relazione di fine lavoro – turismatica iii
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relazione di fine lavoro – turismatica iii
Nome e Cognome Matricola Anno di immatricolazione Tag sviluppata LAURA CARACI 727847 2009-2010 MASH-UP RELAZIONE DI FINE LAVORO – TURISMATICA III A) COMMENTI ALLE LEZIONI Commento alla lezione 1 – 17 Maggio Ciao a tutti! Leggendo i commenti noto che, per quanto il mondo di internet sia vasto e differenziato, sono stati toccati quasi tutti i temi che ruotano intorno all’e-commerce e fare altri commenti sarebbe ripetitivo. E devo fare i complimenti ai miei compagni e alle mie compagne di corso perché li trovo veramente in gamba e abili osservatori. Detto questo aggiungerei solo che, oltre tutti i commenti fatti sull’e-commerce, da e-Bay al Virtual Mall e analizzati tutti i pro dell’e-commerce (risparmio di tempo, fatica, stress), mi domando dove sta in tutto questo l’interazione umana (che reputo un contro, visto che la reputo una cosa importante, non solo come studentessa di un corso di laurea che comunque sta sotto la Facoltà di Sociologia, ma anche come persona). Certo non nego che io per prima, se posso evitare, evito volentieri di recarmi in agenzia di viaggi, per una serie di motivi (appunto, risparmio di tempo, fatica, stress…e costi!). E ciò pare in contraddizione con ciò che ho appena detto sull’interazione umana (sarebbe meglio essere accolta da un agente di viaggi sorridente e disponibile a spiegarmi tutto ciò che voglio sapere piuttosto che avere a che fare con un freddo e inespressivo schermo del pc). Ma voglio portarvi un esempio: ai miei 18 anni mio fratello mi ha regalato un viaggio a Londra con lui e la sua ragazza e io di mia iniziativa ho organizzato tutti e quattro i giorni della nostra permanenza come una vera tour organizer, con tanto di programma scritto, tappe, orari, costo dei biglietti di ingresso ai musei, luoghi da visitare. Tutto ciò prendendo come spunto la guida Lonely Planet (inclusa nel regalo di mio fratello, insieme al biglietto aereo, prenotazione alberghiera e trolley) e poi col supporto di Google Maps e Internet ho potuto approfondire i dettagli che desideravo. Riallacciando questa mia esperienza al fattore e-commerce e interazione umana, voglio dire che il fattore umano non deve essere dimenticato solo perché internet riesce a superare limiti che noi umani non possiamo superare (per quanto rimane sempre una creazione dell’uomo!!!) e trovo che il vantaggio di internet sia soprattutto la personalizzazione di qualsiasi cosa cerchiamo: io ho sì evitato il rapporto faccia a faccia con un agente di viaggi (magari stanco dalla giornata o poco informato sulla mia destinazione…anche se non sarebbe proprio il caso di Londra!), ma ho evitato soprattutto che mi fosse offerto o indicato un itinerario o delle tappe prestabilite per non dire standardizzate. Io ho personalizzato il mio viaggio scegliendo i luoghi che interessano a me, che non sono di certo quelli che interessano ad un’altra persona, ma appunto grazie a questo, una volta arrivata in quei luoghi, che sentivo miei, ho vissuto una vacanza in cui in ogni posto in cui andavo (perché avevo scelto io di andarci) mi sentivo più confidenziale anche con la gente che trovavo ed è capitato pure di conoscere qualche persona del posto a cui chiedere a loro stessi di quel luogo! (e per conoscere davvero un posto credo sia meglio avere a che fare con un locale che con un consulente di viaggi del mio luogo di provenienza). Ecco l’interazione umana. E come ormai sappiamo, nel turismo la seconda fase dell’esperienza del viaggio (1.prima del viaggio, 2.durante il viaggio, 3.dopo il viaggio) è la più decisiva nel successo di una vacanza. E avere dei rapporti con la gente del posto credo che sia importante nel lasciare un bel ricordo dell’esperienza (anche perché quando ho scelto questo corso di laurea il mio desiderio era “viaggiare e conoscere nuove culture” … mentre ora pare che basti aprire qualche pagina di internet dedicata alla città che voglio visitare, tra portali dedicati, Wikipedia, Google immagini, visite virtuali, per poter dire “sono stata in quel posto!”). Per concludere, l’e-commerce permette sicuramente un risparmio di costi e di tempo (sia per i venditori che per gli acquirenti), ma voglio ancora sottolineare che questo non deve succedere a spese di altro, come appunto i rapporti umani. Siamo ancora esseri umani fisici, integri e articolati, non siamo arrivati ancora a farci scomporre in bit! Quindi spero che, per quanto ogni innovazione porti grande entusiasmo (e magari sì, anche timori, ma non per noi che apparteniamo alla generazione di Internet e siamo –o dovremmo essere- educati a tutti i rischi che si corrono in rete), riusciremo a gestire al meglio i pro e i contro di quello che accade intorno a noi, sapendone sfruttare i vantaggi e per quel che riguarda gli svantaggi, eliminarli, evitarli o trasformali in vantaggi. Mi scuso se sono andata un po’ fuori tema! A presto, Laura. Link: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-tag-della-lezione-1-17-maggi--2 Tags con cui ho contribuito: e-commerce, rapporti umani, personalizzazione, esperienza di viaggio Commento alla lezione 2 – 18 Maggio Mi sono accorta con estremo ritardo che non avevo commentato la lezione 2 !!! a partire dalle tag e dagli appunti posso però recuperare collegando tutti i fenomeni e-… trattati al web 2.0. Partendo dall’e-commerce, tutte le esperienze d’acquisto tipiche del commercio tradizionale, una volta portate sul mondo della rete e perdendo alcuni attributi relazionali dello scambio faccia a