vinicio momoli - Pro Loco Guastalla

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vinicio momoli - Pro Loco Guastalla
VINICIO MOMOLI
Paesaggi sconosciuti
a cura di Elena Giampietri
8-26 novembre 2014
sede Pro Loco – Palazzo Ducale – Via Gonzaga, 16/4 – Guastalla
orari di apertura:
mercoledì-sabato-domenica e festivi 10,30-19,30
Nexiture femminili, 2014
gomma, cm 108x87
Beijing, 2014
gomma, cm 120x80
Vinicio Momoli può lasciare perplessi. Lui stesso non lo nega. La sua sfida è anche questo, però. Lavora la
gomma, e lo fa con meticolosità e convinzione: la taglia, ne assembla i pezzi, li sovrappone e li accosta per
analogia di colore o contrasto. Si compiace della cangiante cromaticità di questo materiale umile e pastoso;
si sbizzarrisce con la differente granulosità, di cui scopre le poliedriche valenze espressive. Il suo gioco
minimalista parte dalla gomma e si chiude in essa, dialogando anche con il plexiglass, il vetro o il legno
come supporti. Osservandone il linguaggio essenziale, quel tocco di provocazione nella scelta dei materiali,
la rigorosa scansione che può anche trasformarsi nella mollezza di un accenno a forme sensuali, ci si può
chiedere se l’ispirazione sia più all’informale, al minimalismo, al dadaismo… In questo è l’errore. Basta
concentrarsi sulle opere. La silente risposta di Momoli passa attraverso la percezione mentale del colore e
degli accostamenti spaziali ottenuti tramite i materiali. Tutto è texture e spazialità. Tutto si gioca nel dialogo
tra l’occhio, le vicinanze e distanze che la plastica e i colori suscitano rispetto a chi li osserva e nel loro
reciproco ricercarsi, fondersi o stridere. L’abbraccio finale perde il piano del rigorismo geometrico e diventa
un divertito e, più o meno volontariamente, provocatorio nuovo orizzonte. Alla perplessità subentra la
scoperta di un’invenzione
Elena Giampietri
Note biografiche
Vinicio Momoli nasce a San Giorgio delle Pertiche, Padova, nel 1942, in quel territorio padovano, dove si
sono espressi, nel corso dei secoli, alcuni dei maggiori artisti e studiosi italiani ed europei. La sua vivacità e
la sua curiosità l'hanno portato, fin da giovane, a viaggiare e a muoversi attraverso il mondo dell'arte e della
cultura, mettendolo in contatto con le avanguardie parigine e newyorkesi, dando inizio alla sua originale
ricerca espressiva, riconducibile al pensiero minimalista e alla semplicità della forma-materia-colore.
Prevalentemente attivo tra Castelfranco Veneto e Parigi, ha esposto soprattutto in Europa, Canada e Stati
Uniti. Ha partecipato alle biennali del Kuwait, di Pechino e di Venezia. Il suo esordio data dei primi anni
settanta. Già nel 1971 partecipa a diverse collettive in Veneto e nel 1974 espone alla Galleria Harrison Club
di New York.
Dopo New York, partecipa ad alcune personali e collettive in gallerie e spazi espositivi dislocati sul territorio
nazionale. Nel 1984 partecipa alla mostra "Nouvelles Perspectives" allo spazio Bonvin dell'UNESCO, a Parigi.
Nel 1986 espone alla Galleria Meeting di Mestre (VE) e pubblica il catalogo "Il volo di Icaro" con il testo
"Messaggi d'amore" di Giorgio Ruggeri. Nel 1989 presenta a Castelfranco Veneto la mostra "Ultimi Lavori
88-89" presso Casa di Giorgione, con testo in catalogo di Roberto Daolio e, l'anno successivo, a Monaco di
Baviera, alla Galleria Hartmann.
Nel 1991 è invitato a Parigi a esporre nell'Espace Picasso del Palazzo dell'UNESCO, con testi in catalogo di
Omar Calabrese e di Giulio Ciavoliello. Tra il 1991 e il 1993 espone a Parigi al Grand Palais nell'ambito di
"Réalitées Nouvelles"; a Vienna (Austria) alla Galleria Licandro; a Valencia, Spagna, alla Galleria Rita Garcia,
con testo in catalogo di David Perez e a Palma de Mallorca alla Galleria Gianni Giacobbi; a Taranto alla
Galleria Extra, con testo in catalogo di Valerio Dehò ; a Roma alla Galleria Fontanella Borghese, con testo in
catalogo di Luigi Meneghelli. Nel 1994 è invitato alle mostre "Diecidue Arte" a Milano e "L'Uovo di Struzzo"
a Torino, con testi in catalogo di Pierre Restany e di Boris Brollo. Nello stesso anno partecipa, come invitato,
alla Galleria Pohlhammer dell'Arbeitswelt Museum di Steyr (Austria) e a Treviso, negli spazi espositivi di Cà
dei Carraresi. Ancora a Palma di Mallorca, alla Galleria Gianni Giacobbi, nel 1995.
