Mortalità intraospedaliera per Sepsi nella Popolazione Generale
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Mortalità intraospedaliera per Sepsi nella Popolazione Generale
28/10/2011 S.C. MEDICINA E CHIRURGIA DI ACCETTAZIONE E URGENZA Dir: Dr V.E Procacci S.C. MEDICINA CHIRURGIA D www.prontosoccorsofoggia.sitiwebs.com La Sepsi Generalizzata Il Ruolo del Pronto Soccorso Foggia 28/10/11 Vito Procacci 1 28/10/2011 Mortalità intraospedaliera per Sepsi nella Popolazione Generale Sepsi 25-30% Shock Settico 40-70% Mortalità lievemente ridotta nell’ultimo decennio, ma compensata dall’aumento dell’incidenza. La prognosi è condizionata drammaticamente dalla precocità dell’intervento diagnosticoterapeutico 2 28/10/2011 Tasso di mortalità nella popolazione europea tra 20-40 aa di età 4.48 0.00 19.1 generale tossicodipendenti Istogram. 3D 3 14.2 9.36 4.48 0.00 anni '60 anni '70 anni '80 anni '90 anni '2000 G. Rezza Ann. Ist. Super. Sanità 2002; 38 (3);297-303 3 28/10/2011 Principali cause di morte nella popolazione dedita all’uso di droghe iniettive Anni ’60 Anni ‘2000 Over Dose Causa Violenta Patologia Infettiva Patologia Infettiva Causa Violenta Over Dose G. Rezza Ann. Ist. Super. Sanità 2002; 38 (3);297-303 4 28/10/2011 Cause di Sepsi nel Tossicodipendente Dirette (Indipendenti dal tipo di sostanza) Somministrazione parenterale Scarsa Igiene nella somministrazione parenterale Sepsi Polmonari collegate all’inalazione di sostanze (specie Cocaina e Crack) HIV/AIDS Indirette (azione farmacologica di Cocaina e Derivati) Vasospasmo con microtrombosi parietale e successiva adesione batterica Ipertono Adrenergico con conseguente alterazione del rapporto Th1/Th2 nella popolazione dei linfociti T CD4 e riduzione della produzione di IL2, IL12 e IFNgamma 5 28/10/2011 TIPO DI INFEZIONE MANIFESTAZIONI CLINICHE EZIOLOGIA CUTE E TESSUTI MOLLI Erisipela, Celluliti, Fascite Necrotizzante, Piorniositi,tetano Della Ferita, Botulismo Della Ferita Streptococchi, Stafilococchi,, C. Tetanic. Botulinum OSTEOMIELITI ED ARTRITI Per Via Ematogena O Per Contiguita’ Idem ENDOCARDITI Soprattutto Tricuspidali Stafilococchi POLMONITI Comunitarie O Nosocomiali Pneumococchi, Hemophilus, Stafilococchi INFEZIONI VASCOLARI NON CARDIACHE Tromboflebiti Settiche, Pseudoaneirismi Micotici,, Aneurismi Micotici Gram Positivi ENDOFTALMITI Aspergillus, Candida, Batteri ASCESSI SPLENICI Stafilococcus Aureus, Streptococcus A Gram Neg.,Anaerobi INFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE Primarie O Metastatiche In Corso Di Endocardite Encefalopatie Da HSV, Encefalopatie HIV Correlate, Ascessi Cerebrali Da Piogeni, Escessi Epidurali In Corso Di Spondilodisciti, Tubercolosi, Meningiti, Patologie Da Tossine Infezioni a trasmissione sessuale Infezioni a trasmissione ematica Cruciani, Rezza, Serpelloni 2006 6 28/10/2011 Definizioni e Classificazione (Consensus Conference 1991-2001; Surviving Sepsis Campaign 2004) Systemic Inflammatory Response Syndrome (SIRS) = risposta infiammatoria sistemica a una varietà di gravi insulti clinici. due o più dei seguenti segni: • temperatura > 38 °C o < 36 °C • frequenza cardiaca > 90 bpm • frequenza respiratoria > 20 apm o PaCO2 < 32 mmHg • numero di globuli bianchi > 12.000/mm3, < 4.000/mm3 o > 10% di forme immature (band) Sepsi = risposta sistemica all’infezione, manifestata dalla SIRS, più la presenza di sospetta o documentata infezione(Striscio di Gram o coltura di sangue, escreato, urine positive