Paris, 16 septembre 2013

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Paris, 16 septembre 2013
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Milano / Varsavia, 18 gennaio 2017
Studio sui pagamenti in Polonia: aumentano i ritardi di pagamento
delle imprese polacche
Lo studio Coface sul comportamento di pagamento conferma che le imprese polacche
hanno ampiamente usufruito delle vendite a credito. Sebbene le dilazioni di pagamento
siano diventate pratica comune, ciò non significa che i pagamenti avvengano entro i
termini stabiliti. L’analisi Coface rivela che circa un quarto delle imprese polacche deve
far fronte a ritardi che superano la scadenza di almeno tre mesi. In generale, i crediti
insoluti dovrebbero cominciare a diminuire – ma non in maniera considerevole in tutti i
settori.
Il primo studio Coface sull’esperienza di pagamento in Polonia è stato condotto durante un
periodo temporaneo di rallentamento economico. Il contributo più basso da parte dell’Unione
Europea e l’aumento delle incertezze delle imprese hanno portato a una contrazione degli
investimenti in capitale fisso. Tuttavia, questi fattori non hanno influito sugli effetti della crescita
polacca dell’anno scorso. Coface stima che la crescita del PIL nel Paese ha raggiunto il 2,7%
nel 2016 e prevede un’accelerazione del 3,1% nel 2017.
Termini di pagamento brevi ma allungamento dei ritardi di pagamento
Le vendite a credito, offerte dalla maggior parte delle imprese polacche, sono diventate ormai
una pratica di mercato. Ciononostante, le imprese sono riluttanti nel concedere lunghe
dilazioni di pagamento, in media, prevalgono quindi tempistiche brevi di pagamento fino a 30
giorni. I trasporti, i metalli e le costruzioni sono i settori che offrono termini di pagamento più
lunghi. Al contrario, il settore tessile-abbigliamento, l’agroalimentare e la distribuzione sono più
restrittivi. Le imprese polacche sono consapevoli dei rischi legati alle vendite a credito. La
maggior parte delle aziende intervistate ha sottoscritto termini e condizioni di offerta circa i
termini di pagamento. Gli strumenti più comunemente utilizzati per mitigare i rischi di
pagamento includono le valutazioni della situazione finanziaria del cliente, monitoraggio dei
pagamenti, assicurazione del credito e recupero crediti.
“Le vendite a credito sono diventate una pratica comune: sfortunatamente, i ritardi di
pagamento sono considerati la normalità per le imprese polacche ”, spiega Grzegorz
Sielewicz, Economista Coface per l’Europa centrale e orientale. “La maggior parte delle
imprese polacche registra ritardi di pagamento, i ritardi più lunghi si verificano nell’edilizia e nei
trasporti. Queste industrie hanno ritardi di pagamento rispettivamente di 84 e 113 giorni –
rispetto alla media intersettoriale di 51,5 giorni”.
L’analisi Coface mostra che i due terzi delle imprese ha dichiarato ritardi, prorogati di 60 giorni
al massimo. Allo stesso tempo, circa un quarto delle imprese polacche deve affrontare crediti
insoluti che superano la data di scadenza di almeno tre mesi. I ritardi più lunghi possono
essere particolarmente dannosi, considerando che l’esperienza di Coface ha dimostrato che
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l’80% circa degli insoluti non sarà completamente saldato una volta che il ritardo di pagamento
ha superato i sei mesi. Quasi il 4% delle imprese polacche registra questa tipologia di insoluto
di lungo periodo. L’indagine mostra come una quota importante del fatturato sia impattata da
questi crediti di vecchia data. Una impresa su cinque ha dichiarato che questi ritardi di lunga
data corrispondono a oltre il 10% del loro fatturato.
Secondo i calcoli di Coface, la media intersettoriale dei ritardi di pagamento è 51,5 giorni.
Alcuni segmenti mostrano ritardi di pagamento più lunghi – in particolare i trasporti (112,9
giorni) e le costruzioni (83,6 giorni). Il settore della distribuzione beneficia dei ritardi di
pagamento più brevi, con una media di 19,3 giorni.
