astrattismo - Associazione culturale E. Levi
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LE AVANGUARDIE STORICHE 5 L’ASTRATTISMO, SUPREMATISMO E NEOPLASTICISMO PRIME FORMULAZIONI TEORICHE E PITTORICHE Le prime formulazioni teoriche e pittoriche dell’astrattismo, corrente per cui l’arte esclude la rappresentazione degli aspetti fenomenici, nascono tra il 1910 e il 1914. Le influenze più forti vengono dall’arte francese, da Cezanne, Monet e Gauguin e Matisse; dall’arte mitteleuropea con il recupero delle culture primitive e orientali, che concorrono a alla formulazione dei due poli fondamentali dell’astrattismo: 1 quello lirico e spiritualistico di Kandinskij e Klee, fiorito in Germania, e 2 quello geometrico-razionalista che fa capo a Malevic in Russia e Piet Mondrian in Olanda. Kandinskij, è professore di diritto che si dedica poi all’arte e insegnerà anche alla Bauhaus. La sua maggior fonte di ispirazione è la musica, ma viene anche influenzato dalla scoperta della divisibilità dell’atomo e in arte è fortemente colpito da una mostra impressionista dove può osservare i covoni di Monet. Nel 1910 realizza il Primo acquerello astratto. Influenzato dalla cultura orientale e dalla musica, Kandinskij assegna all’astrazione il compito quasi metafisico un universo retto dalla sola necessità interiore dell’artista. In Kandinskij si sviluppa l’intento di liberare il linguaggio espressivo a partire dai suoi stessi elementi costitutivi: la linea, il colore e la massa, messi in rapporto dialettico tra loro da qualcosa di simile al ritmo e al timbro della musica. La mimesi è messa in crisi, e attraverso le forme dell’improvvisazione musicale, l’artista inventa un linguaggio in grado di toccare direttamente lo spirito dello spettatore senza passare attraverso alcun appiglio descrittivo. Primo acquerello astratto presenta uno spazio fluido, tattile, amniotico, di linee improvvise e macchie di colore in movimento, elastiche, deformabili, galleggianti, in espansione e contrazione. E’ il primo spazio interiore della storia della pittura. Da Strada a Murnau con donna, 1908 alle Improvvisazioni e alle Composizioni, 1909-1914 si compie il riscatto dell’imitazione attraverso una progressiva sintesi che riduce il dato di natura ai suoi tratti essenziali. Ogni colore ha un valore ben preciso: “Il giallo risuona come una tromba acuta, è un colore tipicamente terreno, l’azzurro esula e sale al cielo, è il colore tipicamente celeste. Musicalmente il miglior modo di indicare il verde assoluto sarebbe con i suoi calmi, lunghi, semibassi del violino”. Le Improvvisazioni e le composizioni sono numerosissime. In queste opere è molto importante il concetto di linea, definita come prodotto del punto; la linea disturba la tranquillità del punto che di per sé sarebbe fisso, l’artista lo mette in movimento e dà vita alla linea, che possiede sempre una direzione e una tensione. Il punto rappresenta così il perfetto stato di quiete. Gli anni dell’attività didattica al Bauhaus sono caratterizzati da una rinnovata attività teorica, scrive Punto, linea, superficie,1926, e da un estremo rigore formale che, in linea con le sempre più marcate tendenze razionaliste della scuola, si manifesta attraverso la scelta di forme sempre più elementari e geometriche. Paul Klee, artista svizzero che, come il pittore russo, sceglie un astrattismo ricco di valori spirituali. La pittura di Klee, come quella di Kandinskij, ha a disposizione una varietà di segni infinitamente superiori a quelli reperibili in natura e carichi di un loro contenuto non-oggettivo che funziona da stimolo psicologico: “l’arte degna di questo nome non rende il visibile: ma suggella gli occhi sull’invisibile. Nella sua essenza il disegno induce facilmente e legittimamente all’astratto. Il carattere fantastico, mitico, quello che gli occhi dell’immaginazione discernono, allora si rivela; e si manifesta con grande precisione”. Paul Klee “Confessioni sulla creatività, 1920. La sua esperienza estetica si forma sul segno grafico, incisivo, ironico, attento alle espressioni psicologiche, e si arricchisce man mano con lo studio delle quantità luminose e delle qualità timbriche del colore. Nel 