Geoparchi online

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Geoparchi
online
heartonearth Report –
web magazine
Settimanale / Ambiente & Cultura – Bio Ruralità – Geo Turismo
Supplemento settimanale de Le Colline dell'Albegna - Reg. Trib.le d Grosseto n° 5 del 01/9/1984 / Dir. Resp.le: ALESSANDRO BALDASSERINI
REDAZIONE: ANDREA ANGELINI (Vice Direttore) / MARCO SCHIANO (Coordinatore) / SASHA O' ROURKE (Reportage & Rubriche)
FILIPPO FORTE (Cronache) / FRANCESCO SCOTTO (Web-Grafica) / SACHA PAGANINI & MASSIMO CARTA (Editorialisti)
COLLABORATORI: DONATELLA RAUGEI (R@dici) / ALBERTO MARINI (#Culture) / DIANORA TINTI (CuorediTerra)
HEARTonEARTH di ALESSANDRO BALDASSERINI – Loc. IL CAMEROTTO snc / 58018 - PORTO ERCOLE (GR) – Tel.: 334- 1578503
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Anno 4 XXXI / N° 12-13
(102-103)
27/11 - 3 Dicembre 2014
La Camera approva il suo
Ordine del Giorno
è permesso? LUCA
SANI:
di ANDREA ANGELINI
Che ruolo ha un giornale? Quello
d'informare i lettori, ovvio. Ma
anche, e forse soprattutto, quello di
stimolare un dibattito, un confronto,
di segnalare un problema e
contribuire a risolverlo. Ebbene, in
questo numero “doppio” troverete
tutto ciò. A cominciare dalla
“Controcopertina”: dove leggerete
che il nostro allarme sullo stato di
degrado del sito di Monte Onixeddu
non è passato inosservato. Tanto da
provocare la mobilitazione della
popolazione locale che si è armata
di ramazza e sacchi per
l'immondizia. E poi c'è il caso del
Museo Aquilegia: dopo la nostra
denuncia, la questione è giunta sul
tavolo del Ministro dei Beni
Culturali. Infine, la polemica sul
“Trenino Verde”, che ha acceso un
articolato “botta e risposta” che
troverete nelle pagine susseguenti.
Che dire? Ancora una volta
Geoparchi Online ha svolto il suo
ruolo, e ne siamo fieri!
“I GEOPARCHI
NELLA 394”
Si vogliono inserire nella riforma della
Legge Quadro (a pag. 2)
COLLINE METALLIFERE / ECCO LA
CETS: FATTO IL “TRIPLETE”!
PRIMO GEOPARCO ITALIANO AD
OTTENERE I TRE MASSIMI
RICONOSCIMENTI EUROPEI
*****
SARDEGNA: PER IL MUSEO AQUILEGIA
SI MUOVE IL PARLAMENTO (da pag. 3)
IL DIBATTITO
*****
IL TRENINO VERDE
NICKOLAS ZOUROS E LUCA SANI: I
VIAGGIA TRA LE DESTINI PARALLELI DI DUE “GEMELLI”
POLEMICHE
di ALESSANDRO BALDASSERINI
UNA SCELTA Approvato alla Camera il suo Ordine del Giorno
SBAGLIATA
Passa la linea-Sani
CONTRO OGNI
Geoparchi nella 394
LOGICA
Si prevede l'inserimento nella Legge Quadro
di SACHA PAGANINI
dal nostro corrispondente
Contro ogni logica: il voto della
ROMA (g. n.) – Approvato dalla Camera con il
Camera che ha approvato l'OdG
promosso da Luca Sani, Presidente parere favorevole del Governo un Ordine del giorno
PD della Commissione Agricoltura, – primo firmatario l’onorevole Luca Sani (insieme a
con il quale si impegna il Governo a Dallai e Arlotti) – relativo al pieno riconoscimento
modificare la “natura” dei Parchi
legislativo e giuridico dei “parchi geominerari” di
Geominerari nazionali inserendoli
interesse nazionale, fra i quali il “Parco tecnologico
nella Legge Quadro 394 è la prova
ed archeologico delle Colline Metallifere”.
