weber.therm clima
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weber.therm clima 1 NORME TECNICHE SISTEMA DI ISOLAMENTO TERMICO A CAPPOTTO weber.therm clima (EPS 70 azzurro) PRODUTTORE: Saint-Gobain Weber spa INDIRIZZO: Via Sacco e Vanzetti 54, z.i. . 1 – 41042 Fiorano Modenese (MO) - Italia SEDE LEGALE: Via Ettore Romagnoli 6 – 20146 Milano (MI) - Italia 2 2 1 INTRODUZIONE Queste norme tecniche descrivono il progetto e la realizzazione dell‘isolamento termico a cappotto delle pareti esterne. Trattasi di isolamento assicurato da pannelli in polistirene espanso sinterizzato azzurro, fissati con colla in polvere ed ancoraggio meccanico supplementare, ricoperto da strato di armatura realizzato dallo stesso prodotto in polvere usato come collante, rinforzato con rete alcali-resistente in fibra di vetro apprettata, e rifinito con rivestimenti decorativi colorati altamente protettivi. La procedura di lavoro di un isolamento termico a cappotto è stata sviluppata in accordo a quanto preparato per l'emissione del Benestare Tecnico Europeo ETA ed a quanto previsto dalle Linee Guida ETAG 004 (edizione Marzo 2000) emesse dall’EOTA. Queste norme tecniche includono le seguenti parti: a) rapporto tecnico e metodi di controllo e prove b) disegni relativi alle soluzioni tecniche dei particolari costruttivi c) valutazione tecnica e termica della costruzione, particolari e calcoli del consumo di energia (come conferma dei parametri descritti) d) descrizione tecnica dei lavori, controlli e prove in ogni fase della realizzazione 2 DESTINAZIONE D‘USO Il sistema di isolamento termico a cappotto weber.therm clima è usato per migliorare le caratteristiche di isolamento termico delle pareti esterne degli edifici, con effetto sui ponti termici, come ad esempio gli infissi. Il sistema weber.therm clima di isolamento termico a cappotto è destinato ad essere applicato sia su nuove costruzioni che su ristrutturazioni dell’esistente, in applicazione di quanto indicato nel D.L.192 del 19/8/2005 (e successive modifiche), alla voce “Attuazione della Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia”. Il sistema di isolamento termico a cappotto weber.therm clima è progettato per essere posato in opera come sistema composito di isolamento termico esterno di murature di edifici ed in particolare di edifici nuovi ed esistenti con facciate realizzate in muratura (laterizio, calcestruzzo, pietra, …); in calcestruzzo gettato in opera o in pannelli prefabbricati, che possono essere sia intonacati e rivestiti che non rivestiti. (Il supporto può richiedere una preparazione come descritto nel paragrafo 7.2.1 „Preparazione del supporto“ dell’ETAG 004, Edizione Marzo 2000. Il sistema può essere applicato sia su superfici verticali che su superfici orizzontali od inclinate facendo attenzione che queste ultime non siano esposte a precipitazioni atmosferiche. E‘ composto da elementi da costruzione non portanti e i sistemi installati non contribuiscono direttamente alla stabilità delle murature su cui sono applicati, ma possono contribuire alla loro durabilità fornendo una migliore protezione dagli agenti atmosferici. Il sistema installato non è destinato a garantire la tenuta all’aria dell’edificio. 3 3 Il sistema di isolamento termico a cappotto, denominato weber.therm clima contribuisce al rispetto delle normative in materia di risparmio energetico di edifici nuovi o in ristrutturazione (Legge 10/91; D.L. 192/2005 e successive modifiche) in attuazione delle Disposizioni Europee in materia di risparmio energetico. Il sistema di isolamento termico a cappotto, denominato weber.therm clima, vista la semplicità applicativa, è indicato anche per le ristrutturazioni di edifici in uso e perciò abitati. Validità ed uso previsto delle norme tecniche: a) Queste norme tecniche stabiliscono metodi di lavoro per la realizzazione di isolamento termico a cappotto per la protezione delle pareti esterne, costruite con mattoni, pannelli in calcestruzzo, ecc... b) queste norme tecniche sono destinate alle imprese edili che eseguono lavori di isolamento termico a cappotto, o che si occupano di migliorare l’isolamento termico degli edifici Il sistema di isolamento termico a cappotto, denominato weber.therm clima, è costituito dal seguente pacchetto: - collante in polvere weber.therm AP50 (collante camentizio in polvere). pannelli traspiranti in polistirene espanso sinterizzato azzurro weber.therm C70 non battentato, con fori non passanti adesivo rasante in polvere weber.therm AP50. rete alcali resistente in fibra di vetro apprettata weber.therm RE160. tasselli per ancoraggio meccanico supplementare weber.therm TA. finitura colorata protettiva silossanica weber.cote action F-R. finitura organica weber.cote riviera R-G (in alternativa alla precedente). 3 CONDIZIONI CLIMATICHE DI RIFERIMENTO 3.1. Ambiente esterno. In Italia la temperatura esterna ha valori molto diversi da città a città, data la conformazione dell’Italia che va dal 47° parallelo, in corrispondenza delle provincie alpine più settentrionali, al 35° nelle isole a sud della Sicilia. Anche la conformazione geografica, che vede più di 7000 km di costa marina e catene montuose quali Alpi ed Appennini, con altitudini di paesi abitati fino a 2000 m di quota s.l.m. contribuisce a questa grande varietà di situazioni. Questo fa sì che le temperature esterne minime invernali delle principali città vadano dai -15 a 0°C per 61 città; siano intorno a 0°C per 26 città, e varino da 0°C a 5°C in15 città. Il fabbisogno energetico per riscaldare le abitazioni durante il periodo invernale è determinato da Normative Nazionali (DPR 412/93; DPR 551 del 21/12/99; e DM 26/7/2005) che stabiliscono per ognuno degli 8100 comuni italiani i cosiddetti “gradi giorno” così definiti nel medesimo DPR 412/93. “Per gradi giorno di ogni singola località si intende la somma, estesa a tutti i giorni di un periodo annuale convenzionale di riscaldamento, delle sole differenze positive 4 4 giornaliere tra la temperatura dell'ambiente, convenzionalmente fissata a 20 gradi centigradi, e la temperatura media esterna giornaliera. L'unità di misura utilizzata è il grado giorno (GG).” Si va perciò dai 500-600 gradi giorno in alcuni Comuni del Sud ai 4900-5100 per i Comuni montani in prossimità delle Alpi, ed ai 3500-3900 gradi giorno dei Comuni nelle zone appenniniche. Il medesimo DPR 412/93, all’art. 2, suddivide il territorio italiano in 6 fasce climatiche che vanno dalla A alla F definite in funzione dei gradi giorno, indipendentemente dalla ubicazione geografica, secondo la seguente tabella: zona climatica A B C D E F Gradi Giorno GG < 600 600 < GG < 900 900 < GG < 1400 1400 < GG < 2100 2100 < GG < 3000 3000 < GG Si noti che il 90% delle abitazioni italiane è situato nelle fasce climatiche E(43%), D(25%), C(21%). 3.2 Ambiente interno Il DPR 412/93 e successive modifiche, stabilisce la temperatura invernale degli ambienti interni, con impianti di riscaldamento accesi, in 18 + 2 °C (generalmente interpretato con 20°C). 