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Geoparchi online heartonearth Report – web magazine Settimanale / Ambiente & Cultura – Bio Ruralità – Geo Turismo Supplemento settimanale de Le Colline dell'Albegna - Reg. Trib.le d Grosseto n° 5 del 01/9/1984 / Dir. Resp.le: ALESSANDRO BALDASSERINI REDAZIONE: ANDREA ANGELINI (Vice Direttore) / MARCO SCHIANO (Coordinatore) / SASHA O' ROURKE (Reportage & Rubriche) FILIPPO FORTE (Cronache) / FRANCESCO SCOTTO (Web-Grafica) / SACHA PAGANINI & MASSIMO CARTA (Editorialisti) COLLABORATORI: DONATELLA RAUGEI (R@dici) / ALBERTO MARINI (#Culture) / DIANORA TINTI (CuorediTerra) HEARTonEARTH di ALESSANDRO BALDASSERINI – Loc. IL CAMEROTTO snc / 58018 - PORTO ERCOLE (GR) – Tel.: 334- 1578503 heartonearthnews.wordpress.com; twitter@HeartonEarth; geoparchionline.altervista.org; facebook/Geoparchi Online Anno 4 XXXI / N° 12-13 (102-103) 27/11 - 3 Dicembre 2014 La Camera approva il suo Ordine del Giorno è permesso? LUCA SANI: di ANDREA ANGELINI Che ruolo ha un giornale? Quello d'informare i lettori, ovvio. Ma anche, e forse soprattutto, quello di stimolare un dibattito, un confronto, di segnalare un problema e contribuire a risolverlo. Ebbene, in questo numero “doppio” troverete tutto ciò. A cominciare dalla “Controcopertina”: dove leggerete che il nostro allarme sullo stato di degrado del sito di Monte Onixeddu non è passato inosservato. Tanto da provocare la mobilitazione della popolazione locale che si è armata di ramazza e sacchi per l'immondizia. E poi c'è il caso del Museo Aquilegia: dopo la nostra denuncia, la questione è giunta sul tavolo del Ministro dei Beni Culturali. Infine, la polemica sul “Trenino Verde”, che ha acceso un articolato “botta e risposta” che troverete nelle pagine susseguenti. Che dire? Ancora una volta Geoparchi Online ha svolto il suo ruolo, e ne siamo fieri! “I GEOPARCHI NELLA 394” Si vogliono inserire nella riforma della Legge Quadro (a pag. 2) COLLINE METALLIFERE / ECCO LA CETS: FATTO IL “TRIPLETE”! PRIMO GEOPARCO ITALIANO AD OTTENERE I TRE MASSIMI RICONOSCIMENTI EUROPEI ***** SARDEGNA: PER IL MUSEO AQUILEGIA SI MUOVE IL PARLAMENTO (da pag. 3) IL DIBATTITO ***** IL TRENINO VERDE NICKOLAS ZOUROS E LUCA SANI: I VIAGGIA TRA LE DESTINI PARALLELI DI DUE “GEMELLI” POLEMICHE di ALESSANDRO BALDASSERINI UNA SCELTA Approvato alla Camera il suo Ordine del Giorno SBAGLIATA Passa la linea-Sani CONTRO OGNI Geoparchi nella 394 LOGICA Si prevede l'inserimento nella Legge Quadro di SACHA PAGANINI dal nostro corrispondente Contro ogni logica: il voto della ROMA (g. n.) – Approvato dalla Camera con il Camera che ha approvato l'OdG promosso da Luca Sani, Presidente parere favorevole del Governo un Ordine del giorno PD della Commissione Agricoltura, – primo firmatario l’onorevole Luca Sani (insieme a con il quale si impegna il Governo a Dallai e Arlotti) – relativo al pieno riconoscimento modificare la “natura” dei Parchi legislativo e giuridico dei “parchi geominerari” di Geominerari nazionali inserendoli interesse nazionale, fra i quali il “Parco tecnologico nella Legge Quadro 394 è la prova ed archeologico delle Colline Metallifere”. della superficialità e dell'insipienza dei nostri deputati. Infatti, solo chi è L’Ordine del digiuno della materia poteva a cuor giorno è stato leggero accettare questa proposta approvato in vista senza prevedere e paventare le della conversione conseguenze. Quali? In primo del Decreto luogo, la creazione di “carrozzoni” burocratici ed autoreferenziali le cui “sblocca Italia”, in (sempre più scarse) risorse cui sono presenti