Bollettino_Aprile_2016_v5 - Rotary Club Reggio Emilia
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Bollettino_Aprile_2016_v5 - Rotary Club Reggio Emilia
APRILE 2016 Club Reggio Emilia MESE DELLA SALUTE MATERNA E INFANTILE Club News PER FARE ROTARY: CUORE, MENTE E AZIONE. (RICCARDO ZUCCO) PROGRAMMA DEL MESE L’assemblea approva !......................................... 10 Programma di aprile.............................................. 3 Il Rotary è una filosofia di vita............................11 Alla scoperta di una Mantova avvincente...... 12 NEWS DAL ROTARY INTERNATIONAL Pisa, lo spazio e il Sacro...................................... 14 Il messaggio del Presidente internazionale..... 4 Parola all’immagine............................................ 16 Essere Cavaliere................................................... 18 NEWS DAL DISTRETTO I soci del Club insigniti di onoreficenze........... 19 Il messaggio del Governatore ............................. 5 La famiglia Storchi per il MIRE........................20 Novanta artisti per una Bandiera..................... 21 EDITORIALE Le congratulazioni del Club............................... 22 Malattie genetiche rare in età pediatrica ..... 8 NOTIZIE DAL ROTARACT NOTIZIE DAL CLUB Francesco Pologruto si presenta...................... 23 TEMA PRESIDENZIALE 2015/2016 K. R. Ravindran Presidente Rotary International Club Reggio Emilia ROTARY CLUB REGGIO EMILIA NOTIZIE DALLA SEGRETERIA ANNO LXVII, APRILE 2016 REG. TRIB DI REGGIO EMILIA N. 878/94 DISTRIBUZIONE GRATUITA DIRETTORE STEFANO ROSSI EMAIL: [email protected] DIREZIONE AMMINISTRATIVA VIA GABBI 16, 42121 REGGIO EMILIA EMAIL: [email protected], TEL/FAX: 0522 453681 WWW.ROTARY.RE.IT www.facebook.com/rotaryreggioemilia/ IN REDAZIONE VALERIA BRAGLIA, MAURO DELL’AMICO, ALESSANDRA FRANZINI, ALBERTO LASAGNI, ANTONIO MARTURANO, PAOLO MAZZA, STEFANO ROSSI, CHIARA SERRI FORMAT EDITORIALE MARCELLO ASCARI IMPAGINAZIONE CONTENUTI MAURO DELL’AMICO Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 PROGRAMMA ATTIVITÀ Aprile Mese della salute materna e infantile Care Amiche e cari Amici Rotariani, Giovedì 7/4 ore 19:30 è in programma un simpatico aperitivo di affiatamento, presso il bar dell’Hotel Astoria Mercure di Reggio Emilia. Giovedì 14/4 si terrà alle ore 20:00 presso l’Hotel Astoria Mercure di Reggio Emilia una serata con conviviale d’eccezione: avremo l’onore di ospitare il nostro Governatore Paolo Pasini, accompagnato dalla gentile consorte Lilly, che ci presenterà un tema di suo grande interesse culturale. Sappiamo che il nostro Governatore è un insigne egittologo e studioso dell’antica Mesopotamia di statura internazionale, autore di numerose pubblicazioni scientifiche e testi sull’argomento e con partecipazione a numerosi convegni e congressi sul tema in qualità di moderatore e di relatore. Il Governatore verrà a parlarci dell’antico Egitto. La sua relazione ha il titolo di: “Kemet: Egitto alle origini della civiltà”. In quella occasione verranno presentati due nuovi giovani Soci: molto significativa sarà la loro spillatura in occasione della visita del Governatore. Giovedì’ 21/4 è in programma alle ore 20:00 presso il Circolo di Equitazione di Reggio Emilia, una attesa ed importante serata con conviviale sul tema mensile rotariano: Aprile, Mese della salute materna e infantile. Il nostro Club da sempre è forte sostenitore del progetto MIRE (Maternità Infanzia Reggio Emilia) promosso da CuraRE Onlus assieme a ASMN e AUSL, per la realizzazione di un nuovo grande complesso ospedaliero all’interno dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, dedicato alla tutela della salute della donna, della gestante, della coppia, del neonato e del bambino. La serata avrà in apertura una comunicazione medica dell’amico Prof. Giovanni Battista La Sala, Direttore UOC di Ostetricia e Ginecologia ASMN e Vice Presidente CuraRE Onlus, Venerdì 29/4 – Sabato 30/4 – Domenica 1/5: GITA DI CLUB A ROMA per il GIUBILEO dei ROTARIANi, occasione veramente unica, che vedrà la presenza del nostro Presidente Internazionale Revindran e di numerosissimi Soci Rotariani provenienti da ogni parte della Terra, convenuti per festeggiare con Papa Francesco il Giubileo Straordinario della Misericordia. Sarà una Festa Rotariana nella Festa Giubilare, molto intensa e particolare, che abbraccerà tutto il Mondo di fronte a Papa Francesco. È una tematica molto sentita, oltre alla propria esperienza e convinzione personale, perché affronta argomenti fondamentali dell’essere Rotariani: la solidarietà, la Pace, il soccorso, la equità, il giusto utilizzo delle risorse. Riccardo Zucco GIOVEDÌ 7 APRILE HOTEL MERCURE ASTORIA ORE 19:30 Aperitivo per soli Soci GIOVEDÌ 14 APRILE HOTEL MERCURE ASTORIA ORE 20:00 Serata per Soci, familiari ed ospiti con la straordinaria partecipazione del Governatore del Distretto 2072, Paolo Pasini che ci intratterrà su “Kemet: Egitto alle origini della civiltà” GIOVEDÌ 21 APRILE C.E.R.E. (CIRCOLO EQUITAZIONE), ORE 20:00 Conviviale per Soci, familiari ed ospiti sul tema mensile rotariano: “la salute materna ed infantile”. La serata prevede un breve intervento medico da parte del Prof. Giovanni Battista La Sala, Direttore UOC di Ostetricia e Ginecologia ASMN e Vice Presidente CuraRE Onlus ed un aggiornamento sullo stato di avanzamento del Progetto MIRE. GIOVEDÌ 28 APRILE SOSTITUITO DA GITA A ROMA VENERDÌ 29, SABATO 30 E DOMENICA 1 MAGGIO GITA A ROMA PER GIUBILEO ROTARIANO PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI SEGRETERIA CLUB REGGIO EMILIA Via Gabbi 16, Reggio Emilia - Tel/Fax: 0522 453681 Email: [email protected] 3 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 MESSAGGIO DEL PRESIDENTE INTERNAZIONALE Molti anni fa, a Calcutta, ho incontrato Madre Teresa. Era una donna straordinaria, con una personalità incredibilmente forte. Quando camminava per la strada la folla si separava come il Mar Rosso. E tuttavia se si citavano le cose straordinarie che aveva fatto, quasi si tirava indietro. Se le si chiedeva quale fosse il suo maggiore successo, era capace di rispondere che era un'esperta nel pulire i gabinetti. Questa risposta era al tempo stesso una battuta e un'affermazione estremamente seria. Era la sua missione aiutare gli altri: se i bagni dovevano essere puliti, lo faceva. Non c'erano lavori troppo umili: il suo compito era aiutare chi ne aveva bisogno, e non c'era niente di più importante o più elevato. DI Così, quando un signore elegantemente vestito si K.R. Ravindran presentò a Calcutta in cerca di Madre Teresa, le PRESIDENTE INTERNAZIONALE 2015/16 suore che gli aprirono la porta gli dissero che era tornata a casa a pulire i gabinetti. Gli indicarono la strada e fu infatti così che la trovò, nei bagni a fare le pulizie. La Madre lo salutò, immaginandosi che fosse venuto a fare del volontariato, e cominciò a spiegargli come tenere correttamente lo scopino del water e pulire senza sprecare acqua. Poi gli mise in mano lo scopino e se ne andò, lasciando- Aprile 2016 lo sui due piedi, con il suo vestito costoso, solo nei gabinetti. Dopo qualche tempo il gentiluomo uscì, trovò di nuovo Madre Teresa e le disse: "Ho finito; posso parlarle ora?" "Ma certamente", fu la risposta. Il tizio tirò fuori una busta dalla tasca. "Madre Teresa", le disse, "sono il direttore generale della Compagnia aerea e questi sono i suoi biglietti: volevo portarglieli di persona". Finché visse, il direttore raccontò questa storia, sottolineando come quei venti minuti passati a pulire i gabinetti gli diedero una delle soddisfazioni più grandi – perché aiutando Madre Teresa nel suo lavoro era entrato lui stesso a farne parte. Per quei venti minuti si era occupato degli ammalati esattamente come lei: con le sue mani, con il suo sudore. Ed è proprio questo che ci offre il Rotary. Non faremo come Madre Teresa – non lasceremo la nostra vita, le nostre case, le nostre famiglie. Ma per venti minuti, venti ore, venti giorni all'anno possiamo essere come lei. Possiamo fare il lavoro che altri non fanno, con le nostre mani, il cuore, il sudore e la nostra devozione, consapevoli che questo è il lavoro che più conta al mondo. 