5 5 4 PROPRIETÀ DEI MATERIALI E DELLE COSTRUZIONI RELATIVAMENTE ALLE CARATTERISTICHE DI ISOLAMENTO TERMICO. Resistenza termica Si definisce resistenza termica di un materiale il prodotto dello spessore dello strato per l’inverso della conduttività termica. Viene espressa da R = spessore/ e si misura in m2K/W. La EN ISO 6946-1 è la norma relativa al calcolo delle prestazioni termiche del sistema. Tale norma fa riferimento al coefficiente di conduttività termica , al conseguente valore di trasmittanza U del muro rivestito (in funzione degli spessori dei diversi materiali), ed ai coefficienti liminari interno ed esterno. �i ed �e. Trasmittanza Si definisce trasmittanza il flusso di calore che passa attraverso una parete per unità di superficie, in metri quadrati, moltiplicata per la differenza di temperatura espressa in gradi K. Indica perciò la tendenza di una parete a lasciarsi attraversare da un flusso termico. Il valore della trasmittanza U di una parete dell’involucro edilizio (o di qualunque altra parte dell’edificio che disperde calore) è facilmente calcolabile con la seguente formula, per pareti con n strati: U= 1 1/iii + s1/1 + s2/2 + …. sn/n + 1/e I valori di sn/n sono tanti quanti gli strati di materiali presenti nella sezione di parete considerata. dove: i = coefficiente di adduzione interno, espresso in W/m2 K valore fissato dalla norma UNI 7357-74 : per sup. orizzontale ascendente = 8 per sup. verticale = 7 per sup. orizzontale discendente = 5) e = coefficiente di adduzione esterno, espresso in W/m2 K valore fissato dalla norma UNI 7357-74 : per sup. verticale e orizz.le ascendente = 20 per sup. orizzontale discendente = 14 s = spessore dell’elemento espresso in m = conduttività del materiale in W/mK (ricavabile da tabelle o dai certificati del produttore del materiale) 6 6 In caso di presenza di una camera d’aria all’interno della parete, la formula avrà un termine in più: U= 1 1/ + 1/1 + 2/2 + … / + 1/ + 1/ dove: C = conduttanza dell’intercapedine d’aria Conduttività termica Indica l’attitudine di una sostanza a trasmettere il calore, viene indicata dal simbolo , dipende dalla natura del materiale ed è proporzionale alla quantità di energia che attraversa la sostanza. Si misura in W/mK (ricavabile da tabelle o dai certificati del produttore del materiale). 7 7 5 DESCRIZIONE DEL SISTEMA weber.therm clima Sistema di isolamento termico a cappotto weber.therm clima Il sistema di isolamento termico a cappotto, denominato weber.therm clima è costituito dal seguente pacchetto: - - collante in polvere weber.therm AP50 (collante cementizio in polvere, di colore grigio) da impastare con sola acqua in ragione del 19%, steso per cordoli sul perimetro delle lastre e per punti sulla lastra stessa, con un consumo di 2-3 kg/mq per l’incollaggio e 3-4 kg/mq per lo strato di armatura. pannelli in polistirene espanso sinterizzato azzurro, traspiranti, con foratura non passante weber.therm C70 (EPS-EN 13163-CS70-T2-L2-W2-S2-P4-BS115-TR150DS(N)2-DS(70,.-)1) Tali lastre, di dimensioni 500 x 1000 mm, avranno gli spessori: 50-60-80-100120-200 mm, bordo liscio non battentato e spigoli ad angolo retto. - adesivo rasante cementizio in polvere weber.therm AP50, di colore grigio, da impastare con sola acqua in ragione del 19%, steso sulle lastre in ragione di 3-4 kg/mq, da applicare in 2 mani, con interposta rete alcali resistente. - rete alcali resistente in fibra di vetro apprettata, weber.therm RE160, peso 160 gr/mq, fornita in rotoli di lunghezza 50 ml e altezza 1 ml, da annegare tra prima e seconda mano dello strato di armatura, sovrapponendo di almeno 10 cm i teli contigui. - tasselli per ancoraggio meccanico supplementare weber.therm TA1, weber.therm TA2, weber.therm TA3, weber.therm TA4, weber.therm TA5, costituiti da tasselli in plastica con anima in metallo/plastica. - finitura colorata protettiva silossanica weber.cote action R (granulometria 1,2 mm) oppure weber.cote action F (granulometria 0,8 mm) previo trattamento di primerizzazione weber.prim RC14. - finitura colorata protettiva organica weber.cote riviera G (granulometria 1,8 mm) o weber.cote riviera R (granulometria 1,2 mm) previo trattamento di primerizzazione weber.prim RA13. 8 8 6 REQUISITI TECNICI DEI MATERIALI 6.1 Adesivo rasante Il sistema impiega un adesivo cementizio in polvere, da impastare con sola acqua in ragione del 19%. L’adesivo rasante è denominato commercialmente weber.therm AP50 ed è prodotto da Saint Gobain Weber spa negli stabilimenti italiani di Torriana (RN), Villaverla (VI); Aquino (FR). Il legante idraulico impiegato è cemento Portland 42,5. L’adesivo rasante è composto da cemento, inerti (carbonati e silici), resine e additivi specifici. Gli inerti hanno una curva granulometrica che va da 0,63 mm a 0,20 mm. L’adesivo rasante weber.therm AP50 è confezionato in sacchi da 25 kg ed ha l’aspetto di polvere grigia. Deve essere conservato in confezioni integre al riparo dall’umidità per un periodo massimo di 12 mesi. Le confezioni recano l’indicazione del nome commerciale, il codice numerico riferito alla data ed allo stabilimento di produzione, il numero di lotto, il peso netto e le istruzioni per l’applicazione. Dopo l’impasto con acqua weber.therm AP50 deve riposare 10 minuti, indi essere brevemente riagitato con trapano e frusta. Il tempo di vita dell’impasto (pot life) è di 6 ore (a 22°C e 50% U.R.). La posa dello strato di armatura avviene 3 giorni dopo la posa dei pannelli. Dati tecnici di weber.therm AP50: massa volumica del prodotto indurito: 1,54 kg/lt tempo di riposo dell’impasto: 10 minuti tempo di vita dell’impasto (pot life): 6 ore conduttività termica (EN 1745:2002): = 0,48 W/mK pH dell’impasto: 12 6.2 Pannelli isolanti 6.2.1 - EPS 70 pannelli in polistirene espanso sinterizzato azzurro EPS-EN 13163-CS70-T2L2-W2-S2-P4-BS115-TR150-DS(N)2-DS(70,.-)1 - - denominazione commerciale weber.therm C70, declinata nei vari spessori disponibili: weber.therm C70/50, weber.therm C70/60, weber.therm C70/80, weber.therm C70/100, weber.therm C70/120, weber.therm C70/200 spessori 50-60-80-100-120-200 mm dimensioni 500 x 1000 mm non battentati permeabilità al vapore: μ=10. conduttività termica EN 12667): =0.036 W/mK reazione al fuoco: Euroclasse E 9 9 Il prodotto è costituito da lastre in polistirene espanso sinterizzato autoestinguente, tagliate da blocchi, con bordi netti non battentati. Le lastre vengono imballate in pacchi posti su bancali avvolti con polietilene e cappuccio di copertura e devono essere conservate al riparo dal sole e dalle intemperie. Ogni lastra porta il marchio UNI IIP con i colori caratteristici dell’autoestinguenza e della densità. Le lastre di polistirene espanso sinterizzato azzurro (EPS) hanno le seguenti caratteristiche: • dimensioni: 500 mm x 1000 mm • spessore: min 40 mm, max 200 mm • massa volumica minima: 20.kg/m3 • foratura non passante 6.3 Rete di rinforzo La rete alcali resistente in fibra di vetro apprettata weber.therm RE160 viene confezionata in rotoli da 1 ml di altezza per 50 ml di lunghezza, ha peso 160 gr/mq. 6.4 Dispositivi di ancoraggio Il sistema weber.therm clima prevede diverse soluzioni di ancoraggio, da scegliere in funzione del tipo di supporto, del tipo e spessore del pannello applicato. Ancoraggi: - weber.therm