VERBALE n. 04 del 21.05.2012 - Università del Piemonte Orientale

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VERBALE n. 04 del 21.05.2012 - Università del Piemonte Orientale
SENATO ACCADEMICO Verbale n. 4 Adunanza del giorno 21 Maggio 2012 Presso la sede del Rettorato in Via Duomo 6 in Vercelli, nell’adunanza del giorno 21 Maggio
2012, si è riunito il Senato Accademico dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A.
Avogadro”, con l’intervento dei componenti di seguito indicati:
Prof. Paolo GARBARINO
Rettore-Presidente
Prof.ssa Eliana BAICI
Direttore del Dipartimento di Studi per l'Economia e l'Impresa
Prof.ssa Graziella BERTA
Direttore del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica
Prof. Pier Luigi CANONICO
Direttore del Dipartimento di Scienze del Farmaco
Prof. Salvatore RIZZELLO
Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze Politiche,
Economiche e Sociali
Prof.ssa Fabiola SINIGAGLIA
Direttore del Dipartimento di Medicina Traslazionale
Prof.ssa Raffaella TABACCO
Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici
Prof. Ilario VIANO
Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Presente
Delega
Prof. Giacomo Ferrari
Presente
Prof. Andrea BALDISSERA
Afferente al Dipartimento di Studi Umanistici
Presente
Dott. Jean Daniel COISSON
Afferente al Dipartimento di Scienze del Farmaco
Presente
Prof. Giovanni FRAQUELLI
Afferente al Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa
Presente
Prof. Gianluca GAIDANO
Afferente al Dipartimento di Medicina Traslazionale
Presente
Prof. Luigi PORTINALE
Afferente al Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica
Presente
Prof.ssa Lia RIMONDINI
Afferente al Dipartimento di Scienze della Salute
Presente
Dott. Lorenzo TEI
Afferente al Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica
Presente
1
Dott. Francesco CELLERINO
Rappresentante del personale tecnico-amministrativo
Dott. Paolo PAIUZZI
Rappresentante del personale tecnico-amministrativo
Sig. Gianmarco TODI
Rappresentante del personale tecnico-amministrativo
Sig. Leonardo Luca ARGIRÓ
Rappresentante degli studenti
Sig. Lorenzo CASALONE
Rappresentante degli studenti
Sig. Pierluigi MINAFRA
Rappresentante degli studenti
Presente
Presente
Assente giustificato
Presente
Presente
Presente
Partecipa alla seduta il Pro-Rettore, Prof. Cesare EMANUEL.
Partecipa alla seduta con funzioni di Segretario verbalizzante il Dott. Pasquale Mastrodomenico,
assistito dalla Dott.ssa Roberta Bosi, cat. D, in servizio presso la Direzione Amministrativa.
Constatata la presenza del numero legale alle ore 09.30 il Presidente dichiara aperta la seduta.
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INDICE 1. Comunicazioni del Rettore-Presidente
pag. 5 2. Approvazione dei verbali delle sedute precedenti
2.1 Approvazione del verbale della seduta del 5 marzo
2.2 Approvazione del verbale della seduta straordinaria del 26 marzo
pag. 11 pag. 11 3. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza
3.1 DRU 19/2012 del 12.03.2012
3.2 DRU 20/2012 del 14.03.2012
3.3 DRU 21/2012 del 20.03.2012
3.4 DRU 23/2012 del 28.03.2012
3.5 DRU 24/2012 del 28.03.2012
3.6 DRU 25/2012 del 28.03.2012
3.7 DRU 27/2012 del 04.04.2012
3.8 DRU 28/2012 del 12.04.2012
3.9 DRU 29/2012 del 13.04.2012
3.10 DRU 30/2012 del 13.04.2012
3.11 DRU 34/2012 del 16.04.2012
3.12 DRU 36/2012 del 20.04.2012
3.13 DRU 37/2012 del 23.04.2012
3.14 DRU 38/2012 del 23.04.2012
3.15 DRU 39/2012 del 23.04.2012
3.16 DRU 40/2012 del 23.04.2012
3.17 DRU 41/2012 del 08.05.2012
3.18 DRU 42/2012 del 08.05.2012
3.19 DRU 43/2012 del 16.05.2012
pag. 11 pag. 13 pag. 14 pag. 15 pag. 17 pag. 18 pag. 19 pag. 25 pag. 26 pag. 31 pag. 37 pag. 38 pag. 39 pag. 40 pag. 41 pag. 42 pag. 43 pag. 44 pag. 52 4. Approvazione Regolamento interno del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e studia, e contro le discriminazioni.
pag. 53 5. Accordi, Convenzioni, Centri
5.1
Approvazione della convenzione con l’Università degli studi di Torino per la reciprocità dei servizi bibliotecari.
pag. 58
5.2 Approvazione della Convenzione e del Regolamento Generale relativi al progetto denominato “Advaced School of disease Prevention and health Promotion” (ASPP), da realizzarsi in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli Studi di Milano Bicocca
pag. 62 5.3 Approvazione dell’accordo di partenariato tra En.A.I.P. Piemonte CSF Torino, Dipartimento
Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Università degli Studi del Piemonte Orientale relativo alla I edizione del Corso di Master Universitario di I livello, di durata annuale, in “Educational Management per l’Arte Contemporanea”, istituito e attivato presso il Dipartimento di Studi Umanistici, per l’A.A. 2011/2012.
pag. 76
5.4 Modifica convenzione con l’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
pag. 81 5.5 Proroga utilizzo del fondo di Ateneo 2010 per assegni di ricerca
pag. 97 6. Questioni relative al personale
6.1 Compiti didattici dei Ricercatori a tempo indeterminato
pag. 99
3
6.2. Proposta di chiamata diretta di un ricercatore a tempo determinato ai sensi dell’art. 24 comma 3
della Legge 240/2010, per il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica
pag. 101
7. Questioni relative agli studenti
7.1
Criteri per la contribuzione studentesca per l'anno accademico 2012/2013
pag.103
7.2
Offerta Formativa anno accademico 2012/2013
pag.106
7.2bis Integrazione della Delibera di Offerta Formativa a.a. 2012 (Modifica degli Ordinamenti didattici
dei Corsi di Studio - anno 2012 – a seguito dei rilievi del CUN)
pag. 115
7.3
Accesso programmato a livello locale per l’anno accademico 2012/2013
pag.117
7.4
Istituzione della I edizione del Corso Integrato ASPP (Advaced School of disease Prevention and
health Promotion) interateneo, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale, in collaborazione con
l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli Studi di Milano Bicocca, per gli Anni
Accademici 2012/2013 e 2013/2014
pag.126
7.5
Istituzione della IX edizione del Corso di Master Universitario di I Livello, di durata annuale, in
“Qualità degli alimenti – fermentazioni alimentari: vino, birra, prodotti lattiero-caseari”, presso il
Dipartimento si Scienze del Farmaco, per l’A.A. 2012/2013
pag.137
7.6
Istituzione della I edizione del Corso di Master Universitario interateneo di II Livello, di durata
biennale, in “Diagnosi e terapia dei pazienti con linfoma”, presso il Dipartimento di Medicina
Traslazionale, per gli anni accademici 2012/2013 e 2013/2014. Approvazione della relativa convenzione
pag.142
8. Patrocini
8.1 Richiesta di patrocinio gratuito per il Simposio Nazionale di Videochirurgia SidCO che si terrà a
Taormina dal 12 al 14 luglio 2012
pag.153
9. Varie ed eventuali
pag.155
4
1. Comunicazioni del Rettore-Presidente
Il Presidente rivolge il saluto ai Senatori e apre la seduta dando il benvenuto ai rappresentanti degli
studenti, Sig. Leonardo Luca Argirò, iscritto al corso di laurea triennale in Economia Aziendale, Sig.
Pierluigi Minafra, iscritto al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia e Sig. Lorenzo
Casalone, iscritto al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza, ancora non presente in
seduta, nella loro prima adunanza di Senato Accademico. Il Presidente, a nome di tutti i Senatori, augura
loro buon lavoro all’interno del consesso. Egli comunica inoltre l’assenza per ragioni di salute della
Prof.ssa Raffaella Tabacco e la presenza in sua sostituzione del Prof. Giacomo Ferrari in qualità di
uditore. Il Presidente formula a nome di tutti i Senatori i migliori auguri alla Prof.ssa Tabacco per una
pronta guarigione.
Il Presidente prosegue a illustrare le seguenti comunicazioni:
1. Il Dott. Federico Gallo è stato nominato Direttore Generale dell’ASL di Vercelli collocandosi in
aspettativa presso l’Ateneo, dove ha ricoperto la carica di Dirigente Responsabile della Divisione
Attività Istituzionali e del Personale. Il Presidente, a nome di tutti i Senatori, ringrazia il Dott.
Gallo per la professionalità e la competenza con cui ha svolto la propria attività e gli porge i
migliori auguri di buon lavoro per lo svolgimento del nuovo prestigioso incarico. 2. Composizione CdA. L’avv. Roberto Scheda, designato componente esterno del Consiglio di
Amministrazione dalla Commissione di Selezione, ha rinunciato all’incarico. L’avvocato,
essendo Assessore al Comune di Vercelli, ha ritenuto opportuno rinunciare all’incarico di
Consigliere, data l’incompatibilità prevista dalla Legge 240/2010 tra la carica di componente del
Consiglio di Amministrazione e qualsiasi incarico di natura politica. Il Presidente riferisce di
aver riaperto il bando per la copertura del posto vacante. Le eventuali candidature, che dovranno
essere presentate entro il 26 maggio, saranno prese in considerazione dalla Commissione di
Selezione, ancora in carica. 3. Elezioni Rettore. Le elezioni del nuovo Rettore si svolgeranno in prima tornata il 30 e il 31 di
maggio ed eventualmente in seconda tornata il 6 e il 7 di giugno.
4. Modifica Statuto. È stato avviato l’iter di modifica dello Statuto sulla base delle osservazioni
pervenute dal Ministero. Le proposte di modifica del testo dello Statuto saranno sottoposte al
parere preventivo del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 25 maggio e poi portate
all’approvazione nel prossimo Senato Accademico. Il Presidente riferisce della lettera trasmessa
dai Collaboratori esperti linguistici per segnalare di non essere stati citati nello Statuto e
domanda ai Senatori se ritengono opportuno introdurre un emendamento già nel prossimo
passaggio in Consiglio di Amministrazione, con successiva richiesta di parere ai Dipartimenti, in
modo da poter varare le modifiche nella seduta di giugno del Senato Accademico. Il Prof.
Giacomo FERRARI ritiene che la questione debba essere affrontata con le dovute cautele. Il
PRESIDENTE precisa che i Collaboratori linguistici verrebbero inseriti nell’ambito del
personale contrattualizzato, come enunciato esplicitamente anche nel Decreto Legislativo n. 49
del 29 marzo 2012. Il Prof. Andrea BALDISSERA domanda se sia possibile inserire
nell’emendamento allo Statuto anche l’inserimento del CLUPO, il Centro Linguistico di Ateneo.
Il PRESIDENTE ritiene tale inserimento poco opportuno date le osservazioni sul testo dello
Statuto, pervenute a suo tempo dal Ministero, con le quali sono stati cassati tutti i Centri e le
Commissioni, ad esclusione della Commissione Paritetica di Ateneo.
5. FFO 2012. Sono pervenuti la nota MIUR sullo schema del decreto di riparto del Fondo di
Finanziamento Ordinario per l’anno 2012 e il relativo parere CRUI, trasmessi per posta
elettronica. Riferisce che l’FFO 2012 dovrebbe essere in linea con quello dell’anno precedente,
ma che si preannuncia un taglio di circa 400 milioni di euro per il 2013. Ricorda inoltre la nota
MIUR sui finanziamenti del sistema universitario che introduce il concetto del “Multifondo”, che
tiene conto non solo degli stanziamenti statali ma anche di altri fondi, quali per esempio i fondi
di Ricerca europei e le tasse degli studenti.
5
6. Relazione Nucleo su attività studenti disabili. Il Nucleo di Valutazione ha elaborato la relazione,
trasmessa per posta elettronica, sull’attività svolta dall’Ateneo a favore degli studenti
diversamente abili nell’anno accademico 2010/2011. Nella relazione sono evidenziati, sia gli
aspetti positivi, sia il problema delle barriere architettoniche presenti ancora in alcuni edifici
storici di alcune sedi.
7. Relazione Nucleo su “Trasparenza, valutazione e merito”. È a disposizione degli interessati la
relazione del Nucleo di Valutazione sugli adempimenti previsti dal decreto legislativo 27 ottobre
2009 n. 150, sulla “trasparenza, valutazione e merito”, e in particolare sulla valutazione del
personale tecnico amministrativo. Nella relazione, in linea con gli altri Atenei e con quanto detto
in CRUI, si rinvia la valutazione del personale tecnico amministrativo a future determinazioni
nell’ambito dell’ANVUR. (Il Sig. Lorenzo CASALONE entra a far parte della seduta alle ore
9:45).
8. Centro di Alti Studi sulla Cina Contemporanea. Il Presidente riferisce che è stato deliberato lo
scioglimento del Centro di Alti Studi sulla Cina Contemporanea.
9. Accordo partenariato Bandi Fondazione Cariplo. Il Presidente riferisce dell’integrazione
apportata all’accordo di partenariato relativo ai bandi 2012 della Fondazione CARIPLO.
L’integrazione riguarda in particolare l’articolo 9 sulla riservatezza e prevede che i vincoli di
riservatezza siano validi, anche dopo la conclusione del progetto.
10. Identificazione dei Dipartimenti in contesti internazionali. Il PRESIDENTE ricorda il
documento, distribuito nella seduta odierna, relativo all’identificazione dei Dipartimenti di
Ateneo in contesti internazionali. Ricorda la delibera del Senato Accademico del 26 aprile del
2010 con cui è stato stabilito che nei documenti ufficiali l’Ateneo deve essere identificato in
lingua italiana con la seguente denominazione: “Università del Piemonte Orientale Amedeo
Avogadro Alessandria Novara Vercelli”. La Commissione Relazioni Internazionali ha ritenuto di
individuare una denominazione in lingua inglese dei nuovi Dipartimenti, da utilizzare in contesti
internazionali solo allo scopo di rendere maggiormente riconoscibile l’attività del Dipartimento
stesso. Il Prof. Pier Luigi CANONICO ritiene che la denominazione del Dipartimento dovrebbe
essere mantenuta in Italiano anche nelle pubblicazioni, in quanto la traduzione non risulta mai
fedele alla denominazione originale. Il PRESIDENTE si dichiara d’accordo con il Prof.
Canonico e ritiene che la traduzione dovrebbe essere utilizzata solo in casi eccezionali. Il Prof.
Luigi PORTINALE osserva che la traduzione del proprio Dipartimento dovrebbe essere
“Department of Science and Technological Innovation” e non “Department of Science and
Technical Innovation”. Il PRESIDENTE invita i Senatori a consultare l’elenco e a far pervenire
osservazioni in merito all’Ufficio Ricerca in modo che possano essere effettuate le opportune
correzioni o precisazioni.
11. Lettera del Ministro sulle Lauree ad Honorem. È pervenuta una lettera del Ministro sul
potenziale numero di Lauree ad Honorem che ogni Università può conferire. Sulla base del
numero di docenti, all’Ateneo spetterebbe il conferimento di un’unica Laurea ad Honorem
all’anno. Invita quindi i Direttori dei Dipartimenti a segnalare per tempo eventuali intenzione di
conferire tale titolo per poter stilare una graduatoria nel caso di più richieste. Il Prof. Pier Luigi
CANONICO ritiene che la scelta dovrebbe essere effettuata su criteri di qualità e non di
numerosità.
12. Documento di lavoro CUN sul valore legale del titolo di studio. Il PRESIDENTE ricorda il
documento, trasmesso per posta elettronica, in cui il Comitato Universitario Nazionale si dichiara
contrario all’eliminazione del valore legale del titolo di studio.
13. Lettera del Ministro dell’Ambiente. È pervenuta la richiesta dal Ministro dell’Ambiente di un
eventuale coinvolgimento delle università italiane nella “Higher Education Sustainable
Initiative”; un’iniziativa, promossa dall’Ufficio dei Coordinatori Esecutivi della Conferenza di
Rio in collaborazione con UNESCO, UNEP, UNU e Global Compact, finalizzata a enfatizzare il
ruolo dell’istruzione universitaria e della ricerca nell’ambito dello sviluppo sostenibile. Il
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Presidente riferisce che l’iniziativa è sostenuta anche dalla Conferenza dei Rettori e domanda ai
Senatori il mandato per sottoscriverla. Il Senato concorda.
14. CO.RE.CO. Il PRESIDENTE riferisce ai Senatori la recente proposta del Comitato Regionale di
Coordinamento sul tema delle borse di studio, che sarà presentata in Regione. Si tratta di una
soluzione che utilizza graduatorie separate per ciascun Ateneo, mantenendo inalterati i criteri di
idoneità, e che tecnicamente dovrebbe produrre lo stesso risultato di un bando separato. Gli
idonei che non beneficiano delle borse di studio avrebbero comunque diritto al rimborso delle
tasse universitarie e al buono pasto. Il monte borse sarebbe distribuito in base alle percentuali di
idonei di ciascun Ateneo e all’Università del Piemonte Orientale verrebbe assegnata una
percentuale maggiore di borse, pari al 10-15%, per compensare almeno in parte la minore
erogazione di servizi da parte dell’Edisu. Le borse sarebbero assegnate con una graduatoria che
terrebbe conto, a partire dal secondo anno, sia dei crediti acquisiti, sia del merito, moltiplicando i
crediti acquisiti per la media aritmetica dei voti. L’Assessore Maccanti ha espresso il suo parziale
dissenso da tale proposta, insistendo sulla necessità di introdurre una soglia minima di merito
pari alla media del 25, al di sotto della quale lo studente non avrebbe comunque diritto alla borsa
di studio. Tutti i Rettori si sono dichiarati contrari a tale proposta in quanto la valutazione solo
sulla media dei voti privilegerebbe gli studenti di alcuni Corsi di Laurea. Il Presidente ritiene che,
a partire dall’anno accademico 2013/2014, si debba comunque andare nella direzione di bandi
separati ed eventualmente nella direzione di un EDISU separato, come previsto da una Legge
Regionale. Il Presidente ricorda inoltre che con le riforme dei Consigli di Amministrazione degli
Enti pubblici, il Consiglio di Amministrazione dell’EDISU sarà ridotto a cinque componenti
rendendo alquanto remota la possibilità di avere un rappresentante dell’Ateneo nell’Ente
regionale per il diritto allo studio. Il Dott. Paolo PAIUZZI ricorda l’importanza dell’edilizia
universitaria e in particolare l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle sedi del Piemonte
Orientale. Segnala inoltre la carenza di residenze universitarie ad Alessandria dove esiste un
notevole afflusso di studenti fuori sede, anche stranieri. Egli ritiene che il Senato Accademico e il
nuovo Rettore si debbano impegnare su tale questione, anche alla luce dell’elezione del nuovo
Sindaco di Alessandria. Il Prof. Salvatore RIZZELLO condivide le osservazioni del Dott. Paiuzzi
e riferisce di aver inviato, in collaborazione con la Prof.ssa Berta, una lettera aperta ai due
candidati a Sindaco al Comune di Alessandria riportante una richiesta di impegni precisi anche in
campo edilizio. 15. FFO 2011. È pervenuta una nota MIUR sull’assegnazione dei finanziamenti relativi all’incentivo
da erogarsi ai Professori e ai Ricercatori che nel 2011 non hanno percepito lo scatto stipendiale.
All’Ateneo sono stati assegnati 131.142 euro che dovrebbero essere ripartiti tra 203 docenti sulla
base di un regolamento che preveda la valutazione delle attività didattiche e di Ricerca.
16. Compagnia di San Paolo. La Compagnia di San Paolo, sulla base delle richieste pervenute, ha
prorogato la data della presentazione dei progetti per il bando di ricerca al 14 giugno 2012.
Saranno introdotte anche alcune modifiche del bando; una prima per garantire la parità di genere:
“Per i progetti presentati da giovani Ricercatori il termine dei nove anni dal conseguimento del
titolo di Dottorato terrà conto delle eventuali interruzioni della carriera per maternità o
paternità”; e una seconda modifica sull’incompatibilità dei progetti di ricerca: in particolare i
Professori e i Ricercatori strutturati dell’Università del Piemonte Orientale possono partecipare a
un solo progetto di ricerca nell’ambito dei due bandi dell’Università degli Studi del Piemonte
Orientale e dell’Università degli Studi di Torino. La presentazione di progetti di ricerca giudicati
uguali nella sostanza, pur con diversi componenti del gruppo di ricerca, comporterà l’immediata
esclusione di entrambi i progetti. Il Presidente riferisce infine che attualmente sono disponibili
quasi tutte le valutazioni PRIN FIRB, ad eccezione di due (una PRIN e una FIRB). A quadro
completo sarà organizzata una riunione con i Direttori di Dipartimento per decidere quali
domande presentare al Ministero. La Prof.ssa Lia RIMONDINI ricorda il problema dei
Ricercatori a tempo determinato che, avendo un contratto di un solo anno, vengono esclusi dal
bando, nonostante il bando preveda, nel caso la proposta dovesse essere approvata, un sostituto
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che rileva la titolarità del progetto. Il PRESIDENTE informa di aver proposto alla Compagnia di
San Paolo di permettere anche a tali Ricercatori di fare domanda e di essere in attesa di una
risposta. Il Prof. Pier Luigi CANONICO esprime perplessità sulla possibilità che si possa
conoscere se l’Università di Torino ha presentato o presenterà un progetto analogo. Il
PRESIDENTE riferisce infine che alcuni docenti non hanno ancora chiuso la loro procedura
VQR e invita i Direttori di Dipartimento a sollecitare i propri colleghi. Il Prof. Pier Luigi
CANONICO informa che, data la complessità, non è sempre chiaro se la procedura sia stata
chiusa. Il Prof. Gianluca GAIDANO ritiene che il software dovrebbe bloccare la chiusura se la
documentazione non risulta completa. Il PRESIDENTE precisa che l’urgenza di chiudere le
procedure di valutazione è legata alla necessità di individuare i doppi prodotti.
17. Il PRESIDENTE ricorda la richiesta della Prof.ssa Gianotti, Ricercatrice e titolare di un PRIN,
trasferitasi di recente presso l’Ateneo, di rimanere coordinatore lasciando il progetto PRIN
all’Università di Torino. Sulla questione, già discussa nello scorsa seduta del Senato
Accademico, si è espresso favorevolmente il Ministero, pertanto, in caso di urgenza, sarà
emanato un decreto. (Il Dott. Paolo PASQUINI prende parte alla seduta alle ore 10:15).
18. Il PRESIDENTE riferisce la richiesta di adesione al Clinical Industrial Research Park (CIRP), un
Parco per le Biotecnologie costituito da qualche anno a Torino tra Politecnico, Università e
alcune Fondazioni private. Egli ricorda che lo Statuto è stato trasmesso per posta elettronica e
che i Direttori dei Dipartimento interessati si sono dichiarati favorevoli. La proposta sarà
pertanto sottoposta all’approvazione del Consiglio di Amministrazione. Il PRESIDENTE cede la
parola al Prof. Emanuel per alcune comunicazioni sull’edilizia.
19. Edilizia Novara. Il Prof. Cesare EMANUEL riferisce che è stato consegnato il secondo lotto del
Campus di Novara. Entro due anni dovrebbero essere realizzate ottanta residenze e la mensa.
20. Edilizia Vercelli. Il Prof. Cesare EMANUEL riferisce che per poter utilizzare i locali dell’ex
Politecnico di Torino, è necessario sottoscrivere la revisione dell’accordo di programma.
21. Il Prof. Salvatore RIZZELLO segnala che, presso il Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze
Politiche, Economiche e Sociali, le elezioni delle rappresentanze studentesche nei Consigli di
Corso di studio e nelle Commissioni Paritetiche, pur essendo state organizzate per via telematica,
per due volte non hanno raggiunto il quorum del 10% previsto dallo Statuto. Egli domanda
pertanto se gli attuali rappresentanti in Consiglio di Dipartimento possano essere designati anche
rappresentanti almeno nei Consigli di Corso di studio. Per le sette Commissioni Paritetiche il
problema risulta invece più complicato. Il Prof. Ilario VIANO riferisce che, in aggiunta alle
modifiche di Statuto richieste dal Ministero, il Dipartimento di Scienze della Salute ha presentato
una richiesta di modifica che consiste nel mantenere il 10% come quorum alla prima votazione e
poi scendere al 5% nelle successive tornate. Il Prof. Pier Luigi CANONICO ritiene che si
debbano maggiormente sensibilizzare gli studenti, anche tramite gli attuali rappresentanti in
Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione. Egli esprime inoltre dei dubbi sulla
rappresentatività di una percentuale pari al 5%. Il Sig. Luca ARGIRÒ condivide le osservazioni
del Prof. Canonico e riferisce che il Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa, ha
organizzato un’assemblea per coinvolgere maggiormente gli studenti e ha superato il 18% dei
votanti nella terza tornata di elezioni della rappresentanza in Senato Accademico. La Prof.ssa
Eliana BAICI ritiene che gli stessi docenti dovrebbero impegnarsi nel tentativo di diventare una
comunità di docenti-studenti. La professoressa riferisce quanto fatto dal Dipartimento di Studi
per l’Economia e l’Impresa sul Progetto AHELO, un Progetto dell’OCSE che ha l’obiettivo di
verificare le competenze economiche degli studenti di Economia. Con difficoltà è stato stilato un
elenco di studenti idonei a partecipare al test, a causa dei criteri piuttosto complessi. La
preoccupazione iniziale era di raggiungere la numerosità minima richiesta dall’OCSE a partire
dall’insieme degli studenti eligibile per la partecipazione al test. La professoressa riferisce che il
Dipartimento di Economia, grazie all’impegno e al dialogo con gli studenti, ha raggiunto il
massimo in Italia, in quanto ha partecipato al test il 79% degli studenti aventi titolo. La
Professoressa sostiene quindi che, pur con difficoltà, sia possibile coinvolgere gli studenti. Il
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PRESIDENTE ritiene che il quorum del 10% non sia una percentuale alta e condivide la
necessità di maggior impegno nel coinvolgimento degli studenti, affinché capiscano l’importanza
dello strumento della rappresentanza per una loro partecipazione alla vita dell’Ateneo e per una
loro maggiore influenzabilità nelle decisioni dell’Ateneo. Ritiene che una soluzione accettabile
potrebbe essere quella di lasciare immutato il quorum per l’elezione della rappresentanza in
Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, e di ridurlo solo per le rappresentanze nei
Corsi di Laurea o di rimandare la determinazione di tale soglia ai regolamenti di Dipartimento. Il
Prof. Salvatore RIZZELLO concorda con quanto evidenziato dal Rettore e conferma la diversa
percezione degli studenti delle elezioni delle rappresentanze in Consiglio di Dipartimento,
rispetto alle elezioni delle rappresentanze nelle Commissioni Paritetiche e nei Consigli dei Corsi
di studio. Egli domanda se per risolvere il problema il Dipartimento deve quindi organizzare le
elezioni ad oltranza fino al raggiungimento del quorum. Il Prof. Ilario VIANO ritiene che con la
situazione attuale esiste il rischio di non avere rappresentanti degli studenti nelle Commissioni
Paritetiche e nei Consigli dei Corsi di Studio. Il Prof. Gianluca GAIDANO ritiene che, dato il
numero esiguo di iscritti ad alcuni Corsi di Laurea, abbassare il quorum significherebbe rendere
sufficiente la presenza anche di un solo studente votante. Egli ritiene più opportuno
sensibilizzare e motivare gli studenti, come suggerito dalla Prof.ssa Baici. Il Prof. Ilario VIANO
precisa che la richiesta di modifica del quorum nello Statuto riguarderebbe solo le tornate
successive alla prima. Il Prof. Salvatore RIZZELLO precisa inoltre che la percentuale per
determinare il quorum viene calcolata sul numero complessivo degli iscritti e non sulle iscrizioni
al singolo Corso di studio.
22. Il PRESIDENTE cede la parola al Dott. Pasquini per illustrare gli aspetti più rilevanti del
Decreto Legislativo n. 49 del 29 marzo 2012, cosiddetto “Decretone”.
Il Dott. Paolo PASQUINI comunica che il Decreto è appena entrato in vigore ed è fortemente
innovativo, ma necessita di chiarimenti ministeriali, data la poca chiarezza in alcuni aspetti della
sua applicazione. Informa che tale decreto prevede principalmente la predisposizione di piani
triennali per il reclutamento di personale docente, ricercatore, dirigente, tecnico amministrativo (
compresi i collaboratori e gli esperti linguistici) a tempo determinato e a tempo indeterminato; la
ridefinizione del rapporto assegni fissi e Fondo di Finanziamento Ordinario; l’introduzione del
costo standard unitario di formazione per studente in corso e l’introduzione di un sistema di
valutazione ex post delle politiche di reclutamento degli Atenei. Il Dott. Pasquini prosegue a
illustrare le diapositive allegate al presente verbale. Il Prof. Pier Luigi CANONICO domanda se
nel caso di reclutamento di ricercatori a tempo determinato di tipo B, i quindici anni coperti dal
finanziamento esterno, sono relativi a un posto da Associato o devono essere considerati dodici
anni di un posto di Associato più tre anni di un posto di Ricercatore. Il Dott. Paolo PASQUINI
riferisce che al momento non ci sono indicazioni in merito. Il Prof. Salvatore RIZZELLO
domanda se il finanziamento deve coprire il costo totale o solo la differenza. Il Dott. Paolo
PASQUINI ritiene che, essendo il Ricercatore di tipo B una figura nuova, il finanziamento
dovrebbe coprire il costo complessivo. (Il Dott. Francesco CELLERINO entra a far parte del
Senato alle ore 10:45). Egli prosegue ad illustrare le diapositive relative al piano triennale per il
reclutamento precisando che il numero dei Professori Ordinari deve essere inferiore o uguale al
50% del numero totale dei Professori. Il PRESIDENTE ricorda il prospetto distribuito relativo
alla situazione dei ricercatori idonei non ancora nominati, e quello relativo al numero di docenti
dell’Ateneo, allegati al presente verbale. Il Prof. Pier Luigi CANONICO segnala, all’interno
della programmazione triennale dell’Ateneo, l’importanza di una valutazione differenziale tra i
vari Dipartimenti. Il PRESIDENTE domanda informazioni sulla data di applicazione delle norme
contenute nel Decreto. Il Dott. Paolo PASQUINI ritiene che la programmazione si riferisca al
triennio 2103-2015. Egli ricorda, ancora, l’introduzione del bilancio unico di contabilità
economico-patrimoniale dal 2014, ma informa che si è ancora in attesa dei relativi decreti
ministeriali di attuazione. Il Prof. Gianluca GAIDANO domanda se, data la situazione
dell’Ateneo, per bandire un posto da Professore Ordinario sarebbe necessario contestualmente
9
bandire un posto da Ricercatore di tipo B. Il Dott. Paolo PASQUINI ritiene che il posto da
Ricercatore di tipo B dovrebbe essere programmato nel triennio di programmazione. Il Dott.
Paolo PASQUINI procede con la diapositiva sulla programmazione 2012 e riferisce che non
risulta ancora chiaro se per indicatore di spese di personale si intendano le risorse finanziarie o i
punti organico. Il PRESIDENTE, alla luce della complessa situazione illustrata dal Dott.
Pasquini, chiede ai Senatori se ritengono necessario accelerare le procedure di assunzione dei
Professori Associati finanziati dal Ministero, che non rientrano nelle problematiche di punti
organico e che consentono all’Ateneo di raggiungere più velocemente la parità tra Professori
Ordinari e Professori Associati. La Prof.ssa Lia RIMONDINI domanda chiarimenti sui tempi di
attuazione di quanto esposto dal Dott. Pasquini. (Il Dott. Paolo PAIUZZI e il Sig. Lorenzo
CASALONE lasciano momentaneamente la seduta alle ore 11:05). Il Dott. Paolo PASQUINI
ritiene che il 2012 sia fuori programmazione triennale, sia un anno di transizione in quanto
prevede delle regole ben precise. Il Prof. Gianluca GAIDANO domanda chiarimenti sul piano
straordinario degli associati. Il Dott. Paolo PASQUINI precisa che il piano straordinario dei
Professori Associati risulta fuori programmazione 2012, in quanto finanziato con fondi specifici.
Il PRESIDENTE precisa che i fondi straordinari assegnati consentono di assumere tutti gli idonei
come associati interni e di chiamare quattro esterni. Il Dott. Paolo PASQUINI ricorda che in tutte
le precedenti programmazioni, a fine anno è sempre stata emanata una norma di proroga della
scadenza. (Il Sig. Lorenzo CASALONE rientra alle ore 11:12) Il Dott. Jean Daniel COISSON
ricorda che accelerando l’assunzione di posizioni esterne si andrebbe a soddisfare la regola del
20% e ritiene quindi che si possa privilegiare nella fase successiva i Ricercatori interni
attualmente in servizio. Egli domanda inoltre di predisporre per quanto possibile una
programmazione di punti organico ripartiti fra i vari Dipartimenti. Il Prof. Pier Luigi
CANONICO si dichiara d’accordo con il Dott. Coisson nel privilegiare i Ricercatori interni e
ricorda che ai concorsi potranno però partecipare tutti gli abilitati. La Prof.ssa Lia RIMONDINI
segnala la posizione di un ricercatore in Ateneo, titolare di un importante progetto europeo, che
potrebbe essere chiamato come associato. Ricorda che sulla base di un decreto ministeriale un
Ricercatore che acquisisce un prestigioso tipo di “grant”, può essere promosso ad associato senza
concorso, su fondi ministeriali. (Il Dott. Paolo PAIUZZI rientra alle ore 11:15). Il Prof. Pier
Luigi CANONICO chiede di verificare se tale situazione non dovrebbe rientrare in apposite liste
di idoneità del CUN. La Prof.ssa Lia RIMONDINI ritiene che il Ricercatore in questione sia
nella stessa situazione dei ricercatori idonei su concorsi esterni e precisa che non si tratta di
persone senza concorso, in quanto vincere un grant così prestigioso vale più di un normale
concorso. Il Prof. Ilario VIANO sottolinea che il problema è rappresentato anche dal fatto che la
legge non si esprime sull’utilizzo dei punti organico. Il Prof. Pier Luigi CANONICO ricorda che
con l’approvazione del Regolamento per i concorsi di seconda fascia, sulla base della legge 240,
non è più possibile effettuare chiamate dirette senza punti organico. Il PRESIDENTE conclude la
discussione informando i Senatori che l’argomento sarà oggetto di approfondimenti, data
l’assenza di chiare indicazioni da parte del Ministero. Le diapositive illustrate dal Dott. Pasquini
saranno trasmesse ai Senatori al termine della seduta. (Il Dott. Paolo PASQUINI lascia la seduta
alle ore 11:20). Il Prof. Gianluca GAIDANO domanda informazioni sulle tempistiche previste
per i concorsi di abilitazione. Il PRESIDENTE riferisce che il Ministro, durante un intervento in
Conferenza dei Rettori, ha indicato il 30 giugno per i concorsi di seconda fascia e il periodo
novembre/dicembre per quelli di prima fascia.
(Il Dott. Lorenzo TEI e la Prof.ssa Eliana BAICI lasciano momentaneamente la seduta alle ore
11:22)
Il Presidente, terminate le comunicazioni, prosegue con i punti all’ordine del giorno.
10
****************** 2. Approvazione dei verbali delle sedute precedenti
2.1 Approvazione del verbale della seduta del 5 marzo 2012 4/2012/2.1 Il PRESIDENTE sottopone all’approvazione il verbale della seduta del 5 marzo 2012,
domandando ai Senatori di formulare eventuali osservazioni o richieste di correzione.
Il verbale è approvato, senza osservazioni, all’unanimità dai presenti alla seduta del 5 marzo
2012.
2.2 Approvazione del verbale della seduta straordinaria del 26 marzo 2012 4/2012/2.2 Il PRESIDENTE sottopone all’approvazione il verbale della seduta straordinaria del 26 marzo
2012, domandando ai Senatori di formulare eventuali osservazioni o richieste di correzione.
Il verbale è approvato, senza osservazioni, all’unanimità dai presenti alla seduta straordinaria del
26 marzo 2012.
****************** 3. Ratifica Decreti Rettorali d’Urgenza
4/2012/3.1
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
OMISSIS
Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio nr. 19/2012 Prot. 4873
del 12.03.2012 Tit. I cl. 14 Oggetto: Concessione di patrocinio gratuito con richiesta di messa a disposizione di spazi e locali
del Rettorato per il convegno “Lavoro e Sviluppo” che si terrà il giorno 15 marzo 2012.
IL RETTORE
PREMESSO che in data 7 marzo 2012 è pervenuta da parte della Provincia di Vercelli, ed in
particolare da parte dell’Arch. Giorgio Gaietta, dirigente responsabile del Servizio
Lavoro della Provincia di Vercelli, la richiesta di patrocinio per il convegno
“Lavoro e Sviluppo” che si terrà a Vercelli il giorno 15 marzo 2012, dalle ore
16:00 alle ore 20:00;
PREMESSO che in data 9 marzo 2012 è pervenuta da parte della Provincia di Vercelli, ed in
particolare da parte del Dott. Franco Grai, la documentazione illustrativa
dell’iniziativa;
11
PREMESSO che per lo svolgimento dell’evento è stata richiesta la messa a disposizione della
sala Conferenze del Rettorato, con la possibilità di utilizzare la strumentazione
multimediale presente nella sala stessa, e la possibilità di usufruire di uno spazio
adiacente alla sala Conferenze (corridoio interno), ove poter offrire un aperitivo ai
partecipanti all’iniziativa;
CONSIDERATO che l’evento riguarderà il “Programma straordinario 2012-2013 per il sostegno
all’occupazione e all’imprenditorialità nel Vercellese e in Valsesia”;
CONSIDERATO che l’Università si propone tra le proprie finalità istituzionali anche di contribuire
alla qualificazione e allo sviluppo del territorio di riferimento, e che pertanto
l’evento in programma costituisce occasione per favorire il sostegno
dell’occupazione e dell’imprenditorialità vercellese e valsesiana;
CONSIDERATO il coinvolgimento dell’Ateneo con la partecipazione del Prof. Cesare Emanuel,
Pro-Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale;
CONSIDERATO il profilo culturale e le finalità educative, formative e di orientamento
dell’iniziativa;
CONSIDERATA l’urgenza di concedere il patrocinio all’iniziativa per necessità organizzative del
proponente;
VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione
di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;
DECRETA
1. di concedere il patrocinio gratuito per lo svolgimento del convegno “Lavoro e Sviluppo” che
riguarderà il Programma straordinario 2012-2013 per il sostegno all’occupazione e all’imprenditorialità
nel Vercellese e in Valsesia e che si terrà il giorno 15 marzo 2012, dalle ore 16:00 alle ore 20:00;
2. di mettere a disposizione per lo svolgimento dell’evento la sala Conferenze del Rettorato, sita al
pianterreno dello stabile in Via Duomo, 6, a Vercelli, con la possibilità di utilizzare la strumentazione
multimediale presente nella sala stessa e uno spazio adiacente (corridoio interno) ove poter offrire un
aperitivo ai partecipanti;
3. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Visto: il Direttore Amministrativo
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 12
4/2012/3.2
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
(Il Prof. Salvatore RIZZELLO lascia momentaneamente la seduta alle ore 11:24)
OMISSIS
Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr. 20/2012 del 14/3/2012
Prot. n. 5006
Tit. III cl. 11
Oggetto: approvazione sottoscrizione Associazione Temporanea di Scopo per l’attuazione del progetto
“NEW_FITTING”
IL RETTORE
PREMESSO che, nell’ambito del Programma Operativo Regionale “Competitività regionale e
occupazione” FESR 2007/2013, Attività I.1.3 “Innovazione e PMI”, la Regione
Piemonte ha pubblicato il “Disciplinare per l’accesso alle agevolazioni per studi di
fattibilità tecnica, progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e progetti
di innovazione riservate ai soggetti aggregati ai Poli di Innovazione – terzo
programma annuale (D.D. n. 487 del 11/11/2011;
CONSIDERATO che il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Avanzate ha presentato, in data
2/12/2011, uno studio di fattibilità tecnica denominato “New_Fitting - Studio di
materiali e componenti innovativi per raccorderia ad innesto istantaneo di
sicurezza, impiegabile per trasferimento fluidi negli impianti a fonte rinnovabile e
tradizionale” in collaborazione con le imprese Tosi F.lli s.r.l. (capofila), Bazzana
s.r.l. e RTAU s.r.l., aderenti al Polo di Innovazione ENERMHY – Energie
rinnovabili e Mini Hydro;
CONSIDERATO che la Regione Piemonte ha giudicato il progetto ammissibile a finanziamento;
CONSIDERATO che per l’avvio del progetto è necessaria la stipula di un’Associazione
Temporanea di Scopo tra i partecipanti;
CONSIDERATO che le Parti intendono, con la stipula dell’ATS, conferire alla società Tosi F.lli
s.r.l. mandato collettivo speciale gratuito con rappresentanza, a cui è demandato il
coordinamento del progetto;
CONSIDERATO che il contributo regionale per le attività svolte dal Dipartimento di Scienze e
Tecnologie Avanzate (dal 1/01/2012 Dipartimento di Scienze e Innovazione
Tecnologica) ammonta a euro 18.420,00;
CONSIDERATA l’urgenza di approvare la sottoscrizione dell’Associazione Temporanea di Scopo
per la realizzazione del progetto “NEW_FITTING” e trasmetterla a Finpiemonte
entro la scadenza del 19/03/2012;
13
VISTA
l'impossibilità di procedere in tempo utile all'approvazione dell'accordo da parte
dei competenti Organi accademici;
VISTA
la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTA
la legge n. 240 del 30/12/2010
VISTO
lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”
emanato con D.R. Rep. n. 444 del 14/11/2011 e, in particolare, l’art. 11, che
conferisce al Rettore, nelle ipotesi di necessità e indifferibile urgenza, il potere di
sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali da lui presieduti;
DECRETA
1) di approvare l’allegata Associazione Temporanea di Scopo “NEW_FITTING”;
2) di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione dell’ATS e di tutti gli atti eventualmente conseguenti;
3) il presente Decreto sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta dei competenti Organi
accademici.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.3
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
OMISSIS
Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr. 21 / 2012
Prot. n. 5348
del 20.03.2012
Tit. I cl. 14
Oggetto: concessione patrocinio gratuito per la nona edizione del Festival della letteratura per bambini e
ragazzi, dal titolo “Dalla terra alla Luna e ritorno”, che si terrà ad Alessandria, dal 17 al 21 aprile 2012.
IL RETTORE
PREMESSO che in data 11 marzo 2012 è pervenuta, da parte della Presidente
dell’Associazione Culturale Il Cantastorie – Rosalba Malta, la richiesta di
patrocinio gratuito e di utilizzo del logo di Ateneo per la nona edizione del
Festival della letteratura per bambini e ragazzi, dal titolo “Dalla terra alla Luna e
ritorno”;
14
CONSIDERATO
che l’iniziativa si svolgerà ad Alessandria dal 17 al 21 aprile 2012 presso la
Galleria San Lorenzo;
CONSIDERATO
che l’evento è stato organizzato per parlare di Scienza e Fantascienza e che il
paese ospite del Festival sarà il Perù con lo scrittore Javier Alvaro e il Console
Peruviano a Torino;
CONSIDERATO
l’alto profilo sociale e culturale dell’evento;
CONSIDERATO
il coinvolgimento dell’Ateneo, presente attraverso la partecipazione del Prof. Pier
Luigi Ferrari, della Dott.ssa Chiara Bisio, del Dott. Enrico Boccaleri, del Dott.
Fabio Carniato, del Dott. Stefano Fenoglio, della Dott.ssa Simona Martinotti, del
Dott. Elia Ranzato e della Dott.ssa Elisa Robotti.
CONSIDERATA
l’urgenza di concedere il patrocinio all’iniziativa per necessità organizzative del
proponente;
VISTO
il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione
di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;
DECRETA
1. di concedere il patrocinio gratuito ed utilizzo del logo per la nona edizione del Festival della
letteratura per bambini e ragazzi, dal titolo “Dalla terra alla Luna e ritorno”, che si terrà ad Alessandria,
dal 17 al 21 aprile 2012;
2. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Visto: il Direttore Amministrativo
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.4
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
OMISSIS
Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr. 23/2012 del 28/3/2012
Prot. n. 5846
Tit. III cl. 11
15
Oggetto: approvazione sottoscrizione Associazione Temporanea di Scopo per l’attuazione del progetto
“FORMazione 2011/2012” – piano formativo AVV01/2011 001
IL RETTORE
PREMESSO
che la società "AMAG - AZIENDA MULTIUTILITY ACQUA GAS S.P.A." di
Alessandria ha presentato a Fonservizi (Fondo Paritetico Interprofessionale
Nazionale per la Formazione Continua nei Servizi Pubblici Industriali), ente per la
formazione del personale delle aziende pubbliche locali erogatrici di servizi
industriali, il progetto “FORMazione 2011/2012” a valere sull’Avviso 1/11;
CONSIDERATO che il suddetto progetto è stato approvato e ammesso a finanziamento;
CONSIDERATO che il progetto prevede l’attuazione di un piano formativo (AVV01/2011 001) da
parte del CIVIS - Centro Interdisciplinare Volontariato e Impresa Sociale del
Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali, in
collaborazione con l’Associazione Impresa "Istituto Italiano della Saldatura Ente
Morale" e l'"En.A.I.P. Piemonte (Ente Acli Istruzione Professionale") sede
provinciale di Alessandria;
CONSIDERATO che per la realizzazione del piano formativo è necessaria la stipula di
un’Associazione Temporanea di Scopo tra i tre soggetti attuatori del suddetto
piano formativo;
CONSIDERATO che le parti intendono, con la stipula dell’ATS, conferire a En.A.I.P. Piemonte
(Ente Acli Istruzione Professionale) mandato collettivo speciale gratuito con
rappresentanza, che assumerà la responsabilità e il coordinamento generale del
piano formativo;
CONSIDERATO che il contributo per le attività svolte dal Centro Interdisciplinare Volontariato e
Impresa Sociale (CIVIS) del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche
Economiche e Sociali (DiGSPES) ammonta a euro 6.000, che verranno erogati al
DiGSPES e da questo rendicontati al mandatario;
CONSIDERATA l’urgenza di approvare la sottoscrizione dell’Associazione Temporanea di Scopo
per la realizzazione del piano formativo AVV01/2011 001;
VISTA l'impossibilità di procedere in tempo utile all'approvazione dell'accordo da parte
dei competenti Organi accademici;
VISTA la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTA la legge n. 240 del 30/12/2010;
VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”
emanato con D.R. Rep. n. 444 del 14/11/2011 e, in particolare, l’art. 11, che
conferisce al Rettore, nelle ipotesi di necessità e indifferibile urgenza, il potere di
sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali da lui presieduti;
DECRETA
16
1) di approvare l’allegata Associazione Temporanea di Scopo per l’attuazione del progetto
“FORMazione 2011/2012” – piano formativo AVV01/2011 001;
2) di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione dell’ATS e di tutti gli atti eventualmente conseguenti;
3) il presente Decreto sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta dei competenti Organi
accademici.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.5
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
OMISSIS
Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr. 24 / 2012
Prot. n. 5894 del 28.03.2012
Tit. I cl. 14
Oggetto: concessione patrocinio gratuito per il 2° Convegno “ Topics in Clinical Nutrition”, che si terrà
a Stresa nei giorni 10-11-12 maggio 2012.
IL RETTORE
PREMESSO che in data 23 marzo 2012 è pervenuta, da parte del Dott. Federico D’Andrea.
Direttore della SCDO di Dietetica e Nutrizione Clinica – AOU “Maggiore della
Carità” di Novara, la richiesta di patrocinio gratuito per il 2° Convegno “ Topics
in Clinical Nutrition”;
CONSIDERATO che l’iniziativa si svolgerà a Stresa nei giorni 10, 11 e 12 maggio 2012 presso il
Grand Hotel Bristol;
CONSIDERATO che l’evento ha lo scopo di sottolineare i risultati di dieci anni di attività della Rete
delle SC di Dietetica e Nutrizione Clinica piemontese e proporre il “modello
Piemonte” a livello nazionale;
CONSIDERATO che l’evento ha anche l’obiettivo di evidenziare le eccellenze scientifiche ottenute
con un proficuo lavoro in “rete”, in un confronto con i più rappresentativi esperti
nazionali del settore;
CONSIDERATO l’alto profilo sociale e culturale dell’evento;
17
CONSIDERATO
il coinvolgimento dell’Ateneo, presente attraverso la partecipazione del Prof. Aldo
Martelli, del Prof. Cristoforo Comi e del Prof Marco Arlorio;
CONSIDERATA l’urgenza di concedere il patrocinio all’iniziativa per necessità organizzative del
proponente;
VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione
di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;
DECRETA
1. di concedere il patrocinio gratuito per il 2° Convegno “ Topics in Clinical Nutrition”, che si terrà a
Stresa nei giorni 10-11-12 maggio 2012;
2. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Visto: il Direttore Amministrativo
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.6
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
OMISSIS
Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr. 25 / 2012
Prot. n. 5895 del 28.03.2012
Tit. I cl. 14
Oggetto: concessione patrocinio gratuito per il IX Congresso Sezione Interregionale Nord-Ovest
Società Italiana per lo Studio delle Cefalee dal titolo “Emicrania e patologie vascolari”, che si terrà a
Verbania, il 25 maggio 2012.
IL RETTORE
PREMESSO che in data 23 marzo 2012 è pervenuta, da parte della Dott.ssa Anna Botto,
Direttore Maf Servizi s.r.l., la richiesta di patrocinio gratuito per il IX Congresso
Sezione Interregionale Nord-Ovest Società Italiana per lo Studio delle Cefalee dal
titolo “Emicrania e patologie vascolari”;
CONSIDERATO che l’iniziativa si svolgerà a Verbania il 25 maggio 2012 presso il Centro
Congressi del Grand Hotel Majestic;
18
CONSIDERATO che lo scopo del Convegno è l’approfondimento dei temi relativi all’emicrania e
alle patologie vascolari, con particolare attenzione alla diagnosi e alla terapia;
CONSIDERATO che l’evento è stato accreditato presso il Ministero della Salute e si svolgerà in
coerenza con gli obiettivi formativi nazionali;
CONSIDERATO l’alto profilo sociale e culturale dell’evento;
CONSIDERATO il coinvolgimento dell’Ateneo, presente attraverso la partecipazione del Prof.
Roberto Cantello;
CONSIDERATA l’urgenza di concedere il patrocinio all’iniziativa per necessità organizzative del
proponente;
VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione
di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;
DECRETA
1. di concedere il patrocinio gratuito per il IX Congresso Sezione Interregionale Nord-Ovest Società
Italiana per lo Studio delle Cefalee dal titolo “Emicrania e patologie vascolari”, che si terrà a Verbania,
il 25 maggio 2012;
2. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Visto: il Direttore Amministrativo
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.7
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
OMISSIS
Decreto Rettorale d’Urgenza
Repertorio n. 27 -2012
Prot. n. 6326
del 04.04.2012
Tit. III
cl. 6
Oggetto: approvazione della Convenzione di dottorato di ricerca in co-tutela di tesi Francia-Italia
nell’ambito del dottorato in Scienze Ambientali (Acque interne e Agroecosistemi) - XXVII ciclo, a
favore della Dott.ssa Nassima Ait Lahmidi.
19
IL RETTORE VISTA
la Legge 3 luglio 1998, n. 210, recante in rubrica “Norme per il reclutamento dei ricercatori
e dei professori universitari di ruolo”, ed in particolare l’art. 4;
VISTO il D.M. 30.04.1999, n. 224, recante in rubrica “Regolamento in materia di dottorato di
ricerca”;
VISTO il Regolamento di Ateneo in materia di dottorato di ricerca;
VISTO lo Statuto di autonomia dell’Ateneo;
VISTO l’Accordo–quadro tra la Conférence des Prèsidents d’Université (CPU) e la Conferenza dei
Rettori delle Università italiane (CRUI) sui Dottorati in co-tutela di tesi del 13 febbraio 1998,
con il quale è stato disposto un programma generale per la promozione di dottorati di ricerca
in co-tutela di tesi tra l’Italia e la Francia;
VISTO l’Accordo tra i Governi della Repubblica Italiana e Francese, firmato a Firenze il 6 ottobre
1998, con cui viene istituita l’Università italo–francese (UIF), avente quale scopo il
rafforzamento della cooperazione tra i due Paesi suddetti nel campo dell’insegnamento
superiore, della formazione permanente e della ricerca;
VISTA la Legge 26 maggio 2000, n. 161, di ratifica ed esecuzione dell’Accordo relativo
all’istituzione dell’Università italo-francese (UIF) suddetta;
VISTA la bozza di convenzione per Dottorati in Co-tutela di tesi, redatta in applicazione degli
Accordi-quadro di cui sopra;
VISTO il D.R. n. 319 del 29.07.2011 e del D.R. n. 325 del 03.08.2011, rispettivamente di istituzione
e di emanazione del bando di concorso, per l’anno accademico 2011/12, del XXVII ciclo del
Corso di Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali (Acque interne e Agroecosistemi),
avente sede amministrativa presso l’Ateneo;
VISTA la Delibera del Collegio dei Docenti del corso di Dottorato di Ricerca in Scienze Ambientali
(Acque interne e Agroecosistemi) del 04.04.2012, con la quale si esprime parere favorevole
al dottorato in Co-tutela di tesi con l’Université de Bourgogne a favore della dott.ssa
Nassima AIT LAHMIDI,
VISTA la Convenzione relativa allo svolgimento di un corso di dottorato in co-tutela di tesi con
l’Université de Bourgogne, a favore della dott.ssa Nassima AIT LAHMIDI, nell’ambito del
dottorato di ricerca in Scienze Ambientali (Acque interne e agroecosistemi), già sottoscritta
dalla Présidente de l’Université de Bourgogne;
CONSIDERATO che l’approvazione della Convenzione in esame da parte del Senato Accademico e la
relativa sottoscrizione da parte del Rettore, sono necessarie per dare attuazione al corso di
dottorato svolto in co-tutela di tesi con l’Université de Bourgogne;
CONSIDERATO inoltre che nella suddetta delibera del Collegio dei docenti si chiede la procedura
d’urgenza per l’approvazione della Convenzione in quanto la dott.ssa Nassima AIT
LAHMIDI intende presentare domanda di partecipazione al Bando di concorso “Vinci
2012”, emanato dall’Università Italo- Francese (UIF) e riservato ai dottorandi in co-tutela di
tesi Francia-Italia, la cui scadenza è prevista per il giorno 06.04.2012;
RILEVATO che la prossima seduta del Senato Accademico, a cui dovrà essere sottoposta il testo della
Convenzione per l’approvazione, si terrà nel mese di maggio 2012 e quindi oltre la data di
scadenza prevista per la presentazione delle domande di partecipazione al programma “Vinci
2012”;
VISTO lo Statuto di Ateneo e, in particolare, l’art. 11, che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di
necessità e indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi
accademici collegiali da lui presieduti;
RITENUTA pertanto, l’opportunità di approvare, in via d’urgenza, la stipula di una Convenzione di
Dottorato di Ricerca in co-tutela di tesi Francia-Italia, con l’Université de Bourgogne al fine
di consentire, alla dott.ssa Nassima AIT LAHMIDI, l’iscrizione al corso di dottorato in
20
Scienze Ambientali (Acque interne e agro ecosistemi) presso l’Ateneo e, quindi, la
partecipazione al programma “Vinci 2012” riservato ai dottorandi in co-tutela di tesi
DECRETA
1. Di approvare la stipula della Convenzione di Dottorato di Ricerca in co-tutela di tesi FranciaItalia, con l’Université de Bourgogne, secondo lo schema sottoriportato, nell’ambito del corso di
dottorato di ricerca in Scienze Ambientali (Acque interne e Agroecosistemi) – XXVII ciclo, a
favore della dott.ssa Nassima AIT LAHMIDI.
2. Il Rettore è autorizzato alla sottoscrizione della Convenzione di co-tutela di tesi di dottorato di
cui al punto 1.
3. Il presente Decreto sarà sottoposto alla ratifica del Senato Accademico nella prossima seduta
utile.
IL RETTORE
Prof. Paolo GARBARINO
(F.to Paolo Garbarino)
CONVENTION DE CO-TUTELLE DE THÈSE
CONVENZIONE DI CO-TUTELA DI TESI
Dans le cadre de l'Université franco-italienne, créée suite au protocole signé à Florence le 6 octobre
1998 par les Ministères des Affaires Etrangères, les Ministères des
Universités et de la Recherche, français et italiens, et également, pour la partie italienne, en vertu de la
loi du 26/5/2000, n. 161.
In applicazione del protocollo firmato a Firenze il 6 ottobre 1998 dai Ministeri degli Affari Esteri e
dell’Università di Francia e Italia, nonché, per la parte italiana, in virtù della Legge 26/5/2000, n.161,
istitutivi dell’Università italo-francese
VU pour la partie française
•
La convention cadre entre la Conférence des Présidents d’Université (CPU) et la Conférence de
Recteurs de Universités Italiennes (CRUI) sur la reconnaissance des diplomes et la validation de titres
universitaires du 18 janvier 1996;
•
La convention cadre entre la Conférence des Présidents d’Université (CPU) et la Conférence de
Recteurs de Universités Italiennes (CRUI) sur le co-tutelles de thèse du 13 fevrier 1998;
Visto per la parte italiana:
 La Legge 3 luglio 1998, n. 210, recante in rubrica “Norme per il reclutamento dei ricercatori e dei
professori universitari di ruolo” ed in particolare l’art. 4;
 Il Regolamento Nazionale in materia di dottorato di ricerca emanato con D.M. 30 aprile 1999, n.
224;
il est établi :
si stipula :
entre / tra
21
….(NOM ADRESSE de l'Etablissement, France), ci-dessous désigné par "…….", représenté par son
Président, …….…
…(DENOMINAZIONE e INDIRIZZO dell’Università, Francia), di
rappresentata dal suo Rettore,.....
et / e
seguito designata
come "...",
...(NOM ADRESSE,de l’Etablissement, Italie), désigné ci-dessous par “ ….”, représenté par son
“Rettore”, …….…
…(DENOMINAZIONE e INDIRIZZO dell’Università , Italia)
rappresentata dal suo Rettore, …
designata di seguito come “….’’,
la convention de co-tutelle de thèse concernant …… (NOM PRENOM DU DOCTORANT)., de
nationalité ……….
la convenzione di co-tutela di tesi a favore di ……(COGNOME, NOME DEL DOTTORANDO), di
nazionalità ……
TITRE 1 - MODALITÉS
AMMINISTRATIVE
1.1.
ADMINISTRATIVES
/
CAPITOLO
1
–
PROCEDURE
Inscription / Iscrizione
M…(NOM PRENOM DU DOCTORANT) remplit toutes les conditions nécessaires à son
inscription en thèse dans les deux Établissements.
Il... (COGNOME, NOME DEL DOTTORANDO) è in possesso di tutti i requisiti richiesti per la
sua iscrizione al dottorato di ricerca presso le due università.
L'inscription administrative sera effectuée dès la signature de cette convention. Elle se fera
chaque année dans les deux Établissements.
L’iscrizione sarà effettuata successivamente alla firma di questa convenzione, e verrà ripetuta
ogni anno presso le due università.
À (nom de l’Etablissement français)…….……, l'inscription sera effectuée dans la spécialité de
l’Ecole Doctorale ….(nom de l’Ecole Doctorale), n° de l’ED : ………..
Presso (DENOMINAZIONE dell’Università francese) l’iscrizione sarà effettuata nel dottorato
di ricerca nella..... (nome della “Ecole Doctorale”), n° della “ED”:………….
À (nom de l’Université italienne)……….. l'inscription sera effectuée dans la spécialité de la
« Formation Doctorale » en………….
A (DENOMINAZIONE dell’Università italiana)… ………., l’iscrizione sarà effettuata al
dottorato di ricerca in ……………………..............
1.2.
Droits d'inscription / Tasse d’iscrizione
Les droits d’inscription seront payés à ………... (nom de l'établissement)
Le tasse di iscrizione saranno versate a………..(denominazione dell’ ateneo).
1.3.
Couverture sociale / Assistenza sanitaria
Le candidat bénéficiera de la couverture sociale inhérente à l’acquittement des droits
d’inscription dans un des établissements. Il justifiera le cas échéant auprès de l’autre
22
établissement de sa couverture sociale ainsi que d’une assurance civile valable dans chacun pays.
Les justificatifs correspondants seront produits au moment de l'inscription.
Il candidato, all’inizio della sua attività presso l’università partner dovrà dimostrare di essere in
regola con la normativa in tema di tutela sanitaria (modello
E111/E128 per i cittadini membri della UE). Potrà essergli altresì richiesta la stipula di una
polizza di responsabilità civile.
1.4. Conditions d'hébergement et d'aides financières offertes à l'étudiant / Condizioni di alloggio
e sostegno finanziario offerte allo studente
Les conditions offertes ou les solutions envisagées le cas échéant par chaque Établissement
seront précisées.
Dovranno essere indicate le condizioni offerte o le soluzioni previste da ciascuna istituzione.
TITRE 2 - MODALITÉS PÉDAGOGIQUES /CAPITOLO 2 - MODALITÀ PEDAGOGICHE
2.1. Travaux de recherche / Lavori di ricerca
Les
travaux
porteront
sur
…………………………………………………………………………………………
:
La
ricerca
verterà
……………………………………………………………………………………………......……….
su :
Les travaux seront dirigés :
La ricerca sarà coordinata : - à ……………, par le Prof.. …………………..
…………………………………..……….., - all’…………….,
dal
Prof..
…………………….,
ricerca/Dipartimento........................................,
du
del
Laboratoire Centro
di
- à ………………., par le Prof. …………………………, du Laboratoire ……………………………………, - al …………………, dal Prof. ……………………………, del Centro di ricerca/Dipartimento …………………, Les travaux seront réalisés (répartition du temps de travail entre les deux Etablissements) : La ricerca sarà realizzata (ripartizione dei tempi di ricerca tra i due atenei) :
2.2. Rédaction de la thèse / Redazione della tesi
- La thèse sera rédigée en (langue) - La tesi sarà redatta in (lingua) - Un résumé étendu sera rédigé en français et italien. - Una sintesi sarà redatta in francese e in italiano. 2.3.
Soutenance / Discussione
La thèse donnera lieu à une soutenance unique à …………………………………………….
Questa tesi si concluderà con un unico esame finale presso …………………......................... La soutenance sera reconnue par les deux Etablissements.
L’esame finale sarà riconosciuto dalle due istituzioni.
23
Langue utilisée pour la soutenance ………………………..; la présentation orale comportera au
minimum un résumé en français et en italien.
Lingua utilizzata per l’esame finale ………………………… ; l’esposizione orale prevederà una
sintesi in italiano e in francese.
Le jury de soutenance sera composé à parité de scientifiques des deux pays concernés. Les deux
Directeurs de thèse participeront à la soutenance. Le jury sera constitué
conformément aux règles des deux pays concernés et sera approuvé par le Président de
…………..…… et le « Rettore » de …………………………………………….
La commissione giudicatrice sarà costituita da un egual numero di studiosi italiani e francesi. I
due Direttori di tesi parteciperanno alla discussione. La commissione
sarà composta conformemente alle regole dei due paesi e sarà approvata dal “Président”
del……….....……. e dal Rettore del ……………................................................…..
Des personnalités extérieures aux 2 établissements peuvent être invitées à participer au jury.
Studiosi estranei alle due istituzioni potranno essere invitati a far parte della commissione.
2.4.
Délivrance des diplômes/Rilascio del titolo
Le grade de docteur sera délivré conjointement par les deux établissements.
Il titolo di dottore sarà rilasciato congiuntamente dalla due Università
Le… (nom de l’établissement français)……………délivrera à (nom du doctorant)…………. le
titre de: « Docteur de l’ Université de…………/spécialité : » conformément
à la réglementation française en vigueur
L’ ...(denominazione dell’ateneo francese)………. rilascerà a (nominativa del dottorando)
……….. il titolo di “Docteur de recherche en ………”, in conformità
alla normativa francese in vigore
Le… (nom de l’ Université italienne) …………... délivrera à (nom du doctorant)…………. le
titre de “Dottore di ricerca in……../spécialité : …………… conformément
à la réglementation italienne en vigueur
L’... (denominazione dell’ateneo italiano)……… rilascerà a (nominativo del
dottorando)………………..il titolo di “Dottore di ricerca in ………/specializzazione: ”
conformemente alla legislazione italiana in vigore
TITRE 3 – PROPRIÉTÉ/CAPITOLO 3 - PROPRIETA’
Les connaissances nouvelles sont la propriété du contractant qui les a obtenues et restent sous son
autorité pour leur exploitation et leur diffusion. Elles doivent être protégées
conformément aux procédures spécifiques à chacun des pays.
I risultati della ricerca sono proprietà di chi li ha conseguiti e restano sotto la sua disponibilità per il
loro sfruttamento e diffusione, e devono essere tutelati conformemente
alla normativa vigenti in ciascun paese.
TITRE 4 - MODIFICATION – RÉSILIATION/CAPITOLO 4 - MODIFICHE-RISOLUZIONE
La présente convention est modifiable et résiliable par voie d'avenant établi d'un commun accord et
signé par les représentants légaux des deux Établissements.
La presente convenzione è modificabile e rescindibile per comune accordo tra le parti, sottoscritto dai
rappresentanti legali delle due Università.
24
Le ... (date de la dernière signature)
(data dell’ultima firma)
Le Directeur de thèse à l'………..
Il Direttore della tesi ………..
signature
Firma
Le Président de l'………………….;
Il Rettore dell’ …………….
Signature
Firma
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.8
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
OMISSIS
Decreto Rettorale d’Urgenza
Repertorio n. 28 - 2012
Prot. n. 6650 del 12.04.2012
Tit. III
cl. 6
Oggetto: istituzione di due premi di euro 1.000,00 ciascuno, per due dottori di ricerca dell’anno
accademico 2011/12.
IL RETTORE
VISTA la Legge 3 luglio 1998, n. 210, recante in rubrica “Norme per il reclutamento dei ricercatori e
dei professori universitari di ruolo” ed in particolare l’art. 4 e successive modifiche e
integrazioni;
VISTO il D.M. 30 aprile 1999, n. 224, con il quale è stato emanato il Regolamento nazionale in materia
di Dottorato di ricerca;
VISTO il Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca;
VISTO il Decreto Rettorale d’Urgenza rep. n. 49-2005 del 21.11.2005, ratificato dagli Organi di
Governo dell’Ateneo, di istituzione e attivazione della Scuola di Alta Formazione, quale Scuola
unica di Dottorato di Ricerca, a partire dal XXI ciclo dei corsi;
VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
VISTO il D. Lgs. 29 dicembre 2007, n.262, recante “Disposizioni per incentivare l’eccellenza degli
studenti nei percorsi di istruzione”;
VISTA la delibera del 20.03.2012 con la quale la Scuola di Alta Formazione per dottorato di ricerca
propone l’istituzione di due premi di euro 1.000,00 cadauno da assegnare a due dottori di
ricerca dell’a.a. 2011/2012, uno di area scientifica e uno di area umanista, che presentino il
miglior curriculum formativo del triennio dottorale e immediatamente successivo;
25
CONSIDERATO che nella suddetta delibera, in assenza di specifico regolamento, si è ritenuto
opportuno che la selezione venga fatta dagli stessi coordinatori interessati sulla base di criteri
oggettivi dai medesimi determinati;
CONSIDERATO che nella medesima delibera si è ritenuto di premiare i dottori di ricerca dell’a.a.
2011/2012 a cui sarà consegnata la pergamena del titolo di dottore nella VI GIORNATA del
dottorato prevista per il 4 maggio 2012;
RITENUTO di accogliere l’iniziativa della Scuola di Alta Formazione, al fine di riconoscere le
eccellenze nei percorsi formativi di dottorato;
RILEVATO che la prossima seduta del Senato Accademico si terrà il 23 maggio 2012;
VISTO lo Statuto di Ateneo e, in particolare, l’art. 11, che conferisce al Rettore, nelle ipotesi di
necessità e indifferibile urgenza, il potere di sostituirsi temporaneamente agli organi accademici
collegiali da lui presieduti;
RITENUTO opportuno istituire i due premi, in via d’urgenza, in attesa dell’emanazione dell’eventuale
specifico Regolamento nel caso di conferma dell’iniziativa anche per i prossimi anni
accademici;
VISTA la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, n.280/E del 25.11.2009 che chiarisce che le somme
erogate agli studenti, per riconoscere le eccellenze, senza impegno allo svolgimento di specifica
attività di studio, non costituiscono reddito per i beneficiari in quanto non sono riconducibili né
all’art. 50, comma 1, lett. c), del TUIR né alle altre categorie di reddito di cui all’art.6 del TUIR
DECRETA
1.
Di istituire, in via d’urgenza, in attesa dell’emanazione di uno specifico regolamento nel caso
di conferma dell’iniziativa anche per i prossimi anni, di due premi di euro 1.000,00 ciascuno,
a due dottori di ricerca dell’anno accademico 2011/12 (uno di area umanistica e uno di area
scientifica) a cui verrà consegnata la pergamena in occasione della VI Giornata del Dottorato
prevista per il 4 maggio 2012, che presentino il miglior curriculum formativo del triennio
dottorale e immediatamente successivo.
2.
La selezione per il conferimento del premio di cui al punto 1, verrà fatta dagli stessi
Coordinatori dei corsi interessati, sulla base di criteri oggettivi dai medesimi determinati.
3.
Il presente Decreto sarà sottoposto alla ratifica degli Organi di Governo di Ateneo competenti
nelle prossime sedute utili.
4.
L’importo di euro 2.000,00 relativo ai premi suddetti, sarà imputato sul Bilancio 2012, tit. 02
cat. 03 cap. 005 “Borse di studio per laureati e studenti”.
IL RETTORE
Prof. Paolo GARBARINO
(F.to Paolo Garbarino)
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.9
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
26
OMISSIS Decreto Rettorale d’Urgenza
Repertorio n. 29/2012
Prot. n. 6766 del 13/04/2012
Tit. III Cl. 5
Oggetto: Istituzione della II edizione del Corso di Master di I livello, di durata biennale,
“European Masters in Drug and Alcohol Studies” (EMDAS), presso il Dipartimento di Medicina
Traslazionale, per gli anni accademici 2012/2013 e 2013/2014.
IL RETTORE
VISTO
l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4; VISTI
gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, di modifica al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei adottato con D.M. n. 509 del 1999; VISTO
