086 ALL. Scheda progetto 2011

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086 ALL. Scheda progetto 2011
Presidenza del Consiglio dei Ministri
DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI REGIONALI
Ufficio IV - Servizio X
SCHEDA IDENTIFICATIVA DEL PROGETTO
SEZIONE 1. ANAGRAFICA GENERALE
Regione di appartenenza:
SARDEGNA
Ente firmatario:
PROVINCIA DELL'OGLIASTRA
Minoranza linguistica:
LINGUA SARDA
Numero degli interventi:
QUATTRO
1174270916
Cod. fiscale della Provincia dell’Ogliastra
Coordinate bancarie della Provincia
dell’Ogliastra
IBAN : IT10R0101585330000000022504
SEZIONE 2 AMBITI DI INTERVENTO
TIPOLOGIA
(INDICARE IL
SETTORE DI INTERVENTO)
FINANZIAMENTO RICHIESTO
a) Sportello linguistico
€ 80.000,00
b) Formazione linguistica
€ 10.000,00
c) Toponomastica
€ 20.000,00
d) Promozione culturale e linguistica
€ 10.000,00
TOTALE FINANZIAMENTO
RICHIESTO
€ 120.000,00
PRIORITA'
COFINANZIAMENTO
SEZIONE 2.A Ambito di intervento: SPORTELLO LINGUISTICO
Ente singolo
Barrare con
Ente capofila
X
la fattispecie
X
SEZIONE 2.A1 COMUNI AGGREGATI (Compilare in caso di progetto presentato da un ente capofila)
Nome del Comune:
1
2
3
4
5
6
Arzana
Elini
Girasole
Ilbono
Lanusei
Loceri
Provincia di appartenenza:
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
7
8
9
10
11
Perdasdefogu
Seui
Tortolì
Triei
Villagrande Strisaili
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
TOTALE COMUNI AGGREGATI
11
SEZIONE 2.A2 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
Descrizione del progetto relativo allo sportello linguistico (Max 60 righe)
Lo Sportello Linguistico associa Comuni della Provincia dell’Ogliastra che hanno chiesto di aderire perchè di ampia estensione territoriale.
Lo Sportello dovrà attuare il Progetto di politica linguistica « In Sardu, sa Limba Nostra » e quindi l’azione di Presidio Linguistico nei
Comuni aderenti per assicurare la presenza e diffusione pubblica della lingua sarda nell’Amministrazione e nel territorio.
Crediamo, infatti, che il futuro della lingua sarda dipenda soprattutto da una polìtica linguistica di ampio respiro, che, rafforzando
l’attaccamento che i parlanti hanno per la propria lingua e per la propria variante orale, sia però capace di proiettare l’uso della lingua verso
ambiti e usi formali e generali nell’amministrazione, nella scuola, nei media, nel territorio, che prescindano (o superino) i limiti angusti del
localismo e del folclorismo.
Ecco perché si è progettata un’azione unica, in un unico Sportello diffuso tramite un’azione e un intervento di Presidio linguistico, contro la
frammentazione, l’isolamento o l’arroccamento municipalistico, per consentire un uso pubblico della lingua sarda nell’Amministrazione e nel
Territorio.
L’azione di Presidio linguistico consiste in:
—CONSOLIDARE l’uso orale e scritto della lingua sarda
—ACCRESCERE lo STATUS, la considerazione della lingua nei parlanti
—CONSOLIDADRE e MODERNIZZARE la lingua sarda, quindi RAFFORZARE il CORPUS, evitando le interferenze sostitutive (quelle
che cancellano le parole fondamentali presenti nel sardo) dell’italiano, introducendo/adattando tutti i termini settoriali necessari nell’uso del
sardo nei diversi ambiti.
Lo Sportello e il Progetto SLN si propone di:
• PROMUOVERE l’uso del sardo in concreto con azioni mirate alla visibilità e all’interfacciamento con gli utenti :
—negli Enti amministrativi, a cominciare dal Comune e dalla Provincia
—nelle Scuole
—nelle Imprese
—nelle Associazioni
—in altri Agenti di uso linguistico
• FAVORIRE la mediazione linguistica con l’utenza e il territorio dal basso con :
—arredamento « linguistico », con segnaletica, cartellonistica. Campagna « inoghe faeddamus in sardu » in tutti i locali pubblici in cui sarà
possibile essere presenti.
