Schede didattiche: Scuole Secondarie
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Schede didattiche: Scuole Secondarie
SCUOLA secondaria di I° e II° grado REALISMI Schede operative a cura dei Servizi Educativi della GAMeC di Bergamo trasformare la realtà? Pop, Realismi e Politica. Brasile - Argentina, anni Sessanta Queste schede didattiche sono realizzate per le ragazze ed i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, per permettere loro di trovare chiavi di lettura alla mostra Pop realismi e Politica. Brasile - Argentina, anni Sessanta. Gli anni Sessanta sono stati teatro di avvenimenti politici e sociali. La guerra fredda, gli scontri ideologici, utopie socialiste, lotta armata, resistenza ai regimi militari, terrorismo di stato, politicizzazione dell’arte. Brasile e Argentina si influenzano molto dal punto di vista culturale e artistico in quanto hanno vicende simili: entrambi i Paesi hanno vissuto con la dittatura (in Bra- L’arte non cambia il mondo, ma dà la possibilità di leggere in modo differente la realtà. sile dal 1964 al 1985 e in Argentina dal 1966 al 1973). I temi affrontati in queste schede sono il “Realismo” e la “Politica”. Gli artisti argentini e brasiliani influenzati dalla Pop Art e da altre correnti artistiche quali il Noveau Realism, la Nuova Figurazione e il Tropicalismo ci parlano della realtà sociale e politica attraverso la pittura, la fotografia, la musica, gli happening e la moda, utilizzando i mezzi di comunicazione di massa (il fumetto, la televisione, i giornali, la pubblicità). Queste schede contengono degli spunti per stimolare il senso critico nell’osservare la realtà e la storia attaverso l’opera d’arte. Elena Gervasoni Educatrice Museale GAMeC Il ritratto Schede operative a cura dei Servizi Educativi della GAMeC di Bergamo - Scuola secondaria di I° e II° grado a cura di Elena Gervasoni Un fatto di cronaca... In quest’opera l’artista ritrae una ragazza brasiliana di 18 anni che muore a causa di un delitto passionale. Rubens Gerchman Lindonéia, A Gioconda do Subúrbio, 1966-2000 Stampa fotografica e collage Leonardo da Vinci, Gioco nd a (particolar e), 1503-1514 L’artista Rubens Gerchman è nato a Rio de Janeiro nel 1942. Nel 1957 ha frequentato il Liceo di Arti e Mestieri di Rio de Janeiro (Brasile), studiando disegno. Ha frequentato la Scuola Nazionale di Belle Arti tra il 1960 e il 1961. Questo artista ha viaggiato molto grazie a premi e borse di studio: nel 1967, andò negli Stati Uniti e, dal 1968 al 1972, ha vissuto a New York. Tornato in Brasile, si dedica alla scenografia e alla regia cinematografica, e dal 1975 al 1979 dirige la Scuola di Arti Visive di Parque Lage, a Rio de Janeiro. È stato cofondatore e direttore della rivista “Malasartes”. Nel 1978 ha viaggiato negli Stati Uniti grazie ad una borsa di studio del museo Guggenheim e nel 1982 ha vissuto a Berlino su invito dell’associazione DAAD. Nel 1993 ha pubblicato l’album di litografie Dupla Identidade, con testi del poeta Armando Freitas Filho. Nel 2000 ha pubblicato un importante album con 32 litografie. È morto a San Paolo nel 2008. 67 l, Marilyn, 19 Andy Warho Il ritratto Osserva l’opera di Rubens Gerchman Immagina di essere stato un amico di Lindonéia e di dover descrivere la persona e i suoi tratti somatici... Prova a fare una descrizione basandoti sulle informazioni del ritratto per darne un identikit Immagina di scrivere una notizia per un giornale... Prova a scrivere un testo breve che possa raccontare la storia di Lindonéia... Scrivi la notizi a! Il ritratto ...E la Gioconda? Chi era?? Da una recente ricerca basata su documenti dell’archivio di Stato di Firenze condotta da uno studioso fiorentino, risulta che la Gioconda sia proprio esistita. Era Lisa Gherardini, seconda moglie del ricco setaiolo fiorentino Francesco del Giocondo. La famiglia del Giocondo aveva molti legami con i Medici e con Leonardo. Pare