Trasforma il tuo pianoforte... ...senza toccare nulla!
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Trasforma il tuo pianoforte... ...senza toccare nulla!
AIARP Notizie - Supplemento a Dismamusica Magazine n. 39 - Settembre 2007 - Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB Milano Direttore Responsabile: Gianni Cameroni - Editore e proprietario S&G Partners srl - Via Bainsizza 30 - 20039 Varedo (MI) - tel. 0362 583672 - Stampa: Emme K srl - Fino Mornasco (CO) - Aut. Trib. di Monza no 1.701 del 16/12/2003. www.aiarp.it È tempo di transumanza: l’antica e folcloristica usanza dei pastori che a settembre, in concomitanza con il termine dell’alpeggio estivo, scendono a valle con il gregge per riportarlo in ambienti più adatti all’avvicinarsi del freddo invernale. Essa coincide con la fine delle ferie estive. Per noi operatori commerciali è questo il periodo della piena ripresa dell’impegno operativo, che ci impone di affrontare con grinta e buona volontà il secondo semestre dell’anno. notizie Organo ufficiale dell’Associazione Italiana Accordatori Riparatori di Pianoforti Pubblicazione Trimestrale - Anno I - N° 3 - Settembre 2007 www.aiarp.it Il programma delle giornate di Cavalese di Cristiano Cameroni C inque giorni. Tanto durano le attività che avranno inizio lunedì 17 settembre a Cavalese per il tradizionale appuntamento autunnale AIARP. Al centro dell’attenzione ci sono i pianoforAIARP si colloca in questo ti di Cesare Augusto Tallone, che clima di impegno richiaqui verranno ricordati attravermando l’attenzione su tre so due interventi di restauro appuntamenti in calendache interesseranno rispettivario nelle prossime settimamente il Gran Coda numero 3 e ne: momenti di incontro, di confronto e di aggiorun modello verticale. Due strumenti che riassumono, per così namento che si prospettadire, il percorso di ricerca del no molto importanti sia per grande costruttore scomparso la vita della nostra associanell’82, che ha dedicato tutzione sia per il successo delta la propria vita alla realizzala nostra attività. zione del pianoforte da a pag. 4 concerto italiano. Questi appuntamentiseguesono: A tenere il corso saranno quindi questa volta due équipe: la prima, forma ta da Giovanni Bettin e Alessandro Petrolati, dedicherà tre giorni al restauro e alla messa a punto del Coda; quindi sarà il turno di Marcel lo Fanutza e Salvatore Malcangi, che rimar ranno impegnati per due giorni sul modello verticale. Una scuola formidabile “La disponibilità di due strumenti tanto diversi”, dichiara il presidente AIARP Luciano Trasforma il tuo pianoforte... ...senza toccare nulla! • Kit di silenziamento adattabile a qualsiasi pianoforte • Non invasivo e semplice da montare • Uscita MIDI • 8 anni di garanzia! Del Rio, “permetterà di vedere da vicino moltissime operazioni.” E in effetti, fra sostituzione di corde e caviglie, controllo del punto di battuta, verifica della carica della tavola armonica e interventi di vario tipo su tastiera, pedaliera e meccanica, ai partecipanti verrà offerta una panoramica molto vasta delle operazioni che normalmente si svolgono in un laboratorio di restauro. Un vero segue a pag. 6 ...*!"$$#'"%& ! !!!! ! ! $ 111111 "!"+"#+#& &"')00""%-"%&(,*+&&,'&% +)"%*!"*%#-",++)&&-$)# )&%#+# #/ #$"#*+)"%*!"#")&"+ """""""""""""""""""""""""""" """""""""""""""""""""""""""" """""""""""""""""""""""""""" """"""""""#""""""""""""" %*### "%&)$"$&!"+")&#+"*)%%&,+"#"00+"*#,*"-$%+,*&"%+)%&')#"%-"&"$+)"#"%&)$+"-&') "%&)$)#"&3)+')&$&0"&%""*!"$$#%(,#*"*"$&$%+&'&+)2)"!")#%##0"&%#,&%&$"%+"-&##%+" Schimmel Konzert : A T e e i m La seri e d a k A n o i Tradit In AIARP è tempo di esami. Il 18 novembre prossimo, a Torre Pedrera (esattamente il giorno prima dell’Assemblea annuale dei Soci), si terranno gli Incontri teorici-pratici per l’ammissione all’Albo AIARP. Nel momento in cui andiamo in stampa sono già sei i candidati che hanno presentato domanda di ammissione: un dato confortante, che sottolinea ancora una volta il valore delle attività di formazione e divulgazione da sempre al centro degli interessi di AIARP. Come da regolamento, i candidati dovranno affrontare due prove (una pratica e una teorica) e verranno giudicati da una Commissione composta da tre o più componenti. Il regolamento AIARP prevede che essi siano scelti fra i membri della Commissione Tecnica dell’Associazione in numero di uno ogni due candidati. Al gruppo di esaminatori deve essere aggiunto inoltre il Segretario AIARP. Per superare l’esame occorre che entrambe le prove ricevano l’approvazione della Commissione; in caso contrario si può essere rimandati in una o in entrambe le “materie”. Al termine della sessione, il nome di chi è risultato idoneo viene comunicato ai Soci; questi ultimi hanno a disposizione trenta giorni per sollevare eventuali obiezioni. Trascorso questo periodo di tempo, il nuovo Socio viene accolto ufficialmente in AIARP. Per informazioni sulle modalità di partecipazione agli esami è possibile consultare il sito AIARP: www.aiarp.it COLOPHON N. 3 - settembre 2007 - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni Supplemento al numero 39 di Dismamusica Magazine - settembre 2007 Aut. Trib. di Monza no 1.701 del 16/12/2003 Editore e proprietario: S&G Partners srl Direzione e Amministrazione: Via Bainsizza, 30 - 20039 VAREDO - Tel. 0362 583672 Direzione Editoriale: Cristiano Cameroni Redazione: Silvana Antonioli, Anna Cristofaro (Art Director), Luciano Del Rio. Hanno collaborato a questo numero: Elisa Polenghi Tallone, Alessandro De Cristoforis, Giulio Sassi, Caterina Cameroni Grafica, impaginazione e coordinamento: S&G Partners srl - Tel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e.mail: [email protected]. È vieteta la riproduzione, anche parziale, di foto, disegni, testi o articoli originali pubblicati su AIARP NOTIZIE senza espressa autorizzazione scritta della redazione. Manoscritti, foto o disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Legge sulla tutela dei dati personali I dati personali dei lettori in possesso della rivista verranno trattati con la massima riservatezza e non potranno essere ceduti a terzi o utilizzati per finalità diverse senza il preventivo consenso degli interessati. In base alla legge n. 675, in qualsiasi momento l’abbonato potrà decidere di modificare i dati personali o di richiederne la cancellazione. AIARP - Associazione Italiana Accordatori Riparatori Pianoforti Sede legale: piazza Costa, 5/A - 42100 Reggio Emilia - tel. e fax 0522/432534 - www.aiarp.it - e-mail: [email protected] Consiglio Direttivo: Luciano Del Rio (presidente) - Sergio Brunello (vicepresidente) - Salvatore Tarantino (segretario) Davide Papes (tesoriere) - Giampiero Terravazzi (consigliere) c/c postale n. 10666428 - coordinate bancarie: c/c n. 16593 - Banca Popolare di Milano – Ag. 19 – ABI 05584 – CAB 01619 ALL’INTERNO EDITORIALE CINQUANT’ANNI DI CONCERTI ALLA SALA TALLONE LA VOCE DEL SILENZIO LA FABBRICA DEL FUTURO PAGINE TECNICHE: IL LEGNO DI RISONANZA AIARP VA IN FIERA a pag. 4 a pag. 5 a pag. 7 a pag. 8 a pag. 9 a pag. 13 3 - AIARP notizie Dalla PRIMA di Luciano Del Rio segue da pag. 1 Questi appuntamenti sono: • Meet Milano, la fiera degli strumenti musicali, che quest’anno non si tiene più a Rimini ma a RhoPero, dal 21 al 24 settembre, nel nuovo e avveniristico quartiere espositivo di Fiera Milano. • Il Corso tecnico di Cavalese Incontro con i pianoforti di Cesare Augusto Tallone che si svolge dal 17 al 21 settembre, incrociandosi con Meet Milano. • L’Assemblea ordinaria di Torre Pedrera (Rimini), in calendario il 19 novembre. La presenza in fiera AIARP sarà presente a Meet Milano con un proprio stand: per dimostrare il suo impegno, sia sul piano tecnico sia sul piano umano. Per dimostrare che la professionalità è alla base della sua generale concezione operativa. Nella sua area espositiva, l’Associazione sarà lieta di accogliere chiunque desideri chiedere consigli tecnici, o informazioni di varia natura, soprattutto in merito al proprio strumento. L’attenzione maggiore sarà rivolta però ai giovani, che, in mancanza di specifiche scuole istituzionali, necessitano maggiormente di consigli. Saremo lieti di indicare loro la strada migliore da seguire per poter intraprendere la carriera di Tecnico Accordatore o Riparatore di Pianoforte. Il nostro stand sarà dislocato nell’ambito dell’area espositiva di DISMAMUSICA, ad ulteriore conferma della sempre più profonda affinità e simpatia che lega queste due importanti associazioni, una attiva nel settore dell’importazione, distribuzione e produzione, l’altra nel settore artistico-artigianale. Cesare Augusto Tallone Per AIARP, e in particolare per il sottoscritto, che è parte in causa nell’impegnativa organizzazione dell’incontro, è motivo non solo di orgoglio, ma anche di 4 - AIARP notizie grande soddisfazione parlare del Corso di Cavalese. La soddisfazione è quella di essere riusciti nell’intento di riportare meritatamente al centro dell’attenzione il nome di Cesare Augusto Tallone. Tallone è una figura di grandissimo spessore: sul piano tecnico certamente, ma anche umano e artistico. Tanto per fare un