L`azienda che ha sede a Modena ha trasferito la qualità artigianale
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L`azienda che ha sede a Modena ha trasferito la qualità artigianale
Ritratti d’impresa | Grandi Salumifici Italiani L’azienda che ha sede a Modena ha trasferito la qualità artigianale in una dimensione industriale dai grandi numeri. Valorizzando la tradizione italiana L’arte della alumeria s Dieci anni fa dalla joint venture tra Unibon e Senfter è nato il gruppo Grandi Salumifici Italiani Fatturato e produzione in costante aumento, acquisizione di marchi prestigiosi, forte attenzione alla sicurezza sul lavoro e alla tutela ambientale sono i punti cardine di un’azienda proiettata nel futuro di Arianna De Micheli ieci anni fa, il 3 maggio 2000, la cooperativa emiliana Unibon e il gruppo altoatesino Senfter siglano l'accordo per una joint venture paritetica. Una novità assoluta da cui nasce Grandi Salumifici Italiani (Gsi), che il primo gennaio 2001 debutta sul mercato come sintesi di due realtà imprenditoriali i cui percorsi storici affondano le radici in epoche lontane. Nel secondo dopoguerra per parte emiliana, addirittura nel 1857 per quanto riguarda l'antica macelleria di San Candido, in provincia di Bolzano, fornitrice ufficiale della corte dell'Impero austro-ungarico prima e del Regio esercito italiano poi. Esperienze diverse ma permeate di valori comuni che oggi, nell'assunzione di una i- D 78 OUTLOOK Ritratti d’impresa | Grandi Salumifici Italiani «L’intero settore dei salumi non ha patito contraccolpi della crisi e il mercato italiano resta stabile», ricorda l’amministratore delegato di Gsi Claudio Palladi. «E non abbiamo mai dovuto fare ricorso agli ammortizzatori sociali» dentità unitaria, perseguono il medesimo obiettivo: tutelare il patrimonio della salumeria tricolore grazie a un sistema di garanzie che, a detta dei vertici Gsi, solo una grande azienda può ottenere. È il trionfo dell'orgoglio industriale maturato da un antico e prezioso sapere artigiano. «L'Italia è vittima di una cultura che predilige l'agire solitario di imprese di modeste dimensioni. Piccole realtà che, fregiandosi di una artigianalità di cui solo pochissime sono invece titolari, mettono sul mercato prodotti di bassa qualità», affonda il colpo Claudio Palladi, amministratore delegato di Gsi. «Nel nostro gruppo lavorano persone di indubbia competenza che, all'inizio, soffrivano di sensi di colpa per avere abbandonato la dimensione artigianale e che oggi invece riconoscono il valore dell'essere industria. Un valore che si traduce nel fare le cose al meglio e con controlli che altrove non sarebbero possibile. Dall'allevamento al punto di vendita, infatti, i nostri prodotti vengono interamente tracciati». Come sempre sono i numeri a ricordare il passato, testimoniare il presente e ipotizzare il futuro dell'azienda la cui sede è in via Gherbella, appena fuori Modena. Forte di ben sei marchi (Casa Modena, Senfter, Gasser, Cavazzuti, Fratelli Parmigiani e Bechelli, ultima acquisizione targata 2009), Grandi Salumifici Italiani chiude il 2010 con un fatturato che raggiunge i 630 milioni di euro. Furono 585 lo scorso anno, 500 tondi nel 2008. Buoni risultati, quindi, soprattutto se si considera che il tasso annuale di crescita è costante e che nel periodo 2007-2009 si è attestato a un +16,5 per cento, dando conto di una situazione che resta immune alla crisi economica globale che ancora indugia e non se ne vuole andare. E se i ricavi crescono, lo stesso si può dire dei prodotti venduti: 110.000 tonnellate nel 2010 contro le 107.000 del 2009 e le 86.000 del 2008 (già in consistente crescita rispetto al 2007, +11,4 per cento). C'è molto di cui essere soddisfatti. «L'intero