TA1/La - weber.therm TA2/La - weber.therm TA3/La - weber.therm TA4/La - weber.therm TA5/La dove: La = lunghezza del tassello 10 10 6.4.1 Tassello in plastica con chiodo in plastica weber.therm TA1/La Tassello in plastica a percussione per fissaggio meccanico complementare all’incollaggio, costituito da un tassello in materiale sintetico di alta qualità Ø 8 mm, con disco Ø 60 mm e chiodo in plastica con perno percussore in poliammide rinforzato. Denominazione originale: PTH 60/8-La Denominazione commerciale: weber.therm TA1/La (dove: La = lunghezza del tassello variabile da 95 a 175 mm in funzione dello spessore del pannello isolante) Campo d’impiego: fissaggio approvato ETAG per pannelli isolanti in sistemi compositi di isolamento termico a cappotto. Montaggio: weber.therm TA1/La trova un utilizzo semplice e rapido grazie al montaggio a percussione. Il tassello si espande battendo con il martello il perno percussore. La lunghezza adeguata del tassello deve assicurare una profondità di ancoraggio di almeno 35 mm nella struttura della parete. Omologazione: ETA-05/0055 Diametro foro (mm): 8 Spessore materiale isolante (mm): 50-60-80-100-120 Profondità minima foro (mm): 45 Prof. min. di ancoraggio (mm): 35 Lunghezza tassello (mm): 95-115-135-155-175 Diametro disco (mm): 60 Materiale isolante compatibile: pannelli in polistirene espanso sinterizzato (EPS) Applicabile su supporti murari compatti come mattoni pieni e calcestruzzo. ETA – 05/0055 – Tabella delle caratteristiche di resistenza meccanica NRK KN) su calcestruzzo e muratura per singolo ancoraggio. Resist a PTHPTHPTH-L PTH Tipo di densità compress. Norme KZ KZL 60/860/83 ß 60/860/8EN materiale (Kg/dm ) La La (N/mm2) La La Calcestruzzo C12/15 Calcestruzzo C 16/20 – 50/60 Mattoni pieni 30 >1,7 (C SN EN 771-1) Mattoni forati 10 >0,7 (C SN EN 771-1) Coeff di m= sicurezza *in assenza di diverse Norme nazionali EN 2061 0,50 - 0,60 - EN 2061 0,60 - 0,90 - 0,75 - 0,90 - - 0,5 - 0,60 2,0* 11 11 6.4.2 Tassello in plastica con chiodo in plastica weber.therm TA2/La Tassello in plastica a percussione, per fissaggio meccanico complementare all’incollaggio, costituito da un tassello in materiale sintetico di alta qualità Ø 8 mm, con disco Ø 60 mm e chiodo in plastica premontato con perno percussore in poliammide rinforzato. Denominazione originale: PTH-L 60/8-La Denominazione commerciale: weber.therm TA2/La (dove: La = lunghezza del tassello variabile da 95 a 175 mm in funzione dello spessore del pannello isolante) Campo d’impiego: fissaggio approvato ETAG per pannelli isolanti in sistemi compositi di isolamento termico a cappotto Montaggio: weber.therm TA2/La trova un utilizzo semplice e rapido grazie al montaggio a percussione. Il tassello si espande battendo con il martello il perno percussore. La lunghezza adeguata del tassello deve assicurare una profondità di ancoraggio di almeno 55 mm nella struttura della parete. Omologazione: ETA-05/0055 Diametro foro (mm): 8 Spessore materiale isolante (mm): 50-60-80-100-120 Profondità minima foro (mm): 65 Prof. Min. di ancoraggio (mm): 55 Lunghezza tassello (mm): 95-115-135-155-175 Diametro disco (mm): 60 Materiale isolante compatibile: pannelli in polistirene espanso sinterizzato (EPS) Applicabile su: supporti murari deboli come mattoni forati, calcestruzzo alleggerito e similari. ETA - 05/0055 – Tabella delle caratteristiche di resistenza meccanica NRK (KN) su calcestruzzo e muratura per singolo ancoraggio. PTHPTHResist a PTH-L PTH KZ KZL Tipo di densità Norme compress 60/860/8materiale (Kg/dm3) EN 60/860/82 ß (N/mm ) La La La La Calcestruzzo C12/15 Calcestruzzo C 16/20 50/60 Mattoni pieni (C SN EN 771-1) Mattoni forati (C SN EN 771-1) Coeff di sicurezza EN 2061 0,50 - 0,60 - EN 2061 0,60 - 0,90 - >1,7 30 0,75 - 0,90 - >0,7 10 - 0,5 - 0,60 m= 2,0* *in assenza di diverse Norme nazionali 12 12 6.4.3 Tassello in plastica con chiodo in acciaio weber.therm TA3/La Tassello in plastica a percussione, per fissaggio meccanico complementare all’incollaggio costituito da un tassello in materiale sintetico di alta qualità Ø 8 mm, con disco Ø 60 mm e chiodo in acciaio premontato con perno percussore. Denominazione originale: Termoz 8 NZ/La Denominazione commerciale: weber.therm TA3/La (dove: La = lunghezza del tassello variabile da 110 a 250 mm in funzione dello spessore del pannello isolante) Campo d’impiego: fissaggio approvato ETAG per pannelli isolanti in sistemi compositi di isolamento termico a cappotto Montaggio: weber.therm TA3/La trova un utilizzo semplice e rapido grazie al montaggio a percussione. Il tassello si espande battendo con il martello il perno percussore. La lunghezza del tassello deve assicurare una profondità di ancoraggio di almeno 35 mm nella struttura della parete. Omologazione: ETA-03/0019 Diametro foro (mm): 8 Spessore materiale isolante (mm): 60-80-100-120-200 Profondità minima foro (mm): 45 Prof. min. di ancoraggio (mm): 35 Lunghezza tassello (mm): 110-130-150-170-250 Diametro disco (mm): 60 Materiale isolante compatibile: pannelli in EPS Applicabile su: calcestruzzo C16/20, calcestruzzo C12/15, mattone pieno, mattone forato, blocco forato di cemento, blocco di cls alleggerito. Tipo di materiale Classe materiale Resistenza caratteristica a trazione in kN (1kN = 100 kg) Blocco Blocco di Calcestruzzo Calcestruzzo Mattone Mattone forato di CLS C16/20 C12/15 pieno forato cemento alleggerito A A B C C D 1.5 1.5 1.5 0.75 0.4 0.4 Valori caratteristici di caricabilità secondo ETA 03/0019 Coefficiente di sicurezza raccomandato = 2. 13 13 6.4.4 Tassello in plastica con chiodo in acciaio weber.therm TA4/La Tassello in plastica a percussione, per fissaggio meccanico complementare all’incollaggio costituito da un tassello in materiale sintetico di alta qualità Ø 8 mm, con disco Ø 60 mm e chiodo in acciaio galvanizzato premontato con perno percussore in poliammide rinforzato. Denominazione originale: PTH-KZ 60/8-La Denominazione commerciale: weber.therm TA4/La (dove: La = lunghezza del tassello pari a 255 mm) Campo d’impiego: fissaggio approvato ETAG per pannelli isolanti in sistemi compositi di isolamento termico a cappotto Montaggio: weber.therm TA4/La trova un utilizzo semplice e rapido grazie al montaggio a percussione. Il tassello si espande battendo con il martello il perno percussore. La lunghezza adeguata del tassello deve assicurare una profondità di ancoraggio di almeno 35 mm nella struttura della parete. Omologazione: ETA-05/0055 Diametro foro (mm): 8 Spessore materiale isolante (mm): 200 Profondità minima foro (mm): 45 Prof. min. di ancoraggio (mm): 35 Lunghezza tassello (mm): 255 Diametro disco (mm): 60 Materiale isolante compatibile: pannelli in polistirene espanso sinterizzato (EPS). Applicabile su: supporti murari compatti come mattoni pieni e calcestruzzo. ETA – 05/0055 – Tabella delle caratteristiche di resistenza meccanica NRK (KN) su calcestruzzo e muratura per singolo ancoraggio. PTHPTHPTH PTH-L Resist a Tipo di densità Norme KZL KZ 60/860/8compress materiale (Kg/dm3) EN 60/82 60/8-La La La ß (N/mm ) La Calcestruzzo C12/15 Calcestruzzo C 16/20 – 50/60 Mattoni pieni (C SN EN 771-1) Mattoni forati (C