faccia, hanno poi potuto beneficiare delle potenzialità della seconda generazione di web (appunto, web 2.0), che oltre a presentare enormi vantaggi per i venditori (risparmio di costi di magazzino in primis e ampliamento del numero di potenziali clienti a cui rivolgere un messaggio promozionale/offerta), ha anche permesso dei benefici ai clienti-navigatori, che possono oggi avere delle offerte personalizzate più che mai e la possibilità di fare ottimi affari grazie ad una concorrenza allargata anche geograficamente (e sappiamo che più concorrenti ci sono, più le aziende cercano il vantaggio sul prezzo, ancor prima che sulla differenziazione dell’offerta). Passando poi all’e-learning, non sono pochi gli esempi che potremmo osservare: dall’università eCampus, all’alternativa Nettuno del nostro stesso Corso di Laurea, al sito livemocha.com, all’integrazione del libro del prof. Boaron con il sito Turismedia, a programmi apposta e altri esempi ancora. L’e-learning può essere svolto a vari livelli di interattività tra studente e docente attraverso il sito: ovviamente dove manca la possibilità di interagire direttamente con un professore o un tutor via chat o videoconferenza è fondamentale la semplicità d’uso dell’interfaccia che lo studente ha a disposizione per relazionarsi con la materia. In ogni caso non sono pochi i vantaggi che possono ricavarsi da scelte di apprendimento di questo tipo, soprattutto per le persone che non hanno tempo (spesso lavoratori) o la possibilità fisica di andare a scuola o all’università o a corsi specifici. È vero che non si assiste ad una lezione frontale, ma è anche vero che possono addirittura moltiplicarsi le occasioni di interazione, forse anche grazie alla minore soggezione che consente il trovarsi dietro lo schermo di un pc, ma anche per la possibilità di integrare testo, immagini, suoni (un esempio a riguardo è il sito www.ivona.com, che permette di digitare una parola e sentirne la pronuncia nella lingua scelta), video, simulatori interattivi, registrazione vocale (per verificare la corretta pronuncia di una lingua ad esempio), ecc.. rendendo la lezione virtuale più completa e quasi divertente. In sostanza le pratiche già esistenti e che continuano ad esistere nel mondo reale sono potenziate nel mondo virtuale e il consumatore/navigatore/alunno/turista/… e qualsiasi altro singolo individuo che non ha i mezzi e le risorse necessarie per creare da sé i beni o servizi di cui ha bisogno è sempre più partecipe nella creazione dei prodotti e servizi stessi di cui usufruisce; infatti grazie all’interattività con il sito dell’azienda, egli fornisce direttamente o indirettamente le informazioni di cui l’azienda ha bisogno per creare i beni o servizi che soddisfano maggiormente le sue esigenze, con beneficio di entrambe le parti. Link: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-tag-della-lezione-2-18-maggi--2 Tags con cui ho contribuito: e-commerce, e-learning, interattività, partecipazione attiva, arricchimento dell’esperienza, potenziamento pratiche tradizionali sul web, web 2.0. Commento alla lezione 3 – 24 Maggio Questo tema a noi “scienziati” del turismo deve premere più di qualunque altro se una volta usciti da qui vogliamo lavorare in questo settore, apportando dei cambiamenti sostanziali. Le cose non possono rimanere così a lungo. Quando penso all’Italia mi sorge un sentimento misto di tenerezza e rabbia. Io amo il mio Paese, il nostro dizionario, il nostro patrimonio artistico, i nostri paesaggi, le nostre origini, il nord e il sud. Ma purtroppo ci sono degli ostacoli culturali sia a livello della popolazione, che a livello politico che ci impediscono di vivere insieme e di valorizzare le vere ricchezze che abbiamo. Per quanto riguarda i politici preferisco non espormi (e in generale, in materia di turismo basta guardare l’iter contorto e difficile che si è dovuto percorrere per arrivare ad un punto fermo nel diritto nazionale per capire quanti problemi e implicazioni presenti questo settore). Per quanto riguarda i limiti culturali della nostra popolazione, mi riferisco soprattutto alla passività che caratterizza l’italiano medio circa qualsiasi tema innovativo, ferma restando la tendenza a lamentarsi sempre. Per non parlare delle differenze tra nord e sud su cui potrei aprire un’altra discussione, in quanto osservatrice diretta nata e cresciuta nella provincia di Milano ma da genitori immigrati dalla Sicilia, con conseguenti effetti sul tipo di educazione ricevuta e bagaglio culturale. Ma senza dilungarmi in spiegazioni sociologiche su queste differenze e ricollegandomi al discorso del turismo, creare un senso civico nelle popolazioni locali è necessario per la valorizzazione delle diversità che caratterizzano il nostro Paese, definito anche “museo diffuso” per l’elevato numero e capillarità di siti attrattivi dal punto di vista turistico. A volte immagino come doveva essere vivere ad Atene nel 500 a.C. o nell’Italia del 1300, ai tempi dei Comuni e delle corporazioni (e di Dante *.