settore dei salumi non ha patito contraccolpi e il mercato italiano in sostanza resta stabile», ricorda l'amministra- tore delegato. «Se abbiamo fatto ricorso agli ammortizzatori sociali? Mai». Grandi Salumifici Italiani con i suoi 1.700 dipendenti, di cui l'80 per cento impiegato in produzione e con una presenza femminile che si aggira attorno al 40 per cento, è un'industria alimentare ancora in crescita, che a ogni acquisizione aggiunge un tassello importante. Conferiti tutti gli asset strategici alla joint venture entrata subito nel pieno delle proprie funzioni, nel 2005 Gsi acquisisce il marchio altoatesino Gasser, firma prestigiosa dello speck di alta qualità. Due anni dopo è la volta della Fratelli Parmigiani. Il gruppo, del quale Franz Senfter è presidente, incrementa senza tregua la propria quota di mercato e rafforza l'attività in un settore ad Claudio Palladi IL GRUPPO GRANDI SALUMIFICI ITALIANI I numeri | Leader europeo con un’anima «verde» randi Salumifici Italiani è controllata da Is Holding Spa, detenuta al 50 per cento da Senfter Holding Spa (rappresentata da Franz Senfter) e al 50 per cento da Unibon Spa, rappresentata da Giovanni Luppi, vicepresidente del gruppo. Il preconsuntivo 2010 mostra un anno con 630 milioni di euro di ricavi (585,5 nel 2009) per un totale di 110.000 tonnellate di prodotti venduti (107.000 nel 2009). Il tasso annuale di crescita è del 16,5 per cento. L’azienda è leader nel mercato dei salumi italiani, tanto nel nostro Paese quanto all’estero, con una quota del 10 per cento in termini di valore. In Italia Gsi vanta dodici unità produttive distribuite nelle provincie di Modena, Bolzano, Parma, Reggio Emilia, Cremona, Grosseto e Firenze. La piattaforma logistica si trova inve- G 80 OUTLOOK ce nel bolognese, a Cadriano di Granarolo. Le società presenti all’estero sono al momento quattro, di cui tre in Europa (Germania, Austria, Francia) e una in Cina. Sei invece i marchi: Casa Modena, Senfter, Gasser, Cavazzuti, Fratelli Parmigiani, Bechelli. In Gsi lavorano circa 1.700 addetti (erano 1.123 del 2008). Oltre l’80 per cento dei dipendenti è occupato in produzione e la presenza femminile tocca i 40 punti percentuali (ancora carenti le quote rosa a livello dirigenziale). Il tasso di turnover, ossia di dimissioni, è costante nel tempo e si attesta al di sotto dell’1 per cento annuo. Il 92 per cento delle persone impiegate ha un contratto a tempo indeterminato e il ricorso a personale interinale non supera l’8 per cento. Grandi Salumifici Italiani da sempre mostra un occhio di riguardo all’ambiente: negli ultimi cinque anni gli interventi mirati alla forma- Giovanni Luppi 1.700 dipendenti, 12 stabilimenti in Italia, 1 struttura centrale dedicata alla ricerca e sviluppo e al controllo di qualità, 1 centrale acquisti di gruppo situata in Austria La rete commerciale è ramificata e conta quasi 300 agenti di vendita e 2 filiali distributive in Europa (Germania e Francia) GRANDI SALUMIFICI ITALIANI è controllata da Is Holding, che fa capo 50% a SENFTER HOLDING, rappresentata da Franz Senfter, presidente Gsi, e per il 50% a UNIBON, rappresentata da Giovanni Luppi, vicepresidente; per il zione degli addetti e alla diminuzione degli sprechi hanno portato a una riduzione del 6 per cento dei consumi di energia elettrica. Diminuito anche l’utilizzo di energia termica (-23 per cento) e di acqua (-14 per cento). Gsi produce in media 50 grammi di rifiuti per chilogrammo di prodotto finito ed è impegnata nel recupero dei rifiuti, di cui solo il 20 per cento viene destinato allo smaltimento. Claudio Palladi è amministratore delegato BILANCIO 2010 630 milioni di fatturato (585,5 nel 2009) tasso annuale di crescita 16,5% 110.000 tonnellate di prodotti