Qui Ticino... - Associazione "Gruppo Medaglia Miracolosa Mendrisio"

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Qui Ticino... - Associazione "Gruppo Medaglia Miracolosa Mendrisio"
Anno 40, numero 141
Qui Ticino...
...a voi missionari
marzo 2008
Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio
www.medaglia-mendrisio.org
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Bambini della missione di Pugnido - Etiopia
Notizie ed avvisi
n
1968-2008
i
Buon Compleanno
“Qui Ticino... a voi missionari”
4
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an
Un bellissimo traguardo raggiunto
grazie anche a voi tutti,
amici, simpatizzanti e sostenitori!
Da 40 anni entriamo nelle vostre case
con lettere, articoli, testimonianze e
progetti di missionari che grazie al
vostro prezioso contributo, anche con la
preghiera, trovano la forza e l’entusiasmo
di continuare il loro lavoro.
Continuate ad “aiutarci ad aiutare”!
CALENDARIO
MARIANO MISSIONARIO
prossimi appuntamenti
27 marzo 2008: Nella Chiesa Parrocchiale
di Mendrisio, alle ore 19:30 recita del Santo
Rosario e celebrazione della Santa Messa.
Segue, nella Biblioteca San Damiano, l’incontro
mensile.
20 aprile 2008: Tombola all’Oratorio Santa
Maria di Mendrisio, dalle ore 14:30, a sostegno
dei progetti missionari.
27 aprile 2008: Ritiro spirituale.
27 maggio 2008: Incontro mensile con il Santo
Rosario e la celebrazione della Santa Messa nella
Chiesa Parrocchiale di Mendrisio alle ore 19:30.
Segue, nella Biblioteca San Damiano, l’incontro
mensile con l’Assemblea Ordinaria, il rinnovo
dei membri di comitato e l’approvazione dei
conti annuali.
Impressum
Vita dell’Associazione...
Editore:
Associazione Gruppo Medaglia Miracolosa, Mendrisio
2
Direzione, redazione e amministrazione:
via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio
tel:
+41 91 646 28 20
fax:
+41 91 646 28 15
email: [email protected]
internet: www.medaglia-mendrisio.org
Orari apertura segretariato:
Lunedì - Venerdì: 09:00-11:30 / 14:00-17:00
Direttore Responsabile:
don Angelo Crivelli
Egli è risorto
e abita il nostro cuore
Al nostro caro Vescovo Pier Giacomo,
all’emerito Vescovo Ernesto,
ai nostri sacerdoti, a tutti i missionari,
a voi tutti, cari associati, benefattori e
lettori, con le vostre famiglie,
giunga l’augurio di una
Buona e Santa Pasqua!
Redazione:
Carla Bernaschina, Stefania Bazzurri, Florindo Brazzola,
don Angelo Crivelli, Michele Faul
Impaginazione e Grafica:
Michele Faul
Tipografia:
Fratelli Roda SA, zona Industriale 2, 6807 Taverne
Tiratura:
8’000 copie
Abbonamento:
Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di
versamento, fr. 4.— danno diritto all’abbonamento.
L’azione natalizia di alcune parrocchie del
Mendrisiotto e della nostra Associazione a favore
dei bambini di Padre Giorgio nella Missione
di Pugnido, mi ha portato in questi giorni in
Etiopia, con don Giampietro, per consegnare
il dono e per conoscere quella realtà in uno
scambio fraterno e personale. Prima di recarci
alla Missione, abbiamo avuto l’opportunità di
percorrere il circuito storico intorno alla capitale
Addis Abeba, sugli altipiani a oltre 2000 metri
di altitudine: le incredibili 11 chiese rupestri di
Lalibela, i monasteri del lago Tana, che parlano
di un’Etiopia dalle antichissime radici cristiane.
Ho ancora negli occhi l’immagine della croce
etiopica simbolo della fede cristiana, nelle sue
mille variazioni quasi ossessive: la chiesa di
S.Giorgio scavata nella roccia è come un marchio
nel suolo a forma di croce; le finestre di pietra a
forma di croce, croci dipinte o scolpite in forme
diverse, l’orgoglio con cui i preti ortodossi-copti
ti mostrano i loro tesori, le loro stupende croci
processionali e di benedizione. Ciascuna di quelle
croci di legno o metallo è a sua volta formata da
un intrico simbolico di piccole croci. Davvero
la croce di Cristo ha conquistato questa terra
africana, unica ad averne conservato l’impronta
per quasi due millenni.
Poi, il volo interno da Addis Abeba a Gambela,
due ore verso occidente, e infine un paio d’ore di
jeep in direzione sud fino a Pugnido. È un’altra
Etiopia, più “africana”: non più gli altipiani freschi
e il colore marroncino della pelle dei suoi abitanti,
ma il caldo soffocante del piano e i bambini delle
tribù nuer, anuak e denka, neri come il carbone.
La povertà segna anche i villaggi sperduti delle
montagne, ma qui nell’ovest c’è un’Etiopia un
po’ abbandonata, lontana dalla capitale e dalle
rotte del turismo, tribolata anche per l’arrivo dei
rifugiati dal vicino sud del Sudan. A Pugnido,
meta del nostro viaggio, ci incontriamo per
alcuni giorni con padre Giorgio Pontiggia, anzi…
“abbà Giorgio” e Giancarlo, salesiani venuti a
mescolare la loro vita con questa gente che vive
in casupole di fango e in capanne precarie dal
tetto di paglia. Durante la stagione delle piogge
i villaggi più discosti sono isolati per mesi, ma
in questa stagione secca possiamo seguire padre
Giorgio sulla jeep guidata da Giancarlo per ore
e ore su piste impensabili per andare a celebrare
l’Eucaristia o la liturgia della Parola là dove sono
stati chiamati. I bambini di quei villaggi, vestiti
di nulla, ci guardano stupiti dai loro grandi occhi.