andranno ad alimentare stipendi e norme relative alle bonifiche ambientali e alla sicurezza di prebende a scapito dei progetti sul siti contaminati. «Obiettivo dell’Ordine del giorno – spiega il territorio. Si dirà: ma così, almeno, presidente della XIII commissione Agricoltura, Luca Sani – si riuscirà a dare uno “status” è quello di adeguare la Legge 394/1991, che regolamenta le giuridico e normativo a questi funzioni dei parchi naturali, colmando la lacuna Parchi. Sì, ma a quale prezzo? Perchè, invece, non perseguire la normativa relativa ai parchi minerari istituiti con decreti ministeriali. Strutture alle quali va dato il pieno strada maestra dell'equiparazione agli Enti di Ricerca? Perchè non riconoscimento di parchi nazionali, garantendogli una prendere in considerazione la dotazione di strumenti finanziari, direttivi e di proposta (avanzata proprio su programmazione stabili nel tempo, per poter elaborare un questo giornale) fatta dal Presidente piano gestionale, di attività e di recupero concreto, efficace del Consiglio Nazionale dei Geologi, Graziano, di creare una “Rete” a e strutturato». «Attualmente, in Parlamento sono presenti numerosi provvedimenti che prevedono modifiche alla presidio del territorio martoriato legge 394/1991: in particolare modo alla Camera dei dall'emeregenza idro-geologica? deputati, “Disposizioni in materia ambientale per Basterebbe un Decreto di quattro righe firmato dal Ministro promuovere misure di green economy e per il dell'Ambiente. Si ciancia tanto, e a contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali sproposito, di “task-force” contro il (collegato alla legge di stabilità 2014 – AC numero 2093 dissesto del nostro Paese: in realtà, presentato dal governo)”, e al Senato della Repubblica gli strumenti ci sarebbero già, “Nuove norme in materia di parchi e aree protette (AS basterebbe farli funzionare. Anzichè numero 1034)”, continua Sani. L’Ordine del giorno non è andare a ricercare soluzioni un atto vincolante come una risoluzione, ma il fatto che il improbabili e di là da venire (la riforma della 394), che servono solo Governo lo abbia sostenuto è significativo del fatto che a perpetuare “rendite di posizione” nell’esecutivo c’è consapevolezza di dover risolvere una in una fase di stallo che prospera contraddizione nell’ordinamento che di fatto ostacola lo nell'incertezza dovuta ai continui sviluppo dei parchi geominerari, che costituiscono una rinvii e proroghe. I Parchi delle nuove frontiere del turismo culturale di matrice geominerari erano nati per altri scientifica. Una nicchia turistica in grande espansione che scopi, che non sono quelli di Luca contribuisce alla diversificazione dell’offerta e crea valore Sani e Giampiero Sammuri, dei ex aggiunto, che quindi va incentivata». machina di questo pasticcio. E' il primo Geoparco italiano ad ottenere i tre principali riconoscimenti europei LE COLLINE METALLIFERE CONQUISTANO LA CETS Dopo l'EGN e l'EDEN ecco la Carta del Turismo Sostenibile Al geoparco delle Colline Metallifere è arrivata la geoparco dovrà mettere in pratica il cosiddetto Piano notizia dell’accreditamento Cets. “Il comitato di d’Azione. “Sono molto soddisfatto – commenta il valutazione della Carta europea del turismo presidente Luca Agresti – dopo la conferma nella Rete sostenibile, riunitosi a Düsseldorf, ha valutato Unesco, adesso incameriamo anche la Carta. Avrà attentamente la candidatura del Tuscan Mining validità di cinque anni ed è rinnovabile. Le aree Geopark e ha ritenuto opportuno approvarla”. Questo protette che l’hanno ottenuta