venduti (107.000 nel 2009) OUTLOOK 81 Ritratti d’impresa | Grandi Salumifici Italiani La storia | Le origini di un grande gruppo P er scoprire le origini della parte modenese di Gsi è necessario tornare indietro di parecchi anni. E raccontare una storia che, come le favole, inizia con «c’era una volta». Per la precisione, c’era Ciam, Cooperativa interprovinciale alimentari Modena, nata nel 1948 con l’obiettivo di fornire prodotti di buona qualità a un prezzo conveniente. Dopo decenni di attività nell’ambito di carni e salumi, la coop modenese scelse di condividere la propria esperienza con Acm, Azienda cooperativa di macellazione reggiana, fondata anch’essa nell’immediato dopoguerra (1946). Dall’incontro, nel 1991, è nata Unibon salumifici e allevamenti, prima azienda emiliana in grado di vantare una filiera di produzione completa e con- 82 OUTLOOK trollata. Specializzato nella macellazione, lavorazione, trasformazione e commercializzazione di carni suine e bovine, nel corso degli anni Novanta l’imponente gruppo cooperativo focalizza il proprio interesse sui salumi. Ingloba dunque al proprio interno l’attività dei prosciutti di Langhirano, della cooperativa Amiata alimentari fondata nel 1987 e di Cavazzuti, storico maestro salumiere di Casinalbo. Nel 1995 debutta il fortunato marchio «Casa Modena». Cinque anni più tardi, Unibon stringe la mano a Senfter. Inizia così un’altra storia, che ha fatto grandi passi in questo decennio, ma di cui molto ancora resta da scrivere: quella di Grandi Salumifici Italiani, prima multispecialista industriale della salumeria tricolore. alto contenuto di servizio. E si comincia a pensare alla quotazione in Borsa. La dimensione lo consente e anche la vocazione internazionale sempre più marcata. Dodici i siti produttivi in Italia (quello modenese si trova in una zona in cui la viabilità, a detta di Palladi «è davvero pessima»), quattro le società estere, di cui tre in Europa (Germania, Austria, Francia) e una in Cina. Mosca bianca rispetto alle «colleghe» del vecchio continente, la Shanghai Yihua Food non è solo filiale commerciale ma un sito produttivo la cui mission consiste nell'immettere sul mercato asiatico salumi di rigorosa tradizione italiana ottenuti da materia prima locale: «Non so se avete presente San Candido; è un delizioso paese di montagna, l'ultimo posto del mondo da cui si potrebbe immaginare di raggiunOltre a essere gere la Cina», commenta Palladi, leader di mercato «Eppure l'idea di dare vita a una nelle più note joint venture con un'azienda ciproduzioni tipiche nese, allora di proprietà dello Stadi salumeria to, è nata proprio lì, in casa Senfitaliana, ter. Era il 1995. Due anni fa la Gsi ha un ruolo joint venture è stata ceduta e ogda protagonista gi quel che ne resta ci consente di nel settore essere presenti in alcuni settori in costante crescita di mercato, per esempio nei grandei secondi piatti di alberghi». pronti Facile leggere tra le righe la storia di un'esperienza che, seppure positiva, potrebbe essere archiviata. Perché se infatti è vero che Gsi scalpita per aumentare ulteriormente la propria influenza fuori confine, è altrettanto vero che il suo interesse primario rimane l'Europa. «Il nostro principale paese di esportazione è la Germania. Sulla filiale di Grünwald abbiamo investito molto», spiega l'amministratore delegato, non senza una punta di orgoglio, «e siamo stati ripagati con un fatturato di 60 milioni di euro. E per i prossimi mesi la nostra priorità è proprio questa, accelerare la crescita in Europa sull'esempio dell'esperienza tedesca, il che significa anche assumere persone capaci di muoversi a 360 gradi sul territorio europeo, giovani laureati che possano vantare una formazione tecnica