esempio che sicuramente piacerà ai musicisti, è stato l’accordatore personale del grande Maestro Arturo Benedetti Michelangeli. Gli Accordatori in generale, e AIARP in particolare, hanno l’obbligo morale di essere riconoscenti a questo personaggio, che ha dimostrato di avere, oltre ad eccezionali doti tecniche, anche una lungimirante attenzione alla tutela del mercato e della professione. Vorrei ricordare, in questo senso, l’impegno da lui profuso, assieme al Commendator Anelli, affinché i pianoforti nuovi costruiti in Italia fossero marchiati con il luogo di provenienza e con il loro marchio originale per evitare i falsi nomi che poco corretti costruttori applicavano agli strumenti così da far credere che fossero di nazionalità tedesca e quindi di maggiore pregio. Tallone si è impegnato anche per definire con chiarezza il profilo della professione dei Tecnici Accordatori e Riparatori di Pianoforti, per evitare che potessero spacciarsi come tali dei personaggi ambigui che, anziché coltivare un rapporto di serietà e di fiducia con il cliente, aspiravano solo a lauti e magari anche poco onesti guadagni. Un’attenzione, quella di Tallone, che peraltro coincide anche con gli obiettivi fissati da AIARP fin dalla sua fondazione. Quasi a coronamento del suo impegno morale, umano e sociale, Tallone ha poi realizzato anche il suo grande sogno: costruire pianoforti con il suono italiano, con un suono, cioè, confacente con la nostra cultura, la nostra sensibilità, la nostra intelligenza e la nostra abilità costruttiva. Volutamente non mi addentro in un argomento di così stringente importanza quale è il suono di uno strumento nelle sue varianti foniche e timbriche. Mi limito solamente a sottolineare che AIARP ha organiz- zato questo incontro con i Pianoforti di Tallone a Cavalese per dimostrare, lo ripeto ancora, la grandezza di questo straordinario tecnico-costruttore. Il Corso culminerà, venerdì 21 settembre, in un concerto pianistico che sarà eseguito dal Maestro Marco Marzocchi al PalaCongressi di Cavalese su un Gran Coda fabbricato proprio da Tallone. Per essere precisi, quello che sentiremo suonare è il terzo in ordine di tempo dei nove gran coda che Tallone ha costruito nell’arco della sua attività. Credo, e non è presunzione, che il settore musicale italiano debba un ringraziamento ad AIARP per quanto sta facendo nel ricordare un Italiano che ha onorato non solo la professione ma anche l’arte costruttiva artigianale italiana nel mondo. Basta ricordare quanta ammirazione Tallone ha avuto da Yamaha come costruttore, e dai più grandi concertisti come preparatore ed accordatore di strumenti. AIARP è particolarmente lieta ed onorata di ricordarlo nel quarantesimo dalla costruzione del suo primo Gran Coda. In chiusura dell’anno Per concludere l’anno solare, AIARP terrà la sua ordinaria Assemblea annuale a Torre Pedrera: un altro appuntamento assolutamente importante per tutti gli Associati. L’Assemblea è un prezioso momento di discussione, di scambio di idee, di opinioni e di proposte finalizzate a rendere ancora più incisiva la presenza dell’Associazione, che si sta facendo sempre più apprezzare in ogni ambito per la sua serietà e professionalità, e per le innumerevoli iniziative atte a far conoscere, particolarmente ai giovani, le tecniche necessarie per divenire professionisti del settore. AIARP vi aspetta: a Cavalese, a Meet Milano e a Torre Pedrera. Incontrarvi sarà un piacere! Luciano Del Rio uno sguardo alle iniziative di Elisa Polenghi Tallone O ggi, mentre il pianoforte d’arte italiano si impone all’attenzione coi nomi di Borgato e Fazioli, è doveroso ricordare e riconoscere i meriti di Cesare Augusto Tallone, che alla affermazione del suono italiano ha aperto coraggiosamente la via. Fin dagli Anni Trenta, infatti (era nato nel 1895), Tallone ha combattuto con Anelli di Cremona e pochi altri per riaffermare l’eccellenza della liuteria italiana, contro il preguidizio che un buon pianoforte (a coda specialmente) dovesse per forza provenirci dall’estero. E di pianoforti col suo nome italiano, a partire dal 1950, Tallone ne ha costruiti 718, di cui 313 a coda, come si rileva da un attento studio di Marija Kuhtic, voluto dall’Università di Milano nel 2004. Infine si è preoccupato dei tanti giovani pianisti neodiplomati, nel delicato momento del passaggio dal Conservatorio alle sale da concerto, istituendo per loro il Settembre Musicale, festival di élite a ingresso gratuito, nello splendido scenario naturale del lago d’Orta, sull’isola di San Giulio. Qui suonarono ventenni Mario Delli Ponti, Michele Campanella, Eli Perrotta, Luca Schieppati e tanti altri futuri pianisti e maestri dei nostri Conservatori, che in seguito hanno indirizzato a Tallone i loro giovani allievi. Oggi, nel 2007, siamo alla terza generazione di pianisti, con la cinquantesima stagione inaugurata lo scorso 2 settembre col recital chopiniano di Natalja Katiukova, perfezionatasi al Conservatorio di Bolzano. E la fama del Settembre di San Giulio è tanto cresciuta nel tempo, che pianisti di fama italiani ed esteri sono venuti o tornati a suonarvi, come Bruno Canino nel ‘97, Jean-François Antonioli da Losanna, François Killian dalla Francia. A concludere la cinquantesima stagione –dopo Massimo Giuseppe Bianchi con la trascrizione lisztiana della Nona di Beethoven, dopo il Quartetto Petrassi e il duo Grekova / Petrov col Winterreise di Schubert, sarà Ramin Bahrani con L’arte della Fuga di Bach. Sopra il titolo, l’isola di San Giulio sul lago d’Orta. In alto, una veduta della Sala Tallone a San Giulio, sede di concerti dal 1957 (foto di Roberto Signorini). Qui sopra, un’istantanea da un concerto e la foto di gruppo scattata il 9 settembre scorso. Sono visibili, da sinistra, Giampiero Terravazzi, Luciano Del Rio, Elisa Tallone, Davide Papes e Salvatore Tarantino. 3ISTEMI3ILENT E0IANOFORTE-ECCANICO DAINSTALLARE SUQUALSIASIPIANOFORTE ANCHEILVOSTRO 1UIET4IME'4E-AGIC3TAR 3ISTEMI3ILENTE-)$)ESTREMAMENTEAFFIDABILI 0ERSUONAREINCUFFIAOVIA-)$)ILVOSTROPIANOFORTE 0LAYER0IANO#&8 2AFFINATOSISTEMADI0IANO-ECCANICOPERFAR SUONAREALVOSTROPIANOFORTEBRANIREGISTRATI DAVOIODAARTISTIDIFAMAMONDIALE #OMPATIBILECONLERICCHISSIMELIBRERIE 0ERSUONAREINCUFFIAOVIA-)$)IL VOSTROPIANOFORTE 0IANO$ISCE$ISKLAVIER9AMAHA 0IANO$ISCÒANCHEUNA LINEADIELEGANTIPIANOFORTI ACUSTICIVERTICALIOACODA CONISISTEMI 1UIET4IMEO0LAYER0IANO GIËMONTATI 'ARANZIA!NNI SUTUTTIIPIANOFORTI VERTICALIECODA ESUTUTTII3ISTEMI #RESCENDO3RL 2APPRESENTANZEE $ISTRIBUZIONE0IANOFORTI 4EL&AX INFO CRESCENDOSRLIT WWWCRESCENDOSRLIT WWWPIANODISCCOM 5 - AIARP notizie A sinistra, Cesare Augusto Tallone durante la messa a punto di un verticale. Al centro della pagina, mentre assiste al collaudo di un Coda nel laboratorio di Milano. Nel riquadro sulla destra, il maestro Paolo Marzocchi, protagonista del concerto offerto da AIARP sul Gran Coda Tallone numero 3. segue da pag. 1 e proprio “spaccato di vita reale” da cui si possono trarre insegnamenti preziosissimi. “Il Gran Coda”, chiarisce Luciano Del Rio, “verrà preso in considerazione per primo, in quanto è lo stesso strumento che verrà utilizzato per il Concerto. Fra l’altro questa coincidenza ci permette di vedere da vicino non solo gli interventi di restauro ma anche la cosiddetta messa a punto, che per forza di cose dovrà avvenire sulla base delle esigenze del maestro Marzocchi.” Terminato il lavoro sul Gran Coda, relatori e ascoltatori si trasferiranno sul verticale per un intervento a metà fra il virtuale e il reale. “Lo strumento che abbiamo scelto per il corso”, spiega nuovamente Del Rio, “ha diversi problemi di natura meccanica, ma presenta soprattutto una serie di crepe sulla tavola armonica. Ora, sistemare una tavola armonica è possibile, ma è un’operazione che richiede moltissimo tempo. E che esige lunghe attese fra una fase e l’altra del lavoro, durante le quali la colla deve asciugare. Così abbiamo deciso di sostituire questa fase dei lavori con la proiezione di un filmato prodotto fare cultura in senso ampio All’organizzazione della “cinque-giorni” di Cavalese collaborano, oltre ai soci del Direttivo AIARP, molte altre realtà. Istituzioni come la Comunità e l’Azienda di Promozione Turistica della Val di Fiemme o il Ministero delle Attività Produttive, sotto il cui patrocinio si tiene l’intero corso. Ma soprattutto persone, che hanno scelto di condividere con AIARP l’organizzazione di questo grande momento di formazione, di cultura e di memoria. Il ruolo di Elisa Tallone Un grande ringraziamento, in questo senso, va alla figlia di Cesare Augusto Tallone, Elisa Polenghi Tallone. La sua presenza discreta e autorevole, nei mesi che hanno preceduto la settimana di Cavalese, è stata determinante. Sue sono le indicazioni che hanno permesso di ritrovare molti degli strumenti Tallone che AIARP ha cercato per tutta Italia per allestire il corso. Suoi i materiali d’archivio che sono stati consegnati ad AIARP per la preparazione degli interventi. Così come suo sarà l’intervento conclusivo della settimana di Cavalese, quando, alle ore 21 di venerdì 21 settembre, avrà inizio il concerto durante il quale il maestro Paolo Marzocchi