*). Oggi, nell’era della comunicazione, ogni punto del mondo è collegato col punto opposto e a volte le persone preferiscono crearsi contatti più distanti dalla propria residenza, perché a volte le realtà locali annoiano e si cerca la novità, sulla scia del successo di tali innovazioni tecnologiche. O forse è più comodo intrattenere rapporti seduti davanti al pc (e torna di nuovo il tema della passività). Invece è compito dei comuni e delle realtà più vicine al cittadino (come suggerisce l’art.118, Cost. sulla suddivisione delle competenze) creare iniziative in grado di coinvolgere i propri cittadini, perché in alcuni casi è vero che “l’unione fa la forza”. Per di più, come studiato in marketing della destinazione, la coesione sociale di un luogo è un fattore determinante per l’attrattività di una destinazione turistica: se un turista arriva in un posto in cui la gente si odia o ancora peggio è indifferente tra sé e non percepisce la gioia di vivere tra le persone residenti, avrà una brutta impressione del luogo e sicuramente non tornerà né ne parlerà bene ai suoi conoscenti. Dunque senza il presupposto di una popolazione locale affezionata alla sua identità e ai suoi concittadini è difficile o inutile mettere in atto qualsiasi altra iniziativa volta a creare un’immagine attraente di un posto. A meno che non si voglia rendere l’Italia finta come i tanti villaggi turistici sulle coste africane che creano una campana di vetro nella quale regna la gioia e il benessere, mentre al di fuori di essi la gente muore per fame e guerriglie per i propri diritti, ideologie o religioni. Per quanto ne so, esempi positivi e concreti di coinvolgimento della popolazione sono stati messi in atto a Torino, che di fatti ha potuto così rimodernare la sua offerta e immagine turistica. Link: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-tag-della-lezione-3-24-maggi Tags con cui ho contribuito: senso civico, Italia, passione, Italiani, realtà locali, coinvolgimento attivo, cultura, immagine turistica Commento alla lezione 4 – 31 Maggio Ho trovato che farci creare la risorsa sul nostro stile di viaggio come premessa per questa lezione sia stata un’azione mirata e coerente con gli argomenti: gamefication ed esperienza di viaggio. In particolare, a partire dall’assegnazione del preciso compito di inserire 10 tags descrittive, il professore ha stimolato la nostra fantasia, oltre che la nostra conoscenza della materia, anche perché gli aggettivi e le parole sintetiche implicano uno sforzo immaginativo. Infatti credo che l’idea di base sia stata quella di coinvolgerci nel raccontare cos’è il viaggio per noi in una forma di gioco, in cui permetterci di raccontare un’esperienza ludica quale è il viaggio, che è anche materia di nostro interesse e studio. È su questa logica che si basano anche le comunità virtuali, infatti a partire da un sito di aste on-line come e-bay è possibile la creazione di comunità virtuali attorno un specifico prodotto di interesse, con grande vantaggio dei produttori dello stesso, che così possono monitorare le opinioni e i comportamenti dei loro clienti e prendere le decisioni più opportune. Anche bakeca.it presenta la stessa logica, con il vantaggio che le comunità virtuali possono manifestarsi anche nella realtà locale, in quanto il sito è suddiviso per Regioni e Comuni. Allo stesso modo se un manager di qualche tour operator s’imbattesse in questa sezione di thinktag, potrebbe ricavare informazioni importanti sulle aspettative e modalità di fruizione del servizio da parte di uno specifico target: studenti universitari, ambo i sessi, prendendo noi come piccolo campione per i suoi sondaggi on-line. E conseguentemente costruire offerte ad hoc, possibilmente usando lo stesso canale di comunicazione (un social media come thinktag), coerente con il target stesso. Un altro argomento interessante di questa lezione è la realtà aumentata. Mi sembrava una cosa fighissima vedere certe cose nei film di spionaggio americani e invece è una realtà veramente vicina a noi. Però penso che prima di investire in infrastrutture tecnologiche così avanzate, ci siano molte cose da sistemare nel nostro Paese, e anche in tutti gli altri; con questo non intendo respingere l’innovazione tecnologica, ma, anche se quello che sto per scrivere probabilmente va contro i miei interessi, credo che prima di applicare questa tecnologia al turismo, è più urgente sfruttarla per la ricerca e la medicina o studi che possono veramente aiutare l’uomo dove l’uomo non può arrivare. E poi avere una città nel palmo di una mano non gioverebbe certo alle destinazioni, perché la gente potrebbe iniziare a pensare di visitare Venezia senza andarci! Commento alla lezione 5 – 1 Giugno Un’altra stimolante lezione che mi ritrovo a commentare solo ora con estremo ritardo e che, a partire dalle tags, mi permette di sviluppare torrenziali brain storming sotto forma di schemi a ragnatela. La ragnatela appunto è per me la forma grafica che più rappresenta la società (post)moderna: nei rapporti sociali, caratterizzati da reti a maglia larga; nella comunicazione, con il Web in primis e il funzionamento stesso della tecnologia sottostante (il router, il server e tutti gli altri nodi del tragitto dei pacchetti di informazioni che compongono il sistema Internet); nelle infrastrutture (le ferrovie ad esempio e i mezzi di trasporto più capillari come la Metropolitana, le cui fermate rappresentano nel mio schema mentale i nodi della maglia). Esempi come questi che convergono in un’unica parola: globalizzazione. Infatti la tendenza degli individui a condividere emozioni, esperienze, contenuti sui social network avvicina intimamente persone lontane geograficamente, grazie appunto al sistema Internet e oggi i mezzi di trasporto come treni e aerei e servizi connessi, grazie alla diffusione sul territorio e nei comportamenti abituali della gente e al relativo minor costo (si pensi ai voli low cost o alle promozioni), permettono una maggiore mobilità e di conseguenza anche un avvicinamento fisico e non più solo virtuale tra la gente e tra i luoghi. Mobilità e contatti infatti sono i motori propulsori dello sviluppo dell’info-mobilità, nel senso di