Qui Ticino... - Associazione "Gruppo Medaglia Miracolosa Mendrisio"
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Qui Ticino... - Associazione "Gruppo Medaglia Miracolosa Mendrisio"
Anno 40, numero 141 Qui Ticino... ...a voi missionari marzo 2008 Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio www.medaglia-mendrisio.org s a P a ! a qu n o Bu Bambini della missione di Pugnido - Etiopia Notizie ed avvisi n 1968-2008 i Buon Compleanno “Qui Ticino... a voi missionari” 4 0 an Un bellissimo traguardo raggiunto grazie anche a voi tutti, amici, simpatizzanti e sostenitori! Da 40 anni entriamo nelle vostre case con lettere, articoli, testimonianze e progetti di missionari che grazie al vostro prezioso contributo, anche con la preghiera, trovano la forza e l’entusiasmo di continuare il loro lavoro. Continuate ad “aiutarci ad aiutare”! CALENDARIO MARIANO MISSIONARIO prossimi appuntamenti 27 marzo 2008: Nella Chiesa Parrocchiale di Mendrisio, alle ore 19:30 recita del Santo Rosario e celebrazione della Santa Messa. Segue, nella Biblioteca San Damiano, l’incontro mensile. 20 aprile 2008: Tombola all’Oratorio Santa Maria di Mendrisio, dalle ore 14:30, a sostegno dei progetti missionari. 27 aprile 2008: Ritiro spirituale. 27 maggio 2008: Incontro mensile con il Santo Rosario e la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale di Mendrisio alle ore 19:30. Segue, nella Biblioteca San Damiano, l’incontro mensile con l’Assemblea Ordinaria, il rinnovo dei membri di comitato e l’approvazione dei conti annuali. Impressum Vita dell’Associazione... Editore: Associazione Gruppo Medaglia Miracolosa, Mendrisio 2 Direzione, redazione e amministrazione: via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio tel: +41 91 646 28 20 fax: +41 91 646 28 15 email: [email protected] internet: www.medaglia-mendrisio.org Orari apertura segretariato: Lunedì - Venerdì: 09:00-11:30 / 14:00-17:00 Direttore Responsabile: don Angelo Crivelli Egli è risorto e abita il nostro cuore Al nostro caro Vescovo Pier Giacomo, all’emerito Vescovo Ernesto, ai nostri sacerdoti, a tutti i missionari, a voi tutti, cari associati, benefattori e lettori, con le vostre famiglie, giunga l’augurio di una Buona e Santa Pasqua! Redazione: Carla Bernaschina, Stefania Bazzurri, Florindo Brazzola, don Angelo Crivelli, Michele Faul Impaginazione e Grafica: Michele Faul Tipografia: Fratelli Roda SA, zona Industriale 2, 6807 Taverne Tiratura: 8’000 copie Abbonamento: Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di versamento, fr. 4.— danno diritto all’abbonamento. L’azione natalizia di alcune parrocchie del Mendrisiotto e della nostra Associazione a favore dei bambini di Padre Giorgio nella Missione di Pugnido, mi ha portato in questi giorni in Etiopia, con don Giampietro, per consegnare il dono e per conoscere quella realtà in uno scambio fraterno e personale. Prima di recarci alla Missione, abbiamo avuto l’opportunità di percorrere il circuito storico intorno alla capitale Addis Abeba, sugli altipiani a oltre 2000 metri di altitudine: le incredibili 11 chiese rupestri di Lalibela, i monasteri del lago Tana, che parlano di un’Etiopia dalle antichissime radici cristiane. Ho ancora negli occhi l’immagine della croce etiopica simbolo della fede cristiana, nelle sue mille variazioni quasi ossessive: la chiesa di S.Giorgio scavata nella roccia è come un marchio nel suolo a forma di croce; le finestre di pietra a forma di croce, croci dipinte o scolpite in forme diverse, l’orgoglio con cui i preti ortodossi-copti ti mostrano i loro tesori, le loro stupende croci processionali e di benedizione. Ciascuna di quelle croci di legno o metallo è a sua volta formata da un intrico simbolico di piccole croci. Davvero la croce di Cristo ha conquistato questa terra africana, unica ad averne conservato l’impronta per quasi due millenni. Poi, il volo interno da Addis Abeba a Gambela, due ore verso occidente, e infine un paio d’ore di jeep in direzione sud fino a Pugnido. È un’altra Etiopia, più “africana”: non più gli altipiani freschi e il colore marroncino della pelle dei suoi abitanti, ma il caldo soffocante del piano e i bambini delle tribù nuer, anuak e denka, neri come il carbone. La povertà segna anche i villaggi sperduti delle montagne, ma qui nell’ovest c’è un’Etiopia un po’ abbandonata, lontana dalla capitale e dalle rotte del turismo, tribolata anche per l’arrivo dei rifugiati dal vicino sud del Sudan. A Pugnido, meta del nostro viaggio, ci incontriamo per alcuni giorni con padre Giorgio Pontiggia, anzi… “abbà Giorgio” e Giancarlo, salesiani venuti a mescolare la loro vita con questa gente che vive in casupole di fango e in capanne precarie dal tetto di paglia. Durante la stagione delle piogge i villaggi più discosti sono isolati per mesi, ma in questa stagione secca possiamo seguire padre Giorgio sulla jeep guidata da Giancarlo per ore e ore su piste impensabili per andare a celebrare l’Eucaristia o la liturgia della Parola là dove sono stati chiamati. I bambini di quei villaggi, vestiti