suonerà sul suo Coda Tallone per rendere un omaggio musicale alla grande figura del costruttore milanese. l’italia, l’europa, il mondo Iniziative come questa richiedono un grande sforzo organizzativo. Ma corrispondono nell’essenza alla missione originale di AIARP, che è quella 6 - AIARP notizie Palacongressi di Cavalese Venerdì 21 settembre - ore 21.00 F. Liszt Fantasia e fuga sul tema B-A-C-H Due Leggende: • La predica agli uccelli di S. Francesco d’Assisi • S. Francesco di Paola cammina sulle acque M. Moussorgsky Una notte sul Monte Calvo (trascrizione di Paolo Marzocchi) P. Marzocchi • Presso la quercia di Herne (fantasia su un episodio del III atto del Falstaff) di Giuseppe Verdi F. Liszt Les Préludes (trascrizione inedita di Karl Klauser e F. Liszt) Paolo Marzocchi, pianista Coda Tallone n° 3 FOTO: www.paolomarzocchi.it di diffondere la cultura del pianoforte nel nostro Paese. L’Associazione lo sta facendo con tutti i mezzi a sua disposizione: corsi di aggiornamento, seminari, pubblicazioni, scambio di informazioni con le Associazioni europee che si riconoscono in Europiano e, attraverso di esse, con le analoghe realtà di tutto il mondo. IL PROGRAMMA DEL CONCERTO con largo anticipo. Un piccolo documentario nel quale si spiega, in tempi ragionevoli, come affrontare la riparazione della tavola armonica.” a colloquio con Lamberto Calderoni di Cristiano Cameroni L amberto Calderoni ci accoglie nel suo studio, una stanza ristrutturata di fresco in un palazzo di via De Amicis, a Milano. Il portatile appoggiato sulla scrivania in legno scuro, i cavi che affiorano fra le carte disposte tutt’intorno, la ventiquattrore semichiusa dipingono il quadro di un’attività abituata a ritmi frenetici e a frequenti spostamenti. Del resto, la recente introduzione del marchio PianoDisc sul territorio italiano richiede un notevole sforzo a livello di promozione e di formazione fra rivenditori e installatori. “Trovo però che tutto questo sia molto stimolante,” precisa Calderoni, “un po’ perché PianoDisc è un’azienda seria che merita di essere conosciuta anche da noi, e un po’ perché attraverso la Crescendo ho modo di vivere una nuova avventura nel mercato ripartendo... dagli albori”. Pianista per passione, a lungo direttore di Yamaha Musica Italia, Lamberto Calderoni è una delle figure più rispettate del mercato italiano dei pianoforti. Il suo stile è molto garbato; e l’eleganza dei modi si avverte anche quando parliamo delle caratteristiche tecniche di questi prodotti. Un rapporto DI LUNGA DATA “Il marchio PianoDisc,” racconta, “è una vecchia conoscenza. Per anni, visitando le maggiori Fiere del settore, ho avuto modo di apprezzare i prodotti di quest’azienda. E a dire il vero mi sono sempre stupito del fatto che, pur essendo molto nota negli Stati Uniti (dove è quasi monopolista) e in diversi Paesi Europei, in Italia fosse quasi del tutto sconosciuta. Anche perché la qualità delle soluzioni PianoDisc, che per inciso sono le sole adottate da un produttore come Steinway quando i suoi clienti richiedono un sistema Silent, è del tutto fuori discussione. Fra l’altro, PianoDisc è proprietaria della gloriosa fabbrica di pianoforti Mason & Hamlin, dunque bisogna riconoscere che i suoi tecnici sanno bene come si costruisce uno strumento di qualità.” Mentre parliamo, Calderoni allinea di fronte a me i cataloghi; quindi, dopo una breve pausa, prosegue: “In seguito alla nuova avventura commerciale di Crescen- do srl, mi sono mosso alla ricerca di prodotti di alto livello in grado di presentarsi sul mercato in modo autorevole e con la forza che è propria delle soluzioni innovative. Con queste premesse, incontrare di nuovo i titolari di PianoDisc e firmare con loro un contratto di distribuzione è stato un passo solo; e alla soddisfazione di avere finalmente stretto amicizia con alcune vecchie conoscenze si aggiunge quella di poter proporre al mercato italiano una linea di prodotti di grande qualità”. Una gamma completa Al di là del giudizio di merito –che lasciamo agli utenti finali– la prima impressione che si ha di fronte ai cataloghi PianoDisc è quella di una linea molto completa. Accanto ai sistemi di silenziamento di tipo tradizionale (peraltro aperti, attraverso le connessioni MIDI, all’integrazione con il computer) ci sono prodotti per la riproduzione meccanica, librerie di registrazioni; e una linea di pianoforti acustici a marchio PianoDisc che escono di fabbrica con questi sistemi preinstallati e pronti all’uso. “In tutto questo,” aggiunge Calderoni, “il valore più significativo è l’adattabilità a qualsiasi pianoforte. A differenza di altri sistemi, che possono essere utilizzati solo su strumenti dello stesso marchio e appositamente predisposti, l’intera gamma PianoDisc può essere montata su qualsiasi pianoforte. Questo permette a chi già possiede uno strumento di renderlo silenzioso senza essere costretto a cambiarlo. Fra l’altro, l’installazione è semplice e, quantunque richieda l’intervento di un tecnico, può essere portata a termine in pochissimo tempo. Ed è quindi molto economica”. Come insegnante, non posso fare a meno di riconoscere la superiorità di una soluzione di questo tipo sia rispetto ai numerosi strumenti digitali che rinunciano alla meccanica originale del pianoforte, sia rispetto all’uso del pedale di sordina, che sfalsa le sensazioni di chi siede alla tastiera. “Sono le mie stesse impressioni”, mi dice compiaciuto Lamberto Calderoni. “E proprio queste considerazioni, insieme alla competitività economica delle soluzioni che posso offrire, mi fanno guardare con grande fiducia alle prospettive di mercato. Che vengano adottati da studenti e professionisti abituati a suonare per quattro e più ore al giorno o da compositori che vogliono collegare il proprio pianoforte al computer; che siano scelti dalle scuole di musica per dare agli allievi la possibilità di studiare ‘in silenzio’ o da hotel in cerca di uno strumento che possa suonare da sé anche la sera in cui il pianista è assente, gli strumenti e i sistemi PianoDisc hanno sicuramente di fronte a sé un lungo percorso di crescita. Un cammino che, mi auguro, potrà dare soddisfazioni anche economiche non solo al produttore e all’importatore, ma anche a tutti i tecnici che saranno chiamati ad installare questi sistemi e a tutti i pianisti che risolveranno grazie ad essi la spinosa questione della convivenza pacifica con i vicini di casa.” Una soluzione elegante Come pianista, e come possessore di un mezza coda, conosco bene i problemi di rapporto con i vicini di casa e le ristrettezze di budget che spesso impediscono l’insonorizzazione completa di una intera stanza o l’acquisto di un secondo strumento Silent. 7 - AIARP notizie La fabbrica del FUTURO Alla scoperta della CGM di Mariano Comense, dove nascono panchette per pianoforte ad alta tecnologia. N on so bene perché, ma tutte le volte che mi sono seduto su di una panchetta d’autore –una di quelle che associano design raffinato, seduta comoda e grande solidità– ho pensato che un mobile così dovesse essere prodotto dalle mani di un artigiano, lontano da catene di montaggio e macchine a controllo numerico. È bastato però oltrepassare la soglia della CGM di Mariano Comense, azienda leader nel mondo in questo settore, per rendermi conto di quanto fossi fuori strada. Negli oltre millecinquecento metri quadri del capannone si alternano infatti banchi da lavoro carichi di attrezzi per rifinitura manuale e robot modernissimi collegati a computer industriali dell’ultima generazione. Guardare sempre avanti “La nostra forza è tutta qui”, mi dice senza mezzi termini il proprietario Giuseppe Corengia mentre mi guida fra le linee di produzione. “In questi macchinari, in questo stabilimento c’è esposta tutta la filosofia della CGM. Che è quella di investire sempre in tecnologia per garantire ai clienti un prodotto d’avanguardia in linea con i più alti standard qualitativi del momento”. Per la mia visita ho scelto un giorno di fine agosto; l’attività è ripresa solo in ufficio, e i macchinari vengono azionati solo per me. Il mio ospite mi mostra ad esempio due macchine a controllo numerico computerizzato: due robot che riescono non soltanto a lavorare centinaia di pezzi all’ora con precisione millimetrica, ma anche ad adattare l’intervento dello strumento alle eventuali imprecisioni del legno o all’usura dell’attrezzo montato sul braccio. Merito dei raffinatissimi sensori distribuiti un po’ ovunque lungo il percorso della lavorazione. Aggiornamento continuo “Il primo robot lo abbiamo acquistato vent’anni fa... pionieri anche in questo”, mi confida Giuseppe Corengia mentre ci avviciniamo alle cabine di verniciatura. “Era un verniciatore, una macchina avveniristica per l’epoca; già allora si trattò di un investimento imponente.” Uno sgabello girevole viene verniciato sotto i miei occhi. La pistola del robot segue il profilo, vernicia dentro e fuori mentre il braccio fa ruotare la panchetta a seconda delle necessità. Il tutto senza sbavature, senza sprecare colore e, con mio grande stupore, in un batter d’occhio. “In effetti”, mi conferma Corengia “la velocità è importantissima per