SN EN 771-1) Coeff di sicurezza EN 206-1 0,50 - 0,60 - EN 206-1 0,60 - 0,90 - >1,7 30 0,75 - 0,90 - >0,7 10 - 0,5 - 0,60 m= 2,0* *in assenza di diverse Norme nazionali 14 14 6.4.5 Tassello in plastica con chiodo in acciaio weber.therm TA5/La Tassello in plastica a percussione, per fissaggio meccanico complementare all’incollaggio, costituito da un tassello in materiale sintetico di alta qualità Ø 8 mm, con disco Ø 60 mm e chiodo in acciaio galvanizzato premontato con perno percussore in poliammide rinforzato. Denominazione originale: PTH-KZL 60/8-La Denominazione commerciale: weber.therm TA5/La (dove: La = lunghezza del tassello pari a 255 mm) Campo d’impiego: fissaggio approvato ETAG per pannelli isolanti in sistemi compositi di isolamento termico a cappotto Montaggio: weber.therm TA5/La trova un utilizzo semplice e rapido grazie al montaggio a percussione. Il tassello si espande battendo con il martello il perno percussore. La lunghezza adeguata del tassello deve assicurare una profondità di ancoraggio di almeno 55 mm nella struttura della parete. Omologazione: ETA-05/0055 Diametro foro (mm): 8 Spessore materiale isolante (mm): 200 Profondità minima foro (mm): 65 Prof. min. di ancoraggio (mm): 55 Lunghezza tassello (mm): 255 Diametro disco (mm): 60 Materiale isolante compatibile: pannelli in polistirene espanso sinterizzato (EPS). Applicabile su: supporti murari deboli come mattoni forati, calcestruzzo alleggerito e similari. ETA – 05/0055 – Tabella delle caratteristiche di resistenza meccanica NRK (KN) su calcestruzzo e muratura per singolo ancoraggio. PTHPTHPTH PTH-L Resist a Tipo di Densità Norme KZ KZL 60/860/8compress materiale (Kg/dm3) EN 60/860/8La La ß (N/mm2) La La Calcestruzzo C12/15 Calcestruzzo C 16/20 – 50/60 Mattoni pieni (C SN EN 771-1) Mattoni forati (C SN EN 771-1) Coeff di sicurezza EN 206-1 0,50 - 0,60 - EN 206-1 0,60 - 0,90 - >1,7 30 0,75 - 0,90 - >0,7 10 - 0,5 - 0,60 m= 2,0* *in assenza di diverse Norme nazionali 15 15 7 PRODOTTI DI FINITURA E DECORAZIONE Il sistema può adottare 2 diverse finiture: weber.cote riviera R-G (finitura organica) da applicare su superfici precedentemente trattate con weber.prim RA13, oppure weber.cote action F-R (finitura silossanica) da applicare su superfici precedentemente trattate con weber.prim RC14. 7.1 weber.prim RA13 Prodotto liquido di preparazione in fase acquosa denominato commercialmente weber.prim RA13, prodotto da Saint-Gobain Weber spa nello stabilimento italiano di Aquino (FR). Il componente principale è costituito da emulsione stirolo-acrilica. Come cariche e additivi vengono impiegati carbonato di calcio, cellulosa e altri additivi specifici. Il prodotto è confezionato in secchi di plastica da litri 5 e litri 15 che devono essere conservati al riparo da calore e gelo, a temperatura superiore a 5°C per un periodo max di 24 mesi. Le confezioni recano l’indicazione del nome commerciale, il n° di lotto, il peso netto e le istruzioni per l’applicazione. Il consumo del prodotto è di circa 0,04 l/m2 per mano. Prima dell’uso diluire con acqua nel rapporto weber.prim RA13:acqua = 1:5 7.1.1 Caratteristiche tecniche: • • • • • massa volumica: 1,1-1,2 kg/lt pH: 7,5-8 resistenza agli alcali: ottima impregnazione: ottima tenuta agli chock termici: buona UE, DIR. 2004/42/CE Primer. Valore limite C.O.V. di prodotto, cat.g/BA: 50 g/l (2007) 30 g/l (2010) weber.prim RA 13 contiene max 7 g/l 7.1.2 Fabbricazione Il ciclo produttivo di weber.prim RA13 è il seguente: • • • • • • • Dosaggio dell’acqua a mezzo di contalitri. Preparazione e pesatura degli additivi in polvere e loro dissoluzione in vasca. Preparazione e pesatura degli additivi liquidi e carico in vasca sotto agitazione. Preparazione e pesatura delle cariche e dispersione. Preparazione e pesatura della resina liquida tramite bilancia e inserimento nella vasca sotto agitazione Miscelazione lenta per circa 15 min Confezionamento in secchi da 5 o 15 litri. 16 16 7.2 weber.cote riviera R-G Pasta pronta in fase acquosa denominata commercialmente weber.cote riviera G (granulometria max 1,8 mm) oppure weber.cote riviera R (granulometria max 1,2 mm) ed è prodotto da Saint Gobain Weber spa nello stabilimento italiano di Aquino (FR). Il legante principale è costituito da una resina stirolo-acrilica. Come cariche e additivi vengono impiegati carbonati, silice, pigmenti, glicoli, cellulose, battericidi e altri additivi specifici. Il prodotto è confezionato in secchi di plastica con manico che devono essere conservati al riparo da calore e gelo, a temperatura superiore a 5°C, per un periodo massimo di 12 mesi. Le confezioni recano l’indicazione del nome commerciale, il codice numerico riferito alla data ed allo stabilimento di produzione, il numero di lotto, il peso netto, il codice colore e le istruzioni per l’applicazione. Il consumo del prodotto è di circa 3-3,5 kg/mq per weber.cote riviera G per ottenere uno spessore di 2 mm, e di circa 2 kg/mq per weber.cote riviera R: per ottenere uno spessore di 1,5 mm. 7.2.1 Caratteristiche tecniche: • massa volumica: 1,84 kg/dmc (+ 0,4) • estratto secco a 105 °C: 86,5% (+ 2,5%) • tenore in ceneri a 450°C : 77.24% (+ 2) • viscosità : 175.000 + 35.000 mPa*s • spettro di assorbimento all’infrarosso: resina stirolo-acrilica • pH: 8 (+ 0,5) • coefficiente di assorbimento d’acqua: W24< 0,1 kg /(m224h1/2) • adesione su intonaco: > 0,6-0,8 N/mm2 con rottura coesiva dell’intonaco UE, DIR. 2004/42/CE Pitture per pareti esterne di supporto minerale. Valore limite C.O.V. di prodotto, cat.c/BA: 75 g/l (2007) 40 g/l (2010) weber.cote riviera R-G contiene max 38 g/l 7.2.2 Fabbricazione Il ciclo produttivo di weber.cote riviera R-G è il seguente: • dosaggio automatico dell’acqua ed immissione nella vasca; • preparazione degli additivi in polvere, con pesatura automatica tramite bilancia di precisione, inserimento automatico nella vasca e miscelazione lenta per 10’; • preparazione degli additivi liquidi, con pesatura automatica tramite bilancia di precisione, inserimento automatico nella vasca, con miscelazione lenta per 5’; • aggiunta della resina liquida, con pesatura automatica tramite dosatore di precisione, inserimento automatico nella vasca, con miscelazione lenta per 5’; • carico degli inerti, stoccati negli appositi silos, pesati automaticamente, in una tramoggia di contenimento; 17 17 • • • posizionamento della coclea ad alta velocità, inserimento degli inerti dalla tramoggia nella vasca contenente gli additivi e la resina e miscelazione per 10’; scarico del prodotto finito (neutro) in apposita tramoggia per confezionamento ed imballaggio automatico in secchi da 24 kg; messa in tinta del neutro con tintometro, con raggiungimento del peso finale di 25 kg. 7.3 weber.prim RC14 Prodotto liquido di preparazione in fase acquosa pronto all’uso denominato commercialmente: weber.prim RC14 I componenti principali sono costituiti da microemulsione di resina stirolo-acrilica e additivo siliconico, ad essi sono aggiunti altri additivi specifici. Il prodotto è confezionato in taniche di plastica da litri 5 e litri 20 che devono essere conservate al riparo da calore e gelo, a temperatura superiore a 5°C per un periodo max di 12 mesi. Le confezioni recano l’indicazione del nome commerciale, il n° di lotto, il peso netto e le istruzioni per l’applicazione. Il consumo del prodotto è di circa 0,08 l/m2 . 