n.4 (sett/ott 2015) - Parrocchia Santuario del Sacro Cuore di Gesù

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n.4 (sett/ott 2015) - Parrocchia Santuario del Sacro Cuore di Gesù
Amico.04-15 04/09/15 17:46 Pagina 1
Settembre/Ottobre 2015
n. 4
IL GIORNALE DELLA COMUNITÀ PARROCCHIALE DEL SACRO CUORE - MONDOVÌ ALTIPIANO - TEL. 0174.42187 - www.sacrocuoremondovi.it - E-mail: [email protected]
Tipo-Lito MARTINI - Mondovì
Non sono
un“abatino”
CATTIVE
NOTIZIE
Fu un grande del giornalismo sportivo degli anni sessanta e settanta, Gioan
(Gianni) Brera, ad utilizzare e dar lustro
a questo inusuale sostantivo. Lo applicò ad un altro grande di quegli anni,
questa volta calciatore, il formidabile
numero dieci (purtroppo) del Milan e
della nazionale, Gianni Rivera. Giocava
bene, il Rivera, con arte e ispirazione.
Non aveva ancora sedici anni quando
esordì in serie A, con la maglia color
grigio dell’Alessandria. Però, secondo il
Brera, giocava senza la necessaria grinta e cattiveria agonistica, giocava da
“abatino”. Quella definizione arguta, l’abatino, gli si appiccicò addosso senza
più possibilità di levarla.
“Abatino” o “pretino”, cioè prete
mondano e lezioso, senza grande energia e determinazione, come recitano i
vocabolari. Un tipo piuttosto accondiscendente. Io purtroppo non sono così.
Ritengo di essere fondamentalmente
buono (mi si scusi la presunzione) ma
“abatino” no. Non lo era nemmeno il
mio “fondatore”, Gesù di Nazareth. Ho
recentemente rimproverato seriamente
una persona (lo rifarei cento volte, perché capita nella vita di dover rimproverare qualcuno) e mi è stato detto che
portando la tonaca, che a dire il vero
La cronaca ecclesiale, accanto a quelle
belle, di tanto in tanto registra purtroppo
delle brutte notizie. Questa volta le brutte
notizie provengono dal campo dell’editoria
dove si deve registrare la contemporanea
chiusura di due testate ormai storiche, entrambe edite dalle Dehoniane di Bologna.
Si tratta del mensile Il Regno e del settimanale Settimana. In modo diverso e complementare le due riviste, di assoluto valore,
sono state protagoniste dell’informazione
religiosa ed ecclesiale durante la stagione
del Concilio e del post-Concilio, accompagnando con rigore e serietà il cammino della Chiesa italiana. Qualche mese prima si
era già registrata la chiusura di una delle
più riuscite e valide riviste missionarie, Popoli, edita dai gesuiti del Centro San Fedele
di Milano. La chiusura di così prestigiose
pubblicazioni rende notevolmente più povero il panorama della nostra già culturalmente povera Chiesa italiana, che sarà tanto “popolare” come si dice, ma che è assai
poco formata. Fra il resto si tratta, in tutti e
tre i casi, di testate libere, capaci di ragionare con coraggio e franchezza sugli eventi
non solo ecclesiali ma anche politici, sociali
e culturali. Si sa ad esempio che, se si desidera avere un’informazione chiara e documentata della situazione delle zone più po-
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Laudato si’:
ecologia e giustizia
camminano insieme
La lettera enciclica Laudato si’ è un
profondo inno alla vita e una summa
ecologica, una magna carta del creato.
È un appello realista per l’urgente salvaguardia della «nostra casa comune»
rivolto a tutti. È la profetica e attenta
consapevolezza di un Papa che accetta il consenso degli scienziati sui cambiamenti climatici, che dichiara la necessità di un’alleanza tra scienze e
religioni per la cura dell’ambiente in
cui siamo chiamati a vivere... È una
critica serrata e aperta al modello di
gestione del mondo imposto dalla globalizzazione neo-mercatista, di un’economia che non rispetta l’uomo, alla
sottomissione della politica al potere
tecnocratico e finanziario e al tempo
stesso è un programma educativo
rivolto ad ogni persona che abita la
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FAI CENTRO ANCHE TU
Prima di tuffarci nel grande oceano della divina misericordia nell’anno santo
che si aprirà il prossimo 8 dicembre per concludersi domenica 27 novembre
2016, dedichiamo questi primi mesi dell’anno pastorale alla domenica e al suo
centro, la Messa o meglio Celebrazione Eucaristica. Non è la prima volta che lo
facciamo ma qui soprattutto vale il detto repetita juvant. Il detto latino vale per
tutti, soprattutto però per i giovanissimi, i giovani, i genitori con conseguente ricaduta sui figli.
La domenica esiste, anche qui repetita juvant, in quanto festa cristiana, giorno del Signore risorto e del dono dello Spirito alla Chiesa. Altrimenti si festeggerebbe qualche altro giorno della settimana, come gli ebrei che festeggiano il sabato o i musulmani che celebrano il venerdì. Proprio perché “festa cristiana”
tocca a noi valorizzarla e viverla intensamente, in tutti i suoi aspetti. La domenica è il giorno del riposo, è il giorno per le relazioni famigliari, parentali, sociali, è
il giorno dello svago, è il giorno della carità, ma soprattutto è il giorno dell’Eucaristia. Lo si voglia o no è così. Pertanto il cristiano che vuole essere tale non solo
di nome ma di fatto deve mettere la partecipazione alla Messa tra gli appuntamenti fondamentali della domenica stessa. Non tanto per un obbligo esteriore
ma per una necessità. Non si può essere cristiani se non si celebra l’Eucaristia
nel giorno santo, perché in quel giorno veniamo convocati da Gesù per incontrarci con Lui e con la comunità dei credenti in Lui.
Sta qui la differenza tra le Messe dei giorni feriali e quella della domenica. Le
prime sono frutto della nostra devozione e laddove non esistono, perché sono
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Ricominciamo la bella
esperienza della
preghiera in casa,
una volta al mese
Dopo la pausa estiva riprende la proposta
della mezz’ora mensile di preghiera fatta in casa, genitori e figli insieme, coinvolgendo qualche altra famiglia (vicini di casa, amici, conoscenti…). La Parrocchia fornisce un semplice
sussidio (chiederlo al Parroco o alla Segreteria
o scaricarlo dal sito) quale aiuto per la preghiera stessa. Alla famiglia che ospita viene anche
consegnato anche un piccolo cero. Acceso e
posto suo sul davanzale della finestra il cero
sarà il segno che in quel momento il Signore
sta visitando quella casa e che qualcuno sta
pregando. Una decina di famiglie hanno già risposto positivamente alla proposta e sono contentissime dell’esperienza avviata, grazie alla
quale si possono vivere momenti gioiosi e di
forte ricarica per una vita più bella! Ne aspettiamo però ancora tante altre. Basta vincere le
due grandi malattie che sovente ci guastano l’esistenza: la pigrizia e l’eccessiva timidezza. Non
facciamo i “búgia nen”. CORAGGIO, PARTITE
ANCHE VOI CON QUESTA BELLA ESPERIENZA.
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l’amico
DALLA PRIMA PAGINA
Non sono un “abatino”
non indosso mai!, non dovevo usare il
linguaggio usato. Un linguaggio un po’
forte. Peccato che proprio il mio “fondatore” abbia usato almeno qualche volta
un linguaggio non proprio dolce. Solo
un paio di esempi, tanto per documentare: “Razza di vipere” (Mt 12,34), “Voi
ipocriti” (Mt 23,13). A Roma si dice che
“quanno ce vo ce vo” (esiste pure una
bella poesia in romanesco, autore Trilussa, che ha questo detto come titolo).
