Corriere di Romagna - Unindustria Rimini
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UNINDUSTRIA RIMINI Martedì, 24 febbraio 2015 UNINDUSTRIA RIMINI Martedì, 24 febbraio 2015 Testate 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 3 1 Fiato sospeso per i nove indagati eccellenti 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 3 SPADAZZI MANUEL Airiminum resta fuori dagli uffici «A rischio la ripresa dei... 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 5 4 Gli indagati 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 5 5 Il commissariamento 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 5 6 Le accuse 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 5 7 Riunione bollente tra gli indagati Gli azionisti: «Chiediamo i... 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 5 8 «Crediti azzardati e giochi di potere: così sono iniziati i... 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 6 9 Mavone ricostruito dopo l'alluvione 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 9 10 Affitti Rimini resta la più cara in regioneIl turismo mantiene i... 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 9 GRADARA MARIO Con i nuovi lampioni si brancola nel buio 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 9 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 10 14 Prevenzione incendi oggi il seminario 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 11 15 Dietrofront sulla Tari: slittano le scadenze 24/02/2015 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Pagina 12 16 Hotel di lusso nell'ex colonia «Non conviene, la vendiamo» 24/02/2015 Il Resto del Carlino Pagina 17 17 Nel mirino crediti e bilanci 24/02/2015 Il Resto del Carlino Pagina 17 18 Parte dei beni dissequestrata GRAZIOSI FILIPPO Rimini, una città sotto inchiesta E' il fallimento dei poteri forti 24/02/2015 Il Resto del Carlino Pagina 27 24/02/2015 Il Resto del Carlino Pagina 27 22 Patto ConfindustriaIntesa Sanpaolo Due miliardi per rilanciare le pmi 24/02/2015 Corriere di Romagna Pagina 3 24 «Nessuna mira espansionistica verso altri scali» 24/02/2015 Corriere di Romagna Pagina 3 25 L' Enac chiude la porta in faccia ad AiRiminum «Ingresso vietato al 24/02/2015 Corriere di Romagna Pagina 6 27 Seminario sulla prevenzione incendi 24/02/2015 Corriere di Romagna Pagina 6 28 Scendono i canoni per gli affitti a Rimini i più alti della regione 24/02/2015 Corriere di Romagna Pagina 6 29 Allarme prefettura: entro pochi mesi potrebbe scomparire 24/02/2015 Corriere di Romagna Pagina 6 30 Fogne pulite da mini robot EMER SANI Il conto per i ritardi continua a lievitare 24/02/2015 Corriere di Romagna Pagina 12 Tari: rinviate le date di pagamento 24/02/2015 Corriere di Romagna Pagina 13 Viabilità, raggiunto il quorum 24/02/2015 Corriere di Romagna Pagina 14 Nevicate 2012: riaperti i termini per chiedere il risarcimento dei danni 24/02/2015 Corriere di Romagna Pagina 14 Eolico, le pale della discordia 24/02/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 11 "Blindati" gli uffici dell' aeroporto 24/02/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 12 Le contromisure: rialzo all' argine del Mavone 24/02/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 12 Manutenzione al via Ci pensa un mini robot 24/02/2015 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Pagina 15 Tari, sono state rinviate le date di scadenza In zona mare al 31 agosto e... 19 21 EMILIA ROMAGNA Canoni di locazione in discesa del 7,2% 24/02/2015 Corriere di Romagna Pagina 11 11 13 Un minirobot per pulire la Fossa Patara 24/02/2015 Il Resto del Carlino Pagina 17 2 EMER SANI 31 33 34 35 36 37 38 40 41 24/02/2015 Nuovo Quotidiano di Rimini Pagina 7 A Rimini i canoni più cari in regione 24/02/2015 Nuovo Quotidiano di Rimini Pagina 7 AiRiminum, fermi tutti. Così non si vola 24/02/2015 Nuovo Quotidiano di Rimini Pagina 7 Carim, nel mirino l' azione di rivalsa 24/02/2015 Nuovo Quotidiano di Rimini Pagina 9 Meteo, nuova allerta 24/02/2015 Nuovo Quotidiano di Rimini Pagina 9 Arriva l' intervento anti allagamenti in centro 24/02/2015 Nuovo Quotidiano di Rimini Pagina 9 Seminario su prevenzione incendi 24/02/2015 Nuovo Quotidiano di Rimini Pagina 10 Aeradria, pioggia di ricorsi Anche Masini va al Riesame 24/02/2015 Nuovo Quotidiano di Rimini Pagina 11 "Lampioni nuovi, luce scarsa" 24/02/2015 Nuovo Quotidiano di Rimini Pagina 13 Sul mare slitta la Tari 42 43 45 46 47 48 49 50 51 24 febbraio 2015 Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate TRIBUNALEDEL RIESAME. Fiato sospeso per i nove indagati eccellenti FIATO SOSPESO per gli indagati eccellenti di Aeradria che aspettano il verdetto' del Tribunale della Libertà di Bologna a cui si sono appellati, dopo il terremoto che li ha travolti. Una decisione, quella che prederanno i giudici bolognesi, che farà la differenza. Tra quelli che aspettano il responso bolognese ci sono naturalmente quelli che vengono indicati come i protagonisti principali della maxi inchiesta che ha scosso la città. Primo fra tutti, l' ex presidente di Aeradria, Massimo Masini, difeso dall' avvocato Cesarina Mitaritonna e Alexia Armaroli, che oltre ai sequestri si è visto notificare anche la misura dell' obbligo di dimora. Così come il vice presidente, Massimo Vannucci, e Alessandro Giorgetti, ex presidente della società collegata Air. A differenza di Vannucci che davanti al giudice ha parlato a lungo, Giorgetti, difeso dall' avvocato Michela Vecchi, si è avvalso della facoltà di non rispondere. «Una scelta fatta in attesa di leggere attentamente le carte spiega il suo difensore nel frattempo abbiamo presentato ricorso al Riesame, giudicando che non ci siano le esigenze cautelari, tantomeno il pericolo di inquinamento delle prove, dopo due anni dall' inizio dell' inchiesta». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 24 febbraio 2015 Pagina 3 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate «CHIEDEREMO I DANNI» Airiminum resta fuori dagli uffici «A rischio la ripresa dei voli» Vietato l' ingresso ai dipendenti. Enac si difende: «Accuse false» APRIRÀ o non aprirà il 4 marzo con il primo volo, da Mosca? Il rischio, per l' aeroporto di Rimini, è «di non farcela, se ci troveremo davanti altri ostacoli inattesi e altra burocrazia da superare. Ieri siamo arrivati decisamente al culmine», allarga le braccia Laura Fincato, presidente di Airiminum. Già, è davvero incredibile quello che è accaduto ieri mattina, tanto che i dipendenti e i dirigenti della nuova società di gestione dell' aeroporto stentavano a crederci. E' successo che il personale di Airiminum è rimasto fuori dall' aeroporto, perché da Bologna «l' Enac (l' Ente nazionale di aviazione civile, ndr) ha deciso di negarci l' accesso agli uffici», e di riprendersi le chiavi. Insomma, i dipendenti di Airiminum sono stati costretti a restare fuori, nonostante da almeno un paio di settimane fossero dentro il Fellini' a lavorare per la riapertura dello scalo. IL MOTIVO? A spiegarlo sono la nota ufficiale inviata ieri da Airiminum e poi la stessa Fincato: «Ufficialmente manca ancora un passaggio, che noi ritenevamo soltanto f o r m a l e : l e a r e e d e l Fellini' s o n o s t a t e riconsegnate dal curatore di Aeradria a Enac, ma Enac a sua volta ancora non le ha consegnate a noi...». Doveva essere appunto un passaggio formale, secondo Airiminum, tanto che nel frattempo dall' 11 febbraio «i nostri dipendenti ricorda la Fincato andavano ogni giorno in aeroporto, per preparare la riapertura dello scalo fissata il 4 marzo». Fino a ieri, quando Enac ha preteso di avere le chiavi dello scalo, «mandando l' ex direttore del Fellini' Paolo Trapani a prenderle», e ha negato così al personale di Airiminum di entrare. «Per prima cosa mi rivolgerò al prefetto di Rimini: questi inspiegabili stop stanno compromettendo l' obiettivo di riaprire l' aeroporto il 4 marzo», attacca la Fincato. Airiminum punta il dito contro il direttore generale di Enac per l' Emilia Romagna Maria Concetta Laudato: sarebbe stata lei, avvertita che Airiminum era già di fatto insediata nell' aeroporto senza avere ancora avuto la consegna ufficiale delle aree, a chiedere a Trapani di prendere le chiavi e lasciare fuori il personale della nuova società di gestione. Ai vertici Enac ieri Leonardo Corbucci, l' amministratore di Airiminum, ha subito indirizzato una pesantissima lettera in cui annuncia che la società chiederà i danni a Enac, compresi i soldi degli stipendi dei dipendenti che ieri non hanno potuto lavorare. E forse non potranno farlo neanche oggi e domani. «Nonostante tutti i nostri sforzi scrive Corbucci abbiamo dovuto spesso faticosamente superare una serie di inaspettati ostacoli posti dalla direzione Enac dell' Emilia Romagna. Quello di ieri è solo l' ultimo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2 24 febbraio 2015 Pagina 3 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate LA LAUDATO, finita nel mirino, replica colpo su colpo: «Non c' è una sola cosa che risponda al vero. I fatti non sono andati così, e mi riservo ogni azione per tutelare la mia persona e l' ente che rappresento». Ieri pomeriggio la Laudato è stata contattata al telefono dalla Fincato, che dopo gli attacchi via comunicato stampa ha provato anche le vie più diplomatiche. «C' è stato sicuramente un equivoco, un quiproquo. Forse è mancata la comunicazione tra alcuni funzionari di Enac è l' ipotesi della Fincato Noi abbiamo fatto tutto alla luce del sole: avevamo concordato col curatore di Aeradria l' uso degli uffici in attesa della consegna ufficiale, i funzionari Enac di Rimini erano informati e ci hanno visto al lavoro in questi giorni. Speriamo di risolverla presto...». Già, ma intanto «è a rischio la riapertura dello scalo, fissata per il 4 marzo. Domani avevamo un nuovo incontro con i sindacati e i lavoratori proprio in vista della ripresa delle attività, e non sappiamo nemmeno se potremo farla». Manuel Spadazzi. SPADAZZI MANUEL Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 24 febbraio 2015 Pagina 5 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate Gli indagati Sono 26 in tutto, e sono nomi eccellenti: oltre all' ex presidente Ioni, all' ex direttore Martini e al suo vice Grossi, contro i quali è stato ipotizzato anche il reato di associazione a delinquere, devono rispondere delle accuse tutti i membri del cda del 2009 e del 2010. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 24 febbraio 2015 Pagina 5 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate Il commissariamento Dopo l' ispezione partita a febbraio, nell' ottobre del 2010 Bankitalia decide di commissariare la Carim. L' amministrazione straordinaria va avanti per due anni, fino al 2012, sotto la guida dei due commissari Piernicola Carollo e Riccardo Sora. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 24 febbraio 2015 Pagina 5 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate Le accuse La Guardia di Finanza, anche in seguito ad alcuni esposti, ha deciso di aprire un' indagine sulla banca Nel mirino degli inquirenti i crediti concessi senza le dovute garanze, e le perdite che la banca non avrebbe indicato nel bilancio annuale 2009 e in quello del primo semestre 2010. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 24 febbraio 2015 Pagina 5 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate LA BATTAGLIA LEGALE DEGLI EX VERTICI DELLL' ISTITUTO. Riunione bollente tra gli indagati Gli azionisti: «Chiediamo i danni» A OGNUNO il suo avvocato. Si difenderanno per conto proprio gli ex amministratori di Carim finiti sott' inchiesta. E' la linea decisa ieri dai 22 ex membri dei consigli d' amministrazione della banca, travolti nell' indagine condotta dalla Finanza. «E' stato un incontro tranquillo, in cui si è stabilito conferma l' ex presidente Giuliano Ioni, che deve rispondere di associazione a delinquere e false comunicazioni societarie che ognuno di noi si difenderà con il proprio legale di fiducia. Abbiamo abbandonato l' altra ipotesi, quella di affidarci a un solo avvocato». Non va oltre Ioni, che taglia corto: «Non voglio fare alcuna dichiarazione sull' argomento, dimostreremo nelle sedi competenti le nostre ragioni». Anche gli altri indagati non vogliono per ora aggiungere nulla sulla vicenda, ieri nella riunione fatta in Fondazione per decidere come difendersi dalle accuse l' aria si tagliava col coltello. C' è stato chi ha proposto di fare un comunicato stampa congiunto, ma alla fine non se ne è fatto nulla. Lo stesso Ioni, insieme ad altri, ha spinto perché non venissero rilasciate dichiarazioni. IN QUESTO CLIMA avvelenato, oggi alla sala Manzoni (a partire dalle 11) ci sarà l' assemblea dei soci Carim. Un' assemblea convocata da tempo, in cui si doveva discutere delle modifiche allo statuto della banca in vista del rinnovo del consiglio d' amministrazione, che si terrà nei prossimi mesi. Tra i vari ordini del giorno, anche la norma che permetterà ai piccoli azionisti di Carim di avere una maggiore rappresentanza all' interno dei vertici della banca, e la proposta del nuovo sistema di compravendita delle azioni, che sarà più semplice e più immediata. Ma sarà quasi inevitabile che si parli oggi anche degli ultimi fatti. Il comitato dei piccoli azionisti di Carim tornerà alla carica con il presidente dell' istituto di credito Sido Bonfatti, affinché la banca avvii l' azione di responsabilità contro gli ex amministratori e chieda loro i danni. «Ad aprile scadranno i termini per farlo ricorda dal comitato Giuseppe Taddia intanto Bonfatti deve subito evitare che finisca tutto in prescrizione». Non è all' ordine del giorno nemmeno la possibile aggregazione di Carim con altre banche, ma anche in questo caso i tempi stringono. La banca ha affidato a Mediobanca la ricerca di un partner, che si concluderà nel giro di pochi mesi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 24 febbraio 2015 Pagina 5 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate «Crediti azzardati e giochi di potere: così sono iniziati i guai della banca» IL SUO ADDIO alla Fondazione Carim, nel 2010, ebbe l'effetto di una vera e propria bomba'. Alfredo Aureli lasciò la presidenza della Fondazione, socio di maggioranza della banca, «anche e soprattutto per come veniva gestita la Carim. Per le varie correnti all'interno della Fondazione che pensavano solo a spartirsi i vertici, anziché nominare persone competenti capaci di guidare la banca». Ora che la Guardia di Finanza sta indagando sui conti dell'istituto di credito tra il 2009 e il 2010, e s u i finanziamenti c o n c e s s i a importanti aziende senza (secondo l'accusa) le dovute garanzie, l'imprenditore titolare di Scm non nasconde tutta la sua amarezza. Aureli, siamo solo all'inizio del terremoto? Possibile che la Fondazione non si fosse accorta di nulla? «Che ci fossero cose che non andavano bene è dimostrato dalle mie dimissioni. Ho lasciato perché non condividevo né l'ambiente all'interno della Fondazione, né il modo in cui veniva gestita la banca». Anche lei è stato ascoltato nel corso dell'inchiesta? «A questa domanda non posso rispondere (in realtà pare che Aureli sia stato interrogato, ndr)». Cosa non andava in Carim, tanto da spingerla a mollare la presidenza della Fondazione? «Gestire una banca significa farlo con la massima trasparenza e con il massimo rigore. Invece c'erano aspetti della gestione che ritenevo poco corretti. Finanziamenti concessi probabilmente senza le dovute garanzie, operazioni piuttosto azzardate. Una me la ricordo ancora bene». Quale? «La banca voleva comprare una quindicina di nuove filiali in Umbria, dove già era tra l'altro presente. Significa spendere 45 milioni di euro, e fare probabilmente una costosa ricapitalizzazione, soltanto per avere qualche sportello in più che non avrebbe portato reali benefici. L'allora cda della Carim aveva già dato il via libera, io mi opposi fermamente e convocai una riunione con gli esperti della Deloitte & Touche, che spiegarono perché non andava conclusa l'operazione. Alla fine convinsi la banca a fare dietrofront, e poi diedi le dimissioni». Da allora sono passati due commissari di Bankitalia e un nuovo cda guidato da Sido Bonfatti. La situazione è migliorata? «In parte sì, anche se a ben guardare almeno un paio dei consiglieri di Carim ancora oggi sono il frutto di quella spartizione di potere». Da mesi si parla di una possibile fusione di Carim con una banca di medie e grandi dimensioni. Lei è d'accordo? «Il mio sogno era la fusione con la Cassa di Risparmio di Forlì, che è poi entrata nel gruppo Intesa. Sicuramente la Carim ha bisogno di un partner importante». Manuel Spadazzi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 24 febbraio 2015 Pagina 6 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate Mavone ricostruito dopo l'alluvione ANCHE IL CONSORZIO di bonifica al lavoro per evitare nuove alluvioni, in particolare nella zona di Vergiano. Dopo gli incontri con Comune, Provincia ed Hera, e con i residenti della zona (l' ultimo venerdì scorso), il Consorzio è pronto da subito «a una prima serie di misure per aumentare la protezione delle aree interessate dai recenti allagamenti». In realtà i primi lavori sono iniziati già, avviati da Comune e Provincia, da domenica lo stesso Consorzio è all' opera. «Abbiamo già avviato l' intervento per il primo rialzo dell' argine sulla sponda sinistra del canale M a v o n e , f r a i C o m u n i d i Rimini e Santarcangelo, per un tratto lungo circa 500 metri, per aumentarne la capacità di contenimento a presidio dei terreni e degli insediamenti circostanti, densamente abitati. Parallelamente sono iniziati, a partire dal 20 febbraio, i lavori di ripristino dei numerosi movimenti franosi comnciati sulle sponde del Mavone in conseguenza al passaggio dell' onda di piena». Sono solo i primi interventi, perché il Consorzio ha in programma un investimento di oltre 100mila euro. Non solo: il Comune, d' accordo con la Provincia e con gli altri enti, sottoscriverà una carta dei fossi' i privati si impegneranno a pulire i canali e i fossi di loro competenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 24 febbraio 2015 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate Affitti Rimini resta la più cara in regioneIl turismo mantiene i canoni alle stelle Calano gli affitti, ma Rimini si conferma il capoluogo più caro in Emilia Romagna. Dati dell' Osservatorio di Solo Affitti. A Rimini invece, per la vocazione turistica della città, i prezzi sono rimasti elevati: dai quasi 600 euro al mese dello scorso anno si è scesi a 577. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 24 febbraio 2015 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate ALLARME SICUREZZA SULLE STRADE POCO ILLUMINATE. Con i nuovi lampioni si brancola nel buio L' assessore Biagini annuncia: «Presto verranno potenziati» UN «buco nero» i nuovi lampioni che in diverse strade anche in centro storico hanno sostituito quelli tradizionali e datati. Ne prende atto, anche dopo le sollecitazioni della minoranza l' assessore a i Lavori pubblici Roberto Biagini: «Dopo l' installazione di quelli nuovi a risparmio energetico da parte di Enel Sole alcune strade sono troppo buie rispetto a prima, comprese quelle più insicure, come via Battisti in zona stazione. Stiamo ultimando il monitoraggio, poi interverremo, probabilmente aumentandone il numero complessivo». «Non illuminano a sufficienza, c' è chi per leggere un nome sul campanello deve accendere la torcia del telefonino, con rischi anche per la sicurezza e l' ordine pubblico». Lo aveva sostenuto il consigliere comunale di opposizione Gioenzo Renzi, che anche ieri ha presentato una mozione in commissione consiliare. «Si è passati dai vecchi lampioni a luce diffusa ai nuovi con luce schiacciata a terra' continua Renzi per risparmiare energia e ridurre l' inquinamento luminoso. Il risultato però è l' oscurità su molti marciapiedi e strade, come via Battisti, viale Dante, via Gambalunga, via Anfiteatro, via Bastioni e altre, e rischio anche per la sicurezza dei pedoni e la circolazione dei veicoli». Per rimediare, il consigliere propone «nuovi lampioni a diffusione di luce orizzontale; aumento dei lampioni nelle zone oscurate, riducendo le distanze tra loro; nuovi lampioni in particolare nelle zone a rischio, come i giardini della stazione, al buio da 45 anni nonostante siano una porta d' ingresso della città». Infine, Renzi chiede che il Comune «controlli il rispetto delle normative da parte del gestore, Enel Sole». Che ha stipulato un contratto con Palazzo Garampi, dal 1° giugno 2012, per la gestione dell' illuminazione pubblica, la manutenzione ordinaria e parte di quella straordinaria dei 28mila punti luce e semafori di Rimini. Canone annuo di 3.255.099 euro. In 9 anni quasi 30 milioni. Molto meno rispetto al contratto precedente. Secondo Renzi Enel Sole avrebbe poi proposto interventi extra canone per 4,8 milioni in 9 anni, da concordare con il Comune. Da Palazzo Garampi sottolineano che «il contratto con Enel Sole che fa risparmiare parecchio all' amministrazione oltre a rendere più efficiente l' illuminazione pubblica». Il contratto prevede globalmente la sostituzione di 28mila punti luce, tra lampioni, lampade e semafori, esclusi quelli che si trovassero ancora in condizioni adeguate di funzionamento e garanzia di risparmio». Mario Gradara. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 24 febbraio 2015 Pagina 9 < Segue Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate GRADARA MARIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 24 febbraio 2015 Pagina 9 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate CENTRO STORICO. Un minirobot per pulire la Fossa Patara ARRIVANO i nostri. Dopo il disastro del nubifragio con esondazione del 5 e 6 febbraio, al via nei prossimi giorni l' intervento di pulizia del collettore fognario Fossa Patara' sulle vie Anfiteatro, Aponia e Castelfidardo, in centro storico. Costerà 35mila euro e sarà fatto con un minirobot subacqueo. «Si tratta di un' operazione di manutenzione spiega l' assessore a l l ' Ambiente Sara Visintin che rientra in un progetto più ampio suddiviso in quattro step e rivolto al centro storico, messo a punto dal Comune in sinergia con il gestore Hera». L' obiettivo del progetto è quello di «limitare drasticamente le criticità idriche nelle aree di Castelfidardo, via Santa Chiara, Corso d' Augusto, storicamente soggette a episodi di questo tipo». Questo intervento prevede una pulizia della fossa dai materiali che si sono depositati nel collettore: un intervento semplice, che però sarà effettuato con tecnologie avanzate e che dovrebbe completarsi in un paio di settimane. «A questa p r i m a o p e r a z i o n e p r o s e g u e l ' assessore Visintin seguiranno nel corso dell' anno altri tre interventi di tipo strutturale». Già finanziati con 500mila euro. «E' mia intenzione conclude Visintin presentare l' intero progetto ai residenti e agli operatori commerciali della zona del centro storico già nei prossimi giorni, in modo da poter poi proseguire con la pianificazione delle azioni». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 24 febbraio 2015 Pagina 10 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate Prevenzione incendi oggi il seminario Oggi alle 14.45, nella sede di Unindustria i n piazza Cavour, si tiene il seminario «Prevenzione incendi: evoluzione amministrativa e tecnica e il testo unico e p a n o r a m a n e l l ' industria d e l r i m i n e s e » . Presenti uomini del comando dei Vigili del fuoco. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 24 febbraio 2015 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate DOPO LA SOLLEVAZIONE DEGLI OPERATORI, LA GIUNTA CI RIPENSA. Dietrofront sulla Tari: slittano le scadenze SLITTA il pagamento della Tari. Mentre bagnini, c h i o s c h i s t i e a t t i v i t à s u l p o r t o danneggiati dalla mareggiata, potranno saltare a piè pari la prima rata. Ieri l' assessore a l Bilancio Roberto Monaco ha incontrato le categorie dopo le proteste sollevate dalle tre scadenze della tassa rifiuti fissate dalla giunta. L' amministrazione aveva deciso di far pagare il 40% della tassa entro il 31 marzo, per dividere il restante nelle scadenze del 30 giugno e del 30 settembre. Le categorie si erano ribellate, in modo particolare l' Associazione albergatori aveva contestato il fatto che buona parte della tassa veniva chiesta prima ancora che la stagione avesse inizio, costringendo tanti albergatori a recarsi in banca per fare fronte ai pagamenti. Negli ultimi giorni al settore bilancio hanno sviscerato numeri e scadenze per capire se c' erano i margini per poter posticipare i pagamenti. Ieri Monaco si è presentato con questa soluzione: le scadenze delle tre rate prevedono il pagamento del 20% entro il 30 aprile, il 40% entro il 31 agosto e il restante 40% entro il 31 dicembre. Non solo, vista la devastazione provocata dal maltempo del 6 febbraio scorso sulla spiaggia, l' amministrazione ha deciso di andare incontro alle difficoltà di bagnini, chioschisti e dei ristoranti nell' area portuale che hanno subito danni considerevoli. «Le scadenze vengono ridotte a due così come segue: versamento dell' 80% il 31 agosto, del 20% entro il 31 dicembre». Le ultime agevolazioni, riconfermate, si riferiscono alle attività in presenza di lavori pubblici, in primo luogo la realizzazione del Trc che interessa le attività su viali dei Mille e Portovenere. «Si tratta di un ulteriore tassello spiega l' assessore Monaco che le categorie hanno compreso mostrandosi responsabili con le esigenze di bilancio dell' Amministrazione e con la necessaria condivisione di scelte che intendiamo continuare a perseguire. Rimane essenziale creare sinergie con la città nella definizione del bilancio fermo restando l' intenzione di non spingere sulla leva tributaria e lasciare dunque invariata la pressione fiscale». La categorie incassano la parziale vittoria. «Se non altro spiega Daniela Angelini, segretaria di Cna l' amministrazione è andata incontro alle problematiche che avevamo sollevato». Ed ora: «Attendiamo che venga convocato l' osservatorio sull' imposta di soggiorno così da poter discutere della sua destinazione». a.ol. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 24 febbraio 2015 Pagina 12 Il Resto del Carlino (ed. Rimini) Testate PROTESTE. Hotel di lusso nell'ex colonia «Non conviene, la vendiamo» Ma l' edificio, dopo l' ultima mareggiata, è ormai un rudere. IL SOGNO di vederla trasformata in un prestigioso hotel a quattro stelle con spiaggia privata si è infranto. L' ex colonia Enel di Riccione torna sulla piazza, a disposizione di eventuali acquirenti. La Fimmco, Finanziaria immobiliare costruzioni di Vicenza, considerati i vincoli architettonici, che si ripercuotono sulla spesa, e la crisi economica che attanaglia il nostro Paese, ha gettato la spugna. Nel frattempo, la storica colonia di viale Torino, disegnata dal noto architetto Giancarlo De Carlo, è stata devastata. E non solo per mano di vandali e disperati che qui trovano rifugio. La grande mareggiata del 6 febbraio con onde alte quattro/cinque metri ha cancellato l' intera recinzione con il basamento in cemento. E' scattata così la protesta degli operatori di spiaggia della zona, costretti a operare all' ombra di questa desolante struttura che ora sembra un campo di guerra. La cartolina che appare agli occhi dei passanti è deprimente: calcinacci e macerie sul fronte mare, spiaggia privata e cortile interno in rovina, infissi spariti o sgangherati, pareti imbrattate con bombolette spray, tubature spaccate, mattonelle divelte e terrazze trasformate in insalubri laghetti. Al di là della pessima immagine, è in ballo l' incolumità delle persone, altro punto su cui fanno leva i bagnini. Da qui la richiesta di fare pulizia e mettere in sicurezza l' intera struttura, che la Sovrintendenza ha vincolato nel 2009, in quanto opera del celebre architetto, che l' aveva disegnata all' inizio degli anni Sessanta su una serie di piani sfalsati a misura di bambino. Proprio per questa particolarità l' Ordine degli architetti, Italia nostra e altre associazioni, nel momento in cui si profilava la demolizione, avevano fatto leva, affinché il complesso venisse vincolato. Poi nel febbraio 2012 l' annuncio dell' apertura del cantiere con recupero conservativo dei 4.155 metri quadri di superficie, tre anni di silenzio e infine la brutta notizia. «Eravamo intenzionati a partire _ conferma Marco Manca della Fimmco che a Misano ha realizzato il complesso sorto sull' ex colonia Telecom, poi ceduto a terzi _. Però con i vincoli imposti dalla Sovrintendenza, che ne vieta la demolizione e ricostruzione (anche con gli stessi parametri) e con i tempi che corrono, la spesa è insostenibile. La colonia è in vendita , ma non mi pare che in questo momento ci sia interesse. Lì servono rinforzi d' acciaio a tutte le pareti, il materiale usato è di bassa qualità. L' impegno economico al momento fuori di ogni possibilità. Così abbiamo fermato tutto, da otto/nove mesi abbiamo perso ogni speranza». Nives Concolino. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 24 febbraio 2015 Pagina 17 Il Resto del Carlino Testate QUI CARIM. Nel mirino crediti e bilanci RIMINI TRE dei 26 indagati, Ioni, Martini e Grossi, rispettivamente ex presidente, direttore e vice direttore, sono accusati di associazione a delinquere. Agli altri indagati vengono contestate le false comunicazioni societarie. E' una bomba quella scoppiata con l' inchiesta della Guardia di finanza sulla Carim. Nel mirino i crediti concessi senza le dovute garanzie e i bilanci 2009 e 2010, prima che Carim venisse commissariata da Bankitalia. Tra gli ex consiglieri della banca sott' inchiesta l' architetto Ioli, ex pezzo da novanta del Pd, l' albergatore Leardini, l' ex presidente di Confcommercio Di Angelo, vari commercialisti tra cui Piccioni (presidente dell' ordine) e Semprini Cesari, presidente del Gros Rimini, imprenditori come Vernocchi e Mussoni, l' attuale segretario di Confartigianato Gardenghi, e diversi avvocati tra cui Spigolon e l' ex presidente dell' ordine Ferrari. Nella lista anche Riccardo Sora e Piernicola Carollo, i commissari di Bankitalia che hanno amministrato Carim. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 24 febbraio 2015 Pagina 17 Il Resto del Carlino Testate QUI FELLINI' Parte dei beni dissequestrata RIMINI DISSEQUESTRATA la gran parte dei beni ai nove indagati eccellenti' nella maxi inchiesta sul fallimento dell' aeroporto Fellini, tra cui figurano anche il sindaco di Rimini, due ex presidenti della Provincia e gran parte del gotha di politica ed economia. Una disposizione arrivata dallo stesso pubblico ministero, Luca Bertuzzi, che ha accolto l' istanza presentata dagli avvocati del presidente di Rimini Fiera, Lorenzo Cagnoni, fondata su una serie di sentenze della Cassazione che vanno nella direzione opposta a quanto sancito in precedenza. Il sequestro deve riguardare cioè la somma complessiva contestata dagli inquirenti, in questo caso 749mila euro, da dividere tra gli indagati e non da moltiplicare come era stato fatto inizialmente, quando erano scattati sigilli per la bellezza di 6 milioni e passa di euro che avevano portato al congelamento di case e conti correnti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 24 febbraio 2015 Pagina 17 Il Resto del Carlino Testate Rimini, una città sotto inchiesta E' il fallimento dei poteri forti Dall' aeroporto alla Cassa: nel mirino politici, albergatori e avvocati. Filippo Graziosi RIMINI CIRCOLA una battuta in questi giorni a Rimini. «Se non sei indagato non sei nessuno». L' avviso di garanzia in questo gelido febbraio è diventato uno status symbol da esibire come un Rolex. E le due inchieste giudiziarie che si sono abbattute come un tornado sulla classe dirigente riminese sono lì a dimostrarlo. Nessuno, o quasi, di quella che una volta si poteva definire la Riminibene' è rimasto immune: sindaci, presidenti della defunta Provincia, ex amministratori, imprenditori, professionisti sono finiti nella rete dei magistrati. Due inchieste separate che in comune hanno l' effetto di una bomba sulla città. Nel mirino della Procura sono finiti il crac della società che gestiva l' aeroporto Fellini e il più importante istituto bancario di Rimini. Nel caso di Aeradria (34 indagati) sotto la lente ci sono i finanziamenti pubblici che avrebbero mantenuto in vita un aeroporto già decotto' fino a creare un buco di 52 milioni di euro. Nel caso della Carim (26 indagati) la Procura contesta false comunicazioni societarie e crediti massicci ad aziende senza le dovute garanzie. Due inchieste separate ma con un identico finale: secondo i magistrati nei rispettivi cda si nascondevano due «associazioni per delinquere». Un sistema Rimini' che in questi anni avrebbe fatto fallire l' aeroporto e commissariare la banca. Politici e tecnici, manager e imprenditori che avrebbero tramato più o meno consapevolmente per nascondere conti e perdite. Nel grande calderone sono finiti anche personaggi che avrebbero solo avallato le scelte prese. Avvocati, albergatori, consiglieri comunali e altri boiardi colpevoli di sedere su una poltrona nei consigli d' amministrazione. E che ora si trovano nella scomoda posizione di indagati. Nomi che fanno rumore. I magistrati però non hanno guardato in faccia a nessuno. Tanto che nella maxi inchiesta sulla banca Carim c' è finito anche un morto. IL PROCURATORE capo di Rimini ha idee precise su quanto sta accadendo. «Se non ci fosse stata la crisi ha spiegato Paolo Giovagnoli non avremmo mai scoperto i reati». Il sistema Rimini' insomma avrebbe potuto continuare a prosperare se ci fossero stati i soldi per coprire le irregolarità che venivano perpetrate nei cda. «Dietro a tutto questo c' è la grande crisi di San Marino e le importanti infiltrazioni malavitose spiega Paolo Fabbri, semiologo riminese di fama nazionale Situazioni che hanno spinto la magistratura a un maggiore attivismo. Ci sarebbe da chiedersi perché la giustizia non ha cominciato prima...». Le teste intanto continuano a Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 24 febbraio 2015 Pagina 17 < Segue Il Resto del Carlino Testate cadere. Sotto alla ghiogliottina' nei panni delle tricoteuses ci sono tutti i riminesi. Chi incredulo, chi per nulla sorpreso e chi infine può finalmente dire: «Io l' avevo detto». Tutti comunque smarriti e attoniti davanti a quella che sembra la fine di un' epoca. «Assistiamo a uno smottamento della classe dirigente commenta ancora Fabbri Lento e inesorabile. E questa frana è figlia una crisi generale nella quale ormai non si distinguono più i ruoli: politici, e professionisti si sono compenetrati. E i riminesi adesso ce l' hanno sotto gli occhi. Rimini in termini numerici sarebbe una città marginale nel panorama italiano, eppure quello che succede qui ha un valore esemplare. Senza tirare in ballo Matteo Renzi, qui c' è un problema di rottamazione di una classe dirigente che non ha saputo cambiare il gioco e non si è resa conto di essere arrivata a questo punto. Il sistema è saltato. Una classe dirigente responsabile penserebbe a farsi da