THE ANIMALS*DIScogrAfIA UK/ ITA 1964
Transcript
THE ANIMALS*DIScogrAfIA UK/ ITA 1964
www.raropiu.com €7,00 23 Aprile 2015 TO INSER R POSTE N° 23 - Aprile 2015 * mensile di cultura musicale collezionismo e cinema - anno III - €7,00 NE K THE ANIMALS * Discografia UK/ ITA 1964 - 1966 MICHEL POLNAREFF DISCOGRAFIA 1966-1976 Discografia anni ‘60 NINA ZILLI - GHOST - LUCIO DALLA PAOLO TOCCO - Galleria del Corso Soundtrack * LA CUCCAGNA Le canzoni del cuore*RUMORE il racconta Testo, discografia e intervista di Fernando Fratarcangeli Esattamente cinquant’anni fa nasceva in via Tagliamento ai Parioli, il quartiere più chic di Roma, il primo locale da ballo per giovani. Si chiamava Piper Club. Dapprima è frequentato dai ragazzi più all’avanguardia di pura marca beat, poi diventa méta di vip, attori e registi di cinema, oltre che personaggi mondani, ballerini e cantanti. Poco dopo arriva lei, e il locale diventa il suo regno; lei, è la “vera” ragazza del Piper: Patty Pravo. Il Piper viene inaugurato il 17 febbraio del 1965 per volere dell’avvocato Alberigo Crocetta e Giancarlo Bornigia. I due maturano il progetto durante l’estate precedente in Versilia, dove passano le vacanza, e dove è di gran moda per i ragazzi radunarsi in locali tipo La Capannina, facendo registrare ogni sera il tutto esaurito. Perché allora non creare una location analoga dove ballare anche d’inverno, magari nella Capitale? Così, in un’area lasciata libera dalla mancata costruzione di un cinema non più edificato per problemi di licenza, nasce il locale più “in” d’Italia. Dapprima si pensa di chiamarlo Pippermint, ma poi si abbrevia per semplificare, nel più immediato Piper. Ideato per i giovani, dei giovani ne diventa punto d’incontro, tempio e simbolo durante quella seconda metà degli anni Sessanta, imponendosi come posto migliore per confrontare le idee, le mode, i gusti musicali, che vedono capelli lunghi, minigonne e musica ad alto potenziale, tra pedane luminose e globi colorati. Come se non bastasse, l’arredamento è molto curato e avanguardistico, decorato con quadri di Andy Warhol, del folle texano Robert Rauschenberg e del nostro Mario Schifano, oltre alle emozionanti sculture di Mario Ceroli. Alle spalle del palco una gigantografia iperrealista. Il successo con i ragazzi è immediato e straordinario, tanto da lasciare del tutto impreparati i due ideatori. Il beat sta vivendo il suo momento migliore per cui, per i complessi italiani e stranieri il Piper diventa l’obiettivo massimo da raggiungere. Equipe 84 e Rokes in primis tracciano la strada a tanti altri gruppi emergenti in cerca del grande successo. La minigonna, moda esplosa poco prima in Inghilterra grazie a Mary Quant, è l’emblema di uno spirito nuovo di una generazione al femminile più spensierata e soprattutto libera. Giorno dopo giorno i ragazzi inventano mode e stili. Ognuno diventa re o regina di sé stesso. Poi arriva lei, diciottenne, veneziana, bella, bionda, occhi verdi, che sa muoversi in modo accattivante su quelle pedane multicolorate. Diventa attrazione e protagonista assoluta del Piper. Ma per sapere come sono andate esattamente le cose abbiamo intervistato proprio lei. Immancabilmente, da sempre, quando si parla di Piper Club si parla di te; ma che unione c’è veramente tra te e il famoso locale? Al Piper è iniziata la mia carriera! E il nome “la ragazza del Piper” mi accompagna da allora! Quindi, siamo molto uniti! Si dice che venisti informata di questo locale mentre soggiornavi a Londra… E’ vero! Erano tempi di locali alternativi a Londra, New York, e