Purtroppo la ritrattistica dell’ottocento e
di parte del novecento ha pennellato un
Gesù sdolcinato e buonista, occhi azzurri e sorriso indulgente, un Gesù ben
lontano da come lo hanno presentato i
quattro evangelisti. E la spiritualità diffusa ha parlato troppo del “caro e buon
Gesù”, che sarà stato pure caro e buono, ma al contempo ugualmente forte,
deciso, uomo dalla schiena dritta, che
D ALLA
non le mandava certo a dire. Non lo faceva certo a vanvera o solo per il gusto
di provarci, ma perché qualche volta risultava necessario. Dimenticavo: quando è stato necessario, mi pare di ricordare che abbia anche preso in mano e
usato la frusta!
Non essere un “abatino” non vuol
certo dire essere spigoloso, nevrastenico, facile all’arrabbiatura, volgare, inavvicinabile. Nemmeno vuol dire non essere buono, amabile nelle relazioni, gentile, educato, sorridente. Ancora meno
significa non amare le persone, nel mio
caso il gregge affidatomi. Anzi, se qualche volta non ci si arrabbia è un brutto
segno. Vuol dire che non si ama e non
si ha passione per ciò che si fa. Non si
può sempre sorridere a tutti e a tutto.
Anche un papà e una mamma amano
e vogliono bene ai loro figli, però tutto
questo non vuol dire che mai si arrabbino, mai mostrino la faccia dura, mai
redarguiscano, con qualche bella sgridata o, se necessario, anche con una
sculacciata. E per un parroco le peco-
relle affidate sono un po’ come i figli in
cura a papà e mamma.
Qualche volta, poi, le pecorelle le
sgridate e le arrabbiature se le tirano
addosso. Nessuna di esse è esente dal
peccato originale. Qualche volta sono
le pecorelle più vicine a meritarsi una
“tiratina d’orecchi”, altre volte sono
quelle che solitamente girano lontano
dal perimetro della chiesa e che nel
momento in cui mettono il naso dentro
accampano un sacco di pretese. Noi
parroci ne siamo alla prova, non dico
tutti i giorni, però sovente sì. E può esser facile farsi prendere dalla paura.
Una volta erano i potenti, i signorotti, i
boss del paese a “metter gena” ai poveri preti, che sovente dovevano chinar
la testa e ubbidire. Don Abbondio, anche lui un “abatino”, ne è l’esempio più
clamoroso. Oggi non pochi ritengono di
poter decidere da soli ciò che significa
esser cristiani, far parte della chiesa, vivere questo o quell’evento religioso. Allora bisogna ricordare loro, con tutta
l’affabilità possibile, che le cose non
stanno proprio così. Però, se costoro
fanno “orecchio da mercante”?
Capita, ad esempio, che in qualche
parrocchia di questo mondo, magari
non troppo lontana da Mondovì, si
debba metter mano all’orario delle
Messe. Annullando, cambiando orari.
Capita anche che qualcuno s’inalberi e
voglia ancora la Messa sotto casa ad
orario comodo. Il povero parroco deve
cedere alle pretese di parrocchiani che
non sanno vedere oltre il proprio naso
e pensano che le cose possano funzionare come tanti anni fa quando il clero
sovrabbondava?
Se qualche volta il parroco non fa
l’abatino, ciò non sia di scandalo. Certamente fa parte della sua umanità,
sovente egli ha ragione da vendere e
la giusta causa va pur difesa. Difesa
dalle mille idee contrarie, dalle pretese
immotivate, dall’arroccamento in convinzioni ormai obsolete o più semplicemente dalla ricerca, seppur in buona fede, del proprio comodo. O anche
dalla dimenticanza, da parte di qualche pecorella, dei propri elementari
doveri, di credente e di membro di
una comunità.
don Giampaolo
PRIMA PAGINA
Laudato si’: ecologia e giustizia camminano insieme
comune terra, destinato a scavare nel
tempo per la costruzione di una nuova
umanità. Questo in estrema sintesi il
contenuto di un’enciclica ecumenica
che aggiunge un nuovo contributo alla
dottrina sociale della Chiesa e inchioda le singole coscienze alle proprie responsabilità nella custodia dell’ambiente, risvegliando il senso della famiglia umana per far crescere la collaborazione e la solidarietà e poter consegnare il futuro alle nuove generazioni.
Nell’introduzione il Papa rivolge il suo
«invito urgente» a rinnovare il dialogo
«sul modo in cui stiamo costruendo il
futuro del pianeta». «Mai – aggiunge abbiamo maltrattato e offeso la nostra
casa comune come negli ultimi due
secoli». «Purtroppo, molti sforzi per cercare soluzioni concrete alla crisi ambientale sono spesso frustrati non solo
dal rifiuto dei potenti, ma anche dal disinteresse degli altri. Gli atteggiamenti
che ostacolano le vie di soluzione, anche tra i credenti, vanno dalla negazione del problema all’indifferenza, alla
rassegnazione comoda, o alla fiducia
cieca nelle soluzioni tecniche». Dopo
aver citato il contributo del Patriarca
ecumenico Bartolomeo I, del suo invito «alla necessità che ognuno si penta
del proprio modo di maltrattare il pianeta», il Papa propone il modello di
san Francesco, dal quale si impara come siano «inseparabili la preoccupazione per la natura, la giustizia verso i
poveri, l’impegno nella società e la pace interiore»….La salvaguardia dell’ambiente non può essere separata dalla
giustizia verso i poveri e dalla soluzione dei problemi strutturali di un’economia che persegue soltanto il profitto. «Abbiamo bisogno di una nuova
solidarietà universale». Serve una «conversione ecologica». Il primo capitolo
titolato «Quello che sta accadendo
nella nostra casa» tratta della “cultura
dello scarto”, dell’inquinamento, dei
cambiamenti climatici, «della distruzione senza precedenti degli ecosistemi
con gravi conseguenze per tutti noi» e
si occupa della questione dell’acqua
potabile, «diritto umano essenziale»…
Papa Francesco chiede ai responsabili
Panificio
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Tel. 0174 42110 - Fax 0174 553727
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di guardare agli effetti del «cambiamento globale» che portano a «l’esclusione sociale, l’aumento della violenza,
il consumo crescente di droghe, la
perdita di identità»… Nel secondo capitolo, Francesco invita a considerare
l’insegnamento biblico sulla creazione
e ricorda che «la scienza e la religione,
che forniscono approcci diversi alla
realtà, possono entrare in un dialogo
intenso e produttivo per entrambe» e
che per risolvere i problemi è «necessario ricorrere anche alle diverse ricchezze culturali dei popoli, alla vita interiore e alla spiritualità». «La terra ci
precede e ci è stata data», scrive Francesco, affermando che l’invito a «soggiogare la terra» contenuto nel Libro
della Genesi non significa favorire lo
«sfruttamento selvaggio» della natura.
Siamo chiamati «a riconoscere che
ogni «creatura è oggetto della tenerezza del Padre, che le assegna un posto
nel mondo». Nel terzo capitolo il Papa
sottolinea la «radice umana» della crisi
ecologica, concentrandosi sul «paradigma tecnocratico dominante». Scienza
e tecnologia «sono un prodotto meraviglioso della creatività umana», ma
non possiamo «ignorare che l’energia
nucleare, la biotecnologia, l’informatica, la conoscenza del nostro stesso
DNA e altre potenzialità che abbiamo
acquisito ci offrono un tremendo potere». Anzi, «danno a coloro che detengono la conoscenza e soprattutto il
potere economico per sfruttarla un dominio impressionante sull’insieme del
genere umano». Ed è «terribilmente rischioso» che questo potere «risieda in
una piccola parte dell’umanità». Nel
quarto e quinto capitolo Francesco ribadisce l’importanza di un approccio
integrale «per combattere la povertà» e
al contempo «prendersi cura della natura». «L’analisi dei problemi ambientali è inseparabile dall’analisi dei contesti
umani, familiari, lavorativi, urbani, e
dalla relazione di ciascuna persona
con se stessa». Il Papa parla di «ecologia sociale», ricordando che «diversi
Paesi sono governati da un sistema
istituzionale precario, a costo delle sofferenze della popolazione», e si «registrano con eccessiva frequenza comportamenti illegali». Anche dove esistono normative sull’ambiente, non sempre vengono applicate. Francesco cita
quindi «l’ecologia culturale», e chiede
attenzione per le culture locali. Invita a
non «pretendere di risolvere tutte le
difficoltà mediante normative uniformi», spiega la necessità di assumere la
«prospettiva dei diritti dei popoli e delle culture», perché «l’imposizione di
uno stile egemonico di vita legato a un
modo di produzione può essere tanto
nocivo quanto l’alterazione degli ecosistemi». Francesco invita ad «evitare
una concezione magica del mercato,
che tende a pensare che i problemi si
risolvano solo con la crescita dei profitti»… Viene poi sottolineata «l’importanza dell’apporto delle religioni» nella
soluzione dei problemi economici, sociali e ambientali. Il Papa chiede infine
«una conversione ecologica», che riconosca il mondo «come dono ricevuto
dall’amore del Padre». E «propone una
crescita nella sobrietà» chiedendo che
l’ecologia diventi «un atteggiamento
del cuore».
