Soddisfazione “OVERALL” - Comune di Venezia
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Soddisfazione “OVERALL” - Comune di Venezia
2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO La valutazione “overall” è quindi calcolata sommando coloro che rispondono “in linea con le aspettative” oppure “supera le aspettative”. Dall’analisi della tabella successiva emerge che l’ 88,5 delle utenze ritengono che i servizi resi da Veritas siano in linea con le aspettative e contemporaneamente conferma quanto già emerso nella rilevazione CSI e cioè l’ottima performance di Veritas soprattutto rispetto allo standard nazionale e a quello dei centri medio piccoli . Si fa presente che i clienti domestici sono risultati più soddisfatti rispetto alle utenze non domestiche, diversamente dal 2007 quando i due dati erano più o meno in linea. Soddisfazione “OVERALL” Confronto con gli standard di mercato Di seguito si riportano i risultati dell’indagine della percentuale degli utenti insoddisfatti, soddisfatti, deliziati rispetto al totale clienti Igiene Urbana, su alcuni servizi sia per l’Area relazione che per l’Area Prod./Servizio. Per l’area Relazione i risultanti sono più che buoni. Infatti l’88,5% degli intervistati ha dichiarato di essere soddisfatta mentre il 77,9% è soddisfatta della cortesia e competenza del personale che deve sommarsi però al 17,2% che per tale caratteristica è rimasta addirittura deliziata del servizio offerto. In tale Area sono da migliorare i tempi di attesa, di risposta ai reclami e la facilità di accesso al servizio telefonico che presentano una insoddisfazione compresa tra il 15% e il 18%. Clienti insoddisfatti – soddisfatti – deliziati Area Relazione VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 161 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Per quanto riguarda l’Area produzione servizi sono da ritenersi più che buoni risultati ottenuti soprattutto in considerazione dei deliziati nel servizio Asporto oggetti voluminosi (37,6%) e nell’efficienza dimostrata nella raccolta porta a porta (20%) . Si segnalano per gli insoddisfatti, per valori superiori al 30%, il costo del servizio rispetto alla qualità, la pulizia delle strade e l’odore dei contenitori . Clienti insoddisfatti – soddisfatti – deliziati Area Prod./Servizio Le ultime due tabelle non evidenziano nessun calo nel livello di soddisfazione. Per quanto riguarda l’Area Relazione i valori sono sensibilmente migliorativi rispetto al 2009 e sugli stessi livelli raggiunti nel 2008. Per l’Area Produzione/ Servizio i valori si mantengono costanti sugli stessi livelli dei due anni precedenti mentre subisce un calo sensibile la soddisfazione sul costo del servizio rispetto alla qualità del servizio VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 162 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Livello di soddisfazione - Trend 2006 2010 Area Relazione Livello di soddisfazione - Trend 2006 2010 Area Produzione/Servizio 7.3.2 Segnalazione e reclami Nella tabella seguente si riportano le segnalazioni ed i reclami per le tre zone principali del Comune di Venezia: terraferma, estuario e centro storico, con l’indicazione del numero di segnalazioni e di reclami ogni 1000 utenti. VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 163 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Le segnalazioni sono in genere richieste di informazioni, segnalazioni di oggetti abbandonati in strada, richieste di intervento specifiche relative ad alcuni servizi. Nel 2009 le numerose segnalazioni registrate per la terraferma riguardavano maggiormente la collocazione dei cassonetti durante la costruzione della linea tranviaria e per il Centro Storico erano relative a richieste di intervento (anche per quanto riguarda gli ingombranti) soprattutto durante i giorni di acqua alta. Segnalazioni e reclami 7.3.3 Erogazione del servizio spazzamento Poiché il territorio servito è molto articolato e complesso, variando dalla specificità veneziana alle strade, piazze e portici del centro città, ad alta densità abitativa e ad ancor più alta