il Piper in Italia era così… Quindi la voce della sua apertura arrivò anche a Londra, ed io che ero appena arrivata, chiamai nonna, le chiesi il permesso di andare a 5 6 Roma e, con degli amici e un maggiolino Volkswagen, ci dirigemmo verso il Piper… Come ricordi il primo impatto con il locale? Divertente! Scesi le scale e iniziai subito a ballare! C’era molta libertà, si poteva ballare da soli, in due, tre, in gruppo, ballare per il divertimento di farlo con buona musica! Nascevano amicizie anche ballando! Chi furono i tuoi primi amici, perlomeno le persone che più di altre ti fecero sentire “a casa”? La prima sera incontrai Alberigo Crocetta, il manager del locale, che subito mi notò mentre ballavo e mi chiese se sapevo cantare bene quanto ballare… Ovviamente gli risposi di sì, senza pensarci troppo, e da quel momento diventò il mio manager! La sera che arrivai c’erano anche Renzo Arbore, Gianni Boncompagni, Luigi Tenco (con lui sarebbe poi nata una grande amicizia …), Alberto Marozzi con il quale diventai subito amica. Ma tutti quelli che lavoravano al Piper mi fecero sentire a casa, anche Beppe Farnetti il grande dee jay, che per me è stato come un fratello! Chi erano i più assidui frequentatori del mondo dello spettacolo del Piper? Come dicevo, Arbore, Boncompagni, Tenco, ma anche Sonny & Cher, il grande regista Luchino Visconti che veniva al Piper solo quando c’ero io! E poi, passavano dal Piper tutti i gruppi americani più importanti. Si dice che proprio al Piper avvennero importanti incontri tra te e alcuni grandi nomi del rock, in primis Jimi Hendrix… Jimi Hendrix l’ho incontrato al Titanic, non al Piper, e con Marozzi andavamo in giro tutti e tre con la sua 500… Ho conosciuto i Pink Floyd, i Moody Blues… In quel periodo che musica ascoltavi? Rhythm’n‘blues, musicisti come Wilson Pickett, Otis Red- ding, James Brown, Ray Charles, e tutti i gruppi inglesi di allora. C’è qualche aneddoto legato al Piper che ti piace ricordare? Beh, quello con i Pink Floyd che ci accusarono di avergli copiato le luci psichedeliche! In realtà io e Farnetti le inventammo mettendo dei vetrini colorati e dell’olio all’interno delle lampade che muovendosi creavano quel particolare effetto psichedelico! Ma dopo una prima discussione diventammo amici e qualche anno dopo comprai il loro impianto audio! Dalla proposta di Alberigo Crocetta al contratto discografico con la RCA, passando, penso, attraverso un provino; ma come andarono effettivamente le cose? Crocetta mi propose di cantare, io mi esibii e Boncompagni mi propose la cover di Sonny & Cher, But You’re Mine che divenne Ragazzo triste, il cui testo lo lavorammo in macchina. Inizialmente, io non capivo perché Gianni voleva scrivere che i ragazzi… erano tristi, poi lo lasciai fare e poco dopo la incisi per l’etichetta Piper Club Records e diventò un grandissimo successo, canzone che tutt’ora mi chiedono nei live e in tv! Pensa che Ragazzo triste fu censurata dalla Rai per la frase “il mondo che ci apparterrà” che cambiarono con “il mondo che ci ospiterà” mentre venne invece trasmessa regolarmente dalla Radio Vaticana nella versione originale! Si è parlato in passato di un tuo primo nome d’arte, Guy Magenta, tra l’altro mai confermato, è una leggenda metropolitana o c’è qualcosa di vero? Di vero c’è che una sera di Carnevale mi esibii con un gruppo di amici miei che cantavano per hobby e che studiavano medicina e legge all’Università di Padova. Cantai solo una canzone, I Put A Spell On You di Nina Simone, ma mi sembrò carino darmi un nome e scelsi Guy