Guido Guinizzelli - ITIS "Pietro Paleocapa"
Transcript
Al cor gentil rempaira sempre amore parallelismi con il mondo naturale figure retoriche : similitudini, analogie,metafore Al cor gentil [ NOBILE] rempaira [SI RIFUGIA ] sempre Amore come l'ausello [ UCCELLO] in selva [FRA IL VERDE] a la verdura [DEL BOSCO]; SIMILITUDINE né fe’ [creò] amor anti che [prima del ] gentil core, [ NE' NATURA FE'....] né gentil core anti ch’amor, natura: ch’ [ perchè ] adesso[non appena] con’ fu [fu creato] ‘l sole, vv. 57 = ANALOGIA sì tosto [subito]lo splendore fu lucente [rifulse], né fu [ lo splendore non rifulse ]davanti 'l sole[ prima che fosse creato il sole]; e prende amore in gentilezza [nella nobiltà d'animo] loco [prende dimora] così propiamente [in modo naturale] come calore in clarità[nella luce] di foco. Foco d'amore in gentil cor s’aprende [si accende] come vertute [la virtù, i pregi, le proprietà benefiche] in petra prezïosa, che [nella quale] da la stella valor no i discende [ il valore non discende] anti[ prima ] che ‘l sol la faccia [ la renda] gentil cosa; poi che [dopo che] n’ha tratto fòre [ ha tirato fuori] per [con]sua forza lo sol ciò che li [ in lei ]è vile, stella li [ le] dà [infonde]valore: così lo cor ch'è fatto [ reso]da natura asletto[eletto], pur, gentile, donna a guisa [come] di stella lo ‘nnamora. [lo fa innamorare] Il paragone è riferito alle opinioni del tempo sulle pietre preziose: a ogni pietra preziosa corrisponde una stella che le dà influssi benefici, dopo che il sole l'ha resa pura. sole pietra preziosa stella natura cuore nobile la donna Amor per tal ragion [questo motivo] sta [risiede]‘n cor gentile per qual [lo stesso per cui] lo foco [risiede] in cima del doplero[torcia]: splendeli [vi splende] al su’ diletto [a suo piacere], clar, sottile [puro]; no li stari’ altra guisa [non vi starebbe in altro modo], tant’è fero [impetuoso]. Così prava [malvagia]natura recontra [va contro ] amor come fa [3. va contro] l’aigua [1. l'acqua] il foco caldo, per la freddura .[2. per il freddo] Amore in gentil cor prende rivera [prende dimora] per suo consimel loco [come nel luogo che gli è affine, adatto] com’adamàs [il diamante] del ferro[attira il ferro] in la minera [nel minerale]. Fere [colpisce] lo sol lo fango tutto ‘l giorno: vile reman, né ‘l sol perde calore; dis’ [dice]omo alter [superbo]: «Gentil per sclatta [per stirpe] torno [sono]»; lui semblo [paragono] al fango, al sol [paragono]gentil valore[la vera nobiltà]: ché non dé dar om [si] fé [non si deve credere] che gentilezza sia fòr di coraggio [fuori del cuore, dei sentimenti] La nobiltà non dipende dalla stirpe da cui si discende; il nobile superbo è come il fango che inutilmente è stato colpito dal sole. in degnità d’ere’ [nella dignità di sangue] sed a vertute non ha gentil core [se non possiede un cuore nobile incline alla virtù], com’aigua porta raggio [si lascia attraversare dalla luce] e ‘l ciel riten [trattiene] le stelle e lo [il loro]splendore. concezione cosmologica medievale Dio le intelligenze angeliche trasmissione del movimento ai 9 cieli similitudine teologica Splende ‘n [davanti a] la ‘ntelligenzïa [angelica]del cielo Deo criator più che [più del] 'n nostr'occhi [davanti ai nostri occhi]'l sole: ella [l'intelligenza angelica]intende [conosce]suo fattor[creator] oltra 'l cielo[al di là del moto celeste cui è deputata], e 'l ciel volgiando [muovendo], a Lui obedir tole [prende a obbedirGli ; e con'[nello stesso modo in cui all'intenzione dell'atto]’segue, al primero [immediatamente], del giusto Deo[disposto dal giusto Dio] beato compimento [la perfezione dell'atto], così dar dovria, al vero, la bella donna, poi che ‘n gli occhi splende del suo gentil, talento che mai di lei obedir non si disprende. così la bella donna , al vero [in verità], dovria [dovrebbe] dar talento [desiderio], poi che splende [una volta che risplende] 'n gli occhi del suo gentil che [al punto tale che] mai non si disprende [mai si distacca ]di lei obedir [dall'obbedirle] Donna, Deo mi dirà: «Che presomisti?»,[che cosa hai osato] siando [stando] l'alma [l'anima]mia a lui davanti. «Lo ciel passasti [attraversasti il cielo] e ‘nfin a Me venisti e desti [prendesti]in vano amor [dell'amore profano] Me per semblanti:[ Me come paragone] ch’a Me [mentre a Me]conven le laude convengono le lodi] e a la reina del regname [alla Madonna, regina del cielo]degno, per cui cessa onne fraude.»[ grazie alla quale viene meno ogni peccato] Dir Li porò:[potrò] «[La donna mia]Tenne d'angel sembianza [aveva l'aspetto di un angelo] che fosse del Tuo regno; non me fu fallo [non commisi peccato], s'in lei posi [misi]amanza[l'amore]».
Documenti analoghi
Al cor gentil rempaira sempre amore - ipodus
per qual lo foco in cima del doplero:
splendeli al su’ diletto, clar, sottile;
no li stari’ altra guisa, tant’ è fero.
Così prava natura
recontra amor come fa l’aigua il foco
caldo, per la freddura...
GUIDO GUINIZZELLI Al cor gentil rempaira sempre amore
come calore in clarità di foco3.
Foco d’amore in gentil cor s’aprende
come vertute in petra preziosa, Amor per tal ragion sta ’n cor gentile
per qual lo foco in cima del doplero:
splendeli al su’ d...
ANALISI POESIA AL COR GENTILE REMPAIRA SEMPRE AMORE
L'amore risiede in un cuore nobile
per la stessa ragione per cui il
fuoco arde sulla torcia:lì può
splendere a suo piacere, chiaro,
inafferrabile,non potrebbe fare
altrimenti, tanto è indomabile.
A...
Guido Guinizzelli, Al cor gentil rempaira sempre amore
esso stesso un raffinamento dell’anima e dello spirito umano. L’amore viene così sottratto all’esperienza materiale e diviene
concetto, astrazione, valore puro e intellettuale. L’amore, proprio per...
Letteratura tra duecento e trecento
importante dello Stilnovo fu il giudice bolognese Guido Guinizzelli (1240-1276). Appartenente ad
una famiglia ghibellina, fu esiliato dopo la vittoria dei guelfi. Fu l’autore del componimento poeti...