possono, a loro volta, si legge nella mail di conferma, firmata dalla decidere di implementare la fase 2 e 3 della Carta, dottoressa Brigida Napoletano di Europarc Federation. andando al di là del semplice coinvolgimento delle Il prossimo 11 dicembre, a Bruxelles (al Parlamento imprese turistiche, ma permettendo loro di ricevere europeo), si terrà la cerimonia di premiazione in cui i riconoscimenti individuali come firmatari. Con Federparchi è stata avviata una positiva vertici del geoparco metallifero ritireranno il certificato attestante lo status di area CETS. Presto si collaborazione mirata a veicolare i contenuti della Carta europea del turismo sostenibile nel nostro conosceranno anche le cosiddette raccomandazioni dei verificatori e si metteranno le gambe alle 46 azioni territorio. Ringrazio tutti: dalla dottoressa Stefania programmate a suo tempo con le istituzioni locali e gli Petrosillo, responsabile CETS di Federparchi, al operatori economici del comprensorio metallifero. Le dottor Luca Dalla Libera che ci ha seguito. E poi il strategie messe in campo per il quinquennio 2015presidente di Federparchi Sammuri. Ora bisognerà rispettare il dettagliato crono programma che è stato 2019 da parte del geoparco sono uniformate ai 10 principi Cets, una sorta di vangelo della sostenibilità e stabilito e far sì che i progetti e le buone idee messe in campo, passino dalla carta alla realtà”. Anche il prevedono degli obiettivi da raggiungere sulla base di vicepresidente del geoparco Lidia Bai è molto costi e tempi certi per la realizzazione. Non è stato soddisfatta. “E’ stato compiuto un lavoro di squadra trascurato nessun ambito. “Aver ricevuto una valutazione positiva da Europarc – spiega il presidente davvero importante; ci hanno creduto, fin dall’inizio, i sindaci del territorio, che ringraziamo per l’impegno e Luca Agresti – ci rende orgogliosi. Non era un la disponibilità. D’altra parte la CETS nelle aree risultato scontato. Adesso ci impegneremo ad protette è uno strumento e un metodo di supporto e applicare un metodo di lavoro che prevede una maggiore conoscenza del territorio e allo stesso tempo certificazione del processo partecipativo, che alla fine una crescente partecipazione e cooperazione tra i vari permette una migliore gestione dei parchi; l’elemento attori del territorio stesso. E non dimentichiamo che il centrale è la collaborazione tra tutti gli attori del conferimento de Diploma della Carta europea per il territorio, a partire dalle istituzioni. Un messaggio che turismo sostenibile si somma alla conferma nella Rete siamo riusciti a far passare ed evidentemente ne ha avuto riscontro anche il Comitato di valutazione”. EGN Unesco”. In questo complesso percorso il Infine il direttore Alessandra Casini: “Attraverso un geoparco ha impiegato – negli ultimi due anni – modello partecipativo tipo quello di Agenda 21 moltissime energie. Nel comprensorio delle Colline abbiamo coinvolto cittadini, associazioni, Metallifere il percorso CETS si era concluso a metà imprenditori, amministratori. Si sono svolte decine di giugno con la verifica dei requisiti, condotta dall’ispettore di Europarc Federation Monica Herrera riunioni e forum per far capire questa opportunità, prendendo anche a modello le buone pratiche Pavia, che per tre giorni, al fianco del coordinatore realizzate nei territori di altre aree protette. Ora, CETS del geoparco Fabrizio Santini, aveva visitato concluso il prestigioso accreditamento, ci rimettiamo costa ed entroterra, incontrando operatori economici, in pista con rinnovato