della superficialità e dell'insipienza
dei nostri deputati. Infatti, solo chi è
L’Ordine del
digiuno della materia poteva a cuor
giorno è stato
leggero accettare questa proposta
approvato in vista
senza prevedere e paventare le
della conversione
conseguenze. Quali? In primo
del Decreto
luogo, la creazione di “carrozzoni”
burocratici ed autoreferenziali le cui “sblocca Italia”, in
(sempre più scarse) risorse
cui sono presenti
andranno ad alimentare stipendi e norme relative alle bonifiche ambientali e alla sicurezza di
prebende a scapito dei progetti sul siti contaminati. «Obiettivo dell’Ordine del giorno – spiega il
territorio. Si dirà: ma così, almeno,
presidente della XIII commissione Agricoltura, Luca Sani –
si riuscirà a dare uno “status”
è quello di adeguare la Legge 394/1991, che regolamenta le
giuridico e normativo a questi
funzioni dei parchi naturali, colmando la lacuna
Parchi. Sì, ma a quale prezzo?
Perchè, invece, non perseguire la normativa relativa ai parchi minerari istituiti con decreti
ministeriali. Strutture alle quali va dato il pieno
strada maestra dell'equiparazione
agli Enti di Ricerca? Perchè non
riconoscimento di parchi nazionali, garantendogli una
prendere in considerazione la
dotazione di strumenti finanziari, direttivi e di
proposta (avanzata proprio su
programmazione stabili nel tempo, per poter elaborare un
questo giornale) fatta dal Presidente
piano gestionale, di attività e di recupero concreto, efficace
del Consiglio Nazionale dei Geologi,
Graziano, di creare una “Rete” a e strutturato». «Attualmente, in Parlamento sono presenti
numerosi provvedimenti che prevedono modifiche alla
presidio del territorio martoriato
legge 394/1991: in particolare modo alla Camera dei
dall'emeregenza idro-geologica?
deputati, “Disposizioni in materia ambientale per
Basterebbe un Decreto di quattro
righe firmato dal Ministro
promuovere misure di green economy e per il
dell'Ambiente. Si ciancia tanto, e a
contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali
sproposito, di “task-force” contro il (collegato alla legge di stabilità 2014 – AC numero 2093
dissesto del nostro Paese: in realtà,
presentato dal governo)”, e al Senato della Repubblica
gli strumenti ci sarebbero già,
“Nuove norme in materia di parchi e aree protette (AS
basterebbe farli funzionare. Anzichè
numero
1034)”, continua Sani. L’Ordine del giorno non è
andare a ricercare soluzioni
un atto vincolante come una risoluzione, ma il fatto che il
improbabili e di là da venire (la
riforma della 394), che servono solo
Governo lo abbia sostenuto è significativo del fatto che
a perpetuare “rendite di posizione”
nell’esecutivo c’è consapevolezza di dover risolvere una
in una fase di stallo che prospera
contraddizione nell’ordinamento che di fatto ostacola lo
nell'incertezza dovuta ai continui
sviluppo dei parchi geominerari, che costituiscono una
rinvii e proroghe. I Parchi
delle nuove frontiere del turismo culturale di matrice
geominerari erano nati per altri
scientifica.
Una nicchia turistica in grande espansione che
scopi, che non sono quelli di Luca
contribuisce
alla diversificazione dell’offerta e crea valore
Sani e Giampiero Sammuri, dei ex
aggiunto, che quindi va incentivata».
machina di questo pasticcio.