—etichettaggio in sardo di prodotti locali
—uso della lingua su tutti i supporti (autobus, macchine istituzionali, mezzi delle Amministrazioni, mezzi commerciali…)
—uso del sardo nell’immagine coordinata
—uso del sardo nella pubblicità istituzionale e nella comunicazione
—uso del sardo nella pubblicità d’impresa.
A tal fine, è previsto che una porzione del finanziamento ai Comuni venga speso in tali azioni di promozione dell’uso e ufficializzazione.
• DIREZIONE DELLO SPORTELLO linguistico CAPOFILA E PERSONALE
L’intera azione sarà svolta dall’Ufficio della Lingua Sarda dello Sportello, coordinato da:
—un direttore che si avvale del lavoro linguistico di specialisti, tutti appositamente contrattati (co.co.co.), che interverranno nei Comuni in
modo itinerante, con un piano di intervento ed una proposta oraria, temporale e organizzativa concertata con gli Enti aderenti.
• REFERENTE dell’ENTE
Il raccordo tra lo Sportello capofila e i singoli Comuni aderenti sarà attuato da Referenti volontari all’interno di ciascun Ente.
Tra il personale interno all’Ente viene individuato un referente con accertata conoscenza del sardo, orale e scritta, che svolge il ruolo di
coordinamento tra le attività di pertinenza dell’Ente e le azioni del Servizio Linguistico Territoriale e de s’Ufìtziu de sa Limba sarda (ULS).
NORME LINGUISTICHE: Per assicurare la corretta attuazione della legge 482/99 e per consentire circolarità e intercomprensione dei
materiali e dei documenti linguistici prodotti dallo Sportello e dagli Enti associati, si adotteranno per quanto attiene alla lingua scritta le
indicazioni linguistiche e terminologiche comuni (Lsc) adottate dalla Regione Sardegna con deliberazione n° 14/16 del 18.04.2006
Modalità di realizzazione
—Arredamento linguistico dei Luoghi in cui opera l’Ente aderente (edifici e territorio), con targhe, segnaletica, insegne, modulistica,
documenti, campagne di promozione dell’uso, concorsi)
—Collaborazione con gli altri Agenti di uso linguistico (Scuola, altri Enti locali presenti, Imprese, attività commerciali, culturali) per
sviluppare un’Educazione e un Apprendimento linguistico «sociale», territoriale.
—Rafforzamento della VISIBILITÀ del sardo in ogni ambito e uso, dentro ogni Agente. Per es. Nella scuola, la realizzazione della
segnaletica, di supporti didattici Internet (unità didattiche, dizionari).
—Portale Web « IN SARDU, SA LIMBA NOSTRA » per tutte le istituzioni e Enti aderenti allo Sportello e al Progetto. Ogni Ente avrà le
sue pagine pubbliche e riservate
—Modelli Web di AUTOCERTIFICAZIONE bilingui, a compilazione facilitata
Risultati attesi
—L’uso ufficiale del sardo all’interno dell’Amministrazione, in ogni forma e con ogni mezzo, orale e scritto, in particolare nella segnaletica,
della promozione, nel rapporto con i cittadini
—Aumento della autostima nei cittadini, soprattutto giovani, perché la scommessa della nostra politica linguistica è la trasmissione
intergenerazionale della lingua.
—Crescita dell’uso della lingua sarda in ambito pubblico
—Disponibilità delle imprese ad usare il sardo nei rapporti di ogni tipo con gli utenti
Tempi di realizzazione (max un anno dall'avvio del progetto)
Un anno
SEZIONE 2.B Ambito di intervento: FORMAZIONE LINGUISTICA
Ente singolo
Barrare con
Ente delegato
X
la fattispecie
X
SEZIONE 2.B1 COMUNI AGGREGATI (Compilare in caso di progetto presentato in forma coordinata)
Nome del Comune:
Provincia di appartenenza:
Arzana
Ogliastra
Elini
Ogliastra
Girasole
Ogliastra
Ilbono
Ogliastra
Lanusei
Ogliastra
Loceri
Ogliastra
Perdasdefogu
Ogliastra
Seui
Ogliastra
Tortolì
Ogliastra
Triei
Ogliastra
Villagrande Strisaili
Ogliastra
TOTALE COMUNI AGGREGATI
11
SEZIONE 2.B2 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
Descrizione del progetto relativo alla formazione (Max 60 righe)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
L’attività di formazione e qualificazione sarà svolta da personale esperto in legislazione sui diritti delle minoranze, dei diritti linguistici e,
soprattutto, in lingua sarda, per rafforzare l’uso orale e scitto del sardo inrelazione al linguaggio amministrativo e alla relativa terminologia.