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l’amico
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EVENTI e APPUNTAMENTI
S ABATO 19
SETTEMBRE ORE
20,
IN
C ATTEDRALE
A
P IAZZA
I N PARROCCHIA, DAL 25 AL 27 SETTEMBRE
Ordinazione sacerdotale
di Federico Boetti
Per il quinto anno consecutivo
torna la “Festa della Bibbia”
Si tratta di un evento ecclesiale importantissimo
in se stesso, come lo è ogni ordinazione di un
nuovo sacerdote. Per la nostra comunità l’importanza è almeno duplicata. Federico, infatti, da
quasi un anno, pur continuando gli studi a Milano per la specializzazione in teologia biblica, vive
e opera nella nostra parrocchia a servizio dei
giovanissimi e dei giovani, che apprezzano sempre più la sua presenza e la sua preparazione.
Per la “Festa della Bibbia” siamo ormai ad un lustro. Chi l’avrebbe detto alla
prima edizione di cinque anni fa? Prepariamoci allora a vivere questa edizione.
Di seguito trovi il programma della tre giorni che quest’anno ci fa incontrare un
libro speciale, il Cantico dei cantici, poema dell’amore fra un uomo e una donna che diventa figura dell’amore di Dio per l’umanità… Poi parleremo del
matrimonio ebraico, con tante gustose sorprese. Non perdere l’occasione di
scoprirlo e capirlo.
Veglia di preghiera
Venerdì 25 settembre, ore 21
In parrocchia: venerdì 18 ore 21
Vista l’importanza dell’evento vogliamo prepararci bene e pregare per Federico. Lo faremo in
modo particolare venerdì 18 settembre alle ore
21 con una Veglia di preghiera animata dal
Centro diocesano vocazioni, ovviamente nella
nostra chiesa. Invitiamo a partecipare tutti i
parrocchiani, dai ragazzi fino agli anziani.
Sabato 26 settembre, ore 20 in Oratorio
Il Cantico dei cantici: la passione di due innamorati
Il Cantico dei cantici: la passione di due innamorati
Introduzione al testo di don Michelangelo Priotto, biblista
Lettura del testo con intervalli musicali e danze
Ore 21 in chiesa
Come ci si sposava nell’Antico Testamento e nel mondo ebraico oggi.
Buffet e chiacchierata con Maria Teresa Milano, specializzata in ebraismo.
Costo Euro 10. Bambini gratis. Iscriversi in parrocchia.
Sabato 26 settembre e Domenica 27 settembre
Le prime Messe celebrate in Parrocchia
Federico, a quel punto ormai pienamente “don“, celebrerà la sua prima Messa
da noi domenica 4 ottobre alle 10.30.
Sabato pomeriggio e domenica vendita di Bibbie e sussidi biblici, semplici e a
buon prezzo finalizzati ad arricchire e aggiornare la propria conoscenza della
Scrittura.
“L EGGI A MO
V ENERDÌ 2
LA
B IBBIA” -
IL LIBRO DELLA
G ENESI
OTTOBRE , ORE
20.45 - S ALA B ARETTI
ISLAM E OCCIDENTE
Grandi uomini, grandi storie:
Abramo, Isacco e Giacobbe DIALOGO O SCONTRO?
Dopo aver letto e commentato le stupende pagine di Genesi 1-11, continueremo con la lettura dello stesso libro, riscoprendo le figure e le storie di
Abramo, Isacco, Giacobbe. Storie affascinanti, che hanno molto da dire anche a
noi oggi. Saremo ancora guidati dal bravissimo biblista Angelo Fracchia, che
con la sua competenza e la sua chiarezza ci prenderà per mano e ci farà camminare sulle orme dei personaggi sopra citati.
L’iniziativa è rivolta a tutti, anche ai più giovani. Conoscere e capire nel
giusto modo la Bibbia non è importante solo per l’età adulta ma anche per
quella che comincia ad introdurre nella concretezza della vita. Vi aspettiamo
dunque numerosi e… curiosi!
ECCO IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI:
•
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•
LUNEDÌ 12 OTTOBRE:
LUNEDÌ 19 OTTOBRE:
LUNEDÌ 9 NOVEMBRE:
LUNEDÌ 16 NOVEMBRE:
LUNEDÌ 23 NOVEMBRE:
Ricordiamo
il duplice orario:
16.30 e 21
(inizio puntuale)
nel salone “don Bellisio”.
Caravaggio
Il sacrificio di Isacco
Isacco, lo sconosciuto (Genesi 25-26)
Giacobbe e gli inganni (Genesi 27-28)
Giacobbe e la fiducia (Genesi 30,25-32,31)
Abramo e le promesse (Genesi 12-14)
Abramo e il compimento delle promesse
(Genesi 22-23)
Intervengono:
• Michele Zancucchi
direttore di Città Nuova,
docente all’Univiersità Gregoriana di Roma e curatore
del libro L’Islam spiegato a
chi ha paura dei musulmani
• Brahine Baya
Imam di Torino
Modera il confronto don Corrado Avagnina direttore de l’Unione Monregalese.
L’incontro si svolge presso la Sala Baretti alle ore 20.45.
Un evento eccezionale offerto a tutta la città per capire meglio cosa sta succedendo attorno a noi e nel nostro paese. Non perdere l’occasione.
L’incontro è organizzato dall’Unità Pastorale di Mondovì.
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l’amico
Venerdì 19, sabato 20 e domenica 21
Giugno si è svolta la tradizionale Festa Patronale dell’Altipiano. Tre giorni di eventi che
hanno rinnovato lo spirito vivo degli Altipianesi (e non solo!), superando ogni previsione
di presenze e dove si sono visti momenti diversi e coinvolgenti per tutte le età. Venerdì
19, la sfida tra le quattro contrade del Rione
all’Alti…quiz (Torretta, Alfieri, Sportivo, Campagna), dove tra giochi, domande e prove di
abilità, la contrada Torretta ha battuto le altre
in una sfida senza pari. A seguire, la sera di
sabato 20, il menù dei festeggiamenti ha visto gustare un pasto completo sotto il tendone con il pasta party e poi ballare compagnia
delle danze occitane suonate dal gruppo
Aria, in compagnia degli Artusin. Anche per i
balli occitani si è superata ogni più rosea
aspettativa di pubblico, con danzatori che
hanno invaso tutto il piazzale antistante la
chiesa a suon di mazurche, circoli e altre danze tradizionali. Nel pomeriggio di domenica,
gli stand delle associazioni sportive hanno
C AMPEGGIO
Festa patronale 2015…
un grande successo!!!
permesso di esplorare varie discipline (tiro
con l’arco, zumba, basket, tennis tavolo, pallavolo, trike) e di far conoscere attività e scopi associativi (Club Alpino Italiano, moto
club, Mondo Qui) con l’amichevole presenza
de L’Unione Monregalese come sponsor dell’evento. I festeggiamenti si sono poi conclusi
con l’affollatissima e tradizionale polentata
sotto il tendone e la serata musicale in compagnia di Attilio Ferrua e Leo Martina nel parco Luca Comino. La riuscita di questo evento
è frutto di grande impegno, dedizione e profusione di energie. Per questo il ringraziamento più vivo e sincero giunga a tutti i componenti del direttivo e collaboratori della
COAR (Commissione per le Attività Ricreative) per l’organizzazione, al pubblico che ha
partecipato, a chi ha collaborato a vario titolo
durante la manifestazione, ai cuochi e ai ra-
gazzi dello staff che hanno prestato servizio,
a chi ha sponsorizzato l’evento con omaggi e
offerte, al parroco don
Giampaolo per la
grande disponibilità
accordata, al gruppo Alpini di Carassone per l’installazione
del tendone, allo
sponsor principale la
Banca Alpi Marittime,
al caseificio Tramonti
per la cortese diponibilità, ai bar Drip Coffee,
Il Baretto, Bentivoglio,
Grandangolo che tutti
gli anni offrono caffè e digestivi ai partecipanti delle cene conviviali, nonché a tutti coloro
che hanno prestato il loro sostegno e hanno
C AMPEGGIO
ELEMENTARI
fermamente creduto nella riuscita dell’edizione 2015 della Festa Patronale.