all'avanguardia». Leader in Italia e all'estero nel mercato dei salumi nostrani con una quota in valore monetario del 10 per cento («ma puntiamo al 15-20 per cento, percentuale che ci consentirebbe di allargare la competizione nel mercato della salumeria europea», ammette Palladi), multispecialista e multicanale, Grandi Salumifici Italiani non soltanto presenta un assortimento di tutto rispetto in cui fanno bella mostra le più note produzioni tipiche italiane, dal prosciutto di Parma Dop allo speck Igp, ma interpreta anche un ruolo di rilievo nel segmento dei secondi piatti pronti, settore dove sono più evidenti i risultati ottenuti dalla costante innovazione. Infatti, sono 35 gli addetti alla ricerca, perché solo lo sviluppo del nuovo può garantire l'interesse dei consumatori. Un'innovazione di processo, invisibile agli occhi del cliente finale, che si esprime nel continuo miglioramento dei metodi di conservazione. E un'innovazione di prodotto soggetta all'immediato giudizio delle famiglie italiane ed europee. «È qui che ci si diverte», ammicca tra il serio e il faceto Palladi. «Come è successo di recente con "Première", la mortadella di pollo di Casa Modena. Potete immaginare l'iniziale scetticismo con cui è stata accolta. Priva di glutine e senza l'aggiunta di polifosfati, in breve tempo sta conquistando il mercato. E, aspetto non trascurabile, ha permesso di riscoprire il consumo di mortadella». E così come per la «bologna avicola», anche tutti gli altri prodotti inventati da Gsi danno conto di un pubblico curioso e che apprezza il nuovo. E al passo con i tempi Grandi Salumifici Italiani sembra esserlo anche sul fronte della tutela dell'ambiente, tanto da aver adottato un sistema di gestione ambientale che prevede la certificazione ISO 14001 per tutti gli stabilimenti del gruppo. Consumi di energia elettrica ridotti del 6 per cento nel giro di un lustro, EXPORT Gsi detiene il 10% della quota di mercato di esportazione dei prodotti di salumeria in 30 Paesi nel mondo Il bacino di riferimento è l’Europa Nel 2010 Gsi ha ricevuto il «Cibus International Award X» premio assegnato alle aziende che hanno meglio valorizzato all’estero le eccellenze del made in Italy agroalimentare Gsi è in Cina da oltre 10 anni: la Shanghai Yihua Food Ltd, di proprietà del gruppo produce salumi e prodotti di gastronomia italiana con materie prime locali destinati al mercato cinese La curiosità | Senfter, buone idee dall’Alto Adige ’antica macelleria Senfter nasce nel 1857 per volontà di Peter Ferdinand Senfter. Bottega di paese a San Candido, in Val Pusteria, offre salumi altoatesini preparati secondo tradizione (rigorosamente con carne degli animali allevati nella fattoria di famiglia) e ben presto conquista con i suoi prodotti le corti nobiliari di fine Ottocento. Fino a diventare fornitrice ufficiale prima della corte dell’impero austro-ungarico e poi del Regio esercito italiano. È però a partire dal 1967 che l’azienda, sotto la guida di Franz Senfter (nella foto), si trasforma in vera e propria realtà industriale. Nel 1981 Senfter costruisce il macello di Pustertaler Fleischof e, due anni più tardi, grazie alla messa a punto dello stabilimento di San Candido, ottiene la licenza per l’esportazione. Costituita nel 1984 una società di distri- L buzione vicino a Monaco di Baviera, Senfter nel giro di un decennio si aggiudica la certificazione internazionale ISO 9001. Il 1995 è l’anno dell’avventura in Cina: la società altoatesina firma l’accordo per una joint venture con l’azienda statale Shineway. Scopo dichiarato, produrre salumi per il mercato asiatico. E ancora, l’ex antica macelleria fonda a Rotterdam una società di intermediazione per l’acquisto di carni fresche. L’anno dopo