In generale, le conoscenze linguistiche dei dipendenti dei nostri enti territoriali che hanno chiesto e ottenuto la tutela ai sensi della legge 482/99
sono sufficientemente sviluppate sul piano della oralità, meno su quello scritto.
I destinatari:
—Dipendenti dell’Ente.
—Referente dell’Ente.
La figura del Mediatore linguistico:
Per poter realmente sfruttare le abilità linguistiche dei dipendenti e metterle direttamente in azione con gli utenti, attraverso il Corso si vuole dare
vita alla figura di Mediatore Linguistico che, esponendo una targhetta di riconoscimento (con la frase “Potzo faeddare in sardu (Posso parlare
in sardo)” dentro un fumetto, accompagnato da un logo con i 4 mori e una “f” al posto della croce, a voler immediatamente comunicare
l’intenzione e possibilità di “faeddare”, parlare in sardo).
La figura del Mediatore linguistico:
Per poter realmente sfruttare le abilità linguistiche dei dipendenti e metterle direttamente in azione con gli utenti, attraverso il Corso si vuole dare
vita alla figura di Mediatore Linguistico che, esponendo una targhetta di riconoscimento (con la frase “Potzo faeddare in sardu (Posso parlare
in sardo)” dentro un fumetto, accompagnato da un logo con i 4 mori e una “f” al posto della croce, a voler immediatamente comunicare
l’intenzione e possibilità di “faeddare”, parlare in sardo).
Infatti, emerge anche dalla recente indagine sociolinguistica realizzata dalla Regione, che la diglossia fa sì che gi usi del sardo in ambito formale
e pubblico siano ridotti, per un certo senso di inferiorità linguistica e perché l’utente normalmente crede che con l’Amministrazione pubblica sia
giusto parlare in italiano. L’esposizione della targhetta di Mediatore dovrebbe consentire di rompere la diffidenza e di rivolgere la parola al
dipendente che ne è munito, senza alcuna remora, direttamente in sardo, con la certezza che avrà risposta nella stessa lingua.
Oltre al riconoscimento attivo dell’ORALITÀ, negli enti che hanno sottoscritto l’adesione al Progeto SLN e allo
Sportello, sarà sviluppato l’uso della scrittura, nell’ottica di raggiungere anche la capacità di redigere o compilare
documenti e atti in lingua sarda. Questi, oltre che concorrere ad aumentare la considerazione positiva nei confronti del
sardo da parte dei cittadini (aumentando cioè lo “status” della lingua), servono ad aumentare il rapporto di confidenza e
fiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni, proprio perché queste utilizzano il sardo come veicolo di
comunicazione.
Modalità di realizzazione
L’attività di formazione e qualificazione sarà svolta da personale specializzato e selezionato dallo Sportello linguistico capofila.
Si attuerà con :
—lezioni frontali
—esercitazioni pratiche
—studio e « esercitazione a distanza », in rete web.
La Formazione sarà effettuata con Corsi sovracomunali, per razionalizzare le risorse umane e finanziarie, per favorire il confronto degli
allievi in classi più numerose, anche tenendo conto della vicinanza geografica dei Comuni aderenti.
Risultati attesi
—Preparare il personale amminisitrativo all’uso passivo e attivo della lingua sarda, orale e scritto
—Consentire al personale in formazione di acquisire tutte le abilità linguistiche necessarie a redigere o tradurre ogni tipo di documento
che riguardi l’amministrazione o il rapporto con gli utenti
—Ampliare e completare il circuito comunicativo utente-istituzione-utente.
—Sfruttare l’autorevolezza rappresentata dall’uso della lingua sarda da parte del personale dell’Amministarzione per indurre un uso
positivo del sardo in ambito pubblico da parte dei cittadini, fuori da quello eminentemente familiare e interpersonale
—Superare i complessi di inferiorità linguistica da parte dei dipendenti e degli utenti
—Dimostrare e rendere effettivo il principio che il sardo è adatto (se lo si vuole) a rendere e veicolare qualsiasi argomento.
—Preparare personale che sia capace di « umanizzare » maggiormente il rapporto cittadini/amministrazione, tramite l’uso del sardo.