E' il primo Geoparco italiano ad ottenere
i tre principali riconoscimenti europei
LE COLLINE METALLIFERE
CONQUISTANO LA CETS
Dopo l'EGN e l'EDEN ecco la Carta del Turismo Sostenibile
Al geoparco delle Colline Metallifere è arrivata la geoparco dovrà mettere in pratica il cosiddetto Piano
notizia dell’accreditamento Cets. “Il comitato di
d’Azione. “Sono molto soddisfatto – commenta il
valutazione della Carta europea del turismo
presidente Luca Agresti – dopo la conferma nella Rete
sostenibile, riunitosi a Düsseldorf, ha valutato
Unesco, adesso incameriamo anche la Carta. Avrà
attentamente la candidatura del Tuscan Mining
validità di cinque anni ed è rinnovabile. Le aree
Geopark e ha ritenuto opportuno approvarla”. Questo protette che l’hanno ottenuta possono, a loro volta,
si legge nella mail di conferma, firmata dalla
decidere di implementare la fase 2 e 3 della Carta,
dottoressa Brigida Napoletano di Europarc Federation. andando al di là del semplice coinvolgimento delle
Il prossimo 11 dicembre, a Bruxelles (al Parlamento imprese turistiche, ma permettendo loro di ricevere
europeo), si terrà la cerimonia di premiazione in cui i
riconoscimenti individuali come firmatari. Con
Federparchi è stata avviata una positiva
vertici del geoparco metallifero ritireranno il
certificato attestante lo status di area CETS. Presto si collaborazione mirata a veicolare i contenuti della
Carta europea del turismo sostenibile nel nostro
conosceranno anche le cosiddette raccomandazioni
dei verificatori e si metteranno le gambe alle 46 azioni territorio. Ringrazio tutti: dalla dottoressa Stefania
programmate a suo tempo con le istituzioni locali e gli Petrosillo, responsabile CETS di Federparchi, al
operatori economici del comprensorio metallifero. Le dottor Luca Dalla Libera che ci ha seguito. E poi il
strategie messe in campo per il quinquennio 2015presidente di Federparchi Sammuri. Ora bisognerà
rispettare
il dettagliato crono programma che è stato
2019 da parte del geoparco sono uniformate ai 10
principi Cets, una sorta di vangelo della sostenibilità e stabilito e far sì che i progetti e le buone idee messe in
campo, passino dalla carta alla realtà”. Anche il
prevedono degli obiettivi da raggiungere sulla base di
vicepresidente del geoparco Lidia Bai è molto
costi e tempi certi per la realizzazione. Non è stato
soddisfatta. “E’ stato compiuto un lavoro di squadra
trascurato nessun ambito. “Aver ricevuto una
valutazione positiva da Europarc – spiega il presidente davvero importante; ci hanno creduto, fin dall’inizio, i
sindaci del territorio, che ringraziamo per l’impegno e
Luca Agresti – ci rende orgogliosi. Non era un
la disponibilità. D’altra parte la CETS nelle aree
risultato scontato. Adesso ci impegneremo ad
protette è uno strumento e un metodo di supporto e
applicare un metodo di lavoro che prevede una
maggiore conoscenza del territorio e allo stesso tempo certificazione del processo partecipativo, che alla fine
una crescente partecipazione e cooperazione tra i vari permette una migliore gestione dei parchi; l’elemento
attori del territorio stesso. E non dimentichiamo che il centrale è la collaborazione tra tutti gli attori del
conferimento de Diploma della Carta europea per il territorio, a partire dalle istituzioni. Un messaggio che
turismo sostenibile si somma alla conferma nella Rete siamo riusciti a far passare ed evidentemente ne ha
avuto riscontro anche il Comitato di valutazione”.
EGN Unesco”. In questo complesso percorso il
Infine
il direttore Alessandra Casini: “Attraverso un
geoparco ha impiegato – negli ultimi due anni –
modello
partecipativo tipo quello di Agenda 21
moltissime energie. Nel comprensorio delle Colline
abbiamo
coinvolto cittadini, associazioni,
Metallifere il percorso CETS si era concluso a metà
imprenditori,
amministratori.
Si sono svolte decine di
giugno con la verifica dei requisiti, condotta
dall’ispettore di Europarc Federation Monica Herrera riunioni e forum per far capire questa opportunità,
prendendo anche a modello le buone pratiche
Pavia, che per tre giorni, al fianco del coordinatore
realizzate
nei territori di altre aree protette. Ora,
CETS del geoparco Fabrizio Santini, aveva visitato
concluso
il
prestigioso
accreditamento, ci rimettiamo
costa ed entroterra, incontrando operatori economici,
in
pista
con
rinnovato
entusiasmo avendo davanti
responsabili delle associazioni, guide ambientali e
tante
altre
sfide”.
rappresentanti delle istituzioni. Adesso, come detto, il
Dopo il nostro articolo-denuncia
Museo Aquilegia: si muove
il Parlamento (era ora...)