parte e a lasciare strada a un nuovo corso». GRAZIOSI FILIPPO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 24 febbraio 2015 Pagina 27 Il Resto del Carlino Testate EMILIA ROMAGNA Canoni di locazione in discesa del 7,2% BOLOGNA Canoni di locazione in calo del 7,2% nell' ultimo anno in Emilia Romagna ma mentre a Rimini, Bologna e Ravenna i prezzi hanno tenuto, a Parma e Reggio Emilia i cali sono stati a doppia cifra. Sono i dati di Solo Affitti, franchising immobiliare di Cesena, presente con 300 agenzie in Italia e 40 in Spagna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 24 febbraio 2015 Pagina 27 Il Resto del Carlino Testate Patto ConfindustriaIntesa Sanpaolo Due miliardi per rilanciare le pmi Maxi plafond a disposizione delle piccole aziende della regione. Pietro Francesconi BOLOGNA DUE MILIARDI di finanziamenti per le piccole e medie imprese dell' Emilia Romagna che investono su ricerca, formazione, export e mercato digitale. Con una novità rispetto agli anni passati: brevetti, marchi, certificazioni di qualità e ambientali diventano un criterio fondamentale per il rating delle aziende. Così, il peso della qualità aumenta nella valutazione del merito creditizio delle imprese e ricevere un finanziamento diventa più facile per chi scommette su ricerca e sviluppo. Ecco, in sintesi, l' accordo siglato da Confindustria Emilia Romagna e Intesa Sanpaolo, presentato ieri in occasione dell' incontro Una crescita possibile. Le pmi, motore dell' economia', che si è svolto a Bologna. Maurizio Marchesini, presidente regionale di Confindustria, afferma: «Il 2015 potrebbe essere l' anno della ripresa, è il momento di mettere in campo un impegno straordinario per sostenere ed accompagnare le aziende. L' accordo con Intesa Sanpaolo è un passo rilevante per la qualificazione del rapporto bancaimpresa, all' insegna di una partnership sempre più solida tra mondo produttivo e sistema creditizio». Gli fa eco Vincenzo Boccia, presidente del Comitato tecnico credito e finanza di Confindustria: «Tra gli obiettivi dell' intesa è prioritario quello di facilitare l' accesso al credito delle pmi, valorizzando i cosiddetti beni intangibili (come marchi e brevetti) e le variabili qualitative, attraverso una sinergia virtuosa tra industrie e banche del territorio». UN OCCHIO di riguardo, poi, è riservato alle possibilità offerte dai mercati digitali e alle opportunità connesse ad Expo2015: le prime si concretizzano attraverso Created in Italia', il portale di ecommerce del Gruppo Intesa dedicato alle eccellenze italiane della ristorazione, del turismo, della moda e del design; per cogliere le seconde, invece, ecco Candida la tua impresa', che consentirà ad oltre 200 pmi di partecipare ad Expo nello spazio espositivo del colosso bancario. «Le candidature raccolte hanno superato il migliaio spiega Stefano Barrese, responsabile Sales e marketing divisione Banca dei territori di Intesa , a dimostrazione del grande interesse delle imprese per la nostra iniziativa». E Luca Severini, direttore Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo, sottolinea che «il nostro sistema produttivo dimostra di avere la forza per uscire da una crisi che lo ha indebolito». Dal convegno infatti è emerso che dal 2008 ad oggi l' Emilia Romagna ha perso il 20% circa delle sue aziende. «Intesa continua Severini da qui al 2017 erogherà 170 miliardi di nuovo credito a famiglie e imprese: l' accordo con Confindustria va nella direzione di mettere a disposizione, oltre alle risorse, anche gli strumenti per spingere la ripresa». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22 24 febbraio 2015 Pagina 27 < Segue Il Resto del Carlino Testate Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 24 febbraio 2015 Pagina 3 Corriere di Romagna Testate «Nessuna mira espansionistica verso altri scali» Postacchini (Aeroporto di Bologna) assicura: le difficoltà altrui non alimentano gli appetiti del Marconi. BOLOGNA. «Anche per rassicurare gli investitori», il presidente di Sab, Enrico Postacchini, assicura che «non ci sono mire espansionistiche dell' aeroporto di Bologna su altre realtà aeroportuali della regione». Le difficoltà in cui si trovano alcuni scali in EmiliaRomagna, insomma, non alimentano gli appetiti del Marconi: «Abbiamo sempre detto che ciascuno fa la sua gara. Ciò non toglie che, quando ciascuno di questi aeroporti avrà trovato una propria peculiarità e sostenibilità sul mercato afferma Postacchini, a margine di una commissione comunale a Bologna poi ci si possa parlare». Ma oggi «è difficile parlarsi, ci sono situazioni troppo in divenire per quello che riguarda altre realtà e quindi Bologna deve guardare al proprio sviluppo», mette in chiaro il presidente. I proventi che arriveranno con l' annunciata quota zione in Borsa, afferma dunque Postacchini, verranno destinati al potenziamento dell' attuale infrastruttura bolognese, rimandando le «velleità» di sviluppo a ovest: questo per mettere il Marconi nelle condizioni di «non temere la concorrenza dei più importanti aeroporti nazionali e di quelli inseriti nel piano strategico degli scali europei», da Venezia all' area della bassa Lombardia. Lo sbarco in Borsa, in questo contesto, rappresenta un «momento epocale», sottolinea il presidente, confermando che l' operazione sarà conclusa «al massimo entro la prima metà di luglio». Solo nei mesi precedenti, fra aprile e maggio, «si potrà avere aggiunge Postacchini una prima serie di sondaggi sugli investitori interessati». Per quanto riguarda le quote pubbliche, per il momento la legge impone una presenza minima del 20% e oggi «non è pos sibile immaginare un completo addio delle Istituzioni: solo se e quando cambieranno le norme si potrà pensare ad un' uscita di questi soggetti». Sullo sfondo, poi, restano altre partite di peso come quella del People mover: «E' un tema fondamentale per l' aeroporto» e «noi da tempo lo sollecitiamo come indispensabile», manda a dire il presidente di Sab. Da sciogliere c' è anche il nodo dei nuovi finger, che si è imbattuto in due aziende dichiarate inadempienti e anche negli sviluppi delle inchieste sulla 'ndrangheta. I tempi per completare l' iter «non saranno brevissimi», avverte il direttore generale Nazareno Ventola. Il Marconi, però, finora «ha operato con la massima dovizia nella richiesta dei documenti», afferma Postacchini, che evidenzia i limiti che caratterizzano la logica del massimo ribas so. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 24 febbraio 2015 Pagina 3 Corriere di Romagna Testate L' Enac chiude la porta in faccia ad AiRiminum «Ingresso vietato al Fellini ai nostri 14 lavoratori» L' amministratore Corbucci s' infuria e chiede il risarcimento danni: «Siamo entrati per due settimane ma ora ci bloccano» Il direttore Enac Emilia Romagna Laudato ribatte: «Non c' è una sola cosa detta che risponda al vero». Riapertura a rischio. RIMINI. L' Enac sbatte la porta dell' aeroporto in faccia ad AiRiminum. E' l' amara sorpresa ricevuta ieri dai 14 nuovi assunti della società che gestisce lo scalo di Miramare i quali non hanno potuto raggiungere gli uffici dopo che per due settimane ci avevano lavorato regolarmente. Uno stop pesante e inatteso che, a questo punto, mette a rischio non solo l' incontro con i sindacati programmato per domani, ma anche la riapertura stessa del Fellini fissata fra poco più di una settimana, mercoledì 4 marzo. A bloccare a sorpresa l' ingresso ad AiRiminum secondo quanto riferisce la società dei cieli è stato lo stesso Enac. «Da ieri i dipendenti non hanno più accesso agli uffici spiega la Spa . Le chiavi della struttura sono state richieste da Paolo Trapani, già direttore generale della fallita Aeradria, il quale ha dichiarato di agire su richiesta di Maria Concetta Laudato direttore di Enac Emilia Romagna». L' attacco. Il presidente Laura Fincato è a dir poco contrariata: «E' una situazione kafkiana: chi non vuole la riapertura dell' aeroporto? Difficilmente potremo ragionare su scenari positivi visto che si continuano a sollevare le asticelle degli ostacoli che forse qualcuno vuol rendere insuperabili, a danno dell' economia di tutta la Riviera. Per prima cosa mi rivolgerò al prefetto: questi inspiegabili e continui stopandgo stanno compromettendo l' obiettivo che AiRiminum 2014 si era prefigurata, quello di dare una pronta risposta alle istanze del territorio e della stessa Enac per una riapertura dell' aerostazione già ai primi di marzo». Il punto. Ma che cosa può avere frenato l' Enac? AiRiminum è potuta entrare per la prima volta in aeroporto il 13 gennaio e ha ottenuto le certificazioni il 9 febbraio scorso. I passi successivi sono la convenzione per 30 anni con Enac e il decreto del ministero dei trasporti per il cambio di mano delle aree. Passaggi che a Roma non sono ancora stati completati: così AiRiminum non può ottenere il pieno possesso del Fellini, la cui concessione resta in mano all' Enac. E sinora i dipendenti sono potuti entrare nella struttura grazie alla deroga concessa dall' Ente dell' aviazione civile. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 24 febbraio 2015 Pagina 3 < Segue Corriere di Romagna Testate Il risarcimento danni. Per sbloccare la situazio ne l' amministratore unico della società Leonardo Corbucci ha scritto subito al direttore generale di Enac Alessio Quaranta annunciando una richiesta di risarcimento danni «a causa degli stipendi che AiRiminum 2014 deve pagare ai suoi 14 dipendenti anche se non è consentito loro lavorare». Nella missiva Corbucci si lamenta pesantemente: «Nonostante tutti gli sforzi di AiRiminum 2014 per soddisfare le legittime richieste dell' Enac e delle altre autorità coinvolte raggiungendo i risultati spesso prima dei termini richiesti, abbiamo dovuto spesso superare faticosamente una serie di ostacoli inaspettati apposti dalla Direzione Aeroportuale Emilia Romagna relativi agli adempimenti burocratici». «I bastoni fra le ruote». Corbucci cita numerosi esempi, a partire dal no tam che impediva al team di certificazione di entrare al Fellini. Notam «emesso il 31 dicembre 2014, con la motivazione che era scaduta l' assicurazione del curatore, ma senza alcun avviso preventivo ad AiRiminum per poter superare il problema». E ancora «il team di certificazione ha avuto accesso al sedime aeroportuale solo il 13 gennaio, dopo che la società aveva stipulato l' assicurazione su tutti i beni demaniali nonostante ancora non ne fosse formalmente in possesso». E ieri un ulteriore atto: «Con la decisione di impedire ai dipendenti di AiRiminum di accedere agli uffici amministrativi dell' ex Aeradria, è stato raggiunto il paradosso, visto che le stanze erano occupate ormai da due settimane, dopo l' accordo con il curatore fallimentare». L' Enac. «Non c' è una sola cosa che risponda al vero». E' furioso il direttore di Enac dell' Emilia Romagna, Maria Concetta Laudato, dopo avere ricevuto la lettera con cui l' amministratore di AiRimunm 2014, Leonardo Corbucci, chiede il risarcimento danni. «Le cose non sono andate così. Mi riservo ogni azione per tutelare la mia persona e l' ente che rappresento» si limita a commentare Laudato. Della questione è stato interessato direttamente il direttore generale di Enac, Alessio Quaranta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 24 febbraio 2015 Pagina 6 Corriere di Romagna Testate UNINDUSTRIA. Seminario sulla prevenzione incendi Proseguono le iniziative dedicate a Unindustria Rimini per la promozione delle attività realizzate nell' ambito della sicurezza. Oggi dalle ore 14.45, presso la sede di Unindusria Rimini (P.zza Cavour 4 Sala A) si terrà il seminario: "Prevenzione incendi: evoluzione amministrativa e tecnica e il testo unico e panorama nell' industria del riminese". L' obiettivo è fornire indicazioni su ciò che occorre porre in atto, partendo dalle attività più semplici fino a quelle più complesse e articolate. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 24 febbraio 2015 Pagina 6 Corriere di Romagna Testate Scendono i canoni per gli affitti a Rimini i più alti della regione RIMINI. Canoni di locazione in calo del 7,2% nell' ultimo anno in EmiliaRomagna ma mentre a Rimini, Bologna e Ravenna i prezzi hanno tenuto, a Parma e Reggio Emilia i cali sono stati a doppia cifra. A registrare questi dati è Solo Affitti, franchising immobiliare cesenate, specializzato nelle locazioni presente con 300 agenzie in Italia e 40 in Spagna. Il capoluogo di provincia con i canoni medi più elevati è Rimini, anche per via delle locazioni turistiche. Dai quasi 600 euro dello scorso anno siamo scesi ai 577 euro di quest' anno. Nel 2014 era Parma la città con gli affitti più alti ma ne gli ultimi dodici mesi i prezzi sono diminuiti di oltre 13 punti percentuali, il calo più alto tra le città emiliano romagnole insieme a Reggio Emilia (12%). Ferrara con 414 euro al mese e Forlì con 429 euro risultano avere, secondo le rilevazioni di Solo Affitti, i canoni medi più bassi tra i capoluoghi di provincia della regione. I nuovi contratti di affitto in EmiliaRomagna ormai vengono stipulati quasi esclusivamente con la cedolare secca (88%), spesso associata alla forma contrattuale a canone concordato, che viene utilizzata in più di 6 casi su dieci. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 24 febbraio 2015 Pagina 6 Corriere di Romagna Testate Allarme prefettura: entro pochi mesi potrebbe scomparire RIMINI. Claudio Palomba potrebbe essere l' ultimo prefetto di Rimini. Almeno nella forma in cui è pensata oggi la prefettura riminese. Il progetto di spending review relativo a prefettura e questura non è stato affatto abbandonato. Se ne era parlato nell' agosto del 2012 quando la scure era calata per la prima volta sulle Province. Adesso però che Palomba potrebbe lasciare il suo incarico per altre destinazioni (si parla di un trasferimento nell' arco di pochi mesi) torna di grande attualità il futuro del Palazzo del Governo. Il restyling delle Prefetture prevede un taglio di 17 sedi. Un progetto che sinora non è diventato realtà ma che potrebbe prendere presto nuovo vigore. Anche perché, per la fine di marzo si annuncia un autentico "balletto" dei prefetti in giro per il Paese. In base al decreto "licenziato" alla fine del 2012 purtroppo «nel migliore dei casi Rimini avrà una succursale declassata dei presìdi (leggasi prefettura e questura)». E' ciò che spiegava qualche tempo fa lo stesso prefetto Palomba. E in effetti i criteri pre si in considerazione a livello centrale sono un po' particolari. In primo luogo bisogna guardare se la sede della Prefettura è di proprietà (o meno). Rimini è in affitto, Forlì e Ravenna invece possono vantare immobili di proprietà. Altro parametro importante è il numero di residenti, e qui non si tiene in alcun conto del fatto che la città di Fellini in estate diventi una vera e propria metropoli. Conta invece il bacino di utenza e le aree di Forlì e Cesena insieme hanno più abitanti di Rimini. Sin dalla metà del 2012 il sindaco Andrea Gnassi e l' allora presidente della Provincia Stefano Vitali tuonavano contro la riorganizzazione: «Il concreto rischio che il territorio riminese perda sotto la scure governativa prefettura e questura testimonia l' ot tusità con cui a Roma scambiano la spending review con il tagliarsi i cosiddetti per far dispetto alla moglie». Da allora sono cambiati i governanti ma pare che i progetti restino gli stessi. Resta comunque tutto da verificare ciò che dal governo centrale abbiano oggi in mente per Rimini, per la sua prefettura e i relativi dipendenti, e ancora di più per la questura il cui destino pare legato a filo doppio proprio al futuro del Palazzo del governo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 24 febbraio 2015 Pagina 6 Corriere di Romagna Testate Fogne pulite da mini robot Al via l' intervento di manutenzione della fossa Patara. RIMINI. Sistema fognario, al via l' intervento di manutenzione della fossa Patara. Prenderà il via nei prossimi giorni l' intervento di pulizia del collettore fognario "fossa Patara" sulle vie Anfiteatro, Aponia e Castelfidardo. «Si tratta di un' operazione di manutenzione spiega l' assessore a l l ' Ambiente Sara Visintin che però rientra in un progetto più ampio suddiviso in quattro step e rivolto al centro storico, messo a punto dall' amministrazione comunale in sinergia con il gestore Hera spa. L' obiettivo del progetto è quello di riuscire a limitare drasticamente le criticità idriche nelle aree di Castelfidardo, via Santa Chiara, corso d' Augusto, storicamente soggette a episodi di questo tipo. Questo intervento prevede una pulizia della fossa dai materiali che si sono depositati nel collettore: un intervento semplice, che però sarà effettuato con tecnologie avanzate e che, salvo imprevisti legati all' instabilità delle condizioni meteo, dovrebbe completarsi nell' arco di un paio di settimane». Seguiranno nel corso dell' anno altri tre interventi di tipo strutturale in via di definizione, ma già finanziati con 500mila euro nel bilancio preventivo . «E' mia intenzione presentare l' intero progetto ai residenti e agli operatori commerciali della zona del centro storico già nei prossimi giorni, in modo da poter poi proseguire con la pianificazione delle azioni». La fossa Patara, già canale di scarico di epoca romana, attraversa il centro storico interessando corti private ed edifici e incrocia prima il corso d' Augusto, poi via Guerrazzi e via Castelfidardo per immettersi su via Roma. L' intervento di pulizia dal costo di 35mila euro sarà realizzato con un mini robot subacqueo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 30 24 febbraio 2015 Pagina 11 Corriere di Romagna Testate Il conto per i ritardi continua a lievitare Oltre ai 700 mila euro chiesti per via dei Mille ci saranno quelli relativi ai viali Rimini e Portovenere Arcuri: «Lavori rinviati per proteggere gli interessi dei commercianti della zona» RICCIONE. Il conto per i ritardi legati al blocco del cantiere del Trc è destinato a salire. La prima richiesta inviata al Comune d a A m (Agenzia mobilità) nei giorni scorsi, di circa 700mila euro, fa riferimento infatti solo al cantiere di via Dei Mille. I ritardi nel rilascio delle autorizzazioni a procedere con i lavori si stanno accumulando anche per i viali Rimini e Portovenere: 9mila euro al giorno. La prima richiesta di risarcimento fa riferimento al cantiere che Am voleva aprire tra le fine di agosto e l' inizio di settembre, ma l' ordinanza per autorizzare i lavori è arrivata a ottobre. «Non è una lettera di richiesta danni ma un documento nel quale Am dà una sua interpretazione di eventuali risarcimenti legati al blocco per l' area di via Dei Mille spiega Natale Arcuri, portavoce del sindaco Renata Tosi , una comunicazione insomma inviata al Comune da Am con la quale ha formalizzato il presunto danno subito. Due lettere analoghe le aveva ricevute anche l' ex sindaco Pironi nel 2011 e 2014». La differenza però è l' indicazione della cifra richiesta alla Tosi e tutti i riccionesi, inoltre le altre due si configuravano come solleciti affinché venissero rilasciate le autorizzazioni per l' apertura del cantiere in viale Aosta, come poi è stato. L' amministrazione Tosi a settembre ha negato le autorizzazioni all' apertura del cantiere e alla conseguente variazione del traffico. «Senza un rinvio i lavori sarebbero partiti a stagione turistica non ancora conclusa prosegue Arcuri , l' amministrazione lo ha fatto per proteggere gli interessi dei commercianti della zona, che hanno e stanno subendo un danno». Ieri l' amministrazione ha organizzato un incontro con i tecnici comunali e i legali per dare risposta alla richiesta di Am. «Se c' è qualcuno che sta subendo un danno sono in primis i commercianti della zona, ai quali era stato garantito che il ripristino della viabilità nel doppio senso di marcia ci sarebbe stato entro la fine dell' anno scorso, e invece il cantiere è ancora lì. I lavori si sarebbero dovuti concludere in un mese e mezzo, tant' è che il cantiere è scaduto da novembre e sta proseguendo grazie alle proroghe». Altra questione su cui punterà il Comune è il mancato introito. «L' amministrazione per alleviare il danno che stanno subendo i commercianti ha deliberato a loro favore uno sconto del 50 per cento sulle imposte comunali, somme che il Comune quindi non sta incassando e continua a non incassare». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 31 24 febbraio 2015 Pagina 11 < Segue Corriere di Romagna Testate Il cantiere aperto il 6 ot tobre ha subito un brusco stop poco più di una settima dopo. All' origine del fermo un rimpallo sulla realizzazione dei sotto servizi tra Hera ed Agenzia mobilità (Am). La questione riguardava lo spostamento della fogna, che doveva essere fatta due anni fa. Il progetto di qualche anno non corrispondeva alla reale situa zione che gli operai hanno trovato una volta iniziati i lavori. La richiesta danni avanzata da Am si aggiunge alle sconfitte avvenute nei tribunali. Dopo il Tar, lo scorso 10 febbraio anche il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso presentato del Comune. La quinta sezione ha respinto infatti il ricorso presentato dall' amministrazione Tosi avverso alla sentenza del Tar (tribunale regionale dell' Emilia Romagna) del 30 ottobre 2014. Il Tar rigettò la richiesta del Comune per variare il tracciato del metrò di costa, proponendo una soluzione diversa da quella approvata dal Cipe (unico organo deputato a pronunciarsi sulle modifiche), e già respinta dal Comitato di coordinamento (di cui fanno parte Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione, Provincia, Comune d i Rimini) pochi mesi prima. Oltre alla sentenza avversa, il Comune è stato condannato a risarcire le spese legali a favore di Am, Provincia, Regione. EMER SANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 32 24 febbraio 2015 Pagina 12 Corriere di Romagna Testate Proseguono gli incontri tra Amministrazione comunale e associazioni di categoria in vista dell' approvazione del bilancio di previsione 2015. Tari: rinviate le date di pagamento Il 20% entro il 30 aprile, il 40% entro il 31 agosto e il restante 40% entro il 31 dicembre. RICCIONE. Rinviate le date di scadenza della Tari: retromarcia del Comune. D o p o l a protesta trasversale delle categorie economiche e della politica la tassa sui rifiuti si pagherà: il 20% entro il 30 aprile, il 40% entro il 31 agosto e il restante 40% entro il 31 dicembre, mentre per quanto riguarda il 2015 p e r l e a t t i v i t à d e l l a z o n a m a r e (bagnini, chioschisti e attività dell' area portuale) le scadenze vengono ridotte a due, con il versamento dell' 80% il 31 agosto e del 20% entro il 31 dicembre. La precedente delibera di giunta aveva scatenato le serie di reazioni negative, in quanto aveva predisposto le date di scadenza della tassa dei rifiuti con il 40% che doveva essere pagato entro il 31 marzo, il 30% entro il 30 giugno e il restante 30% entro il 30 settembre. Proseguono gli incontri con le associazioni di categoria in vista dell' approvazione del bilancio di previsione 2015. Sul tavolo, convocato ieri mattina dall' assessore a l Bilancio, Roberto Monaco, e dalla dirigente ai Servizi Finanziari Cinzia Farinelli, le date di scadenza della Tari che sono state elaborate e riviste, «per meglio rispondere alle esigenze degli operatori. Si tratta di un ulteriore tassello a f f e r m a l ' assessore M o n a c o c h e l e categorie hanno compreso mostrandosi