1 febbraio 2014 - Rotary Club Golfo di Genova

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1 febbraio 2014 - Rotary Club Golfo di Genova
ROTARY CLUB GOLFO DI GENOVA
DISTRETTO 2032 (ITALIA)
Notiziario n°7 – Febbraio 2014
Riunione Conviviale
Mercoledì 5 febbraio
Ospiti a casa di Tiziana
Serata caminetto con le proposte degli "Chef non per caso" Enrico,
Lorenzo, Marco B., Marco M., Mirko e Tiziana.
Resoconto della conviviale di Serena Bagliano.
Anthelme Brillat-Savarin, ne la Fisiologia del gusto, del 1825, sostiene che: “Invitare qualcuno a
pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che egli passa sotto il
vostro tetto”.
Il gruppo degli Chef non per caso si è accollato questo impegno gravoso.
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Bollettino n°7– febbraio 2014 – pag. 1
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DISTRETTO 2032 (ITALIA)
Inutile dire che un plauso particolare deve
essere rivolto alla padrona di casa che con
estrema nonchalance ha aperto le porte di
casa ad un nutrito gruppo di amici
rotariani....
Gli chef ci hanno fatto assaporare che cosa
significa assaggiare un piatto creato e
studiato ad hoc per far sentire il
commensale un ospite d'onore.
Per preparare le prelibatezze previste dal
menù la giornata è iniziata molto presto: ma
il risultato é stato eccellente.
Sushi, insalata di farro con miele noci e
gorgonzola, trofie al pesto od al sugo di
funghi e muscoli, arrosto di maiale con
nocciole e prugne, riso pilaf con picadillo,
torte salate e dolci di ogni genere: una cena
pantagruelica.
Un
ringraziamento
particolare
al
capo
lavapiatti
Francesco
Capone che con acqua,
detersivo ed olio di gomito,
ha presidiato la zona
"pulizia stoviglie" sino
all'una di notte.
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In questo clima di festa il Presidente ha presentato un nuovo socio, proveniente dal RC Portofino,
ovvero il Dott. Silvio Leonardi e poi tutto il Club si è unito in un “intonatissimo” happy birthday,
tutto dedicato a Tiziana che da li a poco avrebbe festeggiato il suo compleanno.
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La serata conviviale ha visto presenti:
Presiede: Carla Viale
Presenti: Michele Bellin, Pier Lorenzo Benedetti, Marco Bonini, Andrea Bruni, Stefano Bruschetta,
Carlo Camisetti, Francesco Capone, Giovanni Cecconi, Giovanni Cereda, Teresa De Toni,
Edmondo Fresia, Nicoletta Garaventa, Paola Gazzano, Corrado Gazzerro, Corrado Giglio,
Massimo Giordano, Enrico Gotelli, Giovanni Grimaldi, Carlo Iachino, Lorenzo La Terra, Andrea
Lovisolo, Marco Malaspina, Cristina Manicardi, Alberto Marconi, Mirko Minetti, Tomaso Munari,
Rosanna Muratori, Anna Maria Panfili, Annamaria Parodi, Antonio Pelizza, Rosalba Romeo,
Tiziana Traversa, Pietro Vassallo, Mario Viano.
Visitatori rotariani: Dott.ssa Titti Farina (RC Genova Est), il Sig. Marco Dodero e la Sig.ra Milla
(RC Golfo Paradiso)
Ospiti del club: Dott. Silvio Leonardi
Ospiti dei Soci: l'Avv. Paolo Sommella, il Dott. Massimo Storace, la Dott.ssa Patrizia Dona ed il
Dott. Giorgio Mezzadri, e le Sigg.re Mely Benedetti, Clara Bruni, Anna Bruschetta, Elda Camisetti,
Anna Rosa Cecconi, Franca Fresia, Alberta Gazzerro, Simonetta Giglio, Barbara Giordano, Anna
Tentindo, Patrizia Iachino, Lucia La Terra, Ester Minetti, Sabrina Pelizza, Antonella Vassallo,
Gina Viano.
