apertura di credito in conto corrente per sconto o anticipazione effetti

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apertura di credito in conto corrente per sconto o anticipazione effetti
FOGLIO INFORMATIVO
APERTURA DI CREDITO IN
CONTO CORRENTE PER SCONTO
O ANTICIPAZIONE
EFFETTI/FATTURE
Data aggiornamento: 08/02/2011
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{_Documento}
INFORMAZIONI SULLA BANCA
Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo del Nord Est S.p.A.
Sede legale: via Segantini 5, 38122 Trento (Italia)
Tel.: +39.0461.313111, Fax: +39.0461.313119
e-mail: [email protected] / sito internet: www.cassacentrale.it
N. iscr. reg. imprese di Trento, Codice fiscale e P.Iva: 00232480228
Società iscritta all’albo delle Banche al n. 4813.2 – Cod. ABI 03599
Aderente al Fondo di Garanzia dei depositanti del Credito Cooperativo
Appartenente al Gruppo bancario Cassa Centrale Banca n. 20026
Società soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Centrale Finanziaria del Nord Est S.p.A.
CHE COS’E’ L’ANTICIPAZIONE SALVO BUON FINE
Con il contratto di apertura di credito in conto corrente per sconto o anticipazione effetti/fatture, il cliente ottiene
dalla banca la trasformazione immediata in denaro di un proprio credito verso un terzo, il cui incasso serve a
rimborsare la banca per le somme dalla stessa anticipate.
L’importo che risulta dagli effetti e dai documenti presentati alla banca viene – in caso di accoglimento della
richiesta – anticipato a valere sull’apertura di credito in conto corrente messa a disposizione del cliente; su detta
apertura sono addebitati gli interessi se il cliente utilizza l’anticipazione; se, viceversa, il cliente non utilizza le
somme, gli interessi non vengono calcolati. Alla scadenza degli effetti/fatture, se il terzo effettua il pagamento di
quanto dovuto, si estingue anche il debito del cliente nei confronti della banca derivante dall’anticipazione; nel
caso in cui, invece, il terzo debitore non adempia alla propria obbligazione, il cliente è tenuto a rimborsare
direttamente alla banca il controvalore delle somme utilizzate.
Tra i principali rischi, vanno considerati:
•
l’obbligo da parte del cliente di rimborsare alla banca le somme da questa anticipate in caso di mancato
pagamento degli effetti/fatture presentati;
•
la variazione in senso sfavorevole delle condizioni economiche (tassi di interesse ed altre commissioni e
spese del servizio) ove contrattualmente previsto.
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CONDIZIONI ECONOMICHE
QUANTO PUO’ COSTARE IL FIDO
Si riportano i costi orientativi del fido riferiti ad ipotesi di operatività indicate dalla Banca d’Italia.
E’ possibile ottenere un calcolo personalizzato dei costi, in base alle proprie reali esigenze, utilizzando l’algoritmo
pubblicato sul sito internet della banca.
La formula di calcolo dell’ISC è la seguente:
Negli esempi che seguono l’ISC è calcolato assumendo un fido di 1.500 euro. Se il fido è a tempo indeterminato
si assume che abbia una durata pari a tre mesi. Si ipotizza inoltre che gli interessi e gli oneri siano liquidati alla
fine del periodo di riferimento.
IPOTESI
Esempio 1:
contratto
con
durata
indeterminata e commissione per
la messa a disposizione delle
somme
Accordato: 1.500 euro
Durata: 3 mesi
Utilizzato: 1.500 euro per tutta la
durata
Esempio 2:
contratto con durata di 18 mesi e
commissione per la messa a
disposizione delle somme
Accordato: 1.500 euro
Durata: 18 mesi
Utilizzato: 1.500 euro per tutta la
durata
Tasso debitore nominale annuo
5,00%, commissione per la messa
a disposizione delle somme 1,50%,
spese 2 euro su base annua.
ISC = 6,70 %
Tasso debitore nominale annuo
5,00%, commissione per la messa
a disposizione delle somme 1,50%,
spese 2 euro su base annua.
ISC = 6,58 %
Le condizioni riportate nel presente foglio informativo includono tutti gli oneri economici posti a carico del cliente per
la prestazione del servizio.
Prima di scegliere e firmare il contratto è quindi necessario leggere attentamente il foglio informativo.
