Lesioni Simil Tumorali - tecniche ortopediche iii anno
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Lesioni Simil Tumorali - tecniche ortopediche iii anno
Universita’ degli Studi di Milano CORSO DI LAUREA IN TECNICHE ORTOPEDICHE TUMORI PRIMITIVI DELLO SCHELETRO I CASI CLINICI Dr. Roberto Zorzi responsabile U.O.S. Ortopedia Oncologica Pediatrica U.O. Specializzata di Ortopedia Oncologica (Direttore: Dr. Primo Daolio) Istituto Ortopedico “Gaetano Pini” - Milano C OO ISTITUTO ORTOPEDICO “GAETANO PINI” -MILANO- Tumori dell’osso LESIONI SIMIL-TUMORALI TUMORI OSSEI BENIGNI TUMORI OSSEI MALIGNI Tumori delle parti molli (SIMIL-TUMORALI, BENIGNI, MALIGNI) LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO C OO CLASSIFICAZIONE delle lesioni similtumorali • • • • Cisti semplice Cisti aneurismatica Cisti mucosa periostea Fibroma istiocitico (difetto fibroso corticale, fibroma non ossificante) • Displasia fibrosa • Malattia di Gorham (angiomatosi diffusa progressiva) • Tumore bruno • Malattia di Paget monostotica • Granuloma eosinofilo • Miosite ossificante LESIONI BENIGNE E SIMILTUMORALI DELL’OSSO Incidenza per derivazione istologica C OO LESIONI BENIGNE E SIMILTUMORALI DELL’OSSO Rapporto adulti/bambini LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Incidenza su 2136 casi gran. riparativo a C.G. cisti mucosa t. bruno (iperPTH) granuloma eosinofilo C.O.A cisti ossea semplice LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO C OO Cisti Ossea Semplice E’ una lesione cistica a contenuto sieroso che deriva da un disturbo di crescita atrofico-degenerativa a livello di una metafisi. La sua evoluzione termina alla fine dell’accrescimento scheletrico Lesione frequente 45% Alto rischio di frattura • Eta’ : tra i 5 e i 15 anni • Rapporto M/F: 2 / 1 4 /1 Sedi piu’ frequenti: Omero prossimale Femore prossimale Tibia prossimale e distale 64 % Sedi piu’ frequenti: Omero prossimale Femore prossimale Tibia prossimale e distale 18 % Sedi piu’ frequenti: Omero prossimale Femore prossimale Tibia prossimale e distale 1% > X > 6% Caratteristiche radiografiche della lesione • si presenta come lesione litica occupante solitamente tutta la larghezza dell’osso. • i margini sono assottigliati ma netti • presenza di trabecolature • spesso a contatto della cartilagine d’accrescimento LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Cisti Ossea Semplice • contenuto e’ liquido (sieroso o siero-ematico), pulsante • è rivestita da parete fibrosa • vi è sepimentazione parziale (unicamerale) C OO Caratteristiche cliniche della lesione: • quasi sempre asintomatica • si presenta nel 75% dei casi con frattura patologica • possibile accorciamento dell’arto Trattamento Scopo del trattamento e’ ottenere la guarigione della lesione tramite irrobustimento della struttura ossea al fine di ridurre il rischio di frattura Possibilità di trattamento: • Infiltrazione endocistica con metil-prednisolone-acetato (M.P.A.) • Curettage, trapianto, eventuale sintesi • Infiltrazione endocistica con midollo o con matrice ossea demineralizzata (DBM) in caso di frattura in atto • trattare la frattura secondo i canoni classici (preferibilmente con metodi conservativi) • a consolidazione avvenuta o avanzata, iniziare il trattamento mediante infiltrazioni endossee. In alcuni casi la frattura porta a guarigione la lesione. Il rimaneggiamento osseo stimolato dalla frattura puo’ produrre un ispessimento delle corticali e una ristrutturazione della camera cistica LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Cisti Ossea Semplice Omar aa. 11 C OO Si presenta in P.S. con frattura terzo prossimale dell’omero procurata da banale caduta. E’ evidente un’area litica con corticali conservate… I l bambino viene trattato con Desault per 3 settimane. Alla scadenza il controllo mostra consolidazione della frattura e persistenza di area litica…con aspetto a vetro smeriglio… LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Cisti Ossea Semplice Omar aa. 11 C OO La diagnosi in questo caso si puo’ effettuare sulla sola radiografia . Si programma un trattamento con terapia infiltrativa con cortisone… Scopo del trattamento e’ ottenere la guarigione della lesione tramite irrobustimento della struttura ossea al fine di ridurre il rischio di frattura LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Cisti Ossea Semplice • In anestesia generale , dopo centraggio delle lesione in brillanza, si procede a… forare la corticale con un mandrino e… C OO LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO C OO Cisti Ossea Semplice verificare la fuoriuscita di liquido cistico, spontaneamente pulsante Si aspira