Federazione Coldiretti Treviso

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Federazione Coldiretti Treviso
COLDIRETTI TREVISO
MENSILE DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI DI TREVISO
TREVISO,
NON ABBASSARE
LA GUARDIA!
Anno LX - N.2 - marzo/aprile 2016 - Periodico Mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NE/TV - € 2,50 - Contiene I.P.
4° Rapporto sulle Agromafie
Anno LX • n° 2 • marzo/aprile 2016
www.treviso.coldiretti.it
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Editoriale
LA NUOVA COLDIRETTI:
DALLA CONSAPEVOLEZZA
ALLA RESPONSABILITÀ
Torno a scrivere di Nuova Coldiretti perché è mia intenzione condividere con chi legge queste righe
il processo in atto nella nostra Organizzazione: un processo di cambiamento, di consapevolezza, di
responsabilità e di democrazia ma anche di sostenibilità, forza sociale, legalità, distintività e reputazione. Un processo che non è la teoria di tutto ciò, bensì una esplicita e concreta dimostrazione che la
politica dei fatti di Coldiretti può essere misurata in ogni momento. Abbiamo già più volte analizzato
l’esperienza dell’Expo e la capacità delle nostre imprese agricole di aver dato un’anima all’Esposizione
Universale che ricorderemo come vitale spartiacque per il modello di agricoltura che rappresentiamo.
Ci abbiamo messo la faccia, i contenuti, l’impegno e i nostri valori per garantire al pianeta un settore
primario che sia davvero il perno di una democrazia economica che deve riconoscere agli agricoltori
il giusto riconoscimento reddituale, la corretta dignità, un preciso ruolo sociale che è dato dalla reale
presenza e importanza per il territorio di riferimento.
GIUNTA NAZIONALE IN VENETO I PROSSIMI 25 E 26 MAGGIO
I prossimi 25 e 26 maggio la Giunta Nazionale tornerà in Veneto per il suo tour che sarà un ricco e
irrinunciabile momento di confronto, testimonianza e discussione per una Nuova Coldiretti che non
ha alternative se non quella di imboccare la strada della istintività con il suo modello di sostenibilità
ambientale, sociale ed economico. Una Nuova Coldiretti che ha chiare le battaglie a difesa dei propri
imprenditori agricoli, delle loro famiglie, dei loro territori, dei loro consumatori: dal latte al vino non ci
stiamo tirando indietro e, anzi, grazie alla nostra indipendenza economica possiamo essere protagonisti
fino in fondo delle nostre idee e delle nostre azioni. Nelle prossime pagine parleremo anche di legalità
grazie alla Fondazione Agromafie e daremo attenzione alla Nuova Coldiretti attraverso le storie di nostri imprenditori capaci di innovare, rinnovarsi, formarsi e soprattutto esprimere i valori di Campagna
Amica anche grazie al modello di vendita diretta che mette in campo la nostra reputazione nel rapporto
diretto con i consumatori. Quando rifletto su questi passaggi epocali penso che siamo riusciti, grazie al
contributo di tanti che ci stanno leggendo in questo momento, a realizzare qualcosa di davvero grande
per l’agricoltura italiana. In queste settimane, inoltre, la Nuova Coldiretti si legge anche nei cambiamenti alla nostra Organizzazione che si è sostanziata in scelte di potenziamento dei servizi, in nuovi
stimoli ai Capi Zona, a tutti i nostri funzionari e collaboratori. Un esempio su tutti è la stessa creazione
di un gruppo di lavoro tecnico economico in cui le sinergie tra diverse professionalità hanno l’unico
obiettivo di seguire al meglio, e come nessuno, le nostre imprese agricole.
Walter Feltrin
“
Riconoscere agli
agricoltori un giusto
reddituale, la corretta
dignità, un preciso
ruolo sociale che è dato
dalla reale presenza
e importanza per il
territorio di riferimento
”
CHI SIAMO LO ABBIAMO CONQUISTATO SUL CAMPO
Le battaglie che portiamo avanti, dall’etichettatura alla contraffazione, alla difesa delle nostre aree
rurali, per metter al centro chi vive e lavora di agricoltura, sono di successo. E, nello stesso modo, gli
strumenti che mettiamo e dovremmo mettere in campo sono volti a: dare una risonanza mediatica sempre più alta, migliorare e creare nuovi servizi, potenziare la nostra forza organizzativa a tutti i livelli,
continuare a far crescere la prima rete di vendita diretta di cui siamo unici artefici, sviluppare i progetti
di filiera firmati dagli agricoltori, concretizzare il senso della multifunzionalità sociale come nuovo
modello di welfare. Questo insieme di ingredienti ci rende originali e avanzatissimi, non solo rispetto
a chi vive attorno a noi ma anche oltre confine. Trovare una forza organizzata come la nostra è raro e
questo ci viene riconosciuto dagli altri. Dobbiamo ormai anche noi esserne consapevoli. La stessa Consapevolezza che ci dà l’opportunità di essere responsabili di quello che siamo e di quello che possiamo
essere per le nostre imprese agricole, per i consumatori, per tutto il Paese.
t
Il Presidente, Walter Feltrin
3
n°2/16
250
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L’intervento
IL NUOVO RAPPORTO
SULLE AGROMAFIE
I nuovi dati del Rapporto Agromafie non mancano di allarmarci e di spingerci ad aumentare
l’impegno per tutelare il vero made in Italy, il lavoro e il buon nome delle nostre imprese agricole,
il valore espresso dagli occupati in agricoltura e le garanzie che i prodotti “veri” assicurano ai
consumatori. L’attenzione deve essere alta e l’impegno va da Nord a Sud e da Sud a Nord perché
il contrasto alla concorrenza sleale, all’illegalità e alla non trasparenza serve a tutti, agricoltori
e consumatori. Serve a far si che non vengano compromesse la nostra distintività e reputazione e
soprattutto quelle del made in Italy agroalimentare. A tal fine penso che sia doveroso esprimere la
scelta di Coldiretti di sostenere la nascita dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul
sistema agroalimentare. Una scelta che si rivela utile e importante nei fatti e non a parole.
TREVISO E LE SUE IMPRESE, TERRA DA TUTELARE E DIFENDERE
Il quarto rapporto Agromafie contiene l’indagine sulle province italiane che verifica l’Indice di
Organizzazione Criminale (a pagina 8 e 9 ndr). Scorrere la classifica e scoprire che Treviso è in
fondo ci ha sollevato non poco, ma ci ha portato ugualmente a riflettere su come anche le imprese
agricole trevigiane si vedono sottrarre il valore che finisce nelle tasche della criminalità, come il
marcio danneggi il buono delle produzioni leali, come i consumatori possono essere colpiti da prodotti contraffatti e di dubbia qualità. Stiamo parlando nel settore agroalimentare di 16 miliardi di
euro che nel 2015 sono stati illecitamente guadagnati dalle Agromafie attraverso associazione per
delinquere di stampo mafioso e camorristico, concorso in associazione mafiosa, truffe, estorsioni,
riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, contraffazione di marchi, illecita concorrenza con minaccia o violenza e trasferimento fraudolento di valori. Un panorama che
speriamo resti il più possibile dalla nostra Marca Trevigiana.
SOS SICUREZZA NELLE NOSTRE CAMPAGNE
Devo ribadire che Coldiretti Treviso non mancherà di lanciare appelli e allarmi a chi di dovere
sulla necessità di mantenere alta l’attenzione nelle aree rurali. La recrudescenza di furti è sotto gli
occhi di tutti. Si va dai ladri di polli ai raid criminali organizzati con furti di intere mandrie, da
intere cantine di vino svuotate a furti di attrezzature e trattori su commissione da bande specializzate. Nelle aziende agricole italiane nel 2015 sono stati ben 2.570 i furti di attrezzature agricole
e trattori e 490 casi di abigeato secondo le rilevazioni dei Comandi Territoriali dei Carabinieri.
I TRUFFATORI MINANO LA NOSTRA CREDIBILITA’
Voglio anche condividere la riflessione su ciò che l’Osservatorio ci indica in fatto di frodi. In cima
alla black list dei settori più colpiti salgono la ristorazione, la carne, le farine, pane e pasta sulla
base del valore dei sequestri effettuati nel 2015 dai Nas. Il valore totale dei sequestri nel 2015 è
stato di 436 milioni di euro con il 24% nella ristorazione, il 18% nel settore della carne e salumi,
l’11% in quello delle farine, del pane e della pasta, ma settori sensibili sono, a seguire, quelli del
vino, del latte e formaggi e dei grassi e oli come quello di oliva. Nel solo 2015 sono stati chiuse dai
Nas 1.035 strutture operanti nel sistema agroalimentare con il sequestro di 25,2 milioni di prodotti alimentari adulterati, contraffatti, senza le adeguate garanzie qualitative o sanitarie o carenze
nell’etichettatura e nella rintracciabilità. Dai 38.786 controlli effettuati dai Nas nell’ultimo anno
sono emerse non conformità in ben un caso su tre (32%). Il primato negativo della ristorazione va
letto anche nel contesto dell’accresciuto interesse delle organizzazioni criminali nelle diverse forme
del settore, dai franchising ai locali esclusivi, da bar e trattorie ai ristoranti di lusso. Infatti, questa
lotta di Coldiretti non è la mera difesa di un interesse di parte, ma semmai una tutela del sistema
Paese, delle sue espressioni economiche, dei cittadini tutti.
Il Direttore, Antonio Maria Ciri
Antonio Maria Ciri
“
Dai 38.786
controlli effettuati
dai Nas nell’ultimo
anno sono emerse
non conformità
in ben un caso
su tre (32%)
”
www.osservatorioagrimafie.it
5
n°2/16
MONCALVO: SUBITO
L’OBBLIGO DI INDICARE
LA PROVENIENZA IN
ETICHETTA
Una mozzarella su quattro in
vendita in Italia non è ottenuta direttamente dal latte,
ma da semilavorati industriali,
chiamati cagliate, che vengono
dall’estero senza alcuna indicazione in etichetta. E’ quanto
afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per l’operazione dei Nas di Bari che hanno sequestrato in una azienda
casearia della Murgia barese 3
tonnellate e mezzo di cagliata
di provenienza estera (tedesca
e irlandese) in pessimo stato
di conservazione e priva delle
specifiche di legge. Non c’è piu’
tempo da perdere e occorre rendere subito obbligatoria l’indicazione di origine del latte in
tutti i prodotti lattiero caseari per garantire la trasparenza
dell’informazione e la salute
dei consumatori”, ha affermato il presidente della Coldiretti
Roberto Moncalvo.
LAVORO: NESSUNA
GIUSTIFICAZIONE PER
CHI PRATICA
L’IRREGOLARITA’
n°2/16
6
“La direzione intrapresa dal settore primario
va verso la trasparenza
e la legalità dei rapporti professionali nel reciproco interesse delle
parti”. Lo dice Coldiretti apprezzando l’impegno del sindacato
Flai Cgil di Padova che
ha svolto una ricerca
sul lavoro irregolare.
“Non fa certo onore al Veneto
occupare il terzo posto a livello nazionale per i casi che riguardano l’agricoltura: occorre
dunque insistere su una strada
virtuosa – commenta Coldiretti
- fatta di relazioni, nuove piattaforme contrattuali, strumenti
normativi moderni.
COMMERCIO ESTERO:
+15% NEGLI USA MA
-26% IN RUSSIA PER
EFFETTO DELL’EMBARGO
Crescono del 9 per cento le
esportazioni dei prodotti alimentari che nel 2015 fanno registrare le migliori performance
tra i diversi settori merceologici,
anche sotto la spinta dell’effetto trainante di Expo. E’ quanto
emerge dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat relativi al
commercio estero a novembre
2015. Un andamento che - sottolinea la Coldiretti - spinge le
esportazioni dell’agroalimentare Made in Italy verso il record
storico di 36 miliardi di euro
nell’intero 2015 (+7%). La fame
d’Italia all’estero si è fatta sen-
tire – precisa la Coldiretti - con
aumenti che vanno dall’11%
per l’ortofrutta al 10 % per l’olio di oliva dal +9% per la pasta
al +6% per il vino che ha realizzato il record storico con un
preconsuntivo annuale di 5,4
miliardi di fatturato realizzati
oltre i confini nazionali.
FURTI NEL CARRELLO PER
2,95 MLD, VINI AL TOP
Dagli scaffali sono spariti prodotti per un valore complessivo di 2,95 miliardi in Italia
nel 2015, con gli alimentari e
le bevande che si classificano
come gli obiettivi prescelti. E’
quanto rileva la Coldiretti che
nel tracciare il bilancio sottolinea che ad essere presi di mira
sono principalmente prodotti
di piccole dimensioni e facili
da nascondere, sulla base del
Barometro Mondiale dei Furti
nel Retail. La categoria merceologica maggiormente colpita
è - sottolinea la Coldiretti - l’alimentare, con vini e liquori in
testa alla classifica, seguiti da
formaggi come Grana Padano e
Parmigiano Reggiano e la carne
fresca o trasformata.