entusiasmo avendo davanti responsabili delle associazioni, guide ambientali e tante altre sfide”. rappresentanti delle istituzioni. Adesso, come detto, il Dopo il nostro articolo-denuncia Museo Aquilegia: si muove il Parlamento (era ora...) Dopo l'articolo-denuncia del nostro collaboratore Alberto Marini, riguardante la situazione di precarietà in cui versa il Museo Aquilegia di Cagliari, qualcosa sembra muoversi: in data 28 ottobre, infatti, alcuni Senatori (SERRA , CASTALDI , MORONESE , CAPPELLETTI , GIROTTO , LEZZI , MORRA , FUCKSIA , SANTANGELO , DONNO , MONTEVECCHI , PAGLINI) sottoscritto un Atto di Sindacato Ispettivo indirizzato al Ministro dei Beni ed Attività Culturali e Turismo, Dario Frasceschini, chiedendogli quali interventi voglia mettere in essere a tutela dell'attività e dell'esistenza stessa di tale prestigioso Museo. Di seguito, ecco il testo integrale dell'Atto parlamentare. Promosso (anche) grazie a Geoparchi Online. ATTO DI SINDACATO ISPETTIVO hanno subito una modifica della destinazione d'uso da parte della Giunta comunale, che, Premesso che: secondo il comitato di gestione del museo, ha il museo Aquilegia, situato a Cagliari, è ignorato gli impegni contrattuali presi e non ha considerato il più importante in Sardegna nel tenuto minimamente conto della presenza, campo della storia naturale. Istituito nel 1998, ha pienamente operativa, del museo; l'Aquilegia raccolto oltre 10.000 reperti, grazie al lavoro di deve effettuare adesso il suo quarto trasloco appassionati e a molte donazioni, senza utilizzare all'interno della città, progressivamente verso sedi denaro pubblico; le collezioni esposte nel polo di minore importanza. Il trasferimento delle museale sono composte da un ricchissimo collezioni richiede estrema attenzione, per la numero di fossili, minerali, conchiglie, insetti e fragilità altissima di certi minerali, per imballare aracnidi. È esposta inoltre una collezione di centinaia di esemplari dell'avifauna sarda, dal rapaci, uccelli acquatici e mammiferi della piccolo martin pescatore al fenicottero, per Sardegna. Le attrazioni principali sono costituite smontare e rimontare adeguatamente lo scheletro da uno scheletro di allosauro, dinosauro del del gran Allosaurus fragilis (8 metri);le Giurassico, della lunghezza di quasi 8 metri per amministrazioni avevano ipotizzato varie 2,5 di altezza e da uno pterodattilo, rettile volante soluzioni quali quella di inserire l'Aquilegia in un del Cretaceo, con apertura alare di circa 3 metri. nuovo polo museale universitario, mai realizzato, Sono stati ricostruiti anche diorami tematici, sulla o di trasferire il museo dal capoluogo al comune vita nei boschi e nelle zone umide costiere, e altre del suo hinterland Assemini, ma la relativa ricostruzioni ambientali che riguardano i fondali delibera fu bloccata per problemi burocratici; tropicali e mediterranei; le esposizioni permanenti considerato che la cancellazione del museo del museo sono state visitate da migliaia di Aquilegia comporterebbe una grande perdita per cittadini, in particolare nel 2007 vi è stata allestita il patrimonio culturale sardo e per i cittadini una mostra che ha raggiunto i 10.000 visitatori. cagliaritani e sardi, si chiede di sapere: se il L'Aquilegia ha ospitato laboratori didattici per Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto scuole e per gruppi di tutte le età, conferenze di esposto; quali misure, nell'ambito delle proprie divulgazione scientifica e svolge attività di competenze, intenda adottare con riguardo alla ricerca, producendo pubblicazioni