di nulla, ci guardano stupiti dai loro grandi occhi. Pugnido, la piccola missione salesiana: l’asilo per i bambini scelti fra i più poveri, l’oratorio, la nuova chiesa di Gesù Bambino che sta sorgendo, le fondamenta dei bagni realizzati con i nostri aiuti, l’acqua buona dei pozzi. Padre Giorgio ci dice che è qui per questo: per annunciare loro che Dio è un Padre che ci ama, e che anche loro sono figli di Dio e nostri fratelli; e che i bambini vanno rispettati nella loro dignità; ma anche per dare loro speranza, per aiutarli a crescere bene, con una buona alimentazione, acqua pulita, salute e igiene, gioco e scuola… e quell’accoglienza tutta salesiana insegnata da don Bosco. I canti della Messa ritmati dai tamburi, la gioia semplice dei bambini, rimarranno impressi nel nostro cuore. Davvero a Pugnido si respira aria di famiglia: i bambini e le famiglie, non importa di quale tribù, possono varcare il cancello e sentirsi in famiglia. Abbà Giorgio, coi suoi reumatismi e i capelli lunghi, è come un papà e un nonno che presta mani e cuore a Gesù che si è fermato anche in questo angolo sperduto di umanità. A Gambela anche le suore di Madre Teresa fanno un lavoro stupendo fra i più poveri: osserviamo i bambini malati, scheletrici o dal ventre troppo gonfio mangiare il riso seduti in terra. Penso: ecco, qui a Pugnido e Gambela ci sono le croci di carne, molto più preziose di quelle delle chiese di Lalibela; c’è Gesù in croce nei poveri, nei bambini, ma c’è anche qualcuno accanto a loro che si china sulle ferite. La croce di Etiopia brilla di luce pasquale attraverso gli occhi dei bambini che chiedono di essere presi in braccio. Stiamo tornando a casa; sulla jeep che sobbalza sulla pista di terra rossa piango di nascosto… Cosa fai? Niente, è solo un po’ di polvere rossa negli occhi! Don Angelo Crivelli, Assistente Lettera dell’Assistente... Croci di carne 3 Il missionario è anche artigiano Alla Missione cattolica di Moutourowa, Maroua, Camerun, Fratel Domenico Vicari, missionario del PIME, oltre alle molteplici attività di apostolato, dirige un laboratorio artigianale e una scuola agricola per lo sviluppo rurale. Dal 2007 il laboratorio produce carri agricoli per rendere più maneggevole e redditizio il lavoro dei coltivatori. Per agevolarne l’acquisto, i carri sono venduti sottocosto. Egli chiede ai sostenitori della nostra Associazione collaborazione per coprire interamente le spese. Progetti per le missioni... Carissimi amici, per far fronte ad una situazione, che diventa sempre più critica, è necessario creare nuove opportunità di sviluppo nell’ambiente rurale e migliorare le condizioni del lavoro agricolo e dell’allevamento. Uno degli interventi prioritari è l’inserimento di nuovi mezzi di trasporto, come per esempio carri a due o quattro ruote, perché, ancora oggi, il trasporto del legname, dei cereali e d’ogni altro prodotto della terra, è a totale carico delle donne, le quali, da sempre, sono obbligate a trasportarli sulla testa. L’introduzione di mezzi di trasporto a trazione animale (bue, cavallo o asino) agevola il trasporto del fieno, del sorgo (cereale che serve da foraggio per le bestie o dal quale si ricava lo zucchero, l’alcool etilico e la saggina per scope - ndr) e di altri prodotti, dal campo alla capanna e dalla capanna al mercato, evitando così l’intermediazione di commercianti sfruttatori. Ai giovani agricoltori viene anche insegnato come migliorare le tecniche agricole già conosciute e ad acquisirne di nuove per migliorare il lavoro nei campi ed ottimizzare i raccolti, nel rispetto dell’ambiente. È loro impartita una formazione alla coltivazione dei cereali, alla preparazione di vivai per le piante da frutto e d’ombra e le diverse tecniche di allevamento. Vi chiedo pertanto un aiuto per finanziare parzialmente la realizzazione di carri agricoli a traino animale a due o quattro ruote, il cui scopo è di rendere più maneggevole e redditizio il lavoro dei nostri coltivatori. La costruzione dei carri è effettuata presso il laboratorio della missione e poi sono venduti ai singoli contadini o a piccole cooperative agricole, ai quali viene chiesta una partecipazione alle spese. Purtroppo, esse sono troppo elevate, e perciò chiediamo che siano completate attraverso il vostro sostegno. Prima della realizzazione di tali carri, organizziamo una campagna di sensibilizzazione a livello di villaggio e a coloro che richiedono la fornitura è chiesta una partecipazione di 455 Euro. Alla missione resta quindi l’integrazione del resto delle spese che ammonta a circa 600 Euro per un carro a quattro ruote oppure a 750 per uno a due ruote. Dopo questo lavoro di sensibilizzazione, abbiamo già ottenuto un’ordinazione di 15 carri a 4 ruote e di 5 a due ruote. In attesa di una vostra favorevole risposta e partecipazione, con un ricordo nella preghiera, vi saluto fraternamente Fratel Domenico Vicari 4 L’asilo di Santa Cruz deve essere messo a nuovo! L’Opera Don Guanella è presente in diverse città del Brasile ed opera soprattutto a favore dei disabili. A São