CANNABIS: SI A COLTURE
TERAPEUTICHE DA 2
ITALIANI SU 3
Quasi due italiani su tre (64 per
cento) sono favorevoli alla coltivazione della cannabis ad uso
terapeutico in Italia, per motivi
di salute ma anche economici e
occupazionali. E’ quanto emerge dall’ultima indagine Coldiretti/Ixe’ elaborata nell'ambi-
una adeguata remunerazione
dei prodotti che in molti casi si
trovano tuttora al di sotto dei
costi di produzione.
I PREZZI DELLA FRUTTA
TRIPLICANO DA CAMPI A
TAVOLA
ACQUISTI ON LINE
PER META’ (48,7%)
INTERNAUTI
to dello studio Coldiretti sulle
potenzialità economiche e occupazionali della coltivazione,
trasformazione e distribuzione
della cannabis ad uso terapeutico.
A TAVOLA I PREZZI SONO
CRESCIUTI 14 VOLTE DI
PIU’
I prezzi al consumo dei prodotti
alimentari e delle bevande alcoliche nel 2015 sono cresciuti
quattordici volte in piu’ della
media dell’inflazione che è stata
apri allo 0,1%. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti
sui dati Istat di dicembre dalla
quale si evidenzia che l’aumento dei prezzi non si è per’ trasferito alle imprese agricole con
COLDIRETTI TREVISO
I prezzi della frutta e verdura
sono triplicati dal campo alla
tavola anche per effetto delle
distorsioni di filiera che sottopagano gli agricoltura e aumentano i costi per i consumatori.
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati della
Cgia di Mestre sull’aumento dei
prezzi dei prodotti ortofrutticoli
al consumo ma non in campagna. Una situazione che – sottolinea la Coldiretti - ha fatto
sparire dalle campagne italiane
circa un terzo (-33 per cento) dei
frutteti in quindici anni, con la
scomparsa di oltre 140mila ettari di piante di mele, pere, pesche, arance, albicocche e altri
frutti, che rischiano di far perdere all’Italia il primato europeo
nella produzione di una delle
Anno LX - n. 2
marzo/aprile 2016
Mensile della Federazione
Provinciale Coldiretti di Treviso
Direttore responsabile:
Antonio Maria Ciri
Vice direttore:
Luca Pinzi
componenti base della dieta
mediterranea. La superficie coltivata a frutta in Italia è passata
da 426mila ettari a 286mila, un
crollo netto del 33 per cento in
15 anni, secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati Istat sulle coltivazioni legnose agrarie
pubblicati nel 2015.
Proprietario, Direzione,
Redazione e
Amministrazione:
Coldiretti di Treviso
31038 Paese (Tv)
Viale S. Biasuzzi, 20
Tel. 0422.954111
Fax 0422.959646
e-mail: [email protected]
Quasi la metà (48,7%) degli italiani con piu’ di 15 anni che
navigano su internet hanno
fatto acquisti on line nel 2015.
Più di un terzo delle famiglie
italiane (33,4%) non dispone di un accesso a Internet da
casa ma la percentuale sale al
42,4% nei comuni con meno
di duemila abitanti. Gli acquisti piu’ frequenti su internet
riguardano – sottolinea la Coldiretti - i biglietti di trasporto
o viaggi (41,9%) ma il 37,9%
ha comperato abbigliamento, il
33,2% informatica e tecnologia
il 28,8% articoli per la casa, il
28,8% libri e riviste, il 26,8%
film, musica e biglietti per spettacoli, il 13,6% servizi di telecomunicazione o assicurativi e il
7,3% prodotti alimentari.
Realizzazione editoriale:
Impresa Verde Treviso e Belluno s.r.l.
31038 Paese (Tv) Viale S. Biasuzzi, 20
Autoriz. Pubb. auto. Trib. TV - con dec. 08/11/1951 n. 56
Iscrizione al R.O.C. n° 4587 - Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NE/TV
Stampa:
Marca Print Snc Quinto di Treviso (TV)
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n°2/16
Attualità - AGROMAFIE
1a PARTE
AGROMAFIE: TREVISO SUL PODIO
DELLE PROVINCE VIRTUOSE
Feltrin: “Vietato abbassare la guardia, subiamo ugualmente danni
all’occupazione e alla crescita aziendale a causa delle infiltrazioni
criminali che vale 16 miliardi di euro”
T
reviso sul podio nazionale
delle province con meno
Indice di organizzazione
criminale (IOC). La Marca trevigiana, infatti, risulta essere terzultima, con un punteggio di
0,5, nella speciale classifica elaborata dall’Eurispes, nell’ambito
del quarto Rapporto Agromafie
elaborato da Coldiretti, Eurispes
e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema
agroalimentare. Rapporto che
viene stilato grazie a 29 indicatori specifici e rappresenta la
diffusione e l’intensità, in una
data provincia, del fenomeno
dell’associazione criminale, in
considerazione delle caratteristiche intrinseche alla provincia
stessa e di conseguenza sia di
eventi criminali denunciati sia
di fattori economici e sociali.
“C’era molta attesa per questo
rapporto – sottolinea il presidente di Coldiretti Treviso, Walter
Feltrin – Vedere Treviso in una
posizione di sostanziale sicurezza non deve certo far abbassare
la guardia, ma soprattutto non
significa che gli effetti elle agromafie non colpiscano i consumatori trevigiani. Allo stesso modo
la domanda di made in Italy
che proviene dall’estero e trova
nella sua strada un’offerta dalla criminalità va a togliere posti
di lavoro e possibilità di crescere
proprio alle imprese agricole virtuose. Il valore del business delle
agromafie è di 16 miliardi di euro
che non vanno alle imrpese virtuose”. Dall’indagine si evince
(vedi tabella ndr) che l’intensità
dell’associazionismo criminale
è elevata nel Mezzogiorno, ma
emerge con chiarezza come nel
Centro dell’Italia il grado di pe-
n°2/16
8
netrazione sia
forte e stabile
e
particolarmente elevata
in Abruzzo ed
in Umbria, in
alcune
zone
delle Marche,
nel Grossetano e nel Lazio,
in
particolar
modo a Latina e Frosinone. Anche al
Nord il fenomeno presenta un grado
di penetrazione importante in
Piemonte, nell’Alto lombardo,
nella provincia di Venezia e nelle province romagnole lungo la
Via Emilia. “La parcellizzazione
delle imprese agricole trevigiane
indebolisce la penetrazione della
criminalità e favorisce la crescita qualitativa delle produzioni
– aggiunge Antonio Maria Ciri,
direttore di Coldiretti Treviso
– Abbiamo dalla nostra anche i
numerosi controlli che subiamo,
dai campi allo scaffale, che non
sono altro che una sicurezza per
gli stessi consumatori finali”
Secondo uno studio della Coldiretti l’Italia è il Paese con il minor
numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari
(0,4%), quota inferiore di quasi 4
volte rispetto alla media europea
(1,4%) e di quasi 20 volte quella dei prodotti extracomunitari
(7,5%) ma anche quello con
le regole produttive piu’ rigorose nelle caratteristiche
dei prodotti alimentari, dal divieto di produrre pasta con grano tenero a quello di utilizzare la
polvere di latte nei formaggi fino
al divieto di aggiungere zucchero nel vino che non valgono in
altri Paesi dell’Unione Europea,
dove si assiste ad un crescendo
di diktat alimentari finalizzati a
surrogati, sottoprodotti e aromi
vari che snaturano l’identità degli alimenti. Senza dimenticare
la decisione nazionale di vietare
la coltivazioni di organismi geneticamente modificati (Ogm)
fortemente sostenuta dalla Coldiretti il primato europeo con
circa 50mila imprese agricole
biologiche e la leadership nelle
produzioni tutelate con 280
specialità a denominazione di origine (Dop/Igp).
Attualità - AGROMAFIE
INDICE DI CRIMINALITA’:
LA MAPPA DEL TERRITORIO
Province
IOC
Province
IOC
Province
IOC
Ragusa
100,0
Pistoia
35,1
Venezia
15,6
Reggio Calabria
99,4
Cagliari
34,7
Bologna
15,2
Napoli
78,9
Ancona
34,5
Brescia
14,9
Pescara
71,4
Gorizia
32,7
Ravenna
14,4
Caltanissetta
69,4
Teramo
31,5
Lucca
14,3
Caserta
68,4
L’Aquila
31,2
Forlì-Cesena
13,9
Foggia
67,4
Terni
30,0
Sondrio
13,8
Vibo Valentia
65,3
Viterbo
29,1
Varese
12,9
Crotone
58,4
Italia
29,1
Massa-Carrara
12,5
Catania
57,5
Trieste
27,9
Siena
12,1
Perugia
55,9
Ascoli Piceno
27,8
Verona
11,5
Catanzaro
55,3
Oristano
27,1
Pavia
11,1
Imperia
54,3
Grosseto
26,9
Padova
11,0
Brindisi
51,6
Alessandria
26,9
Reggio nell’Emilia
10,4
Frosinone
49,3
Roma
26,7
Cremona
10,3
Siracusa
49,2
Chieti
26,3
Mantova
9,4
Isernia
48,9
Novara
24,5
Udine
9,3
Enna
48,4
Savona
24,1
Modena
8,7
Palermo
47,5
Asti
24,0
Lodi
8,6
Cosenza
47,3
Prato
24,0
Piacenza
8,1
Nuoro
46,3
Arezzo
23,9
Parma
7,7
Sassari
45,9
Genova
23,4
Ferrara
6,4
Trapani
45,3
Macerata
23,3
Bergamo
5,9
Salerno
44,3
Verbano-Cusio-Ossola
22,7
Cuneo
5,7
Agrigento
43,4
Rimini
21,7
Como
5,6
Latina
43,3
Rovigo
21,3
Vicenza
4,6
Potenza
42,9
Livorno
20,2
Pordenone
3,0
Campobasso
42,7
Fermo
19,7
Bolzano
1,5
Avellino
42,3
Rieti
19,6
Belluno
0,9
Barletta-Andria-Trani
40,9
Vercelli
19,1
Trento
0,6
Bari
40,9
Biella
18,8
Treviso
0,5
Messina
40,6
Torino
18,8
Monza e della Brianza
0,1
Taranto
39,4
Firenze
18,8
Lecco
0,0
La Spezia
38,7
Milano
17,9
Lecce
37,4
Pesaro e Urbino
17,3
Matera
37,3
Pisa
17,1
Benevento
35,7
Aosta
17,1
Fonte: Eurispes
9
n°2/16
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Attualità
MIPAAF: NEL 2015 OLTRE 100MILA
CONTROLLI E 81 MILIONI DI SEQUESTRI
Verifiche fondamentali a tutela dei consumatori e degli agricoltori onesti
I
l Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che nel 2015, grazie alle
operazioni dei 4 organismi di controllo - Ispettorato repressione frodi
(ICQRF), Nuclei Antifrodi Carabinieri/Comando Carabinieri politiche
agricole e alimentari (NAC), Corpo
forestale dello Stato e Capitanerie di
Porto-Guardia Costiera - sono stati
effettuati oltre 107mila controlli per
un valore complessivo di 81 milioni di euro di sequestri nell’agroalimentare italiano. Sono state inoltre
emesse più di 10mila sanzioni e oltre 1.700 persone sono state segnalate all'Autorità giudiziaria.
Tra i principali strumenti messi in
campo dal Ministero, il Registro
unico dei controlli, fondamentale
per evitare la duplicazione delle ve-
rifiche nelle aziende e rendere più
efficiente il lavoro degli organismi,
che ha portato nel 2015 ad effettuare oltre 2.700 diffide.
Con la tutela 'ex officio' delle Dop
e Igp comunitarie sono stati esaminati 102 casi che hanno permesso
di far togliere dagli scaffali in molti
Paesi d’Europa falsi prosciutti, formaggi, oli extra vergini di oliva, vini
e aceti a denominazione. Di grande
rilievo anche l’attività di contrasto
al falso Made in Italy sul web che
hanno portato, grazie alle collaborazioni avviate con i maggiori players mondiali dell’e-commerce come
eBay e Alibaba, a circa 400 segnalazioni. Nel 2015, solo su Alibaba, è
stato fermato un potenziale flusso
mensile di 15.100 tonnellate di falso gorgonzola, 2 milioni di litri di
SCHEDA ATTIVITÁ OPERATIVA – 2015
CONTROLLI
ICQRF
falso aceto balsamico di Modena e
quasi 13 milioni di bottiglie di falso
Prosecco. Nell’ultimo mese e con
un’unica operazione, è stata bloccata una frode da 5 mila tonnellate
al mese di Parmesan, pari alla metà
della produzione mensile dell'autentico Parmigiano.
In occasione delle festività natalizie, sono stati intensificati i controlli su tutto il territorio nazionale,
in particolare sui prodotti a maggior consumo in questo periodo,
ponendo particolare attenzione alle
indicazioni riportate in etichetta e
alla tracciabilità dei prodotti, ma
soprattutto la salubrità e sicurezza
degli alimenti posti in commercio,
al fine di assicurare una corretta e
trasparente informazione ai consumatori.
