PER ASCOLTARE

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PER ASCOLTARE
PER ASCOLTARE
Obiettivo
Sviluppare il feedback
uditivo confrontando, attraverso l’autoascolto, le
proprie produzioni vocali
con il modello adulto.
SETTIMANA
9
Attività
E op, op, op! E op, op, op!
Il tuo bambino ha ormai imparato che i suoni hanno un significato e che essi,
insieme alle parole da te prodotte, possono essere imitati.
Il primo aspetto che egli imiterà, è la durata dei suoni o delle parole che tu
dici. Se produci, infatti, un suono lungo o uno di breve durata, il bambino inizialmente ne imiterà la lunghezza (se dici: “Oooo com’è buona la pappa!”, il
bambino imiterà “oooo...” rispettandone la lunghezza).
Il secondo aspetto che dovrebbe imitare, è l’intonazione con la quale vengono
pronunciate le parole o frasi. Se la parola che pronunci ha un’intonazione
ascendente o discendente, come quando, durante il pasto, fai “volare” il cucchiaino in direzione della sulla bocca, dicendo “Aaaaaammmm”, il bambino
tenterà di imitare la tua intonazione modulando la “a”.
Allo stesso tempo il bambino tenterà di riprodurre le vocali delle parole da te
proposte e successivamente svilupperà anche la capacità di pronunciarne le
consonanti.
Proposte di gioco
• Utilizza dei giochi che riproducano dei suoni lunghi, come per esempio il
trenino che fa “tuuuuuuuuuuuuuuuu” e un coniglietto che saltando fa
“op, op, op” ed aspetta che il bambino elabori il suono. Osserva la sua
reazione e vedi se riesce ad imitare la lunghezza del suono da te proposto.
• Utilizza delle perline colorate e ogni volta che le infili nel laccio, con un
intonazione ascendente o discendente, dì: “Ehhh…giùùùùù”. Come fatto
prima, osserva se il bambino riproduce la medesima intonazione.
Data
Cosa ha fatto il bambino?
SETTIMANA | Listening and spoken language learning suite.
PER CAPIRE
Obiettivo
Iniziare a comprendere
domande introdotte da “
dov’è ?”
SETTIMANA
9
Attività
Dov’è papà?
Fino ad ora, per lo sviluppo di tale area linguistica, ti sei rivolta al tuo bambino
utilizzando prevalentemente frasi affermative che verbalizzassero le vostre
routine; questa settimana esporrai il tuo piccolo a semplici frasi interrogative che lo facciano accostare al divertente mondo delle domande. Una delle
prime domande a cui i bambini imparano a rispondere è: “dov’è?”. All’inizio
sarà importante solo che il bambino comprenda che gli si sta chiedendo una
cosa; in un secondo tempo, imparerà a rispondere. Per far capire al tuo piccolo
il senso della domanda: “dov’è?” puoi abbinare a questa locuzione il gesto
naturale che di solito viene ad esso connesso (braccia allargate e mani protese
verso l’alto).
Proposte di gioco
• Nella quarta settimana, hai giocato a nascondino con il tuo bambino stimolandolo a riconoscere i nomi dei familiari. Questa settimana
puoi riproporre tale attività facendo focalizzare l’attenzione del piccolo
sull’espressione “dov’è?” usata nel cercare una persona dopo che questa
si sia nascosta. Come già accennato, ti può essere utile, in una prima fase,
accompagnare la richiesta all’uso di una gestualità naturale (sguardo interrogativo e apertura delle braccia). Quando il bambino avrà compreso il
senso della domanda, il gesto verrà eliminato e la richiesta sarà compresa
solo attraverso il canale uditivo- verbale.
• Dopo aver utilizzato questa modalità di gioco per qualche settimana, puoi
aspettarti che il bambino comprenda “dov’è” durante le routine quotidiane. Se state uscendo di casa e chiedi al piccolo dove è il suo cappotto, lui
dovrebbe comprendere la domanda aiutandosi anche dal contesto; dopo
qualche tempo, all’incirca un mese, il bambino sarà in grado di comprendere la domanda anche al di fuori di un contesto già noto.
Data
Cosa ha fatto il bambino?
SETTIMANA | Listening and spoken language learning suite.
PER PARLARE
SETTIMANA
9
Obiettivo
Attività
Imitare modelli verbali forniti dall’adulto in associazione ad un uso spontaneo di
azioni mimate.
Gesti, azioni, imitazioni e parole: i simboli!
Non ha importanza essere intonati o avere una bella voce, per il bene del vostro bambino dovreste trasformarvi in una famiglia canterina.
Proposte di gioco
• Nella scorse settimane hai insegnato al tuo bambino varie canzoncine
che prevedono dei movimenti per ogni frase del testo. In questa fase
egli dovrebbe imitare questi movimenti associandoli ai versi che tu canti.