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35 Soci effettivi presenti
24 ospiti
Percentuale di presenza: 56%
Riunione Conviviale
venerdì 14 febbraio
Palazzo Ducale - Hotel Bristol Palace
Visita guidata alla Mostra Edvard Munch
Resoconto di Serena Bagliano
L’esposizione è preziosa: è l’unico evento
italiano di “Munch 150”, il festival che ha
portato in giro per la Norvegia – e non solo –
mostre, spettacoli, incontri per celebrare i 150
anni dalla nascita dell’artista.
Come ci ha ben spiegato la nostra guida, la
Dott.ssa Anna Orlando,storica dell’arte,
realizzare l’esposizione proprio nell’anno delle
celebrazioni, e con le enormi difficoltà già di
per sé legate ai prestiti delle opere dell’artista,
è stato un miracolo, e la scommessa è stata
altissima.
Comunque, grazie alla generosità dei 150
collezionisti norvegesi di Munch, abbiamo visto
opere straordinarie.
Munch dipinge ciò che vede, racconta la
Dott.ssa Orlando, ma oltre le proprie paure ha
anche una nuova visione dell’arte che è pura
avanguardia, e in questa mostra sono esposte
le sue opere più belle, sentite, amate e sofferte.
Per questo motivo l'esposizione di Palazzo
Ducale è allo stesso tempo rappresentativa del
percorso artistico ed esistenziale di Munch, ma anche testimonianza del passaggio da un
naturalismo di stampo impressionistico a una pittura nuova e audace che contribuisce in maniera
determinante a sconvolgere tutta l'arte del XX secolo.
La mostra racconta un Munch artista che potremmo in qualche modo considerare il contrario di
tutto ciò che esisteva fino ad allora.
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Munch si oppone deliberatamente a ciò che vede e conosce.
In una logica quasi anarchica, si mette in contrasto con l'impressionismo, il simbolismo, il
naturalismo per inventarsi una forma di espressione artistica in rivolta contro tutto ciò che sin
dalla sua infanzia gli è stato presentato come regola sociale.
È sorprendente scorgere così presto nella storia dell'arte moderna un artista capace di staccarsi da
tutte le convenzioni alle quali ci avevano abituati gli artisti e i movimenti precedenti; ed è
prodigioso notare sin dagli anni Ottanta dell'Ottocento come Munch si accanisca sugli strati di
colore, vederlo letteralmente solcare la superficie pittorica o lasciare le sue tele esposte alla
pioggia e alla neve, trasferire fotografie e fotogrammi di film muti all'interno dei suoi dipinti e dei
suoi lavori grafici.
Stupefacente è anche l'audacia con cui sopprime i confini tra i supporti e le tecniche, nelle sue
incisioni, sculture e fotografie, come nei suoi quadri, collage e film.
Munch s'iscrive nella linea di William Turner e di Gustave Courbet, è l'anello mancante della
catena che unisce artisti come Pablo Picasso, Georges Braque, Jean Dubuffet e Jackson Pollock
nella storia del modernismo.
La serata conviviale ha visto presenti:
Presiede: Rosanna Muratori
Presenti: Michele Bellin, Andrea Bruni, Carlo Camisetti, Roberto Firpo, Giorgio Fuselli, Nicoletta
Garaventa, Paola Gazzano, Enrico Gotelli, Giovanni Grimaldi, Carlo Iachino, Mauro La Luce,
Lorenzo La Terra, Andrea Lovisolo, Carlo Minuto, Rosalba Romeo, Salvatore Sarpero.
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DISTRETTO 2032 (ITALIA)
Ospiti del Club: Dott.ssa Anna Orlando
Ospiti dei Soci: Avv. Paolo Sommella, e le Sigg.re Clara Bruni, Elda Camisetti, Daria Firpo,
Patrizia Iachino, Ivana Saio, Lucia La Terra, Barbara Lovisolo, Ester Minetti, Anna Tentindo,
Matilde Sarpero.