4 Club News Club Reggio Emilia APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL DISTRETTO Lettera del Governatore PAOLO PASINI Carissime Amiche, Carissimi Amici, in questi ultimi mesi in cui Lilly ed io abbiamo visitato i Club del Distretto, abbiamo organizzato e partecipato a tanti eventi, mi soffermo a pensare se il tragitto di quest’annata rotariana, che si trova ormai nel pieno della sua seconda parte, sia un percorso che raggiungerà lo scopo che insieme ci siamo prefissi. Al di là di aspetti contabili o quantitativi, dobbiamo domandarci: noi rotariani, siamo stati e siamo un dono per il Mondo? Per la nostra Comunità? Io credo di si, anzi ne sono sicuro. Cominciamo a considerare i progetti che Distretto e Club hanno svolto o stanno concludendo come District Grant: ben 20 progetti che coinvolgono 30 Club per un totale complessivo di qua-si 127.000 euro, inoltre sono già programmati 10 Global Grant per un totale complessivo di ollre 600.000 euro. Sono cifre importanti che testimoniano la capacità di produrre e realizzare progetti per la Comunità e per il Mondo di cui dobbiamo essere fieri. Il prossimo mese di Aprile è dedicato alla salute della madre e del bambino: se andate sul sito Rotary.org e sulla sezione “Rotary Showcase” scoprirete che vi sono ben 1.294 progetti in corso o realizzati che si occupano della salute della madre e del bambino, di cui 7 sviluppati da Club del nostro Distretto. Sono numeri importanti che testimoniano quel livello di concreto impegno in cui il Distretto 2072 si è sempre distinto, ma a me piace mettere in rilievo quanto ci disse il Presidente “Ravi” Ravindran a conclusione del suo messaggio all’Assemblea Internazionale: “Nella vita non è im-portante il valore materiale dei doni che facciamo, ma l’amore con cui li doniamo…” In questo senso il tema della salute madre-bambino ci offre lo spunto per approfondire il suo messaggio, apparentemente semplice ma di straordinario spessore. Il rapporto madre-bambino è quanto di più gratuito e disinteressato ci possa essere, gli studiosi della prima infanzia ci dicono che, se la nascita biologica avviene in un momento molto preciso e definito nel tempo, quella psicologica non ha un momento puntuale di origine, ma si sviluppa nel tempo attraverso un rapporto con la figura materna. Si tratta di una relazione di cura e di amore, una relazione di sguardi, di reciproca intesa, di movimenti e di protezione. E’ un delicato rapporto, una grammatica di reciproche interazioni che dalla dimensione corpo-rea, di cura e di soddisfacimento dei bisogni primari, si sviluppa in quella motoria, cognitiva e relazionale. Insomma, siamo chi siamo perché entriamo in rapporto con un Altro… Quale salute, dunque, dobbiamo aiutare a preservare? In primo luogo certamente quella che riguarda la sfera sanitaria, quella tangibile ed è ciò che stiamo già svolgendo: attrezzature ospedaliere, approvvigionamenti per opere sociali, adozioni a distanza, interventi strutturali, emergenze umanitarie, ma anche luoghi di accoglienza, offerta di sicurezza per la coppia più fragile che ci sia: la madre con il suo bambino. Certo, gli interventi di natura educativa o che si occupano precocemente della prima fase di vita di un uomo, spesso non sono “eclatanti” non hanno quella dimensione di “visibilità” che spesso reclamiamo per far conoscere il Rotary. Ammettiamolo, sono un po’ “minimalisti” e rischiano di passare inosservati sotto i riflettori dei grandi “media”, ma noi sappiamo che la ricostruzione di questo rapporto è la chiave per la promozione di una vita più umana, è il metodo per far crescere la fiducia negli altri, e in ultima analisi far si che il mondo non sembri perennemente minaccioso e nemico. La salute della madre e del bambino presi come un “sistema vitale”, non riguarda solo le inizia-tive sanitarie “tout court”, ma anche quelle educative e sociali. Non dobbiamo pensare che gli interventi educativi che possiamo realizzare debbano riguardare solo le classiche “agenzie educative”, ma anche 5 Club News Club Reggio Emilia APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL DISTRETTO PAOLO PASINI e soprattutto il contesto relazionale anche a dimensione familiare, le attività ludiche più o meno organizzate, la dimensione sportiva, e, per quanto riguarda le mamme: le strutture di supporto quando sono puerpere, quando lavorano o quando, per la presenza di altri numerosi figli, difficilmente possono far fronte ad un accudimento adeguato al nuovo nato e così via. Il nostro dono per il mondo non è solo un dono di risorse e di organizzazione, ma un dono di sensibilità, di attenzione nell’individuare i bisogni più rilevanti e nella decisione di affrontarli con progetti mirati. E’ importante rilevare come il Rotary ci stimoli ad occuparci oltre che dei grandi progetti di dimensione “storica”, come l’eradicazione della Polio, anche di iniziative che costruiscono “dal basso” una dimensione di vita più umana. Carissime Amiche e Carissimi Amici, avremo tante occasioni per approfondire questi temi e per testimoniare la nostra decisione e il nostro entusiasmo. Vi ricordo alcuni appuntamenti: Il 16 aprile p.v. si terrà a Modena, presso l’Accademia Militare, il Forum Rotary Rotaract che è imperniato sul significato del Servire e dell’altruismo al giorno d’oggi, si tratta di un tema di grande attualità visto anche la grande rilevanza che il mondo del “non profit” sta assumendo. Sarà anche un’occasione per potere ammirare gli ambienti degli appartamenti ducali dove pranzeremo. Il 30 aprile si terrà a Roma il Giubileo dei Rotariani. Sarà presente il Presidente Internazio-nale e tantissimi rotariani da tutto il Mondo! Si può partecipare sia singolarmente sia con il programma messo a disposizione del Distretto. In questo caso il riferimento è l’amico Paolo Cristofori tel 347 2424034 email: [email protected] Il 18 e 19 giugno si terrà a Rimini il III° Congresso Distrettuale. Si tratta dell’evento “clou” dell’annata. Autorevoli personalità, esperienze straordinarie individuali e di Club, scambio di idee e di amicizia. Vi aspetto a Rimini numerosi, sarà un’occasione per una grande assise rotariana. Un caro saluto! Yours in Rotary Paolo 6 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL DISTRETTO Il Distretto cerca amici CONDIVIDIAMO LA PAGINA FACEBOOK DEL NOSTRO DISTRETTO Comincia ad avvicinarsi a quota 750 il numero degli ‘amici’ della pagina Facebook del Distretto 2072. E’ un buon numero, anche se per arrivare all’obiettivo di quota mille manca ancora un po’. La pagina Facebook è lo strumento più immediato per centrare l’obiettivo di testimoniare la quotidianità dell’impegno dei Club, i