Esempio Esempio - Scuola Ladina di Fassa

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Esempio Esempio - Scuola Ladina di Fassa
Che effetti ha il bilinguismo
sul cervello del bambino?
BILINGUISMO CONTA: FATTI LINGUISTICI E BENEFICI
COGNITIVI DEL BILINGUISMO
INFANTILE
-2-
Antonella Sorace
Universita’ di Edimburgo & Bilingualism Matters
[email protected]
Trento, 18 ottobre 2012
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•  L’esperienza di avere due lingue può
avere effetti importanti sul funzionamento
del cervello.
•  Questi effetti sono stati riscontrati sia nei
bambini che negli adulti bilingui.
•  Gli effetti di cui parleremo non riguardano
l’intelligenza del bambino, ma sono
ristretti a specifiche abilità linguistiche e
cognitive.
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Esempio
Decentramento cognitivo
•  Test: “Paperino mette un pezzo di cioccolato in un
armadio e poi esce dalla stanza; mentre lui è
fuori, la entra Topolino, prende il cioccolato e lo
mette nel frigorifero. Quando Paperino ritorna,
dove cerca il cioccolato?”
•  I bambini bilingui a tre anni sono in grado di dare
la risposta corretta (“nell’armadio”); i monolingui ci
riescono a quattro anni.
•  I bambini bilingui tendono ad avere una
maggiore e più precoce consapevolezza
che gli altri possono vedere le cose da una
prospettiva diversa dalla loro.
•  Questo deriva dalla pratica costante di
adattare la scelta della lingua al tipo di
persona con cui si parla (monolingue in
lingua A, monolingue in lingua B, bilingue in
A/B).
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(Kovács 2009)
Esempio
Attenzione
I bilingui sono di solito avvantaggiati rispetto ai coetanei
monolingui: 4
• 
Passaggio da un compito all’altro:
(A) Classificare oggetti sulla base della forma
•  Nel passaggio rapido da un compito ad un altro quando
entrambi i compiti richiedono attenzione.
•  Nel focalizzare lʼattenzione sui dettagli rilevanti senza
essere distratti dai dettagli irrilevanti. (B) Classificare gli stessi oggetti sulla base del colore
• 
5
(Bialystok et al 2004; Costa et al 2008; Treccani et al 2009; Prior & MacWhinney
2010)
I bambini bilingui perseverano nel compito (A)
meno dei monolingui.
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1
Anche i bambini bilingui di
PIDUDU
-> mesi…
pochi
Provate questo:
•  I bambini sentono una
parola inventata e vedono
apparire una faccia sul lato
sinistro dello schermo.
•  Dopo un po’ sentono una
parola diversa e la faccia
appare sul lato opposto
dello schermo.
•  I bambini bilingui di 7 mesi
si adattano alla nuova
condizione più velocemente
dei monolingui.
BIDADA 
BIBIDA 
•  Leggete queste parole il più velocemente
possibile:
ROSSO GIALLO VERDE
BLU
NERO
VERDE
ROSSO
NERO
ROSSO GIALLO
NERO
BLU
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(Kovács & Mehler 2009)
Perché la seconda prova era
più difficile?
E ora provate questo:
•  Dite il colore in cui sono scritte le parole il
più velocemente possibile:
BIANCO VERDE
ROSSO
VERDE
BIANCO
BLU
•  Non potete fare a meno di leggere quello
che dice la parola: la lettura è un processo
automatico che interferisce con il compito di
nominare il colore in cui è scritta la parola.
ROSSO GIALLO
BLU
ROSSO
•  I bilingui sono meno distratti da questa
interferenza.
GIALLO ROSSO
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Percezione delle figure
ambigue
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Che cosa comportano questi
compiti?
•  Prestare attenzione sostenuta e
controllare le proprie risposte
•  Prestare attenzione focalizzata su una
dimensione
•  Ignorare l’altra dimensione
•  Passare rapidamente alla nuova
condizione e aggiornare il proprio
schema mentale.
•  I bambini bilingui di
6 anni riescono a
vedere entrambe le
interpretazioni delle
figure ambigue e a
focalizzarsi su
ciascuna
interpretazione.
(Bialystok & Shapero 2005)
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Controllo esecutivo nella vita
quotidiana
Perché questi vantaggi?
•  I bilingui devono scegliere una lingua ed
evitare l’interferenza dell’altra lingua.
•  Numerose situazioni della vita di tutti i
giorni (ad esempio guidare la macchina)
richiedono la capacità di rispondere a
stimoli ad alta priorità e ignorare stimoli a
bassa priorità.