VALORE SEQUESTRI
CONTROLLI
36.218
ICQRF
68.327.073
NAC
1.648
NAC
4.632.580
CFS
7.500
CFS
4.500.000
GUARDIA COSTIERA
3.792.375
GUARDIA COSTIERA
TOTALE
61.183
106.901
TOTALE
81.252.028
11
n°2/16
Attualità
IL PINOT GRIGIO VERSO LA SUPER
DOC DELLE VENEZIE
Coldiretti Veneto: un successo per i viticoltori e un'operazione politica
condivisa a favore del settore
S
iamo ad un passo dalla super
Doc - commenta Coldiretti Veneto presente con il presidente
Martino Cerantola alla nascita ufficiale dell'ATS (Associazione temporanea di scopo) che punta a riunire
23 mila ettari di vigneti di Pinot Grigio nella denominazione di origine
controllata "Delle Venezie" e già conosciuta come la più estesa d'Italia".
Del totale della superficie 20 mila
ettari sono localizzati nel nord est e
10 mila concentrati solo in Veneto,
per questo Coldiretti Veneto ha da
subito creduto in questa operazione
trovando l'appoggio delle istituzioni,
in primis quello della Regione schieratasi a fianco dei produttori locali su
tutta la linea. "Si tratta di un vanto
per la produzione enologica veneta
che potrà annoverare tra le eccellenze un altro vino blasonato (continua
Coldiretti). L'operazione esalta il lavoro e la capacità professionale dei
vitivinicoltori impegnati quotidianamente nella valorizzazione della qualità del vino italiano
nel mondo e mette l’accento su un
esempio di impegno
politico condiviso.
Infatti oggi a Portogruaro alla firma
dell’accordo erano
presenti non solo i
rappresentanti della filiera vitivinicola di Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto ma anche i
rispettivi assessori: Cristiano Shaurli,
Michele Dallapiccola e Giuseppe Pan
che hanno dato vita al comitato promotore a cui spetta seguire tutto l'iter
amministrativo necessario.
Il Presidente dell’ATS è il produttore
veronese Albino Armani, eletti alla
vice presidenza il friulano Dario Ermacora e il trentino Alessandro Bertagnoli. Il comitato è composto da
un referente per i produttori, vinificatori e imbottigliatori dei tre territori. Per il Veneto nell’ordine Giorgio
Piazza, Corrado Giacomini e Albino
Armani. Per il Friuli Venezia Giulia:
Dario Ermacola, Pietro Rismontin, e
Claudio Felluga. Per il Trentino Alto
Adige: Alessandro Bertagnoli, Rigotti
Luca e Bruno Luterotti.
UNA BUONA NOTIZIA PER IL SISTEMA ECONOMICO
TREVIGIANO
Un ministero dell’agroalimentare sarebbe funzionale a tutto il made in Italy
"Il Ministero dell’Agroalimentare sarebbe un salto di qualità per il made
in Italy e in particolare per province come quella di Treviso che vanta
una miriade di prodotti certificati e
di alta qualità”. Così Walter Feltrin,
presidente di Coldiretti Treviso saluta l’annuncio ufficiale del Presidente
del Consiglio, Matteo Renzi secondo il quale “con i decreti Madia il
ministero dell'Agricoltura prenderà
il nome di ministero dell'Agroalimentare". Si tratta di un ministero
centrale nello sviluppo e nell' identità del sistema Paese in cui “L’agricoltura – ha aggiunto Renzi – è un
settore strategico della nostra economia, dove emergono le qualità, le
capacità, l'identità stessa del nostro
paese, del nostro territorio, anche
nel mondo”. “Sono convinto come
n°2/16
12
lo è il nostro Presidente Nazionale
che è un passo necessario per valorizzare i primati dell’agroalimentare
Made in Italy nella definizione delle
misure che vanno dalla tutela della
qualità e delle caratteristiche degli
alimenti alle norme sull’etichettatura fino agli interventi per ottimizzare la penetrazione dei mercati esteri
e raggiungere presto l’obiettivo dei
50 miliardi di export fissato dal presidente del Consiglio”. Si tratta di
una scelta importante: “Una svolta
fondamentale per avere un interlocutore di governo forte e univoco
nei confronti dell’Unione Europea
dalla quale dipendono oggi gran
parte delle politiche nell’agroalimentare ma anche per rafforzare la
filiera agroalimentare Made in Italy
dal campo alla tavola” ha conclude,
invece, Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso. L’annuncio
di Renzi conferma il trend che nel
2015, l’anno di Expo, ha visto il fatturato dell’agroalimentare italiano
raggiungere i 135 miliardi sotto la
spinta del record storico delle esportazioni e della ripresa dei consumi
interni. Si tratta del secondo comparto manifatturiero Made in Italy
che svolge però un effetto traino
unico sull’intera economia per l’impatto positivo di immagine sui mercati esteri dove il cibo Made in Italy
è sinonimo di qualità. “Oggi più che
mai anche in provincia di Treviso i
destini dei settori economici sono
uniti. Quella del ministero dell’agroalimentare è strategica per tutto
il sistema economico della Marca
trevigiana”.
Regionale
PRIORITA' AI POLI PRODUTTIVI E
AGLI ACCORDI DI FILIERA
Per Coldiretti Veneto serve ricerca, sviluppo e sinergia tra gli enti preposti
S
erve una riorganizzazione
delle strutture per indirizzare gli operatori verso accordi
di filiera e centri di aggregazione
dell’offerta”. E’ quanto ha affermato Coldiretti Veneto , dopo le valutazioni presentate sull’andamento
del settore agroalimentare nella
sede di Veneto Agricoltura (articolo a pagina 12 ndr). Questa ristrutturazione deve essere messa in atto
– insiste Coldiretti – perché funzionale alle esigenze delle imprese
che stanno attraversando, in tanti
comparti, un periodo critico dal
punto di vista della remunerazione
dei prodotti sul mercato. A cominciare dall’ortofrutta dove la crisi
strutturale ha provocato, in termini di peso di produzione lorda, una
perdita di ben 5 punti percentuali.
Dal 2008 si è passati dal 20% all’attuale 15%. Per la zootecnia da latte
c’è un polo caseario organizzato ed
esempio virtuoso nazionale, che
tuttavia non è sufficiente, perché
le multinazionali determinano i
valori senza considerare l’elevata
qualità della produzione. Volatilità
dei prezzi caratterizzano la carne
bovina, suina, avicola e cunicola,
spesso bersaglio
delle nuove “tendenze” alimentari. Falsi miti con
operazioni mediatiche ad hoc
creano la rincorsa
più al sostegno
comunicativo
che all’intervento ragionato sulla valorizzazione
della tracciabilità
e trasparenza dal
campo alla tavola. Coinvolgendo gli attori dei comparti a far la
loro parte si conduce un gioco di
squadra dove tutti possono trovare
soddisfazioni: dalla Grande Distribuzione Organizzata, ai Consorzi
di tutela; dalla cooperazione, alle
associazioni di prodotto, fino alle
associazioni degli allevatori oltre che dei consumatori. Da non
trascurare i seminativi e le colture industriali (bietole e tabacco)
coltivazioni per antonomasia del
Nord-Est, oramai sempre più esposto alle variazioni climatiche che
inducono gli agricoltori a modificare l’indirizzo produttivo o a fare
investimenti ingenti per rimediare
a situazioni di alluvione o siccità.
Il vitivinicolo che è il vero fiore
all’occhiello del sistema va tutelato anche con una politica identitaria visto il recente allarme dello
scippo delle Doc da parte dell’Unione Europea. Alle analisi puntuali e opportune – secondo Coldiretti Veneto - deve seguire l’azione
politica, sfruttando gli strumenti
che sono in mano alla Regione:
PSR 2014-2020, accesso al credito
e un piano condiviso di ricerca e
sviluppo mirato e integrato tra gli
enti pubblici regionali, università
e istituzioni preposte.
PAC: PREOCCUPAZIONE PER LE AZIENDE ESCLUSE
DAGLI ACCONTI
Le associazioni agricole del Veneto, in testa Coldiretti, hanno
apprezzato l'avvio dei pagamenti
relativi alla Pac del 2015, avvenuto
nei mesi di novembre e dicembre
dello scorso anno e che ha interessato oltre 57 mila aziende agricole.
Le associazioni rammentano però
che sono circa 27 mila le aziende
non hanno ricevuto alcun acconto e, fra esse, ce ne sono molte in
grave difficoltà economica, per
le quali l'arrivo del finanziamento comunitario è di vitale impor-
tanza per proseguire l'attività. Di
qui l’invito delle associazioni alla
Regione e ad AVEPA ad adoperarsi, di concerto con i CAA (Centri
di Assistenza Agricola), in tutti i
modi possibili per risolvere queste
criticità, assicurando in tempi celeri il pagamento degli acconti alle
aziende che li attendono.
13
n°6/11
n°2/16
Regionale
AGROALIMENTARE VENETO,
2015 SULL’OTTOVOLANTE
Nell’anno più caldo di sempre, ottime le performances del vino e delle
esportazioni, deficit della bilancia commerciale dimezzato
U
n’annata agricola di alti e
bassi, con alcuni settori in
piena salute (vino su tutti)
e altri in sofferenza (latte e carne),
che vede da una parte diminuire
il numero delle aziende attive ma
dall’altra aumentare il numero degli addetti, in particolare di quelli
dipendenti”. E’ questa la fotografia
scattata al settore primario veneto
dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Giuseppe Pan, commentando
i primi dati sul settore agroalimentare veneto 2015, forniti da Veneto
Agricoltura, in occasione del tradizionale appuntamento di gennaio,
a Legnaro (Pd). “Un comparto - ha
sottolineato l’assessore regionale
all’agricoltura, Giuseppe Pan – che
vale ben 5,7 miliardi di euro e che
si presenta in costante trasformazione, grazie anche al concreto supporto fornito dal Programma di Sviluppo Rurale (PSR) regionale.
Prosegue il calo del numero di imprese agricole iscritte alle Camere
di Commercio del Veneto, sceso nei
primi nove mesi del 2015 a 65.192
unità, -1,8% rispetto allo stesso periodo del 2014. Il numero di imprese dell’industria alimentare è invece
salito a 3.714 unità attive (+1,4%).
Lieve aumento per gli occupati in
agricoltura, che nei primi tre trimestri del 2015 si attestano su una
media di 61.224 unità (+2%), come
risultante del calo dei lavoratori
indipendenti (-9,5%) e la notevole
crescita di quelli dipendenti (+23%).
Bene il commercio con l’estero: il
deficit della bilancia commerciale
veneta dei prodotti agroalimentari
relativa al terzo trimestre 2015 risulta dimezzato (-52,5%) rispetto allo
stesso periodo del 2014, scendendo
a circa 400 milioni/euro a causa del
lieve incremento delle importazioni, che si attestano sui 4,7 miliardi
di euro (+1%), e della notevole crescita delle esportazioni (+12,8%),
salite a 4,3 miliardi/euro, un livello
record mai raggiunto nel periodo
gennaio-settembre.
VEDIAMO
EDIAMO LE PERFORMANCE DELLE VARIE
COLTURE AGRICOLE
Le alte temperature e la scarsa piovosità del periodo estivo 2015 hanno penalizzato soprattutto mais e
soia, le principali colture del Vene-
to per estensione (rispettivamente
209.000 e 134.000 ettari), che hanno subìto diminuzioni di resa intorno al -20% e conseguente flessione
produttiva; non dissimile il calo di
resa della barbabietola da zucchero.
L’annata è stata invece moderatamente favorevole per riso, tabacco e
per i cereali autunno-vernini come
frumento tenero, frumento duro
(che ha triplicato la superficie coltivata) e orzo. Ma la globalizzazione delle commodity ha causato una
certa pesantezza dei mercati anche
dove si è verificata una contrazione
produttiva, con quotazioni mediamente di segno negativo.
Le colture orticole hanno fornito
risultati diversi a seconda della stagionalità: si è osservato un aumento di resa per patata (+10%) e radicchio (+21%), e un calo per lattuga
(-19%) e fragola (-1%). La superficie
complessivamente investita a patate e ortaggi è aumentata del 2,5%
rispetto al 2014, quale risultante
dell’aumento delle coltivazioni in
piena aria (+4%) e in serra (+7%) e
del contestuale calo delle piante da
tubero (-12%).
La frutticoltura, in particolare
quella estiva, sembra non essere
ancora uscita dalla crisi che ha contraddistinto le ultime annate e che
ha causato un significativo ridimensionamento di tali colture. Rispetto
al 2014 la produzione è risultata in
lieve crescita per actinidia (+4%),
pero (+2%) e melo (+1,4%), in calo
pesco (-3,6%) e ciliegio (-27%). Ancora note dolenti dal punto di vista
commerciale (prezzi) per le pesche
(-38%) e le mele (-15%). Da segnalare il ritorno a livelli normali della
produzione olivicola (+37,5%) dopo
il disastroso raccolto 2014.