risultati raggiunti, sempre enfatizzando il beneficio garantito dai tantissimi progetti in campo. Essere al corrente, ma anche condividere con la propria cerchia di amici questi contenuti è un’occasione da non perdere per trasferire il significato dell’agire rotariano e i valori che lo distinguono. Vi aspettiamo! NEWS DAL DISTRETTO Sabato 30 aprile tutti in San Pietro IL PRESIDENTE INTERNAZIONALE RAVINDRAN ASPETTA I ROTARIANI Cari Amici, ci stiamo avvicinando al giorno in cui celebreremo il Giubileo dei Rotariani, il 30 aprile. Si tratta di un evento davvero speciale organizzato dal Distretto Rotary 2080 e il Vaticano. Ci uniremo a Sua Santità Papa Francesco per la Santa Messa in Piazza San Pietro, dove sono stati riservati 8000 posti per i Rotariani, la loro famiglia e amici. Uno di questi posti può essere il tuo visto che sono stati prorogati i termini di scadenza per la registrazione. Per unirvi a noi in questa memorabile celebrazione, visitate il sito web del Giubileo dei Rotariani e registratevi oggi stesso senza indugi. Il Giubileo straordinario indetto da Papa Francesco rappresenta un appello ad impegnarsi a servire l’Umanità con gioia e pace in tutto il mondo. Questo evento è davvero un grande onore che eleverà lo status del Rotary in tutto il mondo e l’opportunità di prendervi parte è motivo di grande gioia a prescindere dal nostro credo religioso. Mentre continuate a mettere in pratica il nostro motto “Siate dono nel mondo” mi auguro d’incontrarvi a Roma. Cordiali saluti, K.R. Ravindran, Presidente Rotary International, 2015/2016 INFORMAZIONI Il Distretto 2072 ha preparato proposte organizzative grazie all’esperienza di Giampaolo Cristofori Presidente del RC Cento che ha reso disponibili due opzioni di partecipazione. TRENO: Partenza venerdì 29 aprile da Bologna h. 9.45 – Proposte per il pomeriggio e la serata, compresi trasporti – Sabato 30 trasferimento Piazza San Pietro e pranzo – Pomeriggio tour guidato – Cena e pernottamento – Domenica 1 maggio tour guidato – h. 17.30 partenza da Roma Termini. BUS: Partenze da definire per arrivo Roma Termini entro le 13.00 e pranzo libero – Proposte per il pomeriggio e la serata, compresi trasporti – Sabato 30 trasferimento Piazza San Pietro e pranzo – Pomeriggio tour guidato – Cena e pernottamento – Domenica 1 maggio tour guidato – Partenza da Roma h. 16.00 Per informazioni: Giampaolo Cristofori – 347.2424034 – [email protected] Chi desidera recarsi a Roma individualmente, o i Club che vogliono organizzarsi in autonomia possono farlo, ma sappiano che è obbligatoria l’iscrizione sul sito www.rotary-jubilee2016.com Valeria Braglia 7 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 EDITORIALE Le malattie genetiche rare in età pediatrica LIVIA GARAVELLI Le malattie rare sono un complesso di oltre 8000 patologie, spesso fatali o croniche invalidanti, che rappresentano il 10% delle patologie che affliggono l’umanità. La Commissione Europea ha definito rare quelle patologie la cui incidenza non è superiore a 5 su 10.000 abitanti. in realtà il Decreto Ministeriale del 18 maggio 2001 ha individuato tra le malattie rare anche condizioni che presentano un’incidenza superiore a 1:2000. La definizione di “malattia rara” è certamente inadeguata a descrivere l’insieme di quelle patologie che interessano in Italia almeno un milione e mezzo di persone e in Europa oltre 25 milioni di persone. L’80% delle malattie rare, circa 6400, è di origine genetica, mentre il restante 20% sono acquisite. Le malattie rare, essendo croniche e invalidanti, rappresentano un importante problema sociale. La loro scarsa conoscenza comporta notevoli dif- ficoltà nell’individuazione dei centri specializzati nella diagnosi e nella cura, e, quindi, nell’accedere a eventuali trattamenti, peraltro scarsamente disponibili. Ciò rende indispensabile un intervento pubblico coordinato al fine di ottimizzare le risorse disponibili. Sono diverse le problematiche correlate alle malattie rare: • sono difficili da diagnosticare • sono pochi i centri specializzati nella diagnosi e nella cura • per molte di esse non esistono ancora terapie efficaci • le industrie farmaceutiche, a causa del mercato limitato, hanno scarso interesse a sviluppare la ricerca e la produzione dei cosiddetti farmaci orfani, potenzialmente utili per tali patologie. L’80% delle malattie rare, abbiamo detto è di origine genetica, pertanto la maggior parte di queste condizioni si manifesta in età pediatrica rappresentando un problema di notevole importanza non solo scientifica, ma anche e soprattutto sociale. I segni di sospetto di una patologia genetica nel bambino sono rappresentati da problemi di accrescimento, malformazioni congenite e disabilità intellettiva. Se consideriamo che l’incidenza delle anomalie congenite in epoca neonatale è del 2-3%, la provincia di Reggio Emilia, con circa 5000 nati negli ultimi anni, fa registrare 100-150 nuovi casi all'anno che necessitano di essere indagati come possibili casi di malattie rare. La precocità della diagnosi ne amplifica consistentemente i benefici. Giungere ad una diagnosi eziologica è di rilevante importanza sia per l'individuo affetto (individuazione e trattamento pre-sintomatico di complicazioni e disabilità prevedibili, attraverso un follow-up clinico-assistenziale, tra cui anche la prevenzione dei tumori per alcune condizioni, eliminazione di ricoveri ed indagini non necessari) che per i genitori ed i familiari consanguinei (definizione dei rischi di ricorrenza e pianificazione riproduttiva, individuazione dei soggetti a rischio, prevenzione della ricomparsa della patologia, consulenza genetica). Nella diagnostica 8 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 EDITORIALE LIVIA GARAVELLI eziologica delle malattie rare un ruolo di primaria importanza è assunto dalle indagini genetiche, eseguibili in parte presso il nostro Ospedale, ove le competenze specialistiche esistenti sia cliniche che di laboratorio coprono almeno in parte gli spazi di conoscenza/attività necessari alla valutazione di queste condizioni creando una somma di opportunità di elevato valore da sfruttare al meglio. In particolare presso il nostro Ospedale sono stati introdotti gli Array-CGH dal Laboratorio di Genetica, il cui direttore è la dottoressa Fabrizia Franchi, che svolge il maggior numero di questi test nell’Area Vasta Emilia Nord e alcuni test molecolari con sequenziamento nel Laboratorio di Biologia Molecolare ove possono essere richiesti in casi selezionati sempre sulla base della clinica. Con il progredire delle scoperte scientifiche diventa sempre più necessario avere contatti con Centri universitari e di ricerca, sia in Italia che all’estero, dove le competenze per lo studio, in genere molecolare, con l’analisi del DNA, dell’una o dell’altra condizione, può rendere possibile una diagnosi certa. Si tratta pertanto di uno studio molto complesso, ove le risorse umane rappresentano la principale criticità. Presso il Dipartimento Ostetrico-Ginecologico e Pediatrico passa ogni anno 1/4 di tutta la popolazione infantile della provincia di Reggio Emilia e presso la Struttura Semplice Dipartimentale di Genetica Clinica dal 1991 sono stati in follow-up con cartella clinica individuale oltre 1100 bambini con malattie rare, che necessitano di essere seguiti in day-service (circa 150 ogni anno), mentre vengono sottoposti a visita oltre 900 casi circa