la stampa - UIL Alessandria
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14 _ venerdì 12 dicembre 2014 Online www.ilpiccolo.net Alessandria Addio Amiu: arriva Amag Ambiente dopo l’accordo firmato all’ultimo l Quasi un giorno intero di confronto prima della firma, senza però la Fp Cgil l’amministratore delegato Mauro Bressan e Claudio Perissinotto, dall’al_ Due incontri. Uno più breve e il se- tra. Verso le 13 dopo ripetuti contrasti condo, ieri, che è durato quasi tutta la al calor bianco il confronto è sospeso. giornata. Alla fine c’è la firma sotto Riprende intorno alle 16.30 e circa ul’accordo per il passaggio in continuità n’ora dopo arriva la firma. In mezzo c’è dei 190 dipendenti della fallita Amiu uno scontro ‘politico’ fra chi ha sostealla nuova società Amag Ambiente, nuto, come Alvaro Venturino della Fp presieduta da Claudio Perissinotto. Cgil, che «l’anzianità non doveva anMa il documento è sottoscritto dalla dare in deroga» rispetto all’applicaziorappresentanza sindacale unitaria (r- ne del contratto Federambiente e chi su) dell’azienda, d’accordo Cisl e Uil di invece, sul fronte aziendale, voleva dacategoria, ma con la Funzione pubbli- re un segnale altrettanto politico di abca Cgil che non firma. Quelbassamento del costo lo di ieri è stato un finale al del lavoro. Ma la mancaIl via libera cardiopalmo dopo un conta firma della Cgil ha adella rsu limentato anche un fronto iniziato di prima mattina negli uffici di Conaziendale. contrasto fra Comune findustria Alessandria: CAnzianità di Alessandria e vertici gil, Cisl e Uil con le rispettiAmag. L’intesa sarà sot‘spalmata’ ve rsu da una parte, l’Amiu toposta all’assemblea su tre anni dei lavoratori. Che si rappresentata dal curatore fallimentare e l’Amag con riuniscono domani, sa- Alessandria bato, dalle 11.30 alle 13.30, all’Amiu alla presenza del curatore fallimentare, Leonardo Marta. L’accordo prevede il mantenimento del contratto Federambiente con gli inquadramenti e le voci retributive «con la sola eccezione di eventuali superminimi». Anzianità: il pagamento verrà corrisposto in tre anni: il 40 per cento nel primo semestre del 2015; un secondo 30 per cento nel 2016 e il restante 30 nel 2017. «Amag Ambiente si è accollata il 65 per cento del tfr (trattamento di fine rapporto), mentre la quota rimanente - spiegano le rsu - resta a carico del fallimento Amiu con tutte le tutele previste dalla legge». La procedura di passaggio dei lavoratori da un’azienda all’altra «è vincolata dalla firma di ogni lavoratore sul verbale di conciliazione individuale». Tutto quanto deve «inderogabilmente» concludersi entro lunedì 15. A margine non è mancato, come riferiscono alcune fonti, un momento di tensione, nel tardo pomeriggio di ieri, fra i vertici Amag e il Comune di Alessandria alla notizia che la Cgil non aveva firmato l’accordo. L’obiettivo finale dell’operazione è «dare vita a una azienda sana, per la quale si aprono scenari diversi di sviluppo». Oggi l’Amag ha un capitale sociale di 86 milioni, un fatturato di circa cento milioni e 150 dipendenti. E attende quasi dodici milioni di euro dal Comune di Alessandria, La ricerca si sostiene col ‘cuore’ l Nozze d’argento per Telethon tra piazze, web, tv e molti eventi Alessandria _ “Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, una gazzella si sveglia e sa che dovrà correre più del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, un leone si sveglia e sa che dovrà correre più della gazzella o morirà di fame. Ogni mattina in Africa, come sorge il sole, non importa che tu sia gazzella o leo- ne, l'importante è che cominci a correre..” , queste le parole di un antico proverbio africano. Allo stesso modo, ponendo l'attenzione sulla corsa, viene riproposta la tradizionale maratona Telethon. Quest'anno lo slogan che accompagna la fondazione è “La nostra maratona è #ogni giorno”. Anche Alessandria si troverà tra le circa duemila piazze italiane che sabato e domenica ospiteranno un banchetto Telethon. I volontari della fondazione scenderanno in piazza per distribuire cuori di cioccolato, al latte e fondente, prodotti da Caffarel, per sostenere la ricerca. Molteplici gli eventi in programma a supporto della ricerca nel nostro territorio. Tra questi, appuntamento questa sera alle ore 21.00, al teatro Ambra di Alessandria, con il saggio allievi dell'Associazione Orizzonte Danza di Ketty Doglioli. Sabato e domenica presenti all'appello numerosi centri di raccolta: Ospedale Infantile di Alessandria, Ospedale Santi. Antonio e Biagio, farmacia comunale di largo Catania, farmacia Santo Stefano in via del Coniglio, Dlf, Centro commerciale Panorama, studio Ponzano, supermercato Bennet di Ovada, Centro commerciale Oasi di Tortona, Acconciature Solarium di Spigno, cantina Mantovana, farmacia San Francesco di Frassineto Po, piazza Libertà di Solero, piazza Duomo di Tortona e la chiesa parrocchiale di Ozzano. Infine, per tutto il mese la solidarietà sarà di casa al Giocherellando park, di Alessandria. L.M. IL TUO BUSINESS RADDOPPIA IL VANTAGGIO. CITROËN NEMO MULTISPACE COMBI A 10.150 EURO FINO A -28% CITROËN BERLINGO MULTISPACE COMBI A 11.300 EURO FINO A -32% pari alla cifra incassata con la tariffa pagata dai cittadini. Il servizio rifiuti, secondo i dati forniti da Bressan, arriva ad avere un costo di venti milioni all’anno. E Amag Ambiente è stata appositamente costituita per gestire la filiera dei rifiuti. «Nel 2015 - precisa Bressan - prevediamo di consolidare la struttura aziendale. Nel 2016 sarà la volta della riorganizzazione con una diversa modalità di raccolta differenziata e nel 2017 toccherà allo sviluppo orizzontale e verticale della filiera». Mercoledì nel tardo pomeriggio è andata in scena l’assemblea dei Comuni del Consorzio alessandrino dei rifiuti. Il voto era decisivo rispetto al contratto di servizio e alla garanzia del flusso di cassa per la nuova società. L’esito è stato positivo con 19 voti a favore, 5 astenuti e 4 contrari. Il via libera è arrivato, pur con alcuni Comuni che non hanno condiviso il percorso, annunciando di volere procedere ad accordi separati con altre aziende. Il valore del contratto è di 140 milioni in sette anni. Enrico Sozzetti Ieri festa con famigliari Auguri Teresa: sono 102 anni __Teresa Libia Pera (foto) è nata l’11 dicembre 1912. E ieri ha festeggiato lo straordinario compleanno insieme alle figlie Antonietta e Franca Vallino e a nipoti... grandi e piccoli, che si sono ritrovati per brindare alla super nonna. La signora appartiene alla celebre famiglia del caffè Pera, uno dei marchi più prestigiosi della città. Il nome Libia lo deve al Paese in cui suo padre andò in guerra. «Il tuo sorriso - scrivono i famigliari in un messaggio augurale - illumina tutti noi che ti coccoliamo e ci dà la forza per affrontare la vita con coraggio». Auguri anche dalla nostra redazione. Un recente presidio davanti alla Prefettura (FOTO PANARELLO) Ariflex, soluzione fra pochi giorni? l Possibile il ricorso ad ammortizzatori sociali in attesa di un nuovo acquirente Alessandria _ «Alcune soluzioni tecniche sarebbero anche percorribili, ma è l’azienda che le deve attivare». E quindi ha bisogno di alcuni giorni di tempo per valutare tutti gli aspetti. Il commento di Ivan Gaetani della Fiom Cgil fotografa in modo sintetico ed efficace quanto sta avvenendo alla Lamp Ariflex, rispetto al destino dei 55 dipendenti. Dopo un lungo confronto, a inizio settimana, fra le parti e con la mediazione del sindaco di Alessandria, Rita Rossa, e del prefetto, Romilda Tafuri, la proprietà, che resta ferma sull’ipotesi del licenziamento per tutti i lavoratori, ha accettato di non procedere almeno per ora «ad alcuna azione o attività di messa in mobilità dei dipendenti». Un nuovo incontro, alla presenza dei funzionari di Confindustria Alessandria, è in programma la prossima set- timana. La Lamp Ariflex (produce imballaggi alimentari in alluminio e la sede è nella zona industriale D5) ha presentato domanda di concordato preventivo, avviando una procedura di ristrutturazione per fronteggiare la crisi finanziaria di questi ultimi mesi. «Non si poteva fare altrimenti, dinanzi all’impossibilità di proseguire la produzione per mancanza di risorse liquide» dice la proprietà. La mobilitazione sindacale è stata immediata, prima con la proclamazione di uno sciopero e una assemblea permanente, poi con due incontri in Provincia e in Prefettura. In questi giorni è in fase di verifica la possibilità di ricorrere a un ammortizzatore sociale, applicabile secondo il sindacato (la vertenza è seguita da Cgil, Cisl e Uil del settore metalmeccanico), ma non secondo l’azienda. Sullo sfondo c’è la possibilità della cessione e per questo i lavoratori si sono impegnati a evadere gli ordini verso i clienti facendo pervenire tutti i prodotti già pronti. E.So. www.citroen.it X5 + CONFORT DI UNA VETTURA FINO A 5 POSTI CITROËN C3 PICASSO BUSINESS COMBI A 10.850 EURO FINO A -28% = DEDUCIBILE E DETRAIBILE AL 100% COME UN VEICOLO COMMERCIALE* FORMULA CITROËN COMBI CITROËN C4 BUSINESS COMBI A 12.350 EURO FINO A -26% INOLTRE PUOI ACQUISTARE UN VEICOLO CITROËN COMBI CON FINANZIAMENTO TAN 1,99% O LEASING TAN 3,99% TI ASPETTIAMO. 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Franco Butti, il direttore generale, sottolinea che «la scelta di rinnovare la comunicazione non è casuale, perchè siamo alle porte del 2015, un anno che vedrà il nostro Paese ospitare l’esposizione universale dedicata al tema della nutrizione. E la nostra Centrale, da oltre 60 anni, fa proprio della nutrizione il proprio perno per garantire latte fresco e prodotti genuini alle migliaia di famiglie che ci scelgono ogni giorno. Abbiamo deciso di sfruttare questa oc- Concetto di sostenibilità Filippo Zaio, nuovo presidente del Consiglio di Amministrazione, ribadisce il concetto secondo cui «la nuova etichetta non è un semplice restyling estetico, ma rinnova con forza i valori che da sempre caratterizzano questa azienda. A cominciare dalla filiera corta, anzi cortissima, che avvicina il lavoro quotidiano di allevatori, trasformatori e distributori, le analisi e i controlli di qualità dei nostri laboratori, e la soddisfazione delle richieste dei consumatori, sempre più esigenti e sempre più attenti alla sostenibilità dei prodotti». Alessandria _ Una nuova identità di marca, cornice adatta nella quale inserire impegni e comportamenti quotidiani, che da 65 anni fanno della Centrale del Latte di Alessandria e Asti un solido punto di riferimento per tantissimi consumatori. E’ stata presentata nella mattinata di ieri la nuova linea dei prodotti della Centrale del Latte, che a partire da domani, sabato 13 dicembre, ‘vestirà’ bottiglie e cartoni in tutti i punti vendita del territorio. Rinnovando e ribadendo - non solo dal punto di vista puramente estetico - quelli che sono i valori Una campagna d’ascolto Come si è arrivati alla definizione della nuova identità di marca? E’ stato realizzato uno studio sulla comunicazione di mercato, con focus group con i consumatori stessi e con gli esercenti commerciali, realizzando interviste individuali ai distributori della Centrale del Latte. Al termine di questa campagna d’ascolto sono emersi gli spunti e gli indirizzi utili alla ridefinizione del logo, con la coordinazione di Amapola, società di comunicazione specializzata in materia di sostenibilità. Da oggi i nuovi ‘brik’ di latte fresco saranno in cartone fsc duplex, evitando l’utilizzo di cloro e garantendo maggiore sicurezza al latte grazie a una rinforzata barriera alla luce all’aria. Paolo Livraghi _ Aprirà domani alle 17, in via Vescovado 18, un nuovo spazio dedicato alle arti, per i giovani e non solo: «Creative Academy - spiegano gli ideatori del progetto (Andrea Caruso, creatore e organizzatore di eventi; Antonio Biagio Russo, musicista e dj; Andrea Cherian, diploma di au- dio engineering presso Sae institute e specializzato nell’ambito della musica live e nella post produzione audio; Roberto Lazzarin, musicista e produttore, con studi al Conservatorio ‘Vivaldi’) - sarà un’area legata alla musica, alla fotografia, alla danza, alla preparazione e formazione artistica, alla videoarte e all’immagine, alla comunicazione e a molte altre forme di arte e discipline - come il bartending - che si verranno a mixare in questo spazio mul- Inaugurata la ‘boutique’, in via San Lorenzo 51 Qiq, regno del caffè. E non solo __Al taglio del nastro, in via San Lorenzo 51, una invasione di persone. Per scoprire la boutique Qiq Italian Quality, non una semplice azienda di caffè, ma una organizzazione, con molte collaborazioni, per offrire un catalogo di prodotti di alta qualità. Le macchine possono essere acquistato o chieste in comodato, ga- Tanti auguri a... Messa officiata dal vescovo, poi assemblea provinciale ai ‘Buoi rossi’ Niccolò Maestri del lavoro, festa e premiazioni __Un altro anno di gioia, di soddisfazione e di grande amore che ci porti con la tua __Festa di Natale organizzata dal Consolato Maestri del Lavoro della Provincia di Alessandria: alla messa celebrata presso la parrocchia di San Pio dal vescovo, monsignor Giuseppe Gallese, erano presenti il vice prefetto Clara Callegari, l’assessore Claudio Lombardi, il luogotenente dei carabinieri, Gianpiero Cassero, e il console regionale dei Maestri del lavoro, Edoardo Benedicenti. Successi- vamente, all’assemblea provinciale dell’associazione, che si è svolta nella sala riunioni dell’hotel ‘Alli due buoi rossi’, hanno presenziato l’assessore Lombardi, il maggiore dei carabinieri Massimi- ticlettico e polifunzionale. L’obiettivo è quello di poter offrire agli utenti corsi musicali di chitarra, pianoforte, canto, corsi per deejay e preparazione per selezioni ai talent show, avviando collaborazioni con le scuole del territorio, al fine di realizzare laboratori musicali con proposte che spazieranno dal canto al ritmo, dalla danza al movimento, e volti al conseguimento di abilità musicali, psicomotorie e relazionali». M.F. liano Girardi e il console regionale dei Maestri del lavoro, Benedicenti: nell’occasione, sono stati premiati tutti i maestri con quindici anni di adesione alla Federazione. (M.F.) rantendo un consumo di cialde. Ci sono i caffè, con differenti miscele, ma anche the e tisane, orzo, cioccolata, mokaccini e il ‘ganoderma drink’. : anima pura. Sei un bambino speciale e dolce a cui vogliamo un mondo di bene. Buon compleanno. I nonni Mariangela, Stefano e lo zio Dino Per comunicare i vostri auguri telefonate in redazione allo 0131 315200; inoltre se volete vedere su ‘Il Piccolo’ la foto del festeggiato, fatecela pervenire e la pubblicheremo sempre gratuitamente SOLO DA NOI AVRAI Metalli Preziosi s.r.l. LA MASSIMA VALUTAZIONE CORSO ACQUI 189 • VIA CARLO ALBERTO 37 ALESSANDRIA MONETE - OROLOGI - POLIZZE DI PEGNO 34 _ venerdì 12 dicembre 2014 Online www.ilpiccolo.net Tortona - Casale - Monferrato Ospedale, Tortona ora prova con il ricorso al Tar l Proposta del Movimento 5 Stelle. Il Comune cosa può fare? Tortona l Il sindaco Bardone ha ricevuto il parere sulla fattibilità dall’avvocato Scaparone rio. I punti deboli del piano riguardano da un lato procedimento decisionale _ Sarà il ricorso al Tar, oltre all’attesa che ha condotto alla riorganizzazione delle verifiche dei tecnici previste per i- della rete ospedaliera, su cui pende vizio nizio anno, il prossimo passo del comu- di incompetenza, poiché spettava al ne di Tortona a difesa dell’ospedale. In consiglio e non alla giunta regionale olapertura della seduta del consiglio co- tre alla mancanza di coinvolgimento dei munale aperto, svoltasi alla sala poli- comuni, dall'altro la conformità fra la funzionale del municipio mercoledì se- decisione ed i criteri adottati. Poi i costi. ra, il sindaco Gianluca Bardone ha rife- Al consiglio comunale, cui hanno assirito di avere ricevuto il parere sulla fat- stito circa 300 persone, sono intervenuti tibilità del ricorso dal legale torinese su invito diversi consiglieri regionali: Paolo Scaparone consultato in merito. Mighetti (5Stelle), Ottria (Pd), Ravetti Appena prima, il presidente del consi- (Pd), Berutti (Fi), l'ex sindaco di Tortona glio comunale Claudio Scaglia aveva let- al quale è stata indirizzata qualche conto un documento, che verrà votato al testazione con uscita dall'aula dei conprossimo consiglio il 22 dicembre, in cui siglieri grillini e della lista Nuova Tortoviene dato mandato alla na. Poi è intervenuta la pregiunta e al sindaco di porre sidente della provincia RiLunedì mattina, in essere tutte le azioni neta Rossa, annunciando l'aa partire dalle pertura di un tavolo con i cessarie, compreso il ricorso, auspicando nel frattem8,30, c’è la comuni per la costruzione po modifiche da parte della manifestazione della rete territoriale, il sinRegione sul piano sanitadaco di Pontecurone Erne- Limitare le sale da gioco? Tortona La prossima iniziativa per l’ospedale sarà il ricorso al Tar sto Nobile a nome dei comuni del Tortonese, poi per i partiti non presenti in consiglio comunale Stefanella Ravazzi (Prc), Federico Chiodi (Lega), Gianluca Chiesa (Psi), e poi gli esponenti di diverse associazioni, come tribunale del ma- lato, comitato Uniti per Tortona, che ha ribadito la manifestazione che si terrà lunedì mattina a partire dalle 8,30 a Tortona con raduno in piazza Duomo e corteo verso l’ospedale. Stefano Brocchetti _ Difficile che il comune possa mettere in atto un provvedimento per limitare la presenza di sale da gioco in città. La proposta del MoVimento 5 Stelle è stata esaminata dalla commissione urbanistica del consiglio comunale, di cui è presidente Fabrizio Dellachà, pentastellato, ma con l'attuale quadro normativo sarà pressoché impossibile per il comune intervenire Le norme nazionali sulla liberalizzazione degli esercizi impediscono l'uso di strumenti urbanistici. Inoltre in caso di limiti posti dal comune, sarebbe forte il rischio di subire ricorso da parte degli esercenti, con tanto di danni da rifondere e precedente creato. In città operano 6 sale da gioco aperte a tutti e 7 riservate ai maggiori di 18 anni. S.B. La città si prepara ad accogliere Un weekend all’insegna dei prodotti della tradizione padre Viola, vescovo francescano l Due iniziative in programma: ‘Paesi e Sapori’ e ‘Assaggia Tortona’ Tortona _ Due eventi di promozione dei prodotti tipici si svolgeranno in centro a Tortona questo fine settimana. Sabato e domenica in via Emilia sud ci sarà una edizione autunnale e ridotta di Assaggia Tortona, l'evento che richiama in termini di continuità, qualità e tipicità la manifestazione di punta della produzione enogastronomica locale, che si tiene nel mese di maggio. Cambiano, per ovvi motivi di stagione, i prodotti. Sono presenti i formaggi, i salumi ed i vini, accompagnati dai prodotti ortofrutticoli stagionali. La manifestazione è organizzata dal Comune di Tortona in collaborazione con Unicom e l'associazioni Stra- da del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonesi. In contemporanea si svolgerà Paesi e Sapori, mostra mercato di prodotti di eccellenza enogastronomica italiana, con la presenza di produttori e territori. Paesi e Sapori è una campagna nazionale per la valorizzazione dell’enogastronomia regionale italiana, per la promozione dei territori e dei prodotti agroalimentari d’eccellenza e della vendita diretta di qualità. Inoltre per Natale, le vie di Tortona verranno animate dalla fantasia e creatività dei commercianti. L' Unione Commercianti in collaborazione con l'amministrazione comunale nell’ambito della valorizzazione delle attività commerciali e turistiche e al fine di promuovere l’immagine di Tortona indice la 1ª edizione del concorso “Clicca il tuo albero di Natale”, destinato agli esercizi com- merciali del territorio comunale. Gli allestimenti verranno giudicati dai clienti per tutto il periodo natalizio in base a specifici criteri di valutazione: originalità, impegno nell’allestimento, eleganza. I clienti potranno esprimere l'opinione cliccando sulla foto della vetrina più gradita attraverso il portale del commercio locale Tortona Oggi. I negozi che aderiranno al concorso verranno evidenziati tramite l’esposizione di una locandina identificativa. La premiazione avverrà al termine delle festività natalizie, dopo il 6 gennaio. Il vincitore del concorso sarà premiato con una targa offerta dall'amministrazione comunale e da un abbonamento annuale al portale Tortona Oggi offerto dall'Unione Commercianti. S.B. l Domenica, l’ingresso nella cattedrale è previsto per le ore 15,45 Tortona _ Domenica 14 ci sarà l'ingresso in diocesi del nuovo vescovo padre Vittorio Viola, 49 anni, frate francescano, nativo di Valle Mosso in provincia di Biella, scelto personalmente da papa Bergoglio per la successione dopo 18 anni di episcopato a monsignor Martino Canessa. Padre Viola è stato ordinato vescovo giusto domenica scorsa, ad Assisi, dove svolgeva il ruolo di direttore della locale Caritas e di custode dalla Porziuncola, la cappella cara a San Francesco. All'ordinazione hanno assistito anche centinaia di persone provenienti dalla città di Tortona, organizzatesi in numerosi pullman con la diocesi. E a chi ha ascoltato le sue parole nella prima messa da lui celebrata in qualità di vescovo, lunedì 8 dicem- bre, l'impressione è stata unanime: grande spiritualità, profondità di fede, capacità di comunicare con grande intensità di pensiero. Una prima sensazione dell'attenzione che nel suo episcopato il vescovo Viola dedicherà alla solidarietà è percepibile dagli impegni informali già presi per domenica, prima dell'ingresso in cattedrale, che avverrà alle 15,45. Il vescovo si recherà infatti in visita strettamente privata ad alcune delle strutture assistenziali della diocesi, quali il Centro Paolo VI di Casalnoceto e il Piccolo Cottolengo di Tortona e poi al santuario della Madonna della Guardia, per un breve momento di preghiera, che rimarrà strettamente personale e riservato dal nuovo vescovo. Dalle ore 15,45 poi, con l'accoglienza in Diocesi, inizierà la celebrazione della messa di insediamento, che prenderà il via sul sagrato della chiesa, dove ci sarà il cardinale Angelo Bagnasco, in qualità di metropolita Prendere l’autoscala Presentazione in Teatro per i vigili del fuoco? per il Centro studi amianto l Interrogazione di Federico Riboldi ed Emanuele Capra Casale Monferrato _ Dicembre a palazzo San Giorgio porta anche un’opposizione che si ristruttura. I più attivi sono Federico Riboldi (Fratelli d’Italia) ed Emanuele Capra (Lega Nord) hanno presentato una interrogazione sull’eventualità di acquisire un’autoscale da parte dei vigili del fuoco del distaccamento di Casale, visto che sono sempre più numerosi gli inter- venti in cui se ne è reso necessario l’uso, dovendo così i pompieri fare ricorso a mezzi provenienti da fuori città con il conseguente ritardo negli interventi. Il principale gruppo del centro – destra, introduce un cambiamento in organico: Nicola Sirchia, fresco di nomina di capogruppo di Fi a Palazzo Ghilini, rimane coordinatore come da 15 anni a questa parte del partito, e gli viene affiancato Guido Gabotto per curare il tesseramento e i congressi territoriali. M.I. C.C.A.M. Consorzio dei Comuni per l’Acquedotto del Monferrato MONCALVO Appreso che le OO.SS. FILCTEM-CGIL, UILTEC-UIL aderiscono allo sciopero generale del 12/12/2014, 8 ore di astensione dal lavoro, intera prestazione lavorativa comunica agli utenti ai sensi della Legge 146/90, art. 2 e 6, come integrata dalla Legge 83/2000, di aver predisposto le misure necessarie ai fini di assicurare l’erogazione dell’acqua. Moncalvo, 09 dicembre 2014 il Presidente del Consorzio Aldo Quilico l Un deciso passo in avanti nella lotta con il coinvolgimento degli atenei Casale Monferrato _ Nelle iniziative contro l’amianto si sta sviluppando un altro aspetto, quello del coinvolgimento del mondo scientifico. In questa direzione domani, sabato, viene presentato ufficialmente, durante l’evento formativo “Amianto, salute e diritto”, il Cusa – Centro universitario per gli studi sull’amianto, fondato dallUniversità del Piemonte Orientale, in partenariato con il Comune di Casale, l’Asl Al ed il Centro sanitario amianto del Piemonte. La presentazione avverrà al Teatro Municipale, dalle 9.30 alle 13, con gli