potere creare e accedere ai contenuti in qualsiasi luogo e momento, grazie ai devices quali gli smartphone, la cui diffusione tra la popolazione è ormai sempre più diffusa. L’allargamento della disponibilità d’informazioni a un ampio pubblico grazie ad Internet secondo me crea i presupposti per le dinamiche che portano la gente a volersi spostare. Tutto ciò è permesso da due caratteristiche della tecnologia in questione: l’interoperabilità e la legge di Moore. La prima consiste nella possibilità di scambio di informazioni, servizi e contenuti tra diversi sistemi, che operano però secondo un comune codice o linguaggio di comunicazione (nell’esempio di Internet è il protocollo TCP/IP); la seconda è una deduzione del fondatore di Intel Corp. che mette in relazione le dimensioni dei transistor con il numero di chip che li contengono. La conseguenza diretta di questa legge, oltre alle implicazioni economiche, è la maggiore capacità di memorizzazione e processamento dei pc e che consente ulteriori sviluppi nelle tecnologie, permettendo di creare devices sempre più piccoli (e dunque portatili) con le stesse funzioni del pc. L’interoperabilità tra diversi sistemi consente pure di creare delle combinazioni di servizi quali il mash-up, attraverso linguaggi comuni, che in questo caso sono le API (Application Programming Interfaces). In realtà le API non sono da paragonare ai protocolli TCP/IP, ma sono comunque dei servizi che permettono a due fornitori di servizi/applicazioni internet di integrare i loro servizi/applicazioni grazie a questa interfaccia, senza la quale i due sistemi non potrebbero comunicare e dunque integrarsi. Il mash-up è un argomento che mi ha entusiasmata molto e credo sia un modo intelligente, solidale, simpatico, creativo e strategico per creare sinergie e collaborazioni in grado di trarre vantaggio sulla concorrenza e offrire servizi più completi agli users. La logica sottostante a tutto questo pare essere “avere tutto a portata di mano” (mano nella quale tengo il device che me lo permette). Link: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-tag-della-lezione-5-1-giugno Tags con cui ho contribuito: api, mobilità, smartphone, reti, rapporti umani, linguaggio, mash-up, sinergie Commento alla lezione 6 – 7 Giugno Lezione finale. Che dire, quante cose!!! Quante cose abbiamo imparato e commentato, quante prospettive diverse, simili o arricchite su altrettanti argomenti. Dedico il mio ultimo commento in particolare alla realtà aumentata. Esiste un programma, Layar, scaricabile su smartphones che usano come sistema operativo Android o iOS (iPhone) e che, inquadrando un posto, attinge informazioni da vari social network tra cui Twitter, Flickr, Panoramio e servizi di Google Maps e Wikipedia e sovrappone le informazioni acquisite allo schermo che inquadra il posto reale. Nella sua sezione Favorites, realizzando un mash-up con Google Maps, l’applicazione consente di ricercare i punti di interesse nelle zone circostanti, con la possibilità pure di effettuare la ricerca per mezzo di parole chiave per l’attività commerciale ricercata (es., ristorante, banca, stazione) e visualizzarli come sulle mappe di Google. La realtà aumentata nel marketing turistico può essere un’occasione per arricchire l’esperienza del viaggiatore, ma soprattutto per fornirgli degli strumenti per usufruire al meglio e orientarsi nella città di destinazione. In particolare le forme di mash-up che includono le mappe di Google e le informazioni di Wikipedia sono un importante forma d’assistenza per il turista. Link: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-tag-della-lezione-6-7-giugno Tags con cui ho contribuito: Layar, smartphone, mash-up, realtà aumentata, social network B) LINK AI COMMENTI SUI LIBRI DEI PROFESSORI Commento al libro di M.Boaron, “Introduzione a Internet e alle applicazioni sul web”: Link: http://smart.thinktag.org/it/resources/boarontesti-e-manuali-desame Inizialmente le lezioni mi davano il mal di testa, perché cercavo di seguire attentamente finchè non spuntava qualche termine o concetto che mi spiazzava, a causa della mia parziale ignoranza sull’informatica. Iniziando a leggere questo libro invece ho cominciato ad avere più familiarità con la materia e potevo fare anche domande precise su ciò che non mi era chiaro. Insomma, un libro breve, ma intenso e io amo i libri chiari, completi ed essenziali (soprattutto quando ne ho troppi da studiare!). I termini per me intraducibili si sono ridotti e capire il funzionamento di certi meccanismi della Rete mi ha coinvolto parecchio e mi ha fatto nascere il desiderio di approfondire certi temi (soprattutto per quanto riguarda la creazione di siti e la grafica, anche se quest’ultima non è un argomento centrale del nostro corso). Per di più il supporto del sito Turismedia è stato utilissimo, oltre che per certi aspetti divertente ( interattività, gamefication e e-learning). Credo sia indispensabile affiancare al libro anche il manuale on-line, non solo perchè approfondisce o chiarisce alcuni argomenti del libro, ma anche perchè permette di interagire, toccare con mano (o meglio col mouse) ciò di cui si sta parlando. Oltre alla lettura della teoria, vedere visivamente immagini o potere inserire personalmente dei codici, mi aiuta a rafforzare i concetti. In conclusione posso dire di essere soddisfatta di questo modulo. E se sta leggendo, arrivederci Prof. Boaron! buone vacanze e grazie. Commento al libro del modulo del Prof. Goetz, “Vantaggio competitivo in Rete. Dal web 2.0 al cloud computing”: Link: http://smart.thinktag.org/it/resources/testo-esame-prof-goetz-vantaggio-competi semplicemente illuminante! Molte cose sono spiegate con accurata precisione, tanto da farmi immergere completamente nella lettura e nei discorsi. Obiettivo raggiunto: comprensione e possesso dei concetti per chi legge (anche se sul possesso dei concetti si vedrà all’esame -.