il liquido in quantita’ doppia rispetto al volume del farmaco da iniettare LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Cisti Ossea Semplice • Si inietta cortisone nella dose precedentemente stabilita. • I microcristalli di M.P.A. agiscono causando la distruzione del tessuto connettivo della parete cistica, permettendo una riparazione osteogenica secondaria C OO LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Cisti Ossea Semplice Ripetizione del trattamento ogni 2 mesi per un ciclo 3-5 volte. Puo’ essere necessaria la ripetizione dei cicli C OO Cisti Ossea Semplice Riccardo aa 14 dopo 4 mesi dopo 8 mesi dopo 12 mesi “curettage, cauterizzazione con Etanolo, zeppaggio con “bone graft substitute” “curettage, , zeppaggio con allogenic bone graft e PRP ” Cisti Ossea Semplice Federica aa 16 Intervento di curettage e zeppaggio con stecca di perone e spongiosa autologa LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Cisti Ossea Aneurismatica Lesione iperplastica caratterizzata da cavita’ cistiche iperemico-emorragiche. Il suo aspetto radiologicamente aggressivo puo’ portare erroneamente a diagnosi errate di malignita’. C OO • Eta’ : tra i 10 e i 20 anni • Rapporto M/F: 1 / 2 C OO Cisti ossea aneurismatica Incidenza per sede su 569 casi CASISTICA I.O.R. Localizzazione ubiquitaria con predilezione per ossa lunghe e vertebre Caratteristiche cliniche della lesione: • dolore • tumefazione • limitazione funzionale articolare • segni di compressione mielo radicolare • l’esordio con frattura patologica è raro C OO Sedi caratteristiche: rachide Interessa frequentemente l’arco posteriore ed il soma C OO Altre sedi C OO Prognosi • Il decorso e’ variabile con possibilità di crescita lenta, ma più spesso e’ ad accrescimento abbastanza rapido. • Può guarire spontaneamente in 2/3 anni. • Non è soggetta a trasformazione maligna. • Può recidivare nel 10-15% dei casi. E’ più frequente la recidiva nel primo anno. C OO Cisti ossea aneurismatica (COA) Diagnosi differenziale con: Tumore a cellule giganti Granuloma riparativo a cellule giganti Osteosarcoma Lesioni teleangectasico benigne e maligne con componente da COA Descritti casi molto rari di trasformazione maligna (forse sarcomi radio-indotti). LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Cisti Ossea Aneurismatica Trattamento • Biopsia • Curettage, ev. innesti ossei • Embolizzazione arteriosa in sedi difficilmente operabili (bacino-rachide) • Resezione in ossa spendibili C OO TECNICA: curettage e trapianto autologo Dopo 4 anni LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Cisti Ossea Aneurismatica Agapito aa 5 Bambina sottoposta a biopsia con esame istologico al congelatore e curettage della lesione. C OO LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Cisti Ossea Aneurismatica Agapito aa 5 Dopo il curettage e’ stato effettuato uno zeppaggio con osso di banca e sostituti dell’osso. C OO LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Cisti Ossea Aneurismatica Agapito aa 5 A 12 mesi dall’intervento si assiste a d una iniziale recidiva della lesione in sede prossimale. C OO LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Cisti Ossea Aneurismatica Agapito aa 8 A 4 anni dall’intervento si assiste a d una ristrurazione dell’osso con buon recupero funzionale. C OO Cisti Ossea Aneurismatica Arianna aa 14 embolizzazione Cisti Ossea Aneurismatica Arianna aa 14 Pre embolizzazione Pre embolizzazione Post embolizzazione Post embolizzazione Post embolizzazione LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Granuloma eosinofilo dell’osso C OO Malattia proliferativa legata a linee cellulari di istiociti simili alle cellule di Langerhans dell’epidermide. Ampia gamma di manifestazioni cliniche: • Granuloma eosinofilo dell’osso, singolo o multiplo • Malattia di Hand-Shuller-Christian: malattia cronica disseminata scheletrica ed extrascheletrica • Malattia di Letterer-Siwe: malattia acuta o subacuta scheletrica ed extra-scheletrica Granuloma eosinofilo dell’osso (18% delle lesioni similtumorali) • Eta’ : prima dei 20 anni • Rapporto M/F: 2 / 1 C OO Caratteristiche cliniche della lesione: • dolore • tumefazione • segni di irritazione radicolare • frattura patologica rara • aumento della VES e eosinofilia C OO Sedi caratteristiche: rachide Interessa frequentemente il corpo vertebrale C OO Sedi caratteristiche: scapola - bacino Localizzazione branca ileo pubica Localizzazione scapolare C OO LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Granuloma eosinofilo dell’osso Trattamento • Follow-up • Infiltrazioni con steroidi • Curettage, eventuali innesti ossei • Resezione in ossa