interventi del rettore Cesare Emanuel, del sindaco Titti Palazzetti, del direttore generale Asl Al Paolo Marforio, degli assessori comunali Cristina Fava e Luca Gioanola. Nell’arco della mattinata è prevista la tavola rotonda “Dialogo su diritto e giustizia: il caso Eternit”, con i contributi di Massimo D’Angelo, attuale responsabile del Centro amianto, che sarà anche direttore del Cusa, i docenti dell’ateneo del Piemonte Orientale Eugenio Bruti Liberati, Davide Pe- Il sindaco Titti Palazzetti trini e il docente emerito di diritto penale Carlo Federico Grosso, avvocato penalista in Torino. Ci sarà poi un work shop che prevede gli interventi di Cristina Fava su “Accordo di programma per gli interventi di bonifica del sito di Casale Monferrato”, Massimo D’Angelo su “Impatto sanitario della patologie correlate all’amianto” e del docente Gian Luigi Bulesi su “Cittadini, saperi, istituzioni, un gioco di squadra”. Il nuovo organismo coordinerà iniziative di ricerca, didattica, for- mazione e servizi sui temi connessi all’amianto attraverso l’apporto interdisciplinare del know – how presente nell’Università del Piemonte Orientale e in particolare promuoverà la ricerca ambientale e sanitaria, e attività finalizzate alla riduzione del rischio di esposizione della popolazione alle fibre di amianto, a valutazione epidemiologica dell’impatto di materiali e dei manufatti contenenti amianto. La sede legale coinciderà con quella del rettorato a Vercelli ma quella operativa sarà a Casale Monferrato, a palazzo Hughues. A questo obiettivo, da parte casalese ha lavorato sin da subito il vice sindaco con delega all’amianto, Cristina Fava (come aveva anche dichiarato in un’intervista a Il Piccolo la scorsa estate) proseguendo il lavoro tracciato dall’amministrazione Demezzi. E proprio in questa direzione venerdì scorso, all’Arpa Piemonte si è svolto – come era stato anticipato nel rispondere ad un’interrogazione di Giorgio Demezzi, oggi all’opposizione – un incntr per avviare una procedura sperimentale per individuare uno o più marcatori di presenza/assena dei minerali di amianto nei terreni. Massimo Iaretti dell'arcidiocesi di Genova, del cui ambito fa parte la diocesi di Tortona, ad accogliere il nuovo pastore sulla porta della cattedrale, insieme al vescovo emerito Martino Canessa e ai canonici della cattedrale. Seguirà il saluto ufficiale da parte del sindaco Gianluca Bardone e del vicario generale della diocesi monsignor Piergiorgio Pruzzi. Poi il presidente del capitolo farà baciare al vescovo il crocefisso. È prevista, secondo la prassi, anche la lettura da parte del cancelliere monsignor Mario Balladore della bolla pontifica con cui il papa ha nominato vescovo Vittorio Viola. Poi la funzione: per chi non riuscirà a trovare posto all'interno del duomo, comunque pienamente accessibile ai fedeli fatti salvi alcuni posti riservati, è previsto un maxischermo alla chiesa di Santa Maria Canale e la trasmissione in diretta streaming sul sito della diocesi e di Radio Pnr. S.B. Antiquariato: ultimo mercatino l È un’occasione per trovare idee per i regali di Natale Casale Monferrato _ Ritorna anche questo mese il consueto appuntamento con il Mercatino dell’Antiquariato di Casale Monferrato che si terrà domani, sabato e domenica 14. Si prevede un grande afflusso di espositori e visitatori, vista la vicinanza con il Natale. Sarà, infatti, questa l’occasione per trovare spunt per fare i regali in vista delle festività di fine anno. Nell’occasione verranno distribuiti i calendari 2015 de Mercatino, quest’anno davvero particolari perché il lavoro, firmato da Mauro Galfrè riprenderà i soggetti dei film di Sergio Leone, nonostante i primi freddi. Sarà poi presente sia al sabato che alla domenica, con le sue prelibatezze, il mercato biologico a km 0 Farmer Market, all’interno del settore esterno di Piazza Castello. E anche questa sarà occasione per poter acquistare un cestino regalo creato sul momento, secondo le proprie preferenze con una selezione a di prodotti a Km. 0. M.I. In breve : VOLPEDO Manifestazioni di Natale __Domenica iniziano le manifestazioni di Natale a Volpedo con un mercatino di prodotti tipici, di vestiario e del baratto. Il mercatino del baratto si svolgerà presso lo storico Italia Caffè con aperipranzo e apericena. (S.B.) ................................................................ TORTONA Frane, cave e allagamenti __Frane, allagamenti e cave ai tempi del Terzo Valico; se ne parla in un'assemblea pubblica oggi alle 21 nella sala della Croce Rossa in corso Repubblica a Tortona, con Domenico Finiguerra (Stop al Consumo di territorio ed ex sindaco di Cassinetta), Antonello Brunetti (ambientalista), Davide Fossati (geologo) e testimonianze genovesi di quanto i cantieri e i lavori del Terzo Valico modifichino il territorio. (S.B.) ................................................................ TORTONA Open day del Peano __L’Istituto “G.Peano” di Tortona effettua il suo giorno per l'orientamento scolastico agli studenti che devono scegliere l'indirizzo di studi dopo la terza media. All’Open Day del 13 dicembre, dalle 15 alle 18, cui seguirà una seconda giornata di apertura della scuola domenica, 8 febbraio 2015. (S.B.) ................................................................ CASTELNUOVO SCRIVIA Lettura manzoniana __Oggi alle 21.15 nel Salone del Castello Podestarile di Castelnuovo Scrivia si terrà una serata dedicata a “l’Addio monti” tratto dai “Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. L'insegnante Maria Luisa Ricotti guiderà in una lettura con commento. (S.B.) ................................................................ OZZANO Raccolta per telethon __Domenica, alle 8,30 davanti alla chiesa in regione Lavello, e dalle 10 davanti alla parrocchiale, si tiene la raccolta di fondi per telethon per la distrofia muscolare. ................................................................ CASALE MONFERRATO Open day all’Artusi __Domenica, dalle 10,30 alle 17, open day alla scuola alberghiera Artusi. ................................................................ CASALE MONFERRATO Concerto in Filarmonica __ Domani, sabato, alle ore 18, l’Orchestra Suzuki di Torino, terrà un concerto nel salone d’onore dell’Accademia Filarmonica di via Mameli. Eì la più giovane orchestra da camera d’Europa e ha suonato nel 1989 avanti a Papa Giovanni Paolo II. (M.I.) ................................................................ VILLAMIROGLIO Festa dei bambini a Vallegioliti __ L’associazione C’era una volta in collaborazione con il Comune e il Circolo Ancol di Vallegioliti organizza domani, sabato, dalle ore 15 la Festa dei bambini. Alle ore 21, nella chiesa di Santo Stefano verranno ospitati tre cori. (M.I.) ................................................................ CASALE MONFERRARO Conferenza della Lilt __Oggi, venerdì, alle ore 17.30, nella sala del consiglio comunale, la Lilt presenta il libro di Aldo Forbice e Francesco Schitulli “Con il nastro rosa. Storie di donne che si sono riprese la vita”. Introduce il sindaco Titti Palazzetti intervengono Pier Giacomo Betta e Mario Botta. (M.I.) Artinfiera, progetto presentato l Sarà capofila per il Tortonese all’Expo. Occasione importante Tortona _ “Heart, earth, art, save the world”. Tre parole inglesi che si differenziano nella pronuncia per il grado di aspirazione di una H o per la pronuncia più o meno aperta di una A esprimono molto bene ciò che vuole comunicare la partecipazione del territorio Tortonese ad Expo 2015, collegando tutto quello che può fare sistema territoriale. Earth è naturalmente il territorio con i suoi prodotti e la sua storia e cultura, heart è l'impegno e il legame di comunità, art è il presupposto, ovvero il fatto che l'iniziativa parta dall'associazione Artinfiera di San Sebastiano Curone, capofila del progetto e capace, forse per la prima volta nella storia, a radunare i principali attori pubblici, privati, no profit , enti, associazioni, consorzi presenti sul territorio attorno al progetto, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, che prevede uno stand negli spazi di Cascina Triulzia, nel padiglione intitolato Società Civile e dedicato al turismo sostenibile. L'obiettivo, affascinante e ambizioso, è presentare ”le terre tortonesi per un nuovo modello di sviluppo”, attraverso la capacità proiettare la realtà del territorio in una dimensione “glocale”, valorizzando le numerose potenzialità ed eccellenze che ci sono nel territorio in campo enologico, gastronomico, naturalistico e artistico. Matteo Bonafede, presidente dell’Associazione Artinfiera, firmatario dell’accordo di collaborazione con Cascina Triulza-Expo, alla presentazione formale del progetto, svoltasi martedì a Tortona, spinge a provare ad essere un Territorio, con la maiuscola, facendo un esperimento di sincera collaborazione e scommettendo sulla possibilità di imparare tutti ad apprezzare i vantaggi di una visione della promozione più ampia, più partecipata e condivisa, forse più faticosa, ma certamente più forte, non solo nel senso di competitiva ma anche nel senso di più solida. L’intero territorio Tortonese è un valente esempio del cambiamento in atto: l'agricoltura della pianura, i vini, i prodotti d'eccellenza, le ricchezze culturali come la Pinacoteca "Il Divisionismo” sono frutto di buone pratiche attraverso cui fare conoscere il territorio nel mondo. S.B. Notizie utili : ............................................................. . Tortona ............................................................. . l Farmacie di turno Venerdì 12; Comunale 2, centro comm. Oasi; sabato 13; Destefanis, via Emilia 39, Comunale 2, centro comm. Oasi; domenica 14; Destefanis, via Emilia 39; Lunedì 15; Bidone, piazza Allende 3; martedì 16; Centrale, via Emilia 163 l Edicole aperte Domenica: Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Prima Pagina, corso Alessandria; Corti, Corso Don Orione; Barbieri, piazza Milano; Topmar, Corso Pilotti, Cortesi, corso Alessandria. l Distributori di turno Domenica: Ip, loc. Rondò, Torre Garofoli; Agip, SS per Voghera; Esso, SS per Genova; Ip, via Arzani. l Stato civile Nati: Severino Gaia, Attisano Flavio Vincenzo, Kasa Matteo. Decessi: Carniglia Maria R. 1928, Borasi Carlo 1937, Grande Teresa 1928. ݱ°·¿ ¼· ¿¿èêëçí¼ºð¼»ï½»çë¼êçºîîíê¼ð¾ïèì¿ Ü·®»¬¬±®» Û¦·± Ó¿«®± Ú±²¼¿¬±®» Û«¹»²·± ͽ¿´º¿®· ÒÆ ßÒÒÑ íç ó Òò îçì ßÔÊÑØÈÛÞ¾¿¸¿¿¶ß Ý×ÜÚÜÏÜÐÜØ ç ééðíçð ïðéððç ©©©ò®»°«¾¾´·½¿ò·¬ ÐÜóïÚ ×Ò ×ÌßÔ×ß ïôèð ½±² Ü ìïîïí ÍßÞßÌÑ ïí Ü×ÝÛÓÞÎÛ îðïì øÐÎÑÊò ÊÛ ÝÑÒ Ôß ÒËÑÊß Ü× ÊÛÒÛÆ×ß Û ÓÛÍÌÎÛ ïôíðå ÝÑÒ Ü ïôéð÷ ÎÝÔËÞ ñ Ôß ÝÑÐÛÎÌ×Òß ÎÝÔËÞ ñ ÔÛ ÌÛÒÜÛÒÆÛ ÎÝÔËÞ ñ ×Ô ÞÛÒÛÍÍÛÎÛ Ú·±®»´´¿Ó¿²²±·¿æ·²ßº®·½¿ ¸±·³°¿®¿¬±´¿-»³°´·½·¬@ Ûó-¸±°°·²¹ôß³¿¦±² -·´¿²½·¿²»´´¿³±¼¿ ݱ³»²±²®·²«²½·¿®»¿´´»º»-¬» -»²¦¿°»®¼»®»·´°»-±º±®³¿ ÙË×ß ÍÑÒÝ×Ò×Û Ù×ËÍÛÐÐÛ Ê×ÜÛÌÌ× ÍÛÎÛÒß Ì×ÞßÔÜ× ×ÎÓß Ü•ßÎ×ß ×´ ³·± ²± ¿ Ü®¿¹¸· -«´´•¿½¯«·-¬±¼·¾±²¼ Ô׬¿´·¿ º¿½½·¿ ¼· °·' ÍÝ×ÑÐÛÎÑÝÙ×ÔÛË×ÔôßÜÛÍ×ÑÒÛßÔêðûò ÍÝÑÒÌÎ×ßÌÑÎ×ÒÑÛÓ×ÔßÒÑ â ײ¬»®ª·-¬¿¿É»·¼³¿²²ô°®»-·¼»²¬»¼·Þ«²¼»-¾¿²µ â Þ»²» ´» ®·º±®³» ¼· α³¿ô ³¿ ª¿²²± ³»» ·² ¿¬¬± â Í» ¼·ª»²¬·¿³± ¬®±°°± º´»·¾·´· °»®¼·¿³± ½®»¼·¾·´·¬@ ÜßÔ ÒÑÍÌÎÑ ÝÑÎÎ×ÍÐÑÒÜÛÒÌÛ Ô•ÛÝÑÒÑÓ×ß ×Ô ÝßÍÑ ßÒÜÎÛß ÌßÎÏË×Ò× Û½½±·´°·¿²±°»®´•×´ª¿ ´±Í¬¿¬±¿¦·±²·-¬¿ ½±²·´ìç°»®½»²¬± 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Non siamo un’agenzia di somministrazione o interinale e neanche il Centro per l’impiego» precisa Peola. È sufficiente una iscrizione gratuita ai servizi di supporto orientativo. Bil.Co. Casale, in- ‘Solo un taglio secco su molte voci di costo’ l Riordino della rete ospedaliera: l’analisi di Gianluca Di Blasi (Cgil) Alessandria _ Appuntamento il 18 dicembre. Quando Cgil, Cisl e Uil incontreranno l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta. Solo dopo quella data forse saranno più chiari alcuni aspetti, collegati al riordino della rete ospedaliera piemontese, relativi alle condizioni di lavoro e al livello delle prestazioni. Solo in provincia di Alessandria il settore occupa oltre duemila persone nell’azienda ospedaliera di Alessandria, più quattromila nell’Asl Al cui si aggiunge il personale delle strutture private e dei servizi collegati. «Al momento - commenta Gianluca Di Blasi, componente della segreteria confederale della Cgil provinciale - potrebbe sembrare che si operi un taglio secco su molte voci di costo, ma senza una reale misurazione del fabbisogno sanitario nei singoli territori. È un piano che risente drammaticamente della gravissima situazione finanziaria del Bilancio regionale. Il rischio è che i tentativi di risanamento, o meglio di attenuazione dei deficit, comportino un abbassamento qualitativo delle prestazioni e delle condizioni di lavoro». La Cgil pensa che il modello proposto dalla Regione «non affronti in maniera efficace il tema della rete ospedaliera territoriale e che limiti fortemente il diritto alla salute dei cittadini. Insomma, una riduzione drastica dei posti letto senza avere creato una rete capillare di assistenza sul territorio, anche domiciliare». L’ipotesi, a giudizio di Di Blasi, non tiene in alcun conto i limiti della viabilità del nostro territorio, anche accentuati dai tagli ai trasporti pubblici locali che colpiscono maggiormente le fasce più deboli della popolazione. I risparmi - ag- Gianluca Di Blasi della segreteria confederale Cgil giunge - si realizzerebbero a discapito degli utenti, con un rapporto posti letto e abitanti inferiore a quanto scritto nel Patto per la salute e con spinte verso il privato». Obiettivo della Cgil confederale è la revisione dell’impianto complessivo del piano, da realizzare a livello regionale. «Vogliamo tenere insieme le esigenze di tutti i territori, senza cedere alle pur legittime rivendicazioni campanilistiche, sia tra centri zona dello stesso ambito, sia tra le province limitrofe nell’ottica di quadrante sanitario. Se dovessimo ancora trovare - conclude Gianluca Di Blasi - una giunta regionale sorda al confronto con le organizzazioni sindacali, portatrici di interessi collettivi, dei cittadini / utenti e anche degli operatori del settore, saremo pronti a una vertenza complessiva». Altro articolo a pagina 18. E.So. PRIMA LA FILCA CISL Cantiere Cociv e rinnovo rsu __Rinnovo della rapprentanza sindacale unitaria del cantiere Cociv Terzo Valico nell’area Finestra Castagnola di Borgo Fornari: è stato eletto con 27 voti Michele Gullace, delegato Filca Cisl Alessandria-Asti (diventa anche rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) insieme a Franco Angelo Gencarelli, delegato Fillea Cgil provinciale con 17 preferenze. Soddisfatta la segreteria Filca Cisl Alessandria-Asti. sieme al Ciofs, partecipa al programma nazionale ‘Garanzia Giovani Piemonte’ riservata a giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non stanno perseguendo un percorso universitario. «Finora abbiamo registrato 140 utenti circa – dice ancora Peola – in maggioranza di Casale e del Monferrato». L’ufficio è aperto il lunedì dalle 9 alle 13, martedì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16 (su appuntamento), mercoledì dalle 9 alle 13 (su appuntamento) e giovedì dalle l Oggi pomeriggio la consegna del premio della Camera di Commercio Alessandria 9 alle 13 (su appuntamento) e dalle 14 alle 16. Il telefono è 0142 – 456301, posta elettronica [email protected] e sito www.centrobilco.it. Massimo Iaretti _ Tradizione e innovazione vanno in scena oggi, venerdì, alle 18.30, a Palazzo Monferrato, in via San Lorenzo 21 ad Alessandria, dove è in programma la premiazione dell’imprenditore dell’anno, riconoscimento che la Giunta della Camera di Commercio, guidata da Gian Paolo Coscia, attribuisce «a personalità di spicco del tessuto economico della provincia». L’edizione 2014 vedrà assegnare il premio a Simone Zerbinati, general manager della Zerbinati srl, azienda leader nel mercato nazionale per la produzione di verdure fresche pronte al consumo e di piatti pronti freschi. La Zerbinati è stata fondata a Borgo San Martino nel 1970 da Ferdinando Zerbinati. Attualmente l’attività viene svolta in due stabi- limenti, uno a Borgo San Martino e l’altro a Casale (inaugurato nell’estate 2013) su un’area complessiva di 40.000 metri quadri, con tredici linee per la produzione e quindici di confezionamento di novanta diversi prodotti e centomila confezioni prodotte al giorno. Oggi è anche il momento di altre due premiazioni. La prima è quella delle Imprese Storiche d’Italia, onorificenza assegnata dalla Camera di Commercio alle imprese con esercizio inin- terrotto dell’attività nell’ambito dello stesso settore merceologico per un periodo non inferiore a 100 anni e inserite nel Registro delle Imprese Storiche italiane”. Quest’anno il riconoscimento verrà assegnato alla Pasticceria Barberis di Valenza e all’Albergo Ristorante Italia di Silvano d’Orba. Infine, la premiazione per la ‘Start-up innovativa’, vincitrice del bando 2014: la Al.Va srl di Casale Monferrato. E.So. Doha, ecco la nuova frontiera per i prodotti del Monferrato l Un gruppo di aziende della provincia ha partecipato all’evento dedicato all’Italia Casale Monferrato _ Un pieno di benzina? Otto euro. Una bottiglietta d’acqua? Tre euro. Il Qatar non è certo un Paese né facile, né semplice. Non lo è per il clima (hanno addirittura già realizzato un piccolo stadio con aria condizionata a causa delle altissime temperature). Non lo è per le tensioni islamiche in forte contrasto con il crescente desiderio di occidentalizzazione e di svincolarsi da Dubai (metropoli che guardando a molteplici fronti di investimenti ha scelto di puntare moltissimo sul turismo) che è vissuta dagli abitanti del Qatar come una sorta di Las Vegas con tutti i pro e i contro generati dal contrasto fra queste diverse realtà. Però Doha e il Qatar possono rappresentare uno sbocco tutto nuovo per alcuni settori dell’economia italiana e di quella legata all’enogastronomia e all’accoglienza che caratterizza il Piemonte e l’alessandrino. Un esempio concreto, e coraggioso per come è nato, arriva da Casale Monferrato da dove è partita una delegazione di imprenditori che ha partecipato alla prima edizione del ‘Brand Italy’, evento voluto dallo sceicco Ali Bin Thamer Al Thani per portare il meglio dell’imprenditoria italiana in Qatar, un mercato in enorme espansione grazie a importanti investimenti. vanna Ceccherini, entrambi di Casale, è stato riunito sotto il marchio ‘Monferrato World’. Grazie anche alla posizione centrale e strategica dell’area espositiva allestita nel Qatar National Convention Centre, il Monferrato ha brillato, convinto e ottenuto «importanti contatti» con operatori e alcuni de gruppi imprenditoriali internazionali presenti alla fiera: Dyarco International Group, World Trade Center Qatar (multisettore); Qatar Airways (turismo e food); Colosseum – Import Italian Delicatessen (food); Al Ansari International (multisettore); Intercontinental Hotel di Doha (turismo e food); Grand Heritage (turismo e food); Souq Hotel (turismo e food); Rotana Hotel (turismo e food); Paper Moon Restaurant (food); Aamad Company (costruzioni); Ahmad Aluthman & Brothers (costruzioni); Aldanah Travelings & Contracting (Food); Al Jabor Group Holding (Real Estate); Conserved Food Distributors Co (Food); Naset Ben Khald & Son Com (multisettore); Aes Ras Laffan Operating Co. (industria); Gulf Drilling International (industria); Halul Offshore Service Company (servizi per industria); Uc Urban Costruction Company (General contractor). Il brand che piace Mentre il Brand Italy ha archiviato L’esempio coraggioso l’edizione 2014 con 250 espositori e Alla prima edizione hanno parteci- pensa già a quella del 2015, che punta pato in modo attivo, e non solo rigi- a raddoppiare le presenze italiane, damente istituzionale, alte persona- gli imprenditori riuniti sotto il marlità del governo e dell’echio del ‘Monferrato conomia qatarina fra cui World’ non nascondono L’iniziativa il fratello Hamad bin la soddisfazione. Sopromossa dal prattutto perché hanno Thamer bin Mohammed Qatar apre avuto un successo inatAl Thani, presidente di Al Jazeera. Il gruppo, prospettive teso prodotti come il vicoordinato dal ristorante non alcolico (lo spudi assoluto no ‘La Torre’ guidato da Pamante Toselli) prodotto interesse da Bosca di Canelli (il trizia Grossi e l’Hotel Candiani diretto da Giopubblico ha chiesto di L’area fieristica allestita all’interno del Qatar National Convention Centre dove ha riscosso molto successo la zona dedicata al Monferrato. L’evento è stato voluto dallo sceicco Ali Bin Thamer Al Thani; sotto, la squadra del ‘Candiani’ e ‘Torre’ con Giacomo Boidi portare via per ricordo le bottiglie vuote), il cioccolato di Giraudi di Castellazzo Bormida e una autentica chicca della gastronomia italiana: l’aceto balsamico dell’Acetaia del Cristo di San Prospero, in provincia di Modena, con prodotti con oltre 25 anni di invecchiamento. All’evento di Doha hanno partecipato ‘Il Mongetto’, confetture e conserve (azienda agricola cooperativa di Vignale che ha presentato le salse e i sapori tipici, dalla bagna cauda alle salse allo scalogno); Giraudi, cioccolato artigianale che ha fatto innamorare per la delicatezza e la varietà di sapori); il nocciolino della Pasticceria Bonfante; la ‘Polenta di una volta’ di Marano; il riso carnaroli della Tenuta Margherita di Desana Vercellese e della Riseria del Principato di Lucedio; Luigi Guffanti, formaggi per tradizione con, in particolare, quello allo zafferano e pepe; le lingue di suocera e le farine di Mario Fongo, ‘Il Panatè’ di Rocchetta Tanaro; l’Hotel Candiani e il ristorante La Torre, con Patrizia Grossi, hanno gestito la preparazione di polenta e risotti. Con questi ultimi che hanno particolarmente colpito lo sceicco del Qatar. Al Thani durante la cena organizzata da ‘Monfer- rato World’ al ristorante italiano “Papermoon” di Doha ha infatti dimostrato di gradire particolarmente la cucina della provincia alessandrina e quella monferrina in particolare con la cuoca Patrizia Grossi ha preparato un «eccezionale», parola degli ospiti, risotto all’aceto balsamico e la polenta. ‘Un punto di partenza’ «L’esperienza di Doha - sono le parole di Patrizia Grossi e Giovanna Ceccherini - ha rappresentato senza dubbio un punto di partenza per il Monferrato, un territorio che stenta a riprendersi dalla profonda crisi indu- striale in cui è precipitato. Ma i suoi piccoli imprenditori fanno ancora la differenza e con grandi speranze hanno compiuto un importante sforzo economico per aderire alla manifestazione. Il mercato del Qatar si è subito dimostrato molto sensibile alla nostra gastronomia, avido di conoscenza e desideroso di poter accedere al buono in tavola che ci contraddistingue. Brand Italy Qatar ha quindi dimostrato che esiste l’opportunità per continuare a lavorare ed a crescere attraverso l'internazionalizzazione, mantenendo sempre, però il massimo rigore qualitativo che è quello che fa la vera differenza. Una prospettiva di crescita nuova e sulla quale - concludono - i membri di ‘Monferrato World’ vogliono continuare a lavorare per aprire nuove opportunità a nuove aziende del Casalese». I mercati ci sono e, come hanno detto due importatori di origine libanese che hanno partecipato all’evento di Doha, in Italia «ci sono le cose più buone del mondo: è solo che è difficilissimo lavorare con gli italiani». Un preconcetto rispetto al quale i monferrini stanno dimostrando che al contrario è possibile farlo. E bene. Enrico Sozzetti FACTORY SHOP VENDITA DIRETTA Special Week End Sabato 13 dicembre, 10-18 Domenica 14 dicembre, 14-18 ZONA INDUSTRIALE D5 VIA GAMBALERA, 168 ALESSANDRIA SPINETTA MARENGO ݱ°·¿ ¼· ¿¿èêëçí¼ºð¼»ï½»çë¼êçºîîíê¼ð¾ïèì¿ ê ÛÝÑÒÑÓ×ß ´¿ λ°«¾¾´·½¿ ÍßÞßÌÑ ïí Ü×ÝÛÓÞÎÛ îðïì Ô± -½·±°»®± з¿¦¦»°·»²»»-½±²¬®· ¿¼»-·±²»¿´êð°»®½»²¬± Ö±¾ ß½¬ ¼¿ ¿²²· Ê»²¬· Ô±-¬±°¹»²»®¿´»±®¹¿²·¦¦¿¬±¼¿Ý¹·´»Ë·´ô¬®¿-°±®¬··²¬·´¬ Ì¿ºº»®«¹´·¿Î±³¿ôÓ·´¿²±»Ì±®·²±ò벦·æ²±²³··³°®»--·±²± ÔË×ÍßÙÎ×ÑÒ × ÒËÓÛÎ× ïôë ³´² ÐÛÎÍÑÒÛ×ÒÐ×߯Æß ײ ëì ½·¬¬@ -· -±²± ®·ª»®-¿¬» ·² °·¿¦¦¿ «² ³·´·±²» » ³»¦¦± ¼· °»®-±²» ëðû ÌÎÛÒ×ÝßÒÝÛÔÔßÌ× Ó»¬@ ¼»· ¬®»²· ½¿²½»´´¿¬·ô ³»²¬®» -±²± ®·³¿-¬· º»®³· ·´ éðû ¼· ¾«- » ³»¬®± íïî ßÛÎÛ×ßÌÛÎÎß Ý»²¬·²¿·¿ ¼· ª±´· ½¿²½»´´¿¬·æ -±´¬¿²¬± ¿ Ú·«³·½·²± íïî » îêð ·² Ô±³¾¿®¼·¿ ÔÛ Ý×ÌÌ` ò ˲³·´·±²»»³»¦¦±¼· °»®ó -±²» ·² °·¿¦¦¿ » «²•¿¼»-·±²» ³»ó ¼·¿ ½¸» ¸¿ -«°»®¿¬± ·´ êð °»® ½»²ó ¬±ô ½±®¬»· ·² ëì ½·¬¬@ô -½±²¬®· » ¬¿ºó º»®«¹´· ¿ Ó·´¿²±ô ̱®·²±ô α³¿ » Þ±´±¹²¿ò ×´ п»-» º»®³±ô ·´ ëð °»® ½»²¬±¼»·¬®»²·½¿²½»´´¿¬·ô·´éð°»® ½»²¬± ¼»´´» 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Camusso: il governo cambi verso MASSIMO PERCOSSI/ANSA Un momento della manifestazione nel centro di Roma MAURIZIO TROPEANO TORINO 54 piazze I cortei sono stati organizzati in tutta Italia Secondo i sindacati ha partecipato un milione e mezzo di persone 8 ore La durata dello sciopero: secondo i dati diffusi dai sindacati sono rimasti a terra oltre metà dei voli previsti ed è stato bloccato quasi un treno su due Ci sono le parole, e sono anche pesanti - «Non abbiamo mai pensato di sostituirci al Parlamento ma sommessamente possiamo dire che di dilettanti allo sbaraglio ne abbiamo visti troppi e ci sono già bastati», afferma Susanna Camusso chiudendo la manifestazione di Cgil e Uil a Torino - ma mai come questa volta contano i numeri. Nel tardo pomeriggio di ieri Cgil e Uil hanno diffuso i dati di chi ha partecipato allo sciopero generale di 8 ore: la media a livello nazionale è di poco superiore al 60%. E poi ci sono le piazze, 54 in tutta Italia dove si sono radunate, secondo i due sindacati oltre un milione e mezzo. Numeri che fanno dire agli uffici stampa dei due sindacati che quella di ieri è stata «una giornata straordinaria» caratterizzata dal «protagoni- Retroscena FABIO MARTINI INVIATO A ISTANBUL Acciaio Secondo il premier l’Ilva si può statalizzare Una svolta per aiutare il recupero di un settore considerato strategico rima di tornarsene tra le beghe domestiche, Matteo Renzi si è sottoposto ad un imprevisto extra di due ore di macchina nelle caotiche strade di Istanbul, pur di visitare il cantiere dell’italiana Astaldi, che da queste parti sta costruendo il terzo ponte sul Bosforo, un contratto da quasi 3 miliardi di dollari. Una buona occasione per rilanciare l’ennesima video-sequenza interclassista e ottimista: Renzi tra operai e imprenditori che lavorano assieme con successo. Un’istantanea impressa proprio mentre in patria era in corso lo sciopero generale. Ma poi, tornato a Roma dopo quasi 24 ore di missione in Turchia, il presidente del Consiglio ha fatto i conti non solo con le parole del Capo dello Stato, ma anche con l’impatto di quella manifestazione: 54 cortei, trasporti quasi bloccati, piazze affollate, buona adesione allo sciopero dei lavoratori, che in questa stagione così grama, P DARIO NAZZARO/REPORTERS MATTEO BAZZI/ANSA Forti disagi per chi doveva spostarsi a Torino: i bus erano bloccati Scontri davanti alla sede della regione Lombardia smo assoluto del mondo del lavoro» che si è ripreso la scena. L’altra faccia di questa medaglia sono i disagi causati dallo sciopero nei trasporti che sono andati in tilt. Per viaggiatori e pendolari è stata una giornata nera: secondo i dati diffusi dai sindacati sono rimasti a terra oltre metà dei voli previsti e lo sciopero ha bloccato quasi il 50% dei treni (ma le Fs sostengono siano rimasti fermi solo il 27% dei treni regionali e il 4% di quelli a lunga percorrenza) e circa due autobus su tre. protesta nei confronti delle scelte sbagliate di questo governo». Scontri, feriti ed arresti Ma nel racconto della giornata non si possono tralasciare le contestazioni al corteo di Bari contro Massimo D’Alema e i forti momenti di tensione che si sono registrati soprattutto a Milano e Torino con scontri tra le forze dell’ordine e l’ala più radicale del movimento di protesta composta da studenti, centri sociali e comitati per il diritto alla casa. Ci sono stati feriti sia tra i manifestanti che tra le forze dell’ordine e nel capoluogo piemontese sono stati fermati anche 9 manifestanti. Senza dimenticare le tre persone arrestate e le 100 denunciate a Roma dopo gli scontri, anche qui con contusi e feriti, che sono seguiti all’occupazione di uno stabile. La condanna dei violenti Cgil e Uil non solo hanno immediatamente condannato con «estrema fermezza» gli episodi di violenza ma hanno anche fatto di tutto per prenderne le distanze. E così si invita «a distinguere bene quanto accaduto, per evitare che alla protesta dei tanti che sono scesi in piazza possa essere associata alla violenza di pochi che nulla hanno a che vedere con chi ha pacificamente manifestato per esprimere la loro legittima «Il governo cambi verso» Camusso da Torino e il leader Uil Carmelo Barbagallo da Roma chiedono al governo e al premier di scegliere se «continuare ad innescare il conflitto oppure se aprire ad un dialogo». E la segretaria della Cgil avverte: «Renzi ci rispetta? E ci mancherebbe altro». E se il premier afferma che «in ogni caso tirerà dritto» allora deve sapere che «anche noi tireremo dritto e che non ci fermeremo».Dunque la protesta contro la legge di stabilità e contro il jobs act va avanti e Camusso invita il governo a «cambiare verso per cambiare l’Italia». Marciando in mezzo ai lavoratori di Torino la sindacalista non chiede svolte radicali «non un patto come richiede la Cisl» - ma «piccoli e progressivi segnali di cambiamento» per ri- discutere quelle che i due sindacati considerano «scelte sbagliate». Dal suo punto di vista i tempi ci sono a partire «dalla discussione sulla legge di stabilità, sulle risorse per gli ammortizzatori sociali, sui patronati, sulle scelte per il lavoro pubblico, sui precari e sulle province fino alla stesura dei decreti applicativi della riforma del lavoro». I timori del Colle Resta da capire come si esce da questa situazione di muro contro muro che preoccupa anche il presidente della Repubblica tanto da spingerlo ad intervenire pubblicamente. Il capo dello Stato si dice convinto che nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di governo e sindacati «è bene che ci sia rispetto reciproco» e che «non si vada ad una esasperazione come quella di cui oggi abbiamo il segno. Non fa bene al Paese». Prove di riconversione Renzi guarda alla sua sinistra ne accompagnato da un lessico giustizialista - la galera - che il Renzi garantista delle prime Primarie non usava. O teneva per sé. Segnali sparsi che non è detto si trasformino in strategia. Dall’Ilva alla precettazione: la linea “morbida” del premier Anche perché i più attrezzati istituti di sondaggio forniscono letture diverse dello stallo di consenso di Renzi. Per la Swg il recupero è possibile sull’elettorato anti-politico, mentre la Ipsos segnala una crisi sempre più marcata sui segmenti sociali più sofferenti. Intanto ieri sera, dopo il consiglio dei ministri dedicato alle misure anti-corruzione, il presidente del Consiglio ha usato nei confronti dei sindacati parole misurate. Noi continuiamo lungo la nostra strada, ma rispettiamo lo sciopero. Naturalmente Renzi tiene il punto sulle proprie scelte politiche, non ha alcuna intenzione di dismettere l’investimento politico che ha fatto su una politica del lavoro innovativa, per quanto controversa e su un approccio anticonsociativo con le parti sociali. Ma le sue parole sono lontane da quelle usate appena tre settimane fa, quando Renzi aveva bollato le iniziative dei sindacati con parole irrituali per un capo do governo: «Loro inventano gli scioperi, io creo posti di lavoro». Parole che sembrano appartenere ad un’altra stagione. Corruzione Renzi vuole inasprire le pene E lo fa usando un lessico giustizialista che durante le Primarie non avrebbe usato Il sindacato TIBERIO BARCHIELLI/FILIPPO ATTILI /PALAZZO CHIGI Il presidente del Consiglio Renzi al Business Forum di Istanbul hanno rinunciato al pagamento di una giornata di lavoro. Ostilità «ad personam» In queste settimane - e anche ieri - a palazzo Chigi non è sfuggito il mood di fondo delle manifestazioni: guerra al jobs act, ma anche ostilità «ad personam» nei confronti del premier, un malessere sociale ma anche politico. Per quel che Renzi fa ma anche per come lo fa, per uno stile. Da parte sua, già da diversi giorni, Renzi sembra aver colto il pericolo di una frattura con una parte del Paese, con uno stato d’animo che è molto più largo della frazione del Pd che lo contesta e con la quale vuole invece regolare i conti nel corso dell’Assemblea nazionale di domani. Già da Il dietrofront sui ferrovieri e le parole misurate usate con i sindacati: gli scontri sembrano appartenere a un’altra era giorni il presidente del Consiglio ha iniziato una (non dichiarata) riconversione soft a sinistra su questioni tra loro diversissime, ma che messe in sequenza diventano eloquenti. Le nuove mosse Il brusco dietrofront deciso 48 ore fa da Renzi sulla precettazione dei ferrovieri; l’annuncio del premier che l’Ilva, perché no, si potrebbe statalizzare; la riscoperta qualche giorno fa della parola «destra», scomparsa durante l’«idillio» con Berlusconi e ora attribuita alla Lega di Salvini, un modo per alludere ad una sinistra che gli si contrappone; la svolta sul fronte anti-corruzione, con quelle parole in videoconferenza: «Alzare la pena minima della corruzione da 4 a 6 anni, che significa? Che se tu hai rubato puoi patteggiare, ma comunque un po’ di carcere lo fai. Non è pensabile che con il patteggiamento uno sta sempre fuori dalla galera». Un inasprimento di pe- Investimento sul lavoro LA STAMPA DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 Primo Piano .3 . ILCANTIEREDELLAMANOVRA do via da sotto il tappeto dell’Ama, l’azienda municipale di pulizia, tanto per fare un esempio di quali costi siano stati finanziati con gli aumenti . La spremitura fiscale ha avuto ricadute anche sul mercato immobiliare, che in questi 4 anni ha visto scendere del 15% i prezzi, secondo la Cgia di Mestre. Se in media una casa di tipo civile accatastata A2 valeva 200mila euro, ora si acquista per 170mila. Peccato però che, anche per colpa delle super-imposte, 2,3 milioni di italiani non ce la facciano proprio a permetterselo un tetto, come fotografa un recente studio di McKinsey. E neanche a dire che l’aumento della tassazione abbia fatto lievitare l’offerta di case in locazione. «Questo – spiega Sforza Foglian - perché nonostante il maggior peso fiscale, i il caso PAOLO RUSSO ROMA lmeno due proprietari di casa su tre non si facciano illusioni, nonostante l’emendamento alla legge di stabilità «blocca aumenti» il prelievo sul mattone è destinato ad aumentare. Il perché è presto detto. Circa due terzi dei Comuni, che fino ad oggi si sono tenuti al di sotto delle aliquote massime ora bloccate per tutto il prossimo anno, dovranno probabilmente spremere di più i proprietari. Questo per compensare i 624 milioni che lo Stato nel 2014 ha messo di tasca propria, ma che non metterà più ad integrare il gettito delle tasse sugli immobili. Così Milano perderà oltre 89 milioni, Napoli 37, Torino 36,7, Genova 27, Roma 22,6 e così via. «Tutti soldi che, sommati agli altri tagli ai trasferimenti verso gli enti locali, finiranno per inasprire ancora la tassazione sulla casa», prevede il Presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani. Un’escalation che ha trasformato in un bel ricordo persino la «tassa più odiata dagli italiani», la vecchia Ici, che nel 2011 valeva 9 miliardi di euro, lievitati quest’anno a circa 25 miliardi con Tasi e Imu. Tre volte tanto, calcola l’Ance, l’associazione dei costruttori. E paradossalmente sotto torchio è finito chi possiede case di modesto valore, che prima pagava poco o non pagava affatto, grazie alla detrazione fissa di 200 euro, andata a farsi benedire con la nuova imposta. Salvo qualche sconticino fiscale, introdotto da un terzo dei sindaci, ma a fronte di un aumento dello 0,8 per mille dell’aliquota Tasi. E sempre sul mattone ha finito per pesare la tassa sui rifiuti che, secondo i dati della Uil politiche territoriali, dal 2011 è passata da 6,8 a 7,5 miliardi. Perché ora la tariffa deve coprire per intero il costo dello smaltimento rifiuti, recita la legge che ha ribattezzato Tari l’imposta sull’immondizia. Magari quella che l’inchiesta «mafia Capitale» sta tiran- A 25 miliardi Le entrate garantite da Tasi e Imu: il triplo rispetto alla vecchia Ici 7,5 miliardi Il valore della tassa sui rifiuti, che nel 2011 era inferiore ai 7 miliardi 15 per cento Il calo dei prezzi delle case nel corso degli ultimi quattro anni 44 miliardi L’esborso totale degli italiani per il tax day: sarà il 16 dicembre ANDREA ROSSI TORINO L Sindaco Tosi, addirittura? «Già. Non potendo più tagliare mi costringono a pagare per Meno fondi da Roma: i sindaci devono recuperare 624 milioni Il mese nero del Fisco Imposte da versare entro il 16/12/14 (milioni di euro) Iva 16.000 Ritenute Irpef dipendenti e collaboratori 12.000 10.600 Imu 2.300 Tasi Tari 1.887 Ritenute Irpef lavoratori autonomi Media nazione nei capoluoghi Rendita catastale +5% X 160 (o altro moltiplicatore) Famiglia senza figli 1.000 Aliquota (per mille) Imposta sostitutiva rivalutazione Tfr Ritenute bonifici detrazioni Irpef Base imponibile (come l’Imu) 231 Famiglia con 1 figlio 191 Media 2014 197 Prima Casa Standard: 2,5 Massima: 3,3 Dati in euro 72 TOTALE 201 44.090 Fonte: Cgia di Mestre - LA STAMPA Tosi, primo cittadino di Verona: più imposte? Non ho scelta e dico la verità: uno fa il sindaco perché ci crede, ma in queste condizioni non so quanto senso abbia ancora. Ci stanno dissanguando». Sottozero? Ma in due Comuni su tre le aliquote saliranno ancora “Lo Stato ci sta dissanguando Senza aumenti salta il banco” Intervista «Il problema non è lo slittamento della local tax; sono i tagli, pesantissimi. Siccome devono mostrare all’Europa di aver fatto i compiti, il taglio complessivo scaricato sulle città resta. Sa che cosa significa? Sette anni fa, quando sono diventato sindaco di Verona, lo Stato restituiva al Comune 68 milioni l’anno; quest’anno sono arrivato a zero. L’anno prossimo andrò sotto di 12 milioni». Sulla crisi del mattone, denunciano le associazioni, pesa anche la stretta fiscale Flavio Tosi È stato eletto sindaco di Verona nel 2007 e riconfermato nel 2012 aiutare quei comuni che da soli non ce la fanno. Verona ha 250 mila abitanti, insieme con Firenze è la città italiana il cui bilancio dipende meno dallo Stato, appena l’un per cento contro il 30-40 per cento di altre città. Bene, con il fondo di solidarietà Verona deve contribuire a tenere a galla quelle città che già pesano tremendamente sui conti pubblici. Ecco perché hanno rinviato la local tax». Per posticipare la resa dei conti? «A me piace lo spirito della local tax: un meccanismo per cui ogni sindaco è responsabile delle tasse che incassa e di come le spende. Peccato che così centinaia di comuni fallirebbero». Lei lascerebbe saltare il banco? «Da un anno all’altro sarebbe un suicidio, ma se la misura fosse introdotta gradualmente sa- rei più che d’accordo: così i cittadini capirebbero come lavora chi li amministra. Invece qui regna la più totale iniquità». Come recupera i soldi che le mancano? «Non ho scelta: aumenterò le tasse. Finché ho potuto, ho ridotto le spese. Pensi, in sette anni abbiamo tagliato del 15 per cento il costo del personale. Adesso non c’è altra scelta». E come lo spiegherà ai suoi cittadini un sindaco leghista, paladino dell’autonomia fiscale? «Dicendo la verità. Come ho fatto due anni fa, quando mi hanno rieletto. Non ho mai aumentato il bilancio del Comune, l’ho ridotto anno dopo anno, ma se mi tolgono tutto che cosa posso fare? Aumento le tasse, elimino i servizi, facendoli pagare ai miei cittadini, o massa- 31 miliardi Il valore della local tax, rinviata al 2015 1 miliardo Stanziato per allentare il Patto di Stabilità cro i più poveri. Poi incrocio le dita e spero di chiudere il bilancio, perché con la crisi che c’è siamo tutti qui ad aspettare la fine dell’anno e vedere quanta gente non pagherà la Tasi perché non avrà i soldi. Già con la prima rata di giugno eravamo sotto le previsioni». L’allentamento del patto di stabilità, almeno, vi darà una mano? «Serve a nulla. Sono soldi che già ho in cassa. Prima li dovevo tenere bloccati, ora potrò spendere qualcosa». Almeno potrà rimettere in sesto le scuole. I soldi investiti non saranno conteggiati. «D’accordo. Ma sa quanto ha ricevuto Verona con il primo riparto del fondo nazionale? 90 mila euro. Una cifra così immorale che ho fatto ricorso al Tar. A quel punto hanno assicurato proprietari temono che al calo dei prezzi si sommi il deprezzamento dell’immobile occupato e sempre a rischio di morosità. Così molti stringono i denti e preferiscono mantenere libera la proprietà». Intanto tra soli due giorni è il tax day. Tra imposte sulla casa, Irpef e tasse varie gli italiani verseranno la bellezza di 44 miliardi. Quasi 24 milioni di proprietari saranno chiamati alla cassa per saldare Tasi e Imu. Un conto che sulla prima casa sarà più salato per una famiglia su due, informa la Uil. A Torino e Roma il maggior salasso, rispettivamente con 403 e 391 euro. Con il paradosso che se per 6 famiglie su 10 la Tasi sulle abitazioni a bassa rendita costerà più dell’Imu, per le abitazioni di maggior pregio lo stesso numero di famiglie finirà invece per pagare meno. Incongruenze di una tassa regressiva che il governo voleva correggere con la nuova local tax. Rinviata invece al 2016 o a chissà quando. che con il secondo riparto ci assegneranno una cifra dignitosa. La verità è che vogliono impedirci di spendere». Scusi? «Il miliardo sul patto di stabilità è una furbata. Le ultime circolari del ministero impongono ai comuni di appaltare un’opera, realizzarla e pagarla nello stesso anno solare. Le sembra realistico? Serve solo a farci tenere i soldi in cassa. Così possono andare in Europa e dire di aver migliorato i conti». Jena Creazioni Ma come si può creare un partito alla sinistra di Renzi? Non so, chiedetelo a Renzi. [email protected] 12 34 LA STAMPA REDAZIONE PIAZZA LIBERTÀ 15 TELEFONO 0131 511711 FAX 0131 232508 E-MAIL [email protected] WEB WWW.LASTAMPA.IT/ALESSANDRIA STAMPA IN 349 7090100 PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A. CUNEO, CORSO GIOLITTI 21 BIS TELEFONO 0171 609122 FAX 0171 488249 Il caso di Alessandria Stava per compiere 95 anni A Natale l’arte è provocazione Addio al sarto di Fausto Coppi Un albero con 25 sottovesti appese in corso Borsalino, una vasca da bagno in corso Roma, ulivi e pallets. Sono alcune delle installazioni che un collettivo di creativi ha ideato per «provocare» chi passa in città per lo shopping di Natale. È morto a Ovada sulla soglia dei 95 anni Pietro Arata, conosciuto da tutti come «Pierino u’ sartù». Fu anche il sarto di Fausto Coppi ed era noto per la sua passione per le macchine per cucire: ne aveva collezionato 150. Una delle installazioni Una depressione sulla Penisola iberica indirizza aria umida da sud-ovest verso le nostre zone, con nubi in estensione tra oggi e domani. Pierino Arata, 94 anni Renzo Bottero A PAGINA 49 ALESSANDRIA Che tempo che fa Situazione Valentina Frezzato A PAGINA 48 E PROVINCIA DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 LA DECISIONE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI PRESIEDUTO DAL PREMIER RENZI Un doppio stato di emergenza Oltre a quello delle recenti alluvioni, proroga per i danni di febbraio e marzo MASSIMO PUTZU ALESSANDRIA 4˚ 7˚ Oggi Irregolarmente nuvoloso o più nuvoloso su pianure e colline; schiarite sulle zone alpine. 5˚ 7˚ Domani Nuvoloso con pioggia debole a tratti e un po’ di neve sulle zone alpine oltre i 1200-1500 metri. 5˚ 7˚ Martedì Nuvoloso con piogge soprattutto nella prima parte della giornata; un po’ di neve in montagna oltre i 1200-1400 metri; schiarite in serata. Tanto atteso - lo auspicavano anche il presidente della Provincia, Rita Rossa l’altro giorno in Consiglio, ed in particolare il sindaco di Novi Rocchino Muliere - è arrivato l’altra sera. Lo stato di calamità naturale ora chiamato di emergenza, è stato deliberato dal Consiglio dei ministri nella seduta che ha dato il via libe- ra anche alle norme anti corruzione. Beneficiari, in Piemonte, anche le altre province di Torino, Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli, per le alluvioni dei giorni dal 12 al 14 ottobre, il 4 e 5, l’11 e 12 ed il 14 novembre scorsi. La norma prevede che la durata dello stato di emergenza sia di 180 giorni (6 mesi quindi) prorogabile per una sola volta. E il Consiglio dei ministri, per HA 21 ANNI, L’AGGRESSIONE VENERDÌ NOTTE “Accoltellato in strada” Un giovane di Novi ricoverato in ospedale GINO FORTUNATO NOVI LIGURE Un giovane novese di 21 anni è stato accoltellato e picchiato venerdì notte da uno sconosciuto. Ha riportato ferite ma non è in pericolo di vita: è stato ricoverato all’ospedale di Novi. L’episodio è avvenuto poco prima delle 2 di notte, all’incrocio tra via San Marziano e viale Pinan Cichero. La ricostruzione dell’accaduto deve ancora essere verificata dalle forze dell’ordine: pare che, dopo aver trascorso la serata con gli amici in un locale della città, il giovane si sia incamminato verso la sua abitazione, poco distante dal luogo dell’aggressione. In base alle sue dichiarazioni, sa- FOTO DI REPERTORIO Sono intervenuti i carabinieri rebbe stato avvicinato da un uomo che lo avrebbe fermato con una scusa. Tra i due è nato un alterco e l’aggressore A Roma Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e i ministri hanno deliberato lo stato di emergenza consentire il proseguimento delle operazioni di protezione civile, ha concesso la proroga di un altro stato di emergenza per le eccezionali ondate di maltempo avvenute , nel periodo dal 1o febbraio al 10 marzo 2014, sempre in favore della provincia di Alessandria e di quelle Torino, Asti, Cuneo, Novara e Vercelli. Stato di emergenza significa che è soprattutto il servizio di protezione civile ad es- avrebbe prima ferito il ragazzo con un’arma da taglio all’addome e poi lo colpito al capo e sul volto con calci e pugni. In soccorso del ventunenne sono arrivati gli amici che hanno chiamato il 118 e i carabinieri. In stato di choc, la vittima è stata quindi portata all’ospedale dove gli sono state prestate le cure del caso ma sull’episodio - che presenta diversi aspetti oscuri - adesso indagano i militari dell’Arma. Non sono chiare la dinamica e soprattutto le ragioni dell’aggressione. La vittima non avrebbe subìto una rapina e pertanto potrebbe trattarsi di una lite scoppiata per vecchie ruggini tra i due. Dopo il ferimento, il giovane era fortemente scosso e non è stato ancora in grado di fornire ai carabinieri particolari sufficienti per le opportune valutazioni. Anche gli amici del ragazzo saranno ascoltati dalle forze dell’ordine. Non si esclude l’ipotesi che il ferimento possa essere avvenuto in un luogo diverso da dove la vittima è stata prelevata dall’ambulanza. sere investito di poteri straordinari, per consentire più rapidi interventi su frane, acquedotti e strade. Per i quali dovrà poi si eseguirà la rendicontazione che lo Stato finanzierà. Proprio su questo punto il Comune di Gavi ha approvato due progetti per complessivi 6,5 milioni per la sicurezza della collina del Forte e le località Zerbetta e Lomellina. LAPRESSE Giampiero Carbone A PAGINA 53 Posso sbagliarmi PIERO BOTTINO Amici e nemici sul ghiaccio l nemico del mio nemico è mio amico. Quando si parla di coesione sociale bisogna tener conto che uno dei collanti più forti di una comunità è individuare un avversario comune. Al momento gli italiani pare ne abbiano trovati ben due: la politica e l’immigrazione. Ma la prima è in senso generale un’azione nobile: significa occuparsi della «polis», del bene pubblico, cioè di tutti; governare, ma anche solo prendere una carta da terra e metterla nel cestino. Diceva don Milani dei guai dello Stato: «Sortirne da soli è avarizia, sortirne tutti insieme è politica». Il problema semmai è chi la fa: con una premessa come questa molti non possono definirsi politici, al massimo politicanti. L’immigrazione poi è lo spostamento di energie umane in base alle condizioni di vita. In generale credo che I l’energia sia meglio riceverla che cederla, certo bisogna saperla utilizzare e in questo gli italiani si comportano, secondo tradizione, con faciloneria, superficialità, incompetenza e una buona dose di speculazione personale (miope e pure mafiosa). Il nemico pubblico non è l’immigrato, ma la sua gestione fatta da politicanti. E si torna al punto precedente. Invece, restando all’assunto di partenza anche a livello locale si possono saldare impensati fronti comuni, ad esempio contro una pista di ghiaccio natalizia. Annunciata male alla cittadinanza, ma di sicuro molto meno devastante del tessuto commerciale di quanto si paventa. Anzi alla fine potrebbe diventare un elemento d’attrazione. Qui l’enunciato si capovolge: l’amico del pattinaggio diventa mio amico. E, vedi mai, magari anche cliente. 