Dopo l'articolo-denuncia del nostro collaboratore Alberto Marini, riguardante la situazione di
precarietà in cui versa il Museo Aquilegia di Cagliari, qualcosa sembra muoversi: in data 28
ottobre, infatti, alcuni Senatori (SERRA , CASTALDI , MORONESE , CAPPELLETTI ,
GIROTTO , LEZZI , MORRA , FUCKSIA , SANTANGELO , DONNO , MONTEVECCHI ,
PAGLINI) sottoscritto un Atto di Sindacato Ispettivo indirizzato al Ministro dei Beni ed
Attività Culturali e Turismo, Dario Frasceschini, chiedendogli quali interventi voglia mettere
in essere a tutela dell'attività e dell'esistenza stessa di tale prestigioso Museo. Di seguito, ecco il
testo integrale dell'Atto parlamentare. Promosso (anche) grazie a Geoparchi Online.
ATTO DI SINDACATO ISPETTIVO
hanno subito una modifica della destinazione
d'uso da parte della Giunta comunale, che,
Premesso che:
secondo il comitato di gestione del museo, ha
il museo Aquilegia, situato a Cagliari, è
ignorato gli impegni contrattuali presi e non ha
considerato il più importante in Sardegna nel
tenuto minimamente conto della presenza,
campo della storia naturale. Istituito nel 1998, ha pienamente operativa, del museo; l'Aquilegia
raccolto oltre 10.000 reperti, grazie al lavoro di
deve effettuare adesso il suo quarto trasloco
appassionati e a molte donazioni, senza utilizzare all'interno della città, progressivamente verso sedi
denaro pubblico; le collezioni esposte nel polo
di minore importanza. Il trasferimento delle
museale sono composte da un ricchissimo
collezioni richiede estrema attenzione, per la
numero di fossili, minerali, conchiglie, insetti e fragilità altissima di certi minerali, per imballare
aracnidi. È esposta inoltre una collezione di
centinaia di esemplari dell'avifauna sarda, dal
rapaci, uccelli acquatici e mammiferi della
piccolo martin pescatore al fenicottero, per
Sardegna. Le attrazioni principali sono costituite smontare e rimontare adeguatamente lo scheletro
da uno scheletro di allosauro, dinosauro del
del gran Allosaurus fragilis (8 metri);le
Giurassico, della lunghezza di quasi 8 metri per
amministrazioni avevano ipotizzato varie
2,5 di altezza e da uno pterodattilo, rettile volante soluzioni quali quella di inserire l'Aquilegia in un
del Cretaceo, con apertura alare di circa 3 metri. nuovo polo museale universitario, mai realizzato,
Sono stati ricostruiti anche diorami tematici, sulla o di trasferire il museo dal capoluogo al comune
vita nei boschi e nelle zone umide costiere, e altre
del suo hinterland Assemini, ma la relativa
ricostruzioni ambientali che riguardano i fondali delibera fu bloccata per problemi burocratici;
tropicali e mediterranei; le esposizioni permanenti considerato che la cancellazione del museo
del museo sono state visitate da migliaia di
Aquilegia comporterebbe una grande perdita per
cittadini, in particolare nel 2007 vi è stata allestita il patrimonio culturale sardo e per i cittadini
una mostra che ha raggiunto i 10.000 visitatori.
cagliaritani e sardi, si chiede di sapere: se il
L'Aquilegia ha ospitato laboratori didattici per Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto
scuole e per gruppi di tutte le età, conferenze di esposto; quali misure, nell'ambito delle proprie
divulgazione scientifica e svolge attività di
competenze, intenda adottare con riguardo alla
ricerca, producendo pubblicazioni scientifiche di
situazione descritta.
livello internazionale e libri divulgativi di alta
NOTA A MARGINE
qualità editoriale; considerato che: il museo,
ospitato dal 2000 in locali di proprietà del
Cagliari ha, purtroppo, già perso la sfida per
Comune di Cagliari dopo aver cambiato 3 sedi, è
diventare Capitale europea della cultura.
ora sotto sfratto e sta per essere trasferito in nuovi
Sarebbe, a maggior ragione, gravissimo,
locali non idonei. Quelli in cui era alloggiato
disperdere anche questo patrimonio.