noi, perché si traduce in efficienza produttiva e competitività. Tant’è che, dopo il primo robot, abbiamo costantemente rinnovato il nostro parco macchine. Le più evolute, oggi, possono produrre in qualsiasi momento e in qualsiasi quantità un pezzo qualunque fra le decine e decine di modelli a catalogo. Servono cinquanta esemplari al volo per un cliente? Si può fare. Una sola gamba come pezzo di ricambio? Non c’è problema!” UNA STRATEGIA COMMERCIALE “È per questo che avete scelto di lavorare su prodotti di nicchia?” chiedo. “La questione è a rovescio” mi corregge Corengia. Qui a destra, il robot verniciatore. Al centro, Giuseppe Corengia ci mostra una delle più recenti macchine a controllo numerico. Accanto al titolo, il modello “Barok” e un gruppo di panchette in attesa della verniciatura. Il catalogo CGM è consultabile anche online all’indirizzo www.cgmcorengia.it 8 - AIARP notizie di Alessandro de Cristoforis “Abbiamo scelto di investire in tecnologia perché è proprio la disponibilità di queste macchine che ci permette di operare con grande qualità su un catalogo vasto. Certo, la tecnologia si può usare anche per fare la quantità a basso costo. Cosa che anche noi facciamo, come dicevamo poco fa, ma senza compromettere la qualità dei prodotti. E questo perché la scelta di operare sulla qualità e sulla varietà del catalogo è prima di tutto una strategia commerciale. Abbiamo puntato sull’efficienza, sull’elasticità, sulla qualità e sulla diversificazione dei prodotti per garantire a chi li vende la possibilità di fornire a sua volta un grande assortimento e un servizio di prim’ordine ai clienti finali. Le nostre panchette costano poco più dei prodotti dichiaratamente economici, ma il valore aggiunto che danno al cliente e al rivenditore è decisamente molto più alto della differenza di costo.” Mentre ascolto penso ai paralleli possibili con altri settori, come quello delle auto. Anche lì, sul medio-lungo termine, risulta vincente chi investe su qualità, tecnologia e gamma. “Magari avessimo quei numeri”, mi dice divertito Corengia. “Ma è vero, il principio è lo stesso. Anche lì, il rivenditore guadagna molto meglio se, al posto di una semplice utilitaria, vende una berlina. Se poi la differenza di prezzo è minima, anche il cliente è molto più soddisfatto...” Ricerche sul LEGNO di RISONANZA Dietrich Holz - Steno Giulini PREFAZIONE DI STENO GIULINI II Dr. Ing. Dietrich Holz, scomparso nell’ottobre di cinque anni or sono, è stato docente e ricercatore dell’Istituto nominato in titolo, nel campo dei materiali che concorrono alla costruzione degli strumenti musicali, con particolare riguardo al legno di risonanza. Grazie ai rapporti di cordiale,reciproca stima che ci legavano,Egli mi fece generoso omaggio di alcuni suoi saggi che, in onore alla sua memoria,e con l’aurorizzazione della di Lui Consorte, signora Hannelore, desidero dare alle stampe tradotti nel nostro idioma, affinchè i soci dell’A.I.A.R.P. - e non solo possano giovarsene. Vari articoli su argomenti diversi,ma sempre riferiti ai materiali in argomento, sono apparsi anche su vari numeri della rivista EUROPIANO. Nota preliminare del traduttore Dopo un certo ripensamento, delle 5 “comunicazioni” che ci apprestiamo a pubblicare abbiamo deciso di omettere la seconda perché relativa al legno di Oregon Pine, di minore interesse per gli operatori Italiani del settore. Esse risalgono agli anni 1966-73, e si direbbero “datate”, mentre sono invece sempre attuali, perché inerenti alla struttura intima del legno e al suo comportamento, in obbedienza alle leggi eterne della natura. Che se, poi, nel frattempo, anche in Italia fossero state esperite altre ricerche e ottenuti nuovi risultati, a tutto si darebbe il “benvenuto”, con l’apertura a reciproci scambi di esperienze e, se del caso, con la possibilità di puntualizzare eventuali inesattezze terminologiche nelle quali il traduttore fosse incorso, non essendo egli né fisico né matematico. II lettore non si meravigli se, tra le zone di produzione del legno di risonanza, non figurano quelle nostrane più famose, alle quali hanno da sempre attinto i nostri grandi Maestri: ciò è dovuto al fatto di essersi trovata, all’epoca, la località di Zwota, sede dell’Istituto, nella Germania Orientale (DDR), e quindi soggetta alle disposizioni di politica economica propria del regime sovietico. Fig. 1. Distribuzione della frequenza del peso specifico a secco nel legno di risonanza di Abete rosso bavarese (Gruppi BI e BII). L’Autore mi è stato sempre prodigo di suggerimenti e spiegazioni, che assai mi hanno facilitato nel lavoro di traduzione: alla Sua memoria rivolgo il mio grato pensiero, come pure all’indimenticabile amico Prof.Pietro Righini,anch’Egli non più tra noi. Infine voglio dire un grazie proprio grande al carissimo nipote ed amico Dott. Ing. Giovanni Lauciello di Roma, paziente ed attento revisore di quasi tutti i testi tradotti. P.S.- Per maggiore chiarezza, mi sono permesso di inserire qualche nota esplicativa e qualche riferimento all’opera del Prof. Guglielmo Giordano - “Tecnologia del legno” I - Ed. UTET Prima comunicazione. VALUTAZIONE DI LEGNI DI ABETE ROSSO DI RISONANZA SULLA BASE DELLA DISTRIBUZIONE DEL PESO SPECIFICO APPARENTE E DEGLI ANELLI ANNUALI 1. La situazione della materia prima. Nella costruzione dei pianoforti, nonché degli strumenti ad arco e a pizzico, si impiega, per le parti acusticamente rilevanti –cioè tavole armoniche e catene per pianoforti, “tavole” per violini, violoncelli, contrabbassi e chitarre– abete rosso di altissima qualità. La valutazione e la cernita da parte dei costruttori di strumenti avviene in base a valori sperimentali. Si spiegano così i notevoli scostamenti tra le esigenze dei fabbricanti di pianoforti e quelle dei liutai. Infatti i fabbricanti di pianoforti, fino a pochi anni fa, lavoravano quasi esclusivamente l’abete rosso della Bucovina (Romania), particolarmente apprezzato, mentre per gli strumenti ad arco e a pizzico all’abete rumeno si preferiva quello delle Alpi, delle Foreste Boemo-Bavaresi, e, non ultimo, delle Foreste dell’Erzgebirge occidentale e del Vogtland. La diminuzione delle provvigioni legnose, e nella fattispecie di quelle di abete rosso con alta misura di diametro, in tutta Europa e quindi anche in Romania da un lato, e, dall’altro, il continuo incremento di fabbisogno come conseguenza del forte sviluppo della produzione di strumenti musicali in molti Paesi europei, costrinse a “guardarsi d’attorno”, alla ricerca di possibili nuove fonti di approvvigionamento di “legno armonico”. II legno di risonanza per pianoforti si andò a prendere in misura sempre crescente in Baviera. Anche nella Repubblica Federale Tedesca prevale il legno bavarese quale “materiale commerciale-di mercato” per i pianoforti . Solo da pochi anni si è introdotto allo stesso scopo il legno di risonanza sovietico. Nella struttura macroscopica, il legno sovietico si distingue da quello rumeno soprattutto per gli anelli annuali assai stretti, e da quello bavarese per colore sempre “bianco”, a causa delle zone di legno tardivo assai sottili. 2. Impostazione del lavoro. Si trattava, per esprimersi in breve, di chiarire se il legno di risonanza sovietico, a condizione che sezionatura, lavorazione, stagionatura fossero qualitativamente adeguate agli scopi d’impiego presi in considerazione, possa a ciò essere usato, e se esso, come anche quello bavarese, sin qui utilizzato, presenti diversità qualitative rispetto a quello tradizionale rumeno. Le nostre attuali conoscenze sulle proprietà acusticamente importanti del legno sono scarse e non sistematiche, il che è da imputarsi alla difficile rilevabilità delle varie relazioni fisico-musicali in genere, nonché alla necessità di ricorrere a procedimenti di misurazione assai dispendiosi. Perciò si tentò, mediante semplici metodi di lavoro, di determinare particolarmente le proprietà dell’accrescimento, e di trarre conclusioni riferite al giudizio/valutazione del legno di risonanza. La diffusa opinione che il buon legno di risonanza deve presentare un alto modulo di elasticità a fronte di un modesto peso specifico, porta anzitutto a spiegare la superiorità del legno in genere rispetto ai metalli, come irradianti del suono, ma non la differente idoneità/adeguatezza delle singole specie legnose, e, specificamente, delle diverse specie Fig. 2. Distribuzione della frequenza del peso specifico a secco nel legno di risonanza di Abete rosso sovietico (Gruppi SI e SII). 