Paulo, nella nuova parrocchia di Santa Cruz, si occupa, fra l’altro, della cura e dell’educazione dei bambini. Padre Matteo Matteazzi, della Congregazione Opera Don Guanella, ci chiede aiuto perchè il salone dell’asilo, che è utilizzato anche dai ragazzi di strada, ha bisogno di una ristrutturazione. Carissimi Amici della Medaglia Miracolosa, ci rivolgiamo ai benefattori della vostra Associazione per ottenere un aiuto a favore delle Opere Guanelliane. Qui, a São Paulo, gestiamo un asilo che ospita 120 bambinelli ed un gruppo di 75 ragazzi della strada. La Madonna ricompensi tutti voi, cari benefattori, con la sua benedizione e con le sue grazie celesti. Abbiamo però alcuni lavori urgenti da far eseguire per il buon funzionamento della struttura; il pavimento del salone deve essere rifatto, una parte dell’impianto elettrico ed idraulico è da riparare e ci occorre un nuovo tinteggio delle pareti. A voi tutti dell’Associazione e benefattori la riconoscente preghiera di noi missionari e di tutti i bambini da voi beneficati. Per questo chiediamo il vostro aiuto che sappiamo essere sempre solidale, concreto e generoso. Il Signore e la Madonna, che invochiamo della “Medaglia Miracolosa”, ci assistano sempre. Progetti per le missioni... Oggi, 14 settembre 2007, festeggiamo la fondazione della nostra Parrocchia Santa Cruz. Avremo la gradita visita dell’Arcivescovo, che verrà a celebrare la Santa Messa. Tante, tante grazie. Padre Matteo Matteazzi 5 La scuola materna ha bisogno di una ristrutturazione Evelina Pegorari è una missionaria laica che da diversi anni opera nello Stato del Maranhão, nella zona equatoriale del Brasile. Attualmente è attiva nella città di São Luís con compiti di assistenza sanitaria e di educazione. Il clima caldo ed umido come pure l’usura hanno deteriorato la struttura che ospita la Scuola Materna “Nossa Senhora de Esperanca” e tutte le attività parrocchiali. Per una decente ristrutturazione dell’edificio occorrono 14’000 Euro. Carissimi amici e benefattori, Progetti per le missioni... dopo tre anni, trascorsi nella Diocesi di Balsas (sud del Maranhão), con lo scopo di organizzare un Centro socio-educativo per novanta bambini ed adolescenti che vivono in condizioni di rischio sociale, sono di nuovo rientrata nella capitale in forma stabile per dare continuità alle attività legate al “Centro di Salute” e alla “Creche” (scuola materna). Nell’ambito della “Pastorale del bambino” offriamo assistenza sistematica a 120 famiglie con bambini fino a 6 anni che presentano problemi di denutrizione. Al momento attuale, il bisogno prioritario riguarda l’infrastruttura che ho trovato molto deteriorata per motivi legati al clima (caldoumido), alla posizione geografica - la città è circondata dal mare e quindi c’è una forte presenza di salnitro - e all’usura, dovuta dai nostri servizi e da tutte le altre attività parrocchiali. Considerando la spesa ragguardevole, ho anche pensato di programmare a tappe i lavori di ristrutturazione, in modo da non intralciare il lavoro dei collaboratori. In questo modo, penso che risulti altresì meno oneroso a chi volesse collaborare, scegliendo il contributo adeguato alle proprie disponibilità. La spesa complessiva per il materiale e la mano d’opera riguardante tutte le tappe si aggira a 14’000 Euro. Potete darci una mano? So che ricevete innumerevoli richieste di aiuto da ogni parte del mondo e che non sempre le vostre disponibilità finanziarie sono all’altezza del bisogno, ma la nostra fede è grande così come è grande la capacità di “sperare” e di “aspettare dei poveri del Brasile. Siamo certi che la Divina Provvidenza non ha limiti quando può contare su risorse umane disponibili, competenti e generose come siete voi, che operate a così ampio raggio. Vi ringrazio di cuore per la vostra gentilezza e sensibilità e vi prometto un costante ricordo nella preghiera. Con stima e riconoscenza. 6 Evelina Pegorari Quante volte, Signore, non siamo stati fedeli, non siamo stati realisti di fronte alle cose; quante volte, abbiamo creduto poco all’inesauribile forza della vita derivante dalla Croce! Concedi, o Signore, che contemplandola noi ci sentiamo amati da te, amati da Dio, fino in fondo, così come siamo; e crediamo che per la forza della Croce esiste in noi una capacità nuova di dedicarci ai fratelli, secondo quello stile e quel modo che dalla Croce ci viene insegnato e comunicato. Donaci, o Signore, di scoprire che la Croce fa nascere davvero un uomo nuovo dentro di noi, accende nuove forme di vita fra gli uomini, diventa il preludio, la premessa e l’anticipazione di quella vita piena che esploderà nel mistero della Risurrezione. Ci mettiamo in ginocchio davanti alla Croce con Maria e chiediamo di comprendere, come lei ha compreso, il mistero che trasforma il cuore dell’uomo e che trasforma il mondo. Preghiamo e meditiamo insieme... Contemplando la croce cardinal Carlo Maria Martini 7 Stupore di una gioia La pagina dei giovani... Cari giovani, migliaia di persone, soprattutto giovani come voi, provenienti da ogni parte