La vitivinicoltura ha beneficiato
di una vendemmia molto positiva
sia dal punto di vista quantitativo
7-04-2015 10:53:37
n°2/16
14
Attualità
che qualitativo. Rispetto all’anno
precedente, infatti, la produzione
di uva è stimata in aumento di circa il +20%, mentre quella di vino
dovrebbe raggiungere i 9,7 milioni
di ettolitri (+18%). Anche i prezzi
di uve e vini risultano generalmente in aumento, sospinti dall’andamento crescente delle esportazioni
(+10,3% in valore nei primi 9 mesi
del 2015).
In difficoltà il settore zootecnico.
Il prezzo del latte è calato su base annua di oltre il -10%, mentre la produzione è risultata sostanzialmente
stabile. La carne bovina ha subìto la
pesantezza dei mercati al consumo,
registrando quotazioni in leggero
ribasso e un’analoga contrazione
produttiva. Il comparto suinicolo
ha dimostrato un incremento della
produzione (+10%) al quale è corrisposto un calo dei prezzi del -7% e
il medesimo andamento, ma in misura meno accentuata, è stato osservato per la carne avicola. Tuttavia,
la riduzione dei costi per l’acquisto
di mangimi e prodotti energetici ha
parzialmente preservato la redditività degli allevamenti da carne.
LATTE "X FILES" SCORRE NELLA
MARCA TREVIGIANA
135 mila litri di latte straniero lavorato a Treviso: chi lo consuma?
Coldiretti inpressing per dare maggiore certezze ai consumatori
M
aggiore informazione ai
consumatori sui prodotti a base di latte cento
per cento italiano e individuazione di un sistema di indicizzazione
per i contratti del latte tra imprese
agricole e industriali trasformatori sono i risultati scaturiti dall’incontro tra imprenditori agricoli,
industriali e settore della grande
distribuzione che si è tenuto al
Ministero delle Politiche agricole”. Lo rende noto Walter Feltrin,
presidente di Coldiretti Treviso
che sottolinea come si tratta di un
passo avanti nel compimento del
protocollo d’intesa per la stabilità
e sostenibilità della filiera lattiero-
casearia siglato il 26 novembre
scorso, anche se le questioni legate
al prezzo del latte futuro restano
ancora aperte.
La questione è sempre la stessa.
Anche in provincia di Treviso ogni
gorno scorre latte straniero di cui
non è obbligatoria la comunicazione dell’origine nelle etichette.
Quindi alla domanda chi beve
o mangia prodotti a base di latte
catalogato come fosse un x files?
Nessuna può rispondere.
Ogni giorno nella Marca trevigiana vengono lavorati 450 mila litri
di latte made in Treviso, mentre
ne arrivano 135 mila dall’estero.
“Coldiretti continua il pressing
per arrivare a dare certezze ai consumatori – aggiunge Antonio Maria Ciri, direttore di Coldiretti Treviso – oggi abbiamo registrato un
ulteriore risultato concreto della
mobilitazione che nel novembre
scorso ha coinvolto decine di migliaia di allevatori con presidi nelle industrie e nei supermercati. La
battaglia della Coldiretti continua
per arrivare al piu’ presto alla determinazione di un giusto prezzo
da pagare agli allevatori e alla corretta identificazione dei prodotti
che lavorano latte italiano con
l’indicazione in etichetta, che impedisca di spacciare come Made in
Italy il prodotto importato”.
15
n°2/16
CondifesaTV
A cura di Luca Pinzi
NASCE IL VIGNETO A
IMPATTO ZERO
Al Cerletti la viticoltura di domani è già realtà.
Premiati con le borse di studio “Bortolato” otto studenti meritevoli
S
i è tenuta nella presso l’Aula
Magna della Scuola Enologica “Cerletti” di Conegliano (TV) la cerimonia di consegna delle borse di studio “Flavio
Bortolato”. Condifesa di Treviso,
Consorzio Provinciale per la Difesa delle Attività Agricole dalle
Avversità, ha promosso l’undicesima edizione del premio che, dal
2013 è intitolato a Flavio Bortolato, per molti anni direttore del
Consorzio nonché figura di riferimento per l’intero ambito agricolo veneto. Un premio che vuole
stimolare le nuove generazioni di
tecnici in ambito viticolo all’innovazione e alla sostenibilità: un
obiettivo centrato in questa edizione in cui i ragazzi si sono cimentati nella conduzione di un
“vigneto a impatto zero”.
Gli otto studenti meritevoli che
hanno preso parte nella stagione
estiva ai rilievi sulle ampelopatie (malattie della vite) e seguito
e applicato le direttive Comunitarie sulla sostenibilità in viticoltura nell’azienda agricola del
prestigioso istituto enologico. É
proseguito, dopo l’edizione dello scorso anno che ha portato i
borsisti di Condifesa a presenta-
re il loro lavoro anche
a Expo Milano 2015, il
progetto di sostenibilità in viticoltura giungendo a risultati davvero importanti. Nel
vigneto sperimentale
dell’Istituto “Cerletti”,
le pratiche incentrate
sull’incremento della
biodiversità hanno consentito di
ridurre praticamente a zero l’utilizzo di fitosanitari; questo grazie
alla piantumazione di siepi funzionali, in grado di ospitare insetti che contrastano alcuni dei
parassiti più dannosi per le viti.
“Sono stati inoltre interessanti
gli approfondimenti attuati dagli studenti sull’utilizzo di nuovi
prodotti fitosanitari naturali (bioinduttori), sostanze di origine
vegetale che stimolano la pianta
all’autodifesa contro le ampelopatie e che – spiega Fiorello Terzariol, tecnico Condifesa che ha
coordinato l’attività di studio assieme ai docenti - saranno sicuramente gli obiettivi prossimi futuri per la riduzione della chimica,
anche in vista dell’applicazione
delle ultime direttive comunitarie, in particolare la CE 128/2009
recepita dal Piano di Azione Nazionale Italiano”.
Un appuntamento, questo con
gli studenti, fortemente voluto
dal Consiglio di Amministrazione Condifesa Treviso, guidato
dal presidente Valerio Nadal: “Il
territorio collinare trevigiano
del Prosecco Superiore, che giustamente è candidato al riconoscimento Unesco di patrimonio
dell’Umanità, forte di una storia
più che secolare nella viticoltura
di qualità – testimoniata dal prestigioso “Cerletti” – pone oggi
fondamentale attenzione nei
confronti della salute e della tutela ambientale. Noi di Condifesa
riteniamo di dare in modo concreto il nostro contributo contribuendo a formare questi giovani,
tecnici e viticoltori di domani, ai
valori della sostenibilità”.
10 E LODE AGLI 8 MERITEVOLI E AI LORO INSEGNANTI
Le borse di studio sono state consegnate alla presenza del dirigente
scolastico Damiana Tervilli e di molte altre autorità del
mondo che gravita
nel settore primario, agli studenti:
Marco
Azzalini,
Gianluca Baccichetti, Sara Bernardi,
Andrea Dall’Acqua,
Alessio
Salvador,
Marco
Tomietto,
n°2/16
16
Riccardo Zanatta e Martina Zara.
Hanno coordinato l’attività di studio: il tecnico del Condifesa Trevi-
so Fiorello Terzariol e i professori
Ornella Santantonio e Walter Da
Rodda.
Storie gialle
PUBBLICATO IL NUOVO BANDO
INNOVAZIONE
Le domande possono essere presentate a partire dal prossimo 11 aprile
a Camera di Commercio di
Treviso ha pubblicato il bando per la concessione di contributi alle piccole e medie imprese a sostegno degli investimenti
innovativi.
Nello specifico saranno finanziati:
• macchinari, impianti e attrezzature ad uso produttivo
• hardware, software e tecnologie
digitali strettamente finalizzati
all’esercizio dell’attività di produzione di beni e servizi dell’impresa.
Gli investimenti saranno finanziati solo se “tecnologicamente
avanzati e quindi in grado di aumentare il livello di efficienza o di
flessibilità delle attività di impresa,
L
valutabile in termini di riduzione dei costi, aumento del livello qualitativo
dei prodotti o dei processi
o della capacità produttiva, introduzione di nuovi prodotti
e/o servizi”.
Lo stanziamento totale è di
500.000 Euro per un contributo,
in conto capitale, pari al 40% delle
spese sostenute calcolate al netto
dell’IVA.
La spesa minima ammissibile,per
azienda è di 6.000,00 Euro e il
contributo massimo concedibile
di 15.000 Euro.
Le domande possono essere presentate a partire dal giorno 11
aprile prossimo; visto l’esiguità
dello stanziamento totale, tuttavia, è consigliabile presentare
le domande nel primo giorno di
apertura del bando.
La presentazione delle domande
dovrà essere fatta in modalità telematica con firma digitale sul portale webtelemaco della camera di
Commercio di Treviso.
Per ogni informazione e per la
compilazione della domanda rivolgetevi al vostro ufficio zona.
FINO AL 31 MARZO PER I NUOVI IMPIANTI
Al via le richieste di assegnazione
di autorizzazioni all’impianto di
superfici vitate.
ll regolamento (UE) n. 1308/2013
ha previsto l'avvio, dal primo gennaio 2016, del nuovo sistema di
"autorizzazioni" per gli impianti viticoli che prevede il rilascio,
previa richiesta, di autorizzazioni
all'impianto di nuovi vigneti nel
limite massimo annuo dell'1%
della superficie vitata nazionale.
Le domande per le autorizzazioni
di nuovo impianto potranno essere presentate dal 15 febbraio al 31
marzo in ambito SIAN. L'unico criterio di ammissibilità è la presenza nel fascicolo aziendale di una
superficie agricola utilizzabile pari
o superiore a quella per la quale è
richiesta l'autorizzazione. In caso
di richieste superiori all’1% della
superficie vitata nazionale (circa
6400 ettari) l’assegnazione sarà fat-
ta mediante il riparto proporzionale garantendo ad ogni singola regione la quota teorica di spettanza
e rendendo disponibile le superfici
non assegnate alle regioni con richieste i n eccedenza.
Le autorizzazioni saranno assegnate a titolo gratuito ed avranno una
validità di tre anni.
Si chiede pertanto, se interessati,
di contattare l’ufficio competente
tempestivamente.
17
n°6/11
n°2/16
Creditagri
CREDITAGRI ITALIA: “A FIANCO
DELLE IMPRESE”
Tra le prime misure pubblicate quelle riguardanti l’imprenditoria giovanile
L
’approvazione di tutti i PSR
italiani 2014-2020 da parte
della Commissione europea
ha formalmente garantito l’avvio
della nuova programmazione sullo
sviluppo rurale per il nuovo periodo di programmazione 2014-2020.
La regione Veneto ha già provveduto alla pubblicazione dei primi
bandi. Tra questi, particolare rilievo
assumono le opportunità previste
dalla misura 6.1 per i “giovani” che
intendono insediarsi in agricoltura. Infatti, per la Regione Veneto, è
prevista l’attivazione di
un pacchetto aziendale integrato (Pacchetto
Giovani) costituito dalla Sottomisura 6.1, Tipo
di intervento 6.1.1 “Insediamento di giovani
agricoltori”, Sottomisura 4.1, Tipo di intervento 4.1.1 “Investimenti
per migliorare le prestazioni e la
sostenibilità globali dell’azienda
agricola ”, e/o la Sottomisura 6.4,
Tipo di intervento 6.4.1 “Creazio-
ne e sviluppo della diversificazione
delle imprese agricole”, finalizzato
alla diversificazione delle attività
aziendali.
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Ente Intermediario Finanziario di
garanzia fidi costituita per offrire
assistenza e consulenza tecnico - fi-
n°2/16
18
Attualità
E’ CARLET IL NEO PRESIDENTE DEL
GAL DELL’ALTA MARCA TREVIGIANA
Alla vicepresidenza Lorenzo Brugnera. Per 22 comuni 6 milioni di
risorse su turismo e prodotti tipici
I
l nuovo Piano di Sviluppo Locale
del Gal dell’Alta Marca trevigiana
sarà una rinnovata opportunità
per i 22 comuni che rientrano nell’area di competenza dell’agenzia di sviluppo che ha la sua sede a Pieve di Soligo. Opportunità che si traduce nella
gestione e programmazione di progetti per 6 milioni di euro a favore di
turismo e valorizzazione dei prodotti
tipici”. Interviene così il presidente
di Coldiretti Treviso, Walter Feltrin, a
pochi giorni dalla nomina del nuovo
consiglio direttivo: “Oltre che ringraziare gli amministratori uscenti
voglio augurare un buon lavoro al
nuovo presidente Giuseppe Carlet, al
suo vicepresidente Lorenzo Brugnera
e a tutti i nuovi amministratori del
Gal per il prossimo triennio. Penso
che Carlet e Brugnera, presidenti rispettivamente di terra nostra e Latteria di Soligo, possono portare la loro
esperienza a vantaggio del territorio
per continuare quel processo di crescita nell’accoglienza del turista, nello sviluppo intersettoriale dell’offerta
e nella valorizzazione dei prodotti
tipici non solo agricoli della nostra
terra. Oggi fare squadra significa garantirsi un futuro ed è questo quello
che vogliamo per le nostre imprese e
le nostre famiglie”. L’assemblea dei
soci del GAL dell'Alta Marca Trevigiana, nella ha provveduto ad eleggere i nuovi componenti il Consiglio
di Amministrazione per il triennio
2016-2018. Con Carlet e Brugnera
siederanno in consiglio anche Giamaica Fraccaro, Marco Golfetto, Eleonora Moschetta.