7.3.1 Caratteristiche tecniche: • massa volumica: 1,00 + 0,005 kg/lt • pH:7,5 + 0,5 • resistenza agli alcali: buona • impregnazione: molto buona • tenuta agli chock termici: molto buona • consistenza: fluido UE, DIR. 2004/42/CE Primer. Valore limite C.O.V. di prodotto, cat.g/BA: 50 g/l (2007) 30 g/l (2010) weber.prim RC 14 contiene max 1 g/l 7.3.2 Fabbricazione Il ciclo produttivo di weber.prim RC14 è il seguente: • Dosaggio dell’acqua a mezzo di contalitri. • Preparazione e pesatura degli additivi liquidi tramite bilancia e inserimento nella vasca sotto agitazione. • Preparazione e pesatura della resina liquida tramite bilancia e inserimento nella vasca sotto agitazione • Miscelazione lenta per circa 15 minuti • Confezionamento in taniche da 5 o 20 litri. 7.4 weber.cote action F–R Pasta pronta in fase acquosa denominata commercialmente weber.cote action F (granulometria max 0.8 mm) oppure weber.cote action R (granulometria max 1.2 18 18 mm) ed è prodotto da Saint Gobain Weber spa nello stabilimento italiano di Aquino (FR). I leganti principali sono costituiti da resina stirolo-acrilica e resina siliconica. Come cariche e additivi vengono impiegati carbonati, silice, pigmenti, glicoli, cellulose, battericidi e altri additivi specifici. Il prodotto è confezionato in secchi di plastica con manico che devono essere conservati al riparo da calore e gelo, a temperatura superiore a 5°C, per un periodo massimo di 12 mesi. Le confezioni recano l’indicazione del nome commerciale, il codice numerico riferito alla data ed allo stabilimento di produzione, il numero di lotto, il peso netto, il codice colore e le istruzioni per l’applicazione. Il consumo del prodotto è di circa 1,7–1,8 kg/mq per weber.cote action F per ottenere uno spessore di 1,2 mm circa per mano, e di circa 1,9-2 kg/mq per weber.cote action R per ottenere uno spessore di 1,5 mm circa. 7.4.1 Caratteristiche tecniche: • massa volumica: 1,7 – 1,9 kg/dmc (+ 0,4) • estratto secco a 105 °C: 86,3% (+ 2,5%) • tenore in ceneri a 450°C : 75.6% (+ 2) • Viscosità : 140.000 + 20.000 mPa*s • Spettro di assorbimento all’infrarosso: resina stirolo-acrilica e resina siliconica • pH : 8 (+ 0,5) • Coefficiente di assorbimento d’acqua W24 < 0.1 kg/(mq*24h1/2) • Adesione su intonaco: > 0,37 N/mmq UE, DIR. 2004/42/CE Pitture per pareti esterne di supporto minerale. Valore limite C.O.V. di prodotto, cat.c/BA: 75 g/l (2007) 40 g/l (2010) weber.cote action F-R contiene max 18 g/l 7.4.2 Fabbricazione Il ciclo produttivo di weber.cote action F-R è il seguente: • • • • • dosaggio automatico dell’acqua ed immissione nella vasca; preparazione degli additivi in polvere, con pesatura automatica tramite bilancia di precisione, inserimento automatico nella vasca e miscelazione lenta per 10’; preparazione degli additivi liquidi, con pesatura automatica tramite bilancia di precisione, inserimento automatico nella vasca, con miscelazione lenta per 5’; aggiunta della resina liquida, con pesatura automatica tramite dosatore di precisione, inserimento automatico nella vasca, con miscelazione lenta per 5’; carico degli inerti, stoccati negli appositi silos, pesati automaticamente, in una tramoggia di contenimento; 19 19 • • • • posizionamento della coclea ad alta velocità, inserimento degli inerti dalla tramoggia nella vasca contenente gli additivi e la resina e miscelazione per 10’; aggiunta della resina siliconica, con pesatura automatica tramite dosatore di precisione, inserimento automatico nella vasca, con miscelazione lenta per 5’; scarico del prodotto finito (neutro) in apposita tramoggia per confezionamento ed imballaggio automatico in secchi da 24 kg; messa in tinta del neutro con tintometro, con raggiungimento del peso finale di 25 kg. 8 SICUREZZA E TUTELA DELLA SALUTE weber.therm AP50 contiene cemento Portland grigio. Il prodotto è trattato, per quanto riguarda il rischio di sensibilizzazione legato alla presenza di Cromo VI, con agenti riducenti in conformità al DM 10/5/2004, con una validità del trattamento, indicato sulle confezioni, pari a 12 mesi. weber.cote action F–R e weber.cote riviera R-G sono già in linea con quanto richiesto (a partire dal 2010) dalla Direttiva 2004/42/CE in merito al valore del contenuto di composti Organici Volatili (C.O.V.) riportato sulle confezioni. weber.cote action F–R (cat c/BA) contengono Composti Organici Volatili (C.O.V.), con contenuti max di 18 g/lt, rispettando già oggi il limite (40 g/lt) previsto per il 2010. (NB limite dal 2007: 75 g/lt) weber.cote riviera R–G (cat c/BA) contengono Composti Organici Volatili (C.O.V.), con contenuti max. di 38 g/lt, rispettando già oggi il limite (40 g/lt) previsto per il 2010. (NB limite dal 2007: 75 g/lt) weber.prim RC14 (cat g/BA) contiene Composti Organici Volatili (C.O.V.), con contenuti max. di 1 g/lt rispettando già oggi il limite (30 g/lt) previsto per il 2010 (NB limite dal 2007: 50 g/lt) weber.cote RA13 (cat g/BA) contiene Composti Organici Volatili (C.O.V.), con contenuti max. di 7g/lt (valori riportati sulle confezioni), rispettano già oggi il limite (30 g/lt) previsto per il 2010 (NB limite dal 2007: 50 g/lt) Sistema Qualità ISO 9001: Saint Gobain weber spa è società certificata ISO 9001 secondo il Sistema Qualità ISO 9001:2000 (cert D.N.V. no. CERT-020265-97 AQBOL-SINCERT). La gestione della Qualità secondo tale sistema prevede: • Progettazione e realizzazione dei prodotti in conformità con le richieste dei vari segmenti del mercato dell’edilizia. • Prove e controlli su materie prime e semilavorati, controlli di processo, prove e collaudi sui prodotti finiti, controlli a campione sui materiali a magazzino atti ad assicurare la corrispondenza alle specifiche stabilite. • Assistenza, verifiche sulla soddisfazione del Cliente, studio di eventuali non conformità ed azioni correttive, analisi per il miglioramento. 20 20 9 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DURANTE LE FASI DI POSA IN OPERA. 9.1 OPERAZIONI PRELIMINARI 9.1.1 Attrezzature consigliate per la posa: Per eseguire una perfetta applicazione a regola d’arte, occorre disporre delle seguenti attrezzature: Miscelatore per prodotti in polvere, trapano a basso numero di giri (500—1000 giri/min) di potenza adeguata a permettere la miscelazione di un intero sacco, livella a bolla d’aria, filo a piombo, metro, squadra, cazzuole, spatole di acciao tipo “americana liscia’’ in acciaio inossidabile, seghetto, cutter, staggia, avvitatore, martello, cesoia graduata, frattazzo in plastica, raschiatore per EPS, spatole per angoli, ecc.., oltre alla normale strumentazione in uso all’applicatore edile. 