12 LA STAMPA DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 Alessandria e provincia .49 . AZIENDA DI PROGETTAZIONE E PRODUZIONE DI SISTEMI DI ORIENTAMENTO HA INAUGURATO UNA NUOVA DIVISIONE AD ALESSANDRIA Anche con la crisi c’è chi assume Gruppo Bonino: 15 dipendenti in più in un anno e il prossimo ne arrivano altre venti GIORGIO LONGO ALESSANDRIA Imprese alessandrine che crescono, guardando avanti senza pause né paure delle sfide tecnologiche dei mercati di tutto il mondo. Una crescita - in questo caso sinonimo di «business moderno» - ottenuta in questi anni opachi per l’industria proprio nel segno della ricerca e dell’innovazione. Con l’inaugurazione avvenuta venerdì della nuova Divisione High Speed in zona D4 (costo dell’opera dai 6 ai 7 milioni di euro), il Gruppo Bonino – leader internazionale per la progettazione e produzione di sistemi di orientamento automatico utilizzati nei settori elettromeccanico, medicale, alimentare, farmaceutico e cosmetico - ha tagliato il primo traguardo di un lungo «tour imprenditoriale» internazionale denominato «Wow 2020» (World & Occupation Within), progetto che prevede di inaugurare, entro quell’anno, più di una realtà produttiva in ogni Continente. Il cuore ad Alessandria «Ma con la mente e il cuore che continueranno a pensare ed a pulsare in questa città, Alessandria, dove la Bonino L’inaugurazione della nuova Divisione High Speed in zona D4 ad Alessandria già in forza alla Bonino Spa e nell’anno nuovo sono previste altre 20-25 assunzioni, fra ingegneri, operatori specializzati Cnc (macchine a controllo numerico computerizzato) - e il fatturato di circa il 108%. Il Gruppo Bonino esporta, fra Paesi europei e d’oltreoceano, circa l’80% della produzione e quasi il 95% dei macchinari per le linee. Occupazione in crescita Strategia anti-crisi Qualche dato, tanto per rendere l’idea della crescita ottenuta dall’azienda alessandrina: negli ultimi 5-6 anni l’occupazione è cresciuta del 120% - nel 2014, una quindicina di collaboratori si sono aggiunti ai 170 La crisi non spaventa Alessandro Bonino che spiega: «In questi anni bisogna investire in una crescita sostenibile. Non si può creare patrimonio aziendale senza aver prodotto ricchezza sociale». Presidio a Spinetta Marengo Lamp Ariflex, 55 addetti a rischio licenziamento Spicca ancora di più, la grande crescita della Bonino Spa realizzata in questi anni di crisi, se si considera che il panorama occupazionale nel settore manifatturiero alessandrino appare ancora coperto di nubi. Come ad esempio quelle che si stanno addensando sui lavoratori della Lamp Ariflex di Spinetta Personaggio RENZO BOTTERO OVADA ddio al «sarto di Coppi». È morto nella sua abitazione di regione Geirino, a Ovada, Pietro Arata, conosciuto da tutti come «Pierino u’ sartù», professione che ha svolto per tutta la sua lunga vita: a Natale avrebbe compiuto 95 anni. Ancora ragazzino, a 12 anni, dimostrò la sua attitudine per questo mestiere e a 17 aveva già un suo laboratorio, con un gruppo di giovani lavoranti. Sono molte le ragazze della zona che da Pierino hanno impa- A Spa è sorta ed ha messo radici così forti da determinarne il successo», come sottolineato alla festa dell’altra sera da Alessandro Bonino, presidente e ad dell’azienda, coadiuvato dal papà Giovanni che nel 1979 ne fu il fondatore e dal fratello Paolo, presidente, fra l’altro, della no profit «Volare», società che promuove lo sport per le persone disabili. Marengo, azienda di caratura europea che produce imballaggi flessibili per alimenti, dopo l’annuncio dell’avvio della procedura di mobilità (anticamera del licenziamento), per tutti i dipendenti: 55 persone che dal 30 dicembre resteranno senza lavoro e che, da fine novembre, sono riuniti in assemblea permanente da- Il presidio dei dipendenti a Spinetta vanti ai cancelli dell’azienda spinettese. Ora, secondo Cgil, Cisl, Uil e rispettive Rsu aziendali, «in favore dei dipendenti ci sarebbero le condizioni per applicare la cassa integrazione straordinaria». Tavoli di trattativa sono stati aperti in Confindustria, Comune e Prefettura. Spiegano ancora i sindacalisti: «Grazie alla mediazione del sindaco Rossa e del prefetto Tafuri, si è ottenuta la sospensione temporanea della procedura di mobilità per valutare percorsi alternativi e proposte di acquisto da parte di aziende che garantiscano il mantenimento dei posti di lavoro». A breve un altro incontro in Prefettura. [G.LO.] Addio a Pierino Arata l’ovadese sarto di Coppi rato a confezionare indumenti. E tanti sono gli abiti da sposo preparati da Arata nel corso degli anni. Appassionato di ciclismo, da allievo partecipò ad alcune gare, in verità con modesti risultati, ma il suo legame con questa disciplina sportiva lo consolidò quando, durante il servizio militare, conobbe Fausto Coppi, con il quale stabilì un rapporto di amicizia di cui andava fiero e che conservò fino al giorno della morte del campionissimo. E Coppi fu uno dei suoi clienti illustri. Ma Pierino Arata negli anni maturò anche un’altra passione: quella delle macchine per cucire d’epoca. Ne raccolse quasi 150 esemplari. Una passione che lo ha portato a conoscere tipo di macchina, case costruttrici, periodo di costruzione, e a svelare i segreti della loro realizzazione, cogliendo i più piccoli particolari del loro, sovente, complesso funzionamento. E quando qualcuno non riusciva a trovare un tecnico per riparare la sua vec- chia macchina per cucire solo Pierino era capace di rimetterla in funzione. La sua eccezionale collezione è stata esposta e ammirata in diverse mostre, ma quella che gli è rimasta nel cuore in modo particolare fu a Novi Ligure, quando per le «Eccelenze Artigiane» propose le sue macchine nel Museo dei Campionissimi. Anche ultimamente, chi andava a fargli visita era solito trovarlo fra i meccanismi di qualche macchina per cucire Pietro Arata Aveva 95 anni ed era un collezionista di macchine da cucire d’epoca che cercava di assemblare, per farla tornare a funzionare. Pierino viveva da solo, ma gli era vicinissima la famiglia della sorella. I funerali saranno celebrati domani alle 10 nella parrocchiale dell’Assunta di Ovada, dove oggi alle 20 verrà recitato il rosario. 12 54 .Casale e Valenza STAMPA .LA DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 il caso FRANCA NEBBIA CASALE MONFERRATO el passaggio della legge di stabilità al Senato, il governo ha fatto proprio un emendamento preparato da una fitta schiera di parlamentari del Pd, tanto a Palazzo Madama (Borioli, Esposito, Fornaro, Fabbri e Zanoni) tanto a Montecitorio (Bargero, Lavagno, Manfredi) e che diventerà effettivo nei prossimi giorni subito dopo l’approvazione. Due i punti chiave: l’assegnazione di 75 milioni (in tre tranches da 25, nel 2015, 2016 e 2017) per le bonifiche d’amianto a Casale e Bagnoli e l’accesso al Fondo Vittime dell’Inail non solo a chi si è ammalato per esposizione professionale alla fibra, ma anche per quella famigliare e ambientale. Richieste che erano state caldeggiate dal sindaco Titti Palazzetti, da Afeva, Cgil, Cisl e Uil, e dallo stesso presidente del Fondo Vittime dell’Inail, Nicola Pondrano, direttamente anche al premier Matteo Renzi. N Uniti nella lotta Titti Palazzetti e Nicola Pondrano, presidente del Fondo vittime dell'Inail Nasce Centro universitario Due eventi intanto che coinvolgono la scuola, il primo è l’istituzione del Cusa, il Centro universitario per gli studi sull’amianto, presentato ieri al teatro Municipale da Cesare Emanuel Rettore Upo, Massimo D’Angelo, responsabile Centro regionale amianto, il sindaco Titti Palazzetti e gli assessori Cristina Fava e Luca Gioanola. Ha sede a Palazzo Hugues e coinvolgerà vari Dipartimenti universitari per approfondimenti di carattere farmacologico, medico, giuridico, ambientale sull’amianto, con Amianto: dal governo via libera agli indennizzi PRESENTAZIONE DOMANI “Valensa d’na vota” porta in dono Tutelati anche i cittadini non professionalmente esposti un video compiti anche di raccordo fra vari enti che si occupano della fibra. Aula multimediale L’altro evento tocca scuola e il territorio, in un’ottica di superamento dei problemi legati alla terribile fibra e quindi di promozione di un territorio sempre più deamiantizzato e orgoglioso dei suoi paesaggi, della sua storia e arte, su cui gli studenti verranno formati. A questo scopo è stata inaugurata ieri un’aula multimediale all’istituto Leardi di Casale. Gli studenti degli indirizzi grafico e turistico sono stati forniti ciascuno di un tablet che porteranno a casa per migliorare le conoscenze tecnologiche apprese a scuola con docenti ed esperti, che li guideranno nel campo della fotografia, comunicazione, marketing. La «a» della parola Leardi è e stata sostituita nell’aula magna della scuola dove si presentava l’iniziativa con la @ simbolo della posta elettronica per una scuola sempre più digitale, al passo con i tempi. «T» come tablet, hanno spiegato il docente Ilenio Celoria e la dirigente Nicoletta Berrone, ma anche «T» come territorio che gli studenti conosceranno di più per promuoverlo, «T» come tecnologia, supporto alle conoscenze e «T» come tutor perché saranno gli stessi ragazzi ad affiancare i compagni più giovani perché seguano il loro stesso percorso. Tablet All’istituto Leardi ieri è stata inaugurata un’aula multimediale e a ogni studente è stato consegnato un tablet da utilizzare anche a casa Bonifiche Previstiinvestimentiper5milioni 1 Con la notizia certa dello sblocco dal Patto di sta- bilità per i lavori di bonifica dell’amianto anche per il prossimo anno e i maggiori contributi dati dal governo, l’assessore casalese all’Ambiente Luca Gioanola prevede di investire, nel 2015, circa 5 milioni di euro: 790 mila per il polverino, oltre un milione per la nuova discarica, fino a 2 milioni di euro per i contributi ai privati, circa 700 mila euro per il parco Eternot e fino a 400 mila euro per la bonifica dei tetti negli edifici pubblici del territorio non ancora bonificati. [F. N.] Domani alle 18, al Centro comunale di Cultura di Valenza, viene presentato il nuovo numero di «Valensa d’na vota». Verrà anche proiettata una parte del dvd «Un valenzano a Parigi», denominata «Cuntrà Granda» (l’ingresso è libero). È il numero 29 del libro che racconta la città ed è il sindaco Sergio Cassano a presentarlo. Il primo capitolo, firmato da Dabene, si avvale della foto aerea di Carlo Lenti e riguarda le fortificazioni della città. Luigi Capra spiega il perché del culto di S. Bernardino. La storia delle confraternite è raccontata da Renato Lanzavecchia. Gloria Biglino ha tradotto da un latino involuto e involutosi un libro del ’500 stampato a Venezia e trovato dal dottor Cavalli di San Salvatore. Di un illustre valenzano socialista, Giusto Calvi, si occupa Francesco Bove. Maria Grazia Molina, con il capitolo «Migrazioni», continua nella sua ricerca sui valenzani provenienti da altre località. Franco Canepari ricorda il macello comunale e i macellai. Sempre Maria Grazia Molina torna a parlare della rappresentazione teatrale firmata da Sandro Picchiotti «Un Valenzano a Parigi» (e c’è un coupon per ritirare una copia del Dvd in Biblioteca o al Centro di Cultura). Stefano Verità chiude con due poesie dialettali tristi e strug[R. C.] genti, ma bellissime. 12 14 LA STAMPA DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 . Cronaca di Torino .77 Il «Salva Piemonte» in un emendamento alla manovra Legge di stabilità, ecco cosa cambia Chiamparino commissario in Regione, da Roma un salvagente per mettere al riparo i conti 2014 ALESSANDRO MONDO In Comune Non sarà la risposta a tutti i problemi finanziari della Regione ma di certo la legge di stabilità del Governo ne risolve uno, e dei principali: la possibilità di legittimare rispetto alla Corte dei Conti il modo con cui in passato sono stati contabilizzati in bilancio i fondi statali già trasferiti dal decreto legge 35, 2,5 miliardi destinati al pagamento dei debiti pregressi verso imprese e fornitori, e quella di accedere alle risorse del 2014. Parliamo di un miliardo e 400 milioni, 900 dei quali per la Sanità, sbloccati a gennaio 2015. Ma per i torinesi anche nel 2015 ci sono 120 milioni da trovare Tagliare o incassare Palazzo Civico non avrà alternative: dovrà fare a meno di 120 milioni, o tagliando le spese, cioè i servizi, o aumentando gli incassi, cioè le tasse Poteri a Chiamparino Il salvagente di Roma, uno dei punti del «salva Piemonte» sul quale punta la Regione, è la proposta di emendamento alla legge di stabilità approdato in commissione. Due gli snodi: la nomina di Sergio Chiamparino a commissario straordinario della Regione, limitatamente a questa partita, e l’autorizzazione da parte di Roma all’apertura di un’apposita contabilità fiscale. Mossa che permetterà al presidente di contrarre le anticipazioni di liquidità assegnate e non ancora erogate, con ammortamento a carico della gestione commissariale. ANDREA ROSSI «No a nuove tasse» Un comma del testo precisa che il commissario «provvede alle necessarie variazioni in aumento delle aliquote fiscali». Nuove tasse in vista? «No - rassicura l’assessore al Bilancio Aldo Reschigna -. Si tratta di sanare il passato e garantire la copertura delle nuove operazioni già prevista con l’incremento dell’addizionale Irpef». REPORTERS Decisivo il dialogo tra i leader La proposta di emendamento alla legge di stabilità, in grado di soccorrere i conti del Piemonte, è il risultato dei buoni rapporti che intercorrono tra Renzi e Chiamparino Passato e futuro Garanzie verso Roma Come si premetteva, il nuovo «status» di Chiamparino - che diventerà figura di garanzia verso il Governo, con riferimento all’impiego dei fondi e alla restituzione in trent’anni da parte della Regione - accredita anche il modo con cui in passato è stato interpretato l’utilizzo delle risorse statali: non solo per immettere liquidità e pagare i debiti pregressi ma per coprire il disavanzo dell’ente. Modalità contestata dalla sezione di controllo della Corte dei Conti e ritenuta ammissibile dalla Procura contabile. Sul punto si esprimerà la Cassazione. Da qui l’ansia con cui in Regione si attende l’approvazione dell’emendamento che risponde ad una delle richieste avanzate da Chiamparino e Reschigna, conti alla mano, al ministro Padoan: chiarezza per il passato e per il futuro sull’interpretazione dei trasferimenti statali; un dato che, a seconda dei casi, varia sensibilmente il quadro finanziario dell’ente. «La proposta di emendamento consente di individuare un percorso per gestire il pesante fardello della legge 35, sia pagando alle imprese quanto dovuto sia restituendo il debito senza l’obbligo automatico di aumen- Saper spendere Simonetta [email protected] Il bisnonno, il marchese e una vasca di pietra uando ci sono belle storie che si ricordano come favole proprio nell’attesa di Natale ci possiamo rallegrare. E si può rallegrare Eleonora che non ha dimenticato il bisnonno, bravo muratore e anche giardiniere: Scrive Eleonora: «Il mio bisnonno sovente era chiamato da un marchese della nostra Q zona per riparazioni murarie nelle villa dove abitava. Il mio bisnonno, oltre a essere un bravo muratore faceva anche il giardiniere e si adattava a molti e diversi lavori. Un giorno il marchese gli regalò questa vasca di pietra (di cui allego fotografia) perché era tutta sporca. Il mio bisnonno la caricò sul carro e la portò a tare al massimo l’imposizione fiscale locale - commenta il presidente-commissario -. Resta aperto il problema dello squilibrio di bilancio 2015, che stiamo affrontando con la richiesta di pre-ammortamento su 2 anni: richiesta che ci consentirebbe non di portarlo a zero ma di ridurlo significativamente». per almeno due anni: la Regione pagherebbe solo gli interessi e non il capitale. Richieste giustificate, secondo il presidente, dai risparmi già attuati a livello locale. Un miliardo alle Regioni Due i nodi irrisolti, oggetto di altrettante richieste della Regione. La prima è la possibilità di spalmare sul maggior numero possibile di anni i due miliardi e mezzo di disavanzo. La seconda riguarda il preammortamento dei mutui Soddisfazione per l’emendamento che prevede un miliardo alle Regioni per allentare il Patto di stabilità. «Permette ai Comuni, tramite le Regioni, maggiore flessibilità per liquidare debiti pregressi alle aziende che hanno già lavorato per il pubblico - commenta Chiamparino -: in particolare, per interventi relativi al dissesto idrogeologico e alla sicurezza delle scuole». casa e la ripulì. La vasca di pietra è ancora lì, a me piace e fa bella figura nel mio giardino. Di che epoca può essere e può avere un valore?». Abbiamo chiesto aiuto al prof. Ferdinando Viglieno Cossalino: «E’ una bella vasca in marmo bianco finemente scolpita a figure di puttini che giocano con animali fantastici. È dei primi dell’Ottocento ed è probabile che sia stata creata da uno scultore veneto. Dalla foto che ci ha inviato la lettrice sembra intatta e senza rotture. È piacevole ed abbastanza rara. Il suo valore si può aggirare intorno ai 6 mila euro». Fantastico, Eleonora. Il bisnonno le ha lasciato un prezioso dono come suo ricordo. Anche Giuseppina di una cittadina piemontese ha una curiosità. Scrive: «Il fratello di mio nonno durante l’ultima guerra lavorò in alcuni paesi del Canavese e portò a casa un quadro del quale vi unisco fotografia: si tratta di un dipinto di ortensie. Mi piacerebbe sapere chi è l’autore». «L’autore del dipinto che raffigura un mazzo di ortensie in un vaso - spiega il prof. Viglieno Cossalino - è opera di Domenico Simonetti (Candia Canavese 1893-1950) che frequentò i corsi di pittura all’Accademia Albertina di Torino dove fu allievo di Giacomo Grosso. Partecipò a molte mostre e si distinse sempre per le sue doti di ottimo dise- Gli altri nodi Vista da Torino, sponda Palazzo Civico, la manovra appena varata dal governo non sembra garantire prospettive rosee ai torinesi. Anzi, il 2015 nasce sotto prospettive decisamente nere, anche peggiori del già difficile 2014. Il punto è semplice ed è l’odiatissimo patto di stabilità, la mannaia che impone agli enti locali di tutto il Paese di non spendere i soldi che hanno in cassa (o che potrebbero avere) per contribuire a risanare i conti italiani. Bene, il governo aveva garantito che i meccanismi sarebbero cambiati. Invece il testo della legge di stabilità li mantiene inalterati, e questo per Torino vale 120 milioni. Tradotto: nel 2015 il Comune, per tenere i conti in equilibrio, dovrà incassare 120 milioni in più di quest’anno o spenderne 120 in meno. Impossibile dire ora quale strada verrà battuta. Probabile che si imbocchino entrambe: più entrate (da vendite di società partecipate, operazioni urbanistiche e altro ancora) e meno spese. Il che, però, significa obbligatoriamente ridurre anche alcuni servizi. L’unica buona notizia è il possibile aumento della Tasi e dell’Imu sarà scongiurato. In un primo momento sembrava che la massima aliquota possibile della Tasi fosse gnatore e raffinato colorista. «Visse e lavorò nel suo piccolo paese lontano dai clamori cittadini. Eseguì nature morte di frutta e pesci, paesaggi e ritratti. Purtroppo le sue opere compaiono raramente sul mercato e le sue quotazioni sono contenute, tuttavia nel suo caso - data la qualità dell’opera e delle dimensioni ritengo possa valere intorno ai 2.500 euro». «Ho ereditato da mia nonna che è mancata poco tempo fa - scrive un lettore che si presenta soltanto con il nome “Ferdinando “ - e vorrei conoscere eventuale valore di due quadri du natura morta, olio su tela, firmati Chiambretti, di cui allego foto». Risponde il perito: «Sono destinata a salire al 6 per mille dall’attuale 3,3. In pratica, l’anno prossimo il Comune avrebbe potuto quasi raddoppiare l’imposta sulla prima casa che i torinesi avrebbero pagato 200 milioni anziché gli attuali 115. Non succederà, ma anche qui c’è un risvolto poco felice. Nel passaggio da Imu a Tasi, sulla prima casa, i comuni ci avevano rimesso circa 600 milioni di mancati incassi, coperti dal governo con un intervento una tantum. Di quest’intervento nella legge di stabilità non c’è traccia, ma poiché l’aliquota della Tasi resta ferma al 3,3 per mille al Comune alla fine potrebbero venire a mancare altri 50 milioni rispetto a quest’anno. E come recuperarli? Torniamo al punto di partenza: meno spese o maggiori entrate. Una situazione che si annuncia difficilissima e si potrebbe tradurre in ulteriori riduzioni alle prestazioni erogate ai torinesi o in una drastica cura dimagrante per le funzioni comunali. In un contesto così difficile, la notizia che si potrebbero ricavare due o tre milioni all’anno non conteggiando nel patto di stabilità gli interventi sulle scuole, non strappa grandi sorrisi. Però è un dato di fatto. C’è un piano da 11 milioni per ristrutturare alcune scuole in condizioni difficili. I pagamenti verranno spalmati: tre milioni l’anno per quattro anni. E la città, in quel periodo, avrà tre milioni in più da spendere. due graziosi dipinti che raffigurano mazzi di rose eseguiti all’inizio del Novecento , epoca in cui questi soggetti erano di gran moda per arredare case borghesi. Del pittore ( o forse della pittrice) non si hanno notizie. Pare che non abbia mai esposto in mostre ufficiali e quindi, anche se artista di discreta bravura, le sue opera hanno un valore modesto: i due dipinti si possono stimare circa 500 euro». Abbiamo cercato, per l’avvicinarsi del Natale, di pubblicare alcune risposte tra quelle più piacevoli per i lettori che ci avevano chiesto notizie su oggetti ereditati; e abbiamo, volutamente, scelto i pezzi di maggior valore. 18 STAMPA .LA LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2014 ECONOMIA FINANZA Gli appuntamenti della settimana Lunedì Roma 1 Esce il Sup- plemento al Bollettino Statistico di Bankitalia. Nel pomeriggio audizione di Ignazio Visco in Commissione finanze alla Camera IL NUMERO UNO: CON UN ACCORDO CON I SINDACATI SARÀ POSSIBILE SALVARE MOLTI POSTI DI LAVORO Meridiana, il futuro è low cost L’ad Creagh ai dipendenti: dobbiamo competere con Ryanair e Easyjet Giovedì Bruxelles 1 Inizia il Con- siglio europeo che avrà per oggetto il piano Juncker per gli investimenti e la ripresa in Europa Venerdì Roma 1 L’Istat pub- blica i dati su fatturato e ordinativi dell’industria in ottobre e sulle retribuzioni contrattuali Intervista GIUSEPPE BOTTERO TORINO Trattativa NICOLA PINNA OLBIA Le strategie per la salvezza sono due: “aggressività sul mercato” e “costi bassi”. Detto senza troppi giri di parole, Meridiana punta a trasformarsi in poco tempo in una compagnia aerea low cost. Il nuovo amministratore delegato Richard Creagh lo fa capire con chiarezza quando prende Ryanair e EasyJet come esempi da seguire per salvare l’azienda: «Queste due compagnie stanno assumendo una posizione dominante nel mercato aereo italiano – scrive l’ad irlandese in una lettera inviata ai dipendenti in rivolta – Io conosco molto bene l’attenzione di Ryanair verso i costi. E noi dobbiamo avere la stessa capacità e la stessa aggressività mercato. Noi non non sopravviveremo, a meno che non ridurremo i costi e aumenteremo la produttività. Non c’è spazio nel Meridiana ha in corso da tempo un braccio di ferro con i dipendenti e i sindacati: in ballo ci sono 1634 licenziamenti ANSA settore per le compagnie aeree con i costi a questo livello. Il mio progetto è quello di sviluppare Meridiana come compagnia aerea dinamica, produttiva e competitiva capace di affrontare le forti low cost». Nella sua paginetta inviata alle Rsa, l’amministratore delegato della compagnia dell’Aga Khan immagina la nuova Meridiana e tenta di ricucire il rapporto con i dipendenti. Lo stratto sembra insanabile: in ballo ci sono sempre 1634 licenziamenti e gli incontri pre- “Il mondo è meno povero Ma troppa disuguaglianza sta frenando lo sviluppo” Ravallion: cresce chi investe sul capitale umano embra un paradosso. Il numero di persone che vive in condizioni di povertà assoluta, nel corso degli ultimi vent’anni, si è praticamente dimezzato. A prima vista, un’ottima notizia. Eppure la disuguaglianza tra chi sta ai piani alti della scala sociale e chi, lentamente, è riuscito ad uscire dalla miseria, è sempre più ampia. Se i progressi nella lotta alla povertà sono innegabili, spiega il professor Martin Ravallion, è però arrivato il momento di accelerare: le disparità eccessive, infatti, sono uno dei più grandi freni alla crescita globale. S Oggi a Torino Martin Ravallion, uno dei massimi esperti mondiali sui temi di povertà e disuguaglianza, terrà la dodicesima lezione Luca d’Agliano in economia dello sviluppo su «Le politiche contro la povertà», alla Fondazione Einaudi & Professore, le politiche anti-povertà devono cambiare? «Non servono stravolgimenti. Io credo che, nei prossimi decenni, potremo portare un altro miliardo di persone fuori dalla fascia di povertà. La sfida è raggiungere il 5% più povero». Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un cambio di paradigma: oggi la diseguaglianza è vista come un freno alla crescita, e non come una condizione necessaria... «È così. Penso al mercato del credito. Se solo poche persone riescono ad accedere ai prestiti, è ovvio che anche gli investimenti non decollino. La conseguenza è la mancanza di sviluppo. Non sto parlando solo di investimenti nelle infrastrutture, liminari tra azienda e sindacati non sono bastati a trovare alcun accordo. Ora la trattativa si sposta di nuovo a Roma e per questo Richard Creagh tenta di seminare un po’ di pace. E annuncia: «Con un accordo sarà possibile salvare molti posti di lavoro». L’appello è per fermare la lotta dei lavoratori e siglare un accordo sugli esuberi: «È grave che non abbiamo ancora raggiunto un accordo sul piano di ristrutturazione. Questo danneggia le prospettive per il futuro. Con un’intesa siamo in grado di salvare la compagnia e molti posti di lavoro. Ma non tutti. Questo è triste e molto frustrante. Non c’è alternativa». Ma i rappresentanti dei lavoratori ribadiscono le loro condizioni per riaprire le trattative: «Prima di tutto sospendere la procedura di mobilità già aperta, anche alla luce dell’inchiesta per truffa ai danni dello Stato avviata dalla Procura di Tempio. Per la prima volta l’azienda parla di futuro immaginando di trasformare Meridiana in una low cost: se questa è l’idea ci sarà da cambiare completamente il modello industriale. Non solo per il personale, ma anche per il management». AVVISO PROCEDURA APERTA INTERVENTI MIRATI AL RISPARMIO ENERGETICO PER IL COMPLESSO DELLA REGGIA DI VENARIA REALE – FORNITURA DI CORPI ILLUMINANTI A BASSO CONSUMO PER LE SALE ESPOSITIVE DEL PIANO NOBILE DEL PERCORSO DI VISITA PERMANENTE, PER LE SALE ESPOSITIVE TEMPORANEE E GIARDINI I. Stazione appaltante: Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale; II. Procedura: aperta III. C.I.G. 6038450E90. IV. Importo complessivo dell’appalto: € 426.033,00 oltre IVA; V. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. VI. Termine di ricezione delle domande di partecipazione e indirizzo al quale inoltrarle: le domande di partecipazione, a esclusivo rischio dei concorrenti, dovranno pervenire al Consorzio di Valorizzazione Culturale “La Venaria Reale”, in P.zza della Repubblica 4, 10078 Venaria Reale (TO), entro il termine perentorio del 26.01.2015 ore 12,00, nel rispetto di tutte le modalità previste nel disciplinare di gara; VII.La copia integrale del Bando e del disciplinare di gara e allegati è disponibile sul sito internet www.lavenaria.it; Venaria Reale, lì 02/12/2014 Il Responsabile del Procedimento Dott. Gianbeppe Colombano AZIENDA MULTISERVIZI IGIENE AMBIENTALE TORINO AVVISO DI GARA ESPERITA Ente appaltante: AMIAT S.p.A., via Giordano Bruno 25, 10134 Torino. Tel. 0112223457. Fax. 0112223254. Procedura di aggiudicazione: procedura aperta. Prestazione: Servizio di gestione lineabanchi e smontaggio materiale tipo RAEE 3 (TV, Monitor), smontaggio materiale di tipo RAEE 2, taglio compressori e smontaggio motori compressori provenienti da linea RAEE 1, nello stabilimento AMIAT TBD, sito in Volpiano (To). [PA 17/14]. Offerte ricevute: n. 4. Prestatore di servizi: Cucchiarale Traslochi S.r.l. - Torino. Prezzo: Euro 33.108,86 + IVA Altre informazioni: E’ possibile prendere visione degli atti del procedimento presso l’AMIAT S.p.A. – Amministrazione Finanza e Acquisti - Ufficio Appalti e Contratti. L’AMMINISTRATORE DELEGATO Ing. Roberto Paterlini ESTRATTO BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI - FORNITURE AFP I numeri ma anche nel capitale umano». Secondo i dati della Banca Mondiale il 14% della popolazione vive in condizioni di povertà È il costo maggiore della povertà? «Sul lungo termine la miseria, soprattutto quella infantile, ha costi ancora maggiori. Chi non riesce a frequentare le scuole sarà tagliato fuori dal mercato del lavoro e, quindi, non contribuirà allo crescita. Per troppo tempo abbiamo pensato alle politiche sociali come a una sorta di protezione. Ma quello funziona sul breve periodo: se c’è un grande choc è giusto che lo Stato intervenga. La svolta però può arrivare solo da quelle che gli economisti chiamano “promotional policies”, riforme orientate allo sviluppo». Ad esempio? «Bisogna incentivare l’agricoltura, creare una nuova classe di piccoli imprenditori della terra. Qualcuno lo sta facendo bene: pensi alla Cina, ai Paesi africani più sviluppati. Puntare esclusivamente sull’industrializzazione sarebbe un errore». I dati ci dicono che anche in Europa, durante gli ultimi sette anni, la povertà è in aumento. «Per quanto riguarda le politiche di contrasto alla povertà il Vecchio Continente resta sempre il modello da seguire. Ma è arrivato il momento di cambiare anche per l’Europa: deve cambiare passo, aumentare la flessibilità, aprirsi al mondo e diventare più inclusiva, focalizzandosi sui più poveri, su chi è rimasto indietro, senza mettere a rischio la sostenibilità dei conti». Trenitalia S.p.A. intende procedere per l’affidamento della “fornitura della Struttura del nuovo modulo per la Riqualificazione delle Locomotive E402A, C/O l’O.M.C.L. Foligno per n. 40 Locomotive” mediante GPA 5814261 - CIG 5997850E62 per l’importo di € 1.600.000,00. Tutta la documentazione di gara è disponibile su www.gare.trenitalia.it. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il giorno 30/01/2015 ore 13.00. Il Responsabile del Procedimento Gianluca Cocci Direzione Logistica Industriale Acquisti Tecnici Il Responsabile AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI - FORNITURE Trenitalia S.p.A. ha intenzione di procedere mediante gara a procedura aperta eGPA n. 6690 alla stipula di un Contratto di somministrazione avente ad oggetto la fornitura di “Boccole e corpi boccole” per un importo di euro 750.000,00 - CIG: 6019624EDB. Tutta la documentazione di gara è disponibile su www.acquistionline.trenitalia.it. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato per il giorno 20/01/2015 ore 13:00. Rocco Femia Direzione Acquisti Servizi e Forniture Infrastruttura AVVISO DI GARA RFI S.p.A. informa che ha indetto una gara a Procedura Aperta relativa alla fornitura di punti fissi con stralli elastici, lotto 1 CIG 5854209617, lotto 2 CIG 5854217CAF lotto 3 CIG 58542274F2. Il testo integrale del bando è visionabile sul sito www.gare.rfi.it - bandi e avvisi materiali infrastruttura. Il termine di presentazione delle domande di partecipazione è il 13/01/2015. Per chiarimenti e-mail: [email protected]. Il RUP Massimo Serufilli Direzione Logistica Industriale Acquisti Tecnici Il Responsabile AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA SETTORI SPECIALI - FORNITURE PROROGA TERMINE PRESENTAZIONE OFFERTE Con riferimento alla procedura aperta eGPA n. 6651 interamente gestita con sistemi telematici, avente ad oggetto la fornitura di “Prodotti in gomma metallo e prodotti in gomma per impieghi critici su rotabili ferroviari” - CIG: 5926622331, pubblicata sui quotidiani nazionali il 01 Ottobre u.s., si comunica che il nuovo termine per la presentazione delle offerte è prorogato fino al giorno 15/12/2014 ore 13:00 e il nuovo termine per l’apertura delle offerte è fissato per il giorno 19/01/2015 ore 10:30. Rocco Femia STAMPA .LA LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2014 la storia portare un giovane apprendista a diventare uno dei principali sociologi del lavoro, autorità indiscussa e ascoltata da esperti e da leader sindacali, in particolare della Cisl, è l’amore per il lavoro e per le persone che lavorano. Guido Baglioni, classe 1928, professore emerito dell’Università di Milano Bicocca, ha sempre creduto nell’azione del sindacato per il miglioramento della società. Attivissimo studioso, autore di una serie interminabile di libri e articoli, non ha mai disdegnato di partecipare direttamente agli avvenimenti sindacali che ne hanno scandito la storia. A Nord Nord Ovest Centro 2014 240.000 84.417 87.345 95.617 120.093 127.755 137.544 125.525 129.821 136.553 Nord Est 2013 300.000* 2012 469.855 2011 528.183 2010 492.490 Numero di rapporti di apprendistato in Italia 139.820 I Ibl Banca, capogruppo del Gruppo Ibl Banca, attraverso la società Ibl Assicura amplia e diversifica la gamma di prodotti. Per questo prevede il reclutamento, entro il primo trimestre 2015, di 50 collaboratori d’agenzia iscritti alla sezione E del Rui, laureati e diplomati di età massima di 35 anni. Info: www.iblbanca.it 147.571 l provvedimento è alla Corte dei conti per la registrazione, ma lo sblocco è in dirittura d’arrivo come è stato annunciato dall’Inps. Si tratta delle disponibilità di un finanziamento di 20 milioni di euro stanziati su misura per le neo-mamme che possono così pagare o la baby sitter che accudisce i figli oppure la retta dell’asilo che viene frequentato dai figli. Il bonus dovrebbe passare da 300 a 600 euro mensili per un massimo di sei mesi, fruibile sia dalle dipendenti private che da quelle pubbliche. Nel caso dell’asilo, il contributo è utilizzabile solo se le strutture dell’infanzia prescelte si sono iscritte nell’apposito elenco pubblicato sul sito dell’Inps (messaggio 9524 del 10 dicembre 2014). La misura prevista dalla legge 92/2012 e successivo decreto ministeriale (legge Fornero) non ha finora avuto successo ed è rimasta pressoché inutilizzata. Lo scorso anno ci sono state 4mila domande per una spesa di 5 milioni sui 20 disponibili. C’è ancora un problema di comunicazione e di conoscenza dell’opportunità. Le strutture dell’infanzia già registrate dovranno in ogni caso confermare la loro adesione. Si calcola che in Italia vi siano quasi 4mila strutture pubbliche e oltre 4mila strutture private. L’iscrizione nell’elenco sarà consentita fino al 31 dicembre 2015. Si tratta di farla conoscere a genitori e asili, perché può essere una buona pratica che permette alle donne di conciliare famiglia, figli e lavoro. Parte il cantiere di Scalo Milano a Locate Triulzi, nell’area dell’ex stabilimento Saiwa. Sarà un format distributivo curato da Promos, che unirà gastronomia, moda e design. La struttura creerà cinquecento posti in oltre 300 punti vendita. I cv passeranno dal comune di Locate Triulzi. Info: www.scalomilano.it; www.promosbrescia.it 158.470 WALTER PASSERINI Cinquanta collaboratori in agenzia 265.345 TRA ASILO E BABY SITTER Cinquecento posti nella city style Alla ricerca di una nuova stagione 295.022 NEO-MAMME il caso lavoro 277.391 20 .Lavoro in corso Mezzogiorno Italia *stima - LA STAMPA Fonte: INPS - Archivi delle denunce retributive mensili (Emens). SFOL, XIV Rapporto di monitoraggio, dicembre 2013 Pochi vantaggi, tanta burocrazia L’apprendistato rischia di sparire Schiacciato da contratti più convenienti, è al palo per laureati e ricercatori a sessant’anni e li dimostra tutti. L’apprendistato, che trae le origini della sua attuale sistemazione normativa nella legge 25 del 1955, è l’unica forma di contratto di lavoro a fini formativi. Nato nelle botteghe artigiane rinascimentali, l’istituto ha subito diverse modifiche nel tempo, per arrivare al Testo unico del 2011, che così lo definisce: un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione ed all’occupazione dei giovani. L’apprendistato è un contratto a causa mista, nel quale accanto alla causa di scambio (lavoro contro retribuzione), tipica del contratto di lavoro dipendente, si aggiunge la finalità formativa (D.Lgs. 14 settembre 2011, n. 167). L’ultima modifica è il Decreto Poletti (D.l. 20 marzo 2014, n. 34, convertito in Legge 16 maggio 2014, n. 78). Negli ultimi anni il contratto di apprendistato è stato definito H il canale privilegiato per l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, ma il suo successo nel frattempo è colato a picco. Negli anni d’oro è arrivato a superare una media di oltre 600mila contratti l’anno. Tra il 2010 e il 2012 è passato da 528.183 contratti a 469.855, per crollare subito dopo l’entrata in vigore del Testo unico ai suoi minimi: nel 2013 ci sono stati 240mila contratti di apprendistato, nel 2014 meno di 200 mila nei primi nove mesi, che dovrebbero portare il numero finale di quest’anno sotto quota 300 mila. Come mai questo dimezzamento di contratti mentre la normativa e la politiche del lavoro tendono a sostenerlo? Ci sono tante ragioni. La presenza di un pacchetto di ore di formazione ha sempre ottenuto tiepidi consensi da parte delle imprese, quando non vere opposizioni: il decreto Poletti di quest’anno ha alleggerito il problema, ma non basta. I vantaggi economici per le imprese sono tanti: decontribuzione totale per tre anni per le imprese sotto i nove dipendenti; al 10% per le altre. Anche il vincolo di stabilizzazione è stato abbassato dal decreto Poletti: la quota di stabilizzazioni prima di assumere altri apprendisti è passata dal 50% al 20%. Ma anche questo evidentemente non è sufficiente. Nelle ultime settimane sembra poi che le aziende intenzionate ad assumere giovani si siano fermate, in attesa dei nuovi provvedimenti previsti dal Job Act. Una delle ragioni del rovinoso cammino del contratto di apprendistato consiste proprio nella concorrenza spietata che altre formule di assunzione gli fanno, essendo ritenute più convenienti da parte delle aziende (contratto a termine, in primis). Infine, l’attesa dell’arrivo del nuovo contratto a tutele In crisi Negli ultimi anni l’apprendistato è stato definito il canale privilegiato per l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, ma il suo successo nel frattempo è colato a picco crescenti ha eroso ulteriore fascino all’apprendistato, e assomiglia a un’eutanasia: strano un contratto a tempo indeterminato che può avere una scadenza, come è l’apprendistato. Non si può escludere che le complessità burocratiche abbiano giocato in ruolo. E forse anche la scarsa conoscenza, per non dire confusione, sulle tre tipologie: apprendistato per la qualifica, professionalizzante o di mestiere, in alta formazione e ricerca. A cui se ne aggiunge una quarta, destinata ai lavoratori in mobilità. E’ soprattutto la terza tipologia a soffrire: sembra proprio che usare uno stesso nome (apprendistato) per riunire garzoni di officina, impiegati di banca e laureati, masterizzati o dottori di ricerca non sia molto efficace; anche se per realizzare il miracolo di una nuova vita dell’apprendistato non basterà certo un semplice cambio di nome. [W. P.] GUIDO BAGLIONI Il professore che ha formato i leader sindacali Sedicenne, partecipa in collegamento con i movimenti partigiani alla Liberazione, prima della quale lavora come apprendista alla Pietro Beretta, fabbrica di armi a Gardone Valtrompia, sua città natale. Il padre era incisore alla Beretta. Nel 1953 si laurea in materie letterarie all’Università Cattolica di Milano. Dal 1955 inizia la sua collaborazione con il sindacato nella formazione e nella ricerca sul lavoro. E’ assistente di sociologia all’Università Cattolica nei primi anni sessanta. Nel frattempo si era avvicinato a Dossetti, che conobbe personalmente. Insegna in Cattolica, a Trento, a Parma, poi ancora a Milano alla Statale e poi alla Bicocca. Il professor Guido Baglioni Per cinque anni diventa direttore del Centro studi nazionale della Cisl di Firenze, la scuola dove si sono formati i leader sindacali più importanti. Baglioni li ha conosciuti tutti: da Storti a Carniti, Marini, D’Antoni, Pezzotta. Di tutti è stato consigliere ma anche sparring partner quando c’erano disaccordi. Nel suo ultimo libro (“Un racconto del lavoro salariato” appena uscito dal Mulino) Baglioni sintetizza in 250 pagine il suo pensiero al servizio del lavoro. Se i suoi primi fondamenti ideali stanno nella dottrina sociale della chiesa e nella Rerum novarum di Leone XIII, il giovane professore è affascinato dalle teorie e dalle pratiche del sindacalismo anglosassone. Memorabile il suo libro “Il problema del la- voro operaio”, scritto nel 1967 con Bruno Manghi, uno dei suoi pupilli e allievi insieme a Gianprimo Cella e Tiziano Treu, nel quale fa conoscere le principali teorie del conflitto industriale e dell’esperienza sindacale, tra cui il tradeunionismo americano, che mette al bando il bagaglio ideologico che rischia di diventare zavorra. La cultura marxista per Baglioni si pone in antagonismo verso le strutture e l’economia capitalistica; la sua concezione è invece favorire le condizioni di dignità dei lavoratori mediante cambiamenti graduali. Il dualismo assilla Baglioni, che fa una scelta di campo: anziché lotta- re contro il modello di lavoro subordinato, Baglioni propone di migliorare le condizioni di lavoro mediante la contrattazione e la negoziazione. Nel suo racconto del lavoro salariato finisce nel riconoscere che il lavoro è migliorato ma è anche cambiato. L’identità del lavoro non è più così forte. Oltre al lavoro ci sono altre sfide: la povertà, l’immigrazione, la disoccupazione. C’è meno fiducia, ma l’azione sindacale, senza nostalgie del passato, con i piedi per terra, smentendo nella pratica di essere il braccio di una grande corporazione anti-innovativa, avendo rapporti sobri con la politica, ha ancora un senso. [W. P.] LA STAMPA LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2014 . Lavoro in corso .21 Consultinvest, Tatò presidente Banche, moratoria per le Pmi Axélero debutta sull’Aim L’ex presidente di Enel, Franco Tatò, è stato nominato presidente di Consultinvest partecipazioni spa, holding del gruppo modenese attiva nell’intermediazione mobiliare e nei servizi di gestione dei capitali per investitori individuali e istituzionali. Tatò avrà un ruolo strategico nello sviluppo del piano Una nuova moratoria per le Pmi anche per il 2015 che rinnovi quella, già prorogata, varata nel 2013 e che scade fra pochi giorni, il 31 dicembre. Banche e associazioni di impresa stanno infatti lavorando alla nuova intesa in un momento in cui si mostrano timidi segnali di ripresa del credito per i mutui alle famiglie La internet company Axélero ha debuttato su Aim Italia. In fase di collocamento la società ha raccolto 24,75 milioni di euro. Il flottante al momento dell’ammissione è stato del 33,1% con una capitalizzazione pari a 74,8 milioni di euro. Banca Popolare di Vicenza è stato selezionato come Nomad dell’operazione Fisco Tasi, ultima chiamata per proprietari e inquilini Ecco come evitare gli errori mercati e gestori Domani la scadenza: attenti ad aliquote e detrazioni «Piazza Affari crescerà ancora» SANDRA RICCIO MILANO ancano poche ore alla scadenza del saldo Tasi e Imu. Il termine ultimo cade domani, 16 dicembre, ma sono ancora molti i contribuenti alle prese con la giungla delle imposte sulla casa. Il passaggio più difficile è sulla Tasi, la nuova tassa sui servizi indivisibili. A confondere è la miriade di aliquote, detrazioni e scadenze che cambiano da Comune a Comune. A complicare il quadro c’è anche il pasticcio prima rata che ha visto oltre 600 Comuni ritardatari non deliberare per tempo l’aliquota con il conseguente slittamento del pagamento in un’unica soluzione a dicembre. Chi abita in uno di questi Comuni si ritroverà quindi a pagare la tassa in un’unica soluzione e con un’aliquota base dell’1 per mille. Per uscire dal girone Tasi, la cosa più importante è capire cosa ha stabilito il proprio Comune. Basta chiamare l’amministrazione oppure consultare il sito Internet di questa dove spesso sono indicate anche le modalità per accedere al calcolo on line e effettuare, in maniera molto semplice, la stampa del modello F24. Proprio il servizio online proposto da alcuni portali è uno dei pochi aspetti positivi in tutta questa vicenda. Va ricordato che il Comune è il punto di riferimento in tutto questa complicata girandola di disposizioni. Anche perché, rispetto a quanto accadeva con l’Imu, ha molta autonomia e dunque decide non soltanto sulle date del pagamento ma anche sull’ammontare delle aliquote, sulle detrazioni e sulle eventuali esenzioni. M la settimana dei cambi 5 N Larry Williams guru del trading Molti trader seguono le sue indicazioni e la prendono a modello per le operazioni in Borsa. Il suo metodo si basa sull’osservazione dei cicli e sul ricorrere di questi sui mercati. Cosa prevede per il 2015? ANSA Chi è chiamato all’appuntamento? Pagano prime e seconde case (queste ultime devono pagare anche l’Imu). La novità della Tasi sta però nella chiamata alla cassa degli inquilini (se l’immobile è affittato per almeno sei mesi nel corso dell’anno). Per la prima volta, quest’anno, anche a loro tocca una quota di questa imposta sui servizi indivisibili. La quota la decide il Comune, che può stabilire anche l’esenzione completa e può variare dal 10 al 30%. Non si paga inoltre nel caso di importi sotto i 12 euro. Nel caso l’inquilino non paghi, l’amministrazione non si potrà rivalere sul proprietario. La base imponibile Tasi è la stessa dell’Imu. Si parte dunque dalla rendita catastale, la si rivaluta del 5% e si moltiplica il risultato per il coefficiente che varia in base al tipo di immobile (160 per le abitazioni). Su questo valore si applica l’aliquota comunale e si sottrag- Il costo medio Secondo l’ufficio studi della Uil le famiglie pagheranno in media 156 euro. La città più care sono Torino, Roma e Siena gono le eventuali detrazioni. La cosa migliore è quella di rintracciare la delibera comunale (per esempio sul sito del Comune o sul sito del ministero, finanze.it) per vedere aliquote ed eventuali sconti, quindi fare il calcolo con alcuni siti che su Internet facilitano di molto l’adempimento (ad esempio www.amministrazioni.comunali.it). Per pagare la Tasi si utilizza poi il modello F24 o il bollettino di conto corrente postale. Il procedimento è analogo per l’Imu. Sempre sui siti che offrono il servizio di calcolo (e stampa con compilazione dell’F24) si possono inserire i dati della rendita catastale (il dato può essere reperito dal rogito catastale o dalla dichiarazione dei redditi, e indica in pratica quanto renderebbe teoricamente l’immobile se fosse dato in affitto) per arrivare dopo aver applicato il coefficiente di calcolo, alla somma da pagare. «Nel passato i mercati rialzisti più interessanti si sono manifestati quando negli Usa alla presidenza del Paese c’era un esponente del partito democratico mentre il Congresso era in mano ai repubblicani. E’ la situazione migliore, da un punto di vista politico, che ha portato a rialzi di mercato del 25% in passato. Il 2015 presenterà questo schema e dunque i presupposti per un anno favorevole ci sono». Non può essere l’unica ragione? «Dalle mie analisi e dalla mia esperienza di trader che ha realizzato il suo primo milione già negli Anni 70 rilevo che gli anni che finiscono con il numero 5 in genere sono quelli toro. Un altro elemento favorevole che si verificherà l’anno prossimo è poi quello del deficit di bilancio: negli anni in cui sono più sostenuti si verifica una buona crescita delle Borse». Cosa farà la Fed? «Proseguirà la sua politica espansiva, magari con tassi più bassi. Il mercato statunitense è stato incredibilmente forte negli ultimi anni. Nonostante questo non credo che scenderà. A sostenerlo ci sono i buoni dati che arrivano dalle aziende». E il mercato italiano? Quali sono le prospettive per Piazza Affari? «In questa fase è da comprare. L’attuale fase per l’indice di Milano è positiva e non ci sono rischi di ritracciamento. Il cammino potenziale che l’indice ha davanti a sé è ancora interessante. Anche perché sul listino ci sono società che devono ancora recuperare il terreno perso negli anni passati». Quali sono gli asset più semplici da trattare per un piccolo investitore? «Consiglio sempre quelli più liquidi in assoluto come l’indice americano Standard&Poor’s, l’oro ma anche i titoli di Stato. Presentano una liquidità molto elevata e sono caratterizzati da volumi interessanti. Dunque è più facile fare trading con questi strumenti. L’importante però è non farsi distrarre dalle notizie di ogni giorno, brutte o belle, ma avere un orizzonte preciso in mente. La teoria dei cicli che si ripetono ogni quattro anni e che ho verificato nel corso della mia carriera di trader professionista può aiutare. Ogni quattro anni il ciclo torna». [S. R.] CONTINUA IL CALO DEL PETROLIO: AI MINIMI DAL 2009 Rublo in picchiata, l’euro resiste all’effetto Grecia Il confronto dollaro-rublo CARLO ALBERTO DE CASA* on si arresta la discesa del rublo, che ha aggiornato nelle ultime sedute i minimi storici nei confronti delle principali valute, sulla scia della debolezza del petrolio e dell’aggravarsi della crisi economica russa. Alla chiusura delle contrattazioni venerdì scorso erano necessari oltre 57,5 rubli per acquistare un dollaro americano, addirittura 72,55 per un euro. Per la divisa moscovita si tratta di un vero e proprio annus horribilis, con un de- domande a 57,4805 48,5809 46,8034 44,3281 8 27 11 25 apr mag mag giu 22 giu 6 lug 20 lug 17 31 3 ago ago ago 14 set 28 set 12 ott 26 ott 23 9 nov nov 7 dic Le candele giapponesi sono il metodo più usato in Borsa per analizzare le quotazioni in quanto includono 4 valori per ogni periodo: apertura, chiusura, massimo e minimo. Il corpo della candela è dato dai valori dell'apertura e della chiusura della settimana. Candela verde: quando la chiusura di settimana è a un valore superiore rispetto a quello dell'apertura. Candela rossa: se la chiusura di settimana è a un valore inferiore rispetto a quello dell'apertura della settimana. I due estremi, definiti tecnicamente "shadow" rappresentano il massimo della settimana (la linea sul lato superiore della candela) e il minimo della settimana (al di sotto di ciascuna candela). 