all’anno. Gli accertamenti in senso molecolare (analisi del DNA), circa 10-15 al mese, vengono spediti ai fini diagnostici presso numerosi Centri universitari e di ricerca di tutto il mondo con i quali sono stati stabiliti da tempo rapporti di collaborazione. Il turn-over è pertanto consistente, le competenze specialistiche rappresentano un’opportunità di valore, che peraltro non possono essere sfruttate in tutta la loro potenzialità se non è possibile disporre di risorse umane sufficienti. L’approccio proposto dalla Regione Emilia-Romagna privilegia l’organizzazione secondo modelli di riferimento “hub and spoke” con l’obiettivo della qualità totale. La Struttura Semplice Dipartimentale di Genetica Clinica è Hub Satellite per le Malattie Rare Pediatriche e il modello proposto dal progetto “Malattie Genetiche Rare Pediatriche” è perfettamente in linea con questo tipo di approccio metodologico, che consente una programmazione sanitaria competente e coordinata, rispondente ai requisiti identificati a livello nazionale e internazionale con riduzione dei costi gestionali. Nell’anno 2015 la SSD di Genetica Clinica ha ottenuto un finanziamento Telethon per il progetto “Genotype-phenotype correlation for magnetic resonance imaging features of Mowat-Wilson syndrome with Zeb2 mutation/deletion; future discoveries of the role of the gene Zeb2 in the development of the human brain” che ha consentito uno studio sulla Risonanza Magnetica di 54 bambini di tutto il mondo affetti da questa malattia rara, con il contributo e la partecipazione dell’Associazione Italiana Mowat-Wilson, in particolare del Presidente Diego Zotti e del past-President Antonella Arcagnati. Dott.ssa Livia Garavelli Struttura Semplice Dipartimentale di Genetica Clinica Dipartimento Ostetrico-Ginecologico e Pediatrico Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Arcispedale Santa Maria Nuova 9 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB L’Assemblea approva ! ANCHE IL CLUB REGGIANO ADOTTA L’ISTITUTO DELLA DELEGA I Soci del Club riuniti, giovedì 3 marzo, nella Saletta Matilde dell’Albergo delle Notarie, in pieno centro storico a Reggio Emilia, hanno votato la proposta già approvata dal Consiglio Direttivo che sancisce l’introduzione del voto per delega nelle votazioni assembleari. trasmessa via fax o via posta elettronica, è equiparata alla firma in originale”. E’ stato quindi approvato a maggioranza il comma 7 all’articolo 3 del Regolamento del Club che così recita: “Nelle votazioni assembleari è ammesso il voto per delega. Il socio delegante viene considerato presente ai fini della validità del quorum costitutivo. E’ ammessa una sola delega per socio, che deve essere presentata in originale prima della votazione e deve recare la firma del delegante e del delegato. La firma del delegante sulla delega I lavori dell’Assemblea si sono conclusi con una breve riflessione del Socio ed Istruttore del Club Lauro Sacchetti sul significato di “club service”, sui valori fondamentali che stanno alla base della cultura del Rotary e sui temi guida che muovono questa straordinaria associazione internazionale Valeria Braglia 10 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB Il Rotary è una filosofia di vita LEZIONE DELL’ISTRUTTORE LAURO SACCHETTI ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI LAURO SACCHETTI Il Consiglio di legislazione si riunirà soltanto il 10-15 Aprile per cui non abbiamo ancora nessuna novità deliberata dal Consiglio stesso. Come sempre qualche novità ci sarà; il documento preliminare che raccoglie tutte le proposte che verranno discusse è pubblicato in Rotary.org e consta di ben 472 pagine per cui è lecito supporre che anche in quest’occasione non verrà meno all’impegno di introdurre ulteriori novità nell’azione del Rotary International. Utilizziamo allora questo nostro incontro come un’ulteriore occasione per conoscere il Rotary, quello che il Rotary è stato e continua ad essere, ma come ha anche saputo aggiornarsi ed innovarsi. Siamo un’associazione che si caratterizza come Club service, diversa nella sostanza da una onlus perché diverse le missioni. Una Onlus è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale, mirata su temi specifici e riconosciuta come tale dallo Stato. Il Rotary, come club service è un’associazione di servizio costituita da imprenditori e professionisti che operano insieme al servizio della comunità internazionale e locale “servendo al di sopra ogni interesse personale” nei campi più diversi, sulla base di progetti che non hanno mai fine di lucro. Nel congresso generale di St. Louis (1928), fu deliberato il principio seguente: “Il Rotary è una filosofia della vita che studia di conciliare l’eterno conflitto esistente fra desiderio del proprio guadagno e l’impulso di servire il prossimo”. Un principio guida che viene da lontano e pur perfezionandosi nel tempo resta alla base del sistema rotariano. Meriteranno un approfondimento in altre occasioni le difficoltà iniziali e la diffidenza che l’organizzazione ha incontrato da parte della Chiesa (all’origine fu visto con diffidenza dai Gesuiti), di istituzioni e movimenti politici, talvolta all’insegna dell’accusa d’essere un sodalizio di massoni. Ne parleremo e ragioneremo per sottolineare che il Rotary esiste da 111 anni, si è espanso nel mondo, passando attraverso tutto il Novecento ed ancor oggi all’insegna della conquista della Pace e combattendo battaglie “globali” come l’eradicazione della Polio che sono la testimonianza concreta di quel principio sancito nel 1928. Il compito primario che potremo assolvere è quello di diffonderne la conoscenza con i nuovi strumenti di comunicazione cui l’organizzazione ha dedicato un’attenzione primaria sviluppando idee di alto profilo. Ho citato il sito Rotary.org come ottimo strumento di analisi e conoscenza del Rotary, ma particolarmente efficace e meritevole è “My Rotary”, un vero e proprio invito nella comunità rotariana. Registriamoci, diffondiamolo; ci introduce in modo efficace ai numerosissimi e di grandissimo interesse service locali, nazionali ed internazionali; voglio richiamarne due di cui legittimamente ci fregiamo: “Borse di studio della Pace” e “Scambio giovani”. Ogni anno, le “Borse di studio della pace” coinvolgono fino a 100 giovani borsisti indicati dai Club e dai Distretti. Frequentano corsi nelle primarie università in cui si formano anche gli Ambasciatori della Pace, un sistema che si completa con “I centri della Pace del Rotary” in cui si formano e sviluppano la loro conoscenza leader che fanno da catalizzatori della Pace ed ai quali è dedicato un fondo di dotazione permanente. Lo “Scambio giovani”, o più precisamente il Rotary Youth Exchange, una straordinaria occasione all’insegna del coinvolgimento delle famiglie rotariane nel mondo per favorire l’accoglienza di giovani d’altri Paesi per periodi più o meno lunghi e fare così conoscenza e scambiare esperienza. Un modo per contribuire a costruire cittadini del mondo. Tutte iniziative legate da un solido filo conduttore nei contenuti e che passa dai Club ai Distretti mettendo in “connessione” il movimento internazionale, capace di esprimere una forza straordinaria se vissuto con partecipazione ed impegno. Lauro Sacchetti 11 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB Alla scoperta di una Mantova avvincente RESOCONTO DI UNA GITA DI FINE INVERNO Domenica 13 marzo abbiamo