Pugnido, la piccola missione salesiana: l’asilo per
i bambini scelti fra i più poveri, l’oratorio, la
nuova chiesa di Gesù Bambino che sta sorgendo,
le fondamenta dei bagni realizzati con i nostri
aiuti, l’acqua buona dei pozzi. Padre Giorgio ci
dice che è qui per questo: per annunciare loro che
Dio è un Padre che ci ama, e che anche loro sono
figli di Dio e nostri fratelli; e che i bambini vanno
rispettati nella loro dignità; ma anche per dare
loro speranza, per aiutarli a crescere bene, con
una buona alimentazione, acqua pulita, salute e
igiene, gioco e scuola… e quell’accoglienza tutta
salesiana insegnata da don Bosco. I canti della
Messa ritmati dai tamburi, la gioia semplice dei
bambini, rimarranno impressi nel nostro cuore.
Davvero a Pugnido si respira aria di famiglia: i
bambini e le famiglie, non importa di quale
tribù, possono varcare il cancello e sentirsi in
famiglia. Abbà Giorgio, coi suoi reumatismi
e i capelli lunghi, è come un papà e un nonno
che presta mani e cuore a Gesù che si è fermato
anche in questo angolo sperduto di umanità. A
Gambela anche le suore di Madre Teresa fanno
un lavoro stupendo fra i più poveri: osserviamo
i bambini malati, scheletrici o dal ventre troppo
gonfio mangiare il riso seduti in terra. Penso:
ecco, qui a Pugnido e Gambela ci sono le croci
di carne, molto più preziose di quelle delle chiese
di Lalibela; c’è Gesù in croce nei poveri, nei
bambini, ma c’è anche qualcuno accanto a loro
che si china sulle ferite. La croce di Etiopia brilla
di luce pasquale attraverso gli occhi dei bambini
che chiedono di essere presi in braccio. Stiamo
tornando a casa; sulla jeep che sobbalza sulla
pista di terra rossa piango di nascosto… Cosa
fai? Niente, è solo un po’ di polvere rossa negli
occhi!
Don Angelo Crivelli, Assistente
Lettera dell’Assistente...
Croci di carne
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Il missionario è anche artigiano
Alla Missione cattolica di Moutourowa, Maroua, Camerun, Fratel Domenico
Vicari, missionario del PIME, oltre alle molteplici attività di apostolato, dirige
un laboratorio artigianale e una scuola agricola per lo sviluppo rurale. Dal
2007 il laboratorio produce carri agricoli per rendere più maneggevole e redditizio il lavoro dei
coltivatori. Per agevolarne l’acquisto, i carri sono venduti sottocosto. Egli chiede ai sostenitori
della nostra Associazione collaborazione per coprire interamente le spese.
Progetti per le missioni...
Carissimi amici,
per far fronte ad una situazione, che diventa
sempre più critica, è necessario creare nuove
opportunità di sviluppo nell’ambiente rurale
e migliorare le condizioni del lavoro agricolo e
dell’allevamento.
Uno degli interventi prioritari è l’inserimento
di nuovi mezzi di trasporto, come per esempio
carri a due o quattro ruote, perché, ancora oggi,
il trasporto del legname, dei cereali e d’ogni altro
prodotto della terra, è a totale carico delle donne,
le quali, da sempre, sono obbligate a trasportarli
sulla testa.
L’introduzione di mezzi di trasporto a trazione
animale (bue, cavallo o asino) agevola il trasporto
del fieno, del sorgo (cereale che serve da foraggio
per le bestie o dal quale si ricava lo zucchero,
l’alcool etilico e la saggina per scope - ndr) e di altri
prodotti, dal campo alla capanna e dalla capanna
al mercato, evitando così l’intermediazione di
commercianti sfruttatori.
Ai giovani agricoltori viene anche insegnato come
migliorare le tecniche agricole già conosciute e
ad acquisirne di nuove per migliorare il lavoro
nei campi ed ottimizzare i raccolti, nel rispetto
dell’ambiente. È loro impartita una formazione
alla coltivazione dei cereali, alla preparazione di
vivai per le piante da frutto e d’ombra e le diverse
tecniche di allevamento.
Vi chiedo pertanto un aiuto per finanziare
parzialmente la realizzazione di carri agricoli
a traino animale a due o quattro ruote, il cui
scopo è di rendere più maneggevole e redditizio
il lavoro dei nostri coltivatori.
La costruzione dei carri è effettuata presso il
laboratorio della missione e poi sono venduti ai
singoli contadini o a piccole cooperative agricole,
ai quali viene chiesta una partecipazione alle
spese. Purtroppo, esse sono troppo elevate, e
perciò chiediamo che siano completate attraverso
il vostro sostegno.
Prima della realizzazione di tali carri,
organizziamo una campagna di sensibilizzazione
a livello di villaggio e a coloro che richiedono
la fornitura è chiesta una partecipazione di 455
Euro. Alla missione resta quindi l’integrazione
del resto delle spese che ammonta a circa 600
Euro per un carro a quattro ruote oppure a 750
per uno a due ruote.
Dopo questo lavoro di sensibilizzazione, abbiamo
già ottenuto un’ordinazione di 15 carri a 4 ruote
e di 5 a due ruote.
In attesa di una vostra favorevole risposta e
partecipazione, con un ricordo nella preghiera, vi
saluto fraternamente
Fratel Domenico Vicari
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L’asilo di Santa Cruz deve essere
messo a nuovo!