Roberto Turco responsabile COAR
MEDIE
In viaggio con l’arca di Noè GIOCHI, GITE, RIFLESSIONI…
Ventisei piccoli fanciulli sono arrivati il mattino del 22 giugno all’ormai familiare casa di San
Bartolomeo di Chiusa Pesio, dove, da molti anni, noi animatori trascorriamo un’allegra settimana con i “nostri” bimbi. Il Campeggio è iniziato alla grande con un bel cerchio di gioia e i ragazzi
erano davvero pieni di entusiasmo ed energia. Come ogni anno, siamo andati in gita ai Vigna
dove abbiamo cantato, giocato e fatto una sostanziosa merenda, mentre il giovedi, caricati gli
zaini in spalla, abbiamo camminato sino a Pian delle Gorre dove abbiamo pranzato in mezzo al
verde, sostando prima alla Certosa di Pesio. Quest’anno il personaggio che ha accompagnato la
nostra avventura è stato Noè, grande personaggio biblico, che ha saputo darci spunti importanti
per le riflessioni con i ragazzi, i quali ci hanno piacevolmente sorpreso, trasmettendoci moltissimo. Un grande GRAZIE va alle premurose cuoche Rosa, Rosalba, all’incredibile e simpatico Vittorio, al Don che ha collaborato con noi animatori permettendo la buona riuscita del campeggio, a Roby che è stato molto presente nei vari giorni e ci ha seguito nella preparazione. Ripensando a questa settimana non posso che sorridere ed essere soddisfatta dei bimbi che hanno
risposto con gioia ed entusiasmo a tutte le attività e dei miei fidati amici, nonchè gli animatori
con cui si è formato un gruppo unito e davvero molto collaborativo. Vi aspettiamo numerosi in
oratorio e in campeggio per tanto altro divertimento!
Gaia
.
Gastronomia
Pasta Fresca
.
.
Ristorantino
aperto anche il Sabato sera
Piazza Monteregale 2/C
Mondovì Altipiano (Cn)
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E UNA VOLPE PER AMICA
Al passaggio delle macchine lungo i tornanti le marmotte fischiano come per salutarci e, tirati giù i finestrini, l’aria fresca di Sant’Anna di Vinadio ci avvolge, costringendoci ad ammirare
quel paesaggio che, ogni anno, non smette di sorprenderci. Il sole splende e finalmente si arriva
al Rifugio Vega, novità assoluta per tutti. Gli animatori, con le sgargianti maglie arancione, sono
pronti ad accogliere tutti i ragazzi per far iniziare al meglio quella che si è rivelata, come ogni
anno, un’indimenticabile settimana. Tra giochi, riflessioni e le varie attività, i giorni del campeggio hanno permesso a tutti i partecipanti di farsi nuovi amici, di ridere, scherzare, ma anche di
fermarsi a contemplare tutta quella bellezza che ci è stata messa a disposizione e a cui, a volte,
non diamo l’attenzione che meriterebbe. Grazie all’organizzazione degli animatori tutti i giochi
sono stati un successo; il tempo ha accompagnato la grande gita, i giochi d’acqua, la serata danzante e il cinema all’aperto (sperimentato per la prima volta quest’anno, con gran risultato!).
Non possono mancare i più grandi grazie ai cuochi che, come ogni anno, ci viziano e ci coccolano, e soprattutto al Don che permette sempre la riuscita di esperienze che non si dimenticano.
Quest’anno poi abbiamo fatto amicizia con una volpe che, quasi ogni sera, appena fattosi, buio
veniva a trovarci e a… far cena con il cibo messo a sua disposizione! Al prossimo anno!
Mimma
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l’amico
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La Forza sarà con te. Sempre!
Cosa? Campeggio Giovanissimi AltipianoPower! Quando? Dal 27 luglio al 2 agosto
2015. Dove? Sant’Anna di Vinadio, presso la
GranBaita. Chi? Cinquantadue adolescenti
pronti a rivestire il ruolo di giovani guerrieri
Jedi, spalleggiati da sette potenti maestri, supervisionati dalla guida mirabile del saggio
B et e dalla presenza costante di tre cuoche
spaziali (Mamma Elena, Raffaela e Annamaria) ed uno chef stellare, Mario (La) Parola.
Come? Vivendo insieme una settimana di
campeggio all’insegna del divertimento, della
condivisione, della fede, della riflessione e
della fatica nel raggiungere cime impegnative
da esperti escursionisti. Perché? Non esiste
un’unica motivazione; solo la voglia di speri-
LA
mentare, di condividere momenti indimenticabili e tornare a casa con nuovi ricordi da
custodire gelosamente. Ricordi creatisi fin dal
primo giorno, dopo la rivelazione tanto attesa
del tema di fondo della settimana, ovvero
Star Wars e le avventure del giovane protagonista, Luke Skywalker, alla scoperta delle
sue origini e della Forza, potente energia che
fluisce nelle cose e permette, a chi la sa controllare, di possedere un potere incommensurabile. Rivestendo il ruolo di Luke, noi giovani campeggisti ci siamo destreggiati attraverso innumerevoli prove, ardui giochi sapientemente inventati dai nostri animatorimaestri Jedi, con l’obiettivo di salvare la principessa Leila Organa rapita dalle armate imperiali nemiche e conquistare la Morte Nera,
stazione spaziale militare, e divertenti quiz legati al tema o alla cultura generale. Nonostante ciò, l’avventura non è stata solo un
susseguirsi di eventi ludici e di relax, ma una
fusione equilibrata tra i momenti di gioco, divertimento, leggerezza ed il raccoglimento interiore, l’analisi sommaria delle nostre personalità, la difficile ricerca di una serenità trasmessa dall’atmosfera fiabesca e fuori dal
tempo, che solo un luogo come Sant’Anna di
Vinadio può offrire con la sua tranquillità, la
sua lontananza sia fisica sia spirituale dalla
GITA IN I RLANDA
Cielo azzurro, verde scintillante, scogliere
mozzafiato, pub e … saint Patrick
Irlanda, terra affascinante per natura, storia e mistero: un sogno. Il sogno diventa
realtà quando nonna Marita “trascina” con sé
me e la mamma nella gita della Parrocchia
Sacro Cuore di Gesù, Tour Leader il parroco,
don Giampaolo. Il gruppo dei partecipanti è
molto eterogeneo: età compresa tra i diciotto
e gli ottantatré anni, provenienze da parrocchie e luoghi diversi. A Dublino ci accolgono:
Paolo Montechiaro guida competente e disponibile, Hassan il nostro silenzioso e corretto autista e un clima fresco che ci fa subito dimenticare i tanti gradi delle nostre zone. Le
immagini che scorrono ora nella mia mente
si sovrappongono: la Cattedrale di San Patrizio, il Trinity College, la Cattedrale di Saint Canice, la Rocca di San Patrizio, Downpatrick, la
spettacolare strada costiera della penisola di
Dingle, il Gallarus Oratory, le case dai tetti di
paglia del colorato villaggio di
Adare, le imponenti e spettacolari scogliere di
Moher, le serate animate nei Pub, le immense distese verdi macchiate da mucche bianche e nere, pecore e caprette dal muso nero,
la serenità e la pace che ti entra dentro. A
Bunratty Castle siamo tornati indietro nel
tempo riscoprendo antichi mestieri e abitudini in compagnia di pony, cervi, cavalli, galline,
maiali, asinelli e l’elenco potrebbe continuare. Se chiudo gli occhi rivedo le varie sfumature del cielo d’Irlanda, le tante tonalità di
verde che si tuffano nelle molteplici gradazioni dell’oceano, come in un circolo infinito tra
cielo, terra e mare. L’esperienza della pioggia
l’abbiamo sperimentata solo l’ultimo giorno e
neanche poi tanto. Non sono mancati i momenti di preghiera. Domenica, nel sito Monastico di Clonmacnoise, ci siamo radunati attorno all’altare per la
Celebrazione Eucaristica, in un contesto molto coinvolgente: niente
omelia, parlano le letture e la natura intorno a noi. Grazie don
Giampaolo per aver
organizzato con cura
e nei minimi dettagli
questo viaggio e
averci fatto vivere
questa bella esperienza di Comunità
allargata.