trascorso in grande amicizia una bellissima giornata con una gita artistica alla volta di Mantova, quest’anno Capitale della Cultura. Questa è stata la terza gita di Club dell’annata rotariana, dopo le due a Milano per le visite all’EXPO di luglio e di settembre, alle quali si aggiunge la gita a Pontremoli di ottobre, organizzata dal FAI ed alla quale molti nostri Soci hanno aderito. L’affiatamento e l’azione interna sono fondamentali per coinvolgerci il più possibile nelle nostre imprese rotariane ed una gita culturale in buona compagnia rafforza la coesione e la determinazione condivisa di gruppo. L’occasione di una gita a Mantova era stata proposta da qualche tempo a Lorenzo Ferretti Garsi, che ci ha gentilmente suggerito uno splendido programma. Attraverso Lorenzo, sono stati coinvolti due Soci del RC Mantova San Giorgio: il dottor Italo Vincenzo Scaietta, punto di riferimento culturale mantovano, presidente degli Amici di Palazzo Te e della Società della Musica, già Delegato FAI di Mantova, molto attivo nel teatro, e la dottoressa Francesca Miserocchi, storica dell’arte e specializzata in manufatti tessili, nonché vice presidente dell’Associazione Mozart Italia. Queste due guide ci hanno condotto con grande passione e profonda conoscenza alla visita della città. La loro presentazione è stata magnifica ed abbiamo assistito ad un racconto avvincente ed entusiasmante della città di Mantova attraverso i secoli. La mattina è trascorsa nell’appassionante visita al Castello di San Giorgio, un tempo costruzione militare e poi trasformato in abitazione marchionale da Ludovico I. Particolarmente interessante la visita della Sala degli Affreschi, della incantevole Sala degli Sposi con affreschi di Andrea Mantegna; poi nelle 12 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB successive Sale dei Soli, di Mezzo e delle Cappe e nella Sala degli Stemmi abbiamo ammirato - dettagliatamente commentata - la collezione Romano Freddi, mecenate ed imprenditore mantovano, che ha raccolto bellissime opere artistiche e manufatti gonzagheschi, da lui concesse in buon numero in comodato d’uso al palazzo Ducale di Mantova. La visita è proseguita quindi nel comparto più antico del Palazzo Ducale, la Corte Vecchia, nucleo abitativo iniziale dei Gonzaga, che erano subentrati al comando della città ai Bonacolsi. Abbiamo ammirato molte sale di rappresentanza, alcune trasformate nei secoli successivi e rimaneggiate con stile settecentesco. Magnifica la Sala degli Specchi, l’appartamento Ducale, la Sala dello Zodiaco e la Sala dei Fiumi, che si affaccia sullo splendido Giardino Pensile e l’appartamento degli Arazzi, tessuti su disegno di Raffaello. Il pranzo è stato un momento di serena convivialità e si è svolto in un ottimo e particolare Ristorante “La Cucina”, ubicato in locali un tempo destinati a negozi, con cucina a vista, luminoso e moderno, che ci ha proposto ottime espressioni gastronomiche mantovane. Abbiamo conosciuto il Presidente del Rotary Club Mantova San Giorgio, la dottoressa Maria Giuseppina Sordi, che ci ha accolti con grande ospitalità ed amicizia. Una breve (e necessaria) passeggiata postprandiale nel centro storico ci ha condotti allo stupendo Teatro Scientifico o di Bibiena, costruito nella seconda metà del ’700, inizialmente ideato per raccogliere riunioni scientifiche ma anche adibito ad opere teatrali e concerti. La manifattura molto particolare, in buona parte lignea, con pianta a forma di campana, a quattro ordini di palchi, è unica nel suo genere, un vero gioiello per bellezza e unità armonica. Venne visitato con stupore dal quattordicenne Wolfgang Amadeus Mozart che vi tenne, assieme al padre Leopold, un memorabile concerto. Siamo rimasti stupiti ad ammirarlo ed ascoltando la sua storia dalla nostra ottima guida. Infine vi è stata la visita all’incantevole Basilica Concattedrale di Sant’Andrea, la maggiore chiesa di Mantova, ideata da Leon Battista Alberti, che ospita le reliquie del Preziosissimo Sangue di Cristo, raccolto secondo la tradizione dal centurione Longino che lo aveva ferito con lancia, e da lui trasportato a Mantova. Le reliquie sono custodite nei Sacri Vasi conservati nella Cripta della Basilica in forzieri a varie serrature e venerati da secoli in processione cittadina il giorno di Venerdì Santo. Si è anche visitata la splendida Cappella che ospita le spoglie di Andrea Mantegna. Il tramonto di una magnifica giornata alla scoperta di una Mantova avvincente ci ha accompagnato al pullman per il ritorno. Riccardo Zucco 13 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB Pisa, lo spazio e il Sacro UNA VIA MATEMATICA PER L’ARCHITETTURA STORICA L’opera d’arte deve parlare, comunicare, trasmettere. L’architettura, in particolare, deve dichiarare non solo i valori formali, artistici, sapienziali, ma anche il supporto matematico da cui ha tratto linfa significato consonanza. Ma è proprio l’opera di architettura, dove l’habitat è condizionante, che giunge spesso alterata nel corso del tempo e modificata da successivi interventi. L’imperativo da perseguire è dunque la conoscenza: per evitare disinvolti e incompatibili apporti, esiti irresponsabili e incolti, dissonanti e incongrue proposte. Per restituire invece – attualizzandone i contenuti – la bellezza auspicata e voluta all’origine. IL MASTERPLAN DELLA PIAZZA RESTITUITO AL PROGETTO ORIGINARIO Questo il senso dell’incontro del 17 marzo, promosso dal Dipartimento di Scienza e Metodi dell’Ingegneria e dalla Fondazione Architetti della Provincia di Reggio; patrocinato dai Rotary Reggio Emilia e Reggio Emilia Val di Secchia; coordinato dal direttore di Prima Pagina Corrado Guerra in una Aula Magna gremita e particolarmente attenta. Dopo i saluti dell’assessore Natalia Maramotti e del direttore dell’Ufficio Beni Diocesani Mons. Tiziano Ghirelli, le relazioni di Luigi Grasselli – riassunta e letta in assenza del professore indisposto – e del presidente dell’Ordine degli Architetti Walter Baricchi si proponevano di inquadrare, rispettivamente da un punto di vista geometrico numerologico e simbolico funzionale il tema che Franca Manenti Valli si accingeva a svolgere: una via matematica per la conoscenza dell’architettura storica. Per dimostrare la tesi, il ricorso a un complesso universalmente noto perché massima espressione architettonica dell’Occidente medioevale cristiano: la Piazza dei Miracoli a Pisa, allora città commerciale e crocevia culturale del Mediterraneo. Riconoscere e restituire oggi, a distanza di quasi mille anni dalla posa della prima pietra della Cattedrale, l’idea del primo autore ha comportato tempi lunghi di lavoro, approccio alle discipline diverse che riscontrano il pensiero antico – dalla filosofia alla teologia, alle arti del Quadrivio –, utilizzo dei parametri specifici che connotano l’arte di costruire: forma, misura, numero, triade agostiniana della bellezza. Il lungo cantiere, gli artefici diversi che si sono succeduti, la temperie artistica in evoluzione hanno, infatti, provocato varianti nel corso dei lavori, modificazioni e interruzioni di rit- LA MODIFICAZIONE IN CORSO D’OPERA DEL BATTISTERO – QUI NELLA SOLUZIONE PENSATA DAL PRIMO AUTORE E NELL’EDIZIONE ATTUALE – HA SCONVOLTO L’EQUILIBRIO FORMALE, LE RELAZIONI SPAZIALI E IL MESSAGGIO SCRITTURALE PROPOSTO ALL’ORIGINE. 