2014 Fonte: Piattaforma MetaTrader - ActivTrades - LA STAMPA prezzamento nei confronti della banconota americana ormai superiore al 40%, che ha reso il rublo una delle valute maggiormente volatili sui mercati. Nonostante la problematica situazione della Grecia, l’euro ha concluso la settimana in territorio positivo nei confronti del dollaro. Dopo i minimi di inizio dicembre a 1,2250, la moneta unica è riuscita a risalire fino a dei massimi 1,25, per poi chiudere l’ottava a 1,2460. Il tutto, ovviamente, in attesa delle prossime mosse di Mario Draghi e dell’eventuale Quantitative Easing della Banca centrale europea, ormai rimandato al 2015. Come accennato, sul fronte delle materie prime, prosegue la fase di estrema debolezza del petrolio, con il Brent che ha ritoccato i minimi degli ultimi 5 anni e mezzo a 61,65 dollari al barile, mentre il Wti è sceso sotto la barriera psicologia dei 60 $, con una chiusura sotto i 57,50 dollari al barile. Situazione migliore nel compartimento dei metalli preziosi, con l’oro, l’argento ed il platino alla seconda settimana consecutiva di rialzi, dopo i minimi di inizio dicembre. Fra tutti a guidare i rialzi è l’argento, che ha guadagnato altri 5 punti percentuali in altrettante sedute, riportandosi sopra quota 17 dollari l’oncia. *Analista dei mercati valutari presso ActivTrades Londra 22 .Lavoro in corso STAMPA .LA LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2014 made in Italy LE PROSPETTIVE ECONOMICHE LA SFIDA GLOBALE «I prossimi tre anni non saranno tanto meglio degli ultimi tre: l’Italia deve completare il salto dalla politica degli annunci a quella dei fatti» «Il made in Italy è una garanzia, però quando si pensa al cioccolato nel mondo si pensa ancora a Svizzera e Belgio prima che a noi Bisogna cambiare passo» L’intervista 80 per cento Il peso del mercato italiano sul fatturato di Caffarel, che ora vuole crescere all’estero L’edizione limitata Per festeggiare l’anniversario del suo cioccolatino più famoso la Caffarel ha chiesto all’artista Nespolo di creare un nuovo packaging IL CIOCCOLATO L’azienda in cifre “Porteremo il gianduiotto nei mercati globali” Francesco Pastore, ad di Caffarel: “Puntiamo sull’innovazione Ma non possiamo rinunciare al nostro prodotto simbolo” 1826 20mila L'anno di fondazione metri quadrati Lo stabilimento di Luserna San Giovanni 600 400 I diversi prodotti offerti dal gruppo I dipendenti 50 80% Paesi in cui vengono esportati i prodotti Il peso dell'Italia sul fatturato MARCO SODANO TORINO ua moglie gli ha proibito di portare il lavoro a casa. Quando ha accettato di sedersi sulla poltrona di amministratore delegato di Caffarel, nel maggio scorso, lo ha avvertito: lo considererebbe un attentato alla linea. Francesco Pastore - 42 anni, piemontese di Biella che ha studiato a Pisa - ha maturato una lunga esperienza in colossi del calibro di Coca Cola e Procter&Gamble. In questi primi mesi ha consolidato una delle poche certezze che lo accompagnano in questa nuova avventura professionale: «Il gianduiotto non si tocca». S - LA STAMPA confesso che sono così cortesi da chiedere il voto anche a me». Al vertice Francesco Pastore, ad di Caffarel, ha 42 anni e ha lavorato per Coca Cola e Procter&Gamble Quindi alla fine decide il capo? «Al contrario. Mi fanno votare, ma non mi considerano abbastanza esperto per tenere in considerazione la mia palettina. Il mio voto, ora, non conta». Le tocca studiare. Forse era legittimo aspettarselo da unmanagercresciutoapane,innovazione e internazionalizzazione... «Io sono qui per far crescere Caffarel. Ma il gianduiotto, centocinquant’anni di tradizione su 190 di storia dell’azienda, non si tocca. Il primo è uscito dai nostri stabilimenti nel 1865, e funziona da allora. Noi possiamo accostargli altri prodotti, rivedere l’offerta, esplorare nuovi mercati: si può sempre migliorare, mi pare che lui non ne abbia bisogno. E’ un simbolo, è ottimo, è il nostro biglietto da visita nel mondo. L’abbiamo inventato noi. Molti in azienda mi hanno chiesto cosa pensavo di farne». E lei cosa ha risposto? «Che la Coca Cola non è mai cambiata. Anche lei ha più di un secolo. Anche lei è ormai un simbolo. E anche l’azienda che la produce ha diversificato, ampliato la gamma con altri prodotti. L’originale, però, resta lì. Con il gianduiotto mi pare che possiamo fare la stessa cosa». Squadra vincente non si cambia. «Non vedo perché dovrei. C’è molto che possiamo fare per costruire, con Caffarel, qualcosa di ancora più grande. E non si può trascurare quanto di buono ho trovato entrando in azienda: una capacità artigiana molto forte, un prodotto eccezionale. Da anni aderiamo ad Altagamma, un gruppo di aziende che operano nella fascia più alta del mercato e considerano l’italianità una caratteristica da rafforzare». Avrà un piano preciso..... «Intanto lavoreremo sul mercato estero. Ad oggi siamo ancora troppo sbilanciati sull’Italia, mercato che vale l’80% del fatturato. Non va bene: vorrei arrivare a coprire con l’estero una fetta che vada da un minimo del 30% a metà del giro d’affari: l’equilibrio giusto, mi pare, sta a metà di questa forchetta. Lo slancio per uscire dai confini 150 anni Il gianduiotto è stato creato a Torino nel 1865 nazionali non ci manca, va solo un po’ incoraggiato. Inoltre vogliamo ridare smalto al mercato interno». Quali sono le difficoltà? «Resta molto difficile uscire dall’Europa, ogni mercato richiede uno sforzo specifico e un lavoro organico. Insomma, ci vuole tempo. Però abbiamo tutti i numeri per diventare uno dei tanti nomi che portano il nome Italia nell’economia degli scambi globali. Sotto questo punto di vista l’Expo è un’occasione da sfruttare al meglio». Dove andiamo meglio? «E’ complicato. Il made in Italy è una garanzia, però quando si pensa al cioccolato nel mondo si pensa ancora a Svizzera e Belgio prima che a noi. Un aspetto su cui dobbiamo lavorare». Oggi il gusto è cultura, il mercato del cibo è in continua evoluzione. Il cioccolato, per esempio, si sposa con ingredienti che sembravano impensabili fino a pochi anni fa. «Non c’è dubbio. Il sale, il peperoncino... ma poi il grosso del mercato resta attaccato alla tradizione». Caffarel è un marchio del gusto o del lusso? E si torna al gianduiotto. Come funziona l’innovazione di prodotto in una fabbrica di cioccolato? «Entrambe le cose. In comune con il lusso abbiamo la tradizione italiana. Un marchio forte, da sfruttare sempre meglio. Abbiamo molti mercati su quali stiamo entrando nel modo giusto. E poi ci sono quelli tradizionali, sempre più sofisticati». «Facciamo ricerche di mercato in continuazione, ascoltiamo i suggerimenti dei clienti, guardiamo cosa succede nel nostro mondo. E poi abbiamo un gruppo di esperti che assaggia e decide. Votano con le palettine, una giuria in piena regola. Le «Per questo mi piace fare il manager. La maggior parte delle innovazioni nascono da studi complessi e approfonditi. Altre sono figlie di un mix tra caso ed esperienza...». Ce ne racconti una. «Il nocciolotto snack piace perché alla base ha uno strato di crema morbida. Quello strato di crema si è reso necessario per tenere ferme le nocciole, che altrimenti saltavano fuori dal preparato. Assaggiando, poi, si è scoperto che è anche ottimo per il sapore e per la consistenza. Piace moltissimo al pubblico, è rimasto così». Comevedeilmomentodell’economia mondiale? «Preferisco guardare sempre al bicchiere mezzo pieno. Certo non possiamo nasconderci che i prossimi tre anni non saranno tanto meglio degli ultimi tre: non sarà una passeggiata. Ora mi pare che sia molto importante, per l’Italia e per l’Europa, riuscire a completare il salto dalla politica degli annunci alla politica dei fatti». 12 14 15 67 89 94 A6 A8 LA STAMPA LUNEDÌ 15 DICEMBRE 2014 Ospedali, “mattanza” ad Asti a rischio Tortona e Vercelli Aosta Sci, aprono anche gli impianti di Pila 1 Nonostante LAURA SECCI ASTI Oggi il corteo Tortona (Al) si mobilita contro il ridimensionamento del suo ospedale con una grande manifestazione in programma oggi, a partire dalle 8,30, in piazza Duomo, che coinvolge anche i bambini e i ragazzi delle scuole. La organizza il «Comitato Uniti per Tortona». «Il nostro cuore batte per chi si batte per Tortona: è questo il nostro slogan - dice Elena Piccinini, coordinatrice del Comitato -. Dobbiamo essere in tanti e dare un segnale Prima di tagliare sulla sanità pensateci bene Non ci sono soluzioni meno violente? Francesco Ravinale Vescovo di Asti L’ospedale astigiano Cardinal Massaja 12 Reparti Sono quelli dell’ospedale astigiano per i quali è prevista la chiusura Tutta la città si sta mobilitando forte a chi ha deciso che il nostro ospedale dev’essere declassato». «Tutti i sindaci del Tortonese saranno presenti» dice il primo cittadino Gianluca Bardone. Raccolta firme A Vercelli un gruppo di cittadini ha costituito il comitato «Salviamo l’ospedale Sant’Andrea», per raccogliere firme contro la possibile perdita di specialità. E’ presieduto dal dipendente della Cerutti Massimo Ferraris e, una volta raccolte il maggior numero possibile di firme, verranno consegnate alla Piemonte e Valle d'Aosta .51 In breve IN TRE PROVINCE SCATTA LA PROTESTA PER I TAGLI DELLA SANITA’ Chiuderanno 12 reparti. Di questi, forse, se ne salveranno solo due, radioterapia e gastroenterologia. Per la sanità astigiana è comunque una mattanza. Non solo sparisce del tutto l’ospedale di Nizza, ma nell’unico ospedale del capoluogo, il Massaja, non ci saranno più i reparti di: dermatologia, dietologia, geriatria, un delle due Medicine, malattie endocrine, malattie infettive, pneumologia, maxillofacciale e chirurgia vascolare, servizio trasfusionale. Immediata la protesta dei cittadini, dei medici (martedì si riuniranno nella sede dell’Ordine) e del mondo politico (mercoledì un consiglio comunale aperto). Un duro «j’accuse» arriva da una lettera a firma del consigliere comunale della Federazione della Sinistra Massimo Scognamiglio. «Lo diciamo a Chiamparino, Saitta, Ferrero e alla consigliera regionale astigiana Motta. Quando avrete attivato la riconversione degli Ospedalini di Lanzo, Giaveno, Avigliana, Venaria, allora discuteremo del nuovo ospedale Massaia di Asti, nato per avere 600 posti letto, e che volete declassare “a cattedrale nel deserto” a favore del non nuovo ospedale di Alessandria». Sulla questione è intervenuto il vescovo di Asti, Ravinale che in una lunga lettera non ha risparmiato «stoccate» alla politica. «Quando apprendo che tanti reparti del nostro ospedale saranno soppressi e la loro funzionalità spostata nella provincia “vicina” la mia preoccupazione cresce a dismisura - scrive -. Mi chiedo che cosa sarà della salute di una popolazione privata d’interventi tempestivi». . Regione prima di qualsiasi decisione sulla riorganizzazione ospedaliera piemontese. Giovedì, nel Consiglio straordinario a cui avrebbe dovuto partecipare anche Saitta, è passata una mozione concuilaquasitotalitàdell’assemblea esprime preoccupazione per il futuro della sanità vercellese, a partire dalla tutela dei posti di lavoro e dalla permanenza di Emodinamica. Saitta ha garantito che sarà salva fino a dicembre 2016. 3 Città Asti Tortona e Vercelli sono i luoghi dove sta per abbattersi la scure della sanità piemontese HANNO COLLABORATO Maria Teresa Marchese Roberto Maggio la mancanza di neve, la Valle d’Aosta si prepara alle imminenti festività natalizie «sparando» 24 ore su 24 con i cannoni. E il freddo degli ultimi giorni aiuta i gestori degli impianti. Oggi aprirà il comprensorio di Pila, già costretto a rinviare l’apertura di stagione: saranno agibili undici piste. E per sabato ha annunciato l’apertura anche Courmayeur. Nelle altre località si scia a Cervinia e Valtournenche, in parte del Monterosaski e a La Thuile. Per le piste di fondo, ancora tutto fermo tranne Pont di Valsavarenche. L’inaugurazione del nuovo «Ospedale degli infermi»è in programma venerdì mattina. Così (pur se operativo da fine novembre) la struttura avrà la «benedizione» ufficiale della Regione. Per la cerimonia sono infatti attesi, oltre ai politici biellesi, anche il presidente Sergio Chiamparino e l’assessore alla Sanità Antonino Saitta, che visiteranno l’ospedale per la prima volta. Con loro i consiglieri regionali Vittorio Barazzotto e Gilberto Pichetto, la senatrice Nicoletta Favero, il presidente della Provincia Emanuele Ramella, il sindaco di Biella Marco Cavicchioli, quello di Ponderano Elena Chiorino (dove in realtà sorge il nuovo nosocomio), gli altri amministratori e chi ha contribuito alla realizzazione del progetto costato 190 milioni di euro: 55 milioni a carico della Regione e 57 dell’Asl (dei quali 20 donati dalla Fondazione Crb per l’acquisto di attrezzature e apparecchiature mediche, 15 finanziati con l’accensione di un mutuo e 22 derivanti dall’ipotetica ven- dita del vecchio ospedale); i restanti sono fondi statali. Il nosocomio è entrato a pieno regime solo questa settimana, quando sono ripartite le visite specialistiche ambulatoriali e si è completato il trasferimento dell’Emodinamica dalla vecchia struttura. I biellesi, intanto, stanno imparando a orientarsi all’interno di un edificio che è grande due volte e mezza quello vecchio e che ha una suddivisione dei reparti diversa perché organizzata per intensità di cura e non più solo per specialità. “Arresta” il ladro in vetrina Un’immagine di via Ferrara Aosta Corsi di abilitazione per aspiranti cacciatori 1 Il Comitato regionale per la gestione venatoria sta organizzando i corsi preparatori agli esami per l’ottenimento dell’abilitazione alla caccia. I corsi saranno attivati entro il mese di febbraio. Gli interessati possono già pre-iscriversi recandosi negli uffici del Comitato regionale, in corso Lancieri 24/D il lunedì, il martedì e il giovedì dalle 8 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17; il mercoledì e il venerdì solo al mattino. I moduli sono disponibili anche online, all’indirizzo www.comitatovenatorio.vda.it. Per informazioni: 0165-35660. Novara Le campane «natalizie» chiamano gli scolari 1 «Concerto» Chiamparino e Saitta in visita al nuovo “Degli infermi” di Biella ALESSANDRIA quotidiano di campane alle 7,45 da oggi fino a sabato per avvisare i bambini della scuola primaria che inizia la Novena di Natale. Il parroco don Franco Finocchio, in frazione Torrion Quartara, invita così genitori e scolari a partecipare al quarto d’ora di raccoglimento in chiesa prima delle lezioni. [R.L.] Novara I pacchetti-dono «regalano» la mostra 1 Da oggi al 6 gennaio è possibile regalare la mostraevento di Novara. Sono stati creati i pacchetti natalizi «Una mostra sotto l’albero» con cui regalare, in varie formule, l’ingresso a «In principio», esposizione allestita al Broletto. [R.L.] Il ladro l’ha praticamente «arrestato» una commerciante. È successo ad Alessandria, in via Ferrara, pieno centro e isola pedonale, alle 17,30 del pomeriggio, quando è già è buio, ma la gente è ancora in giro per lo shopping natalizio. Katia Andolfi, proprietaria della boutique «la Porta blu», era in compagnia dei suoi cagnoni e stava vestendo un manichino. Il negozio ha due ingressi, una porta era aperta, l’altra chiusa. Lei dava le spalle e quando ha sentito aprirsi la porta non ci ha fatto caso. Poi si è girata ed ha visto spuntare una testa sopra il tavolino della cassa. È una donna coraggiosa, un «simbolo» tra i commercianti della città, una che quando c’è da «battagliare» è sempre in prima linea. E non c’è stata a farsi portare via l’incasso. Con un balzo è «volata» vicino al ladro afferrandolo per i capelli. L’uomo aveva già aperto la cassa e stava rovistando nella borsa della proprietaria . Si è rivoltato, le ha sputato addosso due volte investendola di insulti in romeno. Poi si è attaccato al telefono parlando con chissà chi. La scena, avvenuta praticamente in vetrina, è stata seguita dai cittadini che hanno dato manforte alla commerciante. E in cinque minuti sono arrivati i carabinieri di Alessandria che, coordinati dal maggiore Massimiliano Girardi hanno arrestato Marian Dumitru, 31 anni, abitante in provincia. [se. c.] LA STAMPA SABATO 13 DICEMBRE 2014 Primo Piano .3 . GOVERNOEPROTESTE Intervista ALESSANDRO BARBERA ROMA “Non abbiamo paura della piazza Sulle riforme andremo avanti” Padoan: nell’eurozona crescita insufficiente, non c’è molto tempo SEGUE DALLA PRIMA PAGINA mmette che la navigazione della grande nave è complicata e lenta. Per ora gli basta vedere la rotta. Seduto nel piccolo tavolo al centro della sua stanza al Tesoro, Pier Carlo Padoan manda messaggi in tutte le direzioni. Non tradisce emozioni. Si innervosisce solo quando riceve un sms che lo costringe A ANSA/ALESSANDRO DI MARCO A Torino i vigili del fuoco hanno protestato sdraiandosi per strada Ministro Pier Carlo Padoan guida il dicastero italiano delle Finanze In precedenza è stato capo economista dell’Ocse a interrompere l’intervista. Sul tavolo ci sono due computer accesi, uno manda in tempo reale lo spread fra Bund, Btp e Bonos spagnoli. Ministro Padoan, il semestre di presidenza dell’Unione si chiude fra nuovi timori sulla tenuta della Grecia. Siamo al secondo tempo di un film già visto? «In Grecia c’è un momento di instabilità politica legato al rischio di elezioni. Non mi stupisce che i mercati reagiscano con nervosismo. La situazione è delicata, ma è molto diversa da quella del 2011 o del 2012». governi. La presidenza italiana è iniziata da qui, e noto con soddisfazione che i temi della crescita sono più centrali di quanto non lo fossero sei mesi fa». Alexis Tsipras, probabile vincitore delle elezioni, chiede una ristrutturazione del debito. Che ne pensa? La sensazione è che i tempi delle decisioni in Europa siano troppo lunghi rispetto a quelli dell’economia. «Non intervengo nelle valutazioni di altri governi, ma l’esperienza mi dice che una ristrutturazione ordinata del debito sia molto difficile da fare, e dunque che sia un grosso errore ipotizzarla». «È vero, non c’è molto tempo. Il divario sempre più ampio di crescita con gli Stati Uniti sta lì a dimostrarlo. L’Europa è a un bivio: una strada porta alla stagnazione, l’altra alla crescita. Oggi in Europa si sommano recessione, frammentazione istituzionale, scarsa fiducia reciproca. A queste condizioni è difficile avere una politica economica condivisa». Ciò che sta accadendo in Grecia potrebbe contagiare l’Italia? ALL’INTERVISTA HANNO PARTECIPATO PABLO ORDAZ (EL PAIS) JOHN HOOPER (THE GUARDIAN) ULRIKE SAUER (SUDDEUTSCHE ZEITUNG) PHILIPPE RIDET (LE MONDE) La Grecia? Situazione delicata ma diversa dal 2011. Ma è un errore ipotizzare una ristrutturazione ordinata del debito come proposto dalla sinistra «No, perché allora il contagio fu conseguenza di una debolezza diffusa. La tenuta degli spread italiano e spagnolo dimostra che oggi le conseguenze di crisi specifiche sono circoscritte». In Europa non ci sono ancora troppe voci a sovrapporsi? «La zona euro ha fatto grandi passi avanti per stabilizzarsi: sia sul lato dei conti pubblici, sia rafforzando il sistema bancario. Abbiamo fatto gli stress test e completato l’Unione bancaria, anche grazie ad un’ultima spinta italiana». Che bilancio fa del semestre? Il vostro slogan era «cambiare verso anche all’Europa». «Nell’area della moneta unica la crescita è insoddisfacente, peggiore di quella dell’Europa nel suo complesso. Dopo la presentazione del piano Juncker occorre una spinta da parte dei Il semestre è stato ispirato da tre parole: riforme, investimenti, occupazione. L’opinione pubblica però fatica a percepire questo nesso. In Italia c’è appena stato uno sciopero generale. «Le resistenze non ci sorprendono. A mio avviso una parte del sindacato percepisce che questa volta la riforma cambierà veramente il mercato del lavoro. La storia delle riforme è anche una storia di conflitti ovviamente democratici - perché le riforme cambiano gli incentivi, le convenienze, le posizioni di privilegio. Accanto alla reazione di chi ha privilegi c’è poi quella legata a una dimensione simbolica: l’articolo 18 è associato a un malinteso senso di protezione». Il governo ha bisogno di riforme, ma anche di consenso alla sua sinistra. Non teme le resistenze? «Il governo non ha paura. Questa riforma serve ad includere nel mercato del lavoro chi ne è Non vedo più un pericolo di contagio, le conseguenze di una crisi specifica resterebbero circoscritte Pier Carlo Padoan Conti a rischio Fitchabbassa ilratingdiParigi Ministro dell’Economia 1 Ieri sera, a mer- 143 punti Lo spread tra Btp e bund è tornato sopra i 140 Un aumento che non allarma il ministro Padoan 1,245 euro-dollaro Ieri la moneta unica ha guadagnato terreno rispetto al biglietto verde 2,06 per cento È il rendimento del Btp decennale italiano, rimasto stabile rispetto a giovedì Quello spagnolo ieri si è attestato all’1,87% stato escluso. Il dramma italiano è il gigantesco tasso di disoccupazione giovanile. I decreti attuativi del Jobs Act sono quasi pronti e realizzeranno la riforma in modo efficace». La polemica fra l’Italia e la cancelliera Merkel non contribuiscono a minare la fiducia reciproca? «Nei giorni scorsi è stata estrapolata dal contesto di una intervista una sua frase. Leggendola per intero era evidente che non ci fossero finalità offensive». Eppure qualche problema coi tedeschi c’è. Non è dalla Bundesbank che stanno arrivando le maggiori resistenze al piano di espansione monetaria della Bce? «Capisco che in Germania si possa avvertire meno la necessità di una politica espansiva, perché l’economia va meglio. Ma è normale che in un consesso di diciotto persone ci siano punti di vista diversi, e che alla fine le decisioni si adottino a maggioranza: è quel che avviene anche alla Fed. Quando le differenze di vedute fra singoli si amplificano a livello europeo, divengono divergenze fra Stati e si alimenta la diffidenza. Per questo bisogna andare oltre la