frequentazione, alle zone più periferiche densamente o mediamente popolate e a quelle semi rurali, scarsamente urbanizzate, il servizio deve essere calibrato ed adeguato ad ogni singola zona, nel rispetto dei principi fondamentali di eguaglianza ed imparzialità. Si riporta la quantità raccolta di rifiuti stradali da spazzamento registrata nell’anno 2009, riferita all’ultimo dato ufficiale. VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 164 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Per quanto riguarda la quantità di rifiuti da spazzamento bisogna osservare che questa variabile non è osservabile per il centro storico di Venezia (a parte la zona di Piazzale Roma ed una piccola parte di Santa Marta), in quanto tali rifiuti vengono imputati (per necessità di servizio) insieme ai rifiuti urbani. Per lo stesso motivo le tonnellate raccolte di rifiuti urbani risultano molto sovrastimate (specie perché la maggior parte dei rifiuti da spazzamento nel centro storico sono prodotti dai turisti). Servizio spazzamento 7.3.4 Erogazione del servizio raccolta Per quanto riguarda la raccolta l’indicatore più importante del servizio è rappresentato dalla quantità totale di raccolta e dalla percentuale di raccolta differenziata. Si riporta anche la quantità sempre riferita al 2009, ultimo dato ufficiale a disposizione del totale di rifiuto prodotto. Servizio Raccolta rifiuti VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 165 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Come si può vedere la quantità di rifiuto procapite (tra differenziati e non) raccolta nel centro storico è molto più alta rispetto le altre due zone territoriali. In questo caso pesante è l’effetto della presenza turistica. Se si tenesse conto dei turisti (e considerando che questi sono presenti in tutto il territorio, terraferma ed estuario) si passa ad una produzione pro-capite l’anno di molto inferiore. Oltre al servizio normale di raccolta VERITAS effettua anche la raccolta di oggetti voluminosi a domicilio, gratuitamente per rifiuti al di sotto di un metro cubo. Ciò nonostante molto spesso si trovano anche oggetti ingombranti abbandonati che vengono recuperati dall’azienda. Gli indicatori individuati per rappresentare il servizio sono i seguenti: numero totale di asporto ingombranti per appuntamento, numero di appuntamenti ogni 1000 utenze, numero di interventi per asporto oggetti voluminosi abbandonati, numero di interventi ogni 1000 utenti, rapporto tra interventi asporto oggetti abbandonati ed interventi su appuntamento. Appuntamenti per rifiuti ingombranti e abbandonati Il rapporto interventi asporto oggetti abbandonati su interventi per appuntamento indica che in terraferma ogni 4 interventi per appuntamento se ne fa uno per rifiuti abbandonati, nell’estuario il rapporto è di quasi 1 a 2 (1 intervento per rifiuti abbandonati ogni 2 appuntamenti) e nel centro storico il rapporto è di circa 1 intervento rifiuti abbandonati ogni 6 appuntamenti. Infine si riporta la disponibilità di contenitori stradali. Nella tabella seguente sono riportati i volumi totali a disposizione ed i volumi per residente (al 31.12.2009). Si osserva che per il centro storico di Venezia viene riportato il volume totale a disposizione per tipologia di rifiuto ma non quello per abitante, essendo questo ultimo poco significativo dato che in questa zona la raccolta è porta a porta. VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 166 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Tipologia di contenitori: volumetria a disposizione Nella Tabella “Tipologia di contenitori” sono riportate le volumetrie a disposizione dei cittadini, ovviamente condizionate alla frequenza di svuotamento, mediamente giornaliera per il secco. Ad esempio il volume disponibile giornaliero per cittadino della Terraferma è di circa 49 litri. Si consideri che un sacchetto della spesa riempito di rifiuto secco rappresenta un volume di 15 litri ed è utilizzato per un nucleo famigliare di tre persone in media. Nella tabella sono stati riportati i volumi a disposizione considerando esclusivamente i contenitori stradali (cassonetti e campane). Non si è tenuto conto di altri contenitori, pure a disposizione della cittadinanza, come per esempio i cassoni scarrabili messi a disposizione nei giorni di mercato e delle 2 isole interrate collocate a Marghera e Favaro rispettivamente. Sono stati riportati i contenitori solo per le tipologie di rifiuto ritenute più importanti. Il cittadino ha a disposizione anche gli ecocentri dove portare vari tipi di rifiuto. 