Eserciziario di Gestione delle Risorse Umane Prof. Rocco
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Eserciziario di Gestione delle Risorse Umane Prof. Rocco
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Eserciziario di Gestione delle Risorse Umane Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Indice Eserciziario Corso di Gestione delle Risorse Umane Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 Obiettivi formativi del corso .......................................................................... 3 Programma sintetico del corso ...................................................................... 4 Ricevimento studenti ..................................................................................... 5 Riferimenti .................................................................................................... 5 Esercitazioni Selezionate ............................................................................... 6 Caso nr. 01 – Case-study: “Antonio Fantoni” ......................................................................... 7 Caso nr. 02 – “Caso Hotel Turner” ........................................................................................ 8 Caso nr. 03 – “Il Laboratorio Meccanica Lametina” ............................................................. 13 Caso nr. 04 – “Caso Bianchi S.n.c. (A)” Direzione e sviluppo delle risorse umane in una piccola impresa ..................................................................................................................... 22 Caso nr. 05 – “Caso Bianchi S.n.c. (B)” Direzione e sviluppo delle risorse umane in una piccola impresa ..................................................................................................................... 29 Caso nr. 06 – “Caso Bianchi S.n.c. (C)” Direzione e sviluppo delle risorse umane in una piccola impresa ..................................................................................................................... 33 Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 2 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Corso di Gestione delle Risorse Umane Prof. Rocco Reina Obiettivi formativi del corso Il corso di Gestione delle Risorse Umane rappresenta uno degli insegnamenti del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali dell’Università degli Studi di Catanzaro, sviluppandosi con cadenza settimanale nel primo semestre dell’anno accademico 2015/2016, secondo calendarizzazione specifica. Le attività d’aula vedranno lo sviluppo di n°13 unità didattiche con un numero di crediti formativi pari a 9, comprendendo complessivamente 35 ore di didattica frontale, divise tra lezioni d’aula, esercitazioni didattiche, lavori di gruppo, seminari tematici. Obiettivo del corso è lo studio e la comprensione dei fenomeni organizzativi connessi allo sviluppo e gestione delle risorse umane nelle aziende, siano esse private e/o pubbliche; Saranno approfonditi i modelli e le principali tecniche operative relative ai nuovi paradigmi della direzione del personale nelle aziende come meccanismo capace di supportare e sostenere la ricerca della performance nelle organizzazioni orientate al successo; nello sviluppo del percorso didattico si approfondiranno le differenti fasi del ciclo delle risorse umane, mentre ulteriore oggetto di studio, riguarderà le relazioni sindacali e l’evoluzione del ruolo delle direzioni del personale. Lo studente a fine corso sarà in grado di comprendere e saper riconoscere le principali tecniche utilizzate dalle aziende per acquisire, trattenere e motivare i propri dipendenti; sarà inoltre in grado di comprendere le principali difficoltà insite nelle attività di gestione delle persone e le differenti possibilità di confronto. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 3 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Programma sintetico del corso Sistema Organizzativo, Sistema di Business & Sistema delle Risorse Umane. Relazione strategia – gestione risorse umane. Politiche e pianificazione delle risorse umane. L’acquisizione delle risorse umane. Il sistema di valutazione del personale. Posizione, prestazione, potenziale, competenze. La formazione. Il sistema premiante. Il Cambiamento nelle modalità di gestione delle risorse umane. Materialedidattico Libro di testo: Noe R. A., Hollenbeck J.R., Gerhart B., Wright P. M. – Gestione delle Risorse Umane– seconda edizione, Milano, Apogeo, 2012. Letture consigliate: Paoletti F. – Organizzare le funzioni del personale – Milano, Franco Angeli, 2008; Solari L. – La gestione delle risorse umane – Roma, Carocci, 2004. Altro Materiale: Apposite dispense ed una selezione di esercizi e casesstudies, le slides delle lezioni, saranno rese disponibili agli studenti attraverso il portale, nella sezione dedicata al docente. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 4 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Ricevimento studenti Lunedì e Martedì dalle ore 12:00 alle ore 13:00 studio del docente (Stanza n. 5). Riferimenti Prof. Rocco Reina – Gestione delle Risorse Umane – Stanza n.5 Dipartimento Scienze Giuridiche Storiche Economiche e Sociali Tel.+39.0961.3694944 Email: [email protected] Dott.ssa Teresa Anna Rita Gentile Email:[email protected] Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 5 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Esercitazioni Selezionate 1. Caso nr. 01 –Case-study: “Antonio Fantoni”. 2. Caso nr. 02 – “Caso Hotel Turner” 3. Caso nr. 03 – “Il Laboratorio Meccanica Lametina”. 4. Caso nr. 04 – “Caso Bianchi S.n.c. (A)” Direzione e sviluppo delle risorse umane in una piccola impresa. 5. Caso nr. 05 – “Caso Bianchi S.n.c. (B)” Direzione e sviluppo delle risorse umane in una piccola impresa. 6. Caso nr. 06 – “Caso Bianchi S.n.c. (C)” Direzione e sviluppo delle risorse umane in una piccola impresa. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 6 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Caso nr. 01 – Case‐study: “Antonio Fantoni” Caso nr. 01 Case-Study “Antonio Fantoni” Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 7 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Caso nr. 02 – “Caso Hotel Turner” Caso nr. 02 “Caso Hotel Turner” Tappe del processo di realizzazione dell’Analisi del Posto di Lavoro. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 8 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI 1. José Sillas è il nuovo Direttore delle RRHH del “Turner”, un conosciuto Hotel di **** nel centro della Città. Consta di 125 abitazioni occupate in media annuale del 80%. 2. Jose prima di arrivare era convinto di trovare una buona organizzazione del personale con compiti ben definiti, però al suo arrivo, il Direttore del Hotel gli propone la situazione: 3. “Benvenuto Jose, in questo Hotel siamo circa 50 persone e nessuno sa molto bene che deve fare, nessuno che si preoccupa delle HHRR, per altro ti dirò che necessito di una persona che mi liberi dalle continue richieste, conflitti e problemi tra il personale. Ognuno qui fa quel che vuole, prende decisioni per suo conto e vive costantemente preoccupato del denaro, del fare e dire al collega. I clienti sono eccellenti, buoni pagatori e ben si adattano, pero da un tempo a questa non fanno altro che lamentarsi sul servizio: vanno in ricezione solo per chiedere la chiave, i clienti ascoltano commenti gratuiti fatti dal personale sull’azienda… e io non ho tempo per stare tutto il giorno soggetto a questi problemi”. 4. Ti consegnerò i rapporti - relazioni sulla situazione dell’azienda ed un organigramma, inoltre ti avverto che è da tempo che non si fa una ispezione, cosi che possano sussistere differenze con la realtà, se lo ritieni opportuno è possibile attuare una analisi del posto di lavoro. Mi aspetto di avere una nuova organizzazione del personale che funzioni, evitando i diversi conflitti, prima di natale solo che, mancano meno di tre mesi! A. Rapporto aziendale: 1. Operazioni abituali: a. Alloggiamento clienti; ristorazione e banchetti; piccolo piano-bar; affitto saloni e servizi generale per congresso e convention. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 9 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI 2. Personale Fisso: a. Nr. 01 Direttore; b. Nr. 01 Direttore commerciale, 60 anni, livello retributivo alto. (Ex Direttore); c. Nr. 01 Commerciale, 26 anni, Diploma in settore Turistico; d. Nr. 01 Capo della reception, 39 anni, Cominciò senza esperienza in hotel; e. Nr. 05 Receptionist, Basso livello di formazione scolastica (eccetto uno di loro, il quale ha un carico di lavoro maggiore rispetto agli altri) f. Nr. 05 Addetti al Mantenimento, variano tra i 40 e i 56 anni. Bassa qualifica, salario basso. (Le lamentele, da parte dei clienti, si incrementano che i guasti riappaiono perché riparati non correttamente). g. Nr. 02 Amministrativi dipendenti delle Direzione. Dai 30-35 anni. Prendono le prenotazioni in inglese, fanno buste paga, fatturazione e a volte progettano il pacchetto offerte Hotel. Fra loro non vi è una buon coordinamento commettendo spesso errori quali: chiamano due volte lo stesso cliente e fornitore. h. Nr. 01 Capo della Ristorazione e Cucina, 40 anni. Alta conoscenza in gastronomia. i. Nr. 02 Maître di Bar e Ristorante (nessun meccanismo di coordinamento fra di loro); Uno Giovanni proviene da un ristorante dove era lo Chef e quindi crede di poter prevalere sul collega. L’altro, Antonio, passa tutta la vita nel Ristorante e Bar e considerando la sua anzianità di servizio si arroga il diritto di dare ordini al collega. j. Nr. 05 Camerieri. Tutti con la stessa qualifica e retribuzione (uno di loro è delegato alla Sala delle Feste, i suoi colleghi non vogliono prendere ordini da lui) k. Nr. 01 Capo della cucina. Dipendente dallo chef del Ristorante l. Nr. 03 Cuochi. Livello salariale alto, raramente consultano lo Chef per le decisioni da prendere, che non è particolarmente contento. m. Nr. 02 Addetti alle Pulizie. Dipendendo dallo chef delle Cucina che non risolve mai gli inconvenienti che posso sorgere sulla pulizia. n. Nr. 01 Governante, 43 anni. Tutta la vita nell’azienda. Non ha nessuno a carico per questo le sue lamentele sono continue “dove si è visto una Governante senza niente da Governare”. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 10 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI 5. Oltre alle informazioni sulla situazione aziendale, il nuovo direttore RRHH ha pensato di osservare alcuni dei lavoratori nello sviluppo delle proprie attività per registrare le caratteristiche basiche che presentano. Pensa che sarà bene fare una serie di domande ai lavoratori sulla necessità del loro lavoro, sulla conoscenza, sulla competenze e abilità che richiede il posto di lavoro valutato. 6. Jose, ha deciso di classificare i compiti secondo l’importanza e il tempo necessario per arrivare al raggiungimento, identificando anche gli incidenti (negativi) che si possono verificare. Vuole determinare il tempo di esecuzione standard per ciascun compito. Quesiti per la discussione: 1. Credi che resulti conveniente realizzare una APL data la situazione dell’impresa? Perché? 2. L’ANL si intende come un processo sistemico composto da 4 fasi. Quale parte o parti del caso corrispondono ad ognuna delle fasi? Quali sono le relazioni tra ciascuna fase e il caso? 3. Quale possibile soluzione si può proporre per ciascun posto di lavoro che si pretende di modificare o creare? Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 11 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Organigramma Hotel “Turner” Direttore Generale Augustino Poltrona Staff di supporto alla direzione Direttore HHRR Josè Sillas Direttore Commerciale Gestione Capo Reception Governante Addetti al Mantenimento Responsabile Commerciale Receptionist Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina Ristorazione Chef della Cucina Maître Camerieri Cuochi Addetti pulizia Sale della festa Camerieri A.A. 2015/2016 12 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Caso nr. 03 – “Il Laboratorio Meccanica Lametina” Caso nr. 03 “Il laboratorio Meccanica Lametina” Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 13 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Mentre usciva dal portone in via dei Mille al n. 4, il dr. Piero Bonvicini si sentiva proprio scoraggiato. Non erano trascorsi ancora dieci mesi dall'apertura del laboratorio da lui diretto e già i suoi capi, alla sede centrale, avevano manifestato l'intenzione di sospendere quell'esperimento di ricerca. Il fatto strano era che, mentre all'inizio esso aveva raccolto l'interesse di tutta la direzione dell’azienda, ora sembrava non convincere più nessuno. Il dr. Bonvicini si domandava ora come agire perché il laboratorio non venisse chiuso e perché tornassero di nuovo ad essere rispettati gli obiettivi a lungo sottolineati ai dipendenti nel novembre del 1976 in cui si era iniziata l'attività al laboratorio Meccanica Lametina. L'azienda Meccanica Lametina La Meccanica Lametina era un'azienda di medie dimensioni che contava nel 1977 un organico di circa 650 dipendenti, di cui 30 dirigenti e 250 impiegati. Essa produceva articoli fotografici ed era organizzata divisionalmente secondo due linee di prodotti: la Divisione apparecchiatura fotografica (Division A.F.) era responsabile della produzione e della commercializzazione di macchine fotografiche, cineprese ed ingranditori per stampa, mentre la divisione materiale fotografico (Divisione M.F.) era responsabile della produzione e della commercializzazione di rollini e pellicole a colori ed in bianco e nero, di soluzioni e liquidi per lo sviluppo di pellicole e carta sensibile, di vari tipi di carta sensibile per la stampa in bianco e nero. I fatti descritti nel caso seguente riguardano prevalentemente la seconda di dette divisioni. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 14 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Il laboratorio Meccanica Lametina. All'inizio del 1976 il direttore della Divisione M.F. aveva dovuto risolvere il problema di come creare un'immagine di alta qualità per i prodotti della Divisione stessa. Questa esigenza era rafforzata dal fatto che i fotografi professionisti erano potenziali clienti di ambedue le linee di prodotti della Meccanica Lametina. Un'azione perciò rivolta a qualificare maggiormente l'immagine aziendale avrebbe realizzato una sinergia per le due divisioni, poiché avrebbe innalzato anche il volume delle vendite della divisione apparecchiature fotografiche. Nel contempo, sempre in questo periodo i tecnici dello staff di ricerca erano impegnati nello sviluppo di un nuovo tipo di carta sensibile per le riproduzioni in BeN, che avrebbe dovuto portare novità sensibili al vecchio prodotto, specialmente in termini di rapidità di sviluppo, morbidezza dei contrasti e resistenza del materiale su riproduzioni di grande formato. Per risolvere queste due necessità (un miglioramento dell'immagine ed un efficace sforzo di ricerca e sviluppo) la direzione della Divisione M.F. aveva deciso di aprire un laboratorio-pilota in Milano, che servisse un'ampia clientela di fotografi professionisti (fotoreporter e fotografi di moda) e che avesse come particolare caratteristica quella di produrre stampe di buona qualità in un tempo relativamente breve. Spesso infatti accadeva che le pellicole consegnate alle prime ore del mattino dovessero essere sviluppate ed ingrandite per le prime ore del pomeriggio. Attraverso il lavoro di riproduzione nel laboratorio c'era la possibilità che i clienti soddisfatti delle stampe acquistassero altri prodotti dell' azienda (sia apparecchiature che materiale). Per di più la vasta quantità di copie riprodotte dal laboratorio avrebbe permesso ai tecnici dell'azienda di osservare quali erano le particolari esigenze dei consumatori e di mettere a punto lo studio sui nuovi tipi di prodotti. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 15 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI L'organizzazione del laboratorio. Come direttore del laboratorio era stato nominato il dr. Piero Bonvicini, 45 anni, laureato in chimica. Quest'ultimo avrebbe dovuto svolgere part-time il ruolo di supervisore generale dell'esperimento; nel frattempo avrebbe continuato a ricoprire la sua posizione di vice-direttore del servizio ricerca e sviluppo all'interno della Meccanica Lametina. Bonvicini aveva operato personalmente la selezione dei dipendenti destinati al laboratorio, con l'aiuto del direttore centrale del personale. In totale, tra operai e capi, l'organico ammontava a ventidue persone, direttore compreso. L'assistente al direttore era il rag. Guglielmo Givone, 28 anni, il quale aveva otto anni di anzianità all'interno della Meccanica Lametina, durante i quali si era occupato prevalentemente di amministrazione e di contabilità. Il suo compito al laboratorio era quello di badare alla parte amministrativa (fatture, vaglia, acquisti) e di fungere da capo, in assenza del direttore. Il supervisore degli operai era la signorina Clara Landini, quarantaseienne, entrata nell'azienda dopo gli studi professionali. Oltre al controllo gerarchico dei dipendenti questa ultima verificava che ci fossero in magazzino le scorte di materie prime necessarie per l'attività; in caso contrario era lei che le ordinava presso i fornitori. Dei 19 operai, 15 erano donne e di esse solo tre provenivano da altre aziende, mentre le restanti erano state trasferite dal reparto produttivo della Meccanica Lametina. La loro età andava dai 16 ai 25 anni; una di esse era sposata. Esse svolgevano la parte operativa nel processo di sviluppo delle pellicole e di ingrandimento e smaltatura delle riproduzioni. I quattro rimanenti operai, tutti al di sotto dei 30 anni, erano stati trasferiti dal reparto produttivo dello stabilimento; il loro lavoro consisteva nel carico dei liquidi nelle macchine e nella manutenzione di queste ultime. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 16 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Per i diciannove operai, nel complesso, la nuova occupazione al laboratorio, in paragone alla precedente. rappresentava un lavoro più pulito, meno rumoroso e meno faticoso. La selezione era avvenuta sulla base di richieste scritte di spostamento fatte dagli stessi dipendenti. Nel mese di settembre 1976 infatti la direzione aveva comunicato agli operai l'intenzione di iniziare l 'esperimento del laboratorio e l'esigenza di assumere una ventina di persone che avrebbero dovuto svolgere un ruolo molto importante all'interno dell'organizzazione. Così si leggeva nel bando affisso in vari e parti dello stabilimento: “(...) È chiaro che gli assunti avranno una mansione di fondamentale importanza, poiché lo scopo del nuovo laboratorio è quello di dare il massimo impulso alla ricerca e allo sviluppo della Meccanica Lametina. È quindi indispensabile che coloro che desiderano presentare la domanda di assunzione siano coscienti di svolgere un compito differente da quello precedente e che la loro responsabilità sarà sicuramente maggiore ( ...)" Prima dell'inizio dell'attività, gli operai selezionati avevano avuto un periodo di addestramento della durata di circa un mese. Durante questo tempo essi avevano appreso le tecniche di sviluppo e di stampa delle pellicole in bianco e nero. Il processo di lavorazione del laboratorio era distinto nel modo seguente: - una prima fase del processo, dove erano occupate due operaie e due operai, consisteva nello sviluppo della pellicola; il rollino impressionato veniva srotolato in una macchina chiusa e rimaneva a bagno in acidi per alcuni minuti, per essere successivamente asciugato da un getto di aria tiepida; ne usciva la pellicola in negativo; - una seconda fase era rappresentata dalla riproduzione vera e propria: in una camera oscura il negativo da riprodurre veniva introdotto nell'ingranditore, che veniva manovrato da un'operaia fissa. Il tempo di esposizione della carta sensibile, al di sotto del fascio di luce proiettato dall'ingranditore, veniva fissato da quella operaia mediante una macchina speciale che misurava il contrasto del negativo. La carta impressionata veniva passata al vicino gruppo di operaie che la sviluppava e la fissava. Questa fase del processo richiedeva sei operaie ed un operaio; - la terza fase del processo era la smaltatura (cioè la lucidatura della parte emulsionata) della riproduzione. Questa fase richiedeva due operaie ed un operaio, a continuo contatto di una macchina che emetteva calore e vapore ; Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 17 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI - l'ultima fase del laboratorio era il ritocco delle riproduzioni riuscite imperfette. Le operaie, con appositi matite e "sticks", rivedevano le stampe e le correggevano laddove non erano riuscite perfettamente. A questa fase partecipavano 5 operaie. Una o due di queste operaie badavano poi alla consegna diretta delle stampe al cliente. I nove mesi di attività. Il 5 novembre del 1977 il laboratorio veniva inaugurato alla presenza di alcun i dirigenti della Meccanica Lametina e di commercianti e professionisti nel campo fotografico. Un'ora prima dell'apertura formale, Bonvicini aveva riunito le maestranze nel suo ufficio dando loro ufficialmente il benvenuto e invitandoli a collaborare fattivamente alla riuscita dell'esperimento. "Ci sono due aspetti fondamentali nel nostro lavoro: entrambi sono vitali per far sopravvivere l'iniziativa di questo laboratorio. Il primo è quello di dare una mano ai nostri tecnici a trovare il prodotto che meglio si adatta alle esigenze del consumatore con cui trattiamo, che ha gusti piuttosto sofisticati; il secondo aspetto è l'immagine esterna, cioè il modo con cui serviamo il cliente e la ricerca di soddisfarlo in ogni sua pretesa. Ciò è molto importante perché se voi lavorerete con impegno e coscienza sarete di utilità ai vostri colleghi che lavorano in sede, in quanto verrebbe sviluppata l'azienda Meccanica Lametina nella sua globalità. Il nostro obiettivo deve perciò essere quello di mostrare a tutti gli altri l'efficacia di quanto stiamo facendo. Sono convinto che, in quanto pochi e ben intenzionati, riusciremo a fare un buon lavoro". Terminando questa introduzione, Bonvicini aveva sottolineato che, sebbene il laboratorio avesse questo fine primario promozionale, la produttività avrebbe dovuto essere condizione indispensabile per l'economicità di gestione. Al contrario di ciò che la direzione si aspettava per il primo periodo di attività, la produttività in poco tempo era giunta a livelli elevati. Mentre nel primo mese il numero di riproduzioni eseguite era stato piuttosto basso, fatto che non aveva preoccupato Bonvicini, in quanto era già stato previsto un certo periodo di rodaggio e di "acclimatamento" con Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 18 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI le nuove mansioni, già nel secondo mese la produzione era salita oltrepassando il livello assai elevato di 600 stampe finite al giorno; per di più anche la qualità del prodotto era decisamente diventata apprezzabile1. Il rag. Givone, in queste prime settimane, oltre ad occuparsi delle questioni di comune amministrazione, si era soffermato spesso al banco di accettazione e di vendita ed aveva potuto constatare una discreta soddisfazione da parte dei nuovi clienti. Alcune volte aveva richiamato i dipendenti per cose che non erano state compiute nel modo migliore, ma il suo carattere mal si adattava a questi rimproveri; inoltre, c'è da aggiungere che mai prima d'allora aveva ricoperto posti di autorità o dove avesse dovuto esercitare un certo controllo gerarchico. Alla fine del terzo mese le cose andavano a gonfie vele: i dati e le cifre erano incoraggianti. Bonvicini aveva pensato che fosse il caso di informare i dipendenti del loro progresso e li aveva invitati nuovamente nel suo ufficio. "Mi compiaccio sinceramente per il vostro senso di responsabilità. Siete riusciti a fare un ottimo lavoro – disse illustrando il grafico alle sue spalle dove erano riportati i dati relativi al fatturato dei tre mesi – sono convinto che altrettanto farete nel prossimo futuro". Il risultato dei tre mesi successivi non aveva però confermato l'augurio del direttore. La produzione era fortemente diminuita ed il numero degli scarti (riproduzioni mal riuscite) oscillava tra il 10 e il 15 per cento. L'opinione del rag. Givone era che, dopo il primo periodo di entusiasmo per la novità dell'esperimento, i dipendenti si stavano allineando verso standards normali di produzione e che perciò questi dati non dovessero essere presi come un monito eccessivamente allarmante. Ciò nonostante era stata interrogata la signorina Landini, capo-laboratorio. "Non so a cosa imputare questi scarsi risultati; non riesco a spiegarmi cosa sia accaduto a questi giovani" – aveva ribattuto la Landini, riferendosi agli operai. La signorina aveva poi aggiunto di avere certe difficoltà a comunicare e a farsi bene accettare da parte del gruppo di lavoratrici più giovani. Ella era convinta di non avere la La maggior parte delle riproduzioni era di formato cm. 24 x 30 e veniva venduta al cliente a L. 1.500 per esemplare. 