18 Soci effettivi
13 ospiti
Percentuale di presenza: 26%38%
Riunione Conviviale
Mercoledì 19 febbraio
Hotel Bristol Palace
Anna Maria Roncoroni, Neuropsicologa.
In cammino verso il futuro. Riconoscere e valorizzare
il talento dei nostri giovani.
Resoconto della conviviale di Serena Bagliano.
Serata dei mille interrogativi.
Grazie alla relazione della dottoressa Anna Maria Roncoroni, ci siamo soffermati ad analizzare un
aspetto dell'educazione dei nostri giovani che spesso non viene preso nella dovuta considerazione:
chi sono i soggetti ad alto potenziale? Che cos'è la plusdotazione? E poi, alto potenziale, talento e
plusdotazione sono sinonimi? Ed ancora, come si individua un ragazzo plusdotato e come bisogna
comportarsi al fine di sviluppare al meglio le sue capacità?
Tutti questi quesiti hanno suscitato grande interesse nei presenti che hanno reso la serata un
interessante scambio di punti di vista ed esperienze personali tra i Soci presenti e la relatrice.
Anna Maria Roncoroni, riporta alcuni dati interessanti: in Italia sono 8 su 100 i bambini che
rischiano di ritrovarsi emarginati dai coetanei o costantemente rimproverati da insegnanti e
genitori perché troppo precoci, e quindi disattenti, iperattivi, polemici e perfino ansiosi.
Quando questi bambini vengono classificati come iperattivi, la strada è quella delle visite
psichiatriche e degli psicofarmaci. Anche se il talento viene riconosciuto, dice la relatrice, la
situazione è comunque critica. Secondo un’indagine tedesca, l’Italia è l’unico paese sviluppato in
cui non esiste un regolamento scolastico o uno strumento legislativo che definisca le modalità di
inserimento per gli studenti plusdotati.
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Bisogna far sì che questi bambini possano esprimere le loro capacità, possano imparare e
sviluppare le loro potenzialità con stimoli costanti, anche con attività extrascolastiche.
La dott.ssa Roncoroni conclude sottolineando come una possibile soluzione non sia quella di creare
delle classi differenziate ma valorizzare delle risorse che già ci sono, creando occasioni in cui i
ragazzi plusdotati possano “valorizzare” le loro capacità.
Ognuno di questi bambini plusdotati possiede uno specifico talento o un’abilità sopra la media che
necessita di un supporto per migliorare il proprio livello di competenza.
Einstein stesso disse che i suoi risultati sono stati il frutto di anni e anni di preparazione.
Nulla nasce per caso. L’estrema sensibilità che caratterizza questi soggetti, li porta a vivere in
maniera amplificata tutto ciò che accade nelle loro vite, facendo sì che essi considerino episodi di
discriminazione, anche sporadici o superficiali, come piccoli traumi.
Non è difficile, dunque, che diventi realtà una vita tristemente isolata e solitaria, sintomatologia di
un malessere interiore, nonostante la storia ci insegni attraverso la biografia di personaggi illustri,
quanto facilmente una genialità non riconosciuta possa essere scambiata per pigrizia o
superficialità.
L’unico modo per evitare simili problemi, è portare avanti le ricerche in questo campo per
sviluppare strumenti e metodologie sempre nuove con cui valorizzare le competenze speciali dei
bambini plusdotati e affrontare le difficoltà di inserimento scolastico nel percorso normale e le
difficoltà relazionali dei bambini con intelligenza superiore alla media.
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La serata conviviale ha visto presenti:
Presiede: Carla Viale
Presenti: Michele Bellin, Marco Bonini, Andrea Bruni, Stefano Bruschetta, Francesco Capone,
Francesco Caso, Roberto Castanini, Giovanni Cecconi, Teresa De Toni, Edmondo Fresia,
Francesca Gazzano, Carlo Iachino, Lorenzo La Terra, Silvio Leonardi, Andrea Lovisolo, Marco
Malaspina, Donatella Mascia, Carlo Minuto, Rosanna Muratori, Adriana Parodi, Flavio Tonelli,
Tiziana Traversa, Pietro Vassallo, Mario Viano.