L’Opera Don Guanella è presente in diverse città del Brasile ed opera soprattutto
a favore dei disabili. A São Paulo, nella nuova parrocchia di Santa Cruz, si
occupa, fra l’altro, della cura e dell’educazione dei bambini. Padre Matteo
Matteazzi, della Congregazione Opera Don Guanella, ci chiede aiuto perchè il salone dell’asilo,
che è utilizzato anche dai ragazzi di strada, ha bisogno di una ristrutturazione.
Carissimi Amici della Medaglia Miracolosa,
ci rivolgiamo ai benefattori della vostra
Associazione per ottenere un aiuto a favore delle
Opere Guanelliane.
Qui, a São Paulo, gestiamo un asilo che ospita
120 bambinelli ed un gruppo di 75 ragazzi della
strada.
La Madonna ricompensi tutti voi, cari
benefattori, con la sua benedizione e con le sue
grazie celesti.
Abbiamo però alcuni lavori urgenti da far eseguire
per il buon funzionamento della struttura; il
pavimento del salone deve essere rifatto, una
parte dell’impianto elettrico ed idraulico è da
riparare e ci occorre un nuovo tinteggio delle
pareti.
A voi tutti dell’Associazione e benefattori la
riconoscente preghiera di noi missionari e di tutti
i bambini da voi beneficati.
Per questo chiediamo il vostro aiuto che sappiamo
essere sempre solidale, concreto e generoso.
Il Signore e la Madonna, che invochiamo della
“Medaglia Miracolosa”, ci assistano sempre.
Progetti per le missioni...
Oggi, 14 settembre 2007, festeggiamo la
fondazione della nostra Parrocchia Santa Cruz.
Avremo la gradita visita dell’Arcivescovo, che
verrà a celebrare la Santa Messa.
Tante, tante grazie.
Padre Matteo Matteazzi
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La scuola materna ha bisogno di una
ristrutturazione
Evelina Pegorari è una missionaria laica che da diversi anni opera nello Stato
del Maranhão, nella zona equatoriale del Brasile. Attualmente è attiva nella
città di São Luís con compiti di assistenza sanitaria e di educazione. Il clima
caldo ed umido come pure l’usura hanno deteriorato la struttura che ospita la Scuola Materna
“Nossa Senhora de Esperanca” e tutte le attività parrocchiali.
Per una decente ristrutturazione dell’edificio occorrono 14’000 Euro.
Carissimi amici e benefattori,
Progetti per le missioni...
dopo tre anni, trascorsi nella Diocesi di Balsas
(sud del Maranhão), con lo scopo di organizzare
un Centro socio-educativo per novanta bambini
ed adolescenti che vivono in condizioni di rischio
sociale, sono di nuovo rientrata nella capitale in
forma stabile per dare continuità alle attività
legate al “Centro di Salute” e alla “Creche”
(scuola materna).
Nell’ambito della “Pastorale del bambino”
offriamo assistenza sistematica a 120 famiglie con
bambini fino a 6 anni che presentano problemi
di denutrizione.
Al momento attuale, il bisogno prioritario
riguarda l’infrastruttura che ho trovato molto
deteriorata per motivi legati al clima (caldoumido), alla posizione geografica - la città è
circondata dal mare e quindi c’è una forte
presenza di salnitro - e all’usura, dovuta dai nostri
servizi e da tutte le altre attività parrocchiali.
Considerando la spesa ragguardevole, ho anche
pensato di programmare a tappe i lavori di
ristrutturazione, in modo da non intralciare il
lavoro dei collaboratori. In questo modo, penso
che risulti altresì meno oneroso a chi volesse
collaborare, scegliendo il contributo adeguato
alle proprie disponibilità. La spesa complessiva
per il materiale e la mano d’opera riguardante
tutte le tappe si aggira a 14’000 Euro.
Potete darci una mano? So che ricevete
innumerevoli richieste di aiuto da ogni parte del
mondo e che non sempre le vostre disponibilità
finanziarie sono all’altezza del bisogno, ma
la nostra fede è grande così come è grande la
capacità di “sperare” e di “aspettare dei poveri del
Brasile.
Siamo certi che la Divina Provvidenza non ha
limiti quando può contare su risorse umane
disponibili, competenti e generose come siete
voi, che operate a così ampio raggio.
Vi ringrazio di cuore per la vostra gentilezza e
sensibilità e vi prometto un costante ricordo
nella preghiera.
Con stima e riconoscenza.
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Evelina Pegorari
Quante volte, Signore, non siamo stati fedeli,
non siamo stati realisti di fronte alle cose;
quante volte, abbiamo creduto poco
all’inesauribile forza della vita derivante dalla Croce!
Concedi, o Signore, che contemplandola
noi ci sentiamo amati da te, amati da Dio,
fino in fondo, così come siamo;
e crediamo che per la forza della Croce
esiste in noi una capacità nuova
di dedicarci ai fratelli, secondo quello stile
e quel modo che dalla Croce
ci viene insegnato e comunicato.
Donaci, o Signore, di scoprire
che la Croce fa nascere davvero
un uomo nuovo dentro di noi,
accende nuove forme di vita fra gli uomini,
diventa il preludio, la premessa
e l’anticipazione di quella vita piena che esploderà
nel mistero della Risurrezione.
Ci mettiamo in ginocchio davanti alla Croce
con Maria e chiediamo di comprendere,
come lei ha compreso, il mistero che trasforma
il cuore dell’uomo e che trasforma il mondo.
Preghiamo e meditiamo insieme...
Contemplando la croce
cardinal Carlo Maria Martini
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Stupore di una gioia
La pagina dei giovani...