spendibili (coste – diafisi peroneale) • Radioterapia (20-30 Gy) in sedi inoperabili • Corticosteroidi e CT in H.S.C. C OO Prognosi • Possibilità di riparazione spontanea anche nelle lesioni scheletriche multiple. La vertebra plana può guarire con ricostruzione spontanea del corpo vertebrale. • La forma solitaria può trasformarsi nel 10% dei casi in forma multifocale. • Nella H.S.C. (I. X cronica disseminata) gli esiti sono condizionati dal diabete insipido e dalla fibrosi polmonare. C OO LESIONI SIMILTUMORALI DELL’OSSO Displasia Fibrosa neoformazione intraossea di natura congenita amartomatosa a contenuto fibro-osseo Si puo trovare associata a chiazze di pigmentazione cutanea, maturita’ scheletrica precoce e puberta’ precoce (Sindrome di Albright) L’associazione D.F. con chiazze cutanee pigmentate si trova nel 20% dei casi, piu’ frequente nelle forme poliostotiche C OO Displasia Fibrosa • forma monostotica • forma poliostotica (più rara) è colpito più frequentemente un emisoma • Non c’è passaggio dalla forma monostotica a quella poliostotica • La forma poliostotica continua a crescere anche nell’età adulta C OO Displasia Fibrosa • Eta’: compare nell’infanzia ma generalmente e’ diagnosticata tra i 10 e i 30 anni (se asintomatica puo’ essere scoperta a qualsiasi eta’) • Rapporto M/F: 1 / 1 C OO Displasia Fibrosa Incidenza per sede su 347 casi 60 lesioni poliostotiche prevalenti in un emisoma CASISTICA I.O.R. Negli arti la frequenza decresce dalla radice alle estremita’ C OO Sedi caratteristiche: femore prossimale C OO Sedi caratteristiche: omero C OO Caratteristiche cliniche della lesione: • le forme monostotiche sono facilmente asintomatiche • deformità (ad ampio raggio - più frequente nelle poliostotiche) • dolore da microfratture negli arti inferiori • nelle sedi superficiali si possono riscontrare tumefazioni (teca cranica, coste) • pigmentazione cutanea • maturità scheletrica precoce (pubertà precoce) • aumento della fosf. alcalina C OO Prognosi • Le lesioni compaiono nell’infanzia e si estendono in misura imprevedibile. • L’estensione e la deformità si aggrava nel periodo dell’accrescimento. • La progressione delle lesioni tende ad esaurirsi raggiunta l’età adulta. (Spinta evolutiva in gravidanza). • Può esserci una degenerazione sarcomatosa in età adulta sia nelle forme mono che poliostotiche (0,5%) (Post terapia radiante?). C OO Displasia fibrosa Diagnosi differenziale Displasia osteofibrosa Fibroma non ossificante Fibroma desmoplastico Osteosarcoma centrale low-grade Degenerazione maligna molto rara (0.4-0.5%) Più frequente nelle forme correlate a Sindrome di Albright (4%). Sono state descritte casi di osteosarcoma, fibrosarcoma e di condrosarcoma (verosimilmente originato da isole di cartilagine). Trattamento displasia fibrosa Indicazione in base a eta’, segni clinico radiografici, estensione Follow-up (bifosfonatati 35 mg /set) In eta’evolutiva Trattamenti ortopedici conservativi o di stabilizzazione Osteotomie correttive e sintesi interne Curettage ed innesti + stabilizzazione In eta’ adulta Follow-up (bifosfonati 70 mg /set) C OO Caso clinico: Angela aa 4 C OO Caso clinico: Angela aa 6 C OO Caso clinico: Angela aa 12 C OO Displasia Fibrosa Federica aa 16 In esiti di pregresso intervento di epifisiodesi temporanea . Si procede ad esporre la lesione che interessa il terzo medio prossimale della tibia C OO Displasia Fibrosa Federica aa 16 …a curettare la lesione C OO Displasia Fibrosa Federica aa 16 …ad inserire un innesto cortico spongioso autologo… C OO Displasia Fibrosa Federica aa 16 …risultato finale. C OO Malattia di Gorham • Eziologia e patogenesi ignote. Ipotizzata trasmissione autosomica dominante • Inusuale proliferazione di vasi linfatici (linfangectasia) condizionanti osteolisi • Progressiva lenta distruzione ossea. • Sedi elettive: scapola, coste, vertebre, pelvi e femore. • Può estendersi a piu’ ossa contigue, ma sempre a localizzazione regionale. C OO Malattia di Gorham • Eta’: diagnosticata tra i 10 e i 15 anni • Rapporto M/F: 1 / 1 • Non esiste terapia C OO Miosite ossificante • Predilige adolescenti e giovani adulti. • Piu’ frequente nella coscia. • L’ossificazione è muscolare ma puo’ interessare il periostio. • Inizia dopo 2-4 settimane da un trauma, con dolore e talvolta con segni di flogosi. • Inizialmente è molle elastica , poi tende ad ossificare. • Si riduce spontaneamente nei mesi successivi alla sua comparsa. C OO Miosite ossificante • L’ossificazione avviene dalla periferia al centro C OO GRAZIE PER L’ATTENZIONE C OO ISTITUTO ORTOPEDICO “GAETANO PINI” -MILANO-
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