. Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni chi è interessato può contattare la Segreteria dell’Avulss (tel. 0731.59713)
il martedì (ore 17,30-19) e il giovedì (ore 9,30-11).
Secondo Giampaoletti
Nel ricordo struggente e nel
vuoto incolmabile che tu hai
lasciato ci sostiene l’esempio
della tua semplicità, il dono continuo del tuo Amore per tutti noi
e la certezza che tu sei “lì” e ci
sorridi per sempre. Grazie per
averci insegnato la Fede, per
sempre
.
Moglie, figlie e nipoti
famiglia stessa. A tal proposito –
è precisato nella mozione - si
specifica che un componente
della famiglia è anche un nascituro, ferma restando l’accertamento e la certificazione medica
dello stato di gravidanza al
momento della dichiarazione”.
Partecipazione a lutto
Percorsi con pazienza e dignità gli erti sentieri della sofferenza, è volata al cielo l’11 settembre, all’età di anni 73, l’anima
bella di
Arnaldo Focarelli
ottico
Simpatia, giovialità, affetto
erano scritti nel suo sguardo, nel
suo cuore e nella sua voce.
Ricorderemo con ammirazione e nostalgia il suo dolce sorriso, il suo modo particolare di
essere marito, padre e nonno.
La sua vita è stata onesta e
laboriosa, il suo tempo dedicato
alla famiglia e al lavoro.
Lascia un vuoto incolmabile e
un bellissimo ricordo di sé.
La cittadinanza intera si è
unita, nella preghiera, alla moglie Lidia Latini, ai figli
Francesco e Fabiola, al fratello
Sergio, alla nuora Elisabetta, ai
nipoti Sheila, Serena e Marco e
agli altri familiari e congiunti,
partecipando alla concelebrazione eucaristica di commiato, officiata da don Martino Santoni e
don Bruno Gagliardini, assistiti
dal diacono Alberto Massaccesi.
Ciao Arnaldo, il tuo volto
resterà nel nostro cuore, il tuo
spirito in mezzo a noi, la tua
anima nella pace di Dio.
Gli amici dell’età giovanile
e quelli della maturità
delle comunità parrocchiali
di San Giuseppe
e della Regina della Pace.
“Voce” si unisce al cordoglio
dei familiari
Articoli - Arredi - Statue - Icone - Quadri - Paramenti sacri
Santina Buoncompagni
Tuniche ed oggetti per Comunioni - Cresime - Nozze - RIcordiamo,
inoltre il nostro servizio “cortesia” riservato al clero, che consiste nel
recapito a domicilio delle merci ordinateci e che verrà effettuato nel
primo e terzo lunedì di ogni mese, completamente gratuito.
ANCONA Via Matteotti 9
tel e fax 071.201297 e-mail [email protected]
SENIGALLIA Via A. Costa 27
tel e fax 071.60597 e-mail [email protected]