La musica ai tempi di

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La musica ai tempi di
Anno 7°
La musica ai tempi di...
Bach
Associazione Antiqua
Palazzo Gerometta - Pradis di Sopra
33090 Clauzetto (PN)
Segreteria: 0434.456966,
Palazzo Gerometta: 0427.807785
Internet:
www.associazione-antiqua.org
www.ilmaonline.eu
www.ilmamusic.org
Posta elettronica:
[email protected]
Il concerto di Rauscedo si svolge con la cortese collaborazione della
Parrocchia e della Corale di Rauscedo, cui va il nostro ringraziamento.
ISTITUTO LABORATORIO DI MUSICA ANTICA
LA MUSICA AI TEMPI DI...
C
reato attraverso una convenzione fra la Provincia di Pordenone e l’Associazione Antiqua, l’I.L.M.A. ha sede nel Palazzo Gerometta, una prestigiosa struttura donata a suo tempo alla Provincia di Pordenone da
Valerio e Pietro Gerometta e sita nel Comune di Clauzetto. Scopo
della convenzione è creare in provincia di Pordenone un centro di riferimento per lo studio e la produzione, dedicato alla musica antica, con una particolare
attenzione al repertorio italiano ed ai musicisti e compositori della nostra regione.
Concerti, produzioni discografiche, ricerca musicologica, corsi e stage della Scuola
di Musica Antica aperti ad allievi provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, con
la presenza di importanti docenti internazionali, sono le attività di elezione svolte
dall’I.L.M.A., attività fra le quali i corsi di musica (ricordiamo ad esempio i nostri
corsi estivi ILMAestate) stanno assumendo un peso sempre maggiore, proporzionale
al loro successo.
La Musica ai tempi di... è il nome di una rassegna di musica antica ideata e realizzata
dall’I.L.M.A. e giunta ormai al suo settimo anno di vita. Progettata per essere inserita all’interno di Musae, comprende produzioni originali, destinate a far conoscere
momenti di storia della musica e della cultura e presenta inoltre al pubblico alcuni
risultati del lavoro di ricerca e sperimentazione musicale, ma anche di didattica, svolto
presso l’I.L.M.A. nel corso dell’anno.
Per informazioni, visitare:
www.associazione-antiqua.org
www.ilmaonline.eu
10 settembre 2011 – Rauscedo di San Giorgio della R., Chiesa Parrocchiale, ore 20.45
Uno strumento solista all’epoca di Bach
Il Traversiere
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
- Carl Philipp Emanuel Bach (17141788)
Sonata in Sol minore per
traversiere e cembalo obbligato
BWV1020
Allegro - Adagio - Allegro
Johann Sebastian Bach
Partita in La minore per flauto
solo BWV 1030
Allemande - Courante Sarabande - Bourrée Anglaise
Johann Sebastian Bach
Sonata in mi minore per traversiere
e basso continuo BWV 1034
Adagio ma non tanto – Allegro –
Andante - Allegro
Carl Philipp Emanuel Bach
Sonata in Sol minore per
traversiere e cembalo obbligato
Wq124
Adagio – Allegro - Minuetto
Johann Sebastian Bach
Suite Francese V in Sol maggiore
per cembalo solo BWV 816
Allemande - Courante Sarabande - Gavotte - Bourrée Loure - Gigue
Luigi Lupo, flauto traversiere
Davide De Lucia, clavicembalo
Produzione ILMA, con la collaborazione dell’Associazione Orologio
23 settembre 2011 - Pordenone, Sala Consiliare della Provincia, ore 21.00
Le Variazioni Golberg BWV 988
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Prima parte
Seconda parte
Aria
Variatio 1
Variatio 2
Variatio 3, canone all’unisono
Variatio 4
Variatio 5
Variatio 6, canone alla seconda
Variatio 7, al tempo di giga
Variatio 8
Variatio 9, canone alla terza
Variatio 10, fughetta
Variatio 11
Variatio 12, canone alla quarta
Variatio 13
Variatio 14
Variatio 15, canone alla quinta
Variatio 16, Ouverture
Variatio 17
Variatio 18, canone alla sesta