per patogeni oppure focus di infezione identificato) Sepsi grave = sepsi e almeno uno dei seguenti segni di disfunzione o ipoperfusione d’organo: • aree di cute marezzata • tempo di riempimento capillare ≥ 3 secondi • produzione di urina < 0,5 mL/kg/ora per almeno 1 ora o terapia sostitutiva renale • lattato > 2 mmol/L; brusca alterazione dello stato mentale o anomalie elettroencefalografiche • conta piastrinica < 100.000/mL o coagulazione intravascolare disseminata • lesione polmonare acuta/ARDS • disfunzione cardiaca (ecocardiogramma) Shock settico = sepsi grave con ipotensione refrattaria ad adeguata fluid resuscitation MODS = presenza di alterata funzione d’organo tale che l’omeostasi non può essere mantenuta senza intervento. 7 28/10/2011 Studi che hanno dimostrato una riduzione significativa della mortalità per sepsi PROWESS: riduzione della mortalità per Sepsi grave attraverso l’uso della proteina C Attivata Ricombinante Umana (hrAPC) in pazienti con APACHE II </= 25 e/o almeno due disfunzioni d’organo (24.7% vs 30.8%; p=0.005) Corticosteridi a dosi fisiologiche per 7 gg in pazienti con shock Settico e segni di Insufficienza Surrenalica Acuta (Delta max di cortisolemia 9ug/dL a 60 min. da somministrazione di ACTH 250 ug) Early Goal Directed Terapy (EGDT): riduzione assoluta della mortalità intraospedaliera dei pazienti con Sepsi Grave e Shock Settico ottenuta tramite ottomizzazione emodinamica, guidata da end point specifici, in Pronto Soccorso entro 6 ore dalla presentazione del paziente (30.5% vs 46.5%; p<0.09maggiore beneficio mai ottenuto nel corso di Trials clinici controllati) 8 28/10/2011 Altri Studi sulla riduzione di mortalità Riduzione della mortalità attraverso l’uso di bassi Volumi Correnti (<6 ml/kg) e basse Pressioni di Plateau (<30 cmH2O) in pazienti affetti da ALI o ARDS (31% vs 39.8%; p<0.07) Riduzione della mortalità tramite il controllo intensivo della glicemia fra 80 e 110 mg/dl (7.2% vs 10.9; p<0.01 – studio non confermato da Successivi Trial Clinici) 9 28/10/2011 Surviving Sepsis Campaign Ridurre la mortalità per sepsi del 25% in cinque anni Diffondere le Linee Guida a livello planetario Bundle di trattamento 10 28/10/2011 Bundle di trattamento Gruppo di interventi relativi che, quando eseguiti insieme, consentono di ottenere migliori risultati di outcome rispetto a quando vengono eseguiti individualmente 11 28/10/2011 Resuscitation bundle (da raggiungere non appena possibile e comunque entro le prime 6 ore ) 1) Misurazione del lattato sierico 2) Emocolture eseguite prima della somministrazione di antibiotici 3) Antibiotici ad ampio spettro somministrati entro 3 ore dal tempo di presentazione per pazienti provenienti dal Dipartimento di Emergenza ed entro 1 ora per pazienti ricoverati in reparti non ICU 4) Nel caso di ipotensione e/o lattato > 4 mmol/L: • infusione di un carico idrico iniziale minimo di almeno 20 mL/kg di cristalloidi (o un equivalente di colloidi) • inizio dell’infusione di vasopressori per l’ipotensione che non risponde all’iniziale fluid challenge in modo da mantenere la pressione arteriosa media (MAP) ≥ 65 mmHg 5) Nel caso di ipotensione persistente malgrado il carico idrico (shock settico) e/o lattato > 4 mmol/L: • raggiungimento di una pressione venosa centrale (PVC) di 8-12 mmHg (12-15 mmHg nel paziente ventilato) Tramite l’infusione di boli di cristalloidi o colloidi (500 cc/30 min.) e l’infusione di dobutamina/dopamina • raggiungimento di una