dimensione nazionale». Secondo lei alla fine il piano di Draghi passerà? «Credo che si arriverà ad un quantitative easing, necessario a scongiurare il rischio oggi molto alto di finire nella pericolosa trappola della deflazione. Anche se sarà meno efficace che negli Stati Uniti, dove il mercato è davvero unico». La lettera a Moscovici da parte di Italia, Francia e Germania è una presa di distanze dallo scandalo Luxleaks? cati chiusi, l’agenzia Fitch ha tagliato il rating della Francia da AA+ ad AA, con outlook stabile. Nel diminuire di un grado il giudizio Fitch ha sottolineato: «La debole prospettiva dell’economia francese danneggia il consolidamento fiscale e la ratio del debito pubblico». «Non c’è nesso fra le due cose. La lettera è l’invito alla Commissione ad accelerare i lavori per l’adozione entro il 2015 di una direttiva che permetta di superare il paradosso per il quale, pur restando nella legalità, un’impresa riesca a non pagare o quasi le tasse in Europa». La strada decisa dall’Inghilterra, che introdurrà una sorta di Google tax, è percorribile? «Non so se arriveremo ad un esito di quel tipo, la discussione è più indietro di così. Durante questo semestre ci siamo resi conto che l’armonizzazione fiscale è una delle cose più difficili da realizzare. In ogni caso quella decisione va interpretata come un segnale importante». Il piano Juncker promette di essere operativo solo a giugno. «Sì, giugno è lontano. Mentre aspettiamo che il fondo sia operativo, la Banca europea per gli investimenti ha progetti e risorse che possono essere mobilitate subito. Gli chiediamo di essere disposta ad assumersi qualche rischio in più». Una delle richieste più decise dell’Italia, e non da ieri, è di in- trodurre una regola d’oro per scorporare gli investimenti dal patto di Stabilità. Siamo ancora lontani dall’ottenere questo risultato. O no? «Il principio della golden rule serve a stabilire che una parte della spesa è migliore di altre, e che per questo merita di essere incentivata. Ci sono progetti di investimento che costituiscono uno spreco, e spesa corrente che migliora l’istruzione, produce innovazione, crea occupazione, come ad esempio quella che utilizzeremo per finanziare il Jobs Act. Dovremmo passare dalla valutazione di intere categorie di spesa a singoli progetti di rilevanza europea». A proposito di ostacoli agli investimenti. La vicenda di Roma non è scoraggiante per lei? «Queste notizie fanno male, ma sono anche uno stimolo a reagire. Avevamo già istituito un’autorità anticorruzione, questo caso ci spinge ad una reazione ancora più rabbiosa». C’è chi sostiene la seguente tesi: la corruzione in Italia non è superiore a quella di altri Paesi, ma in Italia c’è un atteggiamento autolesionista che spinge a ingigantire singoli casi. «Non so se in Italia ci sia più corruzione o meno che altrove, ma è vero che nel dibattito pubblico c’è un gusto quasi sadico nel trovare gli aspetti più maliziosi, e questo può alimentare la cosiddetta corruzione percepita». Twitter @alexbarbera Jena Seno Scioperano contro Renzi ma lo votano, una volta si chiamavano contraddizioni in seno al popolo. [email protected] LA STAMPA SABATO 13 DICEMBRE 2014 Primo Piano .9 . LERELAZIONIITALO-TEDESCHE Da Milano alla Germania Dalla Baviera a Torino “Berlino è intuitiva come un tablet L’Europa è qui” “Stipendi a parte siete molto meglio di come vi raccontate” Il manager: l’informalità è vincente Colloquio/1 GIUSEPPE BOTTERO Una volta gli italiani li trovavi solo nelle città industriali e in quelle portuali. Ora vengono qui artisti e fondatori di start-up Giuseppe Tamola Manager di Zalando in Germania dal 2010 l biglietto di sola andata per la Germania è un ex compagno di studi che, in pieno ottobre, si presenta in ciabatte infradito in una società di consulenza milanese. Si chiama Philip. «Parto per due mesi, quanto torno ce ne andiamo a Berlino». Il ragazzo che ascolta in giacca e cravatta, e quasi non ci crede, è Giuseppe Tamola. Ha studiato in mezza Europa, trovato un posto proprio dietro il Duomo. Eppure si fida dell’amico tedesco. Fa bene. Sessanta giorni dopo sono insieme nella sede centrale di Zalando, il numero uno europeo nella vendita di articoli di moda online, con un fatturato annuo I che viaggia verso i 2 miliardi. I fondatori gli assegnano, da subito, l’incarico di inventarsi un mercato italiano. Giuseppe sa muoversi, nel giro di tre anni l’area che dirige decolla. Oggi, a 28 anni, guida un team di centocinquanta persone. Italiani, spagnoli, messicani. «Ci hanno dato un piano - racconta -. È diventato il più folkloristico dell’intero edificio». Segno che le differenze culturali resistono, anche a Berlino, la più europea tra le città teutoniche. «Per i nostri connazionali la cosa più importante è la condivisione, il fare squadra: lo vedo ovunque, anche in sala mensa. Per i tedeschi, invece, sono fondamentali la trasparenza, la correttezza». Ma la differenza fondamentale è la semplicità del sistema. Berlino, dice Giuseppe, è come un tablet o uno smartphone: è intuitiva, appena la approcci hai già capito come funziona. «Negli ultimi cinque anni l’immigrazione italiana è esplosa. Una volta i nostri connazionali li trovavi solo nelle città industriali e in quelle portuali. Ora vengono qui artisti, appassionati di tecnologie, fondatori di start-up». Perché? «Proprio per la semplicità. Ti capiscono tutti anche se non parli il tedesco. Le linee della metro sono undici, eppure non puoi perderti». Appena atterrato a Malpensa, racconta, anche acquistare il biglietto del treno diventa un rompicapo. Non è un caso che i nuovi motori della crescita europea stiano nascendo proprio a Berlino. Il super-fondo di investimento Rocket Internet, ad esempio, appena sbarcato in Borsa. La stessa Zalando. Nel mondo della musica «liquida» che corre su Spotify e di Amazon che ha abbattuto le lingue e le barriere editoriali, ha ancora senso andare a caccia di differenze? «In alcuni casi sì. I concerti e le serate nei club, anche improvvisati, in Germania sono la regola. C’è una mentalità diversa, anche per quando riguarda la vita notturna. È tutto meno formale. E poi il cibo, così vario». L’altro lato della medaglia della ex città povera, ma sexy, è la gentrificazione, ovvero la trasformazione di molti quartieri da rifugi creativi per spiantati a enclave del lusso. «È un processo evidente e sempre più veloce: due o tre anni fa la città era accessibile a tutti. Adesso sta diventando estremamente impegnativa». 1° D. Guetta Dangerous, tormentone del dj, oggi è la canzone più ascoltata in Germania La docente: troppo pochi 1200 euro Colloquio/2 1ª Bayern M. La squadra bavarese guida la Bundesligacon 36 punti Il Wolfsburg la segue a -7 254 mila I giovani italiani che si sono recati in Germania nel 2013 In Italia i docenti sono più aperti, c’è meno il senso della gerarchia, è tutto basato sulla fiducia, la sala docenti non è un tabù Elisabeth Eberl Docente di tedesco in Italia dal 2002 lisabeth Eberl ha trentotto anni, è nata in Baviera ma vive in Italia dal 2002. Un concorso la porta a insegnare a Bassano del Grappa, l’anno dopo è a Torino al Goethe Institut. «Gli italiani sono decisamente migliori di come vengono raccontati e di come loro stessi si raccontano», spiega. L’Italia forse no. «Ho sempre lavorato nell’ambito dell’insegnamento, e nel vostro Paese mi sono trovata particolarmente bene. Corsi molto seri, colleghe aperte, fin dai primi giorni. Lo so che sembra strano, visto che siamo abituati a sostenere il contrario, ma in Italia E 29 anni L’età media in cui si diventa genitori in Germania funziona anche l’Università: sono stata assunta nel 2008, dopo una trafila molto professionale. Durante questi anni non ho mai visto concorsi truccati e scorciatoie del genere». I problemi iniziano quando, a fine mese, si butta l’occhio sulla busta paga. Ecco, in quel momento, racconta Elisabeth, la nostalgia per la Germania si fa sentire. «È frustante: al di là delle Alpi un professore di trent’anni guadagna almeno 20002300 euro al mese. Qui bisogna faticare per arrivare alla metà. Inoltre, nell'ultimo periodo, gli atenei sono stati costretti a tagliare su contratti e personale. Le vittime sono gli studenti». Perché? «Perché il vostro Paese investe poco nella scuola e nella formazione professionale - dice -. Eppure i ragazzi sono in gamba, interessati, e i professori anche. In Italia i docenti sono più aperti, c’è meno il senso della gerarchia, è tutto basato sulla fiducia. Un esempio: da voi la sala insegnanti è accessibile, in Germania, invece, è un tabù». A sentire i trenta-quarantenni, il tempo degli stereotipi è finito. «Prenda un italiano medio e un tedesco medio: il primo è sicuramente più interessato alla cultura, all’arte», spiega la Eberl. Torino, poi, è un’isola felice. «L’ho scelta perché si respira cultura ovunque: in strada, nei musei, tra i palazzi. L’offerta, da questo punto di vista, è straordinaria». Il cinema, il teatro, i concerti. Ma non sono fantasmi della Dolce Vita, passatempi per studiosi paludati. Tra le passioni di Elisabeth, infatti, Mozart si incastra tra i Coldplay e Robyn, sorta di musa per chi ascolta musica elettronica. Elisabeth ha vissuto l’Italia anche nei cinque anni della grande crisi. «L’ho vista, soprattutto tra i ragazzi. I miei studenti fanno fatica a trovare lavoretti, anche pensare ad una gita all’estero ormai è diventato complicato. Da voi l’unico cuscinetto rimasto è la famiglia». Quello che servirebbe, al Paese che l’ha adottata, è uno scatto d’orgoglio. «Io la xenofobia di cui si parla sui giornali e in televisione non la vedo - dice -. La violenza neppure. Le persone non pensano in bianco e nero. Ribadisco: vi raccontate male, la realtà è molto diversa». [G. B.] 1° Fedez Il rapper è l’autore della canzone più ascoltata in Italia negli scorsi giorni: Magnifico 1ª Juventus In Italia la prima in classifica ha 35 punti, al secondo posto c’è la Roma a 32 523 mila I giovani tedeschi che nel 2013 hanno visitato l’Italia 30 anni L’età media in cui si diventa genitori in Italia LA STAMPA SABATO 13 DICEMBRE 2014 ECONOMIA FINANZA Il punto della giornata economica Italia FTSE/MIB -3,13% FTSE Italia All Share -2,98% EuroDollaro Cambio 1,2459 dollaro/barile 57,81 All’estero Dow Jones (NewYork) -1,75% Nasdaq (New York) -1,16% Dax (Francoforte) -2,7% Ftse(Londra) -2,49% Oro Euro/grammo 31,7398 Rivoluzione per evitare il buco: consegne ridotte e prezzi più alti. Dal governo 535 milioni Torna la posta ordinaria, ma il portalettere suonerà sempre di meno alla porta di casa. E soprattutto aumenteranno i prezzi delle affrancature. Per le Poste si annuncia una nuova rivoluzione, figlia del nuovo contratto di programma e del nuovo piano industriale che il nuovo ad Francesco Caio presenterà ufficialmente martedì, primo passo in vista della privatizzazione prevista nel 2015-2016. comunicazione. Per la posta ordinaria, che verrebbe consegnata in 4 giorni, si pensa ad un costo di 1 euro per ogni lettera. Per la «nuova prioritaria», attività che verrebbe completamente ristrutturata per realizzare un servizio di eccellenza, con consegna in giornata «stile Dhl», il costo potrebbe invece salire sino a 3 euro. Non è un caso che ieri le associazioni di consumatori Adusbef e Consumatori, di fronte al «pacchetto Poste» presentato in Senato dal governo, abbiamo fiutato l’aria parlando di «stangata». Lettere, pessimo affare Postini a giorni alterni Le Poste, nei piani di Caio, devono ritrovare il senso della loro missione, ma soprattutto devono rimettere in ordine i conti. E se non si intervenisse ristrutturando tutto il servizio di recapito nel 2019 il gruppo arriverebbe a perdere per questo tipo di servizi addirittura 2,7 miliardi di euro. Già nel 2013 il recapito ha comportato costi per un miliardo a fronte di un contributo dello Stato che si ferma a 262 milioni contro i 5-600 del 2010. Un’emorragia continua figlia del crollo verticale dei volumi di consegna, scesi del 36% dal 2004 al 2013 con una accelerazione che si è fatta sempre più forte negli ultimi due anni. Nessuno, o quasi, usa più le lettere, soppiantate da mail e ogni altro tipo di comunicazione elettronica. Tanto che dal 1998 al 2013 mentre le spese delle famiglie per servizi di telecomunicazione sono passate da 27,9 a 57,4 euro al mese quelle per i servizi postali sono letteralmente crollate da 6 ad appena 2,3 euro mensili. Di contro le Poste devono mantenere in piena efficienza una struttura monstre fatta di 19 centri di smistamento e 36 mila postini in turno giorno e notte. Avanti L’altro novità riguarda le modalità di recapito. Che verrà alleggerito e diventerà più flessibile. In pratica la consegna della posta, che oggi (teoricamente avviene dal lunedì al venerdì) avverrà a giorni alterni sino ad un massimo di quarto del territorio nazionale. E tra le ipotesi si parla anche di graduare la frequenza in base al numero degli abitanti: nei grandi centri verrebbe confermata la possibilità di consegna quotidiana e poi a scalare verrebbe via via diradata man mano che si riduce il bacino di utenza. Mossa non indolore anche dal punto di vista occupazionale, ma le Poste hanno già smentito le stime della Cisl che nelle scorse settimane parlava di 17-20 mila esuberi. I numeri però sono lì a dire che la ristrutturazione è di fatto «inevitabile». In generale l’idea di Caio è quella di riposizionare il gruppo, la più grande impresa pubblica italiana con ben 143 mila dipendenti, per rimetterlo realmente al servizio del Paese, trasformando questo gigante che oggi si regge soprattutto sulla raccolta del risparmio e le polizze vita in quella che viene definita una «piattaforma per la modernizzazione del paese», «azienda sociale» e al tempo stesso anche «di mercato». Torna la posta ordinaria, ma il portalettere suonerà sempre di meno alla porta di casa di questo passo le Poste sono insomma destinate a diventare di qui a tre anni una «nuova Alitalia» con perdite colossali a carico dello Stato. Meglio dunque intervenire per tempo. Il governo con gli emendamenti presentati ieri alla legge di Stabilità ha deciso di assecondare i piani di Caio in vista della privatizzazione del 40% del capitale del gruppo da cui si pensa di ricavare 4-6 miliardi. Come prima cosa si è deciso di restituire alle Poste 535 milioni in esecuzione di una sentenza della Corte europea, ma soprattutto sono stati fissati alcuni paletti in vista della definizione del nuovo contratto di programma che sarà siglato entro marzo. Quanto al punto dolente del servizio universale, ovvero 1 miliardo È il costo del recapito nel 2013 a fronte di un contributo dello Stato che si ferma a 262 milioni gli obblighi di servizio pubblico che ricadono sulle Poste, messo di fronte al bivio se aumentare i contributi o accettare di introdurre una certa flessibilità della consegna il governo, dopo il vertice di giovedì a palazzo Chigi con Renzi, Padoan e Caio, ha dato semaforo verde alla seconda soluzione. Rischio stangata porta la perdita dell’esenzione in quasi 2 mila comuni e che in molti casi rischia di far pagare tasse differenti a terreni molto vicini tra loro ma appartenenti a comuni diversi. Mai pagate tasse Da dieci anni a questa parte, infatti, i terreni agricoli montani o parzialmente montani, non hanno mai pagato né l’Ici né l’Imu. Le associazioni di categoria, a loro volta, hanno chiesto al governo la sospensione totale del tributo per procedere poi alla sua eliminazione. Ma ragioni tecnico-contabili lo hanno impedito: entro il 26 gennaio il Te- 26 gennaio La data in cui si paga l’Imu sui terreni in zone collinari e montane soro vuole avere questi soldi in cassa, impossibile rinunciare ad un gettito così significativo. Tre fasce altimetriche Un decreto ministeriale di fine novembre suddivide i comuni in tre fasce. Quelli con altitudine superiore ai 600 metri sul livello 40 per cento La quota di Poste che dovrebbe finire sul mercato e da cui ci si attende di incassare 4-6 miliardi Il nuovo piano recapito prevede essenzialmente tre mosse: la reintroduzione della posta ordinaria, cancellata nel 2006 per far posto alla posta prioritaria che prevedeva la consegna urbana in giornata a fronte di un aumento delle affrancature da 45 a 60 centesimi; e dall’altro la differenziazione dei prezzi su cui però si dovrà pronunciare il Garante delle Slitta l’Imu sui terreni agricoli Per rivedere i criteri c’è un mese e mezzo in più Tutti sostengono che non basta, ma intanto ieri sera il consiglio dei ministri ha deciso di far slittare al 26 gennaio il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli situati in zone collinari e montane. L’obiettivo, di qui ai prossimi mesi, è quello di mettere mano alla normativa introdotta per finanziare con 350 milioni di gettito l’operazione bonus 80 euro per attenuarne gli effetti. Tutte le forze politiche in questi giorni si sono pronunciate per la soppressione di questa nuova tassa che com- & Il postino suonerà sempre meno VIA LIBERA DEL CDM DOPO LE PROTESTE ROMA 21 CONTI A RISCHIO PER IL CALO DEI CLIENTI, CAIO VARA LA STRETTA IN VISTA DELLA PRIVATIZZAZIONE. TORNA LA POSTA ORDINARIA PAOLO BARONI ROMA Petrolio . Tesoretto La normativa è stata introdotta per finanziare con 350 milioni l’operazione sul bonus da 80 euro del mare continuano a rimanere esenti dall’Imu. Per quelli con altitudine compresa fra 281 e 600 metri vengono previste due categorie di soggetti: i terreni posseduti da coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola restano esenti, coloro che invece non posseggono questa qualifica dovranno versare l’intera imposta (acconto e saldo in un’unica soluzione) entro il 26/1. Sotto i 281 metri di altitudine, invece, sono chiamati a versare la nuova Imu tutti i contribuenti a prescindere dalle qualifiche professionali e dall’uso che questi fanno dei loro terreni. Ora è possibile che entro le prossime settimane, come detto, questi criteri vengano ritoccati per attenuare gli squilibri più evidenti. «Lo slittamento del pagamento dell’Imu agricola deve permettere una riflessione concertata sui parametri di applicazione e il rinvio a gennaio non risolve il proble- ma» sostiene il vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera, Massimo Fiorio (Pd). «Per rivedere in maniera equa i criteri, ad oggi solo meramente altimetri - aggiunge - occorre un confronto serio con le associazioni agricole, gli enti locali e i ministeri delle Politiche agricole e dell’economia; uno spostamento della tassa troppo ravvicinato nel tempo sarebbe inutile e controproducente». [P. BAR.] IRPINIAMBIENTE S.p.A. AVVISO BANDO DI GARA CIG 6040603F46 E’ indetta gara aperta per l’affidamento del “Servizio di trasporto e trattamento della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata della provincia di Avellino”, per mesi 6+6. Importo stimato: € 3.780.000 oltre IVA. Doc. disponibile su www.irpiniambiente.it. - sez. “Bandi e Gare”. Scad.: 3.02.2015. RUP: Ing. Barbati. F.to Gen. Francesco Russo 34 LA STAMPA REDAZIONE PIAZZA LIBERTÀ 15 TELEFONO 0131 511711 FAX 0131 232508 E-MAIL [email protected] WEB WWW.LASTAMPA.IT/ALESSANDRIA STAMPA IN 349 7090100 PUBBLICITÀ PUBLIKOMPASS S.P.A. CUNEO, CORSO GIOLITTI 21 BIS TELEFONO 0171 609122 FAX 0171 488249 Sculture alla Villa Aria umida da sud-ovest viene convogliata verso le regioni alpine da una depressione sull’Europa occidentale, ma la sua influenza sulle nostre zone è limitata ad addensamenti nuvolosi. Tour dentro la partecipata «Preziosa opera» tra arte e gioielli Da lavoratore Tra a letturista Amag Si inaugura oggi, alle 18, a Villa Scalcabarozzi, di Valenza la mostra intitolata «Preziosa opera» con 100 capolavori di artisti, pittori, scultori nazionali e internazionali, orafi valenzani, uniti dal filo rosso della bellezza. Un turno di lavoro con Roberto Scarpa che alle soglie dei 50 anni ha dovuto cambiare lavoro: da lavoratore iper specializzato del Teatro Comunale è passato a fare il letturista dei contatori di acqua e gas nella partecipata Amag Selma Chiosso A PAGINA 58 Roberto Scarpa Miriam Massone PAGINA 48 ALESSANDRIA Che tempo che fa Situazione Inaugurazione a Valenza E PROVINCIA SABATO 13 DICEMBRE 2014 C’È UN FUTURO PER IL SITO INDUSTRIALE IN DIFFICOLTÀ CON 120 DIPENDENTI, MOLTI ANCORA IN «CASSA» La Marcegaglia rilancia Pozzolo Dieci milioni per concentrare nel Novese le produzioni di altri 2 stabilimenti GINO FORTUNATO POZZOLO FORMIGARO 3˚ 6˚ Oggi In prevalenza nuvoloso o qualche apertura limitata al mattino; locali pioviggini, specie sul tratto appenninico. 4˚ 7˚ Domani Generalmente nuvoloso con qualche pioggia debole a tratti sulla zona appenninica. 4˚ 7˚ Lunedì Irregolarmente nuvoloso o nuvoloso a tratti; qualche pioggia molto debole e isolata a tratti. Lo stabilimento Marcegaglia di Pozzolo diventa il sito produttivo di punta dell’unità Buildtech, con 10 milioni di euro di investimento. 