•  Le abilità matematiche (e molti altri aspetti
dell’apprendimento) dipendono in parte
dalle funzioni esecutive.
•  Questa esperienza è logicamente irrilevante
per i monolingui.
Perché questi vantaggi?
• 
• 
• 
• 
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Un fraintendimento comune
Le due lingue dei parlanti bilingui sono
sempre attive.
I bilingui devono ‘escludere’ una lingua
quando parlano l’altra.
Quindi i bilingui sviluppano un meccanismo di
controllo per limitare l’interferenza tra le due
lingue.
Lo stesso meccanismo viene esteso ad alre
attività che richiedono attenzione selettiva.
•  Ma allora i bambini bilingui sono più intelligenti?
NO! Hanno una ‘marcia in più’ che dà loro un
vantaggio in molte situazioni.
•  Ma allora questi vantaggi si verificano
automaticamente in tutti i bambini bilingui? NO!
Molti altri fattori hanno un ruolo importante,
come l’input e gli atteggiamenti verso il
bilinguismo e verso specifiche lingue.
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Bilingui bimodali
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Bilingui bimodali: chi sono?
•  Che cosa possiamo imparare dagli studi sui
bilingui bimodali (lingua parlata – lingua dei
segni)?
•  Bambini udenti figli di genitori sordi (CODA)
•  Bambini sordi figli di genitori udenti (con impianto
cocleare)
•  Adulti udenti che imparano una lingua dei segni
some seconda lingua
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Vantaggi della LS nella
primissima infanzia
Modalità di espressione: perché è
importante?
•  Il bilinguismo bimodale condivide molti benefici
linguistici e cognitivi con il bilinguismo parlato.
•  Altri benefici sono specifici del bilinguismo
bimodale perché più strettamente legati all’uso
dei segni.
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Abilità di lettura
•  L’attenzione esclusiva sull’educazione
oralista a scapito di quella bilingue in LS
comporta il rischio di ritardi linguistici.
•  Il bambino esposto alla LS ha una lingua
accessibile e riceve i benefici dello sviluppo
bilingue.
(Mayberry 2007; Mayberry and Lock 2003)
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Consapevolezza dell’altro
• 
I bambini sordi che sono più competenti
nell’uso della lingua dei segni sono anche
lettori più competenti.
•  Un ambiente di istruzione bilingue che usa sia
la lingua dei segni che la lingua parlata aiuta il
bambino sordo ad acquisire una maggiore
consapevolezza degli stati mentali negli altri.
• 
Le abilità di lettura si basano sulla
competenza nella lingua primaria, sia parlata
che segnata.
(Meristo et al. 2007)
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(Padden & Ramsey 1998; Chamberlain & Mayberry 2008)
Una differenza cruciale tra i bilingui
‘unimodali’ e quelli ‘bimodali’
•  Nei bilingui bimodali, le due lingue possono
essere prodotte e comprese simultaneamente
(fusione dei codici o ‘code-blending’) perché i
canali di emissione sono diversi.
•  Se i vantaggi cognitivi sulle funzioni esecutive
sono limitati al bilinguismo con la stessa modalità
di espressione,
–  non dovrebbero riscontrarsi nei bilingui bimodali
–  dovrebbero invece riscontrarsi nei bilingui che usano
due lingue dei segni (ad es. LIS e BSL).
•  I bilingui ‘unimodali’ possono produrre e
percepire solo una lingua alla volta, perché
hanno un unico canale di emissione.
(Emmorey, Luk, Pyers and Bialystok 2009)
Quindi…
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24
4
Infatti…
Lingua dei segni + lingua scritta
•  Alcuni studi recenti dimostrano che
i bilingui bimodali sono come i monolingui
nei compiti che comportano attenzione selettiva e
controllo esecutivo
•  Tuttavia, il bilinguismo in LS e lingua scritta è un
tipo di bilinguismo bimodale.
•  L’uso simultaneo delle modalità segnata e scritta
è impossibile.
•  Questo dimostra che l’inibizione della lingua non
in uso è un fattore chiave.
(Emmorey, Luk, Pyers and Bialystok 2009)
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Lingua dei segni + lingua scritta
= maggiore flessibilità cognitiva
Abilità visuo-spaziali
• 
•  I segnanti sordi che sono anche competenti
nell’uso della lingua scritta e la usano
regolarmente hanno maggiori capacità di
controllo esecutivo dei segnanti con meno
competenza nella lingua scritta.