responsabili con le esigenze di bilancio dell' amministrazione e con la necessaria condivisione di scelte che intendiamo continuare a perseguire. Rimane essenziale creare sinergie con la città nella definizione del bilancio fermo restando l' intenzione di non spingere sulla leva tributaria e lasciare dunque invariata la pressione fiscale». Le associazioni di categoria da parte loro hanno chiesto di destinare alla riduzione della Tari gli importi accantonati negli anni per le cooperative di garanzia, di convocare l' osservatorio sul tu rismo, «e di verificare la possibilità, per le attività con licenza annuale ma aperte solo stagionalmente, di ottenere una riduzione del pagamento della Tari». Entrambe le parti si sono accordate per un ulteriore incontro nei prossimi giorni che concluderà la fase di consultazione e condivisione. EMER SANI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 24 febbraio 2015 Pagina 13 Corriere di Romagna Testate Viabilità, raggiunto il quorum Il Comitato per il referendum ha raccolto otre 1600 firme. CATTOLICA. Paolo Pazzaglini, promotore del comitato per il referendum sulla viabilità, ricorda che sotto Natale, in occasione del consiglio comunale che aveva discusso proprio questo tema, la sensazione diffusa era quella di non riuscire ad attivare la consultazione popolare. Ma domenica sera, lui e tutti coloro che hanno creduto in questo obiettivo, si sono presi una rivincita. Il quorum richiesto, 1600 firme, è stato raggiunto. «Siamo soddisfatti, ce l' abbiamo fatta con due settimane di anticipo, sicuramente un bel risultato. Ma ora la raccolta delle sottoscrizioni va avanti f i n o a l 7 I l Comune di San Clemente, in collaborazione con la Pro loco, propone anche quest' anno una rassegna di commedie dialettali che si terranno al teatro Giustiniano Villa. Dopo l' appuntamento di sabato scorso con la commedia "La fira dè borg", sabato prossimo alle 21 sarà il turno della Compagnia "Quei dal Funtanele", che presenteranno la commedia "Questa l' è una chiesa... na un casein". marzo, come previsto dalle legge». Prossimo obiettivo? «2000 firme». Nonostante la giornata domenicale tutt' altro che invitante, vista la pioggia, per fare quattro passi in centro, e magari fermarsi a Palazzo del Turismo per aderire alla richiesta del referendum, non sono mancate le adesioni, sicuramente in numero minore rispetto alle domeniche precedenti. Ma quanto basta per chiudere il cerchio. Certo è che sulla testa del comitato e di tutti coloro che sono favorevoli al ripristino del doppio senso di marcia in via Del Prete e sul lungomare Rasi Spinelli, incombe l' imminente inizio dei lavori per realizzare le ciclabili. Il Comune, già a partire dalla prossima settimana dovrebbe aprire un primo cantiere sul lungomare. A quel punto, la doppia circolazione diventerebbe ancora più difficile da ripristinare. Per questo, Pazzaglini chiede al sindaco Piero Cecchini di «fermarsi e attendere l' esito del referendum. Oppure, e questa è la soluzione che prediligiamo, vanno ripristinati subito i doppi sensi, con l' istituzione di un tavolo nel quale ridiscutere tutti i problemi viari della città.». (t.d. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 24 febbraio 2015 Pagina 14 Corriere di Romagna Testate Nevicate 2012: riaperti i termini per chiedere il risarcimento dei danni VALMARECCHIA. La giunta regionale ha riaperto i termini per la presentazione delle domande per i danni subiti da privati e attività produttive a seguito delle nevicate del febbraio 2012. Si tratta di 3 milioni e 154mila euro destinati a rimborsare fino all' 80% delle spese. Le aziende, fa sapere il consigliere del comune di Maiolo, Leonardo Sacchetta, «avranno 30 giorni di tempo dalla data di pubblicazione dell' atto regionale avvenuta il 23 febbraio, per presentare una nuova domanda oppure adeguare quelle che erano state già presentate». Il tutto va indirizzato al Comune dove ha sede l' immobile. Sono finanziabili gli interventi di riparazione, ripristino, demolizione e ricostruzione o acquisto nello stesso od altro comune di altro immobile, fino a un massimo di 200mila euro. Il termine per concludere i lavori è stato fissato al 30 settembre 2015. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 24 febbraio 2015 Pagina 14 Corriere di Romagna Testate Preoccupa la possibile realizzazione di un impianto a Poggio Tre Vescovi, anche nell' ipotesi di un mini eolico. Eolico, le pale della discordia Cuppini: «Può fare danni, i crinali sono zone molto delicate del territorio» CASTELDELCI. La possibile realizzazione di un impianto eolico a Poggio Tre Vescovi preoccupa. Non solo nel caso di una struttura come quella prospettata tre anni fa (36 torri alte 180 metri) ma anche nell' ipotesi in cui venga installato un "mini eolico" da nove torri, di cui si sta parlando ultimamente, che ricadrebbe nel territorio di Badia Tedalda (Arezzo) ma sarebbe ben visibile da Casteldelci e Verghe reto (Forlì Cesena). Da una parte l' eolico ha il pregio di ridurre l' utilizzo di combustibile fossile e diminuire così le immissioni di gas. Ma delle incognite restano. Alberto Cuppini, esperto in materia e già portavoce del Coordinamento dei comitati dell' Alto Appennino contro l' eolico industriale selvaggio, teme che il mini impianto possa essere «una sorta di "polpetta avvelena ta" per rovinare Poggio Tre Vescovi anche con la costruzione di infrastrutture di contorno (come cavi e centraline) all' impianto stesso». Gli aspetti di cui tenere conto, precisa Cuppini, «riguardano il dissesto idrogeologico, per non parlare dei danni alla fauna: i crinali sono zone molto delicate del territorio». Cuppini spiega poi che un impianto come quello proposto tre anni fa (bocciato dalla Regione Emilia Romagna e dal consiglio dei ministri anche se ultimamente il Tar del Lazio ha accolto parzialmente il ricorso dell' azienda che aveva avanzato il progetto) «sarebbe qualcosa di apocalittico e Poggio Tre Vescovi sarebbe il posto più assurdo dove installare una cosa del genere». In ogni caso, qualcosa è cambia to dal 2012, quando il sistema incentivante per la realizzazione di parchi eolici è stato modificato. «Prima racconta l' esperto era un bombardamento continuo di progetti e si era creato un movimento per la "resistenza dei crinali". Ora che gli incentivi sono meno alti, le richieste hanno subito una battuta di arresto, non c' è più convenienza. E c' è anche un altro inconveniente: l' eolico comporta la presenza di impianti di backup che devono funzionare in parallelo e rimanere accesi per garantire la possibilità di subentro qualora il vento non ci sia». Quando tre anni fa era stato prospettato il parco da 36 torri si era creata parecchia mobilitazione sul tema. «Nella zona della Valmarecchia chiude Cuppini non c' è ancora un numero sufficiente di volontari che tengano monitorato il territorio come in altre zone della regione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 24 febbraio 2015 Pagina 11 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Testate "Blindati" gli uffici dell' aeroporto Fellini AIRiminum resta senza chiavi e protesta ENNESIMO COLPO DI SCENA La compagnia annuncia una richiesta danni lamentando gli stop imposti dalla direzione aeroportuale regionale. Fincato: salta l'incontro sindacale Ennesima doccia fredda per AIRiminum: ieri stando a un comunicato della compagnia che si è aggiudicata il Fellini i dipendenti sono stati impediti di accedere agli uffici ex Aeradria. L e c h i a v i p r e c i s a l a n o t a d i AIRiminum sono state richieste stamane (ieri per chi legge, ndr) da Paolo Trapani, già direttore generale della fallita Aeradria, che ha dichiarato di agire su richiesta di Maria Concetta Laudato direttore di ENAC Emilia Romagna. A q u e s t o p u n t o n o n c i s o n o certezze nemmeno sull'incontro della presidente Laura Fincato e del nuovo direttore generale Marco Consalvo con le r a p p r e s e n t a n z e sindacali, i n c o n t r o programmato per mercoledì pomeriggio. Il commento della Fincato: Difficilmente potremo ragionare su scenari positivi visto che si continuano a sollevare le asticelle degli ostacoli che forse qualcuno vuol rendere insuperabili, a danno dell'economia di tutta la Riviera. Per prima cosa mi rivolgerò al Prefetto: questi inspiegabili e continui stopandgo stanno compromettendo l'obiettivo che AIRiminum 2014 si era prefigurato, quello di dare una pronta risposta alle istanze del territorio e della stessa ENAC per una riapertura dell'aerostazione già ai primi di marzo. In serata il portale Intervista.it riferiva una frase della Laudato: assolutamente non vero. Ma l'ufficio stampa di AIRiminum ci confermava: abbiamo riportato i fatti. Contromosse L'amministratore unico della società rimasta chiusa fuori dagli uffici, Leonardo Corbucci, annuncia una richiesta di risarcimento danni, a partire dagli stipendi che AIRiminum 2014 deve pagare anche se ai suoi 14 dipendenti non è consentito lavorare, con una lettera al direttore generale di ENAC Alessio Quaranta. Nella missiva Corbucci sottolinea come nonostante finora tutti gli sforzi di AIRiminum 2014 volti a soddisfare le legittime richieste dell'ENAC e delle altre autorità coinvolte abbiano sempre raggiunto i risultati nei termini attesi, spesso addirittura con qualche giorno di anticipo, abbiamo dovuto spesso superare faticosamente una serie di ostacoli inaspettati apposti dalla Direzione Aeroportuale Emilia Romagna. Vedi il notam del 31 dicembre, che impediva al team di certificazione l'accesso allo scalo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 24 febbraio 2015 Pagina 12 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Testate Le contromisure: rialzo all' argine del Mavone DOPO GLI ALLAGAMENTI, LE RUSPE Visintin: "residenti arrabbiati, faremo il possibile per evitare altri episodi" Un tavolo di confronto su Vergiano, al quale venerdì scorso hanno partecipato il Consorzio di Bonifica, il Comune di Rimini, la Provincia, la Protezione Civile e i residenti della zona, per fare in modo che quanto accaduto la notte tra il 56 febbraio non si ripeta più. "Da parte nostra spiega la Direzione Generale e Tecnica del Consorzio, nelle persone dell' ingegner Vincenzo Bosi e dell' ingegner Andrea Cicchetti si è voluto innanzitutto chiarire la dinamica dell' evento e soprattutto rendere evidente che, pur nell' eccezionalità di una circostanza per la quale è stato richiesto lo stato di calamità dai competenti uffici regionali, il Consorzio vuole attuare nel breve termine quantomeno una prima serie di misure per aumentare la protezione delle aree interessate dai recenti allagamenti, in accordo con gli enti territoriali competenti ed ugualmente interessati dalle criticità idrauliche rilevate. In questo, abbiamo trovato un proficuo confronto con cittadini e istituzioni che contiamo di tradurre in adeguati percorsi di finanziamento per il presidio del territorio, dove è ben chiara la necessità di opere e di politiche di tutela idrogeologica ma ultimamente pressoché assente la risposta del Governo. Desideriamo peraltro precisare che le problematiche sollevate dai cittadini colpiti dai recenti allagamenti sono anche nostre e come tali meritevoli di immediata risposta". Risposta che si è concretizzata con l' inizio dei lavori, nella giornata di domenica, sulla sponda sinistra del canale del Mavone, dove l' argine del fiume ha subìto un primo rialzo per aumentarne la capacità di contenimento a presidio dei terreni e degli insediamenti circostanti, densamente abitati. Questo anche in ragione delle previsioni meteo dei prossimi giorni e del fatto che la stagionalità di maggiore impatto idrologico è ancora lunga. "Come Comune sottolinea l' assessore all' Ambiente Sara Visintin, abbiamo presentato una serie di interventi a breve termine che verranno completati nel giro di due settimane, altri invece nel medio lun go periodo che richiederanno più tempo. Ad ogni modo l' obiettivo comune è che quanto accaduto ormai tre settimane fa resti un episodio isolato". Qual era l' umore dei residenti di Vergiano presenti all' incontro? "Sono ancora scossi, un po' arrabbiati ma soprattutto preoccupati di rivivere quell' incubo. Per quanto possibile, abbiamo cercato di tranquillizzarli, garantendo coi fatti che faremo tutto il possibile per evitare altre esondazioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 38 24 febbraio 2015 Pagina 12 < Segue La Voce di Romagna (ed. Rimini) Testate A giorni, inoltre, il Governo dovrebbe chiarire se concedere o meno, come richiesto dalla Regione, lo stato di calamità per quanto avvenuto la notte tra il 56 febbraio. Attendiamo fiduciosi". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 24 febbraio 2015 Pagina 12 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Testate FOSSA PATARA. Manutenzione al via Ci pensa un mini robot Un mini robot subacqueo aspirerà i materiali fognari dalla Fossa Pa tara, con escavatore a risucchio e con autospurgo a riciclo: sono le nuove tecnologie adottate dal Comune p e r migliorare gli impianti del ciclo idrico e depurativo in centro storico, sulle vie Anfiteatro, Aponia e Castelfidardo. Lavori al via entro pochi giorni, costo previsto 35mila euro. "L' operazione di manutenzione spiega l ' assessore a l l ' Ambiente Sara Visintin rientra in un progetto più ampio suddiviso in quattro step e rivolto al centro storico, messo a punto dall' Amministrazione Comunale in sinergia con il gestore Hera spa. Obiettivo, riuscire a limitare drasticamente le criticità idriche nelle aree di Castelfidardo, via Santa Chiara, Corso d' Augusto, storicamente soggette a episodi di questo tipo. Questo intervento prevede una pulizia della fossa dai materiali che si sono depositati nel collettore: un intervento semplice, effettuato con tecnologie avanzate che, salvo imprevisti, dovrebbe completarsi nell' arco di un paio di settimane. A questa prima operazione prosegue l' assessore Visintin seguiranno nel corso dell' anno altri 3 interventi di tipo strutturale in via di definizione, ma già finanziati con 500mila euro nel bilancio preventivo. E' mia intenzione presentare l' intero progetto ai residenti e agli operatori commerciali della zona del centro storico già nei prossimi giorni". La Fossa Patara informa il Comune , già canale di scarico di epoca romana, attraversa il centro storico interessando corti private ed edifici e incrocia prima il Corso d' Augusto, poi Via Guerrazzi e Via Castelfidardo per immettersi sulla Via Roma. L' intervento di pulizia dal costo di 35mila euro sarà realizzato con un mini robot subacqueo per eseguire l' aspirazione a distanza con escavatore a risucchio e con autospurgo a riciclo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 24 febbraio 2015 Pagina 15 La Voce di Romagna (ed. Rimini) Testate FISCALITÀ LOCALE IL COMUNE DI RICCIONE DIALOGA CON LE ASSOCIAZIONI ECONOMICHE LE TRE RATE PREVEDONO IL 20% ENTRO IL 30 APRILE, IN ALTRE 2 TRANCHE IL RESTANTE 80% Tari, sono state rinviate le date di scadenza In zona mare al 31 agosto e 31 dicembre P r o s e g u o n o g l i i n c o n t r i d e l Comune d i Riccione con le associazioni di categoria in vista dell' approvazione del bilancio di previsione 2015. Sul tavolo, convocato ieri dall' Assessore al Bilancio Roberto Monaco e la dirigente Cinzia Farinelli, le date di scadenza della Tari. Definite così le scadenze delle tre rate: il 20% entro il 30 Aprile, il 40% entro il 31 Agosto e il restante 40% entro il 31 dicembre. Mentre relativamente al 2015 per le attività della zona mare quali bagnini, chioschisti e attività dell' area portuale le scadenze vengono ridotte a due: 80% il 31 agosto, 20% entro il 31 dicembre. Riconfermate precisa ancora il Comune le agevolazioni TARI per le attività in presenza di lavori pubblici . "Si tratta di un ulteriore tassello commenta l' assessore Monaco che le categorie hanno compreso mostrandosi responsabili con le esigenze di bilancio dell' Amministrazione e con la necessaria condivisione di scelte che intendiamo continuare a perseguire. Rimane essenziale creare sinergie con la città nella definizione del bilancio fermo restando l' intenzione di non spingere sulla leva tributaria e lasciare dunque invariata la pressione fiscale. " Le associazioni di catego ria da parte loro riferisce una nota della giunta hanno chiesto di destinare alla riduzione della Tari gli importi accantonati negli anni per le cooperative di garanzia, di verificare la possibilità di pagare la Tari per le attività con licenza annuale ma aperte solo stagionalmente e di convocare l' osservatorio sul turismo. Nei prossimi giorni nuovo incontro fra le parti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 41 24 febbraio 2015 Pagina 7 Nuovo Quotidiano di Rimini Testate I dati di "Solo Affitti": i prezzi non vanno giù. A Rimini i canoni più cari in regione RIMINI "Canoni di locazione in calo del 7,2% nell' ultimo anno in Emilia Romagna ma mentre a Rimini, Bologna e Ravenna i prezzi hanno tenuto, a Parma e Reggio Emilia i cali sono stati a doppia cifra. Sono i dati di Solo Affitti, franchising immobiliare di Cesena, presente con 300 agenzie in Italia e 40 in Spagna. Il capoluogo di provincia con i canoni medi più elevati risulta essere Rimini, anche per via delle locazioni turistiche: dai quasi 600 euro si è passati a 577 euro. Nel 2014 era Parma la città con gli affitti più alti, ma i prezzi sono diminuiti di oltre il 13%, il calo più alto tra le città emiliano romagnole insieme a Reggio Emilia (12%). Ferrara, con 414 euro al mese e Forlì, con 429 euro, risultano avere, secondo le rilevazioni, i canoni medi più bassi in regione. I nuovi contratti di affitto in EmiliaRomagna sono poi ormai stipulati quasi esclusivamente con la cedolare secca (88%), spesso associata alla forma contrattuale a canone concordato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 24 febbraio 2015 Pagina 7 Nuovo Quotidiano di Rimini Testate Altra clamorosa puntata nella telenovela sulla sofferta riapertura dell' aeroporto "Fellini" di Rimini. Ora in ballo le chiavi per i dipendenti. AiRiminum, fermi tutti. Così non si vola La presidente Fincato: "Situazione kafkiana, chi rema contro la riapertura? L' Enac non apre gli uffici, pronti a chiedere i danni". E da Roma: "Tutto falso" RIMINI E ' l a m a l e d i z i o n e d e l l ' aeroporto Fellini. La vicenda è ogni giorno più intricata. L' ultima pagina del romanzo è datata ieri: i quattordici dipendenti da poco assunti da AiRiminum, la nuova società di gestione dello scalo, sono stati in sostanza sfrattati. O meglio, non sono stati fatti entrare. A raccontare la vicenda è la presidente Laura Fin cato che parla di una "situazione kafkiana e si chiede chi è contrario all' apertura dello scalo": "Le chiavi sono state richieste ieri mattina da Paolo Trapani, già direttore g e n e r a l e d e l l a f a l l i t a Aeradria, c h e h a dichiarato di agire su richiesta di Maria Concetta Laudato direttore di Enac Emilia Romagna". A questo saltano anche le poche certezze che prima stavano prendendo piede. In dubbio persino il primo volo programmato per il 4 marzo. La presidente Finca to non nasconde le preoccupazioni: "Difficilmente potremo ragionare su scenari marzo il giorno in cui è previsto l' arrivo del primo aereo da Mosca La presidente di AiRiminum Laura Fincato con il direttore generale Marco Consalvo davanti positivi afferma visto che si continuano a sollevare le asticelle degli ostacoli che forse qualcuno vuol rendere insuperabili, a danno dell' economia di tutta la Riviera. Per prima cosa mi rivolgerò al prefetto: questi inspiegabili e continui stop and go stanno compromettendo l' obiettivo che AiRiminum 2014 si era prefigurato, quello di dare una pronta risposta alle istanze del territorio e della stessa Enac per una riapertura dell' aerostazione già ai primi di marzo". Non è tutto. AiRimini passa all' attacco e annuncia una richiesta di risarcimento danni di cui si sta occupando l' amministratore unico Leonardo Corbucci, indirizzando una lettera al presidente di Enac Alessio Quaranta. "Quelle persone hanno uno stipendio e ora non sono nelle condizioni di lavorare spiega ancora Fin cato . Nessuno riesce a darci delle spiegazioni su questa interruzione. Lo scalo necessita di diversi interventi e non abbiamo tanto tempo a disposizione. Abbiamo fatto tutto ciò che l' i ter burocratico prevedeva: dalle certificazioni alle concessioni, anche da parte del curatore Santini c' è stata la disponibilità, dato che abbiamo provveduto all' acquisto del compendio aziendale di Aeradria". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 43 24 febbraio 2015 Pagina 7 < Segue Nuovo Quotidiano di Rimini Testate Fincato non riesce a dare una spiegazione all' accaduto di ieri. "Abbiamo coinvolto il prefetto e l' Enac proprio per comprendere cosa ha portato a questa decisione. Certo è che così non veniamo posti nelle condizioni di poter lavorare e rispettare gli impegni presi. I nostri dipendenti devono rendere la struttura accoglienza, ma non è stato loro concesso di occupare gli spazi all' interno. Senza uffici non possono di certo lavorare". In giornata però è arrivata la versione, totalmente diversa, del direttore Enac Emilia Romagna, Maria Concetta Laudato: "Non c' è una sola cosa che risponda al vero ha accusato Le cose non sono andate così e mi riservo ogni azione per tutelare la mia persona e l' ente che rappresento". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 24 febbraio 2015 Pagina 7 Nuovo Quotidiano di Rimini Testate Oggi l' assemblea dei soci ordinaria e straordinaria diventata "calda" dopo l' inchiesta della Finanza. Carim, nel mirino l' azione di rivalsa In ballo tempi e modi dell' impeachment sugli ex amministratori. RIMINI Oggi alle ore 11,00 si riunirà l' assemblea ordinaria e straordinaria dei soci di Banca Carim alla Sala Manzoni, in viale IV Novembre 35. Oltre a una serie di modifiche tecniche allo Statuto e alla delega che il Cda chiede per costituire un Fondo per il riacquisto di azioni della stessa banca, l' attenzione è tutta rivolta alle modalità con cui il presidente intenderà dar seguito all' annuncio di voler interrompere la prescrizione riguardo alla rivalsa nei confronti degli ex amministratori della banca. Tema diventato "caldo" do poche la scorsa settimana è arrivato il ciclone dell' inchiesta della Finanza, con relativi 26 avvisi di garanzia per associazione a delinquere finalizzata al falso in bilancio per gli anni 2009 2010, quando secondo la Procura ci fu un "buco" non rilevato di circa 35 mln di euro. Sullo sfondo, resta poi l' opzione che la stessa Fondazione, maggior azionista della banca, sta valutando assieme a uno studio di consulenza di ricercare nuove alleanze, individuando una banca di medie dimensioni adatta per un percorso di fusione aggregazione. Studio di fattibilità che dovrebbe dar luogo entro marzo a un formale mandato di advisor. Ma è improbabile che la questione venga sollevata durante l' assemblea di oggi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 24 febbraio 2015 Pagina 9 Nuovo Quotidiano di Rimini Testate Ore di apprensione per l' arrivo di una perturbazione simile a quella che ha devastato la provincia il 6 e 7 febbraio. Meteo, nuova allerta Attesa da stanotte un' eccezionale ondata di maltempo Pioverà forte con raffiche di bora fino a 90 km/h. RIMINI (F.R.) Ci risiamo. A meno di un mese dalla terribile ondata di maltempo che ha messo sott' acqua Bellaria e Santarcangelo, ma causato