del mondo, alla fine dello scorso dicembre ed il primo giorno di questo nuovo anno, si sono riuniti a Ginevra per l’incontro internazionale proposto dalla Comunità Ecumenica di Taizè. Sulla scia di quanto vissuto da questi giovani voglio proporvi di leggere, quale riflessione, una lettera scritta nel 2000 da Frère Roger Schutz, fondatore di questa comunità. Si intitola “Stupore di una gioia” ed è rivolta a tutti coloro che cercano il Signore con cuore umile e sincero tra gli affanni e le difficoltà della vita, e che cercano di realizzare la sua Parola nel posto in cui si è chiamati a vivere. Cerchiamo di trarre da questa lettera ciò di cui ci abbisogna per seguire quel percorso che Dio ha, da sempre, tracciato per ognuno di noi con la certezza che Egli ci è sempre vicino in ogni momento della nostra esistenza. Carla Dovunque tu sia, attraverso i continenti, tu che vorresti percepire il mistero che sta al cuore del tuo cuore, intuisci la bellezza profonda dell’animo umano? Qual è questa bellezza nascosta? È l’audacia d’una attesa. Se anche lo ignoriamo, uno dei desideri più intimi del nostro essere è quello di amare. Senza amore, la nostra vita troverebbe un senso? Che Dio mi ama è una realtà talvolta poco accessibile, ma viene il giorno di una scoperta: se mi lascio raggiungere dal suo amore, la mia vita si apre agli altri. Accogliendo quanti vengono a lui, il Cristo dice loro: “Beati i cuori semplici”. Un cuore semplice è attento a vivere il momento presente, disponendosi ad avanzare da un inizio a un nuovo inizio. La fede è come uno slancio di umilissima fiducia, mille volte ripreso nel corso della nostra esistenza. Un cuore semplice acconsente a non comprendere tutto del Vangelo. Può dire a Dio: “Non mi appoggio solamente sulla mia fede. Ciò che io non capisco, altri lo comprendono e rischiarano il mio cammino. Una tale semplicità suscita la compassione, rende attenti verso coloro che, attraverso la terra, conoscono gli abbandoni, le umiliazioni. Fai il bene e lascia dire 8 Certi giorni abbiamo l’impressione che la nostra preghiera è vana, ci può essere come un impoverimento, ma Dio ci rende capaci di viverlo. Anche quando si crea una distanza tra Dio e noi, possiamo affidargli tutto, deporre tutto in lui. Beato allora chi può dire a Cristo: “Tu, Cristo, tu lo sai, faccio fatica ad esprimere il mio desiderio di comunione con te, ma il tuo Spirito Santo rianima in me un’audacia, quella di abbandonarmi in te. Tu vedi chi sono. Hai conosciuto la condizione umana. Non ti nascondo nulla del mio cuore. Non ignori che talvolta sono tirato da più parti nello stesso momento. Ma quando interiormente avverto un vuoto, dimora in me la sete della tua presenza. E quando non riesco a pregare, tu sei la mia preghiera. La preghiera è un tesoro del Vangelo, apre una strada che porta ad amare e a perdonare. Il perdono può cambiare sia il nostro cuore, sia la nostra vita: si allontanano allora le severità, le durezze di giudizio, per lasciar posto alla bontà Per quanto ci sentiamo sprovvisti, una delle urgenze di oggi è mettere comprensione laddove ci sono contrasti. Bastano certi ricordi del passato per mantenere le distanze fra le persone come anche fra le nazioni. Niente è più tenace della memoria di ferite e umiliazioni. Cercare instancabilmente di perdonare e di riconciliarsi apre ad un futuro inatteso. E ciò che è vero per ogni persona, lo è anche in quel mistero di comunione che è il Corpo di Cristo, la sua Chiesa. Non ci sono, ovunque, delle persone umili che preparano le strade del futuro? Ciò che li attrae, è che una speranza si diffonda. Non sono necessariamente i doni prestigiosi o le grandi facilità che determinano i più profondi cambiamenti, ma, più di quanto lo si supponga, l’ardente carità. Lo Spirito Santo effuso in ogni essere umano, offre libertà e spontaneità. Ridona i gusto della vita a chi lo perde. Viene a liberare dallo scoraggiamento. Né i dubbi, né l’impressione di un silenzio di Dio ci privano del suo Spirito Santo. Chi si apre al suo soffio e lo accoglie in un umile ascolto, entra in un’avventura interiore. Nei grandi affanni di un’esistenza, lo Spirito Santo è un sostegno, una consolazione. In lui le sorgenti di giubilo, di una gioia leggera, sono sempre offerte. E questa gioia ci rende più vicini a coloro che attraversano la sofferenza. Sei secoli prima della venuta di Cristo, Dio interpellava con queste parole: “Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?” (Isaia 43, 18-19). Sì, stupore d’una gioia: lo Spirito Santo vuol fare di noi delle persone completamente trasparenti, come un cielo di primavera. Il Vangelo porta in sé una così chiara speranza e un tale invito alla gioia che vorremmo giungere fino al dono di noi stessi per trasmetterle vicino e lontano. Dov’è la sorgente della speranza e della gioia? È in Dio che instancabilmente ci cerca e trova in noi la bellezza profonda dell’animo umano. La pagina dei giovani... e alla benevolenza del cuore. Ed eccoci capaci di cercare di comprendere, più che di essere compresi. Chi vive del perdono riesce ad attraversare le situazioni indurite, proprio come l’acqua del ruscello che, all’inizio della primavera, si scava un passaggio attraverso la terra ancora gelata. 