• 
• 
• 
•  Questi vantaggi sono indipendenti dall’età di
acquisizione della lingua scritta.
(Kushalnagar, Hannay and Hernandez 2009)
Chiari vantaggi collegati alla modalità visuospaziale nei bilingui bimodali (sia sordi che
udenti):
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migliori abilità di riconoscimento facciale
migliore visione periferica
migliore memoria spaziale
(Emmorey et al. 1993; Cattani et al. 2007; Keehner & Gathercole
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2007)
Bilinguismo =
molto più di due lingue
Per concludere…
•  Il bilinguismo in una lingua dei segni comporta
molti degli stessi vantaggi del bilinguismo
riscontrati nei bambini udenti.
•  Riconoscere l’importanza della LS e
dell’educazione bilingue bimodale più migliorare
le abilità linguistiche e cognitive dei segnanti sia
sordi che udenti.
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Riassunto dei vantaggi cognitivi:
– Maggiore consapevolezza dell’altro
– Maggiore flessibilità mentale:
• attenzione selettiva
• passaggio da un compito all’altro
• capacità di controllare il proprio
comportamento
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Qualsiasi combinazione
di lingue conferisce questi vantaggi
Uno studio recente sul bilinguismo
inglese-gaelico e italiano-sardo
•  Se i benefici del bilinguismo derivano dalla
pratica costante di inibizione di una lingua
mentre viene usata l’altra, e di passaggio da
una lingua all’altra, questo avviene in TUTTI i
bilingui, indipendentemente da QUALI lingue
parlino.
•  Buone notizie per le lingue minoritarie regionali!
Lauchlan, Parisi & Fadda (2012) hano studiato 121
bambini, di cui:
•  62 bambini bilingui (32 in Sardegna e 30 in Scozia)
•  59 bambini monolingui (29 in Sardegna e 30 in
Scozia).
•  I bambini bilingui in Scozia sono esposti al gaelico
come lingua veicolare a scuola, e fluenti sia in inglese
che in gaelico.
•  I bambini bilingui in Sardegna sono esposti al sardo
solo in famiglia, ma fluenti in italiano e sardo
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Uno studio recente sul bilinguismo
inglese-gaelico e italiano-sardo
Uno studio recente sul bilinguismo
inglese-gaelico e italiano-sardo
4 parti del test WISC (Wechsler Intelligence Test
for Children, 2006):
•  “Block Design” (abilità di ragionamento nonverbale, controllo cognitivo);
•  “Digit Span” (memoria a breve termine)
•  “Vocabulary” (abilità verbali e metalinguistiche)
•  “Arithmetic” (abilità di risoluzione mentale di
problemi aritmetici)
•  I bambini bilingui hanno un rendimento migliore
dei monolingui in due dei quattro test: Block
Design e Vocabulary.
•  Nel test aritmetico i bilingui in Scozia hanno il
punteggio piu’ alto di tutti e quattro i gruppi.
•  In generale, i bilingui nelle lingue minoritarie
hanno risultati migliori dei monolingui.
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Uno studio recente sul bilinguismo
inglese-gaelico e italiano-sardo
•  Tuttavia i bilingui inglese-gaelico hanno risultati
mediamente migliori dei bilingui italiano-sardo.
•  Questo può essere dovuto ai benefici
dell’instruzione in lingua veicolare ma anche al
fatto di usare entrambe le lingue in un maggior
numero di contesti.
•  Uno studio di Prior & Gollan (2011) sui bilingui
inglese-spagnolo e inglese-cinese trae simili
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conclusioni
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Un nostro studio recente sul Gaelico:
Sorace, Cape & Bak, in prep.
•  64 bambini in 3 scuole dove il gaelico e lingua
veicolare, piu un gruppo di controllo di coetanei
in scuole operanti in inglese.
•  Batteria di 3 test dal ‘Test of Everyday Attention
for Children” (Manly et al 1999)
•  I bambini bilingui gaelico-inglese hanno risultati
migliori dei monolingui in uno dei test, “Opposite
Worlds”, dove devono leggere la cifra ‘1’ come
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‘2’ e la cifra ‘2’ come ‘1’.
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I vantaggi del bilinguismo
durano tutta la vita
Un nostro studio recente sul Gaelico:
Sorace, Cape & Bak, in prep.
• 
• 
• 
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Svantaggi cognitivi del
bilinguismo?
I vantaggi mentali del bilinguismo persistono
in età adulta e sono stati riscontrati anche
negli anziani che sono cresciuti con due
lingue dallʼinfanzia.
