Sviluppo e diritti umani
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Sviluppo e diritti umani
Ersiliagrazia Spatafora Raffaele Cadin Cristiana Carletti Sviluppo e diritti umani nella coop erazioîe internazionale Lezioni sulla cooperazione intemazionale per lo sviluppo umano Terza edizione G. Giappichelli Editore - Torino I mai," p4e. xt x\1I Prefazione alla tena edizione Prefazione alla seconda edizione )trx Prefazione alla pima eclizione )oo Capitolo I ll diritto intemazionale dello sviluppo: genesi, evoluzione e prospetti\€ Raffaele Cadin Introduzrone: mappa del percorsi e dei signilicari 1. L'ernergere della problematica giuridica dello sviluppo a livello internazionale 1.l. I prcsupposri sistemici 1.2. L'era della cooperazione intemazionale e il ruolo delle organizzazioni intemazionali 1.3. La decolonizzaztone e I'affermazione del principio di autodetermi nazione politica dei popoli 1.4. Dall'autodeterminazione politica a quella economica: la nascita 4 4 6 t4 di una soJidarietà di gruppo tra i Paesi in via di sviluppo quale premessa della loro azione colletdva 2. La rivendicazione di un Nuouo oràine emnomia ifttemazionale d^ paîte dei Paesi in via di sviluppo 2.1. Aspetti introduttivi: la questione dello sviluppo sul piano economico intemazionale e le cdsi dei primi anni S€ttanta 17 25 !'T Pac inteflîazionale )2 lntetnaionale 43 2.2. I testi di base del Naouo ordine econr:mla 2.3.11 diritto internazionale dello sviluppo e i suoi principi fondamentali nell'ambito delNzouo ordíne econamia 3. La crisi della cooperazione internazionale per lo sviluppo nel tempo déla globzlizzazrone e r tentativi di rìfondazione 1.1. Il tramonto del Nuoto otd.lne econonico ìntemaioxale 1n selutto all'ondata libeísta e al processo di globalizzazion e a) La progressiva frammentaione dei Paesi in via dí sviluppo in diversi sonogruppi 49 49 50 b) La riorganizzazione dell'ordine economico intemazionale da la nascita del c)IlVasbixgton Cctnsexsz;s e la globalizzazione "senza 3.2.La d.eninutio del ruolo del sistema onusiano al perseguimento di obiettivi minimali nel quadro della lotta alla 3.3. Lo scetticismo geoeralizzato sull'assistenza ufficiale allo sviluppo e parte dei Paesi sviluppati e G7lG8 regole' povenà il nodo critíco dell'efficacia degli aiuti Gli effeni nefasti dl 'rna gouerfidfice non soltarto insufficiente, ma anche sbagliata del processo di globalizzazione e I'affermarsi del Pott Vashlngton Consensus 3.5. L'interdipendenza tra i valori positivi di riferimento della comuni tà internazionale la sicrrezza umana 3.6. La rícerca di una gouernance znche gtoridlca del processo di globa lizzazione: l'affacciarsi di un diritto di accesso allo sviluppo dei 52 55 62 69 1.4. Paesi meno a) ll diritto zzzlone avanzati 76 80 82 internazionale dello sviluppo nel tempo dela globaliz- 8l b) Il caso esemplare dell'accesso dei Paesi poveri ai farmaci essenziali nell'ambito del nuovo sistema co$merciale multilaterde c) 11 diritto di accesso allo sviluppo dei Paesí meno avanzati e la 87 sua progressiva 91 concretizzazione umano .1.1. Asperti ioúoduttivi '1. Il concetto integrato di sviluppo 94 91 di sviluppo sostenibile nell'era dell'irterdipendenza: le grandi Conferenze delle Nazioni Unite di Stoc- 4.2. L'affermarsi della nozione colma e Rio .1.r.1 uattati ambientali globali e la nascita, con I'entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, del sistema multilaterale ambientale 4.4. La natura giurídica dello sviluppo sostenibile e i suoi principi fon- damentali 96 10, 11,2 Vll pac. 4.5. Verso un diritto umano allo sviluppo? 4.6. Un esempio paradigmatico di "sviluppo negarivo' nel segno della 117 globalizzazione predaroria: il caso degli Ogoni Il concetto di sviluppo umano come sintesí delle interazioni giuridiche tra diitto intemaziona.le dello sviluppo, dirirti umani e diritto internazionale dell'ambienre t21 4.7. 