9 Padre Pierluigi Carletti da Guayaquil (Ecuador) ci invia il suo saluto ed il suo ringraziamento per il prezioso aiuto ricevuto dalla nostra Associazione. scuole. Questo però non vuol dire che nel frattempo non si sia pregato, anzi, dopo lo tsunami ed il terremoto, che hanno colpito queste popolazioni, gli aiuti umanitari e la Fede hanno evitato la disperazione e la morte a molte persone. Come vedete dalla foto, la particolare forma della chiesa cerca di riprodurre una tipica casa antica degli abitanti del luogo. La grandezza della chiesa è di 24 metri per 14, più il presbiterio. Vista la generosità di molti, pensano di riuscire a terminarla a breve termine. Il Padre che mi ha inviato le foto mi prega di ringraziarvi moltissimo (e lo ha ripetuto più volte). Si dice che il mare è formato da tante piccole gocce, ma la vostra non è stata una semplice goccia bensì molto di più. Grazie, e che il Signore vi ricompensi. Un saluto e, come già fatto, vi ricorderemo nelle intenzioni delle preghiere. Sempre nel Signore. Fratel Dario Montanaro Caacupé (Paraguay), 15 dicembre 2007 Notizie dalle missioni... Parma (Italia), novembre 2007 10 Cari amici, eccomi a voi dopo quasi due anni. Un mio confratello, al rientro dall’Indonesia, mi ha portato le foto che vi faccio pervenire. Ecco finalmente le foto della chiesa, quasi ultimata, costruita vicino a Gunungsitoli-Nias. Carissimi, vi invio con tanto piacere i migliori auguri di Buone e Sante Feste uniti a un particolare ricordo nella preghiera. Gesù Bambino vi doni le più belle grazie e benedizioni e vi ricompensi per quanto fate a beneficio dei suoi prediletti: i poveri. Vedete, nella foto, come pregano i nostri bambini per i loro benefattori! Voi siete tutti presenti e il Signore vi ricompenserà certamente. Chiedo anche a voi una preghiera per la nostra missione: grazie! Con la più viva riconoscenza vi saluto con affetto in Gesù e Maria. Suor Ida Chistolini Per realizzare questa nuova chiesa hanno collaborato gli abitanti del luogo e vari benefattori, con intenzione particolare, come voi Non è stata realizzata prima perché, giustamente, si è data la precedenza ad altre necessità, come le abitazioni, la sanità, le cooperative di lavoro, le Carissimi amici, proprio il giorno di Natale ho ricevuto il vostro messaggio natalizio, grazie di vero cuore per il vostro ricordo. Un sentito grazie anche per la bella sorpresa del dono di franchi 2’000 avuto per i miei poveri, ragazzi e ragazze che vivono nel nostro internato. Dio ricompensi ciascuno di voi come Lui sa fare… Sono quasi 40 anni che la nostra missione di Chiang Rai e Wiang Pa Pao riceve i vostri aiuti… In questi giorni ero molto preoccupata perché a fine anno dovevo saldare un conto. Lo scorso ottobre ho acquistato 2700 chili di riso per tutto l’anno. La notizia dell’arrivo della vostra offerta mi ha riempito il cuore di tanta gioia. La Provvidenza del buon Dio, coadiuvata dalla vostra generosità, ha risolto il problema. A tutti voi perciò il mio grazie sentito e riconoscente. Noi tutti insieme, suore e bambini, offriamo preghiere, ogni giorno, per i vostri bisogni. La Vergine Santa vi benedica e vi accompagni con la sua materna bontà. A tutti: Buon Anno! Cordiali e fraterni saluti. Suor Elisa Cavagna Fort-Dauphin (Madagascar), Natale 2007 Cari amici e amanti della nostra Missione, gli anni passano e l’eternità si avvicina. Fortunato chi si prepara ogni giorno all’incontro di questo Bambinello divenuto Salvatore e Giudice. Da parte mia, spendo la vita a servire e aiutare i miei fratelli e sorelle malgasci, grandi e piccoli, poveri e malati. I primi, come i secondi, sono sempre più numerosi a causa della mancanza di quanto potrebbe portare l’evoluzione ed il benessere. Ciò favorisce l’ignoranza, mancanza di igiene ed anche l’apatia per alcuni. Per la scolarizzazione sembra aumentare l’interesse dei genitori e dei bambini, ma, le spese per frequentare le scuole, frenano l’evoluzione. Noi aiutiamo nella misura del possibile! Per i malati non c’è freno, anzi, amano venire per curarsi. Ma poiché il prezzo di tutto aumenta, anche quello dei medicinali, cerchiamo di fare tutto quanto è possibile per aiutarli. I poveri devono vendere la gallina o la legna per comprare il necessario per vivere e curarsi. Per i malati di tubercolosi, che sono numerosi, fortunatamente riceviamo dalle Autorità, i medicinali necessari per curarli. A quelli che vengono da lontano diamo alloggio e vitto. Per il mezzogiorno, una cara Suora malgascia, prepara loro un bel piatto di riso ben condito, con amore. Abbiamo la consolazione di vedere tanti di questi malati guariti se seguono con perseveranza la cura di 8 mesi… I più sofferenti sono però i bambini, specialmente gli orfanelli. Quasi tutti sono affidati alla nonna che, essendo povera, non riesce a nutrirli secondo il loro bisogno. Noi cerchiamo