7.3.5. Servizio di derattizzazione disinfestazione disinfezione e pulizia del litorale Dal 2006 gli interventi di lotta e controllo dei ratti e di altre specie animali moleste sono di competenza dell’Amministrazione Comunale. VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 167 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Per l’effettuazione del servizio, gli Uffici dell’Area dirigenziale competente per l’igiene urbana del Comune di Venezia e Veritas S.p.A. (precedentemente tramite ARTI S.p.A.)., con la consulenza dell’Azienda U.L.S.S. 12 di Venezia – Servizio Veterinario, elaborano annualmente un “Piano di gestione tecnico-economico” che individua tutti gli interventi di lotta e di controllo necessari a garantire la tutela e l’igiene ambientale delle aree pubbliche, sostenendo e sviluppando tutte le attività necessarie a tale scopo. Nell’anno 2009 sono stati effettuati 3.500 interventi programmati di derattizzazione su aree pubbliche e scuole del Comune di Venezia e interventi antilarvali nei confronti di zanzare che interessano 50.000 caditoie stradali, 160 scuole, e 80 tra aree verdi e parchi pubblici. Inoltre sono stati effettuati 2.000 interventi straordinari di derattizzazione, disinfezione e disinfestazione e rimozione di carcasse di animale su segnalazione del Comune di Venezia e/o indicazione della cittadinanza. E’ prevista la presenza di personale addetto alla pulizia dei litorali a fruizione libera nel periodo aprile – settembre da effettuarsi al Lido, Pellestrina, Oasi di Ca’ Roman e Alberoni. VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 168 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO 8. 1 I COSTI DEL SERVIZIO I costi 2011, individuati nella tabella successiva, sono quelli riepilogativi risultanti dalle schede di cui al capitolo 8 e sono relativi alle diverse fasi del sistema di gestione dei rifiuti, in base ad ognuna delle tre zone territoriali tenuto conto anche alle modalità di svolgimento del servizio, definite nei precedenti capitoli. I costi indicati nella tabella seguente costituiscono, inoltre, la base per la definizione del presente Piano Finanziario della Città di Venezia e della relativa tariffa da applicare. Prospetto Riepilogativo dei Costi Anno 2011 VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 169 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO La tabella successiva raggruppa gli stessi costi del Servizio in base ai vari servizi e costi DESCRIZIONE SERVIZIO Costo RACCOLTA RIFIUTI URBANI 16.678.718 LAVAGGIO CASSONETTI OPERATORE UNICO 256.242 RACCOLTA FORU 356.194 LAVAGGIO BIDONI FORU 137.849 RACCOLTA CARTONI, VPL AD UTENZE COMMERCIALI RACCOLTA E LAVAGGIO CAMPANE CARTA E VPL RACCOLTA TESSUTI/PELLAMI 409.631 1.276.938 20.000 RACCOLTA VERDE E RAMAGLIE CON CONTENITORI FRONT LOADER 214.905 PULIZIA E RACCOLTA c/o MERCATI RIONALI 1.307.899 RACCOLTA RIFIUTI INGOMBRANTI SU APPUNTAMENTO E ABBANDONATI SUL SUOLO PUBBLICO 2.751.780 RACCOLTA RUP 162.165 GESTIONE STAZIONE TRASBORDO E TRASPORTO RIFIUTI SACCA S. BIAGIO GESTIONE CENTRO DI RACCOLTA GESTIONE ECOCENTRO 2.576.063 208.271 510.934 GESTIONE MANUTENZIONE MEZZI 4.149.927 LAVAGGIO E SANIFICAZIONE AUTOMEZZI 631.824 INTEGRAZIONE RACCOLTA DIFFERENZIATI 114.446 SERVIZIO ADDIZIONALE 39.837 TOTALE COSTI RACCOLTA RIFIUTI 31.803.623 SPAZZAMENTO GENERALE E DOMENICALE 11.493.266 SPAZZAMENTO DI MANTENIMENTO 807.438 SPAZZAMENTO MECCANIZZATO 811.266 SERVIZIO SPAZZAMENTO PER MANIFESTAZIONI VARIE 554.964 SERVIZIO DERATTIZZAZIONE DISINFESTAZIONE E DISINFEZIONE 660.506 SERVIZIO PULIZIA CADITOIE 495.500 SERVIZIO PULIZIA FOSSATI 129.998 