Cari giovani,
migliaia di persone, soprattutto giovani come voi, provenienti da ogni parte del mondo, alla fine dello scorso
dicembre ed il primo giorno di questo nuovo anno, si sono riuniti a Ginevra per l’incontro internazionale
proposto dalla Comunità Ecumenica di Taizè. Sulla scia di quanto vissuto da questi giovani voglio proporvi
di leggere, quale riflessione, una lettera scritta nel 2000 da Frère Roger Schutz, fondatore di questa comunità.
Si intitola “Stupore di una gioia” ed è rivolta a tutti coloro che cercano il Signore con cuore umile e sincero
tra gli affanni e le difficoltà della vita, e che cercano di realizzare la sua Parola nel posto in cui si è chiamati
a vivere.
Cerchiamo di trarre da questa lettera ciò di cui ci abbisogna per seguire quel percorso che Dio ha, da
sempre, tracciato per ognuno di noi con la certezza che Egli ci è sempre vicino in ogni momento della nostra
esistenza.
Carla
Dovunque tu sia, attraverso i continenti, tu
che vorresti percepire il mistero che sta al cuore
del tuo cuore, intuisci la bellezza profonda
dell’animo umano? Qual è questa bellezza
nascosta? È l’audacia d’una attesa. Se anche lo
ignoriamo, uno dei desideri più intimi del nostro
essere è quello di amare. Senza amore, la nostra
vita troverebbe un senso? Che Dio mi ama è una
realtà talvolta poco accessibile, ma viene il giorno
di una scoperta: se mi lascio raggiungere dal suo
amore, la mia vita si apre agli altri.
Accogliendo quanti vengono a lui, il Cristo
dice loro: “Beati i cuori semplici”. Un cuore
semplice è attento a vivere il momento presente,
disponendosi ad avanzare da un inizio a un nuovo
inizio. La fede è come uno slancio di umilissima
fiducia, mille volte ripreso nel corso della nostra
esistenza. Un cuore semplice acconsente a non
comprendere tutto del Vangelo. Può dire a Dio:
“Non mi appoggio solamente sulla mia fede.
Ciò che io non capisco, altri lo comprendono e
rischiarano il mio cammino.
Una tale semplicità suscita la compassione,
rende attenti verso coloro che, attraverso la terra,
conoscono gli abbandoni, le umiliazioni.
Fai il bene e lascia dire
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Certi giorni abbiamo l’impressione che la
nostra preghiera è vana, ci può essere come
un impoverimento, ma Dio ci rende capaci di
viverlo.
Anche quando si crea una distanza tra Dio e noi,
possiamo affidargli tutto, deporre tutto in lui.
Beato allora chi può dire a Cristo:
“Tu, Cristo, tu lo sai, faccio fatica ad esprimere
il mio desiderio di comunione con te, ma il tuo
Spirito Santo rianima in me un’audacia, quella di
abbandonarmi in te.
Tu vedi chi sono. Hai conosciuto la condizione
umana. Non ti nascondo nulla del mio cuore.
Non ignori che talvolta sono tirato da più parti
nello stesso momento. Ma quando interiormente
avverto un vuoto, dimora in me la sete della tua
presenza. E quando non riesco a pregare, tu sei la
mia preghiera.
La preghiera è un tesoro del Vangelo, apre una
strada che porta ad amare e a perdonare.
Il perdono può cambiare sia il nostro cuore, sia
la nostra vita: si allontanano allora le severità, le
durezze di giudizio, per lasciar posto alla bontà
Per quanto ci sentiamo sprovvisti, una delle
urgenze di oggi è mettere comprensione laddove
ci sono contrasti. Bastano certi ricordi del
passato per mantenere le distanze fra le persone
come anche fra le nazioni. Niente è più tenace
della memoria di ferite e umiliazioni. Cercare
instancabilmente di perdonare e di riconciliarsi
apre ad un futuro inatteso.
E ciò che è vero per ogni persona, lo è anche in
quel mistero di comunione che è il Corpo di
Cristo, la sua Chiesa.
Non ci sono, ovunque, delle persone umili
che preparano le strade del futuro? Ciò che
li attrae, è che una speranza si diffonda. Non
sono necessariamente i doni prestigiosi o le
grandi facilità che determinano i più profondi
cambiamenti, ma, più di quanto lo si supponga,
l’ardente carità.
Lo Spirito Santo effuso in ogni essere umano,
offre libertà e spontaneità. Ridona i gusto
della vita a chi lo perde. Viene a liberare dallo
scoraggiamento. Né i dubbi, né l’impressione
di un silenzio di Dio ci privano del suo Spirito
Santo.
Chi si apre al suo soffio e lo accoglie in un umile
ascolto, entra in un’avventura interiore. Nei
grandi affanni di un’esistenza, lo Spirito Santo è
un sostegno, una consolazione. In lui le sorgenti
di giubilo, di una gioia leggera, sono sempre
offerte. E questa gioia ci rende più vicini a coloro
che attraversano la sofferenza.
Sei secoli prima della venuta di Cristo, Dio
interpellava con queste parole: “Non ricordate
più le cose passate, non pensate più alle cose
antiche! Ecco, faccio una cosa nuova: proprio
ora germoglia, non ve ne accorgete?” (Isaia 43,
18-19). Sì, stupore d’una gioia: lo Spirito Santo
vuol fare di noi delle persone completamente
trasparenti, come un cielo di primavera. Il
Vangelo porta in sé una così chiara speranza e
un tale invito alla gioia che vorremmo giungere
fino al dono di noi stessi per trasmetterle vicino e
lontano. Dov’è la sorgente della speranza e della
gioia? È in Dio che instancabilmente ci cerca
e trova in noi la bellezza profonda dell’animo
umano.