Geoparchionline
La curiosità
Zouros e Sani: destini paralleli
di Alessandro Baldasserini
L'incredibile somiglianza fra il
Coordinatore europeo della Rete dei
Geoparchi, Nickolas Zouros, e il
parlamentare del PD Luca sani
Guardate queste due foto: non sembrano due
gemelli separati alla nascita? Chi di voi saprebbe
dire chi è Nickolas Zouros e l'altro Luca sani? Per
la cronaca precisiamo che l'ultradecennale
coordinatore europeo dell'European Geoparks
Network è quello a sinistra (foto grande) mentre
il potente Presidente della Commissione
Agricoltura della Camera è ritratto a destra (foto
piccola, ma solo per esigenze grafiche, sia ben
chiaro...). Ma le straordinarie somiglianze non si
fermano qui. A parte l'abitudine al comando ed
alla gestione del potere, i due hanno in comune
anche un'altra cosa, che li unisce in una sorta di
“destino parallelo”: la visione del ruolo che
devono avere i Geoparchi e, nello specifico
italiano, i parchi geominerari. Visione che li porta
ad assumere delle posizioni curiosamente
convergenti che tendono sì ad alimentare e
perpetuare – per l'appunto – le proprie “rendite di
posizione” ma che al contempo snaturano proprio
quel “ruolo” che i Geoparchi dovrebbero avere e
che loro presumono di valorizzare.
SARDEGNA: GREEN ECONOMY
AL PARCO GEOMINERARIO
Giovedì 27 novembre, presso la Sala Conferenze
dell'AUSI, ubicata nella storica Villa Bellavista a
Monteponi - Iglesias, si sono svolti i lavori del
Workshop "Green Economy: opportunità di
sviluppo nelle architetture industriali del Parco".
L’evento, organizzato dal Consorzio del Parco
Geominerario della Sardegna, ha visto la
partecipazione di importanti agenzie e società
specializzate nel settore. Nel corso dei lavori sono
state affrontate problematiche inerenti la gestione
progettuale e le procedure per l’acquisizione dei
finanziamenti dedicati, ora utilizzati solo in piccola
parte. Con tale iniziativa il Parco Geominerario si
prefigge di avvicinare il vasto pubblico alle
tematiche della Green Economy applicate alla
riqualificazione del vasto patrimonio di archeologia
industriale, che ha lasciato in Sardegna i segni e le
vestigia di una grande avventura culturale.
IL DIBATTITO
IL TRENINO VERDE
VIAGGIA TRA LE
POLEMICHE
Dopo l'articolo di Sandro Mezzolani (“Il
Trenino Verde viaggia su binari inesistenti”,
vedi Geoparchi Online n° 11) è esplosa la
polemica. Qui sotto riportiamo la risposta di
Giovanni Vargiu, ed ospitiamo anche un
intervento del Comissario del Parco
Geominerario della Sardegna, Gian Luigi
Pillòla, con un commento del nostro
Direttore, Alessandro Baldasserini. Di
seguito, poi, la replica di Mezzolani.