4,5 Milioni I metri quadrati di pannelli coibentati che saranno prodotti in un anno, oltre ad altri manufatti Il trasloco Si sta completando la prima fase del trasferimento degli impianti da Sesto San Giovanni e Taranto, che cominceranno a funzionare da gennaio. A Pozzolo a regime, si produrranno 4,5 milioni di metri quadri di pannelli coibentati, 700 mila metri quadri di pannelli – portone e 30 mila tonnellate di guardrail, ogni anno. 180 Dipendenti Saranno a regime dopo il trasferimento delle linee produttive dai siti di Sesto San Giovanni e Taranto Da 120 a 180 addetti Gli attuali 120 dipendenti, molti dei quali ancora in cassa integrazione, diventeranno 180. Si lavorerà a ciclo continuo su 3 turni per 5 giorni alla settimana con movimentazione di decine e decine di mezzi ogni giorno. Sarà raggiunto un livello produttivo molto significativo, auspicando, naturalmente, la ripresa dei mercati e dell’economia europea. Le produzioni Artefice di questa strategia industriale, che ha portato Pozzolo a diventare la punta di diamante della multinazionale, è un torinese, Fabrizio Prete, presidente e amministratore delegato di Marcegaglia – Buildtech. «Abbiamo presentato il piano strategico circa un anno fa – spiega Prete – ed è stato Impianti Una linea di produzione di uno stabilimento della Marcegaglia che ha deciso di investire a Pozzolo condiviso e approvato. Prevedeva una serie di passaggi che comprendevano la razionalizzazione del business, la focalizzazione e la concentrazione dei nostri siti produttivi (Pozzolo, Taranto, Sesto, Graffignana e Potenza, ndr). Si è scelto Pozzolo dove concentrare la maggior parte delle produzioni Buildtech, per le sue dimensioni e per la logistica. Abbiamo così deciso di trasferire altre produzioni che prima riguardavano 2 tipologie: guardrail e pannelli portone (porte basculanti coibentate per autorimesse e capannoni). Si produrranno ancora, ma in modo maggiorato. Si aggiungerà la produzione di Sesto San Giovanni di altre 2 aree: le pareti dei pannelli sandwich per edilizia industriale coibentati (2 lastre d’acciaio contenenti schiumato o lana di roccia) e lamiere grecate (ondulate) per le coperture. Quindi Pozzolo sarà uno stabilimento che sostanzialmente diventerà molto articolato in piena capacità produttiva, compatibilmente alle condizioni di mercato. Siamo molto fiduciosi». Nuove assunzioni? «Beh, per ora – conclude Fabrizio Prete – dovremo riassorbire i livelli di cassa integrazione, far entrare i dipendenti di Sesto San Giovanni e persino qualcuno di Taranto dove l’impianto sarà chiuso. Ma una volta a regime, non le escludiamo». Open day Oggi dalle 14,30 alla Marcegaglia – Buldtech ci sarà un open day dedicato ai dipendenti e loro famiglie. Soprattutto ai milanesi che cambieranno ambiente e sede di lavoro. Poi, via libera alle prove di produzione della prima linea, La seconda partirà da aprile, mentre in estate sarà posizionata una terza, nuovissima linea. A Tortona Cosmef,in80 rischianoilposto Da gennaio rischiano di rimanere senza lavoro gli 80 dipendenti della Cosmef (ex Sitfa) di Tortona, un’azienda che esegue riparazione e manutenzione dei carri ferroviari. I sindacati annunciano per lunedì, alle 7,30, davanti allo stabilimento in via Wilmer Graziano 2, un presidio che potrebbe trasformarsi in assemblea permanente dei lavoratori. «A luglio la Cosmef ha chiesto il concordato e presenterà il piano il 26 gennaio - dice Antonio Bordon della Fim Cisl -. Giovedì c’è stato l’incontro con il liquidatore. Ci ha comunicato che, dopo aver pubblicato l’annuncio per verificare se vi fosse un interesse all’affitto del ramo d’azienda senza ottenere alcun riscontro, ha deciso per la liquidazione. Significa 80 dipendenti senza occupazione da gennaio, anche se il lavoro non manca. L’azienda è attiva per 10-12 ore al giorno, compreso il sabato». [M. T. M.] 12 12 La foto storia 1 Roberto Scarpa arriva in sede alle 9 e prepara gli apparecchi per leggere i numeri dell’acqua 1 Alle 9,40 suona ai citofoni del primo palazzo, in via Gentilini 2. Poi toccherà anche a via Verona 112 1 Alle 10 è riuscito a farsi aprire la cantina da un’inquilina e controlla i numeri del contatore 1 Alle 10,30 legge i numeri lasciati sui postit attaccati alle porte e fotografa i dati per l’archivio /Viaggio nella partecipata che gestisce il servizio acqua, gas ed elettricità 48 .Alessandria e provincia STAMPA .LA SABATO 13 DICEMBRE 2014 Nuova vita all’Amag “tra palco e realtà” Ore 9 In turno col letturista di contatori ex dipendente Tra Ore 9,40 FEDERICA CASTELLANA Ore 10 Ore 10,30 ti, tipo dietro i gabinetti». E poi ci sono quelli nascosti nelle cantine: «L’ho trovato, l’ho trovato» grida Roberto sepolto dietro un architrave nel sotterraneo buio di una casa di ringhiera in via Verona 112. Bingo. Nella vita del letturista scovare il contatore diventa motivo di soddisfazione: «E quando trovi quello moderno, tiri il fiato ed esulti». Tutto è relativo. S’impara anche qui a ricavare piccole soddisfazioni dalla vita quotidiana. Una filosofia positiva che è stata la moglie Barbara a trasmettergli, anche lei lavoratrice part-time ma all’Aristor (gestisce servizio mensa). La vita che cambia 1 Alle 11 poi Roberto scrive la cartolina da mettere nella buca di quegli utenti che non erano in casa Ore 11 Reportage MIRIAM MASSONE ALESSANDRIA alle stelle alle cantine. Il salto di Roberto Scarpa, alle soglie dei 50 anni, è da capogiro. Roba da perderci la testa, e il sonno, se non ci fosse una moglie ottimista a tener su il morale: in pochi mesi è passato dalle quinte dei teatri più importanti d’Italia ai seminterrati dei condomini, da 16001800 euro al mese a 700, dalla gratificazione di stare sul palco con Patty Smith allo choc di esser guardato con diffidenza quando suona al citofono degli utenti: «Sono quello dell’ac- D qua». È lui, ex lavoratore del Teatro Comunale, licenziato con altri 14 colleghi dopo il fallimento della Fondazione Tra e reiserito nel mondo del lavoro da 6 mesi come letturista part time dei contatori di acqua e gas, il nostro cicerone per il tour dentro la partecipata Amag, la multiutility che con acqua e gas gestisce anche il servizio elettrico. Il turno da letturista Alle 9, nella sede di via Damiano Chiesa, Roberto prepara apparecchio per le letture, lente d’ingrandimento per decifrare bene i numeri dell’acqua, pila per farsi luce nelle cantine e macchina fotografica per immortalare i dati. In ufficio ci sono altri colleghi del teatro: «Capita di sdrammatizzare pensando di stare in un gruppo di mutuo-aiuto», dove il teatro è un ricordo lontano («L’altra notte ancora ho sognato che lavoravo per il festival di Sanremo») e assieme si contano «le volte che ci hanno chiuso la porta in faccia o scambiato per finti dipendenti e minacciato di chiamare i carabinieri». Eppure mai Roberto cede al lamento: «Io devo solo ringraziare l’Amag e tutti i colleghi: mi hanno accolto come uno di famiglia e dato la possibilità di portare a casa ancora uno stipendio». Per quanto dimezzato. Alle 9,30 si esce, a bordo della vecchia Panda bordeaux di servizio diretti in via Gentilini 2. Palazzo triste: sulle porte degli alloggi troviamo i bigliettini degli inquilini. «Siamo fortunati, hanno lasciato i numeri fuori dalla porta». C’è chi li scrivi su fogli giganti, e chi li lascia su post-it a forma di cuore. Si entra negli appartamenti e si trova di tutto. Che la caccia al tesoro abbia inizio: «I contatori a volte sono nei posti più impensa- Prima le gioie erano altre: «Ho allestito luci e scenografie per spettacoli importanti, da Paolo Conte a Bisio, da Elio e le storie tese e Irene Grandi, fino a Crozza». L’ultimo è il concerto di Patty Smith a Milano, l’anno scorso. Qualcosa ancora riesce a fare: «Sono le mie oasi di salvezza: il teatro resta la mia vita». E quando gli hanno chiuso il Comunale per amianto, nel 2010, «ho subito fatto un corso sulla bonifica: pensavo di rendermi utile così». E poi uno da falegname, vista l’esperienza con le scenografie. Invece l’occasione per restare a galla è arrivata dall’Amag. «Mi sono dovuto riadattare e sono comunque contento». Ma vuol dire non poter più contemplare risparmi, per ora, per il futuro dei figli - Ginevra di 6 anni e Nicolò di 15 - eliminare la palestra, iscrivere la bimba a un corso di tip tap da 30 euro invece che alla scuola di danza più prestigiosa, fare le vacanze «quattro giorni nella casa di un amico a Celle» al posto dei last minute in Sardegna, rinunciare alle cene fuori. La speranza per il futuro All’Amag i neo letturisti confidano nella proroga del contratto, in scadenza tra 15 giorni. La sensazione è positiva, ma la certezza ancora non c’è e allora ci si attacca ai segnali: «Ci hanno dato i giubbotti nuovi, proprio adesso: vorrà pur dire qualcosa». 12 LA STAMPA SABATO 13 DICEMBRE 2014 Novi Ligure .51 . LA DECISIONE DEL SINDACO DOPO UN INCONTRO CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA PROGRAMMATO A NOVI PER LUNEDÌ Alle imprese alluvionate novesi tassa rifiuti rinviata di un anno Gli autotrasportatori divisi sul blocco davanti all’Ilva Fai solidale, ma non aderisce GINO FORTUNATO NOVI LIGURE Commenti Le imprese alluvionate novesi potranno rimandare di un anno il pagamento della Tari, l’imposta sui rifiuti, in scadenza il 15 dicembre. È stato deciso l’altro ieri pomeriggio nel corso di una riunione, a cui hanno preso parte il sindaco Rocchino Muliere e i rappresentanti delle categorie degli artigiani (Confartigianato e Cna) e dei commercianti (Ascom - Confcommercio e Confesercenti). Potranno beneficiarne coloro che entro i tempi stabiliti hanno consegnato la scheda di ricognizione predisposta dal Comune. Pagando quella di quest’anno insieme alla Tari del 2015. «Va benissimo questa prima soluzione ma non basta. Si cambino i criteri di calcolo» Mario Arosio Segretario Confartigianato Novi Materiali e oggetti accatastati rovinati dall’alluvione L’analisi del sindaco «Stiamo cercando di fare il possibile per affrontare il dopo alluvione – ha spiegato il sindaco Rocchino Muliere. Chiaro che questo è soltanto un rinvio che è stato concesso per dare agli operatori la possibilità di respirare, soprattutto chi deve pagare somme importanti. Purtroppo non abbiamo potuto fare altrettanto per tutti i cittadini, perché la situazione avrebbe creato problemi di vario tipo. Adesso stiamo pressando le istituzioni interessate, affinché arrivi il riconoscimento dello stato di calamità che ci consenta di intervenire. Solo allora potremo affrontare tutti i casi di urgenza. Aspettiamo il sostegno da parte di Regione e Stato per poter risolvere, per quanto possibile, i danni derivati dagli eventi alluvionali. Dobbiamo però fare i conti con la situazione economica generale e le compatibilità di bilancio comunale». La replica degli artigiani «Va benissimo questa prima soluzione – commenta Mario Arosio, segretario della Confartigianato di Novi – ma non basta. Il problema dovrà presto essere affrontato alla radice. Le associazioni di categoria avevano chiesto con una lette- ra unitaria all’amministrazione questo incontro, soprattutto per affrontare un altro aspetto. Ci aspettavamo in effetti qualcosa di più. Ora vogliamo ragionare sulla tassa rifiuti e sui criteri per la sua determinazione che non quadrano affatto. Abbiamo associati che pagano cifre esorbitanti (anche 4 mila euro) sulla base della superficie del loro capannone e non sul rifiuto prodotto. Per cui accettiamo questo provvedimento, confidando però in una modifica, magari nel momento in cui si andrà a rideterminare l’appalto per la gestione dei rifiuti, oggi in scadenza». «Solo uno slittamento però si è cercato di dare agli operatori la possibilità di respirare» Rocchino Muliere Sindaco di Novi Ligure Potrebbe non ottenere l’adesione di tutte aziende il blocco dell’Ilva annunciato da alcuni imprenditori del settore autotrasporto di Novi Ligure. Di certo, non sarà della partita la Fai, la federazione del settore, che solo a Novi dà lavoro a circa 250 persone. Due giorni fa, i titolari di alcune ditte minori avevano informato l’associazione di riferimento, il Comune di Novi e altre istituzioni dell’intenzione di organizzare una protesta davanti ai cancelli dello stabilimento novese, utilizzando i camion per fermare l’attività: nessuno mezzo potrà uscire né entrare finché non arriveranno risposte sui pagamenti arretrati da parte dell’Ilva, arrivati a un livello insostenibile per le aziende. «Siamo a oltre sette mesi – spiegano i titolari – senza vedere un soldo. Dobbiamo mettere i camionisti in cassa integrazione e fermare la nostra attività poiché non possiamo più pagare il gasolio, mentre abbiamo già versato l’Iva sulle fatture dell’Ilva, non saldate». Le aziende più piccole che gravitano intorno all’Ilva sono Cama, Dolcino, Gamondo, il consorzio Cnar, Bricola e Camezzana. Le più grandi sono invece Transider, Mcm e Lavagetti. Un fronte tutt’altro che unito. Infatti c’è chi fa sapere di non voler prendere parte all’iniziativa: «Sappiamo che qualcuno è deciso ad andare avanti. La situazione è drammatica per tutti ma ri- Giorgio Guaraglia teniamo che il momento non sia adatto». Non aderirà, come si diceva, alla manifestazione, neppure la Fai, come spiega il segretario regionale, il tortonese Giorgio Guaraglia: «La protesta è più che legittima ma da parte nostra esprimeremo solo la massima solidarietà agli organizzatori. Purtroppo, riteniamo che sia molto difficile riuscire a ottenere qualcosa, soprattutto se il fronte non è unito come in questo caso. A Marghera, tutti gli autotrasportatori, nella stessa situazione delle ditte novesi con l’Ilva, hanno aderito alla protesta ma, dopo diversi giorni di blocco, l’unico risultato è stata la promessa di un impegno da parte del prefetto. Niente di più». «Sappiamo – conclude il dirigente della Fai - che il governo Renzi sta portando avanti la trattativa sul futuro dell’Ilva: speriamo ci sia un esito positi[G. C.] vo». 12 LA STAMPA SABATO 13 DICEMBRE 2014 “I numeri promuovono l’ospedale di Tortona” Il sindaco: indicatori superiori rispetto all’attività a Novi l’Acquese. La realtà invece è che da noi arrivano pazienti per prestazione ambulatoriali non solo dal Novese, ma da Ronco Scrivia e altre zone perché i nostri tempi di attesa sono molto inferiori». «Ogni anno - aggiunge Freggiaro - in Cardiologia abbiamo 600 ricoveri, 127 infarti, 100 sostituzioni di pace maker e oltre 2500 prestazioni ambulatoriali. E la Regione, adesso vuole smantellare tutto questo, perché?». il caso MARIA TERESA MARCHESE TORTONA utti i dati relativi all’ospedale di Tortona sono superiori a quelli del San Giacomo di Novi, tranne il numero degli infarti, e nel 70% dei casi superano anche quelli del S. Spirito di Casale. Lo ha detto il sindaco Gianluca Bardone, che confida molto sui numeri per convincere la Regione a individuare fra i due ospedali quello di Tortona come il più adatto per ottenere la qualificazione di presidio di primo livello rispetto a quello di Novi Ligure. T La sede L’ospedale di Tortona in base al piano sanitario regionale dovrebbe perdere il Dea e quindi verrebbe declassato La città si oppone Lunedì il corteo Moirano in missione La decisione della Regione di mandare il direttore generale della Sanità, Fulvio Moirano, che ha curato la stesura del piano sanitario, a eseguire una verifica delle funzionalità degli ospedali oggetto di riorganizzazione, infatti, rimette tutto in discussione. «Secondo il programma dell’Agenas - dice Bardone -, che stabilisce i parametri per classificare le strutture, l’ospedale di Tortona risulta più funzionale rispetto a quello di Novi: i casi di scompenso cardiaco sono stati 380 in un anno contro i 14 di Novi e i 257 di Casale, quelli di ictus 213 contro i 176 di Novi, gli interventi alla mammella 176 contro 10, e lo stesso dicasi per tutti gli altri interventi al colon, alla tiroide, agli esami di artroscopia al ginocchio, di endoscopia e così via, persino per quanto riguarda i tempi di attesa. L’unico parametro che ci vede soccombere rispetto a Novi è il numero degli infarti che a Tortona sono stati 127 contro i 255 curati all’ospedale di Novi. Se questi dati sono veri, perché questo tipo di scelta?». L’infarto fa eccezione «Un dato prevedibile quello degli infarti - commenta Valerio Freggiaro, primario di Cardiologia a Tortona -, perché a Novi arrivano anche i malati provenienti dall’Ovadese e dal- Elena Piccinini, del Comitato Uniti per Tortona, ricordando l’appuntamento di lunedì con il corteo delle scuole da piazza Duomo all’ospedale, sottolinea un altro aspetto: «Come mai i vertici regionali continuano a dirci che non ci sono soldi per mantenere aperti tutti gli ospedali, che bisogna eliminare gli sprechi, e da una settimana a Tortona sono iniziati i lavori per l’ampliamento del Dea? Ci spieghino perché, se il Dea sarà declassato a Pronto soccorso semplice. Stanno ristrutturando un reparto destinato alla chiusura, un ulteriore spreco di denaro pubblico». Intanto fa discutere un video sul declassamento dell’ospedale, girato in città in stile «Le Iene» e comparso ieri su facebook, nel quale si muovono accuse forti verso l’amministrazione comunale, non senza inesattezze. Tortona e Valle Scrivia .53 . IN APPELLO IL DELITTO NEL MAGGIO 2012 Sparò e uccise il gestore del night “Il Leopardo” confermati 30 anni di cella Sparò al gestore del night club «Il Leopardo» di Tortona, Giuseppe Pulerà, e lo uccise. Pietro Conforti, 43 anni, di Bovisio Masciago, non era partito per ammazzarlo, ma per rapinarlo; e, tuttavia, ci era andato armato di pistola. «Quando l’ho affrontato, ho temuto che lui tirasse fuori un’arma e quindi ho reagito» spiegò Conforti. La giustificazione non è bastata, in Appello, a ridurgli la condanna a trent’anni che già gli era stata inflitta in primo grado. Ieri, la Corte ha emesso il verdetto dopo le precedenti udienze in cui il pm Bruno Rapetti aveva chiesto la conferma delle pene già inflitte a 4 imputati di concorso in omicidio volontario, e aveva insistito perché venisse condannata, per lo stesso reato, anche una ex ballerina del locale che avrebbe fatto da basista, fornendo alla banda informazioni sui movimenti abituali di Pulerà; l’avvocato Massimo Taggiasco, che tutela la vedova e la figlia della vittima, parti civili, aveva insistito sulla linea della pubblica accusa, mentre i difensori avevano invocato pene più miti e assoluzioni. Invece no, tutti sono stati condannati, anche se l’unica conferma in toto è stata per Conforti. Jorge José Ochoa Yunga, equadoregno, di 27 anni, abitante a Seveso, è stato condannato a 15 anni e 2 mesi; Salvatore Cavaliere, 33 anni, di Cogliate e Ivan Selman, 34, di Limbiate a 15 an- Pietro Conforti sparò e uccise ni. In primo grado avevano avuto 18 anni ciascuno. La «basista» condannata La colombiana Elena Luz Chaves, 31 anni, è stata condannata dalla Corte a un anno e quattro mesi di reclusione, perché le è stato riconosciuto il concorso in quella vicenda, ma non per omicidio, bensì per rapina, poi finita nel sangue. La tragedia era avvenuta la sera del 13 maggio di due anni fa. Pulerà stava accompagnando una ballerina del night club; gli si parò davanti il comando. Dalle informazioni avute, i malviventi sapevano che il gestore del locale aveva parecchi soldi addosso. Forse li colse di sorpresa una sua reazione, magari impercettibile, ma che fece saltare i nervi. Anche la donna in auto con il titolare rimase ferita a una gamba. [S. M.] 2 .Primo Piano STAMPA .LA DOMENICA 14 DICEMBRE 2014 Tasse sulla casa e canone Rai il governo congela gli aumenti I nodi ancora da sciogliere L’esecutivo mette mano alla Legge di Stabilità: evitata la stangata sulle abitazioni 1 Tra le misu- re che potrebbero essere modificate, la principale riguarda le partite Iva. Più precisamente, dovrebbero essere riviste le soglie per accedere al nuovo regime forfettario dei minimi ROBERTO GIOVANNINI ROMA Venerdì un primo blocco di venti emendamenti, ieri un secondo, corposissimo giro di proposte di modifica. Il governo riapre il cantiere infinito della Legge di Stabilità 2015, con un pacchetto di emendamenti presentati dall’esecutivo che riguardano moltissime materie «sparse». Ma che interviene soprattutto sulla tassazione della casa, con una norma che congela il previsto aumento nel 2015 delle tasse sulla casa con l’innalzamento al 6 per mille dell’aliquota per la Tasi. Stop anche all’aumento del canone Rai. Sono addirittura ottanta le proposte di modifica presentate dal governo in Commissione Bilancio al Senato. Vanno dai macrotemi come la gestione degli esuberi delle Province con la mobilità o la rifinitura delle misure sui giochi (che porteranno 730 milioni di euro in più nelle casse dell’Erario), fino a una raffica di microfinanziamenti. Come ha spiegato il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta, «il governo fa un intervento consistente e a tutto campo» sulla legge di Stabilità «che si incrocia con la domanda parlamentare, affronta alcuni problemi economici e sociali rilevanti» e in primis «bloccando le tasse» con le misure su Imu-Tasi e canone Rai. Ci sono poi risposte «ad alcune situazioni sociali di emergenza come l’amianto o l’epatite», mentre su altri temi, come Irap e minimi, «verificheremo nelle prossime ore le proposte parlamentari». Con l’emendamento depositato dal governo in commissione Bilancio viene confermato 1 In arrivo dovrebbero esserci anche una limatura all’Irap per le piccole imprese con pochi o nessun dipendente e una ulteriore riduzione dei tagli ai patronati, costretti a ridurre il personale 1 Il governo metterà mano anche alle tasse sui fondi pensione: la manovra le aumenta dall’11 al 20%: l’ipotesi resta quella di abbassarle almeno al 17% anche se c’è una spinta forte a limitarle al 15% Il governo ha fatto un intervento consistente e a tutto campo affrontando problemi economici e sociali rilevanti» Pier Paolo Baretta Sottosegretario all’Economia Emendamento giusto Ma la pressione fiscale sui possessori di case rimane intollerabile Essere proprietari ormai è un incubo Corrado Sforza Fogliani Presidente di Confedilizia GIAMPIERO SPOSITO /REUTERS 2,5 per mille L’aliquota massima della Tasi Resta però la possibilità di un aumento dello 0,8 in caso di detrazioni che l’aliquota massima della Tasi non può superare il 2,5 per mille. Resta la possibilità di un ulteriore aumento al massimo dello 0,8 per mille, a condizione di introdurre detrazioni sulla prima casa «tali da generare effetti sul carico di imposta Tasi equivalenti o inferiori» a quelli dell’Imu prima casa del 2012. Il senso dell’intervento è quello di evitare possibili rincari dell’imposta locale sui «servizi indivisibili», visto che il tetto di aliquota al 2,5 per mille per la Tasi sulla prima casa era formalmente in vigore solo per quest’anno, e a partire dal 2015 l’aliquota sarebbe potuta crescere addirittura fino al 6 per mille. Con la nuova norma, invece, anche l’anno venturo l’aliquota mas- 113,5 euro Il canone per la Rai nel 2015 sarà uguale o inferiore a quello pagato quest’anno L’edilizia scolastica esclusa dal patto di stabilità Le altre novità: scatta la mobilità per i dipendenti delle Province Arrivano 75 milioni per le bonifiche e i lavoratori dell’amianto antissime le novità introdotte dal governo ieri con il nuovo pacchetto di emendamenti. A parte casa e Rai, vediamole in sintesi. T Più tasse sui giochi Nel 2015 si punta a fare cassa per 730 milioni. Si va dall’anticipazione della gara del lotto ai tagli all’aggio. C’è una sanatoria per i centri scommesse non autorizzati, e un versamento annuo di 500 milioni di euro da parte dei concessionari. In classe 730 Nella manovra arrivano 130 milioni per il personale addetto alle pulizie delle scuole e 64 milioni per coprire le supplenze brevi dei docenti milioni L’incasso dalla stretta sul mondo dei giochi La maggior parte arriva dalle slot 50 ANSA/STRINGER Debiti P.a e Iva Le maggiori entrate Iva sui pagamenti dei debiti della P.a si fermano a quota 240 milioni nel 2014; ma l’aumento delle accise non scatterà. Fondazioni Trivellazioni Pagheranno tasse su una quota maggiore di dividendi, ma arriva un credito d’imposta dal 2016. Più caro il canone annuo per i permessi di prospezione e ricerca per le concessioni di coltivazione degli idrocarburi. milioni La cifra destinata ad aumentare i fondi per il Servizio Civile sima che gli Enti locali potranno introdurre sarà quella del 2,5 per mille, salendo al 3,3 per mille nel caso in cui il Comune abbia introdotto detrazioni a favore delle famiglie meno abbienti. Naturalmente bisogna vedere se la definizione di un tetto all’aliquota Tasi non avrà conseguenze sgradevoli: i Comuni sono in grave difficoltà di bilancio, ulteriormente aggravate dai tagli agli stanziamenti decisi dal governo. È possibile che alla fine tanti sindaci decidano di innalzare l’aliquota Tasi fino al livello massimo per far quadrare i conti. E lo scorso anno il governo aveva pagato una compensazione di 625 milioni per garantire il gettito ai Comuni. «Copertura» che al Comuni con i bilanci in ordine per le spese che riguardano investimenti. Sì anche alla rinegoziazione dei mutui. Scuola Esclusione delle spese per l’edilizia scolastica dal patto di stabilità interno per le Province e le Città metropolitane. 130 milioni per il personale addetto alle pulizie delle scuole e 64 per le supplenze brevi di docenti e non. Epatite C C’è 1 miliardo in due anni per la cura dell’epatite C con il nuovo superfarmaco. Esuberi nelle Province Scatta la mobilità per i dipendenti in esubero, che dovranno essere ricollocati prioritariamente in Regioni e Comuni. Arrivano anche 60 milioni per mantenere i servizi per l’impiego nelle Province in crisi finanziaria, ed attuare il programma «Garanzia Giovani». momento non è stata prevista e che potrebbe creare nuove tensioni con i sindaci. Altra novità introdotta con un emendamento, il congelamento del canone Rai sempre per il 2015: i contribuenti quindi dovranno pagare lo stesso importo versato quest’anno, ovvero 113,50 euro. Ma non è detto che il «cantiere» della legge di Stabilità non veda altre novità. Restano da affrontare la revisione della soglia per accedere al nuovo regime forfettario dei minimi, l’Irap per le imprese più piccole con pochi o nessun dipendente, l’ulteriore riduzione dei tagli ai patronati e soprattutto il contenimento delle tasse sui fondi pensione, che il Pd vuole fermare a quota 15%. Valle d’Aosta Tagliallapolitica masolo«volontari» 1 La Valle d’Aosta ta- glia i costi della politica. Su base volontaria. Il consiglio regionale ha infatti approvato un emendamento al bilancio regionale che offre ad ogni consigliere la possibilità di rinunciare ad una quota a sua scelta dell’indennità. Non è la prima volta che la Valle d’Aosta prova a tagliare i costi della politica su base «volontaria». Una norma analoga era già stata approvata nel 2011. Aderì un solo consigliere e un anno dopo la norma venne abrogata. Aerospazio Etihad e Alitalia Il progetto aerospaziale sarà finanziato con 200 milioni attraverso la riduzione del taglio alla Difesa. Per le compagnie di volo straniere sarà più facile fare scalo in Italia. Una norma che favorisce Etihad. Regioni Servizio Civile Amianto Arriva 1 miliardo per l’allentamento del Patto di stabilità, che le Regioni potranno girare ai Confermato l’incremento dei fondi: in arrivo 50 milioni nel 2015. Arrivano 75 milioni per le bonifiche e per i lavoratori col[ROB. GIO .] piti. Più Iva sul pellet Election Day Arriva l’election day per le elezioni amministrative e regionali del prossimo anno. Sale dal 10 al 22% l’Iva applicata sul combustibile ricavato da segatura, con incassi per 100 milioni.