La pagina dei giovani...
e alla benevolenza del cuore. Ed eccoci capaci
di cercare di comprendere, più che di essere
compresi.
Chi vive del perdono riesce ad attraversare le
situazioni indurite, proprio come l’acqua del
ruscello che, all’inizio della primavera, si scava
un passaggio attraverso la terra ancora gelata.
9
Padre Pierluigi Carletti da Guayaquil (Ecuador)
ci invia il suo saluto ed il suo ringraziamento
per il prezioso aiuto ricevuto dalla nostra
Associazione.
scuole.
Questo però non vuol dire che nel frattempo
non si sia pregato, anzi, dopo lo tsunami ed il
terremoto, che hanno colpito queste popolazioni,
gli aiuti umanitari e la Fede hanno evitato la
disperazione e la morte a molte persone.
Come vedete dalla foto, la particolare forma
della chiesa cerca di riprodurre una tipica casa
antica degli abitanti del luogo. La grandezza della
chiesa è di 24 metri per 14, più il presbiterio.
Vista la generosità di molti, pensano di riuscire a
terminarla a breve termine.
Il Padre che mi ha inviato le foto mi prega di
ringraziarvi moltissimo (e lo ha ripetuto più
volte). Si dice che il mare è formato da tante
piccole gocce, ma la vostra non è stata una
semplice goccia bensì molto di più. Grazie, e che
il Signore vi ricompensi.
Un saluto e, come già fatto, vi ricorderemo nelle
intenzioni delle preghiere.
Sempre nel Signore.
Fratel Dario Montanaro
Caacupé (Paraguay), 15 dicembre 2007
Notizie dalle missioni...
Parma (Italia), novembre 2007
10
Cari amici,
eccomi a voi dopo quasi due anni. Un mio
confratello, al rientro dall’Indonesia, mi ha
portato le foto che vi faccio pervenire. Ecco
finalmente le foto della chiesa, quasi ultimata,
costruita vicino a Gunungsitoli-Nias.
Carissimi,
vi invio con tanto piacere i migliori auguri
di Buone e Sante Feste uniti a un particolare
ricordo nella preghiera. Gesù Bambino vi doni
le più belle grazie e benedizioni e vi ricompensi
per quanto fate a beneficio dei suoi prediletti: i
poveri.
Vedete, nella foto, come pregano i nostri bambini
per i loro benefattori! Voi siete tutti presenti e il
Signore vi ricompenserà certamente.
Chiedo anche a voi una preghiera per la nostra
missione: grazie!
Con la più viva riconoscenza vi saluto con affetto
in Gesù e Maria.
Suor Ida Chistolini
Per realizzare questa nuova chiesa hanno
collaborato gli abitanti del luogo e vari
benefattori, con intenzione particolare, come voi
Non è stata realizzata prima perché, giustamente,
si è data la precedenza ad altre necessità, come le
abitazioni, la sanità, le cooperative di lavoro, le
Carissimi amici,
proprio il giorno di Natale ho ricevuto il vostro
messaggio natalizio, grazie di vero cuore per il
vostro ricordo. Un sentito grazie anche per la
bella sorpresa del dono di franchi 2’000 avuto
per i miei poveri, ragazzi e ragazze che vivono nel
nostro internato. Dio ricompensi ciascuno di voi
come Lui sa fare…
Sono quasi 40 anni che la nostra missione di
Chiang Rai e Wiang Pa Pao riceve i vostri aiuti…
In questi giorni ero molto preoccupata perché
a fine anno dovevo saldare un conto. Lo scorso
ottobre ho acquistato 2700 chili di riso per tutto
l’anno.
La notizia dell’arrivo della vostra offerta mi ha
riempito il cuore di tanta gioia.
La Provvidenza del buon Dio, coadiuvata dalla
vostra generosità, ha risolto il problema.
A tutti voi perciò il mio grazie sentito e
riconoscente. Noi tutti insieme, suore e bambini,
offriamo preghiere, ogni giorno, per i vostri
bisogni.
La Vergine Santa vi benedica e vi accompagni
con la sua materna bontà. A tutti: Buon Anno!
Cordiali e fraterni saluti.
Suor Elisa Cavagna
Fort-Dauphin (Madagascar), Natale 2007
Cari amici e amanti della nostra Missione,
gli anni passano e l’eternità si avvicina. Fortunato
chi si prepara ogni giorno all’incontro di questo
Bambinello divenuto Salvatore e Giudice.
Da parte mia, spendo la vita a servire e aiutare i
miei fratelli e sorelle malgasci, grandi e piccoli,
poveri e malati. I primi, come i secondi, sono
sempre più numerosi a causa della mancanza
di quanto potrebbe portare l’evoluzione ed il
benessere. Ciò favorisce l’ignoranza, mancanza
di igiene ed anche l’apatia per alcuni. Per la
scolarizzazione sembra aumentare l’interesse
dei genitori e dei bambini, ma, le spese per
frequentare le scuole, frenano l’evoluzione. Noi
aiutiamo nella misura del possibile! Per i malati
non c’è freno, anzi, amano venire per curarsi. Ma
poiché il prezzo di tutto aumenta, anche quello
dei medicinali, cerchiamo di fare tutto quanto è
possibile per aiutarli. I poveri devono vendere la
gallina o la legna per comprare il necessario per
vivere e curarsi. Per i malati di tubercolosi, che
sono numerosi, fortunatamente riceviamo dalle
Autorità, i medicinali necessari per curarli. A
quelli che vengono da lontano diamo alloggio
e vitto. Per il mezzogiorno, una cara Suora
malgascia, prepara loro un bel piatto di riso ben
condito, con amore. Abbiamo la consolazione di
vedere tanti di questi malati guariti se seguono
con perseveranza la cura di 8 mesi…
I più sofferenti sono però i bambini, specialmente
gli orfanelli. Quasi tutti sono affidati alla nonna
che, essendo povera, non riesce a nutrirli secondo
il loro bisogno. Noi cerchiamo di aiutarli
distribuendo latte, riso ed altri generi alimentari.
