L`attività sportiva e la disabilità cognitivo
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L`attività sportiva e la disabilità cognitivo
MODELLO DI APPROCCIO TERAPEUTICO Orientato al deficit SPORT COME INTERVENTO PER FAVORIRE LA CRESCITA E LA MATURAZIONE SPORT COME POSSIBILITA’ DI RICONOSCERSI NUOVAMENTE COME PERSONA SPORT-TERAPIA SPORT-TERAPIA È un’attività motoria organizzata di tipo sportivo, a bassa soglia di competitività, individuale o di gruppo, tra soggetti con simile patologia disabilitante temporanea o permanente condotta in contesti integrati (Winnick, 2000, Castellano, 2002) ASPETTO LUDICO-MOTORIO (corpo: miglioramento abilità fisiche, gratificazione dallo sforzo) ASPETTO AGONISTICO (psiche: carattere, autostima, gestione tensioni col mondo esterno) SPORT-TERAPIA: caratteristiche Finalizzata a mantenere o migliorare la condizione pisco- fisica con possibilità di trasferire l’esperienza nel quotidiano Impartita da figure specializzate (fisioterapisti esperti nelle attività sportive + conoscenze interdisciplinari) Si integra con il processo riabilitativo già in struttura E’ personalizzata in relazione a: funzioni motorie residue, età, sesso, causalità disabilità, vissuto personale (disabilità e attività sportiva), motivazione e famiglia Prosegue alla dimissione (es. sezioni di club sportivi) Può evolversi in attività sportiva di tipo agonistico Spazi adeguati Utilizzo ausili SPORT-TERAPIA: obiettivi A livello fisico: gratificazione nel sentire i propri muscoli validi, capaci di offrire sostegno e produrre movimento A livello psicologico: “sono di nuovo vivo, esisto, posso”, aumento stima di sé, opportunità per nuove sfide (Martin 2002, Martin 2010) Contribuisce a promuovere lo spostamento del focus attentivo dell’individuo da come il corpo appare a ciò che il corpo sa fare Migliorare la capacità di adattamento Processo di crescente autonomia (far la doccia da soli, usare un trasporto, prendere decisioni) Educa all’espressione dell’affettività e dell’aggressività (espressione in modalità socialmente accettate e acquisizione di autocontrollo) Occasione di socializzazione e comunicazione (in adolescenza, appartenenza al gruppo vs difficoltà di relazione e organizzazione di un mondo relegato al solo ambito familiare) (Scarpa, 2011) Funzione di “contenitore” della pratica sportiva DISABILITA’ MOTORIA DISABILITA’ COGNITIVA AVVIAMENTO ALL’ ATTIVITA’ MOTORIA E SPORTIVA PER SOGGETTI CON DISABILITA’ COGNITIVOCOMPORTAMENTALE Procedure di insegnamento adattate al livello di abilità, ai bisogni e agli interessi ¾Tecnico = conosce esercizi + escogita soluzioni per ottimizzare e accrescere tecnica e consapevolezza 1.Costruire un clima di lavoro positivo 2.Specificare sempre l’OBIETTIVO dell’attività facilitando così la comprensione del compito 3.Individuare informazioni rilevanti da dare, privilegiando la DIMOSTRAZIONE (limiti attentivi) Metodo di insegnamento: dal più semplice al più complesso favorendo il pensiero creativo (metodo strutturato e non strutturato) (limiti di apprendimento e difficoltà di elaborazione mentale dell’azione da compiere, es. perseverazioni) 5. Dopo l’esecuzione feedback immediato e specifico 6. Ridurre progressivamente la quantità di assistenza diretta necessaria per l’apprendimento (aumento capacità di organizzazione) 7. Attenzione agli ausili tecnici (il corpo del disabile diventerà una totalità integrata) 4. “Lo sport deve diventare una forza importante che consenta a tutte le persone di cercare o ripristinare il contatto con il mondo che li circonda e quindi il loro riconoscimento come cittadini” Sir Ludwig Guttman GRAZIE DELL’ATTENZIONE