L`uso dei lombrichi.
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L`uso dei lombrichi.
Greenchallenge Ricerca, tecnologia e divulgazione Articolo a cura di Elena Menichini L’USO DEI LOMBRICHI di terreno ingerendone ed espellendone notevoli quantità. In questo modo riescono a APPLICAZIONI NELLA BIOREMEDIATION E’ possibile attivare un processo di bioremediation utilizzando i lombrichi? condizionare le caratteristiche chimicofisiche del suolo. L’impiego di organismi appartenenti alla pedofauna (lombrichi) nei processi di Bioremediation è una delle applicazioni che ha riscosso maggiore attenzione. La loro azione infatti genera una varietà di effetti: • I lombrichi sono invertebrati (phylum Anellidi, classe Oligocheti) in grado di ricoprire un ruolo essenziale nel terreno, sia dal punto di vista agronomico che da quello ecologico. Una specie in grado di resistere ad ambienti inquinati ed utilizzabile come valido agente di Bioremediation, è Eisenia foetida. Il lombrico e la microflora del suo apparato digerente, degradano qualsiasi materiale organico in decomposizione riducendone il volume del 40%-50% nel giro di 3-4 mesi in condizioni ottimali di vita. Il prodotto finale della degradazione è chiamato humus da lombrico o vermicompost. • • Quali effetti hanno i lombrichi sul suolo? • Quando le condizioni ambientali sono favorevoli, i lombrichi hanno un’elevata mobilità nel suolo ed esplorano grandi volumi Incrementa l’areazione del substrato. Il continuo rivoltamento del terreno facilita infatti la circolazione di aria. Ciò garantisce il giusto apporto di ossigeno e consente alla reazione di degradazione di procedere aerobicamente. Aumenta la permeabilità del suolo. Questo effetto benefico è reso grazie alla formazione di canali che incrementano la circolazione di acqua e nutrienti. L’attività di continua ingestione e rilascio di terreno svolta dai lombrichi, infatti, porta alla formazione di gallerie che favoriscono il drenaggio e la vita microbica del suolo. Favorisce lo sviluppo delle piante. grazie al rilascio di sostanze metaboliche e di fitormoni. Facilita la mineralizzazione della sostanza organica. A questo processo partecipano non soltanto i lombrichi, 1 WWW.GREENCHALLENGE.IT/ARTICOLI/LOMBRICHI.PDF L’USO DEI LOMBRICHI ‐2008 ma anche i microrganismi; sia quelli situati internamente al tubo digerente IL VERMICOMPOSTAGGIO dell’invertebrato, sia quelli dispersi nel casting. Che cosa è il Vermicompost? La presenza di questo organismo permette inoltre il continuo monitoraggio della tossicità del substrato. Infatti, condizioni di tossicità elevata non permetterebbero la sua sopravvivenza. I lombrichi possono essere utilizzati non soltanto per il biorisanamento dei siti inquinati, ma anche per lo smaltimento di rifiuti organici come ad esempio i reflui oleari. Dal punto di vista chimico-biologico, favoriscono la dispersione di nutrienti essenziali per le colture, stimolano le popolazioni microbiche autoctone del suolo, rilasciano enzimi e fitormoni, favoriscono la degradazione di idrocarburi in anidride carbonica ed acqua. Gli scarti provenienti dalla lavorazione delle olive, detti acque di vegetazione hanno un alto potere inquinante e richiedono un opportuno smaltimento. Le tecniche tradizionali adottate per il trattamento di questo refluo sono: • • • La dispersione di nutrienti è resa possibile dall’ingestione e successivo rilascio in punti diversi, di terreno rielaborato dai processi digestivi. Questo permette anche la colonizzazione di nuove nicchie di terreno da parte delle popolazioni microbiche. Inoltre questi organismi trasformano il terreno e lo fertilizzano con i loro escrementi microbici ed enzimatici Questi metodi di smaltimento hanno però lo svantaggio di essere costosi e difficilmente applicabili. Ecco quindi che il compostaggio ed il vermicompostaggio, si dimostrano valide alternative alle comuni tecniche di smaltimento delle acque di vegetazione, richiedendo bassi costi di realizzazione. Nel caso di terreni inquinati da idrocarburi, prima di inoculare i lombrichi si rendono necessari trattamenti preliminari per rimediare parzialmente