Nel 1996 espone a Cittadella, "I segreti del luogo" e a Parigi a "Espace Branly-Tour Eiffel". Nel 1997è
invitato a Torino nell'ambito della mostra "Và pensiero, Arte Italiana 1984-1996" ed espone alla Galleria
Pohlhammer dell'Arbeitswelt Museum di Steyr, Austria, con testo in catalogo di Martin Hochleitner. Nel
1998 è invitato a Santillana del Mar (Santander, Spagna) a Las Casas del Aguila y La Parra, con testi in
catalogo di Marcos-Ricardo Barnatàn e Francisco Javier Lòpez Marcano. La mostra è stata presentata anche
in occasione della Fiera Internazionale d'Arte Contemporanea di Madrid "ARCO". Personale a Verona alla
Galleria La Giarina, e invito al Symposium Internazionale "Scogliera viva" a Caorle (Venezia) dove è rimasta
la sua scultura; nel 1998 e nel 1999, a Palma de Mallorca, Galleria Gianni Giacobbi. Nel 2000 è invitato a
Bologna, con mostra personale, alla Galleria g7 e alla Biennale d'arte contemporanea del Kuwait (Emirati
Arabi). Poi, nel 2001, realizza l'istallazione "Insense", a Sens, Francia, negli Anciens Bâtiments Municipaux
de la Ville. Espone a Casier, Spazio Juliet ; a Parigi, Galerie Weiler; a Trieste, Juliet's Room.
Nel 2002, ancora a Parigi, alla Galerie Weiler. Mostre all'Abbazia di Spineto (Siena), a Torrelavega (Spagna),
al Centro Nacional de Fotografia "Parole nell'Aria", con testo in catologo di Mariano Navarro e nuovamente
in Spagna, all'Università di Leòn, "Coin d'air", con testo in catalogo di Maria José Corominas Madurell. A
distanza di un anno è invitato a Madrid, alla Galleria Tiempos Modernos e a Palma de Mallorca, alla Galleria
Gianni Giacobbi. In occasione del suo XXV anniversario, l'Università di Leòn commissiona una scultura
monumentale da collocare nel Campus e organizza una personale, con testo in catalogo di Javier Hernando
Carrasco. La II Biennale di Pechino del 2005 lo accoglie con l'opera "Towards the future", acquistata dal
Ministero della cultura cinese
Nel 2006 vince il concorso internazionale "Public Art" di Toronto con il progetto "Contrappunto", per la
realizzazione di ventotto opere, in smalto su vetro, collocate all'esterno del "ONE City Hall". Espone, inoltre,
al Museo Pagani di Castellanza (Varese), "Formaperdere", con testo in catalogo di Emma Zanella. Il 2007 è
l'anno della grande retrospettiva "1987-2007" a Castelfranco Veneto, negli spazi più importanti della città:
Casa del Giorgione, Teatro Accademico, Sagrato del Duomo, Giardini del Castello, dove è installata una sua
opera permanente in pietra di Asiago "Contraccanto". In quest'occasione è pubblicato il catalogo
"NEXITURE" con l'introduzione di Javier Hernando Carrasco e Edoardo di Mauro e le recensioni di
quattordici importanti critici. Nello stesso anno la Fondazione Credito Trevigiano acquisisce l'opera in pietra
di Asiago "Grande verde" per il giardino della sede di Villa Emo, Fanzolo di Vedelago (Treviso).
Nel 2009 è invitato alla 53° Biennale d'arte di Venezia, dove presenta "Nexiture Contact", scultura
monumentale permanente, installata nell'isola della Certosa, nell'ambito del progetto "La Città Ideale".
Espone allo Spazio THETIS dell'Arsenale di Venezia "L'Astrazione Infinita" e, a Daverio (Varese), alla Galleria
Villa Morotti. Nel 2010, mostra alla Galerie Weiler di Parigi e allo Spazio 10 Watt di Milano. Nel 2011
espone ancora a Palma di Mallorca, alla Galeria Carlos Roldos.
Il 2012 vede quattro eventi importanti: Bergamo, alla Bianchi Store con l'installazione permanente
dell'opera "Epic Nexiture"; Madrid, personale alla Galeria Tiempos Modernos; Bovezzo (Brescia) vince il
concorso per la posa dell'opera monumentale permanente "Ombre di via Brede"; Leòn (Spagna), personale
all'Ateneo Cultural El Albéitar, Università di Leòn.
Nel 2013 espone la personale "Nexiture Celate" alla galleria Zero Gallery di Treviglio, Bergamo; alla Galleria
RezArte Contemporanea di Reggio Emilia "Veneto Today" e allo Spazio Lazzari di Treviso "Natura e
Artificio". Primavera - estate 2014: personale "NEXITURE" a Castelfranco Veneto (Treviso), nella Torre Civica
recentemente restaurata e nei Giardini del Castello. La stessa mostra ha avuto seguito nell'Abbazia di
Spineto, a Sarteano (Siena) e nell'ambito dell'ARTFESTIVAL "PASSKEY" nella sala Comunale di Sarteano
(Siena).
Personale "Paesaggi sconosciuti" Palazzo Ducale, Guastalla (Reggio Emilia).