1 Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 19 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI giusta personalità per agire come capo ("Ho troppo poca autorità per svolgere questa mansione" continuava a ripetere). Sebbene non avesse notato nessun elemento particolare che fosse causa diretta della scarsa produttività, aveva sottolineato che durante gli ultimi mesi i dipendenti giungevano al lavoro con 5 o 10 minuti di ritardo e che questo fatto non poteva essere controllato, data l'inesistenza nel laboratorio di un orologio all'entrata. Altri fattori che la signorina aveva richiamato erano le troppe soste per prendere il caffè ed il fatto che molte ragazze passavano un certo tempo nei gabinetti, "probabilmente a fumare e a truccarsi". Inoltre, aveva detto, "alcuni operai stanno sempre a fissare le gambe delle operaie e si distraggono". Bonvicini aveva allora pensato di informare i suoi dipendenti del declino della produttività. Di nuovo si erano ritrovati tutti nel suo ufficio: alla scrivania c'erano il direttore e di fianco a lui il rag. Givone e la sig.na Landini. “Tre mesi fa ci siamo riuniti per farvi un pubblico elogio e per esprimervi le mie congratulazioni per il vostro responsabile operato. Le cose non vanno per niente bene. l dati relativi alla produzione del nostro laboratorio sono veramente scoraggianti. Si nota una certa svogliatezza che deve essere fatta sparire immediatamente!" Ma anche nei tre mesi successivi i dati avevano confermato la tendenza alla diminuzione di produttività. L'assenteismo era notevolmente aumentato, specialmente tra gli uomini; le donne continuavano ad entrare in ritardo ed il grado di pulizia del laboratorio era giunto a livelli indecorosi. In aggiunta a ciò, gran parte della clientela si era dimostrata scontenta della qualità delle riproduzioni (40-50 per cento di scarti) e minacciava di non servirsi più del laboratorio per il proprio uso professionale. Queste lamentele erano giunte alla sede centrale e la Direzione della Meccanica Lametina si stava interrogando se non fosse il caso di dichiarare l'esperimento come fallito. Il dr. Bonvicini stava valutando la cosa e pensava anche a quali conseguenze il fallimento della Meccanica Lametina avrebbe avuto sulla sua carriera alla Meccanica Lametina e sulla carriera dei dipendenti del laboratorio. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 20 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Quesiti per la discussione: 1. È corretto ritenere l'esperimento come fallito? Perché? Se si, quali potrebbero essere le conseguenze della chiusura del laboratorio sul comportamento degli individui? 2. Secondo quali caratteristiche organizzative, il laboratorio avrebbe potuto essere progettato in maniera più efficace? 3. Quali condizioni avrebbero facilitalo il buon esito dell'esperimento? Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 21 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Caso nr. 04 – “Caso Bianchi S.n.c. (A)” Direzione e sviluppo delle risorse umane in una piccola impresa Caso nr. 04 “Caso Bianchi S.n.c. (A)” Direzione e sviluppo delle risorse umane in una piccola impresa Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 22 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI La Bianchi S.n.c. è una piccola società in nome collettivo operante nel campo della commercializzazione e installazione di impiantistica nell'edilizia civile. L'attività aveva come base un negozio situato in una zona piuttosto centrale di Carpi, dove aveva luogo la vendita dei prodotti e dove si raccoglievano gli ordini per i "lavori" di installazione da svolgere. I coniugi Bidelli erano i proprietari della società . Essi abitavano il piano superiore dell'edificio in cui era situato il negozio. Tradizionalmente, i clienti della Bianchi erano stati privati cittadini che richiedevano servizi di installazione di impianti di riscaldamento nelle loro abitazioni. Fino a poco tempo prima si era guadagnato bene con questi lavori, ma da qual-che anno la concorrenza era diventata fortissima e aveva causato forti pressioni sui prezzi e i margini. Più remunerative, anche se più difficili da ottenere e più complesse da realizzare per dimensioni e competenze richieste, erano le commesse dei clienti industriali e pubblici, cosiccome maggiori margini offrivano le attività di installazione degli impianti di condizionamento. Nel 2008, la Bianchi aveva ormai raggiunto un fatturato di 705 mila euro, e l'utile, secondo il bilancio redatto con l'aiuto di un noto commercialista di Carpi, con soddisfacente (33 mila euro), anche se la percezione del proprietario, il Sig. Franco Bidelli, era che si poteva fare assai meglio, da molti punti di vista. “Il mercato è in forte crescita, e ci sono opportunità di sviluppo anche al di fuori dell'area locale” sosteneva il Bidelli chiacchierando con altri installatori alla convention nazionale organizzata dal gruppo HB, fornitore pressoché esclusivo dei prodotti commercializzati e installati dalla Bianchi“e al di fuori dei prodotti tradizionali. La scorsa estate è stata torrida, e quest'anno tutti vogliono "farsi il condizionatore". Inoltre, il numero dei cantieri edilizi nella periferia di Carpi e Forlì è in costante aumento. C'è fame di installatori in grado di lavorare in modo ordinato e tempestivo”. Il Bidelli si rendeva peraltro conto che la concorrenza nella sua area di affari era ormai fortissima e che la componente prezzo rimaneva l'elemento fondamentale per ottenere le commesse. Assai difficile era infatti far valere la propria esperienza, la qualità del lavoro Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 23 