Dolcezze d`argento al Mondiale

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Dolcezze d`argento al Mondiale
RANICA/1
Dolcezze d’argento al Mondiale
Musica acu
delle nuov
Con la Nazionale pasticcieri, Giancarlo Cortinovis secondo al campionato in scena al
L’arrivo di Giancarlo Cortinovis alla pasticceria di Ranica, accolto dai suoi tifosi
RANICA/2
L’araba fenice di cioccolato, tra ghiaccio e «nuvole»
Cortinovis, secondo da sinistra, con la Nazionale
Non erano soggetti dolciari certamente facili quelli con cui la squadra
italiana doveva sbaragliare il campo
mondiale: tre gli ingredienti, il ghiaccio, il cioccolato e lo zucchero per altrettante ambientazioni ispirate alla Divina Commedia di Dante. Giancarlo,
deputato al… cioccolato, ha creato dal
nulla un’araba fenice, la fantastica creatura che anziché risorgere dalle ceneri, nel caso specifico, è sorta direttamente dal cacao.
Per i suoi compagni di team, invece, altri due soggetti, uno di ispirazione alata e l’altro, quello zuccheroso, ambientato nel paradiso terrestre con tanto di
mela e serpente. E, infine, al momento
delicatissimo della presentazione (delicatissimo perché il rischio che le creazioni si frantumino in mille pezzi, co-
me in effetti è successo, alla squadra
americana ed a quella olandese) il colpo di teatro finale; il ghiaccio secco che,
a contatto con l’acqua calda, ha creato un effetto strabiliante, modello «vapore e nuvole».
«La giuria è rimasta molto colpita da
questo semplice, ma ingegnoso artificio che si ottiene combinando al ghiaccio secco, che arriva a scendere fino a
78 gradi sottozero con l’acqua bollente», spiega Giancarlo che rimarca come
l’effetto scenico abbia costituito un plus
a un lavoro creativo lungo dieci ore,
dalle sei della mattina fino alle quattro
del pomeriggio, senza contare tutti i mesi di preparazione e allenamento e una
tensione che si è sciolta solo alla fine
con al proclamazione del verdetto.
D. T.
la rassegna
Non pensiate che i pasticcieri siano ciccioni. Anzi, se ne conoscete uno un po’ sovrappeso, consigliategli di partecipare ai Campionati mondiali di pasticceria; dopo qualche mese, vedrete che silhouette potrà esibire.
A dire il vero, il pasticciere in questione, Giancarlo Cortinovis selvinese trapiantato a Ranica,
di tutto aveva bisogno fuorché di dimagrire, ma
- come nello sport - gli allenamenti e lo stress
gli hanno portato via ben 10 chili, rendendolo (lui che era già magro) praticamente trasparente, tutto occhi e occhiali. Poco male, perché
se la bilancia piange, il podio gli sorride, dal
momento che Giancarlo ci sta benissimo sopra,
con una medaglia d’argento al collo. Insieme ai
suoi compagni di team della Nazionale Alessandro Dal Masso, piemontese, e il veneto Domenico Longo, ha sfiorato la medaglia d’oro nel
Campionato mondiale svoltosi a Lione; solo una
manciata di punti (una quarantina su 7.000) gli
hanno negato la felicità
della medaglia d’oro che è
andata ai francesi, con
buoni terzi i colleghi del
Belgio. Un risultatone maturato a suon di allenamenti e di fatica, notti insonni e giorni spesi a provare e riprovare tecniche
e ingredienti: alla fine,
però, la soddisfazione di
una prova praticamente
impeccabile. Il team italico era risultato il miglioIl dolce vincitore re assoluto fin dalla prima
parte della prova (quella
della degustazione di una torta, di una torta gelato e di un dessert al cucchiaio che i tre pasticcieri dovevano preparare contestualmente all’opera artistica che costituiva la seconda parte della ) e solo un’inezia (azzardiamo: il capriccio di qualche giurato) ha fatto sì che la ciambella riuscisse… davvero con il buco.
«Per noi – spiega Giancarlo che, oltre a far parte dell’Associazione artigiani di Bergamo e da
due anni membro dell’Accademia dei maestri
pasticcieri italiani –, è stato un momento magico, non ce lo aspettavamo. Ci ha ripagato di sforzi e sacrifici che hanno toccato anche le persone che mi sono state vicine, la mia famiglia e
i miei collaboratori che voglio ringraziare».
Pianti e lacrime della mamma Terry e della zia
Nanda (capo claque della comitiva in Francia),
inni di Mameli a squarciagola, hanno accompagnato Giancarlo fino a casa, alla pasticceria
di Ranica, dove è stato accolto come un campione olimpico. Tutti i fan - dal papà Nani al
fratellone Paolo, alla moglie Romina -, con la
maglia della Nazionale per un momento che a
suo modo resterà nella storia di una professione che Giancarlo ha abbracciato con passione
e dedizione. Per tutti torta e… champagne.
Donatella Tiraboschi