SERVIZIO PULIZIE SPIAGGIE 248.568 SERVIZI INTEGRATIVI 555.109 SERVIZIO PULIZIA DA ALGHE 200.000 TOTALE COSTI SPAZZAMENTO 15.956.615 TOTALE COSTI SERVIZI 47.760.238 COSTI INDIRETTI DI PRODUZIONE (coordinamento, gestione servizi, registrazione formulari, MUD, ecc.) 3.788.486 COSTI AMMINISTRATIVI TIA, RISCOSSIONE, CONTENZIOSO 2.124.149 COSTO PERSONALE COMUNALE ISPETTORI AMBIENTALI 100.000 455.300 TOTALE COSTI SERVIZI COMPLEMENTARI TOTALE COSTI SMALTIMENTO RIFIUTI * 6.467.935 17.861.175 CREDITI INESIGIBILI 1% TIA 821.000 QUOTA AATO 162.080 TOTALE ALTRI COSTI 983.080 TOTALE COSTI 73.072.428 RISORSE FINANZIARIE PER INVESTIMENTI RISORSE FINANZIARIE PER GESTIONE TIA 415.826 443.326 SPESE GENERALI 8% 4.338.254 UTILE DI IMPRESA 3% 1.626.845 IRAP 1.633.602 TOTALE TOTALE GENERALE 8.457.853 81.530.281 VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 170 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO 8. 2 COMPOSIZIONE DEI COSTI TOTALI Dall’analisi dei dati riportati nella tabella riassuntiva di cui al paragrafo precedente emerge che in merito alla composizione dei costi complessivi per la gestione dei rifiuti 2011 la quota preponderante del 39%, è costituita dai servizi di raccolta, mentre al costo per gli smaltimenti (al lordo dei ricavi da cessione dei materiali) è riconducibile una quota del 22% e ai servizi di spazzamento la quota dell’20%. Nel complessivo i costi diretti ammontano quindi a circa all’81% del totale, essendo le rimanenti quote costituite dal 19% per spese generali di gestione legate alla fatturazione e ai costi indiretti e dal 3% per costo d’uso capitale e Irap. Composizione dei costi anno 2011 VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 171 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO 8. 3 I COSTI DEL SERVIZIO IN BASE AL D.P.R. 158/1999 Nelle tabelle seguenti è riportata una sintesi della struttura dei costi previsti dall’Allegato 1 del D.P.R. 158/99 e di come gli stessi vanno allocati, accompagnati da una breve descrizione. I Costi operativi di gestione (CG) sono dati dalla sommatoria dei Costi di gestione del rifiuto indifferenziato (CGIND) e dei Costi di gestione del rifiuto differenziato (CGD). I Costi di gestione del rifiuto indifferenziato (CGIND) comprendono: Costi spazzamento e lavaggio strade e piazze pubbliche (CSL); Costi di raccolta e trasporto Rsu (CRT); Costi di trattamento e smaltimento Rsu (CTS); Altri Costi (AC). Costi di Gestione Indifferenziato (CGIND) VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 172 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO I costi di spazzamento e lavaggio strade e piazze pubbliche (CSL) sono quantificati sulla base dei costi diretti per l’erogazione dei servizi di spazzamento, ammortamenti esclusi, avendo scorporato inoltre una quota minima pari all’ 50% dei costi del personale (inclusa nella successiva voce dei Costi generali di gestione – CGG). Costi di gestione di raccolta e trasporto rsu (CRT). Sono quantificati sulla base dei costi dei servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti indifferenziati erogati in base al contratto, comprendendo eventuali costi di travaso e di trasporto fuori bacino al netto di una quota parte del costo del personale (inclusa nella successiva voce dei Costi generali di gestione – CGG). I Costi di gestione del ciclo della raccolta differenziata (CGD) comprendono: Costi di raccolta differenziata per materiale (CRD); Costi di trattamento e riciclo (CTR+); Proventi vendita di materiale ed energia (CTR-). Costi di Gestione Differenziato Costi di raccolta differenziata per materiale (CRD) Sono quantificati sulla base dei costi diretti per l’erogazione dei servizi di raccolta differenziata e di raccolta dei rifiuti ingombranti, ammortamenti esclusi, avendo scorporato inoltre una quota parte del costo del personale (inclusa nella successiva voce dei Costi generali di gestione – CGG). Costi di trattamento e riciclo (CTR) Sono quantificati sulla base dei costi diretti di trattamento, recupero o smaltimento dei rifiuti provenienti dalle raccolte differenziate e degli