In sintesi, si farà in modo che il personale sia convinto e pronto a far sì che l’amministrazione può funzionare in sardo, all’interno e
Tempi di realizzazione (max un anno dall'avvio del progetto)
Un anno
SEZIONE 2.C Ambito di intervento: TOPONOMASTICA
Ente singolo
Barrare con
Ente delegato
X
la fattispecie
X
SEZIONE 2.C1 COMUNI AGGREGATI (Compilare in caso di progetto presentato in forma coordinata)
Nome del Comune:
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Arzana
Elini
Girasole
Ilbono
Lanusei
Loceri
Perdasdefogu
Seui
Tortolì
Triei
Villagrande Strisaili
Provincia di appartenenza:
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
Ogliastra
TOTALE COMUNI AGGREGATI
11
SEZIONE 2.C2 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
Descrizione del progetto realtivo alla toponomastica (Max 60 righe)
Il Progetto vuole restituire ai nomi di luogo della Sardegna la corretta fonetica, morfologia ed ortografia.
Tradizione scritta
La tradizione scritta che si è imposta nella cartografia ufficiale odierna è stata filtrata dalle lingue che,
nell’uso ufficiale, ha sostituito il sardo: catalano, spagnolo, italiano. In alcuni casi, sono diventate ufficiali
denominazioni in cui sono presenti nomi comuni delle lingue di provenienza, in altre, è stata utilizzata ed
è rimasta l’ortografia originaria catalana o spagnola. In tantissimi casi, è stata fissata nella scrittura una
realizzazione fonetica non più operante o è stata adottata una grafia che non riflette l’esito reale odierno,
in qualche caso di poco. Pensiamo all’ufficiale Loculi, Mamoiada, rispetto ai reali Lòcula, Mamujada.
Non si deve neppure pensare che tutto sia deformato nella toponomastica ufficiale. Irgoli, Orgòsolo, per
es., corrispondono alla pronunzia reale. Dato il carattere aleatorio della deformazione o dell’errore, è più
che mai necessario restituire alla toponomastica sarda una giusta corrispondenza oralità-scrittura.
Cartografia ufficiale e toponomastica reale
Pertanto, in molti casi, non si può parlare di toponimi “italiani” ma semplicemente “ufficiali”, così come
ci sono stati lasciati dalla tradizione scritta non sempre preoccupata di corrispondere ai toponimi effettivi.
Spesso si tratta di toponimi usati in modo corretto nei paesi vicini ma non corrispondenti. E’ il caso di
Nuoro, che dovrebbe essere nella variante propria della città Nùgoro, con la –g- intervocalica, così come
àghera, ecc., mentre a Orgosolo e altrove è pronunziato Nuoro, senza –g- intervocalica, così come àera,
ecc.
Il Progetto presente ha tre scopi:
1. La preservazione della toponomastica reale dalle interferenze della cartografia ufficiale
In molti casi, e sempre di più purtroppo, accade che una cattiva trascrizione nelle carte e nella
cartellonistica condizionino l’uso orale dei parlanti, influenzati dalla “autorità/autorevolezza” della
tradizione ufficiale, anche nei parlanti nativi, linguisticamente sprovveduti o condizionati da complessi di
inferiorità linguistica. A ciò si aggiunga la minore utilizzazione del sardo nelle relazioni interpersonali
con soggetti che vivono in località sardo molte distanti (diversamente da quanto avveniva in passato) che
porta ad ignorare il nome sardo di molte località diverse dalla propria. Per cui, anche in parlanti che hanno
buona conoscenza della toponomastica della propria località, è sempre più frequente sentire (per
ignoranza o complesso di inferiorità) Oristano e non Aristanis, Cagliari e non Casteddu, Sassari e non
Tàtari, Alghero e non S’Alighera/L’Alguer, ecc.
2. La riappropriazione nell’uso orale e scritto
La toponomastica è uno dei distintivi più evidenti della diversità linguistica, per cui, così come è giusto
resistere o liberarsi delle interferenze lessicali esterne, è giusto ripristinare una corretta pronuncia e
scrittura dei nostri toponimi, che costituiscono anch’essi una parte delle nostre radici, le più profonde.
tradizione ufficiale, anche nei parlanti nativi, linguisticamente sprovveduti o condizionati da complessi di
inferiorità linguistica. A ciò si aggiunga la minore utilizzazione del sardo nelle relazioni interpersonali
con soggetti che vivono in località sardo molte distanti (diversamente da quanto avveniva in passato) che
porta ad ignorare il nome sardo di molte località diverse dalla propria. Per cui, anche in parlanti che hanno
buona conoscenza della toponomastica della propria località, è sempre più frequente sentire (per
ignoranza o complesso di inferiorità) Oristano e non Aristanis, Cagliari e non Casteddu, Sassari e non
Tàtari, Alghero e non S’Alighera/L’Alguer, ecc.