di aiutarli distribuendo latte, riso ed altri generi alimentari. Sono tanti coloro che vengono ogni mattina alla nostra missione per mangiare un piatto caldo ben preparato. Nel mese di agosto ho avuto la gioia di posare la statua di San Pio da Pietralcina nel cortile dell’Ambulatorio. Egli amava molto i malati perciò sento la Sua protezione e chiedo la sua intercessione per tutti noi. Ecco, carissimi, qualche notizia dalla nostra missione. Ce ne sarebbero tante altre… Ogni mattina, con i malati, prego per i benefattori. Che il Signore vi ricompensi per la vostra generosità. Auguri a tutti di ogni bene e grazie di tutto! Suor Josephine Zingaro Notizie dalle missioni... Wiang Pa Pao (Tailandia), 27 dicembre 2007 11 Nakwamekwi (Lodwar-Kenya), Dicembre 2007 Notizie dalle missioni... Carissimi, pace e bene nel Signore! Al mio rientro in Missione, lo scorso settembre, ho trovato che tutto era andato avanti a grandi passi, anche senza di me. Due dighe già approntate sulle cinque che avevamo desiderio di realizzare in quei distretti dove le trivellazioni non avevano dato l’acqua; ma, soprattutto, una crescita continua del numero dei piccoli allievi delle nostre scuole. 12 Nel solo convitto femminile le bambine sono già più di 120. A gennaio il loro numero crescerà a 300… E abbiamo solo attivato le prime due classi. Ricorderete che avevamo previsto, credendo di pensare in grande, un totale di 600 allieve su 5 classi elementari e 3 medie, ma la richiesta è tale che per poter far fronte al tutto occorrerà tanta preghiera, tanta fede e tanta disponibilità da parte di noi tutti. Le famiglie ci implorano di accoglierle non solo perché qui le sanno ben protette, nutrite, curate e istruite, ma perché credono e vogliono conoscere il Messaggio che viene loro annunciato. E gli adulti questo Messaggio lo vanno a cercare la sera, dopo una faticosa giornata nei pascoli o nei campi, quando il corpo implora il riposo anche sul più squallido giaciglio. Quel Messaggio viene proposto dai catechisti-maestri nelle cappellescuolette di savana, che sono di giorno rifugio per i più piccoli, ai neofiti che sono sempre di più ad ogni riunione! Alla luce di Colui che ha portato questo Messaggio ed alla luce della Sua stella che fra poco brillerà in ogni Presepe, nessuno può e deve essere rimandato a mani vuole… Perciò vi imploro di farvi missionari, di far conoscere questa mia richiesta di fratellanza in Cristo a chi ancora non conosce i bisogni di questi lontani fratelli: aiutateci a sostenere i tanti piccoli che bussano a questa porta, affinché possano venire accolti, protetti e nutriti, non solo materialmente, ma anche del Suo Vangelo. Vi ringrazio dal più profondo del cuore ed auguro ogni bene a voi e a tutti i vostri cari. Padre Elia Ciapetti Nairobi (Kenya), gennaio 2008 Carissimi amici, tanti saluti dal Kenya e buon anno a tutti voi! Dal 2005 sono a Nairobi come formatore dei fratelli che fanno il loro ultimo periodo formativo prima di andare in missione. Lavoro anche a Kariobangi, nella Parrocchia di San Martino de Porres, dove celebro la Messa ogni domenica e così non perdo il contatto con la gente! La visita alle famiglie ci lascia tante volte senza parole; siamo abituati a vedere la gente molto povera, ma, in queste baraccopoli, la miseria è molto forte. Un giorno visitavo una famiglia, per pregare per una figlia morta non tanto tempo prima. Con me c’era un amico che lavora per l’Ambasciata spagnola. Per mancanza di spazio nella stanza lui è rimasto fuori e forse è stato meglio così, perché lui non è abituato a vedere tanta miseria. Una stanza quadrata di 3 metri per lato, divisa da una tendina vecchia e sporca; delle borse di plastica, piene non si sa di cosa, per terra, fanno da letto. Sedie non ce ne sono, soltanto qualche padella per cucinare. Manca tutto ciò che giornalmente si dovrebbe usare! Dopo aver pregato con queste persone ho consegnato alla mamma i soldi che avevo in tasca e sono uscito da quella stanza impressionato, chiedendomi come è possibile vivere in quelle condizioni! Il fatto è che in questa unica stanza vivono da 6 a 9 persone! In questa Parrocchia incominceremo la costruzione di una scuola, vicino alla chiesa. Siccome il terreno è poco ed in pendenza, la scuola dovrà essere fatta sotto la chiesa. È un grande e costoso progetto, ma speriamo di riuscire a realizzarlo, piano piano, con l’aiuto di tutti… Chiediamo al Signore di benedire tutti con un lavoro e possibilità di vita degna durante il Nuovo Anno. Tanti saluti per tutti. Un abbraccio fraterno. Padre Antonio Guirao Santa Maria (Brasile), 6 gennaio 2008 Carissimi, ringrazio tantissimo per la vostra lettera per il Natale e per il Nuovo Anno! È una vera forza per tutti coloro che lavorano per il Signore. Auguro a tutta l’Associazione la benedizione del Signore per l’anno 2008! Fraternamente. per il Sud Sudan. La gioventù di adesso è tutta traumatizzata dai lunghi anni di guerra e di persecuzione e ora è attratta dalle cose vistose che con la pace i mercanti portano. È difficile entrare Monsignor