-). Ho trovato molto utili i box di approfondimento o dei casi, perché mostrano come si sono realizzati e sviluppati certi concetti spiegati nel testo nella pratica, nelle varie realtà aziendali. L’unica pecca che ho riscontrato in certi passi è la mistificazione di alcuni concetti utilizzando parole inglesi o composte (probabilmente neologismi creati dagli autori stessi, chissà) mai incontrate nei capitoli precedenti. Ma si tratta di frasi talmente brevi che ciò non ha compromesso la comprensione del concetto in generale. Certo, mi dispiaceva solo che, quelle due o tre volte che mi è capitato di chiedermi “ma di cosa sta parlando???”, veniva interrotta la mia concentrazione e ho vissuto degli attimi di disperazione chiedendomi se quella frase che non ho capito era importante. Ma io mi dispero spesso, soprattutto sotto esami, questo libro è stato fonte di conoscenza, esempi pratici e stimoli più che di disperazione. In una parola di nuovo, illuminante. C) LINK E COMMENTI A RISORSE ALTRUI 1. “Spot su youtube” di Barbara Sarotti: http://smart.thinktag.org/it/resources/spot-su-youtube 2. “L’e-commerce che trasmette fiducia” di Irene Favini: http://smart.thinktag.org/it/resources/le-commerce-che-trasmette-fiducia 3. “Prenotazioni on-line troppo difficili: cresce il ruolo dei nuovi agenti di viaggio” di Geosseline Jimènez: http://smart.thinktag.org/it/resources/prenotazioni-on-line-troppo-difficili-cr 4. “A Facebook si aggiungono i Places” di Nadia Sarcinella: http://smart.thinktag.org/it/resources/a-facebook-si-aggiungono-i-places 5. “La pirateria musicale” di Isabella Giumelli: http://smart.thinktag.org/it/resources/la-pirateria-musicale 6. “La realtà aumentata nel settore culturale” di Katia Tavola: http://smart.thinktag.org/it/resources/la-realta-aumentata-nel-settore-cultural 7. “Google Earth utile per vedere luoghi mai visti” di Chiara Grigoletto: http://smart.thinktag.org/it/resources/google-earth-utile-per-vedere-luoghi-mai 8. “Cotratto di acquisto on-line” di Dario Brioschi: http://smart.thinktag.org/it/resources/contratto-aquisto-on-line 9. “Visit Tuscany: la Toscana su Foursquare” di Maria Clara Louizero: http://smart.thinktag.org/it/resources/visit-tuscany-la-toscana-su-foursquare 10. “Critical City a Milano:la città in gioco” di Katia Tavola: http://smart.thinktag.org/it/resources/critical-city-a-milano-la-citta-in-gioco--2 11. “e-Part. Social Network della partecipazione” di Garbiele Fania: http://smart.thinktag.org/it/resources/e-part-social-network-della-partecipazio--2 12. “Fb Luoghi: la geolocalizzazione arriva sul social network. Addio Privacy!” di Sara Bettinelli: http://smart.thinktag.org/it/resources/fb-luoghi-la-geolocalizzazione-arriva-su 13. “Assassins’ creed brootherhooh presentazione gioco” di Arturo Fux: http://smart.thinktag.org/it/resources/assassins-creed-brotherhood-presentazion D) LE MIE CONNESSIONI 1. Mia risorsa “Caraci Laura. Il mio stile di viaggio”: http://smart.thinktag.org/it/resources/caraci-laura-il-mio-stile-di-viaggio Lezione 4 del Prof. Paini: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-tag-della-lezione-4-31-maggi 2. Mia risorsa “Le vacanze si organizzano sul web”: http://smart.thinktag.org/it/resources/le-vacanze-si-organizzano-sul-web Risorsa di Sara Colnago “Applicazione iPhone per prenotare gli alberghi più lussuosi”: http://smart.thinktag.org/it/resources/applicazione-iphone-per-prenotare-gli-al Risorsa di Ombretta Michieli “Logitravel”: http://smart.thinktag.org/it/resources/logitravel 3. Mia risorsa “E-commerce nel turismo e mete turistiche”: http://smart.thinktag.org/it/resources/e-commerce-nel-turismo-e-mete-turistiche (per questa risorsa sono state create 8 connessioni, ma per brevità metterò i link delle tre più coerenti o interessanti per me) – Risorsa di Geosseline Jemènez “Prenotazioni on-line troppo difficili: cresce il ruolo dei nuovi agenti di viaggio”: http://smart.thinktag.org/it/resources/prenotazioni-on-line-troppo-difficili-cr Risorsa di Federica Tara “La direttiva Europea sull’e-commerce”: http://smart.thinktag.org/it/resources/la-direttiva-europea-sulle-commerce Risorsa di Dario Brioschi “contratto d’acquisto on-line”: http://smart.thinktag.org/it/resources/contratto-aquisto-on-line 4. Mia risorsa “Realtà aumentata a Ferrara e considerazioni personali”: http://smart.thinktag.org/it/resources/realta-aumentata-a-ferrara-e-considerazi Risorsa di Katia Tavola: “La realtà aumentata nel settore culturale” http://smart.thinktag.org/it/resources/la-realta-aumentata-nel-settore-cultural Risorsa di Valentina Pavanelli “Mostra di Nerone virtuale”: http://smart.thinktag.org/it/resources/romala-mostra-nerone-virtuale Risorsa di Paola Arrigoni “L’antica Roma in versione 3D”: http://smart.thinktag.org/it/resources/lantica-roma-in-versione-3d 5. Mia risorsa “Info-mobilità e turismo: progetti italiani”: http://smart.thinktag.org/it/resources/info-mobilita-e-turismo-progetti-italian--2 Risorsa di Alessia Orlandini “SoundTouring”: http://smart.thinktag.org/it/resources/soundtouring Risorsa di Maria Clara Louizero “Visit Tuscany su Foursquare”: http://smart.thinktag.org/it/resources/visit-tuscany-la-toscana-su-foursquare 6. Mia risorsa “Economie di scala e lunga coda”: http://smart.thinktag.org/it/resources/economie-di-scala-e-lunga-coda Risorsa di