Variatio 19
Variatio 20
Variatio 21, canone alla settima
Variatio 22
Variatio 23
Variatio 24, canone all’ottava
Variatio 25
Variatio 26
Variatio 27, canone alla nona
Variatio 28
Variatio 29
Variatio 30, Quodlibet
Aria da capo
Intervallo
Alessandro Sbrizzi, clavicembalo
Le Variazioni Goldberg
“Un aria con diverse variazioni”, il titolo che Johann Sebastian Bach diede alla sua più grande opera composta per
strumento solista, non dice molto a riguardo dell’opera stessa. Solamente l’analisi della sua struttura, dello stile
compositivo e delle forme musicali presenti rivela il significato profondo di questo tardo capolavoro del compositore Tedesco. Pubblicate nel 1741, il ciclo di variazioni deve il suo nome attuale ad un aneddoto riportato da
Johann Nikolaus Forkel nella prima biografia (1801) dedicata alla vita e alle opera di J. S. Bach:
[Per quet’opera] dobbiamo esser grati all’insistenza dell’ambasciatore russo alla corte di Sassonia, il conte Kaiserling, che spesso faceva
sosta a Lipsia. Con sè portava il già citato Goldberg, allo scopo di farlo studiare con Bach. In cattiva salute, il Conte soffriva sovente
d’insonnia, e Goldberg che viveva in casa sua, doveva distrarlo, in simili occasioni, durante le ore notturne, suonando per lui in una stanza
attigua alla sua. Una volta il Conte disse a Bach che gli sarebbe molto piaciuto avere da lui alcuni pezzi da far suonare al suo Goldberg,
che fossero insieme delicati e spiritosi, così da poter distrarre le sue notti insonni. Bach concluse che il miglior modo per accontentare questo
desiderio fosse scrivere delle Variazioni, un genere che fino allora non aveva considerato con molto favore per via dell’armonia di base,
sempre uguale.
È difficile credere che Johann Gottlieb Goldberg, nato nel 1727, fosse stato in grado di eseguire i difficili pezzi
nel periodo in cui furono scritti (presumibilmente negli anni 1739-1740), cioè quando era appena dodicenne o
tredicenne… La musicologia moderna suggerisce invece che il virtuoso cui Bach si ispirò fosse il compositore
stesso, indiscusso e riconosciuto genio delle tastiere, oppure il suo dotatissimo figlio Wilhelm Friedemann, a cui
Bach dedicò altre raccolte di pezzi per cembalo od organo.
L’opera si apre con un’aria, cui si susseguono trenta variazioni, e si conclude con la ripetizione dell’aria in un
impianto altamente simmetrico. Ogni variazione è trattata come un pezzo autonomo, dando vita così ad una successione di 32 miniature musicali. Il tema principale è una sequenza di 32 accordi che è a sua volta, un’estensione
di una formula cadenzale tradizionale di otto note. Le variazioni numerate con i multipli del 3 son scritte in forma
di canone, ad intervalli ascendenti partendo dall’unisono, e l’ultima, la trentesima, è un umoristico Quod Libet
che include temi musicali di due canti popolari tedeschi. Tra gli altri movimenti si trovano numerose danze come
la sarabanda (Aria, var. 13 e var. 25), polonaise (var. 1), passepied (var 4), giga (var. 7), minuetto (var. 19), allemanda (var. 21) e pezzi caratteristici come una Fughetta (var. 10), due Adagi (var. 13 and 25) ed un’ouverture alla
francese (var. 16) che marca solennemente l’inizio della seconda parte.
L’elemento virtuosistico è una caratteristica tipica delle variazioni per due manuali: le difficoltà tecniche per l’esecutore includono l’incrocio delle mani, passaggi di doppie terze e doppie seste, accordi ribattuti, veloci arpeggiati.
Questi elementi possono esser ritrovati anche nelle raccolte pubblicate in precedenza da Jean-Philippe Rameau e
Domenico Scarlatti e che Bach sicuramente conosceva.