scientifiche di situazione descritta. livello internazionale e libri divulgativi di alta NOTA A MARGINE qualità editoriale; considerato che: il museo, ospitato dal 2000 in locali di proprietà del Cagliari ha, purtroppo, già perso la sfida per Comune di Cagliari dopo aver cambiato 3 sedi, è diventare Capitale europea della cultura. ora sotto sfratto e sta per essere trasferito in nuovi Sarebbe, a maggior ragione, gravissimo, locali non idonei. Quelli in cui era alloggiato disperdere anche questo patrimonio. Geoparchionline La curiosità Zouros e Sani: destini paralleli di Alessandro Baldasserini L'incredibile somiglianza fra il Coordinatore europeo della Rete dei Geoparchi, Nickolas Zouros, e il parlamentare del PD Luca sani Guardate queste due foto: non sembrano due gemelli separati alla nascita? Chi di voi saprebbe dire chi è Nickolas Zouros e l'altro Luca sani? Per la cronaca precisiamo che l'ultradecennale coordinatore europeo dell'European Geoparks Network è quello a sinistra (foto grande) mentre il potente Presidente della Commissione Agricoltura della Camera è ritratto a destra (foto piccola, ma solo per esigenze grafiche, sia ben chiaro...). Ma le straordinarie somiglianze non si fermano qui. A parte l'abitudine al comando ed alla gestione del potere, i due hanno in comune anche un'altra cosa, che li unisce in una sorta di “destino parallelo”: la visione del ruolo che devono avere i Geoparchi e, nello specifico italiano, i parchi geominerari. Visione che li porta ad assumere delle posizioni curiosamente convergenti che tendono sì ad alimentare e perpetuare – per l'appunto – le proprie “rendite di posizione” ma che al contempo snaturano proprio quel “ruolo” che i Geoparchi dovrebbero avere e che loro presumono di valorizzare. SARDEGNA: GREEN ECONOMY AL PARCO GEOMINERARIO Giovedì 27 novembre, presso la Sala Conferenze dell'AUSI, ubicata nella storica Villa Bellavista a Monteponi - Iglesias, si sono svolti i lavori del Workshop "Green Economy: opportunità di sviluppo nelle architetture industriali del Parco". L’evento, organizzato dal Consorzio del Parco Geominerario della Sardegna, ha visto la partecipazione di importanti agenzie e società specializzate nel settore. Nel corso dei lavori sono state affrontate problematiche inerenti la gestione progettuale e le procedure per l’acquisizione dei finanziamenti dedicati, ora utilizzati solo in piccola parte. Con tale iniziativa il Parco Geominerario si prefigge di avvicinare il vasto pubblico alle tematiche della Green Economy applicate alla riqualificazione del vasto patrimonio di archeologia industriale, che ha lasciato in Sardegna i segni e le vestigia di una grande avventura culturale. IL DIBATTITO IL TRENINO VERDE VIAGGIA TRA LE POLEMICHE Dopo l'articolo di Sandro Mezzolani (“Il Trenino Verde viaggia su binari inesistenti”, vedi Geoparchi Online n° 11) è esplosa la polemica. Qui sotto riportiamo la risposta di Giovanni Vargiu, ed ospitiamo anche un intervento del Comissario del Parco Geominerario della Sardegna, Gian Luigi Pillòla, con un commento del nostro Direttore, Alessandro Baldasserini. Di seguito, poi, la replica di Mezzolani. UN PROGETTO LUNGIMIRANTE di GIOVANNI VARGIU Caro Sandro, il Piano del parco parla di 14 Milioni, non di 700.000€.. E tieni presente un'altro cosa: chi medita di chiudere quale "ferrovecchio" una risorsa di valenza Mondiale quale "il trenino verde della Sardegna" ragiona esattamente come chi in questi anni ci ha condotto a pagare tantissimi cassaintegrati... E, NEL FRATTEMPO, non ha attivato ricchezza, non ha sviluppato