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VOCI
COSTI
Tasso debitore annuo massimo nominale
TASSI
-
-
per utilizzi nei limiti del fido concesso
5,75%
per utilizzi oltre i limiti del fido 8,75%
concesso
Tasso debitore annuo massimo effettivo
-
-
per utilizzi nei limiti del fido concesso
5,87 %
per utilizzi oltre i limiti del fido 9,04 %
concesso
Tasso debitore annuo minimo
3,75%
Fermo il rispetto dei limiti massimi
previsti dalla normativa in materia
di tassi usurari previsti dalla Legge
n° 108/96.
Tasso annuo massimo per interessi di 3,00 % in più rispetto al tasso
mora
contrattuale
COMMISSIONI
CAPITALIZZAZIONE
SPESE
SPESE PER LA
STIPULA DEL
CONTRATTO
Commissione
per
la
messa
a
disposizione delle somme, calcolata Max 1,50 % annuale con un minimo di
sull’importo dell’affidamento concesso nel € 10,00
trimestre.
Modalità di calcolo degli interessi
Gli interessi sono calcolati con
riferimento all’anno commerciale (360
giorni) / civile (365 giorni).
Periodicità
Gli interessi sono liquidati con
periodicità non inferiore al trimestre e
comunque all’atto dell’estinzione del
rapporto.
Eventuali spese notarili
Poste a carico del cliente, nella misura
effettivamente sostenuta e concordata
con il notaio rogante.
Imposte e tasse presenti e future
Come da normativa vigente
Consegna di schema del contratto (privo Nessuna
delle condizioni economiche)
SPESE PER LA
GESTIONE DEL
RAPPORTO
Spese per ogni copia del contratto idonea Somma non eccedente le spese di
per la stipula
istruttoria
Invio comunicazioni periodiche
- in forma cartacea
- in forma elettronica
Invio altre comunicazioni
€ 1,00
Nessuna
- in forma cartacea
- in forma elettronica
Richiesta copie documentazione ricerche
e/o informazioni.
Richiesta copia contratto e DDS
aggiornati
Spese per incasso Riba
€ 1,00
Nessuna
Max € 25,00
Massimo € 5,00
Spese per insoluto
Massimo € 5,00
Nessuna
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Per le informazioni circa la decorrenza delle valute e dei termini di disponibilità sui versamenti e sui prelevamenti,
nonché le altre spese e commissioni connesse al rapporto di conto corrente e ai servizi accessori, si rinvia ai fogli
informativi relativi al contratto di conto corrente.
Il Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM) previsto dall’art. 2 della legge sull’usura (l. n. 108/1996), relativo ai
contratti di apertura di credito in conto corrente, può essere consultato presso la sede della banca e sul sito
internet della www.cassacentrale.it.
RECESSO E RECLAMI
Recesso dal contratto
Il cliente può recedere dal contratto in qualsiasi momento, senza spese e pagando contestualmente quanto
utilizzato e gli interessi maturati.
Se l’apertura di credito è concessa a tempo determinato, la banca (fatti salvi i casi di risoluzione e di decadenza
dal beneficio del termine espressamente previsti dal contratto o dal capitolato) può recedere – con il preavviso
previsto dal contratto – mediante comunicazione scritta al cliente; per il pagamento del capitale utilizzato e degli
interessi maturati al cliente viene concesso il preavviso previsto nel contratto. La banca può inoltre recedere con
effetto immediato al ricorrere di una giusta causa.
Se l’apertura di credito è concessa a tempo indeterminato, la banca (fatti salvi i casi di risoluzione e di decadenza
dal beneficio del termine espressamente previsti dal contratto o dal capitolato) ha facoltà di recedere in qualsiasi
momento, nonché di ridurla o di sospenderla; per il pagamento del capitale utilizzato e degli interessi maturati al
cliente viene concesso il preavviso previsto nel contratto.
Qualora il cliente rivesta la qualità di consumatore ai sensi del D.Lgs. 206/05, in presenza di un giustificato motivo
la banca può sciogliere il contratto anche senza preavviso.
Nell’ipotesi in cui la banca receda dall’apertura di credito ai sensi di contratto ed ancorché i titoli e i documenti
presentati non siano ancora scaduti o non ne sia ancora noto l’esito, essa ha facoltà di richiedere l’integrale
pagamento dell’ammontare utilizzato, comprensivo dell’importo di detti titoli o documenti.