Come nella settimana 7, prova a cantare una strofa della canzone e mima
le azioni corrispondenti; aspetta che il piccolo compia le azioni prima di
cantare la strofa successiva.
• Il bambino dovrebbe imitare anche la melodia e tentare di pronunciare
l’ultima parola di ogni verso, incoraggia ciò che dice in qualsiasi modo
riesca a farlo.
• Assicurati che il bambino impari una serie di canzoncine mimate e riproponile spesso, in vari momenti della giornata, magari associandole a
specifiche routine (la canzone del risveglio, la canzoncina della scuola,
quella prima della pappa, quella per dormire...).
• Puoi trarre spunto dall’elenco di canzoncine che questo materiale ti offre e
aggiungere la tua fantasia!
Data
Cosa ha fatto il bambino?
SETTIMANA | Listening and spoken language learning suite.
PER PARLARE BENE
Obiettivo
Utilizzare la voce come
strumento preferenziale
di comunicazione.
SETTIMANA
9
Attività
Tira fuori la tua bella vocina, tesoro!
Mentre in precedenza hai accolto ogni tentativo di comunicazione messo in
atto dal bambino, è ora giunto il momento di rispondere alle sue richieste solo
quando usa la voce per comunicare con te. Se il bambino ti tocca, ti tira, gesticola o piange invece di vocalizzare, prova a non rispondere. Ogni qualvolta,
infatti, accetti di comunicare con il tuo bambino senza che lui tenti di usare la
voce, rinforzi un comportamento sbagliato.
Proposte di gioco
Quando il bambino comunica senza provare ad usare la voce:
1. Ignoralo e aspetta per vedere se vocalizza;
Non guardarlo ma fagli capire che sei disposta ad ascoltarlo indicando il tuo
orecchio e dicendo “non ti sento”;
2. Se ancora non usa la voce, dagli un semplice modello vocale e quando lo
imita elogialo ed interagisci con lui come richiesto.
Quando il tuo bambino avrà imparato a vocalizzare per comunicare con te,
puoi iniziare ad arricchire il suo vocalizzo fornendogli un modello che possa
essere in grado di imitare (parole semplici come: acqua, banana, nonna,
più, basta...). Egli ti imiterà in modo sempre più preciso secondo un ordine
che va dall’ abilità più semplice alla più complessa, ovvero:
1.
2.
3.
4.
Data
Riproducendo il numero di sillabe della parola;
Riproducendo qualche vocale della parola;
Riproducendo qualche parola in brevi frasi;
Raggiungendo infine una produzione più precisa.
Cosa ha fatto il bambino?
SETTIMANA | Listening and spoken language learning suite.
CANZONE DELLA SETTIMANA
SETTIMANA
Nella vecchia fattoria ia-ia-o
Nella vecchia fattoria ia- ia- o
Quante bestie ha zio Tobia ia-ia-o
C’è la capra-capra-ca-ca-capra
Nella vecchia fattoria ia-ia-o.
Attaccato a un carrettino ia-ia-o
C’è un quadrupede piccino ia-ia-o
L’asinel-nel-nè-nè-nel
C’è la capra-capra-ca-ca-capra
Nella vecchia fattoria ia-ia-o.
Tra le casse e i ferri rotti ia-ia-o
Dove i topi son grassotti ia-ia-o
C’è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto
L’asinel-nel-nè-nè-nel
C’è la capra-capra-ca-ca-capra
Nella vecchia fattoria ia-ia-o.
Tanto grasso e tanto grosso ia-ia-o
Sempre sporco a più non posso ia-ia-o
C’è il maiale-iale-ia-ia-iale
C’è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto
L’asinel-nel-nè-nè-nel
C’è la capra-capra-ca-ca-capra
Nella vecchia fattoria ia-ia-o.
Data
Cosa ha fatto il bambino?
SETTIMANA | Listening and spoken language learning suite.
Poi sull’argine del fosso ia-ia-o
Alle prese con un osso ia-ia-o
C’è un bel cane-cane-ca-ca-cane
C’è il maiale-iale-ia-ia-iale
C’è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto
L’asinel-nel-nè-nè-nel
C’è la capra-capra-ca-ca-capra
Nella vecchia fattoria ia-ia-o.
Nella stalla silenziosa ia-ia-o
Dopo aver mangiato a iosa ia-ia-o
Dorme il bue-bue-bu-bu-bue
C’è un bel cane-cane-ca-ca-cane
C’è il maiale-iale-ia-ia-iale
C’è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto
L’asinel-nel-nè-nè-nel
C’è la capra-capra-ca-ca-capra
Nella vecchia fattoria ia-ia-o.
9