Sono tanti coloro che vengono ogni mattina alla
nostra missione per mangiare un piatto caldo
ben preparato.
Nel mese di agosto ho avuto la gioia di posare
la statua di San Pio da Pietralcina nel cortile
dell’Ambulatorio. Egli amava molto i malati
perciò sento la Sua protezione e chiedo la sua
intercessione per tutti noi.
Ecco, carissimi, qualche notizia dalla nostra
missione. Ce ne sarebbero tante altre…
Ogni mattina, con i malati, prego per i
benefattori. Che il Signore vi ricompensi per la
vostra generosità. Auguri a tutti di ogni bene e
grazie di tutto!
Suor Josephine Zingaro
Notizie dalle missioni...
Wiang Pa Pao (Tailandia), 27 dicembre 2007
11
Nakwamekwi (Lodwar-Kenya), Dicembre 2007
Notizie dalle missioni...
Carissimi,
pace e bene nel Signore! Al mio rientro in
Missione, lo scorso settembre, ho trovato che
tutto era andato avanti a grandi passi, anche senza
di me. Due dighe già approntate sulle cinque che
avevamo desiderio di realizzare in quei distretti
dove le trivellazioni non avevano dato l’acqua;
ma, soprattutto, una crescita continua del
numero dei piccoli allievi delle nostre scuole.
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Nel solo convitto femminile le bambine sono già
più di 120. A gennaio il loro numero crescerà a
300… E abbiamo solo attivato le prime due classi.
Ricorderete che avevamo previsto, credendo di
pensare in grande, un totale di 600 allieve su 5
classi elementari e 3 medie, ma la richiesta è tale
che per poter far fronte al tutto occorrerà tanta
preghiera, tanta fede e tanta disponibilità da
parte di noi tutti.
Le famiglie ci implorano di accoglierle non solo
perché qui le sanno ben protette, nutrite, curate e
istruite, ma perché credono e vogliono conoscere
il Messaggio che viene loro annunciato.
E gli adulti questo Messaggio lo vanno a cercare la
sera, dopo una faticosa giornata nei pascoli o nei
campi, quando il corpo implora il riposo anche
sul più squallido giaciglio. Quel Messaggio viene
proposto dai catechisti-maestri nelle cappellescuolette di savana, che sono di giorno rifugio
per i più piccoli, ai neofiti che sono sempre di
più ad ogni riunione!
Alla luce di Colui che ha portato questo
Messaggio ed alla luce della Sua stella che fra
poco brillerà in ogni Presepe, nessuno può e deve
essere rimandato a mani vuole…
Perciò vi imploro di farvi missionari, di far
conoscere questa mia richiesta di fratellanza
in Cristo a chi ancora non conosce i bisogni
di questi lontani fratelli: aiutateci a sostenere i
tanti piccoli che bussano a questa porta, affinché
possano venire accolti, protetti e nutriti, non solo
materialmente, ma anche del Suo Vangelo.
Vi ringrazio dal più profondo del cuore ed auguro
ogni bene a voi e a tutti i vostri cari.
Padre Elia Ciapetti
Nairobi (Kenya), gennaio 2008
Carissimi amici,
tanti saluti dal Kenya e buon anno a tutti voi!
Dal 2005 sono a Nairobi come formatore dei
fratelli che fanno il loro ultimo periodo formativo
prima di andare in missione. Lavoro anche a
Kariobangi, nella Parrocchia di San Martino de
Porres, dove celebro la Messa ogni domenica e
così non perdo il contatto con la gente!
La visita alle famiglie ci lascia tante volte senza
parole; siamo abituati a vedere la gente molto
povera, ma, in queste baraccopoli, la miseria è
molto forte. Un giorno visitavo una famiglia, per
pregare per una figlia morta non tanto tempo
prima. Con me c’era un amico che lavora per
l’Ambasciata spagnola. Per mancanza di spazio
nella stanza lui è rimasto fuori e forse è stato
meglio così, perché lui non è abituato a vedere
tanta miseria. Una stanza quadrata di 3 metri per
lato, divisa da una tendina vecchia e sporca; delle
borse di plastica, piene non si sa di cosa, per terra,
fanno da letto. Sedie non ce ne sono, soltanto
qualche padella per cucinare. Manca tutto ciò
che giornalmente si dovrebbe usare! Dopo aver
pregato con queste persone ho consegnato alla
mamma i soldi che avevo in tasca e sono uscito
da quella stanza impressionato, chiedendomi
come è possibile vivere in quelle condizioni! Il
fatto è che in questa unica stanza vivono da 6 a
9 persone!
In questa Parrocchia incominceremo la
costruzione di una scuola, vicino alla chiesa.
Siccome il terreno è poco ed in pendenza, la
scuola dovrà essere fatta sotto la chiesa.
È un grande e costoso progetto, ma speriamo di
riuscire a realizzarlo, piano piano, con l’aiuto di
tutti…
Chiediamo al Signore di benedire tutti con
un lavoro e possibilità di vita degna durante il
Nuovo Anno. Tanti saluti per tutti.
Un abbraccio fraterno.
Padre Antonio Guirao
Santa Maria (Brasile), 6 gennaio 2008
Carissimi,
ringrazio tantissimo per la vostra lettera per il
Natale e per il Nuovo Anno! È una vera forza per
tutti coloro che lavorano per il Signore. Auguro
a tutta l’Associazione la benedizione del Signore
per l’anno 2008!