Tempi massimi di chiusura del rapporto contrattuale
15 giorni dal ricevimento della richiesta del cliente
Reclami – I reclami vanno inviati all’Ufficio Reclami della banca (via Segantini n. 5 – 38122 Trento) che risponde
entro 30 giorni dal ricevimento. Se il cliente non è soddisfatto o non ha ricevuto risposta entro i 30 giorni, prima di
ricorrere al giudice, può rivolgersi a:
•
Arbitro Bancario Finanziario (ABF). Per sapere come rivolgersi all’Arbitro si può consultare il sito
www.arbitrobancariofinanziario.it, chiedere presso le Filiali della Banca d'Italia, oppure chiedere alla
banca.
•
Conciliatore BancarioFinanziario. Se sorge una controversia con la banca, il cliente può attivare una
procedura di conciliazione che consiste nel tentativo di raggiungere un accordo con la banca, grazie
all’assistenza di un conciliatore indipendente. Per questo servizio è possibile rivolgersi al Conciliatore
BancarioFinanziario (Organismo iscritto nel Registro tenuto dal Ministero della Giustizia), con sede a
Roma, Via delle Botteghe Oscure 54, tel. 06.674821, sito internet www.conciliatorebancario.it.
LEGENDA
Euribor (Euro Interbank Tasso interbancario rilevato dal Comitato di Gestione dell’Euribor (Euribor Panel
Steering Committee) pubblicato sui quotidiani finanziari che, maggiorato dello spread
Offered Rate)
concordato, determina il tasso variabile del finanziamento.
Maggiorazione applicata ai parametri di riferimento o di indicizzazione.
Spread
Corrispettivo riconosciuto alla Banca dal cliente per l’utilizzo di mezzi finanziari
Tasso di interesse
concessi a quest’ultimo dalla Banca stessa.
debitore
Rapporto percentuale tra l’interesse (quale compenso del capitale prestato) e il capitale
Tasso di interesse
prestato.
nominale
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Tasso di interesse
effettivo
Tasso Effettivo Globale
Medio (TEGM)
Tasso di mora
Periodicità di
capitalizzazione degli
interessi
Tasso di interesse di
mora
Commissione per la
messa a disposizione
delle somme (o
Commissione
sull’accordato)
Indicatore Sintetico di
Costo (ISC)
Tasso Effettivo Globale
Medio (TEGM)
R.I.B.A. (ricevuta
bancaria)
Valore del tasso, rapporto su base annua, che tiene conto degli effetti della periodicità
– se inferiore all’anno – di capitalizzazione.
Tasso di interesse pubblicato ogni tre mesi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze
come previsto dalla legge sull’usura. Per verificare se un tasso di interesse è usurario,
quindi vietato, bisogna individuare, tra tutti quelli pubblicati, il TEGM relativo alla
categoria “finanziamenti per anticipi su crediti e documenti e sconto di portafoglio
commerciale” aumentarlo della metà e accertare che quanto richiesto dalla banca non
sia superiore.
Ammontare del risarcimento dovuto alla banca in caso di ritardo nell’adempimento
dell’obbligazione di restituzione delle somme da parte del cliente.
Periodicità con la quale gli interessi vengono conteggiati e addebitati in conto,
producendo ulteriori interessi. Nell’ambito di ogni singolo rapporto contrattuale viene
applicata la stessa periodicità nel conteggio degli interessi debitori e creditori.
Importo che il cliente deve corrispondere per il ritardato pagamento delle somme da lui
dovute in caso di revoca, da parte della banca, dal rapporto di apertura di credito in
conto corrente per qualsiasi motivo.
Compenso per l’impegno della banca di tenere a disposizione del Cliente riserve
liquide commisurate all’ammontare dell’affidamento concesso. E’ calcolata sull’importo
dell’affidamento concesso al cliente nel periodo di liquidazione e applicata con
periodicità prevista dal contratto.
Indica il costo totale del finanziamento su base annua ed è espresso in percentuale
sull’ammontare del prestito concesso.
Tasso di interesse pubblicato ogni tre mesi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze
come previsto dalla legge sull’usura. Per verificare se un tasso di interesse è usurario,
quindi vietato, bisogna individuare, tra tutti quelli pubblicati, il TEGM dei mutui,
aumentarlo della metà e accertare che quanto richiesto dalla banca non sia superiore.
Documento che contiene la menzione di un credito, con indicazione della data del
pagamento, consegnato dal creditore alla banca affinché quest’ultima provveda alla
riscossione.
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