Eleonora D.
quotidianità frenetica della città. Grazie alle riflessioni proposte durante il campeggio si sono potuti scoprire lati inaspettati di noi e dei
nostri compagni, sentimenti precedentemente accantonati o sottovalutati; e tra lacrime salate, tante risate, tanti pensieri turbinanti nella
testa, i giorni scorrevano troppo velocemente.
Avvicinandosi alla conclusione della settimana si sono potute tirare le somme di ciò che
si era vissuto con grande impegno, senza farsi sconfiggere dal lato oscuro della Forza e,
soprattutto, dal freddo polare durante i giochi
d’acqua (come sempre hanno raggiunto il
massimo delle aspettative), dal vento sferzan-
te mentre ci inerpicavamo per i sentieri tortuosi fino alla cima dell’Ischiator e dalla pioggia scrosciante, che ha incupito i cuori per la
paura di un falò mancato; pericolo miracolosamente sventato. Cosa rimane? La soddisfazione di aver raggiunto la vetta, di aver messo da parte le inquietudini sviluppatesi durante l’estate, la felicità provata di fronte alla luce
soffusa dei lumini nella chiesa durante l’Adorazione e la riscoperta continua di una fede
fragile, ma vera.
Sofia Astegiano
Finalmente
un campo
giovani!!!
Da diversi anni si avvertiva l’esigenza e
- finalmente - dal 10 al 15 agosto di quest’anno si è riusciti a realizzarla. Il Campeggio Giovani si è svolto nella suggestiva cornice di
Saretto e ha coinvolto in totale una ventina di giovani provenienti da tutta l’unità pastorale di Mondovì. Per la prima volta giovani universitari e lavoratori dalle diverse parrocchie di
Mondovì si sono ritrovati non per animare uno dei numerosissimi e sempre amati campeggi
per bambini e ragazzi, ma per concedersi una settimana di riposo, svago, riflessione e preghiera, il tutto guidato dal diacono Federico Boetti e dai diversi parrocchiani che si sono resi disponibili per cucinare e aiutare nella gestione della casa. Una bella occasione di formazione, per giovani che pur ricoprendo ruoli di responsabilità nelle parrocchie spesso non trovano luoghi adatti
per crescere e continuare a formarsi nella vita cristiana. A fare da filo conduttore alle attività della settimana è stato il tema della crisi, declinata secondo i suoi molti significati. Dalla crisi ecologica - molto presente l’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco - alla crisi in senso economico,
morale, valoriale, relazionale. Ci si è interrogati su quali siano le radici della crisi che viviamo e,
in quanto giovani, quali siano i compiti e le prospettive che questo tempo così complesso ha da
offrire: la difficoltà nel cercare testimonianze autentiche ed essere veri testimoni, la mancanza di
senso etico e la perdita di valore dell’umano di fronte al mercato sono solo alcune delle questioni affrontate. Variegati e complessi gli spunti forniti, così come profonde e stimolanti sono
state le discussioni da essi scaturite. Non sono ovviamente mancati momenti di sport e gite nella affascinante Valle Maira, nonostante il meteo non sempre favorevole. Una settimana intensa
e ben riuscita, un’occasione unica per creare rapporti più autentici e solidi tra le diverse realtà
ecclesiali che animano il territorio di Mondovì attraverso i giovani che in prima persona vi partecipano, nella prospettiva di essere sempre più un’unica Chiesa sul territorio. Da ripetere,
promuovere e incentivare.
Federico Rovea
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Amico.04-15 04/09/15 17:46 Pagina 6
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l’amico
OTTOBRE: mese missionario
“Dalla parte dei poveri”  Fratel Comino ci scrive
Da … anni, per la Chiesa, ottobre è il “Mese missionario” ed ogni terza domenica si celebra la Giornata Missionaria Mondiale, utile a renderci più coscienti circa l’azione missionaria della Chiesa stessa, a pregare per le missioni e
i missionari, a sostenere economicamente tutto ciò che essi fanno a favore dei
più poveri della terra. Proprio il tema scelto quest’anno ci invita a camminare in
questa direzione: Dalla parte dei poveri. Quei poveri che continuano ad esistere, che anzi continuano ad aumentare, causa il capitalismo selvaggio che da
anni si è impossessato del pianeta. Quei poveri che oggigiorno non sono più
solo lontani da noi, ma che arrivano sulle nostre coste stipati nelle stive delle
navi o assiepati sulla chiglia di un barcone. Quei poveri che il signor Magliaverde, quello che chiede ai vescovi di non “rompere le palle” ai politici, vorrebbe
ributtare a mare. Dimenticando che quei poveri sono così grazie anche all’occidente, alle sue politiche, alle armi qui prodotte e in Africa vendute. Esattamente un anno fa papa Francesco (che il signore Magliaverde forse non sa ma è
un vescovo, il vescovo di Roma, anche lui dunque “rompitore di palle”!, anzi il
più importante di tutti!) parlando all’Assemblea annuale delle Pontificie Opere
Missionarie ha detto, fra il resto: “La Chiesa, missionaria per sua natura, ha
come prerogativa fondamentale il servizio della carità a tutti. La fraternità e la
solidarietà universale sono connaturali alla sua vita e alla sua missione nel
mondo e per il mondo. L’evangelizzazione, che deve raggiungere tutti, è chiamata tuttavia a partire dagli ultimi, dai poveri, da quelli che hanno le spalle
piegate sotto il peso e la fatica della vita. Così facendo la Chiesa prolunga la
missione di Cristo stesso, il quale è «venuto perché abbiano la vita e l’abbiano
in abbondanza» (Gv 10,10). La Chiesa è il popolo delle beatitudini, la casa
dei poveri, degli afflitti, degli esclusi e dei perseguitati, di coloro che hanno fame e sete di giustizia. A voi è chiesto di operare affinché le comunità ecclesiali sappiano accogliere con amore preferenziale i poveri, tenendo le porte della
Chiesa aperte perché tutti vi possano entrare e trovare rifugio”. Con queste
parole papa Francesco ci ha ricordato che: 1. La dimensione missionaria sta
nel DNA del cristiano (con la Chiesa che è missionaria “per sua natura”). 2. La
missione si rivolge a tutti, in quanto il Vangelo è per ogni uomo, nessuno
escluso. 3. Che esiste però un punto di partenza privilegiato ed è quello di coloro che “hanno le spalle piegate sotto il peso e la fatica della vita”, cioè i poveri. A dire il vero questo punto di partenza è stato da sempre anche quello di
Dio e di Gesù. Basta leggere l’Antico e il Nuovo Testamento. Se lo facciamo
scopriamo, ad esempio, che Gesù, nel discorso inaugurale della sua attività
pubblica, nella sinagoga di Cafarnao, citando il profeta Isaia, ha detto: “Ai poveri
è annunziata la buona novella”. Ne consegue che, se sappiamo essere dalla
parte dei poveri, noi siamo anche dalla parte di Dio e di Gesù. Siamo vicini al
loro cuore e a i loro sentimenti. Nel nostro piccolo cerchiamo già di fare qualcosa di concreto (la lettera di ringraziamento di fratel Comino che pubblichiamo ne é una testimonianza eloquente), però possiamo sempre fare di più.