126 li1 BibJiografi a essenziale Capitolo ll Ch altoti.istttuziondli e non: modaliu opetuti\e Uàdizionali ed in prc- Etess nel quadrc delld I ooperàzione nlerndvonèle per lo \\ uppo Cristiana Carletti A h un e con s i deraion i pre lin in ai 142 La definizione delle metodologie cooperarive: i modelli tradizionali e la prassi multibilaterale 1 . Gli atrori istituzionali 1.1. Dalla definizione delle componenti del diritto allo sviluppo e del rnodello cooperativo alle nuove sffde della globalizzazione dal post2005 al posr 2015: le Naziooi Unite e gli Obiettivi di Sviluppo del Mllennio (MDGs, Mil/e nirîx Denelo?ment Godh) 117 155 t51- a) L'evoluzione dei profili teorici ed operarivi della cooperazione internazionale per lo sviluppo. ll modello di aiuto dell'UNDP nella prospertiva degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio per la tutela dei diritti umani, il buon govemo e la si cufezza umana 169 D) Il dibattito istituzionalizzato sulla componente economico commerciale del processo di sviluppo: l'accesso ai merc4ri e la com petitività dei Paesi in via di sviluppo c) La dimensione sostenibile dei processi di sviluppo e le críticità dello strummto cooperativo nel preservare le risorse narurali /) perle generazioni future Gli altri attori del sistema onusiano setoriale 18tt 190 e la cooperazione di naruîa 200 1.2. Le istituzioni finanziarie e gli aspetti procedurali della cooperazio ne finanziaria all'indomani della crisi economica mondiale 208 \'Itr Pag. ,) b) L'assistenza finanziaria della Banca Mondialer modello tradizionde/top doux e model)o atlra,le/botto,i- p a 270 La globaLzzaztone fimnziaria: stabilità monetaria e crescita economìca nella strategia del Fondo Monaario Internazionale 21,9 conftonro di Doha alla djficile attuazione del pacchetto "Àid for Trade": vantaggi e costi derivati dall'apertura dei mercati nel sistema cooperativo adottato dall'Organizzazione Mondiale del 1.3. Dall'Agenda Conmercio 1.4. Il contesto regionale europeo a) Il quadro normativo del Trattato di Lisbona zionale di b) La lo$ca riferimento 227 242 e l'apparato istitu- del partenarTro a fondamento della 212 politica di coope- europea 252 ciclo di progetto 2. I soggffi non istituzionali a) Le orgznizzazioni non gùrerr,atlve l)aúnerc della cooperazione internazionale tecnica e finanziaria ú) Le irnprese e la "corporate responsibility'r si può parlare dr un'etica per lo sviluppo? 3. La coopetazione italiana allo svluppo a) Profili legíslatívi in una prospettiva di riform^ ú) Elernenti tecnici del processo coopeîativo r) La dimensione deceotrata della cooperazione italiana allo sviluppo 259 e) razione allo sviluppo della Comunità europea,4Jnione La riforma srrutturale ed operativa dell'assistenza della Comunità europea/Unione europea per lo svìluppo ed ì correniví del Bibliografia essenziale 268 26a 278 286 290 294 302 306 Capitolo Ill Sviluppo, diitti umani e solidaietà intenazionale per un mondo Iibero dalla paura, sostenibile ed equo pet tutti Ersiliagrazia Spatafora L Considerazioni generali 2. L'equazione "sviluppo e diritti umani" 3. 11 "diritto allo sviluppo" nella normativa jnternazionale sui diritti uma nì e nella prassí delle Nazioni Unite 4. Indivíduazione del "diritto allo sviluppo" come diritto umano indivi- duale 3t5 it7 320 3)6 pa8. 5. Individuazione del diritto allo sviluppo come "diritto collettivo" e il diritto all'autodeterminazione dei popoli 6. La dimensione economica del diritto allo sviluppor diritto di accesso allo sviluppo 7. Diítto allo sviluppo, gootl goae/kance, àeúocîatLzzaÀofie e 8. Diritto allo sviluppo e solidarietà Bibliograffa essenziale Indice analitico intemazionale EiusiÀ^ )42 )4j 348 350 t55 )59