UN PROGETTO
LUNGIMIRANTE
di GIOVANNI VARGIU
Caro Sandro,
il Piano del parco parla di 14 Milioni, non di
700.000€.. E tieni presente un'altro cosa:
chi medita di chiudere quale "ferrovecchio" una
risorsa di valenza Mondiale quale "il trenino verde
della Sardegna" ragiona esattamente come chi in
questi anni ci ha condotto a pagare tantissimi
cassaintegrati... E, NEL FRATTEMPO, non ha
attivato ricchezza, non ha sviluppato attività
d'impresa, e ... HA TENUTO I SITI MINERARI
CHIUSI!!! Ma il tuo pregio è di parlare di sviluppo
della Sardegna, dalla personalità e dall'anima dei
luoghi!!! E da questo punto di vista Tutti i segni del
passato, dai lontanissimi menhirs sino ai segni
dell'Archeologia industriale sono da raccontare,
sono RISORSA, SONO FORSE IL VERO
PATRIMONIO PER MOLTI VERSI UNICO,
DELLA NOSTRA Sardegna. STORIA DI
FERROVIE, STORIA DI MINIERE... perché ai
primi del secolo le strade degne di questo nome
erano davvero pochissime, e per trasportare le
merci, i minerali estratti dal sottosuolo, era
assolutamente più facile mettere in parallelo due
pezzi di ferro, collegati da poche traversine... SE
andiamo a vedere probabilmente anche a Muravera
(Baccu Locci) emerge, tra cisto e macchia, il
vecchio tracciato minerario che conduceva al mare ,
come a Maddalena Spiaggia.... Per ricostruire questi
vecchi tracciati e trasformarli in "Green Ways"
servirebbe pochissimo...ma sono percorsi dove
l'emozione si unisce alla storia, dove alla naturalità
dell'ambiente si accosta la riflessione sulle capacità
dell'uomo, (BENI DI STRAORDINARIO
INTERESSE PER LA STORIA DELLA SCIENZA
E DELLA TECNICA!). E appena dopo VIENE il
patrimonio delle ferrovie a scartamento ridotto, che
giunse a superare (vado a memoria) i 1200 km parte
dei quali sono dismessi ma totalmente integri (ad
esempio sulla siliqua Calasetta, o sulla linea che
scende giu da Ales, o verso Pattada...). E in più le
linee deve è ancora possibile viaggiare, (ma per
poco, che l'Azienda non pare in grado di sistemare
le rotaie ), quelle che da Mandas giunsero fino a
Seui perché si doveva estrarre il carbone, e a Tortolì
perché c'era il mare, e quelle che da mandas
giunsero a Tonara e Sorgono perché da li arrivava la
legna per armare le traversine necessarie allo messa
in sicurezza dei tunnel, in galleria. E ancora
straordinari viadotti in muratura, o travate
metalliche che da sole costituiscono pezzi di storia,
peraltro tuttora solcabili dalle vecchie carrozze a
vapore (2011 - un appalto da 11 milioni per il
ripristino delle carrozze , per l'acquisto di
nuoveell'ingegno dell'uomo!!! In un ambiente
naturale ove la violenza dell'inquinamento viene
poco per volta assorbita, e diventano possibili
quegli "Emotional Tours" di cui parlava la rivista
Forbes... E in più una vision dell'archeologia
industriale del quale l'antico sistema di linee
ferroviarie costituisce parte integrante. NOT
FERROVIA? NO MINIERA!
UNA PROPOSTA CONCRETA
.di GIAN LUIGI PILLOLA
Caro Direttore,
il progetto intitolato “trenino verde” include tante
altre attività connesse allo sviluppo del Parco
Geominerario. Si tratta di una proposta basata su
innumerevoli studi realizzati in questi ultimi anni e
mira a un coordinamento a livello regionale al fine
di preservare e valorizzare il patrimonio geologico,
geo-minerario e culturale, coinvolgendo gli attori
sul territorio. Capisco che è suo interesse affinché si
crei una discussione “pepata” sull’argomento ma le
assicuro che preferisco dedicare il mio tempo a
procacciare risorse e realizzare i proggetti che, a
loro volta, possano finalmente rappresentare una
fonte di reddito per il popolo sardo. Trovo molto più
costruttivo dialogare con persone quali Giovanni
Vargiu e tanti altri che lavorano per lo sviluppo del
Parco Geominerario e non per secondi fini …Saluti
cari e buon lavoro.
(a. b.) - Caro Commissario, non capisco l’accento
polemico sul “nostro interesse” a creare una
discussione “pepata”: lei scambia il termometro
con la febbre.