9.1.2 Diagnosi del supporto Affinché si possa procedere ad una corretta applicazione del sistema weber.therm clima bisogna procedere ad una diagnosi preliminare del supporto: • • • • • • • • Le strutture murarie devono essere ben asciutte, eliminare eventuali cause che potrebbero creare umidità. La presenza di umidità potrà essere verificata con misurazioni con igrometro e/o analisi di laboratorio specializzato. I valori di umidità non devono comunque superare il 4-5%. Prima di procedere all’applicazione del sistema, eliminare muschi, muffe e sostanze organiche, con l’ausilio di prodotti battericidi idonei, nel rispetto delle normative in materia di igiene e sicurezza. Il sottofondo dovrà presentarsi completamente pulito, privo di grassi, polvere, croste, muschi o quant’altro possa impedire una perfetta adesione tra supporto e pannello isolante. Il supporto dovrà avere una resistenza minima a trazione maggiore di 80 KPa. Eventuali difetti di planarità del supporto non dovranno superare il valore di 20 mm/m. Il controllo della planarità deve essere eseguito con la staggia. Riparare le irregolarità con malte da intonaco. Riparare inoltre eventuali difetti costruttivi (fessure, fuori piombo, ecc..). Il supporto dovrà avere un adeguato assorbimento, dovrà essere consistente, privo di spolverii che potrebbero impedire l’adesione degli strati successivi. La verifica della consistenza del sottofondo deve essere eseguita incidendo, picchettando e battendo i supporti. Solidità e stabilità del rivestimento decorativo superficiale verranno verificate con il metodo di quadrettatura (tagliando e/o incidendo con strumenti acuti). 21 21 9.1.3 Organizzazione del cantiere • Tutte le lavorazioni con utilizzo di acqua, come ripristini ed intonacature, dovranno essere concluse, e le eventuali malte completamente mature, prima dell’applicazione del sistema. • Gli intonaci di sottofondo devono aver raggiunto la completa maturazione. • Eventuali difetti strutturali come crepe e fessure superficiali dovranno essere monitorate per un periodo di tempo più o meno lungo in funzione dell’importanza delle lesioni. Se da tale operazione risulta che tali lesioni sono staticamente stabili, e solo in questo caso, si potrà procedere al ripristino. • Prima dell’applicazione del sistema, si dovrà provvedere alla predisposizione delle opere complementari. (grondaie, pluviali, mensole, scatole elettriche, tubi idrici, scarichi e tubi gas, ecc...) • I materiali dovranno essere stoccati in cantiere, protetti dagli agenti atmosferici, al coperto e al riparo dalle intemperie e dal sole diretto, assicurandosi preventivamente che le quantità stoccate siano sufficienti per l’ultimazione dell’opera in un’unica fase. • L’incollaggio del cappotto deve essere eseguito a regola d’arte, senza lasciare fessure di alcun genere che potrebbero causare infiltrazioni d’acqua. • Controllare che non si formino ristagni d’acqua, verificare il corretto deflusso dell’acqua verso l’esterno della facciata. • Eventuali spazi vuoti tra le lastre con dimensioni superiori a 4 mm dovranno essere riempiti con materiale isolante dello stesso tipo dei pannelli. 9.1.4 Condizioni ambientali • La temperatura durante l’intera fase applicativa dovrà essere compresa tra +5°C e +30 °C, con umidità relativa inferiore al 90%. • Il lavoro deve essere interrotto quando le pareti esterne sono bagnate o umide, in caso di vento, pioggia, temperatura in parete o dell’aria minore di + 5ºC.. • La presenza di elevate o basse temperature in fase di applicazione potrebbe alterare le prestazioni dei materiali utilizzati e l’adesione tra gli strati successivi • Non applicare in presenza di vento, pioggia, sole battente, rischio di gelo nelle 24 ore successive all’applicazione. • Prevedere adeguate protezioni da pioggia battente ed irraggiamento solare durante l’applicazione e la maturazione dei materiali posati. • Specialmente in estate proteggere la facciata con gli appositi teli ombreggianti. 9.1.5 Limitazioni Nel caso di edifici di altezza in gronda superiore a 24 metri, o per edifici soggetti a normative antincendio specifiche, come da elenco delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi secondo l’allegato al DM 16/2/82 (scuole, teatri, cinema, autorimesse, discoteche, ospedali, biblioteche, edifici per civile abitazione maggiori di 24 piani f.t. ecc.) si consiglia di effettuare delle interruzioni del sistema, con posa di fasce tagliafuoco in materiali incombustibili classe di reazione al fuoco A1 (EN 13501-1) o prodotti con reazione al fuoco di Euroclasse F. 22 22 9.2 PROCEDURE APPLICATIVE L‘installazione di un isolamento termico a cappotto è un lavoro che richiede precisione in tutte le sue fasi. Sono perciò necessarie un‘attenta analisi delle condizioni del sottofondo, il rilievo degli impianti esistenti su tali superfici, una precisa misurazione delle reali dimensioni delle superfici di posa, in modo da poter approvvigionare i materiali necessari. E‘ buona norma tenere sotto controllo continuativo le condizioni atmosferiche, interrompendo il lavoro quando esse diventano non compatibili con l‘applicazione in corso, verificando nel contempo di non avere degrado dei materiali posati, o stoccati in cantiere, e attendendo il tempo necessario tra le fasi successive dell’opera, fino alla posa, secondo le modalità previste, dei materiali decorativi e protettivi finali. 9.2.1 Preparazione dei supporti Edifici nuovi: Devono essere verificate o comunque ripristinate, se necessario, le seguenti condizioni: planarità del supporto, pulizia del supporto; ove necessario si raccomanda l’asportazione, mediante lavaggio, di eventuale disarmante. Edifici esistenti: Devono essere verificate o comunque ripristinate le seguenti condizioni: planarità del supporto; assenza di ammaloramento generale o localizzato del supporto; asportazione di pitturazioni od intonaci esistenti che non garantiscano una buona adesione nel tempo; pulizia del supporto ed assenza di fenomeni permanenti di risalita di umidità. Rimozione di manufatti a ridosso della parete, come impianti idrici, pluviali, gronde e quant’altro. Le lavorazioni sopra descritte sono da eseguirsi con una squadra composta da un operaio comune, uno specializzato ed uno qualificato, per un numero minimo di 3 operai. 9.2.2 Montaggio dei ponteggi Da eseguirsi con una squadra composta da operai abilitati ed uno preposto alla sorveglianza come indicato nel Decreto Legislativo 235/03 e nelle norme in materia di sicurezza. 9.2.3 Profilo di base: • Posizionare il profilo di base perfettamente in orizzontale a circa 30 cm dalla linea di terra, controllando con bolla d’aria, e fissarlo con 1 tassello metallico ogni 30-50 cm. • Tra il profilo di base e il supporto, in corrippondenza dei tasselli, collocare un elemento plastico delo spessore necessario, così da dare stabilità ed allineamento al profilo. • Montare i profili lasciando uno spazio libero di 2-3 mm tra profili contigui. • Utilizzare gli appositi giunti di raccordo tra elementi contigui. • Collocare i pannelli isolanti sul profilo di base. • Sigillare eventuali difetti di planarità del supporto sotto il profilo di base con schiume poliuretaniche. 23 23 9.2.4 Giunti di dilatazione e punti particolari In prossimità dei giunti di dilatazione dell’edificio si consiglia di interrompere il sistema di isolamento termico esterno weber.therm clima, inserendo un listello in EPS o, in alternativa, un elemento comprimibile in neoprene di adeguato diametro, al fine di eliminare il ponte termico. Inserire poi il profilo ad U in PVC. In corrispondenza di punti particolari (balconi, bocchette di ventilazione, serramenti, attacco copertura), si consiglia di seguire le indicazioni elencate nei disegni allegati. 