Nel complesso, le variazioni Goldberg posseggono un alto livello di simmetria, equilibrio strutturale ed un
carattere enciclopedico. In esse vi sono sintetizzate le principali caratteristiche del repertorio tastieristico barocco
e contribuiscono all’affermarsi di un nuovo genere, il grande ciclo di variazioni, caro ai compositori delle generazioni successive come, ad esempio, Ludwig van Beethoven e Johannes Brahms.
Alessandro Sbrizzi
LA MUSICA AI TEMPI DI...
Le precedenti edizioni
Edizione 2005 - Anno 1°
La musica ai tempi di Pomponio Amalteo
1: Musica di battaglia e musica d’amore
Il Terzo Suono, Chorus Beatorum, BandAntica La Pifaresca - dir. G.P. Fagotto
2: Musica per liuto
Francesco Tapella, liuto
3: Musica per Cappella Vocale
Chorus Beatorum, Vittorio Zanon organo - dir. Gian Paolo Fagotto
Edizione 2006 - Anno 2°
La musica ai tempi di Mozart
1: Melanconia, ninfa gentile. Musica e poesia fra Illuminismo e Romanticismo
Gian Paolo Fagotto tenore, Enrico Gatti violino,
Ilario Gregoletto fortepiano, Carlo Zanardi violoncello. Poesie lette da Luigi Bressan
2: Musica sacra per cappella vocale. La Passione secondo Matteo
e la Messa per la Domenica delle Palme di Bartolomeo Cordans
Chorus Beatorum, dir. Gian Paolo Fagotto, ricerche musicologiche Franco Colussi
Edizione 2007 - Anno 3°
Fra Cinque e Seicento (I)
1: Le più belle arie e duetti d’amore del Seicento
Stefania Abbondi - Maria Teresa Blasoni e Silviana Zanier
Davide De Lucia clavicembalo
2: “Gloria d’Amore”. Musiche da ballo e musiche d’amore
Laura Fabris soprano, Chorus Beatorum, Bandantica La Pifaresca,
Cembalo Davide De Lucia, Direttore Gian Paolo Fagotto
Edizione 2008 - Anno 4°
Fra Cinque e Seicento (II)
1: Le voci dell’Anima - Melodie religiose tra Rinascimento e Barocco
Tenore solista Gian Paolo Fagotto - Ensemble vocale Officium Consort diretto da Danilo Zeni Organo e cembalo Davide De Lucia
2: Le più belle melodie del Seicento, parte prima - Per amare e per sognare
Tenore solista Gian Paolo Fagotto
soprani Eugenia Corrieri e Maria Teresa Blasoni, basso Walter Testolin,
flauto Luigi Lupo, violino Rossella Croce, percussioni Alberto Macchini.
Clavicembalo Davide De Lucia
Edizione 2009 - Anno 5°
Sylvae
1: Giovani talenti della musica antica a Palazzo Gerometta
Iscritti alla classe di canto della Scuola di Musica Antica dell’ILMA
Davide De Lucia clavicembalo
2: La Selva in Sylvis - Musica sacra dalla “Selva Morale e Spirituale” (1640) di Claudio Monteverdi
Gian Paolo Fagotto tenore, Paolo Costa alto
gruppo vocale Officium Consort
Nicholas Robinson e Claudia Combs violini, Eva Sola violoncello, Davide De Lucia organo e cembalo
Direzione Gian Paolo Fagotto
Edizione 2010 - Anno 6°
Fantasie e melodie barocche
1: Fantasia Barocca
Gruppo vocale “Dolcissimi Legami”
Davide De Lucia clavicembalo, Simone Pansolin tiorba
2: Le più belle melodie del Seicento, parte seconda - Le soavi melodie
Il Terzo Suono: Gian Paolo Fagotto tenore, Enrico Parizzi violino,
Simone Pansolin tiorba, Alberto Macchini percussioni, Davide De Lucia clavicembalo
Direzione Gian Paolo Fagotto