“Sono consapevole del buon lavoro
fatto in questi anni dal presidente
uscente Franco Dal Vechio e allo stesso tempo di quanto c’è ancora da fare
– ha commentato lo stesso neo presidente carlet - in questi mesi infatti
il GAL sta predisponendo il nuovo
Programma di Sviluppo Locale, cioè il
piano da presentare alla Regione Veneto entro fine marzo per poter ricevere i finanziamenti per i prossimi 5
anni. Un’attività intensa di consultazione del territorio, avviata lo scorso
autunno e ancora in corso. Sulla base
delle indicazioni emerse e dalla raccolta delle manifestazioni d'interesse,
appare chiaro che la strategia del PSL
del GAL verterà sul tema del turismo
sostenibile e competitivo che di gran
lunga sarà il tema forte attorno cui
costruire il nuovo Programma di Svi-
luppo”. Due “progetti chiave” sono
il “Prosecco Superiore Docg” e i “Parchi tematici per famiglie e ragazzi”.
“Accanto a questi temi forti, altre risorse saranno riservate alle aziende
agricole, soprattutto per la diversificazione delle loro attività e per la
promozione turistica dell’intera area
dell’Alta Marca Trevigiana dal Cansiglio al Grappa – ha aggiunto il vicepresidente Lorenzo Brugnera. Oltre
al nuovo PSL, il GAL proseguirà le
altre attività avviate come la gestione dell’IPA, la candidatura UNESCO
delle Colline del Prosecco e l’Osservatorio del paesaggio delle colline
dell’Alta Marca.
TERRITORIO DEL
GAL 2014 2020
COMUNE DI PIEVE DI SOLIGO
COMUNE DI VALDOBBIADENE
COMUNE DI VITTORIO VENETO
COMUNE DI CORDIGNANO
COMUNE DI FARRA DI SOLIGO
COMUNE DI PEDEROBBA
COM. DI SERNAGLIA DELLA BATT.A
COMUNE DI CAPPELLA MAGGIORE
COMUNE DI CAVASO DEL TOMBA
COMUNE DI CISON DI VALMARINO
COMUNE DI FOLLINA
COMUNE DI FREGONA
COMUNE DI MIANE
COMUNE DI MONFUMO
COMUNE DI PADERNO DEL GRAPPA
COMUNE DI POSSAGNO
COMUNE DI REFRONTOLO
COMUNE DI REVINE LAGO
COMUNE DI SARMEDE
COMUNE DI SEGUSINO
COMUNE DI TARZO
Da sx Brugnera, Moschetta, Carlet, Fraccaro e Golfetto
COMUNE DI VIDOR
19
n°2/16
Epaca
CRESCONO LE MALATTIE
PROFESSIONALI
Gli Uffici Epaca e il medico competente rilasciano consulenze gratuite
N
el corso degli ultimi anni
diverse sentenze della Corte
di Cassazione hanno consentito di ampliare la tabella delle
malattie professionali riconoscibili
dall’INAIL anche in ambito agricolo. Evidenziamo di seguito alcune
delle malattie più frequenti riscontrabili sia nel mondo agricolo sia nel
mondo extra agricolo per le quali
è possibile effettuare richiesta all’INAIL di indennizzo. Il consiglio,
per chi valutasse la necessità, è di
rivolgersi tempestivamente all’ufficio Zona Coldiretti più vicino. Qui
con l’aiuto gratuito dell’Operatore
Epaca si può compilare un semplice
questionario per permettere successivamente una valutazione, sempre
gratuita, dal nostro consulente medico-legale.
TUNNEL CARPALE: la sindrome del
Tunnel Carpale viene riconosciuta come malattia professionale nei
confronti di coloro che sono impegnati in lavorazioni, svolte in modo
non occasionale, che comportano
movimenti ripetuti, il mantenimento di posture incongrue e impegno
di forza come ad esempio coloro che
sono impegnati nella potatura di
vigneti oppure coloro che svolgono
attività di mungitura senza l’aiuto di
mezzi tecnici.
DIMINUZIONE DELLA
CAPACITA’ UDITIVA:
possono far richiesta
di indennizzo di malattia
professionale
tutti i lavoratori che
sono affetti da ipoacusia percettiva bilaterale
per essere stati esposti
a lavorazioni rumorose
dell’industria, dei trasporti o in agricoltura.
Per portare un esempio in ambito agricolo,
può denunciare una
malattia professionale
per ipoacusia un coltivatore diretto o collaboratore che in
maniera frequente abbia utilizzato
trattori o macchinari piuttosto rumorosi.
TENDINITI: sono malattie professionali tabellate le tendiniti della spalla, al gomito, al polso e alla mano.
Possono riscontare tali patologie
tutti quei soggetti che in modo non
occasionale hanno svolto movimenti ripetuti, o hanno mantenuto posture incongrue. In agricoltura tali
patologie le possiamo riscontrare tra
tutti coloro che svolgono raccolta di
frutti pendenti, svolgano attività di
cernita di frutta e verdura.
PATOLOGIE DEL GINOCCHIO: le
borsiti per chi svolge o ha svolto
lavorazioni con appoggio prolungato del ginocchio e le meniscopatie degenerative o le tendinopatie
del quadricipite per chi svolge o ha
svolto lavorazioni con movimenti
ripetuti del ginocchio o mantenimento di posture incongrue sono
state inserite tra le malattie tabellate. Sono patologie riscontrate
in modo frequente fra coloro che
svolgono la semina o la raccolta di
frutti od ortaggi a terra, viticoltori o
soggetti che in genere sono costretti
all’utilizzo prolungato della gambe
come punto di appoggio per far leva
si attrezzi di lavoro.
LA DISOCCUPAZIONE AGRICOLA
Se sei un lavoratore a tempo determinato in agricoltura hai tempo
fino al 31 marzo 2016 per presentare la domanda di disoccupazione
agricola riferita all’anno 2015. Per
poter averne diritto devi essere sta-
to un lavoratore OTD, con almeno
due anni di contributi in tutta la
tua carriera lavorativa o almeno 102 contributi giornalieri nel
biennio precedente la domanda.
Per qualsiasi informazione in me-
rito rivolgiti agli uffici Coldiretti
più vicini alla tua residenza e fatti
aiutare dalla professionalità e competenza degli Operatori EPACA, il
servizio è totalmente gratuito.
AGGIORNAMENTO POSIZIONI PREVIDENZIALI INPS CD
Si ricorda a tutti i titolari di aziende agricole diretto-coltivatrici che
la Legge 233/1990, avendo istituito le “fasce” di contribuzione,
n°2/16
20
prevede l’obbligo di aggiornare la
posizione contributiva ex scau entro 90 gg dall’avvenuta variazione
della consistenza di terreni o alle-
vamenti. Per tanto si invitano i titolari di azienda ad effettuare una
verifica tramite il Patronato Epaca
della posizione contributiva Inps.
Campagna Amica
E’ NATA L’ASSOCIAZIONE ITALIANA
GELSIBACHICOLTURA
Nel prossimo Terra Trevisana ampio approfondimento
I
ntorno al 1950 in Veneto c'erano
40mila aziende agricole che allevavano bachi, integrando il reddito già scarso di contadini mezzadri.
Ora siamo all’anno zero ma puntiamo
a mille realtà sul territorio che possano ritornare alla bachicoltura”. Sono
le parole di Fernando Pellizzari neo
presidente dell’Associazione Italiana
Gelsibachicoltura che è stata ufficialmente presentata nella sede di Coldiretti Veneto. Ma chi sono i nuovi
bachicoltori? Sono i figli degli ex produttori che hanno conservato strumenti e i segreti del mestiere, molti di
loro ancora studenti, altri già nuovi
agricoltori insediatisi con il Programma di Sviluppo Rurale che hanno dimostrato un rinnovato interesse verso una professione in via d’estinzione
come lo erano i “cavalieri” che non
filavano più a causa di un prodotto
usato per la cura dei frutteti.
Gli appassionati di questo
settore che affronta la sua
rinascita arrivano da ogni
parte d’Italia per questo l’organizzazione da poco costituita ha carattere nazionale.
Aderiscono simpatizzanti, imprenditori agricoli, agronomi, florovivaisti,
come Giorgio Simionato che nella
provincia di Padova a Massanzago ha
già piantato 25 mila piante di gelso le
cui foglie sono necessarie all’alimentazione: “Saranno pronte a settembre” – dice fiducioso. Nel frattempo
due giovani biologi Emanuele Rigato
e Pier Paolo Poli nel trevigiano possono fornire mangime e l’abc per partire
con l’attività. Titolari di una start up
“Smart Bugs”, oltre a promuovere un
kit nelle scuole, si occupano di insetti,
mosche, larve addirittura farfalle per
eventi fashion, sono loro i partner
ideali per l’avvio iniziale. Secondo la
scaletta dei lavori, ecco i protagonisti
di questa nuova sfida del settore primario. “L’equilibrio naturale è stato
ripristinato – commenta il direttore
regionale Pietro Piccioni – per questo
Coldiretti non poteva non prendere
in considerazione l’ipotesi concreta
di sviluppare politiche economiche
orientate a sostenere sia gli agricoltori che hanno mantenuto tecniche ed
attrezzature del passato che le nuove
generazioni che intendono investire
nella filiera”.
TORNANO I COLORI E SAPORI DI QUINTO
Eventi dal 17 al 20 marzo con gli
autoctoni Asparagi, Verdon e Radicchio rosso di Treviso.
Torna la manifestazione Colori e sapori
di Primavera a Quinto di Treviso dal 17
al 20 marzo. Ecco il programma: giovedi
17 marzo alle ore 18.00 in villa Memo
Giordani Valeri inaugurazione mostra
di pittura di Cirillo Murer “Il profumo delle stagioni”. Alle ore 20.00 cena
a tema intitolata ai PESCI DEL FIUME
SILE. Venerdi 18 marzo ore 20.00 Serata
a tema con menù VEGETARIANO / VEGANO in collaborazione con le attività
commerciali del settore e i Ristoratori
di Quinto di Treviso. Entrambe le serate sono su prenotazione (info presso
Pro Loco Quinto). Sabato 19 marzo, ore
18.00, presso lo stand gastronomico
Tradizionale rievocazione in collaborazione con l’Oratorio San Giorgiore. Ore
21.00 serata musica anni 70/80/90 con
assaggi di piatti tipici. Domenica 20
marzo, ore 10.30, inaugurazione della
11ª Mostra Mercato. Durante tutta la
giornata: apertura stand gastronomico,
Mercatino dell’Artigianato e prodotti
tipici , Rievocazione delle Tradizioni
Popolari e Vecchi Mestieri con il Gruppo ecologico Tiveron e Ambientazione
Storica dell’Ass. Cultura e tradizione
contadina. Ore 16.00 esibizione musicale del trio Dieci Corde e due Tamburi, ore 18.30 apertura stand gastro-
nomico. “Un’ottima
occasione – sottolinea
il presidente di Coldiretti Treviso, Walter
Feltrin – per apprezzare i frutti della nostra
terra, dagli asparagi
al verdon, per non
parlare del nostro radicchio che oggi grazie alla possibilità di
farlo riposare in modo
naturale in appositi
depositi può donarsi
al palato del consumatore fino al mese di
maggio”.
TORNANO LE MOSTRE DEL VERDON DA CORTEL
Gli eventi promossi dalle amministrazioni comunali e dalla Congrega del Tabaro.
Tornano le mostre mercato dedicate
al Verdon da Cortel. Ecco gli appuntamenti: 13 marzo a Roncade curata dal
Comune, il 20 marzo a Treviso sotto la
Loggia dei Cavalieri a cura della Congrega del Tabaro in contemporanea
con Quinto di Treviso (vedi articolo),
mentre il 3 aprile a Mogliano Veneto
in piazza del Municipio sempre a cura
della Congrega presieduta da Tiziano
Spigariol che annuncia: “L’alternarsi
di pioggia e sole quest’anno ci regalerà
un ottimo prodotto. Ogni mostra poi
è una bella occasione per conoscere il
territorio e i paesi di produzione”.
21n°2/16
Movimenti - Giovanni
GRANDE PARTECIPAZIONE A
“IMPRESA2PUNTOTERRA”
I giovani imprenditori trevigiani scelgono la formazione personale
G
iovani Impresa Coldiretti”
protagonista di un percorso formativo che ha
messo al centro l’innovazione in
agricoltura. Il corso, che ha visto
partecipazione di circa 40 giovani
imprenditori, è intitolato Impresa2PuntoTerra. I temi al centro della
loro attenzione riguardano la nuo-
va politica agricola comunitaria,
l’accesso al credito in azienda, le
varie forme di finanziamento alle
attività agroalimentari, la vendita diretta, la comunicazione ed il
marketing . “Impresa2PuntoTerra
è una grande occasione per avvicinare nuovi Imprenditori giovani
al nostro settore – spiega Mattia
Mattiuzzo, delegato provinciale di
Giovani Impresa Coldiretti Treviso
- è sempre più importante fare rete
tra aziende per poter ridurre i costi
di produzione e permettere lo sviluppo di nuove idee. A breve Coldiretti Treviso presenterà un nuovo
“pacchetto” di corsi di formazione
per la gestione di Impresa.