Magenta. Nel retro del 45 giri Ragazzo triste, che tra l'altro a due settimane dalla pubblicazione vendette 300 mila copie, figura, The Pied Piper, cover di un brano dei Changin’ Times e poi ripresa da Chrispian St. Peters, fu scelto per caso quel brano o proprio per richiamare l’attenzione sulla parola “Piper” e in qualche modo abbinarlo al tuo personaggio? Per caso, perché The Pied Piper era uno dei pezzi che allora si ascoltavano di più… Prima ancora di poter vedere il tuo primo disco nei negozi, il settimanale allora più popolare, Sorrisi e Canzoni TV, ti dedicava la copertina come simbolo di un'inchiesta sulla protesta dei giovani. Ma quale era, se c’era, la tua protesta? Mi sembra di ricordare che il primo a scrivere di me fu Piero Vivarelli nel settimanale Big! Di Sorrisi non ricordo quella copertina, in quanto alla mia protesta… forse ero troppo impegnata per protestare! Piper a parte, i tuoi tantissimi fan aspettano da tempo un tuo nuovo album, ci puoi dare qualche anticipazione? L’ultimo di inediti risale solo a quattro anni fa… comunque, il prossimo è ormai imminente e ne sono orgogliosa, perché vede grandi collaborazioni, come Giuliano Sangiorgi, Tiziano Ferro, Zibba, Emis Killa, Samuel dei Subsonica, e ci sono pezzi che mi piacciono molto! Ancora un po’ di pazienza… Ti rivedremo in tour la prossima estate? Certamente sì, ormai sono in tour da due anni e mezzo… Ma il live dell’ultimo disco mi intriga particolarmente! PATTY PRAVO * Discografia italiana anni '60 MENSILE DI CULTURA MUSICALE COLLEZIONISMO E CINEMA #023 7 8 PATTY PRAVO * Discografia italiana anni '60 MENSILE DI CULTURA MUSICALE COLLEZIONISMO E CINEMA DISCOGRAFIA 1966-1969 1966 Ragazzo triste / The Pied Piper 45 giri/Piper Club Series - Arc AN 4097 €40 #023 con quest’ultima canzone Patty partecipa al Cantagiro, quell’anno privo di gara per quel che riguarda i Big, ma è sicuramente lei l’artista più attesa dell’intera carovana itinerante della manifestazione di Ezio Radaelli. I maggiori consensi del disco vanno proprio a Qui e là, che diventa anche una sorta di manifesto dei giovani, un manifesto di libertà di cui la Pravo si fa spesso portavoce rilasciando interviste di certo non convenzionali. Se perdo te / Lettera a Gianni 45 giri/Piper Club Series - Arc AN 4135 €25 Un solo disco nel 1966, anno di debutto discografico di Patty Pravo che si trasforma in pochissime settimane in un grande successo. Il brano Ragazzo triste, versione italiana di un hit del duo folk-beat Sonny & Cher dal titolo But You’re Mine, venne inizialmente proposto dall’esordiente Pravo, già personaggio abbastanza noto poichè frequentatrice del nuovo locale romano Piper Club, nella Canzonissima ’66, che quell’anno prese il nome di Scala reale, condotta dall’attore Peppino De Filippo. Si trattò di una gara televisiva abbinata alla Lotteria di Capodanno dove i più importanti cantanti italiani e non, si sfidavano a squadre con l’aggiunta di un artista giovane, per lo più al debutto. Patty venne inclusa nella squadra di Michele, cantante ligure già nel team RCA (in gara con Ti senti sola stasera), insieme a Jimmy Fontana (Pensiamoci ogni sera) e Ricky Shayne (Stanotte). Era la sera del 12 novembre ’66 ma a prevalere, seppure con un leggero scarto di cartoline-voto, fu la squadra di Françoise Hardy (con Don Backy, Nicola di Bari e la debuttante Adele Maffina a seguito). Ma l’ottima performance della giovanissima Pravo, che si presentò indossando un elegante completo di Yves Saint Laurent, non passò certo inosservata. Già il giorno dopo la trasmissione i ragazzi chiedevano ai negozianti di dischi il 45 giri Ragazzo triste, mentre i più prestigiosi periodici del momento si interessavano, con servizi e copertine, alla “ragazza del Piper”. 