Concerto: i veronesi Niù Tennici e il veneziano Sir

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Concerto: i veronesi Niù Tennici e il veneziano Sir
Concerto: i veronesi Niù Tennici e il veneziano Sir Oliver Skardy
domenica 5 settembre 2010, alle ore 21.15, al castello di Montorio (Verona) - ingresso libero
Serata finale della terza edizione del Festival Veneto, la rassegna musicale che promuove l’arte
e la cultura della lingua veneta:
suoneranno i veronesi Niù Tennici e il veneziano Sir Oliver Skardy, l’ex cantante dei Pitura
Freska che sarà accompagnato dal gruppo Fahreneit 451. Gli inserti teatrali sono curati dagli
attori Gianni Franceschini e Andrea De Manincor. Presentano Lucio Salgaro ed Elisabetta
Gallina, l’ingresso è libero.
Il Festival Veneto è organizzato dall’Assessorato alla Cultura e all’Identità Veneta della
Provincia di Verona, capofila di un progetto finanziato dalla Regione Veneto. Direzione artistica
e produzione esecutiva di Box Office Live, agenzia di comunicazione e servizi per lo spettacolo,
in collaborazione con la Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona.
La serata è organizzata in collaborazione con il Comune di Verona, ottava circoscrizione, e
l’associazione Due Valli. Saranno in funzione stand eno-gastronomici.
NIU’ TENNICI
Fantastico collettivo ragamuffin di Verona attivo tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90, i Niù
Tennici si fecero conoscere soprattutto per i loro spassosissimi concerti.
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Concerto: i veronesi Niù Tennici e il veneziano Sir Oliver Skardy
Hanno ottenuto un buon successo con il singolo "Affitta una Ferrari", brano dal retrogusto
amaro per la denuncia sociale di cui parla (l'essere qualcuno solo per l'immagine che si dà di
sè) e diventato suo malgrado un tormentone che attraversò lo stivale e venne inserita nelle
compilation italiane più importanti. Nella loro musica mescolarono lo ska e il reggae, creando il
primo esempio (poi imitato in ogni dove) di ska/reggae in dialetto. Il loro unico album ufficiale è
’Noi Siamo sexy’, a tutt’oggi introvabile e preziosissimo per i collezionisti.
Il disco contiene brani in dialetto veronese ("San Bernardin", “El mar dela luna”), diventati negli
anni dei veri e propri inni di una generazione, ultimamente riscoperti anche dai più giovani
grazie alla “reunion” del gruppo, ospite nella prima edizione del Festival.
SIR OLIVER SKARDY
La storia di Sir Oliver Skardy, al secolo Gaetano Scardicchio, è indissolubilmente legata a
quella della più popolare reggae band italiana, i Pitura Freska.
La popolarità di Sanremo dove hanno suonato la oramai mitica “Papa nero”, unita alla
travolgente schiettezza comunicativa di Skardy ne hanno fatto un personaggio che incontra le
simpatie di un pubblico trasversale, un artista che rappresenta l'anima "popolare" di una
canzone italiana legata alle periferie, alla voglia di riscatto e di pace sociale.
Skardy è stato non solo il cantante ma l'anima dei Pitura Freska, la band più importante della
scena musicale veneta con una popolarità che è andata al di là dell'estrazione sociale, dei gusti
musicali e della generazione d'appartenenza. Poiché è inimmaginabile che sia stato il reggae
ad abbattere queste barriere, il vero motivo va ricercato nella capacità compositiva dei testi di
Skardy che sa comunicare attraverso i suoi testi in dialetto veneziano, parlando in modo
schietto del suo modo di vedere la politica, l'amore, i fatti di cronaca e l'attualità, il tutto condito
da espressioni di sincera "rabbia popolare" e una notevole dose di autoironia e gusto musicale.
Il successo, nato a livello locale negli anni ‘80, si è poi espanso nel resto dell'Italia tanto che i
quattro album del gruppo hanno venduto oltre 500.000 copie, conquistando due dischi di platino
e due dischi d'oro.
La straordinaria vena compositiva di Skardy ha prodotto alcuni fra i brani che fanno ormai parte
della storia della musica italiana, come lo straordinario affresco sui Pink Floyd a Venezia "Pin
Floi", "Marghera", "Picinin" (riproposta di recente sul palco televisivo di Zelig), il fumetto in
musica di "La pianta" e "Le sorti de un pianeta", "Olanda", fino ad arrivare al ritornello che è
stato sulla bocca di tutti: "Papa nero".
Nel 2002 lo scioglimento del gruppo, i Pitura Freska passano alla storia della musica, e Skardy
ne raccoglie con diritto l'eredità tornando a vestire i panni di Sir Oliver Skardy (nome d'arte con
cui ha firmato una sua personalissima cronaca della Mostra del Cinema di Venezia sulle
colonne de Il Gazzettino) iniziando un nuovo percorso.
Nell’estate 2010 il grande ritorno con un singolo molto orecchiabile, “Fame un spritz”, un brano
allegro e spensierato cantato in rigoroso dialetto veneto. La canzone è l’anteprima (o meglio,
l’aperitivo) del nuovo album intitolato “Piragna”, inciso con il gruppo Fahreneit 451, che uscirà
entro il mese di settembre. Nel nuovo disco c’è anche una versione della celebre “Destra e
sinistra” di Giorgio Gaber
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