Ospiti del Club: Dott.ssa Anna Maria Roncoroni.
Ospiti dei soci: Sig.ra Patrizia Iachino.
25 Soci effettivi
2 ospiti
Percentuale di presenza: 39%
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Mercoledì 26 febbraio
Hotel Bristol Palace
Conosciamoci - I soci Tonelli, Malaspina e Orvieto si presentano.
Resoconto della conviviale di Serena Bagliano.
La serata ha avuto inizio con un emozionante tributo fotografico, per il quale dobbiamo ringraziare
il Past Presidente Ing. Lorenzo La Terra, alla memoria della Past Presidente Dott.ssa Maria Elvira
Amalfitano, di cui tutti noi abbiamo un ricordo meraviglioso, e della quale, in questi giorni, ricorre
il secondo anniversario della scomparsa.
La serata è stata dedicata ai soci. La Presidente, introducendo la serata, sottolinea come i soci
siano la forza del club, la linfa vitale: Nel nostro Club c’è un bel clima anche perchè siamo un club
fattivo, dalla nostra statistica risulta che il 73% dei soci è impegnato a vario titolo in
responsabilità di club, tra Consiglio direttivo, commissioni, service ecc!!
La Presidente invita a dedicare al tema SOCI anche parte della conversazione durante la cena: in
ogni tavolo ci sarà un membro del direttivo e/o della Commissione Effettivo.
La serata è proseguita con la relazione professionale di tre soci, di tre giovani Ingegneri, entrati a
far parte del Club recentemente.
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Le presentazioni di Tonelli, Malaspina ed Orvieto sono state tutte di massimo interesse, e
soprattutto ci hanno fatto intravedere come uno stesso "mestiere", in questo caso il ruolo di
ingegnere, possa essere interpretato in modo diverso.
Fare l'ingegnere è sicuramente impegnativo: impegnarsi significa assumere un obbligo, mantenere
una promessa, investire energie per ottenere un concreto risultato, una scommessa con la società
civile finalizzata al benessere collettivo. Conosciamo tutti il valore dell'ingegneria italiana del
recente passato, i suoi protagonisti e il contributo nella ricerca in ogni settore dell'attività umana.
Questa capacità tecnica - sicuramente supportata da una passione per la professione di ingegnere è anche il frutto di un'adeguata preparazione teorico-pratica e di una volontà dinamica di
affrontare le varie sfide di una società in continua evoluzione. L'attività dell'ingegnere non può
essere slegata dalle esigenze sociali del momento, è quindi necessario che si instauri un connubio
tra richieste sociali e capacità tecniche, quest'ultime indispensabili per soddisfare al meglio le
varie esigenze.
Per chi lo volesse, ai seguenti indirizzi è possibile vedere le presentazioni dei relatori:
Malaspina: http://goo.gl/VNG8Py, Tonelli: http://goo.gl/E0rKEb, Orvieto: http://goo.gl/h62Uhi
La serata conviviale ha visto presenti:
Presiede: Carla Viale
Presenti: Michele Bellin, Marco Bonini, Carlo Camisetti, Francesco Capone, Francesco Caso,
Edmondo Fresia, Giorgio Fuselli, Nicoletta Garaventa, Paola Gazzano, Corrado Giglio, Massimo
Giordano, Enrico Gotelli, Carlo Iachino, Lorenzo La Terra, Andrea Lovisolo, Marco Malaspina,
Mirko Minetti, Carlo Minuto, Rosanna Muratori, Roberto Orvieto, Adriana Parodi, Flavio Tonelli,
Pietro Vassallo.
Ospiti del Club: Alessandro Tosti e la fidanzata Claudia.
Ospiti dei soci: l'Avv. Paolo Sommella e le Sigg.re Barbara Giordano ed Ester Minetti.