9.2.5 Preparazione dell’adesivo per l’incollaggio del pannello isolante. weber.therm AP50 adesivo rasante in polvere deve essere miscelato con sola acqua (circa il 19%). La miscelazione deve essere effettuata fino ad ottenere un impasto omogeneo e privo di grumi. Di norma per miscelare una confezione da 25 Kg sono necessari alcuni minuti di agitazione con trapano a bassa velocità (da 500 a 1000 giri/min.) con fruste ad elica singola o doppia. Per questa fase di applicazione è richiesta una squadra composta da un operaio qualificato, uno specializzato ed uno comune. 9.2.6 Modalità di posa dei pannelli isolanti L’adesivo weber.therm AP50 deve essere applicato sulle lastre di isolante weber.therm C70 a strisce perimetrali e per punti centrali in ragione di almeno 2-3 kg/mq. L’adesivo weber.therm AP50 deve essere applicato sul lato forato delle lastre di isolante weber.therm C70. Il lato non forato viene quindi posizionato veso l’esterno. Le lastre saranno posizionate a giunti sfalsati e battute con frattazzo ruvido per corsi orizzontali e verticali, controllando ad intervalli regolari la planarità del sistema. Il sistema weber.therm clima prevede fissaggio meccanico supplementare mediante chiodatura con tasselli in plastica, in ragione di 4-6 al mq. Tale applicazione deve essere svolta da una squadra-tipo composta da tre operai. 9.2.7 Preparazione dello strato di base e posa dell’armatura 1. Il supporto deve essere regolare, pulito da ogni impurità (polvere, sostanze grasse, residui di colla), e deve essere consistente e solido (rimuovere tutte le parti inconsistenti). 2. Posizionare il profilo di base nella parte inferiore della muratura, a circa 30 cm da terra, fissandolo con gli appositi tasselli, in numero di uno ogni 30-50 cm. 3. I pannelli devono essere fissati al muro iniziando dal basso e procedendo verso l’alto, in adiacenza l’uno con l’altro e con sfalsamento verticale dei giunti. 4. Per il fissaggio dei pannelli, occorre innanzitutto applicare l’adesivo rasante weber.therm AP50 sul retro dei pannelli, con una cazzuola dentata: a. in caso di supporti regolari, applicare l’adesivo rasante sulla totalità della superficie del pannello in EPS, con un consumo di 2-3 kg per metro quadrato; b. in caso di supporti irregolari (non perfettamente lisci o complanari), applicare l’adesivo rasante per cordolo continuo sul retro del pannello e 24 24 su 2-3 punti nella parte centrale dello stesso, con un consumo di 2-3 kg per metro quadrato (si raccomanda di ricoprire almeno il 40% della superficie con l’adesivo rasante). c. I pannelli possono essere tagliati, per adattarsi alla forma della facciata, con un normale cutter. 5. In corrispondenza degli infissi, applicare i pannelli senza interruzioni sui 4 angoli; fare attenzione a non lasciare fessure tra i pannelli (se questo dovesse accadere, sigillare con poliuretano espanso fessure < 4 mm, oppure chiudere con ritagli di pannello fessure > 4 mm). 6. Fissare poi i pannelli alla muratura con tasselli weber.therm TA, da applicare il giorno seguente in numero medio di 4-6 per metro quadrato, fino ad un massimo di 8 pz/m2 per edifici molto alti o siti in zone ventose, sempre secondo le indicazioni di progetto. Dopo il fissaggio con martello a battere, le teste dei tasselli devono essere perfettamente allineate alla superficie dei pannelli. 7. Applicare successivamente i profili angolari, usando lo stesso adesivo rasante weber.therm AP50 miscelato con un trapano a bassa velocità in un secchio con il 19-20% di acqua (per ogni sacco da 25 kg aggiungere da 4,5 a 5 lt d’acqua). Prima dell’applicazione far riposare il prodotto per circa 10 minuti e riagitare brevemente. 8. Dopo tre giorni applicare la rete d’armatura weber.therm RE160, da affogare completamente nell’adesivo rasante weber.therm AP50 : a. Applicare una prima passata di weber.therm AP50, impastato con la corretta quantità di acqua pulita, con spatola di acciaio tipo “americana liscia”, seguita da una seconda passata applicata con spatola dentata. b. Affogare la rete alcali resistente in fibra di vetro apprettata weber.therm RE160, premendola bene nel weber.therm AP50 fresco e regolarizzare la superficie con spatola di acciaio tipo “americana liscia”. c. Sovrapporre teli contigui della rete weber.therm RE160 per almeno 10 cm d. Il consumo totale di weber.cem AP50 in questa fase è di 3-4 kg per metro quadrato. 9.2.8 Finitura colorata Dopo un periodo di tempo di almeno 7 giorni dalla posa in opera dello strato di armatura ed in relazione alle condizioni termoigrometriche ambientali, viene applicato lo strato di finitura con differenti soluzioni: • Finitura colorata silossanica denominata weber.cote action F da applicare in ragione di 1,7-1,8 kg/mq per mano. Tale finitura colorata ha una granulometria max di 0,8 mm e deve essere applicata in una o due mani su trattamento di primerizzazione weber.prim RC14, da applicare in una o due mani con un consumo di 0,083 lt/mq per mano. 25 25 • Finitura colorata silossanica denominata weber.cote action R da applicare in ragione di 1,9-2,0 kg/mq. Tale finitura colorata ha una granulometria max di 1,2 mm e deve essere applicata in una mano su trattamento di primerizzazione weber.prim RC14, da applicare in una o due mani con un consumo di 0,083 lt/mq per mano. • Finitura colorata organica denominata weber.cote riviera R da applicare in ragione di 2 kg/mq. Tale finitura colorata ha una granulometria max di 1.2 mm e deve essere applicata in una mano su trattamento di primerizzazione weber.prim RA13, da applicare in una o due mani con un consumo di 0,04 lt/mq per mano. • Finitura colorata organica denominata weber.cote riviera G da applicare in ragione di 3-3,5 kg/mq. Tale finitura colorata ha una granulometria max di 1.8 mm e deve essere applicata in una mano su trattamento di primerizzazione weber.prim RA13, da applicare in una o due mani con un consumo di 0,04 lt/mq per mano. La realizzazione dello strato di finitura colorata viene eseguita in due distinte fasi: la prima fase consiste nella stesura del materiale sulla superficie, già armata con weber.therm AP50 e interposta rete weber.therm RE160, mediante una spatola di acciaio tipo “americana liscia”; si provvederà poi, laddove consigliato, alla posa della seconda mano di finitura colorata, con spatola di acciaio tipo “americana liscia”; nella seconda fase si procede alla frattazzatura della superficie con frattazzo di plastica, eseguendo un movimento rotatorio Il tempo di attesa tra l’applicazione e la frattazzatura determina diversi effetti estetici della superficie finale. Per questa fase di applicazione è richiesta una squadra composta da un operaio qualificato, uno specializzato ed uno comune. 