attività d'impresa, e ... HA TENUTO I SITI MINERARI CHIUSI!!! Ma il tuo pregio è di parlare di sviluppo della Sardegna, dalla personalità e dall'anima dei luoghi!!! E da questo punto di vista Tutti i segni del passato, dai lontanissimi menhirs sino ai segni dell'Archeologia industriale sono da raccontare, sono RISORSA, SONO FORSE IL VERO PATRIMONIO PER MOLTI VERSI UNICO, DELLA NOSTRA Sardegna. STORIA DI FERROVIE, STORIA DI MINIERE... perché ai primi del secolo le strade degne di questo nome erano davvero pochissime, e per trasportare le merci, i minerali estratti dal sottosuolo, era assolutamente più facile mettere in parallelo due pezzi di ferro, collegati da poche traversine... SE andiamo a vedere probabilmente anche a Muravera (Baccu Locci) emerge, tra cisto e macchia, il vecchio tracciato minerario che conduceva al mare , come a Maddalena Spiaggia.... Per ricostruire questi vecchi tracciati e trasformarli in "Green Ways" servirebbe pochissimo...ma sono percorsi dove l'emozione si unisce alla storia, dove alla naturalità dell'ambiente si accosta la riflessione sulle capacità dell'uomo, (BENI DI STRAORDINARIO INTERESSE PER LA STORIA DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA!). E appena dopo VIENE il patrimonio delle ferrovie a scartamento ridotto, che giunse a superare (vado a memoria) i 1200 km parte dei quali sono dismessi ma totalmente integri (ad esempio sulla siliqua Calasetta, o sulla linea che scende giu da Ales, o verso Pattada...). E in più le linee deve è ancora possibile viaggiare, (ma per poco, che l'Azienda non pare in grado di sistemare le rotaie ), quelle che da Mandas giunsero fino a Seui perché si doveva estrarre il carbone, e a Tortolì perché c'era il mare, e quelle che da mandas giunsero a Tonara e Sorgono perché da li arrivava la legna per armare le traversine necessarie allo messa in sicurezza dei tunnel, in galleria. E ancora straordinari viadotti in muratura, o travate metalliche che da sole costituiscono pezzi di storia, peraltro tuttora solcabili dalle vecchie carrozze a vapore (2011 - un appalto da 11 milioni per il ripristino delle carrozze , per l'acquisto di nuoveell'ingegno dell'uomo!!! In un ambiente naturale ove la violenza dell'inquinamento viene poco per volta assorbita, e diventano possibili quegli "Emotional Tours" di cui parlava la rivista Forbes... E in più una vision dell'archeologia industriale del quale l'antico sistema di linee ferroviarie costituisce parte integrante. NOT FERROVIA? NO MINIERA! UNA PROPOSTA CONCRETA .di GIAN LUIGI PILLOLA Caro Direttore, il progetto intitolato “trenino verde” include tante altre attività connesse allo sviluppo del Parco Geominerario. Si tratta di una proposta basata su innumerevoli studi realizzati in questi ultimi anni e mira a un coordinamento a livello regionale al fine di preservare e valorizzare il patrimonio geologico, geo-minerario e culturale, coinvolgendo gli attori sul territorio. Capisco che è suo interesse affinché si crei una discussione “pepata” sull’argomento ma le assicuro che preferisco dedicare il mio tempo a procacciare risorse e realizzare i proggetti che, a loro volta, possano finalmente rappresentare una fonte di reddito per il popolo sardo. Trovo molto più costruttivo dialogare con persone quali Giovanni Vargiu e tanti altri che lavorano per lo sviluppo del Parco Geominerario e non per secondi fini …Saluti cari e buon lavoro. (a. b.) - Caro Commissario, non capisco l’accento polemico sul “nostro interesse” a creare una discussione “pepata”: lei scambia il termometro con la febbre. Non ci sto! di