il manifesto - quotidiano comunista
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Roma 10/11/2007 Prodi tiene, la destra no Berlusconi sotto accusa A. FAB. Roma Why not, «no al reclamo del pm» SARA MENAFRA Roma Veltroni chiama e trova l'Udc MICAELA BONGI E ora il Pd si fa partito. Assemblee e nuovi dirigenti Roma «Meglio lavorare in Romania» CINZIA GUBBINI Inviata a Bucarest «Sono tutti così». Quando il barista si chiama Stato ANDREA BAJANI «Attirati da un'economia in crescita» CI. GU. Bucarest Bufere eccezionali, nord Europa sott'acqua ALBERTO D'ARGENZIO politica & società il manifesto del 11 Novembre 2007 PUBBLICITÀ viaggi ricerca voli e vacanze in tutto il mondo Racket, Palermo tenta la rivolta Nel capoluogo siciliano nasce la prima associazione anti pizzo. Il battesimo al teatro Biondo tra mille persone in ricordo di Libero Grassi. «Un momento che aspettavamo da sedici anni» MASSIMO GIANNETTI Palermo L'isola che non c'è, come recitano le note della bellissima canzone di Bennato che rimbombano tra gli stucchi di un Teatro Biondo gremito all'inverosimile, è forse meno lontana di quanto si creda. Il cammino, sottolineano un po' tutti quelli che intervengono, è ancora lungo, ma il primo passo, il battesimo di fuoco della prima associazione antiracket nata a Palermo, non poteva essere accolto da migliori auspici. Nello storico teatro di via Roma, dove nel 2005 fallì clamorosamente un altro simile tentativo, questa volta è rimasta vuota soltanto una poltrona, quella del sindaco Diego Cammarata. Il primo cittadino di Forza Italia ha dato forfait, ma la sua assenza, benché grave e dunque salutata da un sacrosanto coro di fischi, non stata però la cosa più importante della giornata. Una «giornata storica» la definisce Tano Grasso, presidente onorario della Fai (Associazione antiracket italiana) promotore dell'iniziativa insieme ai giovani di Addiopizzo. Nel parterre, tra le sedie delle autorità, ci sono il capo della procura nazionale antimafia Pietro Grasso, il questore e il prefetto di Palermo, i comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza, magistrati della Dda, dirigenti di Confindustria, Confesercenti e Lega delle cooperative, sottosegretari, il presidente della commissione parlamentare antimafia Forgione e qualche politico. Ma gli occhi dei mille cittadini comuni (molti giovani) sono puntati soprattutto verso i veri protagonisti della giornata, ossia quei commercianti e imprenditori che hanno avuto il coraggio di ribellarsi alla mafia e denunciare i propri estorsori. A Palermo sono una quarantina e ora fanno parte della neonata associazione «Libero Futuro», significativamente dedicata a Libero Grassi, l'imprenditore palermitano ucciso nel 1991 da Cosa nostra perché non voleva pagare il pizzo. In prima fila, applauditissima, c'è anche la vedova dell'imprenditore assassinato, Pina Maisano. Ed è proprio a lei che si rivolge, chiedendole scusa, il neo presidente della Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, prendendo le distanze dai suoi predecessori: «Chiedo scusa alla signora Pina Grassi e a tutti i palermitani per quello che accadde nel '91, quando una pagina buia dell'imprenditoria siciliana ha avvolto l'omicidio di Libero Grassi - dice Lo Bello, autore della recente svolta legalitaria di Confindustria -. Oggi le cose sono cambiate e gli imprenditori non hanno più alibi per non denunciare il pizzo. La società si è trincerata in passato dietro il fatto che lo Stato era distante. Questo alibi non c'è più, perché lo Stato adesso è presente. E dunque dobbiamo denunciare, denunciare...». Un appello, il suo, lontano anni luce non solo rispetto al '91, quando appunto gli ex dirigenti di Confindustria denigrarono le denunce di Libero Grassi voltandogli le spalle, ma è lontanissimo anche soltanto a uno-due anni fa, quando a capo degli industriali e dei costruttori siciliani c'erano ancora persone che facevano affari con Cosa nostra. Oggi però, in questo teatro in cui ci sono commercianti e imprenditori che piangono e si abbracciano per la gioia di non sentirsi più soli, «si respira un'altra aria». Non è, sia chiaro, la «rivoluzione culturale» di cui Palermo e la Sicilia avrebbero bisogno, ma potrebbe essere, chissà, l'inizio della auspicata «ribellione di massa» di cui parla all'inizio Enrico Colajanni, presidente di Libero Futuro, «necessaria per sconfiggere la mafia». Il battesimo dell'associazione avviene non a caso a pochi giorni dall'arresto di Salvatore Lo Piccolo, il boss ritenuto al vertice di Cosa nostra palermitana, ma il parto è stato lungo e travagliato, preceduto da un lavoro di convincimento difficilissimo esercitato in questi ultimi anni da un gruppo di giovani, quelli di Addiopizzo, che una notte del 2004 tappezzarono la città con manifesti che recitavano «Un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità». E' il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, all'epoca a capo della procura di Palermo, a ricordare, tra lunghissimi applausi, «quello strano fenomeno» che oggi dà i primi frutti. «Un giorno vennero nel mio ufficio due ragazzi a comunicarmi il loro progetto. Volevano sapere se potevano contare sul sostegno della procura. Lo hanno avuto. Oggi Addiopizzo ha fatto strada, fa parte del comitato nazionale per la legalità istituito dal ministero dell'istruzione, e in Sicilia è una delle poche speranze di liberazione. Anche se non sono più a Palermo avrete sempre il mio sostegno», dice commosso Grasso, che poi aggiunge ottimista: «Se la cupola mafiosa è azzerata, adesso c'è una nuova cupola, quella dell'associazione antiracket. Speriamo che presto si aggreghino tante altre associazioni». Chiude Tano Grasso, che alza le mani facendo il segno di vittoria: «Aspettavamo questo momento da 16 anni. Oggi ci siamo riusciti». E mille altre mani, tutto il teatro Biondo, lo seguono tra le note dell'«Isola che non c'è». decine di migliaia di aziende italiane hanno scelto le soluzioni gestionali passepartout ricerca hotel: alberghi e hotel nelle principali località italiane. pacchetti vacanza e last minute trova la tua casa fra i 130.000 immobili in affitto e in vendita su casa.it www.abcfiere: eventi fiera di rimini, fiera bologna e informazioni sulle principali fiere in italia. riparti alla grande! fino a 5.000 eur a rate ancora più basse parti con opodo: migliaia di voli a prezzi incredibili, pacchetti e case vacanza. scegli barclaycard - la carta di credito leader in europa ikea: materassi di qualità per un sonno di qualità. + 10% sconto assicurazione moto. fai subito il preventivo on line 12/11/2007 13.12 il manifesto - quotidiano comunista 2 di 2 http://www.ilmanifesto.it/argomenti-settimana/articolo_58ec33caf61e... 12/11/2007 13.12
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