1967 Sto con te / Qui e là 45 giri/Piper Club Series - Arc AN 4112 €25 Il dopo Ragazzo triste diventa così molto atteso per i già tantissimi fan della “ragazza del Piper”. Ad inizio estate la Piper Club, etichetta satellite della RCA, immette sul mercato il 45 giri Sto con te (Tell It To The Rain dei Four Seasons) con nel retro Qui e là (Holy Cow di Lee Dorsey); Per il disco d’autunno invece, la Pravo sceglie una canzone melodica, anch’essa, malgrado quel che si possa pensare, una cover, specificatamente, The Time Has Come lanciata originariamente da P.P. Arnold, il cui testo è tradotto da Sergio Bardotti in Se perdo te. Chi pensava che Patty era solo un’invenzione beat si deve a questo punto ricredere, tanto è il pathos interpretativo della giovane cantante. Nel corso del ’67, Patty viene inserita nel cast di ben cinque film; Il ragazzo che sapeva amare diretto da Vincenzo Dell’Aquila, dove canta Ragazzo triste e l’inedita Respect, il successo di Aretha Franklin e Otis Redding, L’immensità (La ragazza del Paip’s) di Pasquale De Fina, Una ragazza tutta d’oro di Mariano Laurenti, I ragazzi di Bandiera gialla ancora di Mariano Laurenti e La più bella coppia del mondo di Camillo Mastrocinque dove è inserito il documento della sua esibizione al Cantagiro ’67. In questi ultimi quattro film la cantante interpreta la stessa canzone, Qui e là. Nello stesso anno, inoltre, Patty gira un episodio della serie di telefilm dedicati a Totò dal titolo Tuttototò per la regia di Daniele D’Anza dal titolo Totò yé yé, dove recita nel ruolo di padrona di casa del Piper introducendo i vari ospiti (tra cui Mina e i Nomadi) e canta Sto con te. 1968 La bambola / Se c’è l’amore 45 giri/Piper Club Series - Arc AN 4155 €10 De La bambola si è parlato e detto tutto; una canzone che la Pravo non voleva cantare, scartata da altri interpreti, e che per il volere e l’insistenza dei suoi discografici Patty provinò sbagliando volutamente una nota, in modo da non finire su disco. Invece, quelli della RCA stamparono ugualmente il provino immettendo ad inizio estate il 45 giri sul mercato discografico. La bambola divenne in poche settimane il “tormentone” di quella estate. Ventitre settimane entro le prime trenta posizioni (poco meno di sei mesi) con nove settimane al primo posto assoluto della hit di vendita (posizione raggiunta per la prima volta il 16 aprile del ’68). 9 La bambola farà il giro del mondo, pubblicata in versione originaria ed anche in lingua estera. 1969 PATTY PRAVO Il paradiso / Scende la notte sale la luna LP/Piper Club Series - Arc ALP 11009 €150 La bambola / Yesterday / Five Foot Two Eyes Of Blue / Se perdo te / Se mi vuoi bene / Qui e là / Se c’è l’amore / Ci amiamo troppo / Ragazzo triste / Io per lui / 45 giri/Piper Club Series - Arc AN 4180 €15 45 giri/Piper Records - RCA AN 4180 €40 Ol Man River A questo punto, inevitabile la realizzazione di un long playin’ di cui La bambola ne diventa il pezzo trainante. L’album, che si avvale delle note di presentazione di Renzo Arbore, si compone di sei brani già editi e cinque cover, in questo caso spaziando dai Beatles (Yesterday) al duo Ike & Tina Turner (River Deep Mountain High tradotta in Ci amiamo troppo), da Frankie Valli (To Give divenuta Io per lui) al musical con la celeberrima Ol’ Man River e il dixieland Five Foot Two Eyes Of Blue. L’album costituirà il secondo 