Hélio Adelar Rubert Khartoum (Sudan), dicembre 2007 nel loro intimo e aiutarli dentro… Con il vostro aiuto abbiamo potuto comperare medicine e cibo per gli scolari. Per molti di loro la frugale colazione che diamo è l’unico pasto che hanno assicurato al giorno. I bisogni sarebbero enormi e già quello che riesco a fare è tanto e a volte penso che è superiore alle mie forze e mi scappa di mano. Queste sono alcune ragioni per me per dirvi un grande grazie a conclusione di questo anno 2007. Che il Signore vi benedica e vi ringrazi Lui come solo Lui sa fare. Un fraterno abbraccio. Padre Eugenio Caligari Cachoeira do Campo (Brasile), 9 gennaio 2008 Carissimi amici, soltanto ieri ho ricevuto la vostra gradita lettera augurale con la notizia della generosa offerta di franchi 1’000. Ringrazio di cuore augurando un 2008 ricco di apostoliche realizzazioni con l’aiuto materno di Maria Santissima. Il vostro lavoro per le missioni è meraviglioso. Io, per l’età avanzata (88 anni), ho ridotto le mie attività, ma la nostra opera sociale che educa un centinaio di fanciulli e accoglie mamme ed adolescenti, che imparano molte attività, continua a tutto vapore dando il primo posto alla formazione cristiana. Continuiamo pure a dare una mano ai poveri, aiutandoli ad avere una casetta decente. Sentiamoci sempre uniti spiritualmente, alimentati da una grande Speranza di tempi migliori. Pace e Bene! Affettuosamente. Suor Agnese Gilà Notizie dalle missioni... Cari amici e benefattori, è con profonda riconoscenza al Signore che comincio questa lettera: il primo gennaio 2008, a Dio piacendo, compirò 70 anni e, il 2008, segna per me 45 anni di Sacerdozio e 44 dalla mia prima venuta in Africa. Tanti anni e tante grazie del Signore che mi è sempre stato vicino ed aiutato nei periodi belli, di pace, e nei pericoli dei numerosi anni di guerriglia. Lodate con me il Signore. Devo ringraziarvi anche per tutto quello che siete e avete fatto per me in tutti questi anni e specialmente nel 2007. La vostra amicizia e la vostra preghiera mi sostengono in questa missione sperduta nell’immenso Sud Sudan in cui nessuno vuole venire a lavorare perché troppo lontana, tagliata fuori e insicura. Io vi posso dire che qui, con la mia gente, sto bene e mi sento sicuro. Dopo tutto sono nelle mani del Signore, no? Vi ringrazio anche della vostra generosità che mi ha permesso di aiutare tanti poveri, ciechi, lebbrosi, paralitici. Ci vorrebbe qui Gesù per metterli in sesto, perché l’ospedaletto (l’unico, con un dottore in tutto questo ampio territorio) fa compassione e aiuta poco. Tutta la nostra zona è infestata da una mosca che provoca la così detta cecità dei fiumi (oncocercosi). I ciechi sono moltissimi come pure moltissimi gli epilettici… Poi, i tanti anni di guerra, hanno distrutto il sistema sanitario e scolastico. I lebbrosi non ricevono più le loro medicine da decenni e per tutti ce ne sono poche e care. Anche quest’anno con le nostre “Comboni Schools” abbiamo aiutato migliaia di ragazzi e ragazze con l’educazione base. Le nostre sedici case per l’infanzia hanno preparato un migliaio di bambini per l’entrata nelle scuole elementari. Sono queste le speranze per un futuro migliore 13 Pasqua con la Bottega del Mondo Aiutiamo iniziando dai nostri acquisti: Commercio Equo e Solidale! Bottega del mondo... Anche quest’anno, la Bottega del Mondo di Mendrisio, in occasione della Pasqua sostiene due progetti importanti; il progetto P.R.E.D.A Foundation di Olongapo e la campagna “Restituire l’infanzia”. 14 P.R.E.D.A è una fondazione che da oltre trent’anni dà rifugio e speranza alle vittime della pedofilia ed ai minori rinchiusi in condizioni inumane, nelle carceri filippine. Ogni anno riesce a salvare dalle miserie circa cento minorenni. Grazie a P.R.E.D.A i bambini riescono a trovare affetto ed una famiglia pronta ad accoglierli, a dare loro istruzione ed a reinserirli gradualmente nella società e nel mondo del lavoro. Alla Bottega del Mondo di Mendrisio potete trovare la “Colombella dei piccoli” per sostenere questo progetto. La Colombella dei Piccoli (senza canditi) nasce dalla tradizione della preparazione artigianale di un’ottima e soffice colomba, ma con un tocco di golosità in più: una finissima copertura di puro cioccolato al latte! Gli ingredienti di commercio equo provengono da piccole realtà agricole dei paesi del Sud del mondo: le fave di cacao per il cioccolato provengono da Conacado (Repubblica Dominicana) e dalla Costa d’Avorio, mentre lo zucchero proviene dalla Costa Rica, produttore Copecañera. Con la campagna “Restituire l’infanzia” verranno sostenuti i piccoli produttori del sud del mondo e si contribuirà inoltre alla campagna di solidarietà promossa dell’AIFO per sostenere i progetti rivolti all’infanzia; tra le molte attività l’Associazione Italiana Amici di Follereau si occupa da quarantasette anni della cura e della riabilitazione socio-economica dei malati di lebbra e delle loro famiglie. Uno dei molti centri per l’infanzia si trova a Nayee Asha, in India nella città di