lo Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n. 444/2011 del 14/11/2011; VISTO
il Regolamento Didattico di Ateneo, emanato con D.R. n. 215/2008 del 15/05/2008; VISTO
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II livello, emanato con D.R. n. 198/2006 del 06/04/2006;
VISTA
la delibera n. 9.4.5 del Consiglio del Dipartimento di Medicina Traslazionale del 06/03/2012, Prot. n. 521 dell’11/04/2012, recante la proposta di istituzione e attivazione della II edizione del Corso di Master di I livello, di durata biennale, “European Masters in Drug and Alcohol Studies” (EMDAS), per gli anni accademici 2012/2013 e 2013/2014; CONSIDERATO che il corso si inserisce in un progetto condiviso con l’Università di Middlesex (Regno Unito) e l’Università di Aarhus (Danimarca), con le quali è attualmente in fase di definizione un apposito accordo; CONSIDERATI
il valore formativo del corso ed il successo da esso ottenuto nella sua precedente edizione; CONSIDERATO che il Senato Accademico, chiamato ad esprimere un parere circa l’istituzione in oggetto, presenta un calendario delle sedute incompatibile con le tempistiche previste per la pubblicizzazione e la realizzazione del progetto condiviso; VISTO
l’art. 11 dello Statuto di Ateneo, che conferisce al Rettore, in situazioni di necessità e indifferibile urgenza, il potere di adottare provvedimenti di competenza degli organi di governo da lui presieduti, sottoponendoli per la ratifica all’organo relativo nella seduta immediatamente successiva; RITENUTA pertanto la necessità e l’urgenza di esprimere un parere circa l’istituzione in oggetto; DECRETA
1. Di esprimere parere favorevole all’istituzione, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale,
della II edizione del corso di Master di I livello, di durata biennale, “European Masters in Drug and
Alcohol Studies” (EMDAS), per gli anni accademici 2012/2013 e 2013/2014, secondo l’ordinamento
didattico di seguito riportato:
Corso di Master Universitario di I livello
“European Masters in Drug and Alcohol Studies” (EMDAS) (A.A. 2012-2013 e A.A. 2013-2014, II edizione) 27
Tipologia, durata e denominazione del corso
Si propone l’istituzione, per gli anni accademici 2012/2013 e 2013/2014, della seconda edizione del
Master di Primo Livello “European Master in Drug and Alcohol Studies, EMDAS” (Master Europeo
sullo Studio di Alcool e Droghe), presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università degli
Studi del Piemonte Orientale. Il corso verrà organizzato nell’ambito di un accordo europeo tra tre
università che hanno realizzato la progettazione grazie al supporto del Lifelong Learning Programme del
Progetto Erasmus: Middlesex University, (Regno Unito), Università di Aarhus (Danimarca) e Università
degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”.
La durata del master è di due anni.
Requisiti di ammissione al Corso
Possono presentare domanda di ammissione al Master coloro che sono in possesso di una laurea almeno triennale.
Costituiranno requisiti preferenziali di ammissione al corso: possedere il diploma di laurea in Medicina e Chirurgia, Psicologia, Infermieristica, Scienze
dell’Educazione, Scienze Politiche, Servizio Sociale, Sociologia, Statistica;
ricoprire un ruolo di operatore di enti pubblici e privati con posizione di coordinamento di servizi e progetti di prevenzione, cura, riabilitazione delle dipendenze patologiche, di direttore di strutture, aziendali e sovra-aziendali, di professionista e funzionario regionale impegnato nel coordinamento di attività e progetti sul campo.
Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali
Gli obiettivi principali del corso sono:
1.
preparare un professionista in grado di assumere responsabilità di coordinamento di servizi e
progetti con un approccio multidisciplinare integrato e con una prospettiva europea;
2.
formare un professionista che sappia lavorare e comunicare in modo efficace nel contesto
europeo attraverso la trasmissione delle conoscenze e delle capacità necessarie a contribuire allo
sviluppo e all’implementazione critica di politiche e pratiche basate su evidenze scientifiche;
3.
proporre un ambiente formativo internazionale e multidisciplinare che favorisca lo scambio di
esperienze;
4.
offrire a studenti e docenti opportunità di scambio e di fertilizzazione multidisciplinare.
Gli obiettivi specifici sono:
1.
offrire a studenti e professionisti con formazione diversa una conoscenza comune e
interdisciplinare sul complesso fenomeno del consumo, abuso e dipendenza da sostanze psicoattive
legali e illegali;
2.
fornire strumenti conoscitivi per interpretare criticamente il fenomeno alla luce delle teorie
elaborate da discipline scientifiche diverse e per applicare le teorie a strategie di intervento e di
prevenzione efficaci;
3.
offrire una conoscenza approfondita delle politiche in tema di sostanze legali e illegali a livello
europeo e nazionale e favorire lo sviluppo delle capacità di comprensione critica delle relazioni tra le
politiche sovranazionali e nazionali;
4.
accrescere la consapevolezza dell’importanza delle influenze culturali e sociali sui consumi di
sostanze legali e illegali, della conoscenza delle diverse tipologie formali e informali di reazione al
28
fenomeno, nonché dell’influenza dei diversi fattori sociali, economici e politici sugli approcci di
intervento e sulle politiche;
5.
avvicinare gli studenti alle principali metodologie di ricerca al fine di sviluppare capacità di
progettazione di disegni di ricerca basati su metodologie di tipo qualitativo e quantitativo e sviluppare
una buona capacità di lettura e interpretazione critica delle ricerche realizzate;
6.
fornire gli strumenti affinché le decisioni in ambito preventivo e di cura e trattamento sia assunte
sulla base delle evidenze scientifiche;
7.
inserire la prospettiva del consumatore sia nella ricerca sia nell’organizzazione della risposta al
problema come significativo punto di osservazione del fenomeno;
8.
sviluppare abilità nell’applicazione di concetti e teorie criminologiche per la comprensione
dell’uso e abuso di sostanze e del conseguente controllo e analizzare criticamente la relazione tra droghe
e criminalità.
Piano didattico
Il progetto internazionale del Master prevede n. 4 moduli obbligatori, n. 2 moduli da scegliere tra gli
opzionali, “work based learning” e la stesura dell’elaborato finale. Tale progetto è riepilogato nella
tabella seguente:
Denominazione Moduli
Modalità di erogazione
Intensiva: 4 giorni comuni, per studenti e
Introduzione (obbligatorio)
docenti delle Università partner
Formazione a Distanza (FAD) + seminario
Teorie su uso di droga e dipendenza (obbligatorio)
tematico
Pratica Evidence Based in ambito di droghe e alcol Intensiva, con scambio di docenti tra le
(obbligatorio)
Università partner e supporto FAD
Formazione a Distanza (FAD) + seminario
Politiche in Europa (obbligatorio)
tematico + seminario tematico
Metodi di ricerca (opzionale)
Formazione a Distanza (FAD)
Droghe e crimine in Europa (opzionale)
Formazione a Distanza (FAD)
Prospettive del consumatore (opzionale)
Formazione a Distanza (FAD)
Aspetti culturali e sociali dell’uso di droga e alcol
Formazione a Distanza (FAD)
(opzionale)
Work based learning
Predisposta individualmente, può prevedere lo
scambio di studenti tra le Università partner, o
Tesi
la visita degli stessi presso altri centri
internazionali.
Il corso si articola quindi in insegnamenti, trasversali rispetto ai suddetti moduli, e strutturati secondo il
seguente piano didattico:
STRUTTURA DEL CREDITO
INSEGNAMENTO
Igiene ed epidemiologia
Statistica sanitaria
Psichiatria
Sociologia generale
Sociologia giuridica, della
SSD
CFU
ore di attività
didattica
ore di studio
individuale
MED/42
MED/01
MED/25
SPS/07
SPS/12
15
6
6
6
6
120
48
48
48
48
255
102
102
102
102
29
devianza, e mutamento sociale
Psicologia Sociale
Sociologia dei processi culturali e
comunicativi
TOTALE
M-PSI/05
SPS/08
DIDATTICA FORMALE
PROJECT WORK
PROVA FINALE
TOTALE COMPLESSIVO
3
24
51
6
48
48
384
102
816
CFU
48
0-4
8-12
60
NUMERO DI ORE
1200
0-100
200-300
1500
I partecipanti potranno scegliere tra svolgere l’attività di project work (4 CFU) per poi redigere e
presentare un elaborato finale di tipo compilativo (8 CFU), oppure redigere e presentare un elaborato
finale di tipo sperimentale (12 CFU), che sarà quindi da intendersi comprensivo di apprendimento
pratico.
Modalità di svolgimento delle attività didattiche
L’Introductive module verrà condotto centralmente con il coinvolgimento di tutti i docenti e gli studenti
dei 3 Atenei partner del Master. Esso consterà di 4 giornate formative, prevalentemente condotte con
modalità di didattica frontale e gruppi di discussione, e sarà ospitato a rotazione dai 3 Atenei partner. Per
il 2012 è previsto che l’Introductive module venga ospitato dalla Middlesex University. Gli altri moduli
sono sviluppati con la modalità di formazione a distanza (distance learning – FAD) integrata da
seminari tematici. Alcuni moduli comprendono, oltre alle lezioni a distanza, esercitazioni locali gestite
da un tutor in ogni università coinvolta. Gli studenti devono affrontare l’interpretazione di casi e l’analisi
critica di articoli scientifici. Ogni modulo prevede un breve elaborato finale: revisione di letteratura,
ricerca di prove di efficacia oppure analisi di casi.
Tutti i moduli saranno erogati in lingua inglese. L’interazione con il tutor e/o il docente avverrà in
inglese o in italiano a seconda della presenza o meno di studenti o docenti provenienti da altre
università.
Al termine del primo anno verrà organizzata una Mid-term intensive week comune per tutti gli studenti
della durata di 3 giorni nel corso del quale gli studenti avranno l’opportunità di incontrarsi, partecipare
ad alcuni seminari di approfondimento e discutere il proprio progetto per l’elaborazione della tesi finale.
Le ore di Project Work sono dedicate a una esperienza di lavoro, da svolgersi in Italia o all’estero, in un
servizio per le Dipendenze, o in altra istituzione che operi nel campo delle dipendenze, inclusi centri di
ricerca. I Project work sono supervisionati da tutors che hanno il compito di orientare il progetto, di
mantenere aggiornato il docente di riferimento e di certificare le ore di lavoro.
Le ore di studio individuale sono dedicate all’approfondimento dei contenuti teorici e metodologici e
all’analisi e alla interpretazione della letteratura indicata dai docenti.
Modalità di attestazione della frequenza
La frequenza alle lezioni frontali, alle esercitazioni e al Project Work è attestata tramite firme di
frequenza. La partecipazione alla FAD è documentata attraverso procedure informatiche di rilevazione
degli accessi e del materiale consultato. Ogni modulo sarà organizzato in sessioni e l’accesso alle
sessioni successive avverrà a condizione di aver espletato i compiti richiesti dal docente per la sessione
precedente.
30
Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti
Il numero massimo di studenti che potrà prendere iscrizione al corso è fissato in 30 unità, a cui potranno
aggiungersi fino a 5 studenti provenienti dalle altre sedi del Master.
Nel caso gli iscritti siano in numero superiore ai 30, gli aspiranti saranno selezionati sulla base del
curriculum vitae (corso di studi, esperienza e collocazione professionale, pubblicazioni scientifiche) e di
una prova orale che potrà essere svolta in modo tradizionale, oppure in videoconferenza, laddove il
candidato sia impossibilitato a presentarsi di persona. La Commissione selezionatrice è costituita dal
Prof. Fabrizio Faggiano e da due esperti del settore.
Contenuti, caratteristiche e numero di crediti dell’elaborato finale
L’elaborato finale, di preferenza collegato al Project Work, è supervisionato da un docente afferente al
master o da un esperto della materia, e assegna da 8 a 12 CFU, a seconda che sia di tipo compilativo o
sperimentale. Una commissione nominata dal Consiglio del Master valuterà l’elaborato finale e ne darà
un giudizio di idoneità. L’elaborato finale verrà poi discusso dal candidato durante il Graduation
meeting, una sessione comune ai tre atenei, che si terrà a turno in ognuno degli atenei coinvolti, oppure
presso la sede della European Monitoring Center for Drugs and Drug Abuse (EMCDDA) di Lisbona.
Titolo di studio rilasciato
Al candidato che abbia rispettato l’obbligo di frequenza, superato le prove intermedie, nonché la prova
finale, verrà rilasciato il certificato di Master di I livello, a firma del Rettore dell’Università degli Studi
del Piemonte Orientale.
2. Il presente provvedimento sarà sottoposto alla ratifica del Senato Accademico, per quanto di propria
competenza, nella prossima seduta.
IL RETTORE
Prof. Paolo GARBARINO
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.10
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
(Il Dott. Lorenzo TEI rientra alle ore 11:25)
OMISSIS
Decreto Rettorale d’Urgenza
Repertorio n. 30/2012
Prot n. 6769
del 13/04/2012
Tit. III Cl. 11
OGGETTO: “Apprendistato di alta formazione e di ricerca”: approvazione protocollo di intesa.
31
IL RETTORE
VISTO il Decreto Ministeriale n. 509 del 3 novembre 1999, “Regolamento recante norme
concernenti l’autonomia didattica degli Atenei”;
VISTO
il Decreto Ministeriale n. 270 del 22 ottobre 2004, “Modifiche al regolamento
recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei, approvato con
Decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica 3
novembre 1999, n. 509”;
VISTO il D.Lgs. n. 167 del 14 settembre 2011, “Testo unico dell’apprendistato, a norma
dell’articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247”;
VISTA la Legge Regionale n. 2 del 26 gennaio 2007, “Disciplina degli Aspetti formativi
del contratto di Apprendistato”;
VISTO lo Statuto di Ateneo;
VISTO
il Regolamento Didattico di Ateneo;
VISTO il Protocollo di intesa sottoscritto in data 20/01/2010 tra la Regione Piemonte, le
Università piemontesi e le Parti sociali più rappresentative a livello regionale, con
riferimento all’ “Apprendistato 2010-2012. Sperimentazione di percorsi di Alta
formazione (art. 50 del D.Lgs. 10/09/2003, n. 276 s.m.i.)” per il conseguimento
del titolo di Master Universitario di I e II livello e Dottore di ricerca;
VISTO
il Protocollo di intesa sottoscritto in data 20/10/2011 tra la Regione Piemonte, le
Università piemontesi e le Parti sociali più rappresentative a livello regionale, con
riferimento all’ “Apprendistato 2012-2014. Sperimentazione di percorsi finalizzati
all’acquisizione del titolo di Laurea triennale e Laurea magistrale (art. 5 del
D.Lgs. 276/2003 e s.m.i.);
VISTO
il Bando regionale per la sperimentazione di percorsi formativi per l’acquisizione
del titolo di laurea triennale e laurea magistrale emanato con Determina
Dirigenziale n. 38 del 27 gennaio 2012;
VISTA
la Determinazione regionale n. 49 del 3 febbraio 2012 relativa a “D.D. n. 482 del
15/09/2010 di approvazione del Bando per la sperimentazione di percorsi
formativi di alta formazione in apprendistato per l’acquisizione del titolo di master
universitario di I e II livello. Parziale modifica inerente alla modalità di
presentazione delle richieste di finanziamento, e riapertura termini di
presentazione domande”.
PRESO ATTO che la Regione Piemonte ha proposto agli Atenei Piemontesi la sottoscrizione di
un Protocollo d’Intesa riguardante percorsi di alta formazione in apprendistato per
il conseguimento di Lauree triennali e Lauree magistrali, Master universitari di I e
II livello, Dottorati di Ricerca – 2012-2014;
RITENUTO
utile partecipare all’iniziativa proposta
l’Apprendistato di alta formazione e ricerca;
dalla
Regione
Piemonte
32
per
ACCERTATO
che la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa non determina alcun onere a carico
del bilancio di Ateneo;
VISTO
l’art. 11 dello Statuto di Ateneo, che conferisce al Rettore, in situazioni di
necessità e indifferibile urgenza, il potere di adottare provvedimenti di
competenza degli organi di governo da lui presieduti, sottoponendoli per la ratifica
all’organo relativo nella seduta immediatamente successiva;
RILEVATO che le prossime sedute del Senato Accademico e del Consiglio di
Amministrazione si svolgeranno in tempo non più utile per la firma del protocollo
di intesa;
DECRETA
1. di partecipare all’iniziativa proposta dalla Regione Piemonte “Apprendistato di alta formazione e
di ricerca – 2012-2014”;
2. di sottoscrivere il sotto riportato Protocollo di Intesa:
Apprendistato di alta formazione e di ricerca
(Art. 5 del D.Lgs. 14 settembre 2011, n. 167)
2012-2014
PROTOCOLLO DI INTESA
TRA
la Regione Piemonte
E
la Confederazione Generale Italiana Lavoro del Piemonte, Confederazione Italiana Sindacato
Lavoratori del Piemonte, Unione Italiana del Lavoro del Piemonte, Confindustria Piemonte,
Confartigianato Imprese Piemonte, Confederazione Nazionale Artigianato Piemonte, Casa
Artigiani Piemonte, Confcommercio Piemonte, ConfApi Piemonte, Legacoop Piemonte,
Confcooperative Piemonte, Confagricoltura Piemonte, Coldiretti Piemonte, CIA Piemonte,
Confesercenti Piemonte, ABI Piemonte, Università degli Studi del Piemonte Orientale,
Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Scienze
gastronomiche, Consigliera regionale di Parità;
di seguito denominate “Parti”.
VISTO
 il POR del FSE Ob. 2 “Competitività regionale e occupazione 2007-2013” approvato dalla
Commissione Europea con decisione n. CCI2007IT052PO011;
 la L.R. 26 gennaio 2007, n. 2 sulla “Disciplina degli aspetti formativi del contratto di
apprendistato”;
 il D.Lgs. 14 settembre 2011, n. 167, “Testo unico dell’apprendistato, a norma dell’articolo 1,
comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247”, e in particolare l’art. 5 - Apprendistato di alta
formazione e di ricerca ;
33
 “Italia 2020 - Piano di azione per l’occupabilità dei giovani attraverso l’integrazione tra
apprendimento e lavoro, realizzato dal MLPS e dal MIUR”, che ha individuato, nell’ambito
delle priorità per la piena occupabilità dei giovani, il rilancio dell’apprendistato quale
“innovativo strumento di placement, fondato sulla integrazione tra sistema educativo-formativo e
del mercato del lavoro, nonché l’apertura dei Dottorati di ricerca al sistema produttivo e al
mercato del lavoro, sottolineando quanto sia “…importante che il valore scientifico del dottorato
sia alto e internazionalmente riconosciuto come tale, oltre che spendibile, ove serva, sul mercato
del lavoro. Il dottorato costituisce infatti il grado più alto di specializzazione offerto dalla
università, sia per chi intende dedicarsi alla ricerca sia per chi desidera entrare nel mondo
produttivo dotato di competenze e capacità progettuali e di ricerca di particolare peso”;
 il “Piano per la competitività 2011-2015” della Regione Piemonte, che sottolinea l’opportunità,
nei prossimi anni, di continuare ad investire sull’Alta formazione in apprendistato non solo per le
importanti sinergie che l’intervento istituzionale è riuscito a creare tra il mondo universitario e
quello dell’impresa, ma anche per gli ottimi risultati che si sono registrati nella fase di
sperimentazione. La profonda crisi economica e finanziaria, inoltre, richiede l’adozione di
misure per l’acquisizione di risorse umane dotate di forti competenze manageriali;
 il Protocollo di intesa sottoscritto in data 20/01/2010 tra la Regione Piemonte, le Università
piemontesi e le Parti sociali più rappresentative a livello regionale, con riferimento all’
“Apprendistato 2010-2012. Sperimentazione di percorsi di Alta formazione (Art. 50 del D.Lgs.
10/09/2003, n. 276 s.m.i.)” per il conseguimento del titolo di Master universitario di I e II livello
e Dottore di ricerca;
 il Protocollo di intesa sottoscritto in data 20/10/2011 tra la Regione Piemonte, le Università
piemontesi e le Parti sociali più rappresentative a livello regionale, con riferimento
all’“Apprendistato 2012-2014. Sperimentazione di percorsi finalizzati all’acquisizione del titolo
di Laurea triennale e Laurea magistrale (art. 5 - D. Lgs. 14 settembre 2011, n. 167);
PRESO ATTO CHE
la Giunta regionale:
-
con Deliberazione n. 57-13142 del 25/01/2010 ha approvato il documento contenente gli indirizzi
per la sperimentazione, nel periodo 2010-2012, di percorsi di alta formazione in apprendistato per
l’acquisizione del titolo di Master universitario di I e II livello e Dottore di ricerca, ai sensi dell’art.
50 del D.Lgs. 276/2003 s.m.i.;
-
con Deliberazione n. 32-2892 del 14/11/2011 ha approvato, in attuazione dell’art. 5 del D. Lgs.
167/2011, l’Atto di indirizzo per la sperimentazione, nel periodo 2012-2014, di percorsi di alta
formazione in apprendistato per il conseguimento del titolo di Laurea triennale e Laurea magistrale;
la Direzione Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro, in attuazione delle Deliberazioni sopra
indicate ha approvato:
- il Bando 2010-2011 per la sperimentazione di percorsi per l’acquisizione del titolo di Master
universitario di I e II livello (Determinazione n. 482 del 15/09/2010);
- il Bando 2011-2013 per la sperimentazione di corsi per l’acquisizione del titolo di Dottore di ricerca
(Determinazione n. 294 del 16/05/2011);
- il Bando 2012-2014 per la sperimentazione di corsi per l’acquisizione del titolo di Laurea triennale e
Laurea magistrale (Determinazione n. 38 del 27/01/2012);
- la riapertura dei termini di presentazione delle domande di contributo per il finanziamento di percorsi
formativi in apprendistato finalizzati al conseguimento del titolo di Master universitario di I e II
livello, prevedendo una nuova programmazione per il periodo 2012-2013 (Determinazione n. 49 del
03/02/2012).
34
CONSIDERATO CHE  i risultati positivi della sperimentazione realizzata nel 2005-2007 e delle modifiche introdotte
dall’art. 23 della L. n. 133/2008 che ha aperto l’istituto al conseguimento del titolo di Dottore di
Ricerca, hanno indotto la Regione Piemonte a programmare, per il periodo 2010-2013, percorsi
sperimentali di Alta formazione in apprendistato finalizzati al conseguimento dei titoli
universitari di Master di I e II livello e di Dottore di Ricerca;
 al fine di ridurre il disallineamento tra le scelte universitarie dei giovani ed il fabbisogno delle
imprese, di favorire il confronto tra atenei ed imprese e ridurre i tempi di ingresso dei giovani al
lavoro, la Regione Piemonte ha programmato per il periodo 2012-2014 percorsi sperimentali di
Laurea triennale e Laurea magistrale;
 l’art. 5, comma 2, del D. Lgs. 167/2011 rimette la regolamentazione e la durata del periodo di
apprendistato di alta formazione e di ricerca alle Regioni, per i soli profili che attengono alla
formazione, in accordo con le associazioni territoriali dei datori di lavoro e dei prestatori di
lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, le università, gli istituti tecnici
e professionali e altre istituzioni formative o di ricerca comprese quelle in possesso di
riconoscimento istituzionale di rilevanza nazionale o regionale e aventi come oggetto la
promozione delle attività imprenditoriali, del lavoro, della formazione, della innovazione e del
trasferimento tecnologico.
LE PARTI CONCORDANO CHE
1) La presente intesa riguarda i percorsi di alta formazione in apprendistato per il conseguimento
dei seguenti titoli:
 Laurea triennale e Laurea magistrale;
 Master universitario di I e II livello;
 Dottorato di Ricerca.
2) La durata massima della componente formativa del contratto di apprendistato non può essere
superiore a:
 36 mesi, per il conseguimento del titolo di Laurea triennale;
 24 mesi, per il conseguimento dei titoli di Laurea magistrale e di Master Universitario di I e
II livello;
 48 mesi, per il conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca.
3) Le durate sopra indicate sono aumentabili sino a un massimo di 6 mesi qualora siano necessarie
attività di inserimento e di orientamento finalizzate all’avvio del percorso formativo e al rilascio
del titolo di studio.
4) Compatibilmente con quanto previsto dalla L. 240 del 30/12/2010, la durata dei contratti per
l’acquisizione dei titoli sopra citati è proporzionalmente ridotta in caso di riconoscimento, da
parte delle istituzioni universitarie che realizzano il percorso formativo, di Crediti Formativi
Universitari (CFU) conseguiti a seguito di esperienze formative o professionali precedenti alla
stipula del contratto di apprendistato.
5) I percorsi di alta formazione in apprendistato sono rivolti a studenti universitari che abbiano già
conseguito:
- di norma tra 80 e 140 CFU, nel caso di corsi finalizzati all’acquisizione del titolo di Laurea
triennale;
- di norma 60 CFU, nel caso di corsi finalizzati all’acquisizione del titolo di Laurea magistrale;
- il titolo di Laurea triennale o magistrale nel caso di corsi finalizzati, rispettivamente, al
conseguimento del titolo di Master di I o di II livello;
- il titolo di Laurea magistrale nel caso di corsi finalizzati al conseguimento del titolo di
Dottore di Ricerca.
35
6) L’articolazione e le modalità di erogazione del percorso formativo sono definite nei progetti
condivisi tra le istituzioni universitarie e le imprese o le associazioni rappresentative delle
imprese. Nel Piano formativo individuale (PFI), parte integrante del contratto di apprendistato,
vengono descritti i contenuti dell’azione formativa.
7) Le attività formative devono essere erogate lungo l’intero arco di durata del contratto, al fine di
assicurare l’alternanza studio-lavoro che caratterizza il contratto di apprendistato, ed il
conseguimento dei CFU necessari per l’acquisizione del titolo universitario.
8) Le imprese, al fine di assicurare la necessaria formazione interna, rendono disponibili, adeguati
strumenti e professionalità finalizzati a favorire l’integrazione impresa-università.
9) La componente formativa del contratto di apprendistato termina a seguito del conseguimento del
titolo di studio universitario e/o a conclusione del percorso formativo.
10) Nel caso in cui l’apprendista non completi il percorso formativo, o non consegua il titolo
previsto, l’università attesta i CFU anche dei percorsi formativi svolti presso l’impresa, che
potranno essere oggetto di certificazione ai sensi delle vigenti disposizioni regionali.
11) Per i percorsi di Laurea triennale e magistrale e per i corsi di Dottorato di Ricerca, le attività di
formazione e tutoraggio accademico sono da considerare a carattere “addizionale” rispetto a
quelle ordinarie previste dagli Atenei.
12) La Cabina di regia regionale verifica l’andamento della sperimentazione dei percorsi di Alta formazione in apprendistato. Torino, __________________
Letto e sottoscritto: Regione Piemonte
____________________________________________ C.G.I.L.
____________________________________________
C.I.S.L.
____________________________________________
U.I.L.
____________________________________________
Confindustria Piemonte
____________________________________________
Confartigianato Imprese Piemonte ___________________________________________
Confederazione Nazionale Artigianato Piemonte ________________________________
Casa Artigiani Piemonte
________________________________________________
Confcommercio Piemonte ________________________________________________
ConfApi Piemonte
_________________________________________________
Legacoop Piemonte
____________________________________________________
Confcooperative Piemonte ____________________________________________________
Coldiretti Piemonte
____________________________________________________
CIA Piemonte
________________________________________________________
Confagricoltura Piemonte
________________________________________________
Confesercenti Piemonte
________________________________________________
ABI Piemonte
__________________________________________________
Università degli Studi del Piemonte Orientale ___________________________________
Università degli Studi di Torino
_____________________________________________
Politecnico di Torino
_____________________________________________________
Università degli Studi di Scienze gastronomiche__________________________________
Consigliera regionale di Parità ______________________________________________
3. di sottoporre il presente provvedimento alla ratifica del Senato Accademico e del Consiglio di
Amministrazione nelle prossime sedute.
IL RETTORE
Prof. Paolo GARBARINO
36
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.11
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
OMISSIS
Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr. 34 / 2012
Prot. n. 6902 del 16.04.2012
Tit. I cl. 14
Oggetto: concessione patrocinio gratuito per l’ “11° Convegno Nazionale: Economia del Farmaco e
delle Tecnologie Sanitarie”
IL RETTORE
PREMESSO che in data 12 aprile il Prof. Claudio Jommi ha inviato la richiesta di patrocinio
gratuito per l’ “11° Convegno Nazionale: Economia del Farmaco e delle
Tecnologie Sanitarie”, che si svolgerà presso la sede del Dipartimento di Scienze
del Farmaco a Novara, il 29 giugno 2012;
CONSIDERATO che si tratta di un evento a valenza nazionale che vede coinvolti relatori
internazionali e nazionali sulla tematica della valutazione dei farmaci e delle
tecnologie mediche;
CONSIDERATO il coinvolgimento dell’Ateneo attraverso la partecipazione del Prof. Claudio
Jommi in qualità di relatore e del Prof. Pier Luigi Canonico, Direttore del
Dipartimento di Scienze del Farmaco e Presidente della Società Italiana di
Farmacologia;
CONSIDERATO che partecipano al progetto con il proprio patrocinio la Società Italiana di
Farmacia Ospedaliera e i Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie;
CONSIDERATO il profilo culturale e le finalità educative, formative e di orientamento
dell’iniziativa;
CONSIDERATA l’urgenza di concedere il patrocinio all’iniziativa per necessità organizzative del
proponente;
VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione
di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;
DECRETA
37
1. di concedere il patrocinio gratuito per l “11° Convegno Nazionale: Economia del Farmaco e delle
Tecnologie Sanitarie”, che si svolgerà presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco a Novara, il 29
giugno 2012.
2. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Visto: il Direttore Amministrativo
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.12
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
OMISSIS
Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr
36 / 2012
Prot. n. 7227
del 20.04.2012
Tit. I cl. 14
Oggetto: autorizzazione utilizzo del logo dell’Università del Piemonte Orientale sul bilancio sociale
201l e su materiale divulgativo dell’Istituto di ricerca sull’Anemia Diamond-Blackfan (DBA).
IL RETTORE
PREMESSO che in data 17 aprile 2012 è pervenuta da parte del Gruppo di sostegno DBA Italia
Onlus, la richiesta di utilizzo del logo dell’Università del Piemonte Orientale sul
bilancio sociale 201l e su materiale divulgativo;
CONSIDERATO che da alcuni anni l’Istituto di ricerca sull’Anemia Diamond-Blackfan sostiene
con dei contributi l’Università del Piemonte Orientale;
CONSIDERATO l’alto profilo sociale e culturale dell’iniziativa;
CONSIDERATA l’urgenza di autorizzare l’utilizzo del logo per necessità organizzative del
proponente;
VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione
di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;
DECRETA
1. di autorizzare l’utilizzo del logo dell’Università del Piemonte Orientale sul bilancio sociale 201l e su
materiale divulgativo dell’Istituto di ricerca Anemia Diamond-Blackfan (DBA);
38
2. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Visto: il Direttore Amministrativo
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.13
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
(La Prof.ssa Eliana BAICI rientra alle ore 11:27)
OMISSIS
Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr. 37/ 2012
Prot. n. 7293 del 23.04.2012
Tit. I cl. 14
Oggetto: concessione patrocinio gratuito per l’XI Congresso della Commissione Nazionale dei Corsi di
Laurea in Igiene Dentale dal titolo “Alimentazione: salute orale e salute sistemica”, che si svolgerà a
Novara nei giorni 8-9 giugno 2012.
IL RETTORE
PREMESSO CONSIDERATO CONSIDERATO che in data 18 aprile il Prof. Pier Luigi Foglio Bonda ha inviato la richiesta di
patrocinio gratuito per l’XI Congresso della Commissione Nazionale dei Corsi di
Laurea in Igiene Dentale dal titolo “Alimentazione: salute orale e salute
sistemica”;
che l’evento si svolgerà a Novara nei giorni 8-9 giugno 2012;
il coinvolgimento dell’Ateneo attraverso la partecipazione del Prof. Pier Luigi
Foglio Bonda, del Prof. Mario Migliario e della Prof.ssa Lia Rimondini;
CONSIDERATO il profilo culturale e le finalità educative, formative e di orientamento
dell’iniziativa;
CONSIDERATA l’urgenza di concedere il patrocinio all’iniziativa per necessità organizzative del
proponente;
VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione
di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;
39
DECRETA 1. di concedere il patrocinio gratuito per l’XI Congresso della Commissione Nazionale dei Corsi di
Laurea in Igiene Dentale dal titolo “Alimentazione: salute orale e salute sistemica”, che si svolgerà a
Novara nei giorni 8-9 giugno 2012
2. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Visto: il Direttore Amministrativo
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.14
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
OMISSIS
Decreto Rettorale d’urgenza Repertorio n. 38/2012 Prot. n. 7294 del 23.04.2012 Tit. X cl. 4 OGGETTO: Stipula convenzione con la CRUI per l’accesso all’accordo Microsoft Education
Alliance Istruzione Superiore.
IL RETTORE
VISTO
l’Accordo Quadro CRUI-Microsoft Italia, sottoscritto dalla CRUI nell’interesse del
sistema universitario nazionale, che prevede una molteplicità di licenze e servizi, tra
i quali è compreso anche il contratto CASA-EES;
VISTA la bozza di convenzione per l’accesso all’Accordo Microsoft Education Alliance –
Istruzione superiore fatta pervenire via email dalla Segreteria Fondazione CRUI in
data 20.04.2012;
TENUTO CONTO che l’Accordo Quadro tra CRUI e Microsoft apporta significativi miglioramenti ed
integrazioni a quanto negli anni precedenti previsto, risultando conveniente sia sotto
il profilo dei costi che sotto il profilo dei prodotti e dei servizi offerti;
ACCERTATA la capienza a bilancio di esercizio per l’anno finanziario 2012 del Titolo:
Informatizzazione dei servizi amministrativi di Ateneo, Categoria: Acquisto
40
Software Amministrazione, Capitolo: 0301025, relativo a: Contratto Licenze
Campus Agreement;
VISTA la Legge 30.12.2010 , n. 240;
VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, e in
particolare l’articolo 11, comma 2, lettere m) e n);
VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
VALUTATO ogni opportuno elemento;
DECRETA
1.
E’ approvata la Convenzione con la CRUI per l’accesso all’accordo Microsoft Education Alliance
Istruzione Superiore;
2.
Il Rettore è autorizzato alla sottoscrizione della sopra citata Convenzione;
3.
Il presente decreto verrà sottoposto a ratifica da parte dei competenti Organi collegiali di Ateneo
nella prima seduta utile.
IL RETTORE
(Prof. Paolo GARBARINO)
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.15
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza. OMISSIS Decreto Rettorale di Urgenza Repertorio nr. 39 / 2012 Prot. n. 7298 del 23.04.2012 Tit. I cl. 14 Oggetto: concessione patrocinio gratuito per il 35° Congresso Nazionale della Lega Italiana contro
l’epilessia, che si svolgerà a Torino dal 5 all’ 8 giugno 2012.
IL RETTORE
PREMESSO che in data 18 aprile 2012 è pervenuta da parte del Prof. Paolo Benna, docente
dell’Università di Torino, la richiesta di patrocinio gratuito per il 35° Congresso
Nazionale della Lega Italiana contro l’epilessia;
41
CONSIDERATO che l’iniziativa si svolgerà a Torino dal 5 al 8 giugno 2012;
CONSIDERATO che l’evento rappresenta l’espressione di un’istituzione culturale in grado di
accumulare negli anni le esperienze individuali e di trasformarle in sapere
collettivo;
CONSIDERATO l’alto profilo sociale e culturale dell’evento;
CONSIDERATO il coinvolgimento dell’Ateneo, presente attraverso la partecipazione del Prof.
Roberto Cantello;
CONSIDERATA l’urgenza di concedere il patrocinio all’iniziativa per necessità organizzative del
proponente;
VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione
di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;
DECRETA
1. di concedere il patrocinio gratuito per il 35° Congresso Nazionale della Lega Italiana contro
l’epilessia, che si svolgerà a Torino dal 5 all’ 8 giugno 2012;
2. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Visto: il Direttore Amministrativo
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.16
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza. OMISSIS Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr. 40 /2012
Prot. n. 7299 del 23.04.2012
Tit. I cl. 14
Oggetto: concessione patrocinio gratuito per il Convegno “Il Federalismo Fiscale: il ruolo degli Enti
locali nella gestione dei tributi”, che si svolgerà a Novara il 18 maggio 2012
42
IL RETTORE PREMESSO che in data 20 aprile il Dott. Giuseppe Minniti, Vice Presidente dell’Associazione
Magistrati Tributari – Sezione Regionale Piemonte e Valle d’Aosta, ha inviato la
richiesta di patrocinio gratuito per il Convegno “Il Federalismo Fiscale: il ruolo
degli Enti locali nella gestione dei tributi”;
CONSIDERATO che l’evento si svolgerà a Novara, il 18 maggio 2012;
CONSIDERATO il coinvolgimento dell’Ateneo, presente attraverso la partecipazione del Prof.
Andrea Ballancin, docente di Diritto Tributario presso il Dipartimento di Studi per
l’Economia e l’Impresa, in qualità di relatore;
CONSIDERATO che il Convegno ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Novara;
CONSIDERATO il profilo culturale e le finalità educative, formative e di orientamento
dell’iniziativa;
CONSIDERATA l’urgenza di concedere il patrocinio all’iniziativa per necessità organizzative del
proponente;
VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione
di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;
DECRETA
1. di concedere il patrocinio gratuito per il Convegno “Il Federalismo Fiscale: il ruolo degli Enti locali
nella gestione dei tributi”, che si svolgerà a Novara il 18 maggio 2012.
2. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Visto: il Direttore Amministrativo
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.17
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
OMISSIS
Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr 41 / 2012
Prot. n 8126 del 08.05.2012
Tit. I cl. 14
43
Oggetto: concessione patrocinio gratuito per l’evento di consegna del premio giornalistico annuale
NOVARA DIVENTA - “la tradizione d’innovare”, che si terrà a Novara, il 26 maggio 2012.
IL RETTORE
PREMESSO che in data 8 maggio 2012 è pervenuta, da parte della Ing. Diego Sozzani,
Presidente della Provincia di Novara, la richiesta di patrocinio gratuito per
l’evento di consegna del premio giornalistico annuale NOVARA DIVENTA - “la
tradizione d’innovare”;
CONSIDERATO che l’iniziativa si svolgerà a Novara il 26 maggio 2012 presso l’Aula Magna del
Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa;
CONSIDERATO che l’evento si prefigge l’obiettivo di evidenziare, stimolare e valorizzare un
approccio continuo e approfondito rispetto ai fenomeni, ai soggetti e alle notizie
che riportano, interpretano e comunicano i molteplici aspetti legati al concetto di
innovazione;
CONSIDERATO che all’evento prenderanno parte personalità del mondo della comunicazione;
CONSIDERATO l’alto profilo sociale e culturale dell’evento;
CONSIDERATA l’urgenza di concedere il patrocinio all’iniziativa per necessità organizzative del
proponente;
VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione
di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/01/2006;
DECRETA
1. di concedere il patrocinio gratuito per l’evento di consegna del premio giornalistico annuale
NOVARA DIVENTA - “la tradizione d’innovare”, che si terrà a Novara, il 26 maggio 2012;
2. il presente provvedimento sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta del Senato Accademico.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Visto: il Direttore Amministrativo
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.18
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
44
OMISSIS Decreto Rettorale d’Urgenza
Repertorio n. 42/2012 Prot. n.
8161 del 08.05.2012 Tit. III
cl. 12 OGGETTO: Approvazione Convenzione istitutiva del Centro Interateneo di interesse regionale per la
formazione degli insegnanti secondari - CIFIS.
PREMESSO che l’Università degli Studi di Torino, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale
“Amedeo Avogadro” e il Politecnico di Torino hanno tra i fini istituzionali la formazione
e la ricerca cui si affiancano le missioni di trasferimento tecnologico e dei servizi al
territorio;
PREMESSO che l’Università degli Studi di Torino, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale
“Amedeo Avogadro” e il Politecnico di Torino dal 1998 hanno già avviato una proficua
collaborazione nel settore della formazione attraverso la stipula della convenzione per il
funzionamento della “Scuola Interateneo di Specializzazione per la formazione degli
insegnanti delle scuole secondarie del Piemonte - SIS (con atto aggiuntivo in data 24
agosto 1999 l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” ha
aderito alla convenzione tra l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico di Torino
sottoscritta in data 11 febbraio 1998);
PREMESSO che nel 2008 l’Università degli Studi di Torino, l’Università degli Studi del Piemonte
Orientale “Amedeo Avogadro” e il Politecnico di Torino hanno sottoscritto una nuova
convenzione per il funzionamento della “Scuola al fine di adattare i contenuti
dell’accordo al mutato quadro normativo di riferimento e per esigenze di gestione del
periodo transitorio.
PRESO ATTO che il Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, in legge 6
agosto 2008, n. 133, all’art. 64 ha previsto una complessiva revisione dell'assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico del sistema scolastico;
PRESO ATTO che, nelle more del processo di perfezionamento della suddetta riforma, con Decreto n.
249 del 10 settembre 2010 il Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca ha
emanato il Regolamento recante la “Definizione della disciplina dei requisiti e delle
modalità della formazione iniziale del personale docente del sistema educativo di
istruzione e formazione, ai sensi dell’articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre
2007, n. 244”;
PRESO ATTO che il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 139 del 4
aprile 2011 ha definito le norme di attuazione del citato Decreto Ministeriale n. 249/2010
che prevedono, tra l’altro, l’attivazione dei corsi e delle attività volte alla formazione
degli insegnanti a partire dall’anno accademico 2011-2012;
CONSIDERATO che al fine di proseguire la reciproca collaborazione per la gestione delle attività di
formazione iniziale degli insegnanti della scuola e alla loro formazione in servizio,
l’Università degli Studi di Torino, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale
45
“Amedeo Avogadro” e il Politecnico di Torino convengono sulla necessità di individuare
nel Centro Interateneo di interesse regionale per la formazione degli insegnanti secondari
lo strumento giuridico più idoneo per la realizzazione degli obiettivi concordati, nel
rispetto della normativa di riferimento vigente;
VISTA la convenzione, sottoscritta in data 15 settembre 2011, tra l’Università degli Studi di
Torino, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e il Politecnico di Torino per
l’istituzione dei corsi di laurea magistrale interateneo abilitanti all’insegnamento nella
scuola secondaria di I grado e per l’istituzione dei corsi di tirocinio formativo attivo per
l’abilitazione degli insegnanti delle scuole secondarie di I e II grado e, in particolare, l’art.
8 che prevede la costituzione di un Centro Interateneo di servizi, allo scopo di assicurare
supporto tecnico, metodologico e organizzativo, nonché di coordinamento didattico;
DATO ATTO che la presente convenzione entrerà in vigore alla data di stipula e avrà una durata di 5
anni, con possibilità di rinnovi per pari periodi ai sensi dell’art. 15 della stessa;
ATTESO che nel rispetto di quanto previsto dall’art. 2, comma 1 del Decreto Ministeriale 4 aprile
2011, n. 139, il Centro avrà sede presso l’Università degli Studi di Torino;
ATTESO le Università metteranno a disposizione del Centro per periodi di tempo determinati per il
perseguimento dei propri fini, attrezzature e locali appositamente individuati nonché
personale tecnico e amministrativo, previo accordo con l’università sede del Centro;
ATTESO che il Centro non disporrà di organico e non avrà dotazione; disporrà delle risorse
finanziarie ad esso destinate per il raggiungimento dei propri obiettivi, provenienti dalle
tasse degli studenti iscritti all’anno di formazione e tirocinio, dalle Università, da
Ministeri e da enti pubblici o privati;
VISTO il nuovo Statuto di Ateneo emanato con D.R. 444 del 14.11.2011 ed entrato in vigore il
21.11.2011 e in particolare l’art. 5 e l’art. 11, comma 2 lettera n) che autorizza il Rettore
ad adottare in situazioni di necessità ed indifferibile urgenza, provvedimenti di
competenza degli organi da lui presieduti, sottoponendoli per la ratifica all’organo
relativo nella seduta immediatamente successiva;
VALUTATA la necessità di approvare la convenzione in tempi celeri in quanto il MIUR con Decreto
Direttoriale in data 23 aprile 2012 n.74 ha emanato le indicazioni operative per le prove
di selezione di cui all'art.15 del D.M. 249/2010 e l’Università di Torino (sede
amministrativa), con Decreto Rettorale n. 2604 del 3 maggio 2012, in conformità alle
disposizioni ministeriali, ha pubblicato il Bando per l’ammissione ai Corsi di Tirocinio
Formativo Attivo (TFA) per l'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo
grado - Regione Piemonte, Università degli Studi di Torino, Università degli Studi del
Piemonte Orientale "A. Avogadro", Politecnico di Torino - a.a. 2011/2012
VISTO il testo della convenzione in oggetto, già approvata dal Consiglio di Amministrazione
dell’Università di Torino in data 23 aprile 2012;
DECRETA
1- di approvare il testo allegato della Convenzione istitutiva del Centro Interateneo di interesse
regionale per la formazione degli insegnanti secondari - CIFIS, dando atto che dalla medesima
46
non originano oneri economici a carico del bilancio di Ateneo, salvo quanto indicato all’art. 6,
relativamente alla disponibilità di attrezzature e locali nonché del personale tecnico e
amministrativo, per periodi di tempo determinati;
2- di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione della convenzione istitutiva del Centro Interateneo di
interesse regionale per la formazione degli insegnanti secondari - CIFIS;
3- di sottoporre il presente decreto a ratifica nella prossima seduta dei competenti organi
accademici.
IL RETTORE
(Prof. Paolo GARBARINO)
(Allegato 1)
Convenzione istitutiva del Centro Interateneo di interesse regionale per la formazione degli
insegnanti secondari - CIFIS
Tra
l’Università degli Studi di Torino, rappresentata dal Rettore, Prof. Ezio Pelizzetti, nato a Santhià
(VC) il 16/2/1944, domiciliato per il presente atto in Torino,Via Verdi 8 e autorizzato alla stipula del
presente atto con delibera del Consiglio di Amministrazione del 23 aprile 2012;
l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, rappresentata dal Rettore,
Prof. Paolo Garbarino nato a Canelli (AT) il 27/02/1954, domiciliato per il presente Atto in via
Duomo 6, Vercelli e autorizzato alla stipula del presente atto con delibera del ……….
il Politecnico di Torino, rappresentato dal Rettore Prof. Marco Gilli, nato a Torino l’11/7/1965,
domiciliato per il presente atto in Torino, C.so Duca degli Abruzzi n. 24 e autorizzato alla stipula del
presente Atto con delibera del ………………
Premesso che:
1. l’Università degli Studi di Torino, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro” e il Politecnico di Torino, nel seguito congiuntamente definite “Università” o “Parti”,
hanno tra le loro missioni e fini istituzionali la formazione e la ricerca cui si affiancano le missioni di
trasferimento tecnologico e dei servizi al territorio;
2. le “Università” intendono realizzare tali obiettivi attraverso una loro azione congiunta all’interno del
Sistema Universitario Piemontese, anche mediante la collaborazione con soggetti pubblici e privati
operanti sul territorio;
3. le “Università” in particolare hanno già avviato, a partire dal 1998, una proficua collaborazione nel
settore della formazione attraverso la stipula della convenzione per il funzionamento della “Scuola
Interateneo di Specializzazione per la formazione degli insegnanti delle scuole secondarie del
Piemonte- SIS” (di seguito definita, per brevità “SIS”), convenzione finalizzata a disciplinare i
rapporti tra le Parti per la gestione della suddetta Scuola, creata ai sensi e per gli effetti del DPR
470/1996, emanato in attuazione dell’art. 4 della legge 341/1990, ed istituita e attivata sulla base del
piano triennale pubblicato sulla G.U., serie generale, n. 50 del 29.2.1996;
4. nell’ambito della succitata collaborazione, le Parti hanno svolto un insieme di attività finalizzate
all’organizzazione e gestione della Scuola e, nello specifico, hanno provveduto all’organizzazione
delle prove di selezione in ingresso dei candidati, all’attivazione e al coordinamento degli
47
insegnamenti disciplinari e trasversali previsti dai diversi curricula, all’organizzazione e al
monitoraggio dei tirocini, anche predisponendo le necessarie convenzioni con le scuole secondarie
della regione, al coordinamento degli esami di profitto e degli esami finali, al reperimento dei locali
per tutte le predette attività, al mantenimento dei rapporti con l’Ufficio scolastico regionale, a tutte le
operazioni di contabilità connesse con le predette attività nel quadro di un bilancio autonomo;
5. le “Università” hanno rinnovato la suddetta collaborazione con la sottoscrizione, nel 2008, di una
nuova convenzione per il funzionamento della “Scuola”, la cui stipula si è resa necessaria al fine di
adattare i contenuti dell’accordo al mutato quadro normativo di riferimento nonché per esigenze di
gestione del periodo transitorio;
tenuto conto che:
6. nelle more del complessivo processo di riforma della formazione iniziale e del reclutamento dei
docenti collegato alla emanazione del regolamento di cui all’articolo 64, comma 4, lettera a) del
decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133,
il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha emanato, con proprio decreto n. 249 del
10 settembre 2010, il Regolamento concernente la “Definizione della disciplina dei requisiti e delle
modalità della formazione iniziale del personale docente del sistema educativo di istruzione e
formazione, ai sensi dell’articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244”;
7. con Decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca n. 139 del 4 aprile 2011 sono
state definite le norme di attuazione del citato Decreto Ministeriale n. 249/2010 che prevedono, tra
l’altro, l’attivazione dei corsi e delle attività volte alla formazione degli insegnanti a partire dall’anno
accademico 2011-2012;
considerato che:
8. le “Università”, alla luce di quanto sopra e al fine di proseguire la reciproca collaborazione per la
gestione delle attività di formazione rivolte agli insegnanti della scuola, convengono sulla necessità
di individuare un nuovo strumento giuridico che consenta alle stesse di raggiungere, in base al nuovo
quadro legislativo di riferimento, gli obiettivi concordati;
9. le “Università” hanno individuato nel Centro Interateneo di interesse regionale per la formazione
degli insegnanti secondari (di seguito definito per brevità “Centro”) lo strumento giuridico più
idoneo
quanto sopra premesso e considerato
le “Università” indicate in epigrafe convengono di costituire il “Centro” e risolvere la convenzione
in vigore tra le “Parti”, di cui alle Premesse del presente atto, a far data dall’entrata in vigore della
presente Convenzione istitutiva.
Le “Università” intendono regolare il quadro giuridico e organizzativo del Centro, individuando e
disciplinando sin d’ora i rapporti reciproci, i ruoli e le modalità della collaborazione.
ART. 1 - PREMESSA
Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo.
ART. 2 – COSTITUZIONE DEL CENTRO
Tra le Università, rappresentate dai Rettori che intervengono alla stipula della presente convenzione,
si costituisce il Centro, al fine di supportare le Università stesse, a livello sia di coordinamento
didattico/scientifico sia gestionale, nelle attività inerenti la formazione iniziale degli insegnanti.
48
Il Centro è un’entità organizzativa, finalizzata allo svolgimento congiunto delle attività
successivamente indicate ed il cui funzionamento è regolato dagli articoli che seguono.
Il “Centro” non ha autonoma personalità giuridica, né costituisce in alcun modo autonomo soggetto
giuridico terzo rispetto alle “Università”, ognuna delle quali conserverà la propria piena soggettività
giuridica ad ogni effetto di legge, nonché la totale autonomia della propria gestione, ai fini degli
adempimenti fiscali, degli oneri sociali e di qualsivoglia altro effetto non regolato dal presente
Accordo, ad eccezione delle attività descritte dal successivo articolo 3.
ART. 3 – SCOPI DEL CENTRO
Il Centro si propone di:
- coadiuvare le Università, e in particolare le strutture (art. 2, comma 2, lett. a) e c) della legge
240/2010) direttamente interessate alla istituzione, alla gestione e al coordinamento delle attività
volte alla formazione iniziale degli insegnanti ed alla loro formazione in servizio;
- in particolare organizza e coordina la selezione in ingresso degli aspiranti alla partecipazione
all’anno di formazione e tirocinio, per tutte le classi di abilitazione all’insegnamento secondario;
gestisce i servizi di segreteria, sia didattica sia amministrativa, relative ai corsi in oggetto;
coordina le relative attività didattiche, disciplinari e trasversali e le attività di tirocinio; organizza
la selezione dei docenti dei corsi e dei tutor del tirocinio; gestisce i rapporti con le scuole
secondarie della regione e con l’U.S.R. Piemonte presso cui si svolge il tirocinio istituendo con
esse apposite convenzioni.
ART. 4 – AZIONI DEL CENTRO
Per il raggiungimento degli scopi indicati all’articolo precedente, il Centro potrà avviare iniziative
preliminari utili a supportare le attività descritte nell’articolo 3, oltre a realizzare eventuali altre
azioni necessarie allo svolgimento delle proprie attività.
ART. 5 – SEDE DEL CENTRO
Per effetto di quanto disposto dall’art. 2, comma 1 del Decreto Ministeriale 4 aprile 2011, n. 139, il
Centro ha sede presso l’Università degli Studi di Torino.
ART. 6 – GESTIONE AMMINISTRATIVA DEL CENTRO
Le Università, previa apposita delibera dei rispettivi organi competenti, mettono a disposizione per
le attività del Centro, per il perseguimento dei propri fini, per periodi di tempo determinati,
attrezzature e locali appositamente individuati.
Le Università mettono a disposizione del Centro personale tecnico e amministrativo, previo accordo
con l’università sede del Centro, per periodi di tempo determinati.
Il Centro non dispone di organico e non ha dotazione; dispone delle risorse finanziarie ad esso
destinate per il raggiungimento dei propri obiettivi, provenienti dalle tasse degli studenti iscritti
all’anno di formazione e tirocinio, dalle Università, da Ministeri e da enti pubblici o privati.
Le previsioni di spesa del Centro dovranno tener conte delle effettive disponibilità finanziarie per
l'anno di riferimento derivanti da eventuali assegnazioni ministeriali, dai proventi della
contribuzione e da eventuali proventi di altre istituzioni.
Nel caso di acquisizione di attrezzature e/o di altri beni mobili, utili all’attività del Centro
Interateneo, gli stessi saranno iscritti nell’apposito inventario del Centro.
I fondi, come sopra assegnati, affluiscono all’Università di Torino, che li metterà a disposizione del
Centro.
La gestione amministrativa e contabile dei finanziamenti, nonché di tutte le altre operazioni di
entrata e di uscita, avverrà coerentemente con il Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità dell’Università di Torino. Tutti gli oneri relativi all’organizzazione del Centro graveranno
sulle risorse del Centro stesso.
49
Nella fase di avvio, confluiranno nel Centro le dotazioni finanziarie e strumentali che risultano
attribuite alla Scuola Interateneo indicata nella premessa.
ART. 7 - ORGANI DEL CENTRO
Organi del Centro sono:
1. Comitato interateneo di gestione
2. Consiglio Direttivo
3. Direttore
Si demanda al Regolamento del Centro la formazione di un organo consultivo che riunisca i docenti
dei corsi e dei tirocini.
ART. 8 – COMITATO INTERATENEO DI GESTIONE
Il Comitato interateneo di gestione è formato dai Rettori e dai Direttori Amministrativi/Generali degli Atenei che aderiscono alla presente convenzione o da loro delegati permanenti. Il Comitato è presieduto dal Rettore dell’Università di Torino. Il Comitato svolge le seguenti funzioni:  fissa le linee generali delle attività del Centro;  approva la relazione annuale del Centro;  approva le modifiche alla convenzione istitutiva del Centro;  approva lo scioglimento del Centro;  delibera in merito alle richieste di ammissione e prende atto delle dichiarazioni di recesso da
parte degli aderenti al Centro;
 delibera sulla ripartizione delle risorse;
 nomina il Consiglio Direttivo.
Il Comitato si riunisce, in via ordinaria, per iniziativa del Rettore dell’Università di Torino almeno
due volte l’anno e in via straordinaria quando il Direttore lo richieda motivatamente.
ART. 9 – CONSIGLIO DIRETTIVO
Il Consiglio Direttivo è formato dai docenti rappresentanti degli Atenei aderenti al centro, nominati
dal Comitato interateneo di Gestione, nel n. di 5 per l’Università di Torino, 3 per l’Università del
Piemonte Orientale e 3 per il Politecnico di Torino. Ad essi si aggiungono un rappresentante del
personale tecnico amministrativo che opera nel centro e un rappresentante degli iscritti all’anno di
formazione.
Il Consiglio Direttivo, che è presieduto dal Direttore del Centro, dura in carica 3 anni.
Per la validità delle adunanze è necessaria la presenza di almeno la metà più uno dei suoi
componenti e le deliberazioni sono prese a maggioranza semplice dei presenti.
Il Consiglio Direttivo:
 svolge funzioni di programmazione e coordinamento del Centro;
 promuove l’attività del Centro, individua e approva le iniziative ed i progetti, definendo gli
obiettivi, strutture organizzative, responsabilità e propone al comitato la ripartizione delle risorse;
 delibera sulle questioni riguardanti l’amministrazione del Centro;
 definisce la programmazione economica sulla base del budget assegnato;
 approva convenzioni con enti pubblici e privati;
 redige e adotta il Regolamento del Centro entro 60 giorni dalla stipula della presente
convenzione e ne cura la relativa applicazione;
 elegge al suo interno il docente Direttore del Centro;
 delibera su ogni altro argomento sottoposto all’esame dal Direttore.
La prima riunione del Consiglio Direttivo, in cui si procede all’elezione del Direttore, è convocata
dal Rettore dell’Ateneo in cui il Centro ha sede.
50
Il Consiglio Direttivo si riunisce in via ordinaria, su iniziativa del Direttore, almeno tre volte l’anno e
in via straordinaria, ogni volta che il Direttore lo reputi necessario o che sia richiesto da almeno un terzo dei suoi componenti. La convocazione deve essere fatta con un preavviso di n. 7 giorni a mezzo di posta elettronica. ART. 10 - IL DIRETTORE
Il Direttore del Centro è eletto dal Consiglio Direttivo fra i docenti che lo compongono e svolge le seguenti funzioni:  convoca e presiede il Consiglio Direttivo;  dispone del budget assegnato secondo le linee di indirizzo definite dal Comitato;  propone al Consiglio Direttivo le opportune deliberazioni;  presenta al Consiglio Direttivo una relazione annuale sulle attività del Centro;  stipula le convenzioni approvate dal Consiglio Direttivo;
 coordina e sovrintende al funzionamento generale del Centro ed esercita tutte le attribuzioni proprie del Centro.
Il Direttore dura in carica 3 anni e può essere rieletto una sola volta.
In caso di impedimento o di assenza del Direttore le sue funzioni sono temporaneamente esercitate
dal Vice direttore che è nominato dal Direttore tra i docenti componenti del Consiglio Direttivo.
ART. 11 – ADESIONI SUCCESSIVE
Possono entrare a far parte del Centro altre Università dietro formale richiesta da inoltrare al
Comitato di gestione. Le nuove adesioni devono essere formalizzate mediante appositi atti aggiuntivi alla presente
convenzione. Il Centro è altresì aperto alla collaborazione e alla realizzazione di reti con altri Enti, Istituzioni, Fondazioni, ecc. per il sostegno del Centro, delle sue attività istituzionali e dei suoi obiettivi e per la messa in opera di progetti specifici anche con finanziamenti specifici. ART. 12 – RECESSO
Le “Università” aderenti al Centro possono recedere in qualunque momento, inviando formale
dichiarazione di recesso all’Assemblea tramite il Direttore del Centro, con preavviso di almeno 6
mesi. Il recesso avrà efficacia a partire dall'anno accademico successivo a quello alla data di effettivo
recesso.
ART. 13 – MODIFICHE DELLA CONVENZIONE
Proposte di modifica della presente convenzione dovranno essere approvate dagli organi competenti
di tutte le Università aderenti.
ART. 14 – SCIOGLIMENTO DEL CENTRO
Lo scioglimento del Centro è deliberato, a seguito di approvazione del Comitato Interateneo di
gestione, dagli organi competenti dei soggetti aderenti.
In caso di scioglimento del Centro, il patrimonio non imputato alle singole sedi universitarie è
attribuito alle Università aderenti con delibera adottata dal Comitato di gestione.
ART. 15 – DURATA DELLA CONVENZIONE
La presente convenzione entra in vigore alla data di stipula e ha una durata di 5 anni, con possibilità
di rinnovi per pari periodi previa delibera degli organi di governo delle “Università” convenzionate,
su proposta del Consiglio Direttivo almeno 6 mesi prima della scadenza.
Successivamente alle delibere di cui al precedente comma, le Università procederanno a
formalizzare il rinnovo della convenzione attraverso apposito accordo scritto.
51
ART. 16 – NORME TRANSITORIE
Con l’approvazione della presente Convenzione cessa di avere efficacia la Convenzione sottoscritta
nell’anno 2008 per il funzionamento della “Scuola Interateneo di Specializzazione per la formazione
degli insegnanti delle scuole secondarie del Piemonte- SIS”.
Le risorse finanziarie e i beni gestiti e in carico alla struttura di cui alla Convenzione di cui sopra
sono trasferite al Centro.
ART. 17 - CONTROVERSIE
Le “Parti” concordano di definire amichevolmente qualsiasi vertenza che possa nascere tra le
Università aderenti al Centro nell’applicazione della presente convenzione. Nel caso in cui non sia
possibile raggiungere in questo modo l'accordo, le “Parti” indicano il foro di Torino quale foro
inderogabilmente ed esclusivamente competente per qualunque controversia inerente la validità,
l'interpretazione l’esecuzione o la risoluzione della presente convenzione.
ART. 18 – REGISTRAZIONE E SPESE
La presente convenzione è soggetta a registrazione solo in caso d’uso, ai sensi dell'art. 4 della tariffa
parte seconda allegata al DPR. 131/1986, a cura e spese della parte richiedente. Le spese di bollo dovute all'origine sono a carico degli Atenei in parti uguali. Torino, lì…………………. Per l’Università degli Studi di Torino
Il Rettore Prof. Ezio Pelizzetti
..………………………… Per l’Università “Amedeo Avogadro” del Piemonte Orientale Il Rettore Prof. Paolo Garbarino
……………………………. Per il Politecnico di Torino Il Rettore Prof. Marco Gilli
…………………………. Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4/2012/3.19
Il Presidente illustra il sotto riportato Decreto d’Urgenza.
OMISSIS
Decreto Rettorale di Urgenza
Repertorio nr. 43/2012 del 16/5/2012
Prot. n. 8680
Tit. VI cl. 11
52
Oggetto: approvazione modifiche Statuto APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea
IL RETTORE PREMESSO che l’Ateneo aderisce all’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea –
APRE - dall’anno 2004 in qualità di Socio ordinario;
CONSIDERATO che per il giorno 17/5/2012 è stata convocata l’Assemblea Straordinaria
dell’Agenzia per deliberare in merito ad alcune modifiche dello Statuto;
CONSIDERATO che le suddette modifiche riguardano principalmente il funzionamento
dell’Agenzia: la durata diventa illimitata e la durata in carica degli organi passa da
tre a quattro anni;
CONSIDERATO che non sono previsti oneri aggiuntivi a carico dell’Ateneo;
CONSIDERATA
l’urgenza di approvare la le modifiche proposte;
VISTA l'impossibilità di procedere in tempo utile all'approvazione dell'accordo da parte
dei competenti Organi accademici;
VISTA la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTA la legge n. 240 del 30/12/2010;
VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”
emanato con D.R. Rep. n. 444 del 14/11/2011 e, in particolare, l’art. 11, che
conferisce al Rettore, nelle ipotesi di necessità e indifferibile urgenza, il potere di
sostituirsi temporaneamente agli organi accademici collegiali da lui presieduti;
DECRETA
1. di approvare le modifiche dello Statuto dell’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, come
riportate nell’allegato;
2. il presente Decreto sarà sottoposto a ratifica nella prossima seduta dei competenti Organi
accademici.
Il Rettore
Prof. Paolo Garbarino
Il Senato Accademico all’unanimità ratifica il suddetto Decreto.
****************** 4. Approvazione Regolamento interno del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la
valorizzazione del benessere di chi lavora e studia, e contro le discriminazioni
4/2012/4
Unità Operativa Legale
53
Al Presidente del Senato Accademico
In attuazione della Legge 183/10, l’Ateneo con D.R. repertorio n. 146/2011, del 23.03.2011, ha
istituito il “Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità, la Valorizzazione del Benessere di chi
lavora e contro le Discriminazioni” (CUG). Tale Comitato ha compiti propositivi, consultivi e di
verifica; contribuisce all’ottimizzazione della produttività del lavoro, migliorando l’efficienza delle
prestazioni collegata alla garanzia di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari
opportunità, di benessere organizzativo e dal contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di
violenza morale e psichica per i lavoratori.
Ai sensi del nuovo Statuto di Ateneo il CUG è un organo sussidiario, non ha autonomia
finanziaria né poteri di spesa e“l’Ateneo può finanziare programmi di azioni positive e l’attività del
CUG, nell’ambito della propria disponibilità di bilancio”(art. 20 comma 5 dello Statuto).
Nella seduta del 12.12.2011, il CUG ha discusso e approvato all’unanimità il testo definitivo del
regolamento di funzionamento interno. In particolare, il Regolamento reca disposizioni riguardanti la
composizione del Comitato, la durata, il funzionamento, le riunioni, le competenze, i rapporti con
l’Amministrazione con le organizzazioni sindacali e con gli organismi esterni. Inoltre, conformemente a
quanto indicato nelle Linee Guida sulle modalità di funzionamento, adottate di concerto dal Ministero
delle Pari Opportunità e dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, prevede
l’obbligo per il CUG di redigere una relazione annuale sulla situazione del personale e della componente
studentesca relativamente agli ambiti di propria competenza agli organi direttivi dell’Amministrazione,
ai Dipartimenti della Funzione Pubblica e per le Pari Opportunità.
Si fa presente che nella seduta del 20.04.2012 il Consiglio di Amministrazione ha espresso parere
positivo al regolamento in oggetto con modifica della prima parte dell’art. 9 del testo in oggetto.
Si richiede, pertanto, a codesto Spettabile Senato Accademico di pronunciarsi in merito
all’approvazione del Regolamento interno del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la
valorizzazione del benessere di chi lavora e studia, e contro le discriminazioni.
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO il nuovo Statuto di Ateneo emanato con D.R. 444 del 14.11.2011 ed entrato in vigore il
21.11.2011;
VISTO il D.R. rep. n. 146/2011 del 23/03/2011, recante “Costituzione del Comitato Unico di
Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le