Possiamo informarci e formarci meglio, possiamo pregare di più, possiamo
essere più generosi. Il “Mese missionario” ci aiuti in tutto questo.
D ALLA
ormai molte le parrocchie che non
hanno la fortuna della Messa quotidiana o quasi, non è un così grande
problema. La seconda è frutto di una
convocazione ed una sua assenza
qualche problema lo pone.
Di domenica, dunque, il Signore ci
chiama attorno all’altare. Vogliamo rispondere al suo invito o no? Non rispondere all’invito significa comportarsi come gli invitati dal Gesù storico
i quali declinano l’invito perché chi ha
da curare i buoi, chi da seppellire i
morti, chi da coltivare i campi. Oggi
c’è chi deve dormire, chi deve andare
dai parenti, chi è impegnato in attività
sportive, chi semplicemente non ne
ha voglia e si difende proprio così: “Io
vado a Messa quando me lo sento”.
Come se le cose importanti della vita
Carissimi,
dopo 23 anni che lavoravo nel nord Sudan, specialmente per i profughi del
sud, sono stato nel Sud-Sudan e mi sono reso conto che la situazione è diventata come quella del Ruanda di anni fa. Uccisioni di mamme, anche incinte,
di bambini, addirittura i ribelli sono entrati in ospedale e hanno ucciso tutti i
pazienti della tribù nemica, la gente in una corsa disperata si è rifugiata nella
foresta, migliaia di persone vivono di quello che trovano nella foresta stessa.
Vista questa inumana situazione come cristiano e come missionario ho deciso
di rimanere nel sud Sudan per essere più di aiuto ai più poveri e ai più piccoli.
Sono centinaia i bambini che ogni giorno vengono da noi stringendosi il pancino dicendomi in arabo “JAHAN” “ho fame.”.. A nome specialmente dei nostri
bambini ringrazio di cuore della vostra fraterna solidarietà cristiana con i più
poveri... Papa Francesco vi dice “Bravi!” per aver scelto i più poveri. Gesù stesso sfamato, dissetato e curato attraverso il vostro generoso aiuto di Euro
6.313* sarà la vostra ricompensa. Le foto parlano da se stesse della situazione in cui viviamo. Assieme ai nostri bambini e la gente che aiutiamo IL NOSTRO GRAZIE SI FA PREGHIERA.
Fratel Giacomo Comino, missionario in Sud-Sudan
__________________________________
* La cifra inviata inglobava le offerte dalla Fiera del dolce del dicembre scorso alla Prima Comunione
dei bambini della terza elementare di maggio 2015.
COSA FACCIAMO NOI
PER LE MISSIONI?
Intanto abbiamo il Gruppo Missionario Parrocchiale, che si incontra mensilmente per riflettere sull’attività missionaria, organizzare le attività, animare la comunità. Quindi ci formiamo attraverso
le iniziative proposte lungo l’anno dal Gruppo Missionario stesso.
Poi preghiamo, quando ci viene proposto dalla Chiesa e comunque ogni quarto giovedì del mese, nell’ora di adorazione dalle 17
alle 18.15. Infine aiutiamo economicamente attraverso le adozioni a distanza mensili, le iniziative per fratel Comino, la giornata a
favore dei lebbrosi e durante le giornate nazionali fisse (come la
Giornata Missionaria Mondiale) o indette di volta in volta di fronte
a particolari emergenze.
PRIMA PAGINA
FAI CENTRO ANCHE TU
venissero fatte solo quando ce lo
sentiamo. Poveri noi, se così fosse! In
ogni caso quando si vuol dire di no
all’invito ogni scusa diventa buona.
La scelta di venire a Messa comporta anche la fedeltà, anche qui sulla
falsariga di tutto ciò che vale nella vita: la scuola, il lavoro, la cura degli altri… Oggi accade facilmente una cosa. Ci sono persone che a Messa ci
vengono ogni tanto, altre che vengono per un po’ e poi scompaiono. Come ad esempio alcuni genitori che
accompagnano il percorso catechistico dei figli. Passata la loro prima comunione o la Cresima non li vedi più.
Che maturità è mai questa? Quale
esempio si offre ai propri pargoli? Che
genitori-educatori si è? Sono domande che bisogna porsi con sincerità ed
onestà. Per la Messa festiva è necessaria una scelta da praticare poi con
coerenza, così da non rassomigliare a
banderuole che vanno là dove il vento del momento le porta.
Esiste un ultimo aspetto che vorrei
richiamare in questa breve riflessione
sulla Messa festiva. Essa è il luogo privilegiato per costruire la comunità cristiana e sentirsi partecipi di essa. Fin
dal Nuovo Testamento ci è data questa testimonianza. Occorre pertanto
avere una comunità di riferimento e
partecipare ordinariamente lì. Se fos-
se possibile vorrei non celebrare di
domenica le Messe per i defunti (suffragi, settime, trigesime, anniversari)
perché provocano un poco salutare
nomadismo ecclesiale. Una domenica qui, un’altra là, la terza ancora altrove. Assieme alle Messe “randagie”
si tratta di fenomeno negativo. Come
se a vivere un giorno uno andasse in
un alloggio, il giorno dopo in un altro,
quello dopo in un altro ancora. Costui
non metterebbe mai radici da nessuna parte. Sarebbe un vero apolide.
Vogliamo essere credenti senza una
casa? Credo proprio di no!
Dunque la domenica fai centro anche tu. Anche tu impara a dire: “Vado
a Messa”. Tutto il resto, pur importante, è comunque periferico.
Amico.04-15 04/09/15 17:46 Pagina 7
l’amico
7
P ER GLI ANZIANI, DUE BELLE INIZIATIVE
“Vi veniamo a trovare”...
Mi sono chiesta che cosa è ed ho
cercato di capire…. Si tratta di un servizio
di assistenza domiciliare (per over 65)
promosso dalla Fondazione della Cassa
Risparmio di Cuneo in collaborazione
con La Bottega del Possibile e la Casa di
Riposo Sacra Famiglia di Mondovì. Esso comprende: pasti, assistenza sanitaria e
aiuto nell’igiene sia a domicilio che nel bagno protetto della Casa di Riposo, animazioni varie e supporto psicologico/affettivo (trasporto compreso). Questo progetto,
essendo finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, per il corrente
anno, è completamente gratuito per gli aderenti. Elemento interessante del progetto
è il “Visitatore Itinerante“, la figura che ha il compito di entrare in contatto e visitare
periodicamente gli anziani soli e interessati per accompagnare e coordinare le loro
relative necessità. Ho avuto l’opportunità di conoscere due “Visitatrici Itineranti“ e,
condividendo alcuni momenti, ho apprezzato la loro sensibilità e la loro semplicità.
Chi volesse saperne di più o dare la propria adesione, può liberamente telefonare
all’Ufficio della Casa Riposo “Sacra Famiglia“ al seguente numero: 0174/42481 dalle ore nove alle ore undici ogni giorno dal lunedì al venerdì. Questo progetto sperimentale è volto a garantire alle persone anziane la permanenza quanto più lunga
possibile presso la propria casa da tutti tanto amata… e si può definire una iniziativa pienamente in sintonia con le parole tuonanti di Papa Francesco: “NO AD UNA
SOCIETÀ CHE IGNORA GLI ANZIANI“ !!!
La citazione
“La fede suscita il nostro impegno, la nostra solidarietà. Una fede che non
si fa solidarietà è una fede morta… Se non hai cuore solidale, se non sai
ciò che accade in questo quartiere, la tua fede è malata, è debole. È una
fede senza Cristo, una fede senza Dio, una fede senza fratelli”.