Meerut. I bambini ospitati appartengono a famiglie che abitano in ex lebbrosari. Senza questi importanti centri, sarebbero costretti ad elemosinare e ad affrontare la dura realtà del lavoro minorile. Questo secondo progetto viene sostenuto con la vendita della “Colomba”; lievitata naturalmente, senza canditi ma con una pioggia di gocce di cioccolata, morbida e saporita, preparata con burro e priva di grassi vegetali. Gli ingredienti del Commercio Equo presenti sono lo zucchero di canna cristallino che proviene dal Paraguay, prodotto dai lavoratori di Iturbe ed il cioccolato preparato con le fave di cacao provenienti da Conacado, Repubblica Dominicana. Due progetti molto importanti, che la bottega di Mendrisio sostiene, ai quali ognuno di voi può contribuire acquistando la “Colombella dei piccoli” e/o la “Colomba”. Due dolci squisiti per uno squisito gesto di solidarietà!! Grazie per il vostro sicuro sostegno! A tutti auguriamo una Buona e Santa Pasqua! Le volontarie della Bottega del Mondo di Mendrisio Orari di apertura della sede di Mendrisio: lunedì: 14:00–16:30 martedì - venerdì: 09:00–11:00 / 14:00–16:30 sabato: 09:00–11:00 Il mio impegno mariano-missionario certamente conoscete il carisma della nostra Associazione, il cui scopo principale (articolo 2 del nostro statuto) è di: onorare la Vergine Immacolata con la vita cristiana impegnata e con la diffusione della Medaglia Miracolosa; e di sostenere spiritualmente e materialmente le attività missionarie nel mondo. La nostra Associazione si compone di soci attivi o associati e di soci sostenitori. I soci attivi sono coloro che hanno sottoscritto un’adesione, secondo cui vogliono far parte della nostra Associazione e ricevono regolarmente il programma delle attività mariane e missionarie. Essi si impegnano ad onorare il “27” di ogni mese con la preghiera e, per chi può, con la propria presenza all’incontro mensile di carattere spirituale e informativo sull’attività missionaria. Si impegnano inoltre a sostenere le opere missionarie dell’Associazione, presentate per mezzo del periodico trimestrale “Qui Ticino… a voi missionari”. I soci sostenitori, invece, danno un contributo volontario e/o manifestano un interesse a sostenere in una forma qualsiasi l’Associazione nel raggiungimento dei suoi fini, senza tuttavia partecipare all’attività sociale. Il loro sostegno avviene soprattutto attraverso l’adesione agli appelli di aiuto pubblicati su questo periodico. Di ogni offerta, franchi 4.-danno diritto all’abbonamento. Per ragioni postali, in un futuro più prossimo potremo assicurare il recapito del nostro bollettino solo ai sostenitori che negli ultimi anni hanno dimostrato la loro sensibilità. Mediante questo periodico vogliamo invitare anche coloro che sono interessati a condividere la vita dell’Associazione ed a parteciparvi attivamente, ad iscriversi quali soci attivi o associati per mezzo del tagliando apposto in calce. Invitiamo pure i nostri associati a rinnovare la loro adesione a membri attivi dell’Associazione Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio. Grazie infinite per la vostra collaborazione! Il Comitato % Desidero iscrivermi quale socio attivo (associato) del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio, ricevere la tessera di associato, lo statuto, il programma dettagliato annuale delle attività mariano-missionarie ed il periodico “Qui Ticino… a voi missionari” come mezzo di informazione. Sono già socio attivo e desidero rinnovare la mia adesione quale membro attivo in seno al Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio, conformemente ai suoi statuti. Desidero continuare a ricevere “Qui Ticino… a voi missionari” per conoscere l’attività mariano-missionaria del Gruppo e per poter sostenere le opere missionarie nel mondo. Nome: _________________________________ Cognome:_______________________________ Indirizzo:________________________________ Località:_________________________________ Telefono:_ _______________________________ Data e Firma:_____________________________ Tagliando da rispedire a: Segretariato Associazione Gruppo Medaglia Miracolosa, via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio Vita dell’Associazione... Cari associati, amici e benefattori, 15 Qui Ticino... ...a voi missionari Cari lettori, Qui Ticino... ...a voi missionari via Carlo Croci 6 – 6850 Mendrisio Tel. 091 646 28 20 – Fax 091 646 28 15 CCP 69-853-6 GAB Chi dà al povero presta a Dio! Vuoi renderti utile alle missioni? Fai conoscere 6850 Mendrisio Il comitato Postcode 1 chi non l’avesse ancora fatto, invitiamo a voler rinnovare l’abbonamento al nostro periodico con una libera offerta, che conferma il vostro desiderio di voler continuare a ricevere il nostro periodico, sostenendo gli innumerevoli progetti che i missionari ci sottopongono e nel contempo aiutandoci a contenere i costi di stampa e di invio. Confidando nel vostro prezioso sostegno, vi ringraziamo. [Indirizzo] CAMPAGNA ABBONAMENTO PER L’ANNO 2008 Annunciare i cambiamenti d’indirizzo. Grazie! AVVISO IMPORTANTE