33 giri più venduto dell’anno, solo dopo Dalla Bussola dal vivo della veterana Mina. Per il mercato autunnale, Patty incide Gli occhi dell’amore con nel lato B Sentimento, canzone che nei gusti del pubblico poi interesserà maggiormente rispetto all’altro titolo. Il disco sale fino al secondo posto della classifica di vendita. Dopo aver presentato l’inevitabile La bambola nella Canzonissima ’68, nella seconda fase della gara la cantante propone con successo proprio Sentimento per poi conquistare la finalissima del 6 gennaio con l’inedita Tripoli 1969, composta da un allora poco noto Paolo Conte su testo di Vito Pallavicini. Disco che si piazza subito al quarto posto della hit di vendita. Gli occhi dell’amore / Sentimento 45 giri/Piper Club Series Arc AN 4165 €30 Il personaggio in ascesa nel 1969 è sicuramente Lucio Battisti, ed è a lui che ricorrono solisti e complessi prevalentemente di genere beat per nuove canzoni. Patty Pravo sceglie Il paradiso, non certo una canzone nuovissima visto che era stata già incisa con il titolo Il paradiso della vita ma con scarsissimo successo da La Ragazza 77, alias la cantante modenese Ambra Borelli di cui Battisti è anche produttore. Il pezzo arriva agli Amen Corner i quali la incidono in lingua inglese con il titolo (If Paradise Is) Half As Nice. Patty ha modo di ascoltare la canzone nel corso di un suo soggiorno londinese. Si informa. Torna in Italia, va alla RCA chiedendo di incidere in italiano il brano. Ed è così che nasce Il paradiso, brano che gareggerà al Festivalbar ottenendo uno straordinario successo. CONCERTO PER PATTY LP/Piper Club - RCA ALPS 11013 €180 Concerto per Patty / Il paradiso / Sola in capo al mondo / Un giorno come un altro / With A Little Help From My Friend / Tripoli 69 / Un'ora fa Tripoli 1969 / Lasciatemi amare chi voglio 45 giri/Piper Club Series Arc AN 4175 €25 10 Ma dietro l’angolo c’è un progetto alquanto ambizioso che vede protagonista la cantante veneziana. La RCA infatti, le propone la realizzazione di un album concept per metà, che prende il nome di Concerto per Patty, una lunga suite che andrà ad occupare l’intera faccia- PATTY PRAVO * Discografia italiana anni '60 MENSILE DI CULTURA MUSICALE COLLEZIONISMO E CINEMA ta A del 33 giri. Novanta elementi d’orchestra messi a disposizione della giovanissima interprete diretti da Franco Pisano con i Cantori Moderni di Alessandroni. A comporre i brani, Bruno Zambrini per la parte musicale e Gianni Meccia per i testi. Nel lato B, varie cover; da The End Of The World degli Aphrodite’s Child (Sola in capo al mondo) a First Of May dei Bee Gees (Un giorno come un altro), dalla “beatlesiana With A Little Help From My Friends hit di Joe Cocker nella quale Patty suona il pianoforte accompagnata dai Primitives, alla nostra Un’ora fa proposta a Sanremo ’69 da Fausto Leali e Tony Del Monaco, arrangiata dai Cyan Three, oltre alle già edite Il paradiso e Tripoli 69. Il disco, pur nella sua complessità, rientrerà tra i dieci lp più venduti dell’anno. Da esso viene estratto il 45 giri Concerto per Patty con tre episodi della lunga suite. Nel frattempo. tanta è la popolarità di Patty che viene Concerto per Patty a) Le ore del passato b) L’aria di un paese / Concerto per Patty c) Il mio pensiero diventi tu #023 scelta come testimonial di una nota marca di gelati per il lancio di un nuovo prodotto chiamato, non certo a caso, “Paiper” storpiando volutamente il nome per ovvie ragioni commerciali, e si presta inoltre alla realizzazione di alcuni fotoromanzi, uno dei quali a colori per il settimanale