(Papa Francesco, 12 luglio)
NUOVI FILM,
NUOVE EMOZIONI
Riprende la programmazione di film belli, di valore, ricchi di contenuto.
… ma “VENITE A TROVARCI”
MUSICA, CANZONI, UN GELATO, UNA BIBITA… ED È SUBITO FESTA PER LA
TERZA ETÀ CHE INCONTRA GLI OSPITI DELLA “SACRA FAMIGLIA”
Martedì 14 luglio, nell’ambito del progetto “veniamo a trovarvi” promosso dalla
Fondazione CR Cuneo è stato organizzato un pomeriggio di incontro tra gli Ospiti
della Casa di Riposo “Sacra Famiglia” e gli Amici del gruppo Terza età della Parrocchia. Un bel gruppo di amici della Parrocchia del Sacro Cuore ha partecipato nel
giardino della casa di Riposo alla festa organizzata per l’occasione, con musica, danze e canzoni. Il gruppo “Volontariato Sacra Famiglia” ha animato la simpatica iniziativa che si è conclusa con la distribuzione di bevande e gelati, molto graditi nella calda giornata estiva. Questi momenti di incontro aiutano gli ospiti a sentirsi parte della Comunità. Ricordiamo che dal lunedì al giovedì mattina presso la Casa di Riposo
si svolgono attività di animazione ed intrattenimento alle quali possono partecipare
anche persone dall’ esterno che desiderino trascorrere qualche ora in compagnia.
CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA
CATTIVE NOTIZIE
vere e sfruttate del mondo, bisogna andare
a compulsare le riviste e i siti delle congregazioni missionarie. Altrimenti si trova
un’informazione interessata e condizionata.
Le ragioni addotte per la chiusura sono numerose. Si va dalla crescita delle spese di
spedizione, all’aumento dei costi di produzione, alla diminuzione degli introiti pubblicitari. Ma non manca la ragione che più ci
tocca da vicino: la riduzione del numero dei
lettori. Questa motivazione ci deve far riflettere. Cosa leggiamo noi, come cittadini e
soprattutto cristiani? Dove ci documentiamo? Dove nutriamo il nostro sapere? Che
spazio diamo, come credenti, all’informazione religiosa seria? Nelle edicole e nelle
case si vedono i soliti e conosciuti giornali,
le riviste di successo, i settimanali di gossip,
che troneggiano delle locandine pubblicitarie con le loro stupide cronache di amori,
amanti, banalità di ogni genere. Negli ultimi
tempi hanno cominciato ad aver successo
anche le riviste che trattano esclusivamente
le vicende giudiziarie legate agli omicidi più
o meno noti, che a piè sospinto imbruttiscono la cronaca della nostra penisola. A dire il vero fra le varie pubblicazioni fanno capolino anche i tabloid dedicati, già nel titolo, ad aspetti religiosi. Cito a mo’ di esempio Medjugorje e Papa Francesco. Si tratta
però di un inganno. Come si faccia a dedi-
ATTENZIONE, SI RIAPRE!!!
Il “Centro Caritas” e il “Centro di ascolto” riprenderanno le rispettive
attività a partire da mercoledì 16 settembre 2014 con il consueto orario: Centro Caritas: il lunedì (solo per portare indumenti): dalle 15 alle
16; il giovedì dalle 16 alle 17,30; il Centro di ascolto: il mercoledì dalle
16 alle 18.
care tutta una rivista all’uno o all’altro argomento è, infatti, difficile capirlo. Comunque
siamo nell’ambito dell’informazione religiosa seria ma di quella devozionale e pure
gossippara. Quando si parla di editoria religiosa si parla di qualcosa di un po’ più elevato, capace di informare con serietà e di
far almeno un po’ pensare. Pensare: azione
che oggi pare sempre più difficile, anche fra
i credenti, perché implica un po’ di fatica e
di buona volontà. Almeno si leggessero, da
parte dei cristiani, Famiglia Cristiana e Jesus, le ultime, superstiti, riviste di buon livello ma anche un po’ popolari che ancora
occupano il panorama dell’informazione religiosa. Sarebbe già un passo avanti. A livello di riviste missionarie valide sono ancora
in circolazione (ma per quanto?) Missioni
Consolata, Mondo e missione, Missione
oggi. Per i ragazzi ricordo Mondo Erre e per
i giovani Dimensioni nuove, entrambe edite
dall’Elledici. Anche a livello locale, in una
città che vuole essere a grande maggioranza cattolica stupisce il fatto che il settimanale diocesano arranchi dietro il più diffuso
settimanale laico e un po’ laicista. Qualcuno dice: perché vi compaiono più necrologi
dei defunti. Mi si scusi, ma è una motivazione seria quella che fa preferire un giornale ad un altro in ragione di quelli che ormai non ci sono più?
ECCO LA PROGRAMMAZIONE:
• Venerdì 30 ottobre: La prima neve. Il racconto dell’incontro fra Dani,
nato in Togo, e un ragazzo di 10 anni, orfano di padre. Ambientato in Trentino.
• Venerdì 19 novembre: Suite francese. Seconda guerra mondiale, un
villaggio francese occupato dai tedeschi, la bella Lucile Angellier, abitante in un villaggio francese, che nell’attesa di ricevere notizie del marito prigioniero di guerra, vive un’esistenza soffocante insieme alla suocera, donna dispotica e meschina…
Come sempre duplice proiezione nella sala “don Bellisio”: ore 16.30 e ore
21 (inizio puntualissimo!!!)
U N AIUTO PER LE COPPIE E LE FAMIGLIE
Il Consultorio Familiare UCIPEM
Il Consultorio Familiare UCIPEM ti mette a disposizione un’équipe di
professionisti in: Psicologia, Psicoterapia, Consulenza Familiare, Mediazione
Familiare, consulenza in diritto di famiglia, Consulenza sessuologica ed etica.
Dove? In Piazza Santa Maria, 6 – Quando? Il Consultorio è aperto il sabato
mattina dalle 10 alle 12 (anche senza appuntamento). Per appuntamenti:
telefonare al 3293927227 (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12) o allo
0174481061 in altre ore, lasciando un messaggio in segreteria.
La “Terza età”
riparte alla grande
È giunto settembre e la terza età già scalpita per ripartire con i consueti incontri del venerdì pomeriggio, proponendo inoltre una bella gita e la tradizionale
festa ad hoc della prima domenica di ottobre. Nell’auspicare che queste occasioni costituiscano veramente graditi momenti di svago e di amicizia, vi invitiamo a partecipare numerosi… trascinando magari amici e amiche!!!
GLI APPUNTAMENTI SARANNO I SEGUENTI
• venerdì 11 settembre alle ore 15,30 presso il baretto: prima tombolata
• giovedí 24 settembre: gita al santuario di Savona e a Finalborgo (programma a parte)
• domenica 4 ottobre: festa della terza etá (programma a parte)
• venerdì 16 ottobre alle ore 15,30 nel salone don Bellisio: proiezione film
• venerdí 30 ottobre alle ore 15,30 presso il baretto: tombolata
• venerdí 13 novembre alle ore 15,30 nel salone don Bellisio: proiezione film
• venerdí 27 novembre alle ore 15,30 presso il baretto: tombolata
• venerdí 11 dicembre alle ore 15,30 nel salone don Bellisio: proiezione film
• venerdí 18 dicembre alle ore 15 in chiesa e a seguire in oratorio: Natale
della terza etá (programma a parte).
Amico.04-15 04/09/15 17:47 Pagina 8
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l’amico
Nuovo libro dei canti
e nuovo sito
in Parrocchia
Novità d’autunno per la nostra Parrocchia. Dopo un lungo ed impegnativo lavoro di revisione e correzione a fine settembre uscirà la nuova edizione del libro dei canti per la liturgia e la
preghiera. Anche il titolo cambia e diventa Insieme lodiamo il Signore. I canti per liturgia e la
preghiera fondamentalmente servono a dar lode a Dio. Però insieme, con tutta l’assemblea. Ci
auguriamo che la nuova pubblicazione serva a favorire una migliore partecipazione al canto liturgico, sempre così faticosa anche nella nostra comunità. Più o meno negli stessi giorni sarà
pronto il Sito della Parrocchia, totalmente rivisto nella grafica e in parte anche nei contenuti.