9 - AIARP notizie Fig. 3. Distribuzione della frequenza della larghezza degli anelli annuali nel legno di risonanza di Abete rosso sovietico (Gruppi SI e SII) di abete rosso, come legno da impiegare per le tavole armoniche (orig. “per i corpi sonori”). Vi è tutta una serie di “segni”/elementi per i quali, tra i vari legni di abete rosso, il più adatto è quello con più regolari zone di accrescimento, cioè: il modulo di elasticità e il peso specifico apparente (in seguito “peso specifico”) devono essere uniformi in determinati scomparti. In mancanza, negli ultimi anni, di legno rumeno, i fabbricanti di pianoforti hanno tentato di produrre buone tavole armoniche con abete rosso tedesco, e anche americano, procedendo ad una “omogeneizzazione” -scegliendo, cioè, e unendo le “tavolette” destinate a costituire la tavola armonica, secondo regole stabilite per via empirica. I brevetti di A. Dolge (del 1901), come il sistema Baldur per le tavole armoniche, sono i precursori della “tavola armonica omogenea” della nota fabbrica di pianoforti Grotrian-Steinweg: si sperava di ottenere tavole armoniche singolarmente uniformi, impiegando per ognuna solo elemen- a Erzgebirge 750 m. s.l.m. b Erzgebirge 900 m. s.l.m. Provenienza d Unione Sovietica I f Baviera I e Unione Sovietica II g Baviera II Fig. 5. Dipendenza del peso specifico a secco dal punto del tronco da cui si è ricavata la sezione trasversale, nell’Abete rosso di risonanza bavarese (Abete rosso rumeno h, k, secondo A. Schletter, come raffronto) 10 - AIARP notizie ti in cui il prodotto di peso specifico per modulo di elasticità fosse costante o decrescente in modo graduale dalla tavoletta centrale verso la periferia (non è però chiarito come si debba intendere questo “centrale” nella tavola armonica, quando si sa che, per contro, nel pianoforte gli anelli annuali devono essere preferibilmente più larghi nello scomparto dei bassi, più stretti negli acuti, con relativa variazione del peso specifico - n.d.t.). I moduli di elasticità furono dapprima determinati staticamente mediante prove di trazione, poi con prove di flessione. Queste differenziazioni in base a modulo di elasticità e peso specifico trovarono consenso inizialmente, ma non si poterono poi affermare a causa della laboriosità del procedimento. L’orientamento verso la determinazione statica del modulo di elasticità perde comunque d’importanza, perché tra modulo di elasticità e peso specifico sussiste una relazione. Quanto meno nell’ambito di una stessa specie legnosa, il modulo di elasticità statico aumenta con l’incremento del peso specifico in modo quasi lineare. F. Kollmann e H. Krech trovarono strette relazioni tra peso specifico e modulo di elasticità dinamico in legno di abete rosso allo stato di essiccazione all’aria. Esse si dimostrarono addirittura più precise di quelle tra modulo di elasticità statico e dinamico. Per evidenziare l’uniformità di modulo di elasticità e peso specifico entro la stessa superficie irradiante di un “corpo sonoro”, basta dunque, chiaramente, la distribuzione del peso specifico. Poiché questo, e quindi anche il Mod. E. nel senso delle fibre, sulla lunghezza di 1 a 2 m., che è quella che ci interessa, quasi non si modificano, mentre il senso tangenziale passa per lo spessore della tavola armonica, che è però solo di pochi millimetri, ciò che veramente vale è dunque solo la distribuzione del peso specifico in senso radiale. A. Schletter determinò su più vasti campioni tratti da tronchi di abete rosso dello Erzgebirge con qualità adatte all’impiego come legno armonico, provenienti da tre diverse fasce di alti- h Romania 970 m. s.l.m. k Tavole Rumene per violino Fig. 6. Dipendenza del peso specifico a secco dal punto del tronco da cui si è ricavata la sezione trasversale, nell’Abete rosso di risonanza sovietico (Abete rosso di Erzgebirge a, b, secondo A. Schletter, come raffronto) Fig. 4. Distribuzione della frequenza della larghezza degli anelli annuali nel legno di risonanza di Abete rosso bavarese (Gruppi BI e BII) tudine, e, a titolo di raffronto, su alcuni campioni già sagomati di abete rosso della Bucovina, il peso specifico in sezioni radiali di 2 cm. Ne emerse che il peso specifico, nell’abete rosso dello Erzgebirge, aumenta dall’interno verso la periferia, mentre in quello della Bucovina rimane pressoché costante: in quest’ultimo, inoltre, esso dipende assai meno dalla larghezza degli anelli annuali, che in quello dello Erzgebirge. Dall’Autore furono rese note solo le rette di comparazione, ma non il relativo campo di scostamento o la rispettiva precisione, così che non è dato di riconoscere di quanto l’influsso dell’età della pianta, da lui stesso specificamente determinato, si sovrapponga a queste relazioni. Qui di seguito viene riferito su esperimenti e prove, che tentano di chiarire tipo e grado della relazione fra peso specifico, larghezza degli anelli e posizione del campione nella sezione trasversale del tronco, tali da servire a dare un giudizio qualitativo delle tavole armoniche bavaresi e sovietiche. Come materiale di prova sono serviti, di volta in volta, campioni in notevole numero, di tavolette per tavola armonica, già lavorate finite. Poiché l’effetto dell’orientamento cardinale sulla sezione trasversale del tronco è ininfluente sul peso specifico dei campioni, secondo K. Stern basta la constatazione che le tavolette siano state asportate da un’altezza del tronco (misurata dal piede) di 1,5…..5,5 m. 3. Esecuzione degli esperimenti. La fabbrica di tavole armoniche Hermann Schlessinger di Gera fece due separate forniture di 30 e 44 tavolette bavaresi e, due volte, 40 tavolette sovietiche, per ambedue le provenienze, furono contrassegnate con Gruppo B I e B II, rispettivamente S I e S II. L’abete rosso bavarese proviene da una ditta bavarese per il commercio di legnami; la sua zona di crescita non è nota. L’abete rosso sovietico ha origine, per quanto ci risulta, dalle montagne degli Urali, con centro in Perm. Da ogni tavoletta sono stati ricavati due campioni lunghi 5 cm nel senso delle fibre, tagliati poi in sezioni radiali di 2 cm. Per ogni campione sono stati determinati peso specifico allo stato secco assoluto, misura volumetrica del ritiro, e larghez- za media degli anelli annuali allo stato di rigonfiamento. La misurazione del contenuto volumetrico fu eseguita per via stereometrica, e così pure la pesatura, tenendo conto della situazione già in precedenza notificata. La “visibilità” dei “confini” dei singoli anelli potè essere migliorata, ove necessario, mediante l’immersione e l’imbibizione in lisciva di potassa caustica al 5%. 4. Risultati. 4.1. Frequenza di distribuzione dei parametri. La fig.l mostra la distribuzione complessiva del peso specifico a secco assoluto, separatamente per i Gruppi BI e BII. Se ne rileva che i valori, nel legno bavarese, stanno relativamente lontani tra di loro. Essi vanno da p. = 0,32 g/cm3 a p.= 0,65 g/ cm3. Ambedue i “collettivi” numerici presentano una distribuzione irregolare e inoltre differenziata. Per contro, i Gruppi SI e SII mostrano una migliore corrispondenza e si avvicinano decisamente di più a una distribuzione normale (fig. 2). In analoga distribuzione si dispone la larghezza degli anelli annuali. Come mostra la fig. 3, la quota principale, per il legno sovietico, palesa, con ascisse ripartite logaritmicamente, una distribuzione quasi simmetrica, mentre, per contro, l’abete rosso bavarese (fig. 4) presenta una distribuzione mista, il che emerge con particolare evidenza nel più grande Gruppo BII. Tutto sommato, la larghezza degli anelli è assai più “stretta” nel legno sovietico che in quello bavarese. 4.2. Dipendenza del peso specifico allo stato secco dalla posizione nella sezione trasversale del tronco. Se si collegano i parametri medi di tutti i valori del peso specifico per le singole sezioni radiali entro ogni gruppo, si ottengono le rappresentazioni diagrammatiche di cui a figg. 5 e 6. A titolo di paragone, vi sono state inserite le relazioni per il legno di risonanza dello Erzgebirge e di quello rumeno. Dei solo pochi parametri per la sezione radiale prossima al midollo (fig. 6) non è segnato nessun valore medio. I Gruppi SI e SII presentano un peso specifico a secco quasi costante per tutta la sezione trasversale del tronco: cioè il massimo scostamento importa, nel caso singolo, un massimo di ± 0,02 g/cm3. Per contro, il peso specifico secco nel Gruppo BI decresce in modo irregolare, nel Gruppo BII decresce costantemente dall’esterno all’interno. Lo scostamento standard Spo è abbastanza uniforme per le sezioni radiali nell’ambito di uno stesso Gruppo. Qui di seguito si danno i valori calcolati: Abete rosso sovietico SI e SII: Spo = ± 0,03 g/cm3 Spo = ± 0,005...0,007 g/cm3 Abete rosso bavarese BI e BII: Spo = ± 0,06...0,08 g/cm3 Spo = ± 0,010...0,016 g/cm3 A causa delle distribuzioni immischiate, il peso specifico secco presenta così nell’abete rosso bavarese una dispersione notevolmente maggiore che in quello sovietico. Inoltre, ambedue i valori medi per le sezioni da A a D dell’abete rosso bavarese si scostano reciprocamente in modo lampante, mentre i due punti di misurazione, considerati Provenienza a/b Erzgebirge di altitudini diverse d Unione Sovietica I e Unione Sovietica II f Baviera I g Baviera II i Romania Fig. 7. Dipendenza della larghezza degli anelli annuali dal punto del tronco da cui si è ricavata la sezione trasversale, in Abete rosso di diverse provenienze (a/b disegnate secondo A. Schletter) di volta in volta, di tutte le sezioni radiali del legno sovietico si svolgono strettamente appaiati. 