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI svolto, e nel contempo rispettare le fasi di avanzamento ed i tempi di consegna (spesso i lavori richiedevano il coordinamento con altre imprese). La Bianchi era davvero una piccola azienda. In essa, oltre al proprietario, lavoravano la moglie del Sig. Bidelli, la Sig.ra Franca, e due collaboratori, Gianni Di Domenico e Lorenzo Rossi. Teoricamente, il Di Domenico ed il Rossi si sarebbero dovuti occupare degli aspetti operativi, la Sig. Franca di quelli amministrativo-contabili-fiscali, e il Sig. Franco, oltre alle attività diesecuzione dei "lavori", della supervisione, dei rapporti con i clienti e con i fornitori. L'azienda era stata fondata come piccola impresa artigiana dal Bidelli nel 1995, e aveva avuto rapidamente successo nella zona di Carpi per la precisione e la professionalità del suo fondatore, che aveva maturato un'esperienza precedente in una grossa azienda meccanica della zona. Bidelli, 43 anni, con un passato impegnato in attività politiche e sociali e uno spirito l imprenditoriale innato, era staro indubbiamente il protagonista del successo. Possedeva conoscenze tecniche profonde su un'ampia gamma di prodotti (caldaie, termosifoni, ecc.) e si era costruito una solida reputazione nella zona di Carpi grazie all'ottima qualità del suo servizio, allo scrupoloso rispetto delle normative in materia (sicurezza, ecc.) e alla politica "chiavi in mano" che aveva da sempre seguito. Si vantava di essere "l'occhio vigile e onnipresente dell'azienda"e che solo se lui controllava direttamente le attività che venivano svolte nei diversi cantieri c'era la garanzia di realizzare il progetto in tempi brevi e "a regola d'arte". Non di minore importanza era stato il ruolo della Sig.ra Franca Bidelli, 40 anni, che curava praticamente tutte le questioni amministrative quali i rapporti con la banca, con il commercialista, ecc. Se Franco Bidelli rappresentava l'anima imprenditoriale della ditta, la Sig.ra Franca ne era l'anima economico-finanziaria; ogni progetto del marito veniva da lei frenato, attentamente valutato e prudentemente ripensato. Gianni Di Domenico, 26 anni, aveva iniziato a collaborare nella Bianchi nel 2002, quando aveva interrotto gli studi come perito industriale (secondo anno) e aveva affiancato il Sig. Bidelli aiutandolo a vendere e installare i prodotti. Il Di Domenico era un "gran lavoratore" (spesso il Bidelli e lui ricordavano alcune commesse "storiche" realizzate in situazioni difficili, lavorando di notte e il sabato e la domenica) e ottimo esecutore. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 24 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Era cresciuto all'ombra del Bidelli, che lo stimava ma lo considerava psicologicamente insicuro e per certi versi inaffidabile. Ad esempio il Bidelli lamentava che il Di Domenico non si prendeva mai alcuna responsabilità. Ogni qualvolta prendeva una decisione o concludeva un lavoro, chiedeva che il Bidelli intervenisse a ricontrollare che tutto fosse a posto e in regola. Di indole diversa era Lorenzo Rossi. Diciotto anni, appassionato di motociclette (ne aveva un di piuttosto grossa con cui scorrazzava per la provincia nei weekend) e più in generale di meccanica e di elettronica, il Rossi era stato provato e assunto nel 2005 dal Bidelli grazie a una segnalazione del parroco di S. Nazario, parente alla lontana della Signora Franca. Pur occupandosi di aspetti operativi, il Rossi si era segnalato spesso per la sua intraprendenza e per un notevole savoir-faire con i clienti. Secondo il Bidelli era un po’ un chiacchierone e ciò lo portava più di qualche volta a "perdere tempo " con i clienti, sia durante i lavori (spiegava le caratteristiche tecniche e le prestazioni degli impianti che stava installando) che dopo (talvolta il Rossi, nei suoi giri in motoclicletta, si fermava dai "suoi" clienti per andare a bere qualcosa e domandare se tutto andava bene). Negli ultimi anni, anche se i risultati economico-finanziari avevano continuato a migliorare, si erano manifestati una serie di problemi, di cui Franco e Franca Bidelli, nelle loro abituali discussioni serali, non riuscivano a capire la ragione. Un primo problema era rappresentato dai rapporti tra il Bidelli e il Rossi. Quest'ultimo si era rivelato un collaboratore prezioso e aveva imparato così bene il mestiere dal Bidelli che alcuni clienti ne richiedevano esplicitamente l'intervento e la consulenza. Ciò, se nei primi tempi aveva costituito un elemento di soddisfazione per il Bidelli, recentemente lo preoccupava un po’. Il Rossi infatti, più di una volta aveva preso decisioni sui prezzi di vendita e sulla gamma di prodotti da acquistare senza chiedere consenso né al Bidelli né al Di Domenico, che se l'era presa a male. Attriti, seppure celati, erano sorti soprattutto quando il Rossi “si era permesso”, così disse il Di Domenico al Bidelli di formulare un preventivo di spesa per una grossa e urgente commessa di un'azienda industriale della zona. “Anche se lavoro con Lei da molti anni, io non mi sono mai permesso di fare una cosa simile” disse il Di Domenico al Bidelli e commentò che l'anzianità di servizio doveva pur valere qualcosa. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 25 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Il Sig. Franco da quel momento aveva cominciato a guardare con sospetto il Di Domenico e aveva più di una volta confidato a sua moglie il timore che il Di Domenico se ne andasse, passando ai numerosi concorrenti o mettendosi in proprio, e portandosi via una parte dei clienti. Non che ciò lo preoccupasse eccessivamente, dato che il mercato tirava e tutto sommato il Di Domenico non aveva, almeno secondo il Bidelli, la "statura" dell'imprenditore. Ma il Bidelli aveva grossi progetti e già pensava a come sfruttare le opportunità del mercato e ad ampliare la gamma dei prodotti/servizi offerti, magari assumendo uno o due altri collaboratori da affiancare al Di Domenico e al Rossi, formando così due squadre cui assegnare le diverse commesse. Questi problemi non lo lasciavano tranquillo. Trovare una persona che rimpiazzasse prontamente il Di Domenico era pressoché impossibile, e