che il padre di Leonardo, notaio più importante di Firenze, e che si prodigava per trovare committenti al figlio, ebbe tra i suoi clienti proprio i del Giocondo. Inoltre risulta che Leonardo visse in Santissima Annunziata, proprio dove i del Giocondo avevano la cappella di famiglia e dove la donna presumibilmente si recava spesso a pregare. Perché secondo te l’artista chiama la donna “Gioconda del sobborgo”? Chi, nella tua classe potrebbe esserlo? Aguzza lo sguardo Fai un confronto con i tre quadri famosi ... Quali differenze trovi tra i colori? Il ritratto L’artista brasiliano ha rappresentato la donna seguendo un suo stile legato al tempo e al luogo in cui viveva. Anche Andy Warhol rappresenta Marilyn Monroe partendo dalla tecnica serigrafica, stravolgendo l’immagine del volto utilizzando colori contrastanti con un linguaggio vicino al fumetto e alla stampa. Leonardo da Vinci nella Gioconda inventa un nuovo linguaggio pittorico utilizzando la prospettiva aerea e donando al ritratto mistero e fascino, grazie al chiaroscuro vicino agli occhi e agli angoli della bocca. Trasforma il quadro antico in un’immagine della Pop art oppure nello stile del quadro di Rubens Gerchman. Mentre trasformi l’immagine rifletti su che cosa hai dovuto cambiare. Prova anche tu! Lo scandalo Guerra alla guerra! Schede operative a cura dei Servizi Educativi della GAMeC di Bergamo - Scuola secondaria di I° e II° grado a cura di Elena Gervasoni Le immagini si contraddicono 11 , KTF104, 20 Antonio Riello León Ferrari La civilización occidental y cristiana, 1965 Gesso, legno e olio L’artista León Ferrari è nato a Buenos Aires (Argentina) nel 1920. Ha iniziato a dipingere e a disegnare nel 1946. Tra il 1952 e il 1955 ha vissuto in Italia dove ha realizzato sculture in ceramica, cemento, gesso e argilla. Nel 1961 si è stabilito a Milano, creando una serie di sculture astratte, e nel 1963, ha fatto ritorno a Buenos Aires. Nel 1965 ha partecipato al Premio Braque e, nello stesso anno, la sua opera La civilización occidental y cristiana è stata respinta dal Premio Di Tella per la preoccupazione che potesse urtare la sensibilità dei visitatori. Nel 1976 si è stabilito a San Paolo, dedicandosi ad approfondire nuovi linguaggi d’arte, dai video ai libri. Nel 1980 ha realizzato riproduzioni eliografiche di piante e sculture musicali. Nel 1983 è tornato a trattare il tema politico-religioso. Tra il 2006 e il 2011 ha realizzato esposizioni a San Paolo, in Messico, a Madrid e a New York. Nel 2007 ha ricevuto il prestigioso premio del Leone d’Oro de la Biennale di Venezia. Vive e lavora a Buenos Aires. Wim De lvoye, T attooed Pigs, 2 004-20 05 mp, Marcel Ducha y, av èl S se ro starnutire R 1921 Perchè non Lo scandalo Osserva l’opera di León Ferrari L’opera di Léon Ferrari utilizza l’immagine di un aereo usato nella guerra del Vietnam (modello FH107). L’opera parte dal concetto dei “ready made” di Marcel Duchamp. Attacca l’ipocrisia dell’America del Nord che da un lato sosteneva l’importanza della libertà e dei diritti dell’uomo e dall’altra pubblicava sui giornali le scene dei Vietnamiti uccisi in guerra. Info sulla guerra in Vietnam La guerra del Vietnam è un conflitto combattuto, tra le forze filo comuniste del Vietnam del nord e quelle filo americane del Vietnam del sud, per oltre un decennio che si concluse nel 1973 con un armistizio firmato a Parigi. La guerra del Vietnam comportò costi molto alti sia in termini economici che umani, ma anche in campo politico ebbe conseguenze molto pesanti. Non solo lasciò al Vietnam profonde ferite nel corpo sociale americano ma peserà per molti anni sull’immagine degli Stati Uniti che da allora non appariranno più come la democrazia pacifista che aveva salvato i popoli dal nazifascismo, ma come una potenza imperialista che mirava ad imporsi sugli altri Paesi. Léon Ferrari lavora sulla contraddizione tra l’immagine e il messaggio. A