Ci sono indicazioni che il bilinguismo possa
ritardare il declino cognitivo (sia normale che
patologico) nella terza età.
Diversi studi hanno trovato che i parlanti
bilingui anziani hanno migliori capacità
mentali dei coetanei monolingui.
(Bialystok et al 2004; Kavé et al 2008)
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Svantaggi linguistici o cognitivi
del bilinguismo?
•  Alcuni bambini bilingui cominciano a parlare un
po’ più tardi, ma entro parametri di variazione
normali.
•  I bambini bilingui hanno un vocabolario più
ristretto in ciascuna lingua che nei monolingui,
anche se il vocabolario complessivo nelle due
lingue è più ampio.
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Svantaggi linguistici o cognitivi
del bilinguismo?
•  Questo è dovuto al fatto che le due lingue sono
spesso apprese in contesti diversi.
•  La grandezza globale del vocabolario mentale
dei bilingui è spesso più ampia che nei
monolingui.
•  Uno studio recente (Bialystok et al. 2011)
dimostra che un vocabolario più ristretto non
rappresenta uno svantaggio per
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l’apprendimento scolastico dei bambini bilingui.
Accesso più lento alle parole:
quanto conta nella vita quotidiana?
•  L’accesso alle parole è più lento nei bilingui (sia
bambini che adulti), perché comporta
l’esclusione del sistema lessicale della lingua
non in uso.
•  L’accesso più lento alle parole è tipicamente
visibile in esperimenti che usano test a tempo ,
ma nelle situazioni di vita reale questa
differenza è difficile da percepire.
•  Un tipico test è questo: dite quanti più nomi di
animali potete in un minuto, prima in una lingua,
poi nell’altra, e poi alternando le lingue.
•  Tuttavia molti test scolastici, accademici e
diagnostici si basano su misure e norme di
conoscenza lessicale monolingui che possono
svantaggiare i bilingui.
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7
Bilinguismo atipico
Bilinguismo atipico
•  E’ diffusa l’opinione che il bilinguismo aggravi o
addirittura favorisca alcuni problemi linguistici e
cognitivi nei bambini, per esempio:
–  Autismo
–  Sindrome di Down
–  Disturbi specifici del linguaggio
–  Balbuzie
•  Questo può produrre l’effetto di isolare il bambino e
creare una situazione innaturale in famiglia.
•  Questa opinione è in gran parte basata sull’idea
che il bilinguismo comporti uno sforzo per il
bambino.
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•  La ricerca dimostra che il bilinguismo non rafforza i
disturbi; alcuni studi dimostrano che il bilinguismo può
avere un effetto positivo e controbilanciante.
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E’ proprio il bilinguismo la causa
della balbuzie in questo studio?
Bilinguismo e balbuzie?
•  Alcuni media britannici hanno recentemente
riportato la notizia che
“I bambini che diventano bilingui prima delletà di
cinque anni sono più soggetti alla balbuzie dei
coetanei monolingui.”
“Un nuovo studio farà sorgere il dubbio nei
genitori se l’educazione bilingue debba iniziare
più tardi nell’infanzia”.
(Howell, Davis and Williams (2008)
•  Molti operatori sanitari (ad esempio logopedisti)
spesso consigliano alle famiglie dei bambini con
disturbi linguistici o cognitivi di usare solo una lingua a
casa.
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Conclusioni: svantaggi del
bilinguismo
•  Gli svantaggi del bilinguismo nello sviluppo
bilingue tipico sono in genere temporanei: un
prezzo relativamente esiguo in confronto dei
vantaggi generali.
•  Non è stato mai dimostrato che crescere con
due lingue peggiora un disturbo linguistico o
cognitivo pre-esistente, o che rende i bambini
più vulnerabili a questi disturbi.
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•  Lo studio riporta una correlazione tra UN GRUPPO di bambini
bilingui e l’occorrenza della balbuzie: i bambini che sentono solo
una lingua di minoranza a casa e imparano l’inglese prima di
andare a scuola.
•  Fattori familiari e socio-economici possono essere alla radice
della correlazione, piuttosto che il bilinguismo stesso.
•  I bambini bilingui dalla nascita (esposti prevalentemente al
sistema ‘un genitore, una lingua’) sono stati esclusi.
•  Uno studio precedente degli stessi autori, che includeva
entrambi i gruppi bilingui, non aveva trovato alcuna correlazione
tra bilinguismo e balbuzie.