24 Soci effettivi presenti
5 ospiti
Percentuale di presenza: 38%
News del Club:
- Il Club tutto, da il suo benvenuto al Dott. Silvio Leonardi, categoria attività libere e professioni,
Dottore – Ginecologi proveniente dal RC Portofino.
- Un ringraziamento speciale alla Vice Presidente, Prof.ssa Rosanna Muratori che ha effettuato
una donazione personale per il service End Polio Now. Rosanna ha accolto con generosità l’invito
del Presidente Ron Burton”Manca così poco” lanciato durante il congresso di Lisbona e volto a
incoraggiare donazioni personali per eliminare per sempre la Polio.
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Senza alfabetizzazione non c'è uguaglianza
marzo 2014
Cari Amici,
nel calendario rotariano marzo è il mese dell'alfabetizzazione, una parola che vorremmo non
pronunciare più nella società dell'informazione globale. L'analfabetismo, invece, è un problema
molto più complesso di quanto non sembri e coinvolge un numero enorme di persone, condannate
all'emarginazione sociale e alla sottoccupazione lavorativa.
L'UNICEF stima che oltre un miliardo di bambini e adulti, che rappresentano quasi il 15 per cento
dell'intera popolazione mondiale, siano privi dell'alfabetizzazione di base.
A 500 milioni di donne è negato il diritto di imparare a leggere e scrivere e la possibilità di
trasmettere informazioni e cultura ai loro figli: mezzo miliardo di donne analfabete, costituisce i
due terzi della popolazione adulta analfabeta.
I tassi di alfabetizzazione variano molto da paese a paese, allargando il divario tra società
avanzate e società in via di sviluppo: si va da circa il 24 per cento nel Burkina Faso a oltre il 99
per cento nei paesi occidentali, dagli Stati Uniti, all'Europa e alla maggior parte delle exrepubbliche sovietiche.
Le ragioni per cui tanti uomini e donne nel terzo millennio non sanno né leggere né scrivere sono
diverse: dalla scarsità di scuole e materiali per l'apprendimento, all'insufficiente spesa pubblica
per l'istruzione, ai preconcetti culturali che limitano l'istruzione per donne e ragazze. È impossibile
non provare emozioni ricordando la piccola Malala, la bambina pakistana, gravemente ferita da
terroristi integralisti, soltanto perché voleva studiare.
Molte altre ancora sono le ragioni dell'analfabetismo.
L'analfabetismo, tuttavia, va ben aldilà dal non saper decifrare le parole scritte su una pagina.
Oggi, in un mondo sempre più complesso e competitivo, le persone con scarsa alfabetizzazione
sono condannate e relegate ai gradini più bassi della società.
In questa mia riflessione desidero, però, parlare di alfabetizzazione di base, terminologia che può
ingannare sul livello di alfabetizzazione necessaria e indispensabile nel mondo moderno proiettato
verso il ventunesimo secolo.
Le persone che sanno soltanto leggere e scrivere in maniera elementare, non possono oggi
competere negli ambienti di lavoro, dove sono richiesti alti livelli di espressione e di comprensione.
Senza un alto livello di alfabetizzazione, compresa quella informatica, è impossibile trovare
un'occupazione, è persino impossibile utilizzare i servizi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni. Il
rischio è di essere cittadini dimezzati, perché non in grado di partecipare attivamente alla vita
pubblica, cittadini di serie B che non possono essere protagonisti della società dove vivono.
L'alfabetizzazione non è quindi soltanto un problema dei paesi in via di sviluppo, ma interessa
anche le nostre comunità, sia pure in maniera diversa, ma non in maniera meno importante.
È per questa ragione che dobbiamo sostenere l'impegno del Rotary con tutte le nostre energie
personali e dobbiamo combattere questa emergenza sociale, che molto spesso sottovalutiamo, ma
che minaccia il principio di uguaglianza.
Un abbraccio più forte del solito con tanto affetto
Fabio
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