ingombranti. VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 173 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Proventi vendita di materiale ed energia (CTR-) Sono quantificati sulla base dei ricavi dalla cessione del materiale proveniente dalle raccolte differenziate, inclusi contributi riconosciuti dal CONAI per la raccolta degli imballaggi . I Costi comuni comprendono: Costi amministrativi dell’accertamento, della riscossione e del contenzioso (CARC); Costi generali di gestione (CGG); Costi comuni diversi (CCD). Costi comuni CC Costi amministrativi dell’accertamento, della riscossione e del contenzioso (CARC) Tali costi comprendono le spese logistiche dell’ufficio tariffazione e del personale che segue la definizione della tariffa, il suo accertamento, il contenzioso e la riscossione (con le relative spese). Costi generali di gestione (CGG) Comprendono le spese generali, e una quota pari al costo del personale impegnato nei servizi operativi di raccolta del rifiuto indifferenziato, raccolte differenziate (quota scorporata dalle voci CRT CRD e CSL). Si ricorda che secondo quanto previsto dal D.P.R. 158/99 nei CGG vanno ricompresi i costi relativi al personale in misura non inferiore al 50% del loro ammontare. VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 174 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Costi comuni diversi (CCD) Comprendono altri costi legati alla gestione dei servizi e non specificamente riferibili ad alcuni di essi. In particolare, nelle presenti valutazioni sono stati definiti comprendendovi: i costi tecnici indiretti; i costi dei materiali di consumo e dei servizi a rete; I Costi d'uso del capitale comprendono: Ammortamenti (AMM); Accantonamenti (ACC); Remunerazione del capitale investito (R). Ammortamenti (AMM) Sono quantificati sulla base degli ammortamenti di mezzi e attrezzature impiegate in servizi di raccolta e trasporto o di spazzamento e degli ammortamenti per strutture e attrezzature di uso generale di proprietà del gestore . Accantonamenti (ACC) Remunerazione del capitale investito (R) VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 175 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO In base alle argomentazioni su esposte, tenendo conto che è il 100% della quota del costo del personale di cui alle voci CSL, CRT e CRD è stata imputata nei CGG, i costi di ogni singola voce di tariffa in base ai criteri del D.P.R. 158/99 risultano così distribuiti: Tabella Voci di Costo accorpate secondo DPR 158/99 CSL CRT CTS AC CRD CTR CARC CGG CCD CK PREVISIONE COSTI SERVIZIO IGIENE AMBIENTALE 2011 Costi spazzamento lavaggio costi raccolta trasporto rsu costi trattamento rsu altri costi CGIND Costi gestione Indifferenziata costi raccolta differenziata per materiale costi di trattamento e riciclo CGD Costi Gestione Differenziato TOTALE CG Costi Gestione costi accertamento riscossione contenzioso costi generali di gestione costi comuni diversi TOTALE CC Costi Comuni costi di ammortamento e d'uso del capitale TOTALE CK Costi d'uso capitale Totale Componenti di costo della Tariffa 7.285.831 2.104.667 17.241.503 455.300 27.087.301 4.151.711 619.669 4.771.380 31.858.681 2.044.149 40.985.777 4.130.546 47.160.472 2.511.128 2.511.128 81.530.281 VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 176 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO 8. 4 RIPARTIZIONE DEI COSTI TRA QUOTA FISSA E VARIABILE A partire dalla strutturazione della tariffa così come calcolata nella tabella alla pagina precedente, è possibile procedere alla sua scomposizione nella parte fissa e nella parte variabile, secondo quanto definito dal D.P.R. 158/99. L’articolo 3 comma 2 del D.P.R. 158/99 ha disposto che la tariffa, di tipo binomio, è composta essenzialmente da : Una quota fissa, riferita alle componenti essenziali del servizio quali il costo del servizio, gli investimenti e i relativi ammortamenti; Una quota variabile rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione. Le voci di costo da attribuire rispettivamente alla parte fissa e alla parte variabile della tariffa, elencate