•  LA CONCLUSIONE CHE IL BILINGUISMO FAVORISCE
L’INSORGERE DELLA BALBUZIE E’ INGIUSTIFICATA!
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Quali sono le implicazioni?
•  Esposizione a una seconda lingua negli anni
pre-scolari e scolari
•  Il mantenimento della lingua di origine nei
bambini immigrati
•  Il mantenimento delle lingue di minoranza
regionali
•  Il superamento del concetto di bilinguismo ‘di48
serie A’ e ‘di serie B’
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Qual’è il momento migliore per far
crescere un bambino bilingue?
L’impegno verso il bilinguismo:
progettualità e motivazione
•  Molti genitori pensano che sia meglio
aspettare che una delle lingue si sia
‘stabilizzata’ prima di introdurre la seconda.
•  Avere genitori che parlano lingue diverse non
garantisce di per se stesso il bilinguismo.
•  I bambini hanno bisogno di sentir parlare
entrambe le lingue in misura sufficiente.
•  Tuttavia questo fa mancare l’input in
quella lingua nel periodo piu’ ricettivo.
•  Questo richiede impegno e coerenza nelle
famiglie e nelle scuole.
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L’input bilingue: diverse
possibilità
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L’input bilingue: diverse
possibilità
•  Più input e possibilità di uso di una lingua
favoriscono l’apprendimento
•  Un genitore-una lingua
•  Lingua minoritaria a casa, lingua comunitaria
fuori di casa
•  Lingua comunitaria a casa, lingua minoritaria al
nido o a scuola
•  Non esiste un metodo magico e perfetto per tutte
le famiglie!
•  Il passaggio frequente da una lingua
all’altra favorisce la flessibilità mentale
•  C’è una gamma di possibilità dalla diglossia
più rigida all’uso quotidiano di due lingue in
tutte le situazioni.
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L’importanza della varietà di
parlanti
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Prima si comincia, meglio è
•  Il miglior periodo per diventare pienamente
bilingue è la prima infanzia.
•  Però è anche vero che…..
•  Sentire usare la lingua da molti parlanti
diversi aiuta l’apprendimento.
•  I parlanti non-nativi sono un’ottima fonte di
input! Se il bambino sente la lingua anche
da altri parlanti, non acquisirà errori ed
espressioni non-native.
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L’apprendimento di una L2 durante
l’infanzia
•  … anche l’esposizione sistematica ad una
seconda lingua in età scolare può portare al
bilinguismo più facilmente che durante
l’adolescenza e in età adulta.
•  La ricerca dimostra che anche il bilinguismo
consecutivo nei bambini li avvantaggia dal punto
di vista cognitivo.
L’apprendimento di una L2 durante
l’infanzia: effetti cognitivi
•  60 studenti, età 19-34 anni,
divisi tra monolingui (n=19) e
bilingui (n=41).
•  I bilingui suddivisi tra quelli
che hanno iniziato la seconda
lingua prima di tre anni
(n=22) e quelli che l’hanno
iniziata tra i 4 e i 15 anni
(n=19).
•  3 compiti di attenzione
uditiva
di
complessità
crescente (Test of Everyday
Attention (TEA, Robertson et
al, 1994).
• 
Tutti i bilingui hanno risultati migliori
dei monolingui
• 
Non ci sono differenze dovute all’età
di esposizione alla seconda lingua
(Bak, Everington, Rose & Sorace 2012)
(Bak, Everington, Garvin & Sorace 2008)
Bambini in età scolare
Bambini in età scolare
•  La maggior parte della ricerca sul bilinguismo
precoce si basa su casi individuali.
•  In un progetto recente abbiamo studiato un
gruppo numeroso di bambini in età scolare
(6-10 anni).
(Sorace et al 2009; Serratrice et al. 2009)
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•  Abbiamo testato bambini che
–  erano cresciuti in un ambiente bilingue dalla nascita
–  usavano entrambe le lingue tutti i giorni
–  avevano un grado di competenza simile nelle due
lingue
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Variabili controllate
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Bilingui = monolingui
•  combinazioni di lingue (simili e diverse)
•  ambiente di residenza (UK; Italia/Spagna)
•  fascia di età (6-7 e 8-10)
•  I bambini bilingui e monolingui fanno lo stesso
tipo di errori di sviluppo.
•  La maggior parte degli errori nei bambini bilingui
sono dovuti al processo di ‘gestire’ due lingue in
tempo reale, e non ad una conoscenza
imperfetta di ciascuna lingua.