al basso contenuto di nutrienti, a condizioni di umidità sfavorevoli, a valori estremi di pH e alla presenza di sostanze tossiche. Il vermicompostaggio è un processo attraverso il quale si riesce ad ottenere una significativa riduzione del carico inquinante delle acque di vegetazione, tramite l’utilizzo di lombrichi. Questi organismi mineralizzano e stabilizzano la sostanza organica presente nella matrice. A cosa è dovuta l’efficacia dell’uso dei lombrichi come supporto alla bioremediation? La loro efficacia nel biorisanamento dei suoli risiede nella loro capacità di stimolare le specie microbiche del terreno e di aumentare la concentrazione della sostanza organica. la depurazione microbiologica la depurazione chimico‐fisica lo spandimento su terreno agrario 2 In questo processo svolgono un ruolo fondamentale i microrganismi presenti nel tratto intestinale del lombrico. Essi coadiuvano la degradazione e la stabilizzazione del refluo oleario. Contribuiscono a questo processo anche i microrganismi che si trovano negli escrementi (casting) che, assieme agli WWW.GREENCHALLENGE.IT/ARTICOLI/LOMBRICHI.PDF L’USO DEI LOMBRICHI ‐2008 enzimi, danno origine ad una miscela organica chimicamente equilibrata e biologicamente attiva. Questa miscela ha un alto valore nutritivo per la pianta e notevoli potenzialità biologiche per il suolo agrario. Quali sono le specie di lombrichi più utilizzate? Le specie di vermi più utilizzate sono: Eisenia foetida e Lumbricus rubellus; entrambe difficilmente reperibili nel suolo e adattabili a condizioni particolari. Grazie al vermicompostaggio le Acque di Vegetazione (AV) perdono parte della loro tossicità ambientale e vanno, in miscela con materiale legnoso a formare un compost maturo che può essere applicato in agricoltura. Quali proprietà ha il vermicompost e quali sono i suoi vantaggi rispetto ad altri ammendanti? Dal processo di vermicompostaggio ne deriva un prodotto stabilizzato, maturo, contenente materia organica stabile umificata. Essendo atossico è ideale per ammendare terreni agricoli e per recuperare suoli degradati. La sua aggiunta apporta sostanza organica umificata che migliora sensibilmente la qualità del terreno. Il processo di stabilizzazione e detossificazione dell’AV, richiede un ambiente di lavoro ed un’impiantistica simile al compostaggio. Contrariamente a questo però, la fase di assorbimento delle AV su materiale legnoso (cippato, potature, segatura, ecc.) deve avvenire in vasche impermeabilizzate ed al coperto (sotto tettoia). Anche le fasi di maturazione su platea o in cumulo devono essere condotte sotto tettoia. Il vermicompost prodotto, è un fertilizzante organico totalmente biologico ed utilizzabile per qualsiasi pianta. Il vermicompost, infatti, migliora sia le proprietà fisiche del suolo modificandone le caratteristiche strutturali, sia le proprietà biologiche ed agrarie, grazie all’apporto di sostanze pseudo-ormonali che intervengono sulla germinazione dei semi e sui processi di crescita delle piante. Inoltre l’aumento delle attività microbiologiche e biochimiche contribuisce al miglioramento della ciclizzazione dei nutrienti. Per una corretta gestione del suolo è indispensabile il giusto apporto di Sostanza Organica. Questa quando è disponibile in quantità ottimali, garantisce una migliore lavorabilità del terreno, favorisce la ritenzione idrica e preserva da fenomeni di desertificazione. I PROGETTI DI RICERCA Quali progetti ha condotto il CNR in questo ambito? Nell’intento di adottare soluzioni più sostenibili dal punto di vista economico ed ambientale, il CNR‐ISE in collaborazione con il Comune di San Giuliano Terme, ha condotto diversi studi sul riutilizzo in agricoltura delle acque di vegetazione. L’humus da lombrico rappresenta una valida alternativa all’uso del letame e del fertilizzante chimico. Il perfezionamento della sua qualita’ avvenuto nell’ultimo ventennio ha fatto si che agricoltori e soprattutto vivaisti e orticoltori si orientassero sempre più verso l’utilizzo di questo ammendante organico naturale. Incrementarne l’uso, significa quindi limitare l’impiego di letame e di fertilizzanti chimici in agricoltura. 