Sarà più bello, più accattivante, più facile da usare. Ci sarà anche una parte audio dove ad
esempio verranno riportate le catechesi del lunedì. L’indirizzo: www.sacrocuoremondovi.it.
ORARIO SANTE MESSE
Giorni festivi: 9.00 - 10.30 - 18.30 – Il sabato o vigilia di feste: ore 18.30
Giorni feriali: 8.00 - 18.30
D OMENICA 18
Nella Chiesa della Riconciliazione (Sacra Famiglia): ore 17.00
(dal 26 ottobre ore 16.30)
Il sabato o vigilia di feste: ore 8.30
Nella Chiesa della Riconciliazione ogni sabato: adorazione
dalle 9.30 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 17.30
Apertura ufficiale del
nuovo “Anno Pastorale”
ORARIO DELL’UFFICIO PARROCCHIALE
Giorno dopo giorno, iniziativa dopo iniziativa, il nuovo anno pastorale ordinario si sta mettendo in moto. Però, come si conviene ad ogni evento importante, è prevista anche un’inaugurazione ufficiale che è fissata per domenica 18 ottobre con la Messa delle ore 10.30. Si
inaugureranno ufficialmente l’anno catechistico, l’anno di oratorio, l’anno dei giovanissimi e
dei giovani, l’anno degli adulti, così da partire tutti insieme per una nuova grande avventura.
Per far le cose per bene l’appuntamento è per tutti alle ore 10 sul sagrato della chiesa. Seguirà l’ingresso solenne e l’inizio puntuale della Messa. Saremo guidati tutti quanti dallo slogan dell’anno: “La domenica faccio centro… vengo a Messa”.
Ogni giorno (da lunedì a sabato) ore 10-12
Il giovedì pomeriggio anche dalle 16 alle 18
FESTA DELLA BIBBIA E CORSO LeggiAmo la Bibbia
Si veda il programma a parte a pagina 3
INCONTRI PER LE VEDOVE
Martedì 6 ottobre, martedì 3 novembre ore 9.30
OTTOBRE , ALLA
M ESSA
DELLE
10.30
PRIMO VENERDÌ DEL MESE
Venerdì 2 ottobre e 6 novembre
Adorazione eucaristica dalle 8.30 alle 22.00
ADORAZIONE EUCARISTICA
Giovedì di ottobre: 8 - 15 – 22 - 29 ore 17 / novembre: 12 – 19 - 26
ADOZIONI A DISTANZA
Ogni ultima domenica del mese, alla fine delle varie Messe
INIZIO ANNO CATECHISTICO E DI ORATORIO
Inizio incontri dopo l’11 ottobre.
Domenica 18 ottobre
ore 10.30: inaugurazione ufficiale dell’anno catechistico e alle ore 14.30:
inaugurazione dell’anno di oratorio. Poi ogni sabato dalle 14.30 alle 17
GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE
Domenica 18 ottobre
CELEBRAZIONE PENITENZIALE COMUNITARIA
Lunedì 26 ottobre, ore 18.15
OFFERTE
(ELENCHI AGGIORNATI AL 31 AGOSTO 2015)
5 euro 7 PP - 10 euro 17 PP - 20 euro 5 PP - 30 Euro 3 PP - 40 Euro 5 PP - 50 euro 1 PP - 70 euro 1
PP - 100 euro 1 PP - 150 1 PP - Carla Festini 40 euro - suf. Brocchieri Olimpia i familiari 500 euro suf. Tomatis Sergio il figlio 90 euro - PP in occasione Prima Comunione 400 euro - suf. Timoteo Leandro i familiari 20 euro - alla Rosa Mistica 50 euro - suf. Donato Graziano 100 euro - suf. Pier Mario
Leone i familiari 100 euro, i vicini di casa 160 euro - PP per Fratel Comino 50 euro - matrimonio Matteo Prette e Chiara Ponzo 400 euro - suf. Martinetti Piera i familiari 100 euro - suf. Remo Martinelli
100 euro - suf. Balocco Pasqualina i familiari 20 euro - suf. Mattei Rosetta 20 euro - famiglia Gunetto
in suf. Defunti 100 euro - suf. Rossi Antonio 50 euro - Sella Camilla 50 euro - suf. Comino Carlo i cugini 50 euro, i nipoti 100 euro - suf. Facelli Bonifacio i familiari 70 euro - suf. Riccardi Vilmo i familiari
40 euro - suf. Maria Borsa i familiari 470 euro - Battesimo Clara Imparato 100 euro - suf. Teresa Nallino ved. Dallorto 50 euro - suf.Taricco Silvana i familiari 50 euro - suf. Mongardini Maria Grazia i familiari 120 euro - Sposi Pepino Nicola e Inz Federica 200 euro - suf. Brocchieri Alessandro 200 euro suf. Peisino Caterina ved. Canavero i vicini di casa 100 euro - suf. Tavella Catterina i familiari 100 euro
- suf. Mondino Catterina i familiari 20 euro - suf. Carla Rio Della Plata i familiari 170 euro, le cognate
150 euro, i vicini di casa 30 euro - suf. Michelis Maria 40 euro - Matrimonio Botta Fabrizio e Cucullo
Valentina 150 - suf. Gai Odilia i familiari 70 euro - suf. Parolini Rosa i familiari 70 euro - suf. Turco Maria Maddalena in Calandri i familiari 70 euro - suf. Buonaventura Elia le figlie 20 euro - per Fratel
Comino Beccaria Giovanna 30 euro - Logo Claudia 40 Euro - Per l’Oratorio: PP 40 Euro - Per la Caritas: Persone amiche per un compleanno importante 300 euro - Raccolte particolari: Terremotati
Nepal 1670 euro - Carità del Papa 460 euro
don Giampaolo e il CAE ringraziano per la generosità
Agenzia di Mondovì: Piazza Ellero, 56 - Telefono: 0174 330850
ANAGRAFE PARROCCHIALE
Battesimo
Imparato Clara di Armando e Inz Fulvia il 18 luglio
Matrimoni
Prette Matteo e Ponzo Chiara il 6 giugno
Botta Fabrizio e Cucullo Valentina il 4 luglio
Pipino Nicola e Inz Federica il 25 luglio
Defunti
Tomatis Sergio di anni 102 il 12 maggio
Grauso Stellario Pietro di anni 88 il 21 maggio
Leone Pier Mario di anni 67 il 25 maggio
Facelli Bonifacio di anni 91 il 28 maggio
Balocco Pasqualina ved. Dardanelli di anni 89 il 31 maggio
Martinetti Piera di anni 77 il 31 maggio
Massimino Anna di anni 58 il 10 giugno
Comino Carlo di anni 83 il 12 giugno
Mastropietro Vincenzo di anni 50 il 22 giugno
Riccardi Vilmo di anni 81 il 25 giugno
Mondino Catterina ved. Cisari di anni 91 il 30 giugno
Tavella Catterina ved. Urbinati di anni 94 il 30 giugno
Rio Della Plata Carla ved. Festini di anni 79 il 3 luglio
Turco Maria Maddalena ved. Calandri di anni 83 il 9 luglio
Nappa Maria ved. Borsa di anni 93 il 10 luglio
Rivoira Emma di anni 72 il 13 luglio
Nallino Teresa ved. Dallorto di anni 89 il 15 luglio
Peisino Caterina ved. Canavero di anni 92 il 22 luglio
Taricco Silvana di anni 84 il 25 luglio
Mongardini Maria Grazia di anni 73 il 26 luglio
Vottero Jolanda ved. Vigna di anni 84 il 27 luglio
Parolini Rosa ved. Ghiglia di anni 88 il 30 luglio
Gai Odilia ved. Basso di anni 92 il 5 agosto
Elia Buonaventura di anni 86 il 10 agosto