è la volta di Senfter Service Srl, società che viene costituita con l’obiettivo di selezionare e commercializzare carni fresche in Alto Adige la cui sede si trova a Rasun, in provincia di Bolzano. L’accordo con Unibon è targato 2000. Oggi il gruppo Senfter è una holding i cui interessi spaziano dal settore alimentare all’ambito turistico, senza trascurare trasporti ed edilizia. OUTLOOK 83 Ritratti d’impresa Sitma Machinery S.p.A. Via Vignolese 1910 - 1927 41057 Spilamberto, Italy Tel.: +39 059 780311 Fax.: +39 059 780300 E-mail: [email protected] Web: www.sitma.com Sitma, fondata nel 1965, è conosciuta come leader mondiale nella progettazione e costruzione di macchinari per le industrie grafiche e del packaging. Nuova 1002 Un nuovo concetto per l’industria del packaging impiego di energia termica inferiore di ben 23 punti percentuali rispetto a quattro anni fa, attenzione al recupero dei rifiuti di cui solo il 20 per cento viene destinato allo smaltimento. E ben 3.055 tonnellate di CO2 non emesse in atmosfera (il dato si riferisce al triennio 2006-2008 con riferimento all'anno 2006): non sorprende quindi che nel 2009 Gsi si sia aggiudicata il secondo posto come azienda «più virtuosa» nell'ambito di «Coop for Kyoto», iniziativa nata nel 2006 e che vanta la partecipazione di 150 stabilimenti italiani impegnati nel ridurre le emissioni nocive. «Sin dalle origini una delle nostre priorità è stata quella di aumentare la produzione diminuendo l'impatto ambientale», recita Claudio Palladi. «Per un'azienda agire in termini di sostenibilità significa perseguire obiettivi di carattere economico durevoli nel tempo e salutari per l'ambiente. Un esempio pratico? I "Teneroni" di Casa Modena vengono prodotti sul monte Amiata sfruttando la geotermia, dunque esclusivamente con energia pulita». Altro esempio concreto, lo stand a impatto ambientale zero con cui Gsi si è presentato all'ultima edizione di Cibus: pareti trattate con vernice ad acqua, pavimento realizzato con scarti del legno, menù gastronomico a chilometro zero. E la rassegna internazionale di Parma, la cui prima ragione d'essere sta nel promuovere l'abilità e la tenacia delle aziende nostrane nel valorizzano il made in Italy agroalimentare, ha pensato bene di premiare l'intraprendenza di Gsi con il «Cibus International Award 2010». Un interesse nei confronti del benessere del pianeta, quello mostrato dal gruppo modenese-altoatesino, che va di pari passo con una gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro non basata solamente sulla valutazione del rischio, ma anche e soprattutto sulla codificazione delle regole fondamentali per un corretto approccio all'attività quotidiana in azienda. Una sinergia dunque di best practice sotto l'egida di un «vivere sostenibile» la cui intenzione più matura ben si configura nello stilare un bilancio annuale che di quella tanto auspicata sostenibilità diventa cartina di tornasole. «(QHUJLD GDO 6ROH O·LQYHVWLPHQWR PLJOLRUH VX XQD IRQWH LQHVDXULELOH 63(&,$/,67, 1(*/, ,03,$17, )27292/7$,&, $QDOLVL GL IDWWLELOLWj SDUWHQGR GDL GDWL WHFQLFRJHRPHWULFL VL IRUQLVFRQR LQGLFD]LRQL VXOOҋLQYHVWLPHQWR HIIHWWXDWR FRQ DOWR JUDGR GҋDWWHQGLELOLWj PRVWUDQGR FRVu LO SLDQR GL ULHQWUR HFRQRPLFR 3URJHWWD]LRQH SUHOLPLQDUH HG HVHFXWLYD $GHPSLPHQWL EXURFUDWLFL SHU RWWHQLPHQWR DXWRUL]]D]LRQL DOOD FRQQHVVLRQH LQFHQWLYL « 3URMHFW 0DQDJHPHQW *HVWLRQH GL SURJHWWL H FRPPHVVH ´FKLDYL LQ PDQRµ R VX FRPPLVVLR QH 6LWH 0DQDJHPHQW 5HDOL]]D]LRQH GHOOH RSHUH 9HULILFKH GL FDQWLHUH &RRUGLQDPHQWR GHOOD VLFXUH]]D 3URFDFFLDPHQWR H JHVWLRQH GHOOH ULVRUVH 6HUYL]L 3RVW9HQGLWD 7HO $PPLQLVW 8IILFLR 7HFQLFR )D[ ZZZJUHHQSODQWLW LQIR#JUHHQSODQWLW 6WUDGD &ROOHJDUROD 0RGHQD
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