discriminazioni, ai sensi dell’art. 57, comma 1 del D. Lgs. n. 165/2001 e dell’art. 21,
comma 1, lett. c) della L. 183/2010”;
VISTA la Direttiva del 4 marzo 2011 della Presidenza del Consiglio dei Ministri contenente le
Linee guida sulle modalità di funzionamento dei "Comitati Unici di Garanzia per le pari
opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni" ex
art. 21, Legge 4 novembre 2010, n. 183;
54
CONSIDERATO che il punto 3, paragrafo 4, delle Linee guida sopra citate prevede l’adozione di un
regolamento per la disciplina delle modalità di funzionamento del Comitato con
particolare riferimento alle modalità di convocazione, periodicità delle riunioni, validità
delle stesse, quorum strutturale e funzionale ecc.;
VISTO
il verbale n. 6 del CUG, seduta del 12.12.2011, nella quale è stata discussa ed approvata
la bozza di Regolamento di funzionamento interno;
VISTA
la delibera del Consiglio di Amministrazione n.2/2012/4 del 20.04.2012, con la quale si è
espresso parere positivo al regolamento interno con modifica dell’art. 9 del testo in
oggetto.
ACCERTATO che il testo del Regolamento di funzionamento interno del CUG è conforme agli indirizzi
e agli obiettivi declinati nelle norme di riferimento.
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
-
di approvare, nel testo di seguito allegato, ai sensi dell’art. 12, lettera f, dello Statuto vigente, il
Regolamento interno del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del
benessere di chi lavora e studia, e contro le discriminazioni.
Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione
del benessere di chi lavora e studia, e contro le discriminazioni
REGOLAMENTO INTERNO
Con D.R. Rep. 146 del 23.3.2011 è stato costituito, ai sensi dell’art. 21 della L.183/2010, il Comitato
Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di tutte le componenti dell’
Università e contro le discriminazioni.
Art.1 – Composizione
Il Comitato Unico di garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e
studia, e contro le discriminazioni, d’ora innanzi denominato CUG, per le finalità di cui alla legge
183/2010, ed in base all’art.21 di tale legge (che modifica l’art.57 del D.Lgs. n.165 del 30 marzo 2001),
ha composizione paritetica e si compone di:
• Un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali rappresentative, ai sensi della
normativa vigente ;
• Un uguale numero di componenti nominati dall’Amministrazione, come rappresentanza del personale
(docente e tecnico-amministrativo) e degli studenti. Tra questi componenti, l’Amministrazione designa
il Presidente.
Per ogni componente effettivo è previsto un componente supplente, assicurando nel complesso la
presenza di entrambi i generi.
Il Comitato potrà avvalersi, a seconda delle problematiche trattate, di uno o più esperti, compresa la
Consigliera di Fiducia, i quali partecipano alle sedute solo a titolo consultivo e senza diritto di voto. Il
Presidente del Comitato designa un Vicepresidente, e un segretario, per la durata dell’incarico del
Comitato. Tale Comitato, che sostituisce ed unifica il Comitato per le pari opportunità e il Comitato
paritetico per il contrasto del mobbing e ne assume tutte le funzioni previste dalle disposizioni
55
legislative, regolamentari e dalle norme contrattuali, è costituito senza comportare nuovi o maggiori
oneri finanziari per l’Ateneo.
Art. 2 – Durata
I membri rimangono in carica quattro anni, tranne il rappresentante degli studenti che rimane in carica
due anni; gli incarichi possono essere rinnovati una sola volta.
Art. 3 – Modalità di funzionamento
Il CUG si riunisce presso la sede del Rettorato, almeno una volta ogni quattro mesi, mediante
convocazione del Presidente contenente l’ordine del giorno, da trasmettere a mezzo e-mail a tutti i
componenti, almeno 7 giorni prima della riunione o 3 giorni in caso di urgenza. Il Presidente può
convocare in via straordinaria il CUG, per motivi di particolare gravità e/o urgenza; la convocazione in
via straordinaria può anche essere richiesta da almeno un terzo dei componenti effettivi.
Alle riunioni del CUG sono invitati a partecipare i membri effettivi; le componenti supplenti possono
assistere su base volontaria senza diritto di voto. In caso di assenza o impedimento dei membri titolari,
alle riunioni partecipano i rispettivi supplenti. Pertanto il membro effettivo, qualora sia impossibilitato a
partecipare, deve darne comunicazione tempestiva al Segretario.
La riunione è valida in presenza della metà dei componenti più uno. In caso di assenza dei membri
effettivi, i supplenti li sostituiscono pienamente, esercitandone diritti e facoltà.
Dopo tre assenze non giustificate e consecutive di un componente, il Presidente rappresenta
all’Amministrazione l’opportunità che lo stesso venga sostituito.
In caso di dimissioni/cessazione di uno o più componenti, il CUG richiede una nuova designazione
all’Amministrazione e alle Organizzazioni Sindacali.
Art. 4 – Procedura delle riunioni
Le decisioni vengono prese a maggioranza dei presenti, tramite votazione con voto palese; a parità di
voto dirime il voto del Presidente. In casi particolari il Presidente, dandone adeguata motivazione, può
disporre che si proceda con voto segreto.
Il verbale viene redatto a cura del Segretario, anche nel caso che la riunione non possa avere luogo per
mancanza del numero legale. Esso deve contenere i dati relativi ai partecipanti, quanto avvenuto nel
corso della riunione e gli esiti delle votazioni. Il verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario, viene
sottoposto all’approvazione del Comitato tramite invio per posta elettronica o al più tardi nella seduta
successiva e si intende approvato quando sul testo non siano state formulate osservazioni. I verbali delle
riunioni vengono trasmessi, a cura del Segretario, all’Amministrazione ed inviati anche ai membri
supplenti, al fine di favorire il loro costante aggiornamento sui temi trattati.
I verbali, dopo l’approvazione, sono pubblicati sul sito dell’Ateneo.
Art. 5 – Competenze del CUG
Al Comitato sono attribuiti compiti propositivi, consultivi e di verifica - nell’ambito delle competenze
citate nell’art.21 della Legge 183/2010 e specificate nella direttiva della Presidenza del Consiglio dei
Ministri: Linee guida sulle modalità di funzionamento dei CUG (art,3.2) - in ordine all’ottimizzazione
della produttività del lavoro, al miglioramento dell’efficienza delle prestazioni collegate alla garanzia di
un ambiente di lavoro e di studio caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benessere
organizzativo e dal contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica per i
lavoratori/lavoratrici e per la componente studentesca.
Al Comitato spettano funzioni propositive, consultive e di verifica, come sotto riportato.
a. Funzioni propositive del CUG. Il Comitato opera
- per favorire l'uguaglianza sostanziale sul lavoro tra uomini e donne, e in generale delle persone in ogni
condizione personale;
56
- per attuare politiche di conciliazione, di mediazione e di risoluzione dei conflitti, ogni qual volta venga
portata alla sua attenzione una presunta discriminazione, attuando quanto sia necessario per consentire la
diffusione della cultura delle pari opportunità;
- per favorire le varie e molteplici esigenze delle donne e quelle degli uomini;
- per la diffusione delle conoscenze ed esperienze, nonché di altri elementi informativi, documentali, tecnici e statistici sui problemi delle pari opportunità e sulle possibili soluzioni adottate da altre amministrazioni o enti, anche in collaborazione con le costituende reti associative degli organismi di
parità delle Università italiane, e/o con la Consigliera di parità del territorio di riferimento; Il Comitato: - interviene su temi che rientrano nella propria competenza ai fini della contrattazione integrativa, anche
in collaborazione con le OO.SS. A tale proposito, su invito della Parte Pubblica, il Presidente del CUG
(o suo Delegato) partecipa alle riunioni di trattativa sindacale qualora i punti all’O.d.g. della seduta
riguardino tematiche di competenza del CUG;
- interviene nelle azioni positive e nei progetti relativi al proprio mandato in collaborazione con la
Consigliera di Fiducia, le OO.SS., organi istituzionali dell’Amministrazione preposti, altri organismi di
parità delle Università italiane.;
- interviene favorendo l’apertura di sportelli per l’ascolto ed il sostegno per contrastare il disagio
lavorativo;
b. Funzioni consultive del CUG. Il Comitato formula pareri su:
- progetti di riorganizzazione dell'Amministrazione;
- piani di formazione del personale; - orari di lavoro, forme di flessibilità lavorativa e interventi di conciliazione; - criteri di valutazione del personale,
- contrattazione integrativa sui temi che rientrano nelle proprie competenze.
c. Funzioni di verifica del CUG. Il Comitato si propone di verificare:
- i risultati delle azioni positive poste in essere;
- i risultati delle azioni positive, dei progetti e delle buone pratiche in materia di pari opportunità;
- gli esiti delle azioni di promozione del benessere organizzativo e prevenzione del disagio lavorativo;
- gli esiti delle azioni di contrasto alle violenze morali e psicologiche nei luoghi di lavoro- mobbing;
- l’assenza di ogni forma di discriminazione (diretta e indiretta, relativa a: genere, età, orientamento
sessuale, origine etnica, disabilità, responsabilità familiari, religione, lingua) nell'accesso al lavoro, nel
trattamento e nelle condizioni di lavoro e studio, nella formazione professionale, nella promozione, negli
avanzamenti di carriera e nella sicurezza sul lavoro. A tal fine, il Comitato si avvarrà anche della
collaborazione della Consigliera di Fiducia di Ateneo;
- le azioni atte a favorire condizioni di benessere lavorativo, verificando l’attuazione delle direttive
comunitarie e legislazione statale in tema di lavoro, pari dignità e non discriminazione delle persone.
Art. 6 – Rapporti con l’Amministrazione
1. Per assolvere i propri fini istituzionali, il CUG instaura con l’Amministrazione una fattiva
collaborazione, assicurando l’informazione costante circa le iniziative poste in essere. Analogamente,
l’Amministrazione mette a disposizione del Comitato tutte le informazioni necessarie per lo svolgimento
della propria attività.
2. Il CUG vigila sull’osservanza degli obblighi gravanti sull’Amministrazione, previsti dalla normativa
vigente. Tra questi vi è l’obbligo, prescritto dalla direttiva succitata, di consultare preventivamente il
Comitato ogniqualvolta saranno adottati atti interni nelle materie di competenza (es. flessibilità e orario
di lavoro, part-time, congedi, formazione, progressioni di carriera, etc.)
3. Il CUG può richiedere all’Amministrazione l’accesso ad atti e documenti, informazioni, dati statistici
etc., necessari allo svolgimento delle proprie funzioni.
4. Il CUG redige, entro il 30 marzo di ogni anno, una dettagliata relazione sulla situazione del personale
riferita all’anno precedente, riguardante l’attuazione dei principi di parità, pari opportunità, benessere
organizzativo e di contrasto alle discriminazioni e alle violenze morali sul luogo di lavoro, avvalendosi
57
di dati e informazioni fornite dall’Amministrazione e della relazione redatta dalla medesima ai sensi
della direttiva 23 maggio 2007 della Presidenza del Consiglio recante “misure per realizzare parità e pari
opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche”. Detta relazione, dopo l’approvazione
di almeno due terzi dei componenti, viene trasmessa agli organi di vertice dell’Ateneo.
Art. 7 – Rapporti con le Organizzazioni Sindacali ed Organismi esterni
Le decisioni e determinazioni del CUG, comunicate a cura del proprio Presidente, costituiscono atto
propositivo per l’Amministrazione e per le Organizzazioni Sindacali che, in sede di contrattazione
integrativa, sono tenuti a valutare e a comunicare al CUG stesso l’accoglimento della proposta o
l’eventuale decisione difforme da essa, con le relative motivazioni in forma scritta. Il Presidente del
CUG (o suo Delegato) partecipa alle riunioni di trattativa sindacale qualora i punti all’O.d.g. della seduta
riguardino tematiche di competenza del CUG.
Per le attività di competenza del CUG, il Comitato stesso si raccorda con la Consigliera di Fiducia di
Ateneo, con il Nucleo di Valutazione, con il Servizio di Prevenzione e Sicurezza, e eventuali altre
Strutture, per quanto di rispettiva competenza. Il CUG si raccorda altresì, qualora necessario, con
l’Ufficio Consigliere/a Nazionale di Parità, e con altri organismi esterni che possano fornire
informazioni ed assistenza per le materie trattate dal CUG.
Art. 8 – Relazioni e informazione
Il Comitato relaziona ogni anno sulla situazione del personale e della componente studentesca
relativamente agli ambiti di propria competenza agli organi direttivi dell’Amministrazione, ai
Dipartimenti della Funzione Pubblica e per le Pari Opportunità. Sarà curata la più ampia diffusione della
relazione stessa e la diffusione di singole determinazioni del Comitato.
Art. 9 – Risorse
Per l’espletamento delle proprie funzioni il Comitato si avvale di risorse specificamente stanziate
annualmente dal CdA (Consiglio di Amministrazione). Di tali fondi rende conto al Consiglio stesso.
Potrà altresì utilizzare eventuali fondi messi a disposizione dall’Unione Europea, dallo Stato e da Enti
pubblici e privati.
Art. 10 – Modifiche al Regolamento
Le modifiche al presente regolamento sono approvate con voto favorevole della maggioranza assoluta
dei componenti del CUG.
Art. 11 – Entrata in vigore
Il presente Regolamento sarà emanato con Decreto Rettorale ed entrerà in vigore dalla data dello stesso.
****************** 5. Accordi, Convenzioni, Centri
5.1.Approvazione della convenzione con l’Università degli studi di Torino per la reciprocità dei
servizi bibliotecari
4/2012/5.1
U.O Legale
Al Presidente del Senato Accademico
Si sottopone al Senato Accademico la proposta di sottoscrizione di una convenzione con
l’Università degli studi di Torino per la reciprocità dei servizi bibliotecari.
58
L’Università di Torino e l’Università del Piemonte Orientale intendono approfondire e sviluppare
il proficuo scambio di esperienze didattiche e scientifiche, che da sempre ha caratterizzato i rapporti fra i
due Atenei, grazie alla stipula di una convenzione specifica riguardante la reciprocità dell’accesso alle
strutture e ai servizi bibliotecari. La convenzione coinvolge quindi in particolare i Sistemi bibliotecari e
le Biblioteche dei due Atenei.
La convenzione si pone i seguenti obiettivi:
- facilitare l’accesso reciproco alle biblioteche e ai servizi bibliotecari e documentali da parte di docenti,
studenti e personale tecnico-amministrativo di entrambi gli Atenei
- ottimizzare l’utilizzo delle rispettive risorse finanziarie e di personale in ambito bibliotecario
- favorire lo sviluppo e il reciproco miglioramento dei servizi offerti agli utenti attraverso lo scambio di
esperienze e la condivisione delle risorse
- favorire la crescita professionale del personale bibliotecario dei due Atenei attraverso programmi
condivisi di formazione e di aggiornamento
- realizzare progetti comuni in un’ottica di economicità e sfruttamento razionale delle risorse.
La Commissione di Ateneo per le Biblioteche dell’Università del Piemonte Orientale ha discusso
del contenuto della bozza di convenzione e ha espresso parere favorevole alla stipula.
La convenzione avrà la durata di tre anni a partire dalla data di stipula e potrà essere rinnovata
con accordo espresso delle parti. L’attuazione della convenzione da parte delle strutture di ciascun
Ateneo e la proposta di eventuali modifiche ed aggiornamenti, è affidata ai responsabili dei rispettivi
Sistemi bibliotecari previa consultazione fra questi ultimi.
Per la realizzazione dell’accordo non sono previsti oneri a carico dell’Università.
Si chiede al Senato Accademico di deliberare in merito.
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e invita il Senato a deliberare.
(Il Prof. Salvatore RIZZELLO rientra alle ore 11:30)
OMISSIS
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO che l’Università di Torino e l’Università del Piemonte Orientale intendono
approfondire e sviluppare il proficuo scambio di esperienze didattiche e scientifiche,
che da sempre ha caratterizzato i rapporti fra i due Atenei, grazie alla stipula di una
convenzione specifica riguardante la reciprocità dell’accesso alle strutture e ai servizi
bibliotecari;
CONSIDERATO che tra le finalità della convenzione vi è di facilitare l’accesso reciproco alle
biblioteche e ai servizi bibliotecari e documentali da parte di docenti, studenti e
personale tecnico-amministrativo di entrambi gli Atenei, di ottimizzare l’utilizzo
delle rispettive risorse finanziarie e di personale in ambito bibliotecario, di favorire lo
sviluppo e il reciproco miglioramento dei servizi offerti agli utenti attraverso lo
scambio di esperienze e la condivisione delle risorse, di favorire la crescita
59
professionale del personale bibliotecario dei due Atenei attraverso programmi
condivisi di formazione e di aggiornamento, di realizzare progetti comuni in
un’ottica di economicità e sfruttamento razionale delle risorse;
CONSIDERATO il parere favorevole della Commissione di Ateneo per le Biblioteche;
CONSIDERATO che per la realizzazione dell’accordo non sono previsti oneri a carico dell’Università;
VISTA la legge n. 240 del 30/12/2010;
VISTA la legge n. 168 del 9/5/89;
VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”
emanato con D.R. Rep. n. 444 del 14/11/2011;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1) di approvare la sottoscrizione dell’allegata convenzione;
2) di autorizzare il Rettore alla firma della convenzione.
CONVENZIONE PER LA RECIPROCITA’ DEI SERVIZI BIBLIOTECARI TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORNO
E L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE Premesso che è interesse comune dell'Università degli Studi di Torino e dell'Università del Piemonte
Orientale utilizzare nel modo migliore le risorse finanziarie e di personale al fine di facilitare l'accesso
reciproco alle biblioteche e ai servizi bibliotecari da parte di docenti e studenti di entrambi gli Atenei,
nonché favorire l'evoluzione dei servizi bibliotecari e la realizzazione di progetti comuni nell'ottica
dell'economicità, tra l’'Università degli Studi di Torino nella persona del suo Rettore prof. Ezio
Pelizzetti e l’Università del Piemonte Orientale nella persona del suo Rettore prof. Paolo Garbarino
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1 - Accesso alle strutture bibliotecarie
I due Atenei contraenti si impegnano reciprocamente ad assicurare l'accesso alle proprie strutture
bibliotecarie a docenti, studenti, personale tecnico-amministrativo e utenti istituzionali in genere (inclusi
assegnisti, borsisti, ecc.) secondo le norme in vigore in ciascun Ateneo. L'identificazione degli utenti
istituzionali è garantita dalla presentazione del tesserino o libretto universitario. La regolarità dei dati
anagraf1ci degli utenti istituzionali è garantita dalla presenza degli stessi nei sistemi di gestione
automatizzata delle biblioteche dei due Atenei. Sono di seguito specificati i servizi bibliotecari garantiti
secondo il principio di reciprocità.
Art.2- Consultazione in sede
II patrimonio bibliografico e documentale dei due Atenei è consultabile dagli utenti istituzionali nel
rispetto delle norme vigenti in ciascun Ateneo. L'accesso alle risorse elettroniche possedute da ciascun
60
Ateneo è garantito agli utenti istituzionali esclusivamente dalle postazioni al pubblico delle biblioteche,
compatibilmente con le norme relative alle licenze d'uso.
Art.3 - Prestito a domicilio
Gli utenti istituzionali di entrambi gli Atenei godono del diritto di prestito a domicilio nel rispetto delle
norme in vigore nelle strutture bibliotecarie ospitanti. In caso di mancata restituzione dell'opera allo
scadere del prestito, la biblioteca applicherà le sanzioni previste per i propri utenti e contestualmente
avviserà l'Ateneo di provenienza.
Art. 4- Fotocopiatura
II servizio di fotocopiatura è consentito nel rispetto della legislazione vigente e dei Regolamenti delle
diverse strutture bibliotecarie.
Art.5 - Richiesta e fornitura di documenti
I servizi interbibliotecari (prestito di volumi e invio di fotocopie di articoli e parti di volumi) tra le due
Università sono previsti per gli utenti istituzionali e vengono erogati a tutte le biblioteche in regime di
reciprocità gratuita secondo le norme in vigore nelle biblioteche prestanti.
Art.6- Uso dei PC e navigazione in rete
Le postazioni disponibili nelle Biblioteche per la navigazione Internet sono a disposizione degli utenti
dei due Atenei per effettuare ricerche bibliografiche ed accedere a risorse informative selezionate in
coerenza con la missione e gli obiettivi di studio, ricerca e documentazione delle Biblioteche
dell’Ateneo, secondo le modalità definite nei singoli regolamenti di biblioteca.
Art. 7 - Formazione e aggiornamento del personale
I responsabili dei sistemi bibliotecari dei due Atenei si impegnano a cooperare nell'organizzazione di
iniziative di aggiornamento e di formazione del personale.
Art. 8- Progetti comuni e interbibliotecari
I sistemi bibliotecari dei due Atenei possono partecipare a progetti di interesse comune.
Art. 9- Rilevazione ed elaborazione dati
I sistemi bibliotecari di ciascun Ateneo si impegnano a fornire annualmente i dati statistici relativi al
loro funzionamento, mettendo in evidenza ì dati relativi all’utilizzazione dei propri servizi da parte degli
utenti dell’altro Ateneo.
Art. 10 - Coordinamento acquisti
Premessa l'esigenza dì incrementare il patrimonio bibliografico e documentale delle Biblioteche dei due
Atenei nelle rispettive aree disciplinari, i due sistemi bibliotecari si impegnano a realizzare, qualora se
ne evidenzi la convenienza, una politica degli acquisti possibilmente coordinata ed integrata, nell'ottica
del controllo di gestione delle risorse economiche e con particolare riguardo alle risorse elettroniche.
Art. 11 -Validità e verifiche
La convenzione ha validità triennale a partire dalla data di stipula e può essere rinnovata con accordo
espresso delle parti. I responsabili dei sistemi bibliotecari si consultano periodicamente onde verificare
che la presente convenzione venga attuata e per proporre aggiornamenti, qualora se ne verifichi la
necessità.
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO
IL RETTORE
(Prof. Ezio Pelizzetti)
61
____________________
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE
IL RETTORE
(Prof. Paolo Garbarino)
__________________
******************
5.2 Approvazione della Convenzione e del Regolamento Generale relativi al progetto denominato
“Advaced School of disease Prevention and health Promotion” (ASPP), da realizzarsi in
collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli Studi di
Milano Bicocca
4/2012/5.2
Progetti per la Didattica
Al Presidente del Senato Accademico
Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico, al fine d’ottenerne l’approvazione,
la proposta di Convenzione e di Regolamento Generale relativi al progetto denominato “Advaced
School of disease Prevention and health Promotion” (ASPP). Quest’ultimo, promosso dal Centro
d’Eccellenza Interfacoltà per il Management Sanitario (CEIMS), sarà realizzato dall’Ateneo, in qualità
di capofila, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli Studi di
Milano Bicocca.
Scopo dell’ASPP consiste nell’offrire, mediante corsi e percorsi integrati di formazione post­
lauream, competenze interdisciplinari per la progettazione, l’implementazione e la valutazione delle
politiche e degli interventi di prevenzione e promozione della salute, le quali sono concepite come
metodo strategico per la tutela della salute e il governo dei servizi sanitari.
L’ASPP assume che soltanto dalla interazione tra ricerca e formazione possa svilupparsi capitale
umano di eccellenza e, pertanto, si configura anche come “faculty” di esperti e studiosi di prevenzione e
promozione della salute che, grazie alle attività formative ivi sviluppate e al loro contributo alla ricerca,
divenga punto di riferimento all’interno della comunità scientifica di settore. In quanto tale, l’ASPP
promuove la ricerca di settore mediante iniziative di approfondimento scientifico.
Infine, all’ASPP è stato accordato un finanziamento da parte della Fondazione Cariplo,
nell’ambito del bando “Promuovere la formazione di capitale umano di eccellenza”.
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTI
VISTO
l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4;
gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, di modifica
al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei
adottato con D.M. n. 509 del 1999;
lo Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n. 444/2011 del 14/11/2011;
62
VISTO il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II livello,
emanato con D.R. n. 198/2006 del 06/04/2006;
CONSIDERATO che il Centro d’Eccellenza Interfacoltà per il Management Sanitario (CEIMS) ha
promosso il progetto denominato “Advaced School of disease Prevention and
health Promotion” (ASPP);
VISTA la comunicazione della Fondazione Cariplo, ns. Prot. n. 25014 del 29/12/2012,
con cui essa accorda un finanziamento per la realizzazione del progetto
summenzionato;
VISTI
la delibera n. 5.7.1 del Consiglio del Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’11/04/2012 ed i suoi allegati, relativi al progetto stesso; CONSIDERATO il valore di quest’ultimo, con particolare riferimento alla sua innovatività e interdisciplinarità;
CONSIDERATO che la convenzione e il regolamento generale relativi all’ASPP individuano
l’Università degli Studi del Piemonte Orientale quale capofila, e quali partner
l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli Studi di MilanoBicocca;
CONSIDERATO che il preventivo finanziario del progetto, da allegarsi alla convenzione, sarà
sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, competente per gli
aspetti economico-finanziari;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. Di approvare la Convenzione per la realizzazione del progetto denominato “Advaced School of
disease Prevention and health Promotion” (ASPP), secondo testo di seguito riportato:
CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DENOMINATO
“ADVANCED SCHOOL OF DISEASE PREVENTION AND HEALTH PROMOTION” (ASPP)
TRA
L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”, con
sede in Vercelli, Via Duomo 6, codice fiscale 94021400026, rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof.
Paolo Garbarino, nato a Canelli (AT) il 27/02/1954;
E
L’UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE, con sede in …………………., via …………..
n. ………, codice fiscale ……………………., rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof.
………………., nato a ……………….. (….) il …………………….;
E
L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA, con sede in …………………., via
………….. n. ………, codice fiscale ……………………., rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof.
………………., nato a ……………….. (….) il …………………….;
PREMESSO
63
-
-
-
-
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-
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-
che le Parti hanno presentato congiuntamente un Progetto di alta formazione dal titolo “ASPP –
Advanced School of disease Prevention and health Promotion” in risposta al bando 2011 della
Fondazione Cariplo “Area Ricerca Scientifica – Promuovere la formazione di capitale umano di
eccellenza – Progetto in Partnership”;
che la Fondazione Cariplo ha comunicato con lettera del Presidente del 21.12.2012 di aver
deliberato il finanziamento del progetto, stanziando un contributo di euro 250.000;
che il Progetto ASPP è promosso dal Centro di Eccellenza Interfacoltà di servizi per il
Management Sanitario (CEIMS) dell’Università del Piemonte Orientale, presso il quale
l’Advanced School ha sede;
che il CEIMS persegue la realizzazione del Progetto mediante la più ampia collaborazione con le
strutture dell’Ateneo capofila e, in particolare, con il Dipartimento di Medicina Traslazionale;
che il Progetto ASPP prevede la creazione di un’offerta formativa di eccellenza nel settore della
prevenzione e della promozione della salute, le quali sono concepite come metodo strategico per
la tutela della salute e il governo dei servizi sanitari;
che tale offerta formativa sarà erogata dalle Parti nell’ambito dell’Advanced School, la quale non
avrà soggettività giuridica, ma rappresenterà il quadro organizzativo unitario mediante il quale le
Parti intendono realizzare il Progetto;
che il Progetto ASPP, nell’ambito della predetta offerta formativa, prevede l’istituzione di corsi
universitari post lauream interateneo e, in particolare, di un Master di secondo livello in “Scienze
della prevenzione” e di un Corso di perfezionamento in “Politiche e interventi per la prevenzione
e la promozione della salute”;
che l’art. 3, D.M. 22.10.2004, n. 270, riguardante modifiche al Regolamento recante norme
concernenti l’autonomia didattica degli Atenei, stabilisce che le Università possano attivare,
disciplinandoli nei regolamenti didattici di Ateneo, corsi di perfezionamento scientifico e di alta
formazione permanente e ricorrente, successivi al conseguimento della laurea o della laurea
magistrale, alla conclusione dei quali sono rilasciati i master universitari di primo e secondo
livello;
che il Progetto ASPP prevede di proseguire le proprie attività oltre il periodo triennale durante il
quale è sostenuto dal finanziamento della Fondazione Cariplo;
che le Parti intendono regolare diritti ed obblighi reciproci sia con riferimento alla gestione del
finanziamento ricevuto dalla Fondazione Cariplo sia con riferimento al funzionamento e alla
gestione dell’Advanced School anche per il periodo successivo al triennio di validità del
finanziamento della Fondazione Cariplo;
Titolo I
Disposizioni generali
Articolo 1
Oggetto della Convenzione
1. La presente Convenzione ha lo scopo di regolare i rapporti reciproci relativamente alla
realizzazione e alla gestione finanziaria del Progetto (Titolo II).
2. Essa ha altresì lo scopo di regolare i rapporti reciproci in ordine all’istituzione e gestione dei
corsi di Master e dei corsi di perfezionamento interateneo previsti dal Progetto (Titolo III).
Articolo 2
Regolamento generale dell’ASPP
1. Il Regolamento generale dell’ASPP (allegato 1) è parte integrante della presente Convenzione.
Titolo II
Realizzazione e gestione finanziaria del Progetto
64
Articolo 3
Impegni delle Parti
1. Ciascuna delle Parti esegue le prestazioni di propria competenza previste dal Progetto e/o
unanimemente concordate in totale autonomia gestionale, fiscale ed operativa, con personale
responsabilità in ordine alla perfetta esecuzione dei compiti a ciascuno affidati. Le Parti rispondono
finanziariamente nei limiti della propria quota di budget.
2. Le Parti si impegnano inoltre sin da ora a fornire il più ampio quadro di reciproca
collaborazione per la realizzazione dell’intervento, svolgendo la parte di progetto affidata, nel rispetto
della “Guida alla Presentazione Bandi 2011”, delle “Regole per la rendicontazione dei progetti e per
l’erogazione del contributo (Disciplinare)” e della “Policy della Fondazione in tema di Tutela della
Proprietà Intellettuale” della Fondazione Cariplo.
3. Per la realizzazione del Progetto le Parti individuano, quali responsabili scientifici:
- per l’Università del Piemonte Orientale (capofila): Prof. Fabrizio Faggiano, Dipartimento di
Medicina Traslazionale (DIMET) e Centro di Eccellenza Interfacoltà di servizi per il
Management Sanitario (CEIMS);
- per l’Università Cattolica del Sacro Cuore (partner): Prof. Americo Cicchetti, Alta Scuola in
Economia e Management dei Servizi Sanitari (ALTEMS);
- per l’Università di Milano Bicocca (partner): Prof.ssa Antonella Zambon, Dipartimento di
Statistica.
Articolo 4
Doveri del Capofila
1. Il capofila assume la responsabilità del coordinamento generale del Progetto e dei rapporti con
l’ente finanziatore anche a nome dei partner.
2. In particolare esso assume:
a. la responsabilità dell’organizzazione delle attività connesse al Progetto;
b. il coordinamento amministrativo del Progetto;
c. la responsabilità e il coordinamento della rendicontazione (finanziaria e non) delle attività
finanziate secondo le modalità e scadenze indicate dall’ente finanziatore;
d. la gestione dei rapporti finanziari con l’ente finanziatore provvedendo ad incassare le quote di
finanziamento e a trasferire ai partner gli importi dovuti.
3. Il capofila assume nei confronti dell’ente finanziatore la responsabilità per il corretto e
tempestivo svolgimento dei compiti di cui ai precedenti commi 1 e 2, sempre che i partner adempiano
alle attività preordinate allo svolgimento di tali compiti nei termini indicati dal capofila.
Articolo 5
Doveri dei Partner
1. I partner assumono nei confronti dell’ente finanziatore, per il tramite del capofila, la
responsabilità per la corretta e tempestiva esecuzione dei compiti previsti dal Progetto a loro carico: le
modalità circa la realizzazione del Progetto sono affidate ai partner secondo quanto indicato nel
Progetto.
2. I partner sono tenuti inoltre alla elaborazione della rendicontazione di tutti i costi relativi alle
attività ad essi affidate nel rispetto della normativa vigente, delle procedure stabilite dall’ente
finanziatore, nonché alla predisposizione, relativamente alle proprie attività, della documentazione
necessaria alla dimostrazione dello svolgimento del Progetto, compresa la relazione finale.
Articolo 6
Ripartizione del finanziamento della Fondazione Cariplo
1. Il contributo deliberato dalla Fondazione Cariplo a sostegno del Progetto, ammontante ad euro
250.000 (duecentocinquantamila/00), è così ripartito tra le Parti:
- Università del Piemonte Orientale: 164.000 euro (centosessantaquattromila/00);
65
-
Università Cattolica del Sacro Cuore: 43.000 euro (quarantatremila/00);
Università di Milano Bicocca: 43.000 euro (quarantatremila/00).
2. Le Parti si impegnano a gestire il finanziamento secondo il piano finanziario allegato alla
presente Convenzione (allegato 2) e valido per il triennio progettuale.
Articolo 7
Flussi finanziari
1. In relazione al contributo concesso dalla Fondazione Cariplo, i contributi spettanti alle singole
Parti, previsti all’art. 6 della presente Convenzione, sono versati dal Capofila ai Partner entro trenta
giorni dal ricevimento da parte dell’ente finanziatore.
Articolo 8
Controllo e ripartizione delle spese
1. Le Parti sono tenute al rispetto delle procedure definite dall’ente finanziatore per quanto
riguarda l’effettuazione ed il controllo delle spese sostenute nell’ambito del Progetto.
2. Ciascuna delle Parti è comunque responsabile delle spese effettuate per l’esecuzione delle
attività; eventuali spese ritenute non eleggibili in fase di rendicontazione sono a carico dalla parte che le
ha sostenute.
Articolo 9
Proventi delle attività formative dell’ASPP
1. Per il triennio progettuale i proventi delle iscrizioni ai corsi di studio e alle attività formative
dell’ASPP già preventivati sono impiegati secondo il piano finanziario allegato alla presente
Convenzione (allegato 2).
2. I proventi ulteriori che deriveranno dalle attività dell’ASPP nel triennio progettuale sono
destinati ad un fondo di garanzia, istituito presso il Capofila e finalizzato a sostenere le attività
dell’ASPP nel periodo successivo al finanziamento della Fondazione Cariplo.
3. Il fondo di garanzia è amministrato dal Consiglio di direzione dell’ASPP di cui all’art. 9 del
Regolamento generale dell’ASPP. Alla scadenza della convenzione, ed in caso di suo mancato rinnovo,
il suddetto fondo verrà suddiviso tra le Parti proporzionalmente alla quota del Finanziamento della
Fondazione Cariplo destinata a ciascuna di esse nell’ambito del Progetto.
4. I proventi delle attività dell’ASPP svolte nel periodo successivo al triennio progettuale sono
destinati a finanziare le attività dell’ASPP medesime e sono amministrati dal Consiglio di direzione
dell’ASPP di cui all’art. 9 del Regolamento generale.
Titolo III
Istituzione e gestione dei corsi interateneo
Articolo 10
Master di secondo livello in “Scienze della prevenzione”
1. Le Parti si impegnano ad istituire presso il proprio Ateneo un Master Interateneo di secondo
livello in “Scienze della prevenzione”, avente sede amministrativa presso il Capofila.
2. Il Master assicura una formazione interdisciplinare e una visione sovranazionale delle
politiche e degli interventi di prevenzione, concependo la prevenzione e la promozione della salute come
metodo strategico per la tutela della salute e il governo dei servizi sanitari, in coerenza con le finalità
generali dell’ASPP. Esso ha durata annuale e vale 60 c.f.u.
Articolo 11
Corso di perfezionamento in “Politiche e interventi per la prevenzione e la promozione della salute”
66
1. Le Parti si impegnano ad istituire presso il proprio Ateneo un Corso di perfezionamento
Interateneo in “Politiche e interventi per la prevenzione e la promozione della salute”, avente sede
amministrativa presso il Capofila.
2. Il Corso di perfezionamento offre un percorso formativo personalizzabile da parte degli
iscritti, valorizzando a tal fine l’offerta formativa esistente presso gli Atenei convenzionati, e persegue
obiettivi di elevata professionalizzazione degli iscritti. Esso ha durata annuale e vale 30 c.f.u.
Articolo 12
Altri corsi interateneo e Corso Integrato ASPP
1. L’offerta formativa dell’Advanced School può includere corsi di studio universitari post
lauream e interateneo ulteriori rispetto a quelli di cui agli artt. 10 e 11 della presente Convenzione,
nonché altri corsi di alta formazione anche a fini di aggiornamento professionale.
2. Il Progetto prevede altresì l’erogazione del Corso ASPP Integrato, costituito dai corsi di cui
agli artt. 10 e 11, oltreché da ulteriori attività (convegni, seminari, etc.). L’ordinamento didattico del
Corso ASPP Integrato, e quindi del corso di master e di quello di perfezionamento in esso inclusi,
costituiscono parte integrante della presente convenzione. La modifica di tale ordinamento didattico
effettuata di comune accordo tra le Parti non comporta la modifica della presente convenzione.
3. Le Parti si impegnano a far luogo agli adempimenti necessari alla gestione dei corsi di cui al
comma 1 alle condizioni che esse stabiliranno di comune accordo.
Articolo 13
Docenti
1. Le Parti concorrono alla realizzazione dei corsi di studio interateneo e delle attività formative
dell’ASPP mettendo a disposizione le competenze di docenti, ricercatori e studiosi provenienti da
diverse aree disciplinari.
2. È consentito lo spostamento dei docenti tra gli Atenei per lo svolgimento di attività connesse
al Progetto. L’approvazione della presente convenzione vale come autorizzazione agli incarichi didattici
per essa previsti che saranno affidati dal Capofila a docenti e ricercatori degli Atenei partner.
3. Gli Atenei partner potranno altresì indicare, tra i propri docenti e ricercatori, quelli ai quali
affidare gli incarichi di cui al comma precedente, ferma restando l’approvazione da parte del Capofila.
4. Le risorse finanziarie per i compensi ai docenti ed agli esperti incaricati nell’ambito del corso
di master e di quello di perfezionamento sono comprese esclusivamente nel limite delle risorse del
Progetto, nonché destinate al Capofila, competente per le relative liquidazioni. Analogamente, le risorse
finanziarie per i compensi ai docenti ed agli esperti incaricati per attività ulteriori nell’ambito del
Progetto (convegni, seminari, etc.) sono destinate agli atenei responsabili di tali attività, competenti per
le relative liquidazioni.
Articolo 14
Attestazioni finali
1. Alla conclusione del Corso di Master di secondo livello in “Scienze della prevenzione”, agli
iscritti che abbiano svolto le attività, adempiuto gli obblighi previsti e superato la prova finale, sarà
rilasciato il relativo titolo, a firma dei Rettori degli Atenei capofila e partner, nonché del Direttore
Amministrativo dell’Ateneo capofila e del Direttore del Corso stesso.
2. Alla conclusione del Corso di perfezionamento in “Politiche e interventi per la prevenzione e
promozione della salute”, agli iscritti che abbiano svolto le attività e adempiuto gli obblighi previsti e
superato la prova finale, sarà rilasciato il relativo attestato, a firma del Direttore del Corso stesso.
3. I documenti di cui ai commi 1 e 2 recano anche il logo dell’ASPP e del CEIMS e sono altresì
sottoscritti dal Direttore dell’ASPP e dal Direttore del CEIMS. Nel triennio progettuale, i documenti
fanno adeguata menzione del sostegno ricevuto da parte della Fondazione Cariplo.
67
4. Il superamento della prova finale del Corso ASPP integrato di cui all’art. 14 del Regolamento
generale dell’ASPP dà titolo al rilascio di un attestato congiuntamente firmato dai Rettori degli Atenei
capofila e partner, dal Direttore dell’ASPP e dal Direttore del CEIMS.
Titolo IV
Disposizioni finali
Articolo 15
Sicurezza
1. Ciascuna parte provvederà alle coperture assicurative di legge del proprio personale che, in
virtù della presente Convenzione, verrà chiamato a frequentare le sedi di esecuzione delle attività.
2. In caso di infortunio, la parte ospitante è tenuta ad informare la struttura/ente di provenienza e
a trasmetterle la relativa documentazione nel più breve tempo possibile per permettere di assolvere gli
adempimenti previsti dalla normativa vigente (denuncia di infortunio Inail, etc).
3. Il personale delle Parti coinvolto nel progetto è tenuto ad uniformarsi ai regolamenti
disciplinari e di sicurezza in vigore nelle sedi di esecuzione delle attività attinenti alla presente
convenzione, nel rispetto reciproco della normativa per la sicurezza dei lavoratori di cui al D.Lgs. 9
aprile 2008, n. 81, osservando in particolare gli obblighi di cui all’art. 20 del Decreto citato, nonché le
disposizioni del responsabile del servizio di prevenzione e protezione.
4. Il personale delle Parti coinvolto nel progetto, compresi eventuali collaboratori esterni degli
stessi comunque designati, sarà tenuto, prima dell’accesso nei luoghi di pertinenza delle parti, sedi di
espletamento delle attività, ad acquisire le informazioni riguardanti le misure di sicurezza, prevenzione,
protezione e salute.
5. Gli obblighi previsti dall’art. 26 del D.Lgs. 81/2008 e la disponibilità di dispositivi di
protezione individuale (DPI), in relazione ai rischi specifici presenti nella struttura ospitante, sono
attribuiti al soggetto di vertice della struttura ospitante.
6. Gli obblighi di informazione, formazione e predisposizione di tutte le misure di prevenzione e
protezione necessarie, sono attribuiti al soggetto di vertice della struttura ospitante.
7. Nel caso di svolgimento delle attività progettuali in strutture diverse da quelle di pertinenza
delle Parti, la convenzione che regola i rapporti con tali strutture assicura che esse rispettino la
normativa vigente.
Articolo 16
Riservatezza
1. Tutta la documentazione e le informazioni di carattere tecnico e metodologico, fornite da una
delle Parti ad un’altra devono essere considerate da quest'ultima di carattere confidenziale. Esse non
possono essere utilizzate, per scopi diversi da quelli per i quali sono state fornite, senza una preventiva
autorizzazione scritta di quella delle Parti che le ha fornite.
2. Ciascuna delle Parti ha cura di applicare le opportune misure per mantenere circoscritte le
informazioni e le documentazioni ottenute.
3. Le Parti si impegnano, ai sensi del d.lgs. 30.06.2003, n. 196, a che “i dati personali” raccolti in
relazione alla presente convenzione siano trattati esclusivamente per le finalità di cui alla presente
Convenzione.
Articolo 17
Proprietà dei risultati
1. Le Parti si impegnano a concordare mediante apposito accordo il regime di proprietà, di
utilizzo, di diffusione e di pubblicazione dei risultati, brevettabili e non, derivanti dall’esecuzione del
Progetto, fermo restando il rispetto delle policy della Fondazione Cariplo in tema di proprietà
intellettuale.
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Articolo 18
Efficacia e durata della Convenzione
1.
La presente Convenzione ha efficacia dalla data della sua firma, ha durata di tre anni ed è
relativa ai primi due cicli del corso ASPP integrato. Le parti potranno concordare il rinnovo per
successivi cicli di corso integrato ASPP, sulla base di un rinnovato piano finanziario, mediante ulteriori
atti integrativi della presente Convenzione.
2.
Costituisce causa di estinzione della presente Convenzione il mancato avvio del primo
ciclo di formazione dell’ASPP dovuto al non raggiungimento del numero minimo di iscritti previsto.
Articolo 19
Foro competente
1. Le Parti concordano di definire amichevolmente ogni controversia che possa nascere dalla
interpretazione ed esecuzione della presente Convenzione. Qualora non fosse possibile giungere ad una
definizione conciliativa, le Parti concordano che inderogabilmente ed esclusivamente competente per
ogni controversia inerente la validità, l’interpretazione, l’esecuzione e la risoluzione per inadempimento
della presente Convenzione sarà il Tribunale di Torino.
.............., data...................... Per l’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE
Prof. Paolo Garbarino _______________________________________
.............., data...................... Per l’UNIVERSITA’ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
Prof. _______________________________________
.............., data...................... Per l’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA Prof. ___________________________________
2. Di approvare il Regolamento Generale del progetto denominato “Advaced School of disease
Prevention and health Promotion” (ASPP), secondo testo di seguito riportato:
Regolamento generale della Advanced School of disease Prevention and health Promotion
(ASPP) TITOLO I
Disposizioni generali
Articolo 1. Oggetto del Regolamento generale.
1. Il presente Regolamento generale disciplina le finalità, l’organizzazione e il funzionamento
dell’Advanced School of disease Prevention and health Promotion, d’ora in poi denominata ASPP.
69
Articolo 2. Finalità dell’ASPP.
1. L’ASPP rappresenta un progetto di alta formazione, privo di soggettività giuridica, promosso dal
Centro d’eccellenza interfacoltà di servizi per il management sanitario (CEIMS) dell’Università degli
studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” (Ateneo capofila) in partenariato con l’Università Cattolica
del Sacro Cuore e l’Università degli studi di Milano Bicocca, e svolge la propria attività nel settore della
prevenzione sanitaria e della promozione della salute.
2. Scopo dell’ASPP è offrire corsi e percorsi integrati di formazione post lauream volti a fornire
competenze interdisciplinari per la progettazione, l’implementazione e la valutazione delle politiche e
degli interventi di prevenzione e promozione della salute, le quali sono concepite quale metodo
strategico per la tutela della salute e il governo dei servizi sanitari.
3. Nel rispetto di questa finalità, è facoltà dell’ASPP proporre un’offerta formativa complementare
rivolta a operatori ed esperti del settore.
4. L’ASPP assume che soltanto dalla interazione tra ricerca e formazione possa svilupparsi capitale
umano di eccellenza e, pertanto, si configura anche come faculty di esperti e studiosi di prevenzione e
promozione della salute che, grazie alle attività formative ivi sviluppate e al loro contributo alla ricerca,
divenga punto di riferimento all’interno della comunità scientifica di settore. In quanto tale, l’ASPP
promuove la ricerca di settore mediante iniziative di approfondimento scientifico.
Articolo 3. Durata dell’ASPP.
1. L’ASPP ha durata di tre anni, con possibilità di rinnovo mediante accordo scritto tra gli Atenei
convenzionati.
Articolo 4. Adesione all’ASPP. Partner esterni.
1. L’ASPP nasce come iniziativa del Centro d’eccellenza interfacoltà di servizi per il management
sanitario (CEIMS) dell’Università degli studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, in partenariato con
l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli studi di Milano Bicocca, grazie al
finanziamento concesso dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del bando “Ricerca scientifica –
Promuovere la costruzione di capitale umano di eccellenza” dell’anno 2011.
2. Per il triennio progettuale (2012-2014), non è possibile l’adesione formale di altri enti all’ASPP.
3. Successivamente al triennio progettuale, l’adesione all’ASPP è possibile mediante revisione della
Convenzione stipulata tra gli Atenei fondatori.
4. In ogni caso, enti e soggetti terzi possono aderire all’ASPP come partner esterni al fine di partecipare
e supportare le attività dell’ASPP. I partner esterni non partecipano alla gestione dell’ASPP né
acquisiscono diritti e obblighi degli Atenei convenzionati. L’adesione di partner esterni è deliberata dal
Consiglio di direzione e può essere regolata da apposita convenzione tra il partner esterno e l’Ateneo
capofila.
Articolo 5. Sede.
1. L’ASPP ha sede principale presso il CEIMS dell’Università degli studi del Piemonte Orientale “A.
Avogadro”.
2. Il Consiglio di direzione ha facoltà di istituire sedi operative dell’ASPP in luogo diverso dalla sede
principale.
3. Le sedi di singole attività dell’ASPP possono essere diverse dalle sedi principale e operative senza
previa autorizzazione del Consiglio di direzione.
Articolo 6. Rinvio generale.
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1. Per quanto non stabilito dal presente Regolamento si rinvia alla Convenzione tra gli Atenei fondatori
e allo Statuto e ai regolamenti dell’Ateneo capofila, nonché alle leggi e ai regolamenti vigenti.
TITOLO II
Organizzazione
Articolo 7. Organi.
1. Sono organi dell’ASPP:
- il Direttore;
- il Consiglio di direzione;
- lo Steering Committee;
- il Collegio dei docenti.
2. Il Direttore scientifico si può avvalere della collaborazione di un Coordinatore organizzativo.
Articolo 8. Direttore.
1. Il Direttore è un professore di I o II fascia in possesso di un curriculum scientifico rilevante per
l’attività dell’ASPP.
2. Per il primo triennio assume l’incarico di Direttore il Responsabile Scientifico, ovvero suo delegato,
del “progetto ASPP” finanziato dalla Fondazione Cariplo.
3. Il Direttore cura la gestione ordinaria dell’ASPP sulla base del programma delle attività e adotta i
conseguenti atti, salvo quelli riservati al Consiglio di direzione.
Articolo 9. Consiglio di direzione.
1. Il Consiglio di direzione è composto dal Direttore e da quattro consiglieri e dura in carica tre anni.
2. L’Ateneo capofila nomina due consiglieri; l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli
studi di Milano Bicocca nominano un consigliere ciascuna.
3. Il Consiglio di direzione si riunisce almeno due volte all’anno.
4. Il Consiglio di direzione:
a. redige il bilancio preventivo e consuntivo dell’ASPP da sottoporre all’approvazione della
struttura competente;
b. redige il programma delle attività dell’ASPP da sottoporre all’approvazione delle strutture di
Ateneo competenti;
c. autorizza il Direttore all’adozione di atti non previsti dal programma delle attività o comportanti
variazioni del bilancio preventivo, fermo restando quanto previsto dal progetto e la normativa
vigente;
d. delibera sull’adesione di partner esterni, da sottoporre all’approvazione degli Atenei partner.
Articolo 10. Steering Committee.
1. Lo Steering Committee è l’organo di indirizzo dell’ASPP.
2. Lo Steering Committee è composto da persone di comprovata esperienza negli ambiti di interesse
dell’ASPP provenienti sia dal mondo accademico sia da quello istituzionale.
3. Lo Steering Committee è nominato dal Consiglio di direzione, anche allo scopo di assicurare un
dialogo permanente con le istituzioni locali, nazionali e sovranazionali competenti per le politiche di
prevenzione e promozione della salute e potenzialmente interessate alle competenze professionali
generate dall’ASPP. Il numero dei componenti è variabile e il mandato di questi è biennale, con
possibilità di rinnovo.
71
4. Lo Steering Committee esprime parere sullo schema di programma delle attività dell’ASPP di cui
all’art. 13 e sui temi che saranno oggetto dei progetti individuali degli Allievi di cui all’art. 15. Esprime
gli indirizzi che ritiene opportuni per lo sviluppo dell’offerta formativa e delle iniziative di
approfondimento scientifico, dei quali gli altri organi tengono conto nel compimento dei propri atti.
Articolo 11. Collegio dei docenti.
1. Il Collegio dei docenti è formato dai componenti dei collegi dei docenti dei corsi di master e di
perfezionamento erogati nell’ambito dell’ASPP. Ad esso possono partecipare altri docenti individuati
dal Consiglio di direzione.
2. Il Collegio dei docenti assicura l’elevato livello scientifico dell’ASPP e la fisionomia internazionale
delle sue attività.
3. Il Collegio dei docenti può indirizzare al Consiglio di direzione e al Direttore le indicazioni che ritiene
opportune circa i contenuti dell’offerta formativa e delle iniziative di approfondimento scientifico.
4. Il Collegio dei docenti svolge le proprie attività nel rispetto e nei limiti delle prerogative riconosciute
ai collegi dei docenti dei corsi di master e di perfezionamento da parte degli Atenei convenzionati.
Articolo 12. Coordinatore organizzativo.
1. Il Coordinatore è selezionato dal Collegio di direzione, secondo le regole di evidenza pubblica
previste dallo Statuto e dai regolamenti dell’Ateneo capofila e dalla legge.
2. Il Coordinatore organizzativo coadiuva il Direttore, prestandogli assistenza nella gestione delle
attività dell’ASPP. In particolare egli assicura il coordinamento tra gli uffici degli Atenei convenzionati
coinvolti nelle attività dell’ASPP, sovraintende alle procedure di valutazione interna della qualità della
didattica, cura i rapporti tra gli studenti e l’ASPP.
TITOLO III
Attività
Articolo 13. Programma delle attività.
1. Il programma delle attività dell’ASPP si suddivide in cinque sezioni: - offerta formativa principale; - offerta formativa complementare; - valorizzazione della formazione e promozione della ricerca;
- sostenibilità
- piano finanziario.
2. Il programma è approvato dal Consiglio di direzione, su proposta del Direttore, previo parere dello
Steering Committee, tenuto conto delle eventuali indicazioni del Collegio dei docenti.
3. Il programma persegue la piena valorizzazione delle attività formative e di ricerca realizzate dagli
Atenei convenzionati, nell’ottica dell’integrazione tra tali attività e quelle dell’ASPP.
Articolo 14. Offerta formativa principale. Corso ASPP integrato.
1. L’offerta formativa principale dell’ASPP consiste in un percorso di formazione biennale, denominato
“Corso ASPP integrato”, composto da un master di secondo livello in “Scienze della prevenzione”
(MSP) e da un percorso di approfondimento del quale è parte principale un corso di perfezionamento in
“Politiche e interventi per la prevenzione e la promozione della salute” (CPP). Il master e il percorso di
approfondimento hanno durata di un anno ciascuno. Ogni Corso ASPP integrato dà luogo ad un ciclo di
formazione.
72
2. Nel rispetto delle regole previste dagli Statuti e dai regolamenti degli Atenei convenzionati, al Corso
ASPP integrato è possibile iscriversi mediante il pagamento di una quota d’iscrizione unica e
rateizzabile, stabilita annualmente dal Consiglio di direzione. Gli iscritti al Corso ASPP integrato sono
denominati “Allievi ASPP”.
3. Il programma delle attività determina il numero di borse di studio eventualmente erogate a beneficio
degli Allievi ASPP, nonché le relative modalità di accesso.
4. Le procedure di accesso all’ASPP sono disciplinate dal programma delle attività e dal bando di
concorso per l’ammissione degli Allievi. Tali procedure prevedono una selezione degli Allievi su base
meritoria. Le prove per la selezione possono coincidere con quelle stabilite per il MSP dal relativo
ordinamento didattico, alla condizione che la valutazione sull’idoneità all’accesso al Corso ASPP
integrato sia sottoposta a criteri di giudizio ulteriori e definiti tenendo conto delle peculiarità del Corso.
5. Il superamento della prova finale del Corso ASPP integrato dà titolo all’ottenimento di un attestato
congiuntamente firmato dai Rettori degli Atenei convenzionati, dal Direttore dell’ASPP e dal Direttore
del CEIMS.
Articolo 15. Progetto individuale e prova finale.
1. Fermo il rinvio agli ordinamenti del master e del corso di perfezionamento, il Corso ASPP integrato si
sviluppa grazie ad un progetto individuale avente ad oggetto un problema di prevenzione particolare,
rispetto al quale l’Allievo è chiamato a formulare uno studio e una serie di proposte risolutive.
2. Il problema oggetto del progetto individuale viene assegnato in ipotesi all’inizio del master ed è
debitamente istruito e studiato nell’ambito della tesi di master. Il progetto individuale viene poi definito
dall’Allievo e dal suo tutore all’inizio del percorso di approfondimento, anche grazie al parere dello
Steering Committee di cui all’art. 10, comma 4, e viene sviluppato allo scopo di formulare le proposte
risolutive durante il secondo anno grazie alle attività del corso di perfezionamento e a quelle di ricerca
individuale.
3. Il progetto individuale è infine relazionato in un rapporto, il quale viene discusso dall’Allievo,
nell’ambito del Convegno annuale ASPP di fine ciclo, di fronte ad una commissione composta da
esperti, policy-makers e stakeholders di livello locale e nazionale, la quale valuta la validità scientifica,
la coerenza e la sostenibilità delle proposte formulate dall’Allievo.
4. La discussione del rapporto sul progetto individuale costituisce la prova finale del Corso ASPP
integrato.
Articolo 16. Master di secondo livello in “Scienze della prevenzione”.
1. Il primo anno del Corso ASPP integrato coincide con il master di secondo livello in “Scienze della
prevenzione” (MSP) erogato dagli Atenei convenzionati. Il master può essere fruito separatamente, ossia
prescindendo dal Corso ASPP Integrato.
2. Fermo il rinvio all’ordinamento del master, il MSP assicura una formazione interdisciplinare e una
visione sovranazionale delle politiche e degli interventi di prevenzione, concependo la prevenzione e la
promozione della salute come metodo strategico per la tutela della salute e il governo dei servizi sanitari,
in coerenza con le finalità generali dell’ASPP.
3. Nel rispetto degli Statuti e dei regolamenti degli Atenei convenzionati, il diploma del master reca
anche il logo dell’ASPP e del CEIMS ed è altresì sottoscritto dal Direttore dell’ASPP e dal Direttore del
CEIMS. Nel triennio progettuale di cui all’art. 4, il diploma fa adeguata menzione del sostegno ricevuto
da parte della Fondazione Cariplo.
Articolo 17. Percorso di approfondimento. Corso di perfezionamento in “Politiche e interventi per la
prevenzione e la promozione della salute”.
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1. Il secondo anno del Corso ASPP integrato coincide con il percorso di approfondimento, il quale si
compone di attività di ricerca individuali e del corso di perfezionamento in “Politiche e interventi per la
prevenzione e la promozione della salute” (CPP) erogato dagli Atenei convenzionati. Il corso di
perfezionamento può essere fruito separatamente, ossia prescindendo dal Corso ASPP Integrato.
2. Le attività di ricerca individuali sono volte allo sviluppo del progetto individuale e alla redazione del
rapporto finale e vengono definite dall’Allievo insieme al suo tutore.
3. Fermo il rinvio all’ordinamento del corso di perfezionamento, il CPP offre un percorso formativo
personalizzabile da parte dell’Allievo, nell’ottica dello sviluppo del progetto individuale di cui all’art.
15, valorizzando a tal fine l’offerta formativa esistente presso gli Atenei convenzionati. Esso persegue
l’elevata professionalizzazione degli Allievi.
4. Nel rispetto degli Statuti e dei regolamenti degli Atenei convenzionati, l’attestato del corso di
perfezionamento reca anche il logo dell’ASPP e del CEIMS ed è altresì sottoscritto dal Direttore
dell’ASPP e dal Direttore del CEIMS. Nel triennio progettuale di cui all’art. 4, l’attestato fa adeguata
menzione del sostegno ricevuto da parte della Fondazione Cariplo.
Articolo 18. Fruibilità parziale dell’offerta formativa principale.
1. Nel rispetto dell’ordinamento del Corso Integrato ASPP, nonché degli Statuti e dei regolamenti degli
Atenei convenzionati, i moduli formativi sono singolarmente fruibili da utenti esterni non iscritti al
corso stesso.
2. La fruizione di singoli moduli comporta il pagamento di una quota di iscrizione determinata dal
Consiglio di direzione.
3. Nel rispetto degli Statuti e dei regolamenti degli Atenei convenzionati, l’attestato finale di frequenza
dei singoli moduli reca anche il logo dell’ASPP e del CEIMS ed è altresì sottoscritto dal Direttore
dell’ASPP e dal Direttore del CEIMS. Nel triennio progettuale di cui all’art. 4, l’attestato fa adeguata
menzione del sostegno ricevuto da parte della Fondazione Cariplo.
Articolo 19. Offerta formativa complementare.
1. L’ASPP prevede una serie di attività formative complementari.
2. L’offerta formativa complementare è occasione per valorizzare la formazione degli Allievi ASPP e le
iniziative di approfondimento scientifico dell’ASPP stessa.
3. L’offerta formativa complementare nell’ambito del Corso ASPP Integrato ha la funzione di sostenere
gli allievi nella elaborazione del progetto individuale di cui all’art. 15. Essa è costruita annualmente
sulla base dell’insieme dei bisogni espressi dagli allievi nel corso del workshop di progettazione
formativa che conclude il MSP. Essa viene infine erogata in accordo fra i partner del progetto.
4. L’offerta formativa complementare è aperta ai fruitori professionalmente interessati ai temi della
prevenzione e promozione della salute e interagisce con il sistema della formazione professionale
continua, con particolare attenzione al sistema ECM e al sistema di formazione permanente delle
professioni forensi.
Articolo 20. Valorizzazione della formazione e promozione della ricerca.
1. In coerenza con le finalità generali di cui all’art. 4, l’ASPP promuove la ricerca nel settore della
prevenzione e promozione della salute mediante iniziative di approfondimento scientifico che
valorizzino adeguatamente la sua offerta formativa.
2. In particolare, costituiscono strumenti per la valorizzazione della formazione e la promozione della
ricerca i convegni annuali di fine ciclo e gli studi annuali ASPP.
3. I convegni annuali di fine ciclo si collocano al termine di ciascun ciclo biennale di formazione e sono
finalizzati sia alla valorizzazione della formazione degli Allievi, mediante la discussione pubblica dei
74
progetti individuali, sia all’approfondimento scientifico e allo sviluppo del dibattito su temi prioritari per
le politiche di prevenzione e promozione della salute, anche nell’ottica del trasferimento delle evidenze
scientifiche nelle decisioni collettive.
4. Gli studi annuali ASPP costituiscono ricerche commissionate a singoli ricercatori o a istituti di ricerca
su temi prioritari per la prevenzione e la promozione della salute. Mediante gli studi annuali l’ASPP
intende supportare l’approfondimento scientifico di temi che sono stati o potranno essere oggetto dei
progetti individuali degli Allievi, assicurando una proficua interazione tra ricerca e formazione. Tali
studi sono presentati nell’ambito dei convegni annuali di fine ciclo.
Articolo 21. Faculty.
1. L’ASPP ambisce a divenire un centro di riferimento per la formazione e la ricerca nel settore della
prevenzione e promozione della salute a livello nazionale e internazionale. A tal fine essa è concepita
anche come Faculty di studiosi del settore, in grado di raccogliere da un lato i docenti dei corsi e gli
esperti che partecipano a vario titolo alle sue attività e dall’altro gli allievi e gli ex allievi, nell’ottica di
mantenere constanti l’attenzione e l’impegno dei partecipanti nel corso degli anni.
2. La Faculty stessa rappresenta uno strumento per la costruzione delle reti di collaborazione dell’ASPP
nell’ambito della valorizzazione della formazione e promozione della ricerca.
Articolo 22. Sostenibilità
1. Il programma delle attività si chiude con la sezione dedicata alla strategia di sostenibilità dell’ASPP.
2. L’ASPP nasce nell’ambito dell’omonimo progetto triennale finanziato dalla Fondazione Cariplo sul
bando “Ricerca scientifica - Promuovere la costruzione di capitale umano di eccellenza” dell’anno 2011
e avvia le proprie attività grazie a tale sostegno finanziario.
3. Nell’ottica di assicurare una prosecuzione delle attività successivamente al triennio progettuale,
l’ASPP assume la prospettiva della sostenibilità tra i fattori chiave per la programmazione dell’offerta
formativa.
4. Allo scopo di garantire, ove ve ne siano le condizioni, l’erogazione di borse di studio relative al Corso
ASPP integrato anche nel periodo post-progettuale, l’ASPP valorizza fin dall’avvio delle attività
l’offerta formativa complementare, nonché la fruizione esterna di quella principale.
5. I relativi proventi sono di norma investiti in un fondo di garanzia finalizzato ad assicurare una base
finanziaria all’ASPP a partire dal III ciclo di formazione.
6. L’ASPP assume che tra le condizioni di sostenibilità delle proprie attività ha un rilievo prioritario
l’interazione con gli stakeholder istituzionali interessati alle competenze professionali e alle evidenze
scientifiche generate nell’ambito delle attività formative e di promozione della ricerca. A questo scopo,
persegue la creazione di un’ampia rete di collaborazione con le istituzioni competenti per le politiche e
gli interventi di prevenzione e promozione della salute, valorizzando altresì la propria rete di
collaborazione con istituti di ricerca e formazione nazionale e internazionale.
Articolo 23. Piano finanziario
1. Per il triennio progettuale di cui all’art. 4, il piano finanziario dell’ASPP è vincolato all’approvazione
da parte dei tre Atenei di cui all’art. 6 e ad essa allegato. All’interno del programma delle attività la
sezione dedicata al piano finanziario può fornire un maggiore dettaglio sull’impiego delle risorse ivi
previste.
2. Per il periodo successivo al triennio progettuale, il piano finanziario ha durata annuale e in esso sono
definite le risorse per le attività dell’ASPP, i relativi impieghi e gli Atenei di competenza, nel rispetto
dei principi e delle regole di contabilità.
3. Il piano finanziario dell’ASPP assicura il coordinamento con gli ordinamenti dei corsi di studio
istituiti dagli Atenei convenzionati nell’ambito del progetto.
75
4. Il piano finanziario è approvato previo parere favorevole del Direttore amministrativo dell’Ateneo
capofila, ferme restando le ulteriori approvazioni da parte degli organi preposti all’interno degli atenei
partner, secondo la normativa vigente.
Articolo 24. Gestione amministrativa
1. Alla gestione delle pratiche amministrative dell’ASPP provvede l’Ateneo capofila.
2. Le quote di iscrizione e gli altri proventi derivanti dalle attività dell’ASPP sono versati presso
l’Ateneo capofila e vengono impiegati conformemente a quanto stabilito nella Convenzione conclusa tra
gli Atenei fondatori.
3. Le iscrizioni degli Allievi ASPP e degli altri fruitori dell’offerta formativa principale e
complementare dell’ASPP avvengono presso l’Ateneo capofila, il quale gestisce la carriera degli
studenti iscritti ai corsi universitari erogati nell’ambito dell’ASPP.
Articolo 25. Bando annuale ASPP
1. Il Consiglio di direzione propone agli organi preposti, entro il 30 giugno di ogni anno, un bando per le
iscrizioni al Corso ASPP integrato.
2. Il bando ASPP disciplina i requisiti di ammissione, i criteri e la procedura di valutazione, i criteri per
l’assegnazione delle borse eventualmente disponibili, le procedure di iscrizione relativi al Corso ASPP
integrato. Esso è corredato dal materiale informativo necessario alla descrizione e pubblicizzazione del
Corso medesimo.
3. Il bando ASPP consente altresì l’accesso ai corsi MSP e CPP di cui agli articoli 16 e 17 del presente
Regolamento.
****************** 5.3 Approvazione dell’accordo di partenariato tra En.A.I.P. Piemonte CSF Torino, Dipartimento
Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Università degli Studi del
Piemonte Orientale relativo alla I edizione del Corso di Master Universitario di I livello, di
durata annuale, in “Educational Management per l’Arte Contemporanea”, istituito e
attivato presso il Dipartimento di Studi Umanistici, per l’A.A. 2011/2012
4/2012/5.3