cosa ti fa pensare l’opera in mostra? Lo scandalo Prova anche tu! Ad esempio così Anche altri artisti hanno giocato sulla contraddizione nell’immagine. Marcel Duchamp, per esempio, utilizza una gabbietta e la riempie di zollette di zucchero che sono in realtà realizzate in marmo (contrappone la leggerezza alla pesantezza data dal materiale). Wim Delvoye tatua provocatoriamente sulla pelle del maiale il logo di Louis Vitton per contestare il mondo della moda. Quali immagini, parole, simboli o oggetti abbineresti per contraddire il loro significato? La piazza, la folla Cambiare gli eventi... Schede operative a cura dei Servizi Educativi della GAMeC di Bergamo - Scuola secondaria di I° e II° grado a cura di Elena Gervasoni Testimonianza fotografica Si possono trovare dei riferimenti e affinità nella foto di Robert Capa e nel quadro di Francisco Goya. L’artista Evandro Teixeira fotografo brasiliano, è nato a Santa Inês, Bahia, nel 1945. Fotografo. Ha iniziato la sua carriera nel 1958 lavorando per il giornale “O Diário da Noit” di Rio de Janeiro. Nel 1963 è entrato a far parte della redazione del “Jornal do Brasil”, dove ha lavorato fino ad oggi. Artista estremamente versatile, si è distinto in vari campi del giornalismo, dai temi politici fino alla fo- tografia e allo sport. Ha fotografato l’arrivo del generale Castelo Branco al Forte di Copacabana durante il golpe militare del 1964, la repressione del movimento studentesco a Rio de Janeiro nel 1968 e la caduta del governo di Salvador Allende in Cile nel 1973, ma ha anche documentato varie edizioni delle Olimpiadi e dei Mondiali di calcio. Vive e lavora a Rio de Janeiro. Evandro Teixeria Movimento Estudantil Rio de Janeiro, 1968 Fotografia in bianco e nero Robert Capa, Militare repu bblicano ucciso dai fr anchisti,1936 La fucila a, Francisco Goy 14 18 , 08 18 o gi zione del 3 mag La piazza, la folla Osserva l’opera di Evandro Teixeira La fotografia si intitola Movimento Studentesco e documenta un’importante momento della protesta giovanile contro il regime militare. Perché spesso si parla di “movimento studentesco del 1968”? Il fenomeno ebbe espressioni e manifestazioni eterogenee, valenze e obiettivi diversi da luogo a luogo, toccò Paesi con culture e regimi politici estremamente differenti tra loro. Fu preceduto da vari segnali, ebbe continuazione, in vari modi, nel decennio successivo. Il Sessantotto si presentò come un fenomeno storico dotato di una propria fisionomia e fondato su un insieme di princìpi egualitari e libertari che si manifestarono in una pratica politica radicale. Le prime manifestazioni si ebbero nel 1964 negli Stati Uniti con l’occupazione dell’università di Berkeley, in California: gli studenti chiedevano sia di poter cambiare i metodi d’insegnamento e le finalità della ricerca universitaria, ma di poter usare gli atenei per discutere dei problemi di fondo della società. Importanti furono anche i segnali che venivano dai Paesi del Terzo Mondo: le lotte di liberazione in Africa e America latina, la rivoluzione cubana e l’impegno internazionalista di Ernesto “Che” Guevara, la stessa rivoluzione culturale cinese costituirono dei forti punti di riferimento per la formazione dei giovani. Anche in Italia l’epicentro della rivolta studentesca fu l’università, di cui veniva contestato il sistema di potere autoritario e il contenuto del sapere, ritenuto “classista”. Il Sessantotto italiano divenne così l’inizio di un nuovo percorso politico che si riallacciò criticamente alla tradizione dei partiti di sinistra dando vita a nuove organizzazioni e a un nuovo modo di intendere e praticare la politica (non più confinata nell’ambito istituzionale), che si prolungò per tutti gli anni Settanta. Per cosa manifesteresti come studente? Scrivi il tuo striscione!! La piazza, la folla ...o così? e se fosse così? Completa queste immagini creando un evento e poi scrivi la