14 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB FRANCA MANENTI VALLI mo. Senza tuttavia stravolgere le linee fondanti del programma poiché nell’idea creativa era già in nuce tutto il microcosmo pisano con i messaggi che avrebbe dovuto trasmettere allora e per i tempi a venire. Lo studio ha reso possibile decriptare le leggi matematiche cui si attiene il masterplan del complesso, interpretare le modalità segrete dei maestri costruttori, cogliere nelle pietre pisane il percorso della salvezza. Soprattutto ridisegnare il progetto originario; riproporre forma e giacitura del battistero, inizialmente previste ma non rispettate; e ancora tracciare il recinto circolare che delimitava l’area sacra e rifletteva l’immagine della città di Dio. L’esito gratificante e confermato dalle verifiche incrociate che il percorso a tutto campo consente, impone oggi l’esigenza di scavare a fondo nel processo compositivo, di aprire una via matematica all’esegesi dell’architettura, di svelare il lessico delle pietre così che la loro dispositio – armonica consonanza di rapporti – suggerisca la trama metrica in cui si attua l’idea progettuale e restituisca la composita bellezza e le ragioni prime delle grandi opere. Così da riconsegnare memoria e offrire spazi di bellezza alla città attuale. Franca Manenti Valli 15 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB Parola all’immagine VISITA FANTASTICA ALLA MOSTRA DI RENZO VAIANI A CURA DI LAURA PAZZAGLIA LAURA PAZZAGLIA “Non siamo qui per guardare, ma per ascoltare delle fotografie”. Con questo incipit Laura Pazzaglia ci ha accolti giovedì 10 marzo nelle sale di Palazzo Casotti dove era allestita la mostra “Renzo Vaiani. Lavoro e memoria”. Eravamo assiepati nella prima stretta stanza della mostra, mentre Laura con toni da giullare si muoveva tra di noi introducendo lo spettacolo che stava per iniziare, e richiamando fermamente chi tentava di scivolare in un'altra stanza per guardare le fotografie. Credo che in quel momento, a molti che erano arrivati convinti di partecipare ad una visita guidata, sia sorto il forte sospetto di aver sbagliato evento. Ma nel frattempo Laura iniziava il suo racconto ricco di fatti, personaggi e aneddoti della Reggio conta la trasformazione di Reggio Emilia in tutti i suoi aspetti. Padri, figli e figli dei figli. Sono proprio i figli e la nipote di Renzo Vaiani che concorrono alla realizzazione della mostra mettendo a disposizione le loro conoscenze ed il loro archivio a completare quello della biblioteca Panizzi. Un altro figlio, Romolo Valli che rispettoso delle indicazioni del padre consegue la laurea in giurisprudenza e lo stesso giorno si sposta a Milano per lavorare ad uno spettacolo teatrale interpretando una piccola particina. Da li inizia l’eccezionale carriera nel teatro e nel cinema, che tutti conosciamo. Ancora padri: Giovanni Degola, venuto a Reggio per assumere il ruolo di direttore delle Officine Meccaniche Reggiane, il cui figlio Giorgio è nostro illustre consocio. E ancora ritratti, Paolo Borciani di cui Laura Pazzaglia ci sintetizza in brevi ed efficace battute le vicende coraggiose e un po’ sconsiderate che hanno portato alla nascita del Quartetto Italiano. del secolo breve, presentati con garbo, competenza, passione ed entusiasmo. Storie di Reggio, della sua gente, delle sue aziende, ma soprattutto storie di padri e storie di figli. Un figlio, Renzo Vaiani, nato esattamente un secolo fa, che inizia a lavorare come garzone nello studio fotografico del padre e, seguendo la sua volontà, parte da Reggio per studiare fotografia industriale. Quindi ritorna e per mezzo secolo rac- 16 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB E poi Enzo Compagnoni, che con lo pseudonimo di Silvio D’Arzo pubblica il “romanzo perfetto”, come lo definisce Montale, pregando l’editore di non rivelare a nessuno il suo vero nome per non far sapere che scrive racconti. Dalle persone agli spazi. Dal racconto della Pazzaglia emergono glorie di Reggio come la modernissima e quasi futuristica stazione ferroviaria, realizzata nella seconda metà degli anni trenta dall’architetto Angiolo Mazzoni e distrutta dai bombardamenti pochi anni dopo (si salva l’edificio della taverna, oggi ancora occupata dal bar e dal Mc Donald). Poi un nuovissimo “grattacielo” che svetta isolato su un antesignana rotonda attraversata da flemmatici, radi pedoni e biciclette. E il reportage di Vaiani continua con precisa cadenza mostrandoci i Portici della Trinità (prima) e il nuovo Isolato San Rocco (dopo) che lo ha sostituito. Quindi le grandi ditta storiche, dalle Reggiane (e qui l’esperienza di Vaiani con la fotografia industriale ha modo di esprimersi al meglio) alle latterie Giglio. Ed ancora lo sport ! Alfredo Binda, che vince tutto, sempre, e gli organizzatori del “giro” sono costretti ad offrirgli un premio pari a quello del primo classificato per cercare di convincerlo a non partecipare ! E Gino Bondavalli che vince più titoli di Carnera, anche se la sua fama non va molto al di là di piazza San Priospero e di Reggio in generale. Infine una zirudela di Luciano Serra che la Pazzaglia interpreta e traduce insieme al pubblico in una simpatica chiusura della serata. Mauro Dell’Amico 17 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB Essere Cavaliere IL SIGNIFICATO STORICO E ATTUALE SPIEGATO DAL CONTE SANTELLOCCO FRANCO SANTELLOCCO “Il nostro Club accoglie due Cavalieri del Sovrano Ordine Militare di Malta, nove Cavalieri dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, dodici insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e un Cavaliere del Lavoro”. Questa la premessa con cui il presidente del Rotary Club Reggio Emilia, Riccardo Zucco, ha aperto l’incontro con il Conte Franco Santellocco, Socio onorario del Club, intervenuto giovedì 31 marzo scorso all’incontro, ospitato al C.E.R.E. (Circolo Equitazione Reggio Emilia), per parlare de “La figura del Cavaliere, sua evoluzione ed attualità”. Merito del Lavoro. Affascinante e suggestiva la sua dotta relazione sui numerosi Ordini cavallereschi, spiegati nei tratti valoriali dalle origini ai giorni nostri, secondo la classificazione di ordini ereditari, militari, onorari e religiosi. Assonanze, similitudini, storie, in un confine sottile tra mito e leggenda le cui origini non sono sempre note, ma la cui finalità – il bene comune – unisce tutti. Franco Santellocco ha quindi ricordato le parole di Papa Francesco – pronunciate in occasione dell’apertura della Porta Santa nella Cattedrale di Bangui durante il viaggio apostolico in Kenya, Lunga e meritevole la carriera professionale del Conte Santellocco, riconosciuta a livello internazionale, a cui ha unito un’intensa attività volontaria di sostegno e aiuto a bambini malati e adulti in difficoltà in Italia e all’estero. Benefattore della Rotary Foundation, ha ricevuto moltissimi riconoscimenti per il suo impegno socio-culturale ed umanitario: Targa d’Argento Onore al Merito della Regione Abruzzo, Accademico e Medaglia d’Oro della Accademia del Mediterraneo, presidente onorario del Club d’Hommes d’Affaires algéro-italiens, senatore dell’Istituto del Sacro Romano Impero-Firenze, membro del Sovrano Militare Ordine di Malta, ha ricevuto le onorificenze di Ufficiale, Commendatore, Grande Ufficiale, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, di Grande Ufficiale dell’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana e la Stella al Uganda e Repubblica Centrafricana, nel novembre dello scorso anno, durante la Santa Messa della Prima Domenica di Avvento – che rendono meglio di ogni altra spiegazione il senso e l’essenza della chiamata ad essere Cavalieri ancora oggi: “Noi, cristiani, siamo chiamati ad essere nel mondo gli artigiani di una pace fondata sulla giustizia. Questa convinzione dà al credente serenità, coraggio e la forza di perseverare nel bene di fronte alle peggiori avversità. Anche quando le forze del male si scatenano, i cristiani devono rispondere all’appello, a testa alta, pronti a resistere in questa battaglia in cui Dio avrà l’ultima parola. E questa parola sarà d’amore e di pace!”