Miglioramenti all’orizzonte
In linea con l’accelerazione della crescita del PIL polacco, si prevede che le imprese
registreranno un miglioramento delle condizioni degli affari e una stabilizzazione, o addirittura
un calo, degli insoluti nel corso del 2017. La maggior parte degli intervistati ritiene il
rallentamento dell’anno scorso di breve durata, il 40% prevede un aumento delle vendite nei
prossimi sei mesi e una redditività più elevata pari al 54%. In riferimento ai vari settoriale, è
prevista una crescita delle vendite soprattutto per la distribuzione, l’energia, il tessileabbigliamento e l’automotive. Al contrario, per i settori dei trasporti, dei metalli, delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione (TIC) e delle costruzioni si prevede una diminuzione
delle vendite nei prossimi sei mesi.
Sul tema dei ritardi, quasi la metà delle imprese intervistate non si aspetta particolari
cambiamenti nei prossimi sei mesi. Si evidenzia una maggiore percentuale di imprese (29%)
che prevede di assistere a un calo degli insoluti rispetto a quelle che prevedono un aumento
(22%). Lo scenario settoriale mostra che alcuni settori risentiranno più di altri dei ritardi di
pagamento nei prossimi mesi. Nel settore edilizio, il 55% delle imprese registrerà un aumento
dei ritardi, mentre solo il 12% prevede una diminuzione. Ciò corrisponde alla valutazione del
rischio settoriale Coface che ha classificato il settore edilizio polacco a rischio molto elevato da
novembre 2016. In linea con il progresso dei finanziamenti da parte dell’attuale bilancio
europeo, il settore delle costruzioni dovrebbe beneficiare di un miglioramento del contesto
imprenditoriale e i rischi di liquidità dovrebbero cominciare a diminuire. Il ritrovato interesse da
parte del settore privato negli investimenti in capitale fisso dovrebbe aiutare il settore edilizio,
visto il crollo degli investimenti in strutture ed edifici l’anno scorso. Il 2017 dovrebbe portare
alcuni miglioramenti, anche se probabilmente non saranno percepiti prima della seconda metà
dell’anno. Inoltre, una quota relativamente significativa di imprese nel settore dei trasporti
(39%) si aspetta un aumento dei ritardi, l’8% ritiene che diminuiranno e più della metà non
prevede alcun cambiamento. Le principali difficoltà del settore dei trasporti sono legate a una
dinamica più debole del commercio globale, alle misure del protezionismo per il trasporto su
strada attuate da alcuni paesi dell’Europa occidentale e alle crescenti problematiche nel
colmare i posti di lavori vacanti. Quest’anno, questi fattori continueranno a pesare sul settore
dei trasporti. Al contrario, nei settori tessile-abbigliamento, metalli e automotive si prevede il
calo più forte di insoluti nei prossimi sei mesi.
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Antonella VONA - T. 0248335640 [email protected]
A proposito di Coface
Il gruppo Coface, uno dei leader mondiali nell’assicurazione dei crediti, offre alle imprese di tutto il
mondo soluzioni per proteggersi dal rischio di insolvenza dei propri clienti, sia sul mercato domestico
che export. Nel 2015, il gruppo, supportato da 4.200 collaboratori, ha raggiunto un turnover
consolidato di 1,490 miliardi di euro. Presente direttamente e indirettamente in 100 Paesi, assicura le
transazioni commerciali di 50.000 imprese in oltre 200 Paesi. Ogni trimestre, Coface pubblica le
valutazioni rischio paese per 160 nazioni, basandosi sulla conoscenza unica del comportamento di
pagamento delle aziende e sulla expertise dei suoi 660 arbitri e analisti credito vicini ai clienti e
debitori.
www.coface.it
Coface SA è quotata all’Euronext Paris – Compartment A
ISIN: FR0010667147 / Ticker: COFA
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