didascalia W la p ace L’icona Schede operative a cura dei Servizi Educativi della GAMeC di Bergamo - Scuola secondaria di I° e II° grado a cura di Elena Gervasoni Rendere visibile l’invisibile Come Andy Warhol, Roberto Jacoby utilizza i codici della Pop Art americana: con l’uso del poster mostra la guerriglia come icona di culto e di immagine. Ma la rappresentazione del Che Guevara o della Coca Cola in Brasile e in Argentina erano differenti negli intenti rispetto alla Pop art americana di Warhol . Roberto Jacoby Un guerrillero no muere para que se lo cuelgue en la pared, 1968 Serigrafia L’artista Roberto Jacoby è nato a Buenos Aires nel 1944. Artista e sociologo. È stato attivo nei campi della sociologia e dell’arte, ha sviluppo reti di artisti sperimentali. Le sue opere sono state presentate in occasione di importanti esposizioni internazionali, quali Documenta Magazines (2007), Inverted Utopias (Museum of Fine Arts, Houston, 2004) e Global Conceptualism: Points of Origin, 1950s-1980s (Queens Museum of Art, New York, 1999). Recentemente, il Museo Nazionale Centro di Arte Reina Sofía ha organizzato El deseonace del derrumbe (2011), la sua prima retrospettiva. Vive e lavora a Buenos Aires. Questa fotog rafia l’ha sc attata Albert Korda nel 196 o 1 per il giorna le “Revoluciòn Il “Che” è foto ”. grafato duran te i funerali d marinai della C ei oubre, una na ve belga caric d’armi fatta esp a lodere, proba bilmente dalla CIA, nel porto dell’Avana. Questa è la foto più ripro dotta di tutto mondo!! il l, Elvis I and Handy Warho II, 1960 L’icona Osserva l’opera Roberto Jacoby Chi era Che Guevara? La sua vita e la sua figura sono circondate da un alone di romanticismo, furono emblematica per la rivoluzione e godettero di popolarità straordinaria soprattutto nel Terzo Mondo ma anche tra le masse giovanili europee. Ernesto Guevara de la Serna, più noto come Che Guevara o “El Che”è stato un rivoluzionario, guerrigliero, scrittore e medico argentino. Seguì la spedizione destinata ad aprire un fronte guerrigliero a Cuba contro la dittatura di Fulgencio Batista. Dopo il 1965, lasciò Cuba per attuare la Rivoluzione popolare in altri Paesi, (Congo Belga e poi in Bolivia). L’8 ottobre 1967 venne ferito e catturato da un reparto antiguerriglia dell’esercito boliviano (assistito da forze speciali statunitensi). Il giorno successivo venne ucciso e mutilato delle mani nella scuola del villaggio. I suoi resti si trovano nel Mausoleo di Santa Clara di Cuba. . * Facendo un confronto con l’opera Pop di Warhol Elvis Presley. Quali differenze trovi tra le due opere? Perché Jacoby nella sua opera sceglie come “icona” Il Che? La frase contenuta nell’opera significa: “Un Guerrigliero non muore per essere appeso alla parete”. Perché l’artista inserisce questa frase? Cosa vuole trasmetterci? * SUGGERIMENTO DI LETTURA: Ernesto Che Guevara, Latinoamerica, Feltrinelli. Il libro racconta il viaggio in motocicletta del “Che”, nel 1951, attraverso l’america Latina. L’icona Devi sapere che... Il termine icona deriva dal greco“eikon” che significa immagine. L’icona rende visibile l’invisibile. Le icone per eccellenza sono le immagini sacre tipiche dell’arte bizantina. ...quindi... quali esempi di “icona” conosci? Quando, secondo te, una persona diventa “icona”? Fai una ricerca Quale persona trasformeresti in icona e perché? L’icona Prova a disegnare la tua “icona” e poi falla parlare. Posta il tuo poster!! La Coca Cola Schede operative a cura dei Servizi Educativi della GAMeC di Bergamo - Scuola secondaria di I° e II° grado a cura di Elena Gervasoni Il senso critico e ironico nell’oggetto d’arte Cildo Meireles Inserções em Circuitos Ideológicos, 1970 Andy Warho l, Coca Cola bottles, 1962 L’artista Cildo Meireles è nato a Rio de Janeiro nel 1948. Nel 1963 ha intrapreso la sua formazione artistica presso la Fondazione Culturale del Distretto Federale di Brasilia. Ha