Irene Favini “La teoria della lunga coda”: http://smart.thinktag.org/it/resources/la-teoria-della-lunga-coda 7. Mia risorsa “Turismo e web 2.0”: http://smart.thinktag.org/it/resources/turismo-e-web-20--3 Risorsa di Natalia Etveeva “Social network nel turismo”: http://smart.thinktag.org/it/resources/social-network-nel-turismo--3 8. Mia risorsa “Smack my b***h up vs Onorico flow”: http://smart.thinktag.org/it/resources/mtv-mash-up-smack-my-bh-up-vs-the-onoric Risorsa di Arturo Fux “Assassin’s creed brootherhooh presentazione gioco”: http://smart.thinktag.org/it/resources/assassins-creed-brotherhood-presentazion 9. Mia risorsa “Approfondimento: Apple e innovazione continua”: http://smart.thinktag.org/it/resources/approfondimento-apple-e-innovazione-cont Risorsa di Alessia Erba “smartphone e turismo”: http://smart.thinktag.org/it/resources/smartphone-e-turismo Risorsa di Massimo Crespi “Android vs iPhone”: http://smart.thinktag.org/it/resources/android-vs-iphone - Risorsa di Giovanna Guarriello “Testo esame prof.Goetz Vantaggio competitivo in Rete”: http://smart.thinktag.org/it/resources/testo-esame-prof-goetz-vantaggio-competi E) LINK ALLO SCAFFALE (E NUMERO DI RISORSE CONTENUTE) Scaffale “ROMA” (7 risorse): http://smart.thinktag.org/it/shelves/roma Scaffale “Tutte le mie risorse” (13 risorse): http://smart.thinktag.org/it/shelves/tutte-le-mierisorse--2 Scaffale “Relazione finale. MASH-UP di Laura Caraci” (risorse): F) TAG SCELTA E DESCRIZIONE Mash-up: ho scelto questa tag perché è un argomento che mi ha interessato molto e perché credo che la “mescolanza” sia la logica sottostante a molte attività in Rete. G) LINK DI 5 RISORSE DA ME CREATE SULLA TAG SCELTA 1. 2. 3. 4. 5. http://smart.thinktag.org/en/resources/realta-aumentata-a-ferrara-e-considerazi http://smart.thinktag.org/en/resources/mtv-mash-up-smack-my-bh-up-vs-the-onoric http://smart.thinktag.org/en/shelves/roma http://smart.thinktag.org/it/resources/mash-up-tra-tecnologie-per-linfo-mobilit http://smart.thinktag.org/it/resources/unapi-di-orange-telecom-france-click-to---2 CONCLUSIONE: RIFLESSIONI PERSONALI. Ho scelto di sviluppare la tag mash-up perché, dal momento che il mash-up consiste nella creazione di un nuovo contenuto o servizio attingendo da altri contenuti o servizi diversi tra loro, per mezzo delle API (Application Programming Interfaces), la reputo un simbolo della continuità comunicativa e non solo che caratterizza il mondo digitale. Questa continuità, resa possibile grazie ai dispositivi mobili come pc portatili, tablet pc, smartphones e grazie alle tecnologie di telecomunicazione che presenterò successivamente, permettono agli utenti di mantenere il contatto con i messaggi, di qualunque natura essi siano (commerciali, informativi o relazionali). Mash-up informatico. In questo paragrafo non intendo riferirmi solo ai risultati concreti del mash-up, come può essere un sito web di prenotazione con la georeferenziazione della struttura alberghiera sulla mappa di GoogleMaps, ma anche ai vari sistemi di comunicazione che, nonostante differenze nel loro funzionamento, possono integrarsi tra loro. I sistemi di telecomunicazione più noti a cui mi riferisco sono i seguenti: il Bluetooth è uno standard “per scambiare informazioni tra dispositivi diversi attraverso una frequenza radio sicura a corto raggio. Bluetooth cerca i dispositivi coperti dal segnale entro un raggio di qualche decina di metri, e li mette in comunicazione tra loro” (fonte: Wikipedia). La trasmissione dei dati tra dispositivi in cui è attivo il Bluetooth è dunque basata sull’invio di segnali elettrici ed onde elettromagnetiche via etere. Il bluetooth può connettere diversi devices secondo tre schemi: punto-punto, punto-multipunto o scatternet (in quest’ultima tipologia la connessione principale si effettua tra i punti che fanno da master, cioè che si occupano della sincronizzazione degli dati tra gli altri devices. I masters poi regolano la connessione verso le altre periferiche (slaves). Il Bluetooth permette di collegare smartphones, palmari, stampanti, auricolari, trasferendo i dati comodamente senza fili, a condizione che i devices da connettere siano abbastanza vicini. Il Wi-Fi è un sistema che permette la connessione WLAN, ovvero la connessione wireless (W-) tra reti locali (-LAN). “A sua volta la rete locale così ottenuta può essere interallacciata alla rete Internet tramite un router ed usufruire di tutti i servizi di connettività offerti da un ISP” [Internet Service Provider] (Fonte: Wikipedia). Alcune città sono state interamente cablate per il wi-fi, cioè, dal momento che la copertura del wi-fi è limitata nell’arco di alcune centinaia di metri (anche per motivi di sicurezza contro i rischi elettromagnetici), sono stati installati più punti di accesso che interfacciano le varie aree wi-fi, costruendo così una rete che ricopre una zona più estesa. Esistono vari protocolli per il wi-fi, ma in tutti i casi i dispositivi che utilizzano il wi-fi devono avere il marchio di certificazione wi-fi, che ne assicura l’interoperabilità con altri dispositivi. GPS “è un sistema di posizionamento su base satellitare, a copertura globale e continua, gestito dal Dipartimento della difesa statunitense.” (fonte: Wikipedia). Infatti il GPS, è stato inizialmente creato a scopi militari e tutt’oggi esistono due diversi sistemi, uno molto preciso per i militari statunitensi (PPS) e l’altro utilizzato dai civili (SPS). Il suo funzionamento è basato su dei satelliti distribuiti in corrispondenza della zona equatoriale; i satelliti compiono il loro moto di rivoluzione intorno alla Terra in 12 