A VERONA FOCUS SU GIOVANI E CAMBIAMENTO
Buona presenza della giovane imprenditoria trevigiana
Giovani e cambiamento , come le
giovani generazioni costruiscono
il loro futuro. E’ stato un successo
il convegno nazionale di Giovani
Impresa che si è svolto alla Fiera
di Verona con la presenza di circa
500 giovani imprenditori con una
delegazione di circa 50 giovani
n°2/16
22
Coldiretti trevigiani. Ad analizzare
la rivoluzione in corso nelle campagne la delegata nazionale Maria
Letizia Gardoni, il presidente nazionale Roberto Moncalvo, l'analista Weber e molte testimonianze
di giovani che hanno lasciato altri
settori per dedicarsi all'imprendito-
ria Green . Il risultato è che, secondo una indagine della Coldiretti, le
aziende agricole dei giovani possiedono, una superficie superiore
di oltre il 54 per cento alla media,
un fatturato più elevato del 75 per
cento della media e il 50 per cento
di occupati per azienda in più.
Movimenti
AGRICOLTURA MADE IN TREVISO E
TANTA VOGLIA DI OSCAR GREEN
Torna il concorso nazionale di Coldiretti che premia le idee delle giovani imprese
all’olio di nocciola per il
benessere personale prodotto a Silea al succo di
kiwi biologico che da Giavera viene esportato in Australia, dal progetto di e-commerce per gli ortaggi made in Treviso alla produzione
di formaggi con latte nostrano
venduti direttamente ai consumatori nei mercati di Campagna
Amica… sono solo alcune delle
idee delle giovani imprese agricole
della Marca trevigiana che si sono
concretizzate dando vita a progetti
innovativi di agricoltura. Coldiretti Treviso ha lanciato in queste ore
il nuovo bando del concorso nazionale Oscar Green che ha aperto
le iscrizioni dell’edizione 2016 che
saranno aperte fino al 16 marzo.
D
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“I percorsi imprenditoriali ammessi al concorso devono rispecchiarsi in una delle cinque categorie: Impresa 2.terra, Campagna
Amica; Paese Amico, We Green e
Fare Rete – spiega il presidente di
Coldiretti Treviso, Walter Feltrin
– La provincia di Treviso vanta
numerose storie di eccellenza e
di innovazione come del restio
tutto il panorama nazionale. Siamo convinti che i nostri giovani
non mancheranno di competere
ai massimi livelli perché hanno
non solo idee originali, ma anche
un’ottima creatività e una performante abilità progettuale anche
nell’utilizzo delle nuove tecnologie”.
Certamente le idee dovranno tener conto anche della loro sostenibilità ambientale e rispetto del
consumatore: “La valorizzazione dei prodotti made in Italy è il
fulcro della categoria Campagna
Amica – aggiunge Antonio Maria
Ciri, direttore di Coldiretti Treviso
- Saranno premiate le imprese in
maniera innovativa
raggiungono direttamente il consumatore finale rispondendo alle
esigenze di sicurezza alimentare,
qualità dei prodotti e tutela ambientale. Saranno presi in considerazione, inoltre, le ripercussioni
positive sullo sviluppo e la promozione del territorio, così come
la trasparenza per agevolare scelte
di consumo consapevoli.
23
n°6/11
n°2/16
Movimenti - Giovanni
E’ AGRICOLTURA MANIA TRA
I GIOVANI DELLA MARCA
Più di 150 i giovani presenti alla conferenza sul Primo Insediamento
150
giovani trevigiani
per la conferenza di
presentazione dei
nuovi bandi del Piano di Sviluppo
Rurale 2020 è un vero e proprio
record. L’agricoltura mania dilaga
tra i giovani anche nella Marca trevigiana dove le produzioni di nicchia si alternano a quelle certificate andando a creare il vero valore
aggiunto del made in Italy. Nella
sede provinciale di Coldiretti Treviso, si è registrato un vero e proprio
assalto alla sedia per seguire la con-
ferenza programmata
dalla più importante
Organizzazione agricola trevigiana.
“La possibilità di accesso al credito è
determinante per il
nuovo insediamento
nell’ agricoltura italiana – sottolinea il Presidente di Coldiretti
Treviso, Walter Feltrin
– Accesso reso possibile dall’approvazione da parte della Commissio-
ne Europea di tutti i Piani di sviluppo rurale presentati dall’Italia,
compreso quello Veneto. L’approvazione dei PSR ha formalmente
garantito l’avvio della nuova programmazione sullo sviluppo rurale
per il nuovo periodo di programmazione 2014-2020 e le regioni
hanno iniziato la pubblicazione
dei primi bandi per i “giovani” tra
18 e 40 anni che intendono insediarsi in agricoltura”. Gli interventi possono arrivare ad offrire fino
a 70.000 euro a fondo perduto per
iniziare l'attività oltre a un contributo a fondo perduto sugli investimenti aziendali che può arrivare
sino al 60%.
MEGLIO LOCALE CHE MULTINAZIONALE
“Una risposta alla crescente domanda di agricoltura da parte dei
giovani che, secondo un sondaggio
Coldiretti/Ixe’, nel 57 per cento dei
casi oggi preferirebbe gestire un
agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18 per
cento) o fare l’impiegato in banca
(18 per cento) – aggiunge Antonio
Maria Ciri, direttore di Coldiretti
Treviso - Ma anche un sostegno
alla competitività dell’agricoltura
poiché le aziende agricole condotte dai giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54 per
cento alla media, un fatturato più
elevato del 75 per cento della me-
n°2/16
24
dia e il 50 per cento di occupati per
azienda in più”.
“Le nostre produzioni made in
Treviso hanno il primato, come del resto tutto
il made in Italy, della
sanità e della sicurezza
alimentare” conclude il
presidente Feltrin.
A promuovere l’evento sul nuovo PSR 20142020 è stato il Coordinamento
provinciale
Giovani Impresa Treviso. Le relazioni sono state tenute da Andrea Bin
e Morena Umana, rispet-
tivamente coordinatore del l’area
economica di Coldiretti Treviso e
responsabile del PSR.
Ricette
le
diCampagna
Amica
il cibo giusto
per ogni stagione
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CCampagna
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Mercati
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METTI MI PIACE SU CAMPAGNA
AMICA TREVISO
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Tutte le news sulla vendita diretta dei prodotti vicino a casa tua: origine
certa e stagionalità sono tra le priorità dell’associazione Agrimercati che
si ispira al modello di Campagna Amica basato sul patto tra produttori e
consumatori.
Se volete inviare
materiale e
fotografie relative a
Campagna Amica
inviate a
[email protected]
Speciale PAC
SCATTA L’ANNO DI DOMANDA
PAC 2016
Ecco cosa ricordare su pagamento di base, accoppiato e greening
S
iamo ormai vicini all’avvio
dell’anno di domanda 2016
con gli impegni previsti dal
nuovo regime dei pagamenti diretti che si ripeteranno anche nel
secondo anno di applicazione del
nuovo regime dei pagamenti diretti. E’ utile quindi rivedere gli
impegni che l’agricoltore dovrà
rispettare anche in questo secondo anno di applicazione, facendo
particolare attenzione alla tempistica e facendo tesoro dell’esperienza maturata nel primo anno
di applicazione.
Per l’anno di domanda 2016 si
tornerà al 15 maggio come data
di riferimento per la presentazione della domanda unica, che
per il primo anno di applicazione era stata fissata al 15 giugno
2015 a causa dei ritardi accumulati nell’avvio del nuovo regime
dei Pagamenti diretti. Nel 2016,
però, la domanda unica subirà
comunque un’importante modifica: si avvierà la procedura della
domanda grafica. In base a quanto stabilito nel Regolamento di
esecuzione (UE) n. 809/2014 per
l’anno di domanda 2018 tutti i
beneficiari dovranno presentare
la domanda grafica. Tale applicazione, però, sarà graduale nel tempo e per il 2016 il Regolamento
prevede l’obbligo di presentazione della domanda grafica per un
numero di beneficiari corrispondente a quello necessario a coprire almeno il 25 % della superficie
totale determinata per il regime
di pagamento di base. Per il 2017
tale percentuale sarà aumentata al
75%, fino ad arrivare nel 2018 alla
presentazione della domanda grafica da parte di tutti i beneficiari.
Per il 2016 rimangono invariate
le regole sull’agricoltore attivo,
sulla soglia minima e sul capping.
Infatti, per poter presentare la domanda è necessario che l’agricol-
n°2/16
26
tore sia attivo. In merito alla soglia
minima, per il 2016 questa rimane pari a 250 euro. Ciò vuol dire
che gli agricoltori che hanno un
ammontare di pagamenti diretti
(pari alla somma del pagamento
di base, del greening, del pagamento per i giovani agricoltori e
del pagamento accoppiato) inferiore a 250 euro non riceveranno
il pagamento. Qualora un agricoltore, in riferimento al 2015, non
riceva pagamenti perché al di sotto della soglia minima e qualora
l’importo spettante al medesimo
agricoltore non superi anche nel
2016 l’importo minimo, i corrispondenti diritti saranno riversati
nella riserva nazionale. Per l’anno
di domanda 2017, invece, è previsto l’aumento della soglia minima
a 300 euro.
Anche le regole di condizionalità
rimangono invariate e corrispondenti a quanto stabilito a livello
nazionale dal DM 180 del 23 gennaio 2015 e nei collegati provvedimenti delle Regioni e degli Organismi pagatori di riferimento.
PAGAMENTO DI BASE
Ad oggi i diritti sono stati assegnati in via provvisoria e l’assegnazione in via definitiva, da parte di
Agea Coordinamento, dovrà avvenire entro il 1 aprile 2016 (articolo 18 del Regolamento delegato
n. 639/2014). L’assegnazione definitiva permetterà all’agricoltore
di conoscere il numero ed il valore definitivo dei propri diritti. Ad
ogni diritto corrisponderà quindi un numero identificativo che
consentirà la sua individuazione
in modo puntuale, facilitando,
qualora richiesto dal produttore,
le operazioni di trasferimento. Infatti, così come previsto nelle precedenti programmazioni, l’agricoltore può decidere di trasferire,
insieme alla terra, anche i propri
diritti all’aiuto. E’ bene ricordare
che l’agricoltore può decidere di
trasferire anche i soli diritti; in
questo caso l’Amministrazione
al fine di evitare speculazioni, ha
previsto, in caso di affitto, una decurtazione definitiva pari al 30%
del valore dei diritti. Tale decurtazione non è prevista in caso di
vendita dei soli diritti.
L’individuazione del valore provvisorio dei diritti, oltre ad essere
un obbligo previsto dall’articolo
25, paragrafo 10 del Regolamento
1307/2013, è stato importante anche per la definizione degli importi di riferimento per l’erogazione
Speciale PAC
degli anticipi. L’Italia, infatti, ha
optato per l’erogazione degli anticipi nel periodo compreso tra il
16 ottobre 2015 e il 30 novembre
2015 e per un ammontare pari al
70% dei pagamenti diretti spettanti all’agricoltore (il pagamento accoppiato è stato escluso dal
pagamento dell’anticipo). Il pagamento del saldo da parte degli
Organismi Pagatori, che riguarderà i pagamenti maturati nell’anno
di domanda 2015, dovrà avvenire
entro il 30 giugno 2016. Si ricorda che il pagamento che l’agricoltore percepirà nel 2016, ferme
restando le altre condizioni quali
la superficie disponibile, potrebbe
variare rispetto a quanto percepirà
con il saldo del 30 giugno 2015 a
causa del processo di convergenza.
E’ bene precisare che in caso di
adesione volontaria o automatica al Regime dei piccoli agricoltori avvenuta entro il 15 ottobre
2015, a partire dal 2016 l’agricoltore potrà decidere di uscire dal
suddetto Regime. Per l’uscita dal
Regime sarà sufficiente effettuare
una comunicazione all’Organismo pagatore secondo le modalità
da quest’ultimo definite, oppure
presentare la domanda unica con
richiesta di pagamento per uno
qualsiasi dei pagamenti previsti
dal nuovo regime dei pagamenti diretti, compresa la richiesta di
attribuzione di diritti dalla riserva
nazionale.
GREENING
Relativamente al greening, diverse
sono le date da dover appuntare
sul calendario per il 2016. Per gli
agricoltori che intendono utilizzare i terreni lasciati a riposo per soddisfare l’obbligo delle EFA e ai fini
della diversificazione, la data da
ricordare è il 1° gennaio. Infatti, in
base a quanto definito dall’articolo 10 del DM 1420 del 26 febbraio
2015, per terreno lasciato a riposo
s’intende un seminativo incluso
nel sistema di rotazione aziendale,
ma ritirato dalla produzione per
un periodo minimo continuativo
di otto mesi nell’anno di domanda. Il riferimento all’anno di domanda comporta che il periodo
continuativo di otto mesi non
può essere calcolato prima del 1°
gennaio dell’anno di domanda.