Fraternamente.
per il Sud Sudan. La gioventù di adesso è tutta
traumatizzata dai lunghi anni di guerra e di
persecuzione e ora è attratta dalle cose vistose che
con la pace i mercanti portano. È difficile entrare
Monsignor Hélio Adelar Rubert
Khartoum (Sudan), dicembre 2007
nel loro intimo e aiutarli dentro…
Con il vostro aiuto abbiamo potuto comperare
medicine e cibo per gli scolari. Per molti di loro
la frugale colazione che diamo è l’unico pasto che
hanno assicurato al giorno. I bisogni sarebbero
enormi e già quello che riesco a fare è tanto e a
volte penso che è superiore alle mie forze e mi
scappa di mano. Queste sono alcune ragioni per
me per dirvi un grande grazie a conclusione di
questo anno 2007. Che il Signore vi benedica e
vi ringrazi Lui come solo Lui sa fare. Un fraterno
abbraccio.
Padre Eugenio Caligari
Cachoeira do Campo (Brasile), 9 gennaio 2008
Carissimi amici,
soltanto ieri ho ricevuto la vostra gradita lettera
augurale con la notizia della generosa offerta di
franchi 1’000. Ringrazio di cuore augurando un
2008 ricco di apostoliche realizzazioni con l’aiuto
materno di Maria Santissima. Il vostro lavoro per
le missioni è meraviglioso. Io, per l’età avanzata
(88 anni), ho ridotto le mie attività, ma la nostra
opera sociale che educa un centinaio di fanciulli
e accoglie mamme ed adolescenti, che imparano
molte attività, continua a tutto vapore dando il
primo posto alla formazione cristiana.
Continuiamo pure a dare una mano ai poveri,
aiutandoli ad avere una casetta decente.
Sentiamoci sempre uniti spiritualmente,
alimentati da una grande Speranza di tempi
migliori.
Pace e Bene! Affettuosamente.
Suor Agnese Gilà
Notizie dalle missioni...
Cari amici e benefattori,
è con profonda riconoscenza al Signore che
comincio questa lettera: il primo gennaio 2008,
a Dio piacendo, compirò 70 anni e, il 2008,
segna per me 45 anni di Sacerdozio e 44 dalla
mia prima venuta in Africa. Tanti anni e tante
grazie del Signore che mi è sempre stato vicino
ed aiutato nei periodi belli, di pace, e nei pericoli
dei numerosi anni di guerriglia. Lodate con me il
Signore. Devo ringraziarvi anche per tutto quello
che siete e avete fatto per me in tutti questi anni
e specialmente nel 2007.
La vostra amicizia e la vostra preghiera mi
sostengono in questa missione sperduta
nell’immenso Sud Sudan in cui nessuno vuole
venire a lavorare perché troppo lontana, tagliata
fuori e insicura. Io vi posso dire che qui, con
la mia gente, sto bene e mi sento sicuro. Dopo
tutto sono nelle mani del Signore, no?
Vi ringrazio anche della vostra generosità che
mi ha permesso di aiutare tanti poveri, ciechi,
lebbrosi, paralitici. Ci vorrebbe qui Gesù per
metterli in sesto, perché l’ospedaletto (l’unico,
con un dottore in tutto questo ampio territorio)
fa compassione e aiuta poco.
Tutta la nostra zona è infestata da una mosca
che provoca la così detta cecità dei fiumi
(oncocercosi). I ciechi sono moltissimi come
pure moltissimi gli epilettici…
Poi, i tanti anni di guerra, hanno distrutto il
sistema sanitario e scolastico. I lebbrosi non
ricevono più le loro medicine da decenni e per
tutti ce ne sono poche e care.
Anche quest’anno con le nostre “Comboni
Schools” abbiamo aiutato migliaia di ragazzi e
ragazze con l’educazione base. Le nostre sedici
case per l’infanzia hanno preparato un migliaio
di bambini per l’entrata nelle scuole elementari.
Sono queste le speranze per un futuro migliore
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Pasqua con la Bottega del Mondo
Aiutiamo iniziando dai nostri acquisti: Commercio Equo e Solidale!
Bottega del mondo...
Anche quest’anno, la Bottega del Mondo di
Mendrisio, in occasione della Pasqua sostiene
due progetti importanti; il progetto P.R.E.D.A
Foundation di Olongapo e la campagna
“Restituire l’infanzia”.
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P.R.E.D.A è una fondazione che da oltre
trent’anni dà rifugio e speranza alle vittime della
pedofilia ed ai minori rinchiusi in condizioni
inumane, nelle carceri filippine. Ogni anno riesce
a salvare dalle miserie circa cento minorenni.
Grazie a P.R.E.D.A i bambini riescono a trovare
affetto ed una famiglia pronta ad accoglierli, a
dare loro istruzione ed a reinserirli gradualmente
nella società e nel mondo del lavoro.
Alla Bottega del Mondo di Mendrisio potete
trovare la “Colombella dei piccoli” per sostenere
questo progetto.
La Colombella dei Piccoli (senza canditi) nasce
dalla tradizione della preparazione artigianale di
un’ottima e soffice colomba, ma con un tocco di
golosità in più: una finissima copertura di puro
cioccolato al latte! Gli ingredienti di commercio
equo provengono da piccole realtà agricole dei
paesi del Sud del mondo: le fave di cacao per il
cioccolato provengono da Conacado (Repubblica
Dominicana) e dalla Costa d’Avorio, mentre lo
zucchero proviene dalla Costa Rica, produttore
Copecañera.