SANDRO MEZZOLANI No, è uno spreco! Il trenino è inutile Signori a Muravera si cambia carrozza!! Non temete non sono matto, sto immaginando i risultati del grande piano da 700.000 euro che il Parco Geominerario con il Commissario prof. Pillola e il Direttore avvocato Usalla, intendono avviare per salvare la rete ferroviaria turistica della Sardegna. Faccio un passo indietro. Nel 2012 dopo la gestione del Parco da parte del Commissario Antonio Granara, l'organizzazione dei Geoparchi valuta la possibilità di "sbatterci fuori" per la seconda e definitiva volta (la prima fu grazie ad un'altrettanta fallimentare gestione del Presidente Emilio Pani, dal 2001 al 2005). L'attuale Commissario il paleontologo GL Pillola (che legge in copia), fortunatamente avvia dal 2013 un clima "diverso" con l'organismo internazionale, proponendo varie soluzioni ai "problemi" ormai decennali del Parco Geominerario. Uno tra questi è il superamento del frazionamento delle aree che, secondo la rete dei geoparchi, rappresenta un problema insostenibile, visto che gli altri parchi sono costituiti da un'area unica. Già nel 2007 il Parco Geominerario, con Commissario Giampiero Pinna, direttore Luciano Ottelli, io e altri due responsabili d'area (professionisti che sanno distinguere una miniera da una cabina telefonica), trovammo con la rete Geoparks una soluzione per l'isolamento delle aree; ovvero disporre in ogni area una SEDE D'AREA con un referente, con risorse finanziarie e con un programma di eventi. Questa era la soluzione migliore poichè "legava" i Comuni e le popolazioni alla Sede periferica e alla sede centrale di Iglesias, stabilendo un principio di partecipazione e allo stesso tempo salvaguardando l'unitarietà del Parco Geominerario. Peraltro la soluzione delle Sedi d'Area era contenuta nel Piano di Fattibilità del Parco, prevedeva posti di lavoro sul territorio e non la concentrazione di questi nella sola sede di Iglesias. Lo studio, realizzato nel 1998 e aggiornato nel 2000 a cura della Progemisa, conteneva le soluzioni che per anni i vertici del Parco Geominerario NON hanno cercato o hanno cercato male. Bastava leggere!!! Rispetto ai problemi sollevati dalla rete Geoparks, una soluzione, dal 2015, potrebbe essere un grande investimento (anticipato da GEOPARCHI ONLINE) di 700.000 euro per la salvezza del TRENINO VERDE. Fermi.....vi state chiedendo cosa c'entra il famoso vettore turistico con il Parco Geominerario? Nulla chiaramente!!, ma quando mancano gli strumenti per affrontare i problemi una BOTTA DI FANTASIA ci sta sempre bene. Solo uno su 144 siti minerari in Sardegna è connesso alla rete ferroviaria del Trenino Verde, ma forse al Parco vogliono "stendere" binari in tutte le aree del parco...! La maggior parte dei siti minerari del Parco Geominerario è chiusa da 8 mesi, ritengo che il parco debba trovare soluzione per questi anzichè favoleggiare con i treni! Quindi mi raccomando, tra breve si potrà andare a Muravera in treno, prenotate in tempo! CONTROCOPERTINA IL FOTOREPORTAGE DALLE PAROLE ALLE IMMAGINI DOPO L'ALLARME LANCIATO DA GEOPARCHI ONLINE: TUTTI A MONTE ONIXEDDU (COMPRESO IL COMMISSARIO GIAN LUIGI PILLOLA) PER SALVARE IL SITO DAL DEGRADO Una domenica diversa per gli abitanti di Gonnesa che, armati di sacchi e ramazze, hanno ripulito il sito minerario di Monte Onixeddu che versava in un grave stato di degrado, come documentato nel n° 9 di GEOPARCHI ONLINE. Molti i volontari, tra cui il Commissario del Parco Geominerario Pier Luigi Pillòla (nella foto, il primo da destra con il berretto blu) Geoparchionline