Progetti per la Didattica
Al Presidente del Senato Accademico
Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico, per l’approvazione, la proposta
dell’accordo di partenariato tra En.A.I.P. Piemonte CSF Torino, Dipartimento Educazione Castello di
Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Associazionedidee, e Università degli Studi del Piemonte
Orientale.
Oggetto di tale accordo è lo svolgimento della I edizione del Corso di Master Universitario di I
livello, di durata annuale, in “Educational Management per l’Arte Contemporanea”, istituito e attivato
presso il Dipartimento di Studi Umanistici per l’A.A. 2011/2012, con la collaborazione di En.A.I.P.
Piemonte – CSF Torino.
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
76
IL SENATO ACCADEMICO VISTO
VISTI
VISTO VISTO VISTA
VISTO VISTO VISTA CONSIDERATO
ACCERTATO l’art. 1, comma 15, della L. 14/01/1999 n. 4;
gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22/10/2004, n. 270, Regolamento
recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;
il Regolamento Didattico di Ateneo;
lo Statuto dell’Università;
la delibera n. 11/2002/2 del Senato Accademico del 26/11/2002, che sancisce il
principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono essere
organizzate con la copertura totale delle spese;
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II livello,
emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006;
il Decreto Rettorale n. 32/2012 del 13/04/2012, relativo alla istituzione e
attivazione della I edizione del Corso di Master Universitario di I livello, di durata
annuale, in “Educational Management per l’Arte Contemporanea”, realizzato
presso il Dipartimento di Studi Umanistici, per l’A.A. 2011/2012, con la
collaborazione di En.A.I.P. Piemonte – CSF Torino.
la delibera del Consiglio di Dipartimento di Studi Umanistici n. 81/2012 del 2
maggio 2012, di approvazione dell’accordo di partenariato;
che l’approvazione dell’accordo di partenariato consentirà di formalizzare la
collaborazione tra i soggetti coinvolti nella realizzazione del corso;
che tale convenzione non comporta alcun onere a carico del bilancio di Ateneo;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. di approvare l’accordo di partenariato tra En.A.I.P. Piemonte CSF Torino, Dipartimento Educazione
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Associazionedidee e Università degli Studi del
Piemonte Orientale per la realizzazione del corso di master in “Educational Management per l’Arte
Contemporanea”, per l’A.A. 2011/2012, secondo il testo di seguito riportato, autorizzando altresì il
Rettore alla relativa sottoscrizione.
ACCORDO DI PARTENARIATO
TRA En.A.I.P. Piemonte - CSF di Torino Università degli Studi del Piemonte Orientale
Associazionedidee Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea PER 77
MASTER DI PRIMO LIVELLO IN
EDUCATIONAL MANAGEMENT
PER L’ARTE CONTEMPORANEA
L’anno duemiladodici il giorno …………… del mese di …. in ……………presso
………………………………………………………………………………………………………
TRA
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Piazza Mafalda di Savoia, 10098 Rivoli
(P. IVA
04848010015) legalmente riconosciuto ed avente personalità giuridica in forza del provvedimento della
Regione Piemonte n. 22 - 44132 del 28/05/85, qui rappresentato da ANNA PIRONTI nata a
………………………. il ……………… C.F. ………………domiciliata per la carica in Rivoli Piazza
Mafalda di Savoia in qualità di Responsabile Capo Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea con
sede in Rivoli (TO), Piazza Mafalda di Savoia
L’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” con sede legale in Via Duomo 6, 13100
Vercelli, codice fiscale 94021400026, qui rappresentata dal Rettore Prof. Paolo Garbarino nato a Canelli
il 27 febbraio 1954
Associazionedidee srl, con sede legale in via Aldo Moro 3\a, 13900 Biella, qui rappresentato da
RUGGERO POI, nato a Biella il 20-05-1979 C.F. POIRGR79E20A859M
En.A.I.P. Piemonte con sede legale in Via Del Ridotto 5, 10147 Torino e sede Operativa CSF di Torino,
Via del Ridotto 5, 10147 Torino, codice fiscale 97502540012 qui rappresentato dal Direttore
ROBERTO SARTO nato a RIVOLI il 13/09/1958
PREMESSO CHE
Il Museo nel tempo presente si attesta sempre più come struttura vivente, luogo della contemporaneità,
dotato di una propria autonomia indipendentemente dall’ambito specialistico relativo alle collezioni e
alle raccolte in esso conservate. Spazio pubblico al servizio del Pubblico, poiché Musei e Spazi
Espositivi, anche se gestiti in forma privata, si relazionano sempre alla fruizione pubblica. In tal senso, la Funzione Educativa attesta il valore culturale e formativo del Museo, strettamente
correlato alle scienze che ne indagano specificità e significati: la Museologia e la Museografia. La collaborazione tra soggetti istituzionali si configura, sempre più, come lo strumento più idoneo alla
promozione della cultura e alla valorizzazione dei beni culturali del territorio e non solo, anche in
relazione a specifici eventi.
CONSIDERATO
L’interesse crescente del mondo della formazione verso l’arte contemporanea ed esaminate le nuove
possibilità offerte dalla riforma universitaria, En.A.I.P Piemonte - CSF di Torino, l’Università degli
Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo
d’Arte Contemporanea e Associazionedidee, riconosciute le rispettive finalità formative ed educative,
intendono ufficializzare la collaborazione attraverso la firma di un Accordo di Partenariato per la
realizzazione del Master di Primo Livello Educational Management per l’Arte Contemporanea.
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO SI CONVIENE QUANTO SEGUE
78
Art. 1 - Oggetto dell’Accordo
È oggetto del presente Accordo di Partenariato la realizzazione del Master di Primo Livello Educational
Management per l’Arte Contemporanea - enti capofila En.A.I.P. Piemonte - CSF di Torino, Università
degli Studi del Piemonte Orientale e Associazionedidee - sostenuto dal finanziamento della Regione
Piemonte (Direttiva Alta Formazione, Bando Regionale 2011/12) e destinato a laureati disoccupati che
abbiano conseguito lauree deboli triennale o magistrale.
Il Master ha i seguenti obiettivi formativi:
10.
analizzare il settore dell’arte e cultura contemporanea;
11.
identificare gli elementi fondamentali per la predisposizione e la progettazione di
un’iniziativa/evento didattico-educativo per l’arte contemporanea attraverso elaborazione e redazione di
un piano organizzativo e della comunicazione
12.
gestire e condurre le attività di visita, animazione e di laboratorio
L’impianto metodologico afferisce alla Pedagogia del patrimonio mentre il contesto formativo consegue
alla corretta trasmissione di saperi, competenze specialistiche e abilità tecniche, l’indispensabile
bagaglio del Professionista della Funzione Educativa preposto a garantire ai differenti pubblici la piena
accessibilità del Museo.
Il programma del Master è quindi teso alla promozione e diffusione della nuova cultura del museo anche
attraverso l’analisi di esperienze e metodologie che hanno già ottenuto importanti riconoscimenti, sia in
ambito nazionale sia internazionale.
L’impianto formativo analizza inoltre aspetti normativi e legislativi, atti d’indirizzo, Buone Pratiche
condivise da professionisti e istituzioni, saperi e competenze in linea con le direttive della Comunità
Europea in materia di Lifelong learning Educazione Permanente lungo l’arco della vita.
Art. 2 - Obiettivi
L’Accordo di Partenariato ha gli obiettivi di:
13.
Promuovere lo scambio e la condivisione di buone pratiche, studi, dati, ricerche afferenti a
quanto attiene la complessa e articolata gestione della Funzione Educativa.
14.
Favorire la creazione e la condivisione di una rete e di altre forme di cooperazione anche fra i
diversi soggetti attivi nel settore dei Musei e dei Beni Culturali, Accademie e Università in ambito
nazionale, europeo, internazionale. In generale, incentivare la collaborazione interistituzionale nel
campo oggetto del presente documento per garantire agli studenti del Master una proficua apertura degli
orizzonti professionali specifici.
Art. 3 - Modalità di attuazione
En.A.I.P. Piemonte - CSF di Torino, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”,
Associazionedidee e il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
s’impegnano a collaborare attivamente alla promozione e alla diffusione del Master per il
conseguimento dei comuni obiettivi definendo di volta in volta i programmi e gli strumenti più idonei al
raggiungimento dei comuni obiettivi culturali e formativi, attraverso la progettazione condivisa. La
collaborazione verterà in particolare su:
15.
Individuazione di una rete per la promozione, lo studio, la ricerca da selezionare in base a criteri
condivisi di qualità ma soprattutto l’offerta di uno standard formativo di alto livello per gli studenti,
raggiungibile attraverso un percorso caratterizzato dall’innovazione metodologica rilevante sia nella
dimensione concettuale e teorica sia nella dimensione tecnico-operativa. L’obiettivo formativo definisce
nelle sue diverse componenti e nella sua complessità il nuovo profilo professionale afferente alla
Funzione Educativa.
16.
Confronto con nuovi modelli operativi e buone pratiche, sia a livello nazionale che
internazionale.
79
17.
Forme di coordinamento relative a manifestazioni di rilievo nazionale, quali convegni, giornate
di studio, festival; fiere e altri eventi culturali.
18.
Comunicazione e informazione afferenti all’ambito in oggetto e reciprocamente utili.
Il Master incontra le esigenze di formazione specialistica degli studenti di discipline umanistiche e, pur
non rivolgendosi unicamente ai laureati di queste soltanto, contribuisce in modo significativo attraverso modalità di assoluta eccellenza formativa - a costruire una competenza realmente collocabile
nel mercato del lavoro.
Art. 4 - Compiti dei soggetti firmatari
Enaip Piemonte, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Associazionedidee e il
Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea metteranno a disposizione
le proprie competenze e la propria professionalità per:
19.
progettazione e ricerca
20.
supervisione e conduzione delle attività
21.
diffusione e comunicazione
22.
documentazione e verifica
23.
eventuali aspetti logistici e organizzativi
necessari alle diverse attività e tutto quanto si renda necessario per il migliore svolgimento e diffusione
di tutte le azioni impegnandosi a promuovere e comunicare le azioni correlate al presente accordo nei
tempi e nelle modalità più idonee al fine di garantirne la piena realizzazione.
La definizione, la programmazione, l’organizzazione, la diffusione e la comunicazione del Master e
delle attività ad esso correlate nonché l’eventuale individuazione di altre azioni complementari da
svolgersi in luoghi e tempi individuati di comune accordo, saranno condivise e coordinate tra le parti.
Il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli sarà rappresentato nel Comitato Tecnico
Scientifico/Artistico, il quale avrà un ruolo consultivo nei confronti del Comitato Tecnico Scientifico del
Master Universitario.
Art. 5 - Durata
Il presente accordo ha validità annuale, a decorrere dalla data della sua sottoscrizione, e rimarrà in
vigore fino alla data di estinzione di tutte le obbligazioni in esso previste.”
Art. 6 - Controversie
Le parti si impegnano a definire in via amichevole qualsiasi controversia che possa nascere
dall’esecuzione del presente accordo. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere un accordo le parti si
rimetteranno al Foro Erariale.
Art. 7 – Eventuali modifiche e registrazioni
Il presente atto potrà essere modificato solo per atto scritto e firmato da tutti i soggetti, ed è soggetto a
registrazione solo in caso d’uso, ai sensi dell'art. 4 della tariffa parte II del DPR 26/04/86/131, le spese
di registrazione sono a carico della parte richiedente; è altresì soggetta all'imposta di bollo fin
dall'origine, le spese di bollatura sono a carico dell'Azienda/Ente.
Letto, confermato, sottoscritto
Per il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Anna
Pironti
(Responsabile
Dipartimento
Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea) ____________________________
80
Ruggero Poi (Presidente Associazionedidee)
____________________________ Roberto Sarto (Direttore ENAIP CSF di Torino)
____________________________ Prof. Paolo Garbarino
_________________________
Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” ****************** 5.4 Modifica convenzione con l’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
4/2012/5.4
Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali
Al Presidente del Senato Accademico
Con delibera del 9/12/2008, il Senato Accademico aveva approvato il rinnovo della convenzione
in essere dall’anno 2000 tra l’Università e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, regolante i rapporti di
ricerca e formazione con l’Ateneo. L’INFN ha proposto di apportare alcune modifiche alla convenzione.
L’INFN promuove, coordina ed effettua la ricerca scientifica nel campo della fisica nucleare,
subnucleare, astroparticellare e delle interazioni fondamentali, nonché la ricerca e lo sviluppo
tecnologico necessari all'attività in tali settori e che, in base alla convenzione, l'Ateneo ospita presso il
Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica il Gruppo Collegato di Alessandria della Sezione di
Torino dell'INFN.
La nuova bozza presenta aggiornamenti della normativa di riferimento e alcune modifiche rispetto
alla convenzione precedente soprattutto relativamente all’utilizzo di locali, impianti, arredi e alle
questioni di sicurezza; inoltre, la durata della convenzione è stata ridotta da sette a tre anni.
La convenzione prevede che l’INFN verserà al Dipartimento, oltre a vari rimborsi spese:
- un contributo annuo di euro 2.500 per la biblioteca, destinato all'acquisto di libri e riviste di
interesse dell'INFN;
- un contributo annuo di euro 2.500 per la utilizzazione dei servizi e utenze di cui agli Allegati 4 e
5 della convenzione e per adempimenti comuni in materia di igiene e sicurezza;
- un contributo aggiuntivo per il cofinanziamento di eventuali programmi di ricerca di rilevante
interesse nazionale, coinvolgenti personale universitario associato;
- un contributo annuo per il finanziamento o il cofinanziamento di borse di dottorato aggiuntive;
- un contributo annuo per il cofinanziamento in misura non superiore al 50%, degli assegni di
ricerca di durata biennale, che l’Università deliberi annualmente in settori di interesse INFN.
Il Consiglio del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica, nella seduta del 09/05/2012,
ha espresso parere favorevole alle modifiche proposte.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di esprimere il proprio parere in merito.
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
81
PREMESSO che l’INFN ha proposto di apportare alcune modifiche alla convenzione regolante i
rapporti di ricerca e formazione con l’Ateneo stipulata nel 2000 su richiesta del
Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica e già rinnovata nel 2008;
CONSIDERATO che la nuova bozza presenta aggiornamenti della normativa di riferimento e alcune
modifiche rispetto alla convenzione precedente soprattutto relativamente all’utilizzo
di locali, impianti, arredi e alle questioni di sicurezza e che, inoltre, la durata della
convenzione è stata ridotta da sette a tre anni.
CONSIDERATO c he l’INFN promuove, coordina ed effettua la ricerca scientifica nel campo della
fisica nucleare, subnucleare, astroparticellare e delle interazioni fondamentali, nonché
la ricerca e lo sviluppo tecnologico necessari all'attività in tali settori e che, in base
all’accordo, l'Ateneo ospiterà presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione
Tecnologica il Gruppo Collegato di Alessandria della Sezione di Torino dell'INFN;
CONSIDERATO che la convenzione prevede che l’INFN verserà al Dipartimento rimborsi spese e
contributi annui tra cui contributi per la biblioteca, servizi e utenze diversi, il
finanziamento o il cofinanziamento di borse di dottorato aggiuntive e il
cofinanziamento degli assegni per la collaborazione ad attività di ricerca che
l’Università deliberi annualmente in settori di interesse INFN;
VISTA la Legge n. 168 del 9/5/89;
VISTA la Legge n. 240 del 30/12/2010;
VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”
emanato con D.R. Rep. 444 del 14/11/2011;
VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità emanato
con D.R. Rep. n. 166 del 26/03/2009;
VISTA la delibera del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica del 09/05/2012;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
-
di approvare le modifiche alla Convenzione in essere tra l’Università degli Studi del Piemonte
Orientale “Amedeo Avogadro” e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, come sotto indicato:
CONVENZIONE
TRA
L'ISTITUTO
NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE E
L'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL
PIEMONTE
ORIENTALE
“AMEDEO
AVOGADRO”
VECCHIA VERSIONE
Premesso che le Università sono il Centro
primario della ricerca scientifica nazionale e che
è compito delle Università elaborare e
CONVENZIONE
TRA
L'ISTITUTO
NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE E
L'UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL
PIEMONTE
ORIENTALE
“AMEDEO
AVOGADRO”
NUOVA VERSIONE
Premesso
che, in base all'art. 2 del proprio
Statuto, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare,
promuove, coordina ed effettua la ricerca
82
trasmettere
criticamente
le
conoscenze
scientifiche, anche promuovendo forme di
collaborazione con Istituti extra - universitari di
ricerca, finanziati, in tutto o in parte, dallo Stato
o da Organi preposti al finanziamento pubblico
della ricerca;
premesso che, in base all'art. 2 del proprio
Regolamento Generale, l'Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare, promuove, coordina ed effettua
la ricerca scientifica nel campo della fisica
nucleare, subnucleare, astroparticellare e delle
interazioni fondamentali, nonché la ricerca e lo
sviluppo tecnologico necessari all'attività in tali
settori;
premesso che, in base all'art. 3 del proprio
Regolamento Generale, l'Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare per assolvere ai propri fini
istituzionali si avvale anche di personale
universitario associato alle proprie attività di
ricerca;
considerato che le attività delle Università nel
campo della fisica nucleare, subnucleare,
astroparticellare e delle interazioni fondamentali,
nonché la ricerca e lo sviluppo tecnologico
necessari all'attività in tali settori, sono svolte
prevalentemente presso i Dipartimenti dove
hanno sede le Sezioni dell'INFN o i Gruppi
Collegati dell'INFN;
riconosciuta, da parte delle Università e
dell'INFN, l'opportunità di favorire la nascita e
lo sviluppo di attività dell'INFN nell'ambito dei
Dipartimenti o Istituti di fisica universitari, al
fine di assicurare alle attività universitarie l'alto
contributo della ricerca scientifica avanzata
svolta dall'INFN, e di favorire il loro
coordinamento con le attività dei Dipartimenti o
Istituti di fisica universitari presso cui hanno
sede;
ritenuta di interesse per le Università l'attività di
ricerca sperimentale e teorica nel campo della
fisica nucleare subnucleare, astroparticellare e
delle interazioni fondamentali, nonché la ricerca
e lo sviluppo tecnologico necessari all'attività in
tali settori, che si svolge nel suo ambito in gran
parte con i mezzi messi a disposizione dall'INFN
scientifica nel campo della fisica nucleare,
subnucleare, astroparticellare e delle interazioni
fondamentali, nonché la ricerca e lo sviluppo
tecnologico pertinenti all'attività in tali settori;
premesso
che, in base all'art. 3 del proprio
Statuto, l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
per assolvere ai propri fini istituzionali si avvale
anche di personale universitario associato alle
proprie attività di ricerca;
premesso che le Università sono centri primari
della ricerca scientifica nazionale e che è
compito delle Università elaborare e trasmettere
criticamente le conoscenze scientifiche, anche
promuovendo forme di collaborazione con
Istituti extra - universitari di ricerca, finanziati,
in tutto o in parte, dallo Stato o da Organi
preposti al finanziamento pubblico della ricerca;
considerato che le attività delle Università nel
campo della fisica nucleare, subnucleare,
astroparticellare e delle interazioni fondamentali,
nonché la ricerca e lo sviluppo tecnologico
necessari all'attività in tali settori, sono svolte
prevalentemente presso i Dipartimenti dove
hanno sede le Sezioni dell'INFN o i Gruppi
Collegati dell'INFN;
riconosciuta da parte delle Università e
dell'INFN l'opportunità di favorire la nascita e lo
sviluppo di attività dell'INFN nell'ambito dei
Dipartimenti o Istituti di fisica universitari, al
fine di assicurare alle attività universitarie l'alto
contributo della ricerca scientifica avanzata
svolta dall'INFN, e di favorire il loro
coordinamento con le attività dei Dipartimenti o
Istituti di fisica universitari presso cui hanno
sede;
ritenuta di interesse per le Università l'attività di
ricerca sperimentale e teorica nel campo della
fisica nucleare subnucleare, astroparticellare e
delle interazioni fondamentali, nonché la ricerca
e lo sviluppo tecnologico pertinenti all'attività
in tali settori, che si svolge nel suo ambito in
gran parte con i mezzi messi a disposizione
dall'INFN per l'attuazione di ricerche presso il
Gruppo Collegato locale, gli altri Gruppi
Collegati, le Sezioni, i Laboratori Nazionali
dell'INFN, il Centro Nazionale Ricerca e
Sviluppo Tecnologie Informatiche e Telematiche
(CNAF), ed altri laboratori italiani, stranieri ed
internazionali;
83
per l'attuazione di ricerche presso il Gruppo
Collegato locale, gli altri Gruppi Collegati, le
Sezioni, i Laboratori Nazionali dell'INFN, il
Centro Nazionale Ricerca e Sviluppo Tecnologie
Informatiche e Telematiche (CNAF), ed altri
laboratori italiani, stranieri ed internazionali;
tenuto conto che l'Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare intende favorire la promozione e lo
sviluppo delle attività didattiche con azioni di
sostegno e rafforzamento, con particolare
riguardo al dottorato di ricerca, e contribuire alla
preparazione di figure professionali altamente
qualificate attraverso l'appoggio ai corsi di
tenuto conto che l'Istituto Nazionale di Fisica diploma e di laurea, ai corsi di perfezionamento
Nucleare intende favorire la promozione e lo e di master e alle scuole di specializzazione, e
sviluppo delle attività didattiche con azioni di che tale azione avverrà sia con l'utilizzo di
sostegno e rafforzamento, con particolare proprie risorse e laboratori sia con l'acquisizione
riguardo al dottorato di ricerca, e contribuire alla di risorse su programmi nazionali, internazionali
preparazione di figure professionali altamente e comunitari;
qualificate attraverso l'appoggio ai corsi di premesso che l’INFN considera uno dei suoi
diploma e di laurea, ai corsi di perfezionamento compiti preminenti la diffusione della cultura
e di master e alle scuole di specializzazione, e scientifica e la formazione professionale nei
che tale azione avverrà sia con l'utilizzo di settori di competenza, cui provvede altresì
proprie risorse e laboratori sia con l'acquisizione mediante la partecipazione di studenti
di risorse su programmi nazionali, internazionali universitari alle proprie attività di ricerca in
e comunitari;
ambito nazionale ed internazionale;
vista la precedente Convenzione già in atto tr vista la precedente Convenzione già in atto tra
l'Università del Piemonte Orientale “Amede l'Università degli Studi del Piemonte Orientale
Avogadro” e l'Istituto Nazionale di Fisica Nuclear “Amedeo Avogadro” e l'Istituto Nazionale di
che viene sostituita e aggiornata dalla present Fisica Nucleare, che viene sostituita e aggiornata
dalla presente Convenzione;
Convenzione;
visto
il D.P.R.
n. 382/80 e successive
modificazioni ed integrazioni;
TRA
l'Università degli Studi del Piemonte Orientale
“Amedeo Avogadro” (nel seguito detta
Università) in persona del Magnifico Rettore
prof. Paolo Luciano Garbarino, nato a Canelli
(AT) il 27.02.1954, a ciò autorizzato con
delibera del Consiglio di Amministrazione in
data ............................
E
l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (nel
seguito detto INFN), in persona del suo
Presidente prof. Roberto Petronzio, nato a
…………… il ……………………………
a ciò autorizzato con delibera del Consiglio
Direttivo in data...............................
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO
SEGUE:
visto il D.P.R. n. 382/80 e successive
modificazioni ed integrazioni;
TRA
l'Università degli Studi del Piemonte Orientale
“Amededo Avogadro” (nel seguito detta
Università) in persona del Magnifico Rettore
prof. Paolo Garbarino, nato a Canelli (AT) il
27/2/1954, a ciò autorizzato con delibera del
Consiglio di Amministrazione
in data
...........................
E
l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (nel
seguito detto INFN), in persona del suo
Presidente prof. Fernando Ferroni, nato a Roma
il 12/1/1952 a ciò autorizzato con delibera del
Consiglio Direttivo in data 27.11.2009
ART. 1
ART. 1
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO
SEGUE:
1.1- L'Università ospita il Gruppo Collegato di 1.1- L'Università ospita il Gruppo Collegato
Alessandria della Sezione di Torino dell'INFN della Sezione di Torino dell'INFN (nel seguito
84
(nel seguito detti Gruppo e Sezione)) presso il detto Gruppo) presso il proprio Dipartimento di
proprio Dipartimento di Scienze e Tecnologie Scienze e Innovazione Tecnologica (nel seguito
Avanzate di Alessandria (nel seguito detto detto Dipartimento) con sede in Alessandria.
Dipartimento).
ART. 2
ART. 2
2.1 - L'esecuzione della presente Convenzione è
2.1 - L'esecuzione della presente Convenzione è affidata, per quanto riguarda l'Università al
affidata, per quanto riguarda l'Università al Direttore del Dipartimento, per quanto riguarda
Direttore del Dipartimento di Scienze e l'INFN, a seconda dei casi e come appresso
Tecnologie Avanzate, per quanto riguarda specificato, al Direttore della Sezione o al
l'INFN, a seconda dei casi e come appresso Responsabile del Gruppo.
specificato, al Direttore della Sezione o al
2.2 – Il Direttore della Sezione e il Direttore
Responsabile del Gruppo.
del Dipartimento procederanno d’intesa a
verifiche periodiche sullo stato di attuazione
della
presente
Convenzione,
dandone
comunicazione ai rispettivi Organi Direttivi.
ART. 3
3.1 - I programmi annuali di ricerca del Gruppo
sono approvati e finanziati dagli Organi Direttivi
dell'INFN, sentito il Direttore del Dipartimento
in ordine alla disponibilità di personale, di
attrezzature e di locali secondo quanto previsto
ai successivi artt. 5 e 6. Il loro coordinamento è
affidato al Responsabile del Gruppo.
ART. 3
3.1 - I programmi annuali di ricerca del Gruppo
sono approvati e finanziati dagli Organi Direttivi
dell'INFN, sentito il Direttore del Dipartimento
in ordine alla disponibilità di personale, di
attrezzature e di locali secondo quanto previsto
ai successivi artt. 5 e 6. Il loro coordinamento è
affidato al Responsabile del Gruppo.
ART. 4
ART. 4
4.1 - Il Direttore del Dipartimento comunica
annualmente al Direttore di Sezione ed al
Responsabile del Gruppo, la disponibilità del
proprio personale, di attrezzature e di locali
secondo quanto previsto ai successivi artt. 5 e 6.
4.1 - Il Responsabile del Gruppo sentito il
Direttore del Dipartimento, fissa le procedure
per la utilizzazione delle attrezzature scientifiche
e tecniche di proprietà dell'INFN e stabilisce le
norme di funzionamento interno del Gruppo.
4.2 - Il Responsabile del Gruppo comunica
annualmente al Direttore del Dipartimento i
programmi di ricerca approvati e finanziati
dall’INFN che si svolgeranno nell’ambito del
Dipartimento.
4.3 - Qualora il Dipartimento o l'Università
decidano di attuare piani di ricerca e di
organizzare strutture
per svolgere attività
attinenti ai fini istituzionali dell'INFN, con
personale e finanziamenti propri, si impegnano a
darne comunicazione all'INFN, nel quadro della
presente Convenzione, e a consultarsi per
eventuali realizzazioni comuni.
4.2 - Il Responsabile del Gruppo sentito il
Direttore del Dipartimento, fissa le procedure
per la utilizzazione delle attrezzature scientifiche
e tecniche di proprietà dell'INFN e stabilisce le
norme di funzionamento interno del Gruppo.
4.3 - Il Responsabile del Gruppo comunica
annualmente al Direttore del Dipartimento i
programmi di ricerca approvati e finanziati
dall’INFN che si svolgeranno nell’ambito del
Dipartimento.
4.4 - Qualora il Dipartimento o l'Università
decidano di attuare piani di ricerca e di
organizzare strutture
per svolgere attività
85
attinenti ai fini istituzionali dell'INFN, con
personale e finanziamenti propri, si impegnano a
darne comunicazione all'INFN, nel quadro della
presente Convenzione, e a consultarsi per
eventuali realizzazioni comuni.
ART. 5
5.1 - L'INFN, per favorire lo svolgimento delle
attività di ricerca, consente al Dipartimento,
previo accordo col Responsabile del Gruppo e
compatibilmente con le proprie esigenze di
ricerca, l'uso gratuito delle proprie attrezzature
scientifiche e tecniche e dei propri servizi tecnici
locali e nazionali.
5.2 - Il Direttore del Dipartimento Il
Responsabile del Gruppo, compatibilmente con
le esigenze didattiche e di ricerca del
Dipartimento, consente al Gruppo l'uso di
attrezzature scientifiche e tecniche, di servizi
tecnici, di arredi, di impianti e di locali del
Dipartimento stesso.
5.3 - L'utilizzo, da parte del Gruppo e del
Dipartimento, di quanto previsto ai commi
precedenti è regolato dai successivi articoli.
5.4 - Le attrezzature scientifiche e tecniche e i
servizi tecnici dell'INFN messi a disposizione
del Dipartimento sono indicati nell'Allegato n. 1.
5.5 - Le attrezzature scientifiche e tecniche, i
servizi tecnici, i locali adibiti a laboratorio, gli
arredi e gli impianti del Dipartimento messi a
disposizione
dell'INFN
sono
indicati
nell'Allegato n. 2 e 6.
5.6 - Eventuali variazioni agli Allegati n.1 e n.2
saranno adottate in conformità alle esigenze del
Gruppo e del Dipartimento previo accordo tra il
Responsabile del Gruppo e il Direttore del
Dipartimento.
5.7 - Ove nello sviluppo dei propri programmi
l’INFN ritenesse opportuna la installazione
presso l’Università di nuovi importanti mezzi di
ricerca o di strumenti di grande rilievo tecnicoscientifico, le Parti si consulteranno in vista di
una eventuale realizzazione comune delle nuove
iniziative.
5.8 - Qualora si ravvisasse l'opportunità di
estendere la collaborazione oggetto della
presente Convenzione con altri Dipartimenti o
Istituti dell'Università, le Parti si consulteranno
in ordine alla stipulazione di uno specifico
Protocollo Aggiuntivo.
ART. 5
5.1 - L'INFN, per favorire lo svolgimento delle
attività di ricerca, consente al Dipartimento,
previo accordo col Responsabile del Gruppo e
compatibilmente con le proprie esigenze di
ricerca, l'uso gratuito delle proprie attrezzature
scientifiche e tecniche e dei propri servizi tecnici
locali e nazionali.
5.2 - Il Direttore del Dipartimento,
compatibilmente con le esigenze didattiche e di
ricerca del Dipartimento, consente al Gruppo
l'uso di attrezzature scientifiche e tecniche, di
servizi tecnici, di arredi, di impianti e di locali
del Dipartimento stesso.
5.3 - L'utilizzo, da parte del Gruppo e del
Dipartimento, di quanto previsto ai commi
precedenti è regolato dai successivi articoli.
5.4 - Le attrezzature scientifiche e tecniche e i
servizi tecnici dell'INFN messi a disposizione
del Dipartimento sono indicati nell'Allegato n. 1.
5.5 - Le attrezzature scientifiche e tecniche, i
servizi tecnici, gli arredi e gli impianti del
Dipartimento messi a disposizione dell'INFN
sono indicati nell'Allegato n. 2.
5.6 - Eventuali variazioni agli Allegati n.1 e n.2
saranno adottate in conformità alle esigenze del
Gruppo e del Dipartimento previo accordo tra il
Responsabile del Gruppo e il Direttore del
Dipartimento.
5.7 - Ove nello sviluppo dei propri programmi
l’INFN ritenesse opportuna la installazione
presso l’Università di nuovi importanti mezzi di
ricerca o di strumenti di grande rilievo tecnicoscientifico, le Parti si consulteranno in vista di
una eventuale realizzazione comune delle nuove
iniziative.
5.8 - Qualora si ravvisasse l'opportunità di
estendere la collaborazione oggetto della
presente Convenzione con altri Dipartimenti o
Istituti dell'Università, le Parti si consulteranno
in ordine alla stipulazione di uno specifico
Protocollo Aggiuntivo.
5.9 - L'Università cura a proprie spese la
manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali,
degli impianti generali, dei servizi ad essi
86
5.9 - L'Università cura a proprie spese la
manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali,
degli impianti generali, dei servizi ad essi
attinenti e degli arredi del Dipartimento messi a
disposizione del Gruppo.
5.10 -Gli adempimenti relativi agli interventi
strutturali, di messa a norma e di manutenzione,
necessari per assicurare, ai sensi delle vigenti
normative, la sicurezza delle infrastrutture e
relativi impianti assegnati in uso all'INFN,
restano a carico dell'Università.
Gli obblighi relativi ai predetti interventi si
ritengono assolti da parte del Direttore della
Sezione con la richiesta del loro adempimento
all'Università competente (D.Lgs. n. 242/96, art.
3, comma 12 ed eventuali successive
modificazioni).
Ferme restando le responsabilità di cui ai punti
precedenti, laddove le Parti ravvisino l'interesse
reciproco a procedere nell'assolvimento degli
adempimenti di cui
al presente comma
attraverso azioni congiunte, potranno stabilire le
modalità di intervento mediante Accordi
specifici.
5.11 – I locali, gli impianti e le altre
infrastrutture messe a disposizione del Gruppo ai
sensi della presente convenzione sono utilizzati
in conformità all’uso cui gli stessi sono destinati.
Eventuali variazioni di destinazioni d’uso,
modifiche dei locali, degli impianti e delle
infrastrutture che si rendessero necessarie per
una migliore utilizzazione ai fini dell’attività di
ricerca,
devono
essere
preventivamente
concordate con l’Università, fatto salvo
l’ottenimento delle prescritte autorizzazioni di
legge. Se gli interventi sono effettuati a cura
dell’INFN, questo è tenuto, alla fine dei lavori, a
consegnare all’Università le certificazioni e
documentazioni
prescritte
dalla
vigente
normativa.
attinenti e degli arredi del Dipartimento messi a
disposizione del Gruppo.
5.10 - Gli obblighi relativi agli interventi
strutturali, di messa a norma e di manutenzione,
necessari per assicurare, ai sensi delle vigenti
normative, la sicurezza dei locali e degli edifici,
nonché delle infrastrutture e relativi impianti
assegnati in uso all'INFN, restano a carico
dell'Università, in quanto tenuta alla loro
manutenzione.
Gli obblighi previsti dal D. Lgs. n. 81/08
relativamente ai predetti interventi si ritengono
assolti da parte del Direttore della Sezione con la
richiesta del loro adempimento all'Università
competente (D.Lgs. n. 81/08 art. 18, comma 3
ed eventuali successive modificazioni).
Ferme restando le responsabilità di cui ai punti
precedenti, laddove le Parti ravvisino l'interesse
reciproco a procedere nell'assolvimento degli
adempimenti di cui
al presente comma
attraverso azioni congiunte, potranno stabilire le
modalità di intervento mediante Accordi
specifici, anche secondo le indicazioni
riportate al punto 10.7.
5.11 - L'Università, fatto salvo l'ottenimento
delle richieste autorizzazioni di legge,
consente all'INFN di effettuare, previo
accordo tra il Direttore del Dipartimento e il
Direttore della Sezione, eventualmente anche
a spese dell'INFN, modifiche di destinazioni
d'uso e/o interventi di ristrutturazione dei
locali, degli impianti e degli arredi messi a
disposizione del Gruppo per la migliore
utilizzazione ai fini dell'attività di ricerca.
L'INFN
è in tal caso responsabile per gli aspetti di sicurezza relativi alla fase di realizzazione dei suddetti interventi nei luoghi
di lavoro e relativi impianti ed è tenuto, alla
fine dei lavori, alla consegna all'Università
delle necessarie dichiarazioni e certificazioni
di conformità degli impianti, dei certificati di
collaudo e delle ulteriori documentazioni
prescritte dalle vigenti normative.
ART. 6
6.1 - Il Dipartimento consente al Gruppo a
norma del precedente art. 5 l'uso dei locali
indicati nell'Allegato n. 3.
6.2 - Eventuali variazioni all'Allegato n. 3
saranno adottate in conformità alle esigenze del
Gruppo e del Dipartimento previo accordo tra il
ART. 6
6.1 - Il Dipartimento consente al Gruppo a
norma del precedente art. 5 l'uso dei locali
indicati nell'Allegato n. 3.
6.2 - Eventuali variazioni all'Allegato n. 3
saranno adottate in conformità alle esigenze del
Gruppo e del Dipartimento previo accordo tra il
87
Responsabile del Gruppo e il Direttore del
Dipartimento.
6.3 - L’Università garantisce la copertura
assicurativa per i rischi di incendio per i locali di
cui all'Allegato n. 3,. dei rischi di incendio
L'INFN garantisce la copertura assicurativa per i
rischi di incendio e furto dei propri beni di
proprietà dell'INFN, nonché la copertura
assicurativa dei rischi da responsabilità civile.
Responsabile del Gruppo e il Direttore del
Dipartimento.
6.3 - L'Università garantisce la copertura
assicurativa per il rischio di incendio per i locali
di cui all'allegato n. 3. L'INFN garantisce la
copertura assicurativa per i rischi di incendio o
furto dei propri beni, nonché la copertura
assicurativa dei rischi da responsabilità civile.
6.4 – Il Responsabile del Gruppo provvede,
sentito il Direttore del Dipartimento, a
disciplinare le modalità di accesso ai locali
assegnati in uso all’INFN.
ART. 7
7.1 - Il Dipartimento mette a disposizione del
Gruppo i servizi e le utenze di cui agli Allegati
n. 4 e n. 5. Eventuali variazioni agli Allegati n. 4
e n. 5 saranno adottate in conformità alle
esigenze del Gruppo e del Dipartimento previo
accordo tra il Responsabile del Gruppo e il
Direttore del Dipartimento.
ART. 7
7.1 - Il Dipartimento mette a disposizione del
Gruppo i servizi e le utenze di cui agli Allegati
n. 4 e n. 5.
7.2 - L'INFN verserà al Dipartimento:
a) il rimborso delle spese sostenute per l'acquisto
di sorgenti di radiazioni ionizzanti il cui acquisto
sia stato formalmente e preventivamente
autorizzato dal Direttore della Sezione cui
afferisce il Gruppo;
b) il rimborso delle eventuali spese, formalmente
e preventivamente autorizzate dal Direttore della
Sezione, sostenute per lo smaltimento di rifiuti
radioattivi, speciali, speciali pericolosi, da
effettuarsi secondo le vigenti norme in materia;
c) un contributo annuo di Euro 3000 (tremila)
per la biblioteca; tale contributo sarà destinato
all'acquisto di libri e riviste di interesse
dell'INFN e potrà essere modificato, di anno in
anno ed a partire dal terzo anno, del valore
medio dell'eventuale aumento del costo dei libri
e dei periodici di interesse delle Parti, previo
accordo tra il Direttore del Dipartimento e il
Direttore della Sezione;
d) un contributo forfettario annuo di Euro 3000
7.2 - L'INFN verserà al Dipartimento:
a)
il rimborso delle spese telefoniche
effettuate nell'interesse e per conto dell'INFN,
a presentazione dei documenti di spesa;
b)
il rimborso secondo le tariffe in uso
per i gruppi di ricerca universitari della spesa
di utilizzazione dei mezzi di calcolo
interamente di proprietà dell'Università;
c)
il rimborso delle spese per l'uso di
fotocopiatrici dell'Università, in base alle
copie effettuate;
d)
il rimborso delle spese sostenute per
l'acquisto di sorgenti di radiazioni il cui acquisto
sia stato formalmente e preventivamente
autorizzato dal Direttore della Sezione cui
afferisce il Gruppo;
e)
il rimborso delle eventuali spese,
formalmente e preventivamente autorizzate dal
Direttore della Sezione, sostenute per lo
smaltimento di rifiuti radioattivi, speciali non
pericolosi, speciali pericolosi, da effettuarsi
secondo le vigenti norme in materia;
f)
un contributo annuo di Euro 2,500 per
la biblioteca; tale contributo sarà destinato
all'acquisto di libri e riviste di interesse
dell'INFN;
g)
un contributo annuo di Euro 2,500 per
la utilizzazione dei restanti servizi ed utenze di
cui agli Allegati n. 4 e n. 5 e per adempimenti
comuni in materia di igiene e sicurezza, così
come evidenziati nei documenti redatti ai sensi
degli articoli 17 e 28 del D. Lgs. n. 81/08 e loro
88
(tremila) per la utilizzazione dei servizi ed successive modificazioni e integrazioni;
utenze di cui agli Allegati n. 4 e n. 5 e per
adempimenti comuni in materia di igiene e
sicurezza, così come evidenziati nei documenti
redatti ai sensi dell'art. 4 del D.Lgs. n. 626/94;
tale contributo potrà essere aumentato di anno in
anno ed a partire dal terzo anno, in base al tasso
programmato di inflazione, previo accordo tra il
Direttore del Dipartimento e il Direttore della
Sezione;
un contributo aggiuntivo per il
i)
un
contributo
aggiuntivo
per
il h)
cofinanziamento
di
eventuali
cofinanziamento di eventuali programmi di
programmi di ricerca di rilevante
ricerca di rilevante interesse nazionale,
interesse
nazionale,
coinvolgenti
coinvolgenti personale universitario associato, ai
personale
universitario
associato,
ai
sensi del successivo art. 10, con incarico di
sensi del successivo art. 9, con incarico
ricerca, proposti dall'Università ex legge n.
di ricerca, proposti dall'Università ex
537/93 e sue successive modificazioni ed
legge n. 537/93 e sue successive
integrazioni;
modificazioni ed integrazioni;
l) un contributo annuo per il finanziamento di
borse di dottorato aggiuntive;
m) un contributo annuo per il cofinanziamento,
in misura non superiore al 50%, degli assegni
per la collaborazione ad attività di ricerca ex art.
51, comma 6, L. n. 449/97 (nel seguito detti:
assegni di ricerca) di durata non superiore a
quattro anni che l’Università deliberi
annualmente in settori di interesse INFN.
7.3 - I rimborsi e i contributi di cui al precedente
art. 7.2 non potranno comunque superare
l'importo annuo iscritto nei rispettivi capitoli di
spesa del bilancio di previsione dell'INFN.
ART. 8
i)
un contributo annuo per il finanziamento
o il cofinanziamento di borse di
dottorato aggiuntive;
l)
un
contributo
annuo
per
il
cofinanziamento, in misura non
superiore al 50%, degli assegni per la
collaborazione ad attività di ricerca ex
art. 22, L. n. 240/2010 (nel seguito
detti: assegni di ricerca) di durata
biennale, che l’Università deliberi
annualmente in settori di interesse
INFN e assoggettati al regime del
Regolamento di Ateneo per il
conferimento di assegni per lo
svolgimento di attività di ricerca (art.
22 L. 30 dicembre 2010, n. 240),
emanato con D.R. rep. n. 220/2011”.
7.3 - I rimborsi e i contributi di cui al precedente
art. 7.2 non potranno comunque superare
l'importo annuo iscritto nei rispettivi capitoli di
spesa del bilancio di previsione dell'INFN.
ART. 8
8.1 – L’importo dei contributi di cui al
precedente art. 7.2, lett. i) e l) è determinato
annualmente dagli Organi Direttivi dell’INFN e
comunicato dal Direttore della Sezione al
8.2 - Gli importi versati e relativi a borse di Direttore del Dipartimento e non comprende
dottorato o ad assegni di ricerca non attivati o eventuali oneri di attivazione, accesso o
comunque non erogati in tutto o in parte, saranno frequenza ai corsi di dottorato o degli assegni di
8.1 – L’importo dei contributi di cui al
precedente art. 7.2, lett. l) e m) è determinato
annualmente dagli Organi Direttivi dell’INFN e
comunicato dal Direttore della Sezione al
Direttore del Dipartimento e non comprende
eventuali oneri di attivazione, accesso o
frequenza ai corsi di dottorato o degli assegni di
ricerca.
89
restituiti all’INFN o detratti dall’importo da ricerca.
versare nell’anno successivo, a scelta dell’INFN 8.2 - Gli importi versati e relativi a borse di
dottorato o ad assegni di ricerca non attivati o
medesimo.
comunque non erogati in tutto o in parte, saranno
8.3 – L’INFN assicura, in ogni caso, la copertura restituiti all’INFN o detratti dall’importo da
delle borse di dottorato e, pro quota, degli versare nell’anno successivo, a scelta dell’INFN
assegni di ricerca attivati ai sensi del presente medesimo.
articolo, anche successivamente alla scadenza 8.3 – L’INFN assicura, in ogni caso, la copertura
delle borse di dottorato e, pro quota, degli
della presente Convenzione.
assegni di ricerca attivati ai sensi del presente
8.4 – Le Parti procederanno annualmente con articolo, anche successivamente alla scadenza
accordi in sede locale per tutti gli aspetti relativi della presente Convenzione.
agli assegni di ricerca e alle borse di dottorato 8.4 – Le Parti procederanno annualmente con
attivati con il contributo finanziario dell’INFN, accordi in sede locale per tutti gli aspetti relativi
non espressamente previsti dalla legge o dalla agli assegni di ricerca e alle borse di dottorato
attivati con il contributo finanziario dell’INFN,
presente Convenzione.
non espressamente previsti dalla legge o dalla
presente Convenzione.
ART. 9
9.1 - L'Università prende atto che l'INFN svolge
i propri programmi utilizzando personale
proprio, o personale dipendente da altri Enti
comandato o associato presso la Sezione a cui il
Gruppo afferisce ed eventuali ricercatori ospitati
temporaneamente.
9.2 - La lista del personale di cui al presente
articolo, ed ogni sua variazione, è trasmessa, ove
previsto, dal Direttore della Sezione al
Responsabile del Gruppo Direttore del
Dipartimento.
9.3 - L’Università permette l’accesso alla sede
Universitaria del personale di cui al precedente
art. 9.1, con le stesse regole in vigore per il
personale universitario.
9.4 - L'Università mette a disposizione del
personale di cui al precedente art. 9.1, spazi ed
arredamenti paragonabili a quelli messi a
disposizione per il proprio personale di pari
livello.
ART. 10
10.1 - Considerato che i programmi di ricerca
dell'INFN possono essere di grande interesse per
lo svolgimento dell'attività istituzionale di
ricerca del personale universitario del
Dipartimento e della attività didattica afferente
ART. 9
9.1 - Considerato che i programmi di ricerca
dell'INFN possono essere di grande interesse per
lo svolgimento dell'attività istituzionale di
ricerca del personale universitario del
Dipartimento e della attività didattica afferente
al Dipartimento, l'INFN potrà, col consenso
dell'interessato e previo parere favorevole del
Dipartimento, assegnare annualmente, al
suddetto personale, incarichi di ricerca, di
associazione e di collaborazione tecnica gratuiti,
alle proprie attività di ricerca secondo le
modalità di cui al vigente Regolamento INFN,
che disciplina, altresì, il diritto del personale
universitario a partecipare alla programmazione
delle attività di ricerca dell’Istituto e a far parte
dell’elettorato attivo e passivo negli Organi
dell'INFN.
9.2 - L'espletamento degli incarichi di ricerca, di
associazione e di collaborazione tecnica, deve
essere compatibile col pieno adempimento da
parte degli interessati dei propri doveri nei
confronti dell'Università, nel rispetto delle
vigenti disposizioni, salvo esonero dai carichi
didattici secondo quanto previsto dall’apposito
90
al Dipartimento, l'INFN potrà, col consenso
dell'interessato e previo parere favorevole del
Dipartimento, assegnare annualmente,
al
suddetto personale, incarichi di ricerca, di
associazione e di collaborazione tecnica gratuiti,
alle proprie attività di ricerca secondo le
modalità di cui al vigente Regolamento INFN,
che disciplina, altresì, il diritto del personale
universitario a partecipare alla programmazione
delle attività di ricerca dell’Istituto e a far parte
dell’elettorato attivo e passivo negli Organi
dell'INFN e nel rispetto della normativa vigente
relativa al personale universitario.
Regolamento universitario.
9.3 – Gli incarichi di cui ai precedenti commi
potranno essere assegnati anche a personale
universitario in quiescenza, secondo modalità
previste dal vigente Regolamento dell’INFN,
che, al riguardo, prende atto che l’Università
non assume alcun impegno per le risorse ed i
locali necessari all’espletamento degli
incarichi stessi.
9.4 - L’INFN prevede che il proprio personale,
nel rispetto delle specifiche norme dei CCNL
vigenti, e su richiesta dell'interessato, possa
collaborare all’attività didattica e scientifica
dell’Università, nelle forme richiamate dal
D.P.R. n. 382/80, dal D. Lgs. n. 19/99 e dal D.
10.2 - L'espletamento degli incarichi di ricerca,
Lgs. n. 381/99, e loro successive modificazioni
di associazione e di collaborazione tecnica, deve
ed integrazioni.
essere compatibile col pieno adempimento da
parte degli interessati dei propri doveri nei
9.5 - Il Dipartimento può utilizzare, nel rispetto
confronti dell'Università, nel rispetto delle della normativa vigente personale della Sezione
vigenti disposizioni, salvo esonero dai carichi a supporto della propria attività scientifica e
didattici secondo quanto previsto dall’apposito didattica, previo nulla osta del Direttore della
Regolamento
universitario
e
previa Sezione e con il consenso dell'interessato.
approvazione da parte della Facoltà di 9.6 – Il personale di ricerca dell’INFN,
appartenenza.
nell’ambito della propria attività istituzionale e
nel rispetto delle disposizioni in materia, può
tenere insegnamenti, gratuiti o retribuiti,
presso l’Università secondo le norme previste
dai regolamenti di ateneo e può far parte delle
commissioni per gli esami di profitto e
conclusivi dei corsi di diploma, di laurea, di
specializzazione e di dottorato di ricerca. Può
altresì far parte dei consigli di dottorato, nonché
delle commissioni di ammissione al dottorato e
10.3 - L’INFN prevede che il proprio personale, dei concorsi per assegni di ricerca.
nel rispetto delle specifiche norme dei CCNL Gli Statuti universitari, ove non già previsto,
vigenti, e su richiesta dell'interessato, possa determinano al riguardo, entro sei mesi dalla
collaborare all’attività didattica e scientifica stipula della presente Convenzione, le
dell’Università, nelle forme richiamate dal modalità attraverso le quali il predetto personale
D.P.R. n. 382/80, dal D. Lgs. n. 19/99 e dal D. svolge le funzioni sopra indicate e partecipa
Lgs. n. 381/99, e loro successive modificazioni alle deliberazioni relative alla programmazione
delle attività didattiche e scientifiche.
ed integrazioni.
L’Università e l’INFN possono convenzionarsi
per organizzare corsi di formazione permanente
10.4 - Il Dipartimento può utilizzare, nel rispetto e/o ricorrente post-universitaria o nell’ambito
della normativa vigente personale della Sezione della formazione integrata superiore.
a supporto della propria attività scientifica e 9.7 – I professori e ricercatori dell’Università
didattica, previo nulla osta del Direttore della possono essere distaccati presso l’INFN per
svolgere, per periodi predeterminati, attività di
Sezione e con il consenso dell'interessato.
ricerca, previa accettazione della struttura
91
10.5 – Il personale di ricerca dell’INFN, ospitante e autorizzazione del consiglio di
nell’ambito della propria attività istituzionale e dipartimento di afferenza. Durante il periodo di
nel rispetto delle disposizioni in materia, può distacco il personale universitario:
adempie ai doveri didattici e
tenere insegnamenti presso l’Università secondo
accademici secondo quanto stabilito
le norme previste dai regolamenti di ateneo e
dall’Università;
può far parte delle commissioni per gli esami di
conserva lo stato giuridico, il
profitto e conclusivi dei corsi di diploma, di
trattamento
economico e il diritto alle
laurea, di specializzazione e di dottorato di
progressioni di carriera dell’Università;
ricerca. Può altresì far parte dei consigli di
è tenuto al rispetto delle normative
dottorato, nonché delle commissioni di
vigenti nella struttura ospitante, applicando
ammissione al dottorato e dei concorsi per
a tal fine le corrispondenze professore
assegni di ricerca.
ordinario / dirigente di ricerca, professore
associato / primo ricercatore, ricercatore
Gli Statuti universitari determinano le modalità
universitario / ricercatore INFN;
attraverso le quali il predetto personale
è ammesso ad usufruire di fondi di
partecipa, alle deliberazioni relative alla
ricerca della struttura ospitante ed a
programmazione delle attività didattiche e
partecipare ai suoi progetti di ricerca e
scientifiche.
attività di trasferimento tecnologico;
può
assumere
responsabilità
organizzative e di coordinamento di attività
di ricerca presso la struttura ospitante.
L’Università e l’INFN possono convenzionarsi
per organizzare corsi di formazione permanente
e/o ricorrente post-universitaria o nell’ambito
della formazione integrata superiore.
Il personale di ricerca dell’INFN può essere
distaccato presso i dipartimenti e i centri
interdipartimentali di ricerca dell’Università per
svolgere, per periodi predeterminati attività
didattica e di ricerca non istituzionale ma di
interesse dell’INFN, previa accettazione della
struttura ospitante e autorizzazione dell’INFN
cui afferisce. Durante il periodo di distacco il
personale dell’INFN:
conserva lo stato giuridico, il
trattamento economico e il diritto alle
progressioni di carriera dell’INFN;
è tenuto al rispetto delle normative
vigenti nella struttura ospitante, applicando
a tal fine le corrispondenze dirigente di
ricerca / professore ordinario, primo
ricercatore / professore associato, ricercatore
INFN / ricercatore universitario;
è ammesso ad usufruire di fondi di
ricerca della struttura ospitante ed a
partecipare ai suoi progetti di ricerca e
attività di trasferimento tecnologico;
può
assumere
responsabilità
organizzative e di coordinamento di attività
di ricerca presso la struttura ospitante.
10.6 – I professori e ricercatori dell’Università
possono essere distaccati presso l’INFN per
svolgere, per periodi predeterminati, attività di
ricerca, previa accettazione della struttura
ospitante e autorizzazione del consiglio di
dipartimento di afferenza. Durante il periodo di
distacco il personale universitario:
adempie ai doveri didattici e accademici
secondo quanto stabilito dall’Università;
conserva lo stato giuridico, il trattamento
economico e il diritto alle progressioni di
carriera dell’Università;
è tenuto al rispetto delle normative
vigenti nella struttura ospitante, applicando a tal
fine le corrispondenze professore ordinario /
dirigente di ricerca, professore associato / primo
ricercatore, ricercatore universitario / ricercatore
INFN;
è ammesso ad usufruire di fondi di
ricerca della struttura ospitante ed a partecipare
ai suoi progetti di ricerca e attività di
ART. 10
trasferimento tecnologico;
può
assumere
responsabilità 10.1 - L'INFN individua nel Direttore della
92
organizzative e di coordinamento di attività di
ricerca presso la struttura ospitante.
Il personale di ricerca dell’INFN può essere
distaccato presso i dipartimenti e i centri
interdipartimentali di ricerca dell’Università per
svolgere, per periodi predeterminati attività di
ricerca non istituzionale ma di interesse
dell’INFN, previa accettazione della struttura
ospitante e autorizzazione dell’INFN cui
afferisce. Durante il periodo di distacco il
personale dell’INFN:
conserva lo stato giuridico, il trattamento
economico e il diritto alle progressioni di
carriera dell’INFN;
è tenuto al rispetto delle normative
vigenti nella struttura ospitante, applicando a tal
fine le corrispondenze dirigente di ricerca /
professore ordinario, primo ricercatore /
professore associato, ricercatore INFN /
ricercatore universitario;
è ammesso ad usufruire di fondi di
ricerca della struttura ospitante ed a partecipare
ai suoi progetti di ricerca e attività di
trasferimento tecnologico;
può
assumere
responsabilità
organizzative e di coordinamento di attività di
ricerca presso la struttura ospitante.
ART. 11
11.1 – Per le attività svolte nei luoghi di lavoro
di propria esclusiva pertinenza, Università e
INFN provvedono in proprio, nell’ambito delle
rispettive
attribuzioni
e
competenze,
all’attuazione delle misure di prevenzione e
protezione che si rendano necessarie a seguito
della valutazione dei rischi per la sicurezza e la
salute. Laddove le parti riconoscono che
l’obiettivo comune di sicurezza possa essere più
efficacemente raggiunto sulla base di azioni
congiunte, il Responsabile del Gruppo e il
Direttore della Sezione concordano le modalità
intese a dare seguito comune a determinati
adempimenti previsti dalla vigente normativa e/o
dai rispettivi documenti di valutazione del
rischio, individuando di comune accordo i
soggetti cui competono i relativi obblighi.
11.2 – Gli adempimenti in
prevenzione
incendi
sono
materia di
a
carico
Sezione di Torino il datore di lavoro cui
competono gli obblighi previsti dal D.Lgs. n.
81/08, e successive modificazioni ed
integrazioni, e dalla normativa in tema di
sicurezza ed igiene nei luoghi di lavoro.
Parimenti l'Università individua il datore di
lavoro nel Rettore.
I datori di lavoro dell'Università e dell'INFN,
anche tramite i rispettivi responsabili dei
servizi di prevenzione e protezione, si
scambiano reciproche informazioni sui
contenuti riportati nei rispettivi documenti di
sicurezza redatti a conclusione della
valutazione dei rischi (D. Lgs. n. 81/08 art. 17,
comma 1, lett. a e successive modificazioni e
integrazioni), emanando per l’effetto gli atti
di rispettiva competenza.
10.2 - Per le attività di ricerca svolte in
comune nell'ambito della presente
Convenzione, i due datori di lavoro, mediante
scambio di corrispondenza, provvederanno
ad individuare, prima dell'inizio delle attività,
i soggetti cui competono gli obblighi previsti
dal D.Lgs. n. 81/08 e successive modificazioni
ed integrazioni.
10.3 - Per il personale universitario del
Dipartimento associato all'attività di ricerca
dell'INFN con incarico di ricerca, di
associazione e di collaborazione tecnica, ai
sensi del precedente art. 9, gli adempimenti
che le disposizioni legislative vigenti
impongono in materia di valutazione dei
rischi, formazione, informazione e
addestramento e sorveglianza sanitaria al
datore di lavoro verranno assicurati
dall'Università anche per le attività svolte
presso Strutture dell'INFN o presso sedi
diverse con spese di missione a carico
dell'INFN.
Relativamente al predetto personale,
l'Università si impegna a trasmettere
all'INFN la documentazione di legge
(certificazione di avvenuta formazione sui
rischi specifici, copia dei giudizi di idoneità
espressi dal medico competente o autorizzato,
etc.) che verrà richiesta al fine di ottemperare
alle vigenti disposizioni. L'INFN,
relativamente al predetto personale, si
impegna a trasmettere all'Università tutte le
informazioni necessarie per l’applicazione e il
rispetto della normativa in tema di salute e
93
dell’Università per quanto concerne le strutture
edilizie e gli impianti messi a disposizione
dell’INFN anche ad uso esclusivo. L’INFN si
attiene alle disposizioni in materia di
prevenzione incendi vigenti presso l’Università.
11.3 – Per il personale universitario appartenente
al Gruppo Collegato di Alessandria, esposto a
rischi rientranti nel campo di applicazione del
D.Lgs. 230/95, unicamente per attività svolte
presso Strutture dell’INFN o presso sedi diverse
con spese di missione a carico dell’INFN, si
stabilisce che:
il Datore di Lavoro è il Rettore
dell’Università del Piemonte Orientale
(rif.
Regolamento
di
Ateneo
………………), anche ai sensi del
D.Lgs. 626/94 e del Decreto 363/98;
il Dirigente è il Responsabile del Gruppo
Collegato di Alessandria, anche ai sensi
del D.Lgs. 626/94 e del Decreto 363/98.
11.4 – L’Università provvede al coordinamento,
alla pianificazione delle azioni e alla redazione
delle procedure per la gestione delle emergenze
nei luoghi di lavoro. I dipendenti dell’INFN
collaborano
e
cooperano
ai
fini
dell’individuazione e dell’attuazione delle
misure previste nei piani di emergenza.
11.5 - Gli adempimenti di cui al d.lgs. 230/95 e
successive modificazioni ed integrazioni sono
assicurati a cura di ciascun Ente per il proprio
personale. La sorveglianza fisica della
radioprotezione viene affidata ed assicurata da
Esperti Qualificati nominati individualmente da
ciascuno Ente.
L’INFN, sentito il proprio
Esperto Qualificato, può incaricare, per mansioni
strettamente esecutive inerenti la sorveglianza
fisica della radioprotezione, il personale del
Servizio di Radioprotezione dell’Università ai
sensi del comma 3 dell’art. 77 del D.Lgs. 230/95
e successive modificazioni ed integrazioni.
11.6 – La sorveglianza sanitaria (ai sensi del
d.lgs. 626/94) e la sorveglianza medica (ai sensi
del d.lgs. 230/95) sono effettuate a cura di
ciascun ente per il proprio personale.
11.7
–
Le
iniziative
di
informazione
e
sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro.
Resta comunque inteso che eventuali oneri
assicurativi obbligatori per legge a favore del
predetto personale sono a carico
dell'Università.
10.4 - Per il personale universitario del
Dipartimento associato all'attività di ricerca
dell'INFN con incarico di ricerca, di
associazione e di collaborazione tecnica, ai
sensi del precedente art. 9, gli adempimenti
posti dal D.Lgs. n. 230/95 e successive
modificazioni ed integrazioni a carico del
datore di lavoro verranno assicurati
dall'Università anche per le attività svolte
presso Strutture dell'INFN o presso sedi
diverse con spese di missione a carico
dell'INFN.
Relativamente al predetto personale,
l'Università si impegna a trasmettere
all'INFN la documentazione di
radioprotezione (classificazione di
radioprotezione, giudizio idoneità,
attestazione di avvenuta formazione, etc.) che
verrà richiesta al fine di ottemperare alle
vigenti disposizioni di legge.
10.5 - L'INFN è responsabile della conformità
alle normative di sicurezza vigenti per le
macchine, le attrezzature, nonché i prototipi o
altre strumentazioni realizzate ed utilizzate
nell'attività di ricerca, di cui è proprietaria. Il
personale associato che se ne avvale è tenuto
al rispetto delle normative e delle disposizioni
regolamentari adottate in materia di
sicurezza e di igiene del lavoro, ai fini della
protezione collettiva ed individuale.
Parimenti, l'Università è responsabile della
conformità alle normative di sicurezza vigenti
per le macchine, le attrezzature, nonché i
prototipi o altre strumentazioni realizzate ed
utilizzate nell'attività di ricerca, di cui è
proprietaria. Il personale INFN che se ne
avvale è tenuto al rispetto delle normative e
delle disposizioni regolamentari adottate in
materia di sicurezza e di igiene del lavoro, ai
fini della protezione collettiva ed individuale.
10.6 - Le macchine, le attrezzature, nonché i
prototipi o altre strumentazioni realizzate ed
utilizzate nell'attività di ricerca, di proprietà
dell'INFN, messi a disposizione del personale
associato in altri Dipartimenti dell'Università
o utilizzati, previa autorizzazione del
94
formazione sono assicurate in base al fabbisogno
individuato, per il personale di competenza, dal
rispettivo datore di lavoro, oppure, in
ottemperanza all'art. 61, comma3, lettera e del
DL. 230/95, in cooperazione.
11.8 – Qualora si renda necessario l’affidamento
di lavori in appalto o contratto d’opera a imprese
o a lavoratori autonomi, il datore di lavoro
committente promuove la cooperazione ed il
coordinamento tra le figure interessate al fine di
eliminare i rischi dovuti alle interferenze nelle
lavorazioni.
11.9 – Università e INFN, tramite il
Responsabile del Gruppo ed il Direttore di
Sezione, si scambiano le informazioni e la
documentazione necessaria al fine di
ottemperare alle vigenti disposizioni di legge in
materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
I rispettivi Servizi di Prevenzione e Protezione e
tutti gli altri consulenti obbligatori e vincolanti
eventualmente presenti in relazione all'esercizio
delle rispettive attività (Esperti Qualificati,
Medici Competenti, Medici Autorizzati, ecc. ),
collaborano reciprocamente per l'espletamento
degli adempimenti in tema di sicurezza e salute
nei luoghi di lavoro.
11.10 – La Sezione è responsabile della
conformità alle normative di sicurezza vigenti
per le macchine, le attrezzature, nonché i
prototipi o altre strumentazioni realizzate ed
utilizzate nell’attività di ricerca, di cui è
proprietaria. Il personale associato che se ne
avvale è tenuto al rispetto delle normative e delle
disposizioni regolamentari adottate in materia di
sicurezza e di igiene del lavoro, ai fini della
protezione collettiva ed individuale.
Parimenti, l’Università è responsabile della
conformità alle normative di sicurezza vigenti
per le macchine, le attrezzature, nonché i
prototipi o altre strumentazioni realizzate ed
utilizzate nell’attività di ricerca, di cui è
proprietaria. Il personale INFN che se ne avvale
è tenuto al rispetto delle normative e delle
disposizioni regolamentari adottate in materia di
sicurezza e di igiene del lavoro, ai fini della
protezione collettiva ed individuale.
Direttore della Sezione, in locali non assegnati
in uso al Gruppo Collegato, sono sotto la
completa responsabilità dell'Università,
mentre l'INFN assicura all'atto della
consegna la completa conformità alle norme
di sicurezza applicabili.
10.7 - Laddove le Parti riconoscono che
l'obiettivo comune di sicurezza possa essere
più efficacemente raggiunto sulla base di
azioni congiunte, il Direttore del
Dipartimento e il Direttore della Sezione
concordano le modalità intese a dare seguito
comune a determinati adempimenti previsti
dalla vigente normativa e/o dai rispettivi
documenti di valutazione del rischio, (ad
esempio, la gestione delle emergenze e la
redazione dei piani di emergenza, la
designazione del personale incaricato delle
misure di prevenzione incendi, evacuazione
dei lavoratori e primo soccorso, la gestione
dei rifiuti, redazione di un unico fascicolo
informativo sui rischi specifici esistenti presso
il Dipartimento per ospiti e/o ditte esterne,
etc.).
10.8 - Per gli appalti di lavori, servizi e
forniture i datori di lavoro dell'Università e
dell'INFN, anche tramite i rispettivi
responsabili unici del procedimento, si
scambiano reciproche informazioni anche sui
contenuti riportati nel DUVRI - Documento
Unico di Valutazione dei Rischi
Interferenziali - emanando, in esito alle
suddette valutazioni dei rischi, gli atti di
rispettiva competenza.
L'elaborazione del DUVRI dovrà valutare le
eventuali interferenze che potrebbero
derivare dalla possibile compresenza di una o
più imprese con il personale di entrambe le
parti. L'Università e l'INFN attiveranno
modalità atte ad evitare valutazioni parziali.
In particolare, in applicazione a quanto
previsto dall'art. 26 del D. Lgs. n. 81/08 e
successive modificazioni e integrazioni, il
Direttore della Sezione INFN si impegna ad
informare il Dipartimento in caso di
affidamento di lavori a imprese appaltatrici o
a lavoratori autonomi all'interno delle sedi
universitarie. Il Dipartimento segnalerà entro
tre giorni le eventuali interferenze che
potrebbero derivare dalla possibile
compresenza di altre imprese e/o con il
95
11.11 – Le macchine, le attrezzature, nonché i
prototipi o altre strumentazioni realizzate ed
utilizzate nell'attività di ricerca, di proprietà
dell'INFN, messi a disposizione del personale
associato in altri Dipartimenti dell'Università o
utilizzati, previa autorizzazione del Direttore
della Sezione, in locali non assegnati alla
Gruppo collegato, e il loro corretto uso sono
sotto la completa responsabilità dell'Università,
mentre l'INFN assicura la completa conformità
alle norme di sicurezza vigenti al momento della
consegna.
personale di entrambe le parti e fornirà
l'eventuale necessaria collaborazione per
l'elaborazione del documento di valutazione
dei rischi che indichi le misure adottate per
eliminare o ridurre al minimo i rischi da
interferenze. L'Università si impegna ad informare il Direttore della Sezione INFN sui possibili
rischi a cui potrebbero essere esposti i
lavoratori e sulle misure di prevenzione e
protezione adottate in relazione ai lavori
affidati dall'Università nelle sedi in cui
prestano servizio anche lavoratori INFN.
11.12 – Il controllo periodico della efficienza
delle sistemi di protezione e sicurezza delle
macchine ecc. di cui all'art. 11.11, di proprietà
dell’INFN, ed eventuale sostituzione delle parti
usurabili delle stesse sono a carico
dell'Università.
ART. 12
12.1 - L'INFN e l'Università si impegnano
reciprocamente a menzionare l'altra Parte in ogni
opera o scritto scientifico relativo ai propri
programmi di attività svolti presso o con il
concorso di una delle Parti nel quadro della
presente Convenzione.
ART. 13