dettagliatamente al punto 3 dell’allegato 1 al DPR 158/99, sono quelle della rappresentazione riportata di seguito. Il metodo normalizzato così come impostato dal DPR 158/99 è molto preciso nel definire la ripartizione delle voci di costo tra la quota fissa e la quota variabile della tariffa, concedendo così margini di manovra molto contenuti. Come già argomentato in precedenza l’unico elemento discrezionale lasciato all’ente preposto all’applicazione della tariffa consiste nella scelta di imputazione dei costi del personale. Infatti, ai sensi del punto 2.2 dell’allegato 1 al DPR 158/99, vanno ricompresi nei costi generali di gestione (CGG) “quelli relativi al personale...in misura non inferiore al 50% del loro ammontare”. VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 177 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO In base all’analisi dei dati di costo e dei parametri a disposizione è risultata, come riportato nella tabella seguente, una ripartizione tra la quota fissa e variabile della tariffa pari rispettivamente al 70% e 30%. Determinazione quota fissa e variabile secondo i parametri DPR 158 VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 178 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO 8. 5 RIPARTIZIONE TRA UTENZE DOMESTICHE E NON Il comma 6 dell’art 49 del D.lgs 22/97 stabilisce che la tariffa sia articolata per fasce di utenza e territoriali. L’articolazione per fasce territoriali riconosce la possibilità di individuare differenti modulazioni tariffarie in funzione della diversa collocazione sul territorio dell’utenza e quindi del diverso grado di fruizione del servizio. L’articolazione per fasce di utenza consiste invece nella suddivisione del gettito tariffario, e di conseguenza dei relativi costi, tra utenze domestiche e utenze non domestiche. Il D.P.R. 27 aprile 1999 n. 158 dispone in merito alla ripartizione dei costi tra le utenze domestiche e quelle non domestiche quanto segue: • art. 4 comma 2 “L’ente locale ripartisce tra le categorie di utenza domestica e non domestica l’insieme dei costi da coprire attraverso la tariffa secondo criteri razionali, assicurando l’agevolazione per l’utenza domestica di cui all’art. 49, comma 10 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22.” • art. 5 comma 1 “Stabilito, ai sensi dell’art. 4 comma 2, l’importo complessivo dovuto a titolo di parte fissa dalla categoria delle utenze domestiche, la quota fissa da attribuire alla singola utenza domestica viene determinata secondo quanto specificato nel punto 4.1 dell’allegato 1 al presente decreto, in modo da privilegiare i nuclei familiari più numerosi e le minori dimensioni dei locali.” • art. 5 comma 2 “La parte variabile della tariffa è rapportata alla quantità di rifiuti indifferenziati e differenziati, specificata per Kg. prodotti da ciascuna utenza.” • art. 5 comma 4 “La quota variabile della tariffa relativa alla singola utenza viene determinata applicando un coefficiente di adattamento secondo la procedura indicata nel punto 4.2 dell’allegato 1 al presente decreto.” Dalla normativa qui sopra richiamata si desume quindi che per la ripartizione dei costi fissi del servizio di igiene urbana bisogna adottare “criteri razionali”, mentre per la parte variabile occorre fare riferimento alla produzione media procapite di ciascuna utenza così come elaborata dalla Sezione nazionale del Catasto Rifiuti. Allo stato attuale non risulta che siano mai state pubblicate queste produzioni medie procapite. In mancanza di tali dati la suddivisione dei costi potrebbe essere effettuata utilizzando le indicazioni della Circolare del Ministero dell’Ambiente n. gab/99/17879/108 del 7.10.1999, la quale dispone che l’attribuzione avvenga stimando che: 1. i rifiuti prodotti dalle utenze non domestiche, moltiplicando le superfici a ruolo per gli indici di produzione Kd previsti dall’Allegato 1 al D.P.R. 158/99; 2. i rifiuti da attribuire alle utenze domestiche si ottengono per sottrazione dal totale dei rifiuti indifferenziati e differenziati (escluso gli imballaggi entrati nella raccolta