4.3. Dipendenza della larghezza degli anelli annuali dalla posizione nella sezione trasversale del tronco. La larghezza degli anelli annuali, nell’interno del tronco, sia per il legno sovietico che per quello bavarese, decresce dal centro verso la periferia, come risulta in fig. 7. Tuttavia i valori medi per legno bavarese risultano, con b = 1,70 m. a 2,90 m. ben oltre il doppio più alti di quelli per il legno sovietico, con b = 0,80 m. a b = 1,35 m. Sorprendente è il fatto che i valori medi coincidano nei Gruppi I e II, sia per i campioni bavaresi che per quelli sovietici. Nel legno di risonanza rumeno le larghezze medie degli anelli stanno tra quello del legno bavarese e quelle del legno sovietico, con una media complessiva di b = 1,4 m…..1,8 m. Negli abeti rossi dell’Erzgebirge di diverse altitudini, la larghezza degli anelli decresce dal midollo verso la corteccia in modo notevole, similmente al legno bavarese (fig. 7). 4.4. Relazione tra peso specifico e larghezza degli anelli annuali. Dalle figg. 5 e 6 non è dato rilevare un influsso dell’età sul peso specifico, tanto più che la maggio- re variazione dei punti di misurazione per il legno bavarese è da attribuirsi a proprietà di accrescimento meno uniformi. Ma se si considera la distribuzione di tutte le coppie di valori per peso specifico e larghezza degli anelli annuali di ambedue i gruppi, cioè senza tener conto della sezione radiale, i campi di dispersione delle tabelle di correlazione rappresentate graficamente in figg. 8 e 9 portano a ritenere l’esistenza effettiva di un certo effetto dell’età della pianta. Per il legno di abete rosso sia sovietico che bavarese sono risultate relazioni lineari, per le quali sono stati calcolati coefficienti di correlazione di r = -0,215, rispett. r = -0,323. In fig. 10 è riportata ancora una volta la dipendenza del peso specifico secco dalla larghezza degli anelli annuali, al fine di rendere possibile un raffronto con abete rosso di risonanza rumeno e dell’Erzgebirge. Se ne deduce ancora che nel legno sovietico e rumeno il peso specifico cresce con il decremento della larghezza degli anelli assai meno che in quello dell’Erzgebirge e in quello bavarese. (v. Nota pag.7). 5. Discussione sui risultati ottenuti. Come è noto, il peso specifico apparente, negli abeti di alto bosco in genere -a causa di una crescita in età giovanile non soffocata, grazie alla superficie rasa- aumenta nel fusto verso la periferia, mentre in abeti rossi con crescita giovanile “frenata” (nell’orig. “gedampft” = lett. “smorzata” - n.d.t.) esso resta, per contro, pressoché uguale, nella sezione trasversale del tronco. Una differenza fondamentale tra il legno di risonanza dell’Erzgebirge e quello rumeno dovrebbe poggiare sul fatto che nell’Erzgebirge predominano boschi a fasce coetanee (“per classi di età” - n.d.t.), con pochi areali a bosco misto (il famoso trinomio:abete rosso-abete bianco-faggio = in ted. “FI/ TA/BU” =Fichte-Tanne-Buche - n.d.t.), come pure singolarmente s’incontrano “boschi protetti” o a “trattamento saltuario” (che in tedesco vengono denominati con il preciso termine di “Plenterwald n.d.t.), posti sotto speciale protezione e allignano anche in “stazioni” sfavorevoli (p.es. il “Plenterwald” di abete rosso ‘Grosser Kranichsee’ presso Carlsfeld/Erzgebirge, a ca. 900 m. s.l.m., su fondo palustre). L’Amministrazione forestale rumena possiede areali disetanei spontanei (naturali) su notevoli superfici boscate a 700-1.400 m. s.l.m., la cui provvigione è composta da 8 a 10 decimi di abete rosso e da 0 a 2 decimi di abete bianco Fig. 8. Rapporto correlato tra peso specifico a secco e larghezza degli anelli annuali nel legno di risonanza di Abete rosso sovietico. 11 - AIARP notizie (l’Autore ebbe occasione, nel settembre 1964, di visitare in Romania alcune foreste in cui si poteva notare anche la presenza di legno di risonanza). L’incremento del peso specifico dal centro alla periferia negli abeti rossi a fasce coetanee è per lo più parallelo ad un rimarchevole decremento della larghezza degli anelli annuali. Questo andamento di sviluppo è la conseguenza della “competizione interspecifica”, ossia della “rivalità” che insorge dopo il rapido accrescimento giovanile tra individui coetanei, a cui in passato si lasciava campo libero a causa di un trattamento forestale non adeguato, e cioè poco o mediocremente mirato ad un’azione di razionale diradamento. A proposito dell’Abete rosso bavarese si deve rilevare che esso –come pure l’Abete rosso dell’Erzgebirge– non proviene solo da boschi a fasce coetanee. Piuttosto, specie con riferimento agli scostamenti tra i Gruppi BI e BII, l’abete rosso bavarese dovrebbe far pensare ad un vasto comprensorio di “ripresa”, con notevoli diversità di “stazione” e/o con differente processo di accrescimento, vale a dire con diverso trattamento forestale. Con la denominazione “bavarese”, non viene definita, come per il legno di risonanza rumeno o sovietico, la provenienza dell’abete rosso, ma la zona geografica in cui esso viene lavorato. “Abete rosso bavarese” è quindi una denominazione “commerciale” e non una “provenienza”. In una superficie boschiva disetanea con “normale” regolamentazione dell’area di “stazione”, la larghezza degli anelli annuali decresce con l’aumentare del diametro del fusto, ma solo in tale misura, che il peso specifico appena si modifica. Così può accadere che l’abete di risonanza sovietico, cosi come quello rumeno, provenga da areali con “stazioni” similari e con processi di accrescimento uniformi. Per la qualità “legno di risonanza” viene posto tra l’altro un limite massimo di peso specifico. Come si rileva dalle presenti analisi, un tale valore-limite medio, di per sé, non ha alcuna rilevanza. Per la determinazione di un buon legno di risonanza è piuttosto significativa la distribuzione del peso specifico in senso radiale. 6. Deduzioni conclusive. Le rette di compensazione riportaLa tavola armonica ha te nella forma generale 100 PO = α il compito di ampliare + βb hanno i seguenti coefficienti: e irradiare i suoni solleRomania 42,5 -1,50 Unione Sovietica 43,7 -1,82 citati nel pianoforte (verBaviera 51,6 -3,10 ticale o a coda che sia). Erzgebirge 600 m.slm 54,6 -3,48 Ai fini di una irradiazione Erzgebirge quanto meno possibile 750 m.slm 49,0 -3,48 Erzgebirge selettiva, la tavola armo900 m.slm 45,8 -3,17 nica deve, essa stessa, avere molte “risonanze proprie”. Si può considerare come dimostrato che ciò si può realizzare mediante l’applicazione sulla tavola armonica delle cosiddette “catene” (in ted. “Rippen” = Fig. 10. Rapporto tra peso specifico a secco e larghezza degli anelli annuali (prospetto d’insieme) - Le rette per l’Abete rosso dello Erzgebirge e rumeno sono stacostole - n.d.t.), poste in te calcolate dall’Autore secondo i parametri di A. Schletter. posizione trasversale al senso delle fibre delle tavolette che la compon- ni per la regolamentazione ufficiale dei criteri di gono, con un’inclinazione di ca. 75°-90°. Anche scelta e cernita del legno di risonanza dagli orun’ordinata, regolare successione dell’alternan- gani legislativi (v. nota iniziale). A differenza delle za della tessitura di legno primaticcio e legno tavole armoniche dei pianoforti, le “tavole” degli tardivo sembra essere non trascurabile per il strumenti ad arco e a pizzico constano di due sosusseguirsi delle “risonanze proprie”. Sotto que- le parti, vale a dire, di due metà con uguale strutsto aspetto il legno rumeno e quello sovietico tura, il cui asse di simmetria coincida con la linea sono di pari valore. È opportuno, allo scopo mi- di connessura dei due elementi (un pezzo tagliato rato, di stabilire, per la scelta e la cernita del le- a metà e aperto a libro - n.d.t.). gno di risonanza, un campo di peso specifico Non solo i liutai del Vogtland –che lavorano per lo che vada da P0 = 0,38 a 0,44 g/cm3, senza però più il legno di risonanza locale– ma anche i famoinsistere sulla larghezza degli anelli con una me- si liutai italiani si sono, nel loro lavoro, abituati al dia di b = 1,5 a b = 2,0 mm; è piuttosto da por- legno di risonanza le cui larghezze degli anelli dere un limite massimo di b = 3,0 mm. mentre non cresce in genere notevolmente dal centro verso la ha senso un limite minimo. Per contro, il legno periferia (ma furono proprio loro i veri “Maestri!” di risonanza bavarese e quello dell’Erzgebirge si n.d.t.). L’arte della liuteria sta nel saper adattare possono impiegare per la tavola armonica con ri- lo spessore della tavola alla struttura del legno. sultati ottimali, se viene precedentemente cer- È cosi che gli strumenti di Stradivari, Guarneri, nito in ordine alla larghezza degli anelli annuali. Amati, presentano non uniformi spessori anche Per le “catene”, la distribuzione del peso speci- in una stessa tavola, dove il maggior spessore si fico nella sezione trasversale del tronco non ha può riscontrare in punti diversi della tavola. Nella produzione industriale, meccanizzata, queste “tadeterminante rilevanza. Questi risultati sono stati riportati in disposizio- vole” vengono prodotte con misure unificate: tuttavia anche qui le tavole sono fatte in due pezzi simmetrici, il cui spessore decresce dalla linea centrale di giuntura verso i margini, uniformemente, p.es. da 3,2 a 2,4 mm. Per la formazione della tavola in due metà simmetriche il diametro troppo esiguo dei tronchi non può essere compensato dalla speciale qualità del legno, né dal modo di modellazione, così che finora il legno di risonanza sovietico, per le sue minori misure di diametro, non ha potuto essere usato nella costruzione di strumenti musicali ad arco e a pizzico nella RDT (DDR), mentre il legno di risonanza “bavarese” era reperibile finora in tutte le larghezze di taglio richieste, cioè max. 380 mm per i contrabbassi, e viene impiegato prevalentemente per gli strumenti ad arco di maggior mole (ma anche per i violini e per le viole sono necessarie larghezze difficilmente trovabili nel legno russo - n.d.t.). (Ulteriore nota del traduttore: l’Autore aggiunge una considerazione sulle tavole fatte a più elementi, sul modo dei pianoforti -ma ciò riguardava l’economia della DDR, ora sperabilFig. 