Con la campagna “Restituire l’infanzia” verranno
sostenuti i piccoli produttori del sud del
mondo e si contribuirà inoltre alla campagna di
solidarietà promossa dell’AIFO per sostenere i
progetti rivolti all’infanzia; tra le molte attività
l’Associazione Italiana Amici di Follereau si
occupa da quarantasette anni della cura e della
riabilitazione socio-economica dei malati di
lebbra e delle loro famiglie. Uno dei molti centri
per l’infanzia si trova a Nayee Asha, in India nella
città di Meerut. I bambini ospitati appartengono
a famiglie che abitano in ex lebbrosari. Senza
questi importanti centri, sarebbero costretti ad
elemosinare e ad affrontare la dura realtà del
lavoro minorile.
Questo secondo progetto viene sostenuto con la
vendita della “Colomba”; lievitata naturalmente,
senza canditi ma con una pioggia di gocce di
cioccolata, morbida e saporita, preparata con
burro e priva di grassi vegetali. Gli ingredienti
del Commercio Equo presenti sono lo zucchero
di canna cristallino che proviene dal Paraguay,
prodotto dai lavoratori di Iturbe ed il cioccolato
preparato con le fave di cacao provenienti da
Conacado, Repubblica Dominicana.
Due progetti molto importanti, che la bottega
di Mendrisio sostiene, ai quali ognuno di voi
può contribuire acquistando la “Colombella dei
piccoli” e/o la “Colomba”.
Due dolci squisiti per uno squisito gesto di
solidarietà!!
Grazie per il vostro sicuro sostegno!
A tutti auguriamo una Buona e Santa Pasqua!
Le volontarie della
Bottega del Mondo di Mendrisio
Orari di apertura della sede di Mendrisio:
lunedì:
14:00–16:30
martedì - venerdì: 09:00–11:00 / 14:00–16:30
sabato:
09:00–11:00
Il mio impegno mariano-missionario
certamente conoscete il carisma della nostra
Associazione, il cui scopo principale (articolo 2
del nostro statuto) è di:
onorare la Vergine Immacolata con la vita
cristiana impegnata e con la diffusione della
Medaglia Miracolosa; e di sostenere spiritualmente
e materialmente le attività missionarie nel mondo.
La nostra Associazione si compone di soci attivi
o associati e di soci sostenitori.
I soci attivi sono coloro che hanno sottoscritto
un’adesione, secondo cui vogliono far parte della
nostra Associazione e ricevono regolarmente il
programma delle attività mariane e missionarie.
Essi si impegnano ad onorare il “27” di ogni
mese con la preghiera e, per chi può, con la
propria presenza all’incontro mensile di carattere
spirituale e informativo sull’attività missionaria.
Si impegnano inoltre a sostenere le opere
missionarie dell’Associazione, presentate per
mezzo del periodico trimestrale “Qui Ticino…
a voi missionari”.
I soci sostenitori, invece, danno un contributo
volontario e/o manifestano un interesse a
sostenere in una forma qualsiasi l’Associazione
nel raggiungimento dei suoi fini, senza tuttavia
partecipare all’attività sociale.
Il loro sostegno avviene soprattutto attraverso
l’adesione agli appelli di aiuto pubblicati su
questo periodico. Di ogni offerta, franchi 4.-danno diritto all’abbonamento.
Per ragioni postali, in un futuro più prossimo
potremo assicurare il recapito del nostro
bollettino solo ai sostenitori che negli ultimi anni
hanno dimostrato la loro sensibilità.
Mediante questo periodico vogliamo invitare
anche coloro che sono interessati a condividere
la vita dell’Associazione ed a parteciparvi
attivamente, ad iscriversi quali soci attivi o
associati per mezzo del tagliando apposto in
calce.
Invitiamo pure i nostri associati a rinnovare la
loro adesione a membri attivi dell’Associazione
Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio.
Grazie infinite per la vostra collaborazione!
Il Comitato
% Desidero iscrivermi quale socio attivo (associato) del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio,
ricevere la tessera di associato, lo statuto, il programma dettagliato annuale delle attività
mariano-missionarie ed il periodico “Qui Ticino… a voi missionari” come mezzo di
informazione.
Sono già socio attivo e desidero rinnovare la mia adesione quale membro attivo in seno al Gruppo
Medaglia Miracolosa di Mendrisio, conformemente ai suoi statuti.
Desidero continuare a ricevere “Qui Ticino… a voi missionari” per conoscere l’attività
mariano-missionaria del Gruppo e per poter sostenere le opere missionarie nel mondo.
Nome: _________________________________ Cognome:_______________________________
Indirizzo:________________________________ Località:_________________________________
Telefono:_ _______________________________ Data e Firma:_____________________________
Tagliando da rispedire a:
Segretariato Associazione Gruppo Medaglia Miracolosa, via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio
Vita dell’Associazione...
Cari associati, amici e benefattori,
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Qui Ticino...
...a voi missionari
Cari lettori,
Qui Ticino...
...a voi missionari
via Carlo Croci 6 – 6850 Mendrisio
Tel. 091 646 28 20 – Fax 091 646 28 15
CCP 69-853-6
GAB
Chi dà al povero presta a Dio!
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6850 Mendrisio
Il comitato
Postcode 1
chi non l’avesse ancora fatto, invitiamo a voler rinnovare
l’abbonamento al nostro periodico con una libera offerta, che
conferma il vostro desiderio di voler continuare a ricevere il
nostro periodico, sostenendo gli innumerevoli progetti che
i missionari ci sottopongono e nel contempo aiutandoci a
contenere i costi di stampa e di invio.
Confidando nel vostro prezioso sostegno, vi ringraziamo.
[Indirizzo]
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Annunciare i cambiamenti d’indirizzo. Grazie!
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