iniziato l’attività artistica realizzando disegni ispirati a maschere e sculture africane. Nel 1967 si è trasferito a Rio de Janeiro dove ha studiato per due mesi presso la Scuola Nazionale di Belle Arti. È stato uno dei fondatori dell’Unità Sperimentale del Museo di Arte Moder- na di Rio de Janeiro, nel 1969; lì ha insegnato fino all’anno successivo. Molti dei suoi lavori hanno carattere politico. Fece un viaggio a New York e, tornato in Brasile nel 1973, dedicò alla creazione di scenari e figurini per teatro e cinema. Ha creato opere ispirate alla cartamoneta, come Zero Cruzeiro e Zero Centavo (1974-1978) o Zero Dollar (1978-1994) e alle unità di misura di spazio e tempo. Vive e lavora a Rio de Janeiro. Robert n, 1958 ca Cola Pla berg, Co Rauschem La Coca Cola Osserva l’opera di Cildo Meireles Per Cildo Meireles la Coca Cola è simbolo negativo: esprime la presenza americana contrappostra alla rivoluzione cubana. È l’espressione del capitalismo multinazionale simbolo di negazione delle differenze culturali. È critica all’imperialismo americano, alla cultura di massa e al mondo capitalista. Per Warhol la Coca Cola è simbolo di democrazia (è una bibita per tutti, dal Presidente all’uomo comune), in America simbolo del consumismo come espressione di democrazia. Secondo te quale è il prodotto del mercato che rappresenta di più la società di oggi? Attraverso quale oggetto del mercato sceglieresti di esprimere una tua idea? Puoi scegliere tra quelli qui sotto oppure trovalo tu! Prova a cambiare, con l’uso delle scritte o sfruttando la forma, la funzione originale dell’oggetto (osserva anche l’opera di Rauschemberg). Nutrimento Schede operative a cura dei Servizi Educativi della GAMeC di Bergamo - Scuola secondaria di I° e II° grado a cura di Elena Gervasoni Il corpo e la “carne” Spesso gli artisti utilizzano il cibo per trasmettere le loro idee e il loro pensiero. Claes Oldenburg (artista della Pop Art nordamericana) riproduce in grandi dimensioni cibi legati all’uso e al consumo di massa criticando così la società consumistica e l’indebolimento dei valori. Carmela Gross Presunto, 1968 Canapa cucita e imbottita di segatura Claes Olden burg, Roast Beef, 1962 L’artista Carmela Gross, brasiliana, è nata a San Paolo nel 1946. Tra il 1965 e il 1969 ha frequentato il corso di arti plastiche della Fondazione Armando Álvares Penteado (FAAP) di San Paolo. A partire dagli anni Settanta ha lavorato con vari linguaggi, come il disegno e la litografia (una tecnica di incisione), impiegando inoltre nuovi mezzi quali il timbro, l’eliografia (un procedimento fotografico), la fotocopia e la videoarte. Nel 1972 ha inse- gnato presso la Facoltà di Arti Plastiche della Scuola di Comunicazioni e Arti dell’Università di San Paolo. A partire dagli anni Ottanta, la sua opera si sviluppa tra la pittura, il disegno e l’oggetto, coinvolgendo anche l’architettura dello spazio espositivo. Ha ottenuto diverse borse di studio. Lavora con diverse tecniche, dalla ceramica alle lampade fluorescenti, cavi e strutture metalliche. Vive e lavora a San Paolo. C no, 1962 urgher Pla burg, B laes Olden Nutrimento Osserva l’opera di Carmela Gross Che cosa significa “presunto”? La parola”presunto” significa “prosciutto/insaccato”, ma questo termine in Brasile significa “carne morta” e viene usato sia per indicare insaccati di scarsa qualità, sia per riferirsi a cadaveri. L’opera allude agli eventi reali e tragici legati alla storia del Brasile negli anni della dittatura. Perché l’artista brasiliana ha scelto un alimento per comunicare il suo messaggio? Che cosa ti fa pensare? Cosa ti ricorda? A cosa ti fa pensare la parola “insaccato”? Quali altre opere individui in mostra che utilizzano il cibo e il corpo? Scrivine almeno 2 A cosa ti fa pensare la parola “nutrimento”? Nutrimento Che cosa metteresti nel sacco per combattere la dittatura? Quale cibo per il corpo e per la mente?