. L’incontro si è concluso con una frugale cerimonia di festeggiamento del 67° compleanno del nostro Club nato il 25 marzo del 1949. Valeria Braglia 18 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB I soci del club insigniti di onorificenze GIUSEPPE ALBERTINI FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE GIUSEPPE ALBERTINI Dopo aver ascoltato la dotta e vivace relazione dell’amico Conte Franco Santellocco Gargano, come richiesto, provvedo a riportare l’elenco dei Soci insigniti delle principali onorificenze. L’unico Cavaliere del Lavoro, oltre che grand’ufficiale è Renato Brevini. L’unico vero riconoscimento che consente legalmente di anteporre il titolo al nome e cognome è l’OMRI (Ordine al Merito della Repubblica italiana, istituito nel 1951): tra i nostri Soci annoveriamo il Cavaliere Michele Arcangelo Cozzolino, il Gran Ufficiale Guerriero Raffaele, il Cavaliere di Gran Croce Franco Santellocco che è anche Cavaliere Sovrano Ordine Militare di Malta e Maestro del Lavoro, il Commendatore Giuseppe Albertini che è anche Cavaliere dell’ Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, nonché Presidente della Delegazione provinciale ANIOC (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche, fondata nel 1949), il Cavaliere Gianni Boeri, il Cavaliere Ufficiale Maria Cardillo, il Gran Ufficiale Angelo Di Stefano, il Cavaliere Aldo Ferrari, il Cavaliere Antonio Marturano, il Gran Ufficiale Fabio Storchi, il Cavaliere Domenico Viola, il Commendatore Luigi Zarotti. Oltre a Santellocco, l’altro Cavaliere del Sovrano Ordine Ospedaliero di S. Giovanni di Malta è Stefano Maccarini Foscolo Canella. L’altro Ordine Cavalleresco che, dopo richiesta al Ministero (che provvede ad inviare i diplomi al Prefetto), può essere riconosciuto (non equi- parato) è l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Ne fanno parte oltre al Cavaliere Giuseppe Albertini, il Cavaliere Rodolfo Bellentani, il Cavaliere Giovanni Bertolani, il Cavaliere Marcello Bonferroni, il Cavaliere Vittorio Corradi, il Cavaliere Ferdinando Del Sante, il Cavaliere Marco Masini, il Cavaliere Pier Luigi Reggiani, il Cavaliere Giuliano Tagliavini e il Cavaliere di Gran Croce Franco Mazza (Preside per l’Emilia e Delegato della Sezione di Reggio Emilia). L’utilizzo delle insegne ed in particolare dei pin è consigliato singolarmente. Solo 1 pin alla volta scegliendo il più adatto, in occasioni rotariane ufficiali si utilizzerà il pin o i PHF, nelle riunioni distrettuali talora si abbina anche lo stemma del Presidente Internazionale o del Distretto. I rotariani insigniti utilizzano in genere le insegne da Cavaliere in eventi non rotariani alternandoli a seconda dei casi a quello del Rotary: si tratta di simboli che vanno mostrati con orgoglio. Mi sono attenuto all’Annuario rotariano, integrato dalle mie conoscenze. Ricordo che il Rotary International, oltre ai titoli rotariani quali PHF, BEN (benefattore), GRD (grande donatore), richiede per l’Annuario di aggiornare le onorificenze. Invitiamo tutti Voi a controllare l’annuario che spesso ha bisogno di aggiornamenti. Mi scuso per eventuali errori od omissioni del tutto involontari. Giuseppe Albertini 19 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB La famiglia Storchi per il MIRE LE OPERE ISPIRATE AL TRICOLORE IN ESPOSIZIONE PERMANENTE AI MUSEI CIVICI Grazie alla Famiglia Storchi, noti imprenditori nei settori della meccatronica e della meccanica da sempre legati a Reggio Emilia e al territorio, torna definitivamente a Reggio Emilia la collezione d’arte “Novanta artisti per una Bandiera”, ispirata al Tricolore e ideata nel 2011 da Deanna Ferretti Veroni, presidente di Curare Onlus, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Si tratta di 86 quadri originali – tra cui l’opera “Libertà con donna a specchio e bandiera” – creati da artisti di rilievo internazionale ispirati a alla Bandiera italiana, la cui origine, con il Primo Tricolore, risale al 1797 a Reggio Emilia. La Famiglia Storchi, di cui Fabio, socio e past president del nostro Club nonché presidente nazionale di Federmeccanica, ha acquistato le opere, esposte anche a Roma e Torino, in una vendita all’asta organizzata con finalità benefiche da Curare Onlus agli inizi di quest’anno. Il ricavato della vendita, di 220mila euro, è stato destinato quale contributo della onlus alla realizzazione del Mire, il futuro ospedale Maternità e Infanzia di Reggio Emilia. Alla Conferenza Stampa di presentazione dell’iniziativa, il sindaco del Comune di Reggio Emilia Luca Vecchi ha spiegato che la donazione ha “una duplice valenza per tutta la Comunità poiché rappresenta una considerevole opportunità di incremento del patrimonio artistico della città, con opere di particolare significato identitario che ben si inseriscono nella progettualità di valorizzazione del percorso storico e culturale del Museo del Tricolore, e allo stesso tempo testimonia l’alto livello di responsabilità sociale che l’imprenditoria reggiana sa esprimere verso il proprio territorio”. Il Comune si è impegnato a valorizzare le opere donate preservando l’identità e l’unità dell’intera collezione che sarà presentata alla città in occasione delle celebrazioni del prossimo 7 gennaio, data in cui ricorre il 120esimo anniversario del Primo Tricolore. Le opere diventeranno parte integrante del Museo del Tricolore e saranno ospitate al piano terra di Palazzo Casotti, che sarà dotato anche di un secondo ingresso più diretto, dal portico della piazza omonima, garantendone la fruizione da parte dei cittadini e del pubblico. Alla presentazione alla Stampa erano presenti anche il dottor Giancarlo Gargano, direttore di Neonatologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova e del Progetto Mire, il quale ha descritto le potenzialità del nuovo reparto “che rappresenterà una struttura sanitaria all’avanguardia nella cura e nell’approccio della maternità”, mentre Elisabetta Farioli, direttrice dei Musei Civici, ha anticipato che “il nuovo Museo del Tricolore sarà basato su un dialogo costante con il pubblico, in particolare attraverso il potenziamento dei laboratori didattici per gli studenti, per conservare e rendere ancora più vivo e attuale questo spazio importante di storia della città”. L’obiettivo, infatti, è fare del Museo del Tricolore un museo dinamico e creativo, con laboratori didattici per le scuole, tramite i quali valorizzare la riflessione sul Tricolore, sulla sua storia e sulla contemporaneità dei valori che rappresenta. Valeria Braglia 20 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB Novanta artisti per una Bandiera INTERVENTO DI FABIO STORCHI PER LA DONAZIONE DELLA COLLEZIONE Autorità, Signore e Signori, Amiche ed Amici, il 7 gennaio 1897 Giosuè Carducci, durante i solenni festeggiamenti per il