•  Confronto tra bambini bilingui e
–  adulti monolingui
–  bambini coetanei monolingui
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L’apprendimento di una L2 durante
l’infanzia: livelli raggiungibili
•  Gli studi sui bambini bilingui in età scolare
dimostrano che se c’è input in entrambre le
lingue il bilinguismo viene mantenuto, anche
quando una delle due lingue diventa dominante.
•  Le lingue di minoranza che vengono sentite
spesso durante l’infanzia non vengono
dimenticate.
La percezione dello status di una
lingua è importante
•  I bambini sono sensibili alle attitudini verso la
lingua e soprattutto sanno se la lingua viene
considerata poco importante.
•  E’ fondamentale che entrambe le lingue siano
apprezzate dalla famiglia e dalla comunità.
•  E’ anche cruciale che il bambino si renda conto
che entrambe le lingue si possono usare in tutte
le situazioni e che entrambe vengono parlate da
molte persone al di fuori della famiglia.
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Perché i bambini spesso rifiutano
la lingua minoritaria
Lingue minoritarie
•  Lingue minoritarie regionali (Cimbro, Ladino e
Mocheno in Trentino; Sardo in Sardegna, ecc.)
•  Lingue minoritarie introdotte dall’immigrazione
•  Non vogliono sentirsi diversi
•  Pensano (o si accorgono) che la lingua
minoritaria non è apprezzata o è attivamente
emarginata.
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Lingua minoritaria regionale
bilinguismo
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Perché il bilinguismo conta
•  Il bilinguismo è essenziale per il mantenimento di
tutte le lingue di minoranza.
•  Le lingue minoritarie sono un’opportunità per
dare ai bambini i vantaggi del bilinguismo.
•  Le lingue di minoranza regionali che non
vengono trasmesse da generazione a
generazione sono destinare a scomparire.
•  Gli interventi politici non possono salvare una
lingua che non viene imparata dai bambini.
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•  Che cosa si può fare per convincere le familgie
che la loro lingua è una risorsa preziosa e un
investimento per il futuro dei loro figli?
Cosa66
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Lingua minoritaria come lingua
veicolare dell’istruzione
Lingua minoritaria come lingua
veicolare dell’istruzione
•  L’esempio del gaelico in Scozia.
•  I bambini che frequentano scuole in gaelico
come lingua veicolare (GME) hanno risultati
mediamente più alti IN INGLESE e in molte
altre materie.
•  A Edimburgo, la maggioranza degli studenti in
scuole GME provengono da famiglie dove non
si parla gaelico.
•  Una maggiore quantità di input
•  Input in una situazione di
apprendimento implicito in cui gli
studenti prestano attenzione ai
contenuti e non alla lingua.
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Lingua minoritaria come lingua
veicolare dell’istruzione
•  Contribuisce ad elevare lo status della
lingua minoritaria come lingua che
può essere usata in tutte le situazioni
in cui si usa la lingua comunitaria.
Lingua minoritaria come lingua
veicolare dell’istruzione
•  A volte manca lʼuso attivo della
lingua(che come si è visto è
importante anche dal punto di vista
della flessibilità mentale).
•  Aumenta la fiducia dei bambini nelle
loro capacità d’uso della lingua di
minoranza e nel loro essere bilingui.
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Lingua minoritaria come lingua
veicolare dell’istruzione
•  La comprensione e la scorrevolezza dʼuso
possono essere ottime ma la correttezza
può ʻfossilizzarsi”.
•  Pochi bambini usano la lingua minoritaria
tra di loro.
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Lingue minoritarie di
immigrazione
• 
I bambini di famiglIe immigrate che vengono in
Italia e imparano l’italiano possono ottenere i
vantaggi del bilinguismo SE MANTENGONO
LA LORO LINGUA DI ORIGINE.
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Riconoscere e apprezzare il
bilinguismo dei bambini immigrati
•  Molte famiglie immigrate, soprattutto se da
origini linguistiche poco prestigiose, pensano
che la loro lingua sia un ostacolo
all’integrazione dei bambini.
•  Molte si sforzano di parlare la lingua
comunitaria, anche se non possono ancora
comunicare pienamente in questa lingua.
•  Questo ‘input impoverito’ non favorisce
l’integrazione linguistica del bambino (cf.
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Place & Hoff 2011).
Convincere i genitori
•  E’ importante che queste famiglie
continuino a parlare la loro lingua a casa: i
bambini impareranno l’italiano se vivono in
Italia.
•  Se i bambini continuano a sentire la lingua
d’origine non la dimenticano, anche se
preferiscono parlare l’italiano.
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