Tali terreni prevedono comunque
un’attività di gestione e possono
essere terreni nudi totalmente privi di vegetazione, terreni coperti
da vegetazione spontanea, oppure
terreni seminati solo per la produzione di piante da sovescio o per la
produzione di compost, ammendanti o fertilizzanti naturali.
Inoltre, relativamente ai terreni lasciati a riposo ricadenti nelle aree
individuate ai sensi della direttiva
Uccelli (direttiva 2009/147/CE) e
della direttiva Habitat (direttiva
92/43/CEE) e sui terreni a riposo
ai fini EFA, assume importanza il
periodo compreso tra il 1° marzo
e il 31 luglio in quanto durante
tale periodo è vietato lo sfalcio e
qualsiasi altra operazione di gestione del suolo. Ad eccezione dei
suddetti casi, sui terreni a riposo
sono ammesse lavorazioni meccaniche quali la pratica del sovescio,
interventi di ripristino di habitat
e biotopi, colture a perdere per la
fauna, lavorazioni di contenimento delle piante infestanti, lavorazioni di affinamento per favorire
il successivo migliore inerbimento
spontaneo o artificiale e lavorazioni funzionali all’esecuzione di
interventi di miglioramento fondiario.
Oltre all’obbligo delle EFA, il greening prevede anche l’obbligo
della diversificazione. Così come
previsto per l’anno di domanda
2015, il periodo di riferimento
da considerare per il calcolo delle
quote delle diverse colture rima-
ne quello definito dalla circolare
Agea ACIU.2014.702 del 31 ottobre 2014 e corrispondente al periodo compreso tra il 1° aprile e
il 9 giugno. Anche le modalità di
definizione della coltura principale sono rimaste invariate.
Per l’anno di domanda 2016 e
sempre in riferimento al greening, assume grande importanza
la nuova classificazione di erba
medica che, in base a quanto stabilito nelle linee guida sul mantenimento dei prati permanenti,
non potrà più essere considerata
come “erba o altre piante erbacee
da foraggio”, ma sarà considerata
come coltura. Tale modifica non
consentirà più di utilizzare l’erba
medica ai fini delle esclusioni del
greening, ma tale coltura dovrà
coprire al massimo il 75% della
superficie a seminativo. Come
coldiretti stiamo intervenendo
per una differente interpretazione
che tuteli le imprese agricole.
PAGAMENTO
ACCOPPIATO
In merito al pagamento accoppiato i premi previsti riguardano:
Settore latte, Settore carne bovina, Settore ovi-caprino, Seminativi, Settore olio di oliva. Per i
premi previsti per il settore zootecnico, sarà molto importante
prestare attenzione alla corretta
identificazione e registrazione degli animali ai fini dell’ammissibilità al sostegno.
Gli uffici Coldiretti sono a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Ulteriori info su www.treviso.coldiretti.it
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n°6/11
n°2/16
Attualità - Organigramma
CAMBIARE PER CRESCERE:
COLDIRETTI PUNTA AL MASSIMO
In queste settimane cambio di Capi Zona e potenziamento dell’area
economica
P
otenziare i servizi, far crescere le professionalità interne, stare al passo con i
cambiamenti è una priorità per
una Organizzazione che punta a
stare accanto alle proprie imprese
nelle numerose dinamiche che le
accompagnano nei mercati di tutto il mondo. Con queste parole il
presidente di Coldiretti ha aperto
il suo editoriale di questo numero di Terra Trevisana. Lo ha fatto
annunciando alcuni cambiamenti in casa Coldiretti che denotano
una strategia volta a mantenere
la barra a dritta sulla ricerca di
nuove opportunità e sulla crescita professionale dei servizi e delle
risorse umane. Infatti, nell’articolo sottostante si presenta la nuova squadra, tra l’altro fortemente
potenziata, nell’area tecnica del
CAA, Centro di assistenza agricola. Nelle foto singole, invece, si
può evincere la nuova riorganizzazione dei Capi Zona e allo stesso
modo il potenziamento dell’area
cooperazione con l’introduzione
di un’area dedicata. Ecco la nuova organizzazione dei Capi Zona:
Alberto Gesiot a Asolo, Antonio
Maggiotto a Castelfranco Veneto,
Pierpaolo Caldart a Conegliano,
Oriano Bonet a Mogliano Veneto,
Treviso Est e Ovest, Roberto Cecchel a Montebelluna, Rita Fasan a
Motta di Livenza e Oderzo, Antonio Basso a Roncade, Leonardo
Freschet a Valdobbiadene e Marco Bevilacqua a Vittorio Veneto.
A guidare l'Area Cooperazione è
stato chiamato elio Tronchin.
Oriano Bonet
Alberto Gesiot
Roberto Cecchel
Rita Fasan
Antonio Basso
Antonio Maggiotto
Marco Bevilacqua
Leonardo Freschet
Pierpaolo Caldart
Elio Tronchin
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Attualità - Organigramma
LA STRATEGIA:
POTENZIATA L’AREA TECNICA
I pilastri della PAC, Cooperazione e Vitivinicolo
E’ Andrea Bin, il nuovo responsabile dell’area Tecnica/CAA di Treviso
e Belluno. Bin, già con una valida esperienza di tecnico e di Capo
Zona, quindi a stretto contatto con
la vita dell’impresa agricola, guiderà
una squadra formata da Alessandro
Munaro, che si occuperà del secondo pilastro della Pac che comprende la domanda Unica e i contributi
assicurativi colture, Astrid Speciale
che segue pratiche Uma e accise oltre ad essere a supporto del settore
vitivinicolo, Michela Trombetta,
referente del settore vitivinicolo,
Katia Bonato, successioni, Antonio
Bertone che si occupa di sicurezza,
valutazione rischi e haccp, Stefano
Bincoletto che è il nuovo referente
del settore ambiente e territorio e
Morena Umana dedicata al secondo
pilastro della Pac, ovvero alle domande del Piano di Sviluppo Rurale.
Campagna Amica
MERCATO DI "CAMPAGNA AMICA"
AVVIATO A PREGANZIOL
Salgono a 14 i mercati degli agricoltori nella provincia di Treviso
C
'è grande attesa per l'avvio della Mostra Mercato
"CAMPAGNA AMICA" che
dal 16 febbraio scorso è ospitata
ogni martedì mattina nella centralissima Piazza Gabbin a Preganziol.
La sinergia tra Amministrazione
Comunale, Coldiretti e produttori
ha consentito di dare avvio a questa prima fase sperimentale che durerà sei mesi e che tutti i soggetti
coinvolti si augurano possa riscuotere il successo sperato: "E' un'iniziativa che abbiamo fortemente
voluto" afferma il Sindaco Paolo
Galeano " cultura alimentare, salute, valorizzazione del territorio
e un'economia sostenibile per noi
sono temi prioritari". Il Vicesindaco Stefano Mestriner, assessore
alle Attività Produttive auspica che
questo nuovo appuntamento settimanale "consenta di dare ulteriore
stimolo alla vitalità del centro di
Preganziol. Per questo ci impegneremo accanto a Coldiretti per favorire una partecipazione numerosa
dei nostri concittadini".
Soddisfazione e impegno a difesa
della qualità dei prodotti proposti nelle parole dei vertici di Coldiretti Treviso: “Voglio ringraziare
di cuore l’amministrazione comu-
nale di Preganziol per
la sensibilità
dimostrata
e la volontà
di garantire
alle proprie
famiglie una
nuova possibilità per
fare la cosiddetta spesa a
km zero con
uno dei migliori rapporti qualità
prezzo” aggiunge il Presidente di
Coldiretti Treviso, Walter Feltrin.
L’accento è sulla tutela dei consumatori e dei produttori che sposano la filosofia di Campagna Amica: “Tale connotazione di vendita
diretta dei prodotti esclusivi della
propria azienda agricola è garantita, oltre che dai normali controlli
effettuati dagli enti pubblici, attraverso la documentazione che
normalmente le aziende redigono
al fine di essere autorizzate alla
vendita, anche da una scelta volontaria di adesione al progetto
nazionale Campagna Amica promosso da Coldiretti che prevede
sia il cosiddetto autocontrollo che
un sistema di controlli a più livel-
li – sottolinea Antonio Maria Ciri,
direttore di Coldiretti Treviso - In
particolare le aziende agricole rispettano le regole dell’autocontrollo avendo sottoscritto specifiche
dichiarazioni di responsabilità nei
confronti dell’associazione promotrice, si sottopongono volontariamente alla verifica operata dai tecnici della società terza incaricata al
sopraluogo aziendale . Inoltre vengono verificate da parte di un Ente
di certificazione e da un agronomo consulente esterno. Le aziende
hanno, infine, aderito allo statuto
e regolamento dell’Associazione
che prevede sanzioni, sospensioni
ed espulsioni dai mercati nel caso
di mancato rispetto delle regole.
A CANIZZANO UN NUOVO MERCATO DI
CAMPAGNA AMICA
Grazie per la sensibilità alla Pro Loco di
Canizzano che ha in concessione il mercato
Nuovo mercato di Campagna Amica a Treviso. Dopo l’ultimo aperto
a S. Maria del Rovere, dove i cittadini chiedono che sia stabilizzato,
ora tocca anche a Canizzano. Le
bancarelle della vendita dirette degli agricoltori targate Campagna
Amica/Coldiretti Treviso hanno
n°2/16
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preso posto nel piazzale antistante
l’aeroporto militare di Canizzano,
ogni giovedì pomeriggio, dalle ore
15,00 alle ore 19,00. “A Canizzano
ci sono una decina di aziende agricole che proporranno i loro prodotti con la consueta garanzia di essere
di stagione e del territorio dove nel
Proloco di
CANIZZANO
rapporto con i consumatori i nostri
agricoltori ci mettono la faccia –
sottolinea Walter Feltrin, presidente di Coldiretti Treviso. “Il grazie di
Coldiretti alla Pro Loco di Canizzano per la sensibilità dimostrata nel
scegliere Campagna Amica quale
partner del mercato di Canizzano”.
Storie Gialle
DUE STORIE GIALLE CHE
RACCONTANO GRANDI IMPRESE
Ricercatrice al National Cancer Institute di Aviano alleva pecore e
pianta vigneti
C
i sono i gialli e ci sono
le Storie Gialle. I primi
portano misteri, le seconde certezze. Infatti, le Storie
Gialle raccontano le vicende,
le passioni, le scelte imprenditoriali di quelle persone che in
casa Coldiretti sono amiche della Campagna e grazie alle quali
la Campagna diventa Amica del
consumatore, del territorio, della
società in cui si snodano. Storie
come quella di Katy Mastorci, 33
anni, residente a Fregona e sposata con Manuel. Katy dopo la laurea in biotecnologie mediche ha
conseguito il dottorato in scien-
ze e tecnologie cliniche. Oggi
è ricercatrice presso il National
Cancer Institute di Aviano. Una
direzione ben segnata, ma arricchita dalla passione vitale per
l’agricoltura e la natura. Tutto
cominciò con la voglia di allevare cani e poi qualche pecora. Ma
ben presto: “Ho scelto di allevare
una razza autoctona di pecore, le
alpagote – spiega proprio la dr.ssa
Mastorci – Da qui la voglia di intraprendere anche altri percorsi
in campo agricolo”. Così ecco
sbocciare l’idea per la viticoltura.
Oggi è quindi nata l’azienda agricola individuale “Vitiovitec” che
richiama l’indirizzo produttivo e
le conoscenze mediche: viti, ovini e tech.
GENNAIO 2016: NASCE L’ORTO DELL’ANGELO
Un’altra Storia Gialla è quella di
un padre e una figlia che trovano nella loro azienda orticola un
rinnovato incontro, un presente
e un futuro insieme. I protagonisti di questa storia sono Angelo
e Elena Sara Tomasella, rispettivamente di 53 e 23 anni. Questa
storia comincia con una frase di
Angelo: “Nessuno può sfuggire a
lungo alla propria natura”.
Infatti nel 1995 Angelo decide di abbandonare il settore commerciale per andare a
fare l’imprenditore agricolo, pardon il il contadino:
“Contadino a mio avviso è il
termine che meglio rappresenta l’amore, la passione, il
rispetto per la natura che i
nostri nonni hanno saputo
trasmetterci” spiega lui. Così
comincia la sua avventura e
costruisce la sua azienda a
Gaiarine, nell’alto Livenza,
dove produce orticole sfruttando la preziosa biodiversità dell’area. Un percorso che
lo porta poi a sposare la filosofia
e i progetti concreti di Campagna
Amica tradottisi nella vendita diretta dei propri prodotti. Nel frattempo la figlia Elena si laurea frequentando un corso interfacoltà
(agraria e Medicina veterinaria)
decidendo di coltivare le sue conoscenze nell’azienda agricola di
casa: “Proprio a gennaio del 2016
da ditta individuale si passa alla
società padre figlia – spiega la legale rappresentante della scoietà
L’orto dell’Angelo, Elena Sara
Tomasella – Ora la passione coltivata anche a scuola mi porta a
voler espanderci in ambito zootecnico e a tramutare in realtà i
progetti per essere Fattoria sociale e didattica”.