1913 viene in contatto con l’opera di Delauny, quindi con l’Orfismo, e con la sua ricerca sulla luce-colore, segue l’esperienza del viaggio nell’assolata Tunisia del 1914, durante il quale acquisisce il pieno possesso delle potenzialità astratte e magiche dei colori, che coincide con l’approdo alla pittura non oggettiva. Opere di questi anni sono Motivo di hammamet, e Senza Titolo, Saint-Germaine presso Tunisi, Caffè a Tunisi Negli anni del Bauhaus mostra ai suoi allievi con innumerevoli disegni le possibilità strutturali della forma in un processo che dall’elemento geometrico più semplice diventa una realtà attiva e complessa. I giochi lineari, gli accordi cromatici vengono usati come scrittura che penetra nel visibile. Una delle opere più note di Klee è Strada principale e strade secondarie, 1929, realizzato negli ultimi anni di insegnamento. Egli sottolinea che il processo creativo dipende in gran parte dall’inconscio -> Segni in giallo, 1937. Klee muore nel 1940. Il suo profondo desiderio, il fine ultimo della sua pittura è quello di trasformare ogni tipo di esperienza, da quella onirica a quella matematica, dalla visione al microscopio a quella degli astri, dal realismo all’astrazione, in una incessante ricerca della qualità e nella fondazione di un nuovo linguaggio espressivo. Suprematismo ->Il termine è stato coniato dal russo Kazimir Malevic per indicare una forma d’arte astratto-geometrica da lui stesso praticata e teorizzata a partire dal 1913. Singolare manifestazione di ascesi pittorica il suprematismo si sbarazza dell’oggetto e limita la produzione artistica all’essenziale rapporto tra forma e spazio. Dopo una fase cubo-futurista, Malevic inizia a muoversi in direzione di quello che denominerà suprematismo, nelle sue opere compaiono le forme geometriche elementari: il quadrato, la sfera e il cerchio, e le dipinge con piccole imperfezioni. In un secondo momento realizza le due opere più significative Quadrato nero su fondo bianco 1915 e Quadrato bianco su fondo bianco 1919. Il suprematismo si rivela sostenere la supremazia della sensibilità pura, attraverso la semplificazione radicale delle forme pittoriche, la scelta di un’arte non-oggettiva, non descrittiva ma puramente contemplativa e spirituale. Questa arte è nonoggettiva in quanto le forme geometriche secondo Malevic non sono reali perché stanno prima della realtà: non dipendono dalla realtà ma è la realtà che dipende da loro. Fra i due limiti di Quadrato nero su fondo bianco (il nero circondato dal bianco=ciò che è circondato da ciò che non è) e Quadrato bianco su fondo bianco (ciò che non è circondato da ciò che non è=annullo tutto) si delinea la più folgorante ed eccessiva traiettoria dell’arte astratta. “Nel nostro spazio del riposo cosmico ho raggiunto il mondo bianco dell’assenza di oggetti che è la manifestazione del nulla svelato”. Il suprematismo tende verso il punto in cui pittura e non pittura si confondono, a tale livello si trova l’unica possibilità, secondo Malevic, di vedere “l’uomo ristabilito nell’unità originaria in comunione con il tutto”. Neoplasticismo-> La teoria estetica elaborata da Piet mondrian dal 1912 al 1917. Mondrian oppone alla percezione mistica del mondo senza oggetto di Malevic, la volontà di approdare a un equilibrio esatto tra l’individuale e l’universale, ciò che, nel primo, è simile alla rivelazione, si avvicina, nel secondo, ad un’equazione sensibile. L’esperienza cubista costituisce il punto di partenza della riflessione di Mondrian, egli poi riduce alberi, chiese e paesaggi marini ad uno schema ritmico. Giunge infine alla certezza che l’angolo retto assume le tensioni opposte della materia e del pensiero, della passione e della ragione, della natura e dell’uomo: “rapporti equivalenti che tendono progressivamente ad eliminare l’oppressione del tragico”. Nel 1911-12 il neoplasticismo trova la sua espressione perfetta in alcune composizioni di quadrati e di rettangoli delimitati da grosse linee nere; a tale livello i soli colori utilizzati sono, oltre il nero e il bianco, il blu, il giallo e il rosso. L’unico neoplasticismo puro è quello di Mondrian.
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