10 AVVERTENZE E RACCOMANDAZIONI 10.1 Pannelli isolanti: • La temperatura durante l’intera fase applicativa deve essere compresa tra +5°C e +30 °C, con umidità relativa inferiore al 90%. • Non applicare in presenza di vento, pioggia, sole battente, rischio di gelo nelle 24 ore successive all’applicazione. • Specialmente in estate proteggere la facciata con gli appositi teli ombreggianti e protettivi. • Applicare l’adesivo weber.therm AP50 sul retro del pannello (lato con fori), per cordolo continuo lungo il perimetro e in 2-3 punti nella zona centrale. • Non lasciare colla tra le giunzioni (il fianco del pannello deve restare pulito). • Applicare i pannelli per file successive, procedendo dal basso verso l’alto, sfalsando i giunti di almeno 10 cm • Posizionare i pannelli in orizzontale, accostandoli perfettamente uno all’altro. • Riempire con schiume poliuretaniche spazi da 2 a 4 mm . 26 26 • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Spazi maggiori di 4 mm devono essere riempiti con lo stesso materiale isolante, o lastre tagliate a misura opportuna. Utilizzare sempre per primi i pannelli interi . I pannelli utilizzati in corrispondenza di angoli e infissi non devono essere di dimensioni minori di 15x50 cm. I bordi devono avere tagli netti e puliti (ricordarsi di grattare la superficie dopo averla tagliata per eliminare polvere e residui). Non devono mai esserci giunzioni in corrispondenza degli angoli delle aperture: i pannelli vanno tagliati ad L, avendo cura di partire dalle aperture e dagli angoli della facciata nella posa dei pannelli. Applicare i pannelli partendo da uno spigolo. In corrispondenza degli spigoli incollare i pannelli isolanti, alternando teste e lati dei pannelli. Non eseguire giunzioni tra pannelli in corrispondenza di salti di spessore del sottofondo. Non eseguire giunzioni ove possano prodursi fessure da rottura, o in corrispondenza di variazioni dei materiali del supporto. Controllare che non si formino ristagni d’acqua, verificare il corretto deflusso dell’acqua verso l’esterno della facciata. E’ consigliabile utilizzare pannelli in polistirene estruso (XPS) nelle zone a contatto con il terreno (muri controterra, per zoccolature o punti a maggior rischio di urti, ecc..). Nel caso i pannelli in EPS siano applicati in facciata da oltre 14 giorni e non siano stati nel frattempo ricoperti dallo strato di armatura, occorre grattare lo strato superficiale con raschiatore. Dopo la grattatura rimuovere i residui di materiale con una spazzola, senza usare acqua. Rinforzare bordi, angoli, spallette ecc. con pezzi di rete (dimensione minima 200 x 300 mm) in sovrapposizione. Installare i giunti di dilatazione in corrispondenza dei giunti strutturali dell’edificio. Inserire agli angoli dell’edificio e negli spigoli di porte e finestre gli appositi profili angolari con rete. In corrispondenza di punti particolari (balconi, finestre, elementi in aggetto, bocchette di ventilazione, attacco copertura) seguire le indicazioni dettagliate descritte nei disegni dei particolari applicativi. Applicare un pezzo di rete ruotata di 45° in corrispondenza degli angoli delle aperture (dimensione minima 200 x 300 mm) o, in alternativa, i profili per angoli “a freccia”. Tutti questi particolari devono essere annegati nel primo strato di adesivo rasante, eseguito con weber.therm AP50, impastato con sola acqua, applicato in 2 passate, la prima con spatola liscia, la seconda con spatola dentata da 3 mm, con un consumo globale di 3-4 kg/mq. 27 27 10.2 Tasselli di fissaggio meccanico 10.2.1 Tipo di tassello Scegliere tasselli adatti al supporto, al materiale isolante ed allo spessore del pannello. 10.2.2 La profondità dell’ancoraggio E’ la misura di quanto il tassello penetra nella struttura portante senza tener conto dello spessore del pannello e di eventuali strati di allettamento/regolarizzazione. Il foro deve essere 10 mm più profondo della lunghezza del tassello. Misura della profondità dell’ancoraggio: • Su materiali pieni: min. 35 mm. • Su materiali forati: min. 55 mm. • Su calcestruzzo cellulare: min. 75 mm (si raccomanda l’uso di tasselli speciali) Con tasselli universali diametro 10 mm: profondità minima di ancoraggio 40 mm. 10.2.3 Numero degli ancoraggi • Il numero minimo è 4 pz/m2. • Aumentare il numero di tasselli in corrispondenza degli angoli, ed oltre un certo numero di piani dell’edificio, fino a 8 pz/m2, rispettando le indicazioni di progetto per quanto riguarda numero ed tipo di tasselli, che variano in base all’altezza dell’edificio e alla forza del vento che interessa la zona. 10.2.4 Modalità di posa degli ancoraggi • Applicare i tasselli da 1 a 3 giorni dopo l’incollaggio. • Le teste dei tasselli devono essere battute col martello fino a 2-3 mm sotto la superficie del pannello. • Verificare che i tasselli siano ben ancorati e, in caso contrario, rimuoverli e sostituirli. • Ricoprire con weber.therm AP50 le teste dei tasselli grattandone la superficie a filo col pannello. 10.3 Rete d’armatura • Applicare la rete weber.therm RE160 sulla prima mano di adesivo rasante ancora fresco, applicato in strato di spessore pari a 2-2,5 mm. • Sovrapporre le strisce di rete di almeno 10 cm. • Ricoprire la rete con una seconda mano di adesivo rasante weber.therm AP50 di spessore >1 mm. • La massima tolleranza di non planarità è data dalla dimensione del granello incrementata di 1 mm. • In corrispondenza di materiali isolanti differenti (es. EPS + XPS, EPS + lane minerali, ecc.) occorre sovrapporre la rete di 150 mm in entrambe le direzioni. 10.4 Strato di finitura e decorazione. • Ordinare il materiale in un’unica partita, ulteriori riordini in unica partita. • Le finiture superficiali devono essere applicate non prima di 7 giorni dopo la seconda mano di rasatura. • Applicare sempre dall’alto verso il basso, fresco su fresco. 28 28 • Il sistema weber.therm clima può adottare 2 diverse soluzioni, ognuna offerta in 2 diverse granulometrie: o weber.cote riviera R-G ((finitura organica colorata) o weber.cote action F-R (finitura silossanica colorata) • • • Iniziare e portare a termine intere superfici, evitando interruzioni. Nel caso siano necessari, prevedere stacchi di colore con linee orizzontali. Controllare le condizioni atmosferiche durante e dopo l’applicazione. (temperature comprese tra 5 e 30 °C, protezione da sole diretto, vento e intemperie). 11 MANUTENZIONE Per conservare nel tempo le elevate prestazioni del sistema isolante proposto si raccomanda una attenta manutenzione che preveda: • La riparazione, nel più breve tempo possibile, di danni dovuti a fenomeni accidentali, con prodotti idonei, posati correttamente. • Il ripristino/rinnovo dello strato pittorico in tali punti, o di tutta la superficie, quando questa inizi a mostrare fenomeni di degrado o vetustà. 12 NORME TECNICHE, REGOLAMENTI E SUPPORTO TECNICO ETAG 004 (ed marzo 2000) EN 196-1 EN 13501-1 EN 1745:2002 EN 206-1 EN-ISO 6946-1 Dir Europea 2004/42/CE Norme e Decreti italiani Legge 10/91 UNI 7357-74 DM 192/2005 DL 235/2003 DPR 412/93 DPR 551 del 21/12/99 DM 26/7/2005 DM 16/2/82 allegati: elaborati grafici 29 29 30 31 32 33 34 35 Saint-Gobain Weber S.p.A. Via Sacco e Vanzetti, 54 - Z.I.1 41042 Fiorano Mod.se (MO) tel. +39.0536.837.111 fax +39.0536.832.670 [email protected] www.netweber.it 36