Sogno, dal titolo Un uomo da comprare accanto ad Andrea Giordana. In autunno arriva il nuovo singolo che vede da un lato l’ennesima cover, Nel giardino dell’amore (è la Rain di José Feliciano), nell’altro Ballerina ballerina composta da autori italiani, Franco Migliacci, Rampigli (nome nel quale si nasconde il compositore e produttore Giovanni Sanjust) e Ricky Gianco. Patty sceglierà Nel giardino dell’amore per gareggiare alla Canzonissima ’69 anche se non ripeterà il fortunato iter dell’edizione precedente. Sarà questo il disco che chiude il felicissimo decennio Sessanta per Patty Pravo. Nel giardino dell’amore / Ballerina ballerina 45 giri/Piper Recors RCA AN 4191 €20 45 giri/Piper Records RCA AN 4188 €20 NOTE ALLA DISCOGRAFIA La prima stampa del 45 giri Ragazzo triste presenta nel retro copertina la stessa foto del fronte. La quotazione riportata in discografia si riferisce a questa edizione. Visto il successo, ad inizio ’67 il disco viene ristampato con un retro copertina diverso nel quale è presente la pubblicità dell’etichetta “K” a 33 giri del catalogo RCA (€20). Un’altra edizione dello stesso conteneva i “punti premio” legati ad un concorso per poter entrare gratuitamente al Piper. Infine, una ristampa identica all’originale di Ragazzo triste è stata realizzata qualche anno fa allegata al secondo fascicolo di quattro (gli altri riguardano Lucio Battisti, Claudio Baglioni e l’Equie 84) di una collana che è rimasta poi inedita denominata 45 giri Collection con fascicolo biografico allegato. Introvabile. L’album omonimo Patty Pravo, realizzato dalla RCA anche in Stereo8, ha conosciuto diverse ristampe con etichette anche diverse. All’originale Piper Club Series di colore rosso vanno aggiunte le ristampe con il logo RCA verde e successivamente una versione RCA di colore azzurro. Una ulteriore emissione più recente è dovuta all’etichetta indipendente Contempo. Anche il singolo La bambola ha avuto una successiva emissione con etichetta verde, oltre ad un cd singolo dovuto alla BMG Ricordi/RCA realizzata nel 2008. Progetti Italiani/Edel ha stampato un cd singolo de La bambola fuori commercio in occasione del concerto-evento tenuto dalla Pravo all’Arena di Verona il 18 settembre 2008. Inoltre, sempre a proposito de La bambola, un altro cd singolo solo promozionale dal titolo Auguri… a tiratura limitata, realizzato in sole 500 copie dal mensile Raro! dato in omaggio agli abbonati della rivista contiene (oltre a canzoni di Lucio Battisti, Claudio Baglioni e Carmen Villani) la versione in francese de La bambola rimasta inedita su disco. Il singolo Gli occhi dell’amore / Sentimento è stato stampato una prima volta con nel retro un diverso scatto del set fotografico che appare sul fronte; la successiva stampa (€15) pubblicizza invece la cartuccia Stereo 8 Patty Pravo show. Il paradiso è stato edito in due edizioni differenti di copertina ed etichetta mantenendo però lo stesso numero di catalogo; la prima su Piper Club Series e la successiva su RCA Piper Records di colore verde. Nel supporto Stereo 8 e in musicassetta la RCA ha anche prodotto In compagnia di Patty Pravo con brani del Concerto per Patty. Le quotazioni riportate in discografia vanno intese per dischi di prima stampa e in condizioni perfette. 11
Documenti analoghi
Auguri Patty Pravo! La bambola compie 50 anni di carriera ancora in
a voi anime prave", cioè malvagie).
Il suo primo soprannome, "La ragazza del Piper", è dovuto al fatto che l'avvocato e agente
Alberigo Crocetta la scoprì durante una serata al leggendario Piper Cl...