9. Rapporto correlato tra peso specifico a secco e larghezza degli anelli annuali nel legno di risonanza di mente superata). Abete rosso bavarese. 12 - AIARP notizie Dal 21 al 24 settembre prossimi, AIARP sarà presente alla prima edizione di MEET Milano, il nuovo Salone italiano dedicato a strumenti ed edizioni musicali. Ospitata all’interno dello stand Dismamusica, l’Associazione Italiana degli Accordatori e Riparatori di Pianoforti ha voluto fortemente presenziare l’appuntamento milanese nonostante la quasi concomitanza con le cinque giornate del corso di Cavalese. Un’occasione importante “È un’occasione troppo importante perché non si faccia di tutto per esserci”, ha dichiarato il presidente AIARP Luciano Del Rio. Che ha spiegato così i motivi della scelta: “In Fiera passano musicisti, insegnanti, personaggi delle istituzioni e tanti giovani. C’è chi viene per semplice curiosità e chi è richiamato da un nome, uno strumento in particolare. Ora, è chiaro che noi, come AIARP, non andremo in Fiera per vendere un prodotto, ma perché dobbiamo far sentire la nostra voce, e perché dobbiamo cogliere tutte le opportunità per promuovere la cul tura del pianoforte in Italia. Un anno... “pianistico” La prima edizione di MEET Milano, fra l’altro, si svolge in concomitanza con il festival MiTo organizzato dalle due amministrazioni comunali dei capoluoghi lombardo e torinese. E avrà una forte connotazione “pianistica”. Molte sono le iniziative che avranno come protagonista il pianoforte, dalla “maratona” organizzata da Furcht alla presenza di star del calibro di Giovanni Allevi, che si esibirà in concerto domenica 23 alle 18.00. Per non parlare del fatto che lo spazio AIARP, in fiera, è proprio adiacente al piccolo palco su cui verrà posizionato il Doppio Borgato. Con tutte queste “coincidenze”, ci sono tutte le condizioni ideali per fare arrivare a tutti la voce dell’Associazione. associarsi “Mi aspetto di vedere molti colleghi, alcuni Soci e alcuni che non si sono ancora associati. E a questi ultimi voglio spiegare ancora una volta perché penso che non ci sia futuro, per chi nel nostro Paese fa il nostro mestiere, al di fuori di una realtà associativa come la nostra. In Associazione si cresce, ci si trasmette il mestiere, si impara ad avvicinare lo strumento con la mentalità giusta, che non è quella del tiracorde ma parte dalla comprensione dei problemi, dalla registrazione del pianoforte; e solo in un secondo momento si rivolge all’accordatura... E poi, da soli non si ha forza nei confronti del mercato e delle istituzioni. Ma come! Le banche, i supermercati, le grosse catene di vendita non fanno che associarsi per avere più forza... E noi che cosa aspettiamo?” 13 - AIARP notizie In Memoriam Un OPERATORE A IMPATTO ZERO Domenica 2 settembre 2007 è scomparso, all’età di 76 anni, Ennio Menicagli, padre del socio AIARP Luca Menicagli di Livorno. Era nato il 18 marzo del 1931. Il Consiglio Direttivo AIARP è vicino alla famiglia, a cui desidera estendere le più sentite condoglianze. IL PIANOFORTE A MEET MILANO Dal 21 al 24 settembre prossimi, il pianoforte è di scena a MEET Milano. Fra gli altri, saranno presenti Yamaha con i nuovi Silent e Disklavier, Kawai (che festeggia l’ottantesimo anniversario dalla fondazione) e Borgato, che porterà in Fiera il suo Doppio. In tempi di profonde riflessioni sugli effetti dell’inquinamento e sul destino della civiltà umana, anche il settore degli strumenti musicali si interroga sulle strade della sostenibilità ambientale. Lo ha fatto, con protocolli di certificazione del legno, l’industria americana; e ora le buone pratiche ambientali sbarcano anche in Italia. Uno dei Soci AIARP, la Santori Pianoforti di Fano, è una delle prime imprese italiane del nostro settore a ricevere da LifeGate la certificazione “impatto zero”: un attestato che rientra nell’emission trading e che, grazie all’adesione ad un programma internazionale di protezione delle foreste, riconosce la “neutralità” nell’emissione di CO2 in atmosfera. PIANO RELAX, PER SILENZIARE “CON GARBO” Si può installare un kit di silenziamento su un pianoforte verticale o a coda senza pregiudicare il perfetto funzionamento della meccanica più raffinata? Secondo Piano Relax, il produttore trentino di kit di silenziamento, la risposta non può che essere positiva. Il sistema Piano Relax, di cui si può vedere un dettaglio nella foto qui sopra, ha il proprio punto di forza nell’esclusiva barra di arresto (sviluppata e brevettata proprio da Piano Relax) in ottone rivestito che si monta sui supporti della meccanica. E che all’occorrenza può essere smontata in pochi minuti e permettere ad esempio ad un tecnico di compiere qualsiasi operazione sulla martelliera con estrema facilità. L’applicazione del kit non è invasiva: le viti di fissaggio della barra sono applicate ai fori già esistenti sulle parti metalliche della meccanica, e l’unica “modifica” al pianoforte è un piccolissimo foro nella parte strutturale (non risonante) dello strumento per permettere al sottile cavo di segnale che spunta dai sensori di collegarsi al modulo sonoro esterno, fissato sotto al tavolaccio. Ideale per chi deve “ridurre al silenzio” il pianoforte, il kit di Piano Relax è perfetto anche per collegare pianoforte e computer. Grazie all’uscita MIDI incorporata, infatti, lo strumento può essere utilizzato facilmente per dialogare con qualsiasi software musicale. PIANO RELAX www.pianorelax.it Elegante e raffinato: lo stile CGM. CGM di Corengia Giuseppe Via S. Antonio da Padova, 48 - 22066 PERTICATO di MARIANO COMENSE (Como) Tel. 031 749344 - Fax 031 749872 - www.cgmcorengia.it - [email protected] 14 - AIARP notizie ABRUZZO MATTEUCCI DOMENICO Via America, 9 - 67051 Avezzano (AQ) 347-5222682 • SASAKI Hiroshi Via Lago di Como, 1/ A - 65016 Montesilvano (PE) 330-561677 BASILICATA MALCANGI Salvatore Recinto Roma 13 - 75100 MATERA 338-2716313 CALABRIA CRUCITTI Carmelo Via Prol. Aschenez 2P - 89100 REGGIO CALABRIA 347-1138150 CAMPANIA ARENA Tiziano Loc. Erte - 83030 Monocalzati (AV) 335-8440590 • HEINRICH Marcello Acquamela (SA) 347-1839474 • MAIONE Sabino Via Provinciale Moiano 32 - 82011 Airola (BN) 335-5734706 • MITILINI Gennaro Via Cagliari 46 - 80026 Casoria (NA) 335-423460 • ROSSI Maurizio Via Aleardi 8 - 84091 Battipaglia (SA) 347-4880727 EMILIA ROMAGNA CASONI Gabriele Via Romita 5 - 44039 Tresigallo (FE) 348-3815122 • DALPORTO Mirco Via Respighi 8 - 42100 REGGIO EMILIA 335-5416883 • DEL RIO Luciano Piazza A. Costa 5/A - 42100 REGGIO EMILIA 335-8398367 • FERRARESI Gianni Via XX Settembre 87 - 44100 FERRARA 333-4309608 • PASSARELLA Luciano Via Emilia Est 215/B - 41100 MODENA 338-8438957 • RANDI Paolo Via Don Baronio 56- 47039 Savignano Rub. (FO) 360-706926 • SANGIORGI Giovanni Via Cavour 8/F - 48018 Faenza (RA) 0546-21645 FRIULI VENEZIA GIULIA BONUTTI Luca Via della Villa 40 - 33050 Bagnaria Arsa (UD) 335-5366749 • CERNEAZ Lorenzo Via Bariglaria 141 - 33100 UDINE 338-6045193 • GRASSI Marco TRIESTE 040-351234 cell. 339-5054035 • PECAR Claudio Via Scuola Agraria 12/10 - 34170 GORIZIA 348-9105806 • SPASOJEVIC Tomislav Via Tolmezzo 9 - 33077 Sacile (PN) 0434 72271 • TURCO Silvia Via Varno 27 33100 UDINE 340-5569409 • VALENT Claudio Via Udine 1 - 33077 Sacile (PN) 0434 72989 LAZIO ALFONSI Luigi Largo Brancaccio 79 - 00184 ROMA 06 4872739 • BALDI Enrico Via Macerata 53 - 00176 ROMA 339-5065093 • BIANCHI Nino Gaetano Via Borgo Garibaldi 98 - 01010 Oriolo Rom. (VT) 333-4241484 • BUCCITTI Mauro Via delle Ortensie 1/3 - 04012 Cisterna (LT) 337770654 • CASTRIANNI Alessandro Via De’ Lucchesi 27-30 - 00187 ROMA 338-9465350 • DE LELLIS Marco 23-22 30th Road #10J - 11102 Astoria NY (USA) 001 718 956 3110 • LOREFICE Luca ROMA (Morena) 06 7911787 - 349 5636299 • MAZZA Calogero Via Colombo 18 - 04023 Formia (LT) 338-1507642 • SABATINI Valerio Via Luigi Bodio 85 - 00191 ROMA 339-1494509 • SPEDICATO Antonio - SPEVI Via Amulio 13/15 - 00181 ROMA 347-4876475 • TARQUINI Marcello Via Pio VIII, 5 Scala C int 14/A - 00165 ROMA 335-5818761 • VIZZACCARO Carlo Via Mercante 8 - 03043 Cassino (FR) 347-8872011 LIGURIA FERRARI Giorgio Via E. H. Giglioli 24/6 - 16142 GENOVA 010-812264 • GALLI Pietro Via Torino 27 - 19122 LA SPEZIA 328-9664927 • GANORA Giorgio Via A. Orsini 21/4 - 16146 GENOVA 010-364142 • SPERATI