differenziata). VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 179 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO In base a questo criterio, tenendo conto dei Kd adottati (vedi paragrafo 7.7), la produzione complessiva dei rifiuti delle utenze non domestiche, applicata sulla totalità delle superfici, risulta pari 61.895 tonnellate. E’ prevista anche la possibilità simmetrica e speculare alla precedente partendo dalla stima dei rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e attribuendo la differenza rispetto alla produzione totale alle utenze non domestiche. Per far questo è stato preso il dato delle famiglie residenti risultanti all’anagrafe demografica del Comune di Venezia ed applicando, per ognuna , la produzione giornaliera determinata, secondo il numero dei componenti, in base alle verifiche puntuali effettuate in alcuni comuni della Regione Veneto. La produzione totale ottenuta è pari a 63.634 tonnellate come evidenziato nella tabella successiva: 1 comp. 2 comp. 3 comp. 4 comp. 5 comp. 6 o + comp. numero famiglie 54.295 36.596 22.185 13.855 2.562 886 Produz.ne Famiglia Kg/gg 0,8577 1,4216 1,8126 1,9801 2,1783 2,8432 Produz.ne Famiglia Kg/anno Produz.ne totale annua in Kg. Produzione Totale in tonnellate 313,0605 518,884 661,599 722,7365 795,0795 1037,768 16.997.620 18.989.079 14.677.574 10.013.514 2.036.994 919.462 16.998 18.989 14.678 10.014 2.037 919 totale 130.379 63.634 Con lo stesso criterio si sono sviluppate le produzioni ipotetiche attribuibili alle seconde case tenendo conto che le stesse sono state equiparate alle utenze di 4 componenti o dei sei componenti rispettivamente nel caso le stesse siano riferite alle 2 case in uso ai residenti (5.941) o alle 2 case dei non residenti (9.206). In questa ipotesi la somma totale dei rifiuti delle utenze domestiche, comprese le seconde case, risulta pari a 77.481 tonnellate, di cui 63.634 riferite ai residenti e 13.847 ai non residenti. La somma delle produzioni rifiuti delle due macro categorie analizzate (utenze domestiche e non domestiche) pari a 139.376 tonnellate determina una differenza di 54.900 tonnellate rispetto alle 194.276 tonnellate totali di produzione rifiuti che va a sommarsi a quella delle utenze non domestiche, trattandosi di produzioni “addebitabili” al flusso turistico che gravita sulla città di Venezia. VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 180 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Produzione utenze domestiche residenti 63.634 2 case 13.847 77.481 Produzione in base ai kd utenze non domestiche Produzione utenze non dom per fenomeno turistico 61.895 54.900 116.795 che sul totale della produzione corrisponde alla percentuale del 40% e del 60% da attribuire rispettivamente alle utenze domestiche e non domestiche. I valori così ottenuti, tenuto conto anche dell’induttività del calcolo, si avvicinano alle attuali percentuali di suddivisione del 42% e 58%, in attesa sia possibile determinare una distinzione in maniera più precisa, anche attraverso la pesatura effettiva dei rifiuti. VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 181 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO 8. 6 UTENZE DOMESTICHE - I COEFFICIENTI KA E KB Secondo quanto previsto al punto 4.1 dell’allegato 1 al DPR 158/99, la parte fissa per le utenze domestiche è determinata sulla base della superficie dell’alloggio, occupato dall’utente, corretta mediante l’applicazione di un coefficiente di adattamento (Ka) che tiene conto della reale distribuzione delle superfici degli immobili in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare. I valori di tali coefficienti sono quelli indicati nelle tabelle 1a o 1b dell’allegato 1 del DPR 158/99 e sono stati elaborati, sulla base dei dati ISTAT, per tre aree geografiche (Nord, Centro e Sud) e per comuni con popolazione superiore e inferiore ai 5.000 abitanti. (la tabella 1b è riferita ai comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti). Non essendo previsti dalla normativa margini discrezionali nell’applicazione di questo coefficiente, si