assumere giovani apprendisti cui insegnare il mestiere implicava spendere tempo e denaro nella ricerca e nell'addestramento (per almeno 6 mesi un neoassunto era praticamente improduttivo), con l'incognita che questi un bel giorno se ne andassero. Il Di Domenico non aveva mai parlato apertamente di andarsene, ma si era sposato da un paio d'anni, aveva un figlio ed aveva fatto capire, seppure in modo discreto che aveva bisogno di guadagnare di più e che l'atteggiamento del Rossi lo infastidiva. Altri problemi riguardavano il ruolo della Sig.ra Franca. Più volte si era lamentata che non ce la faceva più a seguire gli aspetti contabili e amministrativi correnti. Era lei infatti a ricevere le richieste di preventivo e a evaderle, in modo non sempre preciso e tempestivo (alcuni clienti si erano lamentati). Pur di farcela, tali preventivi erano infatti spesso formulati senza contattare il marito o il Di Domenico facendo riferimento a lavori precedenti o comunque facendo quattro conti ad occhio. Inoltre, nei momenti di picco delle ordinazioni e delle commesse, era Iei stessa che aiutava a tenere i rapporti con i clienti, organizzava l'agenda degli impegni e delle visite del marito e dei suoi collaboratori, e curava l'invio delle fatture seguendone la liquidazione. Tra le possibili soluzioni che aveva proposto al Sig. Franco, vi era l'assunzione di una segretaria, magari part-time che seguisse gli aspetti più routinari e semplici dell’amministrazione, in modo che lei potesse dedicarsi ai rapporti amministrativo- Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 26 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI contabili con la banca, a quelli con il gruppo HB, e alle questioni fiscali con il commercialista. Inoltre, la Sig.ra Franca aveva la sensazione che gli strumenti di gestione fino ad allora utilizzati dalla Bianchi non fossero più sufficienti a seguire tutte le attività. “Non riesco più a seguire la situazione come un tempo. C'è sempre qualcosa che sfugge al controllo mio e di Franco. Ad esempio, spesso ci troviamo a far le cose troppo in fretta, a dover essere in più posti nello stesso momento. Ci sono sempre imprevisti, i lavori non vengono più rifiniti come una volta e qualche cliente se ne è lamentato. Una volta Franco si teneva costantemente aggiornato sull'evoluzione dei prodotti e delle tecniche, e sulla normativa della sicurezza. Ora vedo che a volte tentenna e domanda al Rossi o magari a me e a Gianni, che ne sappiamo ancora meno. Lorenzo è molto bravo e cerca di tenersi aggiornato, ma è molto disordinato. Sono anche convinta che su qualche lavoro, spinti dal bisogno ma anche dalla smania di "aumentare il giro d'affari" o di "vincere la commessa ad ogni costo" non determiniamo i prezzi correttamente, ed una conferma di ciò e che spesso siamo stranamente non allineati con la concorrenza, a volte per difetto, a volte per eccesso. Non sappiamo bene quali sono i costi relativi a ciascuna commessa. Quando dobbiamo prendere delle decisioni, mio marito Franco vorrebbe anche fare le cose per bene, ma spesso è incerto su quali costi inserire nel conto. Così finisce per inserirli tutti, ma poi i prezzi che ne derivano non sono realistici, e la fatica non è servita niente. Anche le commesse che partono vengono seguite da tutti e da nessuno, un po’ a caso da chi capita, a volte da me, a volte da Franco ed a volte da Lorenzo e Gianni. C'è molta confusione tra la vendita di prodotti e l'installazione degli impianti, e tra installazione di impianti di riscaldamento ed installazione di impianti di condizionamento. Non riusciamo a capire dove guadagniamo di più”. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 27 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Quesiti per la discussione: 1.Evidenziare gli elementi critici del contesto economico (mercati, ecc.) in cui opera la Bianchi, alla luce dei suoi punti di forza e di debolezza. 2. Descrivere brevemente i problemi organizzativi della Bianchi con riferimento a variabili quali: - l'organizzazione del lavoro (divisione dei compiti tra il Sig. Franco, la Signora Franca, il Di Domenico e il Rossi); - il coordinamento e la programmazione (preventivazione, commesse, controllo); - i rapporti interpersonali col Rossi e il Di Domenico. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 28 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Caso nr. 05– “Caso Bianchi S.n.c. (B)” Direzione e sviluppo delle risorse umane in una piccola impresa Caso nr. 05 “Caso Bianchi S.n.c. (B)” Direzione e sviluppo delle risorse umane in una piccola impresa Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 29 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Dopo averci pensato su molto, in una calda sera d'estate in cui non riusciva a dormire per le preoccupazioni legate al lavoro, il Bidelli si decise a fare qualcosa per“risolvere e anticipare possibili peggioramenti negli utili e negli incassi”. “Il titolare sono io, e a queste cose devo pensarci in prima persona”, disse alla moglie a mente fredda il mattino successivo aiutandola a scrivere e spedire le fatture del mese di Luglio. In particolare, il Bidelli decise di muoversi lungo tre direttrici: assumere entro l'anno un nuovo collaboratore da avviare al mestiere; mettere a punto uno schema per programmare meglio le attività, soprattutto nella fase di ricezione e selezione delle richieste di preventivo, di preventivazione e di avvio e realizzazione dei lavori; pensare a parametri specifici per valutare e controllare a consuntivo il lavoro svolto, sia in termini di costi, che in termini di tempi, qualità e soddisfazione del cliente; rivedere gli stipendi del Di Domenico e del Rossi in modo da motivarli, incentivandoli possibilmente a lavorare per aumentare la soddisfazione del cliente e ridurre le inefficienze. Una volta stabilito questo programma di massima, il Bidelli si sentì più tranquillo, ma per poco. Ciascun punto della sua strategia nascondeva infatti nuovi problemi, operativi questa volta, da risolvere. Conveniva davvero procedere nella ricerca e nell'assunzione del nuovo apprendista? Come farlo in modo da trovare la persona giusta? Come mettere a punto gli stipendi del Di Domenico e del Rossi? Sotto che forma concedere eventuali aumenti di stipendio? Come legare questi a risultati? Finora il Bidelli si era limitato a pagare ciò che il consulente del lavoro gli aveva consigliato e cioè il minimo contrattuale più un superminimo ad personam, seguendo gli scatti di anzianità e dando qualche "fuori busta" a fine anno. Ora invece non sapeva se era lo stesso dare un aumento sott o forma di una-tantum, un aumento del superminimo ad personam o associare eventuali aumenti a un passaggio di livello. Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 30 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Inoltre, gli sembrava opportuno che le retribuzioni fossero in qualche modo legate all'impegno e ai risultati del Di Domenico e del Rossi. Così si presentavano le buste paga del Di Domenico e del Rossi nel Gennaio 2008. Di Domenico Gianni Inquadramento: 5° Livello CCNL, settore metalmeccanici installatori di impianti Anzianità: 6 anni Minimo contrattuale Indennità di contingenza Superminimo (AP) Anzianità Straordinario Totale Mensile lordo per 13mensilità Totale annuo lordo Totale annuo netto (1 figlio a carico) €.690,00 €.835,00 €.859,00 €.78,00 €.104,00 €.2.566,00 €.33.358,00 €.25.859,00 Rossi Lorenzo Inquadramento: 5° Livello CCNL, settore metalmeccanici installatori di impianti Anzianità: 3 anni Minimo contrattuale Indennità di contingenza Superminimo (AP) Anzianità Straordinario Totale Mensile lordo per 13mensilità Totale annuo lordo Totale annuo netto €.690,00 €.835,00 €.559,00 €.38,00 €.44,00 €.2.166,00 €.28.158,00 €.21.660,00 Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 31 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Quesiti per la discussione 1. Come rivedere gli stipendi del Di Domenico e del Rossi in modo da motivarli e giustificare le differenze tenendo conto della diversa anzianità e dei meriti di ciascuno? 2. Sotto che forma dare eventuali aumenti di stipendio in modo da incentivare i due collaboratori? 3. Esistono altri modi per motivarli? Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 32 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Caso nr. 06 – “Caso Bianchi S.n.c. (C)” Direzione e sviluppo delle risorse umane in una piccola impresa Caso nr. 06 “Caso Bianchi S.n.c. (C)” Direzione e sviluppo delle risorse umane in una piccola impresa Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 33 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI Prima di procedere alla ricerca e assunzione di un nuovo collaboratore, il Bidelli decise di valutare più attentamente la decisione. In particolare, vista la cifra secondo lui esorbitante che gli costavano il Di Domenico e il Rossi in termini di contributi, voleva evitare di "fare il passo più lungo della gamba" e di prendere inutili rischi. Anche se il mercato andava bene, c'erano in giro voci che parlavano di una recessione imminente e ciò lo preoccupava. Quali erano i costi ed i benefici cui andava incontro assumendo un operaio o un apprendista? Sulla base del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dei metalmeccanici-installatori di impianti, la retribuzione lorda mensile (paga base più contingenza) per un operaio inquadrato al 4° livello ammontava a €. 1.310,00. Il consulente del lavoro cui abitualmente si rivolgeva gli disse inoltre che doveva tener conto di altre voci di costo: - costo annuo per contributi: €. 7.230,00; - costo relativo alla quota del trattamento di fine rapporto maturato durante l'anno ed accantonato: €. 730,00; - costo dovuto alla rivalutazione del trattamento di fine rapporto maturato al 31 Dicembre dell'anno precedente: €. 260,00; - costi dovuti ai prevedibili aumenti che si possono verificare in corso d'anno per scadenze contrattuali: €. 380,00; Ragionando con la moglie in termini di costi, il Bidelli vagliò inoltre l'alternativa di assumere un apprendista, invece che una persona che avesse già esperienza nel campo dell'installazione e conoscesse bene "il mestiere". La scelta dell'apprendista avrebbe ridotto i costi del lavoro nei tre anni di apprendistato, con un risparmio del 45% della retribuzione globale nei primi tre mesi dell'apprendistato, e risparmi del 10% negli ultimi sei mesi dell'apprendistato. Considerato il costo totale addizionale di assunzione del nuovo collaboratore, tenuto conto della tabella relativa ai «lavori» previsti ottenuti nel 2009 dalla Bianchi, e calcolando un'incidenza media di spese generali pari al 5% del fatturato, il Bidelli cercò di calcolare Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 34 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “MAGNA GRÆCIA” DI CATANZARO DIPARTIMENTO DI SCIENZE GIURIDICHE, STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI di quanto avrebbe dovuto aumentare il fatturato, e in che modo, perché fosse conveniente l'assunzione di un nuovo collaboratore2. Cambierebbe il calcolo di convenienza appena svolto volendo considerare anche tempi e costi per la ricerca, l'assunzione e l'addestramento del nuovo collaboratore? Vanno considerati o no i costi (inefficienze, rilavorazioni, minore qualità, ecc.) derivati dal lavoro di un apprendista inesperto? Come quantificarli? Tali costi compenserebbero la maggiore retribuzione che dovrebbe essere corrisposta a un operaio esperto? Composizione previsto fatturato Bianchi 2009 Cliente/ Commessa Fatturato Medio Unitario Costo diretto Medio (% del fatturato) Numero Commesse Privato riscaldamento Privato condizionamento Pubblico riscaldamento Pubblico condizionamento 20 30 50 75 40% 35% 35% 30% 12 6 4 2 Quesiti per la discussione 1. Di quanto avrebbe dovuto aumentare il fatturato, e in che modo, perché sia conveniente l'assunzione di un nuovo collaboratore? 2. Conviene all'azienda assumere un nuovo operaio? 3. Meglio un operaio già formato o meglio un apprendista? Ai fini di semplicità, si è considerato che la Bianchi installi solo due tipi di impianti, di riscaldamento e di condizionamento, a due soli tipi di clienti, privati ed enti pubblici. Si ipotizzi inoltre (previsioni del Bidelli) che il fatturato aumenti rispetto al 2008 del 9,2%. 2 Eserciziario di GRU – Prof. Rocco Reina A.A. 2015/2016 35