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n°2/16
Dalle zone
LA SOLIDARIETA’ GIUNGE DA
CASTELFRANCO
Grazie agli eventi del Ringraziamento donati euro 1500 alla Riviera del Brenta
U
n Ringraziamento ricco di
solidarietà quello vissuto
a Castelfranco Veneto.
La Coldiretti Zonale, presieduta
da Teresa Pamio, ha, infatti, donato, alcune settimane fa, euro
1537,52 ai comuni di Mira ,Dolo,
Pianiga interessati dalla tromba
d’aria dell’estate scorsa. Soldi raccolti in occasione delle iniziative
svolte nella giornata del Ringraziamento di Castelfranco veneto.
In
particolare
fu molto
partecipata la cagliata fatta in piazza
dall’azienda
Pandolfo Stefano
il mercato di Campagna Amica e la
serata teatrale con
la commedia “IL
MONDO SE TONDO TUTTI PISSANO SUI CANTONI” di Lorenzo Morao, tenutosi
sabato sera al teatro accademico
di Castelfranco Veneto. “Un grazie di cuore a chi ha collaborato
per la riuscita della manisfestazione e a chi ha donato per la riviera del Brenta” ha sottolineato
il presidente Pamio.
A CAVASO DEL TOMBA LA
BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI
Anche nella nostra Cavaso del Tomba si è svolto anche quest’anno il rito della bendizione degli animali in occasione di S. Antonio Abate. Presenti molte persone con i
propri animali a vivere questo rito.
CAPO DI VIGNA RINGRAZIA GIOVANI FRANCESI ALLA
A PORTE APERTE
SCOPERTA DELL’AGRICOLTURA
Grande festa e grande soddisfazione per l’azienda Capo DI MARCA
di Vigna per la propria festa di fine anno. Una sorta di
ringraziamento ai tanti amici e clienti che non hanno
mancato di raggiungere via Pompeo Molmenti a Villanova di Motta di Livenza. Lo stare bene insieme è stato
l’elemento che ha caratterizzato l’evento oltre alla qualità dei vini i degustazione.
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Visita speciale all'azienda Bortoletto di Zero Branco. Un
gruppo di giovani coltivatori francesi ha visitato la realtà nostrana grazie alla Strada del radicchio. Una bella
occasione di accoglienza e condivisione.
Terranostra
TERRANOSTRA: PRIMA DI TUTTO
SIAMO IMPRESE AGRICOLE
Al centro dell’assemblea annuale il piano agrituristico e i successi di Expo
P
iano agrituristico e non solo
all’ordine del giorno dell’ultima assemblea di Terranostra, l’associazione che riunisce la
maggior parte degli agriturismo di
Marca, che si è svolta sul greto del
Piave presso l’agriturismo Le Grave
a Santa Lucia.
La discussione assembleare, tra l’altro molto partecipata, ha interessato soprattutto gli aggiornamenti
previsti dalla DGR 613 del 2015
che ha stabilito tempi e modalità
per stendere il piano agrituristico,
ovvero quel documento di vitale
importanza per tutti gli agriturismi
ma soprattutto per chi fa ristorazione e che presentato alla Amministrazione Provinciale di Treviso
determina la tabella di marcia per
le attività agrituristiche. Il presidente Giuseppe Carlet ha rimarcato ancora lo spirito che caratterizza
le aziende agrituristiche associate a
Terranostra: “Le aziende Terranostra sono agricole prima di diventare agriturismo e sono coscienti che
la ricchezza deriva dal produrre la
maggior parte della materia prima
per chi fa ristorazione al proprio interno, oltre che da fattori ambientali, di professionalità nel proporsi
e dalla gestione e promozione via
web” ha ribadito Carlet. Gradita
la presenza e l’intervento del consigliere regionale, Gianpiero Possamai che ringrazia l’associazione per
il lavoro consultivo svolto nell’ambito degli aggiornamenti apportati
in ambito regionale alla normativa
specifica dell’agriturismo. Possamai conferma come l’agriturismo
nel trevigiano, come nelle altre realtà provinciali del Veneto, sia una
forma di turismo alternativo ormai
connaturata con i vari territori che
caratterizzano la nostra regione,
come sia spesso insostituibile e in
molti casi l’unica offerta turistica
per aree interne, svantaggiate: “E’
l’integrazione vitale dei redditi degli imprenditori agricoli che va a
creare dei flussi con arrivi anche da
altre nazioni con positive ricadute
su tutte le attività di un determinato territorio”. Possamai riferisce
che in merito alle percentuali di approvvigionamento dei prodotti per
chi fa ristorazione attualmente del
65 % per chi risiede in aree di pianura e collina e del 35 % per le aree
montane ci siano diverse proposte
di aggiornamento. La discussione
è aperta, ma se l’obiettivo della
somministrazione pasti è stato raggiunto concedendo una maggior
libertà di lavoro agli operatori si
dovrà anche valutare attentamente
la provenienza dei prodotti dall’azienda agricola dovrà comunque
essere prevalente con la possibilità
di integrare con prodotti di altri
produttori locali. Presente anche
Il presidente di Coldiretti Treviso,
Walter Feltrin, ringrazia per la vivacità delle aziende associate elogiando la serietà e correttezza delle
realtà agrituristiche. E’ stata l’occasione anche per fare insieme alcun
valutazioni dell’esperienza positivo dell’Expo. E’ stato un semestre
molto impegnativo per Coldiretti,
Campagna Amica e Terranostra, ma
ricco di soddisfazione con la grande distintività degli Agrichef che si
sono accreditati all’attenzione del
Paese come grandi professionisti e
cultori del buon cibo. Il presidente
Carlet ha ricordato per chiudere le
convezioni concluse nel corso del
2015 e tuttora in essere con le ditte
Agriturismo.it, Novarese zuccheri, Angelo Po grandi Cucine Spa,
Jacuzzi Europe Spa, Associazione
g
p
interregionale
produttori
olio, Siae.
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n°6/11
n°2/16
Terranostra
NEL 2015 RECORD DI 12 MLD PER
FATTURATO VERDE
Aumenta del 4,1% il numero degli agriturismi presenti in Italia: sono 21.744
C
resce il turismo legato alla
natura che in Italia supera
per la prima volta il giro
di affari record di 12 miliardi nel
2015. E’ quanto stima la Coldiretti nel tracciare un bilancio della
vacanza verde che nell’anno appena trascorso ha sostenuto la ripresa della vacanza Made in Italy
evidenziata da Federalberghi. Una
tendenza che – sottolinea la Coldiretti - è stata alimentata dalle
condizioni climatiche favorevoli
ed anche dalla ricerca di tranquillità di fronte ai recenti attentati
terroristici ma anche da una maggiore sensibilità ambientale che
sta portando alla riscoperta di un
turismo sostenibile e a chilometro
zero con mete da raggiungere in
giornata senza spendere troppo.
Il successo del turismo ecologico
e ambientale è dovuto – continua
la Coldiretti - ai costi contenuti,
all’elevato valore educativo e alla
pluralità di mete disponibili senza
dover percorrere grandi distanze, in un Paese come l’Italia puo’
contare su ben 871 i parchi e aree
naturali protette che coprono ben
il 10 per cento del territorio nazionale. Le presenze del turismo
natura in Italia hanno superato
quota 102 milioni con un forte
incidenza dei giovani e di stranieri. Tra le attività piu’ in voga nelle
aree naturali ci sono il biking, seguito da trekking, escursionismo,
sci, animal watching ed altri sport.
Le gite “mordi e fuggi” in giornata
rappresentano quasi 1/3 mentre i
weekend circa ¼ e solo una minoranza prolunga la permanenza per
una intera settimana. Per la scelta dell’ospitalità molto gettonati
sono gli agriturismi che - continua
la Coldiretti – in molti casi si sono
attrezzati con l'offerta di alloggio
e di pasti completi, ma anche di
colazioni al sacco o con la sempli-
ce messa a disposizione spazi per
picnic, tende, roulotte e camper
per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi
da mangiare in piena autonomia
ricorrendo eventualmente solo
all'acquisto dei prodotti aziendali
di campagna amica. Nell’ultimo
anno sono aumentati del 4,1%
per un totale di 21.744 strutture
agrituristiche presenti lungo tutta
la Penisola, secondo elaborazioni
Coldiretti su dati Istat.
ECCO LA COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO
DIRETTIVO TERRANOSTRA
All’ultima assemblea era presente tutto il consiglio di amministrazione dell’Associazione
Terranostra. Qui di seguito ecco
la composizione con nome e
cognome dell’agriturista, nome
e luogo dell’agriturismo: Andreola Valeria (Al Credazzo-Farra di Soligo), Carlet Giuseppe
(Al Col – Follina), Carron Renzo
(Dai Caroni- San Zenone degli
Ezzelini), De Faveri Mario (Barco – Altivole), De Miranda Loris
(Moro Barel - Vittorio Veneto),
Dorigo Fabrizio (Da Garbonier
– Refrontolo), Miotto Silvio (Vigneto Vecio – Valdobbiadene),
Piccolin Federico (Balcon – Valdobbiadene), Spader Vanna (Da
Luca Corin – Follina).
n°2/16
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Non di solo pane
DIGNITA’ PER IL CORPO DELLA DONNA
8 marzo e dintorni…
I
ntendo dire dignità non solo
per il corpo, ma anche per lo
spirito, per la persona della
donna. Sono molti i campi in cui
le donne stanno facendo progressi.
Tuttavia oggi la società rivela che si
tratta di un evento realizzato solo in
parte o a macchia di leopardo. Sembra non si finisca mai di superare
vecchie o nuove forme di offesa del
corpo e della dignità della donna.
Solo per farne qualche esempio: miseria, fame, malattie, denutrizione,
analfabetismo, vari tipi di schiavitù
e di tratta delle donne, abusi, sfruttamenti, prostituzione, e più recentemente femminicidio, utero in
affitto o “maternità surrogata” che umilia e sfrutta la donna,
la strumentalizza e riduce esclusivamente come uno strumento a pagamento per produrre bambini.
E ancora la “teoria del gender”
secondo cui la differenza maschio femmina non sarebbe più un dato
biologico, naturale, ma un fatto puramente condizionato dalla cultura
e dalla società. Purtroppo l’elenco
non finisce qui. Basta pensare alle
conseguenze che questi comportamenti possono avere nel concepire
l’identità della persona umana, della vita, dell’amore, del
matrimonio, della famiglia,
del mondo, e così via. Tutto questo influisce nel nostro modo di
pensare, educare, di amare e poi anche nelle scelte politiche e amministrative.
Nella lettera intitolata “La dignità
della donna” Giovanni Paolo II°
dice che la promozione della donna, è un cammino difficile, e qualche volta, non privo di errori, ma
sostanzialmente positivo, anche se
ancora incompiuto per tanti ostacoli che, in varie parti del mondo,
si frappongono perché la donna
IL NOSTRO SALUTO A ALFREDO DETTO “GINO”
Ci ha lasciati Alfredo Caoduro, detto Gino,
da sempre socio Coldiretti. Alfredo ha dedicato tutta la sua vita alla famiglia ed alla
conduzione della propria azienda agricola
con assoluto impegno ed è stato, per quelli
che lo hanno conosciuto, esempio di grandi sacrifici ed onestà. Ha ricoperto la carica
di consigliere comunale negli anni ’90 in
quel di Volpago del Montello dove è stato presidente della sezione Coldiretti per
un lungo periodo. A tutta la famiglia delle
rinnovate condoglianze da parte di tutta
Coldiretti.
Alfredo Caoduro, detto Gino.
sia riconosciuta, rispettata,
valorizzata nella sua speciale
dignità”.
E ancora più avanti prosegue: “ringrazio per tutte le manifestazioni
del «genio» femminile apparse
nel corso della storia, in mezzo a
tutti i popoli. La Chiesa rende grazie per tutte le donne e per ciascuna: per le madri, le sorelle, le spose;
per le donne consacrate a Dio; per le
donne dedite ai tanti esseri umani
che attendono l'amore gratuito di
un'altra persona; per le donne che
vegliano sull'essere umano nella famiglia, che è il fondamentale segno
della comunità umana; per le donne che lavorano professionalmente,
donne a volte gravate da una grande responsabilità sociale; per tutte le donne così come sono uscite
dal cuore di Dio in tutta la bellezza
e ricchezza della loro femminilità;
così come sono state abbracciate
dal suo eterno amore; così come assumono, insieme con l'uomo, una
comune responsabilità per le
sorti dell'umanità…”
Un compito vasto e indispensabile
per aiutare la società a camminare verso traguardi di vera civiltà.
don Piergiorgio Guarnier
cons. eccl.Coldiretti
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