2. La riappropriazione nell’uso orale e scritto
La toponomastica è uno dei distintivi più evidenti della diversità linguistica, per cui, così come è giusto
resistere o liberarsi delle interferenze lessicali esterne, è giusto ripristinare una corretta pronuncia e
scrittura dei nostri toponimi, che costituiscono anch’essi una parte delle nostre radici, le più profonde.
3. Uso nell’amministrazione, nella scuola, nei media
L’uso ufficiale e pubblico del sardo, consentito dal nuovo quadro giuridico riservato alla nostra lingua,
esige urgentemente l’uso corretto dei macrotoponimi.
Modalità di realizzazione
Mentre nell'annualità precedente si prevedeva di dare un «segnale» di fattibilità del progetto attraverso la sistemazione di cartelli negli
ingressi dei Comuni aderenti, con la presente annualità si intende procedere alla realizzazione un nuovo blocco di cartelli di circa cm
170*70, consistente in 2 cartelli per ciascuna via d'accesso al territorio provinciale, due ciascuno per l'ingresso e l'uscita del porto e
dell'aereoporto di Tortolì e due per entrambe le sedi provinciali.
Risultati attesi
Apprendimento e uso da parte dell’Amministrazione comunale, degli Enti e della popolazione dei nomi riportati nei pannelli di
entrata/uscita dal Comune, correttamente in sardo.
L’uso corretto del macrotoponimo del Comune e la sua ufficializzazione dovrebbe aumentare l’autostima dei parlanti nell’uso familiare e
pubblico del sardo.
Inoltre, i cartelli posti nelle strade con la denominazione corretta dovrebbero servire a correggere le « interferenze toponomastiche »
dell’italiano, a cambiare l’uso che si va sempre più imponendo anche in chi parla correntemente in sardo, ossia quello di rimuovere la
denominazione corretta dal proprio parlato e di adottare quella ufficiale.
Tempi di realizzazione (max un anno dall'avvio del progetto)
Un anno
SEZIONE 2.D Ambito di intervento: ATTIVITA' CULTURALI
Ente singolo
Barrare con
Ente delegato
X
la fattispecie
X
SEZIONE 2.D1 COMUNI AGGREGATI (Compilare in caso di progetto presentato in forma coordinata)
Nome del Comune:
Provincia di appartenenza:
Arzana
Ogliastra
Elini
Ogliastra
Girasole
Ogliastra
Ilbono
Ogliastra
Lanusei
Ogliastra
Loceri
Ogliastra
Perdasdefogu
Ogliastra
Seui
Ogliastra
Tortolì
Ogliastra
Triei
Ogliastra
Villagrande Strisaili
Ogliastra
TOTALE COMUNI AGGREGATI
11
SEZIONE 2.D2 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO (o dei progetti)
Descrizione del progetto/progetti relativo alle attività culturali (Max 60 righe)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
L’Unesco pubblica un mensile THE UNESCO COURIER su web in sei lingue internazionali. Di recente ha consentito
la pubblicazione in sardo di una edizione su carta, in BN (copertina in 4colori), in formato 15*21 cm, 250 pp circa,
1500 esemplari, con cadenza annuale, con la raccolta e traduzione dei dieci numeri dell’intero anno.
Negli articoli pubblicati si affrontano i temi più di attualità nel Pianeta (ambiente, lingue, scuola, risorse…), scritti da
specialisti di tutto il mondo.
La rivista in formato volume unico sarà diffusa nelle scuole dei Comuni aderenti allo Sportello.
L’iniziativa è di particolare importanza, per il prestigio dell’Unesco, la bontà degli articoli pubblicati, la bontà della
traduzione in sardo assicurata da specialisti.
È di fatto l’unica rivista interamente pubblicata in sardo e può essere un punto di riferimento importante per gli ulteriori
sviluppi della Lingua sarda.
Modalità di realizzazione
Traduzione, impaginazione, stampa e diffusione degligli articoli e immagini inviate dall’Unesco di Parigi.
Risultati attesi
—Favorire l’uso moderno e completo del sardo, con la terminologia adatta
—accrescere nei lettori la capacità di gurdare e scoprire il mondo attraverso il filtro della lingua sarda
—Sviluppare la terminologia settoriale in sardo
—Formare traduttori o dare occasione di impegno ai traduttori esistenti
—Fornire occasione di leggere in sardo ai giovani
—Aumentare il prestigio, lo status della lingua sarda
Tempi di realizzazione (max un anno dall'avvio del progetto)
Un anno
Il Presidente
Dott.Bruno Pilia