ore per consentire la continuità del segnale. Il calcolo della posizione avviene in funzione di rapporti spazio/tempo tra ricevitore GPS e satellite che esso aggancia (per la precisione, in base alla distanza del satellite dalla posizione del ricevitore e conoscendo la velocità delle onde radio che consente di calcolare la differenza di tempo tra l’invio del segnale dal satellite e la ricezione dello stesso segnale da parte del ricevitore). Più sono i satelliti con cui il ricevitore riesce a mettersi in comunicazione, più sarà preciso il posizionamento, fino a permettere anche la navigazione in 3D. UMTS (Universal Mobile Telecommunications System) come combinazione tra GSM e 3G e GPRS (General Packet Radio Service) sono in generale due modalità di connessione per la telefonia mobile, che consentono molti servizi web e multimediali che vanno ben oltre la tradizionale funzione di chiamata dei telefoni cellulari. Il Voice Over IP (VOIP) è la tecnologia che permette la conversione della voce in pacchetti dati che viaggiano attraverso internet per poi essere riconvertiti in voce dal device che riceve il pacchetto-dati. Il VOIP può utilizzarsi sia via pc, installando un software apposta o via telefono, che si collegherà alla LAN per raggiungere Internet, che a sua volta si collegherà ad un server VOIP per interfacciarsi con la centrale telefonica pubblica, da cui verranno smistasi i pacchetti-dati. Il VOIP i basa sulla trasmissione radio in tempo reale full-duplex, cioè che permette un flusso di trasmissione a doppio senso e quindi di parlare e ascoltare contemporaneamente. Dovendo collegarsi ad Internet, il sistema VOIP integra nel suo acronimo IP, che appunto è la parte del protocollo TCP/IP che si occupa di individuare il canale di trasmissione più adatto (libero) per fare viaggiare i pacchetti-dati. Esistono già oggi delle aziende che integrano alcuni di questi sistemi di telecomunicazione per offrire un servizio più completo, come Gosthway e Navspy (casi sinteticamente accennati anche nella mia risorsa: http://smart.thinktag.org/it/resources/mash-up-tra-tecnologie-per-linfo-mobilit ): “GHOSTWAY è un localizzatore che è in grado di rilevare la propria posizione dal satellite tramite il GPS (Global Positioning System) e trasmetterla al Sistema (Server dedicato) tramite un collegamento GSM/GPRS identico a quello di un cellulare.” (Fonte: http://www.ghostway.it/it/supporto/faq) “Navspy is a location based service. Navspy is the living map. This is a map with moving things on it that can be tracked on the web browser via mobile handsets and PCs. Any consumer or enterprise can join Navspy today and be on the map, create a buddy list of trakkiessm and use Navspy to chat via Instant Message and VoIP. Navspy™’s technology ties together satellite GPS, Internet maps, mobile search, Instant Messaging, mobile telephony, presence server and other enterprise and community databases with a suite of user friendly interfaces. Users can access Navspy from the web, a normal mobile phone, GPS enabled mobile phone or a mobile phone connected via Bluetooth to a GPS device” (Fonte: http://info.nav-spy.com/) Mash-up sociale. Blog e social Network permettono lo scambio di opinioni ed esperienze tra persone lontane e appartenenti a culture diverse, potendo dare luogo in casi estremi a “mash-up culturali”, cioè culture o subculture giovanili per così dire “meticce”. Dalla larga diffusione di questi social media ne conseguenze un maggiore accesso alle informazioni, così che le persone hanno la possibilità di liberarsi dai vincoli della comunicazione unidirezionale tipica dei mass media, come la televisione e scegliere in prima persona le notizie da approfondire e da scoprire. Il concetto di mash-up sociale è stato già approfondito nel commento della Lezione 5, in cui parlo della ragnatela: “La ragnatela appunto è per me la forma grafica che più rappresenta la società (post)moderna: nei rapporti sociali, caratterizzati da reti a maglia larga; nella comunicazione, con il Web in primis e il funzionamento stesso della tecnologia sottostante (il router, il server e tutti gli altri nodi del tragitto dei pacchetti di informazioni che compongono il sistema Internet); nelle infrastrutture (le ferrovie ad esempio e i mezzi di trasporto più capillari come la Metropolitana, le cui fermate rappresentano nel mio schema mentale i nodi della maglia). Esempi come questi che convergono in un’unica parola: globalizzazione. Infatti la tendenza degli individui a condividere emozioni, esperienze, contenuti sui social network avvicina intimamente persone lontane geograficamente, grazie appunto al sistema Internet e oggi i mezzi di trasporto come treni e aerei e servizi connessi, grazie alla diffusione sul territorio e nei comportamenti abituali della gente e al relativo minor costo (si pensi ai voli low cost o alle promozioni), permettono una maggiore mobilità e di conseguenza anche un avvicinamento fisico e non più solo virtuale tra la gente e tra i luoghi.” (Fonte: me stessa http://smart.thinktag.org/it/resources/turismatica-tag-della-lezione-5-1-giugno) Senza prendere come esempio Facebook che, sebbene sia il più diffuso social network (e potente strumento di marketing virale), è diffuso in modo nauseante anche sui libri di testo, si può prendere come esempio Second Life. Questo social network è una vera e propria seconda vita, in quanto si possono svolgere anche affari di lavoro, incontri amorosi, viaggi. Tutto ciò potenzialmente si riflette nella vita reale. È anche una sorta di realtà potenziata, visto che si possono creare situazioni e ambienti che nella vita fisica trovano dei limiti (fisici, economici, temporali), come costruire ville o vendere appezzamenti di terra. Critical City è un altro social network che ho conosciuto solo grazie a questo corso e mi ha entusiasmato tanto. Dal punto di vista turistico, ho già osservato in un commento come Critical City può farsi strumento per la promozione di luoghi meno noti, mentre dal punto di vista sociale può rafforzare il senso di appartenenza cittadina. Un altro esempio di mash-up dunque: un sito che può influenzare sentimenti e comportamenti reali di un individuo. Mash-up delle competenze. Come già dimostrato nella risorsa dedicato al caso Apple (http://smart.thinktag.org/it/resources/approfondimento-apple-e-innovazione-cont), la competizione in Rete è fondata sul dinamismo delle innovazioni e sulla collaborazione. In particolare ho voluto rappresentare l’aspetto collaborativo come “mash-up” delle competenze”. Per riprendere l’esempio Apple, l’azienda deteneva le competenze in materia di pc e lettori musicali, ma successivamente ha sviluppato forti competenze anche nel mercato della telefonia mobile, tanto che l’iPhone 4 è stato premiato come miglior telefono al Mobile World Congress 2011. Studiando il caso Apple ho pensato che molto probabilmente tali competenze siano state acquisite ed implementate grazie al trasferimento di know-how durante la collaborazione con Motorola per la creazione del modello ROKR In più per la creazione di progetti in Rete non sono necessarie solo competenze informatiche e grafiche, ma anche competenze basate sulla conoscenza di temi specifici, competenze relazionali. Credo che quanto scritto nella presentazione del gruppo del progetto i-Muse descriva sinteticamente quello che intendo con mash-up delle competenze: “La squadra di i-muse è un gruppo multidisciplinare che comprende tutte le professionalità indispensabili per realizzare i progetti dei nostri clienti. Dal tecnico informatico al grafico, dal creatore dei contenuti al responsabile del marketing, tutti collaborano per realizzare un prodotto completo” (Fonte: http://www.i-muse.info/ita/chi_siamo.htm) In ultimo, ma non meno importante da questo punto di vista è l’Open Source. Infatti i software Open Source, permettendo la modifica dei lavori da parte di più individui indipendenti, permettono una collaborazione su scala globale e la creazione di progetti frutto delle competenze dei diversi collaboratori. L’ultima considerazione economica che si distacca dal discorso di innovazione continua è che ogni iniziativa va progettata sin dall’inizio secondo il principio COPE (create once, publish everywhere) per poter sfruttare appunto la multicanalità. Mash-up per il turismo. Il turismo è un ambito multidisciplinare. Gli esempi di mash-up per il turismo possono dunque passare dalla collaborazione di attori competenti in materie tra loro trasversali, come riportato sopra, dalla mescolanza di diversi mezzi di comunicazione per veicolare un messaggio promozionale, dalle applicazioni di mash-up informatico vero e proprio. Per questo ultimo caso voglio riportare l’esempio del sito del turismo della Nuova Zelanda: http://www.newzealand.com/nuova-zelanda/. Come si può vedere, è un sito facilmente navigabile, anche grazie alle tag clouds presenti in ogni sezione; i mash-up sono 3 e ben mirati: il primo consiste nell’integrazione del booking engine del sito di Air New Zeland (finestra a destra); il secondo è Google Maps, in cui vengono mostrati i diversi punti delle città in base alle città di cui si sta leggendo il contenuto; il contenuto testuale infine, ha a fondo pagina delle immagini, che è possibile votare direttamente tramite Facebook o Twitter, grazie al bottone integrato “Mi piace” e “Tweet”. Figura 1 Screenshot della pagina del sito per il turismo della Nuova Zelanda. Il mash-up con Twitter non è qui direttamente osservabile, perché bisogna aprire l’immagine per potere votare sia con Facebook che con Twitter. Un'altra applicazione tecnologica a beneficio del turismo sono le card, ovvero biglietti cartacei o badge elettronici basati sull’Rfid (Radio Frequncy IDentification). Le card sono un ottimo strumento per condurre i turisti nei luoghi che l’amministrazione locale preferisce, per regolare i flussi turistici e per spingere il turista a spendere di più spostandosi, dal momento che una volta acquistata la card è quasi certo che il turista la sfrutterà al massimo, usufruendo di tutti gli sconti e convenzioni varie nei siti inclusi nella card. Attraverso le card elettroniche inoltre, è possibile attivare sistemi tecnologici che possono arricchire la fruizione di un sito o di un viaggio, come nel caso di Ferrara e la realtà aumentata. IN CONCLUSIONE gli strumenti tecnologici e le competenze degli operatori di settore e non solo, posso mettere in atto fruttuose sinergie per accompagnare il turista consumatore dalla fase decisionale, attraverso innovativi strumenti promozionali on-line e multicanali, all’esperienza durante la fruizione del viaggio, attraverso l’assistenza dei dispositivi mobili e di tecnologie in grado di ricreare suggestioni del passato o antiche, arricchendo così l’offerta, fino al ritorno a casa, dove il turista-consumatore soddisfatto potrà condividere sui social network la sua esperienza, attraverso svariati file multimediali. Se non mi sono dilungata in esempi è perché ne ho già parlato sulla piattaforma ThinktagSmart, ma il concetto sottostante ad ogni mio commento è che ogni innovazione va progettata con cura, obiettivi ben precisi e rispetto per l’ambiente, l’esistente e i diritti in generale.