saturazione venosa centrale (ScvO2) ≥ 70% 6) In caso di Hct < 30% infusione di emazie concentrate 12 28/10/2011 Management bundle (da raggiungere non appena possibile e comunque entro le prime 24 ore) 1) Somministrazione di steroidi a basse dosi per lo shock settico secondo una policy standard del singolo istituto ospedaliero 2) Somministrazione del drotrecogin-alfa (attivato) secondo una policy standard del singolo istituto ospedaliero 3) Controllo della glicemia, da mantenere al di sopra del limite normale, ma ≤ 150 mg/dL 4) Pressione di plateau inspiratoria mantenuta ≤ 30 cm H2O per il paziente meccanicamente ventilato 13 28/10/2011 Principali indici prognostici e di monitoraggio considerati dalla SSC ScvO2 LATTATO Ipoperfusione avanzata Ipoperfusione Ipoperfusione Ipossia tissutale Ipossia tissutale Glicolisi Anaerobia Aumentata Estrazione Periferica di O2 Ridotto Utilizzo ed Estrazione Periferica di O2 ScvO2 < 70% ScvO2 > 70% IPERLATTACIDEMIA Danno Cellulare e tissutale 14 28/10/2011 Modello Organizzativo Conseguente all’applicazione del Resuscitation Bundle PRONTO SOCCORSO MEDICINA D’URGENZA ICU PERICOLO DI RITARDO NELL’INTERVENTO 15 28/10/2011 SOLUZIONI PROPOSTE Modello Detroit (H.Ford Hospital): Applicazione del Resuscitation Bundle all’interno del pronto soccorso ove è disponibile un’Area Critica a carattere subintensivo Modello Boston (Beth Israel Deaconess Medical Center): Modello basato sul Sepsi Team 16 28/10/2011 CAV ATTESA gialli ORGANIZZAZIONE PER INTENSITA’ DI CURE AREA VERDE RADIOLOGIA OBI TRIAGE FRONT OFFICE ATTESA GIALLI barellati OBI 1G 2G 3G OBI SALA DIREZIO NALE SI 1 In 2 In 3 In 118 17 28/10/2011 Protocollo di Trattamento Sepsi Grave e Shock Settico Riconoscimento ed identificazione precoce del paziente tramite Strumento di Screening ( Institute for Healthcare Improvement (IHI)2004) Applicazione delle raccomandazionei EGDT(early goal directed therapy) per il trattamento 18 28/10/2011 STRUMENTO DI SCREENING PER LA VALUTAZIONE DELLA SEPSI GRAVE (IHI) Dellinger RP, Carlet JM, Masur H, et al.Surviving Sepsis Campaign guidelines for management of severe sepsis and septic shock.Crit Care Med 2004;32:858-873. SEPSI GRAVE SIRS SEPSI qualsiasi dei seguenti sintomi e segni di infezione sono presenti e nuovi per il paziente? •ipertermia>38.3 c •ipotermia<36 c •Alterazione acuta dello stato mentale •Brividi scuotenti •Tachicardia >90 bpm •Tachipnea>20 apm •Leucocitosi>12.000gb •Leucopenia<4.000gb •Iperglicemia >120mg/dl in assenza di diabete La storia del paziente e’ suggestiva di una nuova infezione? •Polmonite/empiema •Infezioni tratto urinario •Infezione addominale acuta •Meningite •Infiammazione della cute/tessuti molli •Infezione delle ossa/articolazioni •Infezioni di ferita •Infezione di dispositivo impiantabile •Endocardite •Altra infezione qualsiasi dei seguenti criteri di disfunzione d’organo sono presenti in un sito remoto dal sito di infezione che non siano considerati dovuti a una condizione cronica? •Pas<90 mmhg o pressione media <65 mmhg •Riduzione della pressione sistolica >40 mmhg del valore usuale •Creatinina >2 mg/dl o riduzione della diuresi <0.5 mL /Kg/ora per 2 ore •Bilirubina >2mg/dl •Conta piastrinica <100.000/ml •lattato> 2mmol/L •COAGULOPATIA (INR>1,4 o aPTT >60sec) •Infiltrati polmonari bilaterali con PaO2/Fio2<300 •Infiltrati polmonari bilaterali con una nuova (o aumentata) necessita’di O2 per mantenere SpO2 >90% 19 28/10/2011 Infezione Certa o Sospetta-Sirs-Sepsi