Non ci sto!
di SANDRO MEZZOLANI
No, è uno spreco!
Il trenino è inutile
Signori a Muravera si cambia carrozza!! Non temete non sono matto, sto immaginando i risultati
del grande piano da 700.000 euro che il Parco Geominerario con il Commissario prof. Pillola e il
Direttore avvocato Usalla, intendono avviare per salvare la rete ferroviaria turistica della
Sardegna. Faccio un passo indietro. Nel 2012 dopo la gestione del Parco da parte del
Commissario Antonio Granara, l'organizzazione dei Geoparchi valuta la possibilità di "sbatterci
fuori" per la seconda e definitiva volta (la prima fu grazie ad un'altrettanta fallimentare gestione
del Presidente Emilio Pani, dal 2001 al 2005). L'attuale Commissario il paleontologo GL Pillola
(che legge in copia), fortunatamente avvia dal 2013 un clima "diverso" con l'organismo
internazionale, proponendo varie soluzioni ai "problemi" ormai decennali del Parco
Geominerario. Uno tra questi è il superamento del frazionamento delle aree che, secondo la rete
dei geoparchi, rappresenta un problema insostenibile, visto che gli altri parchi sono costituiti da
un'area unica. Già nel 2007 il Parco Geominerario, con Commissario Giampiero Pinna, direttore
Luciano Ottelli, io e altri due responsabili d'area (professionisti che sanno distinguere una
miniera da una cabina telefonica), trovammo con la rete Geoparks una soluzione per l'isolamento
delle aree; ovvero disporre in ogni area una SEDE D'AREA con un referente, con risorse
finanziarie e con un programma di eventi. Questa era la soluzione migliore poichè "legava" i
Comuni e le popolazioni alla Sede periferica e alla sede centrale di Iglesias, stabilendo un
principio di partecipazione e allo stesso tempo salvaguardando l'unitarietà del Parco
Geominerario. Peraltro la soluzione delle Sedi d'Area era contenuta nel Piano di Fattibilità del
Parco, prevedeva posti di lavoro sul territorio e non la concentrazione di questi nella sola sede di
Iglesias. Lo studio, realizzato nel 1998 e aggiornato nel 2000 a cura della Progemisa, conteneva
le soluzioni che per anni i vertici del Parco Geominerario NON hanno cercato o hanno cercato
male. Bastava leggere!!! Rispetto ai problemi sollevati dalla rete Geoparks, una soluzione, dal
2015, potrebbe essere un grande investimento (anticipato da GEOPARCHI ONLINE) di 700.000
euro per la salvezza del TRENINO VERDE. Fermi.....vi state chiedendo cosa c'entra il famoso
vettore turistico con il Parco Geominerario? Nulla chiaramente!!, ma quando mancano gli
strumenti per affrontare i problemi una BOTTA DI FANTASIA ci sta sempre bene. Solo uno su
144 siti minerari in Sardegna è connesso alla rete ferroviaria del Trenino Verde, ma forse al
Parco vogliono "stendere" binari in tutte le aree del parco...! La maggior parte dei siti minerari
del Parco Geominerario è chiusa da 8 mesi, ritengo che il parco debba trovare soluzione per
questi anzichè favoleggiare con i treni! Quindi mi raccomando, tra breve si potrà andare a
Muravera in treno, prenotate in tempo!
CONTROCOPERTINA
IL FOTOREPORTAGE
DALLE PAROLE ALLE IMMAGINI
DOPO L'ALLARME LANCIATO DA GEOPARCHI ONLINE: TUTTI
A MONTE ONIXEDDU (COMPRESO IL COMMISSARIO GIAN
LUIGI PILLOLA) PER SALVARE IL SITO DAL DEGRADO
Una domenica diversa per gli abitanti di Gonnesa che, armati di sacchi e
ramazze, hanno ripulito il sito minerario di Monte Onixeddu che versava
in un grave stato di degrado, come documentato nel n° 9 di GEOPARCHI
ONLINE. Molti i volontari, tra cui il Commissario del Parco Geominerario
Pier Luigi Pillòla (nella foto, il primo da destra con il berretto blu)
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