3 I vari lavori hanno avuto l’obiettivo di verificare la possibilità di recuperare e riciclare i residui oleari mediante l’uso di lombrichi (Eisenia foetida) e piante. Questo allo scopo di ottenere, in seguito al trattamento biologico, un prodotto poco rischioso per l’ambiente ed utilizzabile come ammendante in agricoltura. WWW.GREENCHALLENGE.IT/ARTICOLI/LOMBRICHI.PDF L’USO DEI LOMBRICHI ‐2008 Quali sono state sperimentazione? le fasi L’esperimento è stato condotto nel comune di San Giuliano ed ha riguardato l’impiego sperimentale di Vermicompost su alcune specie ortive biologiche scelte in base al mercato locale. della Le fasi del processo grazie al quale è stato prodotto il compost sono state: Il trattamento con vermicompost è stato confrontato con il trattamento con compost tradizionale. I. Assorbimento delle acque di vegetazione su materiale strutturante ligneocellulosico (trucioli, cippato e paglia). II. Avviamento di una fase di precompostaggio aerobico della durata di circa 2 mesi. III. Valorizzazione biologica con lombrichi, Eisenia foetida (6 mesi). Durante l’intero processo i vari parametri sono stati monitorati attraverso analisi chimico‐fisiche e microbiologiche. In particolare è stata tenuta sotto controllo la crescita e la capacità riproduttiva dei lombrichi. Dallo studio è emerso che le rese produttive e la qualità dei prodotti differentemente trattati, erano confrontabili e che le caratteristiche microbiologiche del terreno miglioravano sensibilmente, fatto reso possibile dall’apporto diretto di microrganismi e nutrienti. Si è potuto quindi concludere che il vermicompost ottenuto dal trattamento di acque di vegetazione, pur provenendo da una matrice di pessima qualità, è in grado di migliorare la fertilità del suolo. Infatti, il prodotto derivante dal processo integrato compostaggio vermicompostaggio ha ottime proprietà chimico fisiche e microbiologiche. I lombrichi coadiuvati dall’azione dei microrganismi riescono a trasformare la matrice di partenza in un materiale umico con pezzatura più fine, omogeneo e microbiologicamente attivo. Quali risultati sono stati ottenuti? Dall’analisi di tutti i parametri è stato dimostrato che sottoporre le acque di vegetazione a vermicompostaggio, dopo la miscelazione con materiale legnoso, permette di detossificare questi reflui. In aggiunta viene prodotto un ammendante atossico ricco di sostanza umica ed enzimi. Il prodotto ha inoltre un alto potere nutritivo per le piante, ne stimola lo sviluppo e la salute. Infine è da sottolineare che la tecnica di vermicompostaggio è poco costosa ed è attuabile in tempi ridotti. Il vermicompost prodotto è di buona qualità? Il suo impiego è vantaggioso rispetto all’utilizzo di altri ammendanti? Sono sufficienti dai 3 ai 6 mesi di lavorazione per ottenere un prodotto umificato di buona qualità. Inoltre il processo è totalmente naturale e non richiede interventi tecnologici né impianti costosi. Procede a temperatura ambiente e non necessita di rivoltamenti in quanto Da una sperimentazione condotta nel 2004/2005, dall’istituto ISE del CNR di Pisa sono stati ottenuti interessanti risultati in proposito. La prova sperimentale ha interessato tutto il ciclo di trattamento, dalla produzione del compost fino alla sua applicazione su terreni agricoli. 4 WWW.GREENCHALLENGE.IT/ARTICOLI/LOMBRICHI.PDF L’USO DEI LOMBRICHI ‐2008 l’areazione è favorita dall’attività dei lombrichi. Il materiale che si ottiene al termine del processo di vermicompostaggio è in grado di migliorare le caratteristiche chimico‐ fisiche del suolo e non presenta cattivi odori. Esistono eventuali criticità nell’adozione di questa tecnica? L’unica criticità è legata alle condizioni ambientali; condizioni che devono essere tenute sotto controllo costante, in modo tale da garantire la sopravvivenza dei lombrichi. Fonti: http://www.treehugger.com/files/2007/08/green‐ basics‐vermicompost.php http://www.lombricoamico.com/curiosita/vermico mpost.htm 5 WWW.GREENCHALLENGE.IT/ARTICOLI/LOMBRICHI.PDF L’USO DEI LOMBRICHI ‐2008
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