primo Centenario del Tricolore – che si svolsero qui, a Reggio Emilia – volle ricordare la nostra bandiera con queste indimenticabili parole. “Non rampare di aquile e leoni, non sormontare di belve rapaci, nel santo vessillo; ma i colori della nostra primavera e del nostro paese, dal Cenisio all'Etna; le nevi delle Alpi, l'aprile delle valli, le fiamme dei vulcani”. La primavera dell’Italia, la nostra primavera, non era e non è un sogno. Era ed è, semplicemente, un giorno come oggi. Una giornata che ci chiama alla vita, nella quale celebriamo valori universali come la solidarietà, la generosità e l’amore verso chi è più debole e nel bisogno. Valori, forti e da condividere, che in momenti difficili, come quelli che stiamo vivendo, acquistano un ancor più grande significato. Valori che sono come archi eleganti sui quali poggia quella Misericordia sulla quale Papa Francesco ha voluto edificare questo Anno Santo. Valori di fede, carità e solidarietà che sono, da sempre, il discreto, ma radioso vessillo degli uomini e delle donne di buona volontà. Per noi, per tutti noi, questo vessillo si tinge di tre colori che rappresentano un Paese, il suo cuore, la sua anima e la sua sto- ria. Oggi questa bandiera è un simbolo capace di rinnovarsi attraverso novanta Artisti, novanta interpretazioni, novanta sfumature, novanta voci e novanta volti. Una vera e propria festa della diversità nell’unicità del Tricolore. Novanta bandiere sono la metafora che ci racconta il valore rappresentato dalla pluralità delle idee, dalla vitalità dell'arte, dalla creatività e dall’allegra gioia di vivere. Novanta bandiere che sono, allo stesso tempo, la negazione di quel nero e lugubre vessillo – una, dieci, cento, mille volte ossessivamente uguale a se stesso – che porta odio e distruzione in Medio Oriente, nel Mediterraneo e nel mondo. Le novanta bandiere che da oggi arricchiscono il patrimonio simbolico e artistico della nostra Comunità rappresentano – per me e per la mia famiglia – l’omaggio e il ringraziamento commosso per l’amore forte e incondizionato che abbiamo ricevuto da nostro padre e da nostra madre, in memoria dei quali abbiamo scelto di compiere un gesto di solidarietà e attenzione verso chi soffre. In queste bandiere c’è l’amore di un figlio e di una famiglia che si sentono parte di una terra, di una tradizione e di una identità. Una famiglia semplice – la mia – ma viva, capace di passioni, talvolta anche eccessive, ma in grado di riconoscere sempre il momento dell'impegno e della verità. Il momento nel quale la solidarietà e la condivisione rappresentano l’unica via per affrontare difficoltà, pericoli e disgrazie. Il Tricolore e le novanta bandiere che oggi celebriamo, mi auguro possano continuare a rappresentare il simbolo di quella pluralità d’identità, di valori e di sentimenti che sono il primo presupposto per ritrovarsi, uniti, ad affrontare il proprio futuro, il proprio destino, le proprie gioie, i propri dolori. Quello stesso cammino – duro e impegnativo per ogni generazione – che sin da quando ero bambino i miei genitori, nella loro semplice saggezza, hanno saputo indicare a me, a miei fratelli e alle nostre famiglie. Oggi, di fronte alla Comunità di Reggio Emilia, li ricordo e li ringrazio, e lo faccio con la stessa emozione e commozione con cui ringrazio Deanna Ferretti Veroni per il suo impegno per il Mire e per la sua solidarietà, con l’augurio che i valori dei nostri padri continuino a legarsi indissolubilmente alla nostra Bandiera e alla nostra Comunità. Fabio Storchi 21 Club Reggio Emilia Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB Le congratulazioni del Club... A FRANCO BONI, NUOVO PRESIDENTE DI BOLOGNA FIERE Franco Boni, ex presidente della Fiera di Parma, manager molto stimato nel settore e Socio delnostro Club, è il nuovo presidente di Bologna Fiere. Succede a Duccio Campagnoli, che ha governato per cinque anni il polo fieristico felsineo. Tra gli obiettivi prioritari del neo presidente la formulazione di un nuovo statuto e la creazione della holding regionale con i quartieri fieristici di Parma e Rimini per arrivare alla razionalizzazione del sistema fieristico regionale. Il Rotary Club Reggio Emilia esprime vivissime congratulazioni al Socio Franco a cui formula i migliori auguri di buon lavoro! 22 Club News APRILE 2016 | NR. 04 NEWS DAL CLUB Francesco Pologruto si presenta IL PRESIDENTE INCOMING DEL ROTARACT PRESENTA IL SUO PROGRAMMA FRANCESCO POLOGRUTO Carissimi amici e amiche rotariani/e, poche settimane fa si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Direttivo del Club, a seguito delle quali mi è stata affidata la Presidenza del Club per l’anno 2016/2017. Considero questa nomina una tappa importante del mio percorso rotaractiano, iniziato all’età di 16 anni, quando proprio il Rotary Club di Reggio Emilia mi assegnò alcune borse di studio conseguite presso l’istituto ITIS “L. Nobili” di Reggio Emilia. Fu l’allora Presidente e caro amico Riccardo Bellentani ad introdurmi nel Club. Nei mesi successivi alla mia spillatura, partecipai con grande entusiasmo al RYLA, costruendo le basi per ricoprire in seguito le cariche di Prefetto e Vice Presidente del Club, oltre che presiedere la Commissione Azione Professionale. L'anno rotaractiano 2016/2017, da me presieduto, sarà caratterizzato da diverse iniziative. In primo luogo saranno promossi numerosi service per apportare contributi alla cittadinanza; in secondo luogo saranno attuate iniziative di formazione professionale e di valorizzare dei singoli soci; infine saranno organizzati eventi per incrementare l'affiatamento, la condivisione e l'unione del Club. Ciò sarà accompagnato da un aggiornamento della comunicazione, grazie al restyling del sito e del bollettino Rotaract. Personalmente ritengo che un ruolo fondamentale debba anche essere svolto dal Rotary Club padrino. Noi rotaractiani, per poter crescere e formarci professionalmente, abbiamo bisogno dei vostri preziosi consigli e suggerimenti. Solo così sarà possibile concretizzare uno degli obbiettivi per cui è nato il Rotaract, ossia quello di fare crescere i rotariani del futuro. Per raggiungere questo obiettivo occorre lavorare insieme. Nel corso delle non poche iniziative da Voi organizzate, ho con piacere costatato apertura nei nostri confronti. Sono certo che sia Daniela Spallanzani che i futuri presidenti Rotary manterranno questa continuità. Mi auguro che a conclusione del mio mandato ne sarete orgogliosi e ne apprezzerete l’operato da me tanto auspicato. Un abbraccio. Francesco Pologruto 23 Club News Club Reggio Emilia Auguri IL COMPLEANNO DEI SOCI 5 aprile 6 aprile 9 aprile 14 aprile 16 aprile APRILE 2016 | NR. 04 Leopoldo Barbieri Manodori Romano Sassatelli Ferruccio Grisendi Claudio Ognibene Vittorio Guidetti Variazioni ALL’EFFETTIVO Nessuna variazione Club Reggio Emilia ROTARY CLUB REGGIO EMILIA NOTIZIE DALLA SEGRETERIA ANNO LXVII, APRILE 2016 REG. TRIB DI REGGIO EMILIA N. 878/94 DISTRIBUZIONE GRATUITA DIRETTORE STEFANO ROSSI EMAIL: [email protected] DIREZIONE AMMINISTRATIVA VIA GABBI 16, 42121 REGGIO EMILIA EMAIL: [email protected] TEL/FAX: 0522 453681 WWW.ROTARY.RE.IT www.facebook.com/rotaryreggioemilia IN REDAZIONE VALERIA BRAGLIA, MAURO DELL’AMICO, ALESSANDRA FRANZINI, ALBERTO LASAGNI, ANTONIO MARTURANO, PAOLO MAZZA, STEFANO ROSSI, CHIARA SERRI FORMAT EDITORIALE MARCELLO ASCARI IMPAGINAZIONE CONTENUTI MAURO DELL’AMICO 24