ritiene obbligatorio applicare i valori espressi nella tabella 1 a dell’allegato 1 al DPR 158/99 e riportati di seguito. tabella 1 a del DPR 158 Per quanto riguarda la quota variabile della tariffa delle utenze domestiche l’art. 5 comma 2 del DPR 158/99 prevede che deve essere rapportata alla quantità di rifiuti prodotti da ciascuna utenza. VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 182 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Nel caso non siano state effettuate tecniche di pesatura individuale dei rifiuti conferiti è possibile adottare un sistema presuntivo, prendendo a riferimento la produzione media comunale procapite, desumibile da tabelle predisposte annualmente sulla base dei dati elaborati dalla Sezione nazionale del Catasto dei rifiuti, secondo le modalità indicate al punto 4.2 dell’allegato 1 al Decreto e con l’applicazione di un Kb quale coefficiente di adattamento che soddisfi ai valori di cui alla tabella 2a . tabella 2a del DPR 158 VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 183 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO 8. 7 UTENZE NON DOMESTICHE - I COEFFICIENTI KC E KD Il punto 4.3 dell’allegato 1 al DPR 158/99 stabilisce che la parte fissa per le utenze non domestiche è determinata sulla base della superficie dei locali (mq) in cui si svolge l’attività, corretta mediante l’applicazione di un coefficiente potenziale di produzione Kc che tiene conto della quantità potenziale di produzione di rifiuto connesso alla tipologia di attività. Gli intervalli dei valori attribuibili a tale coefficiente, indicati nelle tabelle 3a o 3b dell’allegato 1, sono stati elaborati per tre aree geografiche (Nord, Centro e Sud) e per comuni con popolazione superiore e inferiore ai 5.000 abitanti. (la tabella 3b riferita ai comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti non viene riportata in quanto ininfluente) Secondo quanto stabilito dall’art. 6 comma 2 del DPR 158/99 la parte variabile della tariffa per le utenze non domestiche deve essere rapportata alla quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico di raccolta da ciascuna utenza. VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 184 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO La norma stabilisce che l’Ente preposto all’applicazione della tariffa organizzi e strutturi sistemi di misurazione di dette quantità e che, nella fase transitoria, applichi, qualora non abbia provveduto alla misurazione, un sistema presuntivo, prendendo a riferimento un coefficiente potenziale di produzione Kd che tiene conto della quantità di rifiuto minima e massima connessa alla tipologia di attività secondo gli intervalli dei valori attribuibili a tale coefficiente, indicati nelle tabelle 4a dell’allegato 1. Le due ultime tabelle rappresentano le 35 classi di utenze non domestiche adottate dal Comune di Venezia nell’anno 1999 a seguito dell’istituzione della tariffa. Appare evidente che il numero delle classi adottato non è uniforme rispetto alle 30 classi di attività previste dal D.P.R. 158/99. La diversità dipende dalla circostanza che in fase di istituzione della tariffa il Comune ha ritenuto opportuno assegnare ad alcune attività che risultavano, in base alla norma, accorpate nella stessa classe originaria, dei coefficienti Kc e Kd diversi pur nel rispetto dei range minimi e massimi previsti dalle tabelle di cui al Decreto, ritenendo più corretta una diversificazione delle produzioni in base alla realtà cittadina . VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 185 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO Tali classi sono la 2 (Scuole, Musei) la 2 bis (attività prive di utenze) che formano parte integrante della classe 1 (Biblioteche ed Associazioni), le classi 4 (autorimesse) e 5 (magazzini) le classi 6 (distributori carburanti ed impianti sportivi) e 6 bis (campeggi). VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 186 2011 COMUNE DI VENEZIA PIANO FINANZIARIO E RELAZIONE ACCOMPAGNAMENTO 8. 8 LE SCHEDE CONTABILI RIEPILOGATIVE VERITAS S.P.A.- Rev.12 10.2.2011 Pagina 187