13.1 - Le eventuali controversie relative
all'applicazione della presente Convenzione
saranno in ogni caso risolte da un Collegio
arbitrale, composto dal Rettore dell'Università,
dal Presidente dell'INFN e da un terzo membro
nominato di comune accordo.
ART. 14
14.1 - La presente Convenzione ha la durata di 7
anni a decorrere dalla data della sua
sottoscrizione e potrà essere rinnovata previo
accordo tra le Parti.
ART. 11
11.1 - L'INFN e l'Università si impegnano
reciprocamente a menzionare l'altra Parte in ogni
opera o scritto scientifico relativo ai propri
programmi di attività svolti presso o con il
concorso di una delle Parti nel quadro della
presente Convenzione.
Il personale universitario associato all’INFN
ai sensi del precedente articolo 9 dovrà
indicare sia l’appartenenza all’Università sia
l’associazione all’INFN in tutte le
pubblicazioni relative ad attività di ricerca
svolte nell’ambito della presente
Convenzione.
ART. 12
12.1 - Le eventuali controversie relative
all'applicazione della presente Convenzione
saranno in ogni caso risolte da un Collegio
arbitrale, composto dal Rettore dell'Università,
dal Presidente dell'INFN e da un terzo membro
nominato di comune accordo.
ART. 13
13.1 La presente Convenzione ha la durata
di tre anni e potrà essere rinnovata per egual
periodo con accordo espresso tra le Parti.
13.2 – Ciascuna parte potrà recedere dalla
presente Convenzione in qualunque momento
dandone comunicazione all’altra con un
preavviso di sei mesi. Resta inteso che gli
96
eventuali accordi e impegni assunti durante il
vigore della presente convenzione restano
validi sino alla scadenza in essi prevista.
ART. 15
15.1 - La presente Convenzione è redatta in
duplice originale e sarà sottoposta a
registrazione, solo in caso d'uso, a cura della
Parte interessata.
ART. 14
14.1 - La presente Convenzione è redatta in
duplice originale e sarà sottoposta a
registrazione, solo in caso d'uso, a cura della
Parte interessata.
ART. 16
16.1 - Ai sensi del D.Lgs. 30.6.2003, n. 196 le
Parti dichiarano di essere reciprocamente
informate che i dati forniti o comunque raccolti,
anche verbalmente, in relazione alla presente
convenzione saranno trattati in modo lecito e
secondo correttezza esclusivamente per il
raggiungimento delle finalità di cui alla
convenzione, nonché per quelle previste dalla
legge e dai regolamenti e connesse alla stipula
della stessa. Il trattamento potrà essere effettuato
sia in modo cartaceo che elettronico; la
eventuale comunicazione dei dati sarà consentita
ai soggetti pubblici o privati nelle sole
circostanze previste dallo stesso decreto
Legislativo.
ART. 15
15.1 - Ai sensi del D.Lgs. 30.6.2003, n. 196 le
Parti dichiarano di essere reciprocamente
informate che i dati forniti o comunque raccolti,
anche verbalmente, in relazione alla presente
convenzione saranno trattati in modo lecito e
secondo correttezza esclusivamente per il
raggiungimento delle finalità di cui alla
convenzione, nonché per quelle previste dalla
legge e dai regolamenti e connesse alla stipula
della stessa. Il trattamento potrà essere effettuato
sia in modo cartaceo che elettronico; la
eventuale comunicazione dei dati sarà consentita
ai soggetti pubblici o privati nelle sole
circostanze previste dallo stesso decreto
Legislativo.
Le Parti dichiarano inoltre di garantire
reciprocamente l'esercizio dei diritti di cui all'art.
7 del D.Lgs. n. 196/03 e di essere consapevoli
che il mancato conferimento dei dati potrà
comportare l'impossibilità di dare esecuzione
alla Convenzione.
Titolari del trattamento sono le Parti come sopra
individuate, denominate e domiciliate.
16.2 - Le Parti dichiarano inoltre di garantire
reciprocamente l'esercizio dei diritti di cui all'art.
7 del D.Lgs. n. 196/03 e di essere consapevoli
che il mancato conferimento dei dati potrà
comportare l'impossibilità di dare esecuzione
alla Convenzione.
16.3 - Titolari del trattamento sono le Parti come
sopra individuate, denominate e domiciliate.
****************** 5.5 Proroga utilizzo del fondo di Ateneo 2010 per assegni di ricerca
4/2012/5.5
Ufficio Ricerca Scientifica e Relazioni Internazionali
Al Presidente del Senato Accademico
Il fondo di Ateneo per assegni di ricerca 2010, dell’ammontare di euro 558.858, è stato ripartito tra
i Dipartimenti in due tranche; la prima, dell’importo di euro 298.259, in data 26/10/2010, la seconda,
pari a euro 260.599, in data 28/06/2011, con scadenza per l’utilizzo il 31/05/2012.
97
Si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la proposta di proroga, al 31/12/2012,
dell’utilizzo del fondo di Ateneo per assegni di ricerca 2010.
La richiesta di proroga è motivata dall’esigenza dei Dipartimenti di programmare e gestire
efficacemente le risorse disponibili per assegni di ricerca, anche in considerazione delle modalità di
utilizzo del fondo e di attivazione degli assegni di tipologia a introdotte dall’art. 13 del “Regolamento
per il conferimento di assegni per lo svolgimento di attività di ricerca (art.22 della Legge 30 dicembre
2010, n. 240)”.
Si richiede pertanto di prorogare l’utilizzo del fondo 2010 al 31/12/2012.
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
PREMESSO che il fondo di Ateneo per assegni di ricerca 2010 ammonta a euro 558.858;
CONSIDERATO che il suddetto fondo è stato ripartito tra i Dipartimenti in due tranche, con scadenza
il 31/05/2012;
VALUTATA l’esigenza dei Dipartimenti di programmare e gestire efficacemente le risorse
disponibili per assegni di ricerca, anche in considerazione delle modalità di utilizzo
dei fondi e di attivazione degli assegni di tipologia a introdotte dall’art. 13 del
“Regolamento per il conferimento di assegni per lo svolgimento di attività di ricerca
(art.22 della Legge 30 dicembre 2010, n. 240)”;
VISTA la Legge n. 168 del 9/5/89;
VISTA la Legge n. 240 del 30/12/2010;
VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”
emanato con D.R. Rep. 444 del 14/11/2011;
VISTO il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità emanato
con D.R. Rep. n. 166 del 26/03/2009;
VISTO il “Regolamento per il conferimento di assegni per lo svolgimento di attività di
ricerca (art. 22 L. 30 dicembre 2010, n. 240)” emanato con DR 220/2011 del
26/05/2011
VISTA la delibera del Senato Accademico n. 9/2010/4.7 del 25/10/2010 che ha approvato la
modifica dei criteri di ripartizione del fondo di Ateneo per assegni di ricerca;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
98
DELIBERA 1. La scadenza per l’utilizzo del fondo di Ateneo per assegni di ricerca 2010 è prorogata al 31/12/2012.
****************** 6. Questioni relative al personale
6.1 Compiti didattici dei Ricercatori a tempo indeterminato
4/2012/6.1
U.O Gestione Carriere Docenti e Ricercatori
Al Presidente del Senato Accademico
Il Senato Accademico, nella seduta del 24 ottobre 2011, ha affrontato il tema della retribuzione
aggiuntiva dei Ricercatori di ruolo ai quali sono affidati, con il loro consenso, moduli o corsi curriculari,
previsto dalla Legge 30.12.2010, n. 240.
In tale occasione si è ritenuto opportuno ribadire quanto già previsto nel Regolamento per il
conferimento degli incarichi di docenza (all. 1), approvato dal Senato Accademico del 19 aprile 2004 ed
emanato con D.R. n. 280 del 24 giugno 2004, che prevede un impegno orario minimo della didattica
frontale per i docenti come segue:
Professori Ordinari/Professori Associati a tempo pieno
Professori Ordinari/Professori Associati a tempo definito
Ricercatori confermati a tempo pieno
Ricercatori confermati a tempo definito
Ricercatori non confermati
120 ore
90 ore
80 ore
60 ore
60 ore
L’art. 6, comma 3 della Legge 30.12.2010, n. 240 prevede che i Ricercatori “sono tenuti a
riservare annualmente a compiti di didattica integrativa e di servizio agli studenti, inclusi l'orientamento
e il tutorato, nonché ad attività di verifica dell'apprendimento, fino ad un massimo di 350 ore in regime
di tempo pieno e fino ad un massimo di 200 ore in regime di tempo definito”.
A tal fine si ritiene opportuno riportare sinteticamente il quadro normativo e regolamentare (all.
2) inerente i compiti didattici dei Professori e dei Ricercatori a tempo indeterminato.
Alla luce di ciò si richiede, pertanto, di approvare le modifiche all’art.1 del succitato Regolamento,
eliminando il limite minimo annuo di didattica frontale richiesto ai Ricercatori come sotto riportato:
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO
DEGLI INCARICHI DI DOCENZA
(D.R. 280 del 24.06.2004)
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO
DEGLI INCARICHI DI DOCENZA
(Testo con modifiche)
Art. 1
…omissis…
L’impegno didattico, oltre il quale si può procedere
al pagamento di incarichi retribuiti, è assolto con
l’insegnamento nei Corsi di Laurea, di Laurea
specialistica, di Scuole di Specializzazione, di
Master universitari e di Dottorato per almeno 120
ore annue all’interno della Facoltà ovvero
dell’Ateneo per i professori con regime di impegno
a tempo pieno, e per almeno 80 ore annue per i
Art. 1
…omissis…
L’impegno didattico, oltre il quale si può procedere
al pagamento di incarichi retribuiti, è assolto con
l’insegnamento nei Corsi di Laurea, di Laurea
specialistica, di Scuole di Specializzazione, di
Master universitari e di Dottorato per almeno 120
ore annue all’interno della Facoltà ovvero
dell’Ateneo per i professori con regime di impegno
a tempo pieno, e per almeno 80 ore annue per i
99
ricercatori confermati con regime di impegno a
tempo pieno e 60 ore per i ricercatori non
confermati.
L’impegno didattico, oltre il quale si può procedere
al pagamento di incarichi retribuiti, è assolto dal
personale docente con regime di impegno a tempo
definito garantendo 90 ore annue i professori e 60
ore annue i ricercatori confermati.
ricercatori confermati con regime di impegno a
tempo pieno e 60 ore per i ricercatori non
confermati.
L’impegno didattico, oltre il quale si può procedere
al pagamento di incarichi retribuiti, è assolto dal
personale docente con regime di impegno a tempo
definito garantendo e per almeno 90 ore annue per i
professori e 60 ore annue i ricercatori confermati.
con regime di impegno a tempo definito.
Infine, per una completa e organica applicazione della normativa, si comunica che è stato
predisposto un modello (all. 3) relativo al conferimento di corsi/moduli di insegnamento ai Ricercatori a
tempo indeterminato a firma del Direttore del Dipartimento e, per accettazione, del Ricercatore
interessato.
Il modello sarà trasmesso alle Strutture competenti dei Dipartimenti.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
Visto il D.P.R. 11.07.1980, n. 382; Visto il D.L. 21.04.1995 n. 120 convertito in legge dall'art. 1, comma 1, L. 21 giugno 1995, n. 236; Vista la L. 19.11.1990, n. 341 in particolare l’art. 12, Vista la Legge 04.112005, n. 230, in particolare l’art. 1 commi 11 e 16; Vista la Legge 30.12.2010, n. 240, in particolare l’art. 6; Visto il D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 Visto lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro” nella versione attualmente vigente; Vista la delibera del Senato Accademico 9/2002/8.10 del 21.10.2002 inerente le “Linee guida per il conferimento di attività didattiche”; Visto il D.R. rep. n. 280/2004 del 24.06.2004 di emanazione del Regolamento per il conferimento degli incarichi di docenza; Vista la delibera del Senato Accademico 7/2011/8 del 24.10.2011; Vista la relazione a firma del Dirigente della Divisione Attività Istituzionali e del Personale; Valutato ogni opportuno elemento con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità DELIBERA
1. In attesa dell’emanazione del nuovo Regolamento e in conformità di quanto disposto dalla normativa
vigente, di approvare le sotto riportate modifiche all’art.1 del Regolamento per il conferimento degli
incarichi di docenza, emanato con D.R. rep. n. 280/2004 del 24.06.2004, nella parte in cui è previsto un
carico effettivo minimo di didattica frontale per i Ricercatori a tempo indeterminato.
100
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO
DEGLI INCARICHI DI DOCENZA
(D.R. 280 del 24.06.2004)
REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO
DEGLI INCARICHI DI DOCENZA
(Testo con modifiche)
Art. 1
…omissis…
L’impegno didattico, oltre il quale si può procedere
al pagamento di incarichi retribuiti, è assolto con
l’insegnamento nei Corsi di Laurea, di Laurea
specialistica, di Scuole di Specializzazione, di
Master universitari e di Dottorato per almeno 120
ore annue all’interno della Facoltà ovvero
dell’Ateneo per i professori con regime di impegno
a tempo pieno, e per almeno 80 ore annue per i
ricercatori confermati con regime di impegno a
tempo pieno e 60 ore per i ricercatori non
confermati.
L’impegno didattico, oltre il quale si può procedere
al pagamento di incarichi retribuiti, è assolto dal
personale docente con regime di impegno a tempo
definito garantendo 90 ore annue i professori e 60
ore annue i ricercatori confermati.
Art. 1
…omissis…
L’impegno didattico, oltre il quale si può procedere
al pagamento di incarichi retribuiti, è assolto con
l’insegnamento nei Corsi di Laurea, di Laurea
specialistica, di Scuole di Specializzazione, di
Master universitari e di Dottorato per almeno 120
ore annue all’interno della Facoltà ovvero
dell’Ateneo per i professori con regime di impegno
a tempo pieno, e per almeno 80 ore annue per i
ricercatori confermati con regime di impegno a
tempo pieno e 60 ore per i ricercatori non
confermati.
L’impegno didattico, oltre il quale si può procedere
al pagamento di incarichi retribuiti, è assolto dal
personale docente con regime di impegno a tempo
definito garantendo e per almeno 90 ore annue per i
professori e 60 ore annue i ricercatori confermati.
con regime di impegno a tempo definito.
****************** 6.2 Proposta di chiamata diretta di un ricercatore a tempo determinato ai sensi dell’art. 24 comma
3 della Legge 240/2010, per il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica
4/2012/6.2
U.O. Gestione Procedure di Reclutamento Personale Docente/Ricercatore
Al Presidente del Senato Accademico
Si comunica che il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (DiSIT) con delibera del 9
maggio 2012 ha proposto, ai sensi dell’art. 18 del vigente Regolamento di Ateneo per la disciplina dei
Ricercatori a tempo determinato, il conferimento, per chiamata diretta, al Dott. Alberto CARLINI, di un
contratto di Ricercatore a tempo determinato di tipo A con regime di impegno a tempo definito, per il
Settore Concorsuale 02/A2 Fisica teorica delle interazioni fondamentali - Settore Scientifico
Disciplinare FIS/02 Fisica Teorica modelli e metodi matematici.
Il Dott. Alberto CARLINI, attualmente, è titolare di un contratto di collaborazione continuata e
collaborativa di attività didattica e di ricerca conferito ai sensi del D.M. 01.02.2005 (Programma
“Rientro dei Cervelli”) con decorrenza 01.10.2008 e scadenza in data 30.09.2012, presso la Facoltà di
Scienze di M.F.N , ora Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica.
Si rammenta che il D.M. 16.04.2012 n. 71 recante ”Criteri di Ripartizione del Fondo di
Finanziamento Ordinario (FFO) delle Università per l’anno 2012”, e in particolare l’art. 5, recante
“Chiamate dirette nei ruoli dei docenti di studiosi ed esperti stranieri o italiani impegnati all'estero” ha
stabilito, per l’anno per l’anno 2012, che nel caso di chiamate dirette di soggetti che hanno beneficiato di
101
interventi di cui ai DD.MM. n. 13 del 26.1.2001, n. 501 del 20.1.2003 e n. 18 del 1.2.2005 (programma
“Rientro Cervelli”) il cofinanziamento è elevato fino al 95%.
A tal proposito si precisa che il costo medio a budget per un posto di Ricercatore a tempo
determinato tipo A) con regime di impegno a tempo definito è pari a € 35.210,00 all’anno, e
€
105.630,00 per tre anni, comprensivi degli oneri a carico Ente.
Si chiede pertanto a codesto spettabile Senato Accademico di esprimersi in merito alla predetta
chiamata diretta per il conferimento di un contratto di Ricercatore a tempo determinato TIPO A con
regime di impegno a tempo definito, di durata triennale non rinnovabile, per il Settore Concorsuale
02/A2 Fisica teorica delle interazioni fondamentali - Settore Scientifico Disciplinare FIS/02 Fisica
Teorica modelli e metodi matematici presso il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica, con
presa di servizio dal 1° ottobre 2012.
Si rammenta che la proposta dovrà inoltre essere approvata dal Consiglio di Amministrazione
nella prossima seduta utile al fine di poter inoltrare, entro il 30 giugno 2012, la richiesta al Ministero
per l’approvazione, sentito il CUN.
Alla suddetta delibera è inoltre allegato il Curriculum vitae del Dott. Alberto CARLINI
Il PRESIDENTE illustra la proposta di delibera.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO il vigente Statuto di Ateneo emanato con D.R. n. 444 del 14.11.2011 e in vigore dal 21.11.2011;
VISTA la legge n. 240 del 30.12.2010 e in particolare l’art. 29 comma 7 recante modifiche all’art. 1
comma 9 della Legge 230/2005;
VISTO il vigente regolamento di Ateneo per la disciplina dei Ricercatori a tempo determinato ai sensi e
per gli effetti dell’art. 24 della Legge 240/2010 e in particolare l’art. 18 comma 1 lettera A)
relativo alla chiamata diretta di “Studiosi stabilmente impegnati all'estero in attività di ricerca o
insegnamento a livello universitario da almeno un triennio, che ricoprono una posizione
accademica equipollente in Istituzioni universitarie o di ricerca estere, ovvero che abbiano già
svolto per chiamata diretta autorizzata dal M.I.U.R. nell'ambito del programma di rientro dei
cervelli un periodo di almeno tre anni di ricerca e di docenza nelle Università italiane e
conseguito risultati scientifici congrui rispetto al posto per il quale ne viene proposta la
chiamata”;
VISTO il D.M. 16 aprile 2012 n. 71 ”Criteri di Ripartizione del Fondo di Finanziamento Ordinario
(FFO) delle Università per l’anno 2012”, e in particolare, l’art. 5”;
VISTA la delibera del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica del 9 maggio 2012 con la
quale è stata proposta la chiamata diretta del dott. Alberto CARLINI per il conferimento di n. 1
posto di Ricercatore a tempo determinato di tipologia A), con regime di impegno a tempo
definito, di durata triennale non rinnovabile per il Settore Concorsuale 02/A2 Fisica teorica
delle interazioni fondamentali - Settore Scientifico Disciplinare FIS/02 Fisica Teorica modelli
e metodi matematici, con presa di servizio il 1° ottobre 2012;
CONSIDERATO che il predetto regolamento di Ateneo prevede che la proposta di chiamata diretta per
il conferimento di contratti da Ricercatore a tempo determinato è sottoposta all’ approvazione
del Consiglio di Amministrazione, sentito il Senato Accademico;
ESAMINATO ogni opportuno elemento
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
102
DELIBERA 1) Di esprimere parere favorevole all’attivazione della procedura di chiamata diretta del dott. Alberto
CARLINI, per il conferimento di n. 1 contratto di Ricercatore a tempo determinato di TIPO A di durata
triennale non rinnovabile, con regime di impegno definito, ex art. 24 della L. 240/2010, presso il
Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica con presa di servizio il 1° ottobre 2012.
****************** 7. Questioni relative agli studenti
7.1 Criteri per la contribuzione studentesca per l'anno accademico 2012/2013
4/2012/7.1
Settore Percorsi Didattici e Carriere Studenti
Al Presidente del Senato Accademico
Si sottopone al Senato Accademico, per l’approvazione, l’allegata proposta di delibera per la
determinazione dei criteri della contribuzione studentesca per il prossimo anno accademico 2012/2013.
Si segnalano qui di seguito i punti salienti:
 Vengono confermati gli importi della contribuzione studentesca, prima e seconda rata, già fissati
per il precedente anno accademico;
 Vengono confermati gli importi dei versamenti dovuti per: indennità di mora, mora aggiuntiva,
duplicato del libretto e della smart-card in caso di smarrimento, trasferimenti in uscita, richieste
di sospensione, congelamento o ricognizione degli studi, riconoscimento titolo estero, e duplicato
dell’originale del titolo di studio universitario nonché l’incremento della contribuzione per
studenti fuori corso/ripetenti, a partire dal II anno di iscrizione oltre la durata del corso;
 Viene prevista la riduzione degli importi di iscrizione a corsi singoli per chi documenti all’atto
dell’iscrizione, mediante idonea certificazione medica, un grado di invalidità pari o superiore al
66%;
Il PRESIDENTE dichiara aperta la discussione.
(Il Prof. Andrea Turolla prende parte alla seduta alle ore 11:50)
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA
VISTA
VISTO
VISTO
la legge 24 dicembre 1993, n. 537 concernente gli interventi correttivi di finanza
pubblica;
la legge 2 agosto 1999 n. 264 che regola gli accessi ai corsi universitari;
l’art. 2 della legge 11 luglio 2002, n. 148 “Ratifica ed esecuzione della Convenzione di
Lisbona dell’11 aprile 1997”;
il D.P.R. 25 luglio 1997 n. 306 “Regolamento recante disciplina in materia di contributi
universitari”;
103
VISTO l’art. 48 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394 “Regolamento recante norme di attuazione del
testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla
condizione dello straniero”;
VISTO
il D.P.R. 30 giugno 2000, n. 230 recante norme sull’ordinamento giudiziario e sulle
misure privative della libertà;
VISTO il Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamenti in materia di documentazione
amministrativa emanato con D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 e successive modificazioni
ed integrazioni;
VISTO
il D.P.C.M. del 9 aprile 2001 e successive modifiche e integrazioni concernente:
“Uniformità di trattamento sul diritto agli studi universitari, ai sensi della legge 2
dicembre 1991, n. 390”;
VISTO
il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 recante “Modifiche al regolamento recante norme
concernenti l’autonomia didattica degli Atenei”;
VISTO il D.M. n 50 del 23 dicembre 2010 relativo alla definizione delle linee generali di
indirizzo della programmazione delle Università per il triennio 2010/2012;
VISTO il D.M. 22 febbraio 2011 di aggiornamento limiti massimi Indicatore condizione
economica equivalente e Indicatore condizione patrimoniale equivalente anno
accademico 2011/12, con la precisazione che al momento non è stato emanato dal MIUR
un successivo atto di aggiornamento per l’a.a. 2012/2013;
VISTO il D.M. 29 marzo 2012 con il quale è stato determinato l'importo minimo della tassa di
iscrizione alle Università per l'anno accademico 2012/2013 in € 192,57;
VISTO
lo Statuto dell’Università;
VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo;
VISTA la proposta del Consiglio della Facoltà di Scienze M.F.N. risultante dall’estratto del
verbale della seduta del 12 settembre 2011, trasmessa con nota Prot. n. 22223 del
17/11/2011, volta a destinare i fondi per il sostegno degli iscritti alle lauree afferenti alle
classi 21, 25, 32 e 37 (lauree scientifiche) al fine di garantire un parziale esonero dei
contributi di iscrizione/immatricolazione;
PRESO ATTO dell’incontro con i Rappresentanti degli Studenti eletti in Senato Accademico ed in
Consiglio di Amministrazione tenutosi in data 10 maggio 2012 per la presentazione dei
criteri generali della contribuzione studentesca;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. di articolare la contribuzione studentesca per l’anno accademico 2012/2013 secondo i seguenti
criteri:
a. sono previste due distinte rate, da versarsi separatamente secondo le modalità e con le scadenze
che verranno definite nel “Manifesto della contribuzione studentesca”;
b. il versamento della seconda rata di contribuzione sarà comunque dovuto da tutti gli studenti iscritti
al 28/02/2013. Saranno quindi tenuti al pagamento anche coloro che chiedono di rinunciare agli
studi oltre tale termine.
c. all’atto del versamento della 1^ rata, dovrà altresì essere corrisposta la “Tassa Regionale
E.Di.S.U.” e l’incremento previsto per gli studenti fuori corso/ripetenti, a partire dal II anno di
iscrizione oltre la durata del corso;
104
d. l’importo della 2^ rata sarà commisurato ai parametri reddituali e patrimoniali del nucleo
famigliare di appartenenza in base all’attestazione ISEE/ISEEU per l’anno di riferimento;
e. gli s tudenti possono optare per un contratto part-time con contribuzione calcolata
proporzionalmente alla durata del corso. Il contratto part-time non è applicabile nei seguenti corsi
di studio: corsi di laurea specialistica/magistrale a ciclo unico e corsi di laurea e laurea magistrale
afferenti all’area sanitaria;
f. gli studenti che siano ammessi a sostenere la prova finale per i corsi di laurea e laurea magistrale,
anche a ciclo unico, in anticipo rispetto alle scadenze annualmente programmate in base alla
durata normale del corso, avendo conseguito tutti i cfu previsti dal proprio percorso di studi, sono
comunque tenuti ad integrare la contribuzione studentesca per il corrispondente numero di
annualità, mediante versamento della tassa minima di iscrizione prevista per l’a.a. di
conseguimento del titolo;
g. gli studenti che rinunciano agli studi in un corso di laurea o laurea magistrale anche a ciclo unico
per l’a.a. precedente, non essendo in regola con le tasse, e chiedono di immatricolarsi al corrente
a.a. con riconoscimento degli esami sostenuti e conseguente abbreviazione di corso, sono tenuti ad
integrare la contribuzione studentesca con importo pari all’importo delle tasse in precedenza non
versato;
h. la contribuzione studentesca è dovuta anche per l’iscrizione alle Scuole di Specializzazione e ai
corsi di Dottorato;
i. l’ammissione agli Esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio delle professioni è subordinata al
versamento di un contributo anche nel caso in cui la prova finale abbia valore di esame di Stato;
j. è concessa l’iscrizione a corsi singoli, salve e ventuali limitazioni disposte dalle competenti
strutture didattiche;
k. è prevista la riduzione degli importi di iscrizione a corsi singoli per chi documenti all’atto di
presentazione della relativa domanda, mediante idonea certificazione medica, un grado di
invalidità pari o superiore al 66%;
l. è concesso l’esonero totale dalla contribuzione studentesca a favore degli studenti:
- beneficiari, ovvero idonei ma non beneficiari, della borsa di studio EDISU (Ente Regionale per il
Diritto allo Studio Universitario) per l’anno accademico 2012/2013;
- con un grado di invalidità pari o superiore al 66% previa presentazione della relativa certificazione
medica al momento della richiesta di esonero;
m. è concesso l’esonero parziale, ovvero il pagamento della sola I rata dalla contribuzione a favore:
- degli studenti portatori di handicap con un grado di invalidità compreso tra il 50% e il 65%
incluso, previa presentazione della relativa certificazione medica al momento della richiesta di
esonero;
- degli studenti detenuti;
- degli studenti che all’atto dell’iscrizione, e comunque entro il 31 dicembre 2012, siano in debito
del solo esame finale di laurea e che prevedano di laurearsi nel nuovo anno accademico
2012/2013;
- degli studenti dipendenti di ruolo dell’Ateneo;
n. è concesso l’esonero temporaneo dal pagamento della I rata e dal contributo a favore dell’EDISU
(Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) agli studenti che si iscrivono ad anni di
105
corso successivi al primo, e chiedono la conferma della borsa di studio concessa dall’EDISU nel
precedente anno accademico 2011/2012;
o. è concesso l’esonero totale straordinario “per merito” dal pagamento della 1^ e della 2^ rata di
iscrizione al I anno di un Corso di Laurea Magistrale, a coloro che abbiano conseguito la Laurea
Triennale “in corso” e con votazione non inferiore a 110/110;
p. è concesso l’inserimento nella fascia di reddito immediatamente inferiore a quella spettante per
gli studenti che entro il 31/12/2012 abbiano superato le prove di valutazione relative a tutti i CFU
previsti dal piano di studio del corso di iscrizione per l’anno 2011/2012; non accedono
all’agevolazione gli studenti che beneficiano di dispense o convalide di esami, con la sola
eccezione dei crediti riconosciuti per Ecdl o certificazione linguistica oltre che per mobilità
internazionale;
q. sono confermati gli importi già previsti per l’anno accademico 2011/2012 per indennità di mora,
mora aggiuntiva, duplicato del libretto e della smart-card in caso di smarrimento, trasferimenti in
uscita, richieste di sospensione, congelamento o ricognizione degli studi, riconoscimento titolo
estero, e duplicato dell’originale del titolo di studio universitario;
r. sono confermati gli importi per l’iscrizione ai test di ammissione ai corsi per i quali è previsto
l’accesso programmato della Scuola di Medicina e del Dipartimento di Scienze del Farmaco;
s. è previsto un contributo per le attività sportive a carico degli studenti iscritti ai corsi di laurea e
laurea magistrale, anche a ciclo unico, da versarsi con la prima rata di iscrizione, secondo le
modalità previste dalla convenzione in atto, con esclusione degli studenti che beneficiano
dell’esonero totale;
t. i fondi per il sostegno degli iscritti alle lauree afferenti alle classi 21, 25, 32, L-27, L-30, L-35
(lauree scientifiche) sono destinati ad un parziale esonero dei contributi di
iscrizione/immatricolazione, secondo parametri di merito e reddito, per gli studenti iscritti ai corsi
di laurea delle suddette classi.
****************** 7.2 Offerta Formativa anno accademico 2012/2013
4/2012/7.2
Settore Percorsi Didattici e Carriere Studenti
Al Presidente del Senato Accademico
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di esprimere parere in merito all’allegata
proposta, avente ad oggetto la nuova offerta formativa dell’Ateneo per il prossimo anno accademico
2012/2013 (Corsi di Laurea, Laurea Magistrale e Laurea Magistrale a ciclo unico).
L’attivazione dei Corsi di studio ex D.M. 270/’04 è subordinata all’approvazione del Ministero,
al parere favorevole del Nucleo interno di Valutazione e al possesso di tutti i requisiti, secondo la
normativa attualmente in vigore.
Relativamente all’attivazione delle nuove strutture si segnala che attualmente la parte generale
del Regolamento didattico di Ateneo è in attesa di approvazione ministeriale.
Si indica lunedì 24 settembre 2011 come data istituzionale di inizio dell’attività accademica: tale
data verrà inserita nella Banca Dati Offerta Formativa 2012/2013.
106
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la Legge 19 novembre 1990, n. 341 – “Riforma degli ordinamenti didattici
universitari”;
VISTA la Legge n. 240 del 30 dicembre 2010, – “Norme in materia di organizzazione
delle Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al
Governo per incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”;
VISTO
il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, pubblicato nella G.U. n. 266 del 12 novembre
2004, recante Modifiche al D.M. 3 novembre 1999, n. 509;
VISTO il D.M. 27 gennaio 2005, n. 15 concernente la Banca dati dell'offerta e verifica del
possesso dei requisiti minimi e successive modificazioni ed integrazioni;
ESAMINATO il D.M. 25 novembre 2005 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 155 del 6 luglio 2007)
di definizione della classe del corso di Laurea magistrale in. Giurisprudenza
(LMG/01);
ESAMINATO il D.M. 16 marzo 2007 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 155 del 6 luglio 2007)
recante la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea;
ESAMINATO il D.M. 16 marzo 2007 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 157 del 9 luglio 2007)
recante la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea Magistrale;
ESAMINATO il D.M. 8 gennaio 2009 di determinazione delle classi delle lauree magistrali delle
professioni sanitarie;
ESAMINATO il D.M. 19 febbraio 2009 di determinazione delle classi dei corsi di laurea per le
professioni sanitarie, ai sensi del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270;
ESAMINATO il D.M. 26 luglio 2007, n. 386 di “Definizione delle Linee guida per l’istituzione e
l’attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio (in attuazione dei
predetti DD.MM. 16 marzo 2007)”;
ESAMINATO il D.M. 22 settembre 2010 n. 17 di definizione dei requisiti necessari dei corsi di
studio;
VISTO il D.M. n 50 del 23 dicembre 2010 relativo alla definizione delle linee generali di
indirizzo della programmazione delle Università per il triennio 2010/2012;
CONSIDERATE le note ministeriali n. 105 del 16 gennaio 2012, e n. 169 del 31 gennaio 2012, di
indicazioni operative sull’offerta formativa 2012-2013;
VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo
Avogadro”;
VISTO il Regolamento Didattico d’Ateneo;
VISTA l’Offerta Formativa dell’Ateneo per l’anno accademico 2011/2012 pubblicata
sulla Banca Dati Offerta Formativa;
ESAMINATA
la banca dati relativa alla Definizione del contingente studenti stranieri per l’anno
accademico 2012/2013, chiusa in data 11 aprile 2012;
TENUTO CONTO della delibera del Senato Accademico n. 9/2010/8.2 del 25 ottobre 2010 relativa al
Numero minimo di CFU da attribuirsi a insegnamenti e altre attività formative di
base e caratterizzanti;
VISTE
le Delibere del Senato Accademico n.7/2011/5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5, 5.6, 5.7 del 24
ottobre 2011 relative ai Nuovi Dipartimenti ai sensi della Legge 240 del 30
dicembre 2010;
107
VISTA la Delibera del Senato Accademico n.7/2011/7 di Ratifica delle delibere dei
Consigli di Facoltà di Ateneo, relative al trasferimento delle funzioni didattiche e
dei Corsi di studio, alle Strutture didattiche;
VISTA l’approvazione espressa nella seduta del 13 febbraio 2012, al punto 1/2012/10.1
alla rettifica della delibera del Senato Accademico n. 7/2011/7 del 24 ottobre 2011
inerente il trasferimento delle funzioni didattiche, e dei Corsi di studio, alle nuove
strutture didattiche;
PRESO ATTO del parere favorevole espresso dal Senato Accademico al punto 1/2012/4. nella
seduta del 13 febbraio 2012, relativo alla istituzione della Scuola di Medicina ex
art. 29 dello Statuto;
VISTE
le delibere del Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa n. 4/2012/A.10.1
del 15 maggio 2012, del Dipartimento di Scienze del Farmaco n. 3.1.2 del 29
marzo 2012, del Dipartimento di Studi Umanistici n. 83/17.9 del 2 maggio 2012,
del Dipartimento di Scienze della Salute n. 5.2 del 19 aprile 2012, del
Dipartimento di Medicina Traslazionale n. 5.2 del 11 aprile 2012, del
Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (DISIT) n. 4 del 11 aprile
2012, del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e
Sociali n. 2/1/2012 del 19 gennaio 2012;
DATO ATTO del fatto che le delibere di attivazione sono state sottoposte alle commissioni
Paritetiche Docenti-Studenti dei rispettivi Dipartimenti;
CONSIDERATA la relazione del Nucleo di Valutazione redatta nella seduta dello scorso 16
maggio;
VALUTATO
ogni opportuno elemento
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
1.
Per l’anno accademico 2012/2013 sono aperti alle immatricolazioni i corsi sotto riportati,
come indicato all’art. 3, comma 1, del D.M. 270 del 20 ottobre 2004.
a)
Dipartimento di Studi per l’Economia e l’Impresa
CORSI DI LAUREA
Classe
Corso
Anni
attivati
Sedi
formative
Accesso
L-14
Scienze dei Servizi
Giuridici
SERVIZI GIURIDICI PER L'IMPRESA
(OD 2009)
ciclo
completo
Novara
libero
L-15
Scienze del turismo
PROMOZIONE E GESTIONE DEL TURISMO
(OD 2008)
ciclo
completo
Novara
libero
L-18
Scienze dell'Economia
e della Gestione
Aziendale
ECONOMIA AZIENDALE
(OD 2011)
1° e 2°
Novara
libero
ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE
(OD 2011)
1° e 2°
Casale
Monferrato
libero
3°
Novara
a esaurimento
L-18
Scienze dell'Economia
e della Gestione
Aziendale
ECONOMIA AZIENDALE (OD 2008)
Curricula:
Amministrazione controllo e professione
Commercio estero e internazionalizzazione d’impresa
Finanza e mercati finanziari
Gestione d'impresa
108
3°
ECONOMIA E AMMINISTRAZIONE DELLE IMPRESE
(OD 2008)
Curricula:
Amministrazione, controllo & Gestione d’impresa
Revisore contabile
Casale
Monferrato
a esaurimento
CORSI DI LAUREA MAGISTRALE
Classe
Scienze EconomicoAziendali
LM-77
Corso
Anni
attivati
Sedi
formative
Accesso
AMMINISTRAZIONE CONTROLLO E PROFESSIONE
(OD 2011)
ciclo
completo
Novara
libero
MANAGEMENT E FINANZA
(OD 2011)
Curricula:
ciclo
completo
Novara
libero
Finanza
Management e risorse umane
b)
Dipartimento di Scienze del Farmaco
CORSI DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO
Classe
LM-13
c)
Corso
Anni attivati
Sedi formative
Accesso
FARMACIA
(OD 2011)
1° e 2° anno
Novara
programmato
98+2 riservati
CHIMICA E TECNOLOGIA
FARMACEUTICHE
(OD 2011)
1° e 2° anno
Novara
programmato
98+2 riservati
FARMACIA
(OD 2008)
3°, 4° e 5°
anno
Novara
a esaurimento
CHIMICA E TECNOLOGIA
FARMACEUTICHE
(OD 2008)
3°, 4° e 5°
anno
Novara
a esaurimento
Farmacia e Farmacia
Industriale
Dipartimento di Studi Umanistici
CORSI DI LAUREA
Classe
L-5
Filosofia
L-10
Lettere
L-11
Lingue e Culture Moderne
Corso
FILOSOFIA E COMUNICAZIONE
(OD 2008)
LETTERE (OD 2008)
(Convenzione con l’Università di Chambèry)
Anni attivati
Ciclo completo
Sedi formative
Vercelli
Accesso
libero
Ciclo completo
Vercelli
libero
LINGUE STRANIERE MODERNE (OD 2009)
(Convenzione con l’Università di Chambèry)
Ciclo completo
Vercelli
libero
CORSI DI LAUREA MAGISTRALE
Classe
Corso
Anni attivati
Sedi
formative
Accesso
109
LM-14
Filologia moderna
FILOLOGIA MODERNA, CLASSICA E
COMPARATA (OD 2010)
(Convenzione con l’Università di Chambèry)
Ciclo
completo
Vercelli
libero
LM-37
Lingue e Letterature Moderne
Europee e Americane
Ciclo
completo
Vercelli
libero
LM-78
Scienze Filosofiche
LINGUE E LETTERATURE MODERNE
EUROPEE E AMERICANE (OD 2011)
(Convenzione con l’Università di Chambèry)
FILOSOFIA
(OD 2011)
Ciclo
completo
Vercelli
libero
d)
Scuola di Medicina
Dipartimento di Medicina Traslazionale e Dipartimento di Scienze della Salute
CORSO DI LAUREA
Classe
L-2
Biotecnologie
Corso
Anni attivati
Sedi
formative
Accesso
BIOTECNOLOGIE (OD 2010)
In collaborazione con il Dipartimento di Scienze e
innovazione tecnologica –DISIT­
ciclo
completo
Novara
programmato
74+1
riservato
CORSI DI LAUREA E LAUREA MAGISTRALE ABILITANTI ALL’ESERCIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE
Classe
Corso
Laurea in “Infermieristica
(abilitante alla professione
sanitaria di Infermiere)”
(in attesa di approvazione
ministeriale)
L-SNT/1
L-SNT/2
L-SNT/3
Professioni sanitarie,
infermieristiche e
professione sanitaria
ostetrica
Laurea in “Infermieristica
Pediatrica (abilitante alla
professione sanitaria di
Infermiere Pediatrico)”
(in attesa di approvazione
ministeriale)
Laurea in “Ostetricia
(abilitante alla professione
sanitaria di Ostetrica/o)”
(OD 2011)
Professioni sanitarie
della riabilitazione
Laurea in “Fisioterapia
(abilitante alla professione
sanitaria di Fisioterapista)”
(OD 2011)
Professioni sanitarie
tecniche
Laurea in “Igiene Dentale
(abilitante alla professione
sanitaria di Igienista
Dentale)”
(OD 2011)
Laurea in “Tecniche di
Radiologia Medica per
Immagini e Radioterapia
(abilitante alla professione
sanitaria di Tecnico di
Radiologia Medica per
Immagini e Radioterapia)”
(OD 2011)
Laurea in “Tecniche di
Laboratorio Biomedico
(abilitante alla professione
sanitaria di Tecnico di
Anni attivati
Sedi
Posti
Accesso
1° e 2°
Novara (154+2)
Canali formativi a
Alba (57+1)
Alessandria (99+2)
Biella (75+1)
Verbania (55+1)
440 + 7
riservati
programmato
1° e 2°
Novara
23+1
riservato
programmato
1° e 2°
Novara
25+1
riservato
programmato
ciclo completo
Novara (35+1 - Canali
formativi a Fossano
60+3 riservati
(15+1) e Verbania
(10+1)
programmato
ciclo completo
Novara
25+2 riservati
programmato
ciclo completo
Novara
25+1 riservati
programmato
ciclo completo
Novara
23+1
riservato
programmato
110
Laboratorio Biomedico)”
(OD 2011)
Scienze
infermieristiche e
ostetriche
LM-SNT/1
Laurea Magistrale in
"Scienze infermieristiche e
ostetriche"
(OD 2011)
ciclo completo
25+1
riservato + 5
in deroga
Novara
programmato
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE
Classe
Lauree magistrali nelle
Biotecnologie mediche, veterinarie e
farmaceutiche
LM-9
Corso
Anni
attivati
Sedi
formative
Accesso
BIOTECNOLOGIE MEDICHE
(OD 2011)
ciclo
completo
Novara
libero
CORSI DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO
Classe
LM-41
Medicina e Chirurgia
Corso
Anni attivati
Sedi formative
Accesso
MEDICINA E CHIRURGIA
(OD 2009)
1°, 2°, 3°, 4°
Novara
programmato
95+5 riservati
D.M. 509/99
n.b. tutti i corsi sono a esaurimento
Classe
Corso
Sedi
Curricula
Novara
NO
Alba
Alessandria
Biella
Tortona
Verbania
NO
NO
NO
NO
NO
3°
Novara
NO
3°
Novara
NO
Laurea in “Fisioterapia
(abilitante alla professione
sanitaria di Fisioterapista)”
3°
Novara
Canali formativi a
Fossano e Verbania
NO
Laurea in “Igiene Dentale
(abilitante alla professione
sanitaria di Igienista Dentale)”
3°
Novara
NO
3°
Novara
NO
3°
Novara
NO
Laurea in “Infermieristica
(abilitante alla professione
sanitaria di Infermiere)”
SNT/1
SNT/2
SNT/3
Professioni sanitarie,
infermieristiche e
professione sanitaria
ostetrica
Professioni sanitarie
della riabilitazione
Professioni sanitarie
tecniche
Laurea in “Infermieristica
Pediatrica (abilitante alla
professione sanitaria di
Infermiere Pediatrico)”
Laurea in “Ostetricia (abilitante
alla professione sanitaria di
Ostetrica/o)”
Laurea in “Tecniche di
Radiologia Medica per
Immagini e Radioterapia
(abilitante alla professione
sanitaria di Tecnico di
Radiologia Medica per
Immagini e Radioterapia)”
Laurea in “Tecniche di
Laboratorio Biomedico
(abilitante alla professione
sanitaria di Tecnico di
Laboratorio Biomedico)”
Anni attivati
3°
111
CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA A CICLO UNICO
Classe
Medicina e Chirurgia
46/S
e)
Corso
Anni attivati
Sedi formative
Accesso
MEDICINA E CHIRURGIA
5°, 6°
Novara
a esaurimento
Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (DISIT)
CORSI DI LAUREA
Classe
L-13
Scienze Biologiche
L-27
Scienze e Tecnologie Chimiche
L-31
Scienze e Tecnologie Informatiche
L-32
Scienze e Tecnologie per l'Ambiente
e la Natura
Scienze Matematiche
L-35
Corso
SCIENZE BIOLOGICHE (OD 2009)
CHIMICA (OD 2009)
SCIENZA DEI MATERIALI - CHIMICA
(OD 2009)
INFORMATICA (OD 2009)
SCIENZE AMBIENTALI E GESTIONE DEL
TERRITORIO (OD 2009)
MATEMATICA E APPLICAZIONI
(OD 2009)
Curricula
Applicazioni alla fisica
Matematica
Anni
attivati
Ciclo
completo
Ciclo
completo
Ciclo
completo
Ciclo
completo
Sedi
formative
Alessandria
Accesso
Alessandria
libero
Vercelli
libero
Alessandria
libero
Ciclo
completo
3°
Alessandria
libero
Alessandria
a
esaurimento
libero
CORSI DI LAUREA MAGISTRALE
Classe
LM-6
Biologia
LM-17
Fisica
LM-18
Informatica
LM-54
Scienze Chimiche
f)
Corso
Anni attivati
BIOLOGIA (OD 2009)
Ciclo
completo
Ciclo
completo
FISICA DEI SISTEMI COMPLESSI
(OD 2009)
(Interateneo con l’Università degli Studi
di Torino)
INFORMATICA (OD 2010)
(Interateneo con l’Università Lyon 2)
SCIENZE CHIMICHE (OD 2009)
Ciclo
completo
Ciclo
completo
Sedi
formative
Alessandria
Accesso
Alessandria
e Torino
libero
Alessandria
libero
Alessandria
libero
libero
Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche, Economiche e Sociali
CORSI DI LAUREA
Classe
L-14
Scienze dei Servizi Giuridici
L-39
Scienze del Servizio Sociale
Corso
Anni attivati
Sedi formative
Accesso
INFORMATICA GIURIDICA PER LA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE E PER LE IMPRESE
(OD 2009)
In collaborazione con il Dipartimento di Scienze e
innovazione tecnologica –DISIT­
SERVIZIO SOCIALE (OD 2008)
Ciclo completo
Alessandria
libero
Ciclo completo
Asti
libero
112
CORSI DI LAUREA INTERCLASSE
Classe
L-16
Scienze dell'amministrazione e
dell'organizzazione
L-36
Scienze politiche e delle relazioni
internazionali
L-16
Scienze dell'amministrazione e
dell'organizzazione
L-36
Scienze politiche e delle relazioni
internazionali
Corso
SCIENZE POLITICHE, ECONOMICHE, SOCIALI
E DELL'AMMINISTRAZIONE
(in attesa di approvazione ministeriale)
SCIENZE POLITICHE, ECONOMICHE, SOCIALI
E DELL'AMMINISTRAZIONE (OD 2008)
curricula:
Economia e amministrazione 3° anno
Imprese, organizzazioni e territorio 3° anno
Scienze politiche comparate, comunicazione e cultura
europea 3° anno
Anni
attivati
Sedi
formative
Accesso
1°
Alessandria
libero
2° e 3°
Alessandria
a
esaurimento
CORSI DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO
Classe
LMG/01
Giurisprudenza
Corso
GIURISPRUDENZA (OD 2007)
Curricula:
Forense - 4° e 5° anno
Pubblicistico - 4° e 5° anno
Transnazionale - 4° e 5° anno
Anni attivati
ciclo completo
Sedi
formative
Accesso
Alessandria
libero
CORSI DI LAUREA MAGISTRALE
Classe
LM-90
LM-90
Studi Europei
Studi Europei
Corso
PATRIMONI ARTISTICI E CULTURE EUROPEE
(in attesa di approvazione ministeriale)
(Interateneo con l’Università Opole)
POLITICA E CULTURA EUROPEE E
COMPARATE
(OD 2011)
Anni
attivati
Sedi
formative
Accesso
1°
Alessandria
libero
2°
Alessandria
a
esaurimento
Anni
attivati
Sedi
formative
Accesso
1°
Alessandria
libero
2°
Alessandria
a
esaurimento
ciclo
completo
Alessandria
libero
CORSI DI LAUREA MAGISTRALE INTERCLASSE
Classe
LM-56
Scienze dell'economia
LM-76
Scienze economiche per l'ambiente e
la cultura
LM-56
Scienze dell'economia
LM-76
LM-87
Scienze economiche per l'ambiente e
la cultura
Servizio sociale e politiche sociali
LM-88
Sociologia e ricerca sociale
Corso
ECONOMIA E POLITICHE PUBBLICHE,
AMBIENTE E CULTURA
(in attesa di approvazione ministeriale)
(Convenzione con le Università di Rennes 1, Friburgo,
Tampere)
ECONOMIA E POLITICHE PUBBLICHE,
AMBIENTE E CULTURA (OD 2008)
(Convenzione con l’Università Rennes 1, Friburgo,
Tampere)
SOCIETÀ’ E SVILUPPO LOCALE
(OD 2011)
curricula:
Politiche e servizi sociali nel territorio
Sviluppo Locale e Turismo
g) I cicli formativi riguardanti i seguenti corsi sono ad esaurimento e non prevedono più né immatricolazioni
né erogazione della didattica, salvi restando gli eventuali diritti degli studenti part-time:
DIPARTIMENTO DI STUDI PER L’ECONOMIA E L’IMPRESA
Corso di Laurea in “ECONOMIA AZIENDALE”, della classe delle Lauree in Scienze dell’Economia e della
Gestione Aziendale (L-18) -ordinamento 2008-, relativamente ai soli curricula “Amministrazione &
113
Controllo”, “Professione”, “Amministrazioni pubbliche, non profit e culturali”, “Finanza”, “Mercati
intermediari finanziari”;
Corso di Laurea Magistrale in “AMMINISTRAZIONE E GESTIONE”, della classe delle Lauree Magistrali in
Scienze Economico-Aziendali (LM-77) -ordinamento 2008- curricula “Amministrazione e Controllo”,
“Professioni contabili”, “Management e sviluppo delle risorse umane”, “Promozione e gestione del turismo”;
Corso di Laurea Magistrale in “GESTIONE DEI PORTAFOGLI MOBILIARI E DEI SERVIZI
INNOVATIVI DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA”, della classe delle Lauree Magistrali in Scienze
Economico-Aziendali (LM-77) -ordinamento 2008­
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO
Corso di Laurea Specialistica in “FARMACIA”, della classe delle Lauree Specialistiche in Farmacia e
farmacia industriale (14/S) –ex D.M. 509/’99­
DIPARTIMENTO DI STUDI UMANISTICI
Corso di Laurea in “LETTERE”, della classe delle Lauree in Lettere (L-10) –ordinamento 2008- relativamente
ai soli curricula “Archeologico e storico artistico”, “Storico geografico”, “Linguistico letterario”;
Corso di Laurea in “LINGUE STRANIERE MODERNE”, della classe delle Lauree in Lingue e Culture
moderne (L-11) –ordinamento 2008- curricula “Lingue e letterature”, “Lingue per i rapporti internazionali,
istituzionali e d’impresa”;
Corso di Laurea Magistrale in “LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROPEE E AMERICANE”, della
classe delle Lauree Magistrali in Lingue e Letterature Moderne Europee e Americane (LM-37) –ordinamento
2010-;
Corso di Laurea Magistrale in “FILOSOFIA”, della classe delle Lauree Magistrali in Scienze Filosofiche (LM­
78) –ordinamento 2010-;
SCUOLA DI MEDICINA
Corso di Laurea in “BIOTECNOLOGIE”, della classe delle Lauree in Biotecnologie (L-2) –ordinamento
2008- interfacoltà con la Facoltà di Scienze Matematiche fisiche e naturali;
Corso di Laurea Magistrale in “BIOTECNOLOGIE MEDICHE”, della classe delle Lauree magistrali nelle
Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche (LM-9) –ordinamento 2009­
Corso di Laurea Specialistica in “SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE”, della classe delle
Lauree specialistiche nelle Scienze infermieristiche e ostetriche (SNT_SPEC/1) –ex D.M. 509/’99- curricula
“Infermieristico”, “Infermieristico pediatrico”, “Ostetrico”;
DIPARTIMENTO DI SCIENZE E INNOVAZIONE TECNOLOGICA (DISIT)
Corso di Laurea in “SCIENZA DEI MATERIALI - CHIMICA” della classe delle Lauree in scienze e
tecnologie chimiche (L-27) disattivata la sede di Novara;
Corso di Laurea in “MATEMATICA E APPLICAZIONI” della classe delle Lauree in scienze matematiche
(L-35) relativamente al solo curriculum “Matematica applicata”;
Corso di Laurea Magistrale in “ANALISI E GESTIONE DELL’AMBIENTE” della classe delle Lauree
magistrali in scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio (LM-76) Interateneo con l’Università di Torino
DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA E SCIENZE POLITICHE, ECONOMICHE E SOCIALI:
Corso di Laurea interclasse in “SCIENZE POLITICHE, ECONOMICHE, SOCIALI E
DELL'AMMINISTRAZIONE
” della classe delle Lauree in scienze dell'amministrazione e
dell'organizzazione (L-16) e Scienze politiche e delle relazioni internazionali (L-36) –ordinamento 2008­
relativamente ai soli curricula “Amministrazione del patrimonio culturale e ambientale”, “Comunicazione
pubblica”, “Consulenza del lavoro”, “Economia”, “Gestione ed economia delle pubbliche amministrazioni”,
“Scienze politiche comparate e cultura europea” “Servizi alle imprese e alle organizzazioni”, “Turismo e
territorio”;
Corso di Laurea Magistrale interclasse in “ECONOMIA E POLITICHE PUBBLICHE, AMBIENTE E
CULTURA” della classe delle Lauree magistrali in scienze dell’economia (LM-76) e Lauree Magistrali in
Scienze economiche per l’ambiente e la cultura in convenzione con le Università di Rennes 1, Friburgo,
Tampere, -ordinamento 2008- relativamente ai soli curricula “Economia e politiche pubbliche POLIS”,
“Economia delle risorse ambientali culturali e territoriali ERACLITO”, “Imprese, organizzazioni, law and
economics IOLE”;
114
Corso di Laurea Magistrale interclasse in “POLITICA E CULTURA EUROPEE E COMPARATE” della classe delle Lauree magistrali in Scienze della politica (LM-62) e Lauree Magistrali in Studi europei (LM-90), -ordinamento 2008- curricula “Teoria politica” e “Studi europei”; Corso di Laurea Magistrale interclasse in “SOCIETA’ E SVILUPPO LOCALE” della classe delle Lauree
magistrali in Servizio sociale e politiche sociali (LM-87) e Lauree Magistrali in Sociologia e ricerca sociale
(LM-88), -ordinamento 2010- curricula “Politiche e servizi sociali nel territorio” e “Sviluppo locale e turismo”
2) Le attivazioni dei Corsi di studio che devono ancora acquisire l’approvazione ministeriale avverranno
a condizione che l’iter si sia compiuto con l’emanazione del decreto ministeriale di approvazione, e del
Decreto Rettorale di integrazione del Regolamento didattico di Ateneo.
3) Tutte le attivazioni dei Corsi di studio avverranno a condizione che il Nucleo di Valutazione esprima
parere favorevole.
4) Si indica come data convenzionale di inizio dell’attività accademica il 24 settembre 2012. Tale data
verrà inserita nella Banca Dati MIUR Offerta Formativa 2012/2013.
5) La struttura dei corsi offerti è conforme a quanto inserito nella Banca Dati MIUR Offerta Formativa
2012/2013 alla chiusura delle procedure informatiche.
6) Si autorizza il Rettore ad apporre eventuali modifiche meramente formali che dovessero rendersi
necessarie.
7) La presente Delibera è valevole come Manifesto degli Studi per l’anno accademico 2012/2013.
****************** 7.2bis Integrazione della Delibera di Offerta Formativa a.a. 2012 (Modifica degli Ordinamenti
didattici dei Corsi di Studio - anno 2012 – a seguito dei rilievi del CUN)
4/2012/7.2bis
Settore Percorsi Didattici e Carriere Studenti
Al Presidente del Senato Accademico
Si invia a integrazione della Delibera relativa all’Offerta Formativa la richiesta di esprimere un
parere, ai sensi dell’art. 12 comma 2, lett. c), relativo alle modifiche degli ordinamenti dei corsi di
Laurea e Laurea Magistrale dell’Ateneo per l’anno 2012 pervenute a seguito dei rilievi del CUN.
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA
VISTO
la Legge 19 novembre 1990, n. 341 – “Riforma degli ordinamenti didattici universitari”;
il Decreto del Ministero del Lavoro 25 marzo 1998, n. 142 – “Regolamento recante
norme di attuazione dei principi e dei criteri di cui all'art. 18 della Legge 24 giugno 1997,
n.196, sui tirocini formativi e di orientamento”;
115
VISTA VISTA la Legge 2 agosto 1999, n. 264 recante “Norme in materia di accessi ai corsi universitari”;
la Legge 19 ottobre 1999, n. 370 recante “ Disposizioni in materia di università e di
ricerca scientifica e tecnologica”;
VISTA
la Legge 30 dicembre 2010, n. 240 – “Norme in materia di organizzazione delle
Università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per
incentivare la qualità e l’efficienza del sistema universitario”;
VISTO il D.M. 4 ottobre 2000 (pubblicato nella G.U. n. 249 del 24 ottobre 2000 – S.O. n. 175)
inerente i “Settori Scientifico-Disciplinari”, e successive modifiche e integrazioni;
VISTO il D.M. 30 aprile 2004 n. 9 relativo all’Anagrafe degli studenti e al Diploma Supplement;
ESAMINATO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 – “Modifiche al Regolamento recante norme concernenti
l'autonomia didattica degli Atenei, approvato con Decreto del Ministro dell'Università e
della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509”;
ESAMINATO il D.M. 16 marzo 2007 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 155 del 6 luglio 2007) recante
la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea;
ESAMINATO il D.M. 16 marzo 2007 (pubblicato nel S.O. alla G.U. n. 157 del 9 luglio 2007) recante
la disciplina delle nuove Classi dei Corsi di Laurea Magistrale;
ESAMINATO il D.M. 26 luglio 2007, n. 386 di “Definizione delle Linee guida per l’istituzione e
l’attivazione, da parte delle Università, dei corsi di studio (in attuazione dei predetti
DD.MM. 16 marzo 2007)”;
ESAMINATO il D.M. 22 settembre 2010 n. 17 di “Requisiti necessari dei corsi di studio”;
VISTO il D.M. 23 dicembre 2010 n. 50, attuazione dell’art. 1-ter (programmazione e valutazione
delle Università) comma 1, del D.L. 31 gennaio 2005 n. 7, convertito nella Legge 31
marzo 2005 n.43 - Decreto ministeriale di definizione delle linee generali d’indirizzo
della programmazione universitaria per il triennio 2010/2012;
VISTE
le note ministeriali n. 7 del 28 gennaio 2011 e n. 17 del 16 febbraio 2011 relative a
indicazioni operative riguardanti anche percorsi di studio “c.d. internazionali”;
VISTO
lo Statuto dell' Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" D. R.
444 del 14 novembre 2011 in vigore dal 21 novembre 2011;
VISTA
la Delibera del Senato Accademico n. 9/2010/8.2 del 24 ottobre 2011 relative al numero
minimo di CFU da attribuire alla attività di base e caratterizzanti;
VISTA
le Delibere del Senato Accademico n.7/2011/5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5, 5.6, 5.7 del 24 ottobre
2011 relative ai Nuovi Dipartimenti ai sensi della Legge 240 del 30 dicembre 2010;
VISTA la Delibera del Senato Accademico n.7/2011/7 del 24 ottobre 2011 di Ratifica delle
delibere dei Consigli di Facoltà di Ateneo, relative al trasferimento delle funzioni
didattiche e relativi Corsi di studio, alle Strutture didattiche;
VISTA l’approvazione espressa nella seduta del 13 febbraio 2012, al punto 1/2012/10.1 alla
rettifica della delibera del Senato Accademico n. 7/2011/7 del 24 ottobre 2011 inerente il
trasferimento delle funzioni didattiche, e relativi Corsi di studio, alle nuove strutture
didattiche;
PRESO ATTO dei rilievi sollevati dal CUN nell’adunanza del 18 aprile 2012 e pervenuti con lettera del
9 maggio 2012;
VISTO il Decreto del Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze Politiche
Economiche e Sociali n. 36 del 17 maggio 2012, che sarà ratificato nel prossimo consiglio
di Dipartimento.
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
relativo alle modifiche dell’Ordinamento Didattico dei seguenti corsi di studio:
116
1. modifica, relativa all’incremento di 1 cfu (da 5 a 6 cfu) della Prova Finale e del decremento di 1
cfu (da 5 a 4 cfu) del Tirocinio, del corso di Laurea interclasse in “Scienze politiche economiche
sociali e dell’amministrazione (ASPES)” – classi L-16 Scienze dell’amministrazione e
dell’organizzazione & L-36 Scienze politiche e delle relazioni internazionali - afferente al
Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche economiche e sociali modificato, secondo il
prospetto allegato estratto dalla banca dati Cineca RAD 270;
2. modifica, relativa alla riformulazione degli obiettivi formativi specifici, dei descrittori di Dublino
e dell’elenco delle professioni secondo la classificazione ISTAT 2011, del corso di Laurea
Magistrale interclasse in “Economia e politiche pubbliche ambiente e cultura” – classe LM-56
Scienze dell’economia & LM-76 Scienze economiche per l’ambiente e la cultura - afferente al
Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche economiche e sociali modificato, secondo il
prospetto allegato estratto dalla banca dati Cineca RAD 270;
3. modifica, relativa alla riformulazione del nome del corso in inglese, dell’elenco delle professioni
secondo la classificazione ISTAT 2011 e dell’elenco dei Settori affini e integrativi presenti in
ordinamento, del corso di Laurea Magistrale in “Patrimoni Culturali e Studi europei” – classe
LM-90 Studi europei – interateneo con l’Università di Opole (Polonia) e afferente al
Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche economiche e sociali ridefinito, secondo il
prospetto allegato estratto dalla banca dati Cineca RAD 270.
****************** 7.3 Accesso programmato a livello locale per l’anno accademico 2012/2013
4/2012/7.3
Settore Percorsi Didattici e Carriere Studenti
Al Presidente del Senato Accademico
Si richiede il parere di codesto spettabile Senato Accademico sull’allegata proposta di attivazione
dei corsi a numero programmato, volta a stabilire – ai sensi della Legge 2 agosto 1999 n. 264 (recante
“Norme in materia di accessi ai corsi universitari”)– il numero massimo di studenti iscrivibili al corso di
Laurea in Biotecnologie (Cl. L-2 Biotecnologie ) e ai Corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico in
Chimica e tecnologia Farmaceutiche e Farmacia (Cl. LM-13 Farmacia e Farmacia Industriale) ad
accesso programmato a livello locale, nonché il relativo bando con le informazioni per lo svolgimento
del test di ammissione, per l’anno accademico 2012/2013.
Si ricorda che la disposizione del numero programmato degli accessi è subordinata alla
sussistenza dei requisiti di cui all’art.2, comma 1, lettere a) e b) della legge 2 agosto 1999, n.264, come
da Nota Ministeriale prot. n. 537 del 28 aprile 2011.
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA VISTA la Legge 2 agosto 1999, n. 264, recante “Norme in materia di accessi ai corsi
universitari”, ed in particolare l’art. 2;
la Legge 30 luglio 2002, n. 189 ed in particolare l’art. 26 sugli studenti stranieri
non comunitari non residenti;
117
VISTA VISTA VISTO VISTO
VISTO
VISTA ESAMINATA
VISTE
VISTE
VISTA VISTA CONSIDERATO
PRESO ATTO VALUTATO VALUTATO la Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione
sociale e i diritti delle persone handicappate” e successive modificazioni;
la Legge 8 ottobre 2010, n. 170 “Norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico”;
il D.M. 22 settembre 2012, n.17 “Requisiti necessari dei corsi di studio”;
lo Statuto dell’Università;
il Regolamento Didattico di Ateneo;
la Nota Ministeriale prot. n. 465 del 20 aprile 2012, inerente la programmazione
locale degli accessi ai corsi universitari;
la banca dati relativa alla Definizione del contingente studenti stranieri per l’anno
accademico 2012/2013, chiusa in data 11 aprile 2012;
le delibere del Dipartimento di Scienze del Farmaco n. 3.1.2 del 29 marzo 2012,
del Dipartimento di Scienze della Salute n. 5.2 del 19 aprile 2012 relative
all’Offerta Formativa 2012/2013;
la Delibera del Dipartimento di Scienze del Farmaco n. 3.1.3 e 3.1.4 del 29 marzo
2012, inerente la definizione dei criteri di selezione e della commissione
giudicatrice e di vigilanza per i corsi ad accesso programmato a livello locale per
l’a.a. 2012/2013, ed il relativo Manifesto;
la Delibera del Dipartimento di Scienze della Salute n. 5.6.5 del 19 aprile 2012,
inerente la definizione dei criteri di selezione e della commissione giudicatrice e
di vigilanza per i corsi ad accesso programmato a livello locale per l’a.a.
2012/2013, ed il relativo Manifesto;
la Delibera del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (DISIT) n. 4
punto 7 del 11 aprile 2012, inerente la definizione dell’Offerta formativa e la
comunicazione del Direttore del 14 maggio 2012 con la quale si recepisce quanto
disposto dalla Scuola di Medicina;
che i corsi in delibera prevedono l’utilizzo di posti di laboratorio e tirocinio
obbligatorio;
del parere positivo, espresso dal Nucleo di Valutazione in data 16 maggio,
relativamente all’attivazione dei corsi ad accesso programmato locale inserito
nella banca dati Offerta Formativa di prossima chiusura;
il potenziale formativo ed il bisogno di professionalità del sistema sociale e
produttivo;
ogni opportuno elemento
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
1) relativo all’approvazione del sotto riportato Manifesto relativo al Corso di Laurea ad accesso
programmato locale in Biotecnologie (Cl. L-2 Biotecnologie) per l’a.a. 2012/2013:
SCUOLA DI MEDICINA in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE ART. 1
E’ indetto, per l’anno accademico 2012/2013, l’esame di ammissione al primo anno del Corso di Laurea
in Biotecnologie, classe delle Lauree in Biotecnologie (cl. L-2) – afferente alla Scuola di Medicina, in
118
collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica, con i seguenti posti messi a
concorso:
n. 74 posti per gli studenti italiani, comunitari e non comunitari residenti in Italia ai sensi dell’art.
26 della Legge n. 189/2002
n. 1 posti per studenti non comunitari residenti all’estero che non rientrano nella previsione
dell’art. 26 della Legge n. 189/2002
ART. 2
Con riferimento alla prova di ammissione al primo anno del Corso di Laurea in Biotecnologie, il
Responsabile del Procedimento è individuato nella persona della Prof.ssa Fabiola SINIGAGLIA.
ART. 3
La commissione giudicatrice viene individuata nelle persone della Prof.ssa Mara GIORDANO e delle
Dott.sse Barbara AZZIMONTI e Francesca BOCCAFOSCHI.
ART. 4
La commissione di vigilanza per il regolare svolgimento delle prove sarà individuata con successivo
provvedimento del Direttore.
ART. 5
La domanda di ammissione dovrà essere compilata via web dal 25 luglio al 18 settembre 2012, le modalità relative saranno pubblicate sul sito web di ateneo all’indirizzo www.unipmn.it prima dell’apertura delle preiscrizioni. Contestualmente, gli studenti dovranno: 1. compilare, on line, la dichiarazione attestante il conseguimento del Diploma di scuola secondaria
superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo e il voto finale;
2. stampare la domanda di ammissione e la distinta di versamento;
3. pagare la quota di partecipazione all’esame di ammissione di € 70,00 presso uno sportello del
Gruppo Intesa-SanPaolo;
4. conservare la quietanza di versamento per poi consegnarla, insieme alla stampa della domanda di
ammissione, alla Segreteria Studenti della Scuola di Medicina all’atto del perfezionamento
dell’eventuale immatricolazione, pena l’esclusione dalla graduatoria. Il pagamento della quota di
partecipazione all’esame di ammissione è condizione necessaria per poter sostenere il test,
pertanto se la data di pagamento del bollettino risultasse successiva a quella di sostenimento del
test, lo studente perderà il diritto all’iscrizione.
I candidati portatori di handicap, in applicazione degli artt. 16 e 20 della Legge 5 febbraio 1992 n. 104, così come modificata dalla Legge 28 gennaio 1999 n. 17, possono richiedere gli ausili necessari in relazione al loro handicap, nonché l’eventuale concessione di tempi aggiuntivi per lo svolgimento della prova. La relativa domanda andrà presentata al Responsabile del Procedimento Amministrativo, depositandola presso la Segreteria Studenti della Scuola di Medicina. ART. 6
L’ammissione al primo anno del Corso di Laurea in Biotecnologie avviene previo superamento di un
test, volto ad accertare il possesso di adeguate competenze nelle seguenti materie: Biologia, Chimica,
Matematica e Fisica e Cultura generale. Sono previsti 60 quesiti (15 di Matematica e Fisica, 15 di
Biologia, 15 di Chimica e 15 di Logica e Cultura generale). Per ogni quesito sono suggerite quattro
risposte alternative, delle quali una sola è esatta.
La durata complessiva del test è di 90 minuti.
La prova si svolgerà venerdì 21 settembre 2012, alle ore 14. I candidati dovranno presentarsi alle ore
13.
119
L’esame avrà luogo a Novara presso la Scuola di Medicina, Via Lanino, 1 - Novara.
ART. 7
I candidati saranno ammessi a sostenere la prova di ammissione previa esibizione di un valido
documento di identità personale. Non sono ammessi libri di testo, manoscritti o fotocopie, dizionari,
computer portatili, palmari, telefoni portatili, telefoni cellulari o altri sistemi di comunicazione via etere
o via cavo, calcolatrici elettroniche portatili. E’ fatto obbligo al candidato di rimanere nella sede di
esame fino alla scadenza della prova, salvo motivi di stretta necessità.
ART. 8
Nella valutazione della prova, si tiene conto dei seguenti criteri: 3 punti per ogni risposta esatta; -1 punto per ogni risposta errata; 0 punti per ogni risposta non data in caso di parità di voti prevale il candidato con il punteggio parziale più alto nei quesiti relativi agli argomenti di Biologia, Chimica, Matematica e Fisica e Cultura generale, presi in considerazione uno alla volta nell'ordine riportato; in caso di ulteriore parità di voti, prevale la votazione dell’Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore; in caso di ulteriore parità, prevale lo studente anagraficamente più giovane.
ART. 9
L’esito del concorso sarà reso noto mediante l’affissione della graduatoria all’albo della Segreteria Studenti della Scuola di Medicina – Via Perrone, n. 18 – Novara (e sul sito web della Scuola di Medicina: http://www.med.unipmn.it/edu/corsi/biotec/tri/ ). In ogni caso non saranno date comunicazioni personali. ART. 10
I candidati ammessi al primo anno di corso dovranno – a pena di decadenza – perfezionare l’iscrizione
presso la Segreteria Studenti della Scuola di Medicina – Via Perrone, n. 18 - Novara, mediante la
consegna della documentazione prescritta, entro e non oltre gli otto giorni successivi (consecutivi) alla
data di affissione della graduatoria.
Trascorso tale termine, gli eventuali posti che risulteranno vacanti, in seguito alla rinuncia da parte di
candidati prioritariamente collocati nella graduatoria, saranno riassegnati secondo l’ordine progressivo.
ART. 11
Le operazioni di riassegnazione saranno notificate agli interessati mediante l’affissione presso la
Segreteria Studenti della Scuola di Medicina – Via Perrone, n. 18 - Novara (e sul sito web della Scuola
di Medicina: http://www.med.unipmn.it/edu/corsi/biotec/tri/ ).
I candidati che risulteranno nella graduatoria di riassegnazione dei posti dovranno – a pena di decadenza
– perfezionare l’iscrizione entro e non oltre i due giorni successivi alla data di affissione della
graduatoria di riassegnazione.
In ogni caso, le operazioni di riassegnazione termineranno il 9 ottobre 2012.
Vercelli, 29 giugno 2012
Il Direttore Amministrativo
Dr. Pasquale MASTRODOMENICO
F.to Pasquale Mastrodomenico
Il Rettore
Prof. Paolo GARBARINO
F.to Paolo Garbarino
120
2) relativo all’approvazione del sotto riportato Manifesto relativo al Corso di Laurea Magistrale a ciclo
unico ad accesso programmato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (Cl. LM-13 Farmacia e
Farmacia Industriale) per l’a.a. 2012/2013:
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
ART. 1
È indetto, per l’anno accademico 2012/2013, l’esame di ammissione al primo anno del Corso di Laurea
Magistrale a ciclo unico in CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE classe delle Lauree
Magistrali in Farmacia e Farmacia Industriale (cl. LM-13), afferente al Dipartimento di Scienze del
Farmaco con i seguenti posti messi a concorso:

n° 98 studenti italiani, comunitari e non comunitari di cui all’art. 39 comma 5 D.Lgs. 25 luglio
1998, n. 286;

n° 2 studenti non comunitari, di cui n. 1 cinese, che non rientrano nella previsione dell’art. 39
comma 5 D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286.
ART. 2
Con riferimento alla prova di ammissione al primo anno del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in
Chimica e Tecnologia Farmaceutiche il Responsabile del Procedimento è individuato nella persona del
Prof. Pier Luigi CANONICO.
ART. 3
La commissione giudicatrice sarà composta come segue: Prof. Giovanni Battista Giovenzana, Prof.
Maurizio Rinaldi, Prof. Sica, Dott. Carlo Muzio in qualità di segretario verbalizzante e supporto
amministrativo alla Commissione. (Supplente: Prof. Luigi Panza).
ART. 4
Il Direttore provvederà a nominare una commissione di vigilanza sul regolare svolgimento delle prove,
individuandone i componenti sulla base del numero degli iscritti al test, e notificando il provvedimento
agli uffici centrali.
ART. 5
Al primo anno del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in CHIMICA E TECNOLOGIA
FARMACEUTICHE saranno ammessi tutti coloro che risulteranno collocati in graduatoria,
indipendentemente dal punteggio ottenuto, fino a un massimo di 100 (98+2) matricole.
ART.6
Nel caso di domanda di iscrizione agli anni successivi al primo per i quali viga il numero programmato, le domande saranno accolte solo in caso di disponibilità di posti e fino al completamento di tale numero. Per richieste di passaggio interno ai corsi del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università del Piemonte Orientale, non sarà necessario ripetere il test di ammissione, se già sostenuto presso lo stesso Dipartimento. Per richieste di passaggio interno all’Ateneo, con provenienza da altri Dipartimenti, il test va sostenuto a
meno che venga certificato il precedente superamento di un test riconosciuto idoneo dal Dipartimento di
Scienze del Farmaco. 121
Per richieste di trasferimento da altro Ateneo, sarà necessario sostenere il test di accesso sia in
provenienza da corso di studio che non appartiene alla classe LM-13, sia in provenienza da corso di
studio della classe LM-13, a meno che venga certificato il precedente superamento di un test
riconosciuto idoneo dal Dipartimento di Scienze del Farmaco.
Si considera equivalente al superamento del test una carriera pregressa con il riconoscimento di almeno
20 CFU nelle materie di base del corso di laurea a cui lo studente vuole iscriversi.
ART. 7
Qualora il numero degli studenti extra-comunitari in graduatoria fosse inferiore a 2 si potrà procedere
alla riassegnazione dei posti riservati a studenti extra-comunitari provenienti da altri Atenei.
ART. 8
La domanda di ammissione dovrà essere compilata via web dal 25 luglio al 31 agosto 2012, le modalità
relative saranno pubblicate sul sito web di ateneo all’indirizzo www.unipmn.it prima dell’apertura delle
preiscrizioni.
Contestualmente, gli studenti dovranno:
compilare on line la dichiarazione, attestante il conseguimento del Diploma di scuola secondaria
superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo e indicante il voto finale;
conservare la quietanza di versamento della quota di partecipazione all’esame di ammissione di € 50,00
tramite distinta di pagamento scaricabile via web, per poi consegnarla presso la Segreteria Studenti del
Dipartimento di Scienze del Farmaco all’atto del perfezionamento dell’eventuale immatricolazione,
pena l’esclusione dalla graduatoria.
Il pagamento della quota di partecipazione all’esame di ammissione è condizione necessaria per
poter sostenere il test. Sarà controllato in aula, nel momento della verifica dei documenti
prima dalla prova, il possesso della ricevuta di pagamento della quota di iscrizione.
I candidati portatori di handicap, in applicazione degli artt. 16 e 20 della Legge 5 febbraio 1992 n. 104, così come modificata dalla Legge 28 gennaio 1999 n. 17, possono richiedere gli ausili necessari in relazione al loro handicap, nonché l’eventuale concessione di tempi aggiuntivi per lo svolgimento della prova. La relativa domanda andrà presentata, al Responsabile del Procedimento Amministrativo, depositandola presso la Segreteria Studenti del Dipartimento di Scienze del Farmaco. ART. 9
L’ammissione al primo anno del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE avviene previo superamento di test interattivo al computer volto
ad accertare il possesso di adeguate competenze nelle seguenti materie: matematica, biologia, chimica. Sono previsti 45 quesiti a scelta multipla con tre possibili risposte di cui una sola corretta: 15 di matematica, 15 di biologia, 15 di chimica. In caso di necessità il test potrà svolgersi in forma cartacea.
La durata complessiva è di 30 minuti. La prova si svolgerà giovedì 20 settembre 2012, a partire dalle ore 10.30. I candidati dovranno presentarsi alle ore 09.30.
La verifica dei documenti avverrà presso le aule A al piano terra e l’esame avrà luogo presso le aule
informatiche della Facoltà di Farmacia, largo Donegani 2/3 in Novara. ART. 10
I candidati saranno ammessi a sostenere la prova di ammissione previa esibizione di un valido
documento di identità personale. Non sono ammessi libri di testo, manoscritti o fotocopie, dizionari,
computer portatili, palmari, telefoni portatili, telefoni cellulari o altri sistemi di comunicazione via etere
o via cavo e non sono ammesse le calcolatrici elettroniche portatili. E’ fatto obbligo al candidato di
rimanere nella sede di esame fino al termine della prova, salvo motivi di stretta necessità.
122
ART. 11 Nella valutazione della prova, si tiene conto dei seguenti criteri:

3 punti per ogni risposta esatta

-1 punto per ogni risposta errata

0 punti per ogni risposta non data
In caso di parità di voti, prevale il candidato che abbia ottenuto il punteggio minimo parziale più elevato
e in caso di ulteriore parità prevale il candidato che abbia ottenuto un punteggio superiore nel voto di
maturità, successivamente prevale il candidato più giovane.
ART. 12
L’esito del concorso sarà reso noto mediante affissione della graduatoria all’albo della Segreteria
Studenti del Dipartimento di Scienze del Farmaco – Largo Donegani 2/3, Novara e sul sito web del
Dipartimento di Scienze del Farmaco alla pagina http://www.pharm.unipmn.it/iscrizioni/index.asp
In ogni caso non saranno date comunicazioni personali.
ART. 13
I candidati ammessi al primo anno di corso che hanno sostenuto il test d’accesso dovranno – a pena di
decadenza – perfezionare l’iscrizione presso la Segreteria Studenti del Dipartimento di Scienze del
Farmaco – Largo Donegani 2/3 - Novara mediante la consegna della documentazione prescritta, entro e
non oltre gli otto giorni successivi (consecutivi) alla data di affissione della graduatoria.
Trascorso tale termine, gli eventuali posti che risulteranno vacanti in seguito alla rinuncia da parte di
candidati prioritariamente collocati nella graduatoria, saranno riassegnati secondo l’ordine progressivo.
ART. 14
Le operazioni di riassegnazione saranno notificate agli interessati mediante l’affissione presso la
Segreteria Studenti del Dipartimento di Scienze del Farmaco, Largo Donegani 2/3, Novara e sul sito
Web del Dipartimento alla pagina http://www.pharm.unipmn.it/iscrizioni/index.asp
I candidati che risulteranno nella graduatoria di riassegnazione dei posti dovranno – a pena di
decadenza – perfezionare l’iscrizione entro e non oltre i due giorni successivi alla data di affissione
della graduatoria di riassegnazione.
In ogni caso, le operazioni di riassegnazione termineranno il 19 ottobre 2012
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DELLA SEGRETERIA STUDENTI: LUNEDI’, MERCOLEDI’ E VENERDI’ ORE 9.00-12.00; MARTEDI’ E GIOVEDI’ ORE 13.00-15.30 Vercelli, 29 giugno 2012
Il Direttore Amministrativo
Dr. Pasquale MASTRODOMENICO
F.to Pasquale Mastrodomenico
Il Rettore
Prof. Paolo GARBARINO
F.to Paolo Garbarino
3) relativo all’approvazione del sotto riportato Manifesto relativo al Corso di Laurea Magistrale a ciclo
unico ad accesso programmato in Farmacia (Cl. LM-13 Farmacia e Farmacia Industriale) per l’a.a.
2012/2013:
123
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL FARMACO
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN FARMACIA
ART. 1
È indetto, per l’anno accademico 2012/2013, l’esame di ammissione al primo anno del Corso di
Laurea Magistrale a ciclo unico in FARMACIA classe delle Lauree Magistrali in Farmacia e Farmacia
Industriale (cl. LM-13), afferente al Dipartimento di Scienza del Farmaco con i seguenti posti messi a
concorso:

n° 98 studenti italiani, comunitari e non comunitari di cui all’art. 39 comma 5 D.Lgs. 25 luglio
1998, n. 286;

n° 2 studenti non comunitari, di cui n. 1 cinese, che non rientrano nella previsione dell’art. 39
comma 5 D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286.
ART. 2
Con riferimento alla prova di ammissione al primo anno del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico
in Farmacia, il Responsabile del Procedimento è individuato nella persona del Prof. Pier Luigi
CANONICO.
ART. 3
La commissione giudicatrice sarà composta come segue: Prof.ssa Silvia Morel, Prof.ssa Laura Moro,
Prof. Maurizio Rinaldi, Dott. Carlo Muzio in qualità di segretario verbalizzante e supporto
amministrativo alla Commissione. (Supplente Prof. Giorgio Grosa)
ART. 4
Il Direttore provvederà a nominare una commissione di vigilanza sul regolare svolgimento delle
prove, individuandone i componenti sulla base del numero degli iscritti al test, e notificando il
provvedimento agli uffici centrali.
ART. 5
Al primo anno del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in FARMACIA saranno ammessi tutti
coloro che risulteranno collocati in graduatoria, indipendentemente dal punteggio ottenuto, fino a un
massimo di 100 (98+2) matricole.
ART.6
Nel caso di domanda di iscrizione agli anni successivi al primo per i quali viga il numero
programmato, le domande saranno accolte solo in caso di disponibilità di posti e fino al completamento
di tale numero.
Per richieste di passaggio interno ai corsi del Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università
del Piemonte Orientale, non sarà necessario ripetere il test di ammissione, se già sostenuto presso lo
stesso Dipartimento.
Per richieste di passaggio interno all’Ateneo, con provenienza da altro Dipartimento, il test va
sostenuto a meno che venga certificato il precedente superamento di un test riconosciuto idoneo dal
Dipartimento di Scienza del Farmaco.
Per richieste di trasferimento da altro Ateneo, sarà necessario sostenere il test di accesso sia in
provenienza da corso di studio che non appartiene alla classe LM-13, sia in provenienza da corso di
studio della classe LM-13, a meno che venga certificato il precedente superamento di un test
riconosciuto idoneo dal Dipartimento di Scienze del Farmaco.
Si considera equivalente al superamento del test una carriera pregressa con il riconoscimento di
almeno 20 CFU nelle materie di base del corso di laurea a cui lo studente vuole iscriversi.
124
ART. 7
Qualora il numero degli studenti extra-comunitari in graduatoria fosse inferiore a 2 si potrà procedere
alla riassegnazione dei posti riservati a studenti extra-comunitari provenienti da altri Atenei.
ART. 8
La domanda di ammissione dovrà essere compilata via web dal 25 luglio al 31 agosto 2012, le
modalità relative saranno pubblicate sul sito web di ateneo all’indirizzo www.unipmn.it prima
dell’apertura delle preiscrizioni.
Contestualmente, gli studenti dovranno:
compilare on line la dichiarazione, attestante il conseguimento del Diploma di scuola secondaria
superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo e indicante il voto finale;
conservare la quietanza di versamento della quota di partecipazione all’esame di ammissione di €
50,00 tramite distinta di pagamento scaricabile via web, per poi consegnarla presso la Segreteria
Studenti del Dipartimento di Scienze del Farmaco all’atto del perfezionamento dell’eventuale
immatricolazione, pena l’esclusione dalla graduatoria.
Il pagamento della quota di partecipazione all’esame di ammissione è condizione necessaria per
poter sostenere il test. Sarà controllato in aula, nel momento della verifica dei documenti
prima dalla prova, il possesso della ricevuta di pagamento della quota di iscrizione.
I candidati portatori di handicap, in applicazione degli artt. 16 e 20 della Legge 5 febbraio 1992 n.
104, così come modificata dalla Legge 28 gennaio 1999 n. 17, possono richiedere gli ausili necessari in
relazione al loro handicap, nonché l’eventuale concessione di tempi aggiuntivi per lo svolgimento della
prova.
La relativa domanda andrà presentata, al Responsabile del Procedimento Amministrativo,
depositandola presso la Segreteria Studenti del Dipartimento di Scienze del Farmaco.
ART. 9
L’ammissione al primo anno del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in FARMACIA avviene
previo superamento di test interattivo al computer volto ad accertare il possesso di adeguate competenze
nelle seguenti materie: matematica, biologia, chimica.
Sono previsti 45 quesiti a scelta multipla con tre possibili risposte di cui una sola corretta: 15 di
matematica, 15 di biologia, 15 di chimica.
In caso di necessità il test potrà svolgersi in forma cartacea.
La durata complessiva è di 30 minuti.
La prova si svolgerà martedì 18 settembre 2012, a partire dalle ore 10.30.
I candidati dovranno presentarsi alle ore 09.30.
La verifica dei documenti avverrà presso le aule A al piano terra e l’esame avrà luogo presso le aule
informatiche della Facoltà di Farmacia, largo Donegani 2/3 in Novara.
ART. 10
I candidati saranno ammessi a sostenere la prova di ammissione previa esibizione di un valido
documento di identità personale. Non sono ammessi libri di testo, manoscritti o fotocopie, dizionari,
computer portatili, palmari, telefoni portatili, telefoni cellulari o altri sistemi di comunicazione via etere
o via cavo e non sono ammesse le calcolatrici elettroniche portatili. E’ fatto obbligo al candidato di
rimanere nella sede di esame fino al termine della prova, salvo motivi di stretta necessità.
ART. 11
Nella valutazione della prova, si tiene conto dei seguenti criteri:

3 punti per ogni risposta esatta

-1 punto per ogni risposta errata

0 punti per ogni risposta non data
125
In caso di parità di voti, prevale il candidato che abbia ottenuto il punteggio minimo parziale più
elevato e in caso di ulteriore parità prevale il candidato che abbia ottenuto un punteggio superiore nel
voto di maturità, successivamente prevale il candidato più giovane.
ART. 12
L’esito del concorso sarà reso noto mediante affissione della graduatoria all’albo della Segreteria
Studenti del Dipartimento di Scienze del Farmaco – Largo Donegani 2/3, Novara e sul sito web del
Dipartimento di Scienze del Farmaco alla pagina http://www.pharm.unipmn.it/iscrizioni/index.asp
In ogni caso non saranno date comunicazioni personali.
ART. 13
I candidati ammessi al primo anno di corso che hanno sostenuto il test d’accesso dovranno – a pena
di decadenza – perfezionare l’iscrizione presso la Segreteria Studenti del Dipartimento di Scienza del
Farmaco – Largo Donegani 2/3 - Novara mediante la consegna della documentazione prescritta, entro e
non oltre gli otto giorni successivi (consecutivi) alla data di affissione della graduatoria.
Trascorso tale termine, gli eventuali posti che risulteranno vacanti in seguito alla rinuncia da parte di
candidati prioritariamente collocati nella graduatoria, saranno riassegnati secondo l’ordine progressivo.
ART. 14
Le operazioni di riassegnazione saranno notificate agli interessati mediante l’affissione presso la
Segreteria Studenti del Dipartimento di Scienze del Farmaco, Largo Donegani 2/3, Novara e sul sito
Web del Dipartimento alla pagina http://www.pharm.unipmn.it/iscrizioni/index.asp
I candidati che risulteranno nella graduatoria di riassegnazione dei posti dovranno – a pena di
decadenza – perfezionare l’iscrizione entro e non oltre i due giorni successivi alla data di affissione
della graduatoria di riassegnazione.
In ogni caso, le operazioni di riassegnazione termineranno il 19 ottobre 2012.
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DELLA SEGRETERIA STUDENTI: LUNEDI’, MERCOLEDI’ E VENERDI’ ORE 9.00-12.00; MARTEDI’ E GIOVEDI’ ORE 13.00-15.30 Vercelli, 28 giugno 2012
Il Direttore Amministrativo
Dr. Pasquale MASTRODOMENICO
F.to Pasquale Mastrodomenico
Il Rettore
Prof. Paolo GARBARINO
F.to Paolo Garbarino
4) di disporre l’affissione dell’avviso di pubblicazione on line dei suddetti Manifesti all’albo di tutte le
Presidenze, di tutte le Segreterie Studenti e di tutti i Dipartimenti ed il suo inserimento nel sito web
di Ateneo: www.unipmn.it.
****************** 7.4 Istituzione della I edizione del Corso Integrato ASPP (Advaced School of disease Prevention
and health Promotion) interateneo, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale, in
collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli Studi di
Milano Bicocca, per gli Anni Accademici 2012/2013 e 2013/2014
4/2012/7.4
126
Progetti per la Didattica
Al Presidente del Senato Accademico
Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico, per l’approvazione, la proposta di
istituzione, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale, della I edizione del Corso Integrato ASPP
(Advaced School of disease Prevention and Health Promotion) interateneo, per gli anni accademici
2012/2013 e 2013/2014.
Il suddetto corso è parte di un progetto avente la medesima denominazione, promosso dal Centro
d’Eccellenza Interfacoltà per il Management Sanitario (CEIMS). L’Ateneo, in qualità di capofila,
realizzerà tale progetto in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli
Studi di Milano Bicocca, enti con cui verrà stipulata un’apposita convenzione.
Scopo dell’ASPP consiste nell’offrire, mediante corsi e percorsi integrati di formazione post­
lauream, competenze interdisciplinari per la progettazione, l’implementazione e la valutazione delle
politiche e degli interventi di prevenzione e promozione della salute, le quali sono concepite come
metodo strategico per la tutela della salute e il governo dei servizi sanitari.
L’offerta formativa dell’ASPP si sostanzia principalmente in un corso di master di II livello in
“Scienze della Prevenzione” ed in un corso di perfezionamento in “Politiche e interventi per la
prevenzione e la promozione della salute”. Tali corsi, che potranno essere fruiti separatamente,
costituiscono altresì, insieme ad ulteriori attività formative, un percorso biennale denominato “Corso
Integrato ASPP”.
Infine, all’ASPP è stato accordato un finanziamento da parte della Fondazione Cariplo,
nell’ambito del bando “Promuovere la formazione di capitale umano di eccellenza”.
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
CONSIDERATO
VISTA
VISTI
CONSIDERATO
l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4;
gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, di modifica
al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei
adottato con D.M. n. 509 del 1999;
lo Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n. 444/2011 del 14/11/2011;
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II livello,
emanato con D.R. n. 198/2006 del 06/04/2006;
che il Centro d’Eccellenza Interfacoltà per il Management Sanitario (CEIMS) ha
promosso il progetto denominato “Advaced School of disease Prevention and
health Promotion” (ASPP);
la comunicazione della Fondazione Cariplo, ns. Prot. n. 25014 del 29/12/2012,
con cui essa accorda un finanziamento per la realizzazione del progetto
summenzionato;
la delibera n. 5.7.1 del Consiglio del Dipartimento di Medicina Traslazionale
dell’11/04/2012 ed i suoi allegati, relativi al progetto stesso;
che nella realizzazione di tale progetto, l’Ateneo, in qualità di capofila, si avvarrà
della collaborazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università degli
Studi di Milano-Bicocca, istituzioni con le quali si regoleranno i rapporti mediante
un’apposita convenzione;
127
CONSIDERATO
CONSIDERATO
CONSIDERATO
che per la realizzazione del progetto è altresì previsto il supporto da parte di
istituzioni e di esperti internazionali;
che il progetto contempla, quale sua parte fondamentale, il Corso ASPP Integrato;
il valore formativo di quest’ultimo, con particolare riferimento alla sua
innovatività (coniugazione di un corso di master con uno di perfezionamento ed
ulteriori attività formative), nonché alla sua interdisciplinarità (interazione tra
discipline medico-scientifiche e sociali);
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. Di esprimere parere favorevole circa l’istituzione della I edizione del Corso Integrato ASPP
(Advaced School of disease Prevention and health Promotion) interateneo, presso il Dipartimento di
Medicina Traslazionale, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università
degli Studi di Milano Bicocca, per gli Anni Accademici 2012/2013 e 2013/2014, secondo
l’ordinamento didattico di seguito riportato.
Corso Integrato ASPP (Advaced School of disease Prevention and Health Promotion)
A.A. 2012-2013 e A.A. 2013-2014, I edizione
Il Corso ASPP Integrato è percorso di alta formazione alla progettazione e implementazione di
politiche e interventi di prevenzione, costituito da un Corso di Master e un percorso di approfondimento,
che possono essere fruiti singolarmente, oppure congiuntamente. I corsi vengono condotti in accordo e
con l’apporto funzionale del Dipartimento di Medicina Traslazionale.
Il Corso è organizzato nell’ambito dell’ASPP, un progetto promosso dal Centro d’eccellenza
interfacoltà di servizi per il management sanitario (CEIMS) dell’Università degli Studi del Piemonte
Orientale “A. Avogadro” (Ateneo capofila), in partenariato con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e
l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Scopo dell’ASPP è offrire corsi e percorsi integrati di
formazione post lauream volti a fornire competenze interdisciplinari per la progettazione,
l’implementazione e la valutazione delle politiche e degli interventi di prevenzione e promozione della
salute, concepite quale metodo strategico per la tutela della salute e il governo dei servizi sanitari.
L’ASPP è stato finanziato dalla Fondazione Cariplo nell’ambito del bando 2011 “Promuovere la
formazione di capitale umano di eccellenza”, per un periodo di 3 anni, a partire dal marzo 2011.
Tipologia, durata e denominazione del progetto
Si istituisce un percorso di formazione, denominato “Corso ASPP integrato”, che si compone dei
seguenti corsi post lauream, i quali hanno sede presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale
dell’Università del Piemonte Orientale:
Il Corso ASPP integrato si compone di:
-
un Corso di Master Interateneo di II livello, di durata annuale, in “Scienze della Prevenzione”
(MSP-ASPP), A.A. 2012-2013;
-
un Corso di Perfezionamento Interateneo, di durata annuale, in “Politiche e Interventi per la
Prevenzione e la Promozione della Salute” (CPP-ASPP), A.A. 2013-2014;
-
ulteriori offerte formative da fruire nell’A.A. 2013-2014 che comprendono seminari integrativi,
la frequenza di istituti di ricerca stranieri impegnati nel rinnovamento della prevenzione, il
tutoraggio alla stesura di un rapporto finale, e la partecipazione alla ASPP Faculty, una
community di discussione sui temi della prevenzione.
128
Il corso di master e quello di perfezionamento possono essere fruiti separatamente o
congiuntamente. E’ inoltre prevista la fruizione singola dei moduli facenti parte del Corso di
perfezionamento.
Verranno di seguito presentate le caratteristiche del Master, del Corso di Perfezionamento e del
Corso ASPP Integrato separatamente.
Requisiti di ammissione
Corso di master in “Scienze della Prevenzione” (MSP-ASPP)
Possono presentare domanda di ammissione al corso di master coloro che abbiano conseguito
una laurea magistrale, o un titolo equipollente. Costituiranno requisiti preferenziali di ammissione:
-
-
-
LM/SNT4 (Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione); LM/SNT1 Scienze
infermieristiche e ostetriche); LMG/01 (Giurisprudenza); LM-6 (Biologia); LM-41 (Medicina e
chirurgia); LM-51 (Psicologia); LM-56 (Scienze dell'economia); LM-57 (Scienze
dell'educazione degli adulti e della formazione continua); LM-63 (Scienze delle pubbliche
amministrazioni); LM-82 (Scienze statistiche); LM-85 (Scienze pedagogiche); LM-87 (Servizio
sociale e politiche sociali); LM-88 (Sociologia e ricerca sociale);
esperienza professionale nel campo della prevenzione primaria e di management dei servizi di
prevenzione a livello di Aziende sanitarie, di regioni, agenzie regionali o centrali, organizzazioni
sovranazionali;
conoscenza della lingua inglese e francese.
Corso di Perfezionamento in “Politiche e Interventi per la Prevenzione e la Promozione della
Salute” (CPP-ASPP)
Possono presentare domanda di ammissione al Corso di Perfezionamento “Politiche e Interventi
per la Prevenzione e la Promozione della Salute” (CPP-ASPP), o a specifici moduli, coloro che abbiano
conseguito una laurea, o un titolo equipollente. Costituiranno requisiti preferenziali di ammissione il
possesso di titoli relativi alle seguenti classi di laurea magistrale:
-
LM/SNT4 (Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione); LM/SNT1 Scienze
infermieristiche e ostetriche); LMG/01 (Giurisprudenza); LM-6 (Biologia); LM-41 (Medicina e
chirurgia); LM-51 (Psicologia); LM-56 (Scienze dell'economia); LM-57 (Scienze
dell'educazione degli adulti e della formazione continua); LM-63 (Scienze delle pubbliche
amministrazioni); LM-82 (Scienze statistiche); LM-85 (Scienze pedagogiche); LM-87 (Servizio
sociale e politiche sociali); LM-88 (Sociologia e ricerca sociale);
-
esperienza professionale nel campo della prevenzione primaria e di management dei servizi di
prevenzione a livello di Aziende sanitarie, di regioni, agenzie regionali o centrali, organizzazioni
sovranazionali;
-
conoscenza della lingua inglese e francese.
I requisiti per la fruizione dei singoli moduli del corso di perfezionamento sono gli stessi previsti
per la fruizione del corso intero.
Corso ASPP integrato
Per l’ammissione al Corso ASPP Integrato, i requisiti sono i medesimi indicati per il corso di
master.
129
Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali
Corso di master in “Scienze della Prevenzione” (MSP-ASPP)
Il profilo in uscita dei diplomati del MSP-ASPP è quello di un professionista in grado di
progettare, implementare, valutare programmi e politiche di prevenzione e promozione della salute, che
ambisca ad operare nel sistema sanitario ai vari livelli territoriali, aziende sanitarie, regioni, ministeri e
agenzie nazionali, con funzioni di diretta responsabilità e/o assistenza tecnico-scientifica ai policy
makers.
A livello nazionale si tratta ad esempio delle direzioni dei Dipartimenti di Prevenzione delle
Aziende Sanitarie, delle Direzioni Integrate della Prevenzione previste dal Sistema Sanitario Regionale
(SSR) Piemontese, degli Assessorati alla Sanità regionali, dalle Agenzie dei SSR (ad esempio ASP in
Lazio, ASR in Toscana, ARESS in Piemonte), del Centro di Epidemiologia e Controllo delle Malattie
(CCM) del Ministero della Salute, dell’AGENAS. Gli obiettivi principali sono di seguito riportati.
Conoscenze (knowledge):
-
i determinanti di malattia, la quota ad essi attribuibile e loro prevenibilità;
-
le strutture organizzative dei Sistemi di prevenzione delle regioni Italiane;
-
le teorie che spiegano i comportamenti umani, i determinanti dei cambiamenti di comportamento,
le strategie di cambiamento;
-
le relazioni fra comportamenti individuali e le pressioni sociali;
-
il ruolo dell’expertise scientifica nei processi di policy-making e i modelli di influenza;
-
i modelli e gli strumenti per il management dei servizi sanitari.
Abilità (skills):
-
definire i bisogni di prevenzione di una popolazione, sulla base della lettura e interpretazione di
statistiche sanitarie e sulla base di elaborazione di dati di semplici database;
-
ricercare nella letteratura internazionale e nelle esperienze non pubblicate evidenze di efficacia di
interventi, strategie e politiche di prevenzione;
effettuare una analisi costo-beneficio di un intervento/strategia/politica di prevenzione;
organizzare riunioni/eventi ai fini della promozione dell’adozione di interventi/strategie/politiche
innovative di prevenzione;
-
organizzare e gestire cluster di attività funzionali al management dei servizi sanitari.
Competenze (competences):
-
contestualizzare in situazioni locali/regionali/nazionali le evidenze scientifiche di efficacia di
interventi/strategie/politiche derivate da altri contesti, sia nazionali che internazionali;
-
effettuare l’Health Impact Assessment di un intervento/strategia/politica di prevenzione;
-
costruire un progetto di Health promotion di una popolazione partendo dai bisogni di
prevenzione;
-
costruire un progetto di enforcement di una policy di prevenzione;
-
analizzare una normativa e collaborare alla comparazione di normative internazionali;
-
analizzare un modello organizzativo funzionale di management di servizi sanitari e progettarne
una riorganizzazione sulla base di una strategia di prevenzione.
Corso di Perfezionamento in “Politiche e Interventi per la Prevenzione e la Promozione della
Salute” (CPP-ASPP)
L’obiettivo del CPP-ASPP è fornire strumenti operativi per la programmazione di interventi
efficaci di prevenzione, ai vari livelli territoriali del sistema sanitario, dalle aziende sanitarie, e regioni,
ai ministeri e agenzie nazionali. Si indirizza sia a professionisti con funzioni di diretta responsabilità che
a coloro che operano per l’assistenza tecnico-scientifica ai policy makers.
130
Il CPP-ASPP si rivolge quindi a soggetti che già operano ai vari livelli del sistema sanitario, ma
anche a giovani neo laureati che ambiscano operare nell’ambito della prevenzione con una adeguata
dotazione di competenze scientifiche. Gli obiettivi principali sono di seguito riportati.
Conoscenze (knowledge):
-
i determinanti di malattia, le teorie che spiegano i comportamenti umani, i determinanti dei
cambiamenti di comportamento, come criteri per la scelta di un intervento di prevenzione;
-
il ruolo dell’expertise scientifica nei processi di policy-making e i modelli di influenza;
-
i modelli e gli strumenti per il management dei servizi sanitari;
-
l’etica della prevenzione e l’interazione con gli interventi.
-
Abilità (skills):
-
progettare interventi di prevenzione;
-
ricercare nella letteratura internazionale e nelle esperienze non pubblicate evidenze di efficacia di
interventi, strategie e politiche di prevenzione;
-
contribuire a scrivere o modificare una normativa di prevenzione a livello locale, regionale o
nazionale;
-
costruire una strategia di comunicazione funzionale ad un intervento di prevenzione;
-
analizzare dati sanitari al fine di definire problemi di salute.
Competenze (competences):
-
adattare e contestualizzare interventi di prevenzione valutati in ambiti internazionali;
-
effettuare l’Health Impact Assessment di un intervento/strategia/politica non sanitaria;
-
valutare un intervento preventivo;
-
analizzare una normativa e collaborare alla comparazione di normative internazionali;
-
costruire strategie specifiche di prevenzione sui principali fattori di rischio comportamentali,
basate su prove di efficacia.
Corso ASPP Integrato
Il Corso ASPP Integrato presenta gli obiettivi formativi del corso di master e quelli del corso di
perfezionamento, amalgamati e integrati da obiettivi a carattere professionalizzante, quali quelli di
elaborare piani di prevenzione adatti a specifici contesti sanitari, sociali e culturali, comunicarli a policy
maker e ad altri stakeholder, e mettere in pratica strategie di implementazione.
Piano didattico
Corso di master in “Scienze della Prevenzione” (MSP-ASPP)
Il MSP-ASPP si sviluppa in una offerta formale articolata su 9 moduli formativi, più un decimo
riservato agli iscritti al Corso ASPP Integrato, nel lavoro di elaborazione del progetto individuale, nella
partecipazione a convegni e seminari attinenti al progetto individuale e nel lavoro di preparazione della
prova finale. La responsabilità didattica di due moduli sarà assegnata agli Atenei partner, mentre per gli
altri sarà dell’Università del Piemonte Orientale. Complessivamente l’impegno richiesto agli studenti è
di 1500 ore.
Il progetto individuale, che richiede un impegno di 125 ore, è focalizzato su un comportamento a
rischio specifico, intorno al quale lo studente dovrà elaborare una ricerca, eminentemente di letteratura,
per evidenziare:
-
gli aspetti epidemiologici, l’impatto sulla salute, la quota di malattia attribuibile al
comportamento in oggetto, il confronto con altri rischi per la salute per evidenziarne il livello di
priorità;
-
i determinanti sociali e psicologici del comportamento, con una particolare attenzione ai
determinati distali;
131
-
gli interventi che la letteratura scientifica identifica come efficaci, evidenziando e discutendo le
criticità relative alla necessità di trasferimento della evidenza nella pratica, incluse quelle della
traduzione e contestualizzazione della esperienze sviluppate all’estero;
-
i costi per il sistema sanitario determinati dal comportamento in oggetto, stimati con metodologia
riproducibile, curando anche la discussione degli interessi contraddittori di cui lo Stato è sovente
portatore (ad esempio sul tabacco), e la stima dei costi dei possibili interventi preventivi;
-
le politiche pubbliche che ostacolano o che potrebbero favorire l’adozione delle pratiche efficaci
per la riduzione del problema, e le strategie di sviluppo di politiche pubbliche più favorevoli alla
salute;
-
gli aspetti legislativi che rappresentano un ostacolo o una opportunità di prevenzione, e i possibili
cambiamenti normativi che sono auspicabili;
-
gli aspetti dell’organizzazione del sistema sanitario (e non solo) che sottintendono agli interventi,
e che potrebbero essere attivati ai fini di una prevenzione efficace;
-
le tipologie di strategie e interventi che sono considerabili per la prevenzione;
-
quale impatto potrebbe essere ottenuto dagli interventi previsti, sia in termini di effetti sulla
salute della popolazione a breve, medio e lungo termine, che di impatto sui servizi sanitari, che di
costi per il sistema sociale.
I moduli formativi dell’MSP-ASPP, così come il resto dell’offerta formativa, sono riassunti nella
tabella seguente:
# OFFERTA
FORMATIVA
Moduli didattici
1 Cosa prevenire I (UPO)
OBIETTIVI PRINCIPALI
i bisogni di prevenzione
CFU
SSD
(CFU)
5
MED01 (3)
MED42 (2)
M-PSI05 (2)
M-FIL01 (1)
MED42 (2)
MED42 (4)
MED01 (1)
SECS-P03 (4)
SECS-P06 (1)
SPS09 (4)
SPS04 (1)
IUS08 (5)
2 Cosa prevenire II (UPO) i comportamenti a rischio, i loro determinanti e le
strategie efficaci di cambiamento
5
3 La ricerca (UPO)
le evidenze e le scelte evidence-based
5
4 L’economia della
prevenzione (UPO)
5 I processi delle politiche
pubbliche (UPO)
6 Il diritto della
prevenzione (UPO)
7 L’organizzazione della
prevenzione (UCSC)
8 Come prevenire (UPO)
i costi e l’impatto economico delle politiche di
prevenzione
il ruolo e l’attivazione delle expertise scientifiche
nelle politiche pubbliche
analisi critica e comparata del diritto della
prevenzione
l’organizzazione della prevenzione in Italia
5
le tecniche della prevenzione
2
9 Quale impatto (UMB)
gli effetti di salute ed economici della prevenzione
3
10 Workshop conclusivo
(RC)
Altre offerte formative
Progetto individuale
Convegni e seminari
Prova finale
Totale
5
5
5
SECS-P10 (4)
MED42 (1)
MED42 (1)
M-PSI03 (1)
MED01 (1)
MED42 (1)
SECS-P03 (1)
Struttura (ore)
Didattica Studio
formale individ.
32
93
32
93
32
93
32
93
32
93
32
93
32
93
12
38
19
56
255
125
125
250
1245
(riservato agli iscritti ASPP)
Apprendimento pratico
5
5
10
60
UPO: Responsabilità dell’Università del Piemonte Orientale
UCSC: Responsabilità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
UMB: Responsabilità dell’Università Milano Bicocca
RC: Responsabilità condivisa fra i partner
132
Corso di Perfezionamento in “Politiche e Interventi per la Prevenzione e la Promozione della
Salute” (CPP-ASPP)
Il CPP-ASPP si sviluppa nella seguente combinazione di offerte formative, per un totale di 30
CFU:
-
5 moduli “Core”, obbligatori (10 CFU);
-
5 moduli “a scelta” a partire da una lista di moduli disponibili a menù (10 CFU);
-
la scelta di attività formative, proposte dagli Atenei partner dell’ASPP, selezionate dal Consiglio
di Direzione, e proposte annualmente agli studenti (5 CFU);
-
Convegni e seminari esterni (3 CFU);
-
l’esame finale (2 CFU).
Ogni studente, all’inizio del corso, dovrà elaborare il proprio percorso formativo individuale, a
partire da una analisi dei propri bisogni formativi, e sottoporlo all’approvazione del Consiglio di
Direzione.
L’offerta formativa a scelta verrà messa a disposizione contestualmente al bando di iscrizione del
Corso. L’offerta formativa Core del CPP-ASPP è riassunta nella tabella che segue:
# OFFERTA
FORMATIVA
OBIETTIVI PRINCIPALI
Moduli Core
1 Stimare gli effetti di un La valutazione a priori dell’impatto di un intervento
intervento preventivo
di prevenzione
2 Comunicare in
Comunicare: i policy-maker, la popolazione, la
prevenzione
stampa
3 Adapting effective
adattare e contestualizzare interventi di prevenzione
interventions
valutati in ambiti internazionali
4 Etica della prevenzione Analisi etica degli interventi di prevenzione
5 Progettare un intervento Le tappe della progettazione di un intervento di
di prevenzione
prevenzione
Moduli a scelta
Altre offerte formative a scelta
Altre offerte formative
Convegni e seminari
Prova finale
Totale
CFU
SSD
(CFU)
2
MED42
MED01
M-PSI03
14
36
14
36
MED42
SECS-P10
MFIL01
MED42
M-PSI03
14
36
14
14
36
36
2
2
2
2
Struttura (ore)
Didattica Studio
formale individ.
10
5
3
2
30
Corso ASPP Integrato
L’intero progetto formativo si articola secondo i piani didattici del corso di master e del corso di
perfezionamento congiuntamente considerati. L’ulteriore offerta formativa per gli obiettivi a carattere
professionalizzante del Corso ASPP Integrato, sarà basata sull’autoapprendimento seguito da tutors in
grado di seguire il percorso di produzione del piano di prevenzione che costituirà il rapporto finale del
Corso stesso. Quest’ulteriore parte del percorso, seppure non formalizzata in un corso universitario, è
quantificabile in 30 CFU.
Modalità di svolgimento delle attività didattiche
Corso di master in “Scienze della Prevenzione” (MSP-ASPP)
I moduli di cui alla relativa tabella sono residenziali e si articolano in 8 settimane, con cadenza
approssimativamente mensile, organizzate dal martedì al venerdì.
I moduli residenziali sono organizzati secondo il seguente schema di massima:
-
mattino dedicato alle lezioni frontali, alle tavole rotonde e alle discussioni guidate;
133
-
pomeriggio dedicato a lavori individuali e di gruppo, sia legati a mandati di approfondimento
delle lezioni del mattino, sia allo sviluppo del proprio percorso individuale che sfocerà nella tesi
di master. I lavori saranno seguiti da tutors, oltre che dai docenti di riferimento del modulo;
-
durante le ore serali potranno essere previste lecture tenute da docenti invitati.
Nel corso dei primi moduli, gli studenti saranno guidati a scegliere il proprio argomento di
lavoro individuale. Questo costituirà la propria tesi di master, ma anche il rapporto finale della scuola. Il
lavoro sarà seguito da tutors e potrà essere integrato da partecipazione a convegni e seminari specifici.
Corso di Perfezionamento in “Politiche e Interventi per la Prevenzione e la Promozione della
Salute” (CPP-ASPP)
I moduli di cui alla relativa tabella, si articoleranno lungo tutto l’A.A. di riferimento, in moduli
di 2 giorni, tendenzialmente corrispondenti con un venerdì e un sabato. Saranno ospitati dalle 3 strutture
partner.
Le altre offerte formative (convegni, seminari, etc.) saranno fruibili nelle modalità
successivamente indicate.
L’offerta formativa complessiva sarà definita dal Consiglio di Direzione durante l’anno
accademico precedente all’avvio del Corso, e sarà quindi portata a conoscenza dei possibili candidati
contestualmente all’apertura delle iscrizioni, con le modalità classiche (cartacea, sito web degli Atenei
partner), oltre nel sito web di ASPP.
Corso ASPP Integrato
Le modalità di svolgimento dell’intero progetto sono quelle previste per il corso di master e per il
corso di perfezionamento. Le attività integrative del Corso ASPP saranno volte alla elaborazione del
report finale, e saranno basate sull’autoapprendimento seguito da tutors esperti.
Modalità di attestazione della frequenza
Corso di master in “Scienze della Prevenzione” (MSP-ASPP)
Durante i moduli residenziali le presenze verranno raccolte quotidianamente mediante apposito
registro.
Corso di Perfezionamento in “Politiche e Interventi per la Prevenzione e la Promozione della
Salute” (CPP-ASPP)
Durante i seminari e le altre offerte formative le presenze verranno raccolte quotidianamente
mediante apposito registro.
Corso ASPP Integrato
La frequenza all’intero progetto è attestata secondo le modalità previste per il corso di master e
per il corso di perfezionamento.
Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti
Corso di master in “Scienze della Prevenzione” (MSP-ASPP)
134
Il numero massimo di studenti che potrà prendere iscrizione al corso è fissato in 30 unità. Al
raggiungimento di tale numero concorreranno anche gli studenti del Corso ASPP Integrato,
prioritariamente considerati.
Essi potranno essere giovani che hanno terminato da non più di 5 anni il proprio percorso
formativo di base o specialistico (Junior), oppure professionisti con esperienza di lavoro ai diversi livelli
del sistema sanitario nazionale (Senior).
Gli aspiranti all’iscrizione al master saranno selezionati sulla base del curriculum vitae (in
particolare per l’attinenza del diploma di laurea alla specificità del Master, l’esperienza professionale, e
il curriculum di ricerca).
La Commissione selezionatrice è costituita dal Direttore del Master, e da un docente per ogni
Ateneo partner.
Corso di Perfezionamento in “Politiche e Interventi per la Prevenzione e la Promozione della
Salute” (CPP-ASPP)
Oltre agli iscritti al Corso ASPP Integrato, i partecipanti al CPP-ASPP potranno fruire del corso
di perfezionamento completo, oppure di singoli moduli.
Il numero massimo di studenti che potrà prendere iscrizione al corso, e ad ogni singolo modulo, è
fissato in 35 unità.
Gli aspiranti all’iscrizione al CPP-ASPP, e ad ogni singolo modulo, saranno selezionati sulla
base del curriculum vitae (in particolare per l’attinenza del diploma di laurea alla specificità del Master,
l’esperienza professionale, e il curriculum di ricerca).
La Commissione selezionatrice è costituita dal Direttore del CPP-ASPP, e da un docente per ogni
Ateneo partner.
Corso ASPP Integrato
Il numero massimo di studenti che potrà prendere iscrizione al corso è fissato in 30 unità. Nel
raggiungimento di tale numero, a cui concorreranno anche gli studenti del corso di master singolo,
saranno prioritariamente considerati quelli del Corso ASPP Integrato.
Essi potranno essere giovani che hanno terminato da non più di 5 anni il proprio percorso
formativo di base o specialistico (Junior), oppure professionisti con esperienza di lavoro ai diversi livelli
del sistema sanitario nazionale (Senior).
Gli aspiranti all’iscrizione al Corso ASPP Integrato saranno selezionati sulla base del curriculum
vitae (in particolare per l’attinenza del diploma di laurea alla specificità del Master, l’esperienza
professionale, e il curriculum di ricerca).
La Commissione selezionatrice è costituita dal Direttore del Master, e da un docente per ogni
Ateneo partner.
La commissione selezionerà inoltre i candidati per la copertura parziale o totale della quota
d’iscrizione, secondo gli stessi criteri. Il finanziamento da parte di Fondazione Cariplo prevede infatti la
copertura del 100% della quota di iscrizione al percorso complessivo per 7 giovani neo formati (Allievi
Junior), e del 50% per altri 3 Allievi Junior.
Verifiche intermedie del profitto
Corso di master in “Scienze della Prevenzione” (MSP-ASPP)
Durante il percorso del MSP-ASPP verranno effettuate 2 verifiche, di tipo prevalentemente
formativo, al termine del 3° e del 6° modulo, volte a valutare il graduale raggiungimento degli obiettivi
del Master.
135
Corso di Perfezionamento in “Politiche e Interventi per la Prevenzione e la Promozione della
Salute” (CPP-ASPP)
Le verifiche intermedie saranno costituite da test di apprendimento somministrati al termine di
ogni seminario.
Corso ASPP Integrato
Le verifiche intermedie previste per l’intero progetto sono quelle previste per i corsi e le attività
formative che lo compongono.
Contenuti, caratteristiche ed eventuale numero di crediti della prova finale
Corso di master in “Scienze della Prevenzione” (MSP-ASPP)
La prova finale, che richiede un impegno di 250 ore, rappresenta il rapporto scritto relativo ai
risultati del progetto individuale (vedere “Piano didattico”). Questa tesi verrà discussa con il Consiglio
di Direzione dell’ASPP, in occasione del Seminario Annuale dell’ASPP. Per gli studenti iscritti al
percorso completo dell’ASPP, la tesi rappresenta il rapporto preliminare della tesi finale, e permetterà di
orientare ed, eventualmente, reindirizzare il lavoro del percorso di approfondimento.
Corso di Perfezionamento in “Politiche e Interventi per la Prevenzione e la Promozione della
Salute” (CPP-ASPP)
Gli iscritti al CPP-ASPP dovranno preparare una tesina, su argomento concordato con il
Consiglio di Direzione. Questa costituirà la prova finale, e richiederà un impegno di 50 ore (2 CFU). La
prova finale verrà discussa con il Consiglio di Direzione dell’ASPP, in occasione del Seminario Annuale
dell’ASPP.
Per gli studenti iscritti a singoli seminari sarà prevista una prova valutativa specifica.
Corso ASPP Integrato
Per gli studenti iscritti al percorso completo dell’ASPP, la prova finale del corso di
perfezionamento coinciderà con il rapporto sul progetto individuale, iniziato durante il MSP-ASPP.
Titolo di studio rilasciato
Corso di master in “Scienze della Prevenzione” (MSP-ASPP)
Al candidato che abbia rispettato l’obbligo di frequenza e abbia superato la prova finale verrà
rilasciato il titolo di Master universitario di II livello in “Scienze della Prevenzione – MSP-ASPP”. Il
Diploma verrà rilasciato congiuntamente dai tre Atenei partner.
Corso di Perfezionamento in “Politiche e Interventi per la Prevenzione e la Promozione della
Salute” (CPP-ASPP)
Al candidato che abbia rispettato l’obbligo di frequenza e abbia superato la prova finale verrà
rilasciato l’attestato di frequenza del Corso di Perfezionamento “Politiche e Interventi per la
Prevenzione e la Promozione della Salute – CPP-ASPP”.
Gli studenti che frequenteranno singoli moduli riceveranno un attestato di frequenza.
136
Corso ASPP Integrato
Al candidato che abbia rispettato l’obbligo di frequenza e abbia superato la prova finale verrà
rilasciato un attestato congiuntamente firmato dai Rettori degli Atenei capofila e partner, dal Direttore
dell’ASPP e dal Direttore del CEIMS.
****************** 7.5 Istituzione della IX edizione del Corso di Master Universitario di I Livello, di durata annuale,
in “Qualità degli alimenti – fermentazioni alimentari: vino, birra, prodotti lattiero-caseari”,
presso il Dipartimento si Scienze del Farmaco, per l’A.A. 2012/2013
4/2012/7.5
Progetti per la Didattica
Al Presidente del Senato Accademico
Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di istituzione, per
l’anno accademico 2012/2013 della IX edizione del Corso di Master Universitario di I livello, di durata
annuale, in “Qualità degli alimenti – fermentazioni alimentari: vino, birra, prodotti lattiero-caseari”.
Si tratta di un progetto finalizzato alla formazione specializzata di figure professionali
nell’ambito dell’industria alimentare e delle fermentazioni industriali: responsabili di produzione,
direttori tecnici, specialisti in processi fermentativi, analisti specializzati nel controllo della qualità e
della sicurezza degli alimenti fermentati. Tale progetto è realizzato in collaborazione con l’Universitè de
Bourgogne, Dijon – Francia, ed HEPCUT, Ath – Belgio.
Il percorso formativo internazionale si caratterizza per un approccio multidisciplinare
(produzione, controllo e formulazione di prodotti fermentati innovativi) che combina conoscenze,
metodologie e strumenti attinenti alle più avanzate tecniche agroalimentari. Il Master offre inoltre una
dimensione europea particolarmente richiesta alle aziende agroalimentari, piccole o medie, come pure ai
laboratori di controllo.
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTO
VISTI
l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4;
gli artt. 3, comma 9, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, di modifica
al Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei
adottato con D.M. n. 509 del 1999;
lo Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n. 444/2011 del 14/11/2011;
il Regolamento Didattico di Ateneo, emanato con D.R. n. 215/2008 del
15/05/2008;
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II livello,
emanato con D.R. n. 198/2006 del 06/04/2006;
la delibera n. 3.5.2 del Consiglio del Dipartimento di Scienze del Farmaco del
03/05/2012, e i relativi allegati, Prot. n. 526 del 09/05/2012, con cui si richiede
l’istituzione e l’attivazione della IX edizione del Corso di Master di I livello, di
137
CONSIDERATO
CONSIDERATO
CONSIDERATO
durata annuale, in “Qualità degli alimenti – fermentazioni alimentari: vino, birra,
prodotti lattiero-caseari”;
il valore del corso, avente rilevanti contenuti pratici, e quindi teso alla formazione
specializzata di figure professionali nell’ambito dell’industria alimentare e delle
fermentazioni industriali;
altresì il carattere internazionale del corso stesso, realizzato in collaborazione con
l’Universitè de Bourgogne, Dijon – Francia, ed HEPCUT, Ath – Belgio, con le
quali è stato sottoscritto un accordo quadro;
che il corso consentirà a studenti italiani di partecipare ad attività formative
all’estero, ed a studenti stranieri di partecipare ad attività formative in Italia, in
una dimensione europea particolarmente richiesta alle aziende agroalimentari,
piccole e medie, come pure ai laboratori di controllo;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1.
Di esprimere parere favorevole circa l’istituzione, presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco,
per l’a.a. 2012/2013, della IX edizione del corso di Master di I livello in “Qualità degli alimenti –
fermentazioni alimentari: vino, birra, prodotti lattiero-caseari”, mediante approvazione del
seguente ordinamento didattico:
Corso di Master Universitario di I livello
In “Qualità degli alimenti – fermentazioni alimentari: vino, birra, prodotti lattiero-caseari” (a.a. 2012/2013 – IX edizione) Tipologia, durata e denominazione del corso
Si propone l’istituzione, per l’A.A. 2012-2013 del Master di primo livello di durata annuale in
«QUALITA’ DEGLI ALIMENTI – FERMENTAZIONI ALIMENTARI: VINO, BIRRA, PRODOTTI
LATTIERO-CASEARI», presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università degli Studi del
Piemonte Orientale (Master Internazionale: i primi due Moduli Didattici del Master si svolgono
rispettivamente in Francia , Universitè de Bourgogne, Dijon, ed in Belgio, HEPCUT, Ath).
Requisiti di ammissione al Master
Possono presentare domanda di ammissione al corso i possessori di una laurea almeno triennale,
conseguita secondo l’ordinamento definito dal D.M. 270/2004 o di ordinamenti previgenti, e gli
interessati stranieri provvisti di titolo equipollente.
In particolare, possono presentare domanda di ammissione al Master coloro che abbiano
conseguito una laurea, triennale o magistrale, in corsi di studio caratterizzati dalla presenza significativa
nei curricula di discipline in ambito alimentare e nutrizionale, agro-alimentare, biologico, biochimico e
chimico-farmaceutico.
Costituiranno requisiti preferenziali di ammissione al corso:
1. possedere un diploma di laurea nelle aree di interesse alimentare (lauree di primo livello e
lauree specialistiche/magistrali in: Controllo della Qualità; Scienza e Tecnologia dei Prodotti della
138
salute, Scienze Biologiche Agro-Alimentari; Farmacia, Chimica e Tecnologia Farmaceutiche,
Tecnologie Alimentari, Medicina Veterinaria)
2. conoscere le lingue francese e inglese.
Possono inoltre presentare domanda di ammissione coloro che si erano iscritti ad una edizione
precedente di questo master, che hanno svolto per intero l’attività didattica e sostenuto gli esami nonché
lo stage, ma che non hanno ancora sostenuto la prova finale e quindi conseguito il titolo. Coloro che
rientrano in questa tipologia, qualora la domanda di ammissione venga accettata, non sono tenuti alla
frequenza delle lezioni.
Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali
L’obiettivo prioritario del Master è finalizzato alla formazione specializzata di figure
professionali nell’ambito dell’industria alimentare e delle fermentazioni industriali: responsabili di
produzione, direttori tecnici, specialisti in processi fermentativi, analisti specializzati nel controllo della
qualità e della sicurezza degli alimenti fermentati.
A tal fine il percorso formativo internazionale si caratterizza per un approccio multidisciplinare
(produzione, controllo e formulazione di prodotti fermentati innovativi) che combina conoscenze,
metodologie e strumenti attinenti alle più avanzate tecniche agroalimentari. Il Master offre inoltre una
dimensione europea particolarmente richiesta alle aziende agroalimentari, piccole o medie, come pure ai
laboratori di controllo.
Gli studenti acquisiranno una specializzazione in processi fermentativi legati alla produzione
alimentare su 3 periodi didattici correlati a tre filiere ben definite. Periodo didattico I:
Viticoltura/Enologia; Periodo didattico II: Produzione della Birra; Periodo didattico III: Prodotti lattiero­
caseari.
Partendo da nozioni di base in campo biologico e chimico, gli studenti saranno portati alla
conoscenza approfondita delle scienze alimentari in campo fermentativo e alla corretta gestione delle
tecnologie particolari legate all’industria alimentare.
Piano didattico
Il Master si sviluppa su n. 11 insegnamenti (intesi come discipline che saranno raggruppate in 3
Moduli, comprese le attività di Laboratorio e di esercitazioni pratiche). In coda al periodo didattico I
(Francia) e II (Belgio), saranno inoltre assicurati due stage pratici presso Aziende.
Il corso di studio relativo al Master determina un impegno complessivo, suddiviso fra le attività
didattiche delle tre Università partner, di 1.500 ore, pari a 60 crediti (CFU/ECTS).
L’articolazione degli insegnamenti, caratterizzati per settore scientifico disciplinare e/o ambito di
disciplina, per crediti attribuiti, per ore di impegno (per l’Italia) è la seguente:
-
Periodo didattico 1: Viticoltura/Enologia; responsabile R. Tourdot-Maréchal (Université de
Bourgogne, Francia).
Periodo didattico 2: Produzione della birra; responsabile J.P. Lahouste (HEPCUT, Belgio).
Periodo didattico 3: Prodotti lattiero caseari; responsabile M. Arlorio (Università del Piemonte
Orientale, Italia).
SSD e/o ambiti
delle discipline
Periodo
didattico 1
(UB,Dijon)
Procedure di
vinificazione/enologia
Chimica degli
alimenti;
Tecnologia
alimentare;
Microbiologia;
CFU/ECTS Ore di
attività
didattica
14 +
182
1 (stage)
Ore di
studio
individuale
193
139
SSD e/o ambiti
delle discipline
CFU/ECTS Ore di
attività
didattica
Ore di
studio
individuale
Biotecnologie
alimentari.
Conoscenza della filiera
vitivinicola
Gestione della qualità
dell’uva e analisi
chimico-fisiche e
microbiologiche dal
mosto al vino
Operazioni unitarie e
tecniche di processo
Microbiologia del vino
Procedure di
vinificazione e
valutazione tecnologica
Analisi sensoriale:
metodologia e
degustazione
Stage di vinificazione
Tecnologia di
produzione della birra
Periodo
didattico 2
(HEPCUT,
Ath, Belgio)
*
Periodo
didattico 3
UPO,
Facoltà di
Farmacia
Novara *
Tecnologia della birra;
filtrazioni
Insegnamenti pratici:
birrificazione
produzione
microbiologia
Norme industriali
Igiene e sicurezza
Analisi sensoriale
Fitotecnica e botanica
Stage di birrificazione
Chimica e tecnologia
lattiero-casearia
Chimica e tecnologia dei
prodotti lattiero-caseari
Tecniche di analisi
Esercitazioni di lavori
pratici in azienda
(produzione di starter,
produzione di prodotti
lattiero-caseari)
Stage aziendale finale
Stesura della tesi di
Master
Totale ECTS
6
30
40
CHIM/10
30
46
30
Chimica degli
alimenti;
Tecnologia
alimentare;
Microbiologia;
Biotecnologie
alimentari.
12 +
1 (stage)
167
158
80
25
10
22
10
10
5
5
CHIM/10
Chimica degli
alimenti
4
64
36
32
20
12
CHIM/10
20
8
(4 mesi)
500
200
60
(1.500 ore)
413
1.087
140
* L’impegno orario complessivo rispetta la normativa vigente. I moduli per i quali la frazione dell’impegno orario riservato allo studio personale risulta
inferiore al 50% sono caratterizzati da un elevato contenuto sperimentale o pratico.
Modalità di svolgimento delle attività didattiche
L’attività didattica è diretta a fornire conoscenze avanzate, teoriche e pratiche concretamente
applicabili alla formulazione, produzione e controllo della qualità e della sicurezza dei prodotti
alimentari fermentati in oggetto (vino, birra, prodotti lattiero-caseari).
Le metodologie didattiche tipicamente interdisciplinari e basate sulle più avanzate tecniche
produttive e di controllo si articolano in modo equilibrato tra lezioni frontali, esercitazione produttive e
analitiche pratiche, discussioni guidate, studi e discussioni su prodotti tipo. Spazio adeguato sarà
riservato a seminari di eminenti rappresentanti del mondo accademico e industriale a livello
internazionale. Lo svolgimento degli stages (intesi come periodo finale svolto in una azienda/ente,
secondo le specifiche convenzioni che verranno opportunamente attivate) permetterà di acquisire
esperienza diretta delle problematiche produttive esaminate nell’ambito dei diversi insegnamenti
impartiti.
Le lezioni del Master saranno svolte in lingua inglese o francese, a seconda del corso o del
docente. Non è prevista la traduzione delle lezioni in altra lingua.
Gli strumenti didattici comprendono libri di testo, bibliografia scientifica specializzata, dispense,
modelli e protocolli di analisi chimica, biochimica, biotecnologica e statistica applicata alla valutazione
della qualità, dell’autenticità e della sicurezza dei prodotti fermentati, e protocolli produttivi in scala
ridotta (sistemi modello o sistemi pilota).
Presso le tre sedi del Master gli studenti possono avvalersi di adeguate strutture a supporto
dell’apprendimento quali: aule multimediali, biblioteche, laboratori informatici, laboratori chimici,
laboratori biologici e laboratori di produzione in scala ridotta.
In particolare,
i) le ore di lezione comprendono le seguenti attività: lezioni frontali, attività didattiche in aule
informatiche e valutazione/discussione di documentazione tecnico-scientifica relativa alla produzione ed
alla caratterizzazione analitica di vino, birra e prodotti lattiero-caseari;
ii) le ore di laboratorio comprendono le seguenti attività: analisi sensoriali, chimico-fisiche,
microbiologiche e biotecnologiche degli alimenti fermentati oggetto del presente Master (vino, birra,
prodotti lattiero-caseari) ;
iii) le ore di stage comprendono le seguenti attività: attività formativa diretta in Aziende
produttive di vino, birra e prodotti lattiero-caseari ed in Aziende collegate alle tecnologie di
fermentazione (in particolare Aziende produttrici di colture microbiche e fungine starter).
Modalità di attestazione della frequenza
La frequenza da parte degli iscritti alle varie attività del corso di Master è obbligatoria ed è
verificata secondo le modalità stabilite dalle singole Università partner.
1. La frequenza di almeno il 75% delle ore dedicate alle attività formative è condizione
necessaria per il conseguimento del titolo.
2. L’iscrizione ad un corso di Master è incompatibile con l’iscrizione ad altri corsi di studio
Universitari per lo stesso anno accademico, fermo restando la possibilità di iscrizione simultanea presso
le Sedi Consorziate mediante Contratto Quadro (Università de Bourgogne e Hepcut). L’idoneità
all’iscrizione al Master dà diritto ad ottenere la sospensione di altri corsi di laurea in corso.
Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti
Il numero massimo di studenti che potrà prendere iscrizione al corso è fissato in 20 unità,
complessivamente per le tre Università consorziate.
141
Per quanto riguarda la quota riservata agli studenti iscritti presso l’Università degli Studi del
Piemonte Orientale, il tetto massimo di base è di n. 3 studenti, fatta salva la possibilità di utilizzare posti
disponibili non usufruiti dagli iscritti delle Università Partner. Nel computo non rientrano gli eventuali
studenti iscritti ad edizioni precedenti che si iscrivono di nuovo per sostenere unicamente la prova finale
e quindi conseguire il titolo.
Gli aspiranti studenti saranno selezionati presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale
del Piemonte Orientale sulla base del loro curriculum vitae et studiorum, e secondo i parametri di
seguito riportati:
- attinenza del diploma di laurea alla specificità del Master;
- voto di laurea;
- eventuale esperienza professionale;
- titoli ulteriori rispetto a quello necessario per l’accesso al corso (pubblicazioni scientifiche,
corsi di specializzazione e di aggiornamento sulle discipline trattate);
- dichiarazione di conoscenza delle lingue richieste.
Per quanto riguarda gli studenti iscritti ad edizioni passate che si che si iscrivono di nuovo per
sostenere unicamente la prova finale e quindi conseguire il titolo, verrà valutata la non obsolescenza dei
contenuti.
La Commissione selezionatrice è costituita da: Prof. Marco Arlorio, (Direttore), Prof. Aldo
Martelli, Dott. Jean Daniel Coisson, Dott. Fabiano Travaglia.
Verifiche intermedie del profitto
Gli accertamenti in itinere sono basati su prove scritte e/o orali relativamente a singoli
insegnamenti o a gruppi di insegnamenti attivi. Ognuno dei tre periodi didattici in cui si articola il corso
sarà valutato nella sede di svolgimento, durante o al termine di ogni periodo formativo. La valutazione
sarà espressa secondo la votazione specifica adottata in ogni paese e trasferita e trascritta secondo i
parametri ECTS e di conversione dei voti utilizzati in ambito Erasmus. Per la valutazione degli
insegnamenti impartiti durante il periodo didattico svolto in Italia si applicherà una valutazione in
trentesimi; le valutazioni saranno costituite da prove scritte ed orali.
Contenuti, caratteristiche ed eventuale numero di crediti della prova finale
Al termine del percorso formativo il candidato sarà sottoposto ad una prova finale consistente in
un esame volto alla presentazione e alla discussione della propria tesi di Master di fronte ad una
Commissione composta da docenti del Master, eventualmente anche delle altre sedi formative.
Titolo di studio rilasciato
Al candidato che abbia rispettato l’obbligo di frequenza e abbia superato la prova finale verrà
rilasciato il titolo di Master universitario di primo livello in “QUALITA’ DEGLI ALIMENTI –
FERMENTAZIONI ALIMENTARI: VINO, BIRRA, PRODOTTI LATTIERO-CASEARI”, a firma del
Rettore dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”.
****************** 7.6 Istituzione della I edizione del Corso di Master Universitario interateneo di II Livello, di
durata biennale, in “Diagnosi e terapia dei pazienti con linfoma”, presso il Dipartimento di
Medicina Traslazionale, per gli anni accademici 2012/2013 e 2013/2014. Approvazione della
relativa convenzione
4/2012/7.6
Progetti per la Didattica
142
Al Presidente del Senato Accademico
Si chiede di sottoporre all’attenzione del Senato Accademico la proposta di istituzione, per gli
anni accademici 2012/2013 e 2013/2014 della I edizione del Corso di Master di II Livello, di durata
biennale, in “Diagnosi e terapia dei pazienti con linfoma”, presso il Dipartimento di Medicina
Traslazionale.
Il corso è realizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine (capofila del
progetto), Fondazione Italiana Linfomi, Mundipharma Pharmaceuticals s.r.l., Studio ER Congressi.
Il progetto formativo è teso a formare un medico già specializzato in ematologia, oncologia e
medicina interna nella gestione clinica dei pazienti affetti da linfoma.
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO
VISTI
VISTO
VISTO
VISTO
VISTA
VISTA
CONSIDERATO
l’art. 1, comma 15, della L. 14 gennaio 1999 n. 4;
gli artt. 3, comma 8, e 7, comma 4, del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270,
Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;
l’art. 33 dello Statuto dell’Università;
il Regolamento Didattico di Ateneo;
il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II livello
emanato con Decreto Rettorale n. 198 del 06/04/2006;
la delibera n. 11/2002/2 del Senato Accademico del 26/11/2002, che sancisce il
principio in forza del quale tutte le attività didattiche post-lauream devono essere
organizzate con la copertura totale delle spese;
la delibera del Consiglio di Dipartimento di Medicina Traslazionale n. 01/2012 del
16/01/2012;
che il corso sarà finanziato interamente da Mundipharma Pharmaceuticals srl;
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
1. Di esprimere parere favorevole all’istituzione, mediante approvazione dell’ordinamento didattico
sotto riportato, della I edizione del Corso di Master Universitario di II livello in “Diagnosi e terapia
dei pazienti con linfomi”, di durata biennale, presso il Dipartimento di Medicina Traslazionale in
collaborazione con l’Università degli Studi di Udine, la Fondazione Italiana Linfomi, Mundipharma
Pharmaceuticals, ER Congressi.
143
Master Universitario di II livello in
“Diagnosi e terapia dei pazienti con linfoma”
(I edizione, AA.AA. 2012/2013 – 2013/2014)
Tipologia, durata e denominazione del corso
Il Master in “Diagnosi e terapia dei pazienti con linfoma”, che vede l’Università degli Studi di
Udine quale ente capofila, è un corso di II livello di durata biennale, che si svolgerà negli AA.AA.
2012/2013-2013/2014.
Il corso, che vede il coinvolgimento del Dipartimento di Medicina Traslazionale, verrà realizzato
in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine, la Fondazione Italiana Linfomi, Mundipharma
Pharmaceuticals srl e ER Congressi.
Requisiti di ammissione al Corso
Possono presentare domanda di ammissione al Master coloro che risultano possedere i seguenti
requisiti:

Laurea in Medicina e Chirurgia con Specializzazione in Ematologia oppure in Oncologia, oppure
in Medicina Interna;

Avere un’età minore o uguale a 40 anni (alla data di presentazione della domanda di iscrizione);

Essere appartenenti a centri di Ematologia od Oncologia o Medicina Interna iscritti alla
Fondazione Italiana Linfomi. Si specifica che non è concessa l’iscrizione a più di un candidato per
centro.
Obiettivi formativi e potenziali sbocchi professionali
Il master si propone di formare un medico già specializzato in ematologia, oncologia e medicina
interna nella gestione clinica dei pazienti affetti da linfoma.
La formazione sarà dunque indirizzata a fornire conoscenze adeguate nei seguenti settori:
 Epidemiologia, eziologia e fisiopatologia dei linfomi;
 Diagnostica patologica, molecolare, genomica applicata ai linfomi;
 Diagnostica radiologica;
 Sistemi classificativi di diagnosi, definizione del rischio prognostico;
 Chemioterapia;
 Immunoterapia;
 Terapia biologica.
Piano didattico
Settore disciplinare
Malattie sangue
Genetica Medica
Anatomia Patologica
Malattie apparato respiratorio
Gastroenterologia
Endocrinologia
Malattie infettive
Psichiatria
Malattie cutanee
Diagnostica per immagini e
radioterapia
Neuroradiologia
Pediatria
Anestesiologia
Sigla
MED/15
MED/03
MED/08
MED/10
MED/12
MED/13
MED/17
MED/26
MED/35
MED/36
Numero ore
frontali
230
13
30
2
3
1
1
1
6
18
Numero crediti
formativi
31
3
5
1
1
1
1
1
2
4
MED/37
MED/38
MED/41
2
3
1
1
1
1
144
Farmacologia
Colloqui finale ed elaborazione
tesi
TOTALI
BIO/14
9
2
5
320
60 CFU
Modalità di svolgimento delle attività didattiche
La metodologia didattica del Master prevede lezioni frontali e discussione collegiale di casi
clinici al fine di agevolare il processo di apprendimento mediante un approccio interattivo.
Modalità di attestazione della frequenza
E’ prevista una frequenza obbligatoria pari al 75% delle attività didattiche frontali.
Numero massimo di studenti e modalità di selezione dei partecipanti
Il numero massimo di studenti che potrà prendere iscrizione al corso è fissato in 15 unità.
Nel caso in cui il numero di richieste di iscrizione al Master fosse maggiore a 15, l’ammissione al
Master avverrà secondo una graduatoria elaborata dal Consiglio di master, sulla base della valutazione
dei curricula presentati, del voto di laurea e di specializzazione, delle esperienze formative, di eventuali
lavori scientifici pubblicati dal candidato e di esperienze lavorative.
Verifiche intermedie del profitto
Non sono previste prove intermedie.
Contenuti, caratteristiche e numero di crediti dell’elaborato finale
Al termine del percorso formativo, verrà eseguito un esame finale consistente in una verifica
orale delle conoscenze acquisite e nella presentazione e discussione della tesi finale del Master che darà
luogo a giudizio positivo, eventualmente con merito, oppure negativo. In caso di giudizio negativo sarà
possibile ripetere la prova finale una sola volta.
Titolo di studio rilasciato
Alla conclusione del corso, agli iscritti che abbiano svolto tutte le attività previste
dall’ordinamento didattico del Master, adempiuto agli obblighi previsti e superato la prova finale, sarà
rilasciato, congiuntamente dai due Atenei ed in collaborazione con la Fondazione Italiana linfomi e con
Mundipharma Pharmaceuticals, il titolo di Master Universitario di II livello in “Diagnosi e terapia dei
pazienti con linfoma”.
2.
Di approvare, per quanto di competenza, il testo della seguente convenzione:
CONVENZIONE PER L’ATTIVAZIONE DEL MASTER UNIVERSITARIO INTERATENEO DI II° LIVELLO SU:
DIAGNOSI E TERAPIA DEI PAZIENTI CON LINFOMA aa.aa. 2012/2013-2013/2014 TRA
L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI UDINE, con sede in Udine, via Palladio n. 8, codice fiscale
80014550307, P.I 01071600306, rappresentata dal Rettore pro-tempore Prof.ssa Cristiana Compagno,
145
nata a Udine il 01.12.1957, autorizzato alla stipula del presente atto con deliberazione del Senato
Accademico del … e del Consiglio di Amministrazione del …;
E
L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO”; con
sede in Vercelli, via duomo n. 6, codice fiscale 94021400026, P.I. 01943490027, rappresentata dal
rettore Prof. Paolo Garbarino nato a Canelli il 27/02/1954, autorizzato alla stipula del presente atto con
deliberazioni del Senato Accademico del __________e del Consiglio di Amministrazione del________;
E
FONDAZIONE ITALIANA LINFOMI; con sede in Alessandria – via Venezia 16, codice fiscale
96039680069, P.I. 02143940068, rappresentata dal presidente Prof. Massimo Federico nato a Taviano il
21/09/1950, autorizzato alla stipula del presente atto con deliberazione del Consiglio Direttivo
14/02/2012 e del Consiglio di Amministrazione del 14/02/2012;
E
MUNDIPHARMA, con sede in Milano, via Turati n. 40, codice fiscale 03859880969, P.I.
03859880969, rappresentata dall’Amministratore Delegato dr. Marco Filippini nato a Bollate (MI) il
11/04/1962;
E
STUDIO E.R. CONGRESSI SRL, con sede in Bologna, Via Marconi n.36, codice fiscale e P.I.
06301101009, rappresentata dall’Amministratore Delegato Dr.ssa Elisabetta Tura nata a Bologna il
02/01/1965, autorizzato alla stipula del presente atto con deliberazione del Consiglio di
Amministrazione del 07/01/2003
PREMESSO CHE
l’art. 3, comma 9 del D.M. 22/10/2004 n. 270 stabilisce che le Università possano attivare,
disciplinandoli nei regolamenti didattici di Ateneo, corsi di perfezionamento scientifico e di alta
formazione permanente e ricorrente, successivi al conseguimento della laurea o della laurea magistrale,
alla conclusione dei quali sono rilasciati i Master universitari di primo e secondo livello”;
l’Università degli Studi di Udine ha emanato con Decreto Rettorale n. 904 del 18.09.2001 il
Regolamento Didattico di Ateneo che disciplina al Titolo VI i corsi di master universitario ed in
particolare all’art.56 prevede che “nel caso di iniziative attivate con la collaborazione di istituzioni ed
organismi esterni i reciproci rapporti siano definiti da apposite convenzioni ”;
l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro ha emanato con Decreto Rettorale
n. 198 del 2006 il Regolamento di Ateneo per la realizzazione dei Corsi di Master di I e II livello;
la Fondazione Italiana Linfomi è il principale organo di coordinamento nazionale per la ricerca e la
gestione dei pazienti con linfoma ed è interessata a supportare percorsi di formazione post laurea volti a
formare nuove figure di esperti con competenze nella diagnostica e terapia dei linfomi;
Mundipharma è un’Azienda Farmaceutica la quale intende supportare attività didattiche finalizzate al
miglioramento delle conoscenze nella gestione e nel trattamento dei pazienti affetti da linfoma;
ER Congressi è un’agenzia con ampia esperienza organizzativa nel settore della formazione medica;
il percorso didattico accademico offerto nel nostro paese dalle Facoltà di Medicina e Chirurgia o da
strutture analoghe e dalle Scuole di Specializzazione in Ematologia o Oncologia non offrono in genere
un percorso formativo dedicato al raggiungimento di alta specializzazione nel campo dei linfomi;
i linfomi hanno registrato in questi ultimi decenni un forte incremento della loro incidenza tanto da
rappresentare nel prossimo futuro una delle forme tumorali più diffuse;
146
l’attivazione del MASTER DI II° LIVELLO SU DIAGNOSI E TERAPIA DEI PAZIENTI CON
LINFOMA trova le motivazioni nella continua e rapida evoluzione scientifica internazionale nel campo
dei linfomi. Le nuove conoscenze nel campo patologico ed in particolare della biologia molecolare e
della genomica hanno permesso di identificare molti meccanismi che sottendono lo sviluppo e
l’evoluzione dei linfomi; alcuni polimorfismi genetici hanno supportano la diversa risposta e tolleranza
ai trattamenti. I progressi nella diagnostica per immagini hanno un ruolo importante nell’ottimizzazione
dei percorsi terapeutici. Gli sviluppi nel settore farmaceutico infine hanno portato alla nascita di nuove
generazioni di farmaci dotate di meccanismo d’azione più selettivo, maggiore efficacia e migliore
tolleranza.
mancando a livello dei due Atenei promotori del Master un’offerta didattica in linea con questi
principi e mirata alla creazione di esperti nel settore dei linfomi, appare quindi utile costruirla attraverso
uno sforzo congiunto.
Tutto ciò premesso
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:


Art. 1 Istituzione del Corso
L’Università degli Studi di Udine, l’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo
Avogadro, la Fondazione Italiana Linfomi, Mundipharma sono promotori dell’iniziativa di attivare,
per il biennio accademico a.a 2012/2013-2013/2014, il Master universitario biennale interateneo
di II° livello su “Diagnosi e terapia dei pazienti con linfoma”;
ER Congressi curerà tutti gli aspetti organizzativi, logistici e gestionali inerenti lo svolgimento del
Master.
Art. 2 Intenti dei soggetti promotori
1. L’Università degli Studi di Udine in qualità di ente capofila, l’Università degli Studi del Piemonte
Orientale “Amedeo Avogadro”, la Fondazione Italiana Linfomi, e Mundipharma si impegnano a:
a) collaborare tra di loro per l’attuazione del corso di Master Universitario di II° livello su Diagnosi
e terapia dei pazienti con linfoma;
b) collaborare all’organizzazione tecnica del corso fornendo i servizi di sussidio didattico necessari
per lo svolgimento degli stessi;
c) promuovere il corso attraverso tutti gli strumenti a loro disposizione.
2. L’Università di Udine, quale sede per il biennio accademico in parola si impegna a:
a) curare l’emanazione del bando, la selezione dei candidati, l’iscrizione e la gestione della carriera
dei corsisti;
b) curare il rilascio del titolo accademico di Master Universitario di II° livello Diagnosi e terapia
dei pazienti con linfoma in compartecipazione con l’Università degli Studi del Piemonte
Orientale
Amedeo Avogadro, la Fondazione Italiana Linfomi e
Mundipharma.
3. Mundipharma si impegna a garantire la copertura dei costi inerenti l’organizzazione del Master
secondo il budget che si allega alla presente convenzione (Allegato A - Budget), includendo:
a) Spese di viaggio e soggiorno dei docenti;
b) Compensi docenti;
c) Spese di viaggio e soggiorno dei discenti;
d) Corrispettivo forfettario, inclusivo dei costi sostenuti, a favore della Segreteria Organizzativa di
ER Congressi;
e) Costi materiale didattico;
f) Copertura costi Università degli Studi di Udine individuati in Euro 25.000,00 (di cui 10.000,00
assegnati all’Università degli Studi di Udine a copertura dei costi generali di Ateneo e i restanti
147
15.000,00 euro assegnati al Dipartimento di Scienze Mediche Sperimentali dell’Università degli
Studi di Udine a copertura delle spese che la Clinica di Ematologia dovrà sostenere per le
attività del Master (quali acquisto di PC, microscopio multioculare, altro materiale ed
attrezzatura per esercitazioni di carattere patologico, ecc…) e per attività di ricerca;
g) Copertura costi Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” individuati in
Euro 20.000,00 ed assegnati al Dipartimento di Medicina Traslazionale;
 L’Università degli Studi di Udine e l’Università degli Studi del Piemonte Orientale non si
assumono il sostegno finanziario dell’iniziativa didattica, pertanto non sono previsti oneri a
carico degli Atenei.

ER Congressi quale Segreteria Organizzativa si impegna a:
a) gestire gli aspetti organizzativi del Master;
b) gestire gli aspetti gestionali del Master;
c) gestire gli aspetti amministrativo-contabili e di rendicontazione del Master.
Art. 3 Finalità e contenuti del Master
Il Master si propone di formare un medico già specializzato in ematologia, oncologia e medicina interna nella gestione clinica dei pazienti affetti da linfoma. La formazione sarà dunque indirizzata a fornire conoscenze adeguate nei seguenti settori:  epidemiologia, eziologia e fisiopatologia dei linfomi;  diagnostica patologica, molecolare, genomica applicata ai linfomi;  diagnostica radiologica;  sistemi classificativi di diagnosi, definizione del rischio prognostico;  chemioterapia;  immunoterapia;  terapia biologica.
La metodologia didattica del Master prevede lezioni frontali e discussione collegiale di casi clinici al
fine di agevolare il processo di apprendimento mediante un approccio interattivo.
Art. 4 Gestione
Direttore del Master è il Prof. Renato Fanin dell’Università degli Studi di Udine. Super visore scientifico del Master è il Prof. Sante Tura. Segretario scientifico del Master è il Dr. Francesco Zaja dell’Università degli Studi di Udine. La direzione del Master ha sede presso la Clinica Ematologica, Università degli Studi di Udine, P.zza S. Mara Misericordia, 15, 33100 Udine. La gestione del Master è attribuita alla società ER Congressi, via Marconi 36, 40122 Bologna. Il Master è dotato di un Consiglio composto da sette membri: a) due rappresentanti dell’Università degli Studi di Udine; b) due rappresentanti dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”; c) due rappresentanti della Fondazione Italiana Linfomi; d) un supervisore esterno. Il nominativo dei membri del consiglio è il seguente:
 Prof. Renato Fanin dell’Università degli Studi di Udine;
 Dr. Francesco Zaja dell’Università degli Studi di Udine;
148





Prof. Gianluca Gaidano dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”; Dr. Davide Rossi dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro; Prof. Massimo Federico della Fondazione Italiana Linfomi; Dr. Umberto Vitolo della Fondazione Italiana Linfomi; Prof. Sante Tura dell’Università degli Studi di Bologna. Il Direttore del Master sarà responsabile della gestione economico-finanziaria del Master.
Art. 5 Piano didattico
Il Corso di Master Universitario di II livello in “Diagnosi e terapia dei pazienti con linfomi”:
 ha durata biennale (a.a. 2012/2013-2013/2014);
 ha inizio nel mese di novembre 2012 e termine nel mese di giugno 2014;
 si sviluppa su n. 8 moduli di insegnamento, suddivisi in diversi settori scientifici disciplinari
come da allegato “Piano didattico” (Allegato B).
Il Master, del valore di 60 CFU (crediti formativi universitari), si articola in 1500 ore di attività
suddivise in :
 didattica frontale: 320 ore, di cui 60 ore di discussione integrata;  elaborazione tesi ed esame finale: 480 ore;  studio individuale: 700 ore. La programmazione dei corsi avviene come di seguito:
 anno accademico 2012-2013: sono previsti 4 moduli di lezione, rispettivamente nei mesi di
novembre 2012, gennaio 2013, marzo 2013, giugno 2013;
 anno accademico 2013-2014: sono previsti 4 blocchi di lezione, rispettivamente nei mesi di
ottobre 2013, gennaio 2014, marzo 2014, giugno 2014.
In occasione dell’ultimo giorno dell’ultimo modulo di lezione viene eseguito un esame finale,
consistente in una verifica orale delle conoscenze acquisite e nella presentazione e discussione della tesi
finale di Master, che darà luogo al giudizio positivo eventualmente con merito, o negativo. In caso di
giudizio negativo è possibile ripetere la prova finale una sola volta.
E’ prevista una frequenza obbligatoria pari al 75% delle attività didattiche frontali.
Le lezioni frontali in aula vengono accumulate in moduli di 5 giorni consecutivi con inizio delle lezioni
alle h. 15 del primo giorno (lunedì) e termine delle lezioni alle h 13 del quinto giorno (venerdì), per un
totale di 40 ore (ore frontali e discussione integrata) a blocco.
Art. 6 Docenti del Corso
I docenti del Master sono esperti nei vari settori disciplinari selezionati e nominati dal Consiglio del Master nel panorama nazionale ed internazionale in base ai meriti oggettivi (pubblicazioni scientifiche, presentazioni a convegni) . La scelta dei docenti verrà effettuata secondo quanto previsto dalla normativa vigente nel rispetto delle norme e dei Regolamenti degli Atenei di afferenza. Ai docenti che presteranno attività nell’ambito del Master viene riconosciuto:  il rimborso delle spese del viaggio ed alloggio;
 per i docenti dell’Università degli Studi di Udine, un compenso pari ad un importo lordo
(compreso carico ente) di 250 euro per ora di lezione. Per i restanti docenti, un compenso pari ad
un importo lordo (compreso carico ente) di 300 euro per ora di lezione.
149
Art. 7 Modalità di ammissione
Possono candidarsi e quindi essere selezionati per accedere al Master Universitario di II° livello in
“Diagnosi e terapia dei pazienti con linfoma” coloro che risultano:
 essere laureati in Medicina e Chirurgia con Specializzazione in Ematologia, Oncologia,
Medicina Interna;
 avere un’età  40 anni;
 essere appartenenti a centri di Ematologia od Oncologia iscritti alla FIL. Si specifica che non è
concessa l’iscrizione a più di un candidato per centro.
I candidati devono presentare al momento della richiesta di iscrizione al Master il proprio curriculum vitae.
Il numero massimo di partecipanti al Master è stabilito in 15 unità. Nel caso in cui il numero di richieste di iscrizione al Master fosse maggiore a 15, l’ammissione al Master avverrà secondo una graduatoria elaborata dal Consiglio, sulla base della valutazione dei
curricula presentati, del voto di laurea e di specializzazione, delle esperienze formative, di eventuali lavori scientifici pubblicati dal candidato e di esperienze lavorative. Il numero minimo di iscritti senza il quale il Master non potrà essere attivato è di numero 10 partecipanti. Il mancato raggiungimento della soglia minima di iscrizioni comporterà ipso jure la
risoluzione della presente convenzione. Resteranno a carico di Mundipharma le spese ed i costi fino ad allora sostenuti, fino alla concorrenza massima dell’importo di Euro 10.000,00 Non è prevista una quota di iscrizione al Master, in quanto il corso è integralmente finanziato dalla
Mundipharma. Art. 8 Attestazione finale
Alla conclusione del corso agli iscritti che abbiano svolto tutte le attività previste dall’ordinamento
didattico del Master, adempiuto gli obblighi previsti e superato la prova finale, sarà rilasciato,
congiuntamente dai due Atenei ed in collaborazione con la Fondazione Italiana Linfomi e
Mundipharma, il titolo di Master Universitario di II° livello su “Diagnosi e terapia dei pazienti con
linfoma”.
Art. 9 Finanziamento del Corso e contributi di iscrizione
Il Master è realizzato interamente con i finanziamenti provenienti dall’Azienda farmaceutica
Mundipharma e non sono previsti oneri a carico dei bilanci delle Università aderenti. Il finanziamento a
carico di Mundipharma è indicato nel Budget (Allegato A). Lo Studio E.R. Congressi S.r.l. fornirà a
Mundipharma rendiconto annuale relativo alla gestione dei fondi.
L’Università degli Studi di Udine riceverà una quota forfettaria pari a 25.000,00 euro (a copertura dei
costi generali di Ateneo e dei costi sostenuti dal Dipartimento di Scienze Mediche Sperimentali) che
sarà versato entro il mese di ottobre 2013.
L'Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro" riceverà un contributo forfetario
pari a 20.000,00 euro (a copertura dei costi sostenuti dal Dipartimento di Medicina Traslazionale) a cui
si andranno a sommare eventuali compensi ed onorari inerenti l'attività svolta nell'ambito del Master da
docenti ad essa afferenti e sarà versato entro il mese di ottobre 2013.
Art. 10 Durata della convenzione
La presente convenzione ha validità biennale, a decorrere dalla data della sua sottoscrizione e rimarrà in
vigore fino alla data di estinzione di tutte le obbligazioni in essa previste.
150
Art. 11 Registrazione
La presente convenzione è soggetta a registrazione in caso d'uso, ai sensi dell'art. 4 della tariffa parte II del DPR 26/04/86/131, le spese di registrazione sono a carico della parte richiedente; è altresì soggetta all'imposta di bollo fin dall'origine, le spese di bollatura sono a carico dell'Azienda/Ente.
Letto, approvato, e sottoscritto.
Udine, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE IL RETTORE (prof.ssa Cristiana Compagno) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE “AMEDEO AVOGADRO” IL RETTORE (prof. Paolo Garbarino)
FONDAZIONE ITALIANA LINFOMI (prof. Massimo Federico) MUNDIPHARMA L’AMMINISTRATORE DELEGATO (dr. Marco Filippini)
STUDIO E.R. CONGRESSI SRL
(dott.ssa Elisabetta Tura) Allegato A

MASTER UNIVERSITARIO II LIVELLO
“LINFOMI”
Udine, Aula Policlinico Universitario, 2012/2014
Progetto promosso da:
Università degli Studi di Udine Università degli Studi del Piemonte Orientale Amedeo Avogradro Fondazione Italiana Linfomi
BUDGET
Spese tipografiche:
 locandine generali del progetto
 N. 15 programmi per ciascuna settimana
 attestati di partecipazione
 linea grafica
€ 4.000,00
3. Spese di contatto per discenti e docenti per n. 2 anni
(compresa gestione amministrativa, gestione onorari e fornitori...)
€ 6.000,00
4. Assistenza locale durante la manifestazione
€ 2.000,00
5. Affitto sede e impianti tecnici
gratuita
151
Ristorazione per una settimana tipo:
N. 4 cene a € 25,00 cad per 17 pax
N. 4 pranzi a € 15,00 cad per 20 pax
N. 5 coffee-break a € 5,00 cad per 20 pax
Totale ristorazione per n. 8 settimane



€ 1.700,00
€ 1.200,00
€ 500,00
€ 27.200,00
Ospitalità n. 15 discenti per ciascuna settimana
presso Ramandolo Hotel a € 65,00 per n. 4 notti
Tot. per 8 settimane
Ospitalità n. 8 docenti per ciascuna settimana
8 relatori per una notte in media
presso Ramandolo Hotel a € 65,00
Tot. per 8 settimane
Viaggi n. 15 discenti e 8 docenti per ciascuna settimana
rimborso spese di viaggio e transfer per docenti e discenti
€ 300,00 di media (8 relatori in media +15 partecipanti)
Tot. per 8 settimane
Totale

Segreteria organizzativa 8%
€3.900,00
€ 31.200,00
€ 520,00
€ 4.160,00
€ 6.900,00
€ 55.200,00
______________
€ 129.760,00
€ 10.380,80
______________
€ 140.140,80 + IVA
Totale Generale
GRANT

Onorari Comitato Scientifico
€ 18.500,00 lordi
Grant Forfettario Docenze
€ 5.000,00 lordi
Grant Universita’ degli Studi di Udine
€ 25.000,00 lordi
Grant Università degli Studi del Piemonte
Orientale Amedeo Avogradro
€ 20.000,00 lordi
Onorari Docenti: € 300,00 lordi all’ora x n. 250 ore=
€ 75.000,00 lordi
Allegato B
Master di II livello “Diagnosi e terapia dei pazienti con linfoma” aa.aa. 2012/2013-2013/2014
Pianificazione programma di studio
Settore disciplinare
Sigla
Numero ore
frontali
Numero crediti
formativi
152
Malattie sangue
Genetica Medica
Anatomia Patologica
Malattie apparato respiratorio
Gastroenterologia
Endocrinologia
Malattie infettive
Psichiatria
Malattie cutanee
Diagnostica per immagini e
radioterapia
Neuroradiologia
Pediatria
Anestesiologia
Farmacologia
Colloqui finale ed elaborazione
tesi
TOTALI
MED/15
MED/03
MED/08
MED/10
MED/12
MED/13
MED/17
MED/26
MED/35
MED/36
230
13
30
2
3
1
1
1
6
18
31
3
5
1
1
1
1
1
2
4
MED/37
MED/38
MED/41
BIO/14
2
3
1
9
1
1
1
2
5
320
60 CFU
****************** 8. Patrocini
8.1. Richiesta di patrocinio gratuito per il Simposio Nazionale di Videochirurgia SidCO che si
terrà a Taormina dal 12 al 14 luglio 2012.
4/2012/8.1
Direzione Amministrativa
Al Presidente del Senato Accademico
Su proposta della Prof.ssa Carmen Montellaro, Presidente della Società Italiana di Chirurgia
Odontostomatologica (SidCO), si sottopone a codesto spettabile Senato Accademico la richiesta di
patrocinio per il Simposio Nazionale di Videochirurgia SidCO, che si terrà a Taormina dal 12 al 14
luglio 2012.
Il Simposio ha lo scopo di trasmettere l’esperienza raggiunta nei vari settori della chirurgia
stomatologica in modo da poter soddisfare l’interesse di molti chirurghi che si dedicano oppure vogliono
dedicarsi a questa chirurgia.
Il Simposio nazionale rappresenta un’occasione di approfondimento scientifico e di confronto su
aspetti di tradizionale efficacia terapeutica e l’impiego di nuovi presidi medico-chirurgici.
Sono stati invitati a partecipare all’evento in qualità di moderatori il Prof. Pier Luigi Foglio Bonda
e la Prof.ssa Lia Rimondini.
Si chiede a codesto spettabile Senato Accademico di deliberare in merito.
Il PRESIDENTE illustra l’argomento e dichiara aperta la discussione.
OMISSIS
Il PRESIDENTE invita il Senato a deliberare.
153
IL SENATO ACCADEMICO PREMESSO che in data 15 maggio 2012 è pervenuta, da parte della Prof.ssa Carmen
Montellaro, Presidente della Società Italiana di Chirurgia Odontostomatologica
(SidCO), la richiesta di patrocinio gratuito per il Simposio Nazionale di
Videochirurgia SidCO, che si terrà a Taormina dal 12 al 14 luglio 2012;
CONSIDERATO che il Simposio ha lo scopo di trasmettere l’esperienza raggiunta nei vari settori
della chirurgia stomatologica in modo da poter soddisfare l’interesse di molti
chirurghi che si dedicano oppure vogliono dedicarsi a questa chirurgia;
CONSIDERATO il coinvolgimento dell’Ateneo con la presenza in qualità di moderatori del Prof. Pier
Luigi Foglio Bonda e della Prof.ssa Lia Rimondini;
CONSIDERATO l’interesse scientifico e culturale dell’iniziativa proposta;
VISTO il “Regolamento per la concessione di patrocini a titolo gratuito e per l’erogazione
di contributi per iniziative culturali” emanato con D.R. n. 26-2006 del 13/1/2006
con voto espresso nella forma di legge, all’unanimità
DELIBERA
di concedere il patrocinio gratuito per il Simposio Nazionale di Videochirurgia SidCO, che si terrà a
Taormina dal 12 al 14 luglio 2012.
SCHEDA DI INIZIATIVA PER CUI È RICHIESTA LA PARTECIPAZIONE DELL’ATENEO
Tipologia dell’iniziativa
 convegno
 laboratorio
Livello dell’iniziativa
 internazionale
Titolo dell’iniziativa
Convegno “Simposio Nazionale di Videochirurgia SidCO”.
Richiesta pervenuta
Facoltà / Dipartimento proponente
Ente esterno proponente
Referente
15 maggio 2012
Docenti coinvolti nell’iniziativa
Richiesta
Quantificazione economica
Periodo di svolgimento
dell’iniziativa
 congresso
 seminario
 premio  altro
 nazionale 
locale
Società Italiana di Chirurgia Odontostomatologica (SidCO)
Prof.ssa Carmen Montellaro
Prof. Pier Luigi Foglio Bonda, Prof.ssa Lia Rimondini.
 patrocinio
 compartecipazione
 contributo
12-14 luglio 2012
154
Luogo di svolgimento
dell’iniziativa
Taormina
Breve descrizione dell’iniziativa
Pregressi
Proposta in S.A.
Il Simposio ha lo scopo di trasmettere l’esperienza raggiunta nei vari
settori della chirurgia stomatologica in modo da poter soddisfare
l’interesse di molti chirurghi che si dedicano oppure vogliono
dedicarsi a questa chirurgia.
21 maggio 2012
******************* 9. Varie ed eventuali
OMISSIS
******************
Il Presidente alle ore 12:10, esaurito l’esame degli argomenti all’ordine del giorno, dichiara
sciolta la seduta.
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO - SEGRETARIO
(Dott. Pasquale MASTRODOMENICO)
IL RETTORE-PRESIDENTE
(Prof. Paolo GARBARINO)
155