Carlo Via Trilussa 1/23 - 17100 SAVONA 328-6028351 • STORTI Luciano Piazza Colombo 2/19 - 16121 GENOVA 010-580122 LOMBARDIA BARBAGLIA Luciano Via Torriani 29 - 22100 COMO 031-269387 • BENAZZI Marco Via Garibaldi 30 - 26035 Pieve S.Giacomo (CR) 0372-64375 • BOTTINI Roberto Via Cominazzi 39 - 25127 BRESCIA 347-5570824 • BUSSANDRI Giancarlo Via Sigieri 10 - 20135 MILANO 349-1535675 • DIANA Ferdinando Cinisello Balsamo (MI) 329-2191129 • DI NALLO Gabriele Via Silvio Pellico 24 - 20052 Monza (MI) 335-6472597 • GIACOMELLO Carlo Via Bernina 11 - 21013 Gallarate (VA) 333-4016915 • GRIFFA Davide Via Anelli 8 - 20122 MILANO 335-7772260 • GRIFFA Gianfranco Via Crivelli 20 - 20122 MILANO 335-7793546 • GRIFFA Sergio Via Crivelli 20 - 20122 MILANO 335-6825065 • GUERNELLI Stefano Vicolo Voltino 9 - 46100 MANTOVA 335-426552 • IDRA Eraclio Via Caduti Liberazione 9 - 21047 Saronno (VA) 02-9605219 • LANZANI Cesare Corso Garibaldi 65/A - 20030 Seveso (MI) 0362-502331 • LANZANI Sergio Corso Garibaldi 65/ A - 20030 Seveso (MI) 347-6466134 • LUCIANO Sergio Via Manin 101 - 21100 VARESE 0332281355 • MAESTRI Mauro Viale Campania 58 - 20052 Monza (MI) 339-5908422 • MANCINI Paolo Via Martiri Libertà - 22051 Bellano (LC) 335-5917854 • MITAROTONDA Paola Via Conservatorio 17 - 20122 MILANO 347-4586526 • MOLTENI Giuseppe Mario Via Bizzozero 18 - 21100 VARESE 0332-283506 • PAPES Davide Via della Pila 61 - 20162 MILANO 02-6432798 • PASSADORI Angela Via S. Chiara 6 - 25121 BRESCIA 347-8171934 • PASSADORI Angelo Via Mazzini 3/A - 25086 Rezzato (BS) 030-3751106 • PASSADORI Giulio Via S. Chiara 6 - 25121 BRESCIA 347-4189827 • PASSADORI Giuseppe Via Poffe 7 - 25030 Torbiato d’Adro (BS) 030-3751106 • PASSADORI Pierenzo Via S. Chiara 6 - 25121 BRESCIA 030-3751106 • PEDROLI Giancarlo Viale Reg. Margherita 14 - 20100 MILANO 338-8949551 • PICONE Giuseppe Via Scalabrini 29 - 22100 COMO 031-594041 • PICONE Roberto Via Cavour 20 - 20030 Lentate s/Seveso (MI) 339-2934092 • PIROLA Cesare Via Del Partigiano 18 - 20050 Sovico (MI) 039-2010224 • RIZZI Ermanno Via Libertà 6/A - 27100 PAVIA 0382-33256 • ROCCO Mario Vicolo Carceri 2 - 25032 Chiari (BS) 335-8327678 • ROCCO Massimo Via F. Predabissi 2 - 20127 MILANO 339-6660337• SANGALLI Giovanni Via Mascagni 6 - 20047 Brugherio (MI) 039-2871996 • SCORTICATI Carlo Corso XXII Marzo 28 - 20135 MILANO 02-5456154 • TAMAGNI Massimo Via Monteverdi 9 - 26035 Pieve S. Giacomo (CR) 338-4099888 • TARANTINO Salvatore Via Marsala 9 - 20090 Buccinasco (MI) 3337805862 • TERRAVAZZI Giampiero Via P. Moroni 9 - 20010 Pogliano Mil. (MI) 347-4413448 • VIGANÒ Romano Piazza S. Gregorio 3 - 20060 Basiano (MI) 02-95760108 MARCHE ANGELETTI Fabio Via G. Galilei 48 - 61032 Fano (PU) 335-8042320 • BEVILACQUA Giuseppe Via Loretana 93 - 60021 Camerano (AN) 348-7327186 • CAPPONI Claudio Via Vecchia Fornace 40/A - 60027 Osimo (AN) 333-4987209 • PETROLATI Alessandro Via Acquaviva 33 - 61043 Cagli (PU) 329-6221413 • PIERISTÈ Carlo Via Costa Bianca 12/B - 60025 Loreto (AN) 368-3888527 • RICCI Enrico Via Roma 15 - 63015 Monte Urano (AP) 347-3241427 • ROSSINI Giorgio Via N. Rota 26 - 60022 Castelfidardo (AN) 339-3842308 • ROSSINI Lorenzo Via L. Cadorna 38 - 60022 Castelfidardo (AN) 329-8410855 • SANTORI Fabrizio FOSSOMBRONE (PU) 348-5114842 • VALLI Roberto Via Trionfi 1/A - 60127 ANCONA 335-5738327 MOLISE CHIOVITTI Michele Via Monte Grappa 49/C - 86100 CAMPOBASSO 329-5431890 • SALVUCCI Franco ISERNIA 0865-415717 PIEMONTE BIOLCATI RINALDI Alvise Via Serralunga 30 - 13900 BIELLA 335-6291457 • GALLINUCCI Giorgio Via Scallaro 22 - 10020 Cavagnolo (TO) 347-2214091 • GANDOLFO Carlo Via Fogazzaro 44-46 - 10095 Grugliasco (TO) 340-7300182 • GARNERONE Roberto Via Vallauri 84 - 12013 Chiusa Pesio (CN) 0171-734760 • LAZZARINO Roberto Via Riofreddo 41 - 15060 Silvano D’Orba (AL) 333-9800983 • MARTUCCI Roberto Via Terranova 28 - 10060 Candiolo (TO) 328-3644077 • OLDANI Giovanni Via Beltrami 10 - 28100 NOVARA 336-236306 • PONSO Rinaldo Via Stefano Fer 16 - 10064 Pinerolo (TO) 0121-75208 • VENTRIGLIA Giuliano Via Giolitti 28 - 10060 Piscina (TO) 339-4592804 PUGLIA CIVILLA Francesco Via Giannuzzi 24 - 73024 Maglie (LE) 339-6142424 • DEL GIUDICE Antonio Via Armando Diaz 56 - 74010 Statte (TA) 099-4741706 • DEL GIUDICE Gino Largo Lepanto 64 - 74010 Statte (TA) 099-4741706 • FABBRINI Vittorio Via della Repubblica 91-93 - 71100 FOGGIA 330-327813 • FARINA Giovanni Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 368-7206029 • FARINA Nicola Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 347-1480436 • GRIFFI Massimiliano Via D’Enghien 16/A - 74015 Martina Franca (TA) 330-508920 • LAMACCHIA Luigi Via Capruzzi 304 - 70124 BARI 348-4142904 • LAZZARI Roberto Via Oberdan 13 - 73010 Sogliano Cavour (LE) 0836-543726 • MERICO UgoVia Pr. Di Piemonte 169 - 73040 Collepasso (LE) 338-9208621 • RACANELLI Gaetano Viale dello Stadio 1 Torricella - 73100 LECCE 0832-391067 SARDEGNA CARRERAS Marco Via S.M. Chiara 3 - 09134 CAGLIARI 347-5284444 • CORDA Luigi Via Canelles 28/A - 09045 Quartu S. Elena (CA) 335-206360 • FANUTZA Marcello Via Fertilia 43 - 09013 CARBONIA (CA) 339-2738201 SICILIA CONTINO Dario Augusto Via L. Da Vinci 45 - 95024 Acireale (CT) 340-7101729 • DI NOTO Domenico Corso V. Emanuele 119 - 91100 TRAPANI 347-8788065 • SANGIORGIO Gaspare Via Orologio 21 - 90133 PALERMO 091-334417 • SANGIORGIO Girolamo Via A. Poliziano 35 - 90145 PALERMO 335-5247084 • SANTAMARIA Giuseppe Via Noviziato 85 - 98123 MESSINA 333-9139158 • TALAMO Cesare V. Pipitone Federico 80/B - 90144 PALERMO 348-5806479 TOSCANA BENVENUTI Paolo Via Trieste 5 - 56017 Asciano Pisano (PI) 338-1314100 • BONECHI Stefano Via di Mantignano 120/3 - 50142 FIRENZE 335-5850679 • CHECCACCI Giangastone Via G. Boccaccio 1 - 53100 SIENA 335-357696 • CIANI Roberto Via Dei Giunchi 86 - 50019 Sesto Fiorentino (FI) 333-9676001 • FROLA Riccardo Via Borgo Ognissanti 102 - 50123 FIRENZE 3292197626 • HERVO HUERNE Céline FIRENZE 388-1718397 • LISI Massimo 56012 Fornacette (PI) 328-3059848 • MENICAGLI Luca Via E. Rossi 42/44 - 57125 LIVORNO 0586-444495 • NERI Andrea FIRENZE 347-7674440 • NICCOLINI Federico Via Della Chimera 32/A - 52100 AREZZO 339-4110770 • PARISE Michele Via A. Zarini 319/21 - 59100 PRATO 347-3535359 • PARISE Jonathan Via Tofani 40 - 59100 PRATO 347-2333073 • ROVER Edda Via B. Davanzato 3 - 50021 Barberino V. Elsa (FI) 338-1235418 • VALENTINI Stefano Via Fossone Basso - 54031 Fossone Carrara (MS) 338-8604613 TRENTINO ALTO ADIGE CAVADA Walter Via Italia 7 - 38030 Molina Fiemme (TN) 348-8140950 • DE FLORIAN Giancarlo Via Milano 21 - 38030 Castello di Fiemme (TN) 0462-342013 • GALVAN Egidio Corso Ausugum 112 - 38051 Borgo V. Sugana (TN) 333-5756469 • MANFRINI Luca Via Kennedy 194 - 39055 Laives (BZ) 338-3028238 • PLASCHKE Peter Via Giardini 2 - 39011 Lana (BZ) 335-5887741 UMBRIA CATARINELLI Maurizio Piazzetta Reclusorio 3 - 06034 Foligno (PG) 368-3817025 • LUPATTELLI Davide Via Caldarelli 11 - 06074 Ghiugiana Corciano (PG) 338-8397486 VENETO AGGIO Ugo Via G. Matteotti 53 - 45010 Villadose - ROVIGO 329-2148269 • BETTIN Giovanni Via Legrenzi 4/A - 31044 Montebelluna (TV) 335-6162702 • BORGATO Luigi Via Risaie 1 - 36045 Bagnolo di Lonigo (VI) 0444-436367 • BRUNELLO Sergio Via L. Chiereghin 2/A - 31100 TREVISO 338-9565274 • BRUSEGAN Gastone Via S. Pellico 27 - 30010 Camponogara (VE) 041-462056 • BRUSEGAN Massimo Via S. Pellico 14 - 30010 Camponogara (VE) 333-3258519 • DE BIASI Andrea Via Prese 33 - 37026 Pescantina (VR) 347-5312604 • DE CONTI Gianni Via Fratti 19 - 32026 Mel (BL) 335-8430714 • DE FRANCESCHI Bruno Via I. Baratto 5 - 31040 Pederobba (TV) 3385480107 • FARNEA Riccardo Santa Croce S.G. dell’Orio - 30135 VENEZIA 347-7636880 • FERRARI Tiziano Via S. Agostino 159/2 - 36057 Arcugnano (VI) 0444-288725 • FONTEBASSO Andrea Noventa di Piave (VE) 347-9714476 • MARCHESINI Pietro Via M. Moro 4 - 31033 Castelfranco Ven. (TV) 339-5952898 • MIRANDOLA Giuseppe Via Marco Polo - 37050 Cherubine Cerea (VR) 348-4135801 • PEDRALLI Andrea Via Friuli 5 - 30030 Chirignago (VE) 347-0507396 • SCIVALES Giuseppe Via Quinzano 31 - 37124 VERONA 349-2947666 • TELATIN Silvana Bassano del Grappa (VI) - 333-2076218 • VENTO Maurizio Via Toniolo 13 - 31036 Istrana (TV) 333-3032643 • ZAMPIERI Aldo Via Monte Canino 6 - 37124 VERONA 347-5584119 • ZANINI Guido Via Scuole 111 37060 Caselle Sommacampagna (VR) 045-8580793 • ZANTA Silvano Via Crociata 28/A/1 30010 Camponogara (VE) 335-5654244 www.aiarp.it 15 - AIARP notizie ÊÊÊÊ1ÊÛiÀÊ«>vÀÌi]ÊVÊÕÊÃi}Àḭ°°Ê )L0IANOFORTE3ILENT9AMAHAÒUNAMERAVIGLIAMUSICALE 5NVEROPIANOFORTEACUSTICO9AMAHACONTUTTIIVANTAGGIDEL SUONODELTOCCOEDISTABILITËDELLACCORDATURACHEHANNO FATTODI9AMAHALAPRIMASCELTADIPIANISTIPROFESSIONISTI INSEGNANTIE#ONSERVATORIDITUTTOILMONDO -ACÒDIPIáUNPIANOFORTESILENZIOSOCONSENTEDISUONARE ATTRAVERSOLECUFFIESENZADISTURBAREIVICINIOIFAMILIARI #IÛSIGNIFICACHEALTRIPOSSONODORMIREOPPUREGUARDARE LA46ANCHENELLASTESSASTANZA /RADISPONIBILECOMEOPZIONESUINOSTRINUOVIMODELLI hBSERIESvADUNPREZZOESTREMAMENTEVANTAGGIOSO ÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ ÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊÊ"À>ÊÊÃiâÊmÊÕÊÕÃÃÊ>VViÃÃLit WWWYAMAHAIT