Severa DIAGNOSI * EMOGASANALISI ARTERIOSA -SCAMBI GASSOSI -LATTATI -GLICEMIA *PRELIEVO VENOSO -EMOCROMO -CRET.AZOT. .ELETT. -AST. BILIRUB. FOSFAT ALC. -INR .PTT. D DIMERI -PCR *COLTURE -ALMENO 2 EMOCOLTURE O COLTURE DI LIQUOR, URINE, FERITESECREZ.RESPIRATORIE *DIAGNOSTICA PER IMMAGINI -RX TORACE -ECOGRAFIA /TC TERAPIA * OSSIGENAZIONE Per mantenere SpO2>90% o PaO2>60mmhg -Ventimask O2 4-10l/m oppure FIO2 40-60% -Considerare l’intubazione precoce nei pazienti ad alto rischio *CIRCOLO In caso di ipotensione e o lattati>4mmol/l -somministrare minimo 20 ml/kg di cristalloidi in 30 m per mantenere PAS>90 mmhg Se persiste PAS<90 mhg e lattati>4mmol/l -accesso venoso centrale (misurarePVC e SvO2) -considerare dopamina o noradrenalina -continuare infusione di liquidi secondo PVC(se il pazientenon ha un accesso venoso centrale, monitorare la PVC con l’ECO Vena Cava Inferiore secondo protocollo) METABOLISMO -Mantenere glicemia entro il range di normalita’ o <150mg/dl -Se SvO2<70% e HCT <30% Trasfondere con emazie concentrate fino HCT >30% Se persiste SvO2 <70% -somministrare dobutamina a partire da 2,5microg/kg/min ANTIBIOTICOTERAPIA AD AMPIO SPETTRO ENTRO 3 H DALL’INGRESSO IN PS 20 28/10/2011 IL MONITORAGGIO SUBINTENSIVO DELLA SEPSI LA CRITICAL ULTRASOUND E LA CAPNOGRAFIA 21 28/10/2011 CRITICAL ULTRASOUND BLIND MEDICINE VISUAL MEDICINE 22 28/10/2011 La Metodologia Clinica della Medicina d’Urgenza MEDICINA CLINICA (Metodo Deduttivo) Raccolta Dati di Base Definizione dei Problemi Attivi Definizione del piano diagnostico, terapeutico e di monitoraggio per ciascun problema MEDICINA D’URGENZA Valutazione ed Eventuale Intervento sui Parametri Vitali (ABCDE) (Primary Survey) Valutazione Avanzata ed eventuale intervento a Partenzoa dalla caratterizzazione del problema (Problema di A, di B, di C, di D, di E) (Secondary Syrvey) Definizione Diagnostico – Terapeutico definitiva con programmazione di eventuale Monitoraggio (Tertiary Survey) 23 28/10/2011 SCENARI CRITICI COMPLESSI EFAST: Politrauma CRASH Arresto Cardiaco Situazioni di Periarresto Ipotensione / shock Dispnea acuta grave Dolore addominale epigastrico Dolore toracico Oligo-anuria Sincope / Coma Febbre (sepsi) 24 28/10/2011 FAST ABCE 15 punti di esplorazione collo 4 7 3 Deep Sulcus 2 1\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\\ 5 6 8 Douglas 25 28/10/2011 A : gestione vie aeree ABCD FAST CERVICAL US IOT, lesioni tracheolaringee, ematoma compressivo, enfisema sottocutaneo, supporto tracheostomia, controllo posizione tubo tracheale ostruzione B LUNG US pnx iperteso, lembo costale, contusione polmonare, emo-pneumotorace ipoventilazione ipo-ossigenazione E-FAST NELL’ABCD CC: ipotensione, ipovolemia, ABDOMINAL US, LUNG US, HEART US, Segni di shok ipovolemico emorragico, arresto-periarresto (PEA: PNX, tamponamento cardiaco, EP). Guida all’accesso venoso centrale, drenaggio raccolte fluide. D Disabilità neurologica US Nervo Ottico nella diagnosi di Ipertensione Endocranica E EO versus EO+US migliora outcome 50% Fratture, interruzione limitante ossea 26 28/10/2011 A: Collo GLOTTIDE TRACHEA 27 28/10/2011 B: POLMONE E PLEURA POLMONE NORMALE Gliding nel Deep Sulcus Curtain in intercostale ascendente Linee A nelle escursioni della base Normali escursioni diaframmatiche (20+/-8mm in M-Mode) POLMONE PATOLOGICO PNX – No Gliding - No Linee B - Lung Point (PNX Anteriori) Versamento Pleurico Sindrome Interstizio-Alveolare (Wet Lung) Sindrome Alveolare (Addensamenti) Atelettasia (Pulse Lung) Ali Ards – Wet and Dry Lung Zone di atelettasia Irregolarità pleuriche Addensamenti Multipli 28 28/10/2011 C PER CUORE VENTRICOLO SINISTRO VENTRICOLO DESTRO E’ PICCOLO? Kissing (s. ipercinetica) E’ PICCOLO? Kissing (s. ipercinetica) – Disfunzione Diastolica E’ GRANDE? circolo polmonare E’ GRANDE? Disfunzione Sistolica SI MUOVE? TEP O IMA DX SI MUOVE? SCA VALVOLE PERICARDIO STENOSI NORMALE 004_40.exe RIGURGITO VEGETAZIONI VERSAMENTO TAMPONAMENTO 29 28/10/2011 C per Aorta Ascendente e Arco Normale? Ectasica? Flap Intimale? C per Aorta Addominale 30 28/10/2011 C Per Vena Cava inferiore Lo stato di distensione e la collassabilità della VCI ci informano sulla volemia; diam. VCI valutato in corrispondenza del suo sbocco in atrio dx. Esprime la stima della Pressione Atriale dx (PAD) e quindi della Pressione Venosa Centrale (PVC). Utile parametro nella diagnosi e monitoraggio dello shock. 31 28/10/2011 C per Addome Versamento libero? 32 28/10/2011 C per Vene Femorali Comprimibili? Non Comprimibili? 33 28/10/2011 D – Valutazione del Nervo ottico nella Diagnosi di Ipertensione Endocranica Ecogenicità del Nervo Diametro Trasverso Misurato a 3 mm dalla Papilla (V.N. < 5 mm) 34 28/10/2011 E: Fratture Sterno-Costali Copetti-Soldati “Ecografia Toracica” 2006 35 28/10/2011 Polmone normale S. interst.-alveolare Polmone normale Polmone normale Cuore fermo VS ipocinetico Cuore ipercinet. Versamento VD dilatato VCI ectasica VCI ectasica VCI ectasica VCI ectasica TRUE PEA SOSPENSIONE RCP EPA SHOCK CARDIOGENO DISUNZIONE MULTIORGANO VCI vuota Polmone normale IPOVOLEMIA TAMPONAMENT EMBOLIA SHOCK O CARDIACO POLMONARE DISTRIBUTIVO RIPRISTINO VOLUME PERICARDIOCENTESI TROMBOLISI No gliding Cuore normale VCI ectasica PNX DRENAGGIO TORACICO 36 28/10/2011 LA SIRS/SEPSI ALLA CRITICAL ULTRASOUND LA SINDROME IPERCINETICA Kissing Ventricolo Dx Sciper~1.wmv Ipercinesia Ventricolo Sx Vena Cava Inferiore collabita Polmone Normale 37 28/10/2011 LA DISFUNZIONE MULTIORGANO POLMONE UMIDO CON PATTERN ALI-ARDS EV ADDENSAMENTI EV. VERSAMENTO PLEURICO VENTRICOLO DX DILATATO Scep~1.wmv VENA CAVA INFERIORE DILATATA DISFUNZIONE SISTOLICA VENTRICOLO SX Vciect~1.wmv Vsipoc~2.wmv 38 28/10/2011 Il Monitoraggio Capnometrico/Capnografico La misurazione della CO2 nell’aria espirata indica in maniera diretta le condizioni di eliminazione di CO2 Dai polmoni. Indirettamente essa indica anche le caratteristiche della produzione tissutale di CO2, del Trasporto di CO2 dalla periferia ai polmoni attraverso il torrente circolatorio. Quindi la capnografia È un’importante tecnica non invasiva che permette di monitorare la produzione di CO2, la perfusione E la ventilazione polmonare, nonché le principali turbe dell’equilibrio acido-base. PETCO2 III beta alfa II 0 CO2 0 0 I ESPIRIO CAPNOGRAFIA LETTURA DIRETTA INSPIRIO CAPNOMETRIA 39 28/10/2011 ECOGRAFIA CAPNOGRAFIA PCO2 PETCO2 •SINDROME IPERCINETICA •EV. EVIDENZA DI ScvO2<70% LOCALIZZAZIONI SETTICHE (POLMONI, VALVOLE ECC.) PCO2 – PETCO2 normale SEPSI GRAVE E SHOCK SETTICO SINDROME IPERMETABOLICA •POLMONE UMIDO CON PATTERN ALI-ARDS •EV ADDENSAMENTI •EV. VERSAMENTO ETCO2 ETCO2 PLEURICO III III •VENTRICOLO DX DILATATO beta II alfa II alfa ScvO2>70% •VENA CAVA INFERIORE 0 0 beta DILATATA CO2 CO2 I I 0 0 •DISFUNZIONE SISTOLICA PCO2 – PETCO2 elevata VENTRICOLO SX SEPSI GRAVE E SHOCK SETTICO CON DISFUNZIONE MULTIORGANO PCO2 normale 40
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