gravi anni per via della furia del mare anche a Rimini Nord ora la Romagna potrebbe ritrovarsi a vivere una situazione in tutto e per tutto simile. Colpa di un' altra intensa perturbazione nord atlantica che da stanotte fino alla serata di domani si accanirà con particolare violenza sulle regioni del medio alto versante adriatico. Il mix è lo stesso di quello che il 67 febbraio ha devastato riminese, cesenate e ravennate, ovvero pioggia battente e bora furiosa, in grado dunque di ostacolare il normale deflusso delle acque dei fiumi e nello stesso di produrre pericolose mareggiate. La protezione civile ha diramato ieri un' allerta, sottolineando appunto il rischio di precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio sulla Romagna, oltre che su Marche, settori orientali dell' Umbria, Lazio nord orientale, Abruzzo e Molise con quantitativi che potrebbero toccare localmente anche i cento millimetri. Non si esclude nemmeno la possibilità di qualche temporale e grandinata, fenomeni inusuali a fine febbraio ma certo quest' inverno ha finora avuto ben poco di normale, con poco freddo, ancor meno neve, appennino comprese e piogge frequenti, in alcuni casi persino alluvionali. Altro elemento dominante sarà il forte vento, un vento, come recitano i bollettini meteo, di burrasca nord orientale sull' Appennino emiliano romagnolo, con raffiche di burrasca forte o tempesta sui crinali. Bora forte altrove, con rinforzi di burrasca sul litorale. Non mancherà anche la neve, ma sarà relegata alle zone di montagna o alta collina, quindi sopra i 600700. Potrebbero cumularsi anche fino a 2030 centimetri nelle zone più alte della Valmarecchia. Con la bora ritornerà un po' di freddo, ma nessuna ondata di gelo in vista: le massime lungo la costa non scenderanno sotto i 6 gradi. Da giovedì atteso un graduale miglioramento, con ancora qualche pioggia residua e bora moderata, forte nell' entroterra. L' ultima ondata di maltempo in provincia ha creato danni per oltre 15 milioni di euro, sulla costa e nell' entroterra. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 24 febbraio 2015 Pagina 9 Nuovo Quotidiano di Rimini Testate I lavori, dal costo di 35mila euro, saranno realizzati con un mini robot subacqueo. Salvo imprevisti legati alle condizioni del tempo dovrebbero essere completati in due settimane. Arriva l' intervento anti allagamenti in centro Al via i prossimi giorni la pulizia del collettore fognario fossa Patara sulle vie Anfiteatro, Aponia e Castelfidardo. RIMINI Prenderà il via nei prossimi giorni l' intervento di pulizia del collettore fognario fossa Patara sulle vie Anfiteatro, Aponia e Castelfidardo. Obiettivo limitare drasticamente in caso di pioggia intensa gli allagamenti in centro storico, a cominciare da Corso d' Augusto e via Castelfidardo. "Si tratta di un' operazione di manutenzione spiega l' assessore comunale all' Ambiente Sara Visintin che però rientra in un progetto più ampio suddiviso in quattro step e rivolto al centro storico, messo a punto dall' amministrazione Comunale in sinergia con il gestore Hera. Lo scopo del progetto è quello di riuscire a ridurre sensibilmente le criticità idriche nelle aree di Castelfidardo, via Santa Chiara, Corso d' Augusto, storicamente soggette a episodi di questo tipo. Questo intervento prevede una pulizia della fossa dai materiali che si sono depositati nel collettore: un intervento semplice, che però sarà effettuato con tecnologie avanzate e che, salvo imprevisti legati all' in operazione prosegue l' assessore Visintin seguiranno nel corso dell' anno altri tre interventi di tipo strut turale in via di definizione, ma già finanziati con 500mila euro nel bilancio preventivo che approveremo in settimana. E' mia intenzione presentare l' intero progetto ai residenti e agli operatori commerciali della zona del centro storico già nei prossimi giorni, in modo da poter poi proseguire con la pianificazione delle azioni". La fossa Patara, già canale di scarico di epoca romana, attraversa il centro storico interessando corti private ed edifici e incrocia prima il Corso d' Augusto, poi via Guerrazzi e via Castelfidardo per immettersi su via Roma. L' intervento di pulizia, dal costo di 35mila euro, sarà realizzato con un mini robot subacqueo per eseguire l' aspirazione a distanza con escavatore a risucchio e con autospurgo a riciclo. Sarà inoltre effettuata una video ispezione del collettore fognario prima e dopo le attività di pulizia, per verificare l' efficacia dell' intervento. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 24 febbraio 2015 Pagina 9 Nuovo Quotidiano di Rimini Testate Seminario su prevenzione incendi RIMINI Proseguono le iniziative dedicate a Unindustria Rimini per la promozione delle attività realizzate nell' ambito della sicurezza negli ambiti di lavoro e per la prevenzione degli infortuni. Oggi dalle 14.45, nella sede di Unindusria Rimini (piazza Cavour 4 Sala A) si terrà il seminario: "Prevenzione incendi: evoluzione amministrativa e tecnica e il testo unico e panorama nell' industria del riminese". L' obiettivo è fornire indicazioni su ciò che occorre porre in atto, partendo dalle attività più semplici fino a quelle più complesse e articolate. Grazie al confronto con i rappresentanti del comando di Rimini dei Vigili del Fuoco, gli imprenditori avranno la possibilità di ottenere informazioni per conoscere nel dettaglio la norma e mettere in pratica gli indirizzi operativi. Interverranno: Vittorio Domeniconi (Responsabile Ufficio Sicurezza sul Lavoro di Assoservizi Rimini, Ing. Vincenzo Raschillà (comandante vigili del fuoco di Rimini), Antonio Petitto (vice comandante vigili del fuoco di Rimini). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 48 24 febbraio 2015 Pagina 10 Nuovo Quotidiano di Rimini Testate Contro obbligo di dimora e sequestri. Solo Rosolen non si appella. Aeradria, pioggia di ricorsi Anche Masini va al Riesame RIMINI Anche Massimo Masi ni, presidente di Aeradria, ricorrerà al tribunale del Riesame di Rimini contro il sequestro dei beni per 9 milioni in solido con Massimo Vannucci e Alessandro Giorgetti, rispettivamente vice presidente della Spa dei voli e presidente d i Air, società collegata. Masini ha affidato al suo legale, avvocato Cesarina Mitaritonna anche il compito di ricorrere al Riesame, questa volta di Bologna, contro la misura coercitiva degli obblighi di dimora emessa dal gip del tribunale, Fiorella Casadei, nell' ambito dell' inchiesta su Aeradria, la società fallita nel novembre del 2013, che per dieci anni ha gestito l' aeroporto Fellini, che oltre a Masi ni ha colpito Vannucci, Giorgetti, il commercialista Santo Pan sica e il dipendente di RdR Fabio Rosolen. Non solo Masini. Anche Giorgetti, attraverso il suo difensore, l' avvocato Michela Vecchi, ha presentato ricorso al Riesame sia contro l' obbligo di dimora che contro i sequestri. E stessa cosa hanno fatto Vannucci e Pansica. L' unico a non aver presentato ricorso è stato Roso len. Intanto, gli avvocati Cesare e Roberto Brancaleoni hanno vinto il ricorso al Riesame contro i sequestri per 749mila euro in solido (l' ammontare del presunto reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche girate da Aeradria) per il loro assistito Lorenzo Cagnoni, presidente dell' Ente Fie ra. E così ai nove indagati eccellenti: il sindaco Gnassi e l' ex Ra vaioli, gli ex presidenti della Provincia Vitali e Fabbri, l' ex presidente della Camera di Commercio, Maggioli senior e quello dell' Ente Fiera, Cagnoni e poi Masi ni Vannucci e Giorgetti, sono stati scongelati i beni eccedenti l' importo complessivo da sequestrare da individuare esattamente in 749.000 (saranno sequestrati 83mila euro circa a testa). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 49 24 febbraio 2015 Pagina 11 Nuovo Quotidiano di Rimini Testate Nel mirino del consigliere di opposizione l' accordo stipulato tra Comune ed Enel Sole. "Lampioni nuovi, luce scarsa" La denuncia di Renzi (FdI): "In molte vie adesso c' è il buio" RIMINI Lampioni nuovi ma luce scarsa. Questo è ciò che segnala il consigliere di opposizione Gioenzo Renzi (FdI). "Ricordo che il Comune di Rimini ha stipulato con Enel Sole un contratto a partire dal primo Giugno 2012 per il servizio di pubblica illuminazione, la manutenzione ordinaria e a richiesta quella straordinaria dei 28mila punti luce e impianti semaforici del comune di Rimini spiega . Il contratto iniziale a un canone annuo di 3.255.099 euro ha la durata di 9 anni (30 milioni circa) più l' adeguamento Istat e prevede l' obbligo per il fornitore di eseguire a proprio carico, interventi impiantistici per un importo di almeno il 10% del canone annuo, quindi un importo minimo di lavori di 260mila euro per 9 anni per un totale di 2,4 milioni di euro di investi menti. Da alcuni mesi sono in corso di installazione in diversi parti della città i nuovi lampioni con luce "schiacciata a terra" in sostituzione di quelli preesistenti a "luce diffusa" con lo scopo del risparmio energetico e della riduzione dell' inquinamento luminoso". Una soluzione che sembra non piacere. "Il risultato è l' oscurità su molti marciapiedi e strade della città come Piazzale Battristi, viale Dante, via Anfiteatro, via Aponia, via Gam balunga, via Bastioni Occidentali con il rischio per la sicurezza dei pedoni e la circolazione dei veicoli". Renzi chiede quindi "l' installazione di nuovi lampioni che irradino una illuminazione non verso il cielo, ma diffusa orizzontalmente, oltre che a terra per consentire la visibilità sui marciapiedi e sulle strade e garantire la sicurezza pubblica". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 50 24 febbraio 2015 Pagina 13 Nuovo Quotidiano di Rimini Testate RICCIONE Nuovo incontro tra amministrazione e categorie verso l' approvazione del bilancio previsionale. Sul mare slitta la Tari Per le attività della zona del litorale relativamente al 2015 ecco 2 scadenze: l' 80% al 31 agosto e saldo entro il 31 dicembre. RICCIONE Proseguono gli incontri con le associazioni di categoria in vista dell' approvazione del bilancio di previsione 2015. Sul tavolo, convocato ieri mattina dall' assessore al Bilancio, Roberto Monaco e la dirigente Cinzia Farinelli, le date di scadenza della Tari elaborate e riviste per meglio rispondere alle esigenze degli operatori. Definite così le scadenze delle tre rate: il 20% entro il 30 aprile, il 40% entro il 31 agosto e il restante 40% entro il 31 dicembre. Mentre relativamente al 2015 per le attività della zona mare quali bagnini, chioschisti e attività dell' area portuale, le scadenze vengono ridotte a due così come segue: versamento dell' 80% il 31 agosto, del 20% entro il 31 dicembre. Riconfermate inoltre le agevolazioni Tari per le attività in presenza di lavori pubblici . "Si tratta di un ulteriore tassello ha affermato l' assessore Monaco che le ca tegorie hanno compreso mostrandosi responsabili con le esigenze di bilancio dell' amministrazione e con la necessaria condivisione di scelte che intendiamo continuare a perseguire. Rimane essenziale creare sinergie con la città nella definizione del bilancio, fermo restando l' intenzio ne di non spingere sulla leva tributaria e lasciare dunque invariata la pressione fiscale". Le associazioni di categoria da parte loro hanno chiesto di destinare alla riduzione della Tari gli importi accantonati negli anni per le cooperative di garanzia, di verificare la pos sibilità di pagare la Tari per le attività